LA SCUOLA DEL SOLE SCUOLA DEL SOLE.pdf · In ottemperanza ai principi costituzionali (art.. 3, 33 e...

53
Servizio Scuola ed Educazione SCUOLA DELL'INFANZIA COMUNALE LA SCUOLA DEL SOLE via Manzoni 14, 34138, - TRIESTE Tel. 040771322 Fax. 0403479343 e-mail: [email protected] P.O.F. di struttura per l'a.s. 2019/2020 Il funzionario incaricato di P. O. Il coordinatore pedagogico Il Coordinamento Pedagogico del Servizio dott.Valentina Gambar Antonella Brecel Adottato dal Consiglio della Scuola in data 28.10.2019 Coerente con le indicazioni del P.T.O.F. Generale di Servizio di cui alla Determinazione Dirigenziale n. 4624 dd. 09.10.2019 Approvato con la Determinazione Dirigenziale n. 5075 dd. 07.11.2019

Transcript of LA SCUOLA DEL SOLE SCUOLA DEL SOLE.pdf · In ottemperanza ai principi costituzionali (art.. 3, 33 e...

Servizio Scuola ed Educazione

SCUOLA DELL'INFANZIA COMUNALE

LA SCUOLA DEL SOLEvia Manzoni 14, 34138, - TRIESTETel. 040771322 Fax. 0403479343

e-mail: [email protected]

P.O.F. di struttura per l'a.s. 2019/2020

Il funzionario incaricato di P. O. Il coordinatore pedagogicoIl Coordinamento Pedagogico del Servizio dott. Valentina Gambar Antonella Brecel

Adottato dal Consiglio della Scuola in data 28.10.2019Coerente con le indicazioni del P.T.O.F. Generale di Servizio di cui alla Determinazione Dirigenziale n. 4624 dd. 09.10.2019 Approvato con la Determinazione Dirigenziale n. 5075 dd. 07.11.2019

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.)

delle scuole dell’infanzia del Comune di Trieste

triennio 2019/2020 – 2020/2021 - 2021/2022

Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste sono SCUOLE PARITARIE e sono disciplinate dal

“Regolamento delle Scuole dell'Infanzia del Comune di Trieste” approvato con Deliberazione Consiliare

n. 58 dd. 27.11.2018.

La legge definisce “scuole paritarie” (Legge 10 marzo 2000, n.62 “Norme per la parità scolastica e

disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione”) le istituzioni scolastiche non statali e degli enti locali

che, a partire dalla scuola dell'infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali dell'istruzione, sono

coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono caratterizzate da requisiti di qualità ed

efficacia fissati dalla legge medesima.

Nel sistema nazionale dell'istruzione, quindi, le istituzioni scolastiche sia statali che paritarie

concorrono, nella loro specificità e autonomia, a realizzare l'offerta formativa sul territorio. In tale

contesto le amministrazioni pubbliche, nell'esercizio delle rispettive competenze, intervengono a

sostenere l'efficacia e l'efficienza dell'intero sistema nazionale di istruzione (C. M. n. 31 del 18

marzo 2003 “Disposizioni e indicazioni per l'attuazione della legge 10 marzo 2000, n.62, in materia di

parità scolastica”).

La Legge 13 luglio 2015, n. 107 (“Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per

il riordino delle disposizioni legislative vigenti“), stabilisce che le istituzioni scolastiche predispongano il

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.), e le scuole dell'infanzia

comunali, in quanto scuole paritarie, elaborino tale piano, nell'ambito della propria autonomia

organizzativa e didattica ai sensi dell'art. 21 della Legge 15 marzo 1997, n. 59.

Il P.T.O.F. è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale

delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione educativa ed organizzativa che le

scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.

Il Piano ha valore triennale e viene rivisto annualmente.

La scuola dell'infanzia si presenta, quale primo segmento del percorso scolastico, quale comunità

attiva aperta al territorio e alle famiglie con cui esercita la corresponsabilità educativa, basata sul

riconoscimento dei reciproci ruoli e sul vicendevole supporto, e promuove pratiche volte a

perseguire comuni finalità educative, come esplicitato nelle Indicazioni nazionali.

In ottemperanza ai principi costituzionali (art.. 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana), ai principi

della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo del 1989 (ratificata con L. n. 176/1991)1989), delle

normative europee (Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18.12.2006), e

in conformità a quanto previsto dalla L. n.107/2015, le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste

promuovono:

�la partecipazione attiva delle famiglie,

�il pieno sviluppo della persona umana,

� l'uguaglianza delle opportunità educative e formative,

�il superamento di ogni forma di discriminazione,

�l'accoglienza e l'inclusione,

�l'apertura al territorio.

Le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste fanno proprie le finalità espresse nella normativa

vigente, con particolare riferimento al conseguimento dei seguenti obiettivi:

�maturazione dell'identità, come conoscenza e valorizzazione di sé e degli altri,

autocontrollo e comprensione dei propri limiti

�conquista dell'autonomia, come superamento dell'egocentrismo, inserimento attivo

nel mondo delle relazioni e accettazione dell'altro

�sviluppo delle competenze, come traguardi di apprendimento nel rispetto e nella

valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali di ciascuno

�senso di cittadinanza, come assunzione di un corretto atteggiamento verso persone,

luoghi e ambiente

perseguiti attraverso un'operatività improntata alla costante INNOVAZIONE PEDAGOGICA

ed avvalendosi del personale specializzato che vi opera:

�un coordinamento pedagogico di carattere generale,

�coordinatori pedagogici di riferimento per ciascuna Scuola dell'Infanzia,

�insegnanti e personale ausiliario,

costantemente aggiornati e formati ciascuno per le proprie competenze attraverso un Piano della

Formazione progettato annualmente e sottoposto a verifica sistematica.

Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste perseguono inoltre l'ampliamento della propria offerta

formativa, didattica e pedagogica attraverso progetti mirati, con particolare attenzione alle

opportunità che provengono dal territorio e a quelle portate dalle diverse iniziative in cui il

Comune di Trieste è protagonista o promotore, nel rispetto della libertà di educazione dei

genitori e col consenso informato preventivo degli stessi qualora le attività attengano a temi

educativi particolarmente sensibili.

Nel complesso scenario della tutela della salute e del benessere dei bambini si collocano le azioni

intraprese dal Comune di Trieste per la promozione delle vaccinazioni obbligatorie, con

l'introduzione, a seguito della modifica regolamentare approvata con Deliberazione Consiliare n.

72/2016 dd. 28.11.2016, dell'assolvimento degli obblighi vaccinali quale specifico requisito di

accesso ai servizi comunali e convenzionati di fascia 0-6 anni a partire già dalle iscrizioni dell'anno

scolastico 2017/2018.

Detto percorso, il primo in Italia attuato da un'Amministrazione Comunale, è stato avallato dalla L.

n. 119/2017 del 31.07.2017, che ha introdotto sei nuove vaccinazioni obbligatorie e previsto

l'effettuazione di tutte e dieci le vaccinazioni obbligatorie quale requisito di accesso ai servizi di

fascia 0-6 anni pubblici e privati e, dall'anno scolastico 2019/2020, la decadenza dall'iscrizione in

caso di inadempienza.

Ampliamento dell'offerta formativa.

Il Comune di Trieste garantisce molteplici iniziative didattiche che prevedono la possibilità di am-

pliare l'offerta formativa, come orientamento verso quelle competenze generali che favoriscono un

percorso di apprendimento armonico del bambino in una prospettiva di educazione permanente

per tutto l'arco della vita, come indicato dalla “Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consi-

glio” (n. 12/2006).

Le attività didattiche si inseriscono nelle varie aree esperienziali del bambino: attività motorie

(danze, movimenti ritmati), attività grafiche ed espressive, attività musicali (canzoni, ritmi), attività

linguistiche e di narrazione di filastrocche e fiabe caratterizzanti.

Il Comune di Trieste investe nell'educazione civica quale strumento formativo e didattico che

concorre a formare cittadini responsabili e attivi rispettosi delle regole, dei diritti e dei doveri,

come da previsto dalla L. n. 92 dd. 20.08.2019 (“Introduzione dell'insegnamento scolastico

dell'educazione civica”).

L'educazione civica sviluppa nelle scuole dell'infanzia comunali la conoscenza della Costituzione

Italiana e la promozione dei principi di legalità, cittadinanza attiva e digitale, sostenibilità ambientale,

diritto alla salute e al benessere della persona.

Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste aderiscono anche a progetti proposti in collaborazione

con varie agenzie educative del territorio, quali appunto percorsi di educazione civica, ma anche di

apprendimento delle lingue straniere, di educazione musicale, di educazione alla multimedialità,

espressione corporea, educazione all'immagine e teatro, educazione artistico-creative, educazione

alla mobilità, educazione ambientale, percorsi a sostegno del benessere e della salute, percorsi a

supporto della genitorialità.

Per l'anno scolastico 2019/2020 sono state previste le seguenti attività, inserite nei percorsi

progettuali suindicati:

• “Primi Passi Sugli Sci”, attività sportiva di avvicinamento alla pratica dello sci, rivolta ai

bambini dell'ultimo anno delle Scuole dell'Infanzia, in collaborazione con SCI CLUB 70;

• “Introduzione alla lingua e alla cultura dei paesi di lingua tedesca”, con lo scopo

di avvicinare i più piccoli alla cultura e alla lingua tedesca mediante un approccio ludico in

collaborazione con il Goethe-Zentrum Triest;

• “Educazione all'approccio corretto ai cani”, finalizzato a favorire il positivo rapporto

con gli animali da compagnia;

• “Nonni da Favola”, ciclo di letture per contribuire a mantenere vivo lo scambio

intergenerazionale e l'interesse per la lettura ed il racconto attraverso favole della

tradizione (in collaborazione con l'Associazione Ricerca Interventi Studi

sull'Invecchiamento ( A.R.I.S.).

• “Imparare a nuotare giocando: acqua sicura”, finalizzato all'avvicinamento all'acqua e

all'acquisizione base dell'attività natatoria, rivolto ai bambini dell'ultimo anno delle Scuole

dell'Infanzia (in collaborazione con la Federazione Italiana Nuoto - Centro Federale

Trieste);

• Sensibilizzazione al rispetto e al corretto uso dei beni comuni, anche con

l'affiancamento di attività di pulizia e recupero di superfici vandalizzate in alcune scuole, (in

collaborazione con l'Associazione di Promozione Sociale Onlus “Oltre Quella Sedia”), che

quest'anno ha visto le Scuole dell'infanzia comunali partecipare attivamente

all'inaugurazione della Barcolana “50+1” del 4 ottobre 2019 con la consegna di lavori

realizzati sul tema del rispetto dell'ambiente e la tutela del mare;

• educazione alla mobilità sostenibile e alla sicurezza stradale, con la partecipazione al

progetto “Sicuramente – conquistiamo le regole del Gioco” in collaborazione con

la Polizia Locale di Trieste;

• progetti di educazione alimentare e di sostenibilità ambientale, realizzati tra l'altro con la

partecipazione ai percorsi di “Slowfood” e “Orto in Condotta”, nonché a percorsi

specifici realizzati in collaborazione con le ditte di gestione del servizio mensa;

• nuovi percorsi, laboratori e progetti musicali in conseguenza al contributo erogato

dalla fondazione CRT di Trieste in strumenti musicali che promuovono nei bambini la

dimensione emotiva ed artistica individuale e di gruppo;

• diffusione della pratica della lettura tra i bambini e le loro famiglie finalizzata al

potenziamento culturale e formativo, anche nel contesto del “Patto per la Lettura”;

Piano della formazione.

Le linee dell'Amministrazione Comunale nell'ambito della formazione specialistica prevedono, quale

elemento fondante, la valorizzazione delle risorse maturate in seno alle scuole attraverso percorsi

di autoformazione, intesa come programmazione di incontri per la condivisione tra insegnanti di

buone prassi, esperienze, modalità operative, saperi teorici e pratici, competenze acquisite durante

l'agire quotidiano.

Grazie a questo percorso i Servizi Educativi del Comune di Trieste hanno ricevuto nel 2019 un

importante riconoscimento nazionale attraverso il conferimento del primo premio “XVIII Premio

Filippo Basile – Le buone politiche e le nuove dimensioni dell'apprendimento”.

Sono stati costituiti, pertanto, il Gruppo Formazione delle Scuole dell'Infanzia Comunali e

il Gruppo Formazione dedicato ai Temi della Disabilità nelle Scuole dell'Infanzia

Comunali, con l'obiettivo di approfondire, declinare e condividere gli ambiti didattico, formativo

ed organizzativo entro i quali concretizzare questi percorsi di formazione e valorizzazione

dell'identità del Servizio.

Il percorso si propone di attivare alcuni segmenti formativi per facilitare e sostenere le équipe

della scuola nell'organizzazione di processi di riflessività sulla propria pratica all'interno di percorsi

di auto ed eterovalutazione attraverso tecniche di ricerca in educazione, scambi ed osservazioni

tra servizi nei vari territori, attività di formazione frontale attraverso incontri plenari.

Come risposta alle attuali sfide culturali e sociali, nel triennio di riferimento riceveranno

particolare cura i percorsi formativi finalizzati alla promozione della consapevolezza professionale e

alla predisposizione di strumenti da utilizzare in risposta al rischio di burn out del personale, anche

con l'attenzione al supporto alla genitorialità.

Proseguirà in tal senso la formazione specialistica attuata con il rinnovo del Protocollo d’intesa

trai Comune di Trieste e l'Università degli Studi di Trieste (Dipartimento di Studi

Umanistici), per la sperimentazione di iniziative volte alla qualificazione e alla specializzazione del

personale, mettendo in interconnessione le eccellenze scientifiche dell’Università e i servizi

scolastici comunali.

E' infine prevista la possibilità per il personale docente di integrare alcuni percorsi formativi,

attraverso scelte individuali coordinate all’interno del singolo servizio. La scelta avviene valutando

la varietà delle proposte e sostenendo la motivazione personale e la soddisfazione dei bisogni

formativi.

Sono previsti, inoltre, un corso di primo soccorso per gli insegnanti in situazioni di

emergenza/urgenza pediatrica, formazione e prove pratiche sulle tecniche di disostruzione delle vie

aeree da corpo estraneo e le tecniche di massaggio cardiaco; un corso in collaborazione con il

personale delle Strutture Semplici Bambini Adolescenti della locale Azienda per i Servizi Sanitari,

rivolto agli insegnanti che hanno in carico bambini con specifiche problematiche di salute (es.

nutrizione enterale – PEG Gastrostomia Endoscopica Percutanea, soggetti con diabete mellito,

soggetti allergici, soggetti con epilessia, etc.), con particolare riferimento alla corretta ed

appropriata somministrazione di farmaci salvavita.

La qualità di un servizio scolastico è connessa anche ai modi con cui si articolano i suoi rapporti

con i servizi socio-sanitari presenti sul territorio. Le azioni di raccordo, particolarmente importanti

per i bambini e le loro famiglie, implicano la progettazione di percorsi di formazione e

aggiornamento su tematiche fondamentali nella crescita dei bambini con la collaborazione

sistematica con i servizi sanitari di base, in linea con i piani di prevenzione e salute nazionali.

Le linee di indirizzo fornite dall'Amministrazione Comunale in materia di formazione prevedono,

quale obiettivo qualificante, l'elaborazione del piano annuale della formazione in tempi quanto più

possibile anticipati rispetto all'avvio delle attività didattiche, al fine di fornire ai Coordinatori

Pedagogici di riferimento e al personale insegnante la possibilità di implementare percorsi ed

interventi qualificanti per la singola Scuola.

Organizzazione del contesto educativo.

In un'ottica di condivisione di responsabilità dell'educazione, formazione e crescita dei bambini, è

compito fondamentale delle famiglie partecipare e contribuire, insieme alla scuola, al percorso

educativo e formativo dei propri figli.

La collaborazione scuola-famiglie è una condizione indispensabile per la buona riuscita

dell'inserimento del bambino, per la sua tranquillità e per il suo successo formativo. A tali fini viene

valorizzata la collaborazione dei genitori nelle scelte educative delle scuole, instaurando un

rapporto di dialogo, fiducia e trasparenza al fine di offrire coerenza relativamente ad atteggiamenti

e valori che siano di riferimento e di sicurezza per il bambino.

Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste organizzano situazioni formali ed informali di

coinvolgimento diretto dei genitori attraverso:

• “open day”: in concomitanza con le iscrizioni viene data la possibilità a tutti i genitori di

partecipare alla presentazione del servizio e di visitare le scuole, in funzione della futura scelta;

•incontri informativi con i genitori dei bambini nuovi iscritti prima dell’inizio della scuola e,

secondo necessità, con tutti i genitori nel corso dell'anno scolastico;

• incontri di presentazione del P.T.O.F. per illustrare alle famiglie il piano relativamente

all’anno in corso e alla programmazione triennale;

• incontri tra genitori e insegnanti;

• colloqui individuali;

• commissione mensa;

• il Consiglio della Scuola composto dal coordinatore pedagogico e dai rappresentanti dei

genitori, del personale insegnante ed ausiliario.

• la “Giornata dell'Infanzia”, appuntamento offerto dal Comune alla cittadinanza per conoscere

l'offerta educativa del territorio, che nel mese di gennaio di ciascun anno, prima dell'avvio delle

iscrizioni alle Scuole dell'infanzia comunali, coinvolge tutte le scuole dell'infanzia pubbliche e private

del territorio e in primis appunto le Scuole dell'infanzia comunali. In tale appuntamento le famiglie

hanno la possibilità di confrontarsi con gli operatori e di fruire di incontri e dibattiti specialistici sui

temi della tutela e della cura del bambino, della sua salute e della sua accoglienza a scuola e nelle

sezioni, potendo scegliere con maggiore cognizione di causa le varie proposte presentate da

ciascuna Scuola.

Grazie a tale articolata organizzazione si rende effettivo il diritto-dovere delle famiglie di

conoscere e condividere i percorsi formativi proposti e di scegliere con consapevolezza e libertà la

scuola per i propri figli, potendo analizzare e valutare le attività didattiche, i progetti e le tematiche

che i docenti affronteranno durante l'anno, in coerenza con i programmi previsti dall'attuale

ordinamento scolastico, con le linee di indirizzo emanate dal MIUR e con le indicazioni del

Presente Piano.

Insegnamento della religione cattolica.

Nelle scuole dell'infanzia comunali di Trieste è assicurato l'insegnamento della religione cattolica

(I.R.C.).

La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica viene esercitata dai

genitori al momento dell’iscrizione.

Iscrizioni alle scuole dell'infanzia comunali.

Le iscrizioni alle scuole dell'infanzia comunali di Trieste si effettuano nel mese di gennaio di ogni

anno. Le date sono indicate sul sito istituzionale dell'Ente.

La domanda di iscrizione si presenta on-line collegandosi al sito della Rete Civica del Comune di

Trieste (http://www.triestescuolaonline.it), con la possibilità di chiedere informazioni e

delucidazioni allo specifico sportello degli uffici del Servizio Scuola ed Educazione.

Sono previsti il pagamento di una tariffa d'iscrizione annua e la contribuzione al servizio mensa,

graduati in base all'attestazione dell'I.S.E.E. (Indicatore della Situazione Economica Equivalente)

della famiglia.

La scuola dell’infanzia accoglie i bambini di età compresa tra i tre anni e i sei anni.

L'iscrizione è fatta alla Scuola e non alla singola sezione.

Le sezioni.

Il modello organizzativo delle Scuole dell'infanzia comunali di Trieste prevede l'assegnazione dei

bambini ad una sezione, costituita di norma da 25 bambini. Ad essa sono assegnati due insegnanti,

ai quali può aggiungersi un docente o un operatore di sostegno in presenza di bambini disabili. E'

assicurata nell’arco della giornata il massimo della compresenza.

Di norma la composizione della sezione è eterogenea per fasce di età e comprende bambini di 3, 4

e 5 anni.

In occasione di laboratori specifici, momenti di routine, intersezione, uscite didattiche, ecc. i

bambini possono essere raggruppati per fasce omogenee di età.

Il Collegio dei docenti di ciascuna scuola procede, all'inizio dell'anno scolastico, alla formazione

delle sezioni tenendo in considerazione, di norma, i seguenti criteri con l'obiettivo di valorizzare

l'autonomia e la costruzione dell'identità personale di ciascun bambino:

1. rapporto numerico il più possibile equilibrato tra maschi e femmine;

2. rapporto numerico il più possibile equilibrato tra le diverse fasce d'età;

3. presenza non superiore al 30% in ciascuna sezione, di bambini di cittadinanza non italiana, al

fine di garantire un'offerta educativa qualitativamente appropriata per tutti i bambini;

4. inserimento in sezioni diverse di fratelli o sorelle.

In ogni caso è previsto l'inserimento dei bambini in sezioni diverse da quelle in cui sono presenti

insegnanti che hanno con loro rapporti di parentela, affinità o convivenza fino al quarto grado.

Obiettivo fondante del sistema pedagogico delle Scuole dell'infanzia del Comune di Trieste è il

lavoro di intersezione, attraverso il quale si esplicitano i singoli progetti educativi in coerenza con i

principi dell'accoglienza, dell'inclusione e delle pari opportunità.

L'inserimento.

L'inserimento a scuola è un evento particolarmente significativo per i bambini e le famiglie.

Le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste supportano i genitori e i bambini nell'affrontare la

nuova situazione di vita, garantendo gradualità nel processo di ambientamento e favorendo

l'instaurarsi del rapporto di reciproca fiducia tra adulti e tra adulti e bambini.

Nelle scuole dell'infanzia comunali di Trieste l’inserimento avviene nel mese di settembre, con

tappe graduali su contesti predefiniti, concordate insieme alle insegnanti di sezione in base alle

esigenze del singolo bambino e della famiglia. Durante il periodo degli inserimenti e dei

reinserimenti gli orari delle scuole dell'infanzia possono variare in ragione della complessità dei

gruppi di bambini da accogliere.

La chiusura anticipata delle Scuole dell'infanzia nel periodo degli inserimenti, come codificata

all'interno di ciascun calendario scolastico annuale, consente la compresenza degli insegnanti in

sezione e offre la possibilità di realizzare proposte pedagogiche anche individualizzate, ponendo

maggiore attenzione al singolo ed in particolare ai bambini più piccoli.

Al fine di favorire il reinserimento dei bambini già frequentanti dopo la pausa estiva, è prassi nelle

Scuole dell'infanzia comunali di Trieste dedicare loro il primo giorno di apertura a settembre.

Calendario scolastico.

Le Scuole dell’infanzia comunali di Trieste tengono conto del calendario scolastico regionale.

Il calendario viene approvato con specifico provvedimento e reso noto mediante pubblicazione sul

sito istituzionale dell'Ente di norma entro il mese di maggio per l'anno scolastico successivo.

Orari.

Le scuole dell'infanzia comunali sono aperte dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle ore 17.00.

Per rispondere alle esigenze dei bambini e delle loro famiglie l’uscita è flessibile e articolata in fasce

orarie intermedie: alle ore 13.30 e alle ore 15.30.

La flessibilità organizzativa degli orari delle uscite delle singole scuole viene definita all'inizio di ogni

anno scolastico dal Collegio degli Insegnanti.

Il servizio di scuola dell’infanzia al sabato viene offerto in un'unica sede, nel contesto del servizio

complessivo di cui costituisce articolazione, solo al mattino con orario 7.30-13.00, senza

erogazione del servizio mensa.

Il personale.

Le figure professionali presenti nella scuola sono:

✔il coordinatore pedagogico del servizio,

✔il personale insegnante,

✔il personale ausiliario.

Il coordinatore pedagogico svolge attività di tipo tecnico-specialistico, gestionale e organizzativo ed

è responsabile dell'organizzazione del servizio, supervisiona i progetti educativi e sviluppa le

relazioni esterne ed interne all'Ente in un'ottica di lavoro a rete.

Il personale insegnante:

• programma, realizza e valuta unità di apprendimento favorenti lo sviluppo complessivo del

bambino, prediligendo un approccio ludico; favorisce i processi di interazione positiva nei

gruppi di bambini e personalizza le azioni educative;

• partecipa alla gestione della scuola e cura rapporti stabili con le famiglie e con il territorio.

Il personale ausiliario contribuisce alla costruzione di un sereno clima educativo all’interno della

scuola e ad assicurare una situazione ambientale adeguata alle esigenze ed ai bisogni dei bambini, di

cui si prende cura a livello di igiene e di assistenza nelle ruotines della scuola. Svolge anche compiti

di pulizia e riordino degli ambienti scolastici e delle aree esterne di pertinenza e di ausilio alla

somministrazione dei pasti.

Disabilità.

È previsto l'ampliamento dell'organico di ciascuna scuola con uno o più docenti di sostegno in

presenza di bambini con disabilità certificata ai sensi della L. 5 febbraio 1992, n. 104.

Per ciascun bambino con disabilità viene predisposto un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.).

che programma gli interventi educativi e didattici destinati al bambino e garantisce un intervento

adeguato allo sviluppo delle sue potenzialità nel contesto del gruppo-classe.

Nelle sezioni con presenza di bambini con disabilità è previsto, di norma, che il numero di bambini

venga ridotto a 20 bambini. Particolare riguardo viene rivolto ai bambini con necessità di assistenza

specifica, prevedendo eventuali interventi di supporto all'integrazione scolastica mediante

l'assegnazione di personale educativo qualificato.

Concessione in uso di locali delle Scuole dell’infanzia comunali.

Le famiglie dei bambini frequentanti le Scuole dell’infanzia comunali costituite in Comitato o in

Associazione possono richiedere l'uso in concessione gratuita dei locali della scuola per realizzare

attività integrative alle funzioni dei servizi educativi comunali, organizzando momenti di

socializzazione e di attività ludica per bambini, nonché di aggregazione e confronto tra le famiglie.

ANALISI DOMANDA/OFFERTA – a.s. 2019-2020Scuole dell’infanzia comunali paritarie

Nell’anno scolastico 2019/2020 le scuole dell’infanzia comunali paritarie sono n. 29 su n. 30 sedi,

per un totale di n. 107 sezioni e un'offerta effettiva di n. 2366 posti, come risulta nella più sotto

riportata tabella 1.

Prosegue anche nell’anno scolastico 2019/2020 la sperimentazione di due sezioni primavera,

rivolte ai bambini dai 24 ai 36 mesi di età. Una delle sezioni primavera è collocata presso la scuola

dell'infanzia comunale “La Capriola” di via Curiel, l'altra presso il nido d'infanzia “Acquerello” di

via Puccini, e possono accogliere 20 bambini ciascuna. Il servizio viene erogato dalle 7.45 alle

14.15, dal lunedì al venerdì.

I posti di scuola dell’infanzia complessivamente offerti dal Comune di Trieste nelle strutture

comunali e in quelle private convenzionate per l'anno scolastico 2019/2020 sono n. 2422 (2366

comunali + 20 sezione Primavera comunale + 36 privati convenzionati).

Tabella 1 – scuole dell'infanzia comunali

Alla suddetta offerta di posti comunali si aggiungono n. 36 posti presso le scuole materne private

aderenti alla F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuole Materne), con le quali il Comune ha stipulato una

Convenzione per gli anni scolastici 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022, come risulta dalla sotto

riportata tabella 2, e che vengono offerti una volta esaurite le assegnazioni alle Scuole dell'infanzia

comunali.

Scuola indirizzo sezioniAZZURRA via Puccini , 63 4 85BORGO FELICE via del Pane Bianco, 14 4 90C. STUPARICH strada di Rozzol, 61 3 75CASETTA INCANTATA strada di Rozzol, 61/1 3 60CUCCIOLI via Vittorino da Feltre, 8 3 65DELFINO BLU salita di Gretta, 34/4 4 90DELFINO BLU (sez. slovena) salita di Gretta, 34/4 1 16DON CHALVIEN via Svevo, 21/1 3 75F. APORTI via Pendice Scoglietto, 20 3 60G. POLLITZER via dell'Istria, 170 5 115GIARDINO INCANTATO via Kandler, 10 4 86GIOCHI DELLE STELLE via Archi, 2 3 75

via Boegan, 5 3 65IL TEMPO MAGICO via Vasari, 23 6 125KAMILLO KROMO strada Vecchia dell'Istria, 78 4 100L' ARCOBALENO via Frescobaldi, 33 3 60LA CAPRIOLA via Curiel, 10 2 40LA SCUOLA DEL SOLE via Manzoni, 14 6 123L'ISOLA DEI TESORI vicolo delle Rose, 5 3 60M. SILVESTRI Borgo San Nazario, 73 1 20MILLE BIMBI via dei Mille, 14 5 120MILLE COLORI via Salvore, 12 3 70NUVOLA OLGA via alle Cave, 4 2 40OBLAK NIKO (sez. slovena) via alle Cave, 4 1 25

via Ginnastica, 72 2 43PALLINI via Pallini, 2 4 95PRIMI VOLI via Mamiani, 2 6 136RENA NUOVA via Antenorei, 14 4 90SORELLE AGAZZI vicolo San Fortunato, 1 4 80STELLA MARINA via Ponziana, 32 3 75TOR CUCHERNA via dell'Asilo, 4 3 65TRE CASETTE via Petracco, 12 2 42Totale 107 2366

posti disponibili

2019/20

IL GIARDINO DEI SOGNI

sez. distaccate slovene di Nuvola Olga c/o

Dijaski Dom

 

Tabella 2 – scuole dell'infanzia convenzionate con il Comune di Trieste

Scuole private convenzionate indirizzo posti in convenzione

Ancelle della Carità via della Ginnastica, 79 9

Beata Vergine via di Scorcola, 7 8

Collegio Dimesse Pendice Scoglietto, 7 5

Sacro Cuore via del Cerreto, 2 6

Istituto Sacro Cuore via Tommaso Grossi, 8 8

Totale posti in convenzione 36

L’obiettivo posto dalla Strategia di Lisbona di accogliere almeno il 90% dei bambini di età compresa

tra i 3 anni e l'età scolare è stato raggiunto a Trieste anche nell’anno scolastico 2019/2020.

Come risulta dalla sotto riportata tabella n. 3, gli utenti potenziali (bambini fra i 3 anni e l’età

scolare residenti nel Comune di Trieste) sono n. 4173, i posti di scuola dell’infanzia offerti dagli

Enti pubblici (Stato e Comune) sono complessivamente n. 3466 e coprono pertanto l'83,05%

della domanda potenzialmente espressa. Ad essi si aggiungono n. 671 posti in strutture

private, arrivando così a soddisfare il 99,12% della domanda potenzialmente espressa.

Tabella 3 – offerta pubblica e privata di posti nelle scuole d'infanzia

Offerta pubblica e privata di posti di scuola dell'infanzia sul territorio comunale

utenti potenziali (nati nel 2014, 2015 e 2016 residenti nel Comune di Trieste)

4173

posti di scuola dell'infanzia sul territorio comunale: offerta del Comune

2402(di cui 2366 in scuole comunali e 36 in scuole private convenzionate)

posti di scuola dell'infanzia sul territorio comunale: offerta dello Stato

1064

totale offerta pubblica 3466% domanda soddisfatta dall'offertapubblica

83,05%

totale offerta privata (esclusi posti in convenzione con il Comune di Trieste)

671% domanda soddisfatta dall'offertaprivata

16,07%

Referenti istituzionali delle scuole dell'infanzia del Comune di Trieste

ASSESSORE A SCUOLA, EDUCAZIONE, UNIVERSITA', RICERCA E DECENTRAMENTOdott.ssa Angela BrandiVia del Teatro Romano 7secondo piano, stanza 37Tel. 040 675 4612e-mail: [email protected]

DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO SCUOLA, EDUCAZIONE, PROMOZIONE TURISTICA CULTURA E SPORTdott. Fabio LorenzutVia del Teatro Romano 7secondo piano, stanza 34tel. 040 675 4334 - 8526 e-mail: [email protected]

DIRETTORE DEL SERVIZIO SCUOLA ED EDUCAZIONEdott.ssa Manuela Salvadeivia del Teatro Romano 7 secondo piano, stanza 36 Tel. 040 675 4473 e-mail: [email protected]

ACCESSO AI SERVIZI E PRESTAZIONI AGEVOLATEResponsabile di P.O. dott.ssa Mariagrazia Monti via del Teatro Romano 7/F piano terra, stanza 27 tel. 040 675 8873 e-mail: [email protected]

COORDINAMENTO PEDAGOGICO – ORGANIZZATIVO - GESTIONALE Responsabile di P.O. Antonella Brecel via del Teatro Romano, 7 primo piano, stanza 19 tel. 040 675 4471 e-mail: [email protected]

APPALTI E GESTIONE DI TERZIResponsabile di P.O. dott.ssa Emilia Patriarca via del Teatro Romano 7 secondo piano, stanza 30 tel. 040 675 8583 e-mail: [email protected]

RISTORAZIONE SCOLASTICA E CONTROLLI ISEE Responsabile di P.O. dott.ssa Antonella Delbianco via del Teatro Romano, 7 primo piano, stanza 15 tel. 040 675 8872 e-mail: [email protected]

GESTIONE GIURIDICA DEL PERSONALEResponsabile di P.O. dott.ssa Mariafrancesca FerrignoVia del Teatro Romano, 7primo piano, stanza 6tel. 040 675 8087e-mail: [email protected]

COORDINATORI PEDAGOGICI DEI SERVIZI

• dott.ssa Gabriella AlleruzzoScuola dell'Infanzia “Silvestri” Borgo San Nazario 73 Trieste tel. 040 225189e-mail: [email protected] [email protected]

• dott.ssa Valentina BissoliScuola dell'Infanzia “Rena Nuova”Via Antenorei 14 Trieste tel. 040 771334e-mail: [email protected] [email protected]

Scuola dell'Infanzia “Stella Marina” Via Ponziana 32 Trieste tel. 040 638453e-mail: [email protected] [email protected]

• dott.ssa Michela D'AndriScuola dell'Infanzia “L'Arcobaleno”Via Frescolbadi 33 Trieste tel. 040 829464e-mail: [email protected] [email protected]

Scuola dell'Infanzia “Pollitzer”Via dell'Istria 170 Trieste tel. 040 9852900e-mail: [email protected] [email protected]

• Manlio De PanfilisScuola dell'Infanzia “ F. Aporti” Via Pendice Scoglietto 20 Trieste tel. 040 577899e-mail: [email protected] [email protected]

Scuola dell'Infanzia “Il Giardino dei Sogni”Via Boegan 5 Trieste tel. 040 568420e-mail: [email protected] [email protected]

Scuola dell'Infanzia “Nuvola Olga/Oblak Niko”sez. slovena Via alle Cave 4 Trieste tel. 040 53457e-mail: [email protected]

[email protected]

Scuola dell'Infanzia “Dijaski Dom” sez. slovenaVia Ginnastica 72 Trieste tel. 040 55166e-mail: [email protected]

[email protected]

• dott.ssa Valentina GambarScuola dell'Infanzia “La Scuola del Sole”Via Manzoni 14 Trieste tel. 040 771322e-mail: [email protected] [email protected]

• dott. Fabrizio LauriaScuola dell'Infanzia “Azzurra” Via Puccini 63 Trieste tel. 040 823706e-mail: [email protected] [email protected]

Scuola dell'Infanzia “Kamillo Kromo”Strada Vecchia dell'Istria 78 Trieste tel. 040 812351e-mail: [email protected] [email protected]

Scuole dell'Infanzia “Borgo Felice” Via del Pane Bianco 14 Trieste tel. 040 814330e-mail: [email protected]

[email protected]

• dott.ssa Daniela MazzoliScuola dell'Infanzia “L'Isola dei Tesori”Vicolo delle Rose 5 Trieste tel. 040 414290e-mail: [email protected] [email protected]

Scuola dell'Infanzia “Delfino Blu”Salita di Gretta 34/4 Trieste tel. 040 420606e-mail: [email protected]

[email protected]

Scuola dell'Infanzia “Sorelle Agazzi”Vicolo San Fortunato 1 Trieste tel. 040 410059e-mail: [email protected] [email protected]

• dott.ssa Maria Lorena MonacoScuola dell'Infanzia “Don Chalvien”Via Svevo 21/1 Trieste tel. 040 820249e-mail: [email protected]

[email protected]

Scuola dell'Infanzia “Mille Colori”Via Salvore 12 Trieste tel. 040 826814e-mail: [email protected] [email protected]

• dott.ssa Valentina NardiScuola dell'Infanzia “Millebimbi”Via dei Mille 6 Trieste tel. 040 393520e-mail: [email protected] [email protected]

Scuola dell'Infanzia “Casetta Incantata”Via dell'Istria 56/58 Trieste tel. 040 3481607e-mail: [email protected] [email protected]

Scuola dell'Infanzia “Stuparich”Strada di Rozzol 61 Trieste tel. 040 941452e-mail:[email protected]

[email protected]

• dott.ssa Daniela BuroloScuola dell'Infanzia “Tre Casette”Via Petracco 12 Trieste tel. 040 813355e-mail: [email protected] [email protected]

Scuola dell'Infanzia “La Capriola”Via Curiel 10 Trieste tel. 040 813224e-mail: [email protected] [email protected]

• dott.ssa Caia VenierScuola dell'Infanzia “Tor Cucherna”Via dell'Asilo 4 Trieste tel. 040 637279e-mail: [email protected]

[email protected]

Scuola dell'Infanzia “Pallini”Via Pallini 2 Trieste tel. 040 308970e-mail: [email protected]

[email protected]

• dott.ssa Liviana ZanchettinScuola dell'Infanzia “Il Tempo Magico”Via Vasari 23 Trieste tel. 040 636144e-mail: [email protected] [email protected]

Scuola dell'Infanzia “Cuccioli”Via Vittorino da Feltre 8 Trieste tel. 040 3933067e-mail: [email protected] [email protected]

Scuola dell'Infanzia “Primi Voli”Via Mamiani 2 Trieste tel. 040 820438e-mail: [email protected]

[email protected]

• dott.ssa Chiara ZidariScuola dell'Infanzia “Giochi delle Stelle”Via Archi 2 Trieste tel. 040 348 0276e-mail: [email protected] [email protected]

Scuola dell'Infanzia “Giardino Incantato”Via Kandler 10 Trieste tel. 040 51566e-mail: [email protected] [email protected]

IL CONTESTO DELLA SCUOLA (n. 6 sezioni; contesto sociale dell'utenza; circoscrizione di

appartenenza)

La scuola dell’Infanzia “La Scuola del Sole” si trova nel rione cittadino di Barriera Vecchia.

La costruzione dell’edificio risale all’anno 1881, inaugurato il 20 ottobre 1884.

La nuova scuola, doveva provvedere all’accoglimento dei minori abitanti nei rioni posti tra quelli

del bacino d’utenza della scuola di Via Madonnina e quelli della scuola di ″Rena Nuova″. (cit. da

“Quando papà andava al cantiere”, p. 70, Giani Istria, Edizioni Lint).

Il bacino d’utenza è molto ampio e la scuola è facilmente raggiungibile a piedi o con i mezzi

pubblici che si fermano nelle vicinanze (Linee 5, 11, 19 e tutte le linee che percorrono il vicino Viale

D’Annunzio).

Il territorio ospita Nidi, Scuole dell’Infanzia, Ricreatori comunali ed altre agenzie socio-educative,

nonché il Polo Scolastico, i Servizi Sociali, le Parrocchie, Cooperative ed Associazioni, l’Itis Azienda

Servizi alla persona ed il Distretto 4 dell’ASUITS, che è il distretto di pertinenza.

ANALISI DEL CONTESTO INTERNO (parte strutturale)

La scuola dell’Infanzia “La Scuola del Sole” è ubicata nello stesso complesso in cui si trovano lo

“Spazio Gioco” aperto mattino e pomeriggio, “Lo Scoiattolo” (edificio vicino, al primo piano) e il

Nido d’Infanzia “La Barchetta” (edificio attiguo al pian terreno). L’entrata e l'atrio sono comuni.

La contiguità e la distribuzione degli spazi agevola lo scambio, la cooperazione e l'arricchimento

reciproco negli incontri di continuità educativa programmati tra i servizi.

La costante, attiva ed attenta partecipazione delle famiglie alla vita scolastica favorisce inoltre lo

sviluppo di progetti condivisi, nell'intento comune di assicurare lo sviluppo armonico di ogni

bambino.

La nostra scuola è suddivisa in 6 sezioni e può accogliere fino a 143 bambini.

ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE (dotazione organica)

Il personale in servizio è composto da:

Coordinatore pedagogico : 1

Personale educativo : 16 insegnanti tra i quali:

4 insegnanti di sostegno, 1 educatore di una ditta esterna;

1 insegnante di religione presente il martedì pomeriggio e il mercoledì tutta

la giornata.

Personale d’appoggio: 6 collaboratori d’infanzia a tempo pieno.

L’orario di servizio delle insegnanti è di 25 ore di insegnamento settimanale, con alternanza

settimanale di un turno antimeridiano e uno pomeridiano.

Le turnazioni prevedono l’adeguata compresenza giornaliera in base al numero molto alto di

bambini e bambine durante il pomeriggio ed alle attività specifiche, ai progetti di sezione, di

laboratorio, di intersezione, alle uscite didattiche programmate collegialmente.

L’orario di servizio del personale d’appoggio e’ di 36 ore, prevede turnazioni a copertura

dell’intero orario di servizio: dalle 7:30 alle 17:00.

DIMENSIONE PEDAGOGICA – ORGANIZZATIVA

(gruppi sezione; attività di intersezione)

Le insegnanti si incontrano regolarmente per la programmazione di sezione, usando la seguente

metodologia di lavoro:

• lettura ed analisi degli elementi più significativi emersi durante il primo periodo di

accoglienza dei bambini (dall'inizio della scuola fino a metà ottobre circa);

• progettazione di percorsi collettivi ed individualizzati per la realizzazione delle finalità

specifiche;

• progettazione del curricolo verticale articolato in unità di apprendimento centrate su

problemi e su attività progettuali di esplorazione dei diversi campi di esperienza;

• continua verifica in itinere delle risposte dei bambini alle attività proposte e quindi

eventuale adeguamento delle stesse;

• scambio e confronto fra le insegnanti per discutere sulle strategie più adeguate da utilizzare

nei vari momenti della giornata e stabilire le modalità di relazione e comunicazione da

adottare con i bambini maggiormente bisognosi d'aiuto;

• le metodologie messe in campo mirano a una didattica flessibile che si realizza in gruppi di

lavoro, insegnamento individualizzato, progetti con la rete territoriale e che utilizza più

codici comunicativi, strumenti diversificati e tecnologie, al fine di avvicinare la scuola stessa

ai continui cambiamenti della società ed accrescere l’efficacia del processo di

insegnamento-apprendimento.

Le intersezioni, finalizzate a realizzare l’effettiva integrazione degli alunni, attuano:

• l’individuazione delle potenzialità degli alunni;

• il riconoscimento delle risorse educative della famiglia;

• l'individualizzazione e personalizzazione dei processi;

• l’individuazione e l’utilizzo delle opportunità esistenti sul territorio.

ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI (scelta dei materiali)

In entrata troviamo l’ufficio dedicato ai servizi per la prima infanzia (Nido d'Infanzia e Spazio

Gioco), a seguire i corridoi del piano terra nei quali si trovano gli armadietti personali dei bambini

e una classe che accoglie 18 bambini; le altre sezioni sono situate al primo piano ed accolgono 20

bambini ciascuna.

Al piano terra si trovano anche i servizi per i bambini e gli adulti a cui si aggiunge l’ampio salone in

cui sono ubicati parte degli armadietti personali dei bambini; la parte dello spazio rimanente è

utilizzata come zona di gioco motorio ed attività mirate di laboratorio. Sempre al pian terreno si

trova un altro ampio spazio: il salone mensa. Al primo piano, oltre alle sezioni, si trovano i servizi

igienici dei bambini e degli adulti.

Lo spazio scolastico è pensato anche quale contesto di accoglienza per gli operatori e le famiglie, al

primo piano si trova una stanza/ufficio per il coordinatore e per gli operatori, che viene utilizzata

per incontri organizzativi, colloqui con le famiglie e riunioni con altri servizi del territorio.

All’ultimo piano si trova lo spogliatoio del personale. Il seminterrato non viene utilizzato per le

attività curricolari ma soltanto una piccola area viene destinata al deposito dei materiali.

Le antiche soffitte site all’ultimo piano non vengono utilizzate.

La struttura ha una cucina interna inserita nell'edificio del Nido d'Infanzia, in cui opera il personale

della ditta che confeziona, produce, distribuisce i pasti per tutta la struttura, ai sensi della

normativa vigente e delle indicazioni dell'ASUITS.

La Scuola del Sole, pur trovandosi nel centro cittadino, ha un grande giardino interno alberato, con

strutture e materiali adatti ai bambini; grande attenzione viene posta all’organizzazione e alle

modalità di fruizione di questo spazio.

SENSO PEDAGOGICO DELL'UTILIZZO DEGLI SPAZI

La predisposizione, l’organizzazione, la cura degli spazi, degli arredi e dei materiali è di

fondamentale importanza per poter offrire ai bambini diverse e numerose opportunità

didattico/formative sulla base dei loro bisogni.

L'attenzione viene data alle sezioni, che sono eterogenee per età e in cui si svolge la maggior parte

delle attività previste, ma anche agli spazi che vengono utilizzati per le attività di intersezione (di

norma gruppi omogenei per età).

Attraverso un’organizzazione flessibile, si trovano e si sperimentano soluzioni adeguate alle

proposte scolastiche/curricolari ed alle esigenze dei bambini, ogni anno gli spazi, gli arredi ed i

materiali sono oggetto di studio e modifiche per consentire l’accoglienza ed i bisogni dei nuovi

gruppi di bambini.

LA GIORNATA EDUCATIVA (orario giornaliero di scuola, organizzazione delle attività

curricolari)

Il tempo è organizzato in routine quotidiane (l’accoglienza, la merenda, l’igiene personale, il gioco

libero, il gioco strutturato…), rispettose dei ritmi del bambino che gli permettono di riconoscere i

diversi momenti della giornata scolastica attraverso una distribuzione ordinata e flessibile delle

attività educative.

MODALITA' DI MONITORAGGIO E VERIFICA, DOCUMENTAZIONE

Il gruppo di insegnanti costruisce insieme il progetto educativo, lo sottopone a revisioni frequenti e

può modificarne la struttura e l'organizzazione anche in relazione alla valutazione. Le insegnanti

sono molto attente ai processi e non solo ai risultati in termini di apprendimento, socializzazione,

crescita complessiva.

La documentazione del lavoro educativo risponde a funzioni molteplici e diversificate, quali:

scoprire e conoscere, analizzare, ricostruire e riprogettare, mantenere memorie, essere in

relazione, informare e comunicare. La documentazione ha come scopo: fare ricerca, migliorare il

proprio lavoro, raccontare e raccontarsi, progettare, costruire identità, osservare, valutare,

autoformarsi, comunicare e produrre cultura.

Il piano progettuale della documentazione richiede la definizione di cosa documentare, per chi

documentare, con quali risorse e tempi, in quali spazi, quali tipologie di materiali raccogliere, con

quali metodologie e strumenti avviare la raccolta. Solo successivamente si può procedere con la

raccolta di informazioni e testimonianze di varia natura, attraverso gli strumenti definiti in fase

progettuale, in particolar modo quelli privilegiati dell’osservazione e della fotografia, articolati e

organizzati in differenti modi e contenuti.

L’obiettivo della rilettura è di far parlare i documenti, di misurarsi con interpretazioni, valutazioni e

ricerche di senso.

DIMENSIONE RELAZIONALE

Parlare della relazione educativa significa affrontare il cuore dell’educazione stessa, come

esperienza umana che accade tra persone e, quindi, è incontro che si realizza nel rapporto

interpersonale dei soggetti coinvolti, soggetti storici che subiscono i condizionamenti biologici,

sociali e culturali dell’ambiente di cui fanno parte. La relazione è costitutiva dell’essere persona e

rappresenta lo strumento privilegiato del fare educazione: l’importanza della dimensione

relazionale, accanto a quella contenutistica, deriva dal fatto che la formazione delle persone è

realizzabile soltanto se, oltre alla validità delle intenzioni e dei contenuti educativi, sono presenti

significative relazioni interpersonali. I diversi obiettivi educativi (e quindi la dimensione dei

contenuti) ricevono il loro significato soltanto quando le persone in interazione si incontrano e

creano una relazione di un certo tipo. La comunicazione educativa diventa uno di strumento

pedagogico che svolge ruolo fondamentale nel raggiungimento delle finalità educative.

Il bambino impara attraverso l'interazione con altri membri della comunità, sia formulando che

applicando le risposte. Ci sono due tipi di comunità che influenzano la vita dei bambini: la comunità

della scuola e la comunità fuori dalla scuola. Le scuole, in collaborazione con altri enti, devono

impegnarsi a formare un tipo di comunità che si prende cura degli altri.

Le relazioni positive tra educando ed educatore hanno un influsso positivo non soltanto in

rapporto allo sviluppo generale della persona umana, ma anche in riferimento alle situazioni di

apprendimento.

La società contemporanea è caratterizzata da innumerevoli e veloci cambiamenti che delineano unquadro sempre più complesso connotato da fragilità sempre più evidenti.In questa cornice, è fondamentale instaurare una relazione con la famiglia che si sostanzi attraversoun patto di corresponsabilità educativa che abbia al centro il benessere del bambino, e una alleanzadelle figure che di lui si occupano, ciascuno con il proprio ruolo e con le responsabilità e funzioniconnesse a tale ruolo.Tale alleanza si crea attraverso la comunicazione reciproca e la costituzione di un clima di dialogo efiducia.L'equipe educativa si interroga e ricerca le strategie più funzionali per garantire a tutti i bambini unambiente sereno e sicuro nel rispetto degli altri in cui le individualità possono essere accolte nelladimensione della comunità scolastica anche grazie alla condivisione di regole indispensabili per unaconvivenza serena.Il bambino deve trovare nell'insegnante una figura accogliente, rassicurante e disponibile che nelcontempo svolga un ruolo di guida ferma, autorevole e coerente, capace di porre i limiti di cui ilbambino ha necessità per crescere autonomo e sicuro.La modulazione della voce, il tono determinato, il richiamo alla regola ed al comportamentocorretto sono strategie educative che possono essere adottate consapevolmente ed esplicitate aigenitori a conferma della collaborazione e della continuità educativa scuola-famiglia.In quest'ottica l'insegnante è chiamato inoltre a valutare le condizioni di sicurezza del gruppo classe

a fronte di situazioni che abbiano particolari escalation emotive, e a tal proposito interviene perdistogliere il bambino dal momento di conflittualità che viene a generarsi, per ricondurlo alriconoscimento ed al controllo delle emozioni.

PROGETTO ACCOGLIENZA

Accoglienza - Inserimento

Particolare attenzione viene data all’accoglienza dei bambini e delle famiglie all’interno della scuola.

Si costruiscono e condividono con loro sin dai primi giorni i ponti che ci consentiranno di

intrattenere relazioni collaborative e coinvolgenti.

L'inserimento e l'accoglienza di ogni bambino si svolgono in un clima di serenita’ e fiducia.

La scuola costruisce e condivide con le famiglie questo importante e delicato momento di

passaggio (da casa a scuola, dal nido a scuola ) e sostiene i passi dei bambini verso l'autonomia e la

costruzione di nuove relazioni con i compagni e con gli adulti.

Si è attenti nel creare per i bambini e per le famiglie un ambiente educativo facilitante e

rassicurante, stimolante, colorato e divertente, nel quale le differenze e le particolarità diventano

preziose, un ambiente che predisponga a contesti relazionali e di costruzione di reti collaborative

tra scuola , famiglia e territorio.

La scuola diventa il luogo dove il bambino si sente libero di esprimersi ed indirizzarsi verso mete

costruttive, favorendo così la stima di sé, degli altri e dell'ambiente.

Ne "La Scuola del Sole” ci si adopera quindi a curare con attenzione e sensibilità l'inserimento di

ognuno, valorizzandone e facendone proprie le peculiari caratteristiche e differenze, tutte

considerate come un bene da apprezzare e condividere.

I tempi dell’inserimento

Di norma durante la prima settimana di scuola le insegnanti ed il personale tutto sono in

compresenza, perciò negli ultimi anni, visto l'alto numero di bambini che accogliamo, la prima

settimana è organizzata così: durante la prima giornata vengono accolti i bambini e le bambine

frequentanti l’anno precedente; i giorni successivi, nei tempi e nei modi concordati con le famiglie,

si accolgono i bambini nuovi a piccoli gruppi per consentire una migliore conoscenza,

ambientamento e successivo distacco.

Attraverso un’osservazione sistematica del bambino e del gruppo sezione si inizia a costruire la

relazione anche con gli adulti familiari che sarà fondamentale per lo star-bene dei bambini a scuola.

"La Scuola del Sole" è inserita in un territorio complesso e perciò, quando possibile, é previsto che

le famiglie siano chiamate a svolgere un ruolo attivo di collaborazione, con il rispetto reciproco.

L'inserimento a scuola è un evento particolarmente significativo per i bambini e le famiglie. Si

costruiscono e condividono sin dai primi giorni i ponti che ci consentiranno di costruire relazioni

collaborative e coinvolgenti.

Fermo restando quanto previsto dal calendario scolastico, ossia che i primi cinque giorni di

apertura l'orario sia dalle 7:30 alle 14:00, e successivamente dalle 7:30 alle 17:00, è prassi

concordare con le famiglie una modalità di frequenza dei bambini alla scuola che sia graduale e

rispettosa dei bisogni individuali.

La scuola costruisce e condivide con le famiglie questo importante e delicato momento di

passaggio e sostiene i passi dei bambini verso l'autonomia e la costruzione di nuove relazioni con i

compagni e con gli adulti.

La prima settimana

Nel primo giorno di apertura del servizio inizia il re-inserimento dei soli bambini frequentanti

l'anno precedente e dei trasferiti con orario di frequenza come da calendario: dalle 7:30 alle 14:00,

momento dedicato in cui l'attenzione delle insegnanti si rivolge esclusivamente a questi bambini e

si riallacciano le relazioni.

Dal secondo e terzo giorno iniziano la frequenza i bambini nuovi accolti nell'orario 10:00 -11:30,

momento dedicato in cui l'attenzione si rivolge a supportare i genitori e i bambini ad affrontare la

nuova situazione di vita, garantendo gradualità nel processo di ambientamento.

Il quarto, quinto e sesto giorno i bambini nuovi accolti si fermano a pranzo, restando a scuola dalle

10:00 alle12:30 (con uscita entro le 13:00).

Il settimo giorno i bambini nuovi accolti fanno anche la merenda, con entrata alle 8:30 e uscita alle

13:00, salvo esigenze specifiche da condividere e concordare con le insegnanti. Ogni esigenza

specifica dei bambini e delle famiglie viene accolta, nel rispetto delle regole condivise.

COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE

La partecipazione delle famiglie

Nella scuola dell’infanzia la partecipazione, veramente significativa sul piano dell’interrelazione tra

sistemi educativi di riferimento, ha l’obiettivo di creare un contesto educativo, didattico e

curricolare esplicito e condiviso, in cui i processi formativi riguardano anche la capacità di

comunicazione degli adulti; l’istituzione diventa così luogo aperto e trasparente di incontro tra le

famiglie ed il personale.

La partecipazione delle famiglie alla vita della Scuola si realizza nel corso dell’anno attraverso un

percorso condiviso:

• scambi quotidiani di notizie;

• occasioni di incontri formali (assemblea di fine anno con i nuovi genitori, colloqui individuali

di conoscenza delle famiglie e dei bambini nuovi accolti, Consiglio della Scuola con i

rappresentanti dei genitori, del personale educativo e d’appoggio presieduto dal

coordinatore pedagogico, incontri di classe, colloqui individuali organizzati o su richiesta,

rappresentanti delle famiglie nella Commissione Mensa, bacheca e albo delle informazioni);

• situazioni informali (laboratori, attività, feste, uscite didattiche, momenti di partecipazione

diffusa);

• in linea con il Piano Triennale dell'Offerta Formativa delle Scuole dell'Infanzia del Comune

di Trieste è possibile che vengano proposte specifiche attività in collaborazione con famiglie

o terzi, in un'ottica di partecipazione e apertura al territorio.

COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO (CONTINUITA' ORIZZONTALE,

ATTIVITA' CON REALTA' EDUCATIVE TERRITORIALI)

ll concetto di continuità educativa allude a una dimensione di sviluppo e maturazione della persona

che avviene in maniera progressiva e per fasi, in cui, quelle che seguono, legittimano quelle

precedenti di cui sono il prodotto. Pertanto la continuità, nei servizi educativi all’infanzia,

costituisce un valore irrinunciabile, purché venga praticata in tutte le articolazioni possibili,

pedagogiche e organizzative. Tuttavia, anche la discontinuità, intesa come cambiamento non lineare,

è parimenti necessaria nel processo di sviluppo e viene inserita in una cornice di coerenza

educativa che considera l’unicità della persona, al di là dei cambiamenti portati dalla sua crescita, in

quanto l’esperienza formativa è necessariamente permanente durante l’arco della vita (long life

learning).

Quando i/le bambini/e vengono accolti/e nei servizi alla prima infanzia, il primo “ponte” viene

costruito con le famiglie, quello successivo con la scuola dell’infanzia. Per garantire ai/alle bambini/e

il diritto a un percorso formativo coerente, organico e completo, la scuola dell’infanzia si rapporta

a sua volta con la famiglia e le altre istituzioni educative, dal nido d’infanzia alla scuola primaria.

Nelle istituzioni educative e scolastiche la continuità educativa si realizza attraverso la continuità

orizzontale (continuum tra servizio, scuola, contesto familiare e territoriale).

La continuità orizzontale si articola attraverso modalità, strumenti e azioni finalizzate a una ricerca

costante e proficua di co-costruzione e condivisione di contenuti e modelli educativi, affinché

ciascun/a bambino/a possa percepire il senso dell’unitarietà/continuità tra ambiente di vita familiare

e ambiente di vita scolastico e sociale/territoriale:

• colloqui individuali;

• riunioni di sezione e di plesso;

• attività ludico-educative che coinvolgono i genitori in contesti e forme riconosciute

istituzionalmente;

• incontri con professionisti afferenti ai servizi socio/educativi/sanitari del territorio.

INTEGRAZIONE

La nostra scuola ha costruito e si propone sempre di ampliare le buone prassi atte ad accogliere e

ad educare alla cittadinanza, prevedendo azioni di supporto al fine di creare una convivenza

costruttiva nel tessuto scolastico e sociale; promuove inoltre azioni di supporto alla conoscenza

delle scuole dell'infanzia comunali e delle loro offerte formative per i bambini stranieri e le loro

famiglie che caratterizzano il tessuto territoriale.

In un comune pensiero di "pedagogia dell'accoglienza", attiva e costante è la collaborazione con la

rete dei servizi educativi- scolastici- sociali e sanitari del territorio.

A scuola si approfondiscono i concetti di famiglia e di comunità affrontando i bisogni speciali e le

diversità , promuovendo attività ed opportunità di apprendimenti che abbiano lo scopo di favorire

dei percorsi graduali ed armonici dei bambini.

A scuola si curano il dialogo, l'espressione del proprio pensiero, si attiva il rispetto per l'altrui

opinione, ci si sofferma a riconoscere i propri diritti e doveri, si scoprono i bisogni dell'altro, si

lavora per il superamento dell'egocentrismo insito in ognuno e si avvertono i propri limiti nel

rispetto delle regole condivise.

A scuola si scopre il senso del futuro e del rapporto uomo natura o meglio ci si accosta al senso

della cittadinanza attiva, intesa come educazione ad essere cittadini capaci di esercitare autonomia,

partecipazione critica e condivisione.

CONTINUITA' VERTICALE

Per continuità educativa verticale s’intende la messa in atto di un modello educativo coerente tra

le diverse istituzioni educativo/scolastiche del territorio.

La continuità verticale comprende azioni, situazioni di raccordo istituzionale costanti, che vedono

impegnati gli adulti dei vari contesti educativi e formativi - nidi d’infanzia, scuole dell’infanzia e

scuole primarie - secondo una logica strutturale e funzionale di rete: collaborazione tra i

docenti/educatori dell’anno precedente e di quello successivo in termini di scambio reciproco

d’informazioni, mediante l’utilizzo di strumenti condivisi, progettazione, attuazione, verifica e

valutazione tra educatori/insegnanti della scuola dell’infanzia e tra questi ultimi e quelli della scuola

primaria di percorsi di esperienza e di attività educative e didattiche da proporre ai/alle bambini/e.

Nella realtà educativo-scolastica esiste una grande varietà di esperienze nell’ambito della continuità

verticale, con progetti consolidati fra servizi alla prima infanzia, scuole dell’infanzia e scuole

primarie.

CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE

"Come da indicazioni nazionali, l'offerta formativa è volta a promuovere nei bambini condizioni di

benessere e opportunità di apprendimento, proponendo una pluralità di esperienze che

consentono lo sviluppo di specifiche competenze". "La progettazione didattica è definita come

l'insieme delle scelte pedagogiche, metodologiche e didattiche adottate dagli insegnanti

collegialmente".

PROGETTI E LABORATORI

LA CONTINUITA' TRA LA SCUOLA DELL'INFANZIA E LA SCUOLA PRIMARIA

Presentazione

La continuità educativa tra scuola dell'Infanzia e scuola Primaria è un percorso graduale il cui

valore principale sta nell'offrire ai bambini strumenti per poter affrontare il nuovo ciclo di studi in

maniera serena. Una corretta azione didattico-educativa, infatti, richiede un progetto formativo

continuo.

Continuità educativa non vuol dire solo passaggio di bambini dalla scuola dell'Infanzia alla scuola

Primaria o conoscenza preliminare di nuovi concetti, ma significa considerare il percorso formativo

secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dall'alunno e che

riconosca la specificità di ognuno.

I progetti di continuità educativa tra le scuole dell'Infanzia e le scuole Primarie prevedono degli

obiettivi su più livelli.

Responsabili del progetto: tutte le insegnanti

Destinatari

I bambini grandi che frequentano l'ultimo anno della Scuola dell'Infanzia.

Metodologia

Le insegnanti dei due ordini di scuola si impegnano in una progettazione comune al fine di far

condividere ai bambini dei momenti comuni attraverso attività definite e articolate promuovendo

la conoscenza dei nuovi ambienti. Alla scuola dell'Infanzia tutti i bambini grandi si impegneranno

nell'esecuzione dei quaderni-libri operativi con schede grafico-pittoriche, di pre-calcolo e

pre-scrittura.

Si progetteranno incontri con l'Istituto Comprensivo Marco Polo.

Obiettivi

Obiettivo insegnanti:

• favorire la conoscenza, da parte di tutti i docenti, dei percorsi formativi intrapresi

dai bambini;

• comunicazione di informazioni sui bambini.

Obiettivo bambino-alunno:

• favorire la socializzazione tra bambini di ordini di scuola diversi;

• conoscere le future insegnanti e gli ambienti della scuola Primaria;

• creare nei bambini piacevoli aspettative, alimentando la curiosità verso la scoperta e

stimolare in loro comportamenti consapevoli e corretti.

Quindi il passaggio dalla scuola dell'Infanzia alla scuola Primaria costituisce un momento molto

importante nel percorso di crescita dei bambini che devono affrontare nuove e significative

esperienze. Questo richiede da parte loro uno speciale impegno ed è perciò indispensabile

affrontare insieme, in modo sereno e giocoso, ogni novità offrendogliela come piacevole conquista.

Tempi

Annuale con verifica.

Sono previsti tre incontri:

• primo incontro: verso novembre con tutti i bambini suddivisi in due gruppi per la

conoscenza della scuola (struttura, aule);

• secondo incontro: verso febbraio con tutti i bambini suddivisi in due gruppi per la

realizzazione di un lavoro assieme ai bambini dela scuola primaria (carnevale);

• terzo incontro: i bambini andranno a visitare la scuola di appartenenza e conosceranno le

future insegnanti.

Spazi

Si progetteranno incontri con l'Istituto Comprensivo Marco Polo.

Documentazione

Lasciare una traccia: esecuzione di un lavoro che ritroveranno a settembre quando inizieranno

l'anno scolastico.

PROGETTO ACCOGLIENZA/INTEGRAZIONE

Presentazione

In una società sempre più caratterizzata dalla presenza di persone provenienti da paesi diversi, la

scuola si propone di favorire l’accoglienza, l'incontro, la mediazione e lo scambio tra famiglie e

bambini, valorizzando il vissuto di ognuno.

La realtà territoriale nella quale si trova la “Scuola del Sole” fa si che le diversità e la presenza di

bambini stranieri, sia un aspetto della specificità della scuola stessa. Le scelte pedagogiche di

accoglienza, che gli operatori effettuano nel corso dell'anno e nel quotidiano dell'attività scolastica,

sono strettamente collegate a questa peculiarità Ciò che stimola maggiormente la professionalità

dell'insegnante e la capacità organizzativa della scuola, l'accoglienza, intesa come capacità di creare

un clima relazionale positivo in cui il bambino si possa sentire accettato, libero di esprimersi senza

timore, invogliato a condividere la sua storia e di entrare in relazione con gli altri, anche se non

conosce ancora bene la lingua italiana. Contemporaneamente, i bambini italiani/italofoni sono

portati a vivere il rapporto con i compagni provenienti da altri luoghi in un'ottica di scoperta

dell'altro, di acquisizione di nuove conoscenze, scambio di esperienze, ed arricchimento personale.

La scuola può vedere presente la figura del mediatore culturale quale figura che facilita la

conoscenza reciproca, l'acquisizione linguistica e il processo di integrazione.

Destinatari

Tutti i bambini e le famiglie della scuola.

Metodologia

Ruolo svolto dall'insegnante con la collaborazione con il mediatore in ambito scolastico:

• sostenere la prima fase di accoglienza e di inserimento;

• facilitare assieme agli insegnanti il primo approccio all'apprendimento della lingua italiana;

• rendere esplicite le regole della scuola e della comunità educante;

• ridurre le ansie e il disagio dello sradicamento;

• riconoscere la cultura di appartenenza;

• costruire un modello positivo di riferimento;

• fornire importanza e valore alla lingua d'origine all'interno della scuola.

Ruolo svolto dall'insegnante in collaborazione con il mediatore in ambito scolastico nei confronti

delle famiglie:

• informare e facilitare la conoscenza delle scuole dell'infanzia comunali e delle loro offerte

formative;

• tradurre materiali informativi, avvisi e documenti;

• facilitare le famiglie;

• agevolare la comprensione nei percorsi didattici proposti dai docenti;

• contribuire a mettere in relazioni le famiglie con gli insegnati e l'istituzione scuola;

• aiutare a rendere i genitori consapevoli e partecipi del percorso educativo dei figli.

Ruolo svolto dall'insegnante in collaborazione con il mediatore in ambito scolastico nei confronti

delle istituzioni educative:

• sostenere l'insegnamento della seconda lingua (italiano L2);

• fornire informazioni su regole comunitarie del paese ospitante;

• contribuire a risolvere difficoltà comunicative nella prima fase dell'inserimento;

• fornire informazioni sulla storia del bambino, sui modelli scolastici e formativi del paese

d'origine;

• fornire informazioni sulla cultura di origine del bambino;

• tradurre informazioni e comunicazioni;

• facilitare il dialogo e i rapporti con le famiglie.

Obiettivi

La scuola, ben consapevole dell'importanza di un percorso educativo, di collaborazione e rispetto ,

propone una serie di attività volte a:

• valorizzare le specificità e unicità di ciascuna persona;

• favorire la conoscenza, l'accettazione reciproca e la convivenza nella condivisione di doveri,

diritti e nel rispetto delle regole comunitarie;

• scoprire le differenze, confrontarle, accoglierle e valorizzarle;

• rispettare le persone, l'ambiente e i materiali utilizzati;

• favorire l'ascolto reciproco;

• lavorare sui valori della tradizione e incontrare e conoscere culture, suoni e ritmi,

strumenti musicali e canzoni, letture di storie e favole che ci conducono ad essa;

• sviluppare varie modalità espressive utilizzando diversi materiali.

Per migliorare la comunicazione di tutti i bambini con il gruppo di pari e degli adulti, potendo così

esprimere bisogni e nel contempo favorire la partecipazione dei percorsi educativi e didattici, può

essere utilizzato come strumento la comunicazione aumentativa alternativa (CAA) intesa come

forma di comunicazione che sostituisce, integra, aumenta il linguaggio verbale: simboli, cartelloni,

diari giornalieri, tabelle tematiche, etc.

Tempi

Triennale con verifiche annuali.

Spazi

Tutti gli ambienti disponibili della scuola.

Documentazione

Foto, video ed osservazioni da parte degli insegnanti.

PROGETTO INTERSEZIONE

“La scuola del sole” e i l “il piccolo bruco mai sazio”

Presentazione

In occasione del cinquantesimo anno dalla prima pubblicazione, in sede di collegia-

l ità si è pensato di sv i luppare nell ’anno scolast ico 2019/2020 un progetto centrato

sul simpatico personaggio ideato da Eric Carle . I l piccolo bruco mai sazio è un l i -

bro dalla trama chiara, divertente , orig inale , dove le i l lustrazioni molto luminose ,

colorate , gioiose attirano e coinvolgono i bambini di ogni età. Sul lo sfondo inte-

gratore di questa storia i vari percorsi educativi - didattic i permettono di far af -

f iorare una serie di messaggi educativi e insegnamenti da trasmettere ai bambini.

Dopo tutto i l bambino come i l piccolo bruco cresce e diventa grande attraverso la

ricerca di cibo ( importanza del l ’al imentazione), comprende piano, piano lo scorre-

re del tempo con un ritmo e cadenza regolare (un modo diver tente per conoscere

e ripetere la success ione dei giorni della settimana), mentre i l bruco passa di frut -

to in frutto si prende consapevolezza dell ’ importanza della numerazione che cre-

sce in maniera sequenzia le . I l messaggio principale del “Piccolo bruco mai sazio”

per tutti i bambini è, come in natura si dipana la vita e le sue fasi dal la nascita al la

trasformazione in far fa l la così anche i l bambino nella realtà scuola da piccolo cre-

sce per diventare un vero grande, pronto per fare i l grande salto nel mondo.

Destinatari

Tutti i bambini della scuola.

Metodologia

I l progetto è centrato sul l ’ idea “Anch’io posso crescere e volare nel mondo”, at -

traverso apprendimenti relazionali , cognitiv i e social i , i l bambino è accompagnato a

costruire la propria esperienza e i l proprio apprendimento. I l progetto si svolge in

una speci f ica giornata della settimana scolast ica e si svolge nelle sezioni del la

scuola. Ogni sezione accoglie i bambini per fascia d’età , due sezioni accolgono i

bambini piccoli , due i bambini medi e altre due sezioni tutti i bambini grandi; i l

progetto si svi luppa in un’ott ica di azione formativa che deve tener conto della fa -

scia d’età del bambino e dello svi luppo globale del bambino al l ’ interno dei diversi

ambiti del fare e del l ’agire:

• I l sé e l ’altro

• I l corpo e i l movimento

• Immagini , suoni e colori

• La conoscenza del mondo

• I discorsi e le parole

Obiettivi

Fascia d’età 3 anni:

• Favorire un sereno inserimento, permettendo al bambino di vivere i l tempo

dell ’ intersezione in un cl ima di f iducia reciproca;

• favorire la cooperazione tra coetanei e con l ’adulto;

• svi luppare la motric ità f ine e quella generale;

• aumentare la capacità di attenzione e di ascolto;

• prendere coscienza di sé e dell ’altro.

Fascia d’età 4 anni:

• Scoprire il passare del tempo mettendo in relazione emozioni ed eventi;

• cogliere il trascorrere delle giornate, settimane, mesi, stagioni;

• individuare il prima e dopo di ogni azione;

• esplorare la realtà ed esplorare;

• arricchire il bagaglio lessicale e le proprie competenze linguistiche;

• favorire il dialogo, l’espressione del proprio pensiero e il rispetto di quello altrui.

Fascia d’età 5 anni:

• Scoperta e condivisione delle regole e dei modi di stare assieme;

• favorire la socializzazione dei bambini delle varie sezioni;

• offrire significative esperienze comuni e momenti di incontro;

• arricchire il proprio lessico, comprendere parole e discorsi;

• portare a termine un lavoro, diventando consapevole dei processi real izzati .

Tempi

I l progetto intersezione inizierà nel mese di novembre per poi concludersi a mag-

gio.

Spazi

Interni ed esterni al la scuola.

Documentazione

La documentazione è costituita dagl i elaborati dei bambini sia singoli s ia di grup-

po, le foto delle attività e dei momenti della giornata dei bambini.

PROGETTO TEATRO E MUSICA

IN GIOCO…

Presentazione

Nella nostra scuola l’ambito musicale e teatrale è incentivato nello specifico con un progetto

“Musica e Teatro in gioco” perché riteniamo sia fondamentale arricchire le competenze

d’espressione. Il laboratorio teatrale e musicale è proposto ai bambini in forma ludica come

espressione libera, semplice e spontanea del gioco simbolico, del “Fare finta di…”, gioco che

sempre li attira, affascina e permette loro di esprimersi in molteplici linguaggi. Ecco che allora

abbiamo ideato uno spazio alle attività di animazione musico-teatrale all’interno della scuola. Un

teatro che diventa strumento per esplorare le proprie risorse espressive in un clima dove il

giudizio rimane sospeso. Uno spazio/tempo dove è importante sperimentare, proporre,

apprendere, provare, sbagliare e cercare di creare nei bambini momenti utili per giocare con il

proprio corpo, con la voce, con i sensi. In questo modo attraverso i giochi simbolici e la

consapevolezza del sé corporeo, il bambino acquisisce importanti competenze verbali, motorie,

cognitive, affettive-relazionali rafforzando la propria autostima e la propria identità.

Destinatari

Il progetto è rivolto a tutti i bambini medi della scuola.

Obiettivi

• Far conoscere le potenzialità dei linguaggi musico-teatrali;

• aumentare la percezione del proprio corpo;

• sviluppare una sensibilità dell’udito, della voce, del ritmo e delle proprie emozioni;

• esprimere le proprie esperienze;

• aumentare la propria capacità di ascolto e quindi di attenzione;

• promuovere la relazione tra coetanei, il confronto e l’empatia.

Metologia

• Ascolto e animazione di storie e canzoni, ”Io racconto… tu ascolti…insieme giochiamo”;

• attività espressive e creative per lasciare un segno in ognuno di noi del percorso intrapreso

(per es. la scatola del tempo realizzata con due uscite una che permette di andare veloce e

l’altra dove tutto va piano);

• giocare con i suoni e con la propria voce;

• partecipare ai percorsi ludico-didattici con la collaborazione delle agenzie esterne;

• uscite didattiche: visite ai teatri cittadini e adesione alle eventuali proposte inerenti al

progetto proposto.

Spazi

Le sezioni della scuola, il salone e gli spazi esterni.

Tempi

Il progetto è suddiviso in due fasi: la prima partirà da metà novembre fino a febbraio, la seconda

fase dal mese di marzo a maggio.

Nella prima parte avviciniamo il bambino alla conoscenza del teatro/musica attraverso l’ascolto e la

conoscenza del tempo, attraverso brevi storie e brani musicali. Nella seconda parte realizziamo

burattini e strumenti musicali con materiali di recupero. Il bambino è coinvolto all’invenzione di una

storia attraverso, l’ausilio degli albi illustrati e di quelli creati con i lucidi da noi, per essere poi usati

con il proiettore.

Documentazione

La documentazione è realizzata attraverso gli elaborati dei bambini e le foto delle attività.

Verifica

Si osservano in itinere l’adeguatezza e l’efficacia del percorso proposto in un’ottica di

miglioramento dell’offerta formativa.

PROGETTO SICUREZZA

Presentazione

ll Progetto è pensato per far conoscere ai bambini gli spazi della scuola e prepararli ad affrontare

eventuali situazioni di pericolo, inoltre viene proposto e condiviso con i bambini per poter

effettuare le prove di evacuazione dalla struttura come previsto dalla normativa vigente. Vuole

favorire nei bambini l'acquisizione di comportamenti adeguati e sicuri per la strada.

L' attività consente di capire che la strada è:

• un bene civico e sociale di cui tutti possono beneficiare;

• un luogo che rappresenta occasioni stimolanti,conoscere persone e ambienti;

• un luogo che presenta rischi e pericoli.

Il progetto si aggancia a quello organizzato dai Vigili Urbani del Comune di Trieste.

Obiettivi

• Esplorare e conoscere un nuovo ambiente;

• utilizzare in maniera autonoma spazi e materiali;

• stabilire reazioni positive con adulti e bambini;

• apprendere alcune strategie per muoversi con sicurezza all’interno dell’ambiente scolastico;

• orientarsi nello spazio e a effettuare un percorso;

• associare movimenti a segnali sonori;

• riconoscere e interpretare simboli grafici;

• comprendere e usare il linguaggio topologico;

• descrivere situazioni e posizioni nello spazio;

• assumere e comprendere abitudini e regole sociali.

Il progetto si articola in due parti che hanno come scopo la preparazione della prova di

eevacuazione della scuola.

Metodologia

Orientamento nello spazio attraverso una serie di perscorsi motori e l'uso di attrezzi ( cerchi,

nastri, fischietti, immagini con segnali stradali)

Spazi

Il progetto si svolgerà nel corso dell'anno scolastico. Gli spazi utilizzati sono: le sezioni, il salone, il

giardino e gli spazi esterni durante le uscite.

Destinatari

I bambini di tutta la scuola.

Tempi e verifica

Triennale con verifica annuale che viene condotta attraverso l'osservazione dei bambini durante lo

svolgimento delle attività, attraverso l'osservazione dei loro elaborati e attraverso la

comunicazione.

Responsabili del progetto

Tutte le insegnanti.

PROGETTO EDUCAZIONE STRADALE

Presentazione

Questo progetto viene realizzato come itinerario didattico che vede i bambini come utenti della

strada. Si darà soprattutto importanza alla conoscenza dei principi della sicurezza stradale, della

segnaletica, delle regole comportamentali. Il progetto si aggancia a quello già organizzato dai Vigili

Urbani del Comune di Trieste e al Comando degli stessi.

Destinatari

I bambini grandi di tutte le sezioni.

Metodologia

orientamento nello spazio (percorso casa-scuola, uscite nei dintorni con esempi tratti dalla vita

quotidiana).

Materiali

uso di attrezzi (cerchi, nastri, scatoloni, fogli, cartoncini, fischietti, materiali manipolativi).

Obiettivi

• padronanza del proprio movimento con giochi di coordinamento motorio;

• sviluppo e potenziamento di capacità di localizzazione e orientamento;

• sviluppo di capacità di raggruppamento e capacità logiche-matematiche;

• sviluppo di regole sociali (rispetto verso gli altri) e morali (coscienza etica)

• scoperta e necessità di regole valide per tutti;

• potenziamento del linguaggio simbolico attraverso l’uso di segnali non verbali (segnali

convenzionali).

Tempi

Annuale con verifica.

Spazi

Presso il comando dei Vigili Urbani del Comune di Trieste.

Documentazione

Schede, costruzioni di cartelloni, percorso stradale costruito in Via Revoltella con il contributo

della Polizia Municipale, festa finale organizzata dai vigili.

Responsabili del progetto

Tutte gli insegnanti.

ORTO IN CONDOTTA

Presentazione

Riprendiamo il progetto nato in collaborazione tra Comune di Trieste-Slow Food, che ha visto la

realizzazione di molti orti scolastici. L'obiettivo è la costituzione di una comunità

dell'apprendimento per promuovere e sviluppare l’educazione alimentare ed ambientale. La nostra

scuola, partecipa a questo percorso (con i servizi educativi a noi vicini) attivando presso l'ITIS

(Azienda per i Servizi alla Persona) un'attività di orto, nell'ottica della collaborazione ed

integrazione intergenerazionale, interculturale e territoriale. Da questa proficua collaborazione si è

sviluppata l'idea di continuare con questo percorso. La scuola desidera così proporre ai bambini

significative esperienze con l'ambiente naturale, offrendo la possibilità di giocare all'aria aperta e

consumare cibi genuini, che sono condizioni necessarie per la crescita e la formazione dei piccoli

alunni. La nostra struttura possiede un piccolo orticello ad uso comune...

... in cui si provano anche a seminare alcuni diritti dei bambini:

• Diritto a sporcarsi: giocare con vari materiali, come la terra, l'acqua, le foglie;

• Diritto agli odori: percepire il gusto, i vari odori, riconoscere i profumi;

• Diritto al dialogo: ascoltare e poter prendere la parola, interloquire e dialogare;

• Diritto all'uso delle mani: tagliare, incollare, plasmare con vari materiali;

• Diritto a conoscere bene in un ambiente sano e accogliente;

• Diritto al sorriso, creando condizioni affinché possano i bambini sorridere e vivere ore

liete;

• Diritto al silenzio: ascoltare il soffio del vento, il canto uccellini, il gorgogliare dell'acqua;

• Diritto alle sfumature: osservare il cielo nei suoi colori, la natura con i suoi cambiamenti

stagionali.

Destinatari

Bambini del gruppo dei medi.

Metodo

• Giocare all'aria aperta;

• consumare cibi genuini;

• piantare semi;

• curare un orto.

Materiali

• Terra;

• acqua;

• foglie;

• semi;

• vasi;

• utensili per l'aratura;

• annaffiatoi.

Obiettivi

• Recupero delle tradizioni, dei sapori antichi e ancora vicini;

• responsabilità verso la natura, l'ambiente, il prossimo;

• capacità del prendersi cura (di una piantina, di un progetto);

• apprendere da nonni o esperti le tecniche dell'orto;

• avvicinarsi al cibo genuino;

• consumare consapevolmente i cibi;

• saper stare in una mensa scolastica;

Tempi

Triennale con verifica annuale.

Spazi

Orto creato presso l'ITIS (Azienda per i Servizi alla Persona) e piccolo orticello all'interno della

scuola

Documentazione

Foto, video, piante

PROGETTO INTERGENERAZIONALITÀ I.T.I.S.

UN'ESPERIENZA CARICA DI EMOZIONI

La vicinanza della nostra struttura, Polo Scolastico, con l’I.T.I.S. Agenzia Pubblica di Servizi alla

Persona, che si occupa di anziani, ha favorito la condivisione fra i suddetti servizi di significativi,

interessanti e formativi momenti di apprendimento e ludico-sociali. Nel corso degli ultimi anni si è

voluto, infatti, co-progettare e sviluppare attività di interesse comune, atte a promuovere scambi

relazionali e di apprendimento, in un’ottica di collaborazione intergenerazionale e territoriale.

Sono previste una serie di attività ed esperienze volte a sviluppare nel bambino competenze sociali

e di collaborazione, sia con il gruppo degli adulti che con il gruppo dei pari.

Per quest'anno si è deciso di proporre una serie di percorsi, tra i quali:

1. Il laboratorio dei burattini,

2. Yoga per tutti

IL LABORATTORIO DEI BURATTINI

Finalita'

Il percorso di lavoro si propone di costruire da un lato un canale di comunicazione verbale e non,

attraverso il quale i bambini possono esprimersi spontaneamente e, dall’altro, un mezzo utile per

arricchire la fantasia.

Obiettivi

• Conoscere del mondo interiore;

• migliorare delle capacità relazionali e sociali;

• accrescere le capcità espressive;

• coinvolgere i bambini emotivamente nella conoscenza di storie e personaggi;

• accrescere la capacità di ascolto;

• stimolare l’attenzione e la concentrazione.

Metodologie

Circle time, conversazione libera e guidata tra bambini e adulti.

I bambini attraverso il gioco con i burattini messi a disposizione dall’Itis inventeranno e

rappresenteranno delle storie.

A completamento dell’esperienza verranno costruiti die burattini con materiale di recupero.

Destinatari

I bambini medi

Tempi

Il percorso si svolgerà dal mese di ottobre fino a febbraio per un totale di due incontri al mese.

Documentazione e verifica

Verrà fatta in itinere. La documentazione è costituita dalle fotografie e dagli elaborati dei bambini.

YOGA PER TUTTI

Finalita'

Il laboratorio ha la finalità di potenziare nei bambini l’autostima, la capacità di relazionarsi e

contemporaneamente di concentrarsi meglio.

Obiettivi

• Stimolare e sviluppare curiosità nell’esplorazione delo spazio con il corpo e gli altri sensi;

• stimolare la fantasia e la capacità di attenzione e concentrazione;

• migliorare la felssibilità fisica, la coordinazione, l’autonomia del movimento e l’equilibrio;

• insegnanre ai bambini tecniche per la gestione dello stress emotivo attraverso la

respirazione e il rilassamento.

Metodologia

Le attività proposte nella pratica dello yoga sono a carattere ludico:

• pratica di Asana eseguite con l’insegnante, di difficoltà basse;

• creazione di favole animate;

• giohi ritmici di contatto;

• piccoli momenti di condivisione e dialogo;

• colorazione Mandala.

Destinatari

I bambini grandi

Tempi

Il percorso si svolgerà dal mese di marzo a giugno per un totale di due incontri al mese.

Documentazione e verifica

Alla fine del corso è prevista una relazione e documentazionefotografica. Sarà predisposto un

questionario da distribuire agli insegnanti per comprendere il gradimento della pratica dello yoga in

ambito scolastico.

Referente del corso

Francesca Colomban educatrice presso vari servizi sociali, assistente di ipoterapia con bambini

diversamente abili, insegnante di ginnastica per bambini ed adulti.

Iscritta alla’albo CONI, insegnnate di yoga, riconosciuta VISP per adulti.

Responsabili del progetto

Tutte le insegnanti

Nel mese di dicembre in occasione delle festività natalizie i bambini assieme ai nonnini dell’Itis si

renderanno protagonisti della decorazione dell’albero di Natale.

PROGETTO ALIMENTAZIONE

LE BUONE ABITUDINI: IL SORRISO NEL PIATTOPresentazione

“Il sorriso nel piatto” è un progetto che si rivolge ai bambini frequentanti la scuola dell’infanzia e

che vuole favorire un sano approccio all’educazione alimentare, attraverso esperienze significative e

motivanti che consentano ai bambini di osservare, sperimentare e conoscere gli aspetti

fondamentali della cultura alimentare.

In particolare il progetto mira alla promozione di un maggior benessere psico-fisico individuale e

sociale, all’interno di un percorso senso-percettivo e cognitivo nel quale il bambino scopre e

sperimenta le forme, i colori, gli aromi e i sapori degli alimenti attraverso i cinque sensi.

L’alimentazione infatti non riguarda solo l’accrescimento fisico ma è anche investita di valenze

emotive ed è strettamente connessa al mondo psicologico del bambino, ai suoi sentimenti, al suo

modo di mettersi in relazione con l’ambiente e di comunicare con gli altri.

L’educazione alimentare è quindi particolarmente importante nella scuola dell’infanzia, in quanto il

bambino al primo anno di frequenza e che non abbia frequentato un servizio educativo 0-3, passa

dall’ambiente familiare con le sue abitudini alimentari e le sue relazioni affettive, in un più vasto

contesto nel quale sperimenta l’approccio al cibo assieme ai coetanei.

La scuola pertanto con la sua azione educativa, crea un ambiente rassicurante a livello emotivo,

favorisce l’acquisizione delle basilari norme igieniche e comportamentali per una corretta

alimentazione e incoraggia il bambino ad assaggiare i nuovi piatti presentati affinchè egli possa poi

formulare il suo giudizio ed affinare il suo palato.

“La cosa importante non è tanto che ad ogni bambino debba essere insegnato, quanto che ad ogni

bambino debba essere instillato il desiderio di imparare”. (John Lubbock)

“Il sorriso nel piatto” è quindi anche un progetto trasversale a tutti gli apprendimenti curricolari e

per questo motivo tende a favorire lo sviluppo delle capacità espressive, creative, di osservazione e

di comunicazione di ogni bambino. Si tratta di un percorso educativo che coinvolge anche i genitori

dei giovani allievi e l'ambiente nel quale vivono.

Destinatari

Tutti i bambini di ogni sezione.

Obiettivi

• educare al gusto;

• far conoscere attraverso i sensi (vista, olfatto, tatto, gusto) la varietà degli alimenti;

• sviluppare un corretto rapporto con il cibo;

• apprezzare il cibo di qualità, naturale e semplice;

• conoscere l’importanza e la funzione dei vari alimenti (grasso e i suoi derivati, latte e i suoi

derivati);

• conoscere le parti del corpo umano coinvolte nel processo alimentare;

• cogliere la relazione tra cibo, salute e ambiente (alimenti biologici, stagionalità dei vegetali e

della frutta);

• educare al riciclo, al rifiuto dello spreco, alla raccolta differenziata;

• conoscere e rispettare le regole del mangiare in modo educato;

• favorire un approccio sano equilibrato al cibo nel rispetto dell’unicità e diversità di ciascun

bambino;

• conoscere la relazione tra la cura del proprio corpo e l’alimentazione;

• acquisire le norme igieniche prima e dopo i pasti;

• essere collaborativi;

• sedersi correttamente, utilizzare le posate in maniera adeguata;

• ringraziare chi collabora e ci aiuta;

• rispettare la turnazione;

• sviluppare la capacità di raccontare, conversare e comunicare le proprie conoscenze ed

esperienze;

• sviluppare la capacità di descrivere utilizzando linguaggi appropriati;

• sviluppare la capacità di esprimersi attraverso tecniche diverse;

• affinare la motricità oculo-manuale;

• capacità di eseguire semplici azioni in sequenza coordinata.

Metodologia

Attraverso le attività progettuali i bambini avranno la possibilità di ampliare le loro conoscenze

alimentari imparando ad accettare con maggior consapevolezza sia i sapori piacevoli che quelli

meno graditi. Tutto il percorso sarà arricchito avviando i bambini all’utilizzo di linguaggi espressivi

non convenzionali e favorendo lo sviluppo della creatività, della manualità e dell’espressività.

L’elemento ludico è fondamentale nell’approccio educativo di questo progetto: il gioco è inteso

come strategia di avvicinamento alla tematica nutrizionale. Il bambino, in questo contesto, diventa

protagonista in un clima piacevole e gioioso che dà spazio alle emozioni, alle relazioni ed alle

esperienze concrete.

Si ritiene anche che l’offrire ai bambini attività consone alle loro possibilità e, al contempo,

suddividere gli stessi in piccoli gruppi eterogenei per età, dove il bambino più “grande”, in accordo

con la teoria della “zona di sviluppo prossimo” di Vygotskij, diventa tutor del compagno, possa

favorire lo sviluppo, la maturazione e la crescita di positive relazioni interpersonali che sono

sempre ritenute indispensabili per i processi di apprendimento e di formazione di ogni allievo.

Viene favorito così anche un importante contributo allo sviluppo dell’identità e dell’autonomia del

bambino stesso.

In particolare verranno utilizzate le seguenti metodologie:

• leggere racconti incentrati sul cibo, osservare immagini attinenti a questo argomento e

raccogliere i pensieri dei bambini;

• effettuare giochi di gruppo “Il mercato”, canti e filastrocche a tema;

• svolgere giochi di riconoscimento di frutti partendo dal sapore, dall’odore, dal colore, dalla

forma e dalla consistenza della buccia;

• manipolare materiale naturale come farina e pane;

• creare con i bambini il cartellone che rappresenta il percorso del cibo nel nostro corpo

(processo digestivo);

• creare con i bambini il cartellone della piramide alimentare che rappresenta il nostro

consumo giornaliero degli alimenti in base alle loro proprietà nutrizionali ed abbinarli ai

cinque colori della salute (giallo, rosso, verde viola, blu);

• rappresentazioni grafiche – pittoriche libere e/o guidate;

• conoscere le proprietà degli alimenti: proteine, vitamine, carboidrati, Sali minerali, zuccheri.

Il progetto inoltre stimolerà ad esplorare l’ambiente circostante, le sue variazioni stagionali, la sua

ciclicità, insegnando ad apprezzarne e tutelarne l’inestimabile valore, sia attraverso l’uso di

opportuno materiale didattico, sia con uscite mirate sul territorio circostante.

Materiali

• alimenti naturali (frutta, farina, grano…);

• colla;

• cartelloni;

• fogli;

• colori;

• libri;

• immagini di alimenti, di animali, di paesaggi;

• contenitori, alimenti di plastica per il gioco del mercato;

• sacchetti per i giochi sensoriali.

Tempi

Il progetto ha una durata triennale con verifiche annuali, dal mese di ottobre a quello di giugno.

Esso sarà fondamentalmente flessibile per dare attenzione e risposte adeguate alle esigenze di tutti

i bambini.

Spazi

sezione, angolo sezione, mensa.

Responsabili del progetto

Tutti gli insegnanti.

Verifica

Si osserva in itinere il comportamento dei bambini al fine di apportare al progetto le eventuali

necessarie modifiche e/o integrazioni.

Documentazione

Elaborati dei bambini, foto.

“La salute è una condizione di armonico equilibrio, fisico e psichico, dell’individuo, dinamicamenteintegrato nel suo ambiente naturale e sociale”. A. Seppilli (pioniere dell’educazione sanitaria inItalia).

AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA

La Scuola del Sole aderisce alle proposte di ampliamento dell'offerta formativa:

• gestione dei bisogni educativi speciali (BES) e dei disturbi specifici dell'apprendimento

(DSA);

• integrazione scolastica,

• primo approccio alle lingue straniere (inglese, tedesco);

• teatro;

• Nonni da Favola;

• CAA;

• Educazione all’approccio corretto ai cani.

D.S.A – PROPOSTE OPERATIVE

Presentazione

Alcuni bambini nel loro percorso scolastico incontrano difficoltà che pregiudicano fortemente il

loro percorso di apprendimento. Ci riferiamo ai disturbi specifici dell'apprendimento, identificati

con la sigla DSA tra i quali: la dislessia (disturbo di lettura), la disortografia, la disgrafia (entrambi

disturbi relativi alla scrittura, negli aspetti linguistici e motorio-esecutivi), la discalculia (difficoltà a

manipolare i numeri ed a eseguire calcoli). I bambini nei quali si riscontrano tali difficoltà sono

solitamente caratterizzati da intelligenza, creatività, capacità di risolvere problemi ed immaginare

soluzioni inedite. “L’importante è che la scuola intercetti tali difficoltà in modo da potenziare le

competenze implicate e sostenere l'autostima nell'approccio degli apprendimenti” (Centra R.,

Come leggere DSA e scuola dell'infanzia, Giunti scuola, 2013, pag. 4). E’ compito delle scuole di

ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’Infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle

famiglie interessate, interventi tempestivi idonei ad individuare i casi sospetti di DSA. Questo non

comporta una diagnosi di tale disturbo. Il percorso scolastico, dunque, si prefigge di leggere i segnali

potenzialmente precursori di un effettivo manifestarsi dei DSA e di attuare interventi quali: griglie

di osservazione, giochi di potenziamento/ rafforzamento, strategie metacognitive per i bambini

dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia grazie all'elaborazione di un progetto educativo-didattico,

alla costruzione di materiali didattici e proposte di attività adeguate. Una delle strategie facilitanti

per favorire la comprensione e l'espressione verbale e sicuramente l'utilizzo della CAA, ovvero la

comunicazione aumentativa alternativa, intesa come una serie di metodologie e strumenti utili a

potenziare le capacità comunicative dei bambini, offrendo un sistema alternativo al linguaggio

verbale, quando è assente o carente. Si definisce aumentativa perché non sostituisce ma

incrementa le possibilità comunicative della persona. Si definisce alternativa perché utilizza modalità

di comunicazione alternative e diverse da quelle tradizionali: fotografie, simboli, tabelle tematiche,

libri modificati, ausili informativi. La CAA, inoltre, facilita la capacità di lettura e scrittura, migliora

l'autostima, migliora i problemi di comportamento ed aumenta la partecipazione all'attività di

gioco.

Destinatari

Tutti i bambini grandi della scuola.

Verifica e documentazione

Le insegnanti si impegnano ad osservare con attenzione i bambini, a lasciar spazio alle loro

domande e ad essere disponibili all'ascolto. Tutte le attività relative al progetto saranno

documentate in itinere attraverso elaborati dei bambini e fotografie tematiche.

Tempi

Annuale

Responsabili del progetto

Tutte le insegnanti.

Spazi

Le sezioni

Documentazione

Elaborati, fotografie.

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (IRC)

Presentazione

L’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) si colloca nel quadro delle finalità della scuola

dell’Infanzia, contribuendo alla formazione integrale dei bambini, stimolando all’apertura verso

l’altro e promuovendo la maturazione dell’identità del bambino nella dimensione religiosa. Valorizza

le sue esperienze personali e lo invita a cogliere i segni espressivi della religione cristiana cattolica,

e di altre espressioni religiose, presenti nel contesto sociale e culturale in cui vive.

Diversamente dalla catechesi, l’IRC non mira a fare del bambino un cristiano, non prepara ai

sacramenti, non richiede un’adesione di fede né un’appartenenza ecclesiale.

Vista la presenza di bambini stranieri nella scuola e di abilità differenti presenti, durante l’intero

percorso didattico sarà promossa la valorizzazione e condivisione di diversità etniche, religiose,

culturali e la cooperazione tra i bambini.

Obiettivi

Nella scuola dell’Infanzia sono previsti degli obiettivi specifici di apprendimento dell’IRC:

• Osservare il mondo riconosciuto come dono di Dio Creatore.

• Scoprire la persona di Gesù di Nazareth come viene presentata dai Vangeli e come viene

celebrata nelle feste cristiane.

• Scoprire i valori insegnati da Gesù e le persone che li hanno seguiti (Santi e personaggi

dell’Antico e del Nuovo Testamento).

• Conoscere la Chiesa come la comunità degli amici di Gesù e come luogo di preghiera.

Contenuti

Nell’arco dell’anno saranno sviluppate le tematiche dell’identità del bambino (riconoscimento

della propria unicità attraverso il sé corporeo), della gratitudine (scoperta della gratuità della

natura, della cura e dell’affetto delle persone vicine a sé), della vita di Gesù (episodi significativi

narrati dai Vangeli a partire dalla nascita, il Natale, la sua infanzia, la vita pubblica e la Pasqua) e dei

suoi insegnamenti (parabole e dialoghi con i discepoli), della Chiesa (intesa come comunità di

cristiani che si riunisce, prega e fa festa nel nome di Gesù), della figura di Maria (quale madre di

tutti i credenti) e di alcuni Santi.

Lo strumento utilizzato come filo conduttore sarà “la Bibbia”: scopriremo questo grande libro,

ricco di racconti e di insegnamenti con un percorso coinvolgente e divertente. Partendo

dall’esperienza quotidiana dei bambini, dalle loro relazioni con i genitori e con gli amici,

incontreremo numerosi personaggi che ci aiuteranno a conoscere delle “piccole chiavi” per stare

bene, per rispettare ciò che ci circonda e per essere dei buoni amici.

L’intero percorso verrà svolto tenendo conto del bagaglio culturale che il bambino porta con sé,

delle sue personali attitudini e dei suoi tempi di sviluppo.

Metodologia

Dialogo. Lettura di racconti tratti dalla Bibbia, libri specifici per l’infanzia. Canti, filastrocche e danze.

Drammatizzazioni e giochi. Produzione di piccole creazioni manuali, disegni e cartelloni (lavoretti di

gruppo).

Verifica

Per monitorare l’andamento delle diverse attività e per accertare le competenze acquisite,

verranno proposti ai bambini momenti di dialogo sui temi trattati, momenti di relazione e

confronto con il gruppo, disegni liberi, schede didattiche guidate e giochi.

Luoghi

Ambienti interni alla scuola.

Luoghi esterni alla scuola (giardino, uscite didattiche).

Nell’arco dell’anno eventuali uscite didattiche saranno concordate, col previo consenso dei

genitori, assieme alla Coordinatrice ed alle insegnanti della scuola e saranno precedute da alcune

lezioni di preparazione.

Destinatari

Tutti i bambini della scuola, che si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica, suddivisi in

gruppi omogenei per fasce d’età.

Progetto "POLO DEL SABATO" per l' A.S. 2019/2020

VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLE STAGIONI

" Prima viene la Primavera

con i fiori sulla pianta, poi l' estate calda e chiara

quando la cicala canta

poi l'Autunno bruno e quieto con castagne e foglie rosse,

poi inverno infreddolito con starnuti gelo e tosse"

“Le stagioni “ di R.Piumini

La scuola dell'infanzia comunale Il Tempo Magico situata in via vasari 23, ospiterà il "Polo del

sabato" per l'anno scolastico 2019/2020 con orario dalle 7:30 alle 13:00, erogando solo la merenda

e non il servizio mensa per il pranzo.

Il Polo del sabato è aperto ai bambini che frequentano le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste

che ne facciano richiesta d'iscrizione.

Il Polo offre ai bambini la possibilità e l'opportunità di trascorrere del tempo in allegria

socializzando con nuovi amici e imparando cose nuove con gioia e divertimento.

Il progetto di quest'anno scolastico in particolare proporrà un VIAGGIO ALLA SCOPERTA

DELLE STAGIONI, attraverso una metodologia laboratoriale.

Ogni incontro, infatti, prevederà delle attività mirate alla conoscenza delle caratteristiche principali

di ciascuna stagione dell'anno, osservando come cambiano i colori della natura, i comportamenti

degli animali, i sapori dei cibi, le ricorrenze speciali legate ai diversi periodi.

I bambini e le bambine, stimolati nella loro naturale curiosità e voglia di conoscenza, avranno modo

di sentirsi protagonisti attivi della realtà che li circonda, attraverso proposte che coinvolgeranno i

sensi, la motricità, le abilità grafico-pittoriche, il pensiero logico-deduttivo.

AREE DI APPRENDIMENTO:

• il sè e l’altro

• linguaggi, creatività, arte

• discorsi e parole

OBIETTIVI SPECIFICI:

- lavorare in gruppo

- ascoltare e comprendere brevi testi narrativi inerenti alle stagioni

- osservare e denominare elementi e aspetti caratteristici delle stagioni

- rielaborare caratteristiche delle stagioni attraverso elaborati espressivi

- rispettare la natura

FINALITA’:

– Percepire il cambiamento dell’ambiente naturale attraverso il susseguirsi delle stagioni

– saper ricostruire verbalmente ciò che si è disegnato/manipolato

METODOLOGIA DIDATTICA:

- Ascolto di brani e filastrocche

- discussioni di gruppo

- attività creative e manipolative

TEMPI:

Progetto a cadenza settimanale per tutto l’anno scolastico 2019/2020 (nella giornata del sabato)

SPAZI:

Aula del Polo del Sabato, palestra, stanza morbida, giardino della Scuola dell'Infanzia “Il Tempo

Magico”

DESTINATARI:

Tutti i bambini frequentanti il Polo del Sabato

DOCUMENTAZIONE:

Creazione di una cartella personale per ogni bambino, dove verranno raccolti i suoi elaborati, e

consegna della stessa alle famiglie a cadenza stagionale.