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La Rivoluzione russa. 1. L’impero Russo nel XIX secolo. § Per tutto l’800 la Russia fu la roccaforte del conservatorismo politico e sociale. Gli zar esercitavano un potere autocratico (potere personale assoluto e senza il controllo di alcun parlamento). - L’aristocrazia, l’esercito, la Chiesa ortodossa e la burocrazia imperiale, circa il 5 % della popolazione, appoggiavano il regime zarista difendendo i propri privilegi. - La borghesia mercantile e imprenditoriale, presente nella zona di Mosca e nei porti del Baltico, non deteneva alcun potere economico e politico. Questo sistema fu difeso dagli zar e fino al 1860 non fu tollerata alcuna forma d’opposizione. L’impero russo continuò ad espandersi per tutto l’800, ma alla vigilia della prima guerra mondiale raggiunse una notevole estensione. Al suo interno convivevano decine di popoli, caratterizzati da lingue e tradizioni diversi. I russi non superavano il 45 %, mentre accanto a loro convivevano finlandesi, polacchi, mongoli, georgiani, ucraini e lettoni. § Il problema più grave della Russia era l’arretratezza delle campagne. Le condizioni generali erano invariate. Chiese, monasteri e grandi famiglie detenevano il 90 % della terra coltivabile. I contadini, sottoposti alla servitù della gleba, disponevano del necessario per vivere. Le rivolte erano frequenti appunto per il malcontento generale e le sollevazioni contadine erano represse nel sangue. Lo zar Alessandro II, succeduto al padre Nicola I nel 1855, affrontò questi problemi tramite riforme e, infatti, abolì la servitù della gleba nel 1861. Il contadino liberato riceveva in uso permanente, ma non in proprietà, la terra, che prima lavorava come servo, ma in cambio doveva pagare un riscatto al proprietario. La legge peggiorò le condizioni di vita dei contadini, poiché non riuscivano a pagare il riscatto e furono favoriti i kulaki (medi proprietari, che acquistarono parte delle terre, pagandole a basso prezzo dai contadini schiacciati dai debiti). La riforma inasprì le tensioni esistenti nelle campagne.

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La Rivoluzione russa.1. Limpero Russo nel XIX secolo. Per tutto l800 la Russia fu la roccaforte del conservatorismo politico e sociale. Gli zar esercitavano un potere autocratico (potere personale assoluto e senza il controllo di alcun parlamento). - Laristocrazia, lesercito, la Chiesa ortodossa e la burocrazia imperiale, circa il 5 % della popolazione, appoggiavano il regime zarista difendendo i propri privilegi.- La borghesia mercantile e imprenditoriale, presente nella zona di Mosca e nei porti del Baltico, non deteneva alcun potere economico e politico.Questo sistema fu difeso dagli zar e fino al 1860 non fu tollerata alcuna forma dopposizione. Limpero russo continu ad espandersi per tutto l800, ma alla vigilia della prima guerra mondiale raggiunse una notevole estensione. Al suo interno convivevano decine di popoli, caratterizzati da lingue e tradizioni diversi. I russi non superavano il 45 %, mentre accanto a loro convivevano finlandesi, polacchi, mongoli, georgiani, ucraini e lettoni. Il problema pi grave della Russia era larretratezza delle campagne. Le condizioni generali erano invariate. Chiese, monasteri e grandi famiglie detenevano il 90 % della terra coltivabile. I contadini, sottoposti alla servit della gleba, disponevano del necessario per vivere. Le rivolte erano frequenti appunto per il malcontento generale e le sollevazioni contadine erano represse nel sangue. Lo zar Alessandro II, succeduto al padre Nicola I nel 1855, affront questi problemi tramite riforme e, infatti, abol la servit della gleba nel 1861. Il contadino liberato riceveva in uso permanente, ma non in propriet, la terra, che prima lavorava come servo, ma in cambio doveva pagare un riscatto al proprietario. La legge peggior le condizioni di vita dei contadini, poich non riuscivano a pagare il riscatto e furono favoriti i kulaki (medi proprietari, che acquistarono parte delle terre, pagandole a basso prezzo dai contadini schiacciati dai debiti). La riforma inaspr le tensioni esistenti nelle campagne. Larretratezza era evidente nelle relazioni commerciali con lestero: la Russia esportava cereali e materie prime, mentre importava macchinari e prodotti industriali. Il paese dipendeva economicamente dallOccidente. Dal 1870 furono compiuti sforzi per sviluppare lindustria nazionale. Lappoggio di capitali stranieri fu importante e i principali investitori erano Germania, Francia e GB. Personale qualificato giunse in Russia dallOccidente per formare dirigenti e lavoratori dei nuovi complessi industriali. Lo Stato intervenne con finanziamenti nel settore siderurgico e delle ferrovie. Fra 1885 e 1898 si verific un boom: la produzione industriale crebbe del 400 % e i principali stabilimenti industriali sorsero nelle grandi citt (Mosca per lindustria tessile; San Pietroburgo per lindustria metallurgica e Baku per i giacimenti petroliferi). Lopposizione politica allo zar, costituita da intellettuali, studenti e piccola borghesia istruita definiti intellighenzia, si chiedeva se conveniva assumere il modello occidentale. Essi si dividevano in:- occidetalisti, prospettano una via europea al progresso, valutano positivamente il capitalismo e volevano introdurre in Russia sia leconomia capitalistica sia la democrazia, si trattava di ripercorrere i tempi e modi dello sviluppo economico e politico occidentale;- slavofili, sostenevano una via nazionale allo sviluppo, sfruttando il ritardo storico e trarre profitto dagli errori degli altri paesi evitando le miserie della rivoluzione industriale e del capitalismo, anche il liberalismo era rifiutato, lo sviluppo sociale e politico della Russia sarebbe partito dai contadini e non dalla borghesia o dal proletariato. Essi idealizzano il popolo contadino, le sue tradizioni e la sua stabilit. Il loro movimento prese nome di populismo, che nel XX secolo assunsero il nome di socialrivoluzionari. Lo sviluppo industriale e le conseguenze sociali spinsero intellettuali ad avvicinarsi al marxismo opponendosi al populismo su 4 punti fondamentali:- valutazione positiva dello sviluppo tecnico, produttivo e sociale indotto dal capitalismo;- necessit di una rivoluzione borghese democratico liberale come per la successiva rivoluzione socialista;- sostegno alla rivoluzione che doveva partire dal proletariato; - impegno a diffondere nel proletariato la conoscenza rivoluzionaria e il terrorismo non doveva essere il mezzo di lotta.Nel 1898 i socialisti russi fondarono il Partito Operaio Socialdemocratico Russo, che dal 1903 si divise in:- bolscevichi (maggioranza, capeggiati da Lenin) volevano un partito formato da professionisti della politica, secondo Lenin il partito doveva guidare gli operai e i lavoratori allabolizione della propriet privata e alla collettivizzazione dei mezzi di produzione, inoltre dal 1914 Lenin propose di modificare il nome del Partito operaio socialdemocratico russo in Partito comunista e ci avvenne nel marzo 1918;- menscevichi (minoranza, guidati da Martov) volevano creare un partito di massa su modello socialdemocratico tedesco, sostenevano la necessita di realizzare riforme sociali e politiche accettando lalleanza con la borghesia, le elezioni politiche dovevano essere lo strumento democratico per raggiungere il potere.POPULISMOMARXISMO

PensieroRifiuto dellindustrializzazione e del capitalismoValutazione positiva dellindustrializzazione e dello sviluppo sociale indotto dal capitalismo.

RivoluzionePossibilit per la Russia di saltare, nel processo di sviluppo, la rivoluzione industriale, la fase capitalistica e liberale.Necessit anche in Russia di una rivoluzione borghese democratico liberale come base per la rivoluzione socialista.

ProtagonistaIl popolo contadino protagonista della rivoluzione.Il proletariato protagonista della rivoluzione.

Mezzi di lottaAlfabetizzazione e sensibilizzazione delle masse contadine; per alcuni esponenti anche il terrorismo, inoltre lo scopo era di abbattere lo Stato da sostituire con le comunit agricole.Diffusione della coscienza rivoluzionaria nel proletariato e sua organizzazione in partito.

2. Tre rivoluzioni. (La rivoluzione 1905 La rivoluzione febbraio 1917 La rivoluzione dottobre). Nel 1905, dopo la guerra contro il Giappone, la Russia entr in crisi. La guerra peggior le condizioni di vita del proletariato e dei contadini. Il 9 gennaio 1905, circa 140 milioni di persone sfilarono per S. Pietroburgo pacificamente e raggiunsero il Palazzo dInverno, residenza dello zar, per invocare aiuto e protezione; ma lesercito apr fuoco e rimasero circa un migliaio di morti a terra e pi di 2 mila feriti. Questa giornata stata definita la domenica di sangue. Ci caus scioperi e rivolte nelle fabbriche e nella campagne. Si form un partito di ispirazione liberale che prese nome di Costituzionale Democratico: dalle iniziali (K e D) e i suoi appartenenti presero assunsero il nome di cadetti, che auspicavano la creazione di un sistema costituzionale moderato, lo sviluppo delleconomia e una liberalizzazione della vita politica e sociale. Ma lo zar Nicola II promise libert politiche e concesse lelezione di un Parlamento, la Duma. La protesta, per, si allarg e coinvolse lesercit, che ammutin la corazzata Potmkin e gli equipaggi delle navi invitartele contro si rifiutarono di aprire il fuoco suoi rivoltosi. Il movimento di rivolta raggiunse il culmine in ottobre. A S. Pietroburgo si ebbe uno sciopero generale e fu creato il primo soviet (consiglio) dei lavoratori e fu eletto il menscevico Trockij. Il soviet era un organo di governo e non solo uno strumento di rivendicazioni economiche o sociali. Le Dume (Parlamento) elette tra il 1906 e il 1917 non ebbero un ruolo effettivo, ma furono soggette ad un rigido controllo e furono sciolte ogni volte che assumevano posizioni critiche nei confronti dello zar. Dal 1906 al 1911, Pter Stolypin realizz riforme economiche moderate, che non risolsero i problemi della povera massa contadina, perci le tensioni crebbero e i socialisti, soprattutto menscevichi, divennero sempre pi forti. La situazione precipit con la prima guerra mondiale. Fin dai primi mesi, leconomia russa non poteva sopportare il peso di un conflitto. Le condizioni della popolazione divennero drammatiche, la produzione di grano diminuiva e i prezzi salivano. La guerra fu impopolare per lincompetenza degli ufficiali e nel 1915 la Russia sub un crollo militare, perse alcuni territori occupati nella prima fase del conflitto (Galizia e Bucovina) e il controllo dei territori polacchi, infatti, si scatenarono una serie di scioperi. Il 23 febbraio 1917, gli operai di Pietrogrado (ribattezzata dopo il 1914 San Pietroburgo) insorsero in massa. Lo zar ordin alla truppe di disperdere i manifestanti, ma lesercito non obbed e si schier dalla loro parte. Iniziava cos la rivoluzione di febbraio che coinvolse anche Mosca. Si chiedevano la distribuzione della terra e linstaurazione della democrazia. Il regime zarista non riusciva a controllare nulla. Lo zar Nicola II abdic nel 2 marzo 1917 e fin la monarchia zarista e nacque la repubblica. La rivoluzione di febbraio fu rapida e con pochissime vittime e questo perch lo zarismo non riscuoteva pi consensi dallaristocrazia. Dopo la rivoluzione di febbraio, si formarono due centri di potere:- governo provvisorio, presieduto dal principe (Lvov), un aristocratico aperto alle riforme e appoggiato dai borghesi, il cui potere legittimo era nelle sue mani;- il soviet di Pietrogrado, ovvero il consiglio dei deputati operai e soldati, formato da rappresentati eletti nelle fabbriche e nellesercito, dominato dai socialrivoluzionari (populisti) e dai menscevichi; ma svolgeva le funzioni di direzione politica.Questo dualismo di poteri indebol la repubblica russa, ma entrambi intendevano continuare la guerra, ma per motivi diversi:- per il governo provvisorio, la vittoria militare avrebbe rafforzato lo Stato e la borghesia per consentire in Russia linstaurazione di un regime parlamentare moderato che avrebbe evitato sconvolgimenti sociali;- per il soviet, occorreva sconfiggere la Germania e lAustria, potenze conservatrici e imperialiste, per difendere la rivoluzione.Per quanto riguarda i problemi sociali ed economici fu rimandata alla fine della guerra e i rappresentanti:- del governo provvisorio prospettavano una vaga politica di riforme;- dei socialrivoluzionari e i menscevichi puntavano sulla riforma agraria per distribuire le terre ai contadini. La Repubblica apparve incapace nel risolvere i problemi del paese. Questa fu la situazione quando Lenin, il 4 aprile 1917, arriv a Pietrogrado di ritorno dallesilio in Svizzera. Lenin present un documento ai bolscevichi, che riassumeva in 10 punti, dette Tesi di aprile, le sue idee sui compiti del partito ed esse affermavano 3 idee fondamentali:1) tutto il potere ai soviet (abbattere con forza il governo provvisorio e consegnare il potere ai soviet);2) pace (far uscire subito la Russia dalla guerra);3) terra ai contadini (confiscare le terre e metterle a disposizione dei soviet locali).Questo programma suscit opposizioni dallo stesso partito bolscevico e molti esponenti bolscevichi accusarono Lenin di anarchismo, ma quello che proponeva Lenin era quello che voleva sentirsi dire le masse operaie e contadine (pace e terra). Nel giugno del 1917, si svolse a Pietrogrado, I Congresso panrusso dei soviet (assemblea dei delegati dei soviet di tutte le province di Russia). I bolscevichi erano in minoranza rispetto ai socialdemocratici e ai menscevichi. Sul fronte della guerra, il governo provvisorio scaten unoffensiva contro le forze austro tedesche, che fall. Il 18 giugno 1917, le truppe furono mandate allassalto senza che lazione fosse stata preparata adeguatamente e i soldati rifiutarono di combattere. Nel luglio 1917 a Pietrogrado, gli operai e i soldati scesero in piazza per impedire la partenza per il fronte di alcuni reparti. I disordini furono sedati dalle truppe fedeli al governo e alcuni capi dei bolscevichi furono arrestati (Lenin si rifugi in Finlandia). Nel settembre 1917, il generale Kornilov, comandante dellesercito, marci su Pietrogrado con le truppe e tent di abbattere il governo repubblicano. Il governo, presieduto dal socialrivoluzionario Kerenskij, riusc a reprimere il colpo di Stato con lappoggio degli operai, dei contadini e dei bolscevichi. Questi ultimi uscirono rafforzati dalla vicenda e per la prima volta conquistarono la maggioranza nei soviet di Pietrogrado e di Mosca. Nel corso dellestate 1917, Lenin scrisse il saggio Stato e Rivoluzione, che sosteneva che i bolscevichi dovevano distruggere lo Stato per dare vita alla dittatura democratica del proletariato e dei contadini; la dittatura poich oppressiva nei confronti dei borghesi, ma democratica perch avrebbe rappresentato la maggioranza della popolazione. La difesa militare, la disoccupazione e la miseria dilaganti, lappoggio delle masse popolari spingevano i bolscevichi a rovesciare con la forza il governo provvisorio e fu creata una forza militare, la Guardia Rossa ed uno dei principali organizzatori della rivoluzione fu Trockij. Il 24 ottobre 1917 le guardie rosse, senza spargimento di sangue, occuparono i punti strategici di Pietrogrado. La guarnigione di Pietrogrado si dichiar neutrale, favorendo lazione dei bolscevichi. La sera del 25 ottobre 1917, i rivoluzionari conquistarono il Palazzo dInverno, che era la sede del governo Kerenskij e lattacco fu un episodio simbolo della rivoluzione. La notte del 25 ottobre 1917 fu aperto il Congresso panrusso dei soviet, i bolscevichi conquistarono il potere a Pietrogrado, mentre a Mosca la resistenza delle truppe fedeli alla Repubblica dur alcuni giorni. Il potere era nelle mani di Lenin, ma nel paese e nella capitale era diffusa la convinzione che i bolscevichi avrebbero resistito al governo al massimo un paio di settimane e che i conservatori avrebbero restaurato lordine con una intransigente controrivoluzione. La sera del 26 ottobre 1917 Lenin sal alla tribuna del Congresso dei soviet, dando inizio al potere sovietico.SAN PIETROBURGO fu chiamata la nuova capitale della Russia fondata nel 1703 dallo zar Pietro il Grande. Il suffisso burg (citt) deriva dallolandese e testimonia lammirazione dello zar per i Paesi Bassi e lOccidente in generale.PIETROGRADO fu ribattezzata la citt dallo zar Nicola II nel 1914, durante la guerra contro la Germania. Il vecchio nome era troppo tedesco e fu utilizzato il suffisso grad (in russo citt).LENINGRADO fu dato alla citt nel 1924, alla morte di Lenin. Nel 1991, con il crollo del comunismo, la citt tornata al nome originario San Pietroburgo.

3. La nascita dellURSS. Il primo atto del Congresso dei soviet fu lapprovazione di 2 decreti:- il decreto sulla pace invitava i paesi belligeranti ad una pace immediata, senza annessioni territoriali;- il decreto sulla terra aboliva la propriet privata della terra e disponeva la confisca delle grandi propriet.I bolscevichi miravano ad ottenere lappoggio di masse contadine offrendo ci che avevano chiesto e fu creato un nuovo governo rivoluzionario, che fu chiamato Consiglio dei commissari del popolo. Lesecutivo era composta da bolscevichi ed era presieduto da Lenin. I suoi primi provvedimenti furono la nazionalizzazione delle banche e la consegna della gestione e del controllo delle fabbriche agli operai. Il governo provvisorio doveva guidare la Russia siano allelezione di una Assemblea Costituente. Menscevichi e socialrivoluzionari di destra abbandonarono il Congresso dei soviet in segno di protesta, accusando i bolscevichi di aver affossato la democrazia. Solo i socialrivoluzionari di sinistra appoggiarono il nuovo governo. Il 12 novembre 1917 ebbero luogo le elezioni per la formazione dellAssemblea Costituente. I risultati furono sfavorevoli per i bolscevichi. Le campagne si schierarono con i socialrivoluzionari, mentre nelle citt e al fronte i bolscevichi raccolsero ampi consensi. LAssemblea Costituente si riun il 18 gennaio 1918, ma i suoi lavori durarono un solo giorno, poich i bolscevichi la sciolsero con ostilit. Il nuovo atto di forza rispondeva alla convinzioni espresse da Lenin, che rivendicava il principio di dittatura del proletariato, contro la democrazia borghese, ma in questo modo i bolscevichi si isolavano dalle altre componenti del movimento socialista e da tutta la tradizione democratica occidentale. Inoltre era ridimensionato il potere dei soviet, che si limitavano ad eseguire le direttive del partito bolscevico. La soppressione dellAssemblea Costituente alien ai bolscevichi le simpatie di vasti strati popolari. Fuori dalla Russia, i governi dellIntesa incominciarono a temere la pericolosit del potere sovietico. Intellettuali ed esponenti dellaristocrazia abbandonarono la Russia e diedero vita ad un imponente fenomeno dimmigrazione politica: tra il 1918 e 1926 gli esuli volontari furono pi di 1 milione. Uno dei principali problemi fu quello della guerra e furono messi in atto trattative di pace con i Tedeschi, che occupavano gi vaste zone dellex impero russo e minacciavano Pietrogrado, infatti la capitale fu spostata a Mosca. I bolscevichi, che avevano promesso al popolo la pace, si trovavano a trattare con il nemico. Il 3 marzo 1919 a Bret Litovsk fu firmata la pace. Le condizioni erano dure e implicavano la rinuncia a territori fertili e popolosi, ricchi di risorse minerarie. La Russia dovette accettare:- la cessione alla Germania delle regione comprese tra la Bielorussia e il Causaso;- riconoscimento dellindipendenza della Finlandia e dellUcraina;- rinuncia alla pretese territoriali sui paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania) e sulla Polonia.Lenin defin ci vergognoso e vi furono ripercussioni sui socialrivoluzionari, che uscirono dal governo, e sui bolscevichi, che rimasero soli alla guida della rivoluzione. Dalla primavera 1818 la repubblica dei soviet fronteggi lintervento armato delle potenze occidentali ai suoi confini e la guerra civile al suo interno. I governi dellIntesa volevano eliminare il governo bolscevico per ricostruire una repubblica democratica, che proseguisse la guerra al loro fianco contro gli Imperi, e per eliminare un pericoloso esempio rivoluzionario, che avrebbe potuto alimentare lopposizione operaia e socialista nei singoli Stati occidentali. Le truppe anglo francesi e statunitensi sbarcarono prima a Nord della Russia e poi sulle coste del Mar Nero, intanto spinte da obbiettivi espansionistici le truppe giapponesi si stabilirono a Vladivostok sul Pacifico. I reparti delle potenze occidentali appoggiarono le forze controrivoluzionarie, organizzate nel paese sin dalla fine del 1917 in:- armate bianche (colore della divisa dellesercito zarista) guidate da ex generali zaristi, composte da truppe fedeli al vecchio regime da contadini, funzionari e piccoli proprietari;- armata rossa, ovvero lesercito bolscevico costruito nel febbraio 1918 per iniziativa di Trockij.La guerra civile tra rossi e bianchi vede un susseguirsi di atrocit e cost migliaia di morti, tra questi anche lo zar e i membri della sua famiglia, che erano stati prigionieri nella citt di Ekaterinenburtg e furono giustiziati per ordine del soviet locale il 6 luglio 1918 perch si temeva potessero essere liberati dai controrivoluzionari. Nellestate del 1920, la guerra civile poteva dirsi conclusa con la vittoria delle truppe rosse, vittoria favorita dallappoggio dei contadini, che temevano in caso di vittoria dei bianchi di perdere quel poco che avevano ottenuto. Nellaprile 1920, lArmata Rossa sostenne anche un altro attacco esterno, poich la Polonia, che approfitt della debolezza della Russia dilaniata dalla guerra civile, cerc di riappropriarsi dei territori persi con la pace di Versailles nel 1919. Linvasione fu respinta dallArmata Rossa, che avanz fino alle porte di Varsavia e la guerra si concluse nel 1921 con lacquisizione della Bielorussia e dellUcraina da parte della Polonia. In piena guerra civile, nel luglio 1918, entr in vigore la prima Costituzione sovietica, che affermava i diritti del popolo sfruttato e oppresso, infatti, essa prevedeva che il nuovo Stato diventasse una repubblica federale e che ad essa si aggregassero le repubbliche socialiste che si fossero formate sul territorio dellex impero e oltre confine. Tra il 1920 e il 1922, alla Repubblica russa si unirono le altre provincie in cui i bolscevichi erano riusciti a prendere il potere sconfiggendo le armate bianche. Nel dicembre 1922, nacque lUnione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS). La guerra civile, lo scontro con le potenze occidentali e la guerra russo polacca per indussero i bolscevichi ad accentrare i tratti autoritari del regime. Tutti gli oppositori compresi menscevichi e socialrivoluzionari furono dichiarati fuori legge, fu reintrodotta la pena di morte, abolita dopo la rivoluzione dottobre, e fu creata la polizia politica (Ceka) famosa per i suoi metodi violenti e arbitrari. Nel 1917, quando i bolscevichi presero il potere, le condizioni economiche erano pessime. I contadini, che dopo il decreto sulla terra costruirono piccole aziende agricole, producevano per lautoconsumo e non rifornivano le citt. Il governo non era in grado di riscuotere le tasse ed era costretto a stampare carta moneta di qualsiasi valore e linflazione era elevatissima. Le controllo operaio delle fabbriche si risolveva nellappropriarsi e nel vendere parti di macchine o prodotti finiti. Nel 1918, per far fronte alle necessit della guerra civile, il governo bolscevico attu in campo economico una politica autoritaria, che fu definita da Lenin comunismo di guerra. La terra fu nazionalizzata, furono statalizzate le grandi e medie industrie e fu soppresso il libero mercato dei beni a favore del controllo statale del commercio e della distribuzione. Lo Stato arriv a controllare tutti i settori delleconomia. Per risolvere il problema degli approvvigionamenti alle citt e allesercito, squadre di operai bolscevichi furono inviate nelle campagne per strappare ai contadini tutto ci che non fosse necessario alla loro sopravvivenza. Il comunismo di guerra continu fino alla primavera del 1921 e questa politica permise di assicura il rifornimento dellesercito nelle fasi pi critiche della guerra civile e stimol lopposizione contadine, incrinando quellalleanza che aveva portato la rivoluzione alla vittoria. Il malcontento dei contadini si manifest tramite sommosse: la rivolta pi grave fu quella dei marinai della base navale di Kronstdt nel marzo 1921, i marinai appoggiarono i bolscevichi sin dallinizio della rivoluzione. La repressione dimostr che si stava accentuando il centralismo, ovvero il potere incondizionato del partito e di Lenin. Nel marzo 1921, si tenne a Mosca il X Congresso del Partito Comunista e nacque la Nuova Politica Economica (NEP), che segn la fine del comunismo di guerra:- ai contadini era permesso coltivare la terra per le loro necessit e di vendere le eccedenze, dopo aver consegnato parte del raccolto allo Stato (specie dimposta in natura);- il commercio spicciolo fu legalizzato e ci mirava a stroncare il mercato nero, che aument il numero e il potere dei piccoli commercianti, dei funzionari e dei piccoli industriali;- lo Stato manteneva solo il controllo delle fabbriche con pi di 20 dipendenti e fu creato un sistema di produzione misto, statale e privato.La NEP ottenne ottimi risultati: le condizioni dei contadini migliorarono, la produzione agricola aument, ricomparvero nei negozi beni di consumo (spariti nel periodo del comunismo di guerra) e il paese usc dalla carestia. Nel 1926, la produzione agricola e industriale torn ai livelli del 1914. Questa manovra voluta da Lenin sulla base degli sviluppo politici avuti in Europa Occidentale. Nel 1921, dopo il fallimento delle iniziative insurrezionali in vari Stati Europei era chiaro che nessuna rivoluzione avrebbe avuto luogo in Occidente ed era evidente che lUnione Sovietica sarebbe rimasto lunico Stato socialista in Europa e lattenzione era rivolta alla stabilizzazione. Altro provvedimento importante preso nel X Congresso fu la proibizione del frazionismo, ovvero lorganizzazione di correnti stabili nel partito. Allinterno del Partito Comunista dellUnione Sovietica (PCUS) non dovevano esistere contrasti. Si approv la regola del centralismo democratico, una volta che il partito assumeva una posizione era vietato contrastarla o anche solo manifestare il proprio dissesto, il militante poteva esprimere le proprie posizioni nel dibattito interno al partito, ma quando una decisione era presa diventava vincolante per tutti anche per coloro che lavevano contrastata. Si accentua il carattere autoritario. La dittatura del proletariato divenne dittatura di un ristretto numero di dirigenti bolscevichi: Lenin, Trockij, Kamenev, Zinvev e Stalin. LURS diventa sempre pi uno Stato totalitario a partito unico.TOTALITARISMO il sistema politico, in cui lo Stato esercita il controllo della societ e della vita dei cittadini. Il termine fu coniato negli anni 20 per indicare lo Stato fascista che mirava alla totale identificazione tra Stato e societ. Nel secondo dopoguerra, si sono stati definiti sistemi totalitari quelle dittature della societ di massa fondate sul controllo della vita politica, della mentalit, della coscienza e della vita privata. Lo Stato totalitario impone la propria ideologia ed elimina il dissenso mediante il terrore, esercita il monopolio delle vie di comunicazione di massa e priva i cittadini di qualsiasi spazio di autonomia (cultura, scuola, tempo libero sono organizzati in modo da assumere un significato politico e ideologico). Tra le dittature del 900, si ritengono totalitarismo il nazismo e lo stalinismo, mentre discussa lapplicazione al fascismo (definito totalitarismo imperfetto, poich non riusc a realizzare il dominio della societ). La cultura di sinistro non ha accettato di accomunare per molto tempo sotto questa definizione il nazismo e lo stalinismo. Oggi il termine si affermato e viene usato spesso impropriamente per indicare ogni forma di autoritarismo o di dittatura.4. LURSS di Stalin. Nellestate del 1922, Lenin fu colpito da una grave malattia celebrale e mor nel 1924. Si apr un periodo di lotte per la successione. Il potere personale di Lenin poteva contenere i contrasti tra le anime del partito (Stalin e Trockij). Ecco i punti sui quali si contrapponevano i due schieramenti:- la gestione del partito lo schieramento di Trochij denunciava la centralizzazione e la gestione autoritaria del partito, Trochij avrebbe voluto ridare spazio alla democrazia interna, limitando il processo di accentramento del potere nelle mani del segretario generale;- il giudizio sulla NEP; Trockij accusava la NEP di favorire i contadini e i commercianti a spese della classe operaia, proponeva di accelerare il processo dindustrializzazione e riteneva necessaria la collettivizzazione della terra e il completo controllo statale delleconomia. Stalin sosteneva la posizione di Bucharin, che voleva libert di commercio per i coltivatori e incentivare la produzione agricola per rinsaldare lalleanza tra i contadini e lo Stato.- la diversa valutazione della situazione politica internazionale e delle prospettive della rivoluzione; per Trockij, lUnione Sovietica, un paese arretrato, non poteva svilupparsi rimanendo un unico paese socialista sulla scena internazionale, occorreva diffondere i germi della rivoluzione in occidente, questa era la tesi della rivoluzione permanente; Stalin riteneva che in tempi brevi bisognava puntare sulledificazione del socialismo nella sola Unione Sovietica, lURSS doveva diventare una potenza industriale stabile e competitiva e fronteggiare lostilit del mondo capitalista, questa era la tesi del socialismo in un solo paese. Trockij godeva di grande prestigio, organizz lArmata Rossa e si attribu il merito per la vittoria bolscevica nella guerra civile. Dal 1922, Stalin crebbe ed era stato nominato segretario generale del Partito comunista dellUnione Sovietica. Questa carica gli permise dimpadronirsi della macchina del partito e di controllare la burocrazia sovietica. Controllare il partito significava controllare lo Stato, quindi detenere un potere decisivo sulla societ. Mentre Trockij non poteva contare su una struttura di potere stabile, ma guidava lopposizione di sinistra. Fatto che rafforz Stalin fu il riconoscimento (1924 - 25) dellURSS come Stato sovrano dalla maggior parte dei paesi europei che instaurarono con lUnione Sovietica relazioni diplomatiche. In questo modo si rafforzava lidea che il momento rivoluzionario si fosse concluso e si aprisse una fase di consolidamento e stabilizzazione. Lo scontro tra i due schieramenti si ricolse con laffermazione di Stalin. Nel 1927, Trochij e i suoi sostenitori furono espulsi dal partito e Stalin rimase il capo. Solo Bucharin, tra i grandi capi bolscevichi, rest al suo fianco. Trockij fu esiliato fino al 1940, quando fu ucciso a Citt del Messico da un sicario di Stalin. Nel 1927 nellURSS, si verific la peggiore crisi economica. La NEP fu accusata di aver favorito le campagne, i commerci e la piccola industria, penalizzando la grande industria e il proletario urbano. La NEP fu considerata dai dirigenti del partito una soluzione di ripiego. Stalin decise dindustrializzare il paese nel pi breve tempo possibile e di realizzare il controllo completo delleconomia da parte dello Stato. Lindustrializzazione forzata implicava trasformazioni decisive anche negli altri settori economici. Dal 1928 al 1939, vi furono una serie di sviluppi economici, politici e sociali collegati tra loro. Lobiettivo dellindustrializzazione fu perseguito senza badare ai costi umani, sociali ed economici. Nel 1928 fu lanciato il piano quinquennale per lindustria, che fissava gli obbiettivi della crescita industriale. Si doveva aumentare la produzione della materie prime (ferro, acciaio, gomme, carbone, petrolio) per la produzione di macchinari e beni di consumo, quindi si privilegi lindustria pesante. Gli ingenti investimenti per lindustrializzazione furono reperiti comprimendo i consumi interni e introducendo il razionamento di beni di consumo. Gli operai furono sottoposti a ritmi di lavoro pesanti ed ad una rigida disciplina. Ma mancava personale altamente qualificato, il govern svilupp istruzione tecnica e fece ricorso a personale straniero ben pagato (tedesco o americano). Per far fronte alla domanda di forza lavoro, fu immesso nelle industrie contadini, reclutati nelle campagne, ma il contadino scelto per il trasferimento non poteva rifiutarsi e in questo modo la popolazione delle citt aumento. Per sostenere un tale sforzo fu organizzata unoperazione propagandistica. Il regime cerc di mobilitare e motivare gli operai. I lavoratori migliori furono promossi e premiati con onorificenze. NellURSS di Stalin fu promossa una tecnica organizzativa del lavoro individuale, lo stachanovismo, che aveva come fine il raggiungimento dei migliori in termini di efficacia produttiva. LUnione Sovietica divenne una grande potenza industriale. La produzione della grande industria crebbe del 40 %. Nel 1932 fu lanciato il secondo piano quinquennale, i risultati ottenuti superarono le previsioni: la produzione globale dellindustria ebbe un incremento pari al 121 % rispetto al 114 % previsto. Il terzo piano quinquennale per porre le basi per ledificazione del socialismo, fu interrotto a causa dello scoppio della prima guerra mondiale. Il settore che si sviluppo maggiormente alla fine degli anni 30 fu quello degli armamenti. Negli anni dellindustrializzazione forzata, le autorit sovietiche piegarono lagricoltura alle necessit dellindustria. Lo Stato assunse il controllo delle campagne confiscando le terre dei kulaki. Tutti i contadini furono costretti ad entrare in grandi unit produttive:- kolchozy, aziende agricole nelle quali i contadini usavano collettivamente terra, che restava allo Stato, a ciascun membro andava un piccolissimo appezzamento da sfruttare individualmente con animali domestici;- sovchozy, aziende statali nelle quali i contadini erano dipendenti dallo Stato, che prelevava una quota fissa dei raccolti, mentre il resto, detratta la quota per le semine e le scorte, andava ai singoli componenti delle aziende;Poich i kulaki reagirono con violenza alle espropriazioni, nel 1929 Stalin proclam la necessit di eliminarli come classe. Bucharin e i suoi sostenitori si opposero, affermando che non si doveva spezzare lalleanza tra regime e contadini, ma furono accusati di essere deviazionisti di destra e furono sconfitti. LURSS conobbe negli anni 30 un processo di eliminazione di ogni opposizione a Stalin e alla sua politica. Tra il 1935 e il 1938 le grandi epurazioni o purghe caratterizzarono questi anni. Tutti i vecchi dirigenti bolscevichi furono accusati di complotto, di alto tradimento, di antibolscevismo, furono condannati e giustiziati. Le prove della colpevolezza erano le confessioni degli imputati estorte con la tortura. Bucharin fu accusato di trockijsmo, fu processato e fucilato nel 1938. Non vi fu strato della popolazione risparmiato dal terrore di massa. La repressione colp professionisti, tecnici ed intellettuali e chi non era giustiziato era deportato in campi di lavoro detti gulag. Circa 3 milioni furono le vittime dello stalinismo. Leconomia, la cultura, le arti, la stampa furono controllate, censurate e guidate. Il governo impose in ogni settore della vita civile e militare una rigida disciplina facendo leva sul patriottismo: tutto doveva concorrere alla difesa e allesaltazione della patri socialista. LURSS presentava le caratteristiche dello Stato totalitario: lesistenza di un partito unico, la statalizzazione di tutta leconomia, il monopolio dellattivit sindacale e politica da parte del partito dominante, il monopolio della cultura e dei mezzi di comunicazione ed informazione. Il culto del capo, ovvero Stalin, fu decisivo ed interess la societ sovietica. Il capo incarn la continuit del processo rivoluzionario: lui era linfallibile successore di Lenin, colui che comp ci che il suo predecessore inizi. Stalin e la sua politica godevano del consenso di milioni di Sovietici, che vedevano il loro paese trasformarsi velocemente in una grande potenza industriale, nella quale la piaga dellanalfabetismo fu combattuta efficacemente e i servizi sanitari, assistenziali e sociali interessavano milioni di persone. Accanto ai miglioramenti, il terrore, il conformismo di massa, il dominio della burocrazia, il monopolio del potere caratterizzavano la societ sovietica.