La rivoluzione francese A cura della prof.ssa Daniela Melone.

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La rivoluzione francese A cura della prof.ssa Daniela Melone

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La rivoluzione francese

A cura della prof.ssa Daniela Melone

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Perché è importante?

Non è stata la prima rivoluzione della storia moderna (la precedono, infatti, le due rivoluzioni inglesi e la rivoluzione americana).

La rivoluzione francese innesca una serie di cambiamenti che porteranno al crollo progressivo di tutta la struttura dell’antico regime.

Per la prima volta ha un ruolo di protagonista la folla popolare

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Il contesto sociale e le circostanze occasionali

Fallimento delle riforme proposte dal ministro Turgot nel 1774-1776;

consolidamento dei privilegi dell’aristocrazia e della sua influenza politica sulla corte;

malessere delle classi sociali inferiori (contadini, operai, artigiani) e malcontento della borghesia;

Il terzo stato (borghesia e massa dei lavoratori della città e della campagna) non aveva alcun peso politico;

crisi finanziaria imposta sulla proprietà terriera; l’aristocrazia chiede la convocazione degli Stati generali per

approvare una simile tassa; le rivendicazioni del terzo stato: numero dei deputati e

sistema di votazione; cahiers de doleances ostilità della borghesia e dei

contadini verso l’aristocrazia; richiesta di soppressione dei privilegi

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Gli Stati generali

Si trattava di un’assemblea di tutte le componenti sociali del paese (aristocrazia, clero, terzo stato) che venivano chiamate per discutere i problemi che affliggevano la nazione.

Non sono un organismo nuovo : c’erano già dal Medioevo, ma poiché ponevano problematiche al re, non erano più stati convocati dal 1614.

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La convocazione degli Stati generali

Gli Stati generali si riuniscono a Versailles; il terzo stato chiede insistentemente e con fermezza il voto per

testa; i deputati del terzo stato per protesta si ritirano nella sala della

Pallacorda e si proclamano Assemblea nazionale; lì giurano di non sciogliersi fino a quando non avessero dato

una Costituzione al paese; molti membri del clero e qualche nobile si uniscono

all’Assemblea nazionale; il re dichiara illegale questa decisione e fa ammassare le

truppe a Versailles colpo di forza della monarchia.

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La presa della Bastiglia Prezzo del pane Paura delle truppe straniere Paura che l’Assemblea nazionale venisse sciolta Propaganda rivoluzionaria

le masse popolari danno una smossa alla rivoluzione, sia in città che in campagna.

14 luglio 1789: il popolo di Parigi si procura le armi attaccando una caserma e le usa per espugnare la Bastiglia, una fortezza – prigione simbolo del dispotismo. i capi dell’aristocrazia fuggirono; la rivolta si propagò nelle altre città; insorsero anche i contadini nelle campagne.

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Propaganda e simboli

L’intervento popolare rese necessaria la creazione di un rapporto permanente con le masse.

Sorsero centri popolari di riunione e dibattito (clubs); si diffusero numerosi giornali politici ; furono creati dei simboli: la coccarda tricolore, il berretto

frigio, l’albero della libertà, la nuova bandiera nazionale, le canzoni (la Marsigliese).

entusiasmo diffusione delle idee rivoluzionarie

consenso

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1789 - 1791

Vengono aboliti i privilegi dell’aristocrazia; 26 agosto 1789: l’Assemblea approva la Dichiarazione dei

diritti dell’uomo e del cittadino (libertà, uguaglianza, sovranità popolare …);

opposizione di Luigi XVI il 5 ottobre una gran folla si presenta a Versailles il re a la sua famiglia sono costretti a trasferirsi a Parigi;

Gli schieramenti1)Moderati: fanno capo al nobile “illuminato” La Fayette e prendono a modello la monarchia inglese;2)Giacobini: il loro esponente più importante è Robespierre; hanno posizioni più radicali: vorrebbero dar vita ad una repubblica;3)Cordiglieri e sanculotti: sono guidati da Danton e rappresentano le esigenze delle masse popolari.

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L’Assemblea elaborò alcune leggi che riguardavano la Chiesa francese:

1) fu abolita la decima;

2) furono requisiti i beni ecclesiastici;

3) parroci e vescovi sarebbero stati eletti dalla popolazione;

4) Lo Stato si assunse l’incarico di stipendiarli Numerosi sacerdoti ed aristocratici abbandonarono la

Francia per rifugiarsi altrove. Molti sovrani europei temevano che la Rivoluzione si

propagasse oltre i confini del territorio francese. Nel giugno del 1791 il re tentò la fuga con la sua famiglia:

furono bloccati a Varennes e costretti a tornare a Parigi.

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Il 12 settembre 1791 viene approvata la Costituzione:finisce l’assolutismo e nasce la monarchia costituzionale.

Potere esecutivo

Potere legislativoPotere

giudiziario

ReAssemble

a legislativa

Giudici

Diritto di voto solo a coloro che avevano una certa ricchezza

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L’Assemblea legislativa

Si riunisce il 1° ottobre 1791

Sinistra: girondini (liberisti), giacobini, cordiglieri (democratici e radicali); vogliono l’abbattimento della monarchia

Foglianti: conservatori monarchici

Palude: orientamento politico incerto

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La guerra Disagio economico Carestia Rincaro dei prodotti coloniali Agitazioni popolari

Guerra come soluzione dei problemi

Per il re e l’aristocrazia la guerra e l’intervento dei sovrani stranieri avrebbero potuto stroncare la rivoluzione.

Per i rivoluzionari, la guerra avrebbe significato la diffusione della libertà e della rivoluzione; avrebbe dovuto essere una guerra dei popoli contro i sovrani assoluti.

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1792 20 aprile: dichiarazione di guerra all’Austria; Il generale prussiano che comandava gli eserciti coalizzati

contro la Francia minaccia la distruzione e il saccheggio di Parigi se fosse stata minacciata la sicurezza della famiglia reale;

ciò è la prova del tradimento del re; 10 agosto: il palazzo reale è invaso da una folla armata; Luigi

XVI viene arrestato; viene istituito un tribunale rivoluzionario; Vengono convocate nuove elezioni a suffragio universale

maschile; La nuova assemblea chiamata Convenzione ha il compito di

dare alla Francia una nuova Costituzione; 20 settembre: vittoria francese a Valmy; 21 settembre: la Convenzione proclama la nascita della

Repubblica; Il re viene processato per tradimento e ghigliottinato( 21

gennaio 1793).