La rivoluzione americana: una rivoluzione illuministica

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UNA RIVOLUZIONE ILLUMINISTICA Le idee politiche e sociali dell’illuminismo sono state più universalmente accettate in America che in Europa per il fatto che non erano ragione di dispute e discussioni e quindi furono agevolate nell’inserirsi nella struttura sociale per due motivi: 1. Le circostanze prerivoluzionarie 2. Il contatto di queste idee con l’esperienza politica dei coloni americani a) I leaders coloniali e rivoluzionari credettero in quelle idee ed erano decisi a risistemare le disposizioni politiche secondo queste logiche b) Non s’interruppero mai i contatti tra Europa ed America attraverso mezzi d’informazione 1. impersonali a) giornali b) libri c) pamphlets d) Cato’s Letters 2. personali a) viaggi b) corrispondenza c) English Dissenters were religious dissenters from England. They opposed State interference in religious matters, and founded their own communities over the 16th to 18th century period. Having hoped for a better and more pure Reformation in the Church of England, many individuals were disappointed by the political decisions made by the Kings in order to control the Established Church. The Restoration (1660) valued episcopacy and limited the rights of the dissenters. The Act of Uniformity (1662) required episcopal ordination for all ministers, but many clergymen instead withdrew from the Official State Church. These English Dissenters were also known as Nonconformists, though originally this term referred to refusal to use certain vestments and ceremonies of the Church of England, rather than separation from it.

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Bibliografia: N. Matteucci, La rivoluzione americana, Zanichelli, pp. 75-97, 98-110, 121-132

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UNA RIVOLUZIONE ILLUMINISTICA

Le idee politiche e sociali dell’illuminismo sono state più universalmente accettate in America che in Europa per il fatto che non erano ragione di dispute e discussioni e quindi furono agevolate nell’inserirsi nella struttura sociale per due motivi:

1. Le circostanze prerivoluzionarie2. Il contatto di queste idee con l’esperienza politica dei coloni americani

a) I leaders coloniali e rivoluzionari credettero in quelle idee ed erano decisi a risistemare le disposizioni politiche secondo queste logiche

b) Non s’interruppero mai i contatti tra Europa ed America attraverso mezzi d’informazione

1. impersonalia) giornalib) libric) pamphletsd) Cato’s Letters

2. personalia) viaggib) corrispondenzac) English Dissenters were religious dissenters from England. They

opposed State interference in religious matters, and founded their own communities over the 16th to 18th century period. Having hoped for a better and more pure Reformation in the Church of England, many individuals were disappointed by the political decisions made by the Kings in order to control the Established Church. The Restoration (1660) valued episcopacy and limited the rights of the dissenters. The Act of Uniformity (1662) required episcopal ordination for all ministers, but many clergymen instead withdrew from the Official State Church. These English Dissenters were also known as Nonconformists, though originally this term referred to refusal to use certain vestments and ceremonies of the Church of England, rather than separation from it.

In ogni colonia e in ogni assemblea c’erano persone che conoscevano Locke, Beccaria, Montesquieu e Voltaire, ma anche scrittori minori e senza dubbio tenaci oppositori dell’autorità tradizionale. Quindi non furono solamente grandi opere d’illustri illuministi a tenere informati i coloni, ma si rivelarono ugualmente utili anche le Cato’s Letters, una serie di saggi drasticamente non conservatori e liberari, scritti da due sostenitori dei dissenters, Jhon Trenchard e Thomas Gordon.Principalmente per i leaders rivoluzionari esse fornivano un vocabolario comune e uno schema di pensiero che si trasformò in un principio collettivo di riforma. Le istituzioni e le leggi venivano modificate secondo il concetto di libertà che le Cato’s Letters proponevano, in ogni caso nessuno dubitava che una rivoluzione che minacciava l’ordine esistente, fosse fatta anche in nome della ragione. Ma da quest’ultima affermazione possono scaturire delle perplessità, poiché è evidente che i leaders rivoluzionari erano a conoscenza delle concezioni illuministe europee e che le usarono nello sforzo di riformare la società, ma è meno evidente che molte realizzazioni durante la Rivoluzione erano già un fatto prima di divenire oggetto di teorie rivoluzionare, come per esempio le leggi della Virginia che sopprimevano il maggiorascato e il fedecommesso, queste non erano state costituite secondo dottrine sovversive, ma facevano parte di “un sistema con cui sarebbe stata sradicata ogni fibra dell’antica o futura aristocrazia; per il fondamento di un governo veramente repubblicano”.

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Leggi come queste portarono a far “sembrare l’America a mezzo mondo la vera e propria città celeste dei filosofi del XVIII secolo.”Accaddero circostanze così favorevoli anche se si considera la separazione tra Stato e Chiesa, e questa secessione non fu solo merito della legge della Virginia per stabilire la libertà religiosa, ma anche degli atteggiamenti non conformisti primordiali presi dai dissenters che attaccavano e costringevano la chiesa alla difensiva, la quale doveva sempre più appoggiarsi ad un organizzazione missionaria, la Società per la Propagazione del Vangelo. Niente di tutto ciò era il risultato della dottrina illuministica, ma derivava dalle esigenze pratiche della situazione:

1. la distanza che separava gli Americani dai centri ecclesiastici in Inghilterra e nel continente opposto;

2. l’incessante bisogno di incoraggiare l’immigrazione verso le colonie;3. la varietà e il numero dei gruppi religiosi, ciascuno dei quali costituiva una minoranza,

costretti a vivere insieme;4. la debolezza dei poteri vincolanti dello Stato e la sua incapacità di controllare le forze sociali

nel suo interno.

“È assurdo pensare che un continente possa essere governato in eterno da un’isola.” Thomas Paine

Anche la straordinaria diffusione del diritto di voto nelle Colonie americane non era il risultato di richieste e idee popolari, poiché non c’erano state manifestazioni per il suffragio universale maschile e quindi non c’erano neanche teorie che le giustificassero, inoltre nel XVIII non esisteva la democrazia, quindi l’ampiezza del suffragio fu dovuta alle tradizionali leggi inglesi che lo limitavano ai proprietari terrieri; ciò determinò un effetto estensivo in America dove le fattorie erano molto diffuse. Tuttavia, se si considera il suffragio, ci furono anche acide proteste mirate all’eliminazione di privilegi legati a particolari gruppi, istituzioni o regni; ma “denunciavano un torto e un’ingiustizia, non astratti ideali e insoliti desideri”. Quindi le assemblee coloniali non si erano formate per soddisfare l’esigenza di un monarca, erano state create di colpo in modo regolamentare e totalitario. Le Assemblee americane erano ben diverse dai Parlamenti, erano formate da “semplici padri di famiglia analfabeti, i cui progetti raramente si estendevano oltre la manutenzione delle strade, la distrazione di lupi, gatti selvatici e volpi, e la cura degli altri piccoli interessi delle contee che rappresentavano”. Questa delega non aveva alcuna giustificazione teorica, ma si era gradualmente rinvigorita di fronte alle pressioni politiche inglesi.In ogni modo resta innegabile dire che alla più grande realizzazione della rivoluzione, il trasferimento del potere alle Assemblee popolari, si è giunti attraverso una lotta condotta da ideale illuministi, ma il tragitto che era già stato preparato da cinquant’anni di politica coloniale fece la sua parte nella progressiva eliminazione delle Stato inglese e “sfociò in una situazione in cui la fiducia nella giustizia o nella ragionevolezza dell’autorità esistente è minata; in cui antiche fedeltà svaniscono, gli obblighi sono sentiti come imposizioni, la legge sembra arbitraria, e il rispetto per i superiori è sentito come una forma di umiliazione, le esistenti fonti di prestigio sembrano immeritate […] e il governo è sentito come estraneo, lontano dal cittadino che non vi si sente rappresentato” . Questa situazione non si era determinata in seguito a teorie politiche illuministe, ma a causa dell’opposizione di vari gruppi contro coloro che erano giuridicamente potenti. Per esempio i consiglieri erano eletti o nominati, se nominati erano soggetti a pressioni politiche da parte dell’Inghilterra, se eletti dovevano dimostrarsi popolari, in entrambi i casi erano sottoposti a critiche o ad approvazioni dell’opinione pubblica in patria.“Occorsero a William Byrd II tre anni di manovre a Londra per essere nominato nel Consiglio della Virginia, subentrando a suo padre morto nel 1704.”“Quando nel 1766 il controllo della fazione di Hutchinson sul consiglio del Massachusetts si dimostrò impopolare, tale fazione fu allontanata al completo con un voto contrario alle elezioni.”

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Le stesse costituzioni gli Americani le avevano già conosciute come Carte coloniali e istruzioni ai Governatori nel secolo precedente alla rivoluzione, essi sono stati costretti dalla pura necessità e non da esigenze di principio a costituire fondamenti costituzionali. Dunque in campo religioso, sociale e politico le caratteristiche illuministiche si erano fondate spontaneamente ed erano una realtà alla vigilia della rivoluzione. E tutto ciò che si era sviluppato spontaneamente per le esigenze della situazione mancava di una giustificazione per essere universalmente ben accetto. Per esempio i coloni riconoscevano istintivamente le pretese politiche aristocratiche, poiché erano come una tradizione, ma allo stesso tempo le fazioni si movimentavano in modo pericoloso per l’ordine sociale, poiché erano consapevoli della loro subordinazione e sempre più convinti che la rappresentanza dovesse essere popolare. Ma “molti sentivano i cambiamenti come un allontanarsi da, non un avvicinarsi a qualcosa”, perché sentivano che il comportamento politico e sociale stava cambiando, ma le loro abitudini mentali erano rimaste ai primordi.

“[…] the people would constantly be in the interests of truth and liberty, were it not for external delusion and external force.”“[…] le persone sarebbero costantemente interessate alla verità e alla libertà, se non fosse per illusioni o forze esterne.”

3th Comma: “Prudence, indeed, will dictate that Governments long established should not be changed for light and transient causes; and accordingly all experience hath shewn, that mankind are more disposed to suffer, while evils are sufferable, than to right themselves by abolishing the forms to which they are accustomed.”

3° Comma:“Certamente, prudenza vorrà che i governi di antica data non siano cambiati per ragioni futili e peregrine; e in conseguenza l’esperienza di sempre ha dimostrato che gli uomini sono disposti a sopportare gli effetti del malgoverno finchè sono sopportabili, piuttosto che farsi giustizia abolendo le forme cui sono abituati.” Dichiarazione d’indipendenza

Questo conflitto tra abitudini mentali e sviluppo dell’esperienza sfociò in una rivolta spontanea distruttrice di tradizioni. Mediante il liberalismo illuministico, i leaders rivoluzionari cercarono di dare un senso a ciò che inizialmente era solo una confusa realtà di cui non si era totalmente consapevoli, e attraverso le idee riuscirono ad aumentare notevolmente il potere della rivoluzione.“La razionalizzazione di alti fini morali su una confusa esperienza di trasformazione politica e sociale, questa fu la Rivoluzione americana.”

“These are the times that try men's souls. The summer soldier and the sunshine patriot will, in this crisis, shrink from the service of their country; but he that stands it now, deserves the love and thanks of man and woman. Tyranny, like hell, is not easily conquered; yet we have this consolation with us, that the harder the conflict, the more glorious the triumph.”

Published by Thomas Paine on 23 December 1776“Ci sono tempi che mettono alla prova le anime degli uomini. Il soldato che appoggia una causa solo nei momenti propizi, e il patriota che la appoggia da sempre potranno, in questa crisi, ritirarsi dal sostegno del loro paese; ma colui che resta, merita l’amore e il ringraziamento di uomini e

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donne. La tirannia, come l’inferno, non è di facile conquista; eppure abbiamo questa consolazione dalla nostra parte: più duro è il conflitto, più glorioso sarà il trionfo.”

Pubblicato da Thomas Paine il 23 Dicembre 1776

“General liberty […] is certainly the right of all mankind […]”“La libertà generale […] è certamente il diritto di tutta l’umanità […]”

“[…] brand those as enemies to human society, who are enemies to equal and impartial liberty.”“I nemici della società umana, sono anche nemici della libertà equa e imparziale.”

“Freedom of speech is the great bulwark of liberty, they prosper and die together.”“La libertà di parlare e la più grande difesa della libertà, poiché fioriscono e muoiono insieme.”

“Few men have been desperate enough to attack openly, and barefaced, the liberties of a free people […] Even when the enterprise is begun and visible, the end must be hid, or denied.”“Pochi uomini sono stati così disperati da attaccare apertamente e sfacciatamente la libertà delle persone libere […] quando quest’iniziativa è visibilmente cominciata deve finire nascosta o negata.”

“[…] government executed for the good of all, and with the consent of all, is liberty; and the word government is profaned, and its meaning abused, when it signifies anything else.”“[…] il governo eseguito per il bene di tutti, e con il consenso di tutti, è la libertà; e la parola governo è profanata, e il relativo significato abusato, quando è usata per indicare qualsiasi altra cosa.”

“[…] the inestimable blessing of liberty […] it is the parent of virtue, pleasure, plenty, and security.” “[…] l’inestimabile benedizione della libertà […] è genitore di virtù, piacere, abbondanza e sicurezza.”

“In all contentions between liberty and power, the latter has almost always been the aggressor.”“In tutti i conflitti tra libertà e potere, quest’ultimo è quasi sempre stato l’aggressore.”

“Only government founded upon liberty is a public blessing; without liberty, it is a public curse.”“Solo un governo fondato sulla libertà è una benedizione pubblica, senza libertà è una maledizione pubblica.”

“[…] liberty is the unalienable right of all mankind.  All governments, under whatsoever form they are administered, ought to be administered for the good of the society; when they are otherwise administered, they cease to be government, and become usurpations.”“[…] la libertà è il diritto inalienabile di tutta l’umanità. Tutti i governi, sotto qualunque forma siano amministrati, devono necessariamente essere amministrati per il bene della società; quando sono amministrati in altro modo, cessano di essere governi, e diventano usurpazioni.”

“All men are born free; liberty is a gift which they receive from God himself […]”“Tutti gli uomini sono nati liberi, la libertà è un dono che hanno ricevuto da Dio […]”

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“True and impartial liberty is therefore the right of every man to pursue the natural, reasonable, and religious dictates of his own mind; to think what he will, to act as he thinks, provided he acts not to the prejudice of another; to spend his own money himself, and lay out the produce of his labor his own way; and to labor for his own pleasure and profits, and not for others who are idle, and would live […] by pillaging and oppressing him, and those that are like him […]”“La libertà vera ed imparziale è, dunque, il diritto che segue i ragionevoli dettami naturali e religiosi della mente di ogni uomo; pensare secondo la propria volontà, agire secondo pensieri propri, spendere il proprio denaro e proporre i prodotti di un faticoso lavoro che ha come fine il piacere e il profitto; ma non agire al di sotto di un pregiudizio altrui, non lavorare per altri oziosi che vivrebbero […] saccheggiando ed opprimendo i propri simili […]”

“Where liberty is lost, life grows precarious, always miserable, often intolerable. Liberty is to live upon one's own terms; slavery is to live at the mercy of another[…]”“Dove la libertà è persa, la vita si sviluppa rischiosa, sempre miserabile, spesso intollerabile. La libertà è vivere sui propri alla pari; la schiavitù è vivere alla mercè di un altro […]”

“This passion for liberty in men, and their possession of it, is of that efficacy and importance, that it seems the parent of all the virtues […]”“La passione della libertà negli uomini, ed il suo possesso, è efficacie ed importante, poichè si manifesta come la natura di tutte le virtù […]”

“[…] all civil happiness and prosperity is inseparable from liberty […]”“[…] tutta la felicità e la prosperità civile sono inseparabili dalla libertà […]”

“[…] when a government is founded upon liberty and equal laws, it is ridiculous for those in the administration to have any hopes of preserving themselves long there, but by just actions […]”“[…] quando un governo è fondato su principi di libertà ed eque leggi, è ridicolo per coloro che amministrano avere speranza di conservare la propria posizione a lungo termine, ma piuttosto avere la speranza di conservare le azioni giuste.”

“[…] civil governments were instituted by men, and for the sake of men […] men have a right to expect from them protection and liberty, and to oppose rapine and tyranny wherever they are exercised […]”“I governi civili sono stati istituiti dagli uomini, e per gli uomini […] che hanno il diritto di attenersi alla loro protezione e alla loro libertà, e opporsi a rapine e tirannia dovunque siano esercitati […]”

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