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Settimanale giuridico, fiscale, previdenziale N.09 2015 2 marzo ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO Consiglio Provinciale di Roma Edizione di Roma La Rivista del Lavoro

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Settimanale giuridico, fiscale, previdenziale

N.09 2 0 1 5 2 marzo

ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO

Consiglio Provinciale di Roma

Edizione di Roma

La Rivista del Lavoro

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La Rivista del Lavoro 09/2015

Presidente della Repubblica

La Legge di conversione del Milleproroghe è in Gazzetta

Legge n. 11 del 27 febbraio 2015

G.U. n. 49 del 28 febbraio 2015

E stata pubblicata in Gazzetta la legge di conversione del Decreto Legge 31 dicembre 2014, n. 192

con la proroga di termini previsti da disposizioni legislative.

Consiglio dei Ministri

Le nuove tipologie contrattuali

Governo

Bozza di Decreto

E’ stato emesso dal Governo lo schema di decreto legislativo recante il testo organico delle tipologie

contrattuali e la revisione della disciplina delle mansioni, in attuazione della Legge 10 dicembre 2014,

n. 183.

Ministeri

Riduzione dei premi artigiani per l’anno 2014

Ministero del Lavoro e Ministero delle Finanze

Decreto del 18 dicembre 2014

E’ stato pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro il decreto che fissa, per l’anno 2014, la riduzione

spettante alle imprese artigiane, ai sensi dell’art. 1, comma 780 e 781, lett. b), della Legge n.

296/2006, nella misura pari al 7,99% del premio assicurativo dovuto.

Garanzia Giovani: metodo di profilazione degli iscritti al portale

Ministero Lavoro

Decreto Direttoriale 10/SegrDG/2015

E’ stato pubblicato sul sito ministeriale il decreto che adotta la metodologia di definizione del sistema

per la profilazione degli iscritti al portale www.garanziagiovani.gov.it. Il sistema attribuisce ad ogni

utente, preso in carico dal Piano Garanzia Giovani, un coefficiente di svantaggio, indice della

Appunti di lavoro

Le Novità della Settimana

da lunedì 23 febbraio a domenica 1° marzo

La Redazione

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La Rivista del Lavoro 09/2015

probabilità di non essere occupato e di trovarsi nella condizione di Neet, al fine di assicurare la

costruzione di un percorso individuale coerente con le caratteristiche personali, formative e

professionali dell’utente.

Agenzia delle Entrate

Il CU2015 va inviato solo per redditi imponibili

Agenzia delle Entrate

Comunicato stampa del 12 febbraio 2015

Camera dei Deputati - Commissione Finanze

Interrogazione n. 5-04817 del 25 febbraio 2015

I sostituti d’imposta non devono inviare all’Agenzia delle Entrate le CU2015 attestanti soli redditi

esenti, in quanto la trasmissione all’Agenzia delle Certificazioni Uniche è finalizzata all’elaborazione

della dichiarazione dei redditi precompilata e i redditi esenti non devono essere riportati in

dichiarazione.

Inps

Personale in salvaguardia: ricostituzione degli assegni straordinari

Inps

Messaggio n. 1338 del 20 febbraio 2015

Sono stati forniti chiarimenti sulle modalità di ricostituzione degli assegni straordinari erogati dal

Fondo di solidarietà del personale addetto al servizio della riscossione dei tributi erariali.

Azienda esodante e polizza fideiussoria in caso di fusione

Inps

Messaggio n. 1392 del 24 febbraio 2014

L’azienda esodante che decide di avviare un’operazione di fusione per incorporazione in altra azienda,

deve garantire il credito vantato dall’Inps con una nuova polizza fideiussoria presentata dalla società

incorporante, oltre a quella già prevista dall’art. 4, c. 3 della Legge n. 92/2012. Il nuovo obbligo

nasce dal venir meno della capacità processuale e giuridica della azienda esodante incorporata, dato

che, nel momento in cui si conclude l’operazione di fusione, si verifica l’effetto della cancellazione

della stessa dal registro delle imprese.

Assegni straordinari di sostegno del reddito

Inps

Messaggio n. 1393 del 24 febbraio 2015

Sono state fornite nuove indicazioni sulla gestione contabile dei conguagli a credito e a debito degli

assegni straordinari di sostegno del reddito erogati dai Fondi di solidarietà.

Pensioni: conguagli Irpef trattenuti da marzo

Inps

Messaggio n. 1424 del 25 febbraio 2015

Con l’introduzione del modello Comunicazione Unica 2015, la Piattaforma Fiscale rielabora i dati,

unificando le varie posizioni e rideterminando il conguaglio Irpef. I conguagli a debito per Irpef anno

2014 sono trattenuti a partire dal mese di marzo.

Agricoltura: contribuzione per l’anno 2015

Inps

Circolare n. 49 del 26 febbraio 2015

Sono state pubblicate le aliquote contributive delle aziende agricole valevoli per l’anno 2015. Per la

generalità delle aziende agricole, l’aliquota contributiva per il 2015 è fissata nella misura complessiva

del 28,30%, di cui 8,84% a carico del lavoratore. Ai fini del versamento della contribuzione, si

richiamano le disposizioni in materia di minimali e massimali di legge.

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Convenzione Inps e Es.a.ar.co.

Inps

Circolare n. 50 del 26 febbraio 2015

Si rende noto che è stata sottoscritta la convenzione, ai sensi dell’art. 18 della Legge 23 luglio 1991

n. 223, per la riscossione dei contributi associativi dovuti dai propri iscritti sulle prestazioni

temporanee. L’Inps fornisce le istruzioni procedurali e contabili.

Esposizione all’amianto e certificazioni Inail

Inps

Circolare n. 51 del 26 febbraio 2015

Sono stati forniti chiarimenti sull’applicazione dell’articolo 1, comma 112, della legge 23 dicembre

2014, n. 190 recante disposizioni sulla salvaguardia della validità ed efficacia delle certificazioni di

esposizione all’amianto rilasciate dall’Inail, ai fini del conseguimento del beneficio di cui all’art. 13,

comma 8, della Legge 27 marzo 1992, n. 257 e successive modificazioni, per lavoro svolto con

esposizione all’amianto.

Piloti del pilotaggio marittimo e marittimi abilitati al pilotaggio: pensione di vecchiaia

Inps

Messaggio n. 1445 del 26 febbraio 2015

Come illustrato con circolare n. 86/2014, a seguito del D.P.R. 28 ottobre 2013, n. 157, il diritto alla

pensione di vecchiaia dei piloti del pilotaggio marittimo e dei marittimi abilitati al pilotaggio si

consegue al raggiungimento del requisito anagrafico ridotto di cinque anni rispetto a quello tempo

per tempo in vigore nel regime generale obbligatorio, senza applicazione di alcuna finestra.

L’Inps fornisce ulteriori precisazioni in merito all’accesso alla pensione di vecchiaia.

Attuazione dell’Accordo Nazionale sul progetto di telelavoro domiciliare

Inps

Circolare n. 52 del 27 febbraio 2015

E’ stata definita la procedura per l’applicazione dell’Accordo Nazionale di telelavoro domiciliare e

progetto sperimentale di telelavoro satellitare, in applicazione di quanto disposto dall’art. 34, comma

2, lettere a) e b) del Ccnl14/02/2001.

Inail

Rischio patogeno protratto oltre il quindicennio: istruzioni

Inail

Circolare n. 32 del 24 febbraio 2015

Sono state fornite le istruzioni per la trattazione delle domande presentate nel caso di aggravamento

verificatosi dopo il quindicennio dalla data della denuncia a seguito di tecnopatia riconosciuta senza

postumi indennizzabili in rendita.

Denunce annuali delle retribuzioni entro il 2 marzo 2015

Inail

Circolare n. 33 del 25 febbraio 2015

Si precisa che il termine per la presentazione delle denunce annuali delle dichiarazioni delle

retribuzioni corrisposte nel 2014 è il 2 marzo 2015, in quanto il 28 febbraio cade di sabato ed il

termine è quindi prorogato al primo giorno lavorativo successivo.

Altri

Contribuzione: dichiarazione versamenti anno 2014

Previndai

Comunicato del 24 febbraio 2015

Si rende noto che è a disposizione degli iscritti che hanno effettuato versamenti volontari, nell'Home

personale della sezione riservata del sito accessibile tramite password, la dichiarazione relativa alla

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contribuzione versata nell'anno 2014. Si ricorda che, in base a quanto stabilito dall’art. 8, comma 4,

del D. Lgs. 252/2005, la contribuzione versata alla previdenza complementare (esclusa la quota

riferibile al Tfr), è deducibile dal reddito complessivo per un importo non superiore ad € 5.164,57.

Giurisprudenza

Patto di prova e mansioni indicate in contratto

Corte di Cassazione - Sezione Lavoro

Sentenza n. 3852 del 25 febbraio 2015

Il patto di prova apposto al contratto di lavoro, oltre a dover risultare da atto scritto, deve contenere

la specifica indicazione delle mansioni che ne costituiscono l’oggetto, in relazione alle quali il datore

di lavoro dovrà esprimere la propria valutazione sull’esito della prova. La Suprema Corte ha stabilito

che tale specificazione può essere indicata anche per relationem alla qualifica di assunzione che

corrisponda a una declaratoria del contratto collettivo che definisce le mansioni.

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G. U. n. 48

del

27 febbraio

Ministero delle Politiche

Agricole Alimentari e

Forestali

DECRETO

13 gennaio 2015

Concessione di un credito d'imposta per le spese

per i nuovi investimenti sostenuti per lo sviluppo

di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie,

nonché per la cooperazione di filiera, nell'ambito

di reti di imprese che producono prodotti agricoli,

della pesca e dell'acquacoltura di cui all'Allegato

I del Trattato sul funzionamento dell'Unione

europea. (15A01473)

Ministero dell’Istruzione,

dell’Università e della

Ricerca

COMUNICATO

Bando PNRA - Disciplina delle procedure per la

presentazione di proposte di progetti di ricerca

rivolti ad approfondire le conoscenze in Antartide.

(15A01326)

G. U. n. 49

del

28 febbraio

Presidente della

Repubblica

LEGGE

27 febbraio 2015,

n. 11

Conversione in legge, con modificazioni, del

decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, recante

proroga di termini previsti da disposizioni

legislative. (15G00031)

Ministero dell’Istruzione,

dell’Università e della

Ricerca

DECRETO

21 ottobre 2014

Elenco dei soggetti beneficiari di cui all'articolo

14, comma 1, del decreto n. 593, dell'8 agosto

2000, per l'anno 2012. (Decreto n. 3262).

(15A01348)

TESTO COORDINATO

del Decreto-Legge

31 dicembre 2014,

n. 192

Testo del decreto-legge 31 dicembre 2014, n.

192 (in Gazzetta Ufficiale - serie generale - n.

302 del 31 dicembre 2014), coordinato con la

legge di conversione 27 febbraio 2015, n. 11 (in

questa stessa Gazzetta Ufficiale alla pag. 1),

recante: «Proroga di termini previsti da

disposizioni legislative.». (15A01556)

I documenti prelevabili tramite link provengono dalla Gazzetta Ufficiale

http://www.gazzettaufficiale.it. Si ricorda che l'unico testo definitivo è quello pubblicato sulla

Gazzetta Ufficiale a mezzo stampa, che prevale in casi di discordanza.

La Gazzetta Ufficiale è anticipata quotidianamente sul sito.

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Lunedì 23 febbraio

Assegno Naspi per 1,5 milioni di disoccupati

Prende forma il nuovo quadro degli ammortizzatori sociali. Dopo il Consiglio dei Ministri di venerdì

scorso, nel mosaico dei sussidi stanno per incastrarsi tre tessere, per altrettanti paracadute che si

apriranno in soccorso di chi perderà il lavoro nei prossimi mesi. Naspi, Asdi e Dis-Coll al posto di

mini-Aspi, Aspi e una tantum per i collaboratori che sono, invece, in uscita dal puzzle. Aspi e mini -

Aspi andranno in soffitta tra poco più di due mesi (deadline fissata al primo maggio) e lasceranno

campo libero alla Naspi, che secondo le stime del Governo assicurerà un sostegno a 1,5 milioni di

disoccupati nel 2015 (con un aumento della copertura dal 96% al 97,2%).

Francesca Barbieri - Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 5

Bonus all'hotel digitalizzato

Credito di imposta del 30% riferito agli anni 2014, 2015 e 2016 (per i costi sostenuti nella

digitalizzazione delle imprese turistiche esercizi ricettivi, agenzie di viaggio e tour operator). Il

credito d'imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo. L'agevolazione è concessa a ciascuna

impresa fino all'importo massimo complessivo di 12.500 euro nei tre anni d'imposta.

Cinzia De Stefanis – Italia Oggi, pag. 14

Bonus sui beni in economia

Possono essere realizzati a partire dallo scorso 25 giugno 2014, compresi i beni costruiti in economia.

Si tratta degli investimenti in beni strumentali nuovi che il decreto competitività agevola con il credito

d'imposta del 15%. Le imprese avranno tempo fino al 30 giugno 2015 per beneficiare del bonus, che

potrà essere utilizzato in compensazione nell'F24. Queste sono le principali indicazioni per la fruizione

del credito d'imposta previste dalla circolare esplicativa dell'Agenzia delle Entrate n. 5/E del 19

febbraio 2015.

Bruno Pagamici – Italia Oggi, pag. 13

Ecobonus, ventaglio di opzioni

L'ecobonus del 65% è stato esteso per tutto l'anno 2015 anche per le nuove installazione di impianti

per la climatizzazione invernale a biomasse. Ma per installare caldaie o stufe a legna o a pellet a

disposizione delle imprese vi sono altri due strumenti: le detrazioni del 50% per le ristrutturazioni

edilizie e gli incentivi del conto termico. Queste le indicazioni contenute nella nuova guida

Note di stampa

La Settimana sui Quotidiani da lunedì 23 febbraio a domenica 1° marzo

Lia Pesarin

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dell'Agenzia delle Entrate rubricata “Agevolazioni per il risparmio energetico”.

Cinzia De Stefanis – Italia Oggi, pag. 11

In pensione prima con sgravi contributivi e riscatto della laurea

Il Governo rimanda la discussione alla prossima legge di Stabilità. Tuttavia, nonostante gli ostacoli

dell’Unione europea, la richiesta di rendere flessibile l’età di pensionamento modificando la riforma

Fornero, non viene solo da sinistra e dai sindacati ma anche dal Nuovo centrodestra, alleato di

Governo del Pd.

Enrico Marro - Corriere Della Sera, pag. 1

Lavoro, la nuova mappa degli indennizzi

La reintegrazione nel posto di lavoro del nuovo assunto a tempo indeterminato, in caso di illegittimità

del licenziamento, sarà molto più difficile e sarà limitata, oltre che al recesso privo di forma scritta,

nullo e discriminatorio, al solo licenziamento disciplinare rispetto al quale sia dimostrata

l’insussistenza del fatto materiale contestato al lavoratore. È il quadro che scatterà con l’entrata in

vigore del decreto legislativo sul contratto a tutele crescenti, varato venerdì dal Consiglio dei Ministri.

Franco Balbi e Alberto Bosco - Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 4

Le Co.co.co. al capolinea

Non è l’abolizione (o semi abolizione) dell’articolo 18 la spina dorsale del Jobs Act , ma la

cancellazione di tutte le forme di lavoro grigio e la loro trasformazione in contratti di lavoro a tempo

indeterminato (a tutele crescenti). Matteo Renzi ha detto che, nel 2015, 200 mila lavoratori

passeranno quest’anno da un contratto di finta co.co.co. o co.co.pro. a un contratto di lavoro

subordinato: oggi non hanno alcuna garanzia di stabilità del posto di lavoro, godono di ridotte tutele

pensionistiche (pagate a caro prezzo) e sono privi di ammortizzatori sociali. Domani avranno qualche

certezza in più sul loro futuro. In cambio le imprese vedono cadere vincoli, ormai fuori da ogni logica

produttiva, sui licenziamenti. Questo dovrebbe eliminare molte remore a dare il via a nuove

assunzioni (agevolate dalla legge di Stabilità anche con sgravi contributivi per i primi tre anni).

Marino Longoni - Italia Oggi, pag. 1

Minimi, regime al ripescaggio

Nuova vita al regime dei minimi. Nel 2015 sarà ancora possibile iniziare un'attività d'impresa o di

lavoro autonomo optando per il regime fiscale di vantaggio di cui all'articolo 27, commi 1 e 2, del

D.L. n. 98/2011. Il regime dei minimi ad aliquota dell'imposta sostitutiva del 5% trova dunque nuova

vita dopo che la Legge di Stabilità per il 2015 (Legge n. 190/2014) ne aveva inizialmente decretato

la definitiva soppressione a far data dal 31 dicembre 2014.

Andrea Bongi – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 6

Naspi, Asdi o ricollocazione, ammortizzatori al restyling

Licenziato dal Consiglio dei Ministri di venerdì scorso il decreto legislativo attuativo per il r iordino

dell’intera normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di

ricollocazione degli stessi, in attuazione delle deleghe conferite al Governo dalla Legge n. 183/2014.

Nel computo della delega di riordino le nuove misure entreranno in vigore a decorrere dall’anno in

corso con la relativa soppressione delle attuali misure e con l’aggiunta di un contratto di

ricollocazione spendibile nel trovare una nuova occupazione. La Naspi, questo l’acronimo per

identificare la Nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego, sarà applicabile a tutti i

lavoratori che abbiano perduto involontariamente il lavoro a decorrere dal 1° maggio 2015 e

sostituirà, dalla stessa data, le prestazione di Aspi e miniAspi introdotte dalla Legge Fornero. A

decorrere dal 1° gennaio 2017 la Naspi non potrà essere corrisposta per un periodo che ecceda le

78 settimane.

Enzo Summa - Italia Oggi, pag. 4

Psicologhe Asl: spetta la maternità piena

Le psicologhe che esercitano la libera professione e, contemporaneamente, intrattengono un

rapporto di consulenza a tempo indeterminato con l’Asl, non possono vedersi negato il diritto al

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La Rivista del Lavoro 09/2015

godimento dell’indennità di maternità, sulla base del presunto divieto di cumulo tra le somme pagate

dalla Asl in caso di maternità e quelle dovute dall’Ente di previdenza (Enpap) per lo stesso evento.

Giampiero Falasca - Il Sole 24 Ore, pag. 23

Risarcimenti legati all’anzianità

Reintegra del tutto eccezionale per il nuovo contratto a tutele crescenti. Fatto salvo il licenziamento

discriminatorio, nullo o orale, per il quale non ci sono modifiche sostanziali, il nuovo regime di tutela

nel caso di licenziamento disciplinare illegittimo prevede la conservazione del posto di lavoro nella

sola ristretta eccezione dell’insussistenza del fatto materiale contestato al lavoratore, circostanza

che deve essere dimostrata in giudizio. L’articolo 3 del decreto attuativo riconosce a tutela del

licenziamento senza giusta causa o giustificato motivo soggettivo il pagamento di un’indennità non

assoggettata a contribuzione previdenziale, pari a due mensilità per ogni anno di servizio, in misura

comunque non inferiore a quattro e non superiore a ventiquattro mensilità.

Pasquale Staropoli - Italia Oggi, pag. 5

Sconti fino a 8 mila per chi assume a tempo indeterminato

Assunzioni in saldo per il 2015. Chi arruola lavoratori disoccupati da almeno sei mesi, infatti, può

contare su uno sconto totale dei contributi per tre anni, nel limite di 8.060 euro all'anno.

L'opportunità è stata offerta dalla legge di Stabilità 2015 che ha introdotto il nuovo incentivo

all'occupazione “stabile” (si chiama “esonero contributivo”) a favore di tutti i datori di lavoro,

imprenditori e non, tra cui, studi professionali.

Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 17

Ticket licenziamenti rivalutato

Più pesante il ticket contributivo dovuto sui licenziamenti. Quest'anno, infatti, l'impresa dovrà

versare all'Inps 489,61 euro per ogni anno di anzianità aziendale posseduta dal dipendente che

intende licenziare (40,80 euro mensili). La nuova misura del ticket deriva dalla rivalutazione (+1,2%)

del massimale mensile Aspi, che rappresenta la base di calcolo del contributo introdotto dalla riforma

Fornero (Legge n. 92/2012).

Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 16

Martedì 24 febbraio

730 online, la privacy costa

Nella precompilata la tutela della privacy sarà a caro prezzo. Gli obblighi e i rischi che finiranno per

gravare sui sostituti, Caf e professionisti abilitati, rendendo ancor più tortuoso e insidioso il percorso

del 730 precompilato finiranno, inevitabilmente, per scaricarsi su tutti quei contribuenti che non

saranno in grado di accedere direttamente alla propria dichiarazione. È questo lo scenario che si

evince scorrendo il provvedimento di accesso alla dichiarazione 730 precompilata da parte del

contribuente e degli altri soggetti autorizzati, pubblicato ieri sul sito dell'Agenzia delle Entrate.

Andrea Bongi – Italia Oggi, pag. 23

Acquisto d’azienda in sicurezza

La richiesta di certificazione preventiva all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate da parte del cessionario

può bloccare future contestazioni del Fisco sulla responsabilità solidale dei debiti tributari e delle

sanzioni connesse precedenti alla cessione di azienda. Nel caso di cessione di azienda, infatti,

l’articolo 14 del Decreto Legislativo n. 472/97 prevede la responsabilità tributaria del cessionario in

via solidale con il cedente per il pagamento delle imposte e delle sanzioni riferite a violazioni

commesse nell’anno in cui è avvenuto il trasferimento dell’azienda e nei due precedenti, anche se

non contestate o irrogate alla data della cessione.

Rosanna Acierno – Il Sole 24 Ore, pag. 40

Amministratori giudiziari, contributo senza Albo

Con l’Informativa n. 9/2015 del 4 febbraio il Ministero della Giustizia (dipartimento per gli Affari di

giustizia) ha ribadito al Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili l’obbligo di

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versare il contributo annuale per l’iscrizione all’Albo degli amministratori giudiziari, un Albo che, a

ormai quasi cinque anni dalla sua istituzione, non è ancora operativo.

Francesca Milano - Il Sole 24 Ore, pag. 40

Assunzioni, Incognita mobilità

Cambiare sede non più solo per avvicinarsi alla famiglia. La mobilità dell'era Renzi porrà in cima alla

classifica la ricerca del posto fisso e degli aumenti di stipendio. Secondo gli annunci fatti dal Governo

sulle nuove immissioni in ruolo, in attesa di trovare conferma nel testo del decreto legge sulla Buona

Scuola al Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo, non seguiranno più la logica territoriale delle

graduatorie provinciali a esaurimento.

Carlo Forte - Italia Oggi, pag. 34

Camusso chiede chiarimenti a Landini, critiche anche da Cisl

Faccia a faccia tra Camusso e Landini all’indomani delle polemiche sul suo presunto impegno politico.

Ieri l’incontro nella sede di Corso d’Italia con la leader della Cgil è stato un’occasione per un

chiarimento, con Susanna Camusso che ha ribadito la necessità di evitare commistioni tra politica e

sindacato. Tutto nasce dall’intervista pubblicata domenica da “Il Fatto quotidiano” e titolata “Faccio

politica”, in cui Landini aveva detto: “È ora di sfidare Renzi”, sostenendo che “il sindacato si deve

porre il problema di una coalizione sociale più larga e aprirsi a una rappresentanza anche politica”.

Landini ha poi smentito il titolo, ma sul contenuto dell’intervista nella stessa giornata è intervenuto

il premier Renzi.

Giorgio Pogliotti - Il Sole 24 Ore, pag. 8

Confische, si paga senza Albo

Amministratori giudiziari (ancora) senza Albo, ma costretti a versare l'annuale quota per la sua

tenuta “senza di fatto sapere perché e per cosa”. La denuncia, solo l'ultima in materia, arriva dal

Consiglio nazionale dei dottori commercialisti all'indomani della nota con cui il Ministero della

Giustizia ha precisato che, anche per l'anno in corso, gli amministratori giudiziari saranno tenuti a

versare il contributo di 100 euro per la tenuta dell'Albo.

Benedetta Pacelli – Italia Oggi, pag. 28

“Delega Pa entro l’estate, no a favoritismi sull’articolo 18”

La riforma della Pubblica amministrazione “è tutt’altro che arenata”. A garantirlo è il Ministro per la

Semplificazione e la Pa, Marianna Madia, respingendo le critiche di un insabbiamento del disegno di

legge delega che continua a procedere a passo lento nel suo cammino al Senato.

M. Rog. - Il Sole 24 Ore, pag. 8

Disoccupate, maxi bonus Inps in questi Comuni

E’ di nuovo possibile chiedere il bonus Inps per le donne disoccupate di qualsiasi età, che in Umbria

risiedono nei Comuni di Terni, Foligno, Spoleto, Narni e Trevi, e che non hanno impiego regolarmente

retributivo da almeno 6 mesi. Ad annunciare la ripresa della possibilità di presentare la domanda è

direttamente il Ministro del Lavoro, Giancarlo Poletti.

Il Giornale dell’Umbria, pag. 27

Doppia notifica inutile peso a carico dei datori di lavoro

I primi due decreti attuativi del Jobs Act licenziati in via definitiva dal Governo vanno nella giusta

direzione, ma inaspettatamente introducono per i datori un nuovo adempimento, con relativa

sanzione, che poteva essere evitato. A evidenziare la novità negativa sono i consulenti del lavoro.

Matteo Prioschi - Il Sole 24 Ore, pag. 43

Gli aiuti in videochiamata

La valutazione delle domande smart&start Italia (200 mln di euro) da parte dell'Invitalia avviene

sulla base delle informazioni presenti nella domanda e nei relativi allegati e di un colloquio con i

proponenti che potrà avvenire, su richiesta, anche a distanza, mediante videochiamata skype. La

valutazione si conclude in 60 giorni dalla presentazione della domanda completa e l'esito è

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La Rivista del Lavoro 09/2015

comunicato alla società all'indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) indicato nella domanda

smart&start Italia. Queste le indicazioni fornite dall'Invitalia in merito alle agevolazioni legate al

bando smart&start Italia. Il bando agevola progetti che prevedono programmi di spesa di importo

compreso tra 100 mila e 1,5 mln di euro (al netto dell'Iva), per acquistare beni di investimento e

sostenere costi di gestione aziendale.

Cinzia De Stefanis – Italia Oggi, pag. 26

Giovani, Formazione obbligata

C’è un esercito di giovani che rischia di non trovare la strada per rientrare nel mercato del lavoro.

Di perdere cioè ogni capacità di adattarsi al cambiamento e di recuperare le competenze necessarie

a un lavoro, per quanto modesto possa essere. E’ l’enorme schiera dei Net che sono usciti dal sistema

dell’istruzione, sono senza un’attività lavorativa e non sono iscritti a corsi di formazione.

Enzo Riboni - Corriere Della Sera, pag. 41

I fondi pensione esonerati dall'invio dei dati al Fisco

Fondi pensione esonerati dall'obbligo dell'invio dei dati contributivi all'Agenzia delle Entrate ai fini

del 730 precompilato. “Considerato il carattere sperimentale della dichiarazione”, ha comunicato ieri

la stessa Agenzia delle Entrate, “in relazione ai contributi versati nell’anno 2014, le forme

pensionistiche complementari non sono tenute a trasmettere la comunicazione prevista dall’articolo

3 del D. Lgs. n. 175/2014”.

Carla De Lellis - Italia Oggi, pag. 23

Il Jobs Act sotto i riflettori a Perugia

Il 2015 potrebbe essere l'anno della svolta per il mercato del lavoro italiano. Il contratto a tutele

crescenti, introdotto dal Jobs Act, dovrebbe incentivare le imprese a offrire occupazione stabile e, di

conseguenza, favorire una ripresa dell'economia.

Italia Oggi, pag. 30

Legge 104, basta il certificato

I docenti e i non docenti, che chiederanno di accedere alla precedenza nei trasferimenti per i portatori

di handicap e per chi li assiste, potranno documentare lo stato di handicap, in via provvisoria,

presentando un certificato rilasciato da uno specialista.

Carlo Forte - Italia Oggi, pag. 35

L’Inps risponde ai consulenti

L'Inps risponde ai quesiti formulati dai consulenti del lavoro. Grazie al rapporto di collaborazione che

intercorre tra l'Istituto e il Consiglio nazionale, nasce un nuovo servizio che vedrà la pubblicazione

sul sito di categoria delle risposte fornite dall'Inps a quesiti specifici formulati.

Italia Oggi, pag. 31

Maternità garantita alle collaboratrici

Maternità sicura alle collaboratrici madri. Il diritto all'indennità, infatti, non verrà bloccato dal

mancato pagamento dei contributi alla Gestione separata dell'Inps da parte del committente.

Italia Oggi, pag. 27

Part time, il verticale è in bilico

I docenti e i non docenti che intendono chiedere la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo

pieno a part time hanno tempo fino al 15 marzo prossimo per presentare la domanda. Il termine è

contenuto nell'Ordinanza Ministeriale n. 446 del 22 luglio 1997 come integrata dall'Ordinanza n. 55

del 13 febbraio 1998. La procedura consiste nella presentazione di un’istanza presso la scuola o

l’istituto di servizio oppure alla scuola di titolarità.

Antimo Di Geronimo - Italia Oggi, pag. 35

Più flessibilità per Fondi e iscritti

Il disegno di legge sulle liberalizzazioni consente ai Fondi pensione di ampliare il bacino di riferimento

dei potenziali partecipanti e agli iscritti di usufruire di una maggiore scelta nelle modalità di

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finanziamento e di accesso alle prestazioni finali.

Claudio Pinna - Il Sole 24 Ore, pag. 43

Più tempo per stare con i figli

Quest'anno i genitori potranno di nuovo fruire del congedo parentale per i figli nati negli anni tra il

2003 e il 2007, con l'estensione del diritto fino ai 12 d'età (invece di otto). Cicogne d'oro quelle tra

il 2009 e il 2012. Sempre quest'anno, infatti, i genitori avranno diritto all'indennità di congedo

parentale, senza vincoli di reddito, fino all'età di sei anni (e non tre) dei figli nati in quegli anni. A

stabilirlo, tra l'altro, è la bozza di decreto attuativo del Jobs Act, approvato in via preliminare venerdì

dal Consiglio dei Ministri.

Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 27

Premi per l'insediamento dei giovani agricoltori

In arrivo le regole per la concessione delle agevolazioni per l'insediamento dei giovani in agricoltura.

Le misure incentivanti sono applicabili su tutto il territorio nazionale nel rispetto di quanto previsto

dalla normativa europea in materia di aiuti di stato nel settore agricolo.

Marco Ottaviano - Italia Oggi, pag. 26

Prescrizione in base alle tutele

Il nuovo contratto a tutele crescenti impone una riflessione sulla prescrizione dei crediti retributivi,

dato che per i nuovi assunti non troverà più applicazione l'articolo 18 della Legge n. 300/1970. La

Circolare n. 4/2015 della Fondazione studi consulenti del lavoro si sofferma sul tema e sulle ragioni

della diversa decorrenza del termine prescrizionale.

Italia Oggi, pag. 30

Sanatoria solo “a metà” per le finte collaborazioni

In arrivo una “sanatoria a metà” per i datori di lavoro che stabilizzano i “finti” collaboratori.

L’assunzione entro il 31 dicembre con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti dei

collaboratori coordinati continuativi, anche a progetto, e di persone titolari di part ita Iva, comporta

per il datore di lavoro l’estinzione delle violazioni sugli obblighi contributivi, assicurativi e fiscali

connessi all’eventuale erronea qualificazione del rapporto di lavoro pregresso, ma esclude dalla

sanatoria “le violazioni già accertate prima dell’assunzione”.

Giorgio Pogliotti - Il Sole 24 Ore, pag. 8

Tutele crescenti sopra 15 dipendenti

Il decreto sul contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a tutele crescenti si applica a

tutti i datori di lavoro, indipendentemente dalle dimensioni, dal numero di occupati e anche

dall’attività esercitata, posto che ne è espressamente prevista l’applicazione anche alle

organizzazioni di tendenza. Al suo interno, però, il decreto opera una differenziazione di trattamento

per quei datori di lavoro che occupano fino a 15 dipendenti nell’unità produttiva o nell’ambito dello

stesso comune, salvo che, pur rimanendo al di sotto di tali limiti, assommino 60 dipendenti

complessivi sul territorio nazionale.

Aldo Bottini - Il Sole 24 Ore, pag. 43

Via chi ha raggiunto i limiti d’età, dalla pensione non si scappa più

Ennesimo tentativo del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione, Maria Anna

Madia, di favorire condotte omogenee da parte delle Pubbliche amministrazioni nell'applicazione delle

più recenti modifiche legislative intervenute in materia di soppressione dell'istituto del trattenimento

in servizio e di risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro.

Nicola Mondelli - Italia Oggi, pag. 35

Visite specialistiche, rebus sui permessi da utilizzare

Dietrofront dell'ufficio scolastico regionale del Veneto: per le visite specialistiche bisogna utilizzare i

permessi per motivi personali e non le assenze per malattia. L'inversione di marcia è stata resa nota

il 12 febbraio scorso, con la Circolare n. 1759, che dice esattamente il contrario di quanto era stato

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affermato dallo stesso ufficio il 4 febbraio con la Nota n. 1334.

Antimo Di Geronimo - Italia Oggi, pag. 34

Mercoledì 25 febbraio

Al dipendente anche mansioni di livello inferiore

Lo schema di decreto legislativo che contiene il testo organico delle tipologie contrattuali, approvato,

in prima lettura, dal Consiglio dei Ministri del 20 febbraio scorso, riscrive il testo dell’articolo 2103

del Codice Civile, che regola la possibilità di modificare le mansioni del lavoratore (il cosiddetto ius

variandi). Il testo dello schema di decreto opera significative innovazioni. Innanzitutto amplia lo

spazio entro cui può liberamente esercitarsi il mutamento unilaterale di mansioni: non più mansioni

equivalenti alle ultime effettivamente svolte, ma riconducibili allo stesso livello d’inquadramento.

Aldo Bottini - Il Sole 24 Ore, pag. 41

Apprendisti sui banchi di scuola

Un miniapprendistato per i giovani vicini alla maturità. Previa sottoscrizione di un protocollo con la

scuola, infatti, i datori di lavoro potranno assumere giovani iscritti al quarto e al quinto anno degli

istituti tecnici e professionali con contratto di apprendistato della durata massima di tre anni, per la

specializzazione professionale. A prevederlo è la bozza di decreto attuativo del Jobs Act (statuto

lavori), approvata venerdì dal Consiglio dei Ministri, nella parte relativa alle modifiche del contratto

di apprendistato.

Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 38

Attività “accessoria” da segnalare

Nel corso degli anni la figura del lavoratore accessorio, grazie anche a una normativa sempre più

permissiva, ha perso l’aggancio all’occasionalità ed alla marginalità a cui faceva riferimento, al punto

da porsi principalmente in concorrenza con il lavoro subordinato (e, in casi residuali, anche nei

confronti del lavoro autonomo), con l’unico vincolo rappresentato dal rispetto di soglie massime di

compenso annuali, sia in capo al committente sia al lavoratore. L’articolo 52 dello schema di decreto

legislativo sulle tipologie contrattuali individua come lavoro accessorio le “attività lavorative di natura

subordinata o autonoma che non danno luogo, con riferimento alla totalità dei committenti, a

compensi superiori a 7mila euro nel corso di un anno civile”, rivalutati in base all’indice Istat.

Francesco Natalini - Il Sole 24 Ore, pag. 46

Call center esclusi dal Jobs Act

“Noi non siamo un'eccezione alla regola. Piuttosto riteniamo che il Governo abbia capito che non

stiamo scherzando, che la nostra volontà è quella di tutelare posti di lavoro”. Umberto Costamagna,

presidente di Assocontact, l'associazione che rappresenta i contact center in outsourcing, considera

una vittoria la versione finale del decreto delegato approvato venerdì scorso da Palazzo Chigi. Il

decreto riguardante il contratto a tutele crescenti prevede infatti l'abolizione dei contratti di

collaborazione a progetto a partire dal 1° gennaio 2016, ma facendo salve «le collaborazioni

regolamentate da accordi collettivi».

Andrea Biondi – Il Sole 24 Ore, pag. 15

Congedi parentali possibili anche a ore

Lo schema di decreto legislativo in materia di conciliazione vita-lavoro esaminato in via preliminare

dal Consiglio dei Ministri del 20 febbraio prevede molte modifiche al complesso dei diritti/doveri dei

genitori. Tuttavia, per problemi di copertura finanziaria, gran parte delle disposizioni varrebbe solo

per il 2015. Ci si chiede però quanto sia efficace un intervento per un periodo così limitato. L’istituto

maggiormente toccato dal provvedimento è il congedo parentale, la cui durata resta però invariata.

Il periodo massimo di fruizione viene esteso dall’ottavo anno di vita del bambino al dodicesimo.

Nevio Bianchi e Barbara Massara - Il Sole 24 Ore, pag. 46

Consulenti Sciopero revocato

I consulenti del lavoro revocano lo sciopero. “Davanti alle osservazioni della Commissione di garanzia

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per gli scioperi nel settore pubblico abbiamo deciso di revocare l'agitazione indetta dal nostro

sindacato a partire dal 7 marzo prossimo per non rischiare di generare danni ai nostri clienti”, lo ha

dichiarato ieri Andrea Fortuna, Presidente regionale lombardo di Ancl.

Italia Oggi, pag. 33

“Disciplinari” chiusi con indennizzo

La modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori operata dal decreto sulle tutele crescenti

facente parte del Jobs Act introdurrà, come avviene nella maggior parte degli altri Paesi europei, il

rimedio generale, nel caso di accertamento di un licenziamento ingiustificato, del pagamento di una

somma risarcitoria determinata in relazione all’anzianità di servizio (da quattro a 24 mensilità). Tale

rimedio esclusivamente risarcitorio, però, trova applicazione soltanto per i rapporti di lavoro che

insorgeranno dopo l’entrata in vigore della legge (il giorno dopo la sua pubblicazione sulla “Gazzetta

Ufficiale”). Pertanto, il regime previsto dall’articolo 18 (nella versione modificata nel 2012) resta

applicabile a tutti i rapporti di lavoro costituiti prima di tale data.

Franco Toffoletto – Il Sole 24 Ore, pag. 41 e pag. 43

Ddl concorrenza, professioni in rivolta

Commercialisti e notai contro avvocati; farmacisti e gestori dei fondi pensione in rivolta, critiche

dalle professioni tecniche e dagli stessi avvocati; quelli che protestano di meno sono gli assicuratori

che chiedono, attraverso l’Ania, misure più stringenti sulle frodi e più chiarezza sulle tabelle dei

risarcimenti

Giorgio Costa – Il Sole 24 Ore, pag. 39

Giù l’indice di insicurezza. Italia ancora in affanno ma ora ha meno paura

“Il cielo plumbeo è diventato meno grigio”. Lasciata alle spalle la grande paura, il Paese si risveglia

in una «terra di mezzo», stretto tra ansie quotidiane e terrore globale. La crisi economica allarma

ancora il 67% degli italiani: molto più del terrorismo, infatti, è la perdita del lavoro e il futuro dei

figli a non far dormire i nostri concittadini. Neppure la paura della criminalità rallenta. Ma nonostante

la temperatura resti alta, la febbre del Paese pare scendere: tutti gli indici di insicurezza calano.

Insomma: toccato il fondo, si comincia a risalire.

Vladimiro Polchi - La Repubblica, pag. 22

I criteri di scelta violati “costano” un risarcimento

La disciplina introdotta con il decreto legislativo sul contratto a tempo indeterminato a tutele

crescenti si applica anche ai licenziamenti collettivi. In ipotesi di ritenuta illegittimità, dunque, anche

ad essi si applicherà la disciplina sulle tutele crescenti, con riconoscimento di due mensilità

dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del Tfr per ogni anno di servizio prestato, con

una base minima di quattro mensilità e una soglia massima di 24 mensilità.

Giuseppe Bulgarini D’Elci - Il Sole 24 Ore, pag. 41

Jobs Act, una guida per capire

La ripresa del Paese e l'inversione degli attuali indici di disoccupazione dovevano necessariamente

passare attraverso una riforma del mondo del lavoro. Anche se, come affermato da illustri studiosi,

una norma non può essere sufficiente ad incentivare l'occupazione, può forse essere utile per

superare quattro dei gravi mali da cui è afflitto, ormai da decenni, il mondo del lavoro italiano.

Maria Pia Nucera - Italia Oggi, pag. 40

Le collaborazioni restano ma perdono il progetto

Le collaborazioni a progetto finiranno in archivio dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo il cui

schema è stato approvato in prima lettura il 20 febbraio. Sono infatti abrogati i commi da 61 a 69-

bis del D. Lgs. n. 276 del 2003, che rimarranno operanti solo per disciplinare i contratti in essere

alla data di entrata in vigore del decreto. Stante l’abrogazione dell’articolo 69-bis, ciò vale anche per

le prestazioni lavorative rese con modalità di collaborazione coordinata e continuativa da titolare di

partita Iva.

Alfredo Casotti e Maria Rosa Gheido - Il Sole 24 Ore, pag. 41

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Macchinari imbullonati tassati

I macchinari imbullonati concorrono alla determinazione della rendita catastale. Lo ha affermato la

sezione tributaria della Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 3166 del 18 febbraio scorso, che ha

richiamato le disposizioni contenute nella Legge di Stabilità 2015 sui criteri di calcolo della rendita

catastale degli immobili a destinazione industriale.

Sergio Trovato – Italia Oggi, pag. 36

Meno oneri per le imprese con il nuovo apprendistato

Il nuovo contratto d’apprendistato “per la qualifica, il diploma e la formazione professionale” proposto

dal Governo “sarà più conveniente per le imprese”. Ne sono convinti i tecnici del Ministero del Lavoro:

per attivarlo non serviranno più gli adempimenti burocratici previsti oggi. Basterà la firma di un

protocollo con l’istituzione formativa a cui lo studente è iscritto. Inoltre, il datore è esonerato da

“ogni obbligo retributivo” per le ore di formazione svolte in aula. Le ore di formazione a carico

dell’impresa saranno pagate al 10% (attualmente lo “sconto” è al 35%, per effetto del decreto Poletti

di maggio scorso). In sostanza su circa 1.076 ore di apprendistato in un anno, 760 continueranno a

essere retribuite fino a due livelli di inquadramento inferiore o con le percentuali in base all’anzianità

di servizio. Le restanti mille, invece, per il 50% (ore nell’istituzione formativa) saranno gratis, e

l’altro 50% (ore di formazione in azienda) saranno pagate al 10 per cento.

Claudio Tucci - Il Sole 24 Ore, pag. 9

Motivo economico, niente reintegra

Le norme sul contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti si applicheranno a tutti gli

impiegati, operai e quadri assunti dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo approvato, in via

definitiva, dal Consiglio dei Ministri il 20 febbraio. Le nuove previsioni apportano rilevanti modifiche

in tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo (ma non solo) eliminando, da un lato, la

farraginosa procedura preventiva presso la Dtl - oggi prevista per le imprese sopra i 15 dipendenti -

e, dall’altro, la reintegrazione in caso di licenziamento illegittimo. Nel caso in cui il Giudice accerti

che non ricorrono gli estremi del licenziamento per giustificato motivo oggettivo, infatti, il lavoratore

avrà diritto esclusivamente a un’indennità (non assoggettata a contribuzione previdenziale) pari a 2

mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto per

ogni anno di anzianità aziendale, con un limite minimo di quattro mensilità (ciò per evitare

“licenziamenti facili” nei primi due anni) e un massimo di 24 mensilità, in linea con quanto sin qui

stabilito dalla riforma Fornero. Con questa riforma si viene dunque a creare un doppio binario tra

nuovi e vecchi assunti.

Angelo Zambelli – Il Sole 24 Ore, pag. 41 e pag. 42

Multa per i troppi contratti a termine

Sul contratto a termine lo schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri del 20

febbraio chiarisce che il superamento del plafond di utilizzo è soggetto solo alla sanzione

amministrativa. Quanto alle regole di funzionamento del contratto a tempo determinato - durata,

proroghe, rinnovi - lo schema di decreto legislativo contiene poche modifiche. Si tratta di una scelta

opportuna, in quanto questo contratto è stato interessato da una profonda revisione solo lo scorso

anno (con il D.L. n. 34/2014); non avrebbe senso approvare una nuova riforma, anche perché le

regole attuali hanno mostrato di funzionare bene.

Giampiero Falasca – Il Sole 24 Ore, pag. 41 e pag. 45

Nel tempo parziale lavoro supplementare anche senza causale

Modifiche più formali che sostanziali per il contratto a tempo parziale. I cambiamenti sostanziali

riguardano soprattutto le prestazioni supplementari, le clausole elastiche e flessibili, il diritto di

precedenza e/o di trasformazione del rapporto, con la conseguenza di rendere meno rigido questo

tipo di contratto. È stata introdotta una maggiore liberalizzazione con riferimento alle causali che

consentono di chiedere prestazioni supplementari.

Nevio Bianchi - Il Sole 24 Ore, pag. 46

Offerta di conciliazione da 2 a 18 mensilità

Il decreto legislativo con le disposizioni in materia di contratto a tempo indeterminato a tutele

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crescenti introduce, in caso di licenziamento, un nuovo tentativo di conciliazione questa volta

facoltativo. Infatti, “l’offerta di conciliazione” prevista nel decreto sul contratto a tutele crescenti

statuisce che il datore di lavoro potrà offrire al lavoratore, con assegno circolare, un importo esente

da tasse e contributi, di ammontare pari a una mensilità per ogni anno di servizio (mensilità

considerata sulla base della retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto),

in misura non inferiore a due e non superiore a 18 mensilità.

Francesco Rotondi - Il Sole 24 Ore, pag. 41

Parte la sfida del nuovo lavoro

Il contratto a tutele crescenti si applicherà ai nuovi assunti dalla data di entrata in vigore del decreto

legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri del 20 febbraio. Il nuovo regime che caratterizza il

contratto a tempo indeterminato in base all’indennizzo, crescente con l’aumento dell’anzianità

lavorativa, nel caso di licenziamento illegittimo interessa il settore privato.

Maria Carla De Cesari – Il Sole 24 Ore, Pag. 1 e pag. 41

Per i co.co.pro. senza più lavoro un aiuto mensile per il 2015

Il decreto attuativo del Jobs Act sulle tipologie contrattuali eliminerà il lavoro a progetto, ma non

tutte le possibili forme di collaborazione saranno soppresse. Intanto, con l’entrata in vigore del

decreto legislativo sugli ammortizzatori, per ora il 2015, una nuova prestazione di tutela del reddito

per i collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, sostituisce la precedente una tantum,

disciplinata dalla legge Fornero.

Silvia Spattini e Josef Tscholl - Il Sole 24 Ore, pag. 41

Per il bonus investimenti metodo dei risconti passivi

Contabilizzazione del credito d’imposta sui beni strumenti nuovi come contributo in conto impianti

con utilizzo del metodo indiretto tramite il sistema dei risconti passivi. È questa la conclusione

suggerita dalla prima “Linea operativa contabile” dell’area Politiche fiscali di Confindustria che ha

creato un gruppo di lavoro, formato da aziende medio grandi, sui principi contabili nazionali.

Franco Vernassa – Il Sole 24 Ore, pag. 40

Più qualifiche con l’apprendistato

Lo schema di decreto legislativo di riordino dei contratti modifica l’apprendistato attraverso

importanti novità alla sua disciplina generale e a quella delle singole tipologie. Le modifiche principali

della disciplina generale sono tre. La prima riguarda l’introduzione di un sistema duale, per il quale

il rinominato apprendistato per la qualifica, il diploma e la specializzazione professionale e quello di

alta formazione e di ricerca integrano organicamente formazione e lavoro. La seconda modifica

riguarda l’esclusione di queste due tipologie dall’obbligo della conferma a tempo indeterminato di

almeno il 20% degli apprendisti assunti nei 36 mesi precedenti, per poterne assumere altri. La terza

modifica è relativa all’estensione a tutte le tipologie di apprendistato della nuova disciplina dei

licenziamenti ingiustificati, con l’ulteriore specificazione che il mancato raggiungimento degli obiettivi

formativi del contratto di apprendistato per la qualifica, il diploma e la specializzazione professionale

costituisce giustificato motivo di licenziamento.

Gianni Bocchieri – Il Sole 24 Ore, pag. 46

Platea più estesa per l’assegno Naspi

Dal 1° maggio i lavoratori che perderanno involontariamente l’occupazione potranno conta re su una

nuova misura di sostegno al reddito. Si tratta della nuova Assicurazione sociale per l’impiego (Naspi):

il decreto legislativo è stato approvato in via definitiva il 20 febbraio. La nuova indennità si muove

sullo stesso solco di universalismo della tutela già tracciato dall’Aspi (Legge n. 92/2012): tutti i

lavoratori dipendenti, con la sola esclusione degli assunti a tempo indeterminato dalle pubbliche

amministrazioni e degli operai agricoli per i quali continua a trovare applicazione una normativa ad

hoc. Si potrà avere la Naspi anche in caso di dimissioni per giusta causa nonché nelle ipotesi di

risoluzione consensuale sottoscritta presso la Dtl in seno al tentativo obbligatorio di conciliazione

introdotto dalla riforma Fornero.

Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone – Il Sole 24 Ore, pag. 41 e pag. 44

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Pmi, oltre 15 addetti tutele crescenti per tutti

Il nuovo regime dei licenziamenti contenuto nel decreto legislativo approvato il 20 febbraio dal

Consiglio dei Ministri trova applicazione – con riferimento ai nuovi assunti – a tutti i datori di lavoro

privati a prescindere dal numero di dipendenti occupati e dalla natura dell’attività esercitata. Si tratta

di una novità di grande portata, tesa a superare la tradizionale dicotomia di tutele tra aziende di

grandi e piccole dimensioni.

Simonetta Candela - Il Sole 24 Ore, pag. 41

Redditi agricoli prevalenti

Obbligo di dimostrare che i redditi agricoli superino quelli extragricoli per coloro che hanno attivato

una partita Iva dopo il 1° agosto 2014. Aiuti produttivi ai soli allevatori i cui capi siano appartenenti

agli allevamenti iscritti nei Libri genealogici o nel Registro anagrafico delle razze bovine e iscritti ai

controlli funzionali latte. Fascicolo aziendale in forma semplificata per gli agricoltori che hanno

aderito al regime per i piccoli agricoltori e trasferimento alla riserva nazionale del 30% dei valori

unitari annuali del diritto all'aiuto, in caso di affitto di diritti senza ettari ammissibili. Sono alcune

delle novità del provvedimento approvato, nei giorni scorsi, dalla Conferenza Stato-Regioni.

Giusy Pascucci – Italia Oggi, pag. 37

Ricollocazione, una dote a tutti i disoccupati

Il decreto legislativo di riforma degli ammortizzatori sociali ha confermato la nuova disciplina del

contratto di ricollocazione, quasi completamente riscritta dall’accordo raggiunto nella Conferenza

Stato-Regioni del 12 febbraio scorso. In particolare, rispetto alla versione originaria, oltre a novità

sulla gestione amministrativa, il testo finale dell’articolo 17 ha confermato l’ampliamento della platea

dei beneficiari del contratto di ricollocazione a tutte le persone in stato di disoccupazione e ha

mantenuto il riferimento ai servizi per il lavoro pubblici o ai privati accreditati per ottenere un servizio

di assistenza intensiva per la ricerca di lavoro, anziché ai soli Centri pubblici per l’impiego.

Gianni Bocchieri - Il Sole 24 Ore, pag. 41

Ripartite le risorse per la formazione

Ripartite le risorse per la formazione in apprendistato. Sul sito web del Ministero del Lavoro, infatti,

è pubblicato il decreto con la ripartizione regionale di 100 milioni di euro di fondi, per l'annualità

2014, da utilizzare per le attività formative nell'apprendistato.

Carla De Lellis - Italia Oggi, pag. 1

Staff leasing sganciato dal tipo di attività

Somministrazione in chiaroscuro nel progetto di riforma presentato dal Governo. Accanto a

innovazioni importanti e attese da anni - la cancellazione della casistica di ammissibilità dello staff

leasing - la bozza di decreto legislativo ridisegna in maniera abbastanza imprecisa la normativa,

andando a toccare in maniera apparentemente casuale (e con qualche errore, come il rinvio al

Regolamento comunitario n. 800/2008, ormai superato) norme che non creavano alcun problema

applicativo.

Giorgio Falasca - Il Sole 24 Ore, pag. 41

Viziati da nullità i recessi verbali o discriminatori

Il decreto sulle tutele crescenti regola il licenziamento discriminatorio per i nuovi assunti modificando

solo parzialmente le previsioni di cui all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori nella versione

successiva alla Legge n. 92/2012. Il regime sanzionatorio è analogo a quello dell’articolo 18, commi

1, 2 e 3. In particolare, l’articolo 2 del nuovo decreto prevede che se il giudice accerta la nullità del

licenziamento deve disporre la reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro; in alternativa alla

reintegrazione, il lavoratore può chiedere un’indennità (non assoggettata a contribuzione

previdenziale) pari a 15 mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento. Viene poi confermata la

misura del risarcimento del danno commisurato a tutte le retribuzioni dal licenziamento sino alla

effettiva reintegrazione, con un minimo garantito di cinque mensilità, e la condanna del datore di

lavoro al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali per il medesimo periodo.

Paolo Pizzuti - Il Sole 24 Ore, pag. 41 e pag. 43

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Giovedì 26 febbraio

Agenti, risponde uno solo

Un solo legale rappresentante per gli agenti di commercio, nel caso operino in società con più

rappresentanti legali. Nel caso di società di persone, nello statuto va indicato il legale rappresentante

titolare all'esercizio dell'attività di agenzia e rappresentanza. Nel caso di società di capitali dal

verbale del consiglio di amministrazione deve risultare l'attribuzione ad un solo amministratore della

delega in esclusiva dei poteri inerenti l'attività di agenzia e rappresentanza. Queste le indicazioni

contenute nel parere MiSe del 3 febbraio 2015 prot. n. 14459 in risposta a un quesito in merito al

riconoscimento dei requisiti abilitanti all'esercizio di agenti e rappresentanti di commercio.

Marco Ottaviano – Italia Oggi, pag. 39

Altro format per l'istanza Sabatini-bis

Per la compilazione della domanda della Sabatini-bis (acquisto macchinari o beni strumentali) le

imprese proponenti sono tenute ad utilizzare l'ultima versione (release 2.3.) del modulo resa

disponibile, nel sito internet, dal 23 febbraio nel la sezione “beni strumentali nuova Sabatini”.

Italia Oggi, pag. 39

Appalti, turnover “premiato”

Le riforme del lavoro approvate negli ultimi mesi potrebbero dare una spinta importante

all’occupazione stabile; le nuove norme rischiano, tuttavia, di produrre un effetto contrario in un

settore molto particolare quello dei servizi resi mediante contratti di appalti (call. Center, pulizie,

esternalizzazioni, ecc.).

Giampiero Falasca - Il Sole 24 Ore, pag. 53

Gestione separata Inps, accelerare sulla riforma

Dal 1° gennaio 2015, in applicazione della legge Fornero, i contributi Inps della gestione separata,

già bloccati nel 2013/2014, sarebbero passati al 30,72% per arrivare al 33%. Il Governo ha fatto

marcia indietro con l'appoggio di tutti i partiti politici che hanno preso coscienza dell’assurda

previsione legislativa e l’aumento dell’aliquota contributiva è stato bloccato.

Arvedo Marinelli - Italia Oggi, pag. 44

I Giudici tributari fanno causa

I Giudici tributari fanno causa al Mef per ottenere il pagamento dei contributi previdenziali. Alcuni

magistrati delle Ctp e della Ctr Campania stano rilasciando in queste ore le deleghe per proporre un

ricorso collettivo al Giudice del lavoro del tribunale civile di Napoli.

Valerio Stroppa – Italia Oggi, pag. 37

Imu agricola, via ai rimborsi

Primo via libero parlamentare, con 132 voti favorevoli e 83 contrari, per il decreto sull’Imu agricola

che nelle correzioni al Senato ha imbarcato la norma sui rimborsi per i pagamenti sbagliati nel 2014

e, da quest’anno, la detrazione da 200 euro per i coltivatori diretti proprietari nei Comuni che erano

esenti con le vecchie regole e l’esenzione per le “piccole isole” come Pantelleria, Ischia, le Eolie e le

isole pontine.

Sergio Trovato - Il Sole 24 Ore, pag. 52

Irap, un contenzioso infinito

L'Irap dei professionisti torna alle sezioni unite della Cassazione. Stavolta al vaglio dei giudici di

legittimità finisce l'assoggettabilità all'imposta dell'attività di lavoro autonomo svolta in forma

societaria (e in particolare di società semplice). La decisione è arrivata ieri con l'Ordinanza

interlocutoria n. 3870/15 della sesta sezione civile, presieduta da Mario Cicala e con relatore

Giuseppe Caracciolo.

Valerio Stroppa – Italia Oggi, pag. 36

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La Rivista del Lavoro 09/2015

Marche, il tirocinio si fa in apprendistato

Nelle Marche il praticantato passa attraverso i contratti di apprendistato di alta formazione e ricerca.

Il 23 febbraio è stato presentato, presso la Sala Parlamentino della Camera di commercio di Ancona,

l'accordo tra Regione Marche e Confprofessioni Marche, “per la disciplina dell’alto apprendistato per

l’accesso alle professioni ordinistiche”, approvato il 2 febbraio dalla Giunta regionale marchigiana.

Italia Oggi, pag. 43

Niente contratti a progetto anche nella Pa. Madia: si parte dal 2017, arrivano i concorsi

L’abolizione dei contratti di collaborazione introdotta nel settore privato con il Jobs Act, sarà estesa

anche al pubblico. Ma bisognerà ancora attendere due anni, fino al 2017. Ad annunciarlo è stato ieri

il Ministro della Funzione Marianna Madia, a margine di un convengo sulle società pubbliche e i servizi

locali organizzato dall’Associazione Prodemos.

A. Bas. - Il Mattino, pag. 10

Rischio contenziosi sulle tutele crescenti

Il Jobs Act compie un grosso passo in avanti, che dovrebbe aiutare l'occupazione e, di concerto, la

competitività delle imprese. In primis, con l'abolizione del rito Fornero, che rappresentava un’inutile

duplicazione di tempi e costi di giustizia e che andava contro i criteri e i principi di certezza del

giudizio. In secundis, l’introduzione dell’offerta conciliativa costituirà un inutile strumento (recepito

dalla prassi) per avvicinare le parti ed evitare il contenzioso.

Gabriele Fava - Il Sole 24 Ore, pag. 53

Un pensionato su 5 per risparmiare deve mangiare meno

Un pensionato torinese su cinque in caso di difficoltà economica riduce la spesa del cibo. Dato

impressionante: l’8,2 per cento taglia sulla quantità e il 10,5 per cento sulla qualità. Il 13 per cento

fa quadrare i conti rinunciando non solo al ristorante ma anche alla pizzeria. E’ una realtà che emerge

da una ricerca su 270 pensionati commissionata dalla Uil.

Paolo Griseri - La Repubblica Torino

Venerdì 27 febbraio

730 online, controlli allargati

Controlli formali sui Caf ed i professionisti abilitati anche in caso di invio del 730 precompilato senza

modifiche. Resta immutata poi la necessità di integrare massimali e coperture delle polizze

assicurative di Caf e professionisti per poter continuare a prestare assistenza fiscale. Sono questi,

fra gli altri, i principali effetti delle novità apportate sui visti di conformità dal cosiddetto decreto

semplificazioni (D. Lgs. 21 novembre 2014, n. 175) illustrate nella Circolare n. 7/E diffusa ieri

dall'Agenzia delle Entrate sul tema.

Andrea Bongi – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 25

Agricoltura, contributi più cari

La contribuzione a carico delle aziende agricole per la manodopera occupata nel 2015 è fissata al

45,3365%. L'incremento, rispetto allo scorso anno, è dovuto all'articolo 3 del D. Lgs. n. 146/97 il

quale stabilisce che l'aliquota destinata al Fondo pensioni dovuta per gli operai agricoli aumenti

annualmente, sino a raggiungere quella prevista per la generalità dei datori di lavoro, di uno 0,70%:

0,50 a carico del dipendente e 0,20%, a carico dell'impresa. Le nuove tabelle contributive valide per

l'anno in corso sono riportate nella Circolare n. 49/2015, nella quale l'Ente ricorda peraltro le

agevolazioni previste per il settore.

Leonardo Comegna – Italia Oggi, pag. 35

Contributi alle imprese

Scadrà il 13 aprile 2015 il bando della regione Toscana per la concessione di contributi per lavori di

adattamento per spazi e immobili da destinare all'esercizio di attività imprenditoriali di nuova

costituzione.

Italia oggi, pag. 41

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La Rivista del Lavoro 09/2015

Fondi Ue per cultura e sviluppo

La Commissione europea ha approvato il programma operativo “Cultura e sviluppo” 2014 -2020

cofinanziato dai fondi comunitari (Fesr) e nazionali per un ammontare complessivo di circa 490,9

milioni di euro. Obiettivo del programma è la valorizzazione del territorio.

Roberto Lenzi - Italia Oggi, pag. 41

Il sommerso cresce ancora

Cala il numero di aziende ispezionate (221.476 nel 2014 contro le 235.122 dell’anno prima) e di

irregolarità (anche per la diminuzione del perimetro occupazionale). Ma il “peso” del lavoro sommerso

cresce: su 181.629 lavoratori irregolari ben 77.387 sono risultati totalmente in nero, pari al 42,6%

(nel 2013 ci si attestava al 36% - un aumento di circa 7 punti che si spiega con un maggiore

affinamento dei controlli, ma anche con la crisi che porta “in un’ampia percentuale di casi” a eludere

le regole).

Claudio Tucci - Il Sole 24 Ore, pag. 13

Inps-Inail, riscossioni oltre 2 mld

Volano le riscossioni dei ruoli Inps e Inail da parte di Equitalia. Nel 2014 i primi si sono attestati a 2

miliardi di euro, con un aumento del 15% rispetto all'anno precedente. Gli incassi per l'Inail sono

saliti invece da 78,7 a 92,5 milioni di euro, con un incremento del 17,5%.

Valerio Stroppa - Italia Oggi, pag. 30

Jobs Act, nuovi obblighi

Con l'articolo 6 comma 3 del decreto sulla disciplina delle tutele crescenti come sinora anticipato,

viene introdotta una nuova sanzione a carico del datore di lavoro e un nuovo adempimento a carico

dei consulenti del lavoro, il tutto per alimentare l'operatività di un'altra esigenza della pubblica

amministrazione.

Francesco Longobardi - Italia Oggi, pag. 37

L’abilitazione finisce nella rete dell’Agenzia

I nomi dei professionisti abilitati al rilascio del visto saranno consultabil i sul sito internet dell’Agenzia

delle Entrate, con espressa indicazione dell’abilitazione all’apposizione del visto di conformità sulle

dichiarazioni modello 730, il luogo di svolgimento dell’attività, l’eventuale svolgimento dell’attività

in forma associata ovvero l’utilizzo di società di servizi. La novità è contenuta nella Circolare delle

Entrate n. 7/E di ieri.

Luca de Stefani - Il Sole 24 Ore, pag. 47

L’atto “ostile” deve essere provato

La Corte di Cassazione afferma con Sentenza n. 3535/2015 che, in assenza di deduzioni più specifiche

sul piano disciplinare, il fatto che dei lavoratori si siano posti alla testa di un corteo di circa 50

dipendenti che aveva cercato di impedire lo svolgimento di un’assemblea sindacale in azienda

promossa da altre sigle, non giustifica il licenziamento per giusta causa.

Giuseppe Bulgarini d’Elci - Il Sole 24 Ore, pag. 51

Partite Iva, dietrofront su Inps e fisco

Diventa definitivo il dietrofront sull’aumento delle aliquote contributive Inps per gli autonomi e i

freelance iscritti alla gestione separata. Torna in vita il regime dei minimi al 5% che potrà essere

scelto per tutto il 2015. Nuova chance di rateazione con Equitalia per chi è decaduto entro il 31

dicembre scorso.

Federica Micardi e Giovani Parente Pag. 1 e pag. 48

Poletti apre sulle pensioni dei “nuovi” esodati

Se ne parla dall’inizio del Governo Renzi, un anno fa. E forse sulle pensioni è arrivato davvero il

momento di cambiare qualcosa. “Abbiamo un problema sul piano sociale ed è nostro dovere

affrontarlo. Appena saremo nelle condizioni di aprire un confronto lo faremo“, dice Giuliano Poletti.

Un buco fra stipendio e pensione che abbiamo già visto con gli esodati e che rischia di allagarsi con

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La Rivista del Lavoro 09/2015

l’andare degli anni.

Lorenzo Salvia - Corriere Della Sera, pag. 42

Senza riqualificazione addio Naspi

A partire da maggio, chi resterà senza lavoro per cause non dipendenti dalla propria volontà riceverà

la Naspi. La neonata indennità prevista per chi è privo di occupazione, non ha di nuovo soltanto il

nome ma si discosta dalla precedente Aspi per una serie di elementi. Tra tutti spicca la concreta

volontà di fornire un sussidio di maggior entità a chi negli anni ha versato più contributi.

Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone – Il Sole 24 Ore, pag. 51

Una e-mail per inviare le soffiate

Una e-mail per i delatori. E un gruppo di ascolto per i dipendenti dell'Agenzia delle Entrate che

appunto segnaleranno i casi di corruzione. In una lettera ai dipendenti il direttore dell'Agenzia delle

Entrate annuncia l'attivazione della procedura i whistleblowing, il termine inglese che deriva dalla

frase “to blow the whistle”, letteralmente “soffiare il fischietto”, riferita all'azione dell'arbitro nel

segnalare un fallo o a quella di un poliziotto che tenta di fermare un'azione illegale.

Cristina Bartelli – Italia Oggi, pag. 31

Voucher e fondi per esportare

In arrivo 260 milioni di euro per il made in Italy. I fondi saranno distribuiti per la formazione e

informazione delle Pmi sulle opportunità offerte dai mercati esteri. Per il sostegno all'utilizzo dell'e-

commerce da parte delle imprese. Per il supporto alle più rilevanti manifestazioni fieristiche italiane.

Cinzia De Stefanis – Italia Oggi, pag. 33

Sabato 28 febbraio

730 online, subito le polizze

Il fisco detta legge anche sulla scadenza delle polizze professionali dei Caf e dei commercialisti.

Questi ultimi dovranno immediatamente adeguare le loro coperture assicurative anche se non ancora

scadute. La copia della polizza integrata e la quietanza del pagamento vanno poi trasmesse al fisco

prima di apporre i nuovi visti di conformità. Tutto ciò in aggiunta alle nuove responsabilità in materia

di visto di conformità ed ai nuovi obblighi in materia di privacy per il 730 precompilato. Parte in

salita la stagione dei dichiarativi 2015.

Andrea Bongi – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 29

Agenti in mediazione. E basta

L'esercizio dell'attività di agente di affari in mediazione è incompatibile con l'esercizio di attività

imprenditoriali e professionali, escluse quelle di mediazione comunque esercitate. Ciò vale

naturalmente per chiunque svolga detta attività mediatizia, in forma di impresa individuale o

societaria. Queste le indicazioni contenute nel parere del Ministero dello Sviluppo Economico del 12

gennaio 2015 Protocollo numero 0002447.

Cinzia De Stefanis – Italia Oggi, pag. 28

Bonus bebè a primavera

A primavera le richieste del bonus bebè. Ieri, il Premier Matteo Renzi ha firmato il Dpcm che disciplina

l'assegno di 960 euro annui (80 al mese) per i nuovi nati e attende ora il passaggio in Gazzetta

Ufficiale, per entrare in vigore dopo 15 giorni. Tra l 'altro, il decreto dà tempo 90 giorni per presentare

la domanda all'Inps (90 giorni a partire dalla nascita del figlio), domanda che avrà validità per tutto

il triennio in cui opera il bonus (negli anni successivi al primo occorrerà ripresentare all'Inps soltanto

l'Isee).

Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 35

Bonus e-commerce Istanze in 8 giorni

Per accedere ai crediti di imposta per e-commerce e reti di impresa le domande (da inviare online al

Ministero delle Politiche Agricole) andranno presentate dal 20 al 28 febbraio dell'anno successivo a

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La Rivista del Lavoro 09/2015

quello degli investimenti.

Giusy Pascucci – Italia Oggi, pag. 40

Cinque controlli per un 730 “vistato”

Mappati i controlli necessari per il corretto rilascio del visto di conformità sul modello 730. La

Circolare n. 7/E dell’Agenzia delle Entrate individua le regole che dovranno rispettare gli intermediari

abilitati per non rischiare di essere chiamati a rispondere delle imposte, degli interessi e delle

sanzioni che dovessero emergere in caso di controllo. Il rilascio del visto, per le dichiarazioni che

non riguardano soggetti titolari di partita Iva, implica solo il riscontro della corrispondenza dei dati

esposti alle risultanze della relativa documentazione e alle disposizioni che disciplinano gli oneri

deducibili e detraibili, le detrazioni e i crediti d’imposta, lo scomputo delle ritenute d’acconto. Non

sono richieste valutazioni di merito di alcun genere.

Mario Cerofolini e Gian Paolo Ranocchi - Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 11

Fondi Ue ancora al palo

I fondi strutturali europei per i professionisti restano al palo. Perché seppure l'Europa spinga sui

liberi professionisti e acceleri sul piano d'azione imprenditorialità 2020, in Italia i bandi regionali

contengono ancora requisiti estranei al mondo delle professioni.

Benedetta Pacelli - Italia Oggi, pag. 42

La scuola assume un po' meno

Più leggera la dote per le assunzioni nella scuola. Il governo ha messo sul piatto 680 milioni di euro

per il 2015, era un miliardo nella legge di Stabilità, che salgono a 2,38 miliardi nel 2016, contro i 3

previsti.

Alessandra Ricciardi - Italia Oggi, pag. 26

Previdenza, investimenti veicolati

Veicolare gli investimenti delle casse di previdenza su beni materiali e immateriali. In particolare,

sulle infrastrutture che permettano anche la messa in sicurezza del territorio e sulla banda larga. Il

tutto, al fine di diminuire la percentuale degli investimenti all'estero, circa il 70%.

Beatrice Migliorini - Italia Oggi, pag. 42

Professionista paga l'Irap solo se dà compensi lauti

Il professionista paga l'Irap solo nel caso in cui corrisponde a terzi dei compensi elevati. È allora che

scatta l'autonoma organizzazione, presupposto dell'imposta. L’ha sancito la Corte di Cassazione con

la Sentenza n. 4060 del 27 febbraio 2015.

Debora Alberici - Italia Oggi, pag. 25

Proroga per i minimi e stop all'aumento Inps

Decreto milleproroghe: bloccato l'aumento dell'aliquota Inps per gli iscritti alla Gestione Separata e

prorogato per il 2015 il Regime dei minimi con imposta al 5%. Grazie al pressing politico esercitato

dalla Lapet nell'ambito di Cna Professioni aderente a Rete Imprese Italia, la promessa da parte del

Governo di una correzione, rispetto a quanto previsto dalla legge di Stabilità, è stata mantenuta.

Italia Oggi, pag. 43

Domenica 1° marzo

Tfr in busta paga pronto al via

L’operazione “Tfr in busta paga” entra nella fase operativa. Il via libera definitivo, però, arriverà solo

con la pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale” del Dpcm “sdoganato” dal favorevole parere del

Consiglio di Stato (di cui si è ancora in attesa). Cosa che dovrebbe avvenire nella settimana entrante.

Il provvedimento contiene la regolamentazione per poter far funzionare lo strumento. In realtà la

sua piena operatività la si avrà quando verrà sottoscritto un accordo quadro tra Abi e Ministeri del

Lavoro e dell’Economia. L’intesa permetterà l’accesso ai finanziamenti bancari da parte delle aziende

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La Rivista del Lavoro 09/2015

che occupano sino a 49 addetti.

Il Sole 24 Ore - N.T., pag. 17

Anche Cgil, Cisl e Uil all’attacco sulle pensioni

I segretari generali delle tre confederazioni sindacali, ieri hanno scritto al Ministro del Lavoro,

Giuliano Poletti, per richiedere un incontro sul tema delle pensioni, con l’obbiettivo di mettere a

punto delle modifiche alla riforma Fornero.

Il Sole 24 Ore, pag. 6

I sindacati: “Età pensionabile più flessibile”

E’ tempo di metter mano alla legge Fornero e di ridiscutere la riforma delle pensioni varata dall’allora

Governo Monti. Cgil, Cisl e Uil, che sul tema fanno fronte comune, hanno chiesto un incontro a

Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro, con una lettera firmata dai tre leader sindacali Camusso, Furlan

e Barbagallo. L’obiettivo è quello “di conoscere le intenzioni del Governo”, proporre la piattaforma

unitaria elaborata sulla previdenza e “porre rimedio alle gravissime ripercussioni sociali” create dal

piano Fornero.

Luisa Grion - La Repubblica, pag. 27

“Il Jobs Act porterà 150 mila assunzioni e stabilità di lavoro”

Il Jobs Act, con il contratto a tutele crescenti, rientra in un ambizioso piano di riforme che quest’anno

potrebbe portare a circa 150 mila nuove assunzioni, mentre il Governo sta predisponendo un piano

di lotta alla povertà.

L’Eco di Bergamo, pag. 4

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La Rivista del Lavoro 09/2015

Premessa

Il decreto attuativo della delega del Jobs Act relativa alla Riforma dei Contratti approvato dal Governo lo

scorso 20 febbraio riscrive le norme sul lavoro a tempo parziale.

L’impianto fondamentale resta sostanzialmente invariato, ma: sono previste nuove possibilità di occupazione a tempo parziale (per esempio, il lavoratore può

chiedere il passaggio al part time in caso di necessità di cura connesse a malattie gravi o in alternativa

alla fruizione del congedo parentale); vengono definiti i limiti e le modalità con cui, in assenza di previsioni del contratto collettivo, il datore

di lavoro può chiedere al lavoratore lo svolgimento di lavoro supplementare e le parti possono pattuire

clausole elastiche (le clausole che consentono lo spostamento della collocazione dell’orario di lavoro)

o flessibili (le clausole che consentono la variazione in aumento dell’orario di lavoro nel part time

verticale o misto).

Aggiornamento professionale

Job act

Cosa c’è di nuovo nel part time

Argomento

Il lavoro a tempo parziale si caratterizza per un orario, stabilito dal contratto

individuale di lavoro, inferiore all'orario "normale" di lavoro. Quest'ultimo è

individuato dall'art. 3, comma 1 del D. Lgs. n. 66 del 2003 in 40 ore

settimanali ovvero nel minor orario previsto dal contratto collettivo di lavoro

applicabile nella fattispecie.

Novità

IL decreto attuativo della delega del Jobs Act relativa alla Riforma Contratti

approvato dal Governo lo scorso 20 febbraio riscrive le norme sul lavoro a

tempo parziale. Il decreto attuattivo del Job act relativo alla tutela e conciliazione

delle esigenze di cura, vita e di lavoro invece introduce un’altra occasione di diritto

alla trasformazione del rapporto a tempo parziale.

Riferimenti

Decreto legislativo licenziato il 20 febbraio 2015.

Stefania Altieri

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La Rivista del Lavoro 09/2015

Novità in materia di lavoro a tempo parziale si trovano però anche del decreto licenziato dal Governo,

sempre il 20 febbraio, dedicato alla tutela e conciliazione delle esigenze di cura, vita e di lavoro e

precisamente al comma 6 dell’art. 23.

Il contratto a tempo parziale

Come anticipato in premessa l’impianto normativo fondamentale resta invariato. In sintesi possiamo

affermare che, il contratto a part time

è a tutti gli effetti un contratto di lavoro dipendente, che prevede un orario di lavoro inferiore a quello

previsto dal tempo pieno;

può essere a tempo indeterminato o a termine;

deve essere stipulato in forma scritta, ai fini della prova;

deve contenere una puntuale indicazione della durata della prestazione lavorativa e della

collocazione temporale dell’orario con riferimento al giorno, alla settimana, al mese e all’anno;

può essere di tipo orizzontale (riduzione orario giornaliero), verticale (riduzione orario settimanale o

mensile), o misto.

Lavoro supplementare

Come avveniva fino ad ora, la prestazione supplementare rispetto all’orario concordato viene ammessa:

solo nel caso di part time orizzontale

e previo consenso del lavoratore, se non prevista e regolamentata dal Ccnl.

I Ccnl stabiliscono:

il numero massimo di ore supplementari;

le conseguenze nell’ipotesi in cui il tetto sia superato.

Sul punto troviamo una novità: in mancanza di previsioni contrattuali, il lavoro supplementare

fino ad ora trovava il suo limite dell’orario previsto per i lavoratori occupati a tempo pieno. Il

decreto attuativo prevede, al comma 5 dell’articolo 4, che il datore di lavoro possa «richiedere al

lavoratore lo svolgimento di prestazioni di lavoro supplementare in misura non superiore al

15% delle ore di lavoro settimanali concordate».

Lavoro straordinario

La regolamentazione del lavoro straordinario non cambia: è consentito solo per le forme di part time

verticale e misto.

Clausole flessibili ed elastiche

Nel rispetto di quanto previsto dai contratti collettivi, le parti del contratto di lavoro a tempo parziale

possono concordare per iscritto, clausole flessibili relative alla variazione della collocazione temporale

della prestazione stessa.

Nei rapporti di lavoro a tempo parziale di tipo verticale o misto possono essere stabilite, per iscritto, anche

clausole elastiche relative alla variazione in aumento della durata della prestazione lavorativa.

In sintesi, le clausole flessibili ed elastiche possono riguardare:

la variazione della collocazione temporale della prestazione per tutti i tipi di part time;

l’aumento della prestazione lavorativa, per i part time di tipo verticale o misto

Sulle clausole flessibili ed elastiche ci sono novità.

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La Rivista del Lavoro 09/2015

I contratti collettivi fissano:

le condizioni e le modalità per la modifica, da parte del datore di lavoro, della collocazione temporale

della prestazione ;

le condizioni e le modalità per la variazione in aumento della durata della prestazione;

i limiti massimi di variabilità in aumento della durata della prestazione lavorativa;

le condizioni e le modalità per al lavoratore l’eliminazione o la modifica delle clausole flessibili ed clausole

elastiche a richiesta del lavoratore.

L’utilizzo delle clausole elastiche e flessibili da parte del datore di lavoro richiede, fatte salve le intese fra

le parti, due giorni lavorativi di preavviso e il diritto a specifiche compensazioni.

Se il contratto nazionale di riferimento non regolamenta le clausole flessibili, queste vanno concordate fra

le parti davanti alle Commissioni di certificazione di cui all’articolo 76 del D. Lgs. n. 276/2003, prevedendo

le modalità e le condizioni con cui il datore di lavoro può effettuare le variazioni, pena la nullità dell’accordo.

Comunque, la variazione, qualora non sia regolamentata dal contratto collettivo, non può

superare il 25% dell’orario precedentemente pattuito fra le Parti.

Trattamento economico

Il trattamento economico non può essere inferiore a quello del lavoratore a tempo pieno con lo stesso

inquadramento; ovviamente riparametrato all’orario ridotto.

Nel part time verticale, i contratti di lavoro possono prevedere dei distinguo, rispetto al tempo pieno, per

quanto riguarda:

il periodo di prova

il periodo di conservazione del posto di lavoro in caso di malattia o infortunio.

Per quanto riguarda la retribuzione del lavoro supplementare, i contratti nazionali possono prevedere:

una percentuale di maggiorazione;

che l’incidenza della retribuzione delle ore supplementari sugli istituti retributivi indiretti e differiti sia

determinata convenzionalmente, mediante l’applicazione di una maggiorazione forfettaria sulla

retribuzione dovuta per la singola ora di lavoro supplementare.

Se il contratto non regolamenta la retribuzione del lavoro supplementare, la norma prevede

una percentuale di maggiorazione sulla retribuzione oraria globale di fatto pari al 15%,

comprensiva dell’incidenza della retribuzione delle ore supplementari sugli istituti retributivi

indiretti e differiti.

Lo stesso vale ance per le clausole flessibili ed elastiche: se non ci sono indicazioni nel

contratto collettivo, è stabilita una maggiorazione della retribuzione oraria pari al 15%,

comprensiva dell’incidenza della retribuzione sugli istituti retributivi indiretti e differiti.

Trasformazione del rapporto

Fermo restando che

il rifiuto del lavoratore:

- di passare da tempo pieno a tempo parziale

- o di concordare una variazione dell’orario

non costituisce valido motivo di licenziamento;

evidenziamo che, sulla trasformazione del rapporto, ci sono novità interessanti.

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La Rivista del Lavoro 09/2015

Innanzitutto vediamo che è stata introdotta una nuova possibilità di richiesta di part time, che spetta

ai genitori al posto del congedo parentale.

Ai sensi del comma 7, articolo 6 del decreto in commento, la trasformazione del rapporto da full time a part

time:

può essere chiesta una sola volta,

in alternativa al congedo parentale

nel corso dei primi 12 anni di vita del bambino in cui è previsto il congedo parentale (prima erano otto,

ma il decreto attuativo del Jobs Act relativo ai tempi di conciliazione lavoro famiglia lo ha elevato a 12),

per un periodo di tempo corrispondente al congedo,

con una riduzione massima di orario pari al 50%;

Il part time in questo modo, dura per il periodo corrispondente al congedo parentale (dieci mesi

complessivo per i due genitori, con un massimo di sei a testa).

Altra novità riguarda la possibilità di trasformare il rapporto a tempo pieno in part time orizzontale o

verticale, per i lavoratori del settore pubblico e privato affetti da patologie oncologiche o da gravi

patologie cronico-degenerative ingravescenti, che comportano una ridotta capacità lavorativa,

eventualmente anche a causa degli effetti invalidanti di terapie salvavita.

Si osservi anche che, a richiesta del lavoratore, il rapporto di lavoro è trasformato nuovamente a tempo

pieno.

La norma stabilisce anche una priorità nella trasformazione del contratto a tempo parziale, su richiesta

del lavoratore, nei seguenti casi:

patologie oncologiche o gravi patologie cronico-degenerative riguardanti il coniuge, i figli o i genitori del

lavoratore o della lavoratrice;

una totale e permanente inabilità lavorativa di una persona convivente a cui è riconosciuta invalidità al

100%, che ha necessità di assistenza continua;

figlio convivente di età non superiore a 13 anni o con figlio convivente portatore di handicap.

Si evidenzia che in tutti i casi, i lavoratori passati al part time hanno diritto di precedenza nelle assunzioni

con contratto a tempo pieno per le stesse mansioni o quelle equivalenti.

Obblighi del datore di lavoro

In caso di trasformazione di un contratto da tempo pieno a part time, il datore di lavoro deve:

darne tempestiva informazione al personale dipendente delle unità produttive site nello stesso

ambito comunale, anche mediante comunicazione scritta in luogo accessibile a tutti nei locali dell’impresa

prendere in considerazione le eventuali domande di trasformazione a tempo parziale dei dipendenti

a tempo pieno.

Attenzione: i contratti collettivi possono individuare criteri applicativi particolari.

Sanzioni

Se il part time non è stato pattuito per iscritto, su domanda del lavoratore è dichiarata dal giudice la

sussistenza fra le parti di un rapporto a tempo pieno e il periodo già lavorati prima della pronuncia giudiziale

sono retribuiti in base all’orario effettivamente lavorato.

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La Rivista del Lavoro 09/2015

Se il contratto part time non specifica la durata della prestazione lavorativa, sempre su domanda del

lavoratore, il rapporto è dichiarato a tempo pieno dal giudice.

Tuttavia, se l’omissione riguarda solo la collocazione temporale dell’orario, può deciderla il giudice, tenendo

conto delle responsabilità familiari del lavoratore interessato, della sua necessità di integrazione mediante

lo svolgimento di altra attività lavorativa, e delle esigenze del datore di lavoro.

Per il periodo antecedente alla sentenza, in entrambi i casi il lavoratore ha diritto, oltre alla retribuzione

dovuta per le prestazioni effettivamente rese, a un risarcimento del danno.

E’ previsto inoltre un risarcimento del danno nel caso in cui non vengano rispettate condizioni e modalità

per le clausole flessibili ed elastiche.

Assegni familiari

Se il contratto prevede un orario settimanale non inferiore alle 24 ore, gli assegni familiari spettano per

intero. Si possono cumulare le ore di diversi rapporti di lavoro. Se l’orario di lavoro è inferiore, spettano

tanti assegni giornalieri quante sono le giornate di lavoro effettivamente prestate, qualunque sia il numero

delle ore lavorate nella giornata.

Congedo per le donne vittime di violenza in genere

Come anticipato in premessa, il comma 6 dell’art. 23 del decreto dedicato alla tutela e conciliazione

delle esigenze di cura, vita e di lavoro introduce una nuova occasione di diritto alla

trasformazione del rapporto a tempo parziale.

Riportiamo il testo:

“La lavoratrice di cui al comma 1 ha diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a

tempo pieno in lavoro a tempo parziale, verticale od orizzontale. Il rapporto di lavoro a

tempo parziale deve essere nuovamente trasformato, a richiesta della lavoratrice, in

rapporto di lavoro a tempo pieno.”

Il comma uno individua la seguente figura:

“La dipendente di datore di lavoro pubblico o privato imprenditore, inserita nei

percorsi di protezione relativi alla violenza di genere, debitamente certificati dai

servizi sociali del Comune di residenza o dai Centri antiviolenza o dalle Case rifugio di

cui all’articolo 5-bis decreto legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni,

dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, ha il diritto di astenersi dal lavoro per motivi

connessi al suddetto percorso di protezione per un periodo massimo di tre mesi.”

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La Rivista del Lavoro 09/2015

Premessa

Al via l’operazione “Tfr in busta paga”. Dal 1° marzo ai lavoratori del settore privato è concessa

la facoltà di chiedere al datore di lavoro l’erogazione del Tfr in busta paga.

La quota di Tfr in busta paga:

è denominata “Qu.I.R”: quota integrativa della retribuzione;

sarà erogata su richiesta del lavoratore;

sarà irrevocabile fino al 30 giugno 2018.

Il contesto normativo

Come si ricorderà, la Legge di Stabilità 2015 (comma 26 della Legge 190/2014) ha introdotto

in via sperimentale,

per il periodo che va dal 1° Marzo 2015 al 30 Giugno 2018,

la possibilità per i lavoratori dipendenti del settore privato,

di chiedere l’erogazione del Tfr in busta paga.

Perché sia completo, il quadro normativo, mancano ancora due provvedimenti:

Ufficio paghe - aggiornamento

Tfr in busta paga

Adempimenti, vantaggi e svantaggi

Argomento

Come si ricorderà, la Legge di Stabilità 2015 (comma 26 e seguenti della

Legge 190/2014) ha introdotto in via sperimentale, per il periodo che va dal

1° Marzo 2015 al 30 Giugno 2018, la possibilità per i lavoratori

dipendenti del settore privato, di chiedere l’erogazione del Tfr in busta

paga.

Novità

Dal 1° marzo ai lavoratori del settore privato è concessa la facoltà di

chiedere al datore di lavoro l’erogazione del TFR in busta paga.

Riferimenti

Art. 1, comma 26 e seguenti della Legge 190/2014.

Romina De Bellis

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La Rivista del Lavoro 09/2015

1. il decreto del Governo, che fissa le regole attuative del meccanismo stabilito dalla Legge di

Stabilità, la cui pubblicazione dovrebbe essere imminente;

2. l’accordo con l’ABI, che interessa le imprese sotto i 50 dipendenti, le quali possono beneficiare,

su richiesta, di un finanziamento agevolato da parte delle banche che aderiscono al protocollo.

Si consideri, tuttavia che, ancorché manchino i due interventi appena menzionati, la norma è in

vigore ed operativa, cosicché i dipendenti possono già effettuare la loro scelta.

Caratteristiche dell’opzione “Tfr in busta paga”

La scelta di percepire il Tfr mensilmente in busta paga:

può essere esercitata da qualsiasi lavoratore dipendente del settore privato,

in possesso di un’anzianità di servizio di almeno sei mesi.

Restano esclusi da questa possibilità di scelta i lavoratori:

√ agricoli,

√ domestici,

√ di aziende sottoposte a procedure concorsuali,

√ delle aziende in crisi ex art. 4 Legge 297/1982,

√ delle aziende in Cigs o Cig in deroga per i quali la legge o la contrattazione collettiva preveda la

corresponsione periodica del Tfr ovvero l’accantonamento del lo stesso presso soggetti terzi,

√ che hanno destinato il Tfr a garanzia di contratti di finanziamento.

L’opzione può essere esercitata anche dai lavoratori che stanno già versando il Tfr

ad un fondo di previdenza complementare; in questa ipotesi, l’accantonamento al Fondo

sarà costituito solo dal contributo del dipendente e del datore di lavoro.

La scelta, una volta esercitata è irreversibile fino al giugno 2018 (ciò significa che fino a quella

data il lavoratore non può cambiare idea).

Tassazione e contribuzione del Tfr erogato mensilmente in busta paga

La quota di TFR erogata mensilmente in busta paga:

è assoggettata a tassazione ordinaria, in cumulo con gli altri redditi percepiti dal lavoratore

nell’anno;

entra nella base di calcolo delle detrazioni Irpef spettanti;

entra nella base di computo dell’assegno per il nucleo familiare;

non è imponibile a fini previdenziali;

è considerata ai fini del calcolo del nuovo Isee;

non rientra nella base di calcolo per l’erogazione del bonus 80 euro .

Rilevanza contributiva e fiscale

Cumulo con il reddito del periodo SI

Tassazione ordinaria SI

Base per proporzionare le detrazioni SI

Contributi previdenziali NO

Base di calcolo Anf SI

Base di calcolo bonus 80 euro NO

Nuovo ISEE SI

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La Rivista del Lavoro 09/2015

Adempimenti e liquidazione del Tfr in busta paga

Innanzitutto il lavoratore interessato deve

presentare l’istanza al datore di lavoro,

da redigere secondo il modello previsto dal Dpcm.

Vantaggi e svantaggi della scelta

Chi chiederà l’anticipazione del Tfr in busta paga avrà ovviamente il vantaggio di poter disporre di

una immediata liquidità.

Per quanto riguarda gli svantaggi invece, va innanzitutto osservato che il lavoratore non potrà, a

fine rapporto, contare su quella somma che molto spesso ha costituito un aiuto importante, per

il lavoratore dimissionario o licenziato. Inoltre, il dipendente che sceglie di avere il Tfr sulla busta

paga rinuncia anche alla rivalutazione sulle quote stesse.

Chi versa il Tfr ai fondi integrativi, chiaramente avrà un danno ai fini pensionistici. La quantificazione

del danno va fatta caso per caso, considerando le regole del Fondo. Inoltre le conseguenze dipendono

da altri fattori quali per esempio il rendimento del fondo pensionistico. Perciò si possono fare solo

delle ipotesi.

Altro svantaggio è legato alla tassazione. Essendo applicabile quella ordinaria, il lavoratore si vede

applicare un’aliquota marginale Irpef più elevata di quella che deriva dal calcolo della media delle

aliquote applicate in sede di tassazione separata; con un incremento tanto maggiore quanto più alto

è il suo reddito.

Altri svantaggi sono:

la riduzione delle detrazioni spettanti;

la probabile riduzione dell’Anf dell’anno successivo;

l’incidenza sull’Isee.

Li sintetizziamo in tabella.

Cosa valutare prima di scegliere

Vantaggi Svantaggi

Maggiore liquidità mensile per effetto della

retribuzione più alta.

Maggiori imposte a causa del cumulo con il

reddito del periodo e l’applicazione della

tassazione ordinaria.

Riduzione delle detrazioni spettanti per lavoro

dipendente e familiari a carico.

Maggiore reddito per il calcolo ANF.

Maggiore reddito a fini ISEE.

Perdita della rivalutazione del Tfr.

Il finanziamento per il datore di lavoro

Per far fronte alle eventuali difficoltà di liquidità dei datori di lavoro che occupano meno di 50

dipendenti, è previsto che un finanziamento che dovrà però essere disciplinato da un decreto.

Il finanziamento sarà erogato dagli istituti bancari che avranno preventivamente aderito

all’accordo quadro, che sarà stipulato tra i Ministeri dell’Economia e del Lavoro e l’ABI, applicando

tassi d’interesse, onnicomprensivi di ogni eventuale onere, non superiori a quelli stabiliti per

la rivalutazione del Tfr, vale a dire l’1,5% maggiorato annualmente del 75% dell’incremento

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dell’indice dei prezzi al consumo per le famigl ie di operai ed impiegati.

Detti prestiti saranno assistiti dalla garanzia di un Fondo speciale costituito presso l’Inps con

una dotazione iniziale di 100 milioni e alimentato da un contributo del 0,2% sulle retribuzioni a carico

dei datori di lavoro che accedono a tale sistema di credito.

Qualora il datore di lavoro sia inadempiente, il Fondo di Garanzia è surrogato di diritto

all’intermediario bancario e l’Inps procederà per la riscossione del credito. L’eventuale inadempienza

non ha rilevanza ai fini del rilascio del Durc.

Le imprese che non ricorreranno al finanziamento ma che corrisponderanno gli anticipi del Tfr con

risorse proprie beneficeranno della deducibilità dal reddito d’impresa delle quote di Tfr erogate in

busta paga, nella misura:

del 4% se occupano fino 49 addetti.

del 6%, se occupano più di 49 lavoratori dipendenti.