La rigenerazione urbana · Il Gruppo Giovani compie vent’anni pag. 12 Calendario corsi sicurezza...

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Rigenerazione urbana e commercio nei comuni lombardi

Quale futuro per gli edicolanti?

Il Gruppo Giovanicompie vent’anni

Corsi di marketing digitale

Numero I° • Anno XXVII°

La rigenerazione urbana

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Periodico bimestrale Numero I° - Anno XXVII°

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RESE

Rigenerazione urbana e commercio nei comuni lombardi

Quale futuro per gli edicolanti?

Il Gruppo Giovanicompie vent’anni

Corsi di marketing digitale

Numero I° • Anno XXVII°

La rigenerazione urbana

In questo numero:

ascominventeam

1Numero I° - Anno XXVII°

Convegno: competere con i giganti dell’online pag. 2

Editoriale del Presidente Giorgio Angelucci pag. 3

La nuova legge regionale sulla rigenerazione urbana pagg. 4-6

Quale futuro per gli edicolanti? pag. 7

Alta formazione per mediatori immobiliari pag. 8

La nuova legge a sostegno della lettura pag. 9

Ipotesi Iva più alta per alberghi e ristoranti pag. 9

Bando Negozi Storici pagg. 10-11

Il Gruppo Giovani compie vent’anni pag. 12

Calendario corsi sicurezza e igiene pagg. 13-16

Corsi di marketing digitale pag. 17

Corsi “Gestione clienti e collaboratori” pag. 18

Sorriso di Stelle: devoluto il contributo benefico pag. 19

L’aspettativa non retribuita può essere riscattata pagg. 20-21

Terziario Donna al fianco dell’Ass. Il Melograno pag. 22

Convegno la contraffazione e la tutela del Made in Italy pag. 23

Privacy: la newsletter promozionale. Quale consenso? pag. 24

Confali, la nuova filiera agroalimentare pag. 25

Bonus Mobili prorogato al 31 dicembre 2020 pag. 26

Scadenze, Istat e Rai pagg. 27-28

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2 Numero I° - Anno XXVII°

onvegno “Come competere con i giganti dell’online”CSoluzioni e buone pratiche per eSSere più competitivi

Idee, soluzioni, casi pratici e nuove prospettive sono emerse nel corso del convegno “Come un negozio può competere con i giganti dell’online” organizzato da Confcommercio Varese lunedì 17 febbraio per i commer-cianti del territorio, e suddiviso in due tappe: la mattina a Varese e nel pomeriggio a Malpensa Fiere per dare modo agli imprenditori di tutta la provincia di partecipare.“Ogni nostra azienda – ha dichiarato in apertura dei lavori il presidente Giorgio Angelucci – deve diventare un’ec-cellenza. Deve sviluppare delle caratteristiche che le permet-tano di emergere e di distinguersi, perché solo così i piccoli commercianti potranno difendersi dai colossi del web”. Tra-dotto significa che i negozi possono contare su alcune caratteristiche peculiari, uniche, non replicabili dall’onli-ne e che, se sfruttate appieno, possono mantenere la pic-cola distribuzione ancora concorrenziale, come ha spie-gato Mattia Valassina, presidente del Gruppo giovani imprenditori Confcommercio Varese: “Per continuare a essere competitivo il commerciante deve prima di tutto vo-lerlo. È infatti fondamentale avere il coraggio di cambiare abitudini e impegnarsi nel migliorare il servizio, l’aspetto del negozio e l’empatia verso il cliente”.Soluzioni e buone pratiche sono state illustrate non solo da esperti del settore ma anche da commercianti che hanno portato la loro esperienza vincente nell’adeguar-si alle nuove modalità di vendita. Le loro storie hanno lo scopo di spiegare come, passando dalla teoria alla pratica, sia possibile “cavalcare l’online” non subendolo. “Loro non sono rimasti seduti – ha spiegato Fabio Fulvio, responsabile del settore Politiche per lo Sviluppo di Confcommercio e principale relatore in entrambe le “tappe” del convegno - Loro si sono alzati, hanno reagi-to. Il primo passo è stato ad esempio non utilizzare i social da utenti, ma da imprenditori cercando il modo attraverso l’online di restare competitivi o di diventarlo sempre più. Il mondo dell’online per certi versi è ancora un Far West, ci sono dei casi che analizzeremo per meglio fare comprende-re che competere con i giganti si può”.Per compiere questo salto i commercianti possono contare sulla tecnologia che, ha affermato Alessandro Buzzi, dell’agenzia “Komunicando” e docente di mar-keting dell’Università dell’Insubria – ha dato la pos-

sibilità anche alle piccole e medie imprese di ottenere visi-bilità”. Il cliente vuole però essere compreso e fidarsi di chi gli vende un prodotto. “Bisogna convertire le tecniche di vendita – spiega Fulvio Julita, dell’agenzia Plume, esperto in marketing digitale e narrazione d’impre-sa – adattandole ai canali online. Siti web e social network sono ottimi mezzi per raccontare i prodotti e l’esperienza della propria azienda ai clienti”.Davanti ad una sala gremita di commercianti attenti, sono sfilati poi alcuni imprenditori che hanno voluto portare, con il proprio esempio, la testimonianza che si può convertire il commercio tradizionale in qualcosa di diverso e comunque concorrenziale con i nuovi canali di vendita.

A tal fine, tutti i presenti hanno compilato un questiona-rio evidenziando le criticità della propria azienda con la richiesta di partecipazione ai numerosi corsi di forma-zione organizzati da Confcommercio Ascom Varese per apprendere come, attraverso l’e-commerce, si pos-sa attirare clienti e, soprattutto, si riesca ancora a restare sul mercato senza rischio di default. Per informazioni sui corsi e le modalità di partecipazione, contattare: Corsi Ascom Varese tel. 0332.342139/011 email [email protected] informazioni sui servizi di digitalizzazione dell’impre-sa, contattare: Promozione e Marketing Ascom Varese - tel. 0332.342129/011 email [email protected]

Il tema al centro dell’incontro organizzato da Confcommercio Ascom Varese

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Lo stato dell’economia e della socialità nel nostro Paese provoca-no inevitabilmente commenti che rischiano di apparire persino stucchevoli. Ma i dati, non solo le opinioni, sono purtroppo sotto gli occhi di tutti. Come associazione di categoria che opera in un territorio circoscritto, non possiamo cancellare con un colpo di spugna lo stato delle cose, ma avere consapevolezza che da qui in avanti il nostro compito prioritario dovrà essere quello di agire pensando soprattutto all’immediato futuro. Sembra una consi-derazione scontata e banale, non lo è affatto. Abbiamo sempre di più il dovere di fare fino in fondo la nostra parte. Per salvaguar-dare il sistema della piccola e media impresa commerciale è ne-cessario tamponare falle e difficoltà oggettive, ma altresì pensare agli anni a venire progettando interventi ad ampio respiro, per-sino sperimentando nuove vie che nel breve tempo potrebbero migliorare una situazione di vera e propria stagnazione. Sappia-

mo che nessuno ci assisterà in questo compito sostenendo il nostro sforzo. Le assicurazioni che da più parti sentiamo echeggiare, bastano fino ad un certo punto. Dovremo come sempre contare soprattutto sulle nostre capacità sfruttando quelle che sono le nostre potenzialità e le residue energie a disposizione. La situazione è nota. In una manciata di anni in Italia hanno chiuso oltre 70.000 negozi, moltissimi come ben sappiamo an-che nelle nostre comunità locali. I centri urbani stanno soffrendo una crisi di identità, ridotti come sono in una condizione complessivamente precaria che coinvolge non soltanto le imprese del commercio, ma le dinami-che della stessa vita cittadina. I nostri comuni, al di là delle dimensioni, si stanno radicalmente modificando anche in ragione di un commercio di vicinato che sta mostrando la corda. Le realtà urbane si stanno impove-rendo dal punto di vista economico e sotto il profilo sociale. Forse si può fare ancora qualcosa, ma per provare ad invertire la rotta è necessario avere le idee chiare ed agire presto. Una scelta strategica e non di facciata. La necessità di concretizzare un vero e proprio piano di rigenerazione urbana, realizzato sull’attenta esaltazione del rapporto tra distribuzione, vivibilità e sicurezza, può essere importante declinando però con sensibilità ed equilibrio stimoli che provengono dal nostro livello nazionale, con le effettive peculiarità del nostro territorio che sono molteplici ed a volte diversificate. Una questione, comunque sia, che si gioca anche attraverso l’utiliz-zo sapiente dei nuovi strumenti a disposizione, espressione tecnologica di un mondo che sta cambiando con velocità siderale. Pensiamo alla rivoluzione digitale in atto che deve viaggiare in sinergia con le stesse attività tradizionali. Ed in questo contesto anche i temi della cultura e del turismo diventano dirimenti per poter ot-tenere vantaggi, nei centri urbani più grandi come in quelli più piccoli. Occorre stabilire rapporti funzionali e stretti con tutti gli attori in campo, realizzando un gioco di squadra che possa coinvolgere ed interessare pub-blico e privato oltre che tutte quelle realtà economiche e sociali attive nell’ambito territoriale.

Giorgio Angelucci, Presidente Confcommercio Ascom Varese

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LA NUOVA LEGGE REGIONALE SULLA RIGENERAZIONE URBANA ED IL COMMERCIO NEI COMUNI LOMBARDI

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Il possibile rilancio del commercio di vicinato pre-suppone un ampio sviluppo dei processi di rige-nerazione urbana. Quest’ultima, a sua volta, richiede un’imprescindibile valorizzazione dei profili sociali ed economici degli investimenti immobiliari tra i quali rientra primariamente il settore commerciale. Città e commercio sono realtà in continua evoluzione distinte ma intrecciate, accomunate da destini simmetrici in un rapporto indissolubile. Il commercio tradizionale certo non può sussistere senza la città ma anche la città stori-ca inaridisce e non può rigenerarsi senza un commercio vitale. Le difficoltà che si riscontrano nel realizzare un maggiore equilibrio tra piccole, medie e grandi struttu-re di vendita e le vischiosità che talvolta caratterizzano il governo del territorio urbano – a cominciare da quelle riscontrabili nei P.G.T. e in certe attività amministrative connesse a procedimenti autorizzativi – sono, per così dire, due facce della stessa medaglia, così come la pro-gressiva desertificazione dei centri storici nella maggior parte dei Comuni lombardi purtroppo sta a dimostrare.

Sono ricorrenti i casi in cui gli interventi di riquali-ficazione, ad esempio in aree dismesse, coincidono con l’insediamento di nuovi centri commerciali, an-che se non sempre essi realizzano un’effettiva rige-nerazione urbana. Alcuni recenti ricorsi presentati al TAR segnalano che, sia tra gli operatori che tra i citta-dini, è diffusa la consapevolezza che ormai non vi sia più bisogno di nuovi centri commerciali ma sia bensì urgente un rafforzamento del commercio di vicinato. Un rilancio di questo settore certamente passa anche attraverso interventi di rigenerazione urbana a patto che non siano però soltanto atti di mera speculazione immobiliare ma pongano al centro delle politiche co-

munali i cittadini, i piccoli imprenditori, il mondo del-le professioni e dei servizi. E’ infatti interesse generale valorizzare quelli che alzando la serranda del negozio ogni mattina e accendendo le loro vetrine ogni giorno, presidiando il territorio contro il degrado e l’omologa-zione di una certa offerta commerciale contribuiscono alla sicurezza di tutti, alla vivibilità dei centri urbani e offrono servizi di qualità infungibili, la cui importanza emerge quando purtroppo i negozi chiudono e cessa-no le attività. Un sistema distributivo che voglia restare efficiente in realtà non potrebbe autoregolarsi da solo ma – soprattutto oggi in un momento di grandi cam-biamenti - richiede di essere governato e mantenuto in equilibrio mediante strumenti giuridici e amministrati-vi costantemente aggiornati e finalizzati al raggiun-gimento di precisi obiettivi di politica commerciale. Questo deve avvenire certo nell’interesse dei piccoli operatori commerciali ma ancor prima nell’interesse generale a mantenere in vita quegli insostituibili servizi che essi offrono a tutti. In tal senso è di fondamentale importanza il ruolo che il vigente ordinamento autono-mista riconosce agli enti locali, soprattutto Regione e Comuni, che devono quindi elaborare indirizzi precisi assicurandone poi un’efficiente e semplificata gestione burocratica.

In tal senso Regione Lombardia ha approvato la legge n.18 del 2019, entrata in vigore il 14 dicem-bre, recante nuove misure di semplificazione e in-centivazione per la rigenerazione urbana e terri-toriale nonché per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Gli effetti degli interventi di rigenerazione urbana sul commercio saranno rilevanti e positivi, se non si tradurranno solo in nuovi centri commerciali. Tali

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interventi sono indicati come azioni prioritarie per ridur-re il consumo di suolo ma anche, afferma tale legge, per migliorare, oltre all’ambiente, le condizioni socio-econo-miche della popolazione nel perseguimento quindi non certo di una decrescita, mai felice, bensì di un continuo sviluppo ancorchè sostenibile.

In mancanza di una coerente azione attuativa del-la pubblica amministrazione e delle principali parti socioeconomiche sarebbe comunque illusorio rite-nere che tale legge sia di per sé sufficiente a rag-giungere le finalità generali che essa stessa indica. E’ importante ricordare, in primo luogo, che tale nuova legge regionale n.18/2019 potrà favorire risultati con-creti solo se incontrerà un’adeguata e lungimirante ap-plicazione da parte, soprattutto, delle amministrazioni comunali lombarde. Del resto, senza per questo nulla togliere alla rilevanza delle scelte operate a livello del-la fiscalità locale, è indubbia la strettissima connessione tra le scelte urbanistiche adottate dai Comuni nei propri piani di governo del territorio ed il conseguente assetto del sistema commerciale. Purtroppo la normativa della L.R. 18/2019 sulla rigenera-zione si innesta su una legislazione urbanistica regionale che necessità una profonda revisione. Sono infatti nu-merosi e riconosciuti i motivi che rendono ormai impro-crastinabile una nuova legge urbanistica regionale stan-te il fatto che lo schema di programmazione prefigurato dalla ormai superata L.R. n.12/2005 - rimaneggiata, per l’ennesima volta, anche dalla stessa L.R. 18/2019 - mo-stra evidenti limiti, soprattutto con riguardo proprio agli “aspetti dimensionali” di alcuni documenti facenti parte dei P.G.T.. La semplificazione necessaria infatti non è solo quella burocratico amministrativa ma, ancor prima, quella le-gislativa che ne disciplina le procedure con norme che sembrano scritte apposta per complicare l’azione degli operatori che le devono applicare.

La recentissima legge regionale sulla rigenerazione urbana prevede, tra le altre importanti novità, che ogni Comune, nel proprio P.G.T. individui, all’interno del perimetro dei distretti del commercio, gli ambiti nei quali il Comune definisce “premialità” finalizzate prima di tutto all’insediamento di “attività commerciali di vicinato”, al fine di promuovere progetti di rigenerazione del tessuto urbano e commerciale mediante il riuso di aree o edifici dismessi o anche degradati in ambito ur-bano. Certo, questo inedito obbligo, aleatorio nella sua applicazione, per i Comuni di definire tali non meglio precisate premialità per il commercio di vicinato ora dunque esiste, resta però ancora tutto da capire in che modo le diverse amministrazioni comunali lo tradurran-no in misure concrete nei propri strumenti urbanistici, discrezionalmente estendendolo magari anche oltre i perimetri dei distretti commerciali, soprattutto dove essi non siano ancora stati costituiti. La definizione di tali premialità - nonché di ulteriori forme di compen-sazione per il commercio a seguito degli interventi di rigenerazione urbana e di riordino della mobilità, anche ferroviaria - dovrebbe per altro formarsi attraverso un confronto istituzionale, nella procedura di formazione del P.G.T., tra Comune e associazioni di categoria, quali parti socioeconomiche chiamate ad esprimere il proprio parere preventivo sulla bozza di piano.

Per il commercio nei centri urbani il tema dei par-cheggi e delle soste, come è ben noto, richiede sem-pre grande attenzione. Sarà quindi da monitorare, at-traverso procedure partecipate di rigenerazione urbana, come verrà applicata da parte dei Comuni un’altra nuo-va norma contenuta nella L.R. 18/2019 la quale stabilisce che – proprio in materia di programmazione urbanistica riferita al settore commerciale - in caso di insediamento di medie strutture di vendita nei centri abitati dei comu-ni con popolazione superiore a 10.000 abitanti, median-te il recupero di edificato esistente, previo accertamento di idonee condizioni di accessibilità pubblica e pedona-le, la dotazione di parcheggi pubblici o ad uso pubbli-co può essere definita da apposita convenzione con il Comune, “anche in deroga alle dotazioni minime di cui al P.G.T.” e con l’individuazione di parcheggi limitrofi sosti-tutivi per l’utenza. Un’utenza che per altro già oggi fatica a trovare parcheggi nei centri urbani e che eventuali de-roghe alle dotazioni minime – concesse oltretutto per favorire l’insediamento delle medie strutture – finirebbe sicuramente per penalizzare ulteriormente il commercio di vicinato, i pubblici esercizi e più in generale l’accessi-bilità dei centri urbani.

Avv. Antonio CHIERICHETTIAmministrativista

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LA RIGENERAZIONE URBANA

6 Numero I° - Anno XXVII°

La Regione Lombardia, con la L.R. 18/2019 “Misure di sem-plificazione e incentivazione per la rigenerazione urbana e territoriale, nonchè per il recupero del patrimonio edili-zio esistente” ha compiuto un altro passo avanti importan-te rispetto a due temi fondamentali:

1) Il tema del contrasto al consumo di suoloPercorso questo già iniziato con la L.R. 31/2014 con la quale l’obiettivo si concretizzava nell’orientare le attività di trasformazione urbanistico-edilizie non più verso le aree libere ma verso quelle già urbanizzate, degradate o dismesse; questo obiettivo si “concretizza maggiormente” con la nuova legge rendendo il recupero dell’esistente più conveniente rispetto alla costruzione ex novo in un’ottica di sviluppo sostenibile e di intelligente attenzione all’am-biente. Infatti, sotto l’egida della Regione, nel ruolo di “re-gia e coordinamento delle operazioni”, i privati, proprie-tari di edifici fatiscenti o abbandonati da almeno 5 anni, potranno segnalare le criticità che interessano le loro proprietà ai Comuni che a loro volta potranno vagliare le istanze e, a fronte di un miglioramento delle condizioni degli edifici o dell’insieme degli edifici, inserendole in ap-positi piani annuali, potranno consentire:• il ricorso a una riduzione degli oneri di urbanizzazione

con uno sconto fino al 60%• la possibilità di incrementare le volumetrie fino al 20%• la possibilità di ricorrere a semplificazioni procedurali e

normative• la possibilità di ricorrere a un fondo di finanziamento sia

degli interventi che degli studi di fattibilità

2) Il tema del miglioramento dell’abitabilità e dell’attrattività dei centri urbaniAppare chiaro però che l’obiettivo della legge non vuole limitarsi solo al risanamento di singoli fabbricati o di por-zioni di quartieri ma, attraverso questi interventi, si pone quello più ambizioso di generare ricadute positive sull’a-bitabilità e sull’attrattività dei centri abitati (non solo sotto

l’aspetto edilizio ma anche urbanistico, economico, socia-le, turistico).Questo processo non deve quindi essere inteso come semplice evoluzione delle azioni di riqualificazione urbana ma deve essere proiettato in una scala più ampia, in quan-to il suo lato più innovativo dovrebbe risiedere soprattut-to nel contemplare anche strategie sviluppo economico e di inclusione sociale, finalizzate all’innalzamento della vi-vibilità e alla riorganizzazione delle basi economiche delle città. La rigenerazione urbana costituisce un processo che può dare risposte alle diverse crisi in atto nelle città e nei territori; il recupero di aree abbandonate da reinventare e di contenitori vuoti da riempire costituisce un’importante opportunità per il rilancio delle città e delle economie e per la ricucitura dei territori. Basta pensare a quali ricadute possono condurre inter-venti di rigenerazione urbana nei centri storici e nelle periferie delle città. Ma questa è un’occasione importante anche per il settore del commercio. Da tempo sosteniamo che il commercio deve dialoga-re più strettamente con l’urbanistica per organizzare un nuovo modo di fare impresa sul territorio, per fare in modo che l’offerta commerciale torni in città, nei centri storici e nelle immediate periferie. La tendenza generalizzata di questi ultimi anni a converti-re le aree industriali dismesse in strutture di media e gran-de superficie è una risposta solo edilizia e non urbana né tanto meno economica o sociale; non a caso ha già evi-denziato chiaramente tutti i limiti di questa impostazione.Da qui l’importanza che deve assumere in questo fran-gente il tema della necessaria evoluzione dei distretti commerciali che, facendo tesoro delle esperienze passa-te, dovrebbero integrarsi più strettamente e attivamente con gli aspetti che riguardano la pianificazione territoriale.

arch. Giorgio De Wolf

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Quale futuro per gli edicolanti?

“Il mondo cambia, chi si ferma è perduto” così recita un vecchio adagio popolare. La tecnologia corre ra-pida ed anche le professioni, non solo si sono mo-dificate, sono cambiate radicalmente. Nessuno può opporsi al passare del tempo ostacolando un’evolu-zione che, da che mondo è mondo, è inarrestabile. In questi ultimi anni poi i cambiamenti sono stati e sono continui e repentini. L’informazione nella fatti-specie è uno dei settori che più di altri si è profon-damente trasformata. Fino a qualche decennio fa la televisione, la radio ed i quotidiani erano gli unici ambiti che diffondevano le notizie.Come ben vediamo non è più così. Quotidiani na-zionali che stampavano milioni di copie oggi si sono ridotti a venderne qualche decina di migliaia. Ovviamente a farne le spese sono alcune categorie specifiche, in particolare quelle che rappresentano la parte finale della filiera. Come sempre. Nella fat-tispecie, dal 2001 ad oggi dunque è trascorso un ventennio, nel nostro Paese siamo passati da 36mila edicole a poco meno di 15mila. Più che un dimez-zamento, e l’emorragia continua copiosa. Non ser-vono interventi protezionistici, di pura e semplice assistenza.La questione è un’altra: le edicole e tutti i punti vendita di giornali e riviste, possono avere an-cora, oltre ad una funzione distributiva, un ruo-lo e persino un’utilità sociale? Questa la doman-da alla quale bisognerebbe rispondere. A sentire non tanto i piccoli imprenditori direttamente coin-volti insieme alle loro associazioni di categoria, tutti per forza di cose partigiani, ma autorevoli sogget-ti che si occupano di dinamiche sociali e culturali,

oltre che sociologi interpellati recentemente sulla problematica, la risposta è chiara e non ammette interpretazioni capziose: i punti-vendita di giorna-li, quotidiani, libri, riviste ed altro, nelle vie e piazze delle nostre città e indipendentemente dalla gran-dezza di queste ultime, rappresentano ancora un piccolo-grande riferimento da considerarsi come prezioso ed indispensabile approdo per i cittadini. Luoghi di aggregazione talvolta vitali per gli stessi centri urbani, addirittura piccoli presidi popolari di culturale e di informazione. E allora che fare?

Abbiamo chiesto ad Antonio Besacchi Presidente SNAG di Varese un breve commento. “Siamo considerati, in generale come im-prenditori commer-ciali ed in particolare come edicolanti o ri-venditori di giornali e riviste, una categoria

polemica ed un tantino litigiosa. Ho sempre dissentito rispetto certe etichettature affrettate, pretestuose oltre che demagogiche. I numeri per quanto ci riguarda, parlano chiaro e, comunque sia, in tanti anni la politi-ca si è sempre detta pronta a sostenerci dichiarandosi sensibile alle nostre problematiche. Mi sembra invece che ci sia stata un po’ di latitanza. Ora qualcuno ci dice in modo perentorio, che comunque sia la nostra atti-vità è in fisiologica estinzione. Poi leggiamo viceversa interventi ed assistiamo a dibattiti e confronti vari in cui, non tanto da parte nostra essendo parte in causa ed interessata, ma da parte di qualificati ed autorevoli sociologi, urbanisti, esperti di distribuzione, che il no-stro ruolo è ancora fondamentale per l’intera comuni-tà. Saremo presuntuosi: …lo sapevamo. In ragione di ciò è normale da parte nostra aspettarsi dalla politica interventi coerenti ed urgenti, determinazioni richieste non solo e semplicemente per venire incontro alle esi-gente della nostra parte del campo. Vedremo. Le spe-ranze si sono ovviamente e per forza di cose affievolite. Faremo la nostra parte fino in fondo, senza sconti”.

La crisi dell’editoria ha messo in ginocchio la categoria e ci si domanda se l’edicola avrà un futuro. Il commento di Antonio Besacchi, presidente Snag Varese

dicolanti SNAGE

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Al via il nuovo ciclo di lezioni di alta forma-zione. Santino Taverna, presidente nazionale di FIMAA: “Professionalità di livello sempre più alto per garantire una sempre maggiore salvaguardia dei consumatori”

Il progetto d’alta formazione dei mediatori immobi-liari è nato grazie ad una felice intuizione di Fimaa della provincia di Varese con l’Università dell’Insu-bria. Il secondo corso dell’importante iniziativa è partito venerdi 7 febbraio scorso presso le aule del-la facoltà di Economia dell’università varesina. Or-ganizzata da Santino Taverna presidente naziona-le e provinciale Fimaa, Dino Vanetti vice-presidente provinciale e da Fabio Minazzi direttore scientifico del Centro Internazionale Insubrico “C.Cattaneo e G.Preti”, l’iniziativa ha bissato il successo della prima sessione dello scorso anno.

Evidente la soddisfazione in casa Fimaa. Vanetti, che in prima perso-na ha curato e seguito l’isti-tuzione e l’or-ganizzazione del corso, ha

espresso tutta la sua soddisfazione: “Siamo sold out. Abbiamo raccolto in un attimo l’adesione di 40 corsisti per 11 lezioni. La nostra volontà è chiaramente quella di alzare il più possibile il loro livello di conoscenza e di professionalità, soprattutto a vantaggio dei consuma-tori che devono vendere o acquistare un immobile. Il corso prevede discipline tecniche: catasto, urbanistica, atti notarili, contrattualistica, responsabilità ed obbli-ghi degli agenti, ma anche, e questo è il passo in più e la vera novità, lezioni di filosofia”. Il professor Minazzi, dal punto di vista accademico, si dice entusiasta del corso: “Anche per noi questo è un vero e proprio laboratorio dove si misura positi-vamente la formazione umanistica e filosofica con le peculiarità di una specifica professione come è quella dei mediatori immobiliari. La possibilità per l’opera-tore di aggiungere alla conoscenza tecnica, nozioni e competenze critico-filosofiche, rappresenta un inte-ressante completamento al bagaglio professionale, trasformando l’imprenditore del settore in un soggetto privilegiato di riferimento critico nella nostra contem-

poranea società delle conoscenze”. Dal suo canto il vi-ce-presidente Fimaa tiene a precisare: “Al di là di qualsi-asi banale enfatizzazione, pensare solo fino a qualche anno fa ad un intervento formativo del genere sarebbe stata quasi pura follia. Da tempo abbiamo invece de-ciso di puntare decisamente in alto e sulla qualità dei nostri interventi. Ogni anno organizziamo tra le varie Ascom una ventina di workshop su tematiche inerenti alla nostra professione e sulle innumerevoli attività e/o novità fiscali e giuridiche. Uno sforzo complessivo non da poco per la nostra organizzazione, ma siamo con-vinti che questa sia l’unica via per poter davvero cre-scere professionalmente in tempi in cui cambiamenti e trasformazioni sono all’ordine del giorno. Considerando l’oggettivo successo ottenuto, imple-menteremo in questa direzione la nostra azione ed il nostro impegno anche nell’immediato futuro”.

Informazioni e Prenotazioni:Varese - Via Ugo Foscolo 2 - Tel 0332 298919Busto A. - Via Indipendenza 2b - Tel. 0331 3232090

Visita il nostro sito internet: www.personal-tour.it

Viaggi di GruppoPartenza da Varese - Gallarate - Busto - Olgiate Comasco

Richiedere

il programma

dettagliato

Viaggi di Pasqua e PrimaveraMARSIGLIA e TOLONE 6 - 8 Marzo Euro 380MALTA e l’Isola di Gozo 11 - 15 Marzo Euro 890LUCCHESIA “Mostra Antiche Camelie” 21 - 22 Marzo Euro 220EGITTO “Crociera sul Nilo” 21 - 28 Marzo Euro 1.990FORESTA NERA “gli Orologi a Cucù” 3 - 5 Aprile Euro 350ISTRIA e i Laghi di Plitvice 10 - 13 Aprile Pasqua Euro 490PRAGA e la Boemia 10 - 13 Aprile Pasqua Euro 520NAVIGAZIONE del RENO 11 - 13 Aprile Pasqua Euro 390DELTA DEL PO - Ferrara e Ravenna 11 - 13 Aprile Pasqua Euro 390PROVENZA e CAMARGUE 23 - 26 Aprile Euro 580PISA e CARRARA “le Cave di Marmo” 25 - 26 Aprile Euro 250RIMINI e il Montefeltro “sulle orme di Fellini” 25 - 26 Aprile Euro 270GRAN TOUR DEL MAROCCO 26 Aprile - 5 Maggio Euro 1.890BUDAPEST - Lubiana e Zagabria Ponte 29 Aprile - 3 Maggio Euro 580MONACO e i Castelli della Baviera Ponte 1 - 3 Maggio Euro 390NAVIGAZIONE DEL DANUBIO Ponte 1 - 3 Maggio Euro 390TOSCANA - Firenze, Arezzo e Siena Ponte 1 - 3 Maggio Euro 370CIRCEO e Isola di Ponza 6 - 10 Maggio Euro 730OLANDA e le FIANDRE 9 - 15 Maggio Euro 960SARDEGNA - Tour nave e pullman 18 - 24 Maggio Euro 1.060MAREMMA “Isola del Giglio e Giannutri” 21 - 24 Maggio Euro 490ISTRIA e i Laghi di Plitvice Ponte 30 Maggio - 2 Giugno Euro 490ETRURIA - Viterbo e gli Etruschi Ponte 30 Maggio - 2 Giugno Euro 530TREVISO “la Marca Trevigiana” Ponte 30 Maggio - 2 Giugno Euro 490CAPITALI BALTICHE e FINLANDIA 31 Maggio - 7 Giugno Euro 1.790

i mediatori immobiliari di vareSe per la Secondavolta Sui banchi dell’univerSità dell’inSubria

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Varese

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scom informaAApprovata la legge sulla promozionee il sostegno della letturaOltre qualsiasi enfatizzazione possiamo definirlo un risultato storico: il Senato della Repubblica ha appro-vato, in via definitiva, il decreto legge sulla promozio-ne e sul sostegno della lettura. Un provvedimento le-gislativo che si è realizzato dopo anni di confronto, di varie proposte di legge confluite alla fine in un unico disegno che ha condensato idee e progetti. Il settore è bloccato da anni e gli indici di lettura nel nostro Paese, in riferimento non tanto a sensazioni ma a dati precisi, sono fermi a 17 anni fa. L’iniziativa legislativa segna il classico cambio di passo voluto dalla categoria, con Ali-Confcommercio, in primissima fila. Non un “mi-racolo” ma semplicemente una risposta esaustiva a specifiche esigenze settoriali. Una scelta che ci met-te finalmente sulla stesso livello di altri Paese europei quali Francia, Germania e Spagna. Il decreto appro-vato riduce lo sconto massimo dal 15% al 5% per tutti gli operatori, online compresi, esclusi i testi

scolastici per i quali la disposizione di legge prevede l’introduzione del tetto del 15% dello sconto merce. Lo scorso anno, in mancanza di questo tetto, lo stesso sconto era arrivato al 35%. “Ali-Confcommercio - dice il Presidente nazionale Paolo Ambrosini - ha contri-buito enormemente al raggiungimento di questa deter-minazione attraverso un lavoro continuo e mirato. Ma ancora molto resta da fare: dalla detrazione fiscale per i libri, ad una specifica legge sull’editoria scolastica per ar-rivare infine alla stipula di accordi di servizio con le distri-buzioni”. Considerando l’attivismo di Ali c’è da essere fiduciosi anche per l’immediato futuro. Comunque sia un risultato importante, finanche per alcuni versi in-sperato considerata la lentezza tutta italiana in mate-ria legislativa, che premia il lavoro e l’impegno associa-tivo salvaguardando nei fatti il patrimonio di cultura e di impresa che le attività del settore rappresentano per l’Italia.

Ipotesi Iva più alta per hotel e ristoranti, insorgono esercentie consumatori ma il Ministero dell’Economia smentisceIl Tesoro prende nettamente le distanze sull’ipotesi accarezzata negli ambienti della maggioranza di un ritocco all’Iva su hotel e ristoranti. Secondo fonti del ministero dell’Economia l’ipotesi di aumenti selet-tivi dell’Iva, in particolare nel settore alberghiero e della ristorazione, è «priva di fondamento», e il confronto sulla riforma fiscale «è focalizzato sull’Ir-pef». Anche se nella maggioranza c’è chi ci pensa di recuperare un po’ di risorse anche dall’Iva lasciandola aumentare sui beni e servizi di lusso o voluttuari. Tra i quali gli unici che assicurerebbero un buon aumento del gettito, da utilizzare per ridurre l’Irpef, sono pro-prio hotel e ristoranti, che per giunta beneficiano di un’aliquota ridotta del 10%, contro il 21% ordinario. L’aumento di un solo punto dell’aliquota porterebbe 1,5 miliardi di euro. “Tornano a circolare ipotesi di re-visione selettiva delle aliquote Iva e, in questo contesto, di aumenti dell’imposta per il settore del turismo. Con-fermiamo la nostra contrarietà” ribadisce il presidente di Confturismo-Confcommercio Luca Patanè. Patané spiega infatti che “il turismo italiano meriterebbe, invece, scelte che ne rafforzino la competitività, anche contrastando con determinazione la patologia di un diffuso abusivismo che opera in condizioni di dumping regolamentare, fiscale e contributivo”. “Sento dire che la maggior imposta sarebbe pagata dai turisti e sarebbe soprattutto a carico degli stranieri. La verità -

dice il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - è che il prezzo principale sarebbe pagato dal nostro Paese, a causa della perdita di competitività del sistema turistico”. “Il governo vuole ridurre le tasse sui redditi medio bassi e propone di alzare l’Iva su hotel e ri-storanti, come se fossero solo gli stranieri a mangiare o dormire fuori casa. Ogni giorno 10 milioni di italiani pranzano in bar e ri-storanti e lo fanno per necessità, non certo per scelta”, sottolinea il direttore generale della Federazione dei Pubblici esercizi, Roberto Calugi. ‘’Come se non ba-stasse l’idea di rendere più salato il conto al ristorante per i turisti stranieri tradisce un paradosso di fondo: sono sempre di più le persone che arrivano in Italia per vivere un’esperienza non solo artistica, ma soprattutto enoga-stronomica, resa possibile dalla professionalità dei nostri cuochi e ristoratori. Penalizzare questa fetta di mercato, sulla quale in queste settimane già pesa l’insicurezza do-vuta al Coronavirus, rischia di essere controproducente per tutti. Negli ultimi 10 anni - conclude Calugi - l’occu-pazione nel settore della ristorazione è cresciuta del 20%, mentre negli altri comparti è scesa del 3,4%. Mortificare uno dei pochi settori dinamici, capace di dare lavoro a 1,2 milioni di persone, non è certo una soluzione vincente per rilanciare i consumi e, più in generale, l’eco-nomia dell’intero Paese’’.

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La Regione Lombardia ha reso noto i criteri del ban-do “Imprese storiche verso il futuro. Contributi per l’innovazione e la valorizzazione delle atti-vità storiche e di tradizione”, rivolto alle attività storiche e di tradizione iscritte nell’apposito elenco regionale, vale a dire le attività già dichiarate “Nego-

zio Storico”.I contributi (a fondo perduto pari al 50% fino a un massimo di 30.000 euro) andranno a soste-nere interventi di restauro e conservazione di beni immobiliari, insegne, attrezzature, macchinari, arre-di, finiture e decori originali, interventi di sviluppo, innovazione e miglioramento della qualità dei ser-vizi, per consolidare la competitività e il posiziona-mento sul mercato delle imprese storiche in un’ot-tica di integrazione tra storicità e modernità; misure per accrescere l’attrattività dei centri urbani e degli addensamenti dei luoghi storici del commercio, valorizzando le vie storiche e gli itinerari turistici e commerciali; sostegno al passaggio generazionale

e trasmissione di impresa per favorire la continuità della gestione e il rilancio occupazionale, nonché l’inserimento lavorativo dei giovani. Soggetti beneficiariPossono presentare domanda di contributo le mi-cro e piccole imprese lombarde, con almeno una

sede operativa o un’unità locale ubicata in Lombardia e iscritte nell’elenco regiona-le delle attività storiche e di tradizione, in forma singola o aggregata. Progetti ammissibiliSono ammissibili al cofinan-ziamento investimenti per le seguenti tipologie di proget-to: 1. RICAMBIO GENERA-ZIONALE E TRASMIS-SIONE DI IMPRESA Formazione per la trasmissio-ne delle competenze rivolta

ai titolari/gestori delle attività storiche e di tradi-zione, agli imprenditori subentranti nell’attività, ai giovani che intendono rilevare le attività storiche e di tradizione. Consulenza organizzativa, finanziaria, commerciale e tecnica per l’avvio del programma di ricambio generazionale.Formazione specifica per lo sviluppo e il consolida-mento delle competenze digitali. 2. RIQUALIFICAZIONE DELL’UNITÀ LOCALE DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ Rinnovo degli spazi e degli allestimenti per miglio-rare la funzionalità e l’attrattività.

bando negozi Storici: contributi regionali per l’innovazione e la valorizzazione delle attività Storiche e di tradizione.

egozi StoriciN

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Le attività riconosciute come negozio-locale-botte-ga storica e insegna storica e di tradizione devono mantenere le qualità strutturali, le caratteristiche storiche e l’impatto visivo originario di locali e arre-di, anche a seguito dell’intervento di rinnovo.Introduzione di tecnologie e impianti innovativi, inclusi quelli per la riqualificazione energetica e il miglioramento della sostenibilità ambientale.Progetti finalizzati ad accrescere l’attrattività dei centri urbani e degli addensamenti dei luoghi stori-ci del commercio. 3. RESTAURO E CONSERVAZIONE Restauro e conservazione di strutture (soffitti, pavi-menti, eventuali affreschi, …) di particolare interes-se storico, culturale, artistico, architettonico presen-ti all’interno dell’unità locale.Restauro e conservazione di arredi mobili storici e/o di pregio, di insegne storiche e/o di pregio, di vetri-ne di pregio per il fronte stradale.Restauro e conservazione di attrezzi, utensili e mac-chinari di particolare pregio e/o riferiti a tecniche di produzione tradizionali. 4. INNOVAZIONE

Progetti innovativi destinati al miglio-ramento dei processi, dei prodotti e dei servizi offerti dalla storica attività.Progetti di manifattura innovativa.Introduzione di soluzioni digitali per la gestione del magazzino.Acquisto e implementazione di solu-zioni ad alto impatto innovativo e tec-nologico per l’artigianato digitaleProgetti di sviluppo di servizi condivisi tra due o più attività storiche e di tradi-zione (es. consegne).ContributoL’agevolazione consiste nella conces-sione di un contributo a fondo perdu-to pari al massimo del 50% delle sole spese considerate ammissibili al netto di IVA. Il contributo, sia per le imprese in for-ma singola che per le imprese in forma aggregata, è concesso nel limite mas-simo di 30.000,00 euro e l’investi-mento minimo è fissato in 10.000,00

euro al netto di IVA.Le spese correnti sono riconosciute nel limite mas-simo del 15% del costo totale del progetto ammes-so. Sono ammessi anche i progetti che prevedono esclusivamente spese in conto capitale. Quando presentare la domandaI progetti candidati e le relative domande di con-tributo devono essere presentati a Unioncamere Lombardia in modalità telematica a partire dalle ore 10.00 del 28 febbraio 2020 ed entro le ore 15.00 del 29 aprile 2020.Il nostro personale è a disposizione degli associati interessati per effettuare una valutazione prelimina-re di ammissibilità del negozio storico al bando e, nel caso, assistervi nell’inoltro della richiesta di con-tributo.

Per informazioni e appuntamenti con-tattare Paolo Dettoni, ufficio relazioni istituzionali, tel. 0332.342011 o inviare una email a: [email protected]

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il gruppo giovani di confcommercio provincia di vareSe compie vent’anni

Il 2020 per il Gruppo giovani imprenditori di Confcommercio della provincia di Varese segna un traguardo importante, quello del ventennale. Quat-tro lustri di attività sul territorio che saranno cele-brati a marzo con una edizione speciale di “Busi-ness in relax“, ospitata dalla Camera di Commercio di Varese. Ex consiglieri ed ex presidenti del gruppo si sono ritrovati per festeggiare il compleanno e so-prattutto per ascoltare i relatori chiamati a raccon-tare la loro esperienza imprenditoriale, come acca-de ogni mese a Tradate.A fare gli onori di casa, è intervenuto il presidente della Camera di Commercio, Fabio Lunghi, ovvero colui il quale nel 2000 ha rivestito per primo il ruolo di guida del Gruppo, aprendo la strada a quella che nel tempo è diventata una importante realtà pro-vinciale. “Ma il fiore all’occhiello di quest’anno – rivela il presidente Mattia Valassina (foto a destra) – è il progetto aziende in cattedra. Tra febbraio e aprile sa-remo all’Istituto Fermi di Castellanza (indirizzo Tecnico Economico) una volta alla settimana. Vestiremo i pan-ni degli “insegnanti” per spiegare agli studenti le dina-miche del settore commerciale e il ruolo che il com-mercio ricopre nell’economia della nostra provincia”.Altra novità sarà il progetto “Gift”, ovvero la raccol-ta di regali da donare a Natale ai bimbi ricoverati in ospedale, che si affiancherà al progetto contro l’ab-bandono scolastico, concretizzatosi lo scorso mese di giugno nella raccolta fondi alla Festa d’estate de-voluti all’associazione Piccolo Principe.

Per il resto vengono confermate tutte le attività che hanno avuto un riscontro positivo nel corso del 2019, a partire da Business in Relax, ovvero una serata aperta a tutti gli imprenditori, non neces-sariamente soci di Confcommercio, che ha come obiettivo quello di conoscersi, fare rete, creare opportunità di business, trovare risposte, con-dividere e soprattutto rilassarsi prendendosi una serata per sé. “Il format – prosegue Valassina – ha avuto successo. Abbiamo registrato una media di ol-tre cinquanta persone a incontro e, non a caso, altri Gruppi di giovani imprenditori in tutta Italia stanno seguendo il nostro esempio. Motivo d’orgoglio è poi il fatto che il livello dei relatori si sia alzato serata dopo serata, a dimostrazione di come anche imprenditori e manager considerino valido e interessante questo modo di raccontarsi, di mettere “sul tavolo” la propria esperienza che può diventare un esempio da seguire o uno stimolo ad osare di più”.Il primo incontro del nuovo anno si è svolto il 6 febbraio (come sempre il primo giovedì del mese) alla “Nuvola” di Tradate, in quella che è or-mai diventata la casa di “Business in Relax”. Hanno aperto la serata i responsabili di “Sport production HUB” che hanno dissertato sull’attualissimo tema degli influencer, analizzati come “strumento” per at-tirare nuovi potenziali clienti. A seguire, si è svolto il “salotto degli imprenditori” che ha visto protagoni-sti Angelo Nodari, Marco Vanetti e Fabio Micheletti, fondatori di “Forge”, startup tutta varesina, sviluppa-trice della App “PerPranzo”.

Per celebrare l’anniversario a marzo si terrà un evento alla Camera di Commercio. I giovani imprenditori spiegano i segreti del commercio agli studenti delle superiori

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iovani ImprenditoriG

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ASCOMVARESE

CALENDARIO CORSI 2020

13Numero I° - Anno XXVII°

Corsi in materia di Sicurezza

FORMAZIONE PER RSPP - basso rischio - 16 ore

Lunedì 9, 16, 23, 30 Marzo dalle ore 8.45 alle ore 12.45

Lunedì 5,12, 19, 26 Ottobre dalle ore 8.45 alle ore 12.45

II° AGGIORNAMENTO PER RSPP - basso rischio - 6 ore

Lunedì 25 Maggio dalle ore 8.45 alle ore 15.45

FORMAZIONE PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO

gruppi B e C - 12 ore

Lunedì 15, 22, 29 Giugno dalle ore 8.45 alle ore 12.45

Lunedì 9, 16, 23 Novembre dalle ore 8.45 alle ore 12.45

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14 Numero I° - Anno XXVII°

Corsi in materia di SicurezzaAGGIORNAMENTO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - gruppi B e C – 4 ore

Lunedì 11 Maggio dalle ore 8.45 alle ore 12.45Mercoledì 16 Settembre dalle ore 8.45 alle ore 12.45Lunedì 30 Novembre dalle ore 8.45 alle ore 12.45

FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI - B.R. 4 ORE

Lunedì 6 Aprile dalle ore 8.45 alle ore 12.45Lunedì 6 Luglio dalle ore 8.45 alle ore 12.45Mercoledì 2 dicembre dalle ore 8.45 alle ore 12.45

AGGIORNAMENTO PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI - B.R. 2 ORELunedì 18 Maggio dalle ore 9.00 alle ore 11.00Mercoledì 30 Settembre dalle ore 9.00 alle ore 11.00

FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI - M.R. 8 ORELunedì 2 Marzo dalle ore 8.45 alle ore 17.45Lunedì 21 Settembre dalle ore 8.45 alle ore 17.45

AGGIORNAMENTO PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI - M.R. 5 ORELunedì 2 Marzo dalle ore 8.45 alle ore 13.45Lunedì 21 Settembre dalle ore 8.45 alle ore 13.45

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Formazione lavoratori

15Numero I° - Anno XXVII°

Formazione Generale

Mercoledì 18 Marzo dalle ore 8.45 alle ore 12.45

Lunedì 4 Maggio dalle ore 8.45 alle ore 12.45

Mercoledì 10 Giugno dalle ore 8.45 alle ore 12.45

Martedì 7 Luglio dalle ore 8.45 alle ore 12.45

Lunedì 14 Settembre dalle ore 8.45 alle ore 12.45

Mercoledì 21 Ottobre dalle ore 8.45 alle ore 12.45

Giovedì 19 Novembre dalle ore 8.45 alle ore 12.45

Formazione Specifica

Mercoledì 18 Marzo dalle ore 13.45 alle ore 17.45

Lunedì 4 Maggio dalle ore 13.45 alle ore 17.45

Mercoledì 10 Giugno dalle ore 13.45 alle ore 17.45

Martedì 7 Luglio dalle ore 13.45 alle ore 17.45

Lunedì 14 Settembre dalle ore 13.45 alle ore 17.45

Mercoledì 21 Ottobre dalle ore 13.45 alle ore 17.45

Giovedì 26 Novembre dalle ore 8.45 alle ore 12.45

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16 Numero I° - Anno XXVII°

per info sui servizi e per l’iscrizione ai corsicontattate i nostri uffici:

Confcommercio Ascom Varese Tel. 0332.342160 - 0332.342172e-mail: [email protected]

Aggiornamento formazione specifica lavoratori

CORSI PER RAPPRESENTANTI LAVORATORI PER LA SICUREZZA “RLS”

Igiene degli alimentiFORMAZIONE ADDETTI - 3 ORE

Mercoledì 25 Marzo dalle ore 14,20 alle ore 17,20

Lunedì 20 Aprile dalle ore 14,20 alle ore 17,20

Lunedì 25 Maggio dalle ore 14,20 alle ore 17,20

Mercoledì 1° Luglio dalle ore 14,20 alle ore 17,20

Mercoledì 23 Settembre dalle ore 14,20 alle ore 17,20

Lunedì 26 Ottobre dalle ore 14,20 alle ore 17,20

Lunedì 30 Novembre dalle ore 14,20 alle ore 17,20

PRIMA FORMAZIONE - 32 ORE

tutti i giovedì dal 10 Settembre al 29 Ottobre - dalle ore 8.45 alle ore 12.45

CORSI DI AGGIORNAMENTO - 4 ORE

Ruolo e Compiti /Riunione Periodica

mercoledì 29 Aprile dalle ore 8,45 alle ore 12,45

Il ruolo del Rls nella politica della sicurezza

martedì 16 Giugno dalle ore 8,45 alle ore 12,45

Stress lavoro-correlato: la cassetta degli attrezzi

martedì 27 Ottobre dalle ore 8,45 alle ore 12,45

La Comunicazione del Rls

martedì 24 Novembre dalle ore 8,45 alle ore 12,45

STRESS LAVORO CORRELATO – MODULO DA 3 OREMartedì 21 Aprile dalle ore 9,30 alle ore 12,30Lunedì 27 Aprile dalle ore 9,30 alle ore 12,30Lunedì 2 Novembre dalle ore 9,30 alle ore 12,30Lunedì 23 Novembre dalle ore 9,30 alle ore 12,30

I NUOVI RISCHIMartedì 21 Aprile dalle ore 14,00 alle ore 17,00Lunedì 27 Aprile dalle ore 14,00 alle ore 17,00Lunedì 2 Novembre dalle ore 14,00 alle ore 17,00Lunedì 23 Novembre dalle ore 14,00 alle ore 17,00

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corSi di marketing digitale con il cofinanziamento degli enti bilateraliSocial Media Campus 1: scrivere per il webDocente Fulvio JulitaQuattro ore vivaci e divertenti dedicate alla creazio-ne di contenuti per i social media: s’imparano nuovi metodi e si mettono subito in pratica.9 marzo - dalle ore 9 alle 13 (4 ore) Principi di MarketingDocente Alessandro BuzziUn percorso a 360 gradi sulla storia, tecniche e se-greti per il vero marketing aziendale. Un corso di-namico, stimolante e interattivo per approfondire in aula la disciplina fondamentale di ogni attività di successo.16 e 23 marzo – dalle ore 9 alle 13 (8 ore) Dieci facili strategie di marketing digitale per ristoranti e barDocente Fulvio JulitaL’uso intelligente della comunicazione digitale: una top ten di azioni pratiche - e argomenti da appro-fondire - per guadagnare visibilità e rafforzare i rap-porti di fiducia.15 aprile - dalle ore 15 alle 18 (3 ore) Facebook & LinkedinDocente Alessandro BuzziOltre le ns foto delle vacenze su questi celebri social network è possibilie pubblicare e gridare al mondo in nostro business: Scopriamo insieme le tecniche e i segreti per pubblicizzare la nostra attività da veri professionisti.27 aprile – dalle ore 9 alle 13 (4 ore) Social Media Campus 2: fotografare con lo smartphoneDocenti Lorenzo Lucca e Elisa PiemontesiI segreti della fotografia smartphone: una sessione pratica per raccontare con le immagini la propria impresa sui social media.4 maggio – dalle ore 9 alle 13 (4 ore) Usare Mailchimp per l’e-mail marketing del commerciante (corso base)Docente Fulvio JulitaUna giornata in aula per imparare ad utilizzare la più famosa piattaforma internet per la gestione del-le newsletter: dall’organizzazione del database alla creazione delle campagne, fino alle funzioni auto-matizzate e l’analisi dei report.18 maggio – dalle ore 9 alle 17.30 (8 ore)

Alberghi, ristoranti e la gestione intelligente delle criticheDocente Fulvio JulitaQuattro ore di strategie e tecniche per la tutela della reputazione digitale: per evitare brutte figure e gua-dagnare opportunità.8 giugno 2020 – dalle ore 9 alle 13 (4 ore) Social Media Campus 3: fare video con lo smar-tphoneDocenti Fulvio Julita e Alessandro BuzziUn’intensa sessione di allenamento dedicata alla creazione di filmati con lo smartphone, dalla ripresa alla post-produzione.15 giugno - dalle ore 9 alle 13 (4 ore) Website & WordpressDocente Alessandro BuzziScopriamo insieme il CMS più venduto al mondo ed impariamo i segreti per aggiornare, sviluppare e posizionare il nostro sito web in completa autono-mia, facilità e convenienza.29 giugno – dalle ore 9 alle 13 (4 ore) Fare Podcast: come creare contenuti audio, pubblicarli e promuoverli (corso base)Docente Fulvio JulitaEntrare in testa ai potenziali clienti usando la voce: quattro ore dedicate alle opportunità commerciali di un fenomeno di grande interesse per il consu-matore.28 settembre – dalle ore 9 alle 13 (4 ore) Metodi di storytelling digitale per commer-cianti e piccole impreseDocente Fulvio JulitaL’ABC del raccontarsi sul web. Fissare gli obiettivi, definire il target e i canali di comunicazione (sito, social, newsletter, podcast e altro), organizzare il piano editoriale, scrivere e creare contenuti visivi: tutto quello che c’è da sapere per fare le cose per bene.19 e 26 ottobre, 2 e 9 novembredalle ore 9 alle 13 (16 ore)

Per informazioni e pre-iscrizioni online:www.confcommerciovarese.itmail: [email protected]. 0332.342139/011

ormazione per CommerciantiF

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corSi per la geStione collaboratori e rapporti con i clienti

CUSTOMER SERVICE18 maggio dalle ore 9 alle 13Per Servizio Clienti si intende l’insieme delle attività di assistenza che un’impresa fornisce su richiesta a un cliente prima, durante e dopo l’acquisto o l’utiliz-zo di un prodotto/servizio. Il Customer Service gioca un ruolo determinante nell’intero processo relaziona-le impresa-cliente. Un’esperienza positiva o negativa del servizio di assistenza può condizionare irreversi-bilmente la percezione di un brand e la propensione all’acquisto o alla reiterazione dell’acquisto.Contenuti:• Acquisire una visione integrata, e customer-centric• Gestire in modo efficace e coerente la richiesta di

assistenza da parte dei clienti• Cosa si intende per Customer Service: definizione e

responsabilità• La customer journey, customer experience, multi-

canalità e omnicanalità• Customer service omnicanale. Touchpoint• L’ascolto attivo per indagare e interpretare le esi-

genze del cliente COMPRENDERE I BISOGNI DEI CLIENTI (settore NON FOOD)6 aprile dalle ore 9 alle 13Capire, comprendere ed anticipare i bisogni dei clienti. La fidelizzazione nasce dalla comprensione e dall’osservazione di questo affascinante e poliedrico interlocutore che è il cliente.La cura del cliente e dei suoi bisogni giocano un ruolo determinante nell’intero processo relazionale impre-sa-cliente. Un’esperienza assonante o dissonante può condizionare irreversibilmente la percezione di un brand e la propensione all’acquisto o alla reiterazione dell’acquisto.Contenuti:• Modello di stratificazione dei bisogni• Comprensione e anticipazione dei bisogni del

cliente• Comprendere la percezione del proprio posizio-

namento• Saper sviluppare comportamenti customer

oriented.• Assonanza e dissonanza: risuonare nel cliente• Creare con i clienti un rapporto di fiducia• Customer Oriented, le azioni di successo• La cura del cliente, cosa significa e applicazione:

la sua soddisfazione

COMPRENDERE I BISOGNI DEI CLIENTI (settore FOOD)20 aprile dalle ore 9 alle 13Capire, comprendere ed anticipare i bisogni dei clienti. La fidelizzazione nasce dalla comprensione e dall’osservazione di questo affascinante e poliedrico interlocutore che è il cliente.La cura del cliente e dei suoi bisogni giocano un ruolo determinante nell’intero processo relazionale impre-sa-cliente. Un’esperienza assonante o dissonante può condizionare irreversibilmente la percezione di un brand e la propensione all’acquisto o alla reiterazione dell’acquisto.Contenuti:• Modello di stratificazione dei bisogni• Comprensione e anticipazione dei bisogni del

cliente• Comprendere la percezione del proprio posizio-

namento• Saper sviluppare comportamenti customer orien-

ted.• Assonanza e dissonanza: risuonare nel cliente• Creare con i clienti un rapporto di fiducia• Customer Oriented, le azioni di successo• La cura del cliente, cosa significa e applicazione:

la sua soddisfazione LA GESTIONE DEI COLLABORATORILEADERSHIP E TEAM (2 incontri da 4 ore)lunedì 25 maggio e 8 giugno dalle ore 9 alle13Spesso ci si dimentica che un buon processo di ma-nagement non sia fatto di singoli stratagemmi. Al contrario è un sistema organico, coerente e allinea-to. Curando al meglio i diversi fattori di questo siste-ma possiamo condurre i nostri collaboratori verso gli obiettivi della nostra azienda. Diversi i punti che verranno affrontati nei due incontri formativi: la lea-dership e la gestione del collaboratore; il processo di delega; il lavoro in gruppo; la gestione dello stress e la motivazione del collaboratore. Il funzionamento del team di lavoro, la gestione della delega, saper guidare efficacemente il gruppo di lavoro verso obiettivi de-finiti.

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I nuovi corsi di Carlo Marchesi, coaching aziendale, organizzati in collaborazione con gli Enti Bilaterali

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19Numero I° - Anno XXVII°

scom informaAIl contributo solidale di “Sorriso di stelle” donato all’associazione “Tincontro”

Confcommercio Uniascom, l’associazione “Cuo-chi varesini” e i ristoratori di Fipe Varese mar-tedì 18 febbraio hanno consegnato all’As-sociazione di volontariato “Tincontro”, il contributo di solidarietà raccolto con “Sorriso di Stelle” 2019, un assegno di 5.000 euro che servirà ad acquistare carrelli e frigoriferi portati-li per il trasporto del latte materno tra i reparti.La quarta edizione di “Sorriso di stelle” 2019 del 16 luglio scorso, ha riscosso un grande successo di pubblico grazie alla collaborazione di più attori che si sono messi a disposizione per realizzare la finalità solidale nel raccogliere i fondi da destinare al progetto “Banca del Latte Umano Donato” del

reparto di terapia intensiva per i piccoli nati pre-termine o con patologia dell’Ospedale del Ponte.Sorriso di Stelle ha infatti beneficiato della colla-borazione dell’Associazione provinciale Cuochi Varesini, Coldiretti Varese, Associazione Panifi-catori, Federcarni, Associazione Pasticcieri per la vita, Unibirra, The Donegal Pub, Ristorante Sempione, Ristorante Le Arcate, Cascina Ron-chetto, Consorzio Qualità Miele Varesino, Em-porio della Cialda e di numerosi sponsor che hanno contribuito alla realizzazione della serata.“Il latte materno – fa sapere Daniele Donati, pre-sidente dell’associazione “Tincontro” – non è solo un nutrimento, ma è una vera e propria medici-na che protegge il bambino da moltissime malattie e lo aiuta a crescere. Stiamo ora pianificando un ser-vizio di raccolta e trasporto di latte materno a do-micilio per facilitare le mamme nella somministra-zione a casa senza che debbano recarsi in ospedale”.“Come ogni anno – spiega Giordano Ferrarese, presidente provinciale Fipe – l’obiettivo è aiu-tare i bambini e i ragazzi della provincia di Varese. La scorsa edizione siamo riusciti a raggiungere 800 presenze grazie al lavoro di 150 volontari. Que-sta volta il nostro impegno sarà ancora maggiore perché vogliamo coinvolgere ancora più persone”.

I fondi raccolti durante la quarta edizione dell’evento dei risto-ratori di Fipe Varese sono stati destinati alla “Banca del latte umano donato” dell’ospedale Del Ponte di Varese

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l’aSpettativa non retribuita può eSSere riScattata

È sempre più difficile avere alle spalle un estratto conto contributivo “senza buchi”, cioè vantare una carriera lavorativa senza alcuna interruzione, a partire dalla data della prima assunzione; infatti a causa del perdurare della crisi e dei cambiamenti nel mondo del lavoro, i periodi di occupazione non sono sempre consequenziali tra di loro e per questo possono riscontrarsi periodi privi di contribuzio-ne anche piuttosto estesi.Proprio per questo motivo, è opportuno sapere che la legge prevede la possibilità di avvicinarsi ai requisiti richiesti per la pensione attraverso il pagamento di al-cuni contributi, i contributi da riscatto.Esistono infatti alcuni periodi della vita dei lavoratori che, pur non essendo coperti da contribuzione, possono essere riscattati e risultare, così, ugualmente coperti.Con la premessa che i contributi da riscatto corrispondono dunque a periodi altrimenti privi di contribuzione, sono in particolar modo 3 le situazioni nelle quali la disciplina vi-gente consente di intervenire:• periodi per i quali vi sia stata omissione contributiva ma

sia nel frattempo già intervenuta la prescrizione di legge (la contribuzione obbligatoria si prescrive infatti nell’arco di 10 anni: trascorso questo periodo, per recuperare un eventuale “buco” assicurativo non resta che il riscatto);

• periodi per i quali non era previsto l’obbligo di versamen-to contributivo (ad esempio, la laurea o altri titoli di studio equiparati);

• periodi per i quali siano stata introdotte particolari dispo-sizioni legislative.

In tutti i casi, quella di riscatto resta una facoltà a discre-zione del lavoratore/pensionato (o dei superstiti in caso di decesso), che deve quindi farne espressa domanda all’INPS.Possono richiedere il riscatto, nel rispetto delle norme che disciplinano le specifiche casistiche, tutti i lavoratori iscritti all’A.G.O., così come gli iscritti alle gestioni speciali dei la-voratori autonomi, i parasubordinati iscritti alla Gestione Separata o, ancora, i lavoratori iscritti ai fondi speciali gestiti

dall’INPS. Temporalmente, i contributi riscattati si colloche-ranno nello stesso periodo nel quale avrebbero dovuto es-sere versati. Aspettativa non retribuitaIl riscatto dei periodi di aspettativa per motivi di famiglia ai fini pensionistici offre ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, la possibilità di riscattarne i relativi contributi, anche precedenti al 31 dicembre 1996 (articolo 1, comma 789 del-la legge 296/2006). Questo consente di raggiungere prima i requisiti per la pensione.Per fare domanda, però, è necessario che il periodo di aspettativa in questione sia documentato; inoltre, il lavoratore deve poter dimostrare, sempre presentan-do idonea documentazione (articolo 3 del Dm 21 Luglio 278/2000), i gravi motivi di famiglia.Se un dipendente chiede l’aspettativa, il datore di lavo-ro è obbligato a concederla? Le modalità di concessione dell’aspettativa, variano in base al contratto CCNL di riferi-mento e, sempre nel rispetto della normativa, può essere concessa compatibilmente con le esigenze organizzative aziendali.Tuttavia il nostro ordinamento garantisce il diritto alla so-spensione del lavoro per:• motivi privati (personali o familiari) di particolare onere

e/o gravità;• assunzione di cariche pubbliche;• cure termali e tossicodipendenza;• assunzione di funzioni presso seggi elettorali.Le motivazioni più utilizzate sono le prime due, ma soprat-tutto la prima, per motivi personali o familiari, tra cui rien-trano:• grave disagio personale (malattia esclusa ovviamen-

te, perché in quel caso il dipendente va appunto “in malattia”);

• necessità a causa della cura, assistenza o morte di un fa-miliare.

20 Numero I° - Anno XXVII°

NASCOE

Una possibilità che consente di raggiungere i requisiti contributivi per la pensione anche per periodi precedenti al 31/12/1996

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21Numero I° - Anno XXVII°

Quanto può durare l’aspettativaLa durata massima della “pausa” è molto variabile e dipende dal singolo contratto CCNL e dalla motivazione per cui si richiede.Durante l’aspettativa si conserva il posto di lavoro ma non si ha diritto alla retribuzione, né si può svolgere altro tipo di attività lavorativa. Inoltre, non si matura anzianità di servizio né contributi utili ai fini pensionistici

Come richiedere l’aspettativaOccorre presentare domanda all’Ufficio del personale del-la propria azienda. Prima di chiederla però, é sempre bene rivolgersi a un’organizzazione sindacale o a un consulente specializzato in diritto del lavoro per avere informazioni precise sul proprio caso e non essere impreparati.La domanda va presentata per iscritto all’ufficio del perso-nale e deve indicare, ovviamente, oltre ai nostri dati per-

sonali, la durata dell’aspettativa. L’ufficio del personale, ri-sponderà per iscritto, entro un periodo di tempo stabilito dal contratto CCNL. L’aspettativa si ritiene fruibile dopo un mese dalla domanda, salvo diverso accordo tra le parti.

Tra le varie misure del cosiddetto “Decreto Tutela Lavoro” il Governo ha inserito anche una norma che modifica – e semplifica – l’accesso alla DisColl da parte dei lavoratori a tempo determinato iscritti alla gestione separata Inps.L’indennità di disoccupazione mensile “DisColl” è una prestazione a sostegno dei collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, assegnisti di ricerca e dottorandi di ricerca con borsa di studio che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione.Fino a oggi, per richiedere e accedere all’indennità di disoc-cupazione dei Co.co.co, infatti, era necessario che il lavora-tore rispettasse parametri ben precisi. Prima di tutto, dove-va trattarsi di un licenziamento (o, come si dice in gergo, doveva essere una disoccupazione involontaria). Inoltre, il richiedente doveva aver maturato almeno tre mesi di con-tribuzione nella Gestione separata Inps. Un criterio, quest’ultimo, che rappresenta un vero e proprio ostacolo insormontabile per tanti lavoratori che avevano contratti di collaborazione a tempo determinato, che fini-vano così con il ritrovarsi senza lavoro e senza alcun sussi-dio economico.Con il Decreto Tutela Lavoro è stato notevolmente facilitato con il numero di mesi di contribuzione versati alla Gestione separata Inps ridotto da tre a uno. Una mossa che amplia in maniera decisa il bacino di possibili lavoratori interessa-ti alla misura di supporto nel caso in cui un collaboratore occasionale dovesse improvvisamente trovarsi senza più lavoro.La modifica alle modalità di accesso all’indennità di disoc-cupazione per i Co.Co.Co è valida però, solamente per i lavoratori che hanno perso il lavoro dopo il 5 settembre.

Ossia, dal giorno di pubblicazione in Gazzetta ufficiale del testo del Decreto Legge 109 del 2019. Ricordiamo che la DIS-COLL viene corrisposta per un numero di mesi uguale alla metà dei mesi di contribuzione accreditati nel periodo che va dal 1° gennaio sino al giorno in cui si è stati licenzia-ti. Comunque, la sua durata non può essere superiore ai 6 mesi.Per richiedere la DisColl è necessario presentare domanda Inps entro 68 giorni dalla data di cessazione del contratto di collaborazione; l’indennità di disoccupazione spetta dall’ot-tavo giorno dalla perdita del lavoro.Nel caso di domanda inviata successivamente, si avrà di-ritto a percepire l’indennità di disoccupazione a partire dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda. I requisiti per accedere al sussidio di disoccu-pazioneA partire dagli eventi di disoccupazione verificatisi dal 5 settembre 2019, quindi, potranno fare domanda di DisColl i soggetti che presentino congiuntamente i seguenti requi-siti:• siano, al momento della domanda di prestazione, in stato di disoccupazione;• possano far valere almeno un mese di contribuzione nel periodo che va dal 1° gennaio dell’anno civile precedente l’evento di cessazione dal lavoro al predetto evento (accre-dito contributivo di una mensilità).Per qualsiasi problematica attinente gli argomenti trattati o questioni di natura previdenziale, il Patronato 50&PiùEnas-co Varese offre tutta la consulenza e l’assistenza necessarie.

l’inpS chiariSce le modalità per beneficiare della indennità di diSoccupazione per i colla-boratori con contratto co.co.co o a progetto

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22 Numero I° - Anno XXVII°

TERZIARIO DONNA E MELOGRANO: QUANDO DALLA SOLIDARIETÀ NASCE UN LEGAME CHE NON SI SPEZZERÀ

Donne che sostengono altre donne grazie a un calen-dario che racconta un gruppo di donne che si espon-gono in prima persona per consolidare il ruolo della donna. Non è uno sciogli-lingua fine a se stesso, ma un calembour che riassume in due righe il regalo molto gradito recapitato dal Terziario Donna di Confcom-mercio provincia di Varese al Melograno, associazio-ne gallaratese di promozione sociale senza scopo lucro.Le imprenditrici, guidate dalla presidente Cristina Ri-ganti, hanno consegnato a Samuela Colombo, presi-dente del gruppo di volontarie, il contributo raccolto grazie alla vendita del calendario natalizio che ha avuto come modelle d’eccezione le dodici consigliere del Terziario Donna. “Abbiamo “messo a nudo” chi siamo, raccontandoci attraverso l’espressione del nostro volto e a una frase che ci rappresenta di una donna celebre. Aveva-mo uno scopo nobile e lo abbiamo raggiunto, portando il nostro contributo a una realtà del nostro territorio che ha come principale mission quella di prendersi cura delle mamme nei momenti più delicati e spesso sottovalutati, ovvero quello che precede il parto e quello immediata-mente successivo”. Il 6 febbraio è stata per il Terziario

Donna l’occasione di entrare nuovamente in contatto diretto con il Melograno.L’amichevole cerimonia è infatti stata organizzata nella sede dell’associazione in via Giusti 10 a Gallarate. Non proprio una sede tradizionale, ma una vera e propria casa a misura di bimbo, all’interno della quale vengono svolte le attività, a partire da quelle mattutine intera-mente dedicate ai piccoli utenti. Quelle pomeridiane sono invece principalmente rivolte all’informazione e al sostegno durante la gravidanza, il parto, il puerperio e la prima infanzia. Ma il Melograno, nel corso degli anni, è anche diventato un punto di riferimento e un luogo di incontro e di accoglien-za per le tante donne e famiglie che desiderano approfondire le tematiche legate alla maternità e ge-nitorialità. “L’appoggio, graditissimo, del Terziario Donna”, commenta da parte sua Samuela Colombo, “è per noi un preziosissimo regalo. Da una parte abbiamo la possibilità di implementare le nostre offerte, dall’altra abbiamo al-largato la nostra famiglia a un gruppo di persone speciali con le quali, ne sono certa, continueremo a collaborare in maniera proficua”.

erziario Donna Provincia di VareseT

Le imprenditrici di Confcommercio consegnano all’associazio-ne vicina alle mamme nei delicati momenti del pre e post parto il contributo raccolto dalla vendita del calendario degli auguri

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23Numero I° - Anno XXVII°

CONTRAFFAZIONE: TAPPA A VARESE PER IL PROGETTO DI EDUCAZIONE ALL’ACQUISTO LEGALE

Il monologo teatrale dal titolo “Tutto quello che sto per dirvi è falso – Made in Italy e contraffazione”, basato su un testo scritto da Andrea Guolo e interpre-tato da Tiziana Di Masi, è stato il protagonista assoluto della giornata educativa di sensibilizzazione sulla con-traffazione dei beni.

L’iniziativa è stata promossa ed organizzata da Confcommercio Uniascom Varese e il Gruppo Im-prenditrici Terziario Donna il 13 febbraio scorsopresso il Cinema Teatro Nuovo con la collaborazione delle principali istituzioni coinvolte: Prefettura, Questu-ra, Guardia di Finanza, Comune di Varese.La giornata si inserisce nel “Progetto nazionale di educazione all’acquisto legale” di Confcommercio Imprese per l’Italia sul tema della cultura della legalità, dell’abusivismo e della contraffazione. Obiettivo è coin-volgere e rendere consapevole il pubblico, special-mente i giovani, per farlo riflettere sull’importan-za dell’acquisto legale e del Made in Italy non solo nell’ottica economica o in termini di valorizzazione di

brand, ma anche come scelta di campo per difendere il valore della comunità, della salute, della legalità e della sicurezza dei consumatori.Al termine dello spettacolo si è tenuto un talk show con l’intervento del generale della Guardia di Finanza Marco Lainati, della presidente di Terziario Donna della provincia di Varese, Cristina Riganti, dell’incaricata per la Legalità e la Sicurezza di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Anna Lapini, e dell’avvocato Stefano Andres, esperto di contraffazione. Sul palco dei relatori, coordi-nati dalla giornalista Chiara Milani, sono intervenuti da-vanti alla platea di studenti spettatori privilegiati dell’evento (coinvolti grazie al supporto fondamentale dell’assessore Rossella Di Maggio, dei Servizi Educativi del Comune di Varese e della dottoressa Paola Benetti, dell’Uffico Scolastico Territoriale di Varese), anche l’as-sessore al Commercio, Ivana Perusin, il presidente di Uniascom Varese, Giorgio Angelucci e il presidente del-la Camera di Commercio di Varese, Fabio Lunghi.

erziario Donna UniascomT

Uno spettacolo contro la contraf-fazione per 400 studenti in rappre-sentanza di sei istituti della città

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24 Numero I° - Anno XXVII°

scom informaA“Silver economy” per rilanciare l’economia italianaConfcommercio nazionale in collaborazione con 50& Più, ha organizzato lo scorso Febbraio a Geno-va un interessante convegno sulla così detta silver economy con l’ambizione e l’intento di contribuire a rilanciare l’economia del Paese e dei suoi singoli territori. Alla presenza del Presidente Carlo San-galli, sono stati sciorinati dati impressionanti che coinvolgono ed interessano l’economia silver, quel-la cioè che riguarda le persone over 65. Sono ben 14 milioni e sono cresciuti di mezzo milione dal 2015 ad oggi. Hanno una ricchezza media più alta del13,5% rispetto a quella degli altri cittadini, spen-dono in viaggi, musei, cinema e mostre. Il 17,5% di loro lavora ed oltre il 40% sostiene ancora i figli e le loro famiglie. Gira intorno a loro un complesso di attività economiche che offrono servizi, beni e prodotti di consumo, di investimento ecc. Insomma tutto ciò di cui i silver hanno bisogno. In particolare dal punto di vista turistico il valore che rappresen-tano è significativo. Basti dire che secondo il Censis gli over 65 nel 2018 hanno speso quasi 5 miliardi di euro. Questi i dati…piuttosto significativi. Il Pre-sidente Sangalli nel suo intervento ha voluto sot-tolineare che “il tema è di forte impatto economico,

con una ricaduta in ogni angolo del Paese. Una mag-gioranza silenziosa determinante. La sfida - secondo il Presidente di Confcommercio - è quella di cambia-re prospettiva e cioè di passare dall’idea di assistenza a quella di offerta, partendo da un ripensamento del sistema dei servizi, dell’offerta turistica e delle infra-strutture…Grazie alla silver economy anche i giovani possono trovare occasioni di crescita e le generazioni più mature la possibilità di incontrare maggior benes-sere”. Nell’incontro spazio dedicato ovviamente ai temi riguardanti la salute, a quello dell’importanza degli stili di vita ed infine a quello della sostenibi-lità economica. Interessante le interconnessioni fra silver economy arte e cultura, quelle con il patrimo-nio storico italiano e la tradizione enogastronomica nazionale e regionale. Insomma una valorizzazione complessiva tesa non solo a tutelare una fascia del-la popolazione apparentemente meno attiva, ma a riconoscere un ruolo finora considerato superficial-mente e che viceversa può determinare una cresci-ta importante di tutta la comunità. Al Convegno è intervenuto in qualità di relatore il varesino Santino Taverna, Presidente nazionale di Fimaa, la nostra organizzazione dei mediatori immobiliari.

newSletter promozionali: indiSpenSabileun chiaro ed eSplicito conSenSoNo alle newsletter promozionali senza consen-so. È quanto ha riaffermato il Garante per la privacy affrontando il caso di un utente che lamentava la ricezione sulla propria mail di una newsletter a carattere promozionale proveniente dall’indiriz-zo di posta elettronica di una società che opera nell’e-commerce. La comunicazione, giunta all’u-tente dopo l’acquisto on line di alcuni prodotti sul sito della società, era stata inviata senza che avesse fornito un esplicito e specifico consenso al ricevi-mento di materiale pubblicitario. Una procedura più volte sanzionata dall’Autorità perché in aperta violazione con quanto stabilito dal Codice sulla pro-tezione dei dati personali. Dalle verifiche effettuate dall’Autorità sul sito dell’azienda è emerso che gli utenti non solo non potevano esprimere uno speci-fico consenso per le finalità di marketing ma erano per di più impossibilitati a procedere all’acquisto di un prodotto senza aver prima fornito un generico

consenso al “trattamento dei dati personali”. Inol-tre, dai riscontri è risultato che anche l’informativa fornita dalla società presentava profili di inidonei-tà, non specificando le modalità di contatto per lo svolgimento di attività a contenuto promozionale. Il Garante ha quindi vietato alla società l’ulteriore trattamento per finalità di marketing dei dati per-sonali raccolti in assenza di idonea informativa e di consenso legittimamente manifestato, imponen-dole, inoltre, la riformulazione del form con il quale si chiede il consenso, l’integrazione del testo con le modalità utilizzate per il contatto promozionale e, infine, l’adozione delle misure opportune affinché la manifestazione del consenso da parte degli inte-ressati al trattamento per finalità di marketing non sia condizione necessaria per il perfezionamento dell’acquisto tramite sito web.Info: Servizio Privacy Ascom VareseTel. 0332 342172/011

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Si chiama Confali “Alimentare, Insieme” il nuovo organismo di coordinamento della filiera agroalimen-tare di Confcommercio presentato a Roma alla pre-senza di esponenti del governo e della politica e di rappresentanti delle organizzazioni di categoria e del-le imprese del settore.Confali unisce le sette Federazioni nazionali di categoria del comparto agroalimentare già pre-senti in Confcommercio: Assipan (Associazione Italiana Panificatori), Assocaseari (operatori settore lattiero-caseario), Confida (distribuzione automatica di cibi e bevande), Fedagromercati (operatori all’in-grosso agro-floro-ittico-alimentari), Federgrossisti (commercio all’ingrosso dei prodotti alimentari non deperibili), Fida (Federazione Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione) e Uniceb (Unione degli Importa-tori ed Esportatori Industriali, dei Commissionari, dei Grossisti, Ingrassatori, Macellatori e Spedizionieri di Carni, Bestiame e prodotti derivati).Un coordinamento che conta, complessivamente, 65mila imprese associate, per un totale di circa 400mila addetti e un fatturato complessivo di oltre 51 miliardi, attraverso il quale Confali salda la rappresentanza del settore agroalimentare in un’unica grande organizza-zione per dare più forza al dialogo con la politica e le

istituzioni e informare il mercato e i consumatori se-condo principi di correttezza, trasparenza e verità.Per Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio e coordinatrice di Confali “è di fondamentale importanza, per la nostra Confederazio-ne la nascita di un soggetto che racchiuda in sé tutta la filiera alimentare nella sua complessità, veicolando l’uni-tarietà e la complessità del settore, troppo spesso gestito a compartimenti stagni. Siamo convinti che si tratti di un cambio di visione strategico, non solo per le aziende rappresentate, ma anche per i nostri interlocutori istitu-zionali”.Tra gli obiettivi del nuovo organismo: garantire la se-rietà e la solidità della filiera agroalimentare italiana; proporre temi ecosistemici, anche di interesse interna-zionale, quali la sostenibilità ambientale, il benessere animale e la biodiversità; sostenere il Sistema Italia ga-rantendo, attraverso le sue imprese associate e i suoi imprenditori, un’equa gestione dei territori e il rilancio e lo sviluppo delle zone rurali; negoziare, a livello na-zionale e internazionale, le politiche dei prezzi, la poli-tica fiscale e del lavoro, la politica dei trasporti e della logistica; sostenere la qualità, la sicurezza alimentare e il prezzo per il consumatore finale; progettare e realiz-zare attività di formazione per gli operatori.

Nasce cONFaLI, La NuOva vOce deLLaFILIera agrOaLImeNtare IN cONFcOmmercIO

Presentato a Roma il nuovo orga-nismo confederale di coordina-mento della filiera agroalimentare che unisce le sette Federazioni na-zionali di categoria del comparto già presenti in Confcommercio: Assipan, Assocaseari, Confida, Fe-dagromercati, Federgrossisti, Fida e Uniceb.

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scom InformaA

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26 Numero I° - Anno XXVII°

scom informaABonus Mobili prorogato al 31 dicembre2020 e le ulteriori misure per la casaLa manova di bilancio 2020 ha previsto una serie di misure legate alla casa, in particolare confermando per un altro anno il bonus mobili ed elettrodomestici, l’ecobonus e il bonus ristrutturazioni. Bonus Mobili prorogato fino al 31 dicembre 2020Prorogato al 31 dicembre 2020 il bonus mobili ed elet-trodomestici: la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non in-feriore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.A prescindere dall’entità delle spese sostenute per i la-vori di ristrutturazione, l’importo massimo di spesa de-traibile per i mobili e gli elettrodomestici è di 10mila euro, IVA compresa, e la quota detraibile è pari al 50% della spesa sostenuta.Restano invariate tutte la caratteristiche e le modalità del bonus, a cui si potrà accedere a fronte di lavori di ristrutturazione avviati a partire dal 1 gennaio 2019.

Ecobonus fino al 31 dicembre 2020La detrazione fiscale per la riqualificazione energetica degli edifici è prorogata per tutto il 2020. Incentivati con un bonus del 65% gli interventi di riqualificazione energetica globale, i lavori sull’involucro, l’installazio-ne di pannelli solari per la produzione di acqua calda, la sostituzione degli impianti di climatizzazione inver-nale con caldaie a condensazione in classe A e con-testuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, la sostituzione di scaldacqua tradizionali con

scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzio-ne di acqua calda sanitaria, l’acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione degli impianti esistenti. Per le parti comuni di edifici condominiali, i lavori che interessano almeno il 25% dell’involucro ot-terranno la detrazione del 70%, che sale al 75% se con l’intervento di miglioramento della prestazione ener-getica invernale ed estiva si consegue almeno la qua-lità media di cui al DM 26 giugno 2015. In questo caso, le agevolazioni scadono infatti il 31 dicembre 2021.In tutti i casi, il rimborso della detrazione avverrà in dieci rate annuali di pari importo.

Bonus ristrutturazioni per lavori fino al 31 dicem-bre 2020Confermato per un ulteriore anno anche il bonus ri-strutturazioni. Si continuerà a detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2020, con un limite massimo di 96mila euro per unità immobi-liare, per la riqualificazione edilizia delle abitazioni e delle parti comuni degli edifici condominiali. La detra-zione sarà ripartita in dieci quote annuali.L’agevolazione riguarda gli interventi di manuten-zione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, nonché i la-vori su immobili danneggiati da calamità, l’acquisto e costruzione di box e posti auto, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la prevenzione degli illeciti, la cablatura e riduzione dell’inquinamento acustico, gli interventi per il risparmio energetico, l’adozione di mi-

sure antisismiche, la bonifica dall’a-mianto, la messa in sicurezza contro gli infortuni domestici.

Forte limitazione dello sconto in fattura (art. 10 Decreto Crescita)Lo sconto immediato in fattura vie-ne mantenuto solo per le ristruttu-razioni importanti di primo livello, di importo superiore a 200mila euro, realizzate sulle parti comuni dei condomìni. In base al DM 26 giugno 2015 sul calcolo delle prestazioni energetiche e i requisiti minimi de-gli edifici, si tratta degli interventi che, oltre a interessare l’involucro edilizio con un’incidenza superiore al 50% della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, com-prendono la ristrutturazione dell’im-pianto termico per il servizio di cli-matizzazione invernale e/o estiva asservito all’intero edificio.

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27Numero I° - Anno XXVII°

S cadenze fiscali mese di Marzo 2020

2 Lunedì INVIO TELEMATICO DEI DATI RELATIVI ALLE FORNITURE DI DOCUMENTI FISCALI EFFETTUA-TI NEL 2019 (ricevute fiscali, bolle di accompagnamento, for-mulari rifiuti, ecc.) da parte di tipografie e soggetti autorizzati alla rivendita. INVIO TELEMATICO DEI DATI DELLE LIQUIDA-ZIONI PERIODICHE IVA RELATIVE:- ai mesi di ottobre, novembre, dicembre 2019

(soggetti mensili)- al quarto trimestre 2019 (soggetti trimestrali). INVIO TELEMATICO DEL MODELLO IVA 2020 comprensivo dei dati di liquidazione periodiche Iva. INVIO TELEMATICO ALL’AGENZIA DELLE ENTRA-TE dei corrispettivi di gennaio da parte dei sogget-ti obbligati da gennaio 2020 alla memorizzazione/trasmissione che non dispongono del registratore telematico “in servizio” (fase transitoria) Invio telematico del modello UNI-EMENS con-tenente sia i dati contributivi che quelli retributivi relativi al mese di gennaio

25 Mercoledì PRESENTAZIONE IN VIA TELEMATICA DEGLI ELENCHI RIEPILOGATIVI DELLE CESSIONI DI BENI/SERVIZIO RESI, registrati o soggetti a re-gistrazione relativi a febbraio (Iva comunitaria, elenchi Intrastat mensili)

16 Lunedì LIQUIDAZIONE IVA REFERITA AL MESE DI FEB-BRAIO e versamento dell’imposta dovuta VERSAMENTO SALDO IVA 2019, in unica soluzio-ne o in forma rateale (massimo 9 rate). E’ possibile differire il versamento entro il 30 giugno 2020 con la maggiorazione dello 0,4% per ogni mese o fra-zione di mese successiva al 16 marzo. VERSAMENTO ISI E IVA FORFETTARIA DOVUTE PER IL 2020 relativi agli apparecchi di intratteni-mento VERSAMENTO RITENUTE IRPEF operate a feb-braio relative a redditi da lavoro dipendente e assimilati

9 Lunedì INVIO TELEMATICO ALL’AGENZIA DELLE ENTRA-TE da parte del sostituto d’imposta, della certifica-zione Unica 2020 relativa ai:- redditi da lavoro dipendente e assimilati;- redditi di lavoro autonomo, provvigioni, redditi diversi e locazioni brevi.

VERSAMENTO DELLE RITENUTE IRPEF operate a febbraio per redditi da lavoro autonomo VERSAMENTO DELLE RITENUTE IRPEF operate a febbraio per rapporti di agenzia, mediazione e rap-presentanza di commercio VERSAMENTO DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI del personal dipendente per le retribuzioni matu-rate nel periodo di paga di febbraio VERSAMENTO DA PARTE DELLE SOCIETÀ DI CA-PITALI, della tassa annuale per la tenuta dei libri contabili e sociali.

31 Martedì CONSEGNA DA PARTE DEL DATORE DI LAVO-RO AI LAVORATORI DIPENDENTI E ASSIMILATI DELLA CERTIFICAZIONE UNICA DEI REDDITI 2019; consegna da parte del committente ai per-cettori di compensi di lavoro autonomo, provvi-gioni, redditi diversi della certificazione unica per redditi 2019 INVIO TELEMATICO ALL’AGENZIA DELLE EN-TRATE dei corrispettivi di febbraio da parte dei soggetti obbligati da gennaio 2020 alla memo-rizzazione/trasmissione che non dispongono del registratore telematico “in servizio” (fase transito-ria) INVIO TELEMATICO DEL MODELLO UNI-E-MENS contenente sia i dati contributivi che quelli retributivi relativi al mese di febbraio ENASARCO FIRR – Termine per il versamento del contributo annuale al fondo indennità risoluzio-ne rapporto di agenzia – anno 2019

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28 Numero I° - Anno XXVII°

Periodo diriferimento

Contratti

Periodo diriferimento

ISTAT

Contratti AffittoStipulati

dopo Aprile 1985

Contratti Affitto uso diversodall’abitazione principale

stipulati prima dell’Aprile 1985

Mese Anno Mese Anno % ISTAT % App. (75%) Biennio % ISTAT % App. (75%)Dicemb./Genn. 2019 agosto 2019 0,1 0,075 20/22 1,5 1,125

ISTAT

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16 Giovedì LIQUIDAZIONE IVA RIFERITA AL MESE DI MAR-ZO e versamento dell’imposta dovuta VERSAMENTO RITENUTE IRPEF operate a marzo relative a redditi da lavoro dipendente e assimilati VERSAMENTO DELLE RITENUTE IRPEF operate a marzo per redditi da lavoro autonomo VERSAMENTO DELLE RITENUTE IRPEF operate a marzo per rapporti di agenzia, mediazione e rappresentanza di commercio Versamento dei contributi previdenziali del per-sonal dipendente per le retribuzioni maturate nel periodo di paga di marzo F24 TELEMATICO PER I SOGGETTI OBBLIGATIVERSAMENTO UNITARIO delle imposte (lavoro DIPENDENTE – ritenute – iva contribuenti men-sili – imposte sostitutive) e dei contributi dovuti all’INPS (contributi previdenziali ed assistenziali – Gestione Separata) relativi al mese precedente VERSAMENTO FONDO PENSIONE FONTE1° TRIMESTRE 2020.

Il funzionario Ispettore della Rai, Radio Televisione Italiana, riceverà il pubblico presso la nostra sede di Varese in via Valle Venosta 4 - dalle ore 9 alle 12 (senza appuntamento)

Martedì 10 Marzo e 17 AprileInfo: tel. 0332.342011

2020 • Ricevimento Ispettore

cadenze fiscali mese di Aprile 2020

SFONDO EST (Fondo assistenza sanitaria integra-tiva commercio turismo, servizi e settori affini) versamento relativo al mese di marzo EBCM (Ente Bilaterale Commercio e Servizi) ver-samento relativo al mese di marzo. EBTU (Ente Bilaterale Settore Alberghiero Pubbli-ci Esercizi) versamento relativo al mese di marzo (scadenza valida esclusivamente per le Aziende aderenti agli Enti Bilaterali della Provincia di Va-rese).

27 Lunedì PRESENTAZIONE IN VIA TELEMATICA DEGLI ELENCHI RIEPILOGATIVI DELLE CESSIONI DI BENI/SERVIZIO RESI, registrati o soggetti a regi-strazione relativi a marzo (Iva comunitaria, elen-chi Intrastat mensili)

30 Giovedì DICHIARAZIONE ANNUALE IVA invio telema-tico dichiarazione annuale IVA relativa all’anno 2019. INVIO TELEMATICO MODELLO UNI - EMENS Denuncia retribuzioni erogate ai dipendenti nel mese di marzo 2020. MUD – denuncia annuale rifiuti – anno 2019 – termine ultimo per la presentazione. (salvo valu-tazione SISTRI)

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