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LA RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE IN PUGLIA Direttore Scientifico Dott. Massimo Blonda STATI GENERALI ARPA Puglia Taranto, 18 dicembre 2012

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LA RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE IN PUGLIA

Direttore ScientificoDott. Massimo Blonda

STATI GENERALI ARPA PugliaTaranto, 18 dicembre 2012

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Caratteristiche del rapporto

• Basato su dati consolidati e validati, solo in parte prodotti da ARPA

• Periodo di riferimento annuale  2011 • Periodo di riferimento biennale 2008‐2009• Indicatori da linee guida ISPRA• Ulteriori indicatori ARPA Puglia• Alcuni aggiornamenti 2012 Dal 2013 schede tematiche con aggiornamento trimestrale consultabili sul sito ARPA Puglia

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MATRICI AMBIENTALI1. ARIA ED EMISSIONI2. ACQUE E AMBIENTE MARINO COSTIERO3. SUOLO4. NATURA E BIODIVERSITA’

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ARIAla qualità dell’aria nel 2011 presenta un generale leggero peggioramento 

rispetto all’anno precedente. 

Per il PM10 il limite di legge di 50 microgrammi/ m3 sulla media giornaliera è stato superato per più di 35 volte in 4 siti: a Taranto (Archimede e Machiavelli), a Torchiarolo (Br) e ad Arnesano (Le). 

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ARIAPer il PM2.5, nel 2011 il valore obiettivo di 25 microgrammi/m3 non è stato  invece superato in nessun sito. Tuttavia si è avuto un incremento dei valori medi annuali con il superamento della soglia di 20 (indicata dall’OMS) nelle stazioni di Galatina e di Maglie. 

16 16

22

2019

16

22

0

5

10

15

20

25

30

35

TerminalPasseggeri

Via Garigliano  Galatina‐La Porta  Maglie  Campi  Salentina   Via Machiavell i   Alto Adige 

BR LE TA

μg/m

3

valore limite

Il limite annuale di concentrazione dell’NO2 è stato superato in due stazioni da traffico (a Bari e a Molfetta) e in generale i valori sono aumentati, rispetto al 2010, in tutta la regione.Il limite dei 18 superamentiannui del limite orario non è stato invece raggiunto in nessuna stazione di monitoraggio.

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Per il benzene la soglia di di 5 microgrammi/m3 sulla media annua non è stata superata in nessuna stazione di monitoraggio.

Per gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), il dato più critico è quello della stazione di Taranto ‐ via Machiavelli dove è stato superato il valore obiettivo per il benzo(a)pirene, come peraltro già accaduto negli anni passati. 

ARIAI livelli di ozono (O3) restano elevati nei mesi estivi: il valore bersaglio per la protezione della salute umana (pari a 120 microgrammi/m3 da non superare più di 25 volte l’anno) è stato superato nelle province di Lecce, Brindisi, Taranto, Foggia e BAT.

0,0

0,5

1,0

1,5

Bari  ‐ via Caldarola Taranto ‐ Via  Machiavell i Taranto ‐ Via Alto Adige Talsano ‐ Taranto

BA TA 

concen

trazione

 (ng/m

3 )

B(a)P media 2011 valore obiettivo

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ARIA

Le indagini svolte hanno permesso di accertare che il contributo emissivo allaconcentrazione di BaP, rilevata nell’aria Quartiere Tamburi di Taranto, eraattribuibile per il 90% allo stabilimento siderurgico, con presumibileriferimento all’impianto cokeria

IL MONITORAGGIO DIAGNOSTICO DEL benzo(a)pirene (BaP) A TARANTO NEL 2011

E’ stato eseguito il monitoraggio degli IPA totali in 6 siti di campionamento (Cimitero, Machiavelli, Alto Adige, Paolo VI, ENI, Cementir):

sono stati raccolti circa 2300 filtri per le analisi del benzo(a)pirene. Le concentrazioni più alte sono state registrate nei siti di Cimitero e Machiavelli e si sono determinate in corrispondenza di venti provenienti dal settore di vento Nord‐Ovest (corrispondente allo stabilimento siderurgico) 

0.0

2.0

4.0

6.0

8.0

10.0

12.0

14.0

01/11/201008/11/201015/11/201022/11/201029/11/201006/12/201013/12/201020/12/201027/12/201003/01/201110/01/201117/01/201124/01/201131/01/201107/02/201114/02/201121/02/201128/02/201107/03/201114/03/201121/03/201128/03/201104/04/201111/04/201118/04/201125/04/201102/05/201109/05/201116/05/201123/05/201130/05/201106/06/201113/06/201120/06/201127/06/201104/07/201111/07/201118/07/201125/07/2011

ng/m

3

Benzo(a)pirene

CimiteroAdigeEniPaolo VICementirItalcaveMachiavelli

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EMISSIONI

I dati delle emissione industriali di anidride carbonica (CO2) della Puglia presentano, tra il 2005 e il 2011, un generale calo (‐ 6,3%) 

Il primo periodo, tra il 2005 e il 2008, presenta in termini assoluti i valori emissivi maggiori; il secondo periodo, tra il 2009 e il 2011, è caratterizzato dal forte calo delle emissioni verificatosi nel 2009 e un deciso incremento nel biennio successivo.

A livello provinciale  Taranto presenta le maggiori emissioni di CO2, seguita da Brindisi, tranne nel 2009 anno in cui a Taranto si è verificato un forte calo delle  emissioni. 

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I contributi principali alle emissioni di CO2 derivano dal comparto energetico e da quello industriale , fortemente influenzato dal polo siderurgico (per circa ¼ del tot).Si evidenzia la stretta correlazione tra i livelli emissivi e i rispettivi livelli produttivi di acciaio.

EMISSIONI

Le emissioni industriali di NOx, SOx, CO, PM10, CH4 e IPA pongono la Puglia  tra le regioni italiane con le maggiori emissioni in atmosfera di natura industriale. 

l’Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera (INEMAR Puglia 2007), pubblicato nel 2011 relativamente all’anno 2007, Fornisce la stima delle emissioni totali annue di macro e microinquinanti

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ARIA e EMISSIONI

I dati rilevati dalle reti di monitoraggio della qualità dell’aria, sottoposti a procedura di validazione quotidiana tutti i giorni feriali, sono disponibili sul sito web di ARPA Puglia www.arpa.puglia.it al link https://www.arpa.puglia.it/web/guest/qaria

I dati sulle emissioni, disponibili fino al dettaglio comunale sono disponibili sul sito 

di ARPA, all’indirizzo: www.inemar.arpa.puglia.it

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Il piano di monitoraggio attuato da ARPA Puglia consiste in n. 182 punti di prelievo:

Corsi d’acqua = 38Laghi/Invasi = 6Acque Transizione = 15Acque Marino‐Costiere = 84Acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile = 2Acque dolci superficiali idonee alla vita dei pesci salmonicoli e ciprinicoli = 21Acque destinate alla vita dei molluschi = 16

La Regione Puglia ha individuato nel 2010 le acque destinate alla balneazione nelle sei Provincie pugliesi. L’attività di ARPA prevede il monitoraggio di 674 punti per altrettante acque di balneazione, più 28 punti di studio in acque non destinate alla balneazione.

ACQUEQualità dei Corpi Idrici Superficiali e ambiente marino costiero

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Corpi idrici della categoria Corsi d’Acqua.Sulla base della classificazione ottenuta con il calcolo del LIMeco:

• 17% stato di qualità “elevato” • 33% in classe “buono”• 17% in classe “sufficiente”• 33% in classe “scarso”• 0% in classe “cattivo”

ACQUEQualità dei Corpi Idrici Superficiali e ambiente marino costiero

STAZIONE Corpo idrico LIMeco 2011 LIMeco 2010

Punteggio Livello Punteggio Livello

CA_TS01 Torrente Saccione 0.56 2 - Buono 0.51 2 - Buono

CA_FF02 Fiume Fortore

0.64 2 - Buono 0.57 2 - Buono

CA_FF01 0.75 1 - Elevato 0.66 1 - Elevato

CA_SA01 Torrente Salsola 0.48 3 - Sufficiente 0.55 2 - Buono

CA_CE01 Torrente Cervaro

0.78 1 - Elevato 0.69 1 - Elevato

CA_CE02 n.d. n.d. n.d. n.d.

CA_TC02

Torrente Candelaro

0.19 4 - Scarso 0.32 4 - Scarso

CA_TC04 0.26 4 - Scarso 0.30 4 - Scarso

CA_TC06 n.d. n.d. n.d. n.d.

CA_CR02 Torrente Carapelle

0.60 2 - Buono 0.51 2 - Buono

CA_CR03 0.51 2 - Buono 0.52 2 - Buono

CA_FO01 Fiume Ofanto

0.21 4 - Scarso 0.36 3 - Sufficiente

CA_FO02 0.18 4 - Scarso 0.29 4 - Scarso

CA_BR01 Torrente Gravina 0.38 3 - Sufficiente 0.28 4 - Scarso

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Lo Stato Ecologico dei corpi idrici Marino‐Costieri pugliesi per il biennio 2010‐2011, descritto dall’indice M‐AMBI può essere ritenuto soddisfacente. I copri idrici sono stati classificati:

42% “Elevato”54% “Buono”4% “Sufficiente” 

Elevato42%Buono

54%

Sufficiente4%

Indice M‐AMBI

ACQUEQualità dei Corpi Idrici Superficiali e ambiente marino costiero

I valori dell’indice TRIX indicano una situazione generalizzata di buono stato trofico per il 73% delle acque marino‐costierecon un 23% giudizi di sufficienza soprattutto nelle aree influenzate dalle foci dei corsi d’acqua più significativi.

Indice TRIX

27%

73%

Sufficiente

Buono

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acque di transizione

Lo Stato Ecologico dei corpi idrici di transizione per il biennio 2010‐2011 descritta dall’indice M‐AMBI appare insoddisfacente, con il 33% dei copri idrici classificato come “Cattivo”;l’indice BITS invece classifica il 17% dei corpi idrici in uno stato “Cattivo”, l’8% in uno stato “Buono” ed il 75% in uno stato “Elevato” descrivendo una situazione più che soddisfacente.

ACQUEQualità dei Corpi Idrici Superficiali e ambiente marino costiero

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Balneabilità e qualità delle acque di balneazione:il monitoraggio è effettuato, esclusivamente nelle acque destinate alla balneazione (85% del litorale pugliese), con frequenza mensile nel periodo Aprile‐Settembre.Nel 2011 il 98% del litorale destinato alla balneazione è risultato in classe di qualità “eccellente”, migliorando la situazione del 2010 di un punto percentuale (97%).Le maggiori criticità (qualità scarsa) sono da evidenziare nelle Provincie di Barletta‐Andria‐Trani e Bari:

Microalga dinoflagellata Ostreopsis ovata Fukujo:nel 2011 sono stati monitorati n° 20 siti con frequenza quindicinale da giugno a fine settembre; le densità medie risultano più alte rispetto a quelle verificate durante il 2010, e dello stesso ordine di grandezza di quelle stimate per la stagione 2009.

PROVINCIA% acque di balneazione rispetto 

alla costa provincialeQualità: 

Eccellente (%)Qualità: Buona (%)

Qualità: Sufficiente (%)

Qualità: Scarsa (%)

Foggia  95 100.0 0.0 0.0 0.0

Barletta‐Andria‐Trani 80 88.5 8.1 0.9 2.4

Bari 80 92.8 2.8 2.0 2.3Brindisi 74 100.0 0.0 0.0 0.0Lecce 91 100.0 0.0 0.0 0.0Taranto 72 96.6 0.0 3.4 0.0

ACQUEQualità dei Corpi Idrici Superficiali e ambiente marino costiero

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COSTEDinamica costiera (Piano Regionale delle  Coste  della Puglia)

intersezione delle linee di costa nel 1992 e nel 2005:  tratti con valori di arretramento (negativi) e avanzamento (positivi)

Solo 11 comuni su 39 hanno subito fenomeni erosivi, con punte superiori al 30% solo in tre casi.Da evidenziare l’avanzamento (in alcuni casi anche superiore al 25%) della costa ionica e della costa del Gargano, grazie alle migliori politiche di salvaguardia dell’ultimo decennio.

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Il monitoraggio è stato effettuato dalla Regione Puglia dal 2007 sino al 2011, attraverso il progetto TIZIANO, attualmente è in corso di revisione

La classificazione è effettuata secondo una griglia dalla classe 1 (miglior qualità) alla classe 4/0.Sull’intera rete pugliese di 446 punti di campionamento:nessuno è in classe 157 sono in classe 244 in classe 3345 in classe 4/0

Fonte: Progetto TIZIANO

ACQUEQualità dei corpi idrici sotterranei

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ACQUEDepurazione delle acque

La “Conformità dei Sistemi di Depurazione delle Acque Reflue Urbane” per agglomerati urbani con oltre 2000 Ab.eq. (non è il numero di superamenti tabellari).  dati 2009, trasmessi nel 2011: 

112 conformità, 49 non conformità,  4 parziali conformità 

Conformi  112

Non conformi   49

Parzialmente conformi  4 Dati  non disponibili  6

Conformi

Non conformi

Parzialmente Conformi

Dati non Diponibili

Conformità dei Sistemi di Depurazione in agglomerati con oltre 2.000 A.E. per Provincia

71%68%

56%

67%

59%

86%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

BARI BAT BRINDISI FOGGIA LECCE TARANTO

per l’anno 2010 e 2011, si è rilevato un sensibile miglioramento della qualità dei reflui trattati, nonché il raggiungimento degli standard di riduzione del carico inquinante. Ciò si riconferma anche per il I° semestre 2012, con particolare riferimento agli scarichi in Aree Sensibili.

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SUOLOConsumo di suolo

Uno studio dell’Agenzia Europea dell'Ambiente (AEA, 2010) ha valutato i rischi dovuti all’espansione dell’urbanizzazione e delle reti di trasporto che rendono il suolo impermeabile in modo irreversibile:tra il 1990 e il 2000 nell’UE sono stati cementificati circa 275 ettari di terreno al giorno. La metà di questa superficie è impermeabilizzata in via definitiva da edifici, strade e parcheggi.

Nel VII Rapporto ISPRA sulla Qualità dell’Ambiente Urbano è stato stimato il consumo di suolo nelle aree urbane di 37 città italiane.Per la Puglia sono state valutate 3 città capoluogo:

Indicatori Bari Foggia Taranto

% superficie impermeabile / superficie comunale totale

37,70 7,40 23,60

superficie impermeabile [ha] 4.381 3.770 4.940

superficie impermeabile pro‐capite [m2/ab]

134 245 248

intensità d'uso [ab/ha] 74 41 40

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SUOLOUrbanizzazione e infrastrutture

Tendenza negativa all’incremento

Gli impatti si concretizzano in:• perdita della risorsa • perdita di valore qualitativo delle 

aree rurali• crescenti problemi di gestione 

idrogeologica del territorio, soprattutto in occasione degli eventi piovosi di maggiore intensità .

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SUOLOCONSUMO DI SUOLO DA IMPIANTI FER

Nel periodo 2007‐2011 la produzione di energia da fonti rinnovabili (FER) in Puglia ha subito un incremento esponenziale, soprattutto per il fotovoltaico e l’eolico. Il fenomeno dilagante  ed incontrollato dell’installazione di tali impianti, rappresenta una minaccia per la perdita di suolo in aree a destinazione agricola convertite a scopi industriali:

IMPIANTI FER (n.) periodo 2007‐2011

2007 2008 2009 2010 2011

FOTOVOLTAICO 517 2.496 5.278 9.679 22.938

EOLICO 47 58 72 134 257

BIOMASSA 25 28 23 25 32

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SUOLOCONSUMO DI SUOLO DA IMPIANTI FERL’installazione di impianti fotovoltaici a terra, ha un impatto significativo nella sottrazione di suolo agricolo, rispetto ad eolico e biomassa: si stima una occupazione di superficie pari a circa 2 ettari occupati da pannelli installati per ogni MW :

Superficie Potenzialmente 

occupata dal FV (ha)

Potenza FV autorizzata ed in corso di autorizzazione 

(MW)BARI 418,20 209,10

BAT 175,64 87,82

BRINDISI 1189,40 594,71

FOGGIA 1754,68 877,35

LECCE 631,22 315,61

TARANTO 560,40 280,20

Totale Regionale 4729,58 2364,79

La Piana Brindisina è una delle aree a maggiore concentrazione di impianti fotovoltaici: per il comune di Mesagne si rileva una sottrazione di suolo destinato a fotovoltaico pari al 10,77%;per il comune di Brindisi la sottrazione di suolo è pari al 9,55%.

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SUOLOrecupero sostanza organica per i suoliUtilizzo fanghi di depurazione in aree agricole (in tonnellate di s.s.)

AnnoProvince

TotaleBA BAT BR FG LE TA

2000 39.420,11 n.d. n.d. 5.105,21 13.056,00 n.d. 18.161,21

2001 21.749,31 n.d. 1.906,50 50.000,00 12.456,00 3.995,56 68.358,06

2002 16.062,52 n.d. 1.421,70 35.000,00 13.451,00 3.797,46 53.670,16

2003 8.873,55 n.d. 1.446,25 37.500,00 8.186,38 3.408,87 50.541,50

2004 4.109,90 n.d. 1.286,53 23.395,97 5.556,00 1.600,66 31.839,16

2005 3.539,78 n.d. 1.217,70 8.843,28 10.767,00 2.480,18 23.308,16

2006 1.387,62 n.d. 1.664,98 8.139,02 6.764,00 3.002,75 19.570,75

2007 13,81 n.d. 1.586,51 5.586,20 9.172,80 2.851,45 19.196,96

2008 0,00 n.d. 1.192,29 4.419,80 11.619,00 n.d. 17.231,09

2009 42,88 n.d. 17.539,00 26.098,00 11.238,74 4.522,57 59.398,31

2010 19,80 279,51 2.307,41 28.695,00 19.378,00 5.610,32 56.270,24

2011 0,00 163,99 2.208,18 53.092,00 27.170,00 6.177,27 88.811,44

Composizione dei fanghi : sono ampiamente rispettati i limiti imposti dalla normativa sia in termini di concentrazioni massime di metalli pesanti, sia in relazione ai contenuti minimi di elementi nutritivi. 

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NATURA E BIODIVERSITA’Nel 2011, con l’istituzione di una nuova Zona di Protezione Speciale “Monte Calvo ‐ Piana di Montenero”, la superficie terrestre regionale interessata dalla presenza di ZPS ha raggiunto i 261.502 ettari, corrispondenti al 13,51% della superficie regionale

Non si riscontrano invece variazioni nel numero delle Aree naturali Protette, solo una riduzione dell’estensione: si passa da una superficie di 260.730 ettari del 2010 (13,47% del territorio regionale) ad una superficie di 258.108 ettari (13,34%) nel 2011, dovuto ad una variazione della perimetrazione del Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine

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NATURA E BIODIVERSITA’Entità degli incendi boschivi

Nel 2011 si sono registrati in Puglia 967episodi di incendio che hanno deturpato una superficie complessiva pari a 9.194 ettari:

– 580 boschivi  superficie interessata 7.174 Ha (di cui 3.331 Ha di bosco)

– 387 non boschivi superficie interessata 2.020 Ha

Provincia2011 2011 2010 2010

Trend biennioNr. incendi Superficie

(ha) Nr. incendi Superficie (ha)

Bari112 762,23

134 1.616,94 ☺Barletta-Andria-Trani

22 1.086,00 _

Brindisi 30 40,30 12 16,80

Foggia 159 842,22 114 784,00

Lecce 119 361,34 75 295,25

Taranto 160 1.324,74 116 1.221,18

Totale 580 3.330,83 473 5.020,16

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USO DELLE RISORSE1. ENERGIA2. AGRICOLTURA3. TRASPORTO STRADALE4. TURISMO

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ENERGIATrend dell’energia elettrica, prodotta e richiesta, in Puglia dal 1973 al 2011.

La Puglia è seconda solo alla Lombardia in termini di produzione, a differenza della quale dal 1997 è un’esportatrice netta, con il valore più alto in Italia per quanto riguarda l’esubero di produzione rispetto alla richiesta interna della regione.

L’energia prodotta da fonti rinnovabili in Puglia nel 2011, rappresenta il 14% del totale prodotto a livello regionale. La straordinaria concentrazione produttiva della Puglia trova un limite tecnico nella rete di distribuzione dell’energia non adeguata ai crescenti carichi sulla stessa riversati ed impegnata da elevati transiti in uscita dai confini regionali.

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AGRICOLTURALa Puglia è la regione in Italia con il maggior numero di aziende agricole, 275.633, mentre si colloca al secondo posto, dopo la Sicilia, per la SAU che è di 1.280.875 ettari, il 66,17% dell’intero territorio regionale.

Dal 1990 al 2011 si rileva un decremento dell’11,9%, con una lieve tendenza all’incremento negli ultimi anni.

Tipologia di coltureAnnualità

2008 2009 2010 2011

Seminativi 460.455 418.452 368.750 354.248

Olivo 373.850 374.950 374.450 375.000

Vite 151.652 144.080 141.185 118.675

Orticole 97.938 98.803 138.954 133.849Coltivazioni legnose 62.468 62.289 60.123 57.322

Foraggere 285.085 302.590 393.325 353.506

Colture industriali 1.449 1.805 9.192 9.197

Superfici in produzione per tipologia di coltivazione – confronto annualità 2008‐2011

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AGRICOLTURAAgricoltura biologica

La Puglia si colloca ai primi posti a livello nazionale, con 5.081 operatori e 153.746 ettari di superficie coltivata con metodi biologici.

2.640

59.191

100.009

146.350

109.068

94.062 86.610

122.590

113.279

118.898

139.976

137.721

153.746

0

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

140.000

160.000

180.000

1994 1996 1998 2000 2002 2003 2004 2006 2007 2008 2009 2010 2011etta

ri

anno

SAU …

Andamento della SAU biologica in Puglia nel periodo 1994‐2011 (Ha)

Confronto tra Superfici in produzione totali e SAU biologica per tipologia colturale (in ettari)  a livello provinciale ‐ 2011

2011Seminativi Olivo Vite Orticole

Sup. tot SAU BIO Sup. tot SAU BIO Sup.tot SAU BIO Sup. tot SAU BIOFoggia 196.907 8.766 52.500 9.381 28.500 1.169 62.551 2.009Bari 58.700 19.887 99.000 9.795 18.030 1.848 20.042 3.621Taranto 29.564 3.743 38.600 6.014 31.095 4.771 9.195 546Brindisi 23.902 1.135 63.000 7.257 13.100 1.399 18.009 350Lecce 26.535 1.480 89.900 10.222 10.150 641 24.418 283BAT 18.540 5.011 32.000 2.728 17.800 1.671 4.739 1.704PUGLIA 354.148 40.022 375.000 45.398 118.675 11.500 138.954 8.513

% BIO 10% 11% 9% 6%

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L’andamento della distribuzione dei fertilizzanti per uso agricolo nel periodo 2003‐2010 mostra una tendenza alla diminuzione a partire dal 2007

AGRICOLTURAUso di fertilizzanti e fitosanitari

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Kg di elemen

ti nutritivi per ettaro

Azoto Anidride fosforica Ossido potassico Sostanza organica (b) 

00,51

1,52

2,53

3,54

4,55

5,56

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Kg/ettaro Fungicidi

Insetticidi e acaricidiErbicidi

Vari

Al contrario, i quantitativi di fitosanitari distribuiti, dopo un periodo di trend in diminuzione, sono imprevedibilmente aumentati nel 2010; con 155.555 quintali di prodotti distribuiti nel 2010, la Puglia resta al quarto posto, dopo Veneto, Emilia Romagna e Sicilia, per quantità di fitofarmaci utilizzati

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PRESSIONI AMBIENTALI, RISCHI NATURALI, RISCHI TECNOLOGICI1. CLIMA2. RISCHI NATURALI3. SITI CONTAMINATI4. RIFIUTI5. AGENTI FISICI6. INDUSTRIA E RISCHI ANTROPICI7. PREVENZIONE E RIDUZIONE INTEGRATA DELL’INQUINAMENTO (IPPC)

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SITI CONTAMINATIN. Siti  Regione Puglia: 2109 Data aggiornamento 07/12/2012

Parametro Minimo Massimo Media  Totale

Perimetro (m)

3,60 12.086,04 263,24 555.166,73

Area (m2) 0,64 6.989.490,00 9.270,93 19.552.389,22

H stimata (m) 0 50,00 0,17 356,54

Volume (m3) 0 393.868,40 1.165,46 2.457.947,18

Superfici (m2) occupate dai siti soggetti ad abbandono  rispetto alla superficie  della provincia stessa , espresse in percentuale.

0,53%

0,06%

0,01%0,11%

0,09% 0,01%

% area siti  BATLEBRTABAFG

4,5%26,2%

14,0%28,6%

18,1%

8,6%%  siti BAT

LE

BR

TA

BA

FG

Numero dei siti soggetti ad abbandono per provincia espressi in percentuale rispetto al numero totale della Regione Puglia

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RIFIUTIRaccolta differenziata 

Percentuali di rifiuti raccolti in maniera differenziata per ATO – anno 2011

A livello regionale si osserva un generale trend positivo di raccolta differenziata in tutto l’arco temporale che va dall’anno 2000 al 2011, ma permane il mancato raggiungimento degli obiettivi fissati dalla vigente normativa

Percentuali di rifiuti raccolti in maniera differenziata per Provincia –anno 2011

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RIFIUTICompostaggioQuantitativi di rifiuti trattati in impianti di compostaggio  (t) ‐ anni 2001‐2010

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

Rifiuti in ingresso186.188 58.066 205.801 35.001 173.208 157.324 135.309 151.150 234.130 262.333Rifiuti Urbani 94.913 22.757 73.249 6.684 11.755 39.854 35.418 76.221 109.490 130.510

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

I 9 impianti operativi nel 2010 hanno trattato 262.333 t di rifiuti da matrici selezionate

41% di Frazione Umida8,5% di Verde29% di Fanghi21% di altro (rifiuti di 

carta, cartone, legno e rifiuti provenienti dal comparto agroindustriale). 

L’output complessivo regionale è di 87.344 t, rappresentato per il 61% da ammendante compostato misto, 1% da ammendante compostato verde e 38% da scarti.Nel trattamento della frazione organica da raccolta differenziata si registra un incremento del 19,2% rispetto all’anno 2009.

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RIFIUTITrattamento meccanico‐biologicoRiguardo al trattamento meccanico‐biologico, un notevole sviluppo sia della dotazione 

impiantistica sia dei quantitativi di rifiuti trattati si osserva in Puglia nell’anno 2010 rispetto al 2009:

il trend di crescita delle frazioni in input ed in output a partire dal 2004 accelera nel 2010.

0

200.000

400.000

600.000

800.000

1.000.000

1.200.000

1.400.000

1.600.000

Output impianti 108.283 199.749 255.215 216.088 276.161 285.093 1.255.983Input impianti 148.795 229.506 289.142 302.041 312.159 343.290 1.459.405

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

I rifiuti in ingresso sono  costituiti per l’88% da RU indifferenziati.L’output è formato da: 

52% biostabilizzato24% frazione secca12% CDR11% altre frazioni0.35% metalli1.1% percolati e scarti

Tali frazioni in uscita sono principalmente destinate allo smaltimento in discarica (il 77%, rispetto ad un valore nazionale del 61%), anche se si registra una riduzione del ricorso alla discarica ed un incremento del recupero di materia rispetto al 2009.

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RIFIUTIIncenerimentoi 2 impianti presenti in Puglia che hanno operato nel 2010 sono ubicati 

a Massafra ed a Statte, entrambi nella Provincia di Taranto:• l’impianto di Massafra ha trattato esclusivamente CDR per un 

quantitativo pari a 93.276 t (88.829 t nel 2009) con recupero energetico elettrico;

• l’impianto di Statte ha incenerito un quantitativo totale di 19.907 t, per il 98,8% costituito da RU, senza recupero energetico.

4,7%

0,0%

2,0%

3,9%

6,9%

4,4%

3,0%

3,8%4,1%

5,3%

0%

1%

2%

3%

4%

5%

6%

7%

8%

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Percentuale di incenerimento in relazione alla 

produzione di RU ‐anni 2001‐2010

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RIFIUTIConferimento in discaricaNel 2010 sono state conferite nelle 15 discariche pugliesi per rifiuti non 

pericolosi 1.437.649 t di Rifiuti Urbani, il 68% trattati ed il 32% come tal quale. Si osserva un calo dei conferimenti ‐ 9% rispetto al 2009, con il valore minimo dello storico disponibile.

1,6% 0,2%

47,0%

25,6%

11,0%

13,1%1,5%

Recupero energia Incenerimento Recupero di materia Altre operazioni di smaltimentoSmaltimento in discarica Messa in riserva Deposito preliminare

Il quantitativo di Rifiuti Speciali gestiti in Puglia nel 2009 ammonta a 8.001.685 t, di cui il 97,5% di rifiuti non pericolosi ed il resto di rifiuti pericolosi.Rispetto al 2008 si registra un’apprezzabile contrazione del totale gestito, percentualmente pari all’8,5%. Nel grafico: ripartizione della gestione dei rifiuti speciali nelle diverse operazioni di recupero e smaltimento (%), anno 2009.

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AGENTI FISICIRadiazioni non ionizzanti

Visualizzazione geo‐referenziata, sul sito istituzionale di Arpa Puglia, degli impianti di telefonia mobile autorizzati:

Rete Pugliese “Monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici a RadioFrequenza” mediante centraline rilocabili.I marcatori blu indicano i siti monitorati per i quali non si sono registrati superamenti, i marcatori rossi indicano i siti con superamenti.

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AGENTI FISICIRadiazioni Ionizzanti

L’Agenzia espleta un controllocostante sul territorioattraverso la determinazionequalitativa e quantitativa diradionuclidi artificiali incampioni di diverse matricialimentari e ambientali.

Tutte le analisi effettuate nel2011 hanno evidenziatovalori di concentrazione diattività comunque inferiori aivalori di non rilevanzaradiologica.

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AGENTI FISICIRumore

Comuni che hanno approvato la classificazione acustica nelle classi di rumorosità divisi per provincia (n. e %) al 31.12.2011

Province Numero Comuni Comuni che hanno approvatola classificazione acustica

n. n. %Bari 41 14* 34

Brindisi 20 2 10Foggia 61 2 3Lecce 97 15 15

Taranto 29 5 17Bat 10 4+1* 50

TOTALE 258 28+15* 17Fonte dei Dati:Province

L’attuazione della classificazione acustica è una delle competenze che l’art. 6 della Legge Quadro n. 447/95 assegna ai Comuni. Tale strumento ha rilevanza urbanistica e vincola l’uso e le modalità di sviluppo del territorio comunale.Classe I: Aree particolarmente protette,  Classe II: Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale, Classe III: Aree di tipo misto,  Classe IV: Aree di intensa attività umana, Classe V: Aree prevalentemente industriali, Classe VI: Aree esclusivamente industriali.

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INDUSTRIA E RISCHI ANTROPICIAttività a rischio di incidente rilevante

Nel quinquennio 2007 – 2011 gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante sono lievemente diminuiti dai 46 del 2007 ai 41 del 2011, circa il 3,7 % del dato nazionale.

PROVINCEART. 6

D.Lgs. n. 238/05

% sul Totale

Regionale

ART. 8D.Lgs. n. 238/05

% sul Totale

RegionaleTOTALE TOTALE

%

Bari 11 43% 6 40% 17 41%Brindisi 4 15% 2 13% 6 15%Foggia 5 20% 2 13% 7 17%Lecce 3 11% 3 21% 6 15%

Taranto 3 11% 2 13% 5 12%Totale 26 100% 15 100% 41 100%

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INDUSTRIA E RISCHI ANTROPICIAttività a rischio di incidente rilevante

Le tipologie di attività a rischio d’incidente rilevante presenti in Puglia nel quinquennio 2007‐2011 confermano un maggiore peso attribuibile ai depositi delle sostanze pericolose rispetto agli impianti di processo

Attività RIR 2007 2008 2009 2010 2011

Stabilimento Chimico o Petrolchimico 3 4 4 4 4

Deposito gas liquefatti 16 14 14 14 15

Raffinazione petrolio 1 1 1 1 1

Deposito di oli minerali 9 4 3 3 3

Deposito di Fitofarmaci 3 3 3 3 3

Distillazione 3 3 2 2 2

Produzione e/o deposito di Esplosivi 5 9 9 9 9

Centrale Termoelettrica 2 1 1 1 1

Galvanotecnica 1 1 1 1 0

Produzione e/o deposito di gas tecnici 1 1 1 1 1

Acciaierie e impianti metallurgici 1 1 1 1 1

Impianto di trattamento/Recupero 0 1 1 1 1

Altro 1 1 0 0 0

TOTALE 46 44 41 41 41

I depositi di Gpl risultano circa il 37 % del numero complessivo. Nelle due aree ad elevato rischio di crisi ambientale di Brindisi e di Taranto sono dislocati rispettivamente ben 11 stabilimenti.

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AMBIENTE E SALUTE e SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE1. AMBIENTE E SALUTE2. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE3. VALUTAZIONI AMBIENTALI4. STRUMENTI DI GESTIONE AMBIENTALE

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AMBIENTE E SALUTEAlimenti

Nel 2011, l’attività analitica di controllo degli Alimenti e Bevande condotta da ARPA Puglia, è stata  svolta su un numero totale di 1.702 campioni (1.410 per il controllo chimico e 292 per quello biologico).I campioni risultati non conformi ai controlli chimici e microbiologici nel corso del 2011 sono stati pari al 2,8%. 

Tipologie di campioni risultati non conformi e tipologie di non conformità  riscontrate per i controlli chimici ‐ 2011

*MOCA‐Materiali ed Oggetti destinati al Contatto con gli Alimenti

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Tipologie di campioni risultati non conformi e tipologie di non conformità  riscontrate per i controlli microbiologici ‐ 2011

AMBIENTE E SALUTEAlimenti

Percentuale della tipologia di campioni analizzati   per ricerca 

di OGM‐ 2011.Sono state rilevate tre  positività in campioni a base di soia.Tuttavia i campioni sono risultati conformi, in quanto tutte le positività sono risultate inferiori alla soglia di tolleranza (0,9%)

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ANALISI SWOTPUNTI DI FORZA• Avanzata legislazione Regionale in tema ambientale e di prevenzione• Superficie di territorio destinata a parco o protetta• Produzione di energia da FER• Elevate competenze tecnico‐scientifiche di sistema in campo ambientale• Dotazione impiantistica ambientale

PUNTI DI DEBOLEZZA• Spreco di risorse seconde (idriche e da rifiuti) con esiti ecologici negativi• Insufficiente cura del territorio per prevenzione incendi e disastri naturali• Insufficienza delle risorse destinate a controlli e monitoraggi• Bassa capacità di governance delle trasformazioni ambientali e territoriali• Bassa adesione volontaria del sistema produttivo alle procedure di

ambientalizzazione e persistenza significativa di illeciti ambientali

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ANALISI SWOTMINACCE• Conflitti istituzionali con il livello nazionale per l’autodeterminazione 

ambientale regionale  • Conflitti sociali legati ad opposte sensibilità per lavoro e qualità di vita• Consumo di suolo, desertificazione e trasformazioni territoriali incontrollate• Riduzione della capacità di monitoraggio e controllo a causa di tagli lineari• Eventi estremi legati ai cambiamenti climatici

OPPORTUNITA’• Sviluppo legato ai processi di ambientalizzazione e bonifica• Recupero di risorse seconde• Sviluppo integrato della qualità di filiera (agricoltura, industria, turismo, servizi 

ambientali)• Valorizzazione delle eccellenze competenziali maturate in campo ambientale• Adeguamento ai cambiamenti climatici

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Pensiero per il personale ARPA

• Pensavate di non poter fare di più, eppure lo avete fatto;• Sembravate piccoli, eppure i grandi non vi hanno spaventato;• Avete vissuto altri sacrifici, eppure non avete mai deviato;• Vi si è chiesto di imparare e di cambiare, eppure non vi siete chiusi;• Vi siete sentiti giudicati severamente, eppure lo avete accettato;

per tutto questo, al  cittadino che si sente solo, impotente ed esposto,

a chi cerca onestà, serietà e impegno  potete dire con serenità e fermezza: 

noi ci siamo!

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE E

BUONE FESTE A TUTTI!

Si ringrazia la Dott.ssa  Gabriella  Trevisi per la preziosa collaborazione