La Rassegna stampa del 5 aprile 2017

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TEATRO FRANCO PARENTI

Le fosse Ardeatine viste dalle donneVivimilano (IT) - 05/04/2017

Zecchi: «La bellezza salverà questo mondo nichilista»Il Giornale - 05/04/2017

"Tante facce nella memoria": dall'11 aprile al Franco Parentimilanotoday.it - 04/04/2017

“Tante facce nella memoria”: dall’11 aprile al Franco Parentimilano-24h.com - 04/04/2017

Vecchi per niente di Nicola Russo al teatro VascelloWordpress.com (IT) - 03/04/2017

BULL E LA CORRIDA DEL POSTO DI LAVORO 6 E 7 APR. AL TEATRO S. GIORGIO DI UDINE (SALAPINTER) PER TEATRO CONTATTOildiscorso.it - 04/04/2017

Debutta la commedia Bull con la regia dell'udinese Fabio Cherstichinstart.info - 04/04/2017

L’Europa è necessaria, ma non è detto che sia possibileit.gariwo.net - 04/04/2017

Scuola di teatro: «L’apparenza inganna»Iltirreno.it - 05/04/2017

ANDREE RUTH SHAMMAH

Genova, stasera alla Corte debutta “Casa di bambola” con Filippo Timiperiodicodaily.com - 04/04/2017

Debutta la commedia Bull con la regia dell'udinese Fabio Cherstichinstart.info - 04/04/2017

Filippo Timi da Stasera alla Corte con “Una casa di bambola”Ligurianotizie.it - 04/04/2017

Una Casa di bambola con Filippo Timi Da martedì 4 aprile a domenica 9 aprileMentelocale.it - 04/04/2017

TEATRIIl Secolo XIX - 05/04/2017

TEATRIIl Secolo XIX Levante - Levante - 05/04/2017

BAGNI MISTERIOSI

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Sei Conversazioni d'Arte Incontri dedicati ai capolavori di Milano Da mercoledì 29 marzo a mercoledì 2agostoMentelocale.it - 04/04/2017

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TEATRO FRANCO PARENTI

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Roma, 24 marzo '44. Le truppe di occupazione tedesche, come rappresaglia per l'attentato partigiano in via Rasella, in cui erano rimasti uccisi 33 loro soldati, uccidono, alle Fosse Ardeatine, 335 civili e militari italiani, tutti uomini. A partire dal libro di Alessandro Portelli «L'ordine è già stato eseguito» e grazie alla collaborazione con l'Archivio sonoro «Franco Coggiola» del Circolo Gianni Bosio e con la Casa della Memoria e della Storia, Mia Benedetta (anche fra le interpreti) e Francesca Comencini (anche regista) hanno costruito «Tante facce nella memoria», racconto a sei voci che restituisce la testimonianza di donne che attraversarono l'eccidio. c.c. STANTE FACCE NELLA MEMORIA. DALL'll AL 13 APRILE. MARI ORE 20.30. MERO. ORE 19.45. GIOV. ORE 21. TEATRO PARENTI. V. PIER LOMBARDO 14 & 02.59.99.52.06. EUR 40-18

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Le FosseArdeatineviste dalle donneRoma, 24 marzo 44. Le truppe dioccupazione tedesche, comerappresaglia per l'attentatopartigiano in via Rasella, in cuierano rimasti uccisi 33 loro soldati,uccidono, alle Fosse Ardeatine, 335civili e militari italiani, tutti uomini.A partire dal libro di AlessandroPortelli «L'ordine è già statoeseguito» e grazie allacollaborazione con l'Archiviosonoro «Franco Coggiola» delCircolo Gianni Bosio e con la Casadella Memoria e della Storia, MiaBenedetta (anche fra le interpreti)e Francesca Comencini (ancheregista) hanno costruito «Tantefacce nella memoria)), racconto asei voci che restituisce latestimonianza di donne cheattraversarono l'eccidio. c.c.

O TANTE FACCE NELLA MEMORIA.DALL'li AL 13 APRILE. M4RT. ORE20.30. MERC. ORE 19.45. GIOV. ORE21. TEATRO PARENTI. ti. PIERLOMBARDO 14 02.59.99.52.06. €4 0-18

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AUTORE : N.D.

5 aprile 2017

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I FILOSOFI D'ITALIA di Gianluca Barbera I 1 canone moderno ha rinunciato ''A alla bellezza. È come se il giudizio morale avesse rinunciato all'idea di bene. La bellezza, espressione massima della qualità, nel momento in cui è ridotta a nulla, riduce a nulla la qualità deH'esperienza». Per I filosofi d'Italia parla Stefano Zecchi, ordinario di Estetica airUniversità di Milano. Domani il pamphlet sui modi di dire politici L'INTERVISTA Stefano Zecchi Gianluca Barbera Scrittore, giornalista, professore di Estetica, volto televisivo e tanto altro, Stefano Zecchi riunisce in sé una miriade di talenti, non ultimo quella di saper maneggiare come pochi l'arte della comunicazione e della divulgazione, in particolare sui temi dell'arte e della bellezza. Nato a Venezia nel 1945, ha frequentato la facoltà di Lettere e Filosofia deH'Università di Milano, laureandosi in filosofia con Enzo Paci, nientemeno che con una tesi sulla fenomenologia di Edmund Husserl. Ai problemi della fenomenologia ha dedicato i suoi primi anni di studi e ricerche in ambito accademico. Dal 1979 professore ordinario di Filosofia teoretica presso l'Università di Padova, a partire dal 1984 e fino al 2013 ha ricoperto il ruolo di professore ordinario di Estetica presso l'Università di Milano. Ha insegnato in svariate università straniere, tra cui l'Università Tagore di Calcutta, in India. Oltre all'insegnamento, ha ricoperto incarichi in ambito culturale, con funzioni direttive e amministrative: consigliere d'amministrazione del Piccolo Teatro di Milano, presidente dell'Accademia di belle arti di Brera, membro del consiglio dellTstituto per la programmazione scientifica e culturale della Regione Lombardia, assessore alla cultura di Milano, rappresentante del ministero della Pubblica istruzione presso l'Unesco per la tutele dei Beni immateriali, consigliere comunale a Venezia, consigliere d'amministrazione del MAXXI di Roma e infine consigliere d'amministrazione del Teatro Parenti di Milano. Dal 2016 è direttore dellTstituto internazionale di scienza della bellezza di Milano. Nell'ambito della sua vasta produzione saggistica, ricordiamo: La fenomenologia dopo Husserl nella cultura contemporanea (Loescher, 1978), La fondazione utopica dell'arte. Kant, Schiller, Schelling (Unicopli, 1984), La bellezza (Bollati Boringhieri, 1990), L'artista armato. Contro i crimini della modernità (Monda- dori, 1998), Paradiso Occidente. La nostra decadenza e la seduzione della notte (Mondadori, 2016). È anche autore di romanzi di successo, tutti editi da Mondadori, tra cui: Estasi (1993), Sensualità (1994), L'incantesimo (1997), Fedeltà (2001), Amata per caso (2003), Quando ci batteva forte il cuore (2010), Rose bianche a Fiume (2014). Professor Zecchi, partiamo da una domanda fondante: che cos'è il bello, nel tempo e oggi?«Non il bello, ma cosa sia bellezza. È un principio di conoscenza e di comunicazione del senso della vita. La bellezza è progetto, utopia, visione, non è mai reattiva, dissolutiva, nichilista. Nel tempo, essa è sempre stata un riferimento essenziale per rappresentare il significato dell'esistenza. Espressione massima della qualità». Se dico che il problema della soggettività o oggettività del bello è un problema prevalentemente contemporaneo, dal momento che esso non si poneva, perlomeno in questi termini, nei secoli passati, dico una cosa esatta? Si avverte oggi l'esigenza di un canone?«La forma soggettiva della percezione del bello si chiama "gusto''. Il gusto è soggettivo, la bellezza ha una propria oggettività che nel tempo si declina attraverso una fenomenologia degli stili. Può piacere - è una questione di gusto - più lo stile gotico rispetto al barocco, ma entrambi gli stili rappresentano il significato della bellezza. È una questione che è sempre esistita; il Novecento ha, piuttosto, espulso la bellezza dal giudizio estetico: Tha rinnegata. Il canone moderno è l'assenza di canone. Il canone fa riferimento direttamente allo stile, solo secondariamente alla bellezza; lo stile di oggi è il non stile». Non è forse vero che oggettività o soggettività del bello chiamano in causa altri valori, o disvalori, secondo 1 punti di vista, quali ad esempio il relativismo e il nichilismo? Ed è corretto considerare l'arte e il bello tra i valori fondanti della civiltà occidentale?«Il canone moderno ha, appunto, rinunciato alla bellezza come categoria del giudizio estetico. È come se il giudizio morale avesse rinunciato all'idea di bene. La bellezza, espressione massima della qualità, nel momento in cui è ridotta a nulla, riduce a nulla la qualità deH'esperienza. Infatti, il tramonto dell'idea di bellezza vede il sorgere del sapere scientifico come modello di conoscenza dell'Occidente. Si attua un dislocamento dall'educazione estetica, educazione che ha formato l'uomo occidentale, e non solo, per quattro mila anni, all'educazione scientifica. L'educazione estetica si fonda sulla qualità dell'esperienza e della conoscenza, l'educazione scientifica sulla quantità e funzionalità». E dunque come e cambiata l'idea di bellezza nei secoli?«Cambiano gli stili di rappresentazione della bellezza, non la bellezza. È come dire che nel tempo cambiano le forme di realizzazione dell'idea di bene - istanza etica - non del bene. L'errore è pensare a una ontologia della bellezza, come del bene: il cosa è bellezza. Invece bisogna riportare la bellezza, come il bene, in una fenomenologia che comprenda lo sviluppo dell'idea nella storia». Che cos'è il «sublime» e in che rapporto sta con il «bello»?«Il sublime è una forma particolare di bellezza, in cui è dominante un aspetto psicologico, una forte componente emotiva. Si comprende così dalle ricerche del cosiddetto Pseudo Longino e di Kant, in particolare». E ora veniamo a un tema particolarmente controverso: quando uno scritto può definirsi «letteratura» e un manufatto una «opera d'arte»?«In genere e il critico a stabilirlo. Ma il critico, diceva giustamente Flaubert, è come il soldato che in tempo di guerra non ha il coraggio di combattere al fronte e, allora, fa la spia. I critici è meglio lasciarli stare. Non c'è "definizione", c'è azzardo sulla base della sensibilità e della cultura». Gli artisti contemporanei vanno ancora in cerca del bello o si pongono come riferimenti altri valori, quali l'originalità, la verosimiglianza, la denuncia e così via?«Come già osservato, nella contemporaneità la bellezza non è più una categoria del giudizio estetico. Il canone moderno, espressione molto generica per designare la modernità, è assolutamente alieno all'idea di bellezza. Altre sono le categorie che si osservano nell'arte contemporanea, soprattutto quella di "nuovo", di "choc", quella della "provocazione". Nei secoli, mai l'arte è Lei ha dichiarato che «verità», «bene» e «beilo» sono i tre trascendenti che regolano la conoscenza umana. In che rapporto stanno tra loro? Che cosa ha a che fare il «bello» con il «bene» e con la «verità»? stata così lontana dalla bellezza e così vicina alla volgarità». Lei ha dichiarato che «verità», «bene» e «beilo» sono i tre trascendenti che regolano la conoscenza umana. In che rapporto stanno tra loro? Che cosa ha a che fare il «bello» con il «bene» e con la «verità»?«Conoscenza ed esperienza si costituiscono attraverso la trascendentalità del vero, del bene e del bello. La filosofia classica aveva istituito una stretta relazione tra la bellezza, come attributo ontologico del vero, e il bene. Oggi la sconnessione è totale, spesso cercata. Ma se si riflette sul modo di pensare dei bambini, ci si accorgerà che la loro immediata percezione della bellezza è connessa alla loro considerazione, altrettanto immediata, di ciò che è vero». Veniamo a un altro punto cruciale del nostro discorso. È vero che l'arte si pone al di là del bene e del male? Al riguardo Oscar Wilde scriveva che «in un artista un intento morale è un imperdonabile manierismo stilistico». Lei che ne pensa?«È una posizione che nella forma filosoficamente più complessa si trova in Nietzsche e, poi, da un punto di vista letterario, in D'Annunzio. E non vorrei dimenticare né Wagner né Baudelaire. La moralità è nel fare arte. La vera arte rappresenta la vera vita». E ora una piccola provocazione. A cosa serve l'arte? Ha una funzione o utilità sociale?«L'uomo nasce con l'arte e vivrà finché ci sarà arte. Lo spiegano i graffiti preistorici nelle grotte di Altamira o di La- scaux». Ci si educa al gusto, al bello? Il buon gusto deriva dall'educazione, come sosteneva tra gli altri Pierre Bourdieu, o è un talento innato?«Certamente. L'educazione estetica è formazione alla conoscenza della bellezza e al raffinamento del gusto. Ci sarà talento innato, ma l'educazione è, comunque, fondamentale, tuttavia da impartire ai bambini, che in questo senso sono molto ricettivi e danno molte soddisfazioni. Gli adulti lasciamoli stare: loro sanno, quello che già sanno». In che rapporto stanno bellezza e lusso? E l'esibizione del lusso in epoche di crisi economica è da ritenersi immorale?«Il lusso è la naturale aspirazione a una bellezza rara e preziosa. Nell'oggetto di lusso c'è un desiderio di assoluto, la visione di una bellezza che, raggiungendo una propria ideale perfezione, oltrepassa qualsiasi dominio dell'utile sulla qualità estetica. Anzi, generabnen- te, il lusso è ritenuto qualcosa di inutile, di superfluo, e tuttavia esso appare essenziale per cogliere, talvolta vivere, il senso più alto della bellezza. Il lusso ha una preziosità venale, ma nessun prezzo corrisponde al suo valore estetico. Chi davvero si lascia sedurre dal lusso non è preda di un bisogno di esibizione ma, piuttosto, è catturato dal desiderio di naufragare in una bellezza che oltrepassa il gusto soggettivo e possiede una sua universalità. Il grande cantore di questo lusso senza prezzo è il poeta Charles Baudelaire. Ma senza educazione estetica il lusso è cosa da cafoni, cioè di chi crede che sia sufficiente avere denaro per accedere al lusso. L'esibizione del lusso? È tipica dei cafoni». Aiuta la bellezza nella vita? Nella carriera, nella famiglia, nei rapporti sociali?«Ci si vuole proteggere moralisticamente dalla bellezza, perché essa istituisce una differenza radicale. Lo spiegava bene Leopardi. La bellezza crea differenze di seduzione e di potere: c'è chi sa approfittarne, perché è una carta di credito prestigiosa. Poi i nodi vengono al pettine, come raccontano il mito di Elena e la guerra di Troia». E dunque, per usare una specie di formula magica, sarà la bellezza a salvarci?«La bellezza salva dal nichilismo, vera malattia spirituale del nostro tempo, di cui è affetto l'Occidente». Ritiene che la bellezza del nostro Paese sia stata deturpata negli ultimi decenni? Quale Paese, nell'epoca contemporanea, può essere preso a modello per quanto riguarda lo sviluppo urbanistico, architettonico e paesaggistico?«Nel dopoguerra il nostro Paese è stato devastato da pianificazioni urbane sconsiderate, dalla costruzione di periferie ignobili, spesso firmate da architetti importanti. Colate di cemento sulle nostre coste, in montagna... La speculazione edilizia ha umiliato la bellezza e la dignità umana. In Europa, le nazioni del Nord sono quelle che più hanno rispettato la natura, la tradizione urbana e uno sviluppo attento alle esigenze deU'abitabilità defl'uo- mo». La bellezza ha una oggettività che si declina in stili diversi [educazione scientifica ha sostituito quella estetica Da Husserl all'arte moderna, dalla formazione del gusto al legame con la verità e il bene, lo studioso di estetica parla di un concetto fondamentale della nostra storia UNIVERSITÀ E CULTURA Stefano Zecchi (nato a Venezia nel 1945) è filosofo, docente universitario, scrittore e firma del nostro «Giornale» E noto soprattutto per i suoi studi e i suoi saggi, anche divulgativi, sui temi dell'estetica, deN'arte e della bellezza Per molti anni ha insegnato Filosofia teoretica all'Università di Padova e poi Estetica all'Università Statale di Milano Ha ricoperto anche numerosi incarichi in ambito culturale, per esempio per il Piccolo Teatro di Milano, l'Accademia di Brera, il MAXXI di Roma e il Teatro Parenti di Milano Il lusso non e volgarità È un desiderio di assoluto La sconnessione fra vero, bene e bello oggi è spesso cercata carte msegue le categorie di choc, nuovo, provocazione Ecco la quarta puntata della serie di interviste dedicata ai Filosofi d'Italia. Dopo la prima dedicata a Emanuele Severino, la seconda a Maurizio Ferraris e la terza a Dario Antiseri, questa volta tocca a Stefano Zecchi. Professore di Estetica all'Università degli studi di Milano, autore di numerosi saggi di filosofia e di attualità e anche di romanzi di successo, Zecchi è anche una delle firme del nostro Giornale. SENSO La domanda cruciale dell'estetica oggi, ne «La bellezza» (Bollati Boringhieri) DESIDERIO L'analisi di una delle aspirazioni della società ne «Il lusso» (Mondadori) PAMPHLET II destino della nostra civiltà in «Paradiso Occidente» (Mondadori)

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FILOSOFID'ITALIA

Zecchi: «Labellezza salveràquesto mondo nichiista»di GianiucaBarbera

i canone moderno ha rinunciato« alla bellezza.E comese il giudiziomorale avesserinunciato all'idea di be-ne. La bellezza, espressione massimadella qualità, nel momento in cui è ri-dotta a nulla, riduce a nulla la qualitàdell'esperienza», Per I filosofi d'italiaparlaStefanoZecchi, ordinario di Este-tica all'Università di Milano.

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Domaniil pamphletsuimodididirepoliticiL'INTERVISTA Stefano Zecchi

«Èla bellezzache può salvareil nostro mondo

dal nichilismo»GianlucaBarbera

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PAESE : Italia PAGINE : 2, 31-32SUPERFICIE : 264 %PERIODICITÀ : Quotidiano

DIFFUSIONE : (328000)AUTORE : Gianluca Barbera

5 aprile 2017 - N°80

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Page 7: La Rassegna stampa del 5 aprile 2017

Scrittore, giornalista,professore di Estetica,volto televisivo e tantoaltro, Stefano Zecchi

riunisce in sé una miriade ditalenti, non ultimo quella di sa-per maneggiare come pochil'arte della comunicazione edella divulgazione, in partico-lare sui temi dell'arte e dellabellezza.

Nato a Venezia nel 1945, hafrequentato la facoltà di Lette-re e Filosofia dell'Università diMilano, laureandosi in filoso-fia con Enzo Paci, nientemenoche con una tesi sulla fenome-nologia di Edmund Husserl.Ai problemi della fenomenolo-gia ha dedicato i suoi primi an-ni di studi e ricerche in ambitoaccademico. Dal 1979 profes-sore ordinario di Filosofia teo-retica presso l'Università di Pa-dova, a partire dal 1984 e finoal 2013 ha ricoperto il ruolo diprofessore ordinario di Esteti-ca presso l'Università di Mila-no. Ha insegnato in svariateuniversità straniere, tra cuil'Università Tagore di Calcut-ta, in India. Oltre all'insegna-mento, ha ricoperto incarichiin ambito culturale, con fun-zioni direttive e amministrati-ve: consigliere d'amministra-zione del Piccolo Teatro di Mi-lano, presidente dell'Accade-mia di belle arti di Brera, mem-bro del consiglio dell'Istitutoper la programmazione scien-tifica e culturale della RegioneLombardia, assessore alla cul-tura di Milano, rappresentan-te del ministero della Pubblicaistruzione presso l'Unesco perla tutele dei Beni immateriali,consigliere comunale a Vene-zia, consigliere d'amministra-zione del MAXXI di Roma ein-fine consigliere d'amministra-zione del Teatro Parenti di Mi-lano. Dal 2016 è direttoredell'Istituto internazionale di

scienza della bellezza di Mila-no. Nell'ambito della sua va-sta produzione saggistica, ri-cordiamo: La fenomenologiadopo Husserl nella cultura con-temporanea (Loescher, 1978),La fondazione utopica dell'ar-te. Kant, Schiller, Schelling(Unicopli, 1984), La bellezza(Bollati Boringhieri, 1990),L'artista armato. Contro i cri-mini della modernità (Monda -dori, 1998), Paradiso Occiden-te. La nostra decadenza e la se-duzione della notte(Mondado-ri, 2016). E anche autore di ro-manzi di successo, tutti editida Mondadori, tra cui: Estasi(1993), Sensualità (1994), L'in-cantesimo (1997), Fedeltà(2001), Amata per caso (2003),Quando ci batteva forte il cuo-re(2010), Rose bianche a Fiu-me(2014).Professor Zecchi, partiamoda una domanda fondante:che cos'è il bello, nel tempoe oggi?

«Non il bello, ma cosa siabellezza. E un principio di co-noscenza e di comunicazionedel senso della vita. La bellez-za è progetto, utopia, visione,non è mai reattiva, dissolutiva,nichilista. Nel tempo, essa èsempre stata un riferimento es-senziale per rappresentare il si-gnificato dell'esistenza.Espressione massima dellaqualità».Se dico che il problema del-la soggettività o oggettivitàdel bello è un problema pre-valentemente contempora-neo, dal momento che essonon si poneva, perlomenoin questi termini, nei secolipassati, dico una cosa esat-ta? Si avverte oggi l'esigen-za di un canone?

«La forma soggettiva dellapercezione del bello si chiama\gusto\. Il gusto è soggettivo,

la bellezza ha una propria og-gettività che nel tempo si decli-na attraverso una fenomenolo-gia degli stili. Può piacere - èuna questione di gusto - più lostile gotico rispetto al barocco,ma entrambi gli stili rappre-sentano il significato della bel-lezza. E una questione che èsempre esistita; il Novecentoha, piuttosto, espulso la bellez-za dal giudizio estetico: l'harinnegata. Il canone modernoè l'assenza di canone. Il cano-ne fa riferimento direttamenteallo stile, solo secondariamen-te alla bellezza; lo stile di oggiè il non stile».Non è forse vero che oggetti-vità o soggettività del bellochiamano in causa altri va-lori, o disvalori, secondo ipunti di vista, quali ad esem-pio il relativismo e il nichili-smo? Ed è corretto conside-rare l'arte e il bello tra i va-lori fondanti della civiltà oc-cidentale?

«Il canone moderno ha, ap-punto, rinunciato alla bellezzacome categoria del giudizioestetico. E come se il giudiziomorale avesse rinunciatoall'idea di bene. La bellezza,espressione massima dellaqualità, nel momento in cui èridotta a nulla, riduce a nullala qualità dell'esperienza. In-fatti, il tramonto dell'idea dibellezza vede il sorgere del sa-pere scientifico come modellodi conoscenza dell'Occidente.Si attua un dislocamentodall'educazione estetica, edu-cazione che ha formato l'uo-mo occidentale, e non solo,per quattro mila anni, all'edu-cazione scientifica. L'educazio-ne estetica si fonda sulla quali-tà dell'esperienza e della cono-scenza, l'educazione scientifi-ca sulla quantità e funzionali-tà».

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5 aprile 2017 - N°80

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E dunque come è cambiatal'idea di bellezza nei secoli?

«Cambianogli sfili di rappre-sentazione della bellezza,nonla bellezza. È come dire chenel tempo cambiano le formedi realizzazionedell'idea clibe-ne - istanza etica - non del be-ne. L'errore è pensare a unaontologia della bellezza,comedel bene:il cosaè bellezza.In-vecebisogna riportare la bel-lezza, come il bene, in unafe-nomenologia che comprendalo sviluppo dell'idea nella sto-ria».Che cos'è 11«sublime» e inche rapporto stacon il «bel-lo»?

«Ilsublime èuna forma par-ticolare clibellezza,in cui èdo-minante un aspetto psicologi-co, una forte componenteemotiva. Si comprende cosìdalle ricerche del cosiddettoPseudo Longino e di Kant, inparticolare».E ora veniamo a un temaparticolarmente controver-so: quando uno scritto puòdefinirsi «letteratura» e unmanufatto una «opera d'ar-te»?

«In genereèil critico a stabi-lino. Ma il critico, diceva giu-stamente Flaubert, è come ilsoldato chein tempo cli guerranon hall coraggioclicombatte-re al fronte e, allora, fa la spia.I critici è meglio lasciarli stare.Non c'è \definizione\, c'è az-zardo sulla basedellasensibili-tà e della cultura».Gli artisti contemporaneivanno ancora in cerca delbello o si pongono come ri-ferimenti altri valori, qualil'originalità, la verosimi-glianza, la denuncia e cosìvia?

«Come già osservato, nellacontemporaneità la bellezzanon è pi1 una categoria delgiudizioestetico.Il canonemo-

derno, espressione molto ge-nerica per designarela moder-nità, è assolutamente alienoall'idea di bellezza.Altre sonole categorie che si osservanonell'arte contemporanea, so-prattutto quella di \nuovo\, di\choc\, quella della

Nei secoli, mai l'arte èLei ha dichiarato che «veri-tà», «bene»e «bello» sono itre trascendenti che regola-no la conoscenzaumana. Inche rapporto stanno tra lo-ro? Che cosaha ache fare il«bello» con 11«bene»e conla «verità»?statacosì lontana dalla bellez-za ecosì vicina alla volgarità».Lei ha dichiarato che «veri-tà», «bene»e «bello» sono itre trascendenti che regola-no la conoscenzaumana. Inche rapporto stanno tra lo-ro? Che cosaha ache fare il«bello» con 11«bene»e conla «verità»?

«Conoscenzaed esperienzasi costituiscono attraverso latrascendentalità del vero, delbene e del bello. La filosofiaclassica aveva istituito unastretta relazione tra la bellez-za, come attributo ontologicodelvero,eil bene.Oggilascon-nessioneètotale, spessocerca-ta. Ma sesi riflette sul modo dipensare dei bambini, ci si ac-corgerà chela loro immediatapercezione della bellezza èconnessa alla loro considera-zione, altrettanto immediata,di ciò cheè vero».Veniamo a un altro puntocruciale del nostro discor-so. E vero che l'arte si poneal di là del bene edel male?Al riguardo Oscar Wildescriveva che «in un artistaun intento morale è un im-perdonabile manierismostilistico». Lei che ne pen-sa?

«È una posizione che nellaforma filosoficamente piùcomplessa si trova in Nie-tzsche e, poi, da un punto divista letterario, in D'Annun-zio. E non vorrei dimenticarené Wagner né Baudelaire. Lamoralità è nel fare arte.La ve-ra arte rappresenta la vera vi-ta».E ora una piccola provoca-zione. A cosa serve l'arte?Ha unafunzione o utffità so-ciale?

«L'uomo nasce con l'arte evivrà finché ci sarà arte. Lospiegano i graffiti preistoricinellegrotte di Altamira odi La-scaux».Ci si educa al gusto, al bel-lo? Il buon gusto derivadall'educazione, come so-steneva tra gli altri PierreBourdieu, o è un talento in-nato?

«Certamente. L'educazioneestetica è formazione alla co-noscenzadellabellezzae alraf-finamento del gusto.Ci saràta-lento innato, ma l'educazioneè, comunque, fondamentale,tuttavia daimpartire ai bambi-ni, che in questo senso sonomolto ricettivi e danno moltesoddisfazioni. Gli adulti lascia-moli stare: loro sanno, quelloche giàsanno».In che rapporto stanno bel-lezza e lusso? El'esibizionedel lusso in epoche di crisieconomica èda ritenersi im-morale?

«Illussoèla naturale aspira-zione auna bellezzararaepre-ziosa. Nell'oggetto di lusso c'èun desiderio di assoluto,la vi-sione di una bellezzache,rag-giungendo una propria idealeperfezione,oltrepassaqualsia-si dominio dell'utile sulla qua-lità estetica.Anzi,

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DIFFUSIONE : (328000)AUTORE : Gianluca Barbera

5 aprile 2017 - N°80

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te, il lusso èritenuto qualcosadi inutile, di superfluo, etutta-via essoappareessenzialepercogliere,talvolta vivere, il sen-so più alto della bellezza.Il lus-so ha una preziosità venale,ma nessunprezzo corrispon-de al suo valore estetico. Chidavvero si lascia sedurre dallusso non è preda di un biso-gno di esibizione ma, piutto-sto, è catturato dal desideriodi naufragare in una bellezzacheoltrepassail gustosoggetti-vo e possiedeuna sua univer-salità.Il grandecantoredi que-stolussosenzaprezzoèil poe-ta CharlesBaudelaire.Ma sen-za educazioneesteticail lussoè cosa da cafoni, cioè di chicredeche sia sufficiente averedenaro per accedere al lusso.L'esibizione del lusso?Etipicadei cafoni».Aiuta la bellezza nella vita?Nella carriera, nella fami-glia, nei rapporti sociali?

«Cisi vuoleproteggeremora-listicamentc dalla bellezza,perchéessaistituisceuna diffe-renza radicale.Lo spiegavabe-ne Leopardi. La bellezza creadifferenzedi seduzioneedi po-tere: c'è chi sa approfittarne,perché è una carta di creditoprestigiosa.Poi i nodi vengo-no al pettine, come racconta-no il mito di Elena ela guerradi Troia».E dunque, per usare unaspecie di fornuila magica,sarà la bellezza asalvarci?

«Labellezzasalvadalnichili-smo, vera malattia spiritualedel nostrotempo, di cui èaffet-to l'Occidente».Ritiene che la bellezza delnostro Paesesia stata detur-pata negli ultimi decenni?QualePaese,nell'epoca con-temporanea, puòesserepre-so a modello per quanto ri-guarda lo sviluppo urbani-stico, architettonico e pae-

saggistico?«Nel dopoguerra il nostro

Paeseèstato devastatodapia-nificazioni urbanesconsidera-te, dalla costruzione di perife-rie ignobili, spessofirmate daarchitetti importanti. Colatedicemento sulle nostre coste,inmontagna... La speculazioneedilizia ha umiliato la bellezzaela dignità umana. In Europa,le nazioni del Nord sono quel-le che più hanno rispettato lanatura, la tradizione urbana euno sviluppo attento alle esi-genze dell'abitabilità dell'uo-mo».

LabellezzahaunaoggettivitàchesideclinainstilidiversiL'educazionescientificahasostituitoquellaestetica

Da Husserlall'arte moderna,dalla formazione

del gusto al legamecon la verità e

ilbene, lo studiosodi estetica parla

di un concetto

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DIFFUSIONE : (328000)AUTORE : Gianluca Barbera

5 aprile 2017 - N°80

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fondamentale lecategoriedella nostra storia dichoc,nuovo,

UNIVERSITÀ nrovocazioneECULTURA rStefanoZecchi(nato a Venezianel1945) èfilosofo,docenteuniversitario,scrittoreefirmadel nostro«GiornaleÈnotosoprattuttoper isuoi studie i suoisaggi,anchedivulgativi,sui temi dell'estetica,dell'artee della bellezzaPermoltianniha insegnatoFilosofiateoreticaall'Universitàdi Padovae poi Esteticaall'UniversitàStataledi MilanoHaricopertoanchenumerosiincarichiin ambitoculturale,peresempioper il PiccoloTeatrodi Milano,l'Accademiadi Brera,il MAXXIdi Romae il TeatroParentidi Milano

IllussononèvolgaritàÈundesideriodiassolutoLasconnessionefravero,beneebellooggièspessocercataL'arteinsegue

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Ecco la quarta puntata della serie di interviste dedicata ai Filosofi d'Italia. Dopo laprima dedicata a Emanuele Severino, la seconda a Maurizio Ferraris e la terza a DarioAntiseri, questa volta tocca a Stefano Zecchi. Professore di Estetica aWUniversità deglistudi di Milano, autore di numerosi saggi di filosofia e di attualità e anche di romanzi disuccesso, Zecchi è anche una delle finne del nostro Giornale.

(Mondadori)

SENSOLadomandacrucialedell'estetica oggi,ne «Labellezza»(Bollati

Boringhieri)

PAMPHLETIl destinodella nostra civiltà in«ParadisoOccidente»

(Mondadori)

DESIDERIOL'analisi diuna delle aspirazioni

della società ne «Illusso»

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" Tante facce nella memoria " : dall '

aprile al Franco Parenti

Pier Lombardo , Altre Informazioni

Dall '

aprile al 13 aprile al Teatro Franco Parenti è in programma Tante facce nella memoria

lo spettacolo a cura di Mia Benedetta e Francesca Comencini , con Mia Benedetta , Bianca Nappi ,Carlotta Natoli , Lunetta Savino , Simonetta Solder e Chiara Tomarelli.

A partire dalle considerazioni di Alessandro Portelli , esposte nel suo libro L ' ordine già statoeseguito , l '

opera racconte le storie delle donne che hanno perso i loro uomini nell ' eccidio delleFosse Ardeatine.

Mogli , figlie , compagne , sorelle , partigiane , testimoni e figure di resistenza all '

occupazione diRoma.

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" Tante facce nella memoria " : dall '

aprile al Franco Parenti

Info e biglietti spettacolo I Dall '

aprile al Teatro Franco Parenti Vai all '

originale: Tante facce nellamemoria " : dall '

aprile al Franco Parenti

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Vecchi per niente di Nicola Russo al teatro Vascello

Redazione

da 11 aprile 2017 a 14aprile 2017 ¡cal Googleoutlook Cultura Posted by:Redazione , aprile 4, 2017Dall ' al 14 aprile 2017 aRoma per la stagioneteatrale 2016-2017 il TeatroVascello - DirezioneArtistica ManuelaKustermann - dal martedìal venerdì ore 21 ,00propone:

" Vecchi perniente" testo e regia NicolaRusso , ispirato a La forzadel carattere di JamesHillman con (ordinealfabetico) : BenedettaBarzini , Sara Borsarelli ,Teresa Piergentili , MarcoQuaglia , Agostino Tazzini ,Guido Tonetti , scene ecostumi Giovanni DeFrancesco , luci CristianZucaro , foto e graficaLiligutt Studio , organizzazione Isabella Saliceti , produzione Teatro Francocon Monstera.

Parenti in collaborazione

Vecchi per niente nasce dalla lettura de La Forza del Carattere di James Hillman e dalla volontà diparlare della vecchiaia da un punto di vista insolito: come espressione massima del carattere diuna persona e non come crepuscolo o decadimento del corpo e della mente.

Spesso nei miei lavori ho messo in discussione il concetto di physique du rôle e questo progetto èun passo avanti nella stessa direzione: fare pulizia dai luoghi comuni legati alla rappresentazione ,ai sentimenti e ai ruoli che associamo automaticamente alla nostra età e a quella degli altri.

Due vecchi non hanno niente in comune per il fatto di condividere la stessa età , men che meno lasaggezza.

In questo senso i vecchi non esistono , esiste l' identità , esiste il carattere.

Per parlare della forza del carattere ho messo insieme le storie di persone anziane sui propri

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genitori e in particolare sul momento della morte dei propri genitori , riportando così i vecchi allacondizione di figli.

Se essere figli e morire sono esperienze che accomunano tutti , mettere in scena i vecchi come figlistato un modo per tentare di colmare quella distanza che di solito poniamo tra noi e loro.

Tra litigi , risate , parolacce , balli e incontri inaspettati Teresa , Benedetta , Agostino e Guido si rivelanoe sorprendono con la loro straordinaria e folle vitalità . Nicola Russo Nicola Russo (1975) , regista eattore , fonda nel 2010 la compagnia MONSTERA.

Nello stesso anno scrive e dirige Elettra biografia di una persona comune che si aggiudica la vittoriadell ' E45 Napoli Fringe Festival.

Nel 2011 scrive e mette in scena Physique du rôle , liberamente ispirato al lavoro di Sophie Calle.

Nel 2013 realizza due i lavori: La Vita Oscena di Aldo Nove , in residenza al teatro Elfo Puccini diMilano e Leonce e Lena , fiaba sulla necessità di essere e la convenienza di non essere da G.

Büchner messo in scena per il festival Tfaddal del Teatro Franco Parenti di Milano e per Le Vie deiFestival di Roma.

Nel 2014 con la compagnia MONSTERA realizza Lost in Translation Project mettendo in scenapresso il Selma Susanna Theatre di Amsterdam Elettra , biografia di una persona comune in inglese.

Nel 2015 scrive e mette in scena Vecchi per niente prodotto dal Teatro Franco Parenti di Milanodove va in scena per due stagioni.

Come attore stato protagonista di molti spettacoli al Teatro dell ' Elfo di Milano per la regia diFerdinando Bruni ed Elio De Capitani: Puck nel Sogno di una notte di mezza estate e Romeo inRomeo e Giulietta di William Shakespeare , Tom ne Lo zoo di vetro di Tennessee Williams , Franz inCome gocce su pietre roventi di Rainer Werner Fassbinder.

Ha lavorato come protagonista con Luca Ronconi in Peccato che fosse puttana di John Ford , conMarco Bellocchio nel Macbeth di William Shakespeare e con Eimuntas Nekrosius in Anna Kareninadi Lev Tolstoj.

INFORMAZIONI E BOTTEGHINO Abbonamenti: 10 spettacoli a scelta 100 ,00 euro tra prosa ,danza , musica 5 spettacoli a scelta 60,00 euro tra prosa , danza , musica 3 spettacoli a scelta 30 ,00euro tra prosa , danza , musica Biglietteria STANDARD: Intero Prosa 20 ,00 Euro Ridotto Prosa over 6515 ,00 Euro Ridotto Prosa studenti 12 ,00 Euro Servizio di prenotazione 1,00 Euro a biglietto TEATROVASCELLO via Giacinto Carini , 78- 00152 Roma - Tel.

06 .5881021/ 06 .5898031 www .teatrovascello .it promozione@teatrovascello .it SOSTIENI LACULTURA VIENI AL TEATRO VASCELLO #Prosa #Danza #Musica #TeatroDanza #Performance#Readingletterari #Clownerie #Circo #Concerti #SpettacoliperBambini #FestivaL #Eventi #LaboratoriIL Teatro Vascello si trova nello splendido quartiere di Monteverde vicino al Gianicolo sopra aTrastevere a Roma , con i suoi 350 posti , la platea a gradinata e il palcoscenico alla greca permetteun' ottima visibilità da ogni postazione.

Teatro Vascello propone spettacoli di Prosa , Spettacoli per Bambini , Danza , DrammaturgiaContemporanea , Eventi , FestivaL , Rassegne , Concerti , Laboratori Come raggiungerci con mezzi

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privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi , a circa metri dal Teatro.

Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini , 43 , Roma ; Via FrancescoSaverio Sprovieri , 10, Roma tel 06 58122552 ; Via Maurizio Quadrio , 22 , 00152 Roma , Via R.

Giovagnoli , 20 ,00152 Roma Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che sipuò prendere da stazione Termini , Colosseo , Piramide , oppure: 44 , 710 , 870 , 871.

Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello XX

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BULL E LA CORRIDA DEL POSTO DI LAVORO 6 E 7 APR . ALTEATRO S . GIORGIO DI UDINE (SALA PINTER) PER TEATRO

CONTATTO

Fabio Cherstich Fabio Cherstich , udinese d '

origine e milanese d ' adozione , classe 1984 , è già daqualche anno uno dei più affermati registi della nuova generazione.

Ora torna nella nostra città , ospite della Stagione Teatro Contatto 35 del CSS , con la commediaBull , scritta dal drammaturgo inglese Mike Bartlett , per la quale firma la regia e lo spazio scenico.

mondo del lavoro peggio di un ring.

E in questi anni di crisi con il dilagare della paura del licenziamento , la competizione fra colleghipuò rendere pronti a tutto.

Le strategie dell ' ambizione , lo spettro della disoccupazione sono i temi centrali dello spettacoloBull , pièce spietata e politicamente scorretta in scena giovedì 6, venerdì 7 e sabato 8 aprile alle ore21 al Teatro S.

Giorgio di Udine (Sala Harold Pinter) .

L ' incontro con il regista friulano e la Compagnia è in programma al termine dello spettacolo del 6aprile.

Bull è un catalogo di modi in cui il male opera.

Tony , Isoble e Thomas sono i tre dipendenti in attesa del capo , Carter , che deciderà chi di loro saràlicenziato.

Nella lotta per la sopravvivenza nessun colpo sembra essere troppo basso.

Uno di loro finirà piegato come un toro nell ' arena di questa pièce-macello Scritta dal drammaturgoinglese nel 2013 , Bull è l

'

opera vincitrice nello stesso anno del National Theatre Awards comemigliore nuovo proposta e nel 2015 del Premio Laurence Oliver 2015.

In Italia con la traduzione di Jacopo Gassman , è stata prodotta dal Teatro Franco Parenti di Milanoe interpretata dagli attori Linda Gennari , Pietro Micci , Andrea Narsi e Alessandro Quattro

E in particolare a Udine è atteso il debutto da regista di Fabio Cherstich , che giovedì 6 aprile alleore 9 incontrerà in Aula Magna gli studenti del Liceo Marinelli , la scuola dove si è diplomato.

A ppassionatosi al Teatro grazie Palio studentesco , formato al corso di regia della prestigiosaScuola Paolo Grassi di Milano , Cherstich ha già un ricco curriculum prima come assistente diGiorgio Barberio Corsetti , di Filippo Timi e Andrée Ruth Shammah e ora come regista di teatro ed '

opera in Italia e all ' estero.

Informazioni e prevendite : Udine , Teatro Palannostre , piazzale Paolo Diacono 21 , dal martedì alsabato , ore 17 .30-19 .30, t.

0432 .506925 , biglietteria@cssudine .it - www .cssudine .it online: vivaticket.

I giorni dello spettacolo la biglietteria Contatto al Teatro S.

Giorgio apre un' ora prima dello spettacolo (ore 20) .

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Debutta la commedia Bull con la regia dell ' udinese FabioCherstich

Twitter BULL E LACORRIDA DEL POSTO DILAVORO IL GIOVANE EGiA' AFFERMATOREGISTA UDINESE FABIOCHERSTICH PORTA INSCENA UNA COMMEDIASPIETATA SUL MONDODEL LAVORO GIOVEDÌ 6 ,VENERDÌ 7 E SABATO 8APRILE ORE 21 ALTEATRO S.

GIORGIO DI UDINE (SALAPINTER) PER TEATROCONTATTO IL 6 APRILEAL TERMINE DELLOSPETTACOLO IL REGISTAE LA COMPAGNIAINCONTRANO ILPUBBLICO GIOVEDI' 6APRILE INCONTRO CONGLI STUDENT! DELMARINELLI IN AULA

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Debutta la commedia Bull con la regia dell udinese Fabio Cherstich

LA PORTO DT LAVORO

IlGIA' STA PORTA IN SCENA DNA COMMEDIA

SPIETATA RONDO DEL LAI/ ORO

6 7E SANATO APRILE 21 Al . . DI ( SALA PERTEATRO CONTATTO ZL 6 APRILS AL TERRINE SPETTACOLO REGISTA E IA COMPAGNIA

' INCONTRO CON . MAR TNMAREA

ulratEcont Litho

MAGNA Fabio Cherstich , udinese d '

origine e milanese d ' adozione , classe 1984 , già da qualcheanno uno dei più affermati registi della nuova generazione.

Ora torna nella nostra città , ospite della Stagione Teatro Contatto 35 del CSS , con la commediaBull , scritta dal drammaturgo inglese Mike Bartlett ,per la quale firma la regia e lo spazio scenico.

mondo del lavoro peggio di un ring.

E in questi anni di crisi con il dilagare della paura del licenziamento , la competizione fra colleghipuò rendere pronti a tutto.

Le strategie dell ' ambizione , lo spettro della disoccupazione sono i temi centrali dello spettacoloBull , pièce spietata e politicamente scorretta in scena giovedì 6 , venerdì 7 e sabato 8 aprile alleore21 al Teatro S.

Giorgio di Udine (Sala Harold Pinter) .

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L ' incontro con il regista friulano e la Compagnia è in programma altermine dello spettacolo del 6aprile.

Bull è un catalogo di modi in cui il male opera.

Tony , lsoble e Thomas sono i tre dipendenti in attesa del capo , Carter , che deciderà chi di loro saràlicenziato.

Nella lotta per la sopravvivenza nessun colpo sembra essere troppo basso.

Uno di loro finirà piegato come un toro nell ' arena di questa pièce-macello Scritta dal drammaturgoinglese nel 2013 , Bull è l '

opera vincitrice nello stesso anno del National Theatre Awards comemigliore nuovo proposta e nel 2015 del Premio Laurence Oliver 2015.

In Italia con la traduzione di Jacopo Gassman , è stata prodotta dal Teatro Franco Parenti di Milano einterpretata dagli attori Linda Gennari , Pietro Micci , Andrea Narsi e Alessandro Quattro.

E in particolare a Udine è atteso il debutto da regista di Fabio Cherstich , che giovedì 6 aprile alle ore9 incontrerà in Aula Magna gli studenti del Liceo Marinelli , la scuola dove si è diplomato.

Appassionatosi al Teatro grazie Palio studentesco , formato al corso di regia della prestigiosa ScuolaPaolo Grassi di Milano , Cherstich ha già un ricco curriculum prima come assistente di GiorgioBarberio Corsetti , di Filippo Timi e Andrée Ruth Shammah e ora come regista di teatro e d '

opera inItalia e all ' estero.

Informazioni e prevendite : Udine , Teatro Palamostre , piazzale Paolo Diacono 21 , dal martedì alsabato , ore 17 .30-19 .30 , t.

0432 .506925 , biglietteria@cssudine .it - www .cssudine .it online: vivaticket.

I giorni dello spettacolo la biglietteria Contatto al Teatro S.

Giorgio apre un' ora prima dello spettacolo (ore 20) .

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L '

Europa è necessaria , ma non è detto che sia possibile

Pubblichiamo di seguito latrascrizione dell ' interventodi Massimo Cacciari ,filosofo , durante il terzo deiquattro incontri del ciclo " Lacrisi dell '

Europa e i Giustidel nostro tempo

"

,organizzato da Gariwo incollaborazione con il TeatroFranco Parenti di Milano

Viviamo unacontraddizione , che nesiamo consapevoli o meno.

Come sosteneva Ferrucciode Bortoli , da un lato senon emoziona l ' idea diEuropa , chi ci seguirà inquesto arduo cammino? "

, edall ' altro bisogna esseremolto pragmatici

"

.

lo non ho mai visto nessun

- GariwoMU

L ' EUROPA È NECESSARIA , MA NON È DETTO CHE SIA POSSIBILEDi Massimo Cacciari

pragmatico entusiasmare , ma questa non è una critica a Ferruccio , la realtà in cui ci troviamo.

Questo oscillare continuo tra una vaga richiesta di valori e una evidente necessità di ricorrere amezzi e strumenti anche molto tecnici per far passare questo periodo di evidentissima citisi - chenon è assolutamente oscurabile - dell '

Europa , della costruzione politica europea.

Siamo in questa condizione e dobbiamo esserne consapevoli , non possiamo esprimere paradossie contraddizioni senza insieme dichiararlo , perché prima dimensione della nostra arte è la diagnosispietata.

Non esiste politica di nessun genere se non è realista: anche la Repubblica di Platone perfettorealismo politico.

Non c' è grande politica - e la costruzione unitaria europea grande politica - che non sia ancheaccompagnata da miti.

Non si è mai visto nella storia , e non si vedrà mai.

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4 aprile 2017 - 21:29 > Versione online

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La grande politica ha bisogno realmente , strutturalmente , di grandi narrazioni , che attingono alpassato di un popolo - indipendentemente dal come.

Tutti i grandi popoli si sono narrati , attingendo alle proprie radici , e sulla base di questo si sonoinfuturati in qualche modo.

Tutte le grandi decisioni politiche hanno quindi avuto i loro miti , dove mito significa letteralmenteracconto , narrazione.

Lo Stato di Israele ha un grandissimo mito , senza il quale non ci sarebbe mai stato lo Stato diIsraele.

L '

Europa denuncia fin dalle origini questa debolezza enorme.

Senza fare retoriche sulla pace - come potevano degli Stati usciti massacrati dalla Seconda guerramondiale riprendere la guerra tra di loro? - è chiaro che la Francia , la Germania , l ' Italia nonpotevano continuare a farsi la guerra.

Per che cosa , con quali obiettivi? La guerra si fa per l'

egemonia.

La grande idea , attorno a cui si dividevano i grandi uomini politici europei , è quindi un' altra: erachiaro che vivevamo in un' epoca di crisi dello Stato nazionale.

Erano usciti due titani dalla Seconda guerra mondiale , e il destino che si prefigurava era un destinoimperiale.

I piccoli Stati o si aggregavano - e se volevano un' autonomia rispetto ai due titani avrebbero dovutocostruire prima un' area economica , poiché il realismo voleva questo , ma comunque in unaprospettiva di unità politica - altrimenti sarebbero stati schiacciati tra l' incudine dei grandi imperi (eancora non c' era la Cina) e il martello della rinascita dei nazionalismi , perché questo è checomporta la disgregazione degli imperi.

E questo sta comportando , in piccolo , da noi , dove la crisi dell ' unità politica di questo possibilespazio imperiale provoca reazioni populistiche e nazionalistiche.

Questa grande idea politica tuttavia non si poteva narrare in termini soltanto economici , in un mix trail mito del benessere e della sua continua crescita , necessario ma fondato su una promessa - chenon poteva essere mantenuta , poiché basata su uno squilibrio nella distribuzione delle ricchezze alivello mondiale assolutamente a favore dei Paesi occidentali e dell '

Europa , e soprattutto su di unmonopolio sul mercato delle materie prime - più che su un vero patto tra élite politiche e cittadini , e ivalori.

Ma i valori sono tali quando valgono , non c' è nessun valore astratto.

Questo economico ha funzionato , ma quando è venuto meno ecco che ha cominciato a disgregarsitutto.

Quale poteva quindi essere l' altro mito fondativo? II problema era che quei grandi statisti avevano inmente un' idea della costruzione europea sul modello dello Stato nazionale.

La politica , il mito politico era la costruzione di uno Stato Europa.

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Questo era l ' elemento vecchio del loro ragionamento.

mito economico è un mito necessario e un valore perché ha funzionato , fintantoché potevafunzionare.

mito politico , riattingendo a una linfa potente nella storia e nella cultura europea - che venivaignorata , perché si pensava a un modello statalista , centralista , burocratico nel senso buono deltermine - era l ' unione della nazioni.

Un' Europa quindi che nascesse squinternando l' assetto statuale che aveva prodotto due guerremondiali.

Un' Europa che ritornasse all ' idea della nazione - che non ha niente a che fare con il mito stato diCassirer , che ha portato alle guerre mondiali -, alle lingue , alle culture , alle religioni europee.

Da si doveva partire , non dall '

estrapolazione del modello statuale centralizzato.

Quello è stato l ' errore di fondo , ma è sbagliato dire che è stato un errore , perché è stato il prodotto diquello che chi ha fatto '

Europa aveva nella testa.

Non potevano esserci prodotti diversi.

Ora non serve andare a fare i pellegrinaggi a Ventotene , perché l'

Europa si è costruita all '

opposto diquello che c' era in quel Manifesto.

Da occorreva partire , verso una vera confederazione europea.

Questo era il simbolo , a cui si doveva accompagnare quello che è sotto certi aspetti nel Dnadell '

Europa.

Come fa l '

Europa a immaginarsi come uno spazio fisico determinato? Chi sa dire dove finiscel '

Europa? Europa era una signora che stava nella Fenicia , che è stata rapita da Zeus.

Europa non è un nome indoeuropeo , non ha niente a che fare con il greco o il latino.

Non siamo forse stati i trasgressori di tutto noi europei? Quale confine abbiamo rispettato? Nellebandiere di Carlo V non c' era scritto Sempre oltre? Come facciamo adesso noi europei a dire dovealziamo i nostri muri? un cambio di Dna spaventoso.

Stiamo vivendo una situazione in cui l'

Europa sta smentendo i suoi caratteri , i suoi demonifondamentali.

soggetto che ha trasgredito tutto , che ha attraversato il confine , che non si sa dire dove termina , sidice chiuso.

È impossibile , o meglio , il segno della sua fine.

Da qui occorre ripartire.

Abbiamo la forza di dire che l'

Europa è questa cosa qui , e che adesso questo nostro oltrepassarenon potrà essere un oltrepassare che conquista altri , ma all ' interno di questo spazio comune è

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interscambio , accoglienza , riconoscimento , Anerkennung? È solo questo il valore che valere.

Il valore economico resta , cercheremo di mantenere il nostro benessere.

Possiamo ancora fare questa promessa - vent' anni fa erano tutti europei perché erano certi di quellanarrazione che diceva " con l '

Europa staremo meglio e continueremo a stare meglio" .

Questo è un discorso di verità , pragmatico.

E poi sbaracchiamo questi ministeri , questo centralismo statuale , muoviamoci nel senso della veraconfederazione , a partire dal significato di nazioni , di città , dalle diverse identità - che sono identitàeuropee , e cioè accoglienti , trasgressive.

Partiamo da , e vediamo se può ancora funzionare questo discorso.

L '

Europa dovrebbe anche sempre considerare con giustizia la propria storia.

L '

Europa è la terra della grande tecnica , della scienza che ha cambiato il mondo , di quel grandeprodotto dello spirito europeo che è lo Stato moderno , di diritto.

Certo l'

Europa ha fatto tutto questo , ma l'

Europa è stata anche fascismo e nazismo.

E a maggior ragione di come sono europei quelli che adesso sono antieuropei , quelli eranoquintessenzialmente europei , cioè rappresentavano quell

' istanza demoniaca che è presente nelgenio europeo , per cui l'

Europa deve essere uno e non un luogo dove molti custodiscono il proprionome , la propria lingua , le proprie tradizioni e si confrontano tra di loro.

Questa idea egemonica è europea , e l'

Europa molte volte l ' ha trasferita altrove , nei suoi rapporti conle altre civiltà , con gli altri Paesi.

L '

Europa deve denunciare questo atteggiamento e guarirne profondamente , ma non dimostra diessere guarita laddove la sua idea dell ' unità politica europea è un' idea statalistica.

L '

Europa è questo , questa volontà di egemonia che tutto interra , tutto ingloba , tutto omologa , fino almale assoluto.

L '

Europa è stata anche questo , che non è un' aberrazione , quanto piuttosto qualcosa che è giunto apunti estremi , a punti ultimi , si è manifestato nella storia europea come apocalisse di un male che ènella nostra storia , e che dobbiamo guarire alla radice non soltanto denunciandone l '

epifenomenoestremo , senza mai vedere che de nobis fabula narratur.

La costruzione del valore non avviene soltanto inventandosi concetti a tavolino , ma avvienericordando criticamente la propria storia , la genesi del proprio presente.

I valori sono qualcosa che vale perché sono effettuali nella vita di ciascuno.

Se questa situazione che attraversiamo potesse servire a discutere di tutto questo con forza critica ,credo che si potrà riavviare un processo europeo , perché non abbiamo alternative.

Non potremo mai competere come singoli Stati per affrontare i problemi che abbiamo di fronte.

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Page 25: La Rassegna stampa del 5 aprile 2017

L '

Europa attuale non ha nulla a che fare con quella della belle époque , che aveva il 50%% delprodotto interno lordo mondiale , il 28%% della popolazione , in cui 5 potenze erano realisticamente ingrado di competere per l '

egemonia mondiale.

Adesso non vi sono alternative al dare vita a un' unità politica.

L '

Europa è quindi necessaria , ma non è detto che sia possibile.

Spetta non alla mia generazione , che ha fallito , ma ai più giovani che la ritengono necessaria , ilcompito di rendere l '

Europa anche possibile.

Analisi di Massimo Cacciari , filosofo

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4 aprile 2017 - 21:29 > Versione online

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Scuola di teatro: « L ' apparenza inganna»

PISTOIA.

Ultimo appuntamento con «A scuola di Teatro» per oltre 800 studenti delle scuole medie superiorial Teatro Manzoni di Pistoia , per Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017 , oggi e domani (ore10.15) con «L '

apparenza inganna» di Thomas Bernhard , lo spettacolo coprodotto dall '

Atp e dallaCompagnia L ombardi-Tiezzi.

Già realizzato con successo una quindicina di anni fa da Federico Tiezzi (Premio Ubu 2000 per lamiglior regia) , tra i massimi registi italiani (vincitore dello stesso premio 2016 per il recenteCalderón di Pasolini) , lo spettacolo ritorna dunque al Manzoni dopo le tappe in importanti teatriitaliani , tra cui l' India a Roma e il Franco Parenti a Milano.

Protagonisti due grandi attori , Sandro Lombardi (che firma anche la drammaturgia) e MassimoVerdastro , dei quali il pubblico potrà ammirare l' altissimo magistero interpretativo e lo straordinarioaffiatamento.

Le scene sono di Gregorio Zuna , i costumi di Giovanna Buzzi

La messinscena di Federico Tiezzi «ha fatto leva dei dettagli: armadi a specchio , mobilia d '

epoca ,collezioni di scarpe , tutt' uno con le estreme nitidezze interpretative.

Grande elogio del non detto , della pietà coltivata in solitudine.

Memorabili i protagonisti , affaccendati con forbicette e pillole , tra Mozart e music hall austriaco» hascritto il critico Di Giammarco , su questa opera.

«Siamo nella settimana tra Natale e Capodanno.

In un appartamento di Vienna , disseminato di vecchie fotografie ,

tra scomodi mobili demodé ricolmi di abiti e scarpe , un anziano signore in pigiama striscia sulpavimento alla ricerca della sua limetta per le unghie.

Così Thomas Bernhard , drammaturgo austriaco fra i maggiori della cultura mitteleuropea del secoloscorso , inizia L '

apparenza inganna ( 1983) .

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5 aprile 2017 - 00:34 > Versione online

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ANDREE RUTH SHAMMAH

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Genova , stasera alla Corte debutta " Casa di bambola" conFilippo Timi

llana Pesce

Debutta stasera , alle 20 .30 ,alla Corte di Genovadramma di Henrik IbsenCasa di bambola , per laregia di Andrée RuthShammah , con Filippo Timi ,Marina Rocco , Marco DeBella , Angelica Gavinelli ,Elena Orsini e con lapartecipazione di MariellaValentini e AndreaSoffiantini.

Repliche fino al 9 aprile.

Scritto da Henrik Ibsen(1828-1906) durante il suosoggiorno ad Amalfi e

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Genova , stasera alla Corte Casa dl bambola" con Filippo Tlml

rappresentato la prima volta Genova, stasera alla Corte debutta Casa dia Copenaghen il 21dicembre 1879 , Casa di bambola"

con Filippo Timibambola è un drammafamigliare che è stato quasisempre interpretato comeuna feroce e liberatoria critica dei tradizionali ruoli tra uomo e donnanon solo ottocentesco.

nell ' ambito del matrimonio ,

Lo stesso Ibsen scrisse nei suoi primi appunti per la commedia: «Ci sono due tipi di leggi morali ,due tipi di coscienze: una , in un uomo e un' altra , completamente differente , in una donna.

L '

una non può comprendere l'

altra ; ma nelle questioni pratiche della vita , la donna è giudicata dalleleggi degli uomini , come se non fosse una donna , ma un uomo» .

Da qui , la tradizionale lettura essenzialmente femminista di un testo che si conclude con unliberatorio sbattere di porte e l

'

interpretazione quale eroina del futuro di un personaggio per scrivereil quale Ibsen sembra si sia ispirato a una scrittrice sua amica , Laura Kieler , protagonista di uncelebre scandalo dell

'

epoca , molto simile alla vicenda narrata dal drammaturgo norvegese.

Ma ora la regista Andrée Ruth Shammah e il protagonista Filippo Timi invitano lo spettatore arovesciare questo tradizionale punto di vista , muovendo dalla domanda: «E se Nora non stessedicendo la verità quando afferma di essere sempre stata trattata come una bambola? ».

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Partendo da questo dubbio e lasciandosi trasportare dalla complessità della trama , la regista el '

interprete di tutti i ruoli maschili giungono alla conclusione che lungi dall ' essere lei la vittima , è Norache regge i fili della vita coniugale e che manipola il marito Torvald , obbligandolo , appunto , ainterpretare ruoli diversi.

risultato è che l' intreccio cos] si complica e si trasforma in una specie di thriller , sortendo unospettacolo intrigante come un giallo , fatto di sentimenti e passioni , truffe e calcoli interessati , inganni ,utopie e rese dei conti , di cui ci si serve soprattutto come pretesto per coinvolgere lo spettatore in unviaggio nei rapporti tra i diversi e sofisticati ruoli maschili e femminili che popolano il testo ibseniano.

Come annotò nel 1900 James Joyce a proposito di Casa di bambola: «L '

opera drammatica di Ibsennon polarizza l' attenzione sull ' azione o sugli avvenimenti.

Persino i personaggi , per quanto perfetti , non sono l ' essenza delle sue opere.

Quello che per lui conta è il nudo dramma.

È questo che attrae innanzitutto la nostra attenzione.

Come base di tutte le sue opere , Ibsen ha scelto la vita di personaggi comuni nella loro verità senzacompromessi» .

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Debutta la commedia Bull con la regia dell ' udinese FabioCherstich

Twitter BULL E LACORRIDA DEL POSTO DILAVORO IL GIOVANE EGiA' AFFERMATOREGISTA UDINESE FABIOCHERSTICH PORTA INSCENA UNA COMMEDIASPIETATA SUL MONDODEL LAVORO GIOVEDÌ 6 ,VENERDÌ 7 E SABATO 8APRILE ORE 21 ALTEATRO S.

GIORGIO DI UDINE (SALAPINTER) PER TEATROCONTATTO IL 6 APRILEAL TERMINE DELLOSPETTACOLO IL REGISTAE LA COMPAGNIAINCONTRANO ILPUBBLICO GIOVEDI' 6APRILE INCONTRO CONGLI STUDENT! DELMARINELLI IN AULA

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Debutta la commedia Bull con la regia dell udinese Fabio Cherstich

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6 7E SANATO APRILE 21 Al . . DI ( SALA PERTEATRO CONTATTO ZL 6 APRILS AL TERRINE SPETTACOLO REGISTA E IA COMPAGNIA

' INCONTRO CON . MAR TNMAREA

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MAGNA Fabio Cherstich , udinese d '

origine e milanese d ' adozione , classe 1984 , già da qualcheanno uno dei più affermati registi della nuova generazione.

Ora torna nella nostra città , ospite della Stagione Teatro Contatto 35 del CSS , con la commediaBull , scritta dal drammaturgo inglese Mike Bartlett ,per la quale firma la regia e lo spazio scenico.

mondo del lavoro peggio di un ring.

E in questi anni di crisi con il dilagare della paura del licenziamento , la competizione fra colleghipuò rendere pronti a tutto.

Le strategie dell ' ambizione , lo spettro della disoccupazione sono i temi centrali dello spettacoloBull , pièce spietata e politicamente scorretta in scena giovedì 6 , venerdì 7 e sabato 8 aprile alleore21 al Teatro S.

Giorgio di Udine (Sala Harold Pinter) .

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L ' incontro con il regista friulano e la Compagnia è in programma altermine dello spettacolo del 6aprile.

Bull è un catalogo di modi in cui il male opera.

Tony , lsoble e Thomas sono i tre dipendenti in attesa del capo , Carter , che deciderà chi di loro saràlicenziato.

Nella lotta per la sopravvivenza nessun colpo sembra essere troppo basso.

Uno di loro finirà piegato come un toro nell ' arena di questa pièce-macello Scritta dal drammaturgoinglese nel 2013 , Bull è l '

opera vincitrice nello stesso anno del National Theatre Awards comemigliore nuovo proposta e nel 2015 del Premio Laurence Oliver 2015.

In Italia con la traduzione di Jacopo Gassman , è stata prodotta dal Teatro Franco Parenti di Milano einterpretata dagli attori Linda Gennari , Pietro Micci , Andrea Narsi e Alessandro Quattro.

E in particolare a Udine è atteso il debutto da regista di Fabio Cherstich , che giovedì 6 aprile alle ore9 incontrerà in Aula Magna gli studenti del Liceo Marinelli , la scuola dove si è diplomato.

Appassionatosi al Teatro grazie Palio studentesco , formato al corso di regia della prestigiosa ScuolaPaolo Grassi di Milano , Cherstich ha già un ricco curriculum prima come assistente di GiorgioBarberio Corsetti , di Filippo Timi e Andrée Ruth Shammah e ora come regista di teatro e d '

opera inItalia e all ' estero.

Informazioni e prevendite : Udine , Teatro Palamostre , piazzale Paolo Diacono 21 , dal martedì alsabato , ore 17 .30-19 .30 , t.

0432 .506925 , biglietteria@cssudine .it - www .cssudine .it online: vivaticket.

I giorni dello spettacolo la biglietteria Contatto al Teatro S.

Giorgio apre un' ora prima dello spettacolo (ore 20) .

comunicato stampa

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Filippo Timi da Stasera alla Corte con " Una casa di bambola"

Filippo Timi da Stasera alla Corte con Una casa di bambola"

GENOVA.

4 APR.

Stasera , martedì 4 aprile alle ore 20 ,30 il celebre attore di cinema e teatro molto apprezzato dalpubblico , Filippo Timi , sarà sul palco del Teatro alla Corte per la messa in scena di " Una casa dibambola" di Henrik Ibsen.

Timi interpreta tutti i ruoli maschili , e reciterà con Marina Rocco , Mariella Valentini , AndreaSoffiantini , Marco De Bella , Angelica Gavinelli , Elena Orsini , Paola Senatore.

Rovesciando il tradizionale punto di vista sul dramma ibseniano , la regista Andrée Ruth Shammahinvita lo spettatore a chiedersi: «E se Nora non stesse dicendo la verità quando afferma di esseresempre stata trattata come una bambola? » Partendo da questo dubbio , la regista e Filippo Timi ,giungono alla conclusione che lungi dall ' essere vittima , Nora è colei che regge i fili della vitaconiugale e che manipola il marito Torvald , obbligandolo , appunto , a interpretare ruoli diversi.

risultato è che l' intreccio si complica e si trasforma in una specie di thriller fatto di sentimenti epassioni , truffe e calcoli interessati , inganni e rese dei conti.

Del resto dagli appunti di Ibsen sulla sua commedia scritta nel 1879 si legge: «Ci sono due tipi dileggi morali , due tipi di coscienze: una , in un uomo e un' altra , completamente differente , in unadonna.

L ' una non può comprendere l ' altra ; ma nelle questioni pratiche della vita , la donna è giudicata dalleleggi degli uomini , come se fosse un uomo» .

Lo spettacolo , prodotto dal Teatro Franco Parenti e dal Teatro della Toscana , è diretto da AndréeRuth Shammah che ne ha curato anche la versione italiana e l ' adattamento.

Lo spazio scenico è di Gian Maurizio Fercioni , i costumi sono di Fabio Zambernardi incollaborazione con Lawrence Steele , le musiche sono di Michele Tadini , le luci di Gigi Saccomandi." UNA CASA DI BAMBOLA" è in scena al Teatro della Corte fino a domenica 9 aprile.

FRANCESCA CAMPONERO Per ulteriori informazioni: www .teatrostabilegenova .it

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Una Casa di bambola con Filippo Timi Da martedì 4 aprile adomenica 9 aprile

Di Andrée Ruth Shammah

Prodotto da Teatro Franco Parenti , Teatro Della Toscana

Scritto da Henrik Ibsen (1828-1906) durante il suo soggiorno ad Amalfi e rappresentato la primavolta a Copenaghen il 21 dicembre 1879 , Casa di bambola è un dramma famigliare che è statoquasi sempre interpretato come una feroce e liberatoria critica dei tradizionali ruoli tra uomo edonna nell

'

ambito del matrimonio , non solo ottocentesco.

Lo stesso Ibsen scrisse nei suoi primi appunti per la commedia: «Ci sono due tipi di leggi morali ,due tipi di coscienze: una , in un uomo e un' altra , completamente differente , in una donna.

L ' una non pug comprendere l ' altra ; ma nelle questioni pratiche della vita , la donna giudicata dalleleggi degli uomini , come se non fosse una donna , ma un uomo» .

Da qui , la tradizionale lettura essenzialmente femminista di un testo che si conclude con unliberatorio sbattere di porte e l '

interpretazione quale eroina del futuro di un personaggio per scrivereil quale Ibsen sembra si sia ispirato a una scrittrice sua amica , Laura Kieler , protagonista di uncelebre scandalo dell '

epoca , molto simile alla vicenda narrata dal drammaturgo norvegese.

Ma ora la regista Andrée Ruth Shammah e il protagonista Filippo Timi invitano lo spettatore arovesciare questo tradizionale punto di vista , muovendo dalla domanda: «E se Nora non stessedicendo la verità guando afferma di essere sempre stata trattata come una bambola? ».

Partendo da questo dubbio e lasciandosi trasportare dalla complessità della trama , la regista el'

interprete di tutti i ruoli maschili giungono alla conclusione che lungi dall ' essere lei la vittima ,Nora che regge i fili della vita coniugale e che manipola il marito Torvald , obbligandolo , appunto , ainterpretare ruoli diversi.

risultato è che l ' intreccio così si complica e si trasforma in una specie di thriller , sortendo unospettacolo intrigante come un giallo , fatto di sentimenti e passioni , truffe e calcoli interessati ,inganni , utopie e rese dei conti , di cui ci si serve soprattutto come pretesto per coinvolgere lospettatore in un viaggio nei rapporti tra i diversi e sofisticati ruoli maschili e femminili che popolano

il testo ibseniano.

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4 aprile 2017 - 00:08 > Versione online

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GENOVA TEATRO CARLO FELICE - OPERA DI GENOVA Galleria Cardinale Siri 4 - 2005 posti Tel. 010.591.697 - 010.589.329 - www.carlofelice.it Domenica, ore 11, presso il Foyer del Teatro: LA MUSICA DA CAMERA DI PAGANINI. Concerto Aperitivo. Int.: Eliano Calamaro violino, Debora Tedeschi viola, Alberto Pisani violoncello, Silvia Groppo chitarra. Musiche di Niccolò Paganini. Euro 7 (under 26 Euro 5). Biglietteria aperta dalle 10,30 alle 11,15. Domenica, ore 15,30: CONCERTO DI PASQUA. Direttore: Andrea Battistoni. Soprano Yolanda Auyanet, mezzosoprano Annunziata Ve- stri, tenore Antonello Palombi, basso Riccardo Zanellato. Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice. In programma: Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Ingresso Euro 25 (under 26 Euro 10). Biglietteria: dalle 11 alle 18 dal martedì al venerdì e un'ora prima dello spettacolo; sabato ore 11-16. Nelle domeniche con spettacolo pomeridiano da due ore prima e fino a 15 minuti dopo l'inizio dello spettacolo. Nelle domeniche con spettacolo serale dalle 18 a 15 minuti dopo l'inizio. Lunedì chiusa AUDITORIUM EUGENIO MONTALE Passo Eugenio Montale 4 - Tel. 010.538.110 Giovedì, ore 9,30 e ore 11: IL PICCOLO PRINCIPE. Di Bustric. Adattamento dal racconto di A. de Saint-Exupéry. Con Bustric (Sergio Bini). Duo pianistico Paola Biondi-Debora Brunialti. Musiche: C. Debussy, G. Bizet, M. Ravel, A. Canonici. Euro 11-6. Repliche fino a sabato. TEATRO STABILE - CORTE - IVO CHIESA Corte Lambruschini, viale E. F. d'Aosta - 999 posti Tel. 010.534.23.00 - www.teatrostabilegenova.it Oggi, ore 20,30: UNA CASA DI BAMBOLA. Di Henrik Ibsen. Regia di Andrée Ruth Shammah. Con Filippo Timi. Euro 25 -17 -12. Biglietteria: lunedì chiusa. Da martedì a sabato ore 10-21. Solo il giovedì ore 10-20. Domenica ore 15-18. TEATRO STABILE-DUSE Via N. Bacigalupo - Tel. 010.5342.300 Oggi, ore 20,30: L'ISOLA DEGLI SCHIAVI. Di Pierre de Marivaux. Regia di Irina Brook. Con Duilio Padello, Martin Chishimba, Elena Gi- gliotti, Marina Grimaldo, Andrea Di Casa. Produzione Teatro Stabile di Genova - Théatre National de Nice. Ingressi EUR 25 -17. Biglietteria: lunedì chiusa. Da martedì a sabato ore 19-21. Giovedì ore 18-20. Domenica ore 15-18. POLITEAMA GENOVESE Via N. Bacigalupo 2 - Tel. 010 83.114.56 www.politeamagenovese.it Oggi, ore 21: ROMEO Y JULIETA TANGO. Una produzione Naturalis Labor. Coreografie e regia di Luciano Padovani. Musiche dal vivo: Tango Spleen Cuarteto. Con Ludovica e Matteo Antonietti, Marcelo Ballonzo, Tobias Bert. Prezzi da Euro 19 a Euro 28 (+ prevendita). Giovedì, ore 21: LA SCUOLA. Di Domenico Stamene. Regia di Daniele Luchetti. Con Silvio Orlando e Vittoria Belvedere. Ingressi da Euro 19 a Euro 28 (+ prevendita). Replica venerdì e sabato, ore 21. Biglietteria: lun., mar., mer. e sab. 11-13 e 16-18; domenica ore 15-18 solo nei giorni di spettacolo; ore 20-21 nelle sere di spettacolo. TKC TEATRO DELLA GIOVENTÙ Via Cesarea 16/Via Macaggi 92A/R - 368 posti - Tel. 010.8981.177 www.tkcteatrodellagioventu.it - [email protected] Giovedì, ore 21: LE COSE CHE ABBIAMO IN COMUNE (Rass. Stand Up Comedy). Di Massimo Chiesa con Marco Zanutto. R.: Massimo Chiesa. Produzione The Kitchen Company. Ingressi da EUR 5 a EUR 15. Biglietteria: dal martedì al sabato dalle 11 alle 21, domenica dalle 11 alle 16 Nei giorni in cui non c'è spettacolo: dalle 11 alle 18. Domenica chiusa. TEATRO DELLA TOSSE Piazza R. Negri 4 - Tel. 010.2470.793 - www.teatrodellatosse.it Giovedì, ore 20,30: DE REVOLUTIONIBUS. "Sulla miseria del genere umano". Tratto da due Operette di Giacomo Leopardi. Con Ca- rullo - Minasi. Ingresso Euro 14. Giovedì, ore 21,30, presso La Claque: I PIRATI DEI CARUGGI. Enri- que Balbontin, Alessandro Bianchi, Fabrizio Casalino, Andrea Ceccon. Ingresso Euro 13. Biglietteria: da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 19 TEATRO DELL'ARCHIVOLTO Sala Gustavo Modena - Sala Mercato. Piazza Modena 3 Tel. 010.412.135 - 010.6592.220 - www.archivolto.it Oggi, ore 21: MOMENTI DI TRASCURABILE IN/FELICITA'. Di e con Gianluigi Nuzzi. Repliche fino all'8 aprile, tranne il lunedì. Ingressi da Euro 7,50 a Euro 22. Biglietteria: martedì e mercoledì ore 11-14 e 17-19. Giovedì e venerdì ore 13-19. Nelle sere di spettacolo fino alle 21. Sabato, domenica e lunedì solo in caso di spettacolo dalle 18 per i serali, dalle 14.30 per i pomeridiani. TEATRO VERDI Piazza Oriani 7 - Tel. 010.614.83.66 - www.teatroverdigenova.it Sabato, ore 21: A PROPOSITO DI MOZART. Orchestra d'Archi della Filarmonica Sestrese. Dirige Matteo Bariani. Biglietteria: venerdì e sabato e nei giorni delle dirette delle opere dalle 16 alle 19. Domenica dalle 15 alle 19. Un'ora prima dell'inizio dello spettacolo. TEATRO AKROPOLIKS Via Mario Boeddu 10 - Sestri Ponente - Tel. 329.1639.577 www.teatroakropolis.com - [email protected] "Testimonianze Ricerca Azioni Vili" - 21 marzo/7 maggio 2017 Oggi, ore 21: A(S)SOLO. Anteprima. Di e con Bernardo Casertano. Ingresso libero. Giovedì, ore 21: SOLILOQUIO A DUE. Di e con Francesca Pedullà. Musica originale di Alessandro Bartolena (The Ritual Sphinx). A seguire: ENTRANA. Di e con Alessandra Cristiani. Musica di Rachel's, Claudio Moneta. Ingresso unico Euro 12 -10. TEATRO INSTABILE Via A. Cecchi, 19 - Tel. 010.5702.903 Sabato, ore 20,30: HEROIDES. Di Modestina Caputo. Da Ovidio. Ingressi Euro 7-5. Replica domenica, ore 16. TEATRO GARAGE - SALA DIANA Via Paggi 43 B - Tel. 010.510.731 - 010.511.447 Venerdì, ore 21: IMPRO' - GENOVA VS PAVIA. Spettacolo fuori abbonamento. Ingressi Euro 10 - 8. Biglietteria: Ufficio via Casoni 5/3 b, da lunedì a giovedì dalle 15 alle 18 Nei giorni di programmazione biglietteria presso Sala Diana aperta da un'ora prima dello spettacolo. LOUISIANA JAZZ CLUB Via San Sebastiano 36 r.Tel. 335. 614.999.8 Giovedì, ore 21,15: QUATTRO MENO UN QUARTO - TURNA- ROUND QUARTET. ALTROVE - TEATRO DELLA MADDALENA Piazzetta Cambiaso, 1 - www.teatroaltrove.it Venerdì, ore 21: CONFIRMATION. Da Chris Thorpe. Regia di Jacopo Gassman. Con Nicola Pannelli. Produzione Narramondo Teatro. Ingressi Euro 11 - 9. Replica sabato, ore 21.

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TEATRO CARLO FELICE - OPERA Dl GENOVAGalleria Cardinale Siri 4-2005 postiTel. 010.591.697 - 010.589.329- www.carlofelice.itDomenica, ore 11, presso il Foyer del Teatro: LA MUSICA DA CA-MERA DI PAGANINI. Concerto Aperitivo. mt.:Eliano Calamaro vio-lino, Debora Tedeschi viola, Alberto Pisani violoncello, Silvia Groppochitarra. Musiche di Niccolò Paganini. Euro 7 (under 26 Euro 5). Bi-glietteria aperta dalle 10,30 alle 11,15.Domenica, ore 15,30: CONCERTO DI PASQUA. Direttore: AndreaBattistoni. Soprano Yolanda Auyanet, mezzosoprano Annunziata Ve-stri, tenore Antonello Palombi, basso Riccardo Zanellato. Orchestra eCoro del Teatro Carlo Felice. In programma: Messa da Requiem di Giu-seppe Verdi. Ingresso Euro 25 (under 26 Euro 10).Biglietteria: dalle 11alle 18 dal martedì al venerdì e un'ora prima dello spet-tacolo; sabato ore 11-16.Nelle domeniche con spettacolo pomeridiano dadue ore prima e fino a 15 minuti dopo l'inizio dello spettacolo. Nelle dome-niche con spettacolo serale dalle 18 a 15 minuti dopo l'inizio. Lunedì chiusaAUDITORIUM EUGENIO MONTALEPasso Eugenio Montale 4 - Tel. 010.538110Giovedì, ore 9,30 e ore 11: IL PICCOLO PRINCIPE. Di Bustric. Adat-tamento dal racconto di A. de Saint-Exupéry. Con Bustric (SergioBini). Duo pinistico Paola Biondi -Debora Brunialti. Musiche: C. De-bussy, G. Bizet, M. Ravel, A. Canonici. Euro 11-6. Repliche fino a sabato.TEATRO STABILE - CORTE - IVO CHIESACorte Lambruschini, viale E. F. d'Aosta - 999 postiTel. 010.534.23.00 - www.teatrostabilegenova. itOggi, ore 20,30: UNA CASA Dl BAMBOLA. Di Henrik Ibsen. Regia diAndrée Ruth Shammah. Con Filippo Timi. Euro 25-17-12.Biglietteria: lunedì chiusa. Da martedì a sabato ore 10-21. Solo il giovedì ore10-20. Domenica ore 15-18.TEATRO STABILE-DUSEVia N. Bacigalupo - Tel. 010534Z3OOOggi, ore 20,30: L'ISOLA DEGLI SCHIAVI. Di Pierre de Marivaux.Regia di Irina Brook. Con Duilio Paciello, Martin Chishimba, Elena Gi-gliotti, Marina Grimaldo, Andrea Di Casa. Produzione Teatro Stabile diGenova - Théatre National de Nice. Ingressi € 25 -17.Biglietteria: lunedì chiusa. Da martedì a sabato ore 19-21. Giovedì ore 18-20.Domenica ore 15-18.POLITEAMA GENOVESEVia N. Bacigalupo 2 - Tel. 010 83114.56www.politeamagenovese.itOggi, ore 21: ROMEO Y JULIETA TANGO. Una produzione NaturalisLabor. Coreografie e regia di Luciano Padovani. Musiche dal vivo:Tango Spleen Cuarteto. Con Ludovica e Matteo Antonietti, MarceloBallonzo, Tobias Bert. Prezzi da Euro 19 a Euro 28 (+ prevendita).Giovedì, ore 21: LA SCUOLA. Di Domenico Starnone. Regia di Da-niele Luchetti. Con Silvia Orlando e Vittoria Belvedere. Ingressi daEuro 19 a Euro 28 (+ prevendita). Replica venerdì e sabato, ore 21.Bglietterie: lun., mar., mer. e sab. 11-13e 16-18; domenica ore 15-18 solo neigiorni di spettacolo; ore 20-21 nelle sere di spettacolo.TKC TEATRO DELLA GIOVENTÙVia Cesarea 16/Via Macaggi 92A/R - 368 posti - Tel. 010.8981.177www.tkcteatrodellagioventu.it - [email protected]ì, ore 21: LE COSE CHE ABBIAMO IN COMUNE (Rass. StandUp Comedy). Di Massimo Chiesa con Marco Zanutto. R.: MassimoChiesa. Produzione The Kitchen Company. Ingressi da € 5 a €15.Biglietteria: dal martedi al sabato daliell alle 21,domenica dalle 11alIelSNei giorni in cui non c'è spettacolo: dalle 11alle 18. Domenica chiusa.

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PAESE : Italia PAGINE : 43SUPERFICIE : 61 %PERIODICITÀ : Quotidiano

AUTORE : Nb

5 aprile 2017

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TEATRO DELLA TOSSEPiazza R. Negri 4 - Tel. 010.2470.793 - www.teatrodellatosse.itGiovedì, ore 20,30: DE REVOLUTIONIBUS. miseria del ge-nere Tratto da due Operette di Giacomo Leopardi. Con Ca-rullo - Minasi. Ingresso Euro 14.Giovedì, ore 21,30, presso La Claque: I PIRATI DEI CARUGGI. Enri-que Balbontin, Alessandro Bianchi, Fabrizio Casalino, Andrea Ceccon.Ingresso Euro 13.Biglietteria: da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 19TEATRO DELL'ARCHIVOLTOSala Gustavo Modena - Sala Mercato. Piazza Modena 3Tel. 010.412.135 - 010.6592.220 - www.archivolto.itOggi, ore 21: MOMENTI DI TRASCURABILE IN/FELICITA'. Di e conGianluigi Nuzzi. Repliche fino all'8 aprile, tranne il lunedì. Ingressi daEuro 7,50 a Euro 22.Biglietteria: martedì e mercoledì ore 11-14 e 17-19. Giovedì e venerdì ore13-19. Nelle sere di spettacolo fino alle 21. Sabato, domenica e lunedì solo incaso di spettacolo dalle 18 per i serali, dalle 14.30 per i pomeridiani.TEATRO VERDIPiazza Oriani 7 - Tel. 010.614.83.66 - www.teatroverdigenova.itSabato, ore 21: A PROPOSITO DI MOZART. Orchestra d'Archi dellaFilarmonica Sestrese. Dirige Matteo Bariani.Biglietteria: venerdì e sabato e nei giorni delle dirette delle opere dalle 16alle 19. Domenica dalle 15 alle 19. Un'ora prima dell'inizio dello spettacolo.TEATRO AKROPOLIKSVia Mario Boeddu 10 - Sestri Ponente - Tel. 329.1639.577www.teatroakropolis.com - i [email protected]

Ricerca Azioni -21 marzo/7 maggio 2017Oggi, ore 21: A(S)SOLO. Anteprima. Di e con Bernardo Casertano.Ingresso libero.Giovedì, ore 21: SOLILOQUIO A DUE. Di e con Francesca Pedullà.Musica originale di Alessandro Bartolena (The Ritual Sphinx). A se-guire: ENTRANA. Di e con Alessandra Cristiani. Musica di Rachel's,Claudio Moneta. Ingresso unico Euro 12- 10.TEATRO INSTABILEVia A. Cecchi, 19 - Tel. 010.5702.903Sabato, ore 20,30: HEROIDES. Di Modestina Caputo. Da Ovidio. In-gressi Euro 7- 5. Replica domenica, ore 16.TEATRO GARAGE - SALA DIANAVia Paggi 43 B - Tel. 010.510.731 - 010.511.447Venerdì, ore 21: IMPRO' - GENOVA VS PAVIA. Spettacolo fuori ab-bonamento. Ingressi Euro 10 - 8.Biglietteria: Ufficio via Casoni 5/3 b, da lunedì a giovedì dalle 15 alle 18Nei giorni di programmazione biglietteria presso Sala Diana aperta daun'ora prima dello spettacolo.LOUISIANA JAZZ CLUBVia San Sebastiano 36 r.TeI. 335. 614.999.8Giovedì, ore 21,15: QUATTRO MENO UN QUARTO - TURNA-ROUND QUARTET.ALTROVE - TEATRO DELLA MADDALENAPiazzetta Cambiaso, i - www.teatroaltrove. itVenerdì, ore 21: CONFIRMATION. Da Chris Thorpe. Regia di JacopoGassman. Con Nicola Pannelli. Produzione Narramondo Teatro. In-gressi Euro 11 - 9. Replica sabato, ore 21.

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GENOVA TEATRO CARLO FELICE - OPERA DI GENOVA Galleria Cardinale Siri 4 - 2005 posti Tel. 010.591.697 - 010.589.329 - www.carlofelice.it Domenica, ore 11, presso il Foyer del Teatro: LA MUSICA DA CAMERA DI PAGANINI. Concerto Aperitivo. Int.: Eliano Calamaro violino, Debora Tedeschi viola, Alberto Pisani violoncello, Silvia Groppo chitarra. Musiche di Niccolò Paganini. Euro 7 (under 26 Euro 5). Biglietteria aperta dalle 10,30 alle 11,15. Domenica, ore 15,30: CONCERTO DI PASQUA. Direttore: Andrea Battistoni. Soprano Yolanda Auyanet, mezzosoprano Annunziata Ve- stri, tenore Antonello Palombi, basso Riccardo Zanellato. Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice. In programma: Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Ingresso Euro 25 (under 26 Euro 10). Biglietteria: dalle 11 alle 18 dal martedì al venerdì e un'ora prima dello spettacolo; sabato ore 11-16. Nelle domeniche con spettacolo pomeridiano da due ore prima e fino a 15 minuti dopo l'inizio dello spettacolo. Nelle domeniche con spettacolo serale dalle 18 a 15 minuti dopo l'inizio. Lunedì chiusa AUDITORIUM EUGENIO MONTALE Passo Eugenio Montale 4 - Tel. 010.538.110 Giovedì, ore 9,30 e ore 11: IL PICCOLO PRINCIPE. Di Bustric. Adattamento dal racconto di A. de Saint-Exupéry. Con Bustric (Sergio Bini). Duo pianistico Paola Biondi-Debora Brunialti. Musiche: C. Debussy, G. Bizet, M. Ravel, A. Canonici. Euro 11-6. Repliche fino a sabato. Venerdì, ore 16: DON CARLO. "Smisurato capolavoro verdiano". Conferenza illustrativa a cura di Lorenzo Costa. Ingresso libero. In collaborazione con Ass.ne Amici Carlo Felice/Conservatorio N. Paganini. TEATRO STABILE - CORTE - IVO CHIESA Corte Lambruschini, viale E. F. d'Aosta - 999 posti Tel. 010.534.23.00 - www.teatrostabilegenova.it Oggi, ore 20,30: UNA CASA DI BAMBOLA. Di Flenrik Ibsen. Regia di Andrée Ruth Shammah. Con Filippo Timi. Euro 25 -17 -12. Biglietteria: lunedì chiusa. Da martedì a sabato ore 10-21. Solo il giovedì ore 10-20. Domenica ore 15-18. TEATRO STABILE-DUSE Via N. Bacigalupo - Tel. 010.5342.300 Oggi, ore 20,30: L'ISOLA DEGLI SCHIAVI. Di Pierre de Marivaux. Regia di Irina Brook. Con Duilio Padello, Martin Chishimba, Elena Gi- gliotti, Marina Grimaldo, Andrea Di Casa. Produzione Teatro Stabile di Genova - Théatre National de Nice. Ingressi EUR 25 -17. Biglietteria: lunedì chiusa. Da martedì a sabato ore 19-21. Giovedì ore 18-20. Domenica ore 15-18. POLITEAMA GENOVESE Via N. Bacigalupo 2 - Tel. 010 83.114.56 www.politeamagenovese.it Oggi, ore 21: ROMEO Y JULIETA TANGO. Una produzione Naturalis Labor. Coreografie e regia di Luciano Padovani. Musiche dal vivo: Tango Spleen Cuarteto. Con Ludovica e Matteo Antonietti, Marcelo Ballonzo, Tobias Bert. Prezzi da Euro 19 a Euro 28 (+ prevendita). Giovedì, ore 21: LA SCUOLA. Di Domenico Siamone. Regia di Daniele Luchetti. Con Silvio Orlando e Vittoria Belvedere. Ingressi da Euro 19 a Euro 28 (+ prevendita). Replica venerdì e sabato, ore 21. Biglietteria: lun., mar., mer. esab. 11-13 e 16-18; domenica ore 15-18 solo nei giorni di spettacolo; ore 20-21 nelle sere di spettacolo. TEATRO EMILIANI - NERVI Via Provana di Leyni 15 - Tel. 010.2477.045 Sabato, ore 21: VIVA LA ROSA E ALTRE STORIE. Viaggio musicale nella produzione del chitarrista e compositore genovese Vittorio Cen- tanaro. Con Stefano Cavallo, Maria Giulia Mensa, Giovanni Parodi, An- tomo Fantmuoh. Ingressi Euro 12 -10. Bambini euro 6. TEATRO SOCIALE - CAMOGLI Piazza Giacomo Matteotti, 5 - Camogli - Tel. 0185.1770.529 Giovedì, ore 20,30: CONCERTO. Int.: Costanza Principe, pianoforte. In programma musiche di L. v. Beethoven, R. Schumann, J. Brahms, M. Ravel. A cura di Giovine Orchestra Genovese. Ingressi Euro 20 -15. Sabato, ore 16: IO NON T.E.M.O. PERCHE' SO. Convegno e reading con la partecipazione delle attrici Alice Arcuri e Mariella Speranza. Conduce Emanuela Pericu. Info: 0185.1770.529. Biglietteria: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 11 alle 12,30, sabato dalle 15,30 alle 17,30. Da un'ora e mezza prima di ogni spettacolo. TEATRO DI CICAGNA - VAL FONTANABUONA Via Giovanni Gualberto, 1 - Monleone di Cicagna Tel. 0185.1908.295 - www.teatrodicicagna.it Domenica, ore 16: UNN-A GIORNA DO BELISCIMO. Due atti in lingua Genovese di Lucio Dambra. Regia di Lucio Dambra. Euro 10 - 8. Biglietteria: mercoledì dalle 16.30 alle 18.30. Nei giorni di spettacolo dalle ore 19 (feriali), dalle ore 14.30 (festivi)

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TEATRO CARLO FELICE - OPERA Dl GENOVAGalleria Cardinale Siri 4 - 2005 postiTel. 010.591.697 - 010.589.329 - www.carlofelice.itDomenica, ore 11, presso il Foyer del Teatro: LA MUSICA DA CA-MERA DI PAGANINI. Concerto Aperitivo. mt.:Eliano Calamaro vio-lino, Debora Tedeschi viola, Alberto Pisani violoncello, Silvia Groppochitarra. Musiche di Niccolò Paganini. Euro 7 (under 26 Euro 5). Bi-glietteria aperta dalle 10,30 alle 11,15.Domenica, ore 15,30: CONCERTO DI PASQUA. Direttore: AndreaBattistoni. Soprano Yolanda Auyanet, mezzosoprano Annunziata Ve-stri, tenore Antonello Palombi, basso Riccardo Zanellato. Orchestra eCoro del Teatro Carlo Felice. In programma: Messa da Requiem di Giu-seppe Verdi. Ingresso Euro 25 (under 26 Euro 10).Biglietteria: dalle 1 alle 18 dal martedì al venerdì e un'ora prma dello spet-tacolo; sabato ore 11-16.Nelle domeniche con spettacolo pomeridiano dadue ore prima e fino a 15 mnuti dopo Inizio dello spettacolo. Nelle dome-rìiche con seUacolo serale dalle 18 5 minut dopo l'inizio. Lunedì chiusaAUDITORIUM EUGENIO MONTALEPasso Eugenio Montale 4 - Tel. 010.538.110Giovedì, ore 9,30 e ore 11: IL PICCOLO PRINCIPE. Di Bustric. Adat-tamento dal racconto di A. de Saint-Exupéry. Con Bustric (SergioBini). Duo pianistico Paola Biondi -Debora Brunialti. Musiche: C. De-bussy, G. Bizet, M. Ravel, A. Canonici. Euro 11-6. Repliche fino a sabato.Venerdì, ore 16: DON CARLO. 'Smisurato capolavoroConferenza illustrativa a cura di Lorenzo Costa Ingresso libero. In col-laborazione con Ass.ne Amici Carlo Felice/Conservatorio N. Paganini.TEATRO STABILE - CORTE - IVO CHIESACorte Lambruschini, viale E. F. d'Aosta - 999 postiTel. 010.534.23.00 - www.teatrostabilegenova.itOggi, ore 20,30: UNA CASA Dl BAMBOLA. Di Henrik Ibsen. Regia diAndrée Ruth Shammah. Con Filippo Timi. Euro 25 -17 -12.Biglietteria: lunedì chiusa. Da martedì sabato orelO-21. Solo il giovedì ore10-20. Domenica ore 15-18.TEATRO STABILE - DUSEVia N. Bacigalupo - Tel. 010.5342.300Oggi, ore 20,30: L'ISOLA DEGLI SCHIAVI. Di Pierre de Marivaux.Regia di Irina Brook. Con Duilio Paciello, Martin Chishimba, Elena Gi-gliotti, Marina Grimaldo, Andrea Di Casa Produzione Teatro Stabile diGenova - Théatre National de Nice. Ingressi €25 -17.Biglietteria: lunedì chiusa. Da martedì sabato ore 19-21. Giovedì ore 18-20.Domenica ore 15-18.POLITEAMA GENOVESEVia N. Bacigalupo 2 - Tel. 010 83.114.56www. politea magenovese.itOggi, ore 21: ROMEO Y JULIETA TANGO. Una produzione NaturalisLabor. Coreografie e regia di Luciano Padovani. Musiche dal vivo:Tango Spleen Cuarteto. Con Ludovica e Matteo Antonietti, MarceloBallonzo, Tobias Bert. Prezzi da Euro 19 a Euro 28 (+ prevendita).Giovedì, ore 21: LA SCUOLA. Di Domenico Starnone. Regia di Da-niele Luchetti. Con Silvio Orlando e Vittoria Belvedere. Ingressi daEuro 19 a Euro 28 (± prevendita). Replica venerdì e sabato, ore 21.Biglietteria: lun., mar., mer. esab. 11-13e 6-18; domenica ore 5-18 solo neigiorni di spettacolo; ore 20-21 relle sere di spettacolo.TEATRO EMILIANI - NERVIVia Provana di Leyni 15 - Tel. 010.2477.045Sabato, ore 21: VIVA LA ROSA E ALTRE STORIE. Viaggio musicalenella produzione del chitarrista e compositore genovese Vittorio Cen-tanaro. Con Stefano Cavallo, Maria Giulia Mensa, Giovanni Parodi, An-

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tonio Fantinuoli. Ingressi Euro 12 - 10. Bambini euro 6.TEATRO SOCIALE - CAMOGLIPiazza Giacomo Matteotti, 5 - Camogli - Tel. 0185.1770.529Giovedì, ore 20,30: CONCERTO. mt.: Costanza Principe, pianoforte.In programma musiche di L. v. Beethoven, R.Schumann, J. Brahms, M.Ravel. A cura di Giovine Orchestra Genovese. Ingressi Euro 20 -15.Sabato, ore 16: IO NON T.E.M.O. PERCHE' SO. Convegno e readingcon la partecipazione delle attrici Alice Arcuri e Mariella Speranza.Conduce Emanuela Pericu. Info: 0185.1770.529.Biglietteria: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 11alle 12,30, sabato dalle15,30 alle 17,30. Da un'ora e mezza prima di ogni spettacolo.TEATRO DI CICAGNA - VAL FONTANABUONAVia Giovanni Gualberto, i - Monleone di CicagnaTel. 0185.1908.295 - www. teatrodicicagna.itDomenica, ore 16: UNN-A GIORNA DO BELISCIMO. Due atti in lin-gua Genovese di Lucio Dambra. Regia di Lucio Dambra. Euro 10 -8.Biglietteria: mercoledì dalle 16.30 alle 18.30. Nei giorni di spettacolo dalleore 19 (feriali), dalle ore 14.30 (festivi)

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BAGNI MISTERIOSI

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Sei Conversazioni d ' Arte Incontri dedicati ai capolavori diMilano Da mercoledì 29 marzo a mercoledì 2 agosto

ciclo di incontri aperti al pubblico Sei Conversazioni d ' Arte è dedicato ai capolavori di Milano (acura di Marco Carminati ).

L ' iniziativa , promossa dal Comune di Milano I Cultura , realizzata in collaborazione con ArtsFor , ènata nel 2015 in occasione dell '

Esposizione Universale all ' interno del palinsesto di ExpoinCittà , edè ormai diventata un appuntamento fisso per i milanesi.

Due le novità principali di quest' anno : l' arte contemporanea entra a pieno titolo nel progetto , giàdal primo appuntamento ; la terza edizione non si svolge più a Palazzo Marino ma a Palazzo Reale ,nella sala conferenze situata al terzo piano di piazza Duomo 14.

Ecco tutti gli incontri in programma , con inizio alle ore 21 .00 e a ingresso libero.

Mercoledì 29 marzo : I Sette Palazzi Celesti , Anselm Kiefer (Pirelli HangarBicocca) , con GabiScardi Mercoledì 12 aprile : Ritratto di Musico , Leonardo da Vinci (Pinacoteca Ambrosiana) , conStefano Zuffi Mercoledì 17 maggio : La camera delle meraviglie di Manfredo Settala (Mudec) , conAlessandro Morandotti Mercoledì 14 giugno : Ebe , Antonio Canova (Garn) , con FernandoMazzocca Mercoledì 5 luglio : Bagni Misteriosi , Giorgio De Chirico (Triennale) , con Ada MasoeroMercoledì 2 agosto : Pala Montefeltro , Piero della Francesca (Pinacoteca di Brera) , con MarcoCarminati

Iscrizioni :

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