La rappresentazione del paesaggio storico. Un ca · La rappresentazione del ... Il trattore gazzi....

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La rappresentazione del paesaggio storico. Un progetto di analisi e produzione iconografica La rappresentazione del paesaggio storico. Un progetto di analisi e produzione iconografica iconografica Elena Musci Università degli Studi di Foggia Dottorato in Storia e Archeologia globale dei paesaggi

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paesaggio storico. Un progetto di analisi e produzione iconografica

iconografica

Elena Musci

Università degli Studi di Foggia

Dottorato in Storia e Archeologia globale dei paesaggi

Obiettivi didattici

Non dare solo conoscenze

storiche e geografiche

specifiche, ma soprattutto far

acquisire un metodo di lettura

del passato e del paesaggio in

cui gli studenti sono immersi.

Rendere il paesaggio “storico”

ai loro occhi.

Fasi di lavoro (MODULO DI 25 ORE)

1) Lettura e interpretazione dell’affresco degli effetti del Buon Governo sul contado di Siena.

2) Rappresentazione del “Buongoverno di Adelfia” sul modello del lavoro del Lorenzetti.

3) Studio di un dossier sul paesaggio fotografato: le emozioni, il rapporto fra i soggetti attivi, i sistemi di produzione, i segni del mutamento.

4) Produzione di disegni sul paesaggio mentale dei ragazzi.

5)Individuazione di uno schema di lettura concettuale del paesaggio storico (di Adelfia).

6) Produzione fotografica e applicazione dello schema concettuale al paesaggio fotografato.

1) Imparare a leggere il paesaggio dalle

fonti iconografiche

Acquisizione di un metodo di lavoro

Ambrogio Lorenzetti, Gli effetti del Buon Governo nel contado, 1338-1339. Affresco, Sala

della Pace del Palazzo Pubblico, Siena.

Riferimenti teorici -E. Sereni, Storia del paesaggio agrario, Laterza, Bari – Roma 1961,

p.29.

-Il paesaggio agrario è la forma che l’uomo, nel corso e nei fini

delle sue attività produttive agricole, coscientemente e

sistematicamente imprime al paesaggio naturale.

-G. C. Argan, Storia dell’Arte come storia della città, Editori Riuniti,

Roma 1983, pp. 62-65.

-L’iconologia di un paesaggio o di una natura morta è il

modo di prospettare, configurare, rendere significativi i

luoghi o le cose raffigurate […]. non è detto che […] non si

possa studiare come altrettante iconologie, la linea, il

chiaroscuro, il tono […] la pennellata, e via dicendo […] la

ricerca cambierebbe nome, e non dovrebbe più chiamarsi

iconologia, ma semantica o, più esattamente, semiotica.

Riferimenti teorici: -M. De Fanis Geografie letterarie, Meltemi 2001, p. 49.

Iconografia della

rappresentazione del paesaggio

A - gli uomini e i relativi mestieri o ruoli sociali

B - gli animali e le relative funzioni

C - le infrastrutture

D - piante e coltivazioni

Segnate sul disegno …

Gli uomini: mestieri e ruoli sociali

lI chierico I nobili a caccia

Il mendicante

Coloro che giungono dal contado

lI servo

i contadini …

Ma anche le tecniche,

la struttura del

paesaggio plasmato

dall’economia

mezzadrile, le

coltivazioni,

gli animali …

Gli animali

Es. gli asini, animali da soma e da trasporto

Le infrastrutture.

Il mulino ad acqua >

I ponti a più arcate

Nell’affresco ci sono tre principali

differenziazioni del paesaggio agrario:

Il piano colle,

fertile, presente

nello spazio

adiacente allo

spazio urbano

Le colline montuose

che si stagliano sulla

linea dell’orizzonte

fino alla costa toscana

Le Crete Senesi

(dove i calanchi si

alternano alle

biancane- dossi

brulli e

tondeggianti)

L’affresco è stato sottoposto ad

alcune domande: Lettura e interrogazione dell’opera

Quali i soggetti che agiscono sul paesaggio? Quali le

tecniche raffigurate? Quali le coltivazioni? Gli animali

allevati? Quale il rapporto fra l’uomo e il territorio?

Interpretazione iconografica

Qual è il significato evidente di ciò che si osserva?

Quale il ruolo di Securitas e dei singoli?

Interpretazione iconologica

Perché l’artista ha realizzato l’opera? Quale messaggio

voleva trasmettere? Meto

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L’affresco rappresenta la realtà così

come Lorenzetti aveva modo di

osservarla?

“Impossibile!...Tutto appariva troppo perfetto!”

Non ci sono guerre, ladri e briganti.

Anche donne e bambini possono girare

indisturbati.

Nello stesso momento si semina e si miete.

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E quindi…

«Noi abbiamo imparato a leggere ed interpretare l’immagine e abbiamo capito che l’affresco non è una rappresentazione reale ma, poiché commissionato dalla Magistratura dei Nove, rappresenta il lato migliore del “Buon Governo”».

Giuseppe Chieco – Michele A. Smaldini – Porzia Zampieri

II B SMS Giovanni XXIII Adelfia (BA), A.S. 2011-2012.

2) Rappresentazione del

“Buongoverno di Adelfia” sul modello

del lavoro del Lorenzetti.

■ IMMAGINATE DI ESSERE LO STAFF DEL SINDACO DI

ADELFIA. Chiedete ad un famosissimo artista di

rappresentare il lavoro della giunta per mostrare quanto

fatto in questi anni.

Leggete la relazione sulla situazione di Adelfia negli ultimi anni.

Sottolineate quello che volete che sia rappresentato.

Mettete in rilievo alcuni aspetti e indicate quali uomini,

animali, macchinari, strutture, piante, rappresentare e come.

Disegnate gli elementi selezionati e incollateli sulla

rappresentazione della città.

“Ci siamo ispirati a Lorenzetti, e

abbiamo messo in risalto gli aspetti

migliori di

Adelfia”

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Presentazione di Ruben Paparella,

Francesco Mitola, Alessandro Fanelli

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3) Studio di un laboratorio sul

paesaggio fotografato: le emozioni, il

rapporto fra i soggetti attivi, i sistemi

di produzione.

Come leggiamo le fotografie di un paesaggio del

Novecento? A quali elementi dobbiamo prestare

attenzione?

Quali sono gli elementi che il fotografo vuole mettere

in rilievo o in relazione?

Quali le emozioni che una fotografia intende suscitare

e gli strumenti “emotivi” utilizzati dal fotografo?

Il paesaggio non è solo l’insieme degli oggetti materiali

visibili, ma in esso si può riconoscere, quale parte

integrante, anche una componente non materiale fatta

di valori, di attributi, di significati. Il paesaggio può

essere considerato come un sistema di segni da

interpretare: esistono dei significanti (gli oggetti = gli

elementi del paesaggio), dei “datori di senso” (chi

osserva, chi vive il paesaggio) e dei significati attribuiti

al paesaggio nel suo insieme e ai suoi singoli elementi.

Riferimenti teorici:

Benedetta Castiglioni, Per la lettura e l’interpretazione

del paesaggio, in Geografia dell’ambiente e del

paesaggio.

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dei docu

menti

Hanno collaborato:

.Caringella Alessandra

.Pontrelli Fabiola

.Lucente Francesco

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“Negli anni ‘40 Canneto presentava molte industrie Come si può notare attraverso la foto”

Canneto anni 40

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Questa fotografia ci mostra:

La murgia

-un castello medievale.

-il trullo che era un occasionale riparo dei pastori

o veniva utilizzato come capanno per gli attrezzi

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Questa fotografia ha la funzione di rappresentare l’”industrializzazione” agricola portata dall’avvento del fascismo, come per il Buon Governo del Lorenzetti .

Macchinari

agricoli, prima

metà del

Novecento.

Altamura (BA).

Il paesaggio della vendemmia La

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Vigneto, Valenzano, 2010 circa.

Lavoro di Michele Smaldini, Manola Lobascio, Francesco Bruno,

Luigi Caroppo

“Nelle figure che abbiamo scelto ci sono delle vigne

del nostro territorio. Le vigne vengono portate a

misura d’uomo, e quando si vendemmia è più facile

la raccolta perché si fa cadere l'uva in un cesto...”

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Mostovì - Locorotondo, 3 ottobre 2010

“I contadini vanno a vendemmiare a fine estate –

inizio autunno.

In questa foto vicino alla vigna si trovano i fuochi

d'artificio per la festa di San Trifone, patrono di

Montrone.”

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“Vendemmia pirotecnica”. Adelfia 2011.

4) I disegni del paesaggio

mentale dei ragazzi. Gli elementi architettonici

Presentazione di GIANVITO ANGELILLO,

BENEDETTO FAUSTO, NICOLA MACCHIA,

DANIELE PICICCI

“Un esempio di campagna di Canneto … col

nonno contadino e la città notturna”.

Il paesaggio vissuto

4) I disegni del paesaggio mentale dei

ragazzi.

5)Individuazione di uno schema di lettura

del paesaggio storico (di Adelfia).

Esistono delle strutture (nel passaggio dal Medioevo all’Età Moderna) che hanno determinato le forme del paesaggio, e di cui vediamo le tracce e cogliamo le inerzie:

I paesaggi del sacro

I paesaggi del lavoro

I paesaggi del potere

Possiamo decostruire il metodo di Tosco e

utilizzarlo per rendere visibili le strutture del

paesaggio storico percepito e visibile?

Riferimenti teorici: C. Tosco, Il paesaggio

storico, Laterza, Roma-Bari 2009, parte IV.

Gli studenti hanno realizzato – autonomamente ma

con una consegna - delle fotografie del paesaggio di

Adelfia, utilizzando le categorie emerse nel

laboratorio metodologico precedente.

Le categorie individuate:

◦ I paesaggi del sacro

◦ I paesaggi del lavoro

◦ I paesaggi del potere

◦ I paesaggi della memoria

◦ I paesaggi “storici”

6) Produzione fotografica e applicazione

dello schema concettuale al paesaggio

fotografato.

I PAESAGGI DEL LAVORO

LA RELAZIONE TRA L’UOMO E L’AMBIENTE

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Lavoro realizzato da ANGELICA BRUNO, ORNELLA PUGLIESE, VANNA UNGARI

CHE COSA è IL PEASAGGIO DEL LAVORO?

Questo paesaggio rappresenta la natura plasmata

e coltivata dall’uomo per ottenere del cibo.

Per esempio, noi abbiamo fotografato: mandorli,

orti e vigneti con protezioni, come tendoni e reti

per proteggerli dalla grandine e dal freddo.

Inoltre per ottenere il cibo perfetto si ricorre a

usi di concimi per far crescere bene i frutti, e

pesticidi nocivi, per l’eliminazione degli insetti.

Il paesaggio agricolo mostra un lato di bellezza

maggiore in primavera.

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UN PAESAGGIO TRANQUILLO

Questo paesaggio rappresenta una campagna ben coltivata. Si trova in paese alla periferia ovest di Canneto, dietro il parco.

I vigneti

Gli alberi da frutto

L’orto

L’ulivo

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… TRA LE VITI!

Questa fotografia mostra come le viti sono state piantate in modo parallelo fra loro per far passare il trattore .

Il trattore

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Che cosa è il paesaggio della memoria? Esso è composto da elementi e monumenti che

vogliono ricordare eventi importanti del passato

storico e religioso di una comunità.

Per ricordare il passato l' uomo ha usato simboli,

monumenti e lapidi dedicati ad eroi morti in battaglia

per il paese, marchesi, santi e autorità religiose.

Ad esempio, ad Adelfia, ci sono lapidi accanto alla croce

dei frati Cappuccini situata al lato della cappella Santa

Maria della Stella.

Invece, per la memoria storica, vicino al palazzo

marchesale, vi è una lapide che descrive il marchese di

Montrone Giordano De Bianchi. Questo lavoro è stato realizzato da Martina Carioggia, Claudio

Huang e Nicola Passaquindici

I PAESAGGI DEL SACRO

CAMPANILE DI ADELFIA

(CANNETO) LUOGHI

IMPORTANTI

PER IL POPOLO

I PAESAGGI DEL SACRO

SONO I PAESAGGI CHE

DANNO INFORMAZIONI

SULLA RELIGIONE DEL

POPOLO: CHIESE, EDICOLE,

STATUE DI SANTI... E CROCI

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Lavoro realizzato da Lorusso Samuele, Ruccia Roberta, Modugno Giuseppe,

Corvaglia Biagio

MADONNA DI TORRE (MONTRONE)

Questa chiesa è quello che rimane

del villaggio SIZZARO, abitato già

prima dell'arrivo dei Normanni.

Fu distrutta dagli ungari nel 1348 e

ricostruita nel XVI secolo dai fedeli.

Il paesaggio del

potere comprende

quegli edifici

simboli del potere

civile.

Abbiamo ricercato e

trovato I paesaggi del

potere di Adelfia:

I Paesaggi del Potere

Lavoro realizzato da BUONO NOEMI, FALL MAIMOUNA, FICARELLA CRISTINA ,

MARTIRADONNA MARIANNA , MICCIONE FEDERICA

XII secolo

Alfonso Balbiano fece costruire la Torre Normanna. Tale Torre doveva servire per la difesa e le segnalazioni a distanza in caso di assalti o di calamità.

Fu dichiarata Monumento Nazionale nel 1920.

LA TORRE NORMANNA

I PAESAGGI STORICI

Ingresso nella storia attraverso un portale che

collegava l’uomo e l’ambiente

Il paesaggio storico è costituito dagli elementi antropici

(costruiti dall’uomo) che documentano le varie epoche

storiche di Adelfia.

Lavoro realizzato da Damiano Lippolis, Alessandro Palazzo, Rosalba Ferri

ANTICHI PAESAGGI DI CAMPAGNA

Anche in campagna la storia ha lasciato delle

tracce. I trulli sono costruiti con materiale di cui è

ricco il territorio di Bari: la pietra. Queste

costruzioni venivano usate per ricovero o come

deposito.

Il muretto a secco è

costituito da pietre messe

a incastro e serve per

delimitare un’area

destinata al pascolo.

Durante le nostre

passeggiate abbiamo

documentato la

presenza di muretti a

secco per dividere due

campagne contigue

e per dividere la

campagna dalla strada.

Quale didattica per il paesaggio

storico?

Il cammino da percorrere richiede ancora tanto tempo

Grazie! Lavo

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