La Qui! Group di Gregorio Fogliani tra le aziende virtuose - Articolo del Corriere Economia del 13...
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N° e data : 130513 - 13/05/2013
Diffusione : 482800 Pagina : 14
Periodicità : Settimanale Dimens. : 28.15 %
Corriere_130513_1_6.pdf 767 cm2
Sito web: http://www.corriere.it
AziendeI virtuosi del premio vorrebbero il Fisco per amico DaFerrari a Panini :in busta paga fino a 8 mila euro
Laclassifica
Ferrari
Panini
Baxi
Tenaris
S . Pellegrino
Qui Group
Tod ' s
S.A.
Ipremi ai dipendenti pagati da alcune aziende
L
2.300
2.000
1.500
1.400
Zegna I 1.000
8.500
8.000
Fonte
:
elaborazione
Trend La richiesta : incentivare con tasse di favore chi offre soldi extra e agevolazioni ai lavoratori
BonusDa Cucinelli a Panini
Welfare In azienda vince chi premia DI ISIDORO TROVATO
Da Ferrari a Cucinelli l '
esempio delle tante aziende virtuose che in un anno
duro e difficile come il 2012 sono riuscite a distribuire un premio produzione a tutti i dipendenti ; anche fino a 8 mila euro .
Modelli eccellenti premiati dai mercati stranieri ma che chiedono misure fiscali per rilanciare l
'
economia interna e l '
occupazione. A PAGINA 13
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Mentre
si discute di crisi occupazionale , emergenza sociale e misure per ridurre il costo del lavoro
,
cresce il numero delle aziende che pensa a una contrattazione di secondo livello che sia compensativa di un potere d
'
acquisto sempre più basso. La grande crisi ha acuito in modo
esponenziale la forbice che divide le aziende virtuose da quelle con gravi problemi strutturali . Le imprese che funzionano vanno sempre meglio e migliorando la loro produzione hanno bisogno di gratificare la loro forza lavoro . Ma per farlo diventa indispensabile trovare forme retributive di secondo livello o strumenti di welfare integrativo che non pesino eccessivamente sui bilanci aziendali
. Da anni si batte su questo fronte Diego Della Valle che ai dipendenti della sua Tod '
s nel 2012 ha riconosciuto un bonus da 1.400 euro a testa a cui ha aggiunto coperture sanitarie e buoni acquisto per i libri dei figli . Adesso lo stesso imprenditore marchigiano ha lanciato anche l ' idea di devolvere 1' 1 per cento degli utili al territorio ( ma con scarsa attenzione da parte del mondo confindustriale ).
ControcorrenteIl fatto che nell
'
annus horribilis 2012 ci siano aziende capaci di distribuire premi produzione e bonus ai propri dipendenti dimostra che anche in un periodo di forte contrazione sia possibile rimanere competitivi sul mercato . ? indubbio che nel contesto di una concorrenza globale siano proprio le risorse umane una delle componenti decisive per il successo . E le aziende più virtuose non si sono fatte scappare l
'
occasione di motivare e fidelizzare la loro forza lavoro .Il caso più eclatante è quello della Ferrari che ha staccato un assegno da 4.500 euro come premio speciale a cui vanno ad aggiungersi altre 4 mila euro di premio competitività . Del resto l ' azienda del cavallino rampante ha chiuso il 2012 con risultati record dopo una crescita costante durante tutto il triennio . Ma se la Ferrari è l
'
icona del lusso inarrivabile , con fatturati spinti dalla crescita dei nuovi ricchi dei paesi emergenti ,
esistono anche casi di eccellenza nati sulle ceneri di un passato storico .? il caso delle figurine Panini che hanno staccato un premio da 8 mila euro per i dipendenti
. L '
azienda modenese , leader mondiale delle figurine , domina la sua nicchia di mercato da quando è arrivato
alla guida l '
argentino Aldo Hugo Sallustro che non ha esitato a trattare un piano di welfare e formazione per i propri 1.450 dipendenti a cui verrà destinato anche il premio produzione.
PiccoliNel 2012 è rimasto alto anche il
livello del premio di Tenaris Dalmine che ha versato 6.500 euro a testa ai suoi 2.535 dipendenti ( nel 2007 aveva toccato la quota record di 10.300 euro ) . Ma non sono soltanto le grandi realtà a poter motivare i propri dipendenti ,
esempio per tutti la Baxi , azienda veneta che
costruiscecaldaie e sistemi di riscaldamento ad alta tecnologia che lo scorso anno
, grazie ai grandi risultati dell
'
export , ha potuto distribuire 4.100 euro ai suoi dipendenti.
Discorso a parte meritano le aziende che hanno scelto di percorrere vie alternative di welfare : dalla Luxottica con il suo « carrello della spesa » , alla Whirpool che porta in azienda i produttori di frutta , verdura , vini e salumi per fare risparmiare sulla spesa i propri dipendenti
. E poi le politiche di «
flexibenefit » della Datalogic e la carta prepagata con scontistica per fare la spesa messa a punto dalla genovese Qui! Group. Per tutti rimane una irrinunciabile priorità : avere una tassazione più leggera almeno su queste forme retributive in modo da elevare il potere d
'
acquisto dei lavoratori senza gravare ulteriormente sulle aziende
. Non si tratta di un intervento costoso per le casse dello Stato e i benefici potrebbero essere immediati soprattutto per il nostro asfittico mercato interno.
23per cento
L '
aliquota minima Irpef sui redditi. Invece è del 24 per cento l '
aliquota contributiva a carico delle imprese
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o runelloCucinell I
Quando l '
assegnoè staccato « perumana gratitudine »
Io scorso anno i 700 dipendenti di
Brunello Cucinelli hanno ricevuto un boni1 ficocon una strana causale : « Per
umana gratitudine » . A firmarlo era la famiglia Cucinelli che aveva ritenuto giusto condividere con tutti i suoi dipendenti il successo della quotazione in Borsa . « Ci tengo a ribadire che si trattava di un gesto della mia famiglia e non dell ' azienda " spiega Brunello con un filo di commozione " un grazie a chi è cresciuto con noi in questi 35 anni perché senza di loro non ce l
'
avremmo fatta ».
Un gesto che sta in linea con l
'
idea di capitalismo umanistico che Cucinelli tratteggia da anni e della quale fanno parte anche le sue iniziative culturali ,i suoi programmi di welfare e l ' attenzione con cui pensa e realizza i luoghi di lavoro . « Da questo punto di vista sono d '
accordo con Rousseau " dice l '
imprenditore umbro " . L '
essere umano diventa più creativo se ci? che ha intorno è gradevole . E siccome sono convinto che ogni essere umano contiene una qualità di genio di varia intensità , credo che far vivere e lavorare i miei collaboratori in ambienti confortevoli e senza particolari fastidi serva a migliorare la produttività e la qualità del lavoro ».
74 1111
n ,
Cachemire Brunello Cucinelli , fondatore dell ' omonima azienda
Potrebbe essere questa la spiegazione per capire come fanno alcune aziende a distribuire un premio in anni così difficili e complessi? « lo credo fermamente nell '
importanza delle risorse umane " ribadisce Cucinelli " . la dignità degli uomini che fa la differenza
.
Anche nelle aziende . Ricordo che dopo l
'
esplosione della crisi , nel 2008 , riunii i miei collaboratori e cercai di tranquillizzarli sulla solidità dell
' azienda e sulla possibilità di tutti di dare una mano d
'
aiuto . Nel 2009 abbiamo realizzato una delle nostre collezioni più belle di sempre . ? la dimostrazione di quante risorse abbia il nostro paese . Da questo punto di vista sono d '
accordo con Obama : per l '
Europa
e per l '
Italia il meglio deve ancora arrivare ».
Magari ricominciando da uno scenario simile al dopo guerra dove la politica e l '
economia devono ricominciare daccapo.
«A me somiglia di più al 1535 quando i primi mercati tornavano dall '
America con i pomodori , le patate e i nuovi prodotti che avrebbero rivoluzionato i nostri mercati .? quello che sta accadendo adesso con i paesi emergenti :stanno portando nuove idee ma anche nuove opportunità e un' era migliore per
l
'
Europa . Magari non subito ,
perché ancora per due o tre anni dovremo confrontarci con questo frangente
economico così difficile . Intanto per? qualche frutto lo si vede : una terminologia più umana della politica , maggiore rispetto reciproco e voglia di ricostruire . Come nel dopo guerra il mondo ci guarda con fiducia e vede che stiamo ricostruendo » . Speriamo di non deluderli.
LTRO.
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o SanPellegrin "L
'
acqua da export non sente la crisi :
e il bonus arriva anche nel 2012
per anni è stato un pioniere del made
in Italy nel mondo . Sarà anche per questo che oggi il marchio S .
Pellegrino ha quasi più appeal all ' estero che in Italia . « In effetti in giro per il mondo il nostro brand è cresciuto dawero tanto " ammette Stefano Agostini , amministratore delegato e presidente di Sanpellegrino " . E la dimostrazione di quante potenzialità abbia il made in Italy nei mercati stranieri. sicuramente uno dei
fattori che ci fa sperare che questo paese possa superare la crisi che attraversa »
.
Eppure Sanpellegrino , che oggi appartiene a una multinazionale straniera come Nestlé , potrebbe non essere considerata un ambasciatore « puro » del fascino made in Italy . « In realtà nessuno più di noi testimonia l Ita -lian style " ribadisce l '
amministratore delegato ". Se c' è un prodotto che non pu? essere delocalizzato quello è l '
acqua . Noi rimaniamo profondamente italiani nello stile , nel messaggio e negli uomini che confezionano e comunicano questo prodotto » . Proprio la forza lavoro è stata premiata nel 2012 con un premio produzione che arriva durante un anno molto difficile per le aziende che
Stefano Agostini , presidente di Sanpellegrino
operano in un mercato italiano in forte contrazione
. « Infatti gran parte dei nostri ottimi risultati li dobbiamo all ' export " ricorda Agostini " . La crescita di Cina e Usa ha portato le esportazioni a raggiungere quota 301 milioni di euro con un più 8 ,3 per cento sul 2011 . ? evidente che certi risultati non si raggiungono senza l ' abnegazione di chi lavora per ottenere un obiettivo . L '
eccellenza si costruisce con un lavoro di gruppo e a piccoli passi . Sanpellegrino ha una grande storia alle spalle e questo aiuta a creare la forza del brand , ma poi bisogna rafforzare la posizione di partenza e serve motivazione e meritocrazia ».
Una realtà tutta italiana che sta in una galassia multinazionale pu? valutare meglio qual è la percezione che o i hanno gli
stranieri del nostro paese. Un osservatorio privilegiato per capire con quali occhi gli investitori stranieri guardano l '
Italia in questo momento . «A dire la verità gli investitori stranieri attualmente non guardano l '
Italia
con grande fiducia " ammette il manager " .
Indubbiamente la confusione degli ultimi mesi , a livello politico
, ha spaventato gli osservatori esterni e il timore di una deriva populista esiste. Per? è forte anche l '
ammirazione per le potenzialità del paese , la stima per i talenti che ci lavorano e per i prodotti made in Italy . Ma un paese non pu? vivere di solo export e per ripartire ha bisogno di scelte coraggiose e riforme incisive che rilancino i consumi e il mercato interno » . Prima possibile.
I . TRO.
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