La questione sociale

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La Seconda Rivoluzione Industriale si rivelò, nei suoi aspetti negativi, disastrosa per il proletariato. Gran parte dei lavoratori erano contadini che, abituati a lavorare la terra, furono costretti a lavorare nelle fabbriche, a causa del raccolto che non dava abbastanza nutrimento. Erano posti a gravi condizioni di lavoro, con turni giornalieri di dodici o quattordici ore. Venivano pagati pochissimo. Al loro fianco, venivano sfruttati anche donne e bambini che venivano

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Presentazione di storia su La questione sociale, realizzata da Francesca Ciaffoni Proietti scuola media di Affile classe IIIA

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La Seconda Rivoluzione Industriale si rivelò, nei suoi aspetti negativi, disastrosa per il proletariato. Gran parte dei lavoratori erano contadini che, abituati a lavorare la terra, furono costretti a lavorare nelle fabbriche, a causa del raccolto che non dava abbastanza nutrimento. Erano posti a gravi condizioni di lavoro, con turni giornalieri di dodici o quattordici ore. Venivano pagati pochissimo. Al loro fianco, venivano sfruttati anche donne e bambini che venivano pagati ancora più miseramente.

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Il proletariato cominciò ad avere risposte concrete. La prima fu data dalla nascita delle associazioni; tra le più importanti: la Società Del Mutuo Soccorso che garantiva le famiglie operaie, in caso di malattia e infortunio In Gran Bretagna nacquero le Trade Unions, associazioni che fecero ancora di più. Nel 1833, il governo inglese decise di limitare lo sfruttamento del lavoro minorile (i bambini sotto i 12 anni non potevano lavorare più di 8 ore al giorno).

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Il Socialismo nacque come movimento di pensiero, e poi divenne un movimento politico. I socialisti sostenevano che dovesse cambiare tutta la società. Non ci sarebbe più dovuta essere la proprietà privata, soprattutto quella sui mezzi industriali. Questo era ritenuto la principale fonte di ingiustizie sociali e dello sfruttamento operaio. Il loro obiettivo era quello di formare una società diversa, fondata sui principi della proprietà comune e dell’uguaglianza.

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I maggiori esponenti del Socialismo furono Karl Max e Friedrich Engels. Max definiva “utopisti” i primi pensatori socialisti perché le loro teorie difficilmente potevano essere messe in pratica. Lui stesso affermò che i loro pensieri erano buoni, ma per costruire una società ideale bisognava cercare i mezzi per farlo. Secondo Max, le due società antagoniste erano la borghesia imprenditoriale e il proletariato. La prima dava una ricompensa al proletariato molto bassa di quella dovuta. Su tutto questo ci guadagnava gli imprenditori.

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Max ed Engels sostenevano che gli operai dovevano unirsi per combattere il “nemico” capitalista. Nel 1848 pubblicarono un piccolo volume “Il Manifesto Del Partito Comunista” che invitava tutti ad unirsi per creare una rivoluzione. Da qui nacque il Comunismo. Negli Stati Uniti la National Labour Union, nel 1872, riuscì ad ottenere le otto ore giornaliere lavorative. Nacquero anche i primi sindacati.

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Per rafforzare ancora i loro diritti, gli operai si riunirono a congresso, nel 1864 a Londra. Fu fondata L’Associazione Internazionale Dei Lavoratori, denominata Prima Internazionale, che coordinava il movimento operaio mondiale. Così si diede vita ai partiti socialisti.

Partito socialdemocratico nato in Germania nel 1875

Partito socialista nato in Italia nel 1892.

Partito laburista nato in Inghilterra nel 1893

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Anche la Chiesa prese posizione in questa vicenda. IL papa Leone XIII promulgò l’enciclica Rerum Novarum: dice che tra l’imprenditore e il proletariato ci deve essere un rapporto di collaborazione. Gli imprenditori dovevano essere molto sensibili con i lavoratori, ma soprattutto dare salari più equi.

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LA FELCE E IL MARTELLO: La falce e martello è un simbolo politico del movimento operaio.

La bandiera rossa è un emblema socialista e comunista, associato in particolare alla sinistra rivoluzionaria e alle tradizioni socialdemocratiche e sindacali

La Festa del lavoro o Festa dei lavoratori è una festività mondiale celebrata il 1º maggio di ogni anno che intende ricordare l'impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori.

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