La preparazione didattica degli insegnanti di matematica Nicolina A. Malara Dipartimento di...
-
Upload
zita-lombardo -
Category
Documents
-
view
213 -
download
1
Transcript of La preparazione didattica degli insegnanti di matematica Nicolina A. Malara Dipartimento di...
La preparazione didattica degli insegnanti di matematica
Nicolina A. MalaraDipartimento di Educazione e Scienze UmaneUniversità di Modena & Reggio E.
XXX Convegno UMI-CIIM Dipartimento di Scienze aziendali, economiche e metodi
quantitativi Bergamo 25-27 ottobre
... quelli che si innamorano della pratica senza scientia sono come nocchieri che entrano in naviglio senza timone o bussola, che mai hanno certezza dove si vadano.Sempre la pratica deve essere edificata sopra la buona teoria ....
Leonardo da Vinci
Frase riportata dall’attuale presidente UMI in esergo ai suoi messaggi
Quale teoria
• Matematica• Epistemologia/
Storia della Matematica• Didattica della matematica
• Pedagogia
• Psicologia
• Sociologia
• Antropologia
• …
Educazione Matematica
Teoria come
Didattica della Matematica come sinonimo di
Educazione Matematica
Dando ragioni del suo costituirsi
Federigo Enriques
Didattica della Matematica (DM)
E’ una disciplina relativamente giovane.
avvenuta in seno all’ICMIsu ispirazione di
H. Freudenthal (1905 – 1990)
ed in particolare al
I congresso ICME (Lione, 1969)
La sua nascita può idealmente associarsi all’istituzione dell’ICME,
La DM può ritenersi costituita come risultante dell’ampio dibattito e degli studi avviatisi nel secondo dopoguerra circa
• la riforma della scuola,
• la qualificazione degli studi scientifici
• il rinnovamento dell’insegnamento della matematica
A livello internazionale, un importante cataliz-zatore per la sua costituzione diviene la rivista
Educational Studies in Mathematics
fondata nel 1968 da H. Freudenthal
Evoluzione della DM
Anna Sfard (ICME 10, 2004, Copenaghen)
Sintetizza l’evoluzione della DM con il succedersi di tre ‘ere’
• Programs era (anni 1970-1980)• Students era (anni 1980-1990)• Teachers era (anni 2000 -
oggi )Tappe che segnano in parallelo anche lo sviluppo della ricerca Italiana
Avvento degli home computer Si passa dalla loro programmazione all’uso di software specifici per l’insegnamento
Percorriamo per grandi linee queste tre ‘ere’ guardando a:
i caratteri del patrimonio di conoscenze teoriche della DM che si è venuto a costituire
le indicazioni che risultati consolidati della ricerca offrono per la strutturazione dei nuovi programmi e per la formazione degli insegnanti
l’analisi di un caso (algebra) nel rapporto ricerca - mutamenti della didattica
evoluzione della DM e problemi sul tappeto nel rapporto con l’insegnamento della matematica per la formazione degli insegnanti
Studi sui curricoli
Programs era
• Piani didattici da svilupparsi nel lungo termine articolati per obiettivi (generali - specifici)• Proposte di itinerari didattici di innovazione sia su nuovi contenuti (es. trasf. geom., probabilità, …) sia classici (es. la didattica del problema)
• Analisi Libri di testo (impianto culturale, aderenza ai programmi, linguaggio e stile espositivo, rappresentazioni, attività operative)
• Questioni sui contenuti (nuovi inserimenti, ristrutturazioni, aspetti culturali connessi)
Studi sugli apprendimenti /innovazioni
• Studi diagnostici (errori frequenti, misconcetti, lacune)
Students era
• Analisi di difficoltà (questioni psicologiche, ostacoli epistemologici, tradizioni di insegnamento)
• Prototipi di percorsi di insegnamento/apprendimento frutto di sperimentazioni con insegnanti-ricercatori (protocolli degli allievi e qualità degli apprendimenti)• Modelli teorici sulle dinamiche che si attivano nell’apprendimento di particolari contenuti
Teachers era
Conoscenze contenuti, curricoli, difficoltà studenti
Convinzioni contenuti, modalità di insegnamento, studenti …Competenze matematiche e didattico metodologiche, flessibilità nel repertorio dei ruoli da assumere
Difficoltà carenze culturali, inabilità operative, influenza dei modelli di insegnamento ricevuto, poca consapevolezza, rigidità, …
Studio dei sistemi e delle modalità di
formazione
Programs era In Italia
1968 Programmi ‘De Finetti’ per la scuola secondaria superiore
importante progetto educativo di grande innovazione
• Contenuti organizzati per temi con obiettivi da raggiungere nel lungo termine (2-3 anni)
• Tanti contenuti nuovi (alcuni con opzionalità)
1979 Nuovi programmi per la scuola media1985 Nuovi programmi per la scuola elem.1986 Nuovi programmi per il biennio sc.sec.sup. ….
Programs era in Italia
Nuova visione della matematica Matematica nella realtà (unificazione dell’ins. Mat. alle altre Scienze, grande attenzione ai linguaggi con particolare riferimento al linguaggio naturale )
Nuovi metodi e strumenti (ins. per problemi, utiiizzo di strumenti concreti, avvio alla interazione)
Nuove visioni educative (no alla selezione ma aiuto alla crescita)
Nuova figura dell’insegnante agente decisionale e promotore di un atteggiamento di indagine negli studenti
Sviluppo della DM in Italia
Tra gli universitari coinvolti si distinguono due studiosi convinti assertori dell’importanza del rapporto con le istituzioni pubbliche per la ricaduta sociale degli studi e lo sviluppo stesso della disciplina
F. Speranza (1932 – 1998)
G. Prodi (1925 – 2010)
• La nascita di nuove riviste: IMSI, ED, MD …
• Convegni annuali ‘INTERNUCLEI’ (s. media, s.elem. s. superiori, s. elem. & s. media)
Attorno a loro si sviluppa una comunità di ricercatori e insegnanti molti dei quali giovani, culturalmente e socialmente molto motivati
• Il ‘SEMINARIO NAZIONALE’
• Convegni annuali UMI-CIIM
• La partecipazione internazionale
nascono gli insegnanti-ricercatori
Vari studi degli NRD confluiscono nei volumi delle due collane dei Quaderni CNR, dedicate a:
•L ’innovazione nelle classi•la formazione degli insegnanti • Probabilità e statistica nella s.m.: una proposta
didattica (Pesci e Reggiani)• Analisi di libri di testo per la s.m. sul tema
Probabilità e Statistica (Malara)• Le isometrie piane: mostra di materiale didattico
(Ferrari et al.)• La prospettiva: un incontro tra matematica e arte
(Menghini, Mancini Proia)• Geometrizzazione dello spazio ambiente: una
proposta didattica (Marchi et al.)• L ’algebra come strumento di pensiero (Arzarello et
al.)• Gli scritti di epistemologia (Speranza)
Materiali ancora oggi preziosi per la formazione degli insegnanti, dei tutor
e dei formatori
Notiziario UMI, agosto/settembre 1977 •Sull’insegnamento della matematica e delle scienze nella scuola media spaccato dell’ampio dibattito su:
- l’integrazione dei due insegnamenti - le sperimentazioni - i problemi della formazione degli
insegnantiNotiziario UMI ottobre 1979• Tracce didattiche per la scuola
media
itinerari su vari temi, messi a punto dagli NRD, con esempi di attività didattiche
programs eraAtti Convegni UMI-CIIM
Atti Convegni UMI-CIIM students era
Notiziario UMI, marzo 1990 •Programmi di matematica nella scuola media dieci anni dopo
presenta interessanti relazioni su difficoltà in matematica, su esperimenti di innovazioni con protocolli degli studenti che documentano la qualità degli apprendimenti
teachers eraNotiziario UM, luglio 2003
•L ’insegnante di matematica nella scuola di oggi: formazione e pratica professionale
Notiziario UMI, ottobre 1998•Apprendere la matematica: errori, difficoltà, conquiste
Materiali importanti per la ricerca e la
formazione
Gli studi che si svolgono nelle prime due ‘ere’ portano all’evolversi di
le modalità di insegnamentosi propone un insegnamento per situazioni problematiche con modalità di interazione nel quadro del socio-costruttivismo
i contenuti matematici d ’insegnamento lo studio delle difficoltà degli studenti sposta
l’attenzione sui processi di apprendimentoe porta alla reificazione di altri tipi di contenuto
• contenuti trasversali, quali: congetturare–argomentare-dimostrare; porsi e risolvere problemi
• di tipo meta, quali: confronto di strategie; apprezzamento per la matematica
Un caso esemplificativo
l’evoluzione della didattica dell’algebra
Un importante studio diagnostico
1981, K. Hart (a cura di)
Children understanding mathematics 11-16
Studio statistico-qualitativo condotto nel Regno Unito su vasta scala
Aree di contenuto considerateOperazioni e problemi, notazione posizionale e decimali, frazioni, interi relativi, algebra, grafici, simmetrie e rotazioni, vettori e matrici
Si distingue per •la qualità dell’insegnamento che traspare•la lontananza dall’insegnamento da noi generalmente praticato
Children understanding mathematics 11-16
I quesiti del test di algebra (Kucheman)
30 questiti in ambito numerico-algebrico raggruppati secondo 4 livelli di difficoltà richiedenti:
• l’uso del principio di sostituzione • le conversioni linguaggio verbale/
linguaggio algebrico e viceversa • il coordinamento tra semantica e
sintassi • la modellizzazione di semplici frasi e
la soluzione di piccoli problemi
Quesiti di algebra del test di Kucheman (1981) risultati più problematicilivello 1: 1) a+b = 43 . a+b+2 = … ; 2) 2a+5a = …
livello 2: 1) m = 3n+1, n = 4 , m = …; 2) 2a+5b+a = …livello 3: 1) e+f = 8, e+f+g = … ; 2) r=s+t, r+s+t= 30, r = … 3) aggiungi 4 a 3n ; 4) c+d=10, c<d , c =… 5) una figura ha n lati, ogni lato ha lunghezza 2 il suo perimetro è … livello 4 : 1) L+M+N = L+P+N Sempre? Qualche volta (quando?), Mai?
2) che cosa rappresenta 4d+3b se i dolci costano c pence ciascuno, i biscotti b pence ciascuno, sono stati comprati 4 dolci ecc … ?
3) (a-b)+b = … : 4) moltiplica n+5 per 4 5) se (x+1)3 +x = 349 quando x= 6 qual è il valore di x che verifica l’uguaglianza (5x+1)3 + 5x = 349 6) chi è più grande 2n o n+2? Spiega 7) sono state comprate 6 penne rosse e 5 penne blu quale il costo totale.
Analisi delle difficoltà di apprendimento
In ambito aritmetico - algebricoIl ruolo dominante dei modelli primitivi (Fishbein )
•L’estensione impropria di proprietà della struttura additiva alla struttura moltiplicativa la proprietà n(a+b) = na+nb dà luogo alla
falsa uguaglianza (a+b)n = an + bn • Le visioni concettuali distorte per la
dominanza della struttura d’ordine discreta rispetto a quella densa nel passaggio dagli interi ai razionali (es. tra 0,27 e 0.28 non c’è alcun numero)
Influenza negativa dell’insegnamento procedurale dell’aritmetica (surveys di C. Kieran)• Direzionalità del segno ‘uguale’, inteso come ‘dà luogo’, ostacoli nelle trasformazioni di arricchimento, es. 1+2a = (a+1)2-a2
•Non accettazione di scritture quali 2b+a, loro trasformazione in equazioni, es. 2b+a =0 per ‘mancanza di chiusura’
• Mancanza di riconoscimento di uguaglianze quali3b+5a+c = 5a+c+3b per la dominanza del calcolo nel confonto di espressioni numeriche
Tali studi portano a concepirela pre-algebra un’area di
insegnamento in aritmetica, di tipo
relazionale e strutturaleche darà poi luogo all’
Early Algebra
Bell (1976) documenta difficoltà e inabilità a concatenare scritture algebriche per dedurre nuove informazioni e sviluppare dimostrazioni anche di studenti bravi nelle trasformazioni sintattiche
Bell sostiene che il superamento di queste difficoltà può avvenire nel momento in cui viene favorito un uso del linguaggio algebrico come
strumento per rappresentare relazioni e per esplorare aspetti di queste relazioni
Bell ritiene fondamentale condurre gli studenti attraverso
il ciclo algebrico essenziale
caratterizzato da tre tipologie di attività algebriche
rappresentare
manipolareinterpretare
sviluppa un ampio progetto sperimentale centrato su attività di esplorazione in ambienti realistici e matematici dando spazio alla dimostrazione di proprietà (Bell 1985)
Arcavi (1994)
Sottolinea l’importanza che gli studenti raggiungano la consapevolezza che
il linguaggio algebrico è un potente strumento per capire, esprimere e comunicare generalizza-zioni, stabilire connessioni, produrre dimostrazioniPropone una didattica dell’algebra finalizzata allo sviluppo del
Symbol Sense
che caratterizza attraverso una serie dettagliata di prototipi di attività
Kieran(1996)
caratterizza l’algebra da portare nelle classi in tre tipologie di attività, da lei viste a livello crescente di complessità
1° livello
le attività generazionali
riguardano la rappresentazione e l’interpretazione di situazioni, proprietà, modelli e relazioni e che consentono di costruire gli oggetti dell’algebra ancorandone i significati all’esperienza
2° livello
le attività trasformazionali
attività classiche quali la semplificazione di espressioni, il lavoro con espressioni equivalenti, la risoluzione di equazioni, lo studio dei polinomi e la loro fattorizzazione, …3° livello
le attività globali di livello meta
attività non esclusivamente algebriche dove l’algebra è utilizzata come uno strumento, quali: il problem solving, la generalizzazione, la dimostrazione
Kieran sottolinea l’importanza delle attività generazionali e la necessità di devolvere più tempo alle attività globali di livello meta
Le attività di livello meta inducono gli studenti ad affrontare attività trasformazionali in modo naturale dal momento che il significato guida e supporta la manipolazione algebrica.
symbol awareness capacità di individuare i segni matematici relativi a referenti del mondo reale e di riuscire a manipolarli
MacGregor e Price (1999)
Metalinguistic awareness
syntax awareness capacità di riconoscere la forma delle espressioni algebriche e di controllare, attraverso la struttura sintattica, sia i significati di tali espressioni che le inferenze che possono essere dedotte da esse.
il pensiero anticipatorio(Arzarello et al. 1994, 2001, Boero 2001)
capacità di:
• Ipotizzare scritture formali a cui pervenire per poter affermare certi risultati
• Prevedere, senza svolgere trasformazioni sintattiche, possibili nuove forme di una certa espressione vagliandone i significati• Attivare cambiamenti di frame concettuale di frame concettuale ed interpretazioni plurime
Symbol sense e Metalinguistic awareness stanno alla base dello sviluppo de
la dimostrazione di congetture
è attività tipica nella quale gli studenti sono chiamati ad operare con flessibilità
un efficiente gioco di interpretazioni
Cruciale per questo non è tanto la padronanza nella manipolazione simbolica, quanto
la qualità e la quantità di pensieri anticipatori
che lo studente è in grado di mettere in atto in relazione alla nuova forma di una espressione per una possibile trasformazione
Arzarello et al. 1994 sostengono che
Studio di problemi verbali algebrici coinvolgenti una o più incognite, modellizzabili con (dis)equazioniEsplorazione di situazioni coinvolgenti più variabili per l’identificazione e la modellizzione di relazioni funzionali binarie
Esplorazione di successioni Esplorazione di successioni figurali e numeriche soggiacenti a leggi da individuare e modellizzareEsplorazioni numeriche per l’individua-zione di proprietà, la formulazione di congetture e la dimostrazione
GGEENNEERRAALLIIZZZZAAZZIIOONNEE
Trattamenti Trattamenti Sintattici Sintattici ragionatiragionati
Giochi di Giochi di interpretaziointerpretazio
nenePensieri di Pensieri di
anticipazioneanticipazione
CambiamentCambiamenti di framei di frame
ModellizzazioModellizzazionene
Indicazioni per la pratica di classe
Visione laboratoriale dell’insegnamento della matematica
La matematica per il cittadino
UMI 2003-2004
• Ciclo algebrico essenziale
• Symbol sense
• Attività generazionali , attività trasforma-zionali, attività algebriche di tipo meta
• Consapevolezza metalinguistica
• Cambiamenti di frame
• Pensieri anticipatori
• Giochi linguistici
Sono tutti costrutti teorici •che facilitano lo studio di fenomeni didattici e la comunicazione su di essi• che divengono
espressioni linguistiche proprie dell’insegnante e usate professionalmente
Il successo di percorsi di innovazione realizzati in collaborazione con
insegnanti-ricercatori, in ogni fase - progettazione, sperimentazione, analisi dei risultati - pone il problema dello studio della loro trasferibilità at
largeNello studio dei processi di insegnamento-apprendimento
l’insegnante da variabile muta diviene variabile osservata
Verso la teachers era
Questioni di ricerca centrali
il rapporto dell’insegnante con:
•L ’innovazione curricolare (indicazioni della ricerca) e metodologico-didattica (discussione matematica, artefatti, nuove tecnologie)
• la consapevolezza di sé(delle proprie convinzioni e conoscenze, del proprio modo di essere nell’azione didattica)
Studi circa lo sviluppo professionale degli insegnanti in e dalla pratica
Gli studi di J. Mason (1998-2008)Gli studi di B. Jaworski et al. (1998- 2009)
CORELa riflessione critica sulla propria pratica come elemento chiave per una efficace formazione degli insegnanti
Questa visione è oggi consolidata in tutti gli ambienti di ricerca e comincia a dffondersi tra gli insegnanti
Mason, J.: 2002, Researching Your Own Practice: the Discipline of Noticing
Jaworski (1998) parla di “pratica riflessiva” e sostiene che “l’essenza della pratica riflessiva nell’insegnamento potrebbe essere vista come il rendere espliciti approcci e processi di insegnamento in modo che essi possano divenire oggetto di minuzioso esame critico”L’esame ‘a grana fine’ della propria pratica, porta gli insegnanti ad acquisire consapevolezza delle conseguenze delle loro scelte ed azioni e permette loro di affinare le loro strategie e la loro conoscenza.
Una delle sue tesi è che Attraverso pratiche di indagine e di riflessione di mutuo sostegno tra insegnanti e ricercatori si ha un co-apprendimento che contribuisce allo sviluppo di queste pratiche. Le pratiche rigardano l’insegnamento, l’indagine nell’ insegnamento, ed elementi di formazione insegnanti
• Il modello di formazione ‘capire si può’ ed il costrutto di insegnante come ‘mediatore di risonanza’ (tra sfera della cognizione individuale, sfera culturale e strutture della realtà) in percorsi di conoscenza con forte controllo dei significati (Guidoni-Tortora et al.)
• Il costrutto teorico dell‘insegnante come‘mediatore semiotico’ nell’uso di artefatti (Bartolini-Mariotti et al. )
• Il modello di formazione basato sulla riflessione critica sui processi di classe, attraverso vari costrutti e strumenti teorici (unità, glossario, MCT) (Malara et al.)
Studi italiani sulla formazione insegnanti in e dalla pratica
Trasposizione meta-didattica come modello teorico dei programmi di formazione (Arzarello et al.)
Scivolamento di prospettiva dalla formazione iniziale alla formazione continua (long-life learning)
la formazione delle varie tipologie di formatorispecificità, cultura da possedere e pratiche per potenziare la loro professionalità
Teachers eraIndirizzi di ricerca sulla formazione
Filoni di studio
metodi e strumenti di formazione (es. interventi in presenza o a distanza,
attivazione di forum e piattaforme per la comunicazione, costituzione di comunità di pratica, di indagine ...)
studio degli effetti di specifiche pratiche sullo sviluppo professionale degli insegnanti
Mentors era …
2. Un esempio di modello di intervento per la formazione
Jugyou Kenkyuu (‘Lesson study’ giapponese )Consiste in un ciclo di macro-azioni professionali dell’insegnante che nascono e si sviluppano attorno alla progettazione, realizzazione e analisi di una ‘Research lesson’(RL)
Una Research lesson è una lezione interattiva centrata sul problem solving e posing, aperta a vari sviluppi possibili, in cui gli studenti ricercano strade risolutive per le questioni poste, strategie che vengono discusse collettivamente e raccolte
attivazione e potenziamento di mathematical habits of mind
Fasi costituenti il ciclo di un lesson study
formulazione degli obiettivi
d ’apprendimento
osservazione e riesame della
RL
Svolgimento della RL
raffinamento della RL per
una sua riproposizione
progettazione della RL
Nei percorsi di formazione gli insegnanti a gruppi lavorano collettivamente ad una ‘Lezione di ricerca’ per • l’individuazione degli obiettivi
• la progettazione della RL con stesura di questioni e di reti di azioni/reazioni previste a seconda degli sviluppi ipotizzati nella RL
• l’osservazione video delle singole interpretazioni della RL e discussioni di riflessione sull’osservazione
• raffinamenti dei percorsi attuati
Il Lesson Study viene attuato nel lungo termine ed utilizzato per tutti i contenuti di insegnamento
Esempi di temi per una ‘Lezione di Ricerca’
• confrontare 2/3 e 4/5
• introdurre l’operazione di addizione tra frazioni
• Esplorare un fenomeno isolare variabili e cercare relazioni tra esse
• cercare e confrontare dimostrazioni di uno dato teorema
• Introdurre il concetto di area di figure piane
• cercare e classificare gli sviluppi di un cubo…
Schema preparatorio per una RL
Piano sviluppo RL
ProblemiAttività
Domande poste
dall’insegnante
Previsioni
Domande StudentiRisposte studenti
Osservazione
Punti critici su cui focalizzare l’attenzione
Punti problematici per gli insegnanti
•Modificare/raffinare piani di lezioni per dare spazio all‘indagine ed alla scoperta•Prevedere domande degli studenti •Prevedere risposte degli studenti
nelle ricerche sulla formazione via LS si cercano di mettere a fuoco indicatori dell’evoluzione dello sviluppo professionale degli insegnanti e i fattori di contesto che lo influenzano positivamente.
Nel lungo termine gli insegnanti vengono a collezionare repertori di piani didattici e materiali di vario genere frutto delle esperienze nei LS
L. C. Hart, A. S. Alston, A. Murata (a cura di), 2011,
Lesson Study Research and Practice in Mathematics Education - Learning Together
Molti dibattiti e
sperimentazioni in USA
Tutti (e non solo) gli aspetti relativi alla pratica dell’insegnamento da noi considerati:
•Programmi, piani didattici, libri di testo, •difficoltà di apprendimento, innovazioni e questioni teoriche connesse per ogni tema di insegnamento, •modalità didattiche laboratoriali•lo studio di processi di classe•i ruoli che l’insegnante deve assumere•la consapevolezza del significato dell’essere insegnante
devono essere oggetto di studio teorico oltre che pratico nel percorso
di formazione di un insegnante
Componenti costitutive della conoscenza professionale degli insegnanti
•la conoscenza dei contenuti matematici• la conoscenza
pedagogica
• la conoscenza didattica modalità di trasposizione didattica dei contenuti matematici, difficoltà degli studenti, errori frequenti, libri di testo di riferimento, repertori di attività su dati contenuti, schemi di valutazione …)
Sono di fatto le principali componenti introdotte da
Shulman
Those Who Understand: Knowledge Growth in Teaching
Educational Researcher(1986)
SMK
(PK)
PCK
CK
Ball & Bass (2002), Bass (2005), Ball & Al. (2005, 2008)
Facendo riferimento al lavoro di Shulman focalizzano l’attenzione su SMK e PCK
Considerano che
la matematica per l’insegnamento ha caratteristiche differenti
rispetto alla matematica
Teorizzano sulla specificità della Conoscenza Matematica per l’Insegnamento Mathematics Knowledge for Teaching, MKT
Ball, D. L., Thames, M. H., & Phelps, G. (2008). Content knowledge for teaching: What makes it special?
Journal of Teacher Education
Gli autori sottolineano la fondamentale differenza tra matematica e matematica per l’insegnamento:
• la matematica per l’insegnamento richiede una sorta di decompressione, che consente di rendere esplicite le principali idee che sottendono i contenuti matematici
• la matematica opera una compressione di informazioni in forme astratte
Ball, Bass & Al. 2008Studiano l’insegnamento della matematica dal vivo
•la natura della conoscenza dei contenuti matematici indirizzati verso la professione dell’insegnamento
Obiettiviindagare su:
•la PCK per meglio metterla a fuoco e chiarirla, per darne inquadramento teorico e fare una verifica empirica di esso
• i problemi che sorgono nell’atto di insegnare per identificare la conoscenza matematica per l’insegnamento
Attraverso lo studio
•collocano la ‘conoscenza curricolare’ di Shulman all’interno della PCK •Identificano almeno due sottodomini della PCK:
• La conoscenza di contenuti in rapporto agli studenti
• La conoscenza di contenuti in rapporto all’insegnamento
La conoscenza matematica per l’insegnamento
In riferimento alla conoscenza dei contenuti matematici (SMK) Identificano
un importante sottodominio di ‘pura’ conoscenza matematica unicamente rivolta al lavoro dell’insegnamento
La conoscenza specialistica dei contenuti
Specialized Content Knowledge (SCK)
nettamente distinta da:•l’area di conoscenza matematica comune a tutte le persone mediamente acculturate (Common Content Knowledge, CCK)
Domini di Conoscenza matematica per l’insegnamento
Verificano la maggiore efficacia della formazione centrata sul SMT e su MKT mediante test nazionali su
vasta scala degli apprendimenti degli
studenti gli studenti di
insegnanti MKT, formati in SMT,
conquistano punteggi più elevati
• Presentare idee matematiche• Rispondere ai ‘perché’ degli studenti• Trovare esempi per un punto matematico specifico • Riconoscere cosa è coinvolto nell’uso di una specifica
rappresentazione matematica• Collegare rappresentazioni a idee soggiacenti o ad altre
rappresentazioni• Collegare un argomento da insegnare con argomenti fatti in
anni precedenti o da fare in anni futuri• Spiegare ai genitori obiettivi matematici e ragioni per le quali
si introduce un argomento• Valutare ed adattare il contenuto matematico di un libro di
testo• Modificare compiti in modo che siano più facili o più difficili• Valutare (in fretta) la plausibilità delle affermazioni degli
studenti• Dare o valutare spiegazioni matematiche• Scegliere e sviluppare definizioni usabili• Usare linguaggio e notazioni matematiche e criticarne l’uso• Porre problemi matematici produttivi • Selezionare rappresentazioni per particolari propositi• controllare equivalenze
Compiti di ‘Matematica per L’insegnamento’ (Ball & Al. 2008)
Non
Didattica della Matematica ma
Ball, Bass et al.
Matematica per l’insegnamento
Il cui nucleo è Matematica specialistica per
l’insegnamento
H. Bass (2005) Mathematics, mathematicians and mathematics education, Bulletin of the American Mathematical Society
Specialized knowledge of mathematics is strictly mathematical knowledge (not about students or about pedagogy) that proficient teachers need and use, yet is not known by many other mathematically trained professionals, for example, research mathematicians. Thus, contrary to popular belief, the purely mathematical part of MKT is not a diminutive subset of what mathematicians know. It is something distinct, and, without dedicated attention, it is not something likely to be part of the instruction in content courses for teachers situated in mathematics departments.
Questi studi fanno tristemente riflettere sulla adeguatezza sociale del nostro sistema di formazione viste:
• Le strutturazioni dei corsi di laurea in matematica dove i corsi di lezione specifici per l’insegnamento se esistono sono al più di sei crediti ed opzionali
•La durata del TFAinfinitesima rispetto al tempo medio
necessario per acquisire le competenze sul versante dei contenuti di ‘matematica specialistica per l’insegnamento’ prima ancora di quelle sul versante metodologico-didattico