La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del...

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Seconda Università degli studi di Napoli Facoltà di Scienze del Farmaco e per l’Ambiente e la Salute Corso di Laurea Triennale in Scienze Ambientali LA PERCEZIONE DEL RISCHIO DELLA POPOLA ZIONE NEI DINTORNI DELLA CENTRA LE ELETTRONUCLEA RE DEL GA RIGLIA NO. Relatore Candidato Prof. Antonio D’Onofrio Francesco Calenzo Matr. 760/032 Correlatore Dott. Antonio Petraglia

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Seconda Università degli studi di Napoli

Facoltà di Scienze del Farmaco e per l’Ambiente e la Salute

Corso di Laurea Triennale in

Scienze Ambientali

LA PERCEZIONE DEL RISCHIO DELLA POPOLAZIONE NEI DINTORNI DELLA CENTRALE ELETTRONUCLEARE DEL GARIGLIANO.

Relatore CandidatoProf. Antonio D’Onofrio Francesco Calenzo

Matr. 760/032

CorrelatoreDott. Antonio Petraglia

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Anno Accademico 2011 - 2012

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L’universo è nella mente di ognuno

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INDICE

1. INTRODUZIONE pag.5

- Localizzazione geografica................................................…pag.6

- Cenni sulla centrale.............................................................pag.8

- Reattore BWR…...................................................................pag.9

- Radioattività…...….........................................................…..pag.10

2. LA PERCEZIONE DEL RISCHIO pag.15

- Fattori che governano la percezione del rischio............... pag.15

- La gestione del rischio…....................................................pag.18

3. L’AMPLIFICAZIONE SOCIALE DEL RISCHIO pag.22

4. LIVELLO DI ALLARME DELLA POPOLAZIONE pag.25

- Punto di partenza della tesi.................................................pag.29

5. MATERIALI E METODI pag.31

- Questionario.......................................................................pag.31

- Database.............................................................................pag.33

- Suddivisione in base alle classi sociali.............................pag.36

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- Suddivisione in base alla distanza dalla centrale..............pag.38

6. ANALISI DEI DATI pag.39

- DISTRIBUZIONI STATISTICHE...................................pag.39

- Suddivisione in base alle classi sociali...............................pag.41

- Suddivisione in base alla distanza dalla centrale................pag.44

- GRAFICI DI CORRELAZIONE........................................pag.48

- Suddivisione in base alle classi sociali................................pag.51

- Suddivisione in base alla distanza dalla centrale...............pag.55

7. CONCLUSIONI pag.59

8. APPENDICE pag.62

- Questionario.......................................................................pag.62

- Tabelle di correlazione.......................................................pag.80

- Altre correlazioni...............................................................pag.82

- Documenti ufficiali delle autorità......................................pag85.

9. BIBLIOGRAFIA pag.89

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1. INTRODUZIONE

Il presente lavoro di tesi è volto alla quantificazione della percezione del rischio,

in particolare di quella determinata dall’impianto elettronucleare del Garigliano.

La percezione del rischio è un processo cognitivo coinvolto in molte attività

quotidiane e che ha un ruolo fondamentale nelle scelte e nelle decisioni delle

persone.

In molti casi esistono delle discrepanze tra percezione soggettiva del rischio e la

valutazione oggettiva. Ciò può determinare un’errata ponderazione del rischio,

con la conseguenza che le persone a volte temano delle attività che non sono in

realtà così pericolose e non temano, invece, delle altre che potrebbero avere

conseguenze molto drammatiche.

Esistono diversi fattori che inducono le persone a percepire alcune attività

rischiose ed altre meno ed esistono differenze anche marcate tra diversi individui.

Tuttavia si possono anche riscontrare dei meccanismi generali che sottendono al

modo in cui le persone elaborano le informazioni provenienti dall’ambiente ed

anche quelle che hanno in memoria.

In questo lavoro si mettono in relazione tali fattori, con la percezione misurata dal

sondaggio.

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-LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA

Figura 1.1: Comune di Sessa Aurunca. Fonte: Google Maps.

Sessa Aurunca è un comune italiano di 22.605 abitanti della provincia di

Caserta in Campania.

Il nome Sessa deriva da Suessa, città appartenente alla Pentapoli Aurunca, nucleo

storico del centro. Si presume che il nome possa derivare dalla felice posizione

(sessio, cioè sedile, dolce collina dal clima mite del territorio denominato dai

Romani).

Sessa Aurunca è il primo comune della provincia di Caserta per estensione

territoriale, il secondo in Campania dopo Ariano Irpino e dista dal capoluogo 44

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Km.

La particolare dislocazione geografica del centro e delle 26 frazioni fra un'ampia

zona collinare e la fertilissima "Piana del Garigliano", rende importante tutto il

territorio comunale per una produzione agricola altamente differenziata e

particolarmente apprezzata soprattutto per quanto riguarda olio e vini noti già

nell'epoca romana (numerose sono sul territorio le tracce di grossi insediamenti

produttivi di età imperiale).

Sessa Aurunca è collocata al confine Nord-Ovest della Campania e della Provincia

di Caserta. È separata dal Lazio, Provincia di Latina, dal fiume Garigliano. Il

centro cittadino è collocato sul pendio di tufo vulcanico a Sud-Ovest del vulcano

spento di Roccamonfina, su di un piccolo affluente del Garigliano. Il centro

storico della città fa parte del Parco regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano.

(Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Sessa_Aurunca)

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-CENNI SULLA CENTRALE NUCLEARE

La centrale elettronucleare Garigliano ha un unico reattore da 150 MV di potenza

elettrica netta, a uranio leggermente arricchito, moderato ad acqua leggera e

raffreddato secondo lo schema

BWR 1 (di prima generazione).

Costruita dal 1° Novembre 1952

al 1° Gennaio 1964 dalla Società

Elettronucleare Nazionale

S.p.A (SENN S.p.A., ai tempi parte

del gruppo IRI-Fineletrica e

compartecipata anche

da Finmeccanica e Finsider) con

tecnologia della società americana General Eletric, ha iniziato l'attività

commerciale dal 1° Giugno 1964.

In seguito alla creazione dell’Enel, venne ceduta a quest'ultima dalla Società

Elettronucleare Nazionale.

È stata sottoposta a manutenzione nel 1978, nel 1980 fu fermata a causa del

terremoto dell’Irpinia, e dopo aver valutato come antieconomici i costi della sua

riparazione vista la poca vita residua dell'impianto, è stata chiusa definitivamente

il 1° Marzo 1982. Attualmente è in fase di decommissioning.

(Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_elettronucleare_Garigliano)

Figura 1.2: La centrale elettronucleare del Garigliano. Fonte: Wikipedia

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-REATTORE BWR

Figura 1.3: Schema di funzionamento di una centrale nucleare. Fonte: http://www.archivionucleare.com/

Un reattore nucleare ad acqua bollente (in inglese BWR: Boiling Water Reactor) è

un reattore moderato ad acqua leggera, che utilizza lo stesso moderatore come

fluido termovettore. La denominazione ne definisce la caratteristica principale,

cioè quella di utilizzare acqua in ebollizione e di generare quindi vapore

all'interno del reattore. L'elemento di combustibile C (Fig. 1.4) , in forma di

pastiglie di ossido di uranio parzialmente arricchito, impilate in barrette di leghe

di zirconio ed assemblate in elementi di combustibile, è immerso nel

moderatore M, acqua leggera in cambiamento di fase, che funge anche da fluido

refrigerante. Nella stessa acqua sono immerse le barre di controllo D usate per

modulare l'emissione di neutroni. L'acqua è fatta circolare da una pompa P, e, a

contatto degli elementi di combustibile caldi, asporta calore e parzialmente

vaporizza, raccogliendosi nella parte superiore del recipiente a pressione V, così

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da riprodurre all'incirca la funzione del corpo cilindrico di una caldaia. Il vapore

così generato, a pressione relativamente bassa, passa nella turbina T accoppiata ad

un generatore G che produce elettricità da

immettere in rete. La turbina è seguita da

un condensatore K dove il vapore viene

condensato mediante l'acqua di

raffreddamento, fornendo così l'acqua da

reimmettere nel reattore; nei periodi di

fermo la radioattività nel sistema turbine

decade rapidamente e gli impianti

divengono quindi raggiungibili per manutenzione. Infine il condensatore,

operando a pressione inferiore a quella atmosferica, non comporta pericoli

riguardo al rilascio di vapore radioattivo nel normale esercizio del reattore. Lo

schermo biologico non è mostrato in figura, ma è evidentemente esterno al

recipiente in pressione V.

(fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Reattore_nucleare_ad_acqua_bollente)

- RADIOATTIVITA’

Il fenomeno della radioattività, che è presente ovunque in natura, consiste nel

decadimento spontaneo dei nuclei, accompagnato dall’emissione di una o più

particelle. I nuclei soggetti a tale decadimento sono detti radioattivi, quelli non

soggetti sono detti stabili. Il decadimento può essere accompagnato da un

cambiamento sia del numero atomico Z (numero di protoni), sia dal numero di

massa A (numero di protoni più numero di neutroni). Condizione necessaria, ma

Figura 1.4 Schema di funzionamento di un reattore BWR. Fonte: wikipedi1a

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non sufficiente, perché si abbia un decadimento radioattivo è che il processo sia

favorito dal punto di vista energetico, cioè sia esotermico. Ciò significa che la

massa del nucleo radioattivo deve essere maggiore della somma delle masse dei

prodotti di decadimento.

Le osservazioni sperimentali hanno dimostrato che la radioattività è un fenomeno

statistico. Nuclei identici impiegano tempi differenti per decadere. Il tempo

necessario al nucleo per decadere è indipendente dal modo in cui il nucleo si è

formato, dalle condizioni ambientali e dallo stato di aggregazione della sostanza

di cui il nucleo fa parte. Tale tempo dipende invece dalla sua costituzione fisica e

dal tipo di decadimento.

A questo punto possiamo definire il tempo di dimezzamento e il tempo di vita

media.

Il tempo di dimezzamento è il tempo durante il quale il 50% degli atomi

considerati decadono. Il tempo di vita media è il tempo necessario affinché il

numero di atomi si riduca di 1/e, ovvero del 37% circa.

Storicamente i decadimenti nucleari sono stati raggruppati in tre classi principali:

Decadimento α:

Il fenomeno del decadimento alfa consiste nell’emissione spontanea di particelle α

da parte di nuclei pesanti. È accompagnato dalla diminuzione di 4 unità del

numero di massa e di 2 unità del numero atomico.

I nuclei soggetti a decadimento α sono, salvo rare eccezione, quelli con Z ≥ 82 e

ciò per motivi di carattere energetico. Il tempo di dimezzamento dei nuclei α-attivi

varia in un intervallo di tempo molto vario mentre l’energia delle particelle α varia

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in un intervallo molto piccolo.

Figura 1.5: Processo di decadimento alfa. Fonte: www.lngs.it, laboratori nazionali del Gran Sasso.

Decadimento β :

Il decadimento beta consiste dell’emissione spontanea di un elettrone e di un anti-

neutrino, oppure nell’emissione di un positrone e di un neutrino. Elettroni e

positroni sono chiamati particelle β , mentre il neutrino e l’antineutrino sono le

più leggere particelle neutre conosciute. Nel primo tipo di decadimento il nucleo

conserva il suo numero di massa A, ma con un numero atomico Z più grande di

una unità.

Nel secondo tipo di decadimento, invece, un protone si trasforma in neutrone ed il

numero di massa A rimane ancora costante.

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Mentre il decadimento alfa ha luogo soltanto nei nuclei più pesanti, i nuclei β -

attivi sono molto più numerosi. L’energia liberata ha un intervallo molto grande,

così come il tempo di dimezzamento.

Figura 1.6: Processo di decadimento beta. Fonte: www.lngs.it, laboratori nazionali del Gran Sasso.

Decadimento γ :

Il fenomeno del decadimento gamma consiste nell’emissione da parte di un

nucleo di un quanto γ , senza alcun cambiamento di A e Z. La radiazione γ è

prodotta a spese dell’energia di eccitazione nucleare

Il metodo più semplice e più frequentemente usato per produrre nuclei γ-attivi è

basato sul decadimento beta. Infatti può succedere che dopo un decadimento beta

il nucleo si trovi in uno stato eccitato e, nel passare allo stato fondamentale,

emetta un quanto. Data la differenza di energia fra i vari livelli, la radiazione e.m.

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emessa ha una frequenza molto alta.

La vita media di un nucleo γ-attivo è di norma molto più breve della vita media

dei decadimenti alfa e beta, perché il nucleo che si trovi in uno stato eccitato

decade in quello fondamentale molto rapidamente.

(Fonte: http://www.lngs.infn.it/lngs_infn/index.htm?

mainRecord=http://www.lngs.infn.it/lngs_infn/contents/lngs_it/public/educational

/physics/radioactivity/)

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2. LA PERCEZIONE DEL RISCHIO

Come già descritto in precedenza, quello della percezione del rischio è un

processo molto complesso e che risulta essere molto influente nella vita

quotidiana. Starr ha dimostrato che l’accettazione del rischio è correlata anche a

una dimensione soggettiva (Sjöberg, 2000) e le risposte del pubblico ai rischi, in

particolare quelli ambientali, sono incorniciate da complessi processi cognitivi

(Hung e Wang,2010).

-FATTORI CHE GOVERNANO LA PERCEZIONE DEL RISCHIO

Due sono i principali campi che caratterizzano la gestione dei rischi ambientali e

per la salute: da un lato quello delle conoscenze scientifiche e delle possibilità

tecniche e, dall’altro, quello della percezione e delle rappresentazioni sociali. Le

conoscenze scientifiche sul rischio qualificano il grado di incertezza sulla

situazione in corso e sulle prospettive. (Regione Emilia-Romagna | i quaderni di

Moniter | la percezione del rischio, 2011)

Alcune ricerche psicologiche hanno mostrato che ci sono ulteriori fattori che

influenzano la percezione che le persone hanno della pericolosità di un’attività in

generale. (Hung-chih Hung and Tzu-wen Wang, 2010):

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Caratteristiche socio-economiche: come sesso, età, reddito, livello di istruzione e

tempo di residenza. In generale, donne, le minoranze, i poveri hanno scarso

accesso ai processi decisionali, fenomeni che potrebbero aumentare la percezione

del rischio.

Grado di fiducia: che può essere approssimativamente misurato in base alla

fiducia che l’individuo ha nelle fonti delle informazioni date, circa il rischio a cui

è sottoposto, ma anche la fiducia che l’individuo ha nei confronti delle istituzioni

e della tecnologia in oggetto.

Contesto locale: ovvero la distanza dalla fonte di rischio è importante, specie per

un impianto nucleare.

Misure compensative: ovvero una qualunque azione volta a dare un beneficio alla

popolazione che è stata esposta ad un rischio. Si tratta di un valevole strumento

per l’accettazione del rischio ma allo stesso tempo potrebbe anche aumentarlo.

La natura del rischio può portare anch’essa a diverse percezioni.

Tecnologia familiare o non familiare. Il rischio percepito aumenta quando la

tecnologia è nuova, non familiare o di difficile comprensione, e può aumentare

significativamente se si ha una comprensione scientifica incompleta dei potenziali

effetti sulla salute di questa tecnologia.

Controllo o mancanza di controllo personale su una situazione. Se le persone non

hanno avuto alcuna notizia dell’installazione di elettrodotti o di stazioni radio base

per telefonia mobile, specialmente se vicino alle loro abitazioni, scuole o aree

ricreative, tendono a percepire come elevato il rischio dei campi elettromagnetici

generati da queste installazioni.

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Esposizione volontaria o involontaria. Le persone si sentono molto meno a rischio

quando sono loro stesse a scegliere.

Effetto drammatico o non drammatico. Desta notevole attenzione nel pubblico

anche una remota possibilità di contrarre malattie inguaribili, soprattutto se

infantili, in conseguenza di un potenziale pericolo, come l’esposizione a

radiazioni ionizzanti o campi elettromagnetici.

Esposizione giusta o ingiusta. Un’esposizione iniqua può generare problemi di

giustizia sociale. Ad esempio, se per ragioni economiche un impianto fosse

collocato in un’area povera, la comunità locale ne sopporterebbe ingiustamente i

potenziali rischi.

Tuttavia il progresso tecnologico, nel suo senso più ampio, è sempre associato a

pericoli e rischi, sia percepiti che reali. Come venga compresa una nuova

tecnologia e come ci si adatti ad essa dipende in parte dal modo in cui essa viene

presentata ed in parte dall’interpretazione che il pubblico dà dei suoi rischi e dei

suoi benefici.

Per cercare di comprendere come le persone percepiscano il rischio, è importante

distinguere tra un pericolo per la salute e un rischio.

Un pericolo può essere un oggetto o un insieme di circostanze in grado,

potenzialmente, di danneggiare la salute di una persona.

Il rischio è la verosimiglianza, o la probabilità, che persone o cose subiscano un

danno per effetto di un particolare pericolo.

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- LA GESTIONE DEL RISCHIO

I rischi ambientali sono spesso un problema centrale per le comunità, per la salute,

per lo sviluppo economico e sociale. Pur correlati di solito a fenomeni di ben più

grandi dimensioni, anche mondiali, i rischi ambientali presentano aspetti locali

che richiedono un’attenzione specifica alle strategie, ai comportamenti e alle

scelte da adottare da parte delle amministrazioni e dei cittadini. Diventano allora

un terreno importante su cui si misura la capacità di governance di un territorio e

in cui gli elementi economici si intersecano con le conoscenze scientifiche e le

soluzioni tecniche disponibili e, soprattutto, con i convincimenti, le attese, le

paure e, ovviamente, gli interessi.

Le percezioni e le rappresentazioni sociali dei rischi sono legate a una molteplicità

di fattori, ma storicamente determinate. Le paure, l’importanza degli effetti lungo

a tempo, la controllabilità, e tutti gli elementi che concorrono, assieme al peso dei

sistemi valoriali, delle regole esistenti, degli interessi locali, del ruolo dei media,

ecc. a caratterizzare l’atteggiamento verso uno specifico rischio sono diversi a

seconda delle comunità (e anche degli individui) e si modificano nel tempo. Sono

fattori determinanti nelle scelte che possono essere studiati e, in parte, anche

previsti. (Regione Emilia-Romagna | i quaderni di Moniter | la percezione del

rischio, 2011)

Al giorno d’oggi la comunicazione con il pubblico sui rischi ambientali della

tecnologia o attività ha un ruolo importante, perché è una presentazione del

calcolo scientifico, ma anche un’occasione di discussione su temi più ampi, che

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sollevano problemi etici e morali. La mancanza di conoscenze sulle conseguenze

per la salute degli avanzamenti tecnologici può non essere la sola ragione di

un’opposizione sociale alle innovazioni. Si deve anche condannare la scarsa

considerazione per le diverse percezioni del rischio, che non trovano adeguato

spazio nella comunicazione tra scienziati, governi, industria e pubblico.

In definitiva, nel mondo reale, il rischio zero non esiste, poiché ad ogni attività

cui si possa pensare è associato un rischio. (Promemoria n.184 - revisione Maggio

1998 Campi elettromagnetici e salute pubblica, OMS, http:/www.who.ch/, 1998)

Un importante risultato ottenuto dagli studiosi della percezione del rischio è stato

quello di mettere in evidenza che le persone percepiscono la relazione tra rischi e

benefici di un’attività in modo differente da come questa relazione si realizza

nella realtà. Infatti, da un punto di vista oggettivo, molte attività che coinvolgono

un possibile rischio offrono anche dei vantaggi (si pensi ai raggi X nella pratica

medica); vale a dire che nell’ambiente rischi e benefici sono correlati in modo

positivo. Tuttavia, nella mente delle persone questi due fattori correlano in modo

negativo. Se una persona percepisce un’attività come rischiosa, allora assocerà ad

essa un basso beneficio, mentre se percepisce un’attività come sicura allora

assocerà ad essa un beneficio elevato.

Questo modo di ragionare dipende in modo determinante dal modo in cui

funziona il sistema cognitivo umano che è dovuto in particolare all’utilizzo del

cosiddetto sistema di pensiero intuitivo che agisce principalmente a livello

inconsapevole e che influenza le nostre valutazioni coscienti sulla base delle

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reazioni emotive che associamo a degli stimoli (Finucane, Alhakami, Slovic e

Johnson, 2000).

Paul Slovic dimostra come si possano apprezzare notevoli differenze nella

percezione del rischio di diverse attività e tecnologie, in funzione dell’estrazione

sociale (Slovic et al., 2002). È interessante notare che, per quanto riguarda

l’energia nucleare, la percezione del rischio dei gruppi non esperti del settore sia

ampiamente maggiore di quello degli esperti.

Figura 2.7: Classifica di 30 attività e tecnologie in base alla percezione del rischio associata, da parte di diverse categorie sociali.Fonte: (Slovic, 1987)

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Anche per quanto riguarda la caccia (Hunting), conflitti a fuoco (fire fighting),

attività di polizia (police work), alpinismo (mountain climbing) e attività

sciistiche (skiing) c’è lo stesso tipo di sovrastima del rischio da parte dei gruppi

non esperti. Altro tipo di disaccordo si nota per quanto riguarda le attività di

chirurgia (surgery), produzione di energia elettrica non nucleare (Eletric power

(non-nuclear), raggi X. Per queste tecnologie o attività si riscontra una percezione

del rischio più alta da parte del gruppo degli esperti.

Questi risultati dimostrano quanto sia importante nella corretta valutazione del

rischio avere una giusta conoscenza tecnica della tecnologia o dell’attività

considerata.

3. L’AMPLIFICAZIONE SOCIALE DEL RISCHIO

La percezione del rischio e la localizzazione degli eventi pericolosi all'interno

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dello spazio svolgono un ruolo chiave in un processo di amplificazione sociale del

rischio (Kasperson et al., 1988). L’amplificazione sociale è attivata dal verificarsi

di un evento avverso, che potrebbe essere un incidente, una scoperta di

inquinamento, il focolaio di una malattia, un incidente dovuto a sabotaggio, e così

via, che cade nella categoria dei rischi sconosciuti o rischi precedentemente

ignorati e ha conseguenze potenziali per una vasta gamma di persone. Attraverso

il processo di amplificazione del rischio, le conseguenze negative di un tale

evento a volte si vanno al di là dei danni diretti alle vittime e può provocare

massicce ripercussioni indirette, quali: azioni legali contro una società, aumento

della regolamentazione di un settore, e così via. Pertanto, l'evento può essere

pensato come una pietra che cade in uno stagno. Le increspature diffuse verso

l'esterno, rappresentano prima le vittime direttamente interessate, poi l'azienda

responsabile e, in casi estremi, raggiungono altre aziende o industrie (vedi Figura

8.2). Esempi di eventi estremi con impatti di ordine superiore includono

l'incidente nella fabbricazione di prodotti chimici di Bhopal, in India, il lancio

disastroso della navetta spaziale Challenger, gli incidenti ai reattori nucleari di

Three Mile Island, Chernobyl e Fukushima, la marea nera dovuta alla Exxon

Valdez o più recentemente quella della piattaforma Deepwater Horizon, l'attacco

terroristico al World Trade Center e altri. Un aspetto importante di amplificazione

sociale è che l'impatto diretto non deve essere troppo grande per innescare

importanti impatti indiretti.

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Figura 3.8: Schema dei vari passaggi di un processo di amplificazione sociale del rischio. Fonte Slovic 1987

Meccanismi multipli contribuiscono all’amplificazione sociale del rischio. Uno di

questi meccanismi deriva dall'interpretazione di un incidente come presagio per

quanto riguarda l'entità di futuri incidenti e l'adeguatezza della gestione dei

rischi (Burns et al, 1990; Slovic, 1987).

Il potenziale impatto sociale, sembra essere sistematicamente in relazione alle

caratteristiche percepite a tali pericoli. Un incidente che prende molte vittime può

produrre relativamente poco disordine sociale se si verifica come parte di

una’attività familiare e di facile comprensione (ad esempio, un incidente

ferroviario). Tuttavia, un piccolo incidente in un’attività non familiare (o

una percepita come poco compresa) come un deposito di scorie nucleari o da un

laboratorio DNA ricombinante, può avere enormi conseguenze sociali se

è percepita come un presagio di futuri incidenti e probabilmente catastrofici.

Il concetto di incidente come segnale premonitore di eventi di maggiore

calamità, contribuisce a spiegare la forte risposta della nostra società al terrorismo.

Poiché i rischi connessi al terrorismo sono visti come poco conosciuti e

catastrofici, incidenti ovunque nel mondo possono essere visti come presagi di

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catastrofi di dimensioni maggiori, producendo così le risposte che

portano enormi impatti psicologici, socio-economici, e politici.

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4. LIVELLO DI ALLARME NELLA POPOLAZIONE.

Nella zona limitrofa alla centrale nucleare del Garigliano è sensibilmente presente

un alto livello di allarme, che si percepisce leggendo i numerosi articoli che si

trovano in rete e sui quotidiani locali sulla questione della centrale nucleare:

Figura 4.9 Ritagli di articoli su vari siti e blog riguardo la centrale nucleare del Garigliano.

In tale ottica si inserisce il lavoro che più rappresenta il livello di allarme della

popolazione ovvero quello svolto dall’avv. Marco Antonio Tibaldi, uno studio che

documenta casi di teratogenesi e anomali tassi di tumore nella zona.

Tali livelli di allarme sociale hanno determinato l’interessamento delle autorità

competenti, le quali hanno risposto con documenti ufficiali. Nella lettera inviata

dal Ministero dell’Industria del Commercio e dell’Artigianato all’avvocato Tibaldi

(Ottobre 1998) si legge che “[...]Per quanto riguarda la mortalità per tumori e

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leucemia causata dalle centrali elettronucleari di Latina e Garigliano, esiste uno

studio specifico, realizzato da ricercatori dell’ENEA e l’Osservatorio

Epidemiologico della Regione Lazio che riguarda i comuni intorno alle due

centrali elettronucleari. Tale studio copre il periodo 1953-1978 e riporta che in tale

periodo non sono evidenziabili in tali aree variazioni particolari dei tassi di

mortalità. Non vi è, quindi, alcuna indicazione di particolare criticità rispetto alla

mortalità per le cause di morte considerate nell’area in questione”. In alcuni casi

“il tasso di mortalità per i tumori è leggermente inferiore alla media nazionale”.

Lo stesso documento prosegue affermando che “anche per quanto riguarda le

malformazioni congenite, dai dati in possesso del Ministero, non risultano

variazioni particolari per le aree interessate. Esiste un incremento dal 1982 del

tasso di incidenza, ma questo è esclusivamente dovuto alla applicazione di un

nuovo protocollo che considera nuove malformazioni, precedentemente non

contabilizzate”.

Un’ ulteriore risposta delle autorità viene dalla lettera inviata dal Ministero del

Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali in cui si notifica al sindaco di Sessa

Aurunca (Luglio 2008) che “si deve rilevare che a fronte di una diffusa

preoccupazione nell’opinione pubblica, che talvolta ha raggiunto accenti di vera e

propria tensione sociale, non sussistono evidenze epidemiologiche di alcun tipo

che portino a ipotizzare l’esistenza di rischi per la popolazione”. Inoltre “è

possibile affermare che l’impianto del Garigliano non ha mai prodotto danni

sanitari o ambientali di alcun tipo. Ciò è anche dovuto all’impegno e alla

competenza dei tecnici dei numerosi enti e istituzioni che, come prevede la legge,

contribuiscono ad un sistema nazionale di protezione dai rischi delle radiazioni

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ionizzanti fra i più rigorosi al mondo.” (le lettere complete sono pubblicate in

appendice, Capitolo 8)

Nelle conclusioni di uno studio effettuato dall’Agenzia nazionale per le nuove

tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), effettuato nel

periodo settembre – ottobre 1980, si legge: “[…] l’impatto ambientale dovuto agli

scarichi di materiale radioattivo durante il normale esercizio della centrale del

Garigliano non ha avuto un riscontro misurabile e che quindi non è di alcuna

rilevanza agli effetti della protezione sanitaria della popolazione e della protezione

ambientale in senso generale”. Si afferma poi che il punto di misura gamma più

alto del territorio di studio è Sessa Aurunca con 30,2 microcurie/ora: ciò viene

imputato dai tecnici ENEA alla costituzione ecologica riguardante l’apparato

vulcanico di Roccamonfina. Si ribadisce inoltre che nel latte, nelle carni e

nell’erba non è stata riscontrata alcuna contaminazione. Nei pesci della zona

litoranea si è riscontrato 137Cs nei limiti, 60Co anche nei limiti. Come negli studi

effettuati su Trino Vercellese, Latina e Caorso (altri comuni ospitanti centrali

elettronucleari) il Cnen/ENEA non rileva contaminazioni al di sopra delle

limitazioni di legge (P. Stanziale, 1985).

Alla luce di tale discussione emerge che, i casi di malformazioni, talvolta mortali,

negli animali nati nel comune di Sessa Aurunca o comuni limitrofi, potrebbero

rappresentare o un caso statistico “naturale”, o un effetto di qualche attività

antropica che però rimane tutt’oggi sconosciuta. Potrebbe essere una forzatura

collegarli alla centrale nucleare, dato che, come detto in precedenza, non ci sono

forme di contaminazione ad essa attribuibili.

28

Page 29: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Per quanto riguarda le anomalie dei tassi di incidenza dei tumori maligni, questo

dato si basa su un campione non completo in quanto in Italia sono solo più di 20

milioni i cittadini (pari al 40% della popolazione totale) che vivono in aree

coperte dall’attività dei Registri tumori accreditati dall'AIRTUM (Associazione

Italiana Registro Tumori). In questo cartogramma viene indicato il numero di casi

forniti alla banca dati nazionale (al 2011).

COPERTURA: NORD-OVEST41%

NORD-EST69%

CENTRO26%

SUD E ISOLE32%

LEGENDA

Aree coperte dai Registri tumori di popolazione

NORD-OVEST

NORD-EST

CENTRO

SUD Aree NON coperte dai Registri tumori di popolazione

Figura 4.10. Mappa dei registri dei tumori della popolazione. Da http://www.registri-tumori.it/cms/?q=copertura di AIRTUM (Associazione Italiana Registro Tumori)

29

Page 30: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

-PUNTO DI PARTENZA DEL PRESENTE LAVORO DI TESI

Il punto di partenza di questo studio è stato il documento “Misure di radioattività

ambientale nei dintorni della centrale nucleare del Garigliano: Campagna

straordinaria 2008-2009” (A. Petraglia et al, 2009), in cui, in seguito a misure in

situ e in laboratorio effettuate su campioni, raccolti tra il 2008 e 2009, di aria,

acqua di falda, suolo e matrici ambientali di speciale interesse, si dimostra

sperimentalmente che:

• I valori di attività gamma, nei terreni ed in aria, sono in accordo

con le medie nazionali ed in sintonia con quelle della precedente

campagna.

• Gli stessi valori risultano coerenti con una zona alluvionale, la

piana del Sele, a notevole distanza dalla centrale oggetto di studio

• Non ci sono correlazioni statisticamente significative tra i valori di

attività gamma da radionuclidi antropogenici (60Co, 137Cs) e distanza dalla

centrale, cosa che suggerisce una origine di questi ultimi dovuta a fallout

(all’incidente di Chernobyl o agli esperimenti nucleari in aria degli anni

della guerra fredda)

• La radiazione gamma di fondo risulta anch’essa nella media

nazionale e cresce, in modo statisticamente significativo, avvicinandosi

alla collina vulcanica di Roccamonfina, suggerendo un’origine naturale.

• La misura degli attinidi risulta coerente col campione di controllo

nella piana del Sele e con i livelli di fallout globali.

30

Page 31: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

• Non risultano avvenuti cambiamenti degni di nota tra il 2001 e il

2009 nel contenuto di radioattività, sia naturale che antropogenica, nella

zona della centrale.

Gli strumenti utilizzati per tali misurazioni sono stati:

- camera di ionizzazione mobile (FHT 191 N connesso a un ESM FHT

6020 by Thermo, range di energia 35 keV-7MeV), per misurare i valori

di dose gamma

- Un Berthold LB770-PC Low-level Planchet Counter per i valori di

radioattività alfa

- Un Wallac Quantulus 1220 ultra-low level liquid scintillation system

per i valori di radioattività beta

- Un rilevatore di raggi gamma al germanio iperpuro (1.9 keV resolution

at 1.332 MeV and 70% efficency) per i valori di radioattività gamma.

(Assessment of the radiological impact of a decommissioned nuclear power plant

in Italy, A. Petraglia et al. 2011, DOI: 10.1051/radiopro/2011159)

31

Page 32: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

5. MATERIALI E METODI

- QUESTIONARIO

Al fine di quantificare la percezione del rischio della centrale elettronucleare del

Garigliano è stato elaborato un questionario di 29 quesiti, che è stato sottoposto ai

ragazzi frequentanti l’ultimo anno delle scuole secondarie superiori del comune

di Sessa Aurunca:

Liceo scientifico “E. Majorana”

I.S.I.S.S. “Taddeo da Sessa”

I.S.I.S.S. “L. Da Vinci”

(il questionario in oggetto è stato redatto con l’aiuto del sociologo Prof. P.

Stanziale).

Il questionario nasce dall’elaborazione di undici indicatori, che si ritiene siano

indicativi dei fattori che governano la percezione del rischio:

A: competenze tecnico-scientifiche

A1: auto-percezione delle competenze tecnico-scientifiche

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Page 33: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

B: livello di attenzione ai problemi “sociali/ambientali”

B1: auto-percezione dei problemi “sociali/ambientali”

C: percezione del rischio nucleare (specifico per quesito n. 6)

D: tendenza ad informarsi

E: percezione del rischio

F: qualità dei canali di informazione

G: livello di allarme verso la radioattività

H: livello di allarme verso la centrale nucleare del Garigliano

I: fiducia nelle istituzioni e tecnologia

Il questionario è anonimo e si è chiesto ai compilatori di inserire, nella prima

parte, i dati riguardanti zona di provenienza, professione dei genitori, età e sesso.

Questi sono i dati che permettono di avere un’idea abbastanza chiara della cultura

e del censo a cui le famiglie appartengono. Nella seconda parte del questionario i

compilatori sono stati invitati a rispondere ai quesiti proposti, alcuni a risposta

multipla, altri compilative.

Ad ogni risposta dei quesiti è stato attribuito un valore riguardante il peso relativo

in relazione all’indicatore a cui si riferisce.

La maggior parte dei quesiti hanno più di un indicatore di riferimento.

Per quelli collegati esclusivamente ad un solo indicatore, viene assegnato alle

risposte un valore da 1 a 10.

Per i quesiti collegati a due o più indicatori viene assegnato un valore su una scala

proporzionale al peso che la risposta ha sull’indicatore considerato.

33

Page 34: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

- DATABASE

Per organizzare i dati raccolti è stato creato un database, con software Excel 2007,

in cui sono state inseriti i dati e le risposte ai quesiti dei questionari, e tramite le

formule create il programma ha restituito i dati voluti. Come si vede dallo scorcio

riportato in seguito (Figura 10.5) il database è stato organizzato nel seguente

modo:

Figura 5.11: Stralcio di database (primi 15 questionari) comprendente i dati di zona di provenienza, Km di distanza dalla centrale, professione dei genitori, categoria sociale, età, sesso e scuola.

34

Page 35: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

La prima parte è stata compilata inserendo i dati di zona di provenienza (zona

prov), professione del padre (prof padre) e della madre (prof madre), età, sesso e

scuola di appartenenza.

Nelle colonne seguenti (Fig. 11.5) si riportano le risposte date (a,b,c,d...) ad

ognuno dei 29 quesiti del questionario (d1, d2, d3…). Attraverso le formule create

le risposte mostrano nella colonna adiacente il valore numerico attribuito

all’indicatore associato a quel quesito (A, A1, B….)

Figura 2.12: Stralcio di database (primi 15 questionari) comprendente le colonne relative alle risposte.

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Page 36: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

• Una volta riempite le risposte dei 29 quesiti, è stata creata una

tabella (Fig. 12.5) riportante le somme dei valori degli indicatori per

ciascun questionario:

• Si è creata quindi una tabella che riporta i dati generali (Fig.13.5),

calcolando il valore massimo teorico, ovvero quello che si sarebbe

ottenuto se tutte le risposte date ai quesiti corrispondessero a quelle a cui è

stato attribuito il massimo valore, la media, la deviazione standard e

l’errore standard:

Figura 5.13: Stralcio di database (primi 15 questionari) comprendente i valori finali degli indicatori per ogni questionario.

Figura 5.14: Tabella con i dati di massimo teorico, media, deviazione standard ed errore standard.

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Page 37: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Il database integrale e il questionario sono consultabili sul CD-ROM allegato al

presente lavoro.

-SUDDIVISIONE IN CLASSI SOCIALI

Per quanto riguarda la divisione in classi sociali è stato seguito il seguente

metodo:

Sono state definite 8 categorie alle quali sono state attribuite le professioni che

si trovano nel database.

CATEGORIA PROFESSIONI

1. DISOCCUPATI Disoccupato, casalinga

2. MILITARI Carabiniere, Poliziotto, finanziere, polizia penitenziaria, militari, agente di custodia, militare in congedo, luogotenente

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Page 38: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

3. IMPIEGATI Insegnanti, impiegato postale – statale – bancario – comunale, infermiere, ferroviere, collaboratore scolastico, assistente sociale, dirigente.

4. LIBERI PROFESIONISTI

Medico chirurgo, avvocato, notaio, ingegnere, medico, imprenditore edile - agricolo, geometra, dirigente informatico, psicologo, tecnico di produzione.

5. COMMERCIANTI Macellaio, onoranze funebri, barbiere, parrucchiere, commerciante, tabaccaio.

6. LAVORATORI MANUALI

Muratore, idraulico, meccanico-elettrauto, coltivatore diretto, escavatorista, macchinista, imbianchino, operaio, lavoratore dipendente, bracciante agricolo, artigiano.

7. TERZIARIO Cuoco, cameriere, barista, autista, o.s.s.

8. PENSIONATO Pensionato/a

In seguito sono state definite 3 classi sociali:

• Classe operaia, (op) che comprende le categorie “disoccupati”,

“lavoratori manuali” e “terziario”.

• Classe media, (med) che comprende le categorie “militari”, “impiegati”,

“commercianti” e “pensionati”

• Classe medio-alta, (ma) che comprende le categorie “liberi

professionisti”.

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Page 39: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

-SUDDIVISIONE IN BASE ALLA DISTANZA DALLA CENTRALE

Per quanto riguarda la zona di provenienza, sono stati presi (dal software

Google Maps) i Kilometri di distanza dalla centrale elettro-nucleare del

Garigliano a ogni altro comune presente nel database, e successivamente si

sono divise le zone in tre fasce:

A. Distanza da 0 a 15 Km, “vicino”.

Comprende i comuni di: Cellole (7,5), Scauri (12,3), Sessa Aurunca

(12), Minturno (10,2).

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Page 40: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

B. Distanza da 15 a 25 Km, “media distanza”.

Comprende i comuni di: Carinola (20,5), Falciano (23,8), Galluccio

(22,4), Roccamonfina (23,4)

C. Distanza da 25 a 30 Km, “lontano”.

Comprende i comuni di: Conca della Campania (28,2), Francolise

(25,1) Sparanise (28,8), Teano (29)

Infine sono state inserite nel database le etichette relative alla classe sociale

(op, med e ma) e alla distanza dalla centrale (A, B e C)

6 ANALISI DEI DATI

Completata la fase di elaborazione dei dati ottenuti, è iniziata la fase di analisi.

Per ogni indicatore è stato determinato il massimo valore teorico, ovvero quello

che si sarebbe ottenuto se tutte le risposte date ai quesiti corrispondessero a quelle

a cui è stato attribuito il massimo valore (Tabella 1.6). I valori di questa tabella si

riferiscono a tutti i grafici che vengono riportati anche in seguito.

Graficando questi dati si ottiene il grafico dei valori delle medie in relazione al

100% (Grafico 1.6):

40

Page 41: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

- DISTRIBUZIONI STATISTICHE

Tabella 6.1: Tabella dei valori massimi teorici degli indicatori. Tali valori sono riferiti a tutti i grafici che seguono.

41

Page 42: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Grafico 6.1: Grafico delle medie degli indicatori rispetto a 100. Gli intervalli indicano i valori delle medie, con il relativo errore cioè una deviazione standard.

Questo grafico aiuta ad avere una visione globale, in quanto mette in luce delle

situazioni interessanti:

1. Si riscontra una differenza tra gli indicatori A e A1, ovvero, competenze

tecnico-scientifiche e auto-percezione delle competenze tecnico-

scientifiche.

Quest’ultima risulta essere leggermente maggiore, e ciò significa che i

compilatori del questionario hanno meno conoscenze di quanto pensino.

2. Il valore della deviazione standard dell’indicatore A è quello più alto

rispetto agli altri indicatori, quindi c’è un’ampia variabilità.

3. L’indicatore C (percezione del rischio nucleare) ha un valore molto alto,

che si avvicina molto al valore del massimo teorico, indicando che tra le

altre tecnologie e attività proposte nel quesito 6, l’energia nucleare è stata

considerata la più pericolosa. In realtà, secondo gli esperti del settore, tra

le cause di rischio proposte, l’energia nucleare è la meno rischiosa.

4. Gli indicatori G e H (livello di allarme verso la radioattività e livello di

allarme verso la centrale nucleare del Garigliano) risultano alti, segno

di un elevato grado di allarme

5. Dato che si ritiene piuttosto importante è il valore dell’indicatore I (fiducia

nelle istituzioni/tecnologia). Tale indicatore ha un valore notevolmente

basso rispetto al massimo teorico, e questo è un importante fattore che

determina la percezione del rischio (come già detto in precedenza).

42

Page 43: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Il grafico dei valori assoluti degli indicatori è stato anche filtrato in base alla

classe sociale, distanza dalla centrale e scuola frequentata dai compilatori.

Si riportano le tabelle dei dati ottenuti:

-SUDDIVISIONE IN CLASSI SOCIALI

Si riportano i grafici delle distribuzioni delle tre classi sociali “op” classe

operaia, “med” classe media e “ma” classe medio alta:

Grafico 6.2: Grafico delle distribuzioni statistiche, riferito alla classe sociale "op" (classe operaria).

43

Page 44: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Grafico 6.3: Grafico delle distribuzioni statistiche riferito alla classe sociale "med" (classe media)

Grafico 6.4: Grafico delle distribuzioni statistiche, riferito alla classe sociale "ma" (medio alta)

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Page 45: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Da questa serie di grafici si nota che:

1. Per classi sociali più alte, aumenta il valore della media dell’indicatore A

(conoscenze tecnico specifiche) mentre l’indicatore A1 (percezione delle

conoscenze) non presenta variazioni sostanziali.

2. Nella classe “ma” la variabilità dell’indicatore I (fiducia nelle istituzioni

e/o tecnologia) è alta, mentre il valore della media rimane lo stesso.

3. Per gli altri indicatori non esistono differenze di rilievo.

45

Page 46: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

- SUDDIVISIONE IN BASE ALLA DISTANZA DALLA CENTRALE

Si riportano di seguito i grafici secondo la suddivisione in base alla distanza dalla

centrale secondo le tre fasce create: “vicini”, “media distanza” e “lotano”

Grafico 6.5: Grafico delle distribuzioni statistiche relative alla fascia di distanza "vicino"(0-15 Km)

46

Page 47: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Grafico 6.6: Grafico delle distribuzioni statistiche relative alla fascia di distanza "media distanza" (15-25 km)

Grafico 6.7: Grafico delle distribuzioni statistiche relative alla fascia di distanza "lontano" (25- 30 Km)

47

Page 48: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

In queste tabelle è importante notare:

48

Page 49: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

1. i valori degli indicatori G e H, non cambiano in relazione alla distanza

dalla centrale. L’ipotesi, dunque, risulta essere che la distanza non

influisce significativamente sui livelli di allarme, almeno nell’area di

studio.

49

Page 50: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

2. Per quanto riguarda i valori dell’indicatore C, ovvero “percezione del

rischio nucleare”, essi risultano sempre piuttosto alti rispetto al massimo

teorico e con un a deviazione standard molto bassa. Ciò sta ad indicare che

la percezione del rischio nucleare è generalmente alta e gran parte dei

compilatori ha considerato l’energia nucleare come la più rischiosa tre

le altre tecnologie indicate (per dettagli, vedi capitolo 7.Appendice –

questionario).

50

Page 51: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Grafico 6.8: Grafico di contronto dell'indicatore C nelle classi di distanza e nelle classi sociali.

51

Page 52: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

3. Un altro dato importante è quello del valore dell’indicatore I, il quale risulta

essere sempre basso, e presenta in relazione alla distanza una tendenza

all’aumento della varianza: le persone più vicine alla centrale sono più

confuse e incerte rispetto a quelle che vivono più lontano. È plausibile

ipotizzare che tale variabilità può essere dovuta al fatto che la centrale crea un

indotto economico, e quindi un beneficio alla popolazione limitrofa che la

rende maggiormente accettata da alcune fasce di popolazione.

Grafico 6.9: Grafico di confronto dell'indicatore I rispetto alle classi di distanza e alle classi sociali.

- GRAFICI DI CORRELAZIONE

52

Page 53: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Altri strumenti di analisi dei dati sono stati i grafici di correlazione, (elaborati con

il software “R”) in cui sono stati messi a confronto, al fine di rilevare eventuali

dipendenze statisticamente rilevanti, tutti gli indicatori, prima facendo riferimento

all’intero campione statistico, poi filtrandolo in base alla classe sociale e alla

distanza dalla centrale.

Questo tipo di grafico (utilizzato solo per “all”) permette di visualizzare diverse

informazioni simultaneamente; ovvero i valori, grafici e analitici, delle

correlazioni rilevanti e le distribuzioni per ogni singolo indicatore. I numeri che si

leggono nella parte a destra della diagonale del grafico sono i valori assoluti delle

correlazioni:

- Se il valore è uguale a 1 si tratta di una correlazione perfetta.

- Se il valore è compreso tra 0 e 1 è una correlazione positiva,

- Se il valore è uguale a 0 significa che le due variabili non presentano

alcuna correlazione.

- Se il valore è compreso tra 0 e -1 è una correlazione negativa.

- Se il valore è uguale a -1 si tratta di un’anticorrelazione perfetta

53

Page 54: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Si riporta come esempio esplicativo un particolare del grafico 12.6 in cui so

evidenzia il rapporto tra gli indicatori G e H:

.

I quadranti in alto a sinistra e in basso a destra rappresentano le distribuzioni

statistiche, il quadrante in alto a destra indica il valore assoluto della correlazione

accompagnato dalle stelline che ne determinano il grado di significatività. In

questo caso il valore è 0.98 ed essendo un valore molto vicino a 1 diremo che la

correlazione positiva è altamente significativa. Il quadrante in basso a sinistra,

invece, mostra la funzione di proporzionalità. Quanto più la funzione si avvicina

ad una retta tanto più la correlazione è perfetta.

Il grafico in cui vengono analizzati i dati dell’intero campione è stato chiamato

“all”:

54

Page 55: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano
Page 56: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Grafico 6.10: Grafico delle correlazioni generale. In questo grafico si leggono i valori delle correlazioni rilevanti e le distribuzioni statistiche per ogni singolo indicatore.

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Page 57: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

-GRAFICI DI CORRELAZIONE IN BASE ALLA CLASSE SOCIALE

Per questa serie di grafici è stata usata un’altra funzione che lega il valore della

correlazione all’intensità di colore, rosso per le correlazioni positive, verde per le

correlazioni negative.

I tre grafici sono stati intitolati “op”, quello riguardante la classe operaia, “med”

quello riguardante la classe media, e “ma” per la classe medio alta.

Grafico 6.11: Grafico delle correlazioni relativo alla classe sociale "classe operaia", relativo a 65 questionari. I quadrati rossi rappresentano relazioni positive; negative le verdi. Il valore della

correlazione e proporzionale all'intensità di colore.

Page 58: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Grafico 6.12: Grafico delle correlazioni relativo alla classe sociale "classe media". Relativo a 75 questionari.

Grafico 6.13: Grafico delle correlazioni relativo alla classe sociale "classe medio-alta", relativo a 35 questionari.

58

Page 59: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

(Per un’analisi dettagliata dei rapporti emersi da questi grafici si veda il paragrafo

“Appendice –grafici di correlazione”). Di seguito si riportano solo i rapporti

considerati più indicativi.

Nell’analisi di tali grafici di correlazione è emerso che alcuni rapporti sono

sempre presenti:

1. La correlazione positiva tra G (livello di allarme per la

radioattività) e H (livello di allarme per la centrale nucleare del

Garigliano), indica che i compilatori del questionario hanno lo stesso

atteggiamento e livello di allarme per gli impianti nucleari in generale.

2. Un’altra correlazione positiva che si presenta in ogni grafico è quella

tra E (percezione del rischio) e G (livello di allarme per la

radioattività) e tra E e H (livello di allarme verso la centrale del

Garigliano). È normale pensare che aumenta la precezione del rischio

in senso generico, un alto livello di allarme per la radioattività, e

quindi per la centrale, è una coseguenza naturale.

3. Per quanto riguarda le correlazioni negative invece, un rapporto che

risulta presente costantemente nei tre grafici risulta essere quello degli

indicatori G e H (livelli di attenzione verso la radioattività, e verso

la centrale del Garigliano) rispetto all’indicatore I (fiducia nelle

istituzioni). Questo dato sta ad indicare ancora una volta quanto siano

correlate la fiducia nelle istituzioni e i livelli di rischio percepiti dalla

popolazione. Nello specifico minore è la fiducia nelle istituzioni e

maggiore è il livello di allarme.

59

Page 60: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

4. Nel grafico “all” (Grafico 6.10) e “ma” (Grafico 6.13) si notano anche

relazioni tra gli indicatori E – I (percezione del rischio – fiducia nelle

istituzioni) e C – I (percezione del rischio nucleare)

5. Per quanto riguarda il grafico “ma” (Grafico 6.13) c’è una

correlazione interessante che è quella tra l’indicatore A1 e l’indicatore

I. Ciò dimostrerebbe che all’aumentare delle conoscenze tecnico

specifiche aumenta la fiducia nelle istituzioni, che come detto in

precedenza, è uno dei fattori determinanti la percezione del rischio.

6. Sempre nello stesso grafico (Grafico 6.13) si riscontra un’altra

correlazione significativa, ovvero quella tra gli indicatori A – G

(competenze tecnico specifiche e livello di allarme per la

radioattività), il quale suggerisce che conoscenze tecnico scientifiche

maggiori, portano a livelli di allarme minori. Questo è un fattore

importantissimo nella comunicazione del rischio, e nei casi di dissenso

sociale verso le nuove tecnologie.

60

Page 61: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

-GRAFICI DI CORRELAZIONE IN BASE ALLA DISTANZA DALLA CENTRALE

Altri tre grafici sono stati costruiti in base alla distanza dalla centrale, al fine di

capire se la distanza, fattore che generalmente influenza la percezione del rischio,

è determinante anche in questo caso.

I tre grafici sono stati chiamati “vicino”, per le zone rientranti nella fascia A (0-

15 Km, riferito a 117 questionari), “media distanza”, per le zone in fascia B (15-

25 Km, riferito a 46 questionari), e “lontano” per la fascia C (25-30 Km, 18

questionari):

Grafico 6.14: Grafico delle correlazioni relativo alla fascia di distanza "vicino"

61

Page 62: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Grafico 6.15: Grafico delle correlazioni relativo alla fascia di distanza " media distanza".

Grafico 6.16: Grafico delle correlazioni relativo alla fascia di distanza " lontano"

(Anche per questa serie di grafici si riportano tutti i dettagli nel paragrafo

62

Page 63: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

“Appendice –grafici di correlazione”)

1. La correlazione positiva tra G e H è sempre presente nei grafici.

2. Per quanto riguarda le correlazioni negative, si riscontrano comunque

alcuni rapporti sempre presenti, ovvero:

E – I (percezione del rischio – fiducia tecnologia e istituzioni)

G – I (livello allarme radioattività – fiducia tecnologia e istituzioni)

H – I (livello allarme centrale Garigliano – fiducia tecnologia e

istituzioni)

Questi rapporti danno un’idea di come la fiducia influenzi notevolmente i

livelli di allarme della popolazione.

3. Nel grafico “vicino” (Grafico 6.14) è inoltre presente il rapporto C – I

(percezione del rischio nucleare – fiducia nelle istituzioni), risultato in

linea con i tre rapporti precedentemente descritti.

4. Nel grafico “lontano” (Grafico 6.16) si nota un aumento delle correlazioni

negative infatti si trovano anche i rapporti tra:

A – H, A – G, A – E (ovvero tra la percezione delle conoscenze tecnico

specifiche e i livelli di allarme per radioattività e centrale nucleare e

percezione del rischio) che sottolineano quanto la competenza tecnico

scientifica sia inversamente proporzionale al livello di allarme in generale.

5. Il rapporto A1 – F suggerisce che la percezione delle competenze tecnico

scientifiche risulta essere inversamente proporzionale alla qualità delle

informazioni. Ciò può voler dire che non sempre un’elevata percezione

63

Page 64: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

delle competenze sia acquisita da fonti di informazione di buona qualità.

In altre parole, che si prendano per buone delle informazioni che arrivano

da fonti di bassa qualità.

64

Page 65: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

7. CONCLUSIONI

Il presente lavoro ha permesso di analizzare in modo più dettagliato la percezione

del rischio della popolazione residente nei pressi della centrale nucleare del

Garigliano. Alla luce dei dati ottenuti infatti, si evidenziano alcuni risultati che

dimostrano che la percezione del rischio è un fenomeno complesso che dipende da

diversi fattori.

Si nota che:

• I livelli di allarme sono tendenzialmente alti, e i livelli di fiducia

nelle istituzioni e/o nella tecnologia sono piuttosto bassi.

• Gli alti livelli di allarme verso la radioattività e verso la centrale

nucleare del Garigliano potrebbero essere dovuti a un’alta percezione

del rischio.

• La fiducia nelle istituzioni e/o nella tecnologia è sempre basso, e

presenta in relazione alla distanza una tendenza all’aumento della

varianza: le persone più vicine alla centrale sono più confuse e incerte

rispetto a quelle che vivono più lontano. È plausibile ipotizzare che tale

variabilità può essere dovuta al fatto che la centrale crea un indotto

economico, e quindi un beneficio alla popolazione limitrofa che la rende

maggiormente accettata da alcune fasce di popolazione.

• Un basso livello di conoscenze tecnico specifiche è correlato un

basso livello di fiducia, dunque un elevato livello di allarme per la

radioattività.

65

Page 66: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

• Inoltre, bassi livelli di fiducia nelle istituzioni e/o nella tecnologia

sono associati alti livelli di allarme per la radioattività, per la centrale e

di percezione del rischio.

• Non risultano livelli di allarme che variano significativamente al

variare della distanza. Ciò però potrebbe essere dovuto al fatto che non ci

siamo allontanati abbastanza dalla centrale (siamo nell’ordine delle

distanze di poche decine di km). Sarebbe interessante estendere lo studio a

distanze maggiori. Si nota però, sempre in relazione al rapporto tra

conoscenza e allarme al variare della distanza, che la popolazione lontana

presenta alti livelli di allarme se ha buoni livelli di conoscenza. La

popolazione vicina invece presenta anche situazioni agli estremi che

però non dipendono dai livelli di conoscenza e dalla qualità delle

informazioni.

• Non sempre le informazioni recepite risultano essere di buona

qualità e quindi ciò determina una leggera differenza tra la percezione

delle conoscenze tecnico scientifiche e le conoscenze tecnico

scientifiche vere e proprie.

• Infine, in modo uniforme, i compilatori hanno dimostrato di avere

una percezione del rischio nucleare molto elevata, considerandola la più

pericolosa tra le tecnologie utilizzate per la produzione di energia elettrica.

Si conferma dunque l’ipotesi che il rischio percepito dipenda da fattori che

possono farlo allontanare da quello reale.

66

Page 67: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

È comunque opportuno non farsi tentare dalle generalizzazioni, in quanto,

nonostante il lavoro sia in linea con la letteratura scientifica relativa alla

percezione del rischio, rappresenta comunque un approccio, qualitativo e

analitico, relativo a un universo campionario che è stato ristretto ai soli ragazzi

frequentanti l’ultimo anno delle scuole secondarie superiori di Sessa Aurunca, e

presenta delle soggettività nella scelta dei pesi attribuiti agli indicatori, seppur

questi ultimi siano in linea con i criteri appresi dagli studi precedenti

Poiché i comportamenti delle persone di fronte al pericolo non sono guidati né

dalle caratteristiche oggettive dell’oggetto o dell’evento, ma individuali di quel

rischio, l’efficacia della comunicazione in questo ambito non può essere limitata

esclusivamente alla “correttezza” delle informazioni che si trasmettono, ma deve

tenere conto delle influenze che si esercitano sulla rappresentazione sociale del

rischio.

Occorre tenere presente che la comunicazione non colpisce il pubblico in quanto

somma di individui, ma raggiunge gruppi significativi di persone che rielaborano

le interpretazioni e i significati da dare ai messaggi. Occorre quindi progettare

strategie di comunicazione mirate ai gruppi sociali che si percepiscono come tali

(comitati, comunità, associazioni ecc.) e che si collocano a distanza variabile dal

problema.

67

Page 68: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

8 APPENDICE

-QUESTIONARIO

Il questionario è stato redatto con software Office Word, il database con Office

Excel (entrambi per sistema operativo mac OSX) e i grafici con Gnumeric.

Si riportano i dettagli delle operazioni di creazione e interpretazione del

questionario.

Quesito 1: Ritieni che le tue conoscenze scientifiche siano di livello:

Indicato

re:

A1

A - Ottimo 10

B - Buono 8

C - Sufficienti 6

D - Scarse 3

Quesito 2: Hai una conoscenza delle tecnologie nucleari per la produzione di

energia elettrica:

Indicat

ori:

A1

A - Molto dettagliata 10

B - Generica con informazioni

sui concetti generali

7

68

Page 69: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

D - Approssimativa 5

E – Scarsa 3

Quesito 3: Hai conoscenze sulle possibilità di contaminazione/inquinamento

ambientale in relazione alla presenza sul territorio di una centrale

elettronucleare:

Indicat

ori:

A1 D

A – Molto dettagliata 10 10

B - Generica con informazioni

sui concetti generali

7 7

C - Approssimativa 5 5

D - Scarsa 3 3

Quesito 4: Sei a conoscenza di indagini relative a danni ambientali/biologici

relativi all’area limitrofa alla centrale elettronucleare del Garigliano ?

Indicatori: B1 D H

A – Si 7 4 5

B – No 2 4 7

C1 – risultanze soddisfacenti 7 7 5

C2 – risultanze non

soddisfacenti

2 2 7

Quesito 5: Sei a conoscenza dei sistemi di sicurezza (piani di evacuazione ecc.)

69

Page 70: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

relativi alla salvaguardia del territorio nell’area limitrofa alla centrale

elettronucleare del Garigliano?

Indicatori: D H

A – Si 6 5

B – No 5 6

Quesito 6: Metti in ordine crescente ( da 1 a 10 : 1 poco rischioso, 10

rischiosissimo) i seguenti fattori di rischio:

Per questo quesito, che sarà studiato solo in parte, date le molteplici

applicazioni possibili, è stato creato un indicatore specifico che dà un peso alla

percezione del rischio nucleare, in base all’ordine in cui sono state messe le

tecnologie proposte.

Energia nucleare

Consumo di alcolici

Fumo di sigarette

Energia elettrica (non nucleare)

Raggi X

Interventi chirurgici

Pesticidi

Incidenti d’auto

Armi

Inquinamento elettromagnetico

70

Page 71: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Quesito 7: Quando apprendi una notizia (scientifica e/o riguardante le centrali

nucleari) tendi ad approfondirla cercando altre fonti:

Indicat

ori:

B D F

A - Sempre 5 10 4

B - Solo se ritengo insufficienti

le mie conoscenze in merito

4 8 3

C – Mai 1 1 1

D - Solo se mi interessa da

vicino

2 2 2

Quesito 8: Pensi che sia opportuno che le istituzioni abbiano piani di

prevenzione e di emergenza per tutti i possibili danni ambientali che possono

verificarsi nell’area di loro competenza?

Indicatori: B1

A – Si 4

B – No 6

C - Non saprei 2

Quesito 9: Pensi che le attività antropiche abbiano dato, al riscaldamento

globale, un contributo:

Indicat

ori:

B1

A - Fortissimo. Senza l’uomo non ci 2

71

Page 72: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

sarebbe stata nessuna variazione di

temperatura

B - Nullo. I processi di

riscaldamento e raffreddamento

della terra sono ciclici e naturali.

5

C - Minimo. Hanno solo accelerato

un normale processo naturale

7

D - Non saprei 1

Quesito 10: Nelle zone in cui vi sono centrali nucleari è sempre rischioso

vivere?

Indicatori: E G H

A - Si, in ogni caso 10 10 10

B - Si, ma si tratta di un

rischio accettabile

5 5 5

C - No, mai 0 1 1

D - No, se ci sono adeguate

misure di sicurezza

3 4 4

Quesito 11: Pensi che le persone che vivono in un territorio in cui vi è una

centrale nucleare possano esercitare, in qualche modo, un controllo sull’attività

dell’impianto? (ottenere rapidamente informazioni sul corretto funzionamento

dell’impianto, quantità di energia prodotte ed eventuali anomalie

potenzialmente pericolose)

72

Page 73: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Indicatori: E G I

A - Si, attraverso le associazioni

agenti sul territorio

2 4 3

B - Solo se ci sono delle serie

rappresentanze pubbliche

4 5 4

C – No, perché le autorità

competenti non lo garantiscono

6 6 1

D – Non saprei 2 3 3

Quesito 12: Consumeresti prodotti agricoli coltivati nell’area prospiciente una

centrale nucleare?

Indicatori: E G

A - Si, senza problemi 0 5

B - Si, se ci sono opportuni

controlli

2 6

C - No, mai 8 8

D - Si, nonostante la difficoltà a

tracciare la provenienza del

prodotto

2 5

E - No, data la difficoltà a

tracciare la provenienza del

prodotto

6 10

Quesito 13: Pensi che i sistemi di sicurezza adottati nelle tecnologie nucleari

73

Page 74: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

siano in grado di impedire il verificarsi di guasti ?

Indicatori: E G I

A - Si, sempre 0 3 10

B - Si, ma non in tutti i casi 3 5 8

C - No, mai 9 9 0

D - Impediscono solo i piccoli

guasti

5 8 2

Quesito 14: Il tuo canale di informazione preferito (per informazioni di ogni

genere) è:

Indicatori: D F

A1 - Web (fonti attendibili) 10 10

A2 - Web (fonti non attendibili) 5 8

B - Libri 10 10

C - Telegiornali e/o quotidiani 5 5

D - Parlando con amici e

conoscenti

1 1

E1 - Altro: (fonte attendibile) 9 9

E2 - Altro (fonte non attendibile) 1 1

BCD – risposta multipla 5 5

AD – risposta multipla 4 3

AC – risposta multipla 6 4

CD – risposta multipla 3 3

BC – risposta multipla 6 6

AE – risposta multipla 6 5

74

Page 75: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

AB – risposta multipla 7 7

ACD – risposta multipla 5 4

ACE – risposta multipla 5 4

A – Web senza specificare le fonti 6 6

E – Altro, senza specificare le

fonti

6 6

Quesito 15: Sei a conoscenza di guasti che si sono verificati nel periodo di

attività della centrale nucleare del Garigliano?

Indicatori: B H

A – Si 7 6

B – No 5 4

C - Non saprei 1 6

Quesito 16: Le notizie relative a eventuali guasti e ai potenziali effetti negativi

ad essi collegati, sono state apprese da:

Indicatori: D F

A1 - Web (fonti attendibili) 9 10

A2 - Web (fonti non attendibili) 5 6

B - Documenti ufficiali delle

autorità competenti

9 10

C - Chiacchiere con gli amici 1 1

D - Associazioni ambientaliste

locali

5 4

E1 - Altro: (fonte attendibile) 8 8

75

Page 76: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

E2 - Altro (fonte non attendibile) 1 1

BD – risposta multipla 6 6

AC – risposta multipla 3 2

AD – risposta multipla 4 3

CD – risposta multipla 2 2

CE – risposta multipla 1 1

A – Web, senza specificare le

fonti

6 7

E – altro, senza specificare le

fonti

3 3

Quesito 17: La radioattività si trova:

Indicatori: A

A - La radioattività è un processo artificiale, quindi non

esiste spontaneamente in natura.

1

B - Ovunque, nelle stelle, nella Terra e persino nei

nostri corpi.

10

C - Solo nelle rocce che contengono elementi quali

Uranio, Radio, Cesio

4

Quesito 18: Sei a conoscenza di fatti o di patologie umane e/o animali

riconducibili ad inquinamento radioattivo causato dalla centrale nucleare del

Garigliano?

76

Page 77: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Indicatori: B F H

A - Si 4 5 6

B - No 3 3 4

C - Se si quali? (giuste) 4 7 5

D - Se si quali? (erronee) 2 1 8

Quesito 19: Indica, tra quelli elencati, quali sono gli isotopi radioattivi con (R)

e quelli stabili con (S):

Indicatori

:

A D Indicatori: A D

0 0 0 6 6 3

1 1 1 7 7 4

2 2 1 8 8 5

3 3 2 9 9 6

4 4 2 10 10 7

5 5 2

Quesito 20: Ritieni che abitare nell’area di insistenza della centrale

elettronucleare del Garigliano sia:

Indicatori: G H

A - Sempre rischioso 9 9

B - Presenta qualche rischio 5 5

C - Senza problemi 1 1

77

Page 78: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Quesito 21: Ritieni che i fondi (ristoro) che lo stato concede ai comuni siti nelle

aree in cui vi sono centrali elettronucleari siano:

Indicatori: B H I

A - Un giusto risarcimento del rischio 4 3 10

B - Mai proporzionali al rischio 4 6 2

C - Un espediente politico 4 7 0

D - Non saprei 1 5 3

BC – risposta multipla 5 5 1

Quesito 22: Qual è la definizione di “dose”?

Indicatori: A

A - Grandezza fisica che misura il potenziale radioattivo di un elemento, in

relazione alla pericolosità dell’elemento.

4

B – Grandezza fisica che misura la quantità di energia, per unità di massa,

assorbita da un mezzo a seguito di esposizione a radiazioni ionizzanti

10

C - Grandezza empirica che misura la quantità di materiale radioattivo

sufficiente a creare un danno agli esseri viventi.

2

D - Non saprei 1

78

Page 79: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Quesito 23: Saresti disposto/a ad accettare la presenza nella tua zona di una

centrale nucleare? (NIMBY)

Indicatori: G H

A - Si, senza problemi 4 4

B - Si, con giuste misure di compensazione 5 5

C - No, si tratta di un pericolo troppo grande 7 7

D - No, ma la accetterei volentieri se si trovasse nelle zone di

confine o in zone completamente disabitate

10 10

Quesito 24: Ritieni che le istituzioni locali siano in grado di far fronte in modo

efficace ad un’emergenza nucleare?

Indicatori: I H

A – Si 10 5

B - In parte 7 5

C - No 1 7

D - Non saprei 3 1

Quesito 25: In cosa consiste una reazione di fissione nucleare?

Indicatori: A D

A - Una reazione, spontanea o indotta, che consiste nella fusione

di due nuclei pesanti, per mezzo di bombardamento di neutroni,

che rilascia energia.

4 3

B - Una reazione, spontanea o indotta, che consiste nel

decadimento di un nucleo pesante in frammenti di minori

10 8

79

Page 80: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

dimensioni, che rilascia energia.

C - Una reazione, che consiste nelle spontanea rottura dei

legami degli atomi di Uranio, e che ha un notevole costo

energetico.

1 1

D - Non saprei 1 1

Quesito 26: Indicare quale delle seguenti affermazioni è sicuramente falsa: Una

centrale elettronucleare fornisce la potenza :

Indicatori: A

A - Per alimentare le case di 500.000 famiglie 3

B - Equivalente a circa 1500 pale eoliche in una giornata ventosa 3

C - Equivalente a 2000 campi di calcio piastrellati di pannelli

fotovoltaici, in pieno sole

3

D - Per alimentare un insediamento produttivo di circa 1000

dipendenti

10

E – Senza risposta (non saprei) 0

Quesito 27: Pensi che le istituzioni siano in grado di proteggere adeguatamente

le persone esposte a rischio di contaminazione nelle zone in cui vi è l’impianto

nucleare del Garigliano?

Indicatori: I

A - Si, senza particolari problemi 10

B - Non saprei 5

C - No, mai 1

80

Page 81: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Quesito 28: Collega l’evento statistico con il numero di morti che causa

(scrivendo la lettera corrispondente al numero nella casella delle cause).

Indicatori: A

0 su 4 0

1 su 4 3

2 su 4 4

3 su 4 6

4 su 4 10

Senza risposta 0

Quesito 29: Sei a conoscenza della campagna ambientale, svolta dal

dipartimento di scienze ambientali della seconda università di Napoli, relativa

alla centrale elettronucleare del Garigliano

Indicatori:

H

D

A – Si 3 7

B - No 6 1

C - Ne ho sentito parlare 4 3

Per i quesiti collegati esclusivamente ad un solo indicatore, viene assegnato

81

Page 82: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

alle risposte un valore da 1 a 10.

Per i quesiti collegati a due o più indicatori viene assegnato un valore su una

scala proporzionale al peso che la risposta ha sull’indicatore considerato.

Nel database sono state create due colonne al fine di schematizzare la zona di

provenienza (cioè il comune di residenza del compilatore del questionario, non

distinguendo le frazioni) e l’estrazione sociale.

I dati raccolti sono stati inseriti in un database creato appositamente dal candidato

(usando il software microsoft excel 2008 per sistema operativo mac OSX 10.6), al

fine di raccogliere e gestire i dati raccolti nel miglior modo possibile e i grafici

sono stati elaborati con il software “Gnumeric” e “R”.

-TABELLE DI CORRELAZIONE

Si riportano le tabelle dei grafici di correlazione, illustrati nei paragrafi precedenti,

in cui sono presenti i valori analitici delle correlazioni. La suddivisione è sempre

in base a “classe sociale” e “distanza dalla centrale”:

-classe sociale

82

Page 83: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

“Op”

Tabella 1.7: tabella di correlazione relativa alla classe sociale "classe operaria"

“med”

83

Page 84: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Tabella 2.7: tabella delle correlazioni relativa a lla classe sociale "classe media"

“ma”

Tabella 3.7: Tabella delle correlazioni relative alla classe sociale "classe medioalta"

Alcune correlazioni invece sono peculiari di ogni grafico, come nel grafico “all” e

“op” il rapporto tra D (tendenza ad informarsi) e F (qualità delle informazioni).

Anche questo rapporto può essere interpretato come un risultato naturale:

all’aumentare delle informazioni cercate è più facile imbattersi in informazioni di

buona qualità.

-ALTRE CORRELAZIONI

84

Page 85: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Nel grafico “op” si nota la relazione tra indicatore A e A1 ( competenze tecnico-

scientifiche e percezione delle competenze tecnico scientifiche) e quella tra

l’indicatore D (tendenza ad informarsi) e I (fiducia nelle istituzioni)

Meno importanti risultano essere la correlazione tra A-D e tra I e A

Nel grafico “med”, oltre alle correlazioni comuni, c’è quella tra indicatore A1 e D

Nel grafico “ma” A1 – D (percezione delle competenze tecnico scientifiche –

tendenza all’informazione)

-Distanza dalla centrale

“vicino”

Tabella 4.7

85

Page 86: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

“media distanza”

Tabella 5.7

86

Page 87: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

“lontano”

Tabella 6.7

Nel grafico delle correlazioni “vicino” (Grafico 5.5) si aggiungono i rapporti:

A – D

D – F

Analizzando il grafico “media distanza”, si riscontrano altri rapporti significativi:

D e F (tendenza ad informarsi – qualità informazioni),

E e H (percezione del rischio – livello allarme per la centrale del Garigliano)

Altri rapporti meno significativi risultano essere quelli tra gli indicatori:

C e F ( percezione del rischio nucleare – qualità delle informazioni)

A e D (competenze tecnico-scientifiche – tendenza ad informarsi)

87

Page 88: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Il grafico “lontano” presenta invece correlazioni positive, oltre a quelle già

nominate:

A –I (competenze – fiducia), conferma l’ipotesi che una maggiore conoscenza

delle tecnologie comporta un aumento della fiducia verso la stessa tecnologia e le

istituzioni.

E – H (percezione del rischio – livello allarme Garigliano)

e meno significativa B – H (attenzione ai problemi sociali - livello di allarme

Garigliano).

Nel grafico delle correlazioni “vicino” (Grafico 5.5) si aggiungono i rapporti:

A – D

D – F

Tabella del Grafico “All”, comprensivo di tutto il campione.

88

Page 89: La percezione del rischio della popolazione nei pressi della centrale elettro-nucleare del Garigliano

Tabella 7.7

-DOCUMENTI UFFICIALI DELLE AUTORITA’

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9. BIBLIOGRAFIA

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11. Factors in risk perceprion. Lennart Sjöberg, 2000;

12. Risk perception in western Europe 10 years after the Chernobyl accident.

Lennart Sjöberg 1999;

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