LA PERCEZIONE

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Neo Neo (toccando una poltrona): “Questo (toccando una poltrona): “Questo non è reale?” non è reale?” Morpheus Morpheus : “Che vuol dire reale? Dammi : “Che vuol dire reale? Dammi la definizione di reale. Se ti la definizione di reale. Se ti riferisci a quello che percepiamo, a riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel reale sono semplici e vedere, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal segnali elettrici interpretati dal cervello. cervello. Questo è il mondo che tu conosci Questo è il mondo che tu conosci (Morpheus accarezza un televisiore e (Morpheus accarezza un televisiore e mostra immagini del nostro mondo): il mostra immagini del nostro mondo): il mondo com’era alla fine del XX secolo mondo com’era alla fine del XX secolo e che ora esiste solo in quanto parte e che ora esiste solo in quanto parte di una neurosimulazione interattiva di una neurosimulazione interattiva che noi chiamiamo Matrix. SEI VISSUTO che noi chiamiamo Matrix. SEI VISSUTO IN UN MONDO FITTIZIO, Neo. Questo è IN UN MONDO FITTIZIO, Neo. Questo è il mondo che esiste oggi (Morpheus il mondo che esiste oggi (Morpheus mostra le immagini di città mostra le immagini di città distrutte, oscurate da una spessa distrutte, oscurate da una spessa coltre di nubi). Benvenuto nella tua coltre di nubi). Benvenuto nella tua desertica, nuova realtà. LA PERCEZIONE LA PERCEZIONE

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Page 1: LA PERCEZIONE

NeoNeo (toccando una poltrona): “Questo (toccando una poltrona): “Questo non è reale?”non è reale?”MorpheusMorpheus: “Che vuol dire reale? : “Che vuol dire reale? Dammi la definizione di reale. Se ti Dammi la definizione di reale. Se ti riferisci a quello che percepiamo, a riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare e quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel reale sono semplici vedere, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal segnali elettrici interpretati dal cervello. cervello. Questo è il mondo che tu conosci Questo è il mondo che tu conosci (Morpheus accarezza un televisiore e (Morpheus accarezza un televisiore e mostra immagini del nostro mondo): il mostra immagini del nostro mondo): il mondo com’era alla fine del XX secolo mondo com’era alla fine del XX secolo e che ora esiste solo in quanto parte di e che ora esiste solo in quanto parte di una neurosimulazione interattiva che una neurosimulazione interattiva che noi chiamiamo Matrix. SEI VISSUTO IN noi chiamiamo Matrix. SEI VISSUTO IN UN MONDO FITTIZIO, Neo. Questo è il UN MONDO FITTIZIO, Neo. Questo è il mondo che esiste oggi (Morpheus mondo che esiste oggi (Morpheus mostra le immagini di città distrutte, mostra le immagini di città distrutte, oscurate da una spessa coltre di nubi). oscurate da una spessa coltre di nubi). Benvenuto nella tua desertica, nuova Benvenuto nella tua desertica, nuova realtà.realtà.

The Matrix, di Andy e Latty Wachowski, The Matrix, di Andy e Latty Wachowski, 19991999

LA PERCEZIONELA PERCEZIONE

Page 2: LA PERCEZIONE

PERCEZIONEPERCEZIONEFunzione psichica complessa che permette la registrazione di oggetti del mondo esterno

DISTORSIONE SENSORIALEIncapacità di discriminare ciò che è reale da ciò che non lo è, in conseguenza di un’alterazione di tipo organico o funzionale.

SENSAZIONEFenomeno psichico elementare che si verifica in seguito alle stimolazioni degli organi di senso attraverso l’attivazione delle componenti recettoriali periferiche, viene strutturata e collegata ad altre sensazioni provate in passato al fine di assegnare ad essa un significato e trasformarla in percezione

Page 3: LA PERCEZIONE

L’ATTO DEL PERCEPIRE L’ATTO DEL PERCEPIRE COMPORTACOMPORTA

Integrità degli organi di sensoEfficienza del processo che ci permette di collocare la nostra presenza nel mondo che ci circonda e di relazionarla con il mondo stesso

Un malfunzionamento a livello del sistema integrativo centrale comporta il verificarsi di fenomeni di alterazione della percezione, riconducibili a diversi quadri sindromici psichiatrici e neurologici

Page 4: LA PERCEZIONE

PRINCIPI ORGANIZZATORI DELLA PRINCIPI ORGANIZZATORI DELLA PERCEZIONEPERCEZIONE

“Nihil est in intellectu qod non prius non fuerit in sensu”(Non c’è nulla nell’intelletto che prima non sia stato nei sensi)

San Tommaso D’Aquino, 1221-1274

I SISTEMI SENSORIALI analizzano le proprietà fondamentali degli stimoli quali l’intensità, la qualità, la durata, la posizione nello spazio e le organizzano e sintetizzano in una rappresentazione coerente dello stimolo stesso, dandogli un’attribuzione di senso e significato.

Page 5: LA PERCEZIONE

PSICOPATOLOGIA DELLA PSICOPATOLOGIA DELLA PERCEZIONEPERCEZIONE

SEMPLICE DISTORSIONE DELL’OGGETTOSEMPLICE DISTORSIONE DELL’OGGETTO

CREAZIONE DI NUOVI OGGETTICREAZIONE DI NUOVI OGGETTI

a) DISTORSIONI PERCETTIVEa) DISTORSIONI PERCETTIVE

b) FALSE PERCEZIONIb) FALSE PERCEZIONI

Page 6: LA PERCEZIONE
Page 7: LA PERCEZIONE

1.DISTORSIONI PERCETTIVE1.DISTORSIONI PERCETTIVE

Fenomeni caratterizzati da una deformazione di normali percetti: condizione primaria è quindi

la presenza dell’oggetto che viene percepito, anche se in maniera distorta (metamorfopsia)

Page 8: LA PERCEZIONE

1.DISTORSIONI PERCETTIVE1.DISTORSIONI PERCETTIVE

ANOMALIE QUANTITATIVE DELLE PERCEZIONI

L’alterazione riguarda l’intensità sensoriale:

AmplificazioneIperestesie (abbassamento della soglia percettiva

che rende lo stimolo più fastidioso)

RiduzioneIpoestesie (modificazione di alcune componenti del

meccanismo di elaborazione del percetto)

Page 9: LA PERCEZIONE

ANOMALIE QUALITATIVE DELLE PERCEZIONI

Una o più caratteristiche dell’oggetto - il colore, la forma, la grandezza –

v engono percepite in modo alterato:

Es. Micropsia Gli oggetti vengono percepiti come più piccoli rispetto

alle loro reali dimensioni,

Macropsia Gli oggetti vengono percepiti come più grandi rispetto

alle loro reali dimensioni,

Dismegalopsia Una parte dell’oggetto risulta più grande

Lesione del lobo parietale e temporale o nel caso di depersonalizzazione/derealizzazione

1.DISTORSIONI PERCETTIVE1.DISTORSIONI PERCETTIVE

Page 10: LA PERCEZIONE

DISSOCIAZIONE DELLE PERCEZIONI

Fenomeno, abbastanza raro, in cui il soggetto non è in grado di

riconoscere la connessione di due o più stimoli sensoriali provenienti

dalla stessa fonte Es: vedere la porta chiudersi violentemente e non

riconoscere la provenienza del rumore prodotto dall’urto degli infissi

All’interno di alcuni quadri di malattia organica, come epilessia o nei casi di intossicazione da sostanze quali mescalina o in seguito

a somministrazione di farmaci come atropina, digitale, anticolinergici e dopamina

1.DISTORSIONI PERCETTIVE1.DISTORSIONI PERCETTIVE

Page 11: LA PERCEZIONE

2.FALSE PERCEZIONI2.FALSE PERCEZIONI

ILLUSIONI

Sono rielaborazioni distorte della realtà accomunate per alcune

caratteristiche – la presenza dello stimolo esterno- alle distorsioni

percettive e per altre alle false percezioni dato il tutto percettivo finale

non corrisponde alla realtà

a) ILLUSIONI DA COMPLETAMENTO

b) ILLUSIONI AFFETTIVE

c) PAREIDOLIE

Esprime il differente coinvolgimento di diversi componenti del meccanismo di formazione delle percezioni

Page 12: LA PERCEZIONE

a)a) ILLUSIONI DA COMPLETAMENTOILLUSIONI DA COMPLETAMENTOSi possono verificare in situazioni nelle quali l’attenzione non sia

focalizzata: uno stimolo sensoriale non completamente definito,

seppur con qualche elemento di familiarità, viene “completato” con

materiale proveniente dalla memoria o dalla fantasia per la

necessità di dare un senso compiuto all’ambiente circostante

““O SO B U O”O SO B U O”

ORSO BRUNO

OSSO BUCO

2.FALSE PERCEZIONI2.FALSE PERCEZIONI

Page 13: LA PERCEZIONE

b)b) ILLUSIONI AFFETTIVEILLUSIONI AFFETTIVE

La tendenza emotiva dominante del soggetto conferisce allo

stimolo esterno un significato nuovo ed errato

Ad esempio se si sta aspettando con ansia la visita di un amico è

possibile che lo squillo del telefono venga scambiato per il suono

del campanello d’ingresso, ma sarà sufficiente il secondo squillo per

convincerci che dobbiamo aspettare ancora mentre andiamo a

rispondere al telefono

2.FALSE PERCEZIONI2.FALSE PERCEZIONI

Page 14: LA PERCEZIONE
Page 15: LA PERCEZIONE

c)c) PAREIDOLIEPAREIDOLIE

Vengono percepite immagini a partire da forme non ben definite,

per esempio osservando delle nuvole o un panorama. In questo

caso entrano in gioco elementi di memoria, mescolati all’attività

immaginativa, ai quali lo stimolo sensoriale fa da mero supporto.

La focalizzazione dell’attenzione non vanifica l’illusione, ma al

contrario ne aumenta l’intensità e la rende ancora più complessa

e credibile, dal momento che la componente sensoriale

rappresenta un semplice supporto per la creazione immaginativa

nel mantenimento di una realtà “rappresentativa” e “artistica”

2.FALSE PERCEZIONI2.FALSE PERCEZIONI

Page 16: LA PERCEZIONE
Page 17: LA PERCEZIONE
Page 18: LA PERCEZIONE

Di fronte a certe figure, appositamente costruite, si verifica una

distorsione visiva e percettiva. Questo fenomeno si distingue in: -

visione di oggetti che non esistono (oggetti impossibili) - figure che

vengono percepite distorte rispetto alla realtà (metamorfopsia) -

figure che, se guardate a lungo, sembrano muoversi o deformarsi -

figure che, se guardate a lungo, influenzano la percezione di figure

esaminate subito dopo

d) ILLUSIONI OTTICO GEOMETRICHE

2.FALSE PERCEZIONI2.FALSE PERCEZIONI

Page 19: LA PERCEZIONE

Fissa gli occhi sul punto nero.Dopo un po’ lo sfumato grigio

circostante sembrerà dissolversi…

Click per un’altra illusione ottica.

Page 20: LA PERCEZIONE

Contate i punti neri…

Page 21: LA PERCEZIONE

Guardate la parte grafica e dì ad alta voce il colore, non la parola

GIALLO AZZURRO ARANCIONE

NERO ROSSO VERDE

MARRONE GIALLO ROSSO

ARANCIONE VERDE NERO

AZZURRO ROSSO MARRONE

VERDE AZZURRO ARANCIONE

Conflitto destra – sinistraLa parte destra del tuo cervello cerca di dire il colore,

ma la parte sinistra insiste nel leggere la parola

Page 22: LA PERCEZIONE

Il centro sembra muoversi rispetto al resto!

Page 23: LA PERCEZIONE

METTI A FUOCO IL PUNTO CENTRALE E MUOVI LA TESTA AVANTI E METTI A FUOCO IL PUNTO CENTRALE E MUOVI LA TESTA AVANTI E INDIETROINDIETRO

Page 24: LA PERCEZIONE

Qual è il solido che sporge di più verso di noi? Quello superiore o quello inferiore?

Page 25: LA PERCEZIONE

Sapreste dare un orientamento alla figura?

Page 26: LA PERCEZIONE

Si tratta di 3 bastoncini che sono posizionati perpendicolarmente l'uno con l'altro sui 3 assi x y e z. Finchè non si accavallano a seguito della

rotazione non c'è niente di strano. Quando però i due estremi posizionati nella parte alta della figura si sovrappongono si ha l'impressione di

vedere un oggetto solido chiuso di forma triangolare ma che conserva la caratteristica del solido di partenza cioè i tre angoli retti! Questo

ovviamente è impossibile!

Page 27: LA PERCEZIONE

3. ALLUCINAZIONI3. ALLUCINAZIONI

““...Quando all’improvviso un coniglio ...Quando all’improvviso un coniglio bianco con gli occhi rosa le passò bianco con gli occhi rosa le passò

davanti di corsa. Non c’era niente di davanti di corsa. Non c’era niente di tanto eccezionale in questo, e Alice tanto eccezionale in questo, e Alice

non pensò nemmeno che fosse tanto non pensò nemmeno che fosse tanto fuori dal comune sentire il coniglio fuori dal comune sentire il coniglio dire tra sé: “Povero me!Povero me! dire tra sé: “Povero me!Povero me! Sarò in ritardo!” Quando ci ripensò Sarò in ritardo!” Quando ci ripensò

più tardi si accorse che avrebbe più tardi si accorse che avrebbe dovuto meravigliarsene, ma in quel dovuto meravigliarsene, ma in quel

momento le era sembrato tutto momento le era sembrato tutto piuttosto normale”piuttosto normale”

L. Carrol, Alice nel Paese delle L. Carrol, Alice nel Paese delle Meraviglie, 1865Meraviglie, 1865

Page 28: LA PERCEZIONE

Esquirol, 1938: Percezione senza oggetto

Jaspers, 1931: False percezioni che non

sono in alcun modo distorsioni di percezioni

reali, ma che compaiono in associazione alle

percezioni reali come qualcosa di

assolutamente nuovo

ALLUCINAZIONIALLUCINAZIONI

Page 29: LA PERCEZIONE

Smythies, 1956: Percetto introcettivo ed

esterocettivo cui non corrisponde un oggetto

reale

Slade, 1976: Esperienza simil-percettiva

che, pur in assenza di uno stimolo esterno,

ha la forza interna e lo stesso impatto di una

percezione reale, è involontaria, si verifica

spontaneamente e non può essere

controllata da chi la percepisceALLUCINAZIONIALLUCINAZIONI

Page 30: LA PERCEZIONE

ALLUCINAZIONI ALLUCINOSI

Il soggetto allucinato non è in grado di discriminare tra una percezione reale e un’allucinazione proprio per le caratteristiche i fisicità e attribuzione all’esterno

Percezioni allucinatorie visive particolarmente vivide e colorate con scenari animati e ricchi di dettagli, in cui è possibile una critica, ma sfuma il carattere autocentrico: il soggetto vive la presenza di questi fenomeni più come spettatore che non come attore al centro della scena.

Sono indistinguibili per quanto riguarda le caratteristiche i fisicità e di spazialità

Page 31: LA PERCEZIONE

Caratteristiche generiche

ALLUCINAZIONIALLUCINAZIONI

Percezione senza oggettoPercezione senza oggetto

ALLUCINOSIALLUCINOSI

Percezione senza oggettoPercezione senza oggetto

Caratteristiche fisiche Fisicità e attribuzione Fisicità e attribuzione all’esternoall’esterno

Fisicità e attribuzione Fisicità e attribuzione all’esternoall’esterno

Strutturazione++++++ ++

Aree sensoriali TutteTutte Prevalentemente uditiva oPrevalentemente uditiva ovisivavisiva

Certezza soggettiva ++++++ ++++

Critica Non presenteNon presente PossibilePossibile

Posizione del soggetto AutoriferimentoAutoriferimento NeutraleNeutrale

Patologie implicate PsichiatrichePsichiatriche OrganicheOrganiche

Page 32: LA PERCEZIONE

CLASSIFICAZIONE DESCRITTIVA

SEMPLICISEMPLICI ronzii, fischi, lampi o strie luminose

COMPLESSECOMPLESSE parole, frasi o immagini che interagiscono tra loro

COMBINATECOMBINATE coinvolgono nello stesso istante più modalità sensoriali

FUNZIONALIFUNZIONALI la falsa percezione si verifica solo in concomitanza con un

particolare stimolo esterno dell’organo interessato (es. il paziente che

sente la voce del vicino solo quando mette in funzione la lavastoviglie)

RIFLESSERIFLESSE quando lo stimolo di una modalità sensoriale favorisce

l’insorgere di un’allucinazione in un differente ambito sensoriale (es. il

paziente riferisce la comparsa di sapore di marcio in bocca ogniqualvolta

gli rivolge la parola il suo vicino di casa)

Page 33: LA PERCEZIONE

CLASSIFICAZIONE SENSORIALE

UDITIVEUDITIVE

Possono avere una struttura elementare come un ronzio, un

fischio oppure una struttura complessa nel caso delle voci

dialoganti, commentanti o imperative.

SINTOMI DI PRIMO RANGO della Schizofrenia (Schneider, 1959)

Sono anche riscontrabili in altre

condizioni come l’allucinosi alcolica e

le psicosi affettive

Page 34: LA PERCEZIONE

VISIVEVISIVE

Hanno un contenuto eterogeneo. Si riscontrano con maggior

frequenza nelle patologie organiche, nelle intossicazioni da

sostanze e nei disturbi dissociativi o in caso di tumori del lobo

occipitale, epilessia temporale e disturbi metabolici come

insufficienza epatica.

Es. allucinazioni lillipuziane

Page 35: LA PERCEZIONE

OLFATTIVE e GUSTATIVEOLFATTIVE e GUSTATIVE

Spesso ricorrono associate:

1. Se si riscontrano nel corso di psicosi possono avere solitamente

un significato delirante all’interno del costrutto psicopatologico del

paziente

2. Se si presentano come unico sintomo, non correlate ad un

costrutto psicopatologico definito, si deve ipotizzare la presenza di

una sindrome cerebrale organica come ad esempio epilessia

temporale (in questo caso può costituire l’elemento nucleare

dell’aura che anticipa la crisi epilettica).

Page 36: LA PERCEZIONE

SOMATICHESOMATICHE

Si dividono in:

a)a) SuperficialiSuperficiali: possono essere atipiche o di “toccamento”(“una

mano mi stringe”), termiche (“sento il corpo congelato”),

idriche (“sento il sangue nel corpo che scorre senza fermarsi

mai”), le parestesie descritte come la sensazione di punture di

aghi o spilli;

b)b) CenesteticheCenestetiche: riguardano muscoli e articolazioni, il soggetto

può riferire di sentirsi inchiodato nel letto o di avere gli arti

legati o i muscoli contratti;

c) VisceraliViscerali: sono riferite agli organi interni.

Page 37: LA PERCEZIONE

IPNAGOGICHE E IPNOPOMPICHEIPNAGOGICHE E IPNOPOMPICHE

Si verificano quando ci si trova in fase di addormentamento e di

risveglio. Non completamente vigili, in uno stato in cui i

meccanismi di iporeattività generalizzata all’ambiente esterno, i

soggetti sperimentano la liberazione di contenuti ad alta carica

emotiva.

Il livello di strutturazione del fenomeno e allucinatorio e la capacità di critica del soggetto dipendono dal livello di vigilanza: tanto maggiore è lo stato di torpore, tanto minori sono le capacità critiche.

Page 38: LA PERCEZIONE

EXTRACAMPALIEXTRACAMPALI

Fenomeno caratterizzato dalla presenza di visioni o voci, le prime “viste” le seconde “udite” al di là del campo uditivo o visivo: i pazienti hanno visioni o sentono voci che provengono da posti lontani anche chilometri oppure esprimono la certezza visiva della presenza di qualcuno alle loro spalle che segue tutti i loro movimenti

Possono comparire nella schizofrenia oppure in patologie organiche quali l’epilessia

Page 39: LA PERCEZIONE

UDITIVE

-rumori, suoni, fruscii-imperative -colloquio di voci-commento degli atti-eco del pensiero

VISIVE

-lampi, luci, bagliori-persone, animali, cose,-scene

- schizofrenia- depressione maggiore- delirium- disturbi cognitivi

- schizofrenia- disturbi da sostanze- delirium- disturbi cognitivi

OLFATTIVE E GUSTATIVE

-cattivi odori-cattivi sapori

- schizofrenia- disturbi deliranti- epilessia temporale

LE MODALITA’ DI MANIFESTAZIONELE MODALITA’ DI MANIFESTAZIONE

Page 40: LA PERCEZIONE

TATTILI

-sentirsi toccare-sentirsi bruciare

- schizofrenia- disturbi da sostanze

CENESTOPATICHE

-trasformazione -possessione

- schizofrenia- disturbi deliranti- disturbi da sostanze

LE MODALITA’ DI MANIFESTAZIONELE MODALITA’ DI MANIFESTAZIONE

Page 41: LA PERCEZIONE

4. PSEUDOALLUCINAZIONI4. PSEUDOALLUCINAZIONIFenomeno che viene collocato nello spazio interno soggettivo,

privo di una proiezione esterna, caratterizzato da intrusività e

indesideratezza, poiché compare indipendentemente dalla

volontà.

Sono caratterizzate da almeno 2 qualità:

a. Sono percezioni esperite come collocate nello spazio interno soggettivo

b. Sono considerate non come dispercezioni concrete o reali, per le quali il rapporto di realtà rimane inalterato.

Si tratta di esperienze figurative spesso descritte “come se” che

interessano la percezione visiva, uditiva o tattile, ma sempre

prive di correlati esterni.

Page 42: LA PERCEZIONE

Le PSEUDOALLUCINAZIONIPSEUDOALLUCINAZIONI si differenziano da altri sintomi

psicopatologici quali allucinazioni, esperienze dissociative e

immaginazione vivida attraverso:

1. L’analisi degli aspetti formali della percezione,

2.La modalità percettiva,

3.La complessità del fenomeno,

4.Il grado di consapevolezza o volontarietà,

5.La correlazione con altri disturbi del pensiero o eventi traumatici.

4. PSEUDOALLUCINAZIONI4. PSEUDOALLUCINAZIONI

Page 43: LA PERCEZIONE

ILLUSIONE

ALLUCINAZIONE

Percezione sensoriale distorta di uno stimolo esterno realmente presente

Percezione sensoriale in assenza di oggetto, vissuta con netta rilevanza e precisa localizzazione nello spazio

PSEUDOALLUCINAZIONE Dispercezione percepita come interna al soggetto

ALLUCINOSI Fenomeni analoghi alle allucinazioni, ma attivamente criticate dal soggetto

Page 44: LA PERCEZIONE

FISIOPATOLOGIA E CIRCUITIFISIOPATOLOGIA E CIRCUITI

STUDI DI BIOCHIMICASTUDI DI BIOCHIMICAPropongono l’uso di modelli che

includono lo studio dei disturbi

d’abuso di sostanze e gli studi di

psicofarmacologia.

TECNICHE TECNICHE ISTOPATOLOGICHEISTOPATOLOGICHE

Funzionali alla ricerca

di alterazioni di tipo

lesionale in

determinate aree

cerebrali.

Page 45: LA PERCEZIONE

La stimolazione elettrica può scatenare esperienze di tipo

allucinatorio facendo rievocare tracce mnestiche memorizzate nel

cervello, caratteristicamente diverse a seconda dell’area corticale

stimolata.

La stimolazione del lobo occipitale produce

allucinazioni visive elementari come flash colorati o luci

scintillanti;

La stimolazione delle aree occipito-temporali evoca

allucinazioni visive più complesse;

La stimolazione del lobo temporale provoca, invece,

allucinazioni uditive, visive e gustative complesse

FISIOPATOLOGIA E CIRCUITIFISIOPATOLOGIA E CIRCUITI

Page 46: LA PERCEZIONE

L’introduzione di tecniche quali la fRMN, la PET, la SPECT ha

consentito di ipotizzare che alla base dei fenomeni dispercettivi vi

sia una disfunzione circuitale piuttosto che la presenza di una

lesione specifica secondo una ipotesi localizzatoria.

Si evidenzia la presenza di un disegno

funzionale simile a quello di un soggetto

normale che ascolta la propria voce, con un

incremento del metabolismo nell’area di Broca

nell’emisfero destro e un decremento del

metabolismo nell’area di Wernicke (Cleghorn,

1993; McGuire, 1993)

FISIOPATOLOGIA E CIRCUITIFISIOPATOLOGIA E CIRCUITI

Page 47: LA PERCEZIONE

FISIOPATOLOGIA E CIRCUITI

• Ruolo di alcuni circuiti neuronali che utilizzano come neuromediatore la

dopamina e la serotonina nella patogenesi delle allucinazioni: sostenuto

dalle evidenze di comparsa di allucinazioni in pazienti affetti da morbo di

Parkinson in trattamento con L-Dopa

• Il meccanismo d’azione dei neurolettici è strettamente correlato con la

capacità di blocco dei recettori D2-D4 della dopamina e con la capacità di

"frenare” l’iperattività dopaminergica. Tale azione farmacologica è in grado

di sostenere l’ipotesi di un'iperattività dopaminergica probabilmente a

livello mesolimbico come momento patogenetico delle allucinazioni

Page 48: LA PERCEZIONE

FISIOPATOLOGIA E CIRCUITI

• L’ acetilcolina sembra avere un cruciale ruolo di neuromodulazione

del processo cerebrale di conversione, anche in contesti ambigui, di

uno stimolo visivo in una percezione avente significato (Yu e Dayan,

2002)

• Diverse indagini sembrano confermare l’implicazione della

neuromodulazione dopaminergica della funzione colinergica sui

processi che portano alle manifestazioni allucinatorie. Così come per la

schizofrenia, le condizioni cliniche in cui sono stati riconosciuti deficit

colinergici e una frequenza significativa di allucinazioni visive risultano

essere il disturbo di Alzheimer, la demenza e il disturbo di Parkinson

(Patel et al., 2010).

Page 49: LA PERCEZIONE

FISIOPATOLOGIA E CIRCUITI

• Dati a favore della specializzazione emisferica delle allucinazioni:

studi basati sull’origine delle allucinazioni uditive in pazienti

schizofrenici suggeriscono un’attivazione elettiva dell’emisfero sinistro,

particolarmente del lobo temporale.

• Studi di RMN hanno evidenziato una correlazione direttamente

proporzionale tra una riduzione di volume della circonvoluzione

temporale superiore e dell’amigdala sinistra e la gravità, in termini di

frequenza ed intensità, dei sintomi allucinatori (Patel et al., 2010).

Page 50: LA PERCEZIONE

FISIOPATOLOGIA E CIRCUITI

Studio condotto in pazienti con allucinazioni di tipo uditivo, applicando una tecnologia innovativa in grado di analizzare le aree corticali e il flusso di informazioni trasmesse tramite i fasci di fibre di

sostanza bianca che le connettono (Fiber Tracking)

maggior attivazione delle fibre della parte laterale del fascicolo arcuato che connettono l’area di Broca all’area di Wernicke, cioè la

via di connessione di aree frontali deputate alla generazione di parole con aree uditive specifiche per la ricezione di questo segnale

Il costituirsi del fenomeno dispercettivo allucinatorio potrebbe originarsi da una erronea attribuzione all’esterno di un pensiero

generato internamente

Hubl, 2004

Page 51: LA PERCEZIONE

FISIOPATOLOGIA E CIRCUITI

Conferma dell’efficacia terapeutica di trattamenti di

rTMS nelle regioni temporoparietali sui fenomeni di

allucinazione uditiva, consentendo una diminuzione di

questi sintomi negli schizofrenici e un miglioramento

delle performance degli stessi nelle prove di

automonitoraggio verbale (Taber & Hurley,2007)

Page 52: LA PERCEZIONE

SEMEIOTICA E TESTSEMEIOTICA E TEST

• Analisi degli aspetti neurofisiologiciAnalisi degli aspetti neurofisiologici: utili nel discriminare

un eventuale danno a livello della via che dal recettore

raggiunge la corteccia cerebrale specifica per la codifica dello

stimolo.

• Colloquio psichiatricoColloquio psichiatrico: consente di qualificare la natura

“psicogena”del sintomo attraverso un’indagine accurata circa

le modalità di comparsa e di evoluzione del sintomo,

l’attribuzione di significato dato dal paziente e la modulabilità

del fenomeno con strategie farmacologiche.

Page 53: LA PERCEZIONE

SEMEIOTICA E TESTSEMEIOTICA E TEST

• Rilievo delle qualità specifiche delle allucinazioniRilievo delle qualità specifiche delle allucinazioni come

l’area sensoriale interessata, l’intensità, la frequenza, la

durata, il contenuto e il vissuto emotivo

• Ausilio di scale di valutazioneAusilio di scale di valutazione quali la Scale for the

Assessment of Positive Symptoms (SAPS) e la Positive and

Negative Schizophrenic Symptoms (PANS)

Page 54: LA PERCEZIONE

DISCUTIAMONE INSIEME…

Page 55: LA PERCEZIONE
Page 56: LA PERCEZIONE

Simons et al., 2010

• Il monitoraggio dell’azione verbale potrebbe contribuire alla disitinzione

del linguaggio come prodotto da sé o da altri

•Se il monitoraggio è deficitario, il pensiero verbale non è riconosciuto

come generato da sé: ESPERIENZA DELLE ALLUCINAZIONI

((Feinberg, 1978)

• Nei soggetti sani il processo di monitoraggio è associato all’attivazione

della corteccia prefrontale sinistra e alla deattivazione delle cortecce

temporali sinistra e destra

BACKGROUND

Page 57: LA PERCEZIONE

Simons et al., 2010

Studi di imaging (Shergill et al., 2003; Shergill et al., 2000):

• Rispetto ai controlli sani, durante un compito di inner speech, nei

pazienti con allucinazioni si è osservato una attivazione normale del giro

frontale inferiore sinistro e una riduzione della attivazione della corteccia

temporale destra

Coinvolgimento dell’inner speech nelle allucinazioni?

Page 58: LA PERCEZIONE

Simons et al., 2010

• Studio di fMRI nei soggetti con schizofrenia con allucinazioni uditive e

nei soggetti sani durante compiti di inner speech e di ascolto

IPOTESI

• Compito di inner speech porta ad una attenuazione della corteccia

temporale nei soggetti sani; negli schizofrenici invece ci aspettiamo una

attenuazione meno significativa della corteccia temporale, a sostegno

della presenza di deficit nel l’automonitoraggio verbale

• Rispetto all’attivazione della corteccia frontale inferiore durante l’ascolto

verbale, il compito di inner speech potrebbe essere correlato ad un

maggiore attivazione di questa area in entrambi i gruppi

Page 59: LA PERCEZIONE

Simons et al., 2010

METODO

• 15 pazienti maschi affetti da schizofrenia con esperienza di allucinazioni

uditive; TF stabile VS 15 soggetti maschi sani

•Durante fMRI i soggetti sono stati sottoposti a sei blocchi controbilanciati

composti da: 4 sessioni di ascolto di frasi complesse; 4 sessioni di inner

speech, 4 sessioni di silenzio

• PROVA DI ASCOLTO: stimolo uditivo (frase) -> stimol visivo: “ascolta il

prossimo stimolo uditivo”-> stimolo uditivo identico al primo

• PROVA DI INNER SPEECH: stimolo uditivo (frase) -> stimolo visivo:

“ripeti mentalmente la frase ascoltata e poi schiaccia il bottone”

Page 60: LA PERCEZIONE

Simons et al., 2010

RISULTATI

In entrambi i gruppi:

• Durante il compito di inner speech è stata individuata una maggiore

attivazione del giro frontale inferiore sinistro e del giro cingolato anteriore

rispetto a quanto rilevato durante il compito di ascolto

• Durante la prova di ascolto si è notata una maggiore attivazione del giro

temporale superiore destro, del giro temporale trasversale sinistro e del

lobo parietale inferiore destro rispetto alla prova di inner speech

Page 61: LA PERCEZIONE

Simons et al., 2010

RISULTATI

Durante l’inner speech i sani mostrano una attivazione più

ridotta del giro temporale superiore sinistro, i pazienti invece

non mostrano differenze nell’attivazione di questa area

durante le due prove

Page 62: LA PERCEZIONE

Simons et al., 2010

DISCUSSIONE

• Nessun deficit di ascolto negli schizofrenici con AVH

• Nei sani la diminuzione della attivazione della corteccia temporale

durante l’inner speech permette l’automonitoraggio

• Negli schizofrenici invece si assiste ad un deficit nella capacità di

automonitoraggio durante il pensiero verbale: il fallimento

dell’attenuazione della corteccia temporale determina l’attribuzione

esterna del materiale verbale pordotto-> ALLUCINAZIONI UDITIVE

Il giro cingolato anteriore potrebbe agire come modulatorre top-

down dell’attività del giro temporale superiore sinistro e consentire

così l’attribuzione esterna dell’inner speech