La Pedagogia sociale in Italia identità, problemi, metodi e prospettive Dott. Elvira Lozupone...

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La Pedagogia La Pedagogia sociale in Italia sociale in Italia identità, identità, problemi, metodi e problemi, metodi e prospettive prospettive Dott. Elvira Lozupone Università di Dott. Elvira Lozupone Università di Roma, Tor Vergata Roma, Tor Vergata Università di Granada, Maggio 2009 Università di Granada, Maggio 2009 Dottorato Internazionale in Scienze Dottorato Internazionale in Scienze dell’educazione dell’educazione

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La Pedagogia La Pedagogia sociale in Italiasociale in Italia

identità, problemi, identità, problemi, metodi e metodi e

prospettiveprospettiveDott. Elvira Lozupone Università di Roma, Tor Dott. Elvira Lozupone Università di Roma, Tor

VergataVergata

Università di Granada, Maggio 2009Università di Granada, Maggio 2009

Dottorato Internazionale in Scienze Dottorato Internazionale in Scienze dell’educazionedell’educazione

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Le origini: PlatoneLe origini: Platone

“Non si permette loro di essere liberi finché non abbiano organizzato entro di essi, come in uno stato, una costituzione e coltivando la loro parte migliore con la migliore nostra, non abbiamo insediato nel fanciullo al nostro posto un guardiano e governatore simile a noi. Allora soltanto possiamo lasciarlo libero” (La repubblica libro IX,590c-591a)

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PESTALOZZI IL PADRE PESTALOZZI IL PADRE ISPIRATOREISPIRATORE

Il suo lavoro presso istituti per bambini Il suo lavoro presso istituti per bambini svantaggiati e orfani e gli scritti teoretici in svantaggiati e orfani e gli scritti teoretici in particolare di “Leonardo e Gertrude” e particolare di “Leonardo e Gertrude” e “Come Gertrude educa i suo figli” tracciano i “Come Gertrude educa i suo figli” tracciano i punti della sua pedagogia che costituiscono i punti della sua pedagogia che costituiscono i prodromi del lavoro sociale e della pedagogia prodromi del lavoro sociale e della pedagogia sociale: l’importanza dell’influenza sociale: l’importanza dell’influenza dell’ambiente nella formazione e la necessità dell’ambiente nella formazione e la necessità di attività intenzionali per uno sviluppo di attività intenzionali per uno sviluppo positivo del fanciullo che corrispondono alle positivo del fanciullo che corrispondono alle mete del lavoro educativo socialemete del lavoro educativo sociale

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Una disciplina giovaneUna disciplina giovane La pedagogia sociale è una pedagogia molto giovane che La pedagogia sociale è una pedagogia molto giovane che

nasce in Germania a seguito delle profonde nasce in Germania a seguito delle profonde trasformazioni derivanti dalla rivoluzione industriale e trasformazioni derivanti dalla rivoluzione industriale e dai processi ad essa legati di urbanizzazione massiccia, dai processi ad essa legati di urbanizzazione massiccia, proletarizzazione dei contadini, indebolimento dei proletarizzazione dei contadini, indebolimento dei vincoli familiari e diffusa povertà. vincoli familiari e diffusa povertà.

L’intervento pedagogico sociale nasce per sovvenire alle L’intervento pedagogico sociale nasce per sovvenire alle necessità di intervenire socio educativamente in una necessità di intervenire socio educativamente in una società profondamente in crisi a partire dal 1874 e società profondamente in crisi a partire dal 1874 e prolungatasi per decenni come conseguenza di profonde prolungatasi per decenni come conseguenza di profonde alterazioni economico-industrialialterazioni economico-industriali

G.Pérez Serrano,G.Pérez Serrano, Pedagogia sociale. Educazione sociale. Pedagogia sociale. Educazione sociale. Costruzione scientifica e intervento praticoCostruzione scientifica e intervento pratico, 2010, Armando, Roma, , 2010, Armando, Roma, p.32p.32

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Il contesto sociale : la rivoluzione Il contesto sociale : la rivoluzione industrialeindustriale

Un importante aspetto del mutamento economico Un importante aspetto del mutamento economico associato alla rivoluzione industriale e all'espansione associato alla rivoluzione industriale e all'espansione demografica fu la rapida urbanizzazione.demografica fu la rapida urbanizzazione.

Ciò creò enormi problemi sociali, in quanto all'espansione Ciò creò enormi problemi sociali, in quanto all'espansione delle città non corrispose un adeguato sviluppo delle delle città non corrispose un adeguato sviluppo delle infrastrutture urbane e dei servizi sociali, e la massa dei infrastrutture urbane e dei servizi sociali, e la massa dei nuovi immigrati era perlopiù priva di tradizioni urbane. nuovi immigrati era perlopiù priva di tradizioni urbane. 

Lo scarso sviluppo e i costi elevati dei mezzi di trasporto, Lo scarso sviluppo e i costi elevati dei mezzi di trasporto, la proliferazione di occupazioni occasionali e i problemi la proliferazione di occupazioni occasionali e i problemi di approvvigionamento aggravarono le condizioni della di approvvigionamento aggravarono le condizioni della popolazione urbana, e la terra sottratta all'edilizia urbana popolazione urbana, e la terra sottratta all'edilizia urbana per la costruzione delle linee ferroviarie in un primo per la costruzione delle linee ferroviarie in un primo tempo contribuì al problema del sovraffollamento nei tempo contribuì al problema del sovraffollamento nei centri delle città. L'impatto sociale dell'urbanizzazione fu centri delle città. L'impatto sociale dell'urbanizzazione fu immensoimmenso. . 

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Il contesto sociale : la rivoluzione Il contesto sociale : la rivoluzione industrialeindustriale

La povertà, la disoccupazione e gli alti tassi di La povertà, la disoccupazione e gli alti tassi di criminalità nelle città acuirono le paure del ceto medio criminalità nelle città acuirono le paure del ceto medio accrescendone la diffidenza nei confronti degli strati accrescendone la diffidenza nei confronti degli strati inferiori, considerati socialmente pericolosi. Le inferiori, considerati socialmente pericolosi. Le differenze di classe furono accentuate dalla differenze di classe furono accentuate dalla segregazione sociale dei quartieri e dall'esperienza di segregazione sociale dei quartieri e dall'esperienza di diversi tassi di morbilità e di mortalità. diversi tassi di morbilità e di mortalità.

““Nei paesi del vecchio mondo la borghesia credeva Nei paesi del vecchio mondo la borghesia credeva fermamente che gli operai dovevano essere poveri non fermamente che gli operai dovevano essere poveri non solo perché lo erano sempre stati, ma perché solo perché lo erano sempre stati, ma perché l’inferiorità economica era un giusto e preciso indice di l’inferiorità economica era un giusto e preciso indice di inferiorità di classe”inferiorità di classe”

(E.J. Hobsbawn, il trionfo della borghesia, GIUS. Laterza& figli , (E.J. Hobsbawn, il trionfo della borghesia, GIUS. Laterza& figli , Roma-Bari, 1976, pp.311-312)Roma-Bari, 1976, pp.311-312)

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Il contesto sociale : la Il contesto sociale : la rivoluzione industrialerivoluzione industriale

Non meno sentiti dei conflitti di classe erano Non meno sentiti dei conflitti di classe erano quelli etnici, ulteriormente acuiti dalle ricorrenti quelli etnici, ulteriormente acuiti dalle ricorrenti crisi recessive nelle città e dalla crescente crisi recessive nelle città e dalla crescente competizione per il lavoro tra operai delle competizione per il lavoro tra operai delle fabbriche e lavoranti a domicilio, immigrati e fabbriche e lavoranti a domicilio, immigrati e locali, uomini e donne. Secondo un'opinione locali, uomini e donne. Secondo un'opinione corrente l'immigrazione urbana spezzava i corrente l'immigrazione urbana spezzava i legami della famiglia estesa contribuendo al legami della famiglia estesa contribuendo al crescente isolamento della famiglia nucleare.crescente isolamento della famiglia nucleare.

P. Hudson v. P. Hudson v. Rivoluzione industrialeRivoluzione industriale, Enciclopedia delle Scienze sociali , Enciclopedia delle Scienze sociali Treccani, vol.VII, Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, pp.487-Treccani, vol.VII, Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, pp.487-501501

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Disterweg-Kerchensteiner: una pedagogia Disterweg-Kerchensteiner: una pedagogia sociale di orientamento praticosociale di orientamento pratico

L’obiettivo principale dei primi teorici della pedagogia L’obiettivo principale dei primi teorici della pedagogia sociale era tentare di restituire agli individui il governo sociale era tentare di restituire agli individui il governo delle conseguenze che il progresso tecnico produceva delle conseguenze che il progresso tecnico produceva negli stili di vita. Questi pedagogisti sembravano negli stili di vita. Questi pedagogisti sembravano puntare al recupero del proprio valore come individui, puntare al recupero del proprio valore come individui, per il proletariato urbano relegato negli strati più bassi per il proletariato urbano relegato negli strati più bassi della società; alla formazione al lavoro come attività della società; alla formazione al lavoro come attività assunta responsabilmente e non come condizione assunta responsabilmente e non come condizione subita passivamente; rilanciavano il valore dell’ subita passivamente; rilanciavano il valore dell’ appartenenza alla comunità sociale come molla di un appartenenza alla comunità sociale come molla di un progresso della dignità umana che non si vuole lasciar progresso della dignità umana che non si vuole lasciar travolgere dalle costrizioni, dalla passività e travolgere dalle costrizioni, dalla passività e dall’anonimato dei nuovi agglomerati urbani.dall’anonimato dei nuovi agglomerati urbani.

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NATORP(1899)NATORP(1899) Neocriticismo – Scuola Neocriticismo – Scuola di Marburgodi Marburgo

La pedagogia sociale si è costituita come La pedagogia sociale si è costituita come riflessione filosofica, a partire dall’opera di Natorp riflessione filosofica, a partire dall’opera di Natorp nel XIX secolo. nel XIX secolo.

N. Formalizza l’ identità culturale della N. Formalizza l’ identità culturale della pedagogia sociale sul piano teoretico-pedagogia sociale sul piano teoretico-epistemologico. Il problema fondamentale è epistemologico. Il problema fondamentale è quello non solo di “fare incontrare due quello non solo di “fare incontrare due scienze - Sociologia e Pedagogia, solitamente scienze - Sociologia e Pedagogia, solitamente esteriormente separate - ma anche di esteriormente separate - ma anche di dimostrare la loro reciproca unità e dimostrare la loro reciproca unità e inseparabilità fin nelle loro più profonde inseparabilità fin nelle loro più profonde radici” radici”

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Natorp intende la pedagogia sociale come sapere Natorp intende la pedagogia sociale come sapere specificamente pedagogico in strettissimo specificamente pedagogico in strettissimo rapporto con la filosofia; particolare filosofia rapporto con la filosofia; particolare filosofia dell’educazione orientata da un obiettivo dell’educazione orientata da un obiettivo prassico.prassico.

““L’educazione dell’individuo è socialmente L’educazione dell’individuo è socialmente condizionata come una formazione umana della condizionata come una formazione umana della vita sociale è fondamentalmente condizionata da vita sociale è fondamentalmente condizionata da una educazione, dagli individui che ad essa una educazione, dagli individui che ad essa devono prendere parte e che ad essa devono devono prendere parte e che ad essa devono conformarsi.conformarsi.”. ”.

P. Natorp, P. Natorp, La pedagogia socialeLa pedagogia sociale, trad. it. Sauna, Bari, , trad. it. Sauna, Bari, 1977.1977.

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DurkheimDurkheim

Lo sforzo di D. è confutare la Lo sforzo di D. è confutare la convinzione che vi possa essere convinzione che vi possa essere “un’educazione ideale perfetta, “un’educazione ideale perfetta, valida istintivamente per tutti gli valida istintivamente per tutti gli uomini” tale sforzo é destinato a uomini” tale sforzo é destinato a fallire perché “analizzando la storia fallire perché “analizzando la storia (…) l’educazione ha variato (…) l’educazione ha variato infinitamente, secondo i tempi e infinitamente, secondo i tempi e secondo i paesi”secondo i paesi”

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Ogni società,considerata ad un dato Ogni società,considerata ad un dato momento del suo sviluppo ha un momento del suo sviluppo ha un sistema di educazione che si impone sistema di educazione che si impone agli individui con una forza agli individui con una forza irresistibile (…) Per definire irresistibile (…) Per definire l’educazione dobbiamo esaminare i l’educazione dobbiamo esaminare i sistemi educativi che esistono o che sistemi educativi che esistono o che sono esistiti, confrontarli, mettere in sono esistiti, confrontarli, mettere in luce i caratteri che sono comuniluce i caratteri che sono comuni

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Perché si abbia educazione occorre Perché si abbia educazione occorre che esista la presenza di una che esista la presenza di una generazione di adulti e di una generazione di adulti e di una generazione di giovani, nonché di un generazione di giovani, nonché di un azione esercitata di primi sui azione esercitata di primi sui secondisecondi

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Inoltre: “esistono tante specie di Inoltre: “esistono tante specie di educazioni quanti sono i differenti educazioni quanti sono i differenti ambiti sociali di questa società” e ambiti sociali di questa società” e l’educazione “varia con la classe l’educazione “varia con la classe sociale o anche semplicemente con sociale o anche semplicemente con l’ambiente” (Durkheim, 1971pp.32-l’ambiente” (Durkheim, 1971pp.32-7)7)

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L’educazione è allo stesso tempo unitaria L’educazione è allo stesso tempo unitaria e differenziata: unitaria per la sua e differenziata: unitaria per la sua ubiquità (in tutte le epoche e in tutti gli ubiquità (in tutte le epoche e in tutti gli ambienti; differenziata perché ogni ambienti; differenziata perché ogni società si fa un certo ideale di uomo di società si fa un certo ideale di uomo di quello che deve essere tanto dal punto di quello che deve essere tanto dal punto di vista morale e intellettuale e questo vista morale e intellettuale e questo ideale vale in certa misura per tutti i ideale vale in certa misura per tutti i cittadini. Questo ideale costituisce cittadini. Questo ideale costituisce sempre secondo D. il polo dell’educazionesempre secondo D. il polo dell’educazione

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Tuttavia D. che è teso a definire l’educazione Tuttavia D. che è teso a definire l’educazione come fenomeno sociale, nota come esista come fenomeno sociale, nota come esista una educazione che avviene “per le vie una educazione che avviene “per le vie dell’insegnamento propriamente detto”, ma dell’insegnamento propriamente detto”, ma anche un’azione più ampia quasi inconscia anche un’azione più ampia quasi inconscia che non è delimitabile e circoscrivibile che è che non è delimitabile e circoscrivibile che è l’azione esercitata dai genitori e dai maestri l’azione esercitata dai genitori e dai maestri sui giovani che continuamente plasma il sui giovani che continuamente plasma il bambino a contatto con l’adulto anche bambino a contatto con l’adulto anche quando la relazione non è consapevolmente quando la relazione non è consapevolmente educativaeducativa

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Concezione Concezione durkheimiana durkheimiana

dell’educazionedell’educazione Educazione come influenza esercitata Educazione come influenza esercitata

continuamente, in ogni aspetto della esistenza e continuamente, in ogni aspetto della esistenza e tempo della vita e in qualsivoglia esperienza tempo della vita e in qualsivoglia esperienza relazionalerelazionale

Distinzione tra educazione intenzionale e non Distinzione tra educazione intenzionale e non intenzionaleintenzionale

Educazione come processo unidirezionale: da Educazione come processo unidirezionale: da adulti (genitori e maestri) a non ancora adultiadulti (genitori e maestri) a non ancora adulti

In ogni caso una azione esercitata da una In ogni caso una azione esercitata da una generazione a quella successiva allo scopo di generazione a quella successiva allo scopo di adattarla alla società in cui vive = processo di adattarla alla società in cui vive = processo di socializzazionesocializzazione

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Bertolini: educazione Bertolini: educazione intenzionaleintenzionale

Adulti come professionisti Adulti come professionisti dell’educazione: orientano la crescita dell’educazione: orientano la crescita dei meno maturi, ma attraverso dei meno maturi, ma attraverso precisi contenuti d’esperienza , ma precisi contenuti d’esperienza , ma attraverso una precisa tavola di valori.attraverso una precisa tavola di valori.

Per una simile educazione gli adulti Per una simile educazione gli adulti fanno riferimento a sistemi ideologici fanno riferimento a sistemi ideologici extraeducativi di tipo religioso, extraeducativi di tipo religioso, filosofico, o politico.filosofico, o politico.

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Bertolini: educazione Bertolini: educazione intenzionaleintenzionale

La quarta area è costituita da una La quarta area è costituita da una esperienza educativa razionalmente esperienza educativa razionalmente fondata nella quale l’intenzionalità si fondata nella quale l’intenzionalità si associa ad unità di senso originarie associa ad unità di senso originarie che emergono dalla struttura stessa che emergono dalla struttura stessa dell’educazione, autoprodotte non dell’educazione, autoprodotte non ideologicamente predeterminate o ideologicamente predeterminate o ricavate da altre forme di esperienza ricavate da altre forme di esperienza umanaumana

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Tramma 2008: i livelli di Tramma 2008: i livelli di intenzionalitàintenzionalità

Esp. Intenzionali: consapevole intento di Esp. Intenzionali: consapevole intento di stimolare apprendimento anche stimolare apprendimento anche prescindendo da metodologie specifiche e prescindendo da metodologie specifiche e predisposizione di ambienti idonei allo predisposizione di ambienti idonei allo scopo. Da famiglia a scuola da corsi di scopo. Da famiglia a scuola da corsi di guida a conferenze.guida a conferenze.

Dichiarano esplicitamente i propri intenti Dichiarano esplicitamente i propri intenti presentano spesso un assetto organizzativo presentano spesso un assetto organizzativo (compresenza di docenti e discenti (compresenza di docenti e discenti asimmetria di conoscenze, valutazione asimmetria di conoscenze, valutazione diretta o indiretta dell’apprendimento diretta o indiretta dell’apprendimento

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Tramma: i livelli di Tramma: i livelli di intenzionalitàintenzionalità

Ma anche: iniziative molto diversa come Ma anche: iniziative molto diversa come qualità struttura modalità attuative che pure qualità struttura modalità attuative che pure hanno l’obiettivo di stimolare nei singoli e/o hanno l’obiettivo di stimolare nei singoli e/o nella collettività apprendimenti di varia nella collettività apprendimenti di varia natura: campagne pubblicitarie con obiettivi natura: campagne pubblicitarie con obiettivi di educazione sanitaria AIDS, campagne di educazione sanitaria AIDS, campagne pubblicitarie informative su servizi e pubblicitarie informative su servizi e opportunità per stimolarne l’accesso; opportunità per stimolarne l’accesso; racconti di vite o episodi virtuosi e utilizzo di racconti di vite o episodi virtuosi e utilizzo di simboli manifestazioni politiche e culturali simboli manifestazioni politiche e culturali per attrarre o inrtimidire o convincereper attrarre o inrtimidire o convincere

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Tramma - Livelli di intenzionalità: Tramma - Livelli di intenzionalità: esperienze non intenzionaliesperienze non intenzionali

Generano apprendimento pur non essendovi Generano apprendimento pur non essendovi una chiara esplicitazione dell’intento. una chiara esplicitazione dell’intento. All’interno di relazioni tra coetanei, incontro All’interno di relazioni tra coetanei, incontro con culture differenti.con culture differenti.

L’incontro con una persona , uno spettacolo (i L’incontro con una persona , uno spettacolo (i film americani) o organizzazione di spazi film americani) o organizzazione di spazi (centro residenziale o serpentone di Corviale, (centro residenziale o serpentone di Corviale, ma anche i climi all’interno di istituzioni dove ma anche i climi all’interno di istituzioni dove avviene educazione intenzionale (lassismo o avviene educazione intenzionale (lassismo o impegno da parte di docenti nella scuola o impegno da parte di docenti nella scuola o genitore che infrange ripetutamente il codice genitore che infrange ripetutamente il codice della stradadella strada

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Tramma – Livelli di intenzionalità: Tramma – Livelli di intenzionalità: esperienze esperienze non dichiaratamente non dichiaratamente

intenzionaliintenzionali Costituiscono una terra di mezzo: Costituiscono una terra di mezzo:

l’intenzionalità non è dichiarata , ma l’intenzionalità non è dichiarata , ma esiste.esiste.

Dalle campagne di disinformazione Dalle campagne di disinformazione promosse da politici tramite i media promosse da politici tramite i media ecc. alla disposizione dei prodotti nei ecc. alla disposizione dei prodotti nei supermercati, atti terroristici, alla supermercati, atti terroristici, alla promozione delle attività sportive trai promozione delle attività sportive trai giovani per allontanarli “dai pericoli” .giovani per allontanarli “dai pericoli” .

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Un altro momento di cambio epocale: Un altro momento di cambio epocale: dalla ricostruzione al Sessantottodalla ricostruzione al Sessantotto

Un altro momento di cambio epocale Un altro momento di cambio epocale viene identificato in Italia alla fine del viene identificato in Italia alla fine del cosiddetto ‘boom economico’che va dal cosiddetto ‘boom economico’che va dal dopoguerra alla fine degli anni ’70.dopoguerra alla fine degli anni ’70.

Uscita ferita, come tutte le nazioni Uscita ferita, come tutte le nazioni coinvolte dal secondo conflitto mondiale, coinvolte dal secondo conflitto mondiale, l’Italia pensa alla ricostruzione: l’Italia pensa alla ricostruzione: ricostruire un paese significa ridare alla ricostruire un paese significa ridare alla collettività, memoria, unità, sviluppo, collettività, memoria, unità, sviluppo, miglioramento nelle condizioni di vita.miglioramento nelle condizioni di vita.

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Dalla ricostruzione al SessantottoDalla ricostruzione al Sessantotto

Ciò avviene a partire dalla progressiva Ciò avviene a partire dalla progressiva istituzionalizzazione e si coagula intorno al welfare: istituzionalizzazione e si coagula intorno al welfare: accanto al calendario ecclesiastico si fonda un accanto al calendario ecclesiastico si fonda un calendario laico di feste nazionali, custode della calendario laico di feste nazionali, custode della memoria; lo stato si fa garante dell’assistenza e della memoria; lo stato si fa garante dell’assistenza e della coesione sociale attraverso l’assicurazione per tutti di coesione sociale attraverso l’assicurazione per tutti di condizioni minime di benessere: assistenza sociale e condizioni minime di benessere: assistenza sociale e sanitaria, un fondo pensionistico, assistenza ai sanitaria, un fondo pensionistico, assistenza ai disoccupati e agli indigenti.disoccupati e agli indigenti.

Il patto sociale implica da parte dei cittadini il Il patto sociale implica da parte dei cittadini il mantenimento della coesione sociale attraverso mantenimento della coesione sociale attraverso l’adesione a percorsi di vita omogenei e stabili, l’adesione a percorsi di vita omogenei e stabili, istruzione di base per tutti, famiglia, casa, lavoro, istruzione di base per tutti, famiglia, casa, lavoro, pensionamentopensionamento

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La rivoluzione di fine anni Sessanta La rivoluzione di fine anni Sessanta mette in discussione il patto socialemette in discussione il patto sociale

nel sistema di welfare si aprano nel sistema di welfare si aprano rapidamente delle falle: troppe persone, rapidamente delle falle: troppe persone, troppe richieste e l’impossibilità da troppe richieste e l’impossibilità da parte dello stato di evaderle,)parte dello stato di evaderle,)

il ritrovato ed accresciuto benessere, il ritrovato ed accresciuto benessere, l’innalzamento del livello di istruzione l’innalzamento del livello di istruzione giova all’autocoscienza degli individui giova all’autocoscienza degli individui che iniziano a sentirsi stretti nelle che iniziano a sentirsi stretti nelle maglie del Patto socialemaglie del Patto sociale

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Valorizzazione Valorizzazione dell’individualità e dell’individualità e

deistituzionalizzazionedeistituzionalizzazione il mito dell’autorealizzazione, della il mito dell’autorealizzazione, della

creatività, dell’iniziativa personale, creatività, dell’iniziativa personale, l’emergere della soggettività, di percorsi di l’emergere della soggettività, di percorsi di vita autonomi, (la liberazione sessuale) lo vita autonomi, (la liberazione sessuale) lo svilimento della famiglia patriarcale e dei svilimento della famiglia patriarcale e dei padri stessi, denunciata dalla psicoanalisi le padri stessi, denunciata dalla psicoanalisi le cui importanti acquisizioni diventano di cui importanti acquisizioni diventano di dominio comune (moscovici le dominio comune (moscovici le rappresentazioni sociali), la rappresentazioni sociali), la descolarizzazione (illich), la generale descolarizzazione (illich), la generale deistituzionalizzazionedeistituzionalizzazione

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Anni di piomboAnni di piombo

Gli anni a cavallo tra il Sessanta e il Gli anni a cavallo tra il Sessanta e il Settanta con la fine del trentennio Settanta con la fine del trentennio d’oro figurano tra le pagine più buie d’oro figurano tra le pagine più buie nella storia d’Italia con le lotte nella storia d’Italia con le lotte eversive e nel resto del mondo con la eversive e nel resto del mondo con la guerra fredda e i connessi timori per guerra fredda e i connessi timori per la corsa agli armamenti e il rischio la corsa agli armamenti e il rischio atomico. atomico.

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Svolta antropologicaSvolta antropologica

Questi fatti segnano l’ingresso in Questi fatti segnano l’ingresso in un’epoca caratterizzata da quella un’epoca caratterizzata da quella che si potrebbe definire la ‘svolta che si potrebbe definire la ‘svolta antropologica’ del Novecento antropologica’ del Novecento caratterizzata dalla fine delle ‘grandi caratterizzata dalla fine delle ‘grandi narrazioni’ e dallo sviluppo narrazioni’ e dallo sviluppo dell’individualismo, unitamente alle dell’individualismo, unitamente alle spinte filosofiche del relativismo e spinte filosofiche del relativismo e del pensiero debole. del pensiero debole.

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Pedagogia sociale: un Pedagogia sociale: un ruolo criticoruolo critico

Di fronte ai caratteristici movimenti di Di fronte ai caratteristici movimenti di ‘massa’, e la messa in discussione ‘massa’, e la messa in discussione generalizzata delle istituzioni in tutte le loro generalizzata delle istituzioni in tutte le loro forme, la pedagogia sociale si attribuisce un forme, la pedagogia sociale si attribuisce un ruolo critico, nei confronti di un progresso ruolo critico, nei confronti di un progresso che non tiene conto delle conseguenze sulle che non tiene conto delle conseguenze sulle categorie minoritarie e solleva questioni che categorie minoritarie e solleva questioni che riguardano l’attenzione agli individui come riguardano l’attenzione agli individui come tali come prevenzione dai rischi di tali come prevenzione dai rischi di riproduzione dell’esclusione sociale all’interno riproduzione dell’esclusione sociale all’interno delle scuole denunciati da D. Milani.delle scuole denunciati da D. Milani.

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Verso la fine del XX° secoloVerso la fine del XX° secolo

““Tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta assistiamo ad un processo di complessificazione, Settanta assistiamo ad un processo di complessificazione, articolazione e differenziazione del sapere pedagogico” e, articolazione e differenziazione del sapere pedagogico” e, dalla pedagogia come scienzdalla pedagogia come scienzaa dell’educazione, al dell’educazione, al singolare,  si passa alle scienzsingolare,  si passa alle scienzee dell’educazione, al plurale. dell’educazione, al plurale.

In Italia il teorico di questo passaggio alle scienze In Italia il teorico di questo passaggio alle scienze dell’educazione è Visalberghi il quale non solo applica alla dell’educazione è Visalberghi il quale non solo applica alla sua enciclopedia pedagogica il nuovo concetto di scienza sua enciclopedia pedagogica il nuovo concetto di scienza consistente sostanzialmente in assunzione di un metodo consistente sostanzialmente in assunzione di un metodo per dare conto di concetti organizzati in strutture logiche.per dare conto di concetti organizzati in strutture logiche.

La Pedagogia Generale non si perde nello schema di La Pedagogia Generale non si perde nello schema di Visalberghi, ma ne rimane l’imprescindibile premessa Visalberghi, ma ne rimane l’imprescindibile premessa filosofica, come un indispensabile cappello teorico.filosofica, come un indispensabile cappello teorico.

A. Visalberghi (a cura di) A. Visalberghi (a cura di) Pedagogia e scienze dell’educazionePedagogia e scienze dell’educazione, , Mondadori, Milano 1978Mondadori, Milano 1978

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Inizio dell’era della Inizio dell’era della globalizzazione globalizzazione

economica (1989)economica (1989) L’ingresso nella cosiddetta era della L’ingresso nella cosiddetta era della

globalizzazione si colloca convenzionalmente alla globalizzazione si colloca convenzionalmente alla fine degli anni Ottanta a seguito della caduta del fine degli anni Ottanta a seguito della caduta del muro di Berlino nel 1989muro di Berlino nel 1989

L’effetto più evidente della globalizzazione è L’effetto più evidente della globalizzazione è l’interdipendenza sempre più forte, tra piani l’interdipendenza sempre più forte, tra piani diversi della realtà sociale, economico–finanziaria, diversi della realtà sociale, economico–finanziaria, politica e ambientale in differenti contesti del politica e ambientale in differenti contesti del mondo. I processi di globalizzazione, pur mondo. I processi di globalizzazione, pur determinando effetti positivi, tendono ad determinando effetti positivi, tendono ad aggravare gli squilibri socioeconomici e a rendere aggravare gli squilibri socioeconomici e a rendere la politica subalterna all’economiala politica subalterna all’economia

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L’ingresso nel Terzo L’ingresso nel Terzo MillennioMillennio

Gli anni a cavallo della svolta del Gli anni a cavallo della svolta del secolo coinvolsero il mondo secolo coinvolsero il mondo pedagogico a ‘tirare le fila’ della pedagogico a ‘tirare le fila’ della ricerca compiuta al fine di tracciare i ricerca compiuta al fine di tracciare i possibili orizzonti per sviluppo possibili orizzonti per sviluppo sociale nel suo insieme e dello sociale nel suo insieme e dello sviluppo teoretico della disciplinasviluppo teoretico della disciplina

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Quella del terzo millennio sarà probabilmente una Quella del terzo millennio sarà probabilmente una società consensuale (…) al cui interno i pochi specialisti società consensuale (…) al cui interno i pochi specialisti e tecnocrati che lavoreranno conteranno di più, ma tutti e tecnocrati che lavoreranno conteranno di più, ma tutti gli altri svolgeranno compiti più opportunamente gli altri svolgeranno compiti più opportunamente adeguati a se stessi , al loro modo di essere quindi al adeguati a se stessi , al loro modo di essere quindi al loro tempo storico. Essi non saranno abbandonati dai loro tempo storico. Essi non saranno abbandonati dai “pochi” a se stessi: anzi l’“pochi” a se stessi: anzi l’otiumotium sarà considerato fulcro sarà considerato fulcro dell’esistenza e consisterà in un insieme di attività dell’esistenza e consisterà in un insieme di attività ludiche e ricreative, cmq in un insieme di occasioni in ludiche e ricreative, cmq in un insieme di occasioni in grado di coprire proficuamente il tempo liberato dal grado di coprire proficuamente il tempo liberato dal facchinaggio delle attività lavorative e dal peso della facchinaggio delle attività lavorative e dal peso della sopravvivenza per far durare le istituzioni della societàsopravvivenza per far durare le istituzioni della società

M. L. Iavarone , M. Striano M. L. Iavarone , M. Striano Questioni di pedagogia sociale , Questioni di pedagogia sociale , 2000, 2000, p24p24

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Difficile ancora oggi stabilire uno Difficile ancora oggi stabilire uno statuto epistemologico preciso per la statuto epistemologico preciso per la

pedagogia sociale…pedagogia sociale… La pedagogia oggi va assumendo il carattere della La pedagogia oggi va assumendo il carattere della

complessità che caratterizza la nostra società e, se complessità che caratterizza la nostra società e, se prima era legata allo studio del bambino e alla prima era legata allo studio del bambino e alla preparazione del maestro,come pure alle grandi riforme preparazione del maestro,come pure alle grandi riforme legate al sistema scolastico, oggi è spinta ad aprirsi alle legate al sistema scolastico, oggi è spinta ad aprirsi alle diverse età della vita, non solo all’infanzia o diverse età della vita, non solo all’infanzia o all’adolescenza ma anche all’adultità e alla vecchiaia, e all’adolescenza ma anche all’adultità e alla vecchiaia, e ai diversi ambienti di vita, scolastici ed extrascolastici, ai diversi ambienti di vita, scolastici ed extrascolastici, formali e non formali, sempre alla ricerca di nuovi formali e non formali, sempre alla ricerca di nuovi contenuti educativi quali quello dell’educazione per contenuti educativi quali quello dell’educazione per tutta la vita, l’educazione alla convivenza democratica, tutta la vita, l’educazione alla convivenza democratica, l’educazione interculturale, l’educazione alla pace… l’educazione interculturale, l’educazione alla pace… Tutto il campo dell’educazione si è dilatato, Tutto il campo dell’educazione si è dilatato, comprendendo una molteplicità di soggetti e di contesti. comprendendo una molteplicità di soggetti e di contesti. Per questa ragione, in fase di studio e di ricerca, si Per questa ragione, in fase di studio e di ricerca, si privilegia un approccio multidisciplinare alle privilegia un approccio multidisciplinare alle problematiche educative, sempre più definibile dalla problematiche educative, sempre più definibile dalla categoria della complessità.categoria della complessità.

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La pedagogia sociale , oggiLa pedagogia sociale , oggi

In questa nostra stagione definita, sia pure con varie In questa nostra stagione definita, sia pure con varie accezioni e sfumature, dalla complessità e dalla accezioni e sfumature, dalla complessità e dalla globalizzazione le grandi masse finanziarie di investimento globalizzazione le grandi masse finanziarie di investimento condizionano la vita di intere popolazioni, la loro identità condizionano la vita di intere popolazioni, la loro identità culturale, lo stile di vita, spesso la sopravvivenza.culturale, lo stile di vita, spesso la sopravvivenza.

Gli aspetti formativi di questa eterogenea e dinamica Gli aspetti formativi di questa eterogenea e dinamica realtà sociale diventano di importanza essenziale sia nella realtà sociale diventano di importanza essenziale sia nella lettura dei fenomeni sia nella proposta e nella protesta di lettura dei fenomeni sia nella proposta e nella protesta di un sapere pedagogico che si fa intervento sociale. Le sue un sapere pedagogico che si fa intervento sociale. Le sue aree di intervento – dalla scuola come istituzione sociale, aree di intervento – dalla scuola come istituzione sociale, alle varie agenzie formative, all’associazionismo al alle varie agenzie formative, all’associazionismo al volontariato ecc.. – riguardano tutte le questioni già volontariato ecc.. – riguardano tutte le questioni già affrontate dalla pedagogia generale ma colte entro linee affrontate dalla pedagogia generale ma colte entro linee prospettiche sociali, mentre nelle istanze sociali si cerca di prospettiche sociali, mentre nelle istanze sociali si cerca di cogliere il fenomeno educativo.cogliere il fenomeno educativo.

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IzzoIzzo ““la pedagogia Sociale si distingue dalla pedagogia generale in quanto, pur la pedagogia Sociale si distingue dalla pedagogia generale in quanto, pur

condividendone l’intero apparato teorico, rileva e approfondisce quelle condividendone l’intero apparato teorico, rileva e approfondisce quelle tematiche che si riferiscono all’impegno educativo in seno alla realtà tematiche che si riferiscono all’impegno educativo in seno alla realtà sociale. L’unità e la specificità epistemologiche della pedagogia sociale sociale. L’unità e la specificità epistemologiche della pedagogia sociale nascono dal rapporto dell’educazione con i condizionamenti e i bisogni nascono dal rapporto dell’educazione con i condizionamenti e i bisogni macro e microsociali. macro e microsociali.

Studiare, ad esempio, i condizionamenti (positivi o negativi) in ordine al Studiare, ad esempio, i condizionamenti (positivi o negativi) in ordine al successo della crescita umana, nella conquista della libertà, ecc. derivanti successo della crescita umana, nella conquista della libertà, ecc. derivanti dall’estrazione sociale dei soggetti, dalla loro cultura di origine (in rapporto dall’estrazione sociale dei soggetti, dalla loro cultura di origine (in rapporto al monoculturalismo, al monolinguismo ufficiali), dai metodi didattici più o al monoculturalismo, al monolinguismo ufficiali), dai metodi didattici più o meno improntati alla pratica del dominio (vedi Freire) e dalla meno improntati alla pratica del dominio (vedi Freire) e dalla passivizzazione-omologazione dei mass-media, ecc, significa aprire la strada passivizzazione-omologazione dei mass-media, ecc, significa aprire la strada ad una concezione e ad una prassi della vita educativa più conformi ai ad una concezione e ad una prassi della vita educativa più conformi ai bisogni del mondo in cui viviamo. L’esperto di pedagogia sociale (…) bisogni del mondo in cui viviamo. L’esperto di pedagogia sociale (…) prende consapevolezza dei dati di una determinata situazione, del prende consapevolezza dei dati di una determinata situazione, del comportamento delle persone singole e dei dinamismi interni ai gruppi comportamento delle persone singole e dei dinamismi interni ai gruppi sociali con l’impegno di realizzare le migliori condizioni possibili per i sociali con l’impegno di realizzare le migliori condizioni possibili per i processi formativi”.processi formativi”.

D. Izzo individua quattro indirizzi di ricerca propri della pedagogia sociale, D. Izzo individua quattro indirizzi di ricerca propri della pedagogia sociale, quali: la riflessione sull’educazione in genere, quella sull’educazione nella quali: la riflessione sull’educazione in genere, quella sull’educazione nella società, attraverso e per la società, quella sui casi di necessità, nel senso società, attraverso e per la società, quella sui casi di necessità, nel senso sia del soccorso che della prevenzione, quella, infine, come aiuto per sia del soccorso che della prevenzione, quella, infine, come aiuto per formare l’uomo alla socialità, al senso di appartenenza, alla responsabilità formare l’uomo alla socialità, al senso di appartenenza, alla responsabilità civile, al servizio verso gli altri.civile, al servizio verso gli altri.

Cfr. D. IZZO, Cfr. D. IZZO, Manuale di pedagogia socialeManuale di pedagogia sociale, Bologna, Clueb,1997. , Bologna, Clueb,1997.

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SarracinoSarracino

“ “La pedagogia Sociale, quindi, mentre si preoccupa di fornire La pedagogia Sociale, quindi, mentre si preoccupa di fornire indicazioni etiche, sociali, politiche, economiche, culturali che indicazioni etiche, sociali, politiche, economiche, culturali che valgano a delineare il profilo dell’homo novus per le future valgano a delineare il profilo dell’homo novus per le future generazioni, di un cittadino che partecipi attivamente alla generazioni, di un cittadino che partecipi attivamente alla realizzazione del bene comune, non si astiene dall’indicare di realizzazione del bene comune, non si astiene dall’indicare di volta in volta, alle istituzioni scolastiche e formative deputate volta in volta, alle istituzioni scolastiche e formative deputate allo scopo e agli operatori che in esse operano, da un lato, e allo scopo e agli operatori che in esse operano, da un lato, e alle comunità locali nel loro complesso, dall’altro, quali alle comunità locali nel loro complesso, dall’altro, quali debbano essere i temi prioritari da affrontare e quali le debbano essere i temi prioritari da affrontare e quali le ricerche da condurre per garantire una migliore qualità della ricerche da condurre per garantire una migliore qualità della vita (…) L’obiettivo di fondo, in questo caso è quello di favorire vita (…) L’obiettivo di fondo, in questo caso è quello di favorire lo sviluppo di un lifelong learning che possa realizzarsi lo sviluppo di un lifelong learning che possa realizzarsi all’interno di una learning community, di una comunità che all’interno di una learning community, di una comunità che educhi se stessa in una perenne ricerca di sopravvivenza, di educhi se stessa in una perenne ricerca di sopravvivenza, di stabilità di trasformazione, di sviluppo civile, di felicità”stabilità di trasformazione, di sviluppo civile, di felicità”

V. Sarracino, V. Sarracino, Identità e problemi della pedagogia socialeIdentità e problemi della pedagogia sociale, in , in M. L. Iavarone, V. Sarracino, M. Striano, M. L. Iavarone, V. Sarracino, M. Striano, Questioni di Questioni di pedagogia socialepedagogia sociale, Milano, Angeli, 2001, p. 17 ., Milano, Angeli, 2001, p. 17 .

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Santelli BeccegatoSantelli Beccegato

Altri contributi come quello della Santelli Altri contributi come quello della Santelli Beccegato sottolineano una compenetrazione Beccegato sottolineano una compenetrazione della visione pedagogico sociale nel più della visione pedagogico sociale nel più ampio discorso pedagogico generale. Il ampio discorso pedagogico generale. Il ricercatore, negli ambiti pedagogici, non può ricercatore, negli ambiti pedagogici, non può prescindere da uno sguardo attento alle prescindere da uno sguardo attento alle dinamiche sociali che connotano la società in dinamiche sociali che connotano la società in cui vive e per la quale egli si impegna a cui vive e per la quale egli si impegna a contribuire mediante apporti migliorativi.contribuire mediante apporti migliorativi.

L. Santelli Beccegato, L. Santelli Beccegato, Pedagogia sociale e ricerca Pedagogia sociale e ricerca

interdisciplinareinterdisciplinare, La Scuola, Brescia,1979, La Scuola, Brescia,1979

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GramignaGramigna

Gramigna sottolinea la funzione Gramigna sottolinea la funzione emancipativa della pedagogia sociale emancipativa della pedagogia sociale rispetto alle ideologie di ogni tipo, rispetto alle ideologie di ogni tipo, soprattutto quelle inconsapevoli e implicite: soprattutto quelle inconsapevoli e implicite: “Si profila così un processo di chiarificazione “Si profila così un processo di chiarificazione del reale e di coscientizzazione delle genti del reale e di coscientizzazione delle genti secondo una tensione che dovrebbe essere secondo una tensione che dovrebbe essere caratterizzante ogni scienza prassica, una caratterizzante ogni scienza prassica, una tensione militante, sperimentale e tensione militante, sperimentale e sostanziata da una trama teoretica sostanziata da una trama teoretica profondamente intrisa di senso morale”profondamente intrisa di senso morale”

A. Gramigna, A. Gramigna, Manuale di Pedagogia socialeManuale di Pedagogia sociale, , Armando, Roma, 2003, p. 30.Armando, Roma, 2003, p. 30.

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L. Pati, quali possono essere gli ambiti della L. Pati, quali possono essere gli ambiti della riflessione pedagogico-sociale?riflessione pedagogico-sociale?

Orientamenti pedagogico-educativi atti a formare l’uomo come Orientamenti pedagogico-educativi atti a formare l’uomo come cittadino, coniuge, genitore, lavoratore, ecc. (educazione degli adulti, cittadino, coniuge, genitore, lavoratore, ecc. (educazione degli adulti, scuole per genitori, progetti con particolari finalità educative da scuole per genitori, progetti con particolari finalità educative da attuare all’interno delle scuole di ogni ordine e grado).attuare all’interno delle scuole di ogni ordine e grado).

Un secondo argomento è quello che studia i modi per favorire il Un secondo argomento è quello che studia i modi per favorire il miglior adeguamento delle istituzioni alle esigenze di umanizzazione miglior adeguamento delle istituzioni alle esigenze di umanizzazione dei soggetti che ne fanno parte. Le varie istituzioni (famiglia, scuola, dei soggetti che ne fanno parte. Le varie istituzioni (famiglia, scuola, extra-scuola, governo, enti locali, servizi sociali, luoghi di lavoro, extra-scuola, governo, enti locali, servizi sociali, luoghi di lavoro, associazioni, volontariato) vengono studiate in relazione a ciò che le associazioni, volontariato) vengono studiate in relazione a ciò che le stesse potrebbero fare per favorire i processi di formazione delle stesse potrebbero fare per favorire i processi di formazione delle persone in esse presenti (come ad esempio i consultori familiari, i persone in esse presenti (come ad esempio i consultori familiari, i centri di mediazione familiare, i centri per le famiglie).centri di mediazione familiare, i centri per le famiglie).

Un terzo campo può essere quello che si occupa delle variabili che Un terzo campo può essere quello che si occupa delle variabili che favoriscono nella società uno stile di funzionamento sempre più a favoriscono nella società uno stile di funzionamento sempre più a misura d’uomo. La politica, l’economia, la giurisprudenza sono misura d’uomo. La politica, l’economia, la giurisprudenza sono analizzate secondo la loro valenza e i loro effetti educativo-formativi analizzate secondo la loro valenza e i loro effetti educativo-formativi sulle persone, promuovendo anche momenti di confronto con gli sulle persone, promuovendo anche momenti di confronto con gli esponenti dei vari organi per attuare piani di azione efficaci ed esponenti dei vari organi per attuare piani di azione efficaci ed efficientiefficienti

Cfr. L. PATI, Cfr. L. PATI, Dalla “pedagogia generale” alla “pedagogia sociale della Dalla “pedagogia generale” alla “pedagogia sociale della famiglia”famiglia”, in L. PATI (a cura di), , in L. PATI (a cura di), Ricerca pedagogica ed educazione familiare. Ricerca pedagogica ed educazione familiare. Studi in onore di Norberto GalliStudi in onore di Norberto Galli, Milano, Vita e Pensiero, 2003, pp. 219-253 e, , Milano, Vita e Pensiero, 2003, pp. 219-253 e, sempre dello stesso Autore, sempre dello stesso Autore, La politica familiare nella prospettiva La politica familiare nella prospettiva dell’educazionedell’educazione, Brescia, La Scuola, 1995, pp. 11-12., Brescia, La Scuola, 1995, pp. 11-12.

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Alessandrini: la ricerca dei nessi tra la educabilità Alessandrini: la ricerca dei nessi tra la educabilità dell’individuo e le caratteristiche del sociale in un dell’individuo e le caratteristiche del sociale in un

determinato momento storico.determinato momento storico. Alcune domande fondamentali necessarie a delineare l’oggetto della Alcune domande fondamentali necessarie a delineare l’oggetto della

pedagogia sociale: pedagogia sociale: Quali siano le influenze che i gruppi primari e secondari come la Quali siano le influenze che i gruppi primari e secondari come la

famiglia e il gruppo dei pari hanno sull’individuo; famiglia e il gruppo dei pari hanno sull’individuo; quale il ruolo di Internet e delle nuove tecnologie nei rapporti tra le quale il ruolo di Internet e delle nuove tecnologie nei rapporti tra le

persone;persone; come avvengono i processi di condizionamento delle masse e in che come avvengono i processi di condizionamento delle masse e in che

misura tali processi agiscono sulla persona e quindi: quale il ruolo misura tali processi agiscono sulla persona e quindi: quale il ruolo dell’educazione in questa particolare contingenza?dell’educazione in questa particolare contingenza?

Quale il ruolo tra educazione e condizioni di continuo mutamento nella Quale il ruolo tra educazione e condizioni di continuo mutamento nella società, tra valori religiosi e politici e comportamenti nei confronti dei società, tra valori religiosi e politici e comportamenti nei confronti dei gruppi e delle minoranze, gruppi e delle minoranze,

quali gli effetti delle dimensioni dell’economia e della finanza sul quali gli effetti delle dimensioni dell’economia e della finanza sul cambiamento dei rapporti di produzione e degli stili di vita.cambiamento dei rapporti di produzione e degli stili di vita.

In che modo questi fenomeni complessi incidono sulle prassi educative In che modo questi fenomeni complessi incidono sulle prassi educative relativamente ai giovani e agli adulti nella società in cui viviamo? relativamente ai giovani e agli adulti nella società in cui viviamo?

Quale il ruolo dell’educabilità dell’individuo e a quali trasformazioni Quale il ruolo dell’educabilità dell’individuo e a quali trasformazioni all’interno di essa si va incontro in seguito alle spinte presenti in una all’interno di essa si va incontro in seguito alle spinte presenti in una società multietnica e multi razziale? società multietnica e multi razziale?

G. AlessandriniG. Alessandrini, Pedagogia sociale, , Pedagogia sociale, Carocci, Roma 2003, pp. 17-18Carocci, Roma 2003, pp. 17-18..

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Per riassumere…Per riassumere…

I contributi riportati si distinguono proprio per le sfumature che I contributi riportati si distinguono proprio per le sfumature che vengono dal privilegiare un aspetto o l’altro secondo i connotati vengono dal privilegiare un aspetto o l’altro secondo i connotati specificamente ideologici (Alessandrini, Pati, Santelli Beccegato specificamente ideologici (Alessandrini, Pati, Santelli Beccegato incarnano una visione cattolica e personalistica; Gramigna , Izzo e incarnano una visione cattolica e personalistica; Gramigna , Izzo e Sarracino ne incarnano la connotazione laica) che Sarracino ne incarnano la connotazione laica) che contraddistinguono i diversi autori: contraddistinguono i diversi autori:

Izzo sottolinea i condizionamenti più o meno espliciti che la società Izzo sottolinea i condizionamenti più o meno espliciti che la società esercita sull’individuo e auspica l’intervento pedagogico sociale in esercita sull’individuo e auspica l’intervento pedagogico sociale in senso svincolante, emancipatorio da pratiche di dominio più o meno senso svincolante, emancipatorio da pratiche di dominio più o meno esplicite messe in atto dai media e dalla società nel suo insieme.esplicite messe in atto dai media e dalla società nel suo insieme.

Alessandrini identifica il proprium della pedagogia sociale Alessandrini identifica il proprium della pedagogia sociale nell’educare “Mediante e per la società” cioè attraverso quello che nell’educare “Mediante e per la società” cioè attraverso quello che si offre ai nostri occhi mediante una analisi dei processi macro e si offre ai nostri occhi mediante una analisi dei processi macro e micro sociali “in funzione” di un soddisfacente inserimento nella micro sociali “in funzione” di un soddisfacente inserimento nella società. società.

Alessandrini e Gramigna ne sottolineano poi due aspetti diversi e Alessandrini e Gramigna ne sottolineano poi due aspetti diversi e complementari: che la pedagogia sociale si ponga l’obiettivo di una complementari: che la pedagogia sociale si ponga l’obiettivo di una presa di coscienza soprattutto rispetto ai vincoli di carattere presa di coscienza soprattutto rispetto ai vincoli di carattere implicito imposti dalle caratteristiche sociali attuali, ma con un implicito imposti dalle caratteristiche sociali attuali, ma con un atteggiamento di pluralismo cioè di apertura all’altro e di dialogo atteggiamento di pluralismo cioè di apertura all’altro e di dialogo pragmatico, orientato all’azione e al concreto.pragmatico, orientato all’azione e al concreto.

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Esistono punti fermi nel dibattito Esistono punti fermi nel dibattito epistemologico intorno alla epistemologico intorno alla

pedagogia sociale?pedagogia sociale? La pedagogia sociale nasce e si sviluppa in La pedagogia sociale nasce e si sviluppa in

momenti di mutamento socio-economico-momenti di mutamento socio-economico-culturaleculturale

argina e contrasta le derive anti-umanistiche argina e contrasta le derive anti-umanistiche promuovendo una cultura antropologicamente promuovendo una cultura antropologicamente orientata; si pone come elemento regolatore del orientata; si pone come elemento regolatore del cambiamento in dialogo con le istituzioni cambiamento in dialogo con le istituzioni educative e i referenti del mondo politico ed educative e i referenti del mondo politico ed economicoeconomico

Una volta assestatesi le fasi di cambiamento, la Una volta assestatesi le fasi di cambiamento, la pedagogia sostiene la barra del timone dello pedagogia sostiene la barra del timone dello sviluppo della Persona, sviluppo della Persona,

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Esistono punti fermi nel dibattito Esistono punti fermi nel dibattito epistemologico intorno alla epistemologico intorno alla

pedagogia sociale?pedagogia sociale? promuove lo sviluppo di una coscienza e responsabilità autonoma promuove lo sviluppo di una coscienza e responsabilità autonoma

dell’individuo in relazione,dell’individuo in relazione, nelle organizzazioni scolastiche e non scolastiche, e nei gruppi e nelle organizzazioni scolastiche e non scolastiche, e nei gruppi e

organizzazioni con differente grado di formalizzazioneorganizzazioni con differente grado di formalizzazione contrasta i processi di marginalizzazione ed esclusione,contrasta i processi di marginalizzazione ed esclusione, Promuove una piena integrazione per tutti in vista di un esercizio Promuove una piena integrazione per tutti in vista di un esercizio

di cittadinanza attiva e responsabile, anche nella dimensione di cittadinanza attiva e responsabile, anche nella dimensione ecologica, ecologica,

fa opera di prevenzione primaria,secondaria e terziaria, in fa opera di prevenzione primaria,secondaria e terziaria, in relazione all’apertura di possibili sacche di disagio: crea relazione all’apertura di possibili sacche di disagio: crea benessere, restituisce al benessere e contribuisce al benessere, restituisce al benessere e contribuisce al mantenimento del benessere individuale e alla coesione sociale.mantenimento del benessere individuale e alla coesione sociale.

Possiede un carattere fortemente legato alla progettualità e Possiede un carattere fortemente legato alla progettualità e all’intervento sociale.all’intervento sociale.

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Esistono punti fermi nel dibattito Esistono punti fermi nel dibattito epistemologico intorno alla epistemologico intorno alla

pedagogia sociale?pedagogia sociale? Aiuta, protegge, promuove tutte le età della vita, Aiuta, protegge, promuove tutte le età della vita,

tutte le condizioni sociali, in tutti gli ambienti tutte le condizioni sociali, in tutti gli ambienti sociali : si costituisce come pedagogia degli sociali : si costituisce come pedagogia degli ambienti perché gli ambienti sociali formano a ambienti perché gli ambienti sociali formano a diversi livelli di intenzionalità in quanto luoghi di diversi livelli di intenzionalità in quanto luoghi di formazione,formazione,

ma si pone come pedagogia negli ambienti come ma si pone come pedagogia negli ambienti come lavoro di restituzione e costituzione di rispetto e lavoro di restituzione e costituzione di rispetto e promozione della dignità della persona nelle promozione della dignità della persona nelle situazioni in cui per diversi motivi la garanzia di situazioni in cui per diversi motivi la garanzia di protezione del ‘valore uomo’ rischia di venir protezione del ‘valore uomo’ rischia di venir meno o è venuta menomeno o è venuta meno

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Quali ambiti di interventoQuali ambiti di intervento

“ “Gli ambiti di ricerca e di intervento della pedagogia sociale non sono elencabili Gli ambiti di ricerca e di intervento della pedagogia sociale non sono elencabili una volta per tutte. Permanente è soltanto il criterio col quale è possibile una volta per tutte. Permanente è soltanto il criterio col quale è possibile riconoscere tali ambiti: riconoscere tali ambiti:

E’ un vero e proprio agire pedagogico che non si limita alla teorizzazione, alla E’ un vero e proprio agire pedagogico che non si limita alla teorizzazione, alla riflessione o ai buoni propositi:riflessione o ai buoni propositi: è un’educazione in funzione sociale con è un’educazione in funzione sociale con ricerche ed interventi indirizzati a questo scoporicerche ed interventi indirizzati a questo scopo. . Il pedagogista sociale Il pedagogista sociale pertanto può interessarsi dei gruppi nella loro formazione ed evoluzione, delle pertanto può interessarsi dei gruppi nella loro formazione ed evoluzione, delle istituzioni nella loro struttura e nelle varie forme della loro partecipazione, del istituzioni nella loro struttura e nelle varie forme della loro partecipazione, del lavoro nelle sue molteplici occasioni di formazione, della educazione popolare lavoro nelle sue molteplici occasioni di formazione, della educazione popolare come innalzamento medio culturale e come coscientizzazione. (…)come innalzamento medio culturale e come coscientizzazione. (…)

Il ruolo della pedagogia sociale è visto in prospettiva sia nelle istituzioni Il ruolo della pedagogia sociale è visto in prospettiva sia nelle istituzioni intenzionalmente educative sia in quelle alternative alla istruzione ufficiale. intenzionalmente educative sia in quelle alternative alla istruzione ufficiale. (…)(…)

La pedagogia sociale ha avuto uno sviluppo parallelo ad altre teorie sociali La pedagogia sociale ha avuto uno sviluppo parallelo ad altre teorie sociali dall’economia al diritto, alla sociologia, alla scienza politica, alla medicina dall’economia al diritto, alla sociologia, alla scienza politica, alla medicina sociale, ecc..sociale, ecc..

La sua ricerca si estende da problemi specifici della famiglia, della gente e delle La sua ricerca si estende da problemi specifici della famiglia, della gente e delle comunitàcomunità

alla pedagogia del lavoro, all’educazione degli adulti, alle teorie alla pedagogia del lavoro, all’educazione degli adulti, alle teorie dell’organizzazione, ecc. dell’organizzazione, ecc.

La pedagogia sociale, si occupa, in altri termini, di contenuti e dei metodi La pedagogia sociale, si occupa, in altri termini, di contenuti e dei metodi della formazione dei soggetti con particolare attenzione ai contesti sociali nei della formazione dei soggetti con particolare attenzione ai contesti sociali nei quali essa si compie attraverso le varie fasi di esistenza del soggetto quali essa si compie attraverso le varie fasi di esistenza del soggetto

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I luoghi della formazioneI luoghi della formazione Per quanto riguarda i diversi luoghi della formazione è possibile distinguere l’ambito Per quanto riguarda i diversi luoghi della formazione è possibile distinguere l’ambito

dell’educazione formale e quello dell’educazione non formale. dell’educazione formale e quello dell’educazione non formale. Per quanto riguarda i tempi ci si riferisce all’età evolutiva e all’età adulta nella quale Per quanto riguarda i tempi ci si riferisce all’età evolutiva e all’età adulta nella quale

è compresa anche la terza età.è compresa anche la terza età. Il campo dell’educazione formale comprende un sistema di istruzione formalizzata Il campo dell’educazione formale comprende un sistema di istruzione formalizzata

che, si identifica in gran parte nel sistema scolastico nazionale, si caratterizza per la che, si identifica in gran parte nel sistema scolastico nazionale, si caratterizza per la sua forte intenzionalità, deputato alla formazione dei giovani attraverso curricoli e sua forte intenzionalità, deputato alla formazione dei giovani attraverso curricoli e programmi istituzionali, e finalizzato al rilascio di attestati e titoli riconosciuti. programmi istituzionali, e finalizzato al rilascio di attestati e titoli riconosciuti.

Sempre nel campo formale, oltre all’età evolutiva, si può fare riferimento ad una Sempre nel campo formale, oltre all’età evolutiva, si può fare riferimento ad una formazione, ugualmente intenzionale, che si rivolge però agli adulti, finalizzata a formazione, ugualmente intenzionale, che si rivolge però agli adulti, finalizzata a problemi di alfabetizzazione (legge delle 150 ore) ma soprattutto a carattere problemi di alfabetizzazione (legge delle 150 ore) ma soprattutto a carattere professionale (formazione aziendale, tecnica, manageriale, ma anche formazione professionale (formazione aziendale, tecnica, manageriale, ma anche formazione degli insegnanti e formazione dei formatori) definita generalmente, formazione degli insegnanti e formazione dei formatori) definita generalmente, formazione continua.continua.

Il campo dell’azione non formale, riferita all’età evolutiva, comprende tutte quelle Il campo dell’azione non formale, riferita all’età evolutiva, comprende tutte quelle opportunità educativo/formative legate al territorio considerato come extrascuola; a opportunità educativo/formative legate al territorio considerato come extrascuola; a livello di età adulta vanno invece considerati tutti quegli interventi che possono livello di età adulta vanno invece considerati tutti quegli interventi che possono realizzarsi all’interno di ambiti specifici (…)realizzarsi all’interno di ambiti specifici (…)

o che sono destinati a particolari categorie (tossicodipendenti, anziani, o che sono destinati a particolari categorie (tossicodipendenti, anziani, extracomunitari, disoccupati, ecc..).extracomunitari, disoccupati, ecc..).

Il quadro dell’azione informale fa riferimento, invece, a tutti quegli apprendimenti Il quadro dell’azione informale fa riferimento, invece, a tutti quegli apprendimenti naturali, spontanei, informali, di tipo ecologico, che producono saperi, parte di un naturali, spontanei, informali, di tipo ecologico, che producono saperi, parte di un curricolo implicito a forte caratterizzazione esperienzialecurricolo implicito a forte caratterizzazione esperienziale

(M. L. Iavarone(M. L. Iavarone, La formazione come processo e come organizzazione: approcci metodologici in , La formazione come processo e come organizzazione: approcci metodologici in pedagogia socialepedagogia sociale, in M. L. Iavarone, V. Sarracino, M. Striano, (a cura di), , in M. L. Iavarone, V. Sarracino, M. Striano, (a cura di), Questioni di Questioni di pedagogia socialepedagogia sociale, cit., p. 32/33)”., cit., p. 32/33)”.

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MetodiMetodi

La ricerca-azione si ricollega al modello anglosassone La ricerca-azione si ricollega al modello anglosassone dell’Action-learning che punta a realizzare un rapporto dell’Action-learning che punta a realizzare un rapporto circolare tra apprendimento e azione attraverso un circolare tra apprendimento e azione attraverso un potenziamento, dell’apprendimento dall’esperienza e una potenziamento, dell’apprendimento dall’esperienza e una modalità di promozione del cambiamento basato sulla nozione modalità di promozione del cambiamento basato sulla nozione dell’imparare facendo.dell’imparare facendo.

Sull’impiego della ricerca-azione, si traduce in processi Sull’impiego della ricerca-azione, si traduce in processi fortemente orientati al cambiamento di comportamenti ed fortemente orientati al cambiamento di comportamenti ed atteggiamenti di soggetti coinvolti. atteggiamenti di soggetti coinvolti.

In questo modello il cambiamento, oltre ad avere una In questo modello il cambiamento, oltre ad avere una dimensione conoscitiva, assume una forte valenza tasformativa dimensione conoscitiva, assume una forte valenza tasformativa che sottolinea l’importanza di coniugare il progetto scientifico che sottolinea l’importanza di coniugare il progetto scientifico a quello sociale attraverso il riconoscimento dei bisogni a quello sociale attraverso il riconoscimento dei bisogni individuali all’interno di quelli del gruppo” .individuali all’interno di quelli del gruppo” .

(M. L. Iavarone(M. L. Iavarone, La formazione come processo e come , La formazione come processo e come organizzazione: approcci metodologici in pedagogia socialeorganizzazione: approcci metodologici in pedagogia sociale, in , in M. L. Iavarone, V. Sarracino, M. Striano, (a cura di), M. L. Iavarone, V. Sarracino, M. Striano, (a cura di), Questioni Questioni di pedagogia socialedi pedagogia sociale , p.35/36). pp.. 34/35). , p.35/36). pp.. 34/35).

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La ricerca - azioneLa ricerca - azione (…) La ricerca-azione si pone, quindi, in maniera alternativa rispetto alla (…) La ricerca-azione si pone, quindi, in maniera alternativa rispetto alla

ricerca sperimentale classica. Quest’ultima si basa, infatti, su un paradigma ricerca sperimentale classica. Quest’ultima si basa, infatti, su un paradigma di tipo positivista, si sviluppa secondo un disegno lineare, adotta metodi di tipo positivista, si sviluppa secondo un disegno lineare, adotta metodi quantitativi per la verifica delle ipotesi in quanto nomotetica, cioè tesa a quantitativi per la verifica delle ipotesi in quanto nomotetica, cioè tesa a pervenire a leggi generali. Mentre la ricerca-azione, che si basa su un pervenire a leggi generali. Mentre la ricerca-azione, che si basa su un paradigma di carattere fenomenologico, cerca di studiare anche gli aspetti paradigma di carattere fenomenologico, cerca di studiare anche gli aspetti non-cognitivi della personalità umana, difficilmente indagabili con strumenti non-cognitivi della personalità umana, difficilmente indagabili con strumenti quantitativi. ( L. Iavaronequantitativi. ( L. Iavarone, La formazione come processo e come , La formazione come processo e come organizzazioneorganizzazione,cit., p.35/36). ,cit., p.35/36).

In sostanza essa è sorta e si è affermata a causa di due ordini di problemi: In sostanza essa è sorta e si è affermata a causa di due ordini di problemi: a) la ricerca sperimentale richiede di poter essere conclusa prima di trovar a) la ricerca sperimentale richiede di poter essere conclusa prima di trovar

applicazione,applicazione,Questo significa che è sempre in ritardo rispetto alle necessità della pratica Questo significa che è sempre in ritardo rispetto alle necessità della pratica

educativa, e che i risultati devono essere adattati ad una realtà che non vi educativa, e che i risultati devono essere adattati ad una realtà che non vi coincide;coincide;

b) l’unicità della persona rende ogni risultato di ricerca solo parzialmente b) l’unicità della persona rende ogni risultato di ricerca solo parzialmente trasferibile e utilizzabile. Data l’impossibilità di far coincidere lo trasferibile e utilizzabile. Data l’impossibilità di far coincidere lo svolgimento della ricerca con l’azione, si è adottata la soluzione di tentare la svolgimento della ricerca con l’azione, si è adottata la soluzione di tentare la trasformazione della realtà nel momento stesso in cui la si indaga, con trasformazione della realtà nel momento stesso in cui la si indaga, con l’evidente rischio, sul piano epistemologico, di privilegiare il risultato l’evidente rischio, sul piano epistemologico, di privilegiare il risultato operativo rispetto alla fondatezza dell’ipotesi teorica. La generalizzazione operativo rispetto alla fondatezza dell’ipotesi teorica. La generalizzazione dei risultati è, tuttavia, per la ricerca-azione, meno importante della dei risultati è, tuttavia, per la ricerca-azione, meno importante della documentazione dell’esperienza.documentazione dell’esperienza.

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L’apprendimento organizzativoL’apprendimento organizzativo

Un altro approccio metodologico che fa leva sulla partecipazione Un altro approccio metodologico che fa leva sulla partecipazione attiva sia in ambito di ricerca che di formazione è quello relativo attiva sia in ambito di ricerca che di formazione è quello relativo all’apprendimento organizzativo:all’apprendimento organizzativo:

“ “ In una prospettiva di pedagogia sociale tale approccio appare In una prospettiva di pedagogia sociale tale approccio appare particolarmente funzionale alla definizione non solo e non tanto di particolarmente funzionale alla definizione non solo e non tanto di metodi di indagine sui processi e sui contesti di formazione, ma metodi di indagine sui processi e sui contesti di formazione, ma anche al disegno ed all’attivazione di itinerari formativi in cui anche al disegno ed all’attivazione di itinerari formativi in cui l’apprendimento e il cambiamento avvengano attraverso pratiche l’apprendimento e il cambiamento avvengano attraverso pratiche condivise e finalizzate. condivise e finalizzate.

L’apprendimento organizzativo, infatti, è una modalità che favorisce L’apprendimento organizzativo, infatti, è una modalità che favorisce l’acquisizione del nuovo, non per il tramite di interventi esterni ma l’acquisizione del nuovo, non per il tramite di interventi esterni ma attraverso processi che si realizzano all’interno di attraverso processi che si realizzano all’interno di settingsetting formativi. formativi. Secondo tale approccio è possibile superare modelli organizzativi a Secondo tale approccio è possibile superare modelli organizzativi a livello sia professionale che sociale di tipo burocratico, autoritario, livello sia professionale che sociale di tipo burocratico, autoritario, in cui il nuovo discende dall’alto e quindi non passa per in cui il nuovo discende dall’alto e quindi non passa per l’interiorizzazione del gruppo, al fine di pervenire ad una situazione l’interiorizzazione del gruppo, al fine di pervenire ad una situazione in cui ciascun soggetto è democraticamente coinvolto nel processo in cui ciascun soggetto è democraticamente coinvolto nel processo di apprendimento-azione-cambiamento.di apprendimento-azione-cambiamento.

(M. L.Iavarone(M. L.Iavarone, La formazione come processo e come , La formazione come processo e come organizzazioneorganizzazione,cit., p. 39).,cit., p. 39).

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Apprendimento collaborativoApprendimento collaborativo

L’utilizzo dei linguaggi multimediali , non comporta, un L’utilizzo dei linguaggi multimediali , non comporta, un significativo aumento del grado di interazione con i docenti dei significativo aumento del grado di interazione con i docenti dei corsi e meno che mai degli studenti tra di loro, che rimangono corsi e meno che mai degli studenti tra di loro, che rimangono l’uno isolato dall’altro, tranne che nei rari incontri faccia l’uno isolato dall’altro, tranne che nei rari incontri faccia faccia, esattamente come nei corsi di prima generazione. faccia, esattamente come nei corsi di prima generazione.

Il vero salto qualitativo si ha invece con i sistemi di formazione Il vero salto qualitativo si ha invece con i sistemi di formazione in rete o di terza generazione. La on-line education e l’utilizzo in rete o di terza generazione. La on-line education e l’utilizzo del computer conferencing system danno allo studente la del computer conferencing system danno allo studente la possibilità di superare la condizione di isolamento e di possibilità di superare la condizione di isolamento e di inserirsi in un contesto collettivo, dove il dialogo studente-inserirsi in un contesto collettivo, dove il dialogo studente-studente permette a ciascuno di usufruire dell’intelligenza studente permette a ciascuno di usufruire dell’intelligenza collettiva che scaturisce dal gruppo. L’apprendimento on-line collettiva che scaturisce dal gruppo. L’apprendimento on-line può, quindi, essere soprattutto collaborativo e cooperativopuò, quindi, essere soprattutto collaborativo e cooperativo

( E. Corbi( E. Corbi, La formazione a distanza e nuove tecnologie nella , La formazione a distanza e nuove tecnologie nella formazione continuaformazione continua, in M. L. Iavarone, V. Sarracino, M. , in M. L. Iavarone, V. Sarracino, M. Striano, (a cura di), Striano, (a cura di), Questioni dipedagogia socialeQuestioni dipedagogia sociale, cit., pp. , cit., pp. 150/151 150/151

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Approccio autobiograficoApproccio autobiografico

Nei luoghi dell’educazione, dalla scuola Nei luoghi dell’educazione, dalla scuola alla famiglia, dai servizi per l’infanzia o alla famiglia, dai servizi per l’infanzia o l’adolescenza in difficoltà il metodo l’adolescenza in difficoltà il metodo autobiografico si rivela sempre più un autobiografico si rivela sempre più un approccio pedagogico. Raccontare la approccio pedagogico. Raccontare la propria storia di vita sviluppa propria storia di vita sviluppa consapevolezza, processi cognitivi consapevolezza, processi cognitivi inusuali (il pensiero narrativo)il inusuali (il pensiero narrativo)il desiderio di narrazione e il piacere della desiderio di narrazione e il piacere della scrittura soltanto per sèscrittura soltanto per sè

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Non c’è ambito di formazione che disconosca Non c’è ambito di formazione che disconosca l’utilità e l’importanza delle pratiche narrative, l’utilità e l’importanza delle pratiche narrative, per almeno tre ordini di motiviper almeno tre ordini di motivi

Per ammissione da parte delle scienze fondate su Per ammissione da parte delle scienze fondate su metodi quantitativi che anche l’individuale, il metodi quantitativi che anche l’individuale, il soggettivo, deve trovare posto e riconoscimentosoggettivo, deve trovare posto e riconoscimento

L’individuo raccontandosi ci dice molto più di L’individuo raccontandosi ci dice molto più di quello che espone verbalmente: che cosa quello che espone verbalmente: che cosa descrive e come lo descrive. Un’ descrive e come lo descrive. Un’ autopresentazione scritta od orale anche se breve autopresentazione scritta od orale anche se breve può indicare attraverso l’analisi delle parole e il può indicare attraverso l’analisi delle parole e il loro distribuirsi e ordinarsi nel testo, filosofie di loro distribuirsi e ordinarsi nel testo, filosofie di vita sfondi ideali e concezioni del mondovita sfondi ideali e concezioni del mondo

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Il pensiero narrativoIl pensiero narrativo

La mente è predisposta per istinto a tradurre La mente è predisposta per istinto a tradurre l’esperienza in termini narrativi . Si tratta di l’esperienza in termini narrativi . Si tratta di una strategia conoscitiva che costruisce una strategia conoscitiva che costruisce storie come modelli interpretativi della realtà.storie come modelli interpretativi della realtà.

La struttura narrativa del pensiero non è solo La struttura narrativa del pensiero non è solo funzionale alla comprensione della realtà: funzionale alla comprensione della realtà: essa interviene anche nella costruzione del essa interviene anche nella costruzione del concetto di sé e dell’identità. Dopo il secondo concetto di sé e dell’identità. Dopo il secondo anno di vita il bambino costruisce monologhi anno di vita il bambino costruisce monologhi così riesce a mantenere e rinforzare così riesce a mantenere e rinforzare progressivamente la sua struttura mentaleprogressivamente la sua struttura mentale

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L’educatore auto - biografoL’educatore auto - biografo L’educatore diviene uno “scrivano intelligente”. Da L’educatore diviene uno “scrivano intelligente”. Da

una prima fase nella quale si invitano i narratori a una prima fase nella quale si invitano i narratori a raccontare ciò che desiderano si passa raccontare ciò che desiderano si passa all’approfondimento che avviene attraverso “buone all’approfondimento che avviene attraverso “buone domande” volte alla progressiva chiarificazione e domande” volte alla progressiva chiarificazione e all’approfondimento di un episodio.all’approfondimento di un episodio.

L’educatore non si limita ad interagire L’educatore non si limita ad interagire assistenzialmente con la sofferenza il danno emotivo assistenzialmente con la sofferenza il danno emotivo o cognitivo. Negli ambiti nei quali questa tecnica si o cognitivo. Negli ambiti nei quali questa tecnica si attua (storie di senza fissa dimora, di attua (storie di senza fissa dimora, di tossicodipendenti, di persone da orientare e da ri-tossicodipendenti, di persone da orientare e da ri-orientare) il suo compito è di orientare) il suo compito è di turbareturbare il passato, il il passato, il presente e il futuro delle persone inserendole in una presente e il futuro delle persone inserendole in una progettualità e attivare forme d’aiuto e auto-aiuto progettualità e attivare forme d’aiuto e auto-aiuto che risvegliano autonomia, indipendenza, senso di che risvegliano autonomia, indipendenza, senso di potercela farepotercela fare

D. Demetrio (a cura di) D. Demetrio (a cura di) L’eucatore auto(bio)grafo. Il metodo delle L’eucatore auto(bio)grafo. Il metodo delle storie di vita nelle relazioni di aiutostorie di vita nelle relazioni di aiuto, Unicopli, Milano 1999, Unicopli, Milano 1999

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Network analysis e Network analysis e lavoro di retelavoro di rete

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Maguire: Il lavoro sociale Maguire: Il lavoro sociale di retedi rete

““un processo finalizzato che tende a legare un processo finalizzato che tende a legare tra loro tre o più persone mediante tra loro tre o più persone mediante connessioni e catene di significative connessioni e catene di significative relazioni interpersonali”.relazioni interpersonali”.

Il concetto di rete sociale, è antico come la Il concetto di rete sociale, è antico come la civiltà e riguarda l’intreccio di legami civiltà e riguarda l’intreccio di legami attraverso i quali gli individui sono in attraverso i quali gli individui sono in grado di ricevere sostegno emotivo, aiuti grado di ricevere sostegno emotivo, aiuti materiali, informazioni, servizi o ulteriori materiali, informazioni, servizi o ulteriori connessioni con altri elementi della rete connessioni con altri elementi della rete

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Legami diadiciLegami diadici

Le variabili caratteristiche dei legami Le variabili caratteristiche dei legami diadici sono:diadici sono: MultiplessitàMultiplessità ( (multiplexitymultiplexity), che descrive la ), che descrive la

quantità di ruoli o relazioni che mettono in quantità di ruoli o relazioni che mettono in connessione due persone (parente e connessione due persone (parente e coinquilino; collega di lavoro e fidanzato...)coinquilino; collega di lavoro e fidanzato...)

SimmetriaSimmetria ( (simmetrysimmetry), che descrive il ), che descrive il rapporto di potere e di vantaggio tra due rapporto di potere e di vantaggio tra due personepersone

IntensitàIntensità ( (intensityintensity), che descrive il grado di ), che descrive il grado di coinvolgimento nel rapporto.coinvolgimento nel rapporto.

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Dimensioni che Dimensioni che costituiscono una retecostituiscono una rete

Le variabili impiegate per descrivere le reti nel Le variabili impiegate per descrivere le reti nel loro insieme sono:loro insieme sono:

AmpiezzaAmpiezza ( (rangerange), ovvero il numero di attori ), ovvero il numero di attori coinvolti in un legamecoinvolti in un legame

DensitàDensità ( (densitydensity), che descrive il rapporto tra il ), che descrive il rapporto tra il numero di relazioni (effettive) riscontrate rispetto numero di relazioni (effettive) riscontrate rispetto alle relazioni possibili.alle relazioni possibili.

InterconnessioneInterconnessione ( (reachabilityreachability), ovvero il ), ovvero il numero medio di legami necessari per connettere numero medio di legami necessari per connettere due attori nel percorso più brevedue attori nel percorso più breve

SettorialitàSettorialità ( (clusteringclustering), ovvero il grado in cui ), ovvero il grado in cui l'intera rete può essere divisa in compartil'intera rete può essere divisa in comparti

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Reti formaliReti formali

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Rete informaleRete informale

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Sistema Formale di aiutoSistema Formale di aiuto che che comprende insegnanti, psicologi, comprende insegnanti, psicologi, medici, educatori ed assistenti sociali medici, educatori ed assistenti sociali

Sistema InformaleSistema Informale di aiuto: parenti di aiuto: parenti ed amici “ed amici “Natural helpers” Natural helpers” e volontari, e volontari, gruppi parrocchiali forniscono il gruppi parrocchiali forniscono il proprio sostegno (spesso senza proprio sostegno (spesso senza chiedere nulla in cambio) costituiscono chiedere nulla in cambio) costituiscono già una forte spinta al cambiamento. già una forte spinta al cambiamento.

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Lavoro di rete con Lavoro di rete con adolescentiadolescenti

““L’azione con le reti non costituisce L’azione con le reti non costituisce un trattamento in se ma piuttosto un un trattamento in se ma piuttosto un supporto indiretto alle varie supporto indiretto alle varie modalità di aiuto che il soggetto modalità di aiuto che il soggetto riceve, e deve essere usata riceve, e deve essere usata congiuntamente alle altre forme di congiuntamente alle altre forme di aiuto o alle terapie di tipo aiuto o alle terapie di tipo tradizionale”tradizionale”

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Vantaggi della rete con gli Vantaggi della rete con gli adolescentiadolescenti

le reti contribuiscono a mantenere l’identità. le reti contribuiscono a mantenere l’identità. Un individuo inserito in una rete sociale Un individuo inserito in una rete sociale riccamente connessa ed omogenea riesce a riccamente connessa ed omogenea riesce a preservare con maggiore efficacia il senso preservare con maggiore efficacia il senso della propria identità. Ciò è di grande aiuto della propria identità. Ciò è di grande aiuto con un adolescente, poiché molte delle con un adolescente, poiché molte delle problematiche relative alla condotta, in questa problematiche relative alla condotta, in questa fase, dipendono dalle influenze di agenzie fase, dipendono dalle influenze di agenzie educative che forniscono modelli e regole educative che forniscono modelli e regole diversi o addirittura discordanti tra loro. la diversi o addirittura discordanti tra loro. la rete offre effetti protettivi e preventivi del rete offre effetti protettivi e preventivi del disagio psichicodisagio psichico

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Vantaggi della rete con gli Vantaggi della rete con gli adolescentiadolescenti

In secondo luogo, i membri di una In secondo luogo, i membri di una rete ben connessa possiedono una rete ben connessa possiedono una maggiore possibilità di comunicare, maggiore possibilità di comunicare, dialogare ed attivare processi di dialogare ed attivare processi di coinvolgimento affettivocoinvolgimento affettivo

In terzo luogo, chi appartiene ad una In terzo luogo, chi appartiene ad una rete “densa” è facilitato nella rete “densa” è facilitato nella capacità di accesso a risorse di capacità di accesso a risorse di natura materialenatura materiale

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Vantaggi della rete con gli Vantaggi della rete con gli adolescentiadolescenti

la rete è un eccezionale luogo di la rete è un eccezionale luogo di scambio di informazioni e consente scambio di informazioni e consente l’incrocio di dati ricavati da differenti l’incrocio di dati ricavati da differenti punti di vistapunti di vista

La quinta ed ultima funzione della rete è La quinta ed ultima funzione della rete è quella di agire da “nodo di accesso” ad quella di agire da “nodo di accesso” ad altre reti (le altre reti (le reti secondariereti secondarie) collegate ai ) collegate ai membri della membri della rete primariarete primaria, consentendo , consentendo di estendere la portata della rete e delle di estendere la portata della rete e delle sue possibilità di aiutosue possibilità di aiuto

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Identificazione, Analisi della rete e Identificazione, Analisi della rete e LinkingLinking

Nella fase di Nella fase di identificazioneidentificazione “si fa il conto” di tutte le “si fa il conto” di tutte le persone che saranno disposte ad aiutare il soggetto e di persone che saranno disposte ad aiutare il soggetto e di tutte quelle relazioni significative grazie alle quali si potrà tutte quelle relazioni significative grazie alle quali si potrà ricevere disponibilità ed aiuto. Ciò dipende da 5 parametri:ricevere disponibilità ed aiuto. Ciò dipende da 5 parametri:

Dimensione della reteDimensione della rete → il numero delle possibili → il numero delle possibili connessioni, si stabilisce chiedendo all'utenteconnessioni, si stabilisce chiedendo all'utente

Base delle relazioniBase delle relazioni → la cerchia delle relazioni nelle cnque → la cerchia delle relazioni nelle cnque aree (parenti, amici, colleghi, vicini, altre persone)aree (parenti, amici, colleghi, vicini, altre persone)

RisorseRisorse → disponibilità di contatti, informazioni e accesso → disponibilità di contatti, informazioni e accesso ad altre reti sociali da parte della rete primariaad altre reti sociali da parte della rete primaria

Capacita della reteCapacita della rete → le risorse di empatia, interessamento → le risorse di empatia, interessamento genuino, affetto e comprensionegenuino, affetto e comprensione

Grado di disponibilità all'aiutoGrado di disponibilità all'aiuto → accertarsi della → accertarsi della disponibilità ad aiutare da parte dei membri della retedisponibilità ad aiutare da parte dei membri della rete

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Identificazione, Analisi della rete e Identificazione, Analisi della rete e LinkingLinking

nella fase di nella fase di analisi della reteanalisi della rete, si organizzano i contatti in base , si organizzano i contatti in base alla possibilità di aiutare.alla possibilità di aiutare.

Questo dipende da quattro fattori:Questo dipende da quattro fattori: Frequenza dei contatti:Frequenza dei contatti: La frequenza con cui due membri di una La frequenza con cui due membri di una

rete hanno contatti (telefonici, telematici o diretti)rete hanno contatti (telefonici, telematici o diretti) Intensità:Intensità: Il grado di affetto che lega due membri, il che è indice Il grado di affetto che lega due membri, il che è indice

della loro disponibilitàdella loro disponibilità Durata:Durata: Il periodo di tempo da cui la figura centrale conosce i vari Il periodo di tempo da cui la figura centrale conosce i vari

membrimembri Direzione:Direzione: All’interno di una rete educativa di supporto per All’interno di una rete educativa di supporto per

adolescenti questo fattore vale solo all’interno delle reti informali adolescenti questo fattore vale solo all’interno delle reti informali e nei confronti dei pari. Rappresenta la percezione dell’Ego della e nei confronti dei pari. Rappresenta la percezione dell’Ego della rete, in relazione a quel particolare membro, circa l’aver dato più rete, in relazione a quel particolare membro, circa l’aver dato più (o meno) aiuto di quanto se ne sia ricevuto in passato.(o meno) aiuto di quanto se ne sia ricevuto in passato.

  

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Identificazione, Analisi della rete e Identificazione, Analisi della rete e LinkingLinking

Nella fase di Creazione dei legami Nella fase di Creazione dei legami ((linking)linking) si ha il vero e proprio si ha il vero e proprio programma di intervento combinato. In programma di intervento combinato. In questa fase vanno analizzate a fondo le questa fase vanno analizzate a fondo le disponibilità e le potenzialità dei vari disponibilità e le potenzialità dei vari membri e, in base a ciò, va coordinato il membri e, in base a ciò, va coordinato il modo in cui i differenti membri dovranno modo in cui i differenti membri dovranno intervenire in aiuto della figura centrale intervenire in aiuto della figura centrale della retedella rete

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Il Il settingsetting pedagogico pedagogico Il Il setting setting pedagogico è una struttura organizzata degli spazi, dei tempi, delle pedagogico è una struttura organizzata degli spazi, dei tempi, delle

regole, e relazioni intercorrenti tra chi fornisce e chi utilizza una funzione regole, e relazioni intercorrenti tra chi fornisce e chi utilizza una funzione socialmente utile.socialmente utile.

Nel nostro caso il setting è l’organizzazione di spazio , tempo regole per realizzare Nel nostro caso il setting è l’organizzazione di spazio , tempo regole per realizzare un progetto educativoun progetto educativo

Esiste anche un’altra forma di setting, quello interno all’educatore: cosa porta Esiste anche un’altra forma di setting, quello interno all’educatore: cosa porta con sé un educatore quando va a fare un intervento tra i senza fissa dimora, con sé un educatore quando va a fare un intervento tra i senza fissa dimora, nelle stazioni, e nelle discoteche?nelle stazioni, e nelle discoteche?

Porta sé stesso con il suo setting interno e questo da che cosa è dato?Porta sé stesso con il suo setting interno e questo da che cosa è dato? Dalle sue competenze in campo educativo ( di verifica dei bisogni, stesura dei Dalle sue competenze in campo educativo ( di verifica dei bisogni, stesura dei

progetti e valutazione degli interventi) e dalle sue competenze relazionaliprogetti e valutazione degli interventi) e dalle sue competenze relazionali Da flessibilità e convivialitàDa flessibilità e convivialità Da un organico e coerente sistema di valoriDa un organico e coerente sistema di valori Dalla capacità di investire affettivamente nella relazione e dalla gestione del Dalla capacità di investire affettivamente nella relazione e dalla gestione del

transfert e delle ripercussioni al proprio interno delle proiezioni degli attori transfert e delle ripercussioni al proprio interno delle proiezioni degli attori della relazione (controtransfert)della relazione (controtransfert)

Capacità di condividere una progettualitàCapacità di condividere una progettualità Orientamento al futuro Orientamento al futuro Speranza (credere nelle capacità di crescita e miglioramento dell’individuo)Speranza (credere nelle capacità di crescita e miglioramento dell’individuo) AttendibilitàAttendibilità Giusto distanziamento emotivoGiusto distanziamento emotivo

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Educatore o Psicologo?Educatore o Psicologo?

La relazione di aiuto:La relazione di aiuto:• • Processo complessoProcesso complesso• • Relazione di scambioRelazione di scambio• • Rapporto asimmetricoRapporto asimmetrico• • Relazione integrativa e integranteRelazione integrativa e integrante La relazione di aiuto si prefigge di La relazione di aiuto si prefigge di

migliorare le abilità decisionali del migliorare le abilità decisionali del soggetto, fornendogli gli strumenti soggetto, fornendogli gli strumenti concettuali per compiere scelte di valore e concettuali per compiere scelte di valore e per individuare criteri secondo i quali per individuare criteri secondo i quali orientare la propria vitaorientare la propria vita

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D. Simeone. La consulenza educativa, D. Simeone. La consulenza educativa, dimensione pedagogica della relazione di dimensione pedagogica della relazione di

aiuto Milano, Vita e Pensiero, 2002aiuto Milano, Vita e Pensiero, 2002

La consulenza educativa si differenzia da La consulenza educativa si differenzia da altre forme di aiutoaltre forme di aiuto

• • DARE CONSIGLIDARE CONSIGLI • • DARE INFORMAZIONIDARE INFORMAZIONI • • AZIONE DIRETTAAZIONE DIRETTA • • INSEGNAMENTOINSEGNAMENTO EmpowermentEmpowermentProcesso di ampliamento delle potenzialità Processo di ampliamento delle potenzialità

del soggetto, in modo da aumentare le del soggetto, in modo da aumentare le abilità personali e le possibilità di abilità personali e le possibilità di controllare attivamente la propria vitacontrollare attivamente la propria vita

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• • La grande moralità del mio stare tra i volti – La grande moralità del mio stare tra i volti – scrive I.Mancini - può essere espressa da scrive I.Mancini - può essere espressa da questo semplice atteggiamento dellquesto semplice atteggiamento dell’eccomi, ’eccomi, ecco me, un accusativo che toglie all’io e lo fa ecco me, un accusativo che toglie all’io e lo fa disponibile senza pretesa di reciprocità.disponibile senza pretesa di reciprocità.

• • Accogliere l’altro significa creare uno spazio Accogliere l’altro significa creare uno spazio “libero” per l’altro, dove il cambiamento sia “libero” per l’altro, dove il cambiamento sia possibile. Nell’incontro con l’altro il soggetto possibile. Nell’incontro con l’altro il soggetto mentre perfeziona sé stesso, arricchisce anche mentre perfeziona sé stesso, arricchisce anche l’altro. l’altro.

S’instaura un rapporto che conduce le persone S’instaura un rapporto che conduce le persone coinvolte ad una migliore conoscenza coinvolte ad una migliore conoscenza reciproca.reciproca.

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curare e prendersi curacurare e prendersi cura

• • CuringCuring (prospettiva (prospettiva sanitaria)sanitaria) • • Processo terapeuticoProcesso terapeutico • • Obiettivi curativi (trattamento)Obiettivi curativi (trattamento) • • Enfasi posta sulla diagnosi e sulla curaEnfasi posta sulla diagnosi e sulla cura

• • Caring Caring (prospettiva educativa)(prospettiva educativa) • • Processo educativoProcesso educativo • • Obiettivi educativi legati ai processi decisionaliObiettivi educativi legati ai processi decisionali • • Enfasi posta sulla prevenzione e sulla Enfasi posta sulla prevenzione e sulla

promozione del benesserepromozione del benessere

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Dalla crisi al progettoDalla crisi al progetto

Dalla crisi al progettoDalla crisi al progetto • • Crisi di sviluppo/ crisi accidentaliCrisi di sviluppo/ crisi accidentali – – rottura dei precedenti equilibrirottura dei precedenti equilibri • • La crisi come opportunitàLa crisi come opportunità – – svela ciò che è nascostosvela ciò che è nascosto – – pone il soggetto di fronte alla necessità dipone il soggetto di fronte alla necessità di compiere delle sceltecompiere delle scelte – – orienta, potenzialmente, la persona versoorienta, potenzialmente, la persona verso nuovi traguardinuovi traguardi

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““Solo ciò che dall’esterno entra nell’intimoSolo ciò che dall’esterno entra nell’intimodell’anima,dell’anima,ciò che non viene solo conosciuto dai sensi ociò che non viene solo conosciuto dai sensi odall’intelligenza,dall’intelligenza,ma tocca il cuore e l’animo,ma tocca il cuore e l’animo,questo solo cresce in esso ed è un vero mezzoquesto solo cresce in esso ed è un vero mezzoformativo.formativo.E. Stein, E. Stein, Die Frau. Ihre Aufgabe nach Natur Die Frau. Ihre Aufgabe nach Natur

und Gnade, und Gnade, Nauwelaerts, Lovanio 1959.Nauwelaerts, Lovanio 1959.

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Gli operatori della notte (da L. Cerrocchi, L. Dozza: Gli operatori della notte (da L. Cerrocchi, L. Dozza: Contesti educativi per il sociale, Erickson, Trento, Contesti educativi per il sociale, Erickson, Trento,

2007)2007) Questo progetto di cui darò le principali linee guida e di attuazione è Questo progetto di cui darò le principali linee guida e di attuazione è

stato attuato nel comune di Bologna, città che in Italia ha una lunga e stato attuato nel comune di Bologna, città che in Italia ha una lunga e valida tradizione in interventi di tipo educativo a sfondo sociale, vedi valida tradizione in interventi di tipo educativo a sfondo sociale, vedi “Reggio children”.“Reggio children”.

Dagli anni Novanta si è verificato un cambiamento nell’uso di Dagli anni Novanta si è verificato un cambiamento nell’uso di sostanze illegali. L’uso dell’eroina è calato mentre è aumentato l’uso sostanze illegali. L’uso dell’eroina è calato mentre è aumentato l’uso di cocaina e alcool con amfetamine, sostanze che non danneggiano di cocaina e alcool con amfetamine, sostanze che non danneggiano nel breve periodo, e così non portano chi le assume all’attenzione dei nel breve periodo, e così non portano chi le assume all’attenzione dei servizi.servizi.

I giovani usano soprattutto alcool e cannabis: la logica che guida gli I giovani usano soprattutto alcool e cannabis: la logica che guida gli interventi di prevenzione non è più fondata sullo scoraggiare al interventi di prevenzione non è più fondata sullo scoraggiare al consumo, ma paradossalmente deve confrontarsi con il consumo.consumo, ma paradossalmente deve confrontarsi con il consumo.

In uno sfondo sociale nel quale le problematiche dei giovani si In uno sfondo sociale nel quale le problematiche dei giovani si diluiscono e si confondono con quelle degli adulti, i giovani diluiscono e si confondono con quelle degli adulti, i giovani consumano sostanze come opportunità di piacere e cura dello stress, consumano sostanze come opportunità di piacere e cura dello stress, come modalità comunicativa.come modalità comunicativa.

Le linee guida europee mostrano che il richiamo all’astinenza rimane Le linee guida europee mostrano che il richiamo all’astinenza rimane inascoltato, ma l’uso diminuisce con l’aumentare dell’età e ha una inascoltato, ma l’uso diminuisce con l’aumentare dell’età e ha una durata e intensità circoscritta nel tempodurata e intensità circoscritta nel tempo

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Gli operatori della notteGli operatori della notte

Le nuove generazioni si confrontano con una dimensione temporale in Le nuove generazioni si confrontano con una dimensione temporale in cui il presente è l’unica certezza. La stessa musica techno è costituita cui il presente è l’unica certezza. La stessa musica techno è costituita da frammenti musicali ripetuti in modo indefinito e circolare. Chi da frammenti musicali ripetuti in modo indefinito e circolare. Chi ascolta non deve preoccuparsi di un inizio e di una fine, di un passato e ascolta non deve preoccuparsi di un inizio e di una fine, di un passato e di un futuro. E’ una musica che si risolve incessantemente in un di un futuro. E’ una musica che si risolve incessantemente in un adesso. E così con questi rituali, i giovani vincono la paura del adesso. E così con questi rituali, i giovani vincono la paura del cambiamento e dell’incertezza.cambiamento e dell’incertezza.

Il consumo di sostanze avviene nei luoghi del divertimento e per quasi Il consumo di sostanze avviene nei luoghi del divertimento e per quasi tutti i giovani è relativo al piacere ludico tutti i giovani è relativo al piacere ludico al dover piacereal dover piacere, al desiderio , al desiderio di stare bene sempre e comunque.di stare bene sempre e comunque.

Per attuare seri interventi di prevenzione è allora necessario ricorrere Per attuare seri interventi di prevenzione è allora necessario ricorrere alla formazione e utilizzo dei “pari” (alla formazione e utilizzo dei “pari” (peerpeer) e il coinvolgimento di chi si ) e il coinvolgimento di chi si occupa del divertimento notturno (operatori delle discoteche, dei pub) occupa del divertimento notturno (operatori delle discoteche, dei pub) anche perché il consumo di alcool si concentra nei weekend)anche perché il consumo di alcool si concentra nei weekend)

Il binomio “droga=morte” non regge più. Promuovere una cultura della Il binomio “droga=morte” non regge più. Promuovere una cultura della moderazione significa aiutare i giovani ad affrontare esperienze di moderazione significa aiutare i giovani ad affrontare esperienze di alterazione di sé e tentare di innalzare l’età del primo utilizzo, alterazione di sé e tentare di innalzare l’età del primo utilizzo, puntando sul fatto che l’utilizzo nella preadolescenza il più delle volte puntando sul fatto che l’utilizzo nella preadolescenza il più delle volte non produce gli effetti attesi.non produce gli effetti attesi.

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Gli operatori della notteGli operatori della notte

Si tratta quindi di creare una relazione in un setting del tutto Si tratta quindi di creare una relazione in un setting del tutto particolare: in un luogo affollato (pub o discoteca), particolare: in un luogo affollato (pub o discoteca), concentrandosi su pochi elementi e per un tempo di attenzione concentrandosi su pochi elementi e per un tempo di attenzione limitato.limitato.

L’intervento ha coinvolto gestori dei locali attraverso la L’intervento ha coinvolto gestori dei locali attraverso la conoscenza del lavoro degli operatori della notte e tematiche conoscenza del lavoro degli operatori della notte e tematiche relative a gestione delle relazioni e sicurezza, costruzione di relative a gestione delle relazioni e sicurezza, costruzione di eventi “safe”, a situazioni di rischio e atteggiamenti aggressivi, il eventi “safe”, a situazioni di rischio e atteggiamenti aggressivi, il primo soccorso, nuove droghe e stili di consumoprimo soccorso, nuove droghe e stili di consumo

Per lo staff (baristi, PR e DJ) nozioni sugli effetti delle droghe più Per lo staff (baristi, PR e DJ) nozioni sugli effetti delle droghe più comuni, elementi di primo soccorso. Questo per creare una comuni, elementi di primo soccorso. Questo per creare una struttura in cui il divertimento sia vissuto in sicurezza e la struttura in cui il divertimento sia vissuto in sicurezza e la gestione del locale sia socialmente e civilmente responsabile di gestione del locale sia socialmente e civilmente responsabile di quanto avviene al suo interno.quanto avviene al suo interno.

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Gli operatori della notteGli operatori della notte

Concretamente i gestori si sono impegnati a fornire bevande analcoliche a prezzo Concretamente i gestori si sono impegnati a fornire bevande analcoliche a prezzo ridotto e acqua gratisridotto e acqua gratis

Ridurre il volume della musica prima della chiusuraRidurre il volume della musica prima della chiusura Favorire l’intervento degli educatoriFavorire l’intervento degli educatori Favorire la diffusione di materiale informativo sulle sostanze di sintesiFavorire la diffusione di materiale informativo sulle sostanze di sintesi Favorire le misure necessarie ad interventi di pronto soccorsoFavorire le misure necessarie ad interventi di pronto soccorsoLa formazione degli operatori è avvenuta attraverso l’ausilio di profondi conoscitori del La formazione degli operatori è avvenuta attraverso l’ausilio di profondi conoscitori del

mondo della notte, delle droghe sintetiche e dei giovani.mondo della notte, delle droghe sintetiche e dei giovani. I ragazzi formati erano reclutati in modo volontario tra i giovani delle scuole superioriI ragazzi formati erano reclutati in modo volontario tra i giovani delle scuole superiori Questi dovevano essere formati sugli stili musicali (serata hip hop diversa da un rave Questi dovevano essere formati sugli stili musicali (serata hip hop diversa da un rave

goa)goa) Indipendentemente dall’età dovevano conoscere gli slang in uso e relazionarsi in uno Indipendentemente dall’età dovevano conoscere gli slang in uso e relazionarsi in uno

stile tra pari, in modo confidenziale , senza giudiziostile tra pari, in modo confidenziale , senza giudizio Conoscere tutte le sostanze e non solo quelle più in uso (P.es fare uso di Conoscere tutte le sostanze e non solo quelle più in uso (P.es fare uso di popperpopper e e

cosa fare nel caso di un cosa fare nel caso di un brutto viaggiobrutto viaggio.).) Avere un look adeguato al tipo di serata (è diverso andare in discoteca o ad un rave)Avere un look adeguato al tipo di serata (è diverso andare in discoteca o ad un rave) Saper utilizzare tecniche di aggancio: trucchi, Body painting, hair painting offerta di Saper utilizzare tecniche di aggancio: trucchi, Body painting, hair painting offerta di

gadget e fare queste cose insieme ai giovani crea relazionegadget e fare queste cose insieme ai giovani crea relazione Creare complicità con i gestori e gli operatori dei locali al fine di individuare Creare complicità con i gestori e gli operatori dei locali al fine di individuare

situazioni problematichesituazioni problematiche

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Gli operatori della notteGli operatori della notte

Riassumendo questi sono gli obiettivi dell’intevento:Riassumendo questi sono gli obiettivi dell’intevento: Favorire l’accesso ai punti di informazione, arredati come il Favorire l’accesso ai punti di informazione, arredati come il

resto del locale dove sedersi, avere informazioni sui rischi resto del locale dove sedersi, avere informazioni sui rischi connessi all’uso di sostanze; fare il test con l’etilometro e connessi all’uso di sostanze; fare il test con l’etilometro e ricevere informazioni su pratiche di sicurezza e water card per ricevere informazioni su pratiche di sicurezza e water card per bere acqua gratisbere acqua gratis

Favorire un’immagine positiva del divertimento (arte terapia)Favorire un’immagine positiva del divertimento (arte terapia) Discussione con operatori preparatiDiscussione con operatori preparati Distribuzione di materiale informativo su sesso sicuro e Distribuzione di materiale informativo su sesso sicuro e

sicurezza stradalesicurezza stradale Aumentare consapevolezza dei rischi di guida in stato di Aumentare consapevolezza dei rischi di guida in stato di

ebrezza (acqua, patatine gratis)ebrezza (acqua, patatine gratis) Incentivare la scelta di un guidatore sicuro che non ha bevuto Incentivare la scelta di un guidatore sicuro che non ha bevuto

premiandolo con una consumazione analcolica gratuita, con premiandolo con una consumazione analcolica gratuita, con l’impegno di fare il test per alcolemial’impegno di fare il test per alcolemia

Incentivare l’uso del mezzo pubblico per il ritorno a casaIncentivare l’uso del mezzo pubblico per il ritorno a casa

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Pedagogia sociale e strutture Pedagogia sociale e strutture sanitarie : alcune applicazionisanitarie : alcune applicazioni

Questi progetti sono stati avviati nell’ambito dei Questi progetti sono stati avviati nell’ambito dei tirocini formativi attivati presso il corso di laurea in tirocini formativi attivati presso il corso di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione in una Scienze dell’educazione e della formazione in una società multiculturale dell’Università Tor Vergata di società multiculturale dell’Università Tor Vergata di Roma e si svolgono presso una struttura che accoglie Roma e si svolgono presso una struttura che accoglie i bambini e le famiglie dei reparti onco-ematologici i bambini e le famiglie dei reparti onco-ematologici dell’ospedale Bambin Gesù nella quale si impegnano dell’ospedale Bambin Gesù nella quale si impegnano i volontari dell’associazione Peter Pan onlus.i volontari dell’associazione Peter Pan onlus.

L’associazione Peter Pan da due anni si avvale della L’associazione Peter Pan da due anni si avvale della collaborazione universitaria della docente di collaborazione universitaria della docente di pedagogia sociale (dott. Elvira Lozupone) e degli pedagogia sociale (dott. Elvira Lozupone) e degli studenti che intendono laurearsi nella disciplina, e studenti che intendono laurearsi nella disciplina, e sono volti ad approfondire il tema della formazione sono volti ad approfondire il tema della formazione permanente dei volontari.permanente dei volontari.

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Elaborazione di un progetto di formazione Elaborazione di un progetto di formazione permanente per il volontariato nella casa di permanente per il volontariato nella casa di

Peter Pan.Peter Pan.

La risorsa dei volontari è veramente tale quando e se ne La risorsa dei volontari è veramente tale quando e se ne venga attentamente vagliata la motivazione e la venga attentamente vagliata la motivazione e la preparazione. E’ necessario inoltre identificare le aree preparazione. E’ necessario inoltre identificare le aree per le quali è necessario un approfondimento della per le quali è necessario un approfondimento della preparazione del volontario che variano secondo i bisogni preparazione del volontario che variano secondo i bisogni da questo espressi, insieme con approfondimenti a da questo espressi, insieme con approfondimenti a carattere tematico sulle caratteristiche e necessità carattere tematico sulle caratteristiche e necessità prevalenti degli ospiti della “casa”. Questo interventi non prevalenti degli ospiti della “casa”. Questo interventi non si muovono nella direzione della formazione di base dei si muovono nella direzione della formazione di base dei volontari, ma ne vogliono accrescere la formazione volontari, ma ne vogliono accrescere la formazione conferendole un carattere “permanente” con una doppia conferendole un carattere “permanente” con una doppia finalità: prevenire l’insorgere di fenomeni di finalità: prevenire l’insorgere di fenomeni di burn-outburn-out e e dare all’intervento del volontario una qualità sempre dare all’intervento del volontario una qualità sempre maggiore.maggiore.

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Monitoraggio prima fase di formazione Monitoraggio prima fase di formazione permanente dei volontari della casa di permanente dei volontari della casa di

Peter PanPeter Pan

Questo progetto vuole valutare i bisogni formativi che emergono dai volontari Questo progetto vuole valutare i bisogni formativi che emergono dai volontari della casa di Peter Pan al fine di ottimizzarne la preparazione e il grado di della casa di Peter Pan al fine di ottimizzarne la preparazione e il grado di soddisfazione all’interno della associazione.soddisfazione all’interno della associazione.

E’ un intervento che si muove su due fronti: da un lato la somministrazione di E’ un intervento che si muove su due fronti: da un lato la somministrazione di uno strumento standardizzato (questionario) rivolto ai volontari che si trovano in uno strumento standardizzato (questionario) rivolto ai volontari che si trovano in una situazione di una situazione di stand-bystand-by (cioè coloro che hanno per il momento sospeso (cioè coloro che hanno per il momento sospeso l’attività volontaria e che potrebbero allontanarsi dalla associazione); dall’altro l’attività volontaria e che potrebbero allontanarsi dalla associazione); dall’altro una valutazione dei bisogni di volontari anziani che fornisca le linee guida per il una valutazione dei bisogni di volontari anziani che fornisca le linee guida per il futuro progetto di formazione permanente.futuro progetto di formazione permanente.

Per quest’ultimo aspetto ci si avvarrà della elaborazione di racconti Per quest’ultimo aspetto ci si avvarrà della elaborazione di racconti autobiografici.autobiografici.

Lo strumento narrativo riveste una importanza nota nella raccolta delle storie di Lo strumento narrativo riveste una importanza nota nella raccolta delle storie di vita che costituiscono uno strumento per la ricerca qualitativa.vita che costituiscono uno strumento per la ricerca qualitativa.

Esso rappresenta inoltre una opportunità di autoconoscenza per lo scrittore o Esso rappresenta inoltre una opportunità di autoconoscenza per lo scrittore o narratore autobiografo attraverso la catarsi che avviene nel corso del racconto narratore autobiografo attraverso la catarsi che avviene nel corso del racconto della propria storia, ma anche una occasione di autoapprendimento quando la della propria storia, ma anche una occasione di autoapprendimento quando la persona opportunamente guidata riesce a riflettere e a raccontare che cosa ha persona opportunamente guidata riesce a riflettere e a raccontare che cosa ha imparato dalle proprie esperienze di vita.imparato dalle proprie esperienze di vita.

In questo caso la narrazione della propria storia di volontari e l’analisi delle In questo caso la narrazione della propria storia di volontari e l’analisi delle esperienze, aspettative e bisogni potrà far emergere una griglia di bisogni di esperienze, aspettative e bisogni potrà far emergere una griglia di bisogni di formazione che l’associazione provvederà a soddisfareformazione che l’associazione provvederà a soddisfare

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Dimensioni interculturali nella Dimensioni interculturali nella formazione del volontario: il caso di formazione del volontario: il caso di

Peter PanPeter Pan

Questo progetto nasce dall’esigenza di fornire ai volontari in formazione la possibilità di Questo progetto nasce dall’esigenza di fornire ai volontari in formazione la possibilità di accogliere le famiglie che si rivolgono alle strutture dell’associazione tenendo conto delle accogliere le famiglie che si rivolgono alle strutture dell’associazione tenendo conto delle diverse provenienze culturali. diverse provenienze culturali.

Questo è un aspetto particolarmente importante in questa struttura all’interno della quale Questo è un aspetto particolarmente importante in questa struttura all’interno della quale si è potuto registrare il passaggio di famiglie provenienti da ben 21 nazioni diverse, tra cui si è potuto registrare il passaggio di famiglie provenienti da ben 21 nazioni diverse, tra cui ricordiamo paesi del nord-Africa, Est europeo, America Latinaricordiamo paesi del nord-Africa, Est europeo, America Latina

Vivere all’interno di una società multiculturale presenta infatti l’insorgere di esigenze del Vivere all’interno di una società multiculturale presenta infatti l’insorgere di esigenze del tutto nuove nel rapporto tra persone di provenienza etnica diversa e anche nel rapporto tutto nuove nel rapporto tra persone di provenienza etnica diversa e anche nel rapporto che si crea tra pazienti assistiti e personale assistenziale.che si crea tra pazienti assistiti e personale assistenziale.

Presso alcune culture infatti alcuni gesti che sembrano scontati per noi occidentali non Presso alcune culture infatti alcuni gesti che sembrano scontati per noi occidentali non sono ammissibili: l’assunzione o meno di determinati cibi, i rapporti tra uomini e donne, le sono ammissibili: l’assunzione o meno di determinati cibi, i rapporti tra uomini e donne, le metodologie di cura, la genesi stessa della malattia hanno a volte risvolti insospettabili che metodologie di cura, la genesi stessa della malattia hanno a volte risvolti insospettabili che possono creare turbamento e disagio da ambo le parti cioè sia nella cultura ospite che in possono creare turbamento e disagio da ambo le parti cioè sia nella cultura ospite che in quella ospitante.quella ospitante.

Tuttavia esistono alcuni aspetti che possono essere comuni nell’accoglienza del malato e Tuttavia esistono alcuni aspetti che possono essere comuni nell’accoglienza del malato e della propria famiglia che vanno valorizzati al fine di creare un’accoglienza calda e della propria famiglia che vanno valorizzati al fine di creare un’accoglienza calda e rispettosa.rispettosa.

In base ad una convenzione tra l’ospedale Bambin Gesù, attraverso l’Associazione Peter In base ad una convenzione tra l’ospedale Bambin Gesù, attraverso l’Associazione Peter Pan, e i volontari che operano all’interno delle due case, ed il Venezuela volto all’utilizzo Pan, e i volontari che operano all’interno delle due case, ed il Venezuela volto all’utilizzo della struttura ospedaliera per la cura dei bambini oncologici venezuelani, è stato fatto della struttura ospedaliera per la cura dei bambini oncologici venezuelani, è stato fatto uno studio culturale in vista della preparazione dei volontari proprio sugli aspetti relativi uno studio culturale in vista della preparazione dei volontari proprio sugli aspetti relativi alla concezione di malattia e cura, sofferenza e lutto.alla concezione di malattia e cura, sofferenza e lutto.

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Frontiere della Pedagogia sociale: Frontiere della Pedagogia sociale: l’educazione terapeutical’educazione terapeutica

Esercitare una cittadinanza attiva all’interno dei protocolli di cura vuol Esercitare una cittadinanza attiva all’interno dei protocolli di cura vuol dire sentirsi attivamente al centro di ogni intervento terapeutico e dire sentirsi attivamente al centro di ogni intervento terapeutico e riabilitativo. La salvaguardia della propria salute in un atteggiamento riabilitativo. La salvaguardia della propria salute in un atteggiamento proattivo in relazione al proprio essere malati; l’essere consapevoli di una proattivo in relazione al proprio essere malati; l’essere consapevoli di una possibilità di benessere che va oltre i limiti imposti dal male che c’è, possibilità di benessere che va oltre i limiti imposti dal male che c’è, mette la persona al centro del processo di cura in una interazione mette la persona al centro del processo di cura in una interazione virtuosa con il personale sanitario, un soggetto non reso passivo dalla virtuosa con il personale sanitario, un soggetto non reso passivo dalla malattia e dalla ospedalizzazione, ma collaborativo anche nel malattia e dalla ospedalizzazione, ma collaborativo anche nel monitoraggio della cura (Kanizsa 2004). Questi fattori insieme ad altri che monitoraggio della cura (Kanizsa 2004). Questi fattori insieme ad altri che verranno presi in considerazione più avanti contribuiscono ad un clima verranno presi in considerazione più avanti contribuiscono ad un clima relazionale e di lavoro migliore anche all’interno dell’equipe ospedaliera.relazionale e di lavoro migliore anche all’interno dell’equipe ospedaliera.

Un’ottica radicalmente nuova è quella che si presenta oggi al personale Un’ottica radicalmente nuova è quella che si presenta oggi al personale sanitario.sanitario.

Un’apertura a vedere la persona malata al centro di una fitta rete sociale, Un’apertura a vedere la persona malata al centro di una fitta rete sociale, istituzionale e relazionale di fronte a cui lo stesso professionista della istituzionale e relazionale di fronte a cui lo stesso professionista della salute deve porsi con un atteggiamento ben diverso, lontano dalla torre salute deve porsi con un atteggiamento ben diverso, lontano dalla torre d’avorio che lo vedeva unico depositario di un sapere d’avorio che lo vedeva unico depositario di un sapere non condivisibilenon condivisibile. .

A questo processo contribuiscono anche le A questo processo contribuiscono anche le medical humanities. medical humanities. Di queste arti e scienze vorrei evidenziare l’apporto di una in particolare: Di queste arti e scienze vorrei evidenziare l’apporto di una in particolare:

il contributo dell’il contributo dell’educazione educazione ai processi di curaai processi di cura..

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L’educazione terapeuticaL’educazione terapeutica

Questo tipo di intervento che va sotto il nome di Questo tipo di intervento che va sotto il nome di Educazione terapeuticaEducazione terapeutica invece invece pone in evidenza la componente pone in evidenza la componente pedagogica pedagogica dell’intervento intendendo dell’intervento intendendo modificare le condotte.modificare le condotte.

Le condotte possono essere intese come una disposizione mentale di fronte a un Le condotte possono essere intese come una disposizione mentale di fronte a un determinato problema. Il termine condotta, infatti, non può essere usato come determinato problema. Il termine condotta, infatti, non può essere usato come sinonimo di comportamento.sinonimo di comportamento.

Quest’ultimo fa riferimento all’insieme delle azioni e reazioni abituali ma Quest’ultimo fa riferimento all’insieme delle azioni e reazioni abituali ma automatiche di un organismo all’ambiente, mentre la condotta fa riferimento a un automatiche di un organismo all’ambiente, mentre la condotta fa riferimento a un atteggiamento interiore atteggiamento interiore da cui quelle azioni e reazioni discendonoda cui quelle azioni e reazioni discendono..

Nell’infanzia può essere applicata ad una gamma di patologie che vanno dai Nell’infanzia può essere applicata ad una gamma di patologie che vanno dai disturbi pervasivi dello sviluppo quale l’autismo e le patologie dello spettro disturbi pervasivi dello sviluppo quale l’autismo e le patologie dello spettro artistico.artistico.

Ha come fine l'insegnamento di abilità al bambino, agendo in collaborazione con le Ha come fine l'insegnamento di abilità al bambino, agendo in collaborazione con le famiglie. famiglie. 

Si parte dal sostenere che conoscenze specifiche sulle caratteristiche del Disturbo Si parte dal sostenere che conoscenze specifiche sulle caratteristiche del Disturbo (tecniche) e conoscenza delle peculiarità della persona (familiari o altre persone di (tecniche) e conoscenza delle peculiarità della persona (familiari o altre persone di riferimento) vadano considerate congiuntamente in tutte le fasi dell'intervento, in riferimento) vadano considerate congiuntamente in tutte le fasi dell'intervento, in particolar modo nella scelta degli obiettivi e delle modalità terapeutiche, e si particolar modo nella scelta degli obiettivi e delle modalità terapeutiche, e si continua col ritenere fondamentale l'armonia tra le energie e le ottiche continua col ritenere fondamentale l'armonia tra le energie e le ottiche sull'educazione delle diverse persone implicate nel processo di sostegno alla sull'educazione delle diverse persone implicate nel processo di sostegno alla crescita del bambino (sinergie). crescita del bambino (sinergie).

La collaborazione tra personale sanitario e famiglia risulta fondamentale per La collaborazione tra personale sanitario e famiglia risulta fondamentale per consentire la generalizzazione e l'interiorizzazione degli apprendimenti, quindi il consentire la generalizzazione e l'interiorizzazione degli apprendimenti, quindi il loro utilizzo nella vita quotidiana. loro utilizzo nella vita quotidiana.

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L’educazione terapeuticaL’educazione terapeutica

I promotori dell’educazione terapeutica sono oggi Jean I promotori dell’educazione terapeutica sono oggi Jean Philippe Assal dell’università di Ginevra, Jean Francois Philippe Assal dell’università di Ginevra, Jean Francois D’Ivernais dell’università di Parigi XIII Bobigny e Alain. D’Ivernais dell’università di Parigi XIII Bobigny e Alain. Deccache dell’università di Louvain.Deccache dell’università di Louvain.

  Questa disciplina, di frontiera, non solo per la sua recente Questa disciplina, di frontiera, non solo per la sua recente nascita, ma perché unisce competenze pedagogiche, nascita, ma perché unisce competenze pedagogiche, relazionali e mediche, nasce con il fine principale del relazionali e mediche, nasce con il fine principale del controllo delle crisi di pazienti diabetici, ma risulta oggi controllo delle crisi di pazienti diabetici, ma risulta oggi l’intervento di elezione per il trattamento dei disturbi dello l’intervento di elezione per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico e di altri disturbi o difficoltà di sviluppo spettro autistico e di altri disturbi o difficoltà di sviluppo dell’età evolutiva come pure di altre malattie croniche e dell’età evolutiva come pure di altre malattie croniche e autoimmuni come la LES cui si aggiunge il trattamento autoimmuni come la LES cui si aggiunge il trattamento dell’obesità e dell’osteoporosi severa coinvolgendo anche dell’obesità e dell’osteoporosi severa coinvolgendo anche soggetti adultisoggetti adulti

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Adulti e bambini nella ETAdulti e bambini nella ET L’utilizzo di un identico approccio didattico per un adulto o per un L’utilizzo di un identico approccio didattico per un adulto o per un

bambino entra inevitabilmente in conflitto con la visione che bambino entra inevitabilmente in conflitto con la visione che l’adulto ha di sé e produce un risultato negativo attivandone una l’adulto ha di sé e produce un risultato negativo attivandone una regressione, ( atteggiamento totalmente passivo), oppure maturerà regressione, ( atteggiamento totalmente passivo), oppure maturerà disinteresse verso l'apprendimento con conseguente abbandono disinteresse verso l'apprendimento con conseguente abbandono del percorso formativo , qualunque esso sia. del percorso formativo , qualunque esso sia.

   Un adulto ha l'esigenza di conoscere lo scopo e l'utilità Un adulto ha l'esigenza di conoscere lo scopo e l'utilità

dell'apprendimento per la sua vita o la sua carriera ed dell'apprendimento per la sua vita o la sua carriera ed è motivato è motivato ad apprendere ciò che gli serve nel momento in cui gli serve.ad apprendere ciò che gli serve nel momento in cui gli serve.

C'è poi un fattore che nel caso dell'apprendimento degli adulti è C'è poi un fattore che nel caso dell'apprendimento degli adulti è assolutamente fondamentale: l'esperienza. In primo luogo, assolutamente fondamentale: l'esperienza. In primo luogo, qualunque insegnamento rivolto a un adulto non è mai qualunque insegnamento rivolto a un adulto non è mai ex novoex novo, ma , ma va a modificare conoscenze o esperienze precedentemente va a modificare conoscenze o esperienze precedentemente acquisite. Ciò che viene insegnato deve quindi inserirsi acquisite. Ciò che viene insegnato deve quindi inserirsi proficuamente in un contesto esperienziale o cognitivo predefinito proficuamente in un contesto esperienziale o cognitivo predefinito o dare vita a una “riorganizzazione dei saperi” (2002). Se ciò non o dare vita a una “riorganizzazione dei saperi” (2002). Se ciò non accade, il rischio è quello di un apprendimento fittizio e di breve accade, il rischio è quello di un apprendimento fittizio e di breve durata.durata.

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Un esempio concretoUn esempio concreto

Ad esempio, una paziente diabetica disse una volta di Ad esempio, una paziente diabetica disse una volta di sottoporsi spontaneamente all’esame annuale del fondo sottoporsi spontaneamente all’esame annuale del fondo dell’occhio, perché “La diabete mangia la vista”(Trento, dell’occhio, perché “La diabete mangia la vista”(Trento, Passera, Tomalino, Bajardi, 2004). Aveva appreso in modo Passera, Tomalino, Bajardi, 2004). Aveva appreso in modo inconsapevole un sapere che sarebbe rimasto implicito se inconsapevole un sapere che sarebbe rimasto implicito se non si fossero create le condizioni ottimali per farlo non si fossero create le condizioni ottimali per farlo emergere. Le persone spesso sanno molte più cose di emergere. Le persone spesso sanno molte più cose di quelle che credono di sapere, e il contributo della quelle che credono di sapere, e il contributo della pedagogia applicata alle terapie mediche può permettere pedagogia applicata alle terapie mediche può permettere l’emergere proprio di questi saperi nascosti per sentimenti l’emergere proprio di questi saperi nascosti per sentimenti di vergogna e inadeguatezza del paziente di fronte al di vergogna e inadeguatezza del paziente di fronte al sapere indiscutibile e paternalistico del medico.sapere indiscutibile e paternalistico del medico.

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Obiettivo della ET: gestione delle malattie Obiettivo della ET: gestione delle malattie cronichecroniche

Le malattie croniche, in ragione del loro aumento di prevalenza, hanno Le malattie croniche, in ragione del loro aumento di prevalenza, hanno cambiato radicalmente il concetto di salute (Marcolongo, Rigoli, 1999), cambiato radicalmente il concetto di salute (Marcolongo, Rigoli, 1999), passando da una concezione per cui la salute è assenza di malattia e passando da una concezione per cui la salute è assenza di malattia e sintomi, ad una concezione che relativizza questa impostazione, a favore sintomi, ad una concezione che relativizza questa impostazione, a favore di una percezione di efficienza nello svolgere le normali attività di vita e di una percezione di efficienza nello svolgere le normali attività di vita e dal percepirsi “in una situazione di stabilità e di equilibrio psicofisico” dal percepirsi “in una situazione di stabilità e di equilibrio psicofisico” (Censis 1998). (Censis 1998).

   Nell’ambito della cronicità, la salute può essere infatti considerata come Nell’ambito della cronicità, la salute può essere infatti considerata come

uno stato di equilibrio, mentre la malattia corrisponde alla crisi, alla uno stato di equilibrio, mentre la malattia corrisponde alla crisi, alla ricaduta, alla complicanza. Questo cambiamento concettuale ha delle ricaduta, alla complicanza. Questo cambiamento concettuale ha delle conseguenze dirette sul modo con cui i curanti considerano le loro azioni conseguenze dirette sul modo con cui i curanti considerano le loro azioni verso dei pazienti cronici.verso dei pazienti cronici.

Secondo la definizione dell'Secondo la definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Organizzazione Mondiale della Sanità "..l’"..l’educazione terapeutica educazione terapeutica consiste nell’aiutare il paziente e la sua consiste nell’aiutare il paziente e la sua famiglia a comprendere la malattia ed il trattamento, a collaborare alle famiglia a comprendere la malattia ed il trattamento, a collaborare alle cure, a farsi carico del proprio stato di salute ed a conservare e migliorare cure, a farsi carico del proprio stato di salute ed a conservare e migliorare la propria qualità di vita"la propria qualità di vita". (1998). (1998)

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Paradigma educativo ed ETParadigma educativo ed ET

ConoscereConoscere la propria malattia ( la propria malattia (sapere = sapere = conoscenzaconoscenza), ),

GestireGestire la terapia in modo la terapia in modo competentecompetente ( (saper fare saper fare autogestioneautogestione),),

Prevenire Prevenire le complicanze evitabilile complicanze evitabili (saper essere = (saper essere = comportamenti).comportamenti).

""l’educazione consiste, invece, in un programma l’educazione consiste, invece, in un programma di formazione, al termine del quale il paziente di formazione, al termine del quale il paziente diviene capace di esercitare autonomamente delle diviene capace di esercitare autonomamente delle competenze terapeutichecompetenze terapeutiche che, in un altro che, in un altro contesto, sarebbero di responsabilità del curante"contesto, sarebbero di responsabilità del curante"..

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Finalità della ETFinalità della ET

migliorare lamigliorare la qualità di vita dei malati qualità di vita dei malati e delle loro famiglie; e delle loro famiglie; incrementare il controllo delle condizioni cliniche dei malati incrementare il controllo delle condizioni cliniche dei malati

ottenendo una ottenendo una riduzione delle complicanzeriduzione delle complicanze, una maggiore , una maggiore adesione al trattamento terapeutico e riabilitativo e la riduzione adesione al trattamento terapeutico e riabilitativo e la riduzione degli effetti indesiderati dei farmaci;degli effetti indesiderati dei farmaci;

promuovere un utilizzo più razionale e pertinente dei servizipromuovere un utilizzo più razionale e pertinente dei servizi da da parte dell’utenza, migliorando la parte dell’utenza, migliorando la qualità del servizioqualità del servizio, , contenendo la contenendo la spesaspesa ed ottimizzando i ed ottimizzando i tempi di gestionetempi di gestione dell’assistenza sanitaria;dell’assistenza sanitaria;

sviluppare un sviluppare un modello di organizzazione assistenzialemodello di organizzazione assistenziale centrato sul pazientecentrato sul paziente e sulla cooperazione tra quanti, a vario e sulla cooperazione tra quanti, a vario titolo (curanti, servizi sociali, volontariato) operano a favore del titolo (curanti, servizi sociali, volontariato) operano a favore del malato;malato;

favorire relazioni umane e professionali più armoniche anche favorire relazioni umane e professionali più armoniche anche tra tra i curanti.i curanti.