La pagina dell’arte Nella pittura di Federico Barocci ... · PDF fileebbo confessare...

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Stampata da reda01_ppr alle 16:26:56 del 02/01/2016 DOMENICA 3 GENNAIO 2016 PRIMA PAGINA REGGIO Cultura e spettacoli 29 La pagina dell’arte . Nella pittura di Federico Barocci immortalata la poetica degli affetti di FILIPPO SILVESTRO D ebbo confessare che, Federico Barocci Urbino (1533/1535 - 1612), l'ho riscoperto circa tre anni fa quando visitai la Chiesa Nuova o Santa Maria della Vallicella a Ro- ma. Ero alla ricerca della Visitazione che Barocci dipinse, forse su com- missione di San Filippo Neri, pala d'altare che il santo amava partico- larmente e lì sostava in raccogli- mento per pregare. Visitazione del Barocci che ser- virà come modello al Cavalier d'Arpino per la sua Visitazione, su commissione del cardinale reggia- no Domenico Toschi, per la Cap- pella nel Duomo di Reggio Emilia. Ebbene Barocci, anche in questi giorni, è agli onori delle maggiori mostra, come quella ai Musei Ca- pitolini " Raffaello Parmigianino Barocci, metafore dello sguardo" a cura di Marzia Faietti, fino al 10 gennaio 2016. Roberta Aliventi nel saggio, in catalogo, "Barocci sulle tracce di Raffaello-la molteplicità dei mo- delli", scrive : "Nel corso degli anni Settanta, coincidenti con la prima maturità, Barocci si accosta a di- versi generi pittorici e mette a pun- to sia una nuova estetica sia una comunicazione devozionale incen- trata sulla poetica degli affetti". Significativo di questo stato d'a- nimo, il quadro in mostra "Riposo durante la fuga in Egitto", (1570-1573), olio su tela cm. 133x110, detto anche "Madonna delle cilie- ge". Opera in Pinacoteca Vaticana e proveniente dalla Chiesa del Ge- sù di Perugia, piena di simboli : dal pane (eucarestia) alle ciliegie ros- se, che richiamano il sangue di Cri- sto versato sulla croce. Altro quadro del Barocci con "poetica degli affetti" è la “Madon- na del gatto” (1575), National Gal- lery Londra. Protagonista un gat- to, per significare la quotidianità dei fedeli ed anche in stretto rap- porto ai dettami del Concilio di Trento. I toni sono intimi e fami- gliari e tutti i personaggi sono in- tenti a giocare con il gatto. Un altro contributo a questa te- matica lo da Vittorio Sgarbi pub- blicando a tutta pagina la gattina co-protagonista del quadro "La Madonna della gatta" (1598) cm.233x179, Galleria degli Uffizi, Firenze. Scrive Sgarbi nel "Dal Cielo alla Terra" (2015) : "L'opera del Barocci è un manifesto ideologico che ria- bilita il misticismo religioso, tro- vando la fonte d'ispirazione, oltre la terribilità di Michelangelo, in Correggio con le sue morbide ste- sure". Antonio Paolucci, in occasione del recente restauro, esclama : "Ca- polavoro assoluto del Barocci, pit- tore cattolico e animalista". Nella Galleria degli Uffizi a Fi- renze ho "scovato" un disegno pre- paratorio : lo "Studio di un gatto" che qui presento. Per il Barocci si pone il dilemma che si poneva per il Correggio e il suo viaggio a Roma. Scrive il Voss nella "Pittura del tardo Rinascimento" : L'artista di Urbino è stato spesso definito l'imi- tatore o il continuatore del Correg- gio. Secondo la tradizione, il Ba- rocci ha conosciuto il maestro di Parma tramite un artista che a- vrebbe portato con sè, dal Nord I- talia, disegni a pastello e cartoni tratti dalle sue opere più famose". Altri storici scrivono di un viag- gio del Barocci a Parma. Difficile conoscere la verità, in ogni caso il Voss descrive l'opera dell'urbinate come leggermente più dolce, più spirituale e più lontana dalla real- tà dell'opera del Correggio. Altra opera in sintonia con la poetica degli affetti è "L'Annuncia- zione" (1582-1584), olio su tela cm.248x170, dipinto per il Santua- rio di Loreto e oggi in Pinacoteca Vaticana. Scrive l'Aliventi : "Barocci porta ai massimi vertici espressivi la poetica degli affetti: l 'elemento di- vino si palesa solo nel bagliore che illumina dall'alto la tenda mentre la scena, anche se ambientata in un edificio nobile, rispecchia un contesto prettamente quotidiano". Federico Barocci un grandissi- mo artista che preparava meticolo- samente i suoi dipinti con disegni e bozzetti prima di licenziare l'ope- ra finita. Significativo, a tal propo- sito, la pubblicazione, a cura di Lu- ciano Arcangeli, "Federico Baroc- ci, i disegni della Galleria Naziona- le delle Marche" (2012), sotto l'egi- da del Mibac. Può darsi che, in merito, ci siano "sorprese" nei prossimi giorni, na- turalmente, nella Pagina dell'Arte del venerdì di Prima Pagina. (Storico dell'Arte e Socio Effettivo della Deputazione di Storia Patria) BAROCCI “Riposo durante la fuga in Egitto”, Pinacoteca Vaticana, Roma BAROCCI “La Madonna della gatta”, Galleria degli Uffizi, Firenze BAROCCI “Studio di un gatto”, Galleria degli Uffici, Firenze BAROCCI “Madonna del gatto”, National Gallery, Londra BAROCCI “L’Annunciazione”, Pinacoteca Vaticana, Roma

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Stampata da reda01_ppr alle 16:26:56 del 02/01/2016

DOMENICA 3 GENNAIO 2016 PRIMA PAGINA REGGIO Cultura e spettacoli 29

La pagina dell’arte.

Nella pittura di FedericoBarocci immortalatala poetica degli affetti

di FILIPPO SILVESTRO

D ebbo confessare che, FedericoBarocci Urbino (1533/1535 -

1612), l'ho riscoperto circa tre annifa quando visitai la Chiesa Nuovao Santa Maria della Vallicella a Ro-ma.

Ero alla ricerca della Visitazioneche Barocci dipinse, forse su com-missione di San Filippo Neri, palad'altare che il santo amava partico-larmente e lì sostava in raccogli-mento per pregare.

Visitazione del Barocci che ser-virà come modello al Cavalierd'Arpino per la sua Visitazione, sucommissione del cardinale reggia-no Domenico Toschi, per la Cap-pella nel Duomo di Reggio Emilia.

Ebbene Barocci, anche in questigiorni, è agli onori delle maggiorimostra, come quella ai Musei Ca-pitolini " Raffaello ParmigianinoBarocci, metafore dello sguardo" acura di Marzia Faietti, fino al 10gennaio 2016.

Roberta Aliventi nel saggio, incatalogo, "Barocci sulle tracce diRaffaello-la molteplicità dei mo-delli", scrive : "Nel corso degli anniSettanta, coincidenti con la primamaturità, Barocci si accosta a di-versi generi pittorici e mette a pun-to sia una nuova estetica sia unacomunicazione devozionale incen-trata sulla poetica degli affetti".

Significativo di questo stato d'a-nimo, il quadro in mostra "Riposod u r a n t e l a f u g a i n E g i t t o " ,(1570-1573), olio su tela cm. 133x110,detto anche "Madonna delle cilie-ge". Opera in Pinacoteca Vaticanae proveniente dalla Chiesa del Ge-sù di Perugia, piena di simboli : dalpane (eucarestia) alle ciliegie ros-se, che richiamano il sangue di Cri-sto versato sulla croce.

Altro quadro del Barocci con"poetica degli affetti" è la “Madon -na del gatto” (1575), National Gal-lery Londra. Protagonista un gat-to, per significare la quotidianitàdei fedeli ed anche in stretto rap-porto ai dettami del Concilio diTrento. I toni sono intimi e fami-gliari e tutti i personaggi sono in-tenti a giocare con il gatto.

Un altro contributo a questa te-matica lo da Vittorio Sgarbi pub-blicando a tutta pagina la gattinaco-protagonista del quadro "LaMadonna del la g atta" (1598)cm.233x179, Galleria degli Uffizi,Firenz e.

Scrive Sgarbi nel "Dal Cielo allaTerra" (2015) : "L'opera del Barocciè un manifesto ideologico che ria-bilita il misticismo religioso, tro-vando la fonte d'ispirazione, oltrela terribilità di Michelangelo, inCorreggio con le sue morbide ste-s u re " .

Antonio Paolucci, in occasionedel recente restauro, esclama : "Ca-polavoro assoluto del Barocci, pit-tore cattolico e animalista".

Nella Galleria degli Uffizi a Fi-renze ho "scovato" un disegno pre-paratorio : lo "Studio di un gatto"che qui presento.

Per il Barocci si pone il dilemmache si poneva per il Correggio e ilsuo viaggio a Roma.

Scrive il Voss nella "Pittura del

tardo Rinascimento" : L'artista diUrbino è stato spesso definito l'imi-tatore o il continuatore del Correg-gio. Secondo la tradizione, il Ba-rocci ha conosciuto il maestro diParma tramite un artista che a-vrebbe portato con sè, dal Nord I-talia, disegni a pastello e cartoni

tratti dalle sue opere più famose".Altri storici scrivono di un viag-

gio del Barocci a Parma. Difficileconoscere la verità, in ogni caso ilVoss descrive l'opera dell'urbinatecome leggermente più dolce, piùspirituale e più lontana dalla real-tà dell'opera del Correggio.

Altra opera in sintonia con lapoetica degli affetti è "L'Annuncia-zione" (1582-1584), olio su telacm.248x170, dipinto per il Santua-rio di Loreto e oggi in PinacotecaVat i c a n a .

Scrive l'Aliventi : "Barocci portaai massimi vertici espressivi lapoetica degli affetti: l 'elemento di-vino si palesa solo nel bagliore cheillumina dall'alto la tenda mentre

la scena, anche se ambientata inun edificio nobile, rispecchia uncontesto prettamente quotidiano".

Federico Barocci un grandissi-mo artista che preparava meticolo-samente i suoi dipinti con disegnie bozzetti prima di licenziare l'ope-ra finita. Significativo, a tal propo-sito, la pubblicazione, a cura di Lu-ciano Arcangeli, "Federico Baroc-ci, i disegni della Galleria Naziona-le delle Marche" (2012), sotto l'egi-da del Mibac.

Può darsi che, in merito, ci siano"sorprese" nei prossimi giorni, na-turalmente, nella Pagina dell'Artedel venerdì di Prima Pagina.

(Storico dell'Arte e Socio Effettivodella Deputazione di Storia Patria)

BAROCCI “Riposo durante la fuga in Egitto”, Pinacoteca Vaticana, Roma

BAROCCI “La Madonna della gatta”, Galleria degli Uffizi, Firenze

BAROCCI “Studio di un gatto”, Galleria degli Uffici, Firenze

BAROCCI “Madonna del gatto”, National Gallery, Londra

BAROCCI “L’Annunciazione”, Pinacoteca Vaticana, Roma