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Laboratorio di sistemi Ruby on Rails con Netbeans 6 ROR La nuova versione di Netbeans 6 consente di lavorare con Ruby On Rails, un potente e nuovissimo framework per lo sviluppo e la prototipazione di applicazioni web, che fa uso del design-pattern MVC (Model-View-Controller, si veda l'articolo corrispondente nella sezione Java-Applicazioni web). Svilupperemo senza particolari sforzi un piccolo applicativo per la memorizzazione di eventi di particolare interesse (conferenze, seminari ecc). Di solito il sistema così ottenuto prende il nome di CRUD: Create, Retrieve, Update, Delete (si legga l'articolo “Approccio DAO” nella sezione Java-Web application). Let's start! File > New Project > Ruby > Ruby on Rails Application (events) crud_ror.pdf Pag. 1/14 Cozzetto ©

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Laboratorio di sistemi Ruby on Rails con Netbeans 6 ROR

La nuova versione di Netbeans 6 consente di lavorare con Ruby On Rails, un potente e nuovissimo framework per lo sviluppo e la prototipazione di applicazioni web, che fa uso del design-pattern MVC (Model-View-Controller, si veda l'articolo corrispondente nella sezione Java-Applicazioni web). Svilupperemo senza particolari sforzi un piccolo applicativo per la memorizzazione di eventi di particolare interesse (conferenze, seminari ecc). Di solito il sistema così ottenuto prende il nome di CRUD: Create, Retrieve, Update, Delete (si legga l'articolo “Approccio DAO” nella sezione Java-Web application).

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Netbeans dispone già di un interprete Ruby predefinito, sicchè non dobbiamo installarlo. Anche l'Add-On Rails (un insieme di librerie scritte in Ruby) è già installato e pronto all'uso. Usiamo inoltre il database server MySQL.

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Lasciamo inalterate queste ultime impostazioni. A questo punto il sistema crea una serie di cartelle e di file (i cui nomi sono predefiniti). Procediamo al passo successivo, la configurazione del database. Ruby on Rails usa 3 database distinti, uno per lo sviluppo, uno per il test e un altro per la produzione. Configuriamo il database di sviluppo (il nome del db di solito è ottenuto componendo il nome del progetto con la parola “development”, per cui avremo bisogno del database MySQL events_development). Completiamo il file di configurazione database.yml con le informazioni necessarie (possiamo cambiare il nome utente e la password se queste informazioni sono state definite precedentemente).

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Creiamo il database usando PhpMyAdmin (ipotizziamo di lavorare anche con un sistema di tipo LAMP, Linux-Apache-MySQL-Php, ma non è necessario; ci serve solo il database MySQL).

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A questo punto creiamo il Model. Col tasto destro del mouse sul progetto scegliamo Generate... > Model > Event (l'iniziale può essere maiuscola o minuscola; il nome lo scegliamo al singolare) seguito dall'elenco dei campi che vogliamo considerare (nel nostro caso title, location ecc) e dal tipo. Ogni campo sarà separato dal tipo dal carattere :

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Il sistema provvede a creare una serie di file ma noi siamo interessati in particolare al file di migrazione 001_create_events.rb (i file con estensione rb sono file scritti in ruby). Notiamo che il nome della tabella è scritto con l'iniziale minuscola ed è al plurale.Lanciamo il file di migrazione mediante il comando (tasto destro del mouse sul progetto) Migrate Database > To Current Version.

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Ora controlliamo in PhpMyAdmin. Il file di migrazione ha creato due tabelle: events e schema_info.

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La struttura della tabella events è quella che noi abbiamo dato costruendo il Model. In più è stata aggiunta una chiave primaria (id non nulla intera con autoincremento).

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A questo punto costruiamo il Controller (tasto destro del mouse sul progetto > Generate... > Scaffold, impalcatura) che servirà per interagire con il Model. Lo Scaffold creerà per noi le seguenti azioni e viste: index, list, show, new, create, edit, update, destroy.

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La nostra applicazione CRUD è terminata. Proviamola! (Tasto destro del mouse sull'applicazione) > Run.

Viene attivato il web server ruby chiamato WEBrick sulla porta 3000 all'indirizzo 0.0.0.0.

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Il nostro applicativo è raggiungibile all'indirizzo http://0.0.0.0:3000/events.Ecco come si presenta la schermata:

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Ovviamente possiamo poi successivamente personalizzare il nostro applicativo dal punto di vista grafico e dei contenuti. Esso rappresenta infatti una prima bozza di quello che vogliamo ottenere. Tuttavia il risultato ottenuto è notevole, paragonando il piccolo sforzo che abbiamo impiegato al lavoro invece che avremmo dovuto fare se ci fossimo muniti di strumenti diciamo così “tradizionali” (ad esempio php oppure jsp senza l'uso di framework particolari).

Proviamo ad inserire un evento con New Event e inseriamo un evento.

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Possiamo poi modificare l'evento inserito, cancellarlo ed aggiungerne di nuovi.

Senza dubbio Ruby on Rails rappresenta una alternativa interessante per lo sviluppo web e con Netbeans le cose sono decisamente più facili. Consigliamo comunque di approfondire maggiormente gli argomenti affrontati installando ad esempio manualmente Ruby on Rails – in rete si trovano facilmente le procedure per i vari sistemi operativi - e di scrivere il codice senza l'uso di un IDE almeno le prime volte per capire bene i passi fondamentali e ovviamente imparare bene Ruby.

Buona fortuna!

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