La nostra attività: il Piano di lavoro 2012

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La nostra attività Il Piano di lavoro 2012 Approvato dell’Assemblea dei Comuni Toscani del 19 dicembre 2011

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L'annuale pubblicazione con cui Anci Toscana presenta ai soci le attività in corso d'opera

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La nostra attività Il Piano di lavoro 2012

Approvato dell’Assemblea dei Comuni Toscani del 19 dicembre 2011

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Indice

Presentazione: “Il cambiamento” p. 5

Introduzione: L’indirizzo politico generale p. 9

1. Studi e ricerche p. 111.1 Indagini P. 111.2 Osservatori P. 13Progetti speciali P. 14

2. Produzione p. 152.1 Formazione P. 152.2 Convegni P. 252.3 Progetti in corso P. 252.4 Servizi P. 352.5 Progetti speciali P. 43

3. Rappresentanza e relazioni istituzionali p. 463.1 Le relazioni con la Regione P. 463.2 Azioni di Partenariato con il Consiglio delle Autonomie Locali P. 493.3 Le relazioni con la società toscana P. 503.4 Progetti speciali P. 51

4. Relazioni esterne e comunicazione p. 534.1 Rapporti con i media P. 534.2 Anci Toscana sul web P. 554.3 Pubblicazioni P. 574.4 Eventi 2012 P. 58

5. Amministrazione e gestione p. 605.1 La struttura organizzativa di Anci Toscana e le risorse umane P. 605.2 Budget e rispetto del dl 78/2010 P. 615.3 L’Amministrazione P. 62

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La fase che stiamo vivendo è caratterizzata da gravi difficoltà e profondi cambia-menti a livello economico, sociale e istituzionale. Questa nuova dimensione dei problemi determina un quadro quanto mai incerto sia per quanto riguarda le scelte di chi governa i comuni, sia per gli strumenti che possono essere utilizzati. E’ in-dubbio che il primo nodo sia rappresentato dalla scarsità di risorse a disposizione degli enti locali, ma a questo si aggiungono gli effetti della crisi economica, che riduce ulteriormente le possibili entrate e, soprattutto, peggiora le condizioni di vita di ampie fasce di popolazione. Risorse declinanti e bisogni crescenti sono la forbice che rischia di stritolare i Comuni e la loro possibilità di dare soluzione ai problemi dei cittadini e del territorio.La necessità di risanare la finanza dello Stato è possibile solo se si accompagna a una ripresa economica, dalla quale sia possibile ricavare nuove e certe entrate, dando una prospettiva positiva in termini di sviluppo e occupazione. Il pericolo è invece che una nuova recessione vanifichi i sacrifici e si avviti una spirale di depressione dell’economia su cui i tagli alla spesa pubblica possono pesare in misura determi-nante, con il risultato di non raggiungere l’obiettivo del risanamento dei conti e aggravando in misura insostenibile la crisi economica e sociale.E’ indubbio che il problema abbia dimensioni internazionali e che la sua soluzione è possibile solo operando a livello europeo, con un impegno totale del governo nazionale. E’ altrettanto importante tuttavia che tutti partecipino a questo sforzo, portando il loro contributo. In questo quadro i comuni non possono essere un soggetto passivo, i terminali sul territorio che rispondono ai cittadini tagliando servizi e aumentando le tariffe. I comuni possono e devono svolgere un ruolo nella tutela delle condizioni di vita delle popolazioni e di protagonisti di un rilancio dello sviluppo, ed è ciò che fanno se messi nelle giuste condizioni. Un obiettivo che non è facile, ma che siamo chiamati ad assumere, con la coscienza della gravità della situazione e dell’inadeguatezza degli strumenti e delle risorse.Il nuovo orizzonte pone la necessità di ripensare il comune, il suo ruolo, le sue funzioni. Nulla sarà più come lo abbiamo vissuto in passato. Le esperienze pos-sono essere un punto di partenza per una nuova impostazione, ma non sono più

“Il cambiamento”

Presentazione

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ripetibili nei modi e nelle forme in cui sono state realizzate. Si tratta di riflettere, conoscere, capire e strutturare in modo diverso il compito di governare le città e il territorio. Questa è la sfida che dobbiamo affrontare.Su questo terreno sono già evidenti alcuni elementi, che possiamo sintetizzare nei punti seguenti.Le città possono costituire un fattore di rilancio di una nuova fase dello svilup-po. Esse sono al tempo stesso il luogo dove si concentrano i problemi, ma al tempo stesso costituiscono il fattore di maggiore dinamicità, ricche come sono di poten-zialità per la conoscenza, la ricerca, l’innovazione, nuova economia. L’Anci Toscana ha elaborato su questo un documento di contributo alla definizione del PRS della Regione Toscana, che è stato in parte recepito dalla programmazione generale e settoriale. “Le città motore dello sviluppo” sono un concetto che fa ora parte sia del PRS sia del PRSE della Regione Toscana, così come lo sono le dieci priorità settoriali che in esso erano elencate. A livello nazionale, nel mese di novembre, Graziano Delrio, nuovo Presidente di Anci, ha lanciato la proposta di “Un patto tra città e forze sociali per la crescita e lo sviluppo del Paese” che ricalca la nostra impostazione, ponendo le città al centro, con un ruolo fondamentale per la crescita e proponendo cinque “progetti Paese”: le città ad alto potenziale d’innovazione, le città laboratorio di liberalizzazioni e semplificazioni, le città in lotta contro l’evasio-ne fiscale, le città come luoghi della contrattazione del welfare, le città del sud una risorsa per il Paese. Questo tema, dunque, da elemento portante di una strategia regionale, diviene un impegno nazionale per l’Associazione, al quale certamente la Toscana saprà contribuire in misura determinante.Nel prossimo anno, quindi, potremmo meglio definire, strutturare e articolare i concetti e le proposte che sono contenute nei due documenti, sviluppando iniziati-ve nei confronti dei comuni, da un lato, e della Regione dall’altro. La collaborazio-ne politico-istituzionale è, infatti, un requisito fondamentale per dare concretezza agli obiettivi di risanamento equo e di crescita sostenibile che caratterizzeranno i prossimi anni.I nuovi programmi regionali di settore e la futura programmazione comunitaria ci vedranno in campo con elaborazioni e progetti specifici che muovono dalle città e dal territorio, in modo che siano inseriti nelle linee d’intervento e possano avere la possibilità di finanziamento.

Un secondo ambito di riflessione e iniziativa è rappresentato dal territorio. La qualità della vita è in gran parte conseguente al livello dei servizi e dal contesto ambientale e urbano. Al tempo stesso il territorio ha una funzione fondamentale nello sviluppo dell’economia, che condiziona positivamente o negativamente in termini di disponibilità di infrastrutture e di condizioni favorevoli all’insediamento e sviluppo delle attività economiche. Questi due fattori non possono essere messi in contrasto o visti come alternativi. Se questo accade, si rischiano il degrado e il declino di entrambi. Si tratta di una discussione annosa, sintetizzata nella formula della sostenibilità dello sviluppo, alla quale va dato soluzioni positive, capaci di portare alla sintesi tutela e valorizzazione del territorio, urbanistica di qualità e attività economico produttive.Sul governo del territorio hanno competenza diversi soggetti, Regione e province per le linee programmatiche, i vari consorzi di bonifica e gestione delle acque, gli Ato, il genio civile, ecc. L’azione e le scelte dei quali ricadono però sulla stessa popolazione, condizionandone l’occupazione e la qualità del vivere. Se il territorio non è competenza esclusiva dei comuni, altrettanto certo è che non possono esservi scelte senza il loro pieno coinvolgimento responsabile.La risorsa territorio va quindi pensata come fattore di sviluppo in una strategia complessiva, che tuteli la qualità e valorizzi le vocazioni, quelle ambientali e quelle economiche, avendo a riferimento i bisogni delle popolazioni. Anche in questo caso è indispensabile un rapporto positivo e collaborativo tra i diversi livelli di governo, in una sfida che porti al più alto livello possibile la sintesi e la mediazione tra le diverse esigenze e vocazioni.Nel prossimo anno dovremo affrontare con la Regione la revisione della legge re-gionale urbanistica, le norme sul paesaggio, la green economy, l’edilizia sociale, il T.U. sulla difesa del suolo e l’attuazione della riforma degli ATO. Si tratta di temi di grande rilevanza per i comuni, sui quali dovremo sviluppare una capacità di proposta e di innovazione che può scaturire solo da una comune riflessione critica sulle esperienze, libera da preconcetti e dalla sterile difesa di posizioni superate. E’ questo un altro terreno su cui si misura la ridefinizione e la nuova dimensione del ruolo del comune.Infine, ma non per ultimo, un insieme di questioni che possono fornire soluzioni e dare operatività ai comuni. L’ultima manovra in ordine di tempo, quella del gover-

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no Monti, accelera su IMU e riassetto istituzionale. Questo apre uno scenario tutto da esplorare, con alcuni aspetti positivi, in primo luogo il passare dai tagli imposti alla responsabilità di un tributo locale, anche se molto è ancora da chiarire, ma è comunque una parziale ripresa del tema federalismo fiscale, totalmente oscurato nei mesi scorsi. Un tributo locale porta maggiore concretezza anche al tema della lotta all’evasione fiscale, con il corollario della maggiore equità rappresentato dalla revisione e diffusione del metodo ISEE per i servizi comunali. Sono temi su cui la Regione avvierà specifiche iniziative nel 2012, in stretto rapporto con gli EELL, così come abbiamo concordato ai tavoli di concertazione. Tutto questo, con la ri-definizione del livello istituzionale intermedio tra Regione e Comuni e la maggiore responsabilità dei comuni, si aggiungono la riforma dei servizi pubblici locali e l’obiettivo di ripensare il sistema locale del welfare, è evidente la qualità della sfida a ridisegnare strumenti, ruolo e potenzialità dei comuni.Questi, in sintesi, i temi di rilevanza politica che segneranno l’attività dell’Anci To-scana nel 2012, cui si affiancheranno le iniziative specifiche, numerose e di grande importanza, che in questo quadro s’inseriranno e che dovremo poter svolgere con competenza e impegno.

Il Segretario Generale Il PresidenteAlessandro Pesci Alessandro Cosimi

1) Il nostro Paese è in una fase di grande difficoltà. Lo spettro della recessione e la richiesta di ulteriori sacrifici destano grande preoccupazione nella cittadinanza. Fin dall’inizio della crisi economica, i Comuni hanno sempre messo a dispo-sizione tutto il loro impegno per rilanciare lo sviluppo, sostenere il welfare e mantenere i servizi. Con la consapevolezza che nulla sarà più come prima e che la durissima stretta finanziaria perdurerà probabilmente anche per il prossimo medio periodo, i Comuni Toscani dovranno agire in un quadro di grandi cam-biamenti e trasformazioni. Come emerso anche in occasione dell’ultimo Consi-glio Nazionale di ANCI (tenutosi lo scorso 9 dicembre a Firenze), molte tra le prossime e più salienti scelte politiche riguarderanno temi prioritari che incrocia-no processi decisionali riguardanti sia al livello nazionale sia a quello regionale. Si tratta di quelle questioni fondamentali e cruciali che cambieranno il contesto istituzionale, normativo e finanziario ed entro cui si troveranno a operare anche i Comuni Toscani. In sintesi, possiamo così elencare tali questioni: Il futuro della governance istituzionale, nel quadro delle prescrizioni delle manovre finanziarie nazionali e in attesa della Carta delle Autonomie e della riforma costituzionale sull’intero assetto istituzionale della Repubblica;

2) Il prossimo impianto della fiscalità locale e regionale, alla luce delle novità del decreto “Salva Italia” in relazione all’attuazione del federalismo fiscale;

3) La razionalizzazione delle politiche dei Comuni per il welfare, nell’intrecciarsi della revisione della normativa nazionale e regionale in materia di ISEE;

4) Il governo dei servizi pubblici locali dopo l’esito del Referendum, con parti-colare riguardo alla riforma regionale degli ATO e verso la gara regionale per la gestione unica del Trasporto pubblico;

5) Il ruolo dei Comuni Toscani come motori dello sviluppo e dell’innovazione nel futuro della prossima politica europea di sviluppo regionale (fondi strutturali e bandi diretti ai Comuni);

6) Governo del territorio e difesa del suolo in Toscana, a seguito delle recenti allu-vioni e in coordinamento con le prossime scelte del nuovo Governo nazionale.

L’Indirizzo politico generale

Introduzione

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Per rafforzare il proprio ruolo di rappresentanza politica presso i livelli regionali e nazionali, Anci Toscana ha da qualche tempo avviato un percorso di consolida-mento istituzionale cominciato con l’“Atto ricognitivo sulla costituzione dell’Asso-ciazione” adottato durante la XIII Assemblea congressuale del 2009. Tale cammino è passato per le revisioni statutarie ed è recentemente culminato nel riconosci-mento della personalità giuridica deliberata dalla Giunta Regionale lo scorso 23 novembre. Si tratta di tappe importanti e parti di un disegno indirizzato verso un nuovo avanzamento dell’Associazione toscana. E’, infatti, nostro obiettivo quello di un’ul-teriore crescita dell’Associazione anche nel suo ruolo di “service” ai Comuni Tosca-ni (formazione, servizi, comunicazione, convegnistica, progetti speciali, etc.). In quest’ottica, Anci Toscana punta nel 2012 ad accreditarsi come Agenzia Formativa presso la Regione Toscana e come Centrale di Committenza a servizio dei comuni. Con la voglia sia di rafforzare il suo ruolo d’iniziativa nell’attività di rappresentanza sia di costruire già a partire del prossimo anno altri nuovi servizi, Anci Toscana sottopone agli amministratori comunali toscani l’Aggiornamento 2012 del Piano delle Attività 2010-2014.Quest’anno abbiamo voluto dare una struttura nuova al Piano secondo una logica che prende le mosse dall’attività di analisi delle questioni d’interesse dei comuni, passa dalla descrizione dei servizi offerti e approda in un breve commento sullo stato e le prospettive della prossima azione di rappresentanza politico-istituzionale. La struttura dell’indice segue tale schema non solo per programmare il lavoro della struttura operativa, ma anche per condividere la nostra attività con tutti i soci con la stessa chiarezza e la medesima trasparenza presenti anche nell’annuale documen-to di Bilancio Sociale di Anci Toscana.

1. Studi e ricerche

1.1. Indagini

Fabbisogni standard Proseguirà nel corso del 2012, rispettando modalità e tempistica stabilite dal D.Lgs 216/2010, il processo di determinazione dei fabbisogni standard relativi ad altre due funzioni fondamentali assegnate al comparto comunale, ossia l’istruzione pubbli-ca (compresi i servizi per gli asili nido, di assistenza scolastica e refezione, e l’edilizia scolastica) e il settore sociale. Dopo il buon lavoro registrato durante il primo anno di assistenza tecnica fornita ai comuni coinvolti nella rilevazione dei dati contabili e strutturali necessari alla determinazione dei fabbisogni standard, capace di mettere la totalità dell’universo comunale nelle condizioni di compiere correttamente e nei tempi prestabiliti l’obbligo di compilazione dei relativi questionari, Ifel e Anci nazionale - con l’adesione e il supporto delle Anci regionali - intendono consolidare la positiva esperienza maturata, confermando nei suoi tratti principali lo schema operativo fin qui implementato. Tale procedimento, ormai ben funzionale e maggiormente celere rispetto alle parzia-li difficoltà riscontrate durante la fase di start up, continuerà a garantire coerenza e omogeneità di risposta in ambito nazionale. Ciò avverrà anche a fronte di significative peculiarità territoriali, permettendo allo stesso tempo una piena tracciabilità dell’inte-ro lavoro di assistenza attuato, a sua volta utile per utilizzare con efficacia lo strumento FAQ, limitando opportunamente un’inutile ripetizione dei procedimenti già avviati e portati a compimento. Il lavoro svolto dai consulenti di secondo livello sarà, infatti, nuovamente valorizzato nella sezione FAQ presente all’interno del portale https://opendata.sose.it, facilitando ulteriormente il Comune nella compilazione del questio-nario di volta in volta inviatogli.Anche in quest’occasione Anci Toscana, rinnovando gli accordi stabiliti con Ifel già per il 2011, è pronta ad assumere un ruolo pienamente operativo, utilizzando risorse inter-ne alla sua struttura per rinnovare l’assistenza di secondo livello fin qui svolta a supporto dei comuni della Toscana e della Liguria e altre realtà regionali che volessero giovarsene.

La riforma della contabilità pubblicaIn attuazione della delega conferita al Governo dall’articolo 2 commi 1 e 2 lettera h) della legge 42/2009, finalizzata all’armonizzazione dei sistemi contabili e degli sche-mi di bilancio delle regioni e degli enti locali, il D.Lgs 118/2011 si propone come

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obiettivo la possibilità, mediante la definizione di nuove regole contabili uniformi, di ricavare dati di bilancio omogenei e confrontabili. Lo scopo è favorire la trasparenza e il consolidamento dei conti pubblici, consentire effettivamente il controllo e la va-lutazione delle risorse impiegate e soddisfare le complesse esigenze informative legate all’attuazione del federalismo municipale e all’introduzione del criterio dei fabbisogni standard. A tal riguardo, tra le novità introdotte dal Legislatore si ritiene opportuno ricordare l’adozione di nuovi schemi di bilancio articolati in missioni e programmi (medesimi per tutti gli enti locali e pertanto funzionali a un’omogenea rappresenta-zione delle spese sostenute), la previsione di un bilancio consolidato con le proprie aziende, società o altri organismi controllati, l’obbligo di redigere un piano dei conti integrato (per affiancare alla tradizionale contabilità finanziaria un sistema di conta-bilità economico-patrimoniale), la definizione di un comune sistema d’indicatori di risultato (semplici, misurabili e riferiti ai programmi contenuti nel bilancio) e l’intro-duzione del principio contabile della cosiddetta competenza finanziaria.Con l’approvazione in Conferenza unificata dei decreti attuativi del D.Lgs 118/2011, è ormai entrata nel vivo la stagione della grande riforma dei bilanci locali: per oltre settanta enti tra Comuni, Province e Regioni, il DPCM che avvia la fase sperimen-tale costituirà un vero banco di prova per testare, nel corso del biennio 2012-2013, l’affidabilità delle innovazioni previste. Si ritiene tuttavia opportuno che la riforma sia studiata fin dal 2012 da tutti gli enti comunali, per disporre a partire dal 2014 di un quadro economico-finanziario in grado di sostenere le diverse novità previste dal processo di riforma contabile. A titolo esemplificativo - oltre alla graduale introduzio-ne del criterio dei fabbisogni standard, rispetto ai quali diviene non più rinviabile per ogni Ente la necessità di implementare un modello di contabilità analitica per singolo centro di costo interno alla struttura comunale - basti pensare all’immediato impatto sul prossimo ciclo di bilancio del nuovo principio della competenza finanziaria, la cui previsione dovrebbe opportunamente suggerire l’applicazione di nuove modalità di contabilizzazione già in sede di predisposizione dei preventivi 2012, per evitare il pe-ricolo di ritrovarsi nel 2014 senza alcun effettivo margine di manovra programmatica sul piano finanziario.Pertanto, muovendo da questa consapevolezza, a partire dal nuovo e imminente ciclo di programmazione finanziaria Anci Toscana intende sensibilizzare e supportare i co-muni toscani durante la fase di transizione verso il nuovo regime contabile, predispo-nendo un ciclo d’incontri formativi diffuso sul territorio regionale e utilizzando come “sparring partner” innanzitutto i due comuni toscani (Firenze e Sorano) direttamente coinvolti nella fase di sperimentazione biennale prevista dal Legislatore.

1.2. Osservatori

Banca dati degli amministratori toscaniAnci Toscana aggiorna periodicamente i dati che si riferiscono agli amministratori in carica nei comuni toscani, inserendoli in una banca dati che è uno strumento di lavoro essenziale per i contatti con i comuni soci.

CimiteriProsegue la rilevazione dei cimiteri toscani. In base all’accordo con il Servizio Carto-grafico della Regione Toscana, i cimiteri già rilevati sono stati georeferenziati. I cimi-teri mancanti devono essere recuperati nel 20121per completare il quadro generale.

Audit 2011Il questionario Audit – indagine periodica che Anci Toscana propone ai suoi soci per la terza volta– è stato somministrato nel corso del 2011 in varie occasioni d’incontro. Sono stati così raccolti più di 150 questionari che sono in corso di ela-borazione. A differenza delle precedenti edizioni, i risultati di quest’anno saranno presentati tenendo distinte le opinioni e i giudizi degli amministratori da quelli degli amministrativi, dato che – com’è ovvio – su molte questioni presentano dif-ferenzialità di posizione.

Atlante elettorale delle elezioni amministrative toscane dal 1945 a oggi Il progetto, in collaborazione con l’Ufficio e Osservatorio elettorale della Regione Toscana, è teso a creare una banca dati che contenga, per ogni Comune toscano, i risultati elettorali delle elezioni amministrative dal 1946 a oggi. L’idea nasce dalla presa d’atto dell’assenza di una banca dati completa delle elezioni amministrative, e pertanto Anci Toscana intende impegnarsi nel recupero di questo importante patrimonio storico-politico-culturale.Negli ultimi mesi del 2011 è stata siglata un’intesa con la Regione Toscana che ha accordato un primo finanziamento e messo a disposizione un insieme di dati di partenza che dovranno necessariamente essere integrati, prendendo direttamente contatto con Comuni, Prefetture e Ministero dell’Interno.

Osservatorio elettorale sulle elezioni comunali (I comuni al voto) L’Osservatorio si occupa di mantenere un quadro completo della situazione dei comuni toscani riguardo ai temi elettorali. A tal fine è tenuto aggiornato l’elenco

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delle scadenze elettorali dei comuni toscani e, una volta svolte le elezioni, sono recuperate tutte le informazioni necessarie relative ai sindaci eletti e agli altri am-ministratori in carica.

1.3. Progetti Speciali

Adozione internazionaleSi propone di realizzare un’indagine che coinvolga un campione di famiglie toscane che si sono rivolte a Enti convenzionati toscani per essere supportate nel percorso di adozione internazionale. La ricerca si propone l’obiettivo di far emergere diffi-coltà, bisogni, esigenze cui le famiglie non hanno trovato risposta. Più in generale, l’indagine dovrebbe fornire materiale empirico a sostegno di una proposta di re-visione del ruolo dei comuni nell’iter adottivo, l’ideazione e implementazione di un sistema di valutazione del lavoro degli Enti autorizzati, una riflessione intorno alla necessità di istituire un soggetto terzo che tuteli le coppie adottive. Ciò potrà avvenire anche sviluppando la collaborazione con la Regione Toscana con cui sono già in corso contatti.

“L’Italia sono anch’io”Ispirandosi alla campagna sostenuta da ANCI e agli appelli del Presidente Napoli-tano, si propone di realizzare un’indagine qualitativa su un campione di famiglie di ragazzi/e nati/e in Italia da genitori non italiani che abbiano ottenuto, al 18° anno di età, la cittadinanza italiana. Si tratta di coinvolgere nell’indagine genitori e figli, con l’obiettivo di ricostruire il percorso migratorio della famiglia, fino ad arrivare al riconoscimento della cittadinanza dei figli, nella convinzione che la ricostruzione di un simile percorso sia necessaria a mettere in luce le peculiarità, le difficoltà, le speranze, le fatiche non solo dei ragazzi, ma d’interi nuclei familiari. L’idea di fondo poggia sul fatto che la famiglia, per i ragazzi di seconda generazione, possa rappresentare un elemento di grande sostegno ma anche talvolta essere percepita come un fattore ostativo a una piena integrazione nel nostro Paese. Inoltre, un punto di particolare interesse cui sarà dedicata molta attenzione è la ricostruzione del percorso per l’acquisizione della cittadinanza per un anno a partire dal com-pimento del 18° anno di età, che non sembra privo di lentezze e problematicità.

2. Produzione

2.1. FormazioneIn questi ultimi anni l’attività di formazione realizzata direttamente o indiretta-mente da Anci Toscana è molto cresciuta sia in termini di offerta sia di partecipa-zione. Se prendiamo ad esempio il 2010, sono stati organizzati oltre 150 corsi di formazione che hanno visto qualcosa come 3892 partecipanti. Il 2011 nonostante la fortissima crisi che si è inevitabilmente abbattuta sul settore a oggi evidenza risultati molto similari. Al fine di comprendere l’evoluzione importante attesa per il 2012 del sistema, è ne-cessario spendere due parole sul quadro attuale dell’offerta e della partecipazione. L’offerta si caratterizza da una parte per le aree tematiche trattate e dall’altra per il profilo organizzativo dell’erogazione che distingue due principali tipologie, ini-ziative a pagamento e iniziative gratuite e diversi soggetti che per conto di Anci Toscana, quando questa non opera direttamente, si occupano e dell’erogazione delle iniziative. Per quanto riguarda le aree trattate, una sommaria analisi della situazione evidenzia come alcune di queste siano particolarmente coperte per effetto del combinarsi da una parte della richiesta dei Comuni dall’altra di opportunità di finanziamento. Si pensi per esempio all’area territorio e ambiente oppure all’area finanza e fisca-lità locale, o ancora all’area di supporto amministrativo. Ci sono invece aree che avrebbero necessità di un lavoro di promozione, finalizzato a riportarle alla giusta importanza nelle priorità formative dei Comuni proprio in un momento di critici-tà e contrazione delle risorse. In particolare, ciò riguarda l’area del welfare e quella dei servizi culturali. In una fase così difficile, in cui numerosi servizi rischiano la chiusura o il forte ridimensionamento è forte il bisogno di affrontare tali problema-tiche sotto il profilo formativo in una logica di ripensamento possibile dell’offerta e dell’organizzazione di servizi. Il profilo organizzativo dell’offerta è segnato senza dubbio dalla costante diminu-zione di risorse che i Comuni possono destinare alla formazione. Ciò significa che sono molto richiesti e positivamente accolti tutti gli interventi a carattere gratuito, scontano non poche difficoltà le iniziative a pagamento se non strettamente colle-gate a problematiche impellenti che necessitano gioco forza di approfondimenti di tipo tecnico amministrativo. In tal senso Anci Toscana sta caratterizzando l’attività che svolge direttamente sulla formazione per la continua ricerca di risorse finanzia-rie a sostegno. A oggi queste risorse provengono soprattutto da IFEL (concentrate

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tuttavia sui temi della finanza e della fiscalità locale) e dalla Regione Toscana, risen-tendo tuttavia di una certa disorganicità collegata naturalmente alla disponibilità e alle priorità del momento. Accanto ad Anci Toscana, sono principalmente affidate a una rete di partnership con diversi soggetti operanti sul territorio toscano le iniziative a pagamento. Si tratta di partnership nate tutte all’insegna dell’altissima specializzazione dei soggetti coinvolti in specifici ambiti tematici, con la volon-tà di Anci Toscana di rendere disponibile ai Comuni un prodotto formativo di alta qualità, arricchito dell’autorevolezza delle posizioni espresse dal mondo Anci con le logiche interpretative che le stesse si portano dietro. Si pensi in tal senso alla “storica” partnership con Ti Forma che ha fruttato la massima specializzazione nelle iniziative formative su territorio e ambiente, oppure si pensi all’interessante partnership con la SELF, società di servizi e consulenza per gli Enti Locali, sul tema dei servizi locali e delle partecipazioni societarie dei Comuni. Anche questa mo-dalità organizzativa risente a oggi di una certa “casualità” nel meccanismo con cui si è dato vita alle collaborazioni, collegato nella maggior parte dei casi a esigenze, contingenti del momento, e poco invece orientato a programmare in un quadro di crescita delle competenze delle risorse umane dei Comuni toscani. Anche questa modalità organizzativa risente a oggi di una certa “casualità” nel mec-canismo con cui si è dato vita alle collaborazioni, collegato nella maggior parte dei casi a esigenze contingenti del momento, e poco invece orientato a programmare in un quadro di crescita delle competenze delle risorse umane dei Comuni toscani. Insieme all’offerta è cresciuta anche la partecipazione del personale alle iniziative. Accanto alle partecipazioni alle offerte formative sono sorte delle vere e proprie comunità professionali che alimentano nuovi progetti pensando ad Anci Tosca-na non quale soggetto meramente erogatore, ma nell’accezione più propria quale soggetto associativo capace di raccogliere e portare a frutto il bisogno formativo. L’esperienza di questi mesi e l’osservazione dell’indicatore ‘numero di partecipanti/numero d’iscritti hanno mostrato come la partecipazione alle iniziative formative gratuite sia considerata come meno importante creando spesso un vero e proprio problema organizzativo dovuto alla forbice che si va aprendo fra numero d’iscritti e veri e proprio partecipanti. Il quadro critico fin qui presentato dell’offerta e della partecipazione alle iniziative formative di Anci Toscana è utile nel comprendere meglio l’individuazione degli obiettivi che si intendo realizzare nel 2012. Due i più importanti:-L’accreditamento di Anci Toscana presso la Regione Toscana quale agenzia formativa.

-La crescita di qualità dell’offerta formativa, intesa come miglioramento del quadro di coerenza con il fabbisogno formativo, come diversificazione dell’offerta quanto a tematiche e livello del contenuto (da operativo verso strategico e di veduta).

Accreditamento come agenzia formativaDopo l’approvazione nel corso dell’ultima Assemblea regionale degli enti associati del nuovo Statuto dell’Anci Toscana, finalizzato a completare il procedimento per il riconoscimento della personalità giuridica presso la Regione, Anci Toscana ha deciso di iniziare l’iter per l’accredito come Agenzia formativa, ai sensi e per gli effetti della legislazione della Regione.Le ragioni di questa scelta risiedono nella necessità di governare attraverso una struttura specificatamente destinata il complesso sistema che si sta definendo intor-no alla formazione. Governare il sistema significa qualificare le relazioni con tutti i soggetti che collaborano con Anci Toscana ma anche strutturare tutto il processo che va dalla pianificazione, alla programmazione, alla realizzazione delle attività formative qualunque sia l’organizzazione delle stesse (Anci Toscana direttamente o Anci Toscana indirettamente). Attraverso l’accredito come Agenzia Formativa Anci Toscana dovrà necessariamente porre l’accento sulla formazione e il mantenimento delle relazioni di collaborazione, sul processo che porta all’erogazione, fino alla ne-cessità di certificazione di qualità dello stesso. Accreditarsi come Agenzia Formativa comporta, tuttavia, la possibilità di fruire di risorse messe a disposizione dalla Re-gione Toscana attraverso bandi specifici realizzati direttamente oppure attraverso le Province, con l’utilizzo del FSE. Inoltre “Anci Toscana Agenzia Formativa” potrà partecipare a nuovi programmi europei di finanziamento. Si tratta quindi di un importante passaggio che aprirà altri ambiti di attività per la nostra Associazione e opportunità per i Comuni. Per l’accreditamento sarà necessario organizzare in modo più articolato la struttura che seguirà le funzioni di presidio nell’Agenzia Formativa all’interno dell’Associa-zione e per questo motivo sono state individuate tre persone, interne alla struttura che copriranno questi ruoli. Tra la richiesta e la concessione eventuale dell’accredi-tamento potranno passare al massimo sessanta giorni. Contiamo quindi di giunge-re all’accreditamento nel primo trimestre del 2012.

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Fabbisogni formativi e offerta sul territorio toscano per i ComuniDal punto di vista della qualificazione dell’offerta nel corso del 2012 saranno posti al centro dell’attenzione i fabbisogni formativi dei Comuni toscani. Il fabbisogno formativo indica l’insieme dei contenuti di specifici interventi di formazione for-mulati a partire dai bisogni emersi. Per questo motivo abbiamo preso in esame l’idea di rafforzare ancora di più la raccolta delle esigenze formative di dirigenti e amministratori attraverso l’invio a coloro che hanno frequentato le nostre iniziative di un questionario con la richiesta delle tematiche più sentite come indispensabili per la crescita della propria professionalità. Partendo dalle osservazioni formulate nei questionari di valutazione, e di quelli in-viati per posta elettronica, Anci Toscana punta alla realizzazione di un unico punto di raccolta delle informazioni sulle esigenze formative divise per area tematica al fine di sistematizzare le conoscenze e soddisfare appieno i fabbisogni formativi che pro-vengono da tutti gli amministratori, dirigenti e funzionari dei Comuni, indipenden-temente dal loro grado di presenza alle iniziative formative della nostra associazione. La tematica dei fabbisogni formativi sarà affrontata anche attraverso lo sviluppo, il rafforzamento e l’arricchimento del lavoro svolto dalle comunità professionali. Sono due le comunità professionali che a oggi funzionano meglio: quella dei Ra-gionieri e quella degli Urbanisti. Queste, infatti, oltre che supportare il lavoro dei colleghi mantenendo fra loro un contatto continuo e costante, riescono a essere un elemento assai interessante per l’attività formativa di Anci Toscana con proposte, suggerimenti e consigli. Così facendo la proposta formativa dell’associazione resta sempre aggiornata alle novità normative più attuali, affrontandole con taglio ope-rativo e diretto. Per questo motivo riteniamo necessario riuscire a rilanciare l’attività di quelle co-munità professionali meno attive e che potrebbero invece costituire un importante punto di riferimento non solo per il lavoro quotidiano dei dipendenti dei Comuni Toscani, ma anche per la qualificazione dell’offerta formativa della nostra associa-zione. Altro elemento conoscitivo rilevante per qualificare l’offerta formativa di Anci Toscana è costituito dalla piena conoscenza del quadro dell’offerta formativa disponibile sul territorio toscano per i Comuni. Si tratta di un elemento importan-te per arricchire il quadro delle potenziali collaborazioni di Anci Toscana anche in ambiti tematici che oggi non sono particolarmente ricchi di proposte verso i Co-muni. Si tratta di un lavoro di ricerca che potrà essere condotto anche in collabo-razione con realtà regionali più avanzate quali ad esempio il CELVA, il Consorzio dei Comuni della Valle D’Aosta e il Consorzio dei Comuni Trentini.

Iniziative specifiche per il 2012Fra le iniziative specifiche che caratterizzeranno il 2012, meritano di essere elenca-ti alcuni specifici progetti formativi particolarmente rilevanti e nuove importanti collaborazioni:

L’alta formazione in partnership con la fondazione CESIFIN Nelle ultime settimane si è avviato un contatto che pensiamo possa divenire un progetto di collaborazione per lo sviluppo d’iniziative di alta formazione con la Fondazione Cesifin, finanziata dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze dal 2001. Scopo della Fondazione è quello della promozione di studi e convegni su temi eco-nomico-giuridico-finanziari di estrema attualità, ai quali sono chiamati a interve-nire studiosi ed esperti ed esponenti del mondo imprenditoriale e delle istituzioni.L’obiettivo di Cesifin è quello dunque di costituire a Firenze un polo di riferimento per la ricerca nel settore della finanza e dell’economia che si caratterizzi per il taglio scientifico e al tempo stesso operativo dei dibattiti sollevati.La fondazione Cesifin, per il raggiungimento dei suoi scopi:• promuove e compie ricerche sulle istituzioni finanziarie, sotto i profili giuridici, economico, sociale e politico;• collabora con altri organismi, anche comunitari e internazionali, dando il proprio contributo di studio e documentazione;• organizza conferenze e seminari per incrementare gli scambi di studio e di espe-rienze, nei propri settori di attività;• promuove la pubblicazione di studi e ricerche effettuati dalla Fondazione stessa. I convegni e i seminari in molti casi hanno dato luogo a pubblicazioni di largo respiro com’è avvenuto per temi di grande rilevanza nel Paese: la liberalizzazione valutaria, la riforma dei mercati finanziari, le autorità amministrative indipendenti, i fondi strutturali europei, il governo delle società, il sistema monetario internazio-nale. E’ del tutto evidente la coerenza fra le modalità di lavoro e i temi sviluppati da Cesifin e gli interessi dei Comuni toscani e ci appare del tutto naturale individuare un programma di lavoro comune fra Anci Toscana e Cesifin, finalizzato a proporre interventi di approfondimento formativo.

EDK per Anci ToscanaCon la pubblicazione della prima guida alla normativa regionale curata da Anci Toscana e edita da EDK, si apre un’interessante nuova stagione di possibili colla-

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borazioni. EDK non svolge, infatti, solo attività editoriale, ma si occupa anche di formazione per i Comuni avvalendosi soprattutto della collaborazione di coloro che hanno lavorato per la redazione delle diverse guide. In particolare EDK è attiva nel campo della formazione in house presso i Comuni.Anci Toscana e EDK potrebbero quindi sviluppare la collaborazione proprio in questo specifico settore della formazione in house e l’offerta editoriale di EDK po-trebbe supportare la qualificazione dell’offerta formativa di Anci Toscana rendendo disponibili, per i corsi di formazione organizzati in modo congiunto, il sistema della manualistica e delle pubblicazioni a prezzi particolarmente scontati oppure addirittura in modo gratuito. Questi sono i primi indirizzi di lavoro per avviare il rapporto con EDK che potrebbe comunque portare interessanti altre possibilità di sviluppo per combinare gli aspetti formativi con quelli editoriali.

ANUSCA in collaborazione con Anci ToscanaAnci Toscana ha manifestato da qualche tempo il proprio interesse ad attivare per-corsi di collaborazione con ANUSCA, l’Associazione nazionale degli Ufficiali di Stato Civile e d’Anagrafe, finalizzata a sostenere lo sviluppo e l’innovazione dei ser-vizi demografici nei Comuni Toscani attraverso la condivisione di specifici progetti a carattere informativo, formativo e assistenziale. L’interesse di Anci Toscana ma-tura nell’ambito della propria missione istituzionale e nella convinzione che questo momento di recessione economica non può e non deve significare per i Comuni una battuta di arresto nei processi di ammodernamento di servizi a sempre mag-giore complessità e delicatezza quali l’anagrafe stato civile ed elettorale. In tal senso riteniamo indispensabile attivare ogni forma d’intesa fra Anci Toscana e il mondo delle associazioni che rappresentano gli operatori dei Comuni per garantire il mas-simo raccordo istituzionale e operativo utile a preservare e valorizzare le professio-nalità presenti in questi servizi comunali. ANUSCA ha risposto positivamente alla manifestazione d’interesse da parte di Anci Toscana e nel corso del 2012 si confida che saranno realizzate iniziative congiunte anche collegate al tema dei migranti e al progetto RESISTO nelle sue future evoluzioni. All’origine vi è la sottoscrizione di un protocollo d’intesa in corso di predisposizione.

Formazione per il servizio civileUna particolare attività di formazione che Anci Toscana prevede di organizzare a partire dall’anno 2012 è quella collegata al sistema del servizio civile, sia nella versione nazionale sia in quella regionale.

La formazione di cui necessita il sistema del servizio civile, ossia quella complessa articolazione fatta di Enti accreditati e di giovani in servizio, entrambi in rapporto giuridico secondo i casi con l’Ufficio nazionale per il servizio civile o con la Regio-ne Toscana, è volta alla preparazione degli operatori e dei giovani volontari. Per i giovani, le leggi istitutive dei due “servizi” prevedono che l’attuazione di ogni progetto sia supportata da adeguati corsi di formazione (generale e specifico). Men-tre per le varie figure che ogni Ente deve avere (progettisti, responsabili e operatori) la logica e la prassi richiedono che questi soggetti siano in grado di assolvere il me-glio il loro specifico ruolo, per questa ragione si rende fondamentale la possibilità di fruire di adeguati corsi, idonei ad abilitare anche i neofiti. Pertanto, Anci Toscana, che nel sistema del servizio civile è da qualche tempo sog-getto accreditato di II livello e attivo per l’attuazione di progetti in una trentina di Comuni, avendo già assolto il ruolo di formatore per i propri giovani in servizio, a questo punto è in grado di affiancare all’esperienza maturata negli anni la cono-scenza adeguata dei bisogni mostrati dal servizio civile, in modo particolare per quanto concerne il delicato ruolo di responsabili e operatori. Anci Toscana, nell’anno 2012, in collaborazione con la Regione competente per il proprio servizio civile e per alcuni aspetti anche per quello nazionale, partendo dall’analisi dei bisogni esistenti all’interno dei comuni toscani, è in grado di offrire mirati corsi rivolti alla preparazione delle diverse figure accreditate per l’attuazione di progetti negli enti locali e più in generale negli enti pubblici.L’esperienza e la capacità organizzativa di Anci Toscana consente, infatti, all’Asso-ciazione di allestire specifici corsi per preparare progettisti, responsabili di progetto e in particolare operatori di progetto, cioè quelle persone chiamate al confronto diretto e quotidiano con i giovani in servizio: corsi per personale dipendente di Co-muni ed Enti pubblici; corsi per le varie figure previste dalle normative nazionali e da quelle regionali; corsi in definitiva anche per far evolvere in positivo la relazione che s’instaura quando un giovane entra in contatto con il proprio Comune per svolgervi il servizio civile e che diventa un’importante occasione di crescita per le nuove generazioni, oltre che possibile chiave interpretativa per una consapevole declinazione delle politiche comunali rivolte agli stessi giovani.

Formazione per la protezione civileLa Protezione Civile è diventata negli ultimi anni un sistema di prevenzione e recupero del territorio che ha assunto caratteri di partecipazione particolarmente significativi. La sensibilità sociale, stimolata negli ultimi decenni da una serie di

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eventi catastrofici di grande rilevanza economica, sociale e politica, e l’evoluzione tecnologica ha richiesto lo sviluppo di nuove competenze e aumentato l’esigenza di qualificare ulteriormente le esigenze di specializzazione. In tal senso la Regio-ne Toscana, in collaborazione con Anci Toscana, con l’Università di Firenze e il Sant’Anna di Pisa, realizzerà nel corso del 2012 processi formativi da destinare agli amministratori, ai funzionari e agli addetti degli enti locali toscani impegnati nel settore della Protezione Civile e al mondo del volontariato che opera nel settore della protezione civile con l’obiettivo di fornire agli addetti degli enti locali tosca-ni del settore un’approfondita conoscenza del Sistema di Protezione Civile, degli attori che vi operano, dei meccanismi e degli strumenti per la gestione operativa del complesso sistema sia a livello locale che nazionale e internazionale e delle pro-cedure di coordinamento tra i vari livelli.

I processi formativi saranno articolati in due distinti percorsi formativi destinati a target group differenziati, un primo percorso rivolto alle figure di responsabilità sia istituzionali che del mondo del volontariato (sindaci, assessori e responsabili delle associazioni), un secondo percorso, specificatamente indirizzato alle figure opera-tive degli enti locali (tecnici comunali) e tecnici con responsabilità operative delle Associazioni del Volontariato e saranno finalizzati all’acquisizione di conoscenze/competenze di base e di tipo specialistico. L’attività è sostenuta da uno specifico protocollo d’intesa in corso di perfezionamento con il settore protezione civile della Regione e da un finanziamento della Regione stessa.

Formazione per il Comune di FirenzeAltro importante nuovo ambito di attività nel campo della formazione è rappresen-tato dall’importante iniziativa in corso di pianificazione operativa per il Comune di Firenze. Il Comune di Firenze pone al centro della propria programmazione lo sviluppo del sistema delle risorse umane, a partire dal programma di mandato del Sindaco. In attuazione delle innovazioni introdotte e in coerenza con la programmazione, il Comune di Firenze ritiene indispensabile per le risorse umane che operano per l’Ente, siano esse dirigenti o personale nelle diverse categorie, un’attività di forma-zione continua al fine dell’aggiornamento professionale e al fine della crescita, della qualificazione e del perfezionamento della cultura amministrativa espressa dall’En-te. Il Comune di Firenze ha progettato e sta attuando per gli anni 2011 e 2012 un

piano formativo rivolto a tutto il proprio personale dipendente avvalendosi anche di un gruppo di formatori interni costituito attraverso iniziative specifiche. L’Ente, nell’ambito delle proprie risorse umane, possiede competenze molto specializzate nei diversi temi che investono il mondo dei Comuni, che potrebbero contribuire ad accrescere la capacità d’azione non solo per il Comune di Firenze ma anche per gli altri Comuni della cintura metropolitana fiorentina e in generale per gli altri Comuni toscani, oltre che fornire un pragmatico riferimento per formulare punti di vista e posizioni a carattere tecnico-amministrativo anche a supporto dell’attività di rappresentanza esercitata da Anci Toscana. Il Comune di Firenze si propone nel panorama nazionale come Comune all’avanguardia nei processi d’innovazione sia sotto il profilo amministrativo e organizzativo sia sotto il profilo dei servizi offerti ai cittadini annoverando fra le proprie attività e iniziative numerose best practices che sono di certo interesse anche per i Comuni della cintura metropolitana fiorentina; Con la propria esperienza e dal punto di vista dell’assolvimento della propria mis-sione istituzionale, Anci Toscana ha interesse a collaborare con il Comune di Fi-renze nell’organizzazione e nell’attuazione del proprio processo di formazione delle risorse mettendo a disposizione la propria capacità organizzativa con l’obiettivo di aprire le occasioni formative ai Comuni dell’area metropolitana fiorentina. L’Asso-ciazione è inoltre interessata a valorizzare le competenze in possesso del Comune di Firenze a sostegno dell’attività di rappresentanza di tutti i Comuni toscani e a sostegno dello sviluppo di percorsi innovativi per lo sviluppo degli stessi Enti. Da questa reciproca manifestazione d’interessi sfociata in un protocollo d’intesa recentemente approvato dalla Giunta della città, segue la predisposizione e l’orga-nizzazione di un vero e proprio piano di formazione sulle tematiche più trasver-sali e innovative che sarà organizzato da Anci Toscana per il Comune di Firenze cui potranno partecipare anche i Comuni dell’area fiorentina potendo beneficiare dell’abbattimento di costi derivante dal fatto che il Comune capoluogo garantisce la copertura dei costi vivi delle iniziative formative. Riteniamo in questa maniera di portare un contributo importante a tutti i Comuni dell’area e di sperimentare una metodologia che potrebbe essere replicata con le altre città capoluogo.

Contare in Comune (edizione 2012)Allo studio la progettazione per la quinta edizione di “Contare in Comune” il per-corso formativo organizzato da Anci Toscana in collaborazione per IFEL. A questo proposito si sono avanzate progettualità relative alla partecipazione dei Comuni al recupero dell’evasione fiscale con particolare riferimento all’evasione contribu-

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tiva, in collaborazione con INPS, di cui si è già diffusamente parlato nella sezione dedicata al tema dell’evasione fiscale. Sarà inoltre riproposto il tema “caldo” delle gestioni associate e delle Unioni dei Comuni che nel corso del 2012 entrerà nel vivo dell’organizzazione operativa e vedrà quindi crescere il bisogno formativo dei Comuni. Si proporrà inoltre un ritorno agli ambiti più classici della formazione in materia di finanza locale di cui i Comuni lamentano oramai l’assenza.

Formazione per le Anci regionaliAnci è chiamata sempre di più a interpretare un ruolo che dia una doppia risposta alle esigenze nascenti dei Comuni: rappresentanza politica nelle istituzioni - con un punto di vista di parte certo ma finalizzato a difendere gli interessi delle comunità – e supporto alle attività, secondo una logica che potremmo definire sostanzialmente di “service”.In uno scenario politico - istituzionale, e conseguentemente normativo-regolamen-tare, come quello attuale, mentre crescono per i sistemi locali le responsabilità, diminuiscono le risorse e sbiadisce la possibilità di incidere sull’attività legislativa e programmatica. Obiettivo primario delle Anci Regionali è quello di aumentare la capacità d’intercettazione e interpretazione degli interessi e delle richieste dei Comuni, con il duplice scopo, da una parte, di massimizzare e portare a sintesi i contenuti delle istanze di rappresentanza e, dall’altra di realizzare, o stimolarne l’offerta, d’iniziative e attività utili a supportare i Comuni per rispondere in modo qualificato al crescente bisogno di servizi da parte dei cittadini. In questo senso le Anci Regionali sono chiamate a essere luogo di creazione e diffusione di proces-si d’innovazione nell’interesse dei Comuni soci, rivestendo i panni di “Agenzia per lo sviluppo dei Comuni” in grado di sostenere gli Enti nella piena attuazione delle complesse riforme istituzionali e organizzative in corso. Si aggiunga che se i comuni italiani, a seguito delle riforme, sono chiamati dal municipalismo al fede-ralismo, la conseguenza che ne deriva, dal punto di vista interno è che il modo di aggregazione deve cambiare radicalmente, passando da un’Associazione nazionale accentrata a un’Associazione diffusa sul territorio, i cui nodi della rete non possono che essere le Anci regionali. Applicando questi principi ne deriva un’ANCI di tipo federale, dove il ruolo e la funzione dell’organizzazione nazionale assumono un for-te compito di coordinamento e indirizzo politico, mentre le Anci regionali saranno sempre più chiamate a un protagonismo diretto e immediato. S’impone quindi un notevole potenziamento del ruolo delle Anci regionali, chia-mate a sostenere il “vero” confronto istituzionale e cioè l’impatto con le Regioni che, come si è detto, sono diventate titolari della potestà legislativa generale in

luogo dello Stato, trasformato a titolare di competenze enumerate e definite. Il processo di cambiamento fin qui descritto, che inevitabilmente investe tutte le Anci Regionali, ha bisogno di essere sostenuto e favorito attraverso una riflessione diffusa e comune a tutte le strutture regionali, pur nel rispetto delle differenze determinate dal contesto regionale di riferimento e dalla storia delle realtà associa-tive, sull’attività realizzata, sulle modalità di organizzazione e funzionamento, sulle chiavi d’interpretazione dei cambiamenti in atto nel mondo dei Comuni. Rifles-sione che correttamente condotta, anche attraverso un processo formativo, potrà portare a un miglioramento del quadro di competenze interne disponibili nelle Anci Regionali a partire dall’insieme dei Direttori/Segretari Generali delle strutture cui spetta il compito di guidare le associazioni, secondo gli indirizzi dei propri or-gani politici, nel complesso quadro di rinnovamento fin qui descritto. Alla luce di quanto detto, Anci Toscana ha proposto e realizzerà nel corso del 2012 un percorso d’informazione, formazione e confronto diretto specificatamente a tutte le Anci regionali perché possa divenire un percorso comune e come tale portare il massimo valore, dal punto di vista della qualità e dell’economicità, all’attività che svolgiamo.

2.2. ConvegniAnci Toscana, nel solco delle esperienze maturate prevede di approfondire alcuni temi dell’agenda nazionale e regionale con una serie d’iniziative di carattere semi-nariale e convegnistico da offrire come momento di approfondimento e scambio ad amministratori e dirigenti e funzionari dei comuni toscani. L’idea è quella di svolgere almeno un’iniziativa al mese oltre a confermare per gennaio il tradizionale meeting sulla Finanziaria e a ottobre quello sull’Urbanistica. E’ già programmato per il 10 gennaio il seminario sulla nuova legge toscana per il sistema delle auto-nomie locali e a febbraio quello sulle energie rinnovabili. Seguono Partenariato pubblico-privato, Pro soluto, Voto ai migranti, Derivati, Federalismo istituzionale e finanziario, Censimento della popolazione.

2.3. Progetti in corso

Unioni di Comuni Nella rapida evoluzione dei principali quadri legislativi che disciplinano l’ordina-mento comunale, Anci Toscana individua l’asse portante nel graduale passaggio verso il federalismo municipale e i fabbisogni standard, accompagnati dalla riforma della contabilità pubblica e la sopravvenuta obbligatorietà, per i comuni di minori

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dimensioni, di svolgere l’esercizio delle funzioni fondamentali in forma associata, tramite l’Unione di comuni o con lo strumento della Convenzione. Anci Toscana sostiene l’opportunità di affrontare con rinnovato dinamismo la sfida del cambia-mento, sebbene spesso rivolta all’universo comunale in modo confuso e distorto, con lo scopo di rilanciare il ruolo istituzionale e la capacità di governo del territorio affidati al Comune.Con questa convinzione, nel corso del 2011 Anci Toscana ha condotto parallela-mente due azioni in stretto raccordo fra loro. Da una parte ha assicurato la propria assidua e partecipativa presenza al tavolo di concertazione sul PDL n.95/2011 che fra l’altro reca tutta la nuova disciplina regionale in materia di Unioni di Comuni e gestioni associate. Dall’altra ha condotto un percorso di confronto con diversi Comuni obbligati alla realizzazione dell’Unione dei Comuni con l’obiettivo di fa-vorire il processo di confronto fra gli amministratori e favorire la riflessione sugli aspetti economici e sociali che dovrebbero costituire le linee guida per un’adeguata impostazione dell’Unione. In particolare, questo seconda attività è stata condotta da Anci Toscana per Ifel attraverso un ciclo d’incontri formativi completamente gratuiti, rivolto ai comuni toscani che ne fanno richiesta e diffuso sul territorio regionale, per favorire un percorso di approfondimento e riflessione sui temi della gestione associata di funzioni e servizi comunali, e per illustrare i tratti salienti del processo di costituzione dell’Unione di comuni alla luce delle modifiche normative recentemente intervenute. Nel corso di questo primo step di assistenza, sono af-frontati i diversi temi normativi sopra brevemente menzionati, al fine di supportare adeguatamente gli enti durante la preliminare fase di elaborazione strategica del percorso associativo che vorranno intraprendere.L’attività che si intende realizzare nel corso del 2012 avrà quale linea guida la nuova norma regionale sul sistema delle autonomie locali e dunque un quadro di riferi-mento piuttosto preciso tale da sostenere il percorso delle costituende Unioni verso la piena operatività. Anci Toscana intende essere accanto ai Comuni proprio in questa delicata fase. Dopo l’assistenza generalizzata del 2011, Anci Toscana intende dunque offrire ai propri associati, in collaborazione con Uncem e da gennaio 2012, un servizio di consulenza tecnico-operativa specificamente rivolta al supporto della struttura sovracomunale di riferimento. Precisamente per questo s’intende fornire un ausilio tecnico-scientifico finalizzato alla costruzione di un innovativo modello di governo sovracomunale, in termini di politiche del personale e riorganizzazione degli uffici, programmazione finanziaria annuale e pluriennale, gestione delle risor-se impiegate e valutazione dei risultati conseguiti.

Oltre agli incontri svolti e a quelli che saranno programmati in una dimensione di confronto e informativa e le opportunità di formazione che saranno ulteriormente rese disponibili, Anci Toscana, con i propri consulenti, si mette quindi a disposizio-ne dei comuni con il sostegno di un’assistenza tecnica qualificata e mirata che potrà essere “personalizzata” per i singoli territori potenzialmente interessati.

I Comuni e il recupero dell’evasione fiscaleIl tema del recupero dell’evasione fiscale ha acquistato nel corso degli ultimi anni una centralità sempre maggiore nella più ampia discussione relativa al percorso del federalismo fiscale per effetto, da una parte, delle gravissime difficoltà che in-vestono la finanza locale e dall’altra, degli interventi del legislatore sulla materia. Dopo le manovre economico-finanziarie del periodo estivo e autunnale il recupero dell’evasione fiscale, in tutte le sue diverse accezioni, diviene una delle attività più importanti a sostegno dei bilanci a venire dei Comuni anche dal punto di vista di assicurare agli Enti la massima estensione della base imponibile di quella che sarà la nuova fiscalità locale, qualsiasi sarà il disegno a regime, anche nelle fasi transitorie. Recupero dell’evasione fiscale significa per i Comuni oggi operare nell’ambito di almeno due grandi aree di attività: da una parte quella collegata al recupero dell’evasione sulla fiscalità locale, dall’altra -e quella è una recente funzione- la partecipazione all’accertamento dei tributi erariali, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, all’accertamento dei tributi regionali, ancora in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate e della Regione e all’accertamento dell’evasione contributi-va, in collaborazione con INPS.Anci Toscana intende supportare i Comuni nel pieno sviluppo di entrambe gli ambiti di attività, garantendo fra l’altro il coordinamento fra i diversi soggetti che a diverso titolo si rapportano con i Comuni per i suddetti temi, in particolare ap-punto Regione Toscana, Agenzia delle Entrate, e INPS. Nel corso del 2012 sarà dunque duplice l’attività di Anci Toscana: da una parte si occuperà di rappresentare i Comuni ai tavoli di lavoro a livello regionale sulla materia, che sono molteplici e articolati, dall’altra si occuperà di accompagnare direttamente i Comuni soprattutto attraverso l’organizzazione d’iniziative infor-mative e formative per lo sviluppo delle competenze e delle attività di recupero dell’evasione fiscale. In particolare, per contrastare a tutto campo l’evasione fiscale e contributiva, la Re-gione Toscana, nel PIS “Contrasto all’evasione e all’illegalità economica” considera fondamentali le priorità per la cooperazione interistituzionale e il coordinamento

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dei sistemi tributari dei diversi livelli istituzionali, utilizzandone gli esiti come leva di sviluppo del sistema economico territoriale, ma anche per costruire, in collabo-razione con gli enti locali, un assetto complessivo ed equilibrato di prelievo tribu-tario, sia nel suo insieme, sia come realtà locali sia la compongono. Va in tal senso l’attivazione del tavolo di coordinamento “Patti territoriali antievasione” che vede la partecipazione fra gli altri di Anci Toscana. Nel corso del 2012 i Patti territoriali antievasione saranno articolati a livello di territori provinciali in maniera tale da divenire a tutti gli effetti vero e proprio motore sul territorio d’iniziative per il contrasto all’evasione. Anci Toscana sarà chiamata a collaborare con la Regione To-scana per il buon funzionamento di questi tavoli e per il pieno coinvolgimento dei Comuni al fine di identificare precisi orientamenti territoriali sui più importanti filoni di accertamento da perseguire.Altro elemento di rilievo a condizionare l’attività del 2012 sul versante recupero evasione fiscale è l’attivazione del “Sistema Informativo Catasto e Fiscalità in To-scana- TOSCA” per la quale azione la Regione Toscana, l’Anci Toscana e Uncem Toscana hanno sottoscritto il 17/11/2010 uno specifico protocollo d’intesa, in cor-so di attuazione. A seguito di una specifica convenzione sottoscritta fra Regione Toscana e Anci Toscana il 10 giugno 2011, Anci Toscana collaborerà attivamente con la Regione per la diffusione a tutti i Comuni toscani dell’uso del sistema in-formativo catasto e fiscalità e per la formazione degli operatori all’uso dello stesso sistema. Si tratta di un’azione molto strategica per il miglioramento della capacità di recupero dell’evasione da parte dei Comuni dal momento che la strumentazione disponibile, attraverso il collegamento alle banche dati dei diversi soggetti (Agenzia delle Entrate, Agenzia del territorio, Camera di Commercio, Regione Toscana etc) consentirà di operare per l’accertamento sia sul versante dei tributi locali che su quello dei tributi erariali e regionali. Accanto a questo appare comunque necessario imprimere una maggiore incisività alla partecipazione dei Comuni toscani alle iniziative di accertamento dei tributi erariali in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate. E’ evidente, infatti, come la qualità e la quantità di segnalazioni qualificate che giungono dai Comuni toscani presentino ampi margini di miglioramento soprattutto quando l’attività è messa a confronto con quanto, accade in Regioni con esperienza oramai consolidata quali l’Emilia Romagna. Alla luce del quadro dei bisogni e delle criticità che il territorio manifesta è ne-cessario programmare nuove iniziative finalizzate ad accrescere le competenze e la capacità di incidere sul fenomeno dell’evasione fiscale e questo non potrà che

avvenire incrementando e qualificando il confronto fra tutti gli attori coinvolti a diverso titolo nelle attività di accertamento, principalmente Comuni, Regione Toscana, Agenzia delle Entrate ma anche INPS per lo sviluppo delle attività future, Equitalia, Guardia di Finanza, etc. Iniziative che, avendo basi dati collegate fra loro consentono di realizzare efficaci simulazioni e analisi d’impatto dell’utilizzo delle nuove leve tributarie (IMU, tassa di soggiorno, impatti della cedolare secca).L’ordinaria attività formativa destinata alla struttura degli Enti coinvolti, alla luce del quadro fin qui riferito, non appare più uno strumento sufficiente a raggiungere gli obiettivi che il sistema Toscana si propone. Occorre mettere in campo un mo-dello d’intervento innovativo capace di garantire, in uno spazio di tempo limitato e con il minimo investimento di risorse, il massimo spazio di confronto possibile all’interno del quale Sindaci, assessori, dirigenti funzionari dei diversi Enti trovino una risposta qualificata alle incertezze e alle difficoltà dei processi da attuare e una spinta motivazionale che vada oltre a quella derivante dalla necessità di sostenere il quadro delle entrate dei propri Enti. Ecco perché riteniamo di lavorare nel 2012 alla ricerca di fondi necessari per la realizzazione del primo roadshow dell’accertamento fiscale in Toscana al fine di soddisfare i bisogni espressi dagli Enti e raccogliere gli indirizzi politici e le volontà di tutti i soggetti partecipanti ai patti territoriali antievasione toscani. Il roadshow consiste in una combinazione di sessioni espositive, informative / formative e wor-kshop itineranti sul territorio toscano per fare incontrare gli addetti ai lavori della materia provenienti da Comuni, Regione Toscana, Agenzia delle Entrate, INPS e gli altri soggetti interessati consentendo un confronto attivo diretto e immediato su questioni aperte e problematiche emergenti collegate all’accertamento dei tributi comunali, regionali, erariali e all’accertamento contributivo, ma anche al coinvol-gimento della popolazione.

Stazione unica appaltante Fra le richieste dei Comuni, si fa sempre più pressante e urgente la messa in atto di attività che consentano la riorganizzazione delle proprie funzioni di acquisizione lavori, servizi e forniture, nucleo strategico di attività, da curare con attenzione per il buon funzionamento dell’Ente e per lo sviluppo socio-economico del terri-torio. Nei Comuni l’esercizio di tali funzioni sta divenendo veramente critico per il combinarsi di molteplici condizioni fra le quali meritano di essere ricordate la sempre maggiore complessità della normativa di riferimento, l’impossibilità, per la maggior parte degli Enti, di destinare risorse umane specializzate e specificata-

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mente dedicate. In ultimo il sistema delle imprese che, esasperato dalla notevole riduzione delle risorse economiche disponibili, reagisce utilizzando ogni possibile spazio di contenzioso. Le difficoltà incontrate dai Comuni si riflettono inevitabilmente sulla quantità e sulla qualità delle forniture e dei servizi acquisiti, sul visibile rallentamento delle iniziative di manutenzione delle città e del territorio, oltre che di sviluppo infra-strutturale con la conseguente sofferenza del mondo imprenditoriale direttamente o indirettamente collegato e dei connessi livelli occupazionali. Anci Toscana ritiene di dover dare ai Comuni una risposta concreta in termini di servizi finalizzati a risolvere, almeno parzialmente, le problematiche evidenziate. In tal senso, l’Asso-ciazione, secondo quanto previsto dal proprio vigente Statuto, può operare quale centrale di committenza per conto dei Comuni Toscani e degli altri associati nel rispetto delle disposizioni nazionali e regionali. Lo sviluppo di questo servizio spe-cificatamente ed esclusivamente destinato a soddisfare il fabbisogno di acquisti dei Comuni toscani appare coerente e in linea con gli obiettivi che la normativa nazio-nale, per come declinata nel Codice dei contratti e nel recente DPCM 30/11/2011 sulla Stazione Unica Appaltante (SUA), si propone anche sotto il profilo dello sviluppo delle condizioni di legalità. Lo svolgimento da parte di Anci Toscana delle attività di stazione unica appaltante è coerente inoltre con le previsioni della L.R. 38/2007 e i successivi regolamenti attuativi. Nel corso del 2012 saranno quindi messe a punto tutte le strumentazioni neces-sarie per offrire ai Comuni quest’ulteriore servizio e sarà dato avvio operativo alle attività. Riteniamo indispensabile, fra le strumentazioni necessarie per il positivo avvio delle iniziative della SUA, condividere in uno specifico Protocollo con la Regione, la volontà espressa dalla nostra Associazione a svolgere le funzioni di SUA per i Comuni toscani e l’interesse a collaborare della Regione con il sistema dei Co-muni attraverso il coordinamento delle iniziative regionali con particolare riguardo al sistema START per gli acquisti telematici. Al fine di organizzare al meglio la struttura della Stazione Unica Appaltante, Anci Toscana si appoggerà fra l’altro alle migliori esperienze presenti nei Comuni toscani in maniera tale da rendere disponibile al sistema di tutti i Comuni queste eccellenze e si avvarrà inoltre della collaborazione altamente qualificata sotto il profilo giuridico amministrativo dei più importanti studi legali della Toscana.

Coperture assicurative per Amministratori, Dirigenti dei Comuni e per i Comuni Dall’estate del 2011 Anci Toscana ha avviato lo sviluppo di un progetto che vede quale ambito d’intervento il campo dei servizi assicurativi per i Comuni e per gli Amministratori e i Dirigenti/Responsabili degli Enti, molto innovativo e di grande interesse per i possibili sviluppi futuri in termini di razionalizzazione dei costi e qualificazione del prodotto per i Comuni. Il progetto muove dalla consapevolezza dell’esigenza per tutti i Comuni di avere idonee coperture assicurative per le attività istituzionali svolte (RCT/O Tutela legale) e dall’evidenza dei costi esosi dei premi, dettati da logiche di cartello delle compagnie assicurative e non dalla banale legge della domanda e dell’offerta. Prova ne è che moltissime gare vadano deserte e che spesso le compagnie di assicurazioni disdicano le polizze degli Enti. Da questo e dalle sollecitazioni dei Comuni è maturato il convincimento che si tratti di uno degli ambiti di lavoro nei quali potenzialmente sono maggiori gli spazi di razio-nalizzazione e il taglio dei costi. Insieme ai referenti dei Comuni ed esperti della materia si è provato dunque a immaginare come i Comuni soci di Anci Toscana, ma anche gli amministratori e i dirigenti potessero essere considerati un vero e proprio Affinity Group, ossia un gruppo di soggetti che presentano caratteristiche ed esigenze assicurative omogenee tali da consentire lo studio di prodotti, tarif-fe, condizioni e livelli di servizio mirati e, fattore fondamentale, la realizzazione del miglior rapporto qualità/prezzo possibile. Per la maggiore facilità di approc-cio e per la presenza di già testati prodotti assicurativi similari nel campo della sanità anche grazie a iniziative assunte da Federsanità, si è prima di tutto operato sul prodotto assicurativo “Colpa Grave” dedicato ad amministratori e dirigenti e responsabili. Dalla fine di luglio 2011 è possibile acquistare la propria polizza assicurativa per le responsabilità amministrative e civili derivanti da colpa grave attraverso la piattaforma www.colpagraveancitoscana.com. Dall’autunno del 2011 si sono avviate le iniziative per arrivare alla definizione dei prodotti assicurativi per i Comuni. Tale attività approderà alla messa a disposizione dei contratti assicurativi per gli Enti alle scadenze del 2012. Si tratta di un’attività di maggiore complessi-tà perché richiederà procedure di evidenza pubblica per la selezione delle polizze molte curate, innovative nell’impostazione che deriva dall’idea dell’Affinity group. Alla base dell’impostazione la possibilità di gestire a cura di Anci Toscana (attra-verso specifiche consulenze) l’attività di liquidazione dei sinistri, senza che questa sia lasciata a totale appannaggio della compagnia di assicurazione che nel calcolo del premio di assicurazione fa pesare quest’attività in modo esoso e completamente

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scollegato dai dati reali di sinistrosità. Solo dalla razionalizzazione di quest’aspetto potrà discendere un rilevante risparmio di costi, che nel tempo è destinato a incre-mentarsi, diventando sempre più preciso sia sotto il profilo quantitativo sia sotto quello qualitativo.

Dismissione delle partecipazioni societarie dei Comuni Come noto il Dl. n. 78/10 con l’art. 14 ha introdotto stringenti vincoli “quantita-tivi”, sul mantenimento delle partecipazioni societarie dei Comuni, diversi per gli Enti da 15.000 a 30.000 abitanti e per quelli con popolazione compresa tra 30.000 e 50.000 abitanti. Per questi ultimi, il Legislatore ha disposto attraverso ripetuti inter-venti normativi, ultimo il Dl. n. 98/11, che possano detenere soltanto una parteci-pazione societaria e ha imposto che entro il 31 dicembre 2011 debbano mettere “in liquidazione le altre società già costituite mentre i Comuni con popolazione inferiore da 15.000 a 30.000 abitanti hanno tempo fino al 31 dicembre 2012 (quindi un anno in più rispetto agli Enti maggiori) per fare verifiche e predisporre le strategie più ade-guate in merito alle loro partecipazioni societarie. Su questa paradossale situazione è intervenuta la Deliberazione n. 602/Pareri/2011 delle Sezione regionale di controllo per la Lombardia del 15 novembre, con l’interpretazione che vede lo slittamento dei termini delle dismissioni per i Comuni compresi fra i 30.000 e i 50.000 abitanti al 31/12/2013. Accanto a questa incertezza nel merito delle scadenze, il contenuto della norma a oggi vigente nella sua concreta applicazione è tale da produrre effetti assolutamente contrari a quella che appare essere la ratio della norma. In molteplici casi gli Enti (i grandi) perderanno risorse economiche e umane, perché ci sono realtà societarie che costituiscono un’attrattiva sul mercato in virtù dei diritti di esclusiva in gioco, con rilevanti criticità per quanto riguarda il personale che non potrà essere collocato negli organici degli Enti, né trasferito ad altro operatore eco-nomico. Le società da liquidare in molti casi hanno contratto mutui o comunque previsto investimenti che dovrebbero essere assolti, ovviamente, dal Comune socio.I Comuni in diversi casi non saranno in grado di garantire servizi essenziali per la propria collettività di riferimento, mantenendo adeguati standards qualitativi e quantitativi fino a ora rispettati. Sembra quindi necessario individuare una soluzio-ne che possa dirsi rispettosa, non solo da un punto di vista formale ma soprattutto sostanziale, della ratio ispiratrice del legislatore e che supporti gli Enti coinvolti ver-so una reale razionalizzazione delle partecipazioni in essere, salvaguardando però le realtà societarie strategiche, che rappresentano una fonte importante di risorse, oltre che buone pratiche gestionali.

Anci Toscana intende quindi assistere i Comuni in questo delicato processo con un duplice profilo. Da una parte assicurare le proprie azioni di rappresentanza degli interessi dei Comuni presso le sedi idonee, quindi attraverso l’azione nazionale di Anci sui tavoli di confronto nazionale per la modificazione dell’impianto nor-mativo e attraverso il costante confronto con la Sezione Regionale Toscana della Corte dei Conti per l’assunzione di comportamenti più coerenti possibile con l’im-pianto della norma. Dall’altra nel convincimento che, stante la ratio del quadro normativo, indipendentemente dalla tempistica, sia necessario agire sul tema della razionalizzazione delle partecipazioni azionarie riteniamo utile proporre una speci-fica attività di supporto a cura di Anci Toscana e dei propri partner operativi con l’obiettivo di fornire ai dirigenti e responsabili degli enti che si trovano a operare nel settore delle partecipazioni societarie, le competenze e gli strumenti operativi idonei per applicare e rispettare in modo preciso e puntuale le disposizioni ammi-nistrative e societarie che regolano tale materia.Il servizio di Anci Toscana prevede di supportare i Comuni nell’attività di ricogni-zione delle attuali partecipazioni societarie esistenti e nel successivo adeguamento degli atti amministrativi e societari, al fine di sviluppare e implementare le migliori strategie organizzative e di controllo coerenti con il quadro legislativo esistente, sia sotto il profilo giuridico sia economico-finanziario, in base alle criticità rilevate dall’attività di ricognizione. Potrà inoltre essere fornito supporto informatico con-tinuo per il costante aggiornamento del sito internet, come previsto dalla legge. L’attività di supporto sarà sviluppata, con la finalità del massimo abbattimento dei co-sti, attraverso percorsi formativi operativi sugli specifici casi dei soggetti partecipanti, rivolto a gruppi di Comuni aggregati secondo le caratteristiche demografiche- terri-toriali e, soprattutto secondo la composizione del portafoglio delle partecipazioni.

Progettazione su misure europeeNel corso del 2012 sarà operativala definitiva strutturazione dell’attività dell’ufficio Europa dell’Anci Toscana. Questo grazie al fatto che il lavoro di presentazione pro-getti condotto in modo assiduo nel corso del 2011, sta dando i propri frutti, con l’ap-provazione di alcune iniziative proposte. Il finanziamento ottenuto renderà necessa-rio e possibile fruire in maniera stabile di risorse umane molto specializzate per le ma-terie, che saranno disponibili sia a realizzare le attività previste per Anci Toscana nei progetti approvati, sia a mettere a disposizione dei Comuni toscani tutta la capacità di ricerca dei programmi di finanziamento, elaborazione progettuale e composizione della partnership necessaria a utilizzare al meglio le opportunità regionali, nazionali

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e comunitarie. Fino ad oggi, infatti, l’attività dell’Ufficio Europa è stata prevalente-mente rivolta alla partecipazione diretta di Anci Toscana ai bandi. Il passaggio che intendiamo affrontare nel corso del 2012, attraverso la struttura dell’Ufficio Europa è invece il coinvolgimento dei Comuni toscani nei bandi, ovviamente nei limiti di quanto questo potrà essere fatto coerentemente con i programmi a oggi finanziati. A seguito dell’avvenuto finanziamento di cui si è avuta notizia alla fine di novem-bre 2011, nel 2012 saranno avviate e seguite dall’Ufficio Europa le attività relative al progetto “Innocraft - INNOvating entrepreneurship policies in the CRAFTS sector”. Tale progetto è stato presentato il 30 marzo scorso nell’ambito del quarto bando del programma INTERREG IVC. Capofila del progetto è il Comune di Firenze. Anci Toscana è partner dello stesso ed ha curato interamente la fase di pro-gettazione e della costruzione del partenariato in raccordo con il settore Sviluppo economico del Comune. L’obiettivo del progetto è promuovere l’imprenditoriali-tà e la creazione d’impresa nell’ambito dell’artigianato artistico e contemporaneo, accrescendo l’efficacia delle politiche di sviluppo regionale e locale nelle aree di provenienza dei partner mettendo a sistema esperienze e buone pratiche. Le espe-rienze scambiate fra i partner saranno iniziative di successo per quanto attiene alle metodologie, contenuti, processi, tecniche, attrezzatura ecc., e saranno misurate in termini d’innovatività, concretezza, rilevanza dell’impatto economico, trasferibili-tà. Il progetto vede un partenariato davvero rilevante rispetto agli obiettivi del pro-gramma Interreg IVC ed è frutto dell’intensa attività di relazione costruita nei mesi di elaborazione progettuale: il Comune di Firenze come capofila, l’Anci Toscana, l’Istituto nazionale arti e mestieri francese con sede a Parigi, la Fondazione Pub-blica per la promozione turistico-culturale dell’Andalusia con sede a Granada, il Comune di Bistrita in Romania, l’associazione dei Comuni della Regione Central Stara Planina in Bulgaria, il Comune di Burgas in Bulgaria, la Camera di Commer-cio di Barcellona, Agenzia pubblica per l’impresa di Budapest, la AALTO Scuola universitaria dell’arte e del design dell’Università di Vaasa in Finlandia, il Comune di Riga in Lettonia, l’agenzia pubblica di rinnovamento urbano di Vilnius in Li-tuania, il Consiglio per l’artigianato irlandese con sede a KIlkenny, il Comune di Reims in Francia, la Camera di Commercio slovacca con sede a Bratislava. Il parte-nariato include enti e autorità rappresentanti città d’arte e Siti Unesco patrimonio dell’umanità, inclusi nell’iniziativa per la loro l’unicità culturale-architettonica e artistica, puntando a incidere positivamente sia in termini culturali sia creativi sul sistema dell’artigianato artistico. E’ stato richiesto e approvato un finanziamento quasi pari a 2 miloni e mezzo di Euro.

2.4. Servizi

Tassa di concessione governativa sulla telefonia mobileSin dal 2008 Anci Toscana ha deciso di supportare, con l’incarico a un legale di propria fiducia, i comuni nell’azione giurisdizionale per il recupero della Tassa di Concessione Governativa sulla telefonia mobile in abbonamento che non è più dovuta a seguito dell’entrata in vigore del Nuovo Codice delle Comunicazioni (Dlgs 259/2003). Nel 2011 (15 luglio) si è avuta la prima sentenza favorevole alla quale ne sono seguite un’altra decina. Sono novantadue i comuni che hanno deciso di avvalersi di questo servizio che per-metterà loro di recuperare tre anni di tassa ingiustamente pagata con importi che vanno da qualche migliaio di euro a decine di migliaia, cifre comunque interessanti in questi momenti difficili. La strada da percorrere è ancora lunga ma i risultati stanno arrivando. Nel 2012 quindi vogliamo offrire e far conoscere a tutti i comuni questa possibilità e contemporaneamente solleciteremo i comuni che devono anco-ra consegnare la documentazione a farlo per poter fissare quanto prima l’udienza.

ELIAE’ il servizio gratuito che Anci Toscana offre dal gennaio 2009 ai comuni in forma di assistenza e supporto consulenziale. I dirigenti e i funzionari dei comuni e gli amministratori hanno a disposizione una linea diretta con professionisti in grado di dare una prima risposta alle richieste delle amministrazioni il martedì mattina dalle nove alle dodici. Questo servizio è nato per integrare lo storico servizio di consulenza gratuito AnciToscanaRisponde, e nel corso del 2012 sarà nuovamente promossa questa modalità insieme alla possibilità di porre quesiti scritti. Al servizio Elia è abbinato una news letter mensile redatta dallo Studio Narducci che pensia-mo, dato l’apprezzamento e l’interesse, di trasformare in una vera e propria rivista mensile online destinata principalmente alle figure apicali dei comuni.

SUAPPossiamo definire il 2011 come l’anno di svolta per i SUAP. Le scadenze dettate dal DPR di attuazione dell’art. 38 (DPR 160 7.9.2010) e della LR 40/2009 hanno tro-vato i comuni toscani informati e preparati grazie al grande lavoro svolto da Regio-ne Toscana, Anci Toscana e Unioncamere, che avevano sottoscritto un protocollo a fine 2010. Tutti i comuni toscani sono accreditati al MISE. Nel 2012 continuerà

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il lavoro per completare l’adesione di tutti i comuni alla rete dei Suap toscana, per raggiungere l’obiettivo di uniformità di servizio da offrire alle imprese. Si renderà inoltre necessario completare la Banca dati regionale per la standardizzazione del-le informazioni e dei procedimenti e arrivare a rilasciare l’atto di autorizzazione entro massimo novanta giorni. Anci Toscana, grazie ad un rinnovato accordo con la Regione fornirà ai comuni assistenza giuridico-amministrativa, tecnica, anche attraverso il mantenimento del servizio di help desk attivo da metà 2011. A tutto questo si aggiunge la formazione nei territori ove non sono ancora presenti i Co-ordinamenti Provinciali SUAP per consentire una miglior organizzazione della co-munità regionale degli esperti sul territorio e un raccordo organizzato con il Tavolo Tecnico regionale. Saranno anche offerti dei seminari rivolti ai responsabili politici e amministrativi dei Comuni al fine di condividere le finalità delle azioni e il ruolo del SUAP nell’attuazione della riforma e la necessità di qualificazione dei servizi. Saranno inoltre messe a disposizione linee guida regionali per l’applicazione della normativa statale e regionale e linee guida per i regolamenti di organizzazione dei Comuni in materia di SUAP.

GIS.CACome previsto dalla convenzione con la Regione Toscana, dall’1 febbraio 2008 ANCI Toscana ha avviato l’attività del Centro Servizi “GIS.CA.” Centro Regionale di Servizi Cartografici e Catastali per la gestione e la diffusione gratuita dei dati catastali agli Enti Locali toscani. Il centro servizi integra i servizi standard previsti dalla convenzione con altri servizi a valore aggiunto, fornendo così varie tipolo-gie di attività: integrazione banche dati, organizzazione uffici, fiscalità, territorio, verifiche geometriche, etc. L’obiettivo è quello di sviluppare un centro di compe-tenza regionale sul tema delle informazioni catastali, un punto di riferimento per i soggetti interessati a vario titolo alla gestione dei dati catastali. Sul sito di www.ancitoscana.it, all’interno della sezione dedicata al Gisca, gli enti possono trovare la modulistica per richiedere i servizi e possono contattare telefonicamente il Centro per avere il necessario supporto all’attività.Il Centro Servizi Gisca fornisce agli enti locali:- Accesso alla banca dati catastale e cartografica- Aggiornamento dei dati catastali tramite il sistema di interscambio dell’agenzia

del Territorio- Fornitura dei dati nei formati nativi dell’Agenzia del Territorio (CML)- Elaborazione dei dati catastali censuari per scarico personalizzato e conversione

nei formatidiffusi: dmp, mdb etc.- Elaborazione dei dati catastali cartografici con trasformazione nei formati di uso

comune: dxf, shp etc.- Trasformazione delle mappe catastali dal sistema di riferimento nativo al sistema

GAUSSBOAGA, con algoritmi validati dalla Regione Toscana- Consultazione dati attraverso applicazioni web (Applicazioni General Purpose:

AGP) disponibili on-line (consultazione ai fini ICI, consultazione per soggetto, consultazione per UIU, etc.)

- Fornitura di dati aggiornati trimestralmente- Progettazione e realizzazione di sistemi informativi territoriali In considerazione delle richieste e dell’importanza di questo servizio, Anci Toscana sta lavorando perché la Regione Toscana rinnovi nel 2012 la convenzione che per-metta il mantenimento di Gis.ca.

CatastoIn relazione alla ripresa della tassazione sugli immobili, con l’anticipo dell’attua-zione dell’IMU al 2012 e il ripristino dell’individuazione dell’abitazione principale come cespite prioritario per il sostegno alle finanze dei comuni, si ritiene opportu-no predisporre un progetto che punti a strutturare i comuni al tema della gestione del catasto, in attesa che sia completato il processo del decentramento ai comuni della gestione delle attività catastali. Ciò potrà avvenire anche grazie all’assisten-za di Anci Emilia-Romagna, che ha svolto significative esperienze nel settore per puntare a disporre di poli catastali efficienti e attrezzati, preferibilmente in forma associata di dimensione analoga alle costituende Unioni, mettendo al centro la formazione e l’assistenza tecnica da offrire da parte dell’Associazione ai Comuni.

Verifica assicurazioni INAILIn collaborazione con uno Studio di professionisti che hanno già collaborato con i comuni della Lombardia, potrà essere offerta anche ai comuni toscani la possibilità di un’approfondita ricognizione sulle polizze stipulate con INAIL in merito agli infortuni sui luoghi di lavoro. Ciò potrà portare, da una parte, a sensibili riduzioni di costi e, dall’altra, a una più attenta e appropriata tutela delle Amministrazioni e dei lavoratori interni agli enti.In sostanza, attraverso una metodologia di accertamento innovativa e a un sistema di verifiche collaudato, si punta a individuare scelte possibili nell’allocazione di ri-

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sorse per le amministrazioni comunali sulle polizze assicurative INAIL in relazione alle migliori forme e garanzia di tutela per gli Enti e i propri dipendenti.

Evasione ICI in immobili di cat. D1 In accordo con uno Studio di Milano, che già opera a supporto dei comuni veneti, potrà essere offerto ai comuni della Toscana un servizio di verifica e accertamento di eventuali evasioni dal pagamento dell’ICI negli immobili classificati di categoria D1 e in particolare gli impianti di energie rinnovabili, quali bacini idrografici, pale per la produzione di energia elettrica, impianti a bio masse, ecc. Nell’ambito del sistema di supporto che Anci vuole dare alle amministrazioni co-munali in tema di recupero dell’evasione, questo progetto mira al recupero della tassa specifica ICI su determinati immobili (accatastati come cat. D1) tenendo in conto tutte le peculiarità normative e regolamentari che ruotano attorno all’appli-cazione dell’ICI per cat. D1 e per gli impianti.

Supporto ai comuni con RSA pubbliche I Comuni toscani sono proprietari, direttamente o attraverso le aziende per i servizi alla persona, di molte strutture residenziali dedicate alla non autosufficienza. Il totale dei posti letto di queste strutture rappresenta circa il 40% dei posti letto ac-creditati nell’intero panorama regionale, una percentuale quindi non trascurabile. Si aggiunga a questo che in molte realtà, soprattutto medio piccole le RSA costi-tuiscono un vero e proprio motore del welfare locale, erogando una serie di servizi che spesso vanno oltre le mura fisiche e psicologiche della residenza stessa. Un’altra peculiarità delle RSA pubbliche, siano esse controllate direttamente dall’Ente lo-cale o da una ASP, consiste nel fatto di garantire l’apertura e il mantenimento di questo importante servizio anche in zone rurali e meno densamente abitate rispetto ai grandi centri urbanizzati.A fronte di tutto questo, il sistema delle RSA pubbliche è sostanzialmente fuori dal dibattito regionale dominato fino ad oggi dai gestori privati; la mancanza di coor-dinamento fra i Comuni ha portato a questo risultato che deve essere assolutamen-te sanato nell’immediato futuro. Il pubblico garantisce standard di appropriatezza e gestionali migliori rispetto al privato e deve diventare un interlocutore privilegia-to della Regione Toscana. Naturalmente tutto deve avvenire nel pieno rispetto delle prerogative e delle caratteristiche gestionali dell’imprenditore privato, che svolge generalmente bene la sua attività. Nel corso dei primi mesi del 2012 quindi, è pre-vista l’attivazione di un tavolo di coordinamento fra i Comuni gestori di strutture

residenziali direttamente o attraverso le ASP, per giungere a una linea di azione comune, sia nei confronti della Regione Toscana sia fra strutture stesse. Il tavolo si propone, infatti, una duplice valenza: nei confronti della Regione dovremmo atti-vare un’interlocuzione più puntuale e frequente e fra le varie strutture comunali un continuo confronto, al fine di accrescere il livello complessivo dell’offerta pubblica in termini di efficienza e di efficacia.

Carta geologica della ToscanaIl Servizio Geologico della Regione Toscana, tramite convenzioni con le tre univer-sità toscane e il CNR, tra il 2002 e il 2007 ha realizzato il rilevamento geologico alla scala 1:10.000 di tutto il territorio regionale.Il grande lavoro dei ricercatori e il rilevante impegno economico della Regione hanno portato a un notevole progresso delle conoscenze geologiche della Toscana: in tempi relativamente brevi si è potuto disporre di una rappresentazione geologica di dettaglio di tutto il territorio regionale scientificamente valida. Col fine di creare una banca dati geologica omogenea per tutta la regione nasce il progetto del Con-tinuum Geologico della Regione Toscana e relative carte geotematiche prototipali. Tra il 2009 e il 2011 un nuovo progetto della Regione Toscana, svolto da un grup-po di ricerca costituito dal Centro di Geotecnologie dell’Università degli Studi di Siena (capofila), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Pisa, la Litografia Artistica Cartografica s.r.l di Firenze e la Matraia s.r.l. di Lucca, ha realizzato una serie di data base geo-logici e geotematici, strutturati secondo il formato CARG del Servizio Geologico Italiano e nel formato adottato dalla Regione Toscana per le sue basi di dati geote-matiche. Il prodotto principale realizzato è il Continuum territoriale geologico di tutta la Regione Toscana alla scala 1:10.000. A partire dal Continuum geologico sono stati realizzati prototipi delle seguenti car-te tematiche: Carta Idrogeologica e delle Risorse Idriche; Carta Litotecnica; Carta Geomorfologica e della Instabilità dei Versanti; Carta della Pericolosità da Amian-to Naturale; Carta della Radioattività Naturale; Carta delle Pietre Ornamentali; Carta Geopedologica; Carta Geomineraria e una carta geologica di sintesi della Toscana a Scala 1:250.000. L’importanza della cartografia geotematica è attestata dalla normativa nazionale e regionale necessaria nelle varie attività che fanno capo alle Amministrazioni pub-bliche. Poter disporre della Carta Geologica Unitaria della Toscana a scala 1:10.000 è uno dei principali strumenti per migliorare la conoscenza e la prevenzione dei

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rischi ambientali, a livello territoriale.Anci Toscana sta definendo un Protocollo con la Regione Toscana e un accordo col Centro di Geotecnologie dell’Università degli Studi di Siena e UPI, per promuo-vere sul territorio regionale la conoscenza di questi prodotti che possono essere richiesti e utilizzati attraverso un servizio web GIS dedicato e a uso gratuito per i comuni, concordando col Centro la possibilità di offrire nuovi prodotti.

GiovaniSI!Fin dall’avvio del Progetto Regionale GiovaniSì, Anci Toscana ha monitorato le azioni previste nei principali ambiti individuati: Servizio Civile, Casa, Scuola e Formazione, Lavoro. Nell’anno 2011 Anci ha promosso cicli d’incontri di condivi-sione e d’informazione rivolti agli enti locali e agli sportelli territoriali ed ha contri-buito alla redazione dei principali bandi rivolti ai giovani. Anci fa parte della cabina di regia di GiovaniSì, all’interno della quale sono condivise le linee di sviluppo del Progetto. Il 2012 si entra nel vivo del Progetto rivolto ai giovani, la cui fine è pre-vista nel 2013, ed è per questo che si prevede di continuare a seguire attentamente gli sviluppi di GiovaniSì, così da garantire un supporto costante ai Comuni che, attraverso l’implementazione di politiche giovanili innovative potranno collegarsi al progetto regionale, ma anche garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti e moltiplicarne gli effetti. Anci utilizzerà tutti gli strumenti (sito internet, newslet-ter, incontri mirati, rilevazioni periodiche) perché le politiche giovanili pensate a livello regionale s’incontrino realmente con le esperienze e le attività promosse a livello locale. Un’attenzione particolare sarà rivolta al rafforzamento della rete degli sportelli Informagiovani, in continuità con il lavoro portato avanti dal 2010 attra-verso le attività dell’Agenzia di Servizi per gli Informagiovani toscani. Nel 2012 infine Anci Toscana sosterrà attraverso azioni mirate gli Associati nella realizzazione di Uffici per le Politiche Giovanili a livello intercomunale.

ISEE (indicatore della situazione economica equivalente)Nel mese di novembre Anci Toscana ha firmato un protocollo d’intesa con Regione Toscana insieme a Università degli Studi di Firenze, Pisa e Siena, Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL. L’obiettivo di voler mantenere elevato il sistema di welfare e dei servizi correlati, anche in questo momento di difficoltà e considerata la probabilità di compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini, auspica un sistema equo e rigoroso possibilmente omogeneo.Firmando quest’accordo Anci s’impegna a promuovere sul territorio toscano un

metodo uniforme di valutazione della situazione economica degli utenti dei servizi, riconoscendo nell’ISEE questo strumento.L’Ente detentore dei dati e abilitato a certificarli è l’INPS, che ha dato disponibilità sulla possibilità di rendere accessibili le risultanze dei propri archivi ISEE agli Enti interessati che ne sono gli utilizzatori finali.Ci adopreremo perché in maniera congiunta e contemporanea tutti gli Enti adot-tino, l’ISEE standard per favorire una sensibilità d’uso dello strumento che porti a una revisione condivisa dello stesso ISEE nazionale, come previsto fra l’altro nel decreto “Salva Italia”, con l’introduzione di nuovi indicatori che possano assume-re particolare significato sulla valutazione delle condizioni delle famiglie. Saranno quindi organizzati alcuni incontri sul tema con amministratori e responsabili dei servizi comunali per spiegare come tale uniformità consenta alcuni immediati be-nefici.

Osservatorio Società della SaluteNell’ottobre del 2010 la Regione e ANCI Toscana hanno sottoscritto un proto-collo d’intesa per un Osservatorio sulle Società della Salute, finalizzato all’imple-mentazione delle SdS nel territorio regionale, alla condivisione dell’obiettivo di valorizzare le innovazioni prodotte e far emergere le relative buone pratiche e punti di criticità. Anci Toscana ha affidato una parte del lavoro a Federsanità Toscana. Nel primo anno si sono strutturate le attività sulle materie del welfare e della sanità costituendo fra l’altro una comunità tecnica che raccoglie le competenze e le espe-rienze accumulate nei 287 Comuni toscani e nelle Società della Salute. Nel 2012 le attività seguiranno l’aggiornamento della normativa di riferimento per le SdS, la conseguente trasformazione del sistema regionale delle SdS e la sua interconnes-sione con le forme associate con cui le Autonomie locali eserciteranno le funzioni fondamentali in materia sociale e sociosanitaria.

Fornitura energia elettricaIl Consorzio Energia Toscana nasce nel 2003, sotto l’impulso della Regione Tosca-na come Centrale di Committenza per l’acquisto di energia elettrica e gas metano, al fine di aggregare la domanda, minimizzare la spesa, ottimizzare la gestione dei dati, utilizzare le conoscenze del mercato.Il Cet conta attualmente fra i suoi soci diverse aziende sanitarie e ospedaliere, ca-mere di commercio, comuni, province, oltre che alcune università, e Anci Toscana e Uncem Toscana; è proprio in virtù della partecipazione al Consorzio da parte di

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queste Associazioni delle Autonomie che tutti gli enti locali che lo desiderino pos-sono avvalersi dei servizi ed usufruire dei vantaggiosi prezzi ottenuti in fase di gara, in qualità di Centrale di Committenza, per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico.A oggi sono quarantaquattro i Comuni che hanno aderito al Consorzio tramite Anci Toscana, la quale ha promosso la sottoscrizione della relativa convenzione, che consente di usufruire, senza doverne diventare soci, di tutti i servizi offerti dal Consorzio, già dal 2006 con le azioni elencate qui di seguito.Per l’anno 2012 s’intende rilanciare ulteriormente questa campagna di adesione, considerato che gli Enti locali che se ne avvalgono stanno riscontrando benefici economici rilevanti.

Costi GiustiziaAnci Toscana negli anni passati si è occupata di un’indagine relativa ai costi soste-nuti dai Comuni per la gestione dei Tribunali, che sono rimborsati con enormi ritardi da parte del Ministero, ricerca di cui anche la stampa si è avvalsa per alcuni articoli sul tema.Proprio per l’interesse che ha suscitato e per il dato, drammatico per i Comuni, che ne viene fuori, riteniamo utile riproporre un aggiornamento della ricerca anche per l’anno 2012.

Servizio CivileFra le numerose attività per le quali si è ritenuto di dotarsi in questi ultimi anni di una propria organizzazione interna c’è anche quella rivolta all’erogazione di un supporto ai Comuni mirato alla duplice realtà del Servizio civile.Duplice perché, recentemente, in Toscana è decollato il Servizio Civile Regionale, che ha affiancato il più vecchio Servizio Civile Nazionale e che, almeno al momen-to, appare essere una più consistente opportunità per i giovani toscani.Tale attività di Anci Toscana, ente accreditato di seconda classe, si è concretizzata nella presentazione di progetti di servizio civile da attuarsi nelle diverse sedi comu-nali, dalla successiva gestione amministrativa degli stessi, ovviamente per quelli in precedenza finanziati, dalla ricerca e selezione dei giovani Toscani da impiegarsi nei medesimi progetti. Questo lavoro è stato condotto per conto di ventotto comuni, accreditati tramite Anci Toscana in più fasi, ed ha riguardato entrambe le forme del servizio civile.Al momento: mentre per il servizio civile nazionale l’accreditamento di altri Enti

in accordo con Anci Toscana è limitata dal blocco all’accreditamento, per il servizio civile regionale questo blocco non esiste e quindi niente vieta di ampliare il numero di Enti e sedi accreditate per l’attuazione di progetti tramite Anci Toscana nelle vesti di “Ente madre”.Ed è proprio in quest’ottica che si è ritenuto opportuno sottoporre nuovamente all’attenzione di quei Comuni che fino ad ora non si sono occupati di servizio civi-le, la possibilità di farlo attraverso un accordo con Anci Toscana stessa.Per l’anno 2012 ci riproponiamo inoltre di offrire tale opportunità anche agli Enti locali che invece si sono già occupati di servizio civile avvalendosi o di un autono-mo accreditamento o in accordo con Enti maggiori.Vogliamo infine ricordare che Anci Toscana si è candidata per l’anno venturo a essere il soggetto cui la Regione Toscana potrebbe affidare la gestione delle attività che riguardano la formazione, il monitoraggio e quant’altro per tutti gli enti di servizio civile.

2.5. Progetti specialiNel 2009 abbiamo riordinato i progetti di Anci Toscana producendo una scheda informativa e di lavoro per ognuno di essi. L’elenco è stato tenuto aggiornato per il 2010 e il 2011. Nel 2012 si prevede di produrre le schede dei progetti non con-clusi svolgendo un monitoraggio degli stessi che riportiamo di sotto e nei paragrafi successivi.

Resisto 3 La prossima edizione del progetto sarà caratterizzata da una programmazione di tipo modulare. Il lavoro alla base della programmazione sarà organizzato attraverso uno studio di rilevazione degli enti a oggi rimasti fuori dall’ambito del progetto, con il fine di ottenere una mappatura completa sul territorio regionale in merito alle attività informative degli sportelli dei comuni e sui punti di compilazione elet-tronica dei permessi di soggiorno. Al termine di questa prima fase di studio sarà possibile individuare gli enti che potrebbero organizzare il servizio immigrazio-ne attraverso possibili gestioni associate e individuare in favore di quest’ultime le misure di finanziamento maggiormente idonee. Il momento di raccolta di questi dati è essenziale per definire la copertura del servizio a livello a regionale. Infatti, il progetto ReSISTo ha permesso di creare con solidità e funzionalità una rete di sportelli che si è sviluppata su ogni provincia garantendo assistenza per le pratiche di soggiorno e permettendo un lavoro più agevole a tutti gli operatori del servizio

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immigrazione che fanno riferimento a servizi sociali, anagrafe e URP. La rete ReSI-STo, di cui fanno parte ben 191 comuni, si è dimostrata altresì indispensabile per lo scambio di buone prassi a livello regionale e creare connessioni tra gli operatori che necessitano di formazione in relazione alla procedura di rilascio e rinnovo dei titoli di soggiorno per i cittadini stranieri. In quest’ottica, sarà garantito, come per le edizioni precedenti e per tutta la durata del progetto, il sistema di consulenza di II livello per il disbrigo dei casi più complessi gestito dagli avvocati dell’Associa-zione Altro Diritto, esperti in Diritto dell’immigrazione. Inoltre, sarà istituito un sistema di consulenza legale ad hoc in merito alle pratiche di richiesta di asilo per profughi e rifugiati che potrà coinvolgere soggetti specifici come l’Ufficio Naziona-le Antidiscriminazioni Razziali. Proseguiranno i percorsi formativi rivolti a tutti gli operatori degli sportelli informativi che, quest’anno, vedranno il coinvolgimento dell’Associazione Nazionale Uffici di Stato Civile e Anagrafe. All’interno del pro-getto sarà possibile, infine, delineare una proposta d’intervento a carattere regio-nale in materia di lavoro di cura domiciliare in intesa con Anci Nazionale. In tal senso, sarà possibile attivare opportunità formative e di sviluppo delle competenze territoriali e una banca–dati per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro di cura domiciliare direttamente gestita presso gli sportelli pubblici. Tale attività così come dettagliata nello specifico paragrafo.

Assistenti familiari In collaborazione con il Dipartimento Affari Sociali della Regione Toscana e il Dipartimento Welfare di ANCI si sta elaborando un complesso e significativo pro-getto che tende a tutelare, per il tramite della formazione e dell’accreditamento, le assistenti familiari (badanti) e, nel contempo, mettere in sicurezza, anche facendo emergere fenomeni di evasione, il rapporto fra la famiglia e le assistenti.Sempre, in questo campo abbiamo aperto varie piste di lavoro puntando alla co-struzione di altri progetti, ancora da definire, per favorire la nascita di una nuova governance delle politiche pubbliche a sostegno del lavoro di cura domiciliare. • Progetto “Famiglia numerosa servizi più leggeri”Durante il 2012 si concluderà il progetto “Famiglia numerosa servizi più leggeri” che prevede di assegnare ai Comuni toscani contributi per oltre 2 milioni di euro da destinare alle famiglie residenti con quattro o più figli. Il progetto si inquadra nell’intesa approvata in Conferenza Unificata Stato-Regioni e collegata alla finan-ziaria del 2007 mirata a sostenere le famiglie numerose e in attuazione della quale sono stati concessi negli anni passati contributi finalizzati a ridurre le spese per i

consumi domestici di acqua potabile. Visto il perdurare della crisi economica da un lato e la sofferenza dei bilanci comunali stressati delle manovre finanziarie gover-native dall’altro, lo scorso anno abbiamo proposto alla Regione Toscana di portare a termine l’ultima annualità delle risorse governative disponibili ai servizi erogati dai Comuni e rivolti alle famiglie le quali avranno un abbattimento dei costi dei servizi comunali loro destinati equivalenti alla quota economica loro spettante. I Comuni contestualmente avranno un’entrata garantita su voci di bilancio spesso in sofferenza. Alla prima fase destinata al censimento delle famiglie numerose resi-denti e realizzata nel 2011 da Anci Toscana seguirà nei prossimi mesi del 2012 la ripartizione delle risorse del Progetto e l’attribuzione ai Comuni. Siamo in attesa di conoscere la definizione della prossima misura per il 2012, che dovrebbe prevedere ulteriori risorse da destinarsi questa volta ai nuclei familiari in difficoltà, sulla quale proporremmo alla Regione un analogo meccanismo distributivo.

Protocollo e-govE’ in via di stipula un protocollo generale con Regione Toscana in merito alle poli-tiche dell’e-government, su cui nel corso del tempo le politiche locali e regionali si sono intrecciate per raggiungere buoni livelli di erogazione di servizi nel rapporto fra pubblica amministrazione, imprese e cittadini. Il protocollo quadro consen-tirà di “declinare” in specifiche convenzioni la collaborazione, in particolare nei seguenti settori:- Catasto e fiscalità- Proseguire il servizio Gis.Ca. in merito alla cartografia;- Sportelli unici per le attività produttive;- Politiche di informatizzazione per il sostegno delle pratiche giudiziarie;- Estensione degli sportelli PAAS (punti di accesso assistito ai servizi e ad internet);- Realizzazione della rete di Punti di assistenza per il passaggio al digitale terrestre.

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3. Rappresentanza e relazioni istituzionali

3.1. Le relazioni con la RegioneLe relazioni con la Regione rappresentano il cardine dell’azione di rappresentanza politico-istituzionale condotta dall’Anci Toscana. L’attività di rappresentanza si articola all’interno di due aree: 1) il confronto e la concertazione con la Regione sulla formazione degli atti normativi d’interesse dei Comuni. 2) la collaborazione su singoli progetti in grado di intercettare nuove risorse e opportunità da mettere a disposizione dei Comuni e dell’Associazione.E’ naturalmente dentro la prima area, tuttavia, che risiede il cuore della missione stessa dell’Anci regionale. Com’è noto, il lavoro di rappresentanza presso la Regio-ne è prevalentemente svolto nella sede del Tavolo di Concertazione Istituzionale insieme con le altre associazioni delle autonomie locali e in sede di Tavolo Generale di Concertazione insieme con i soggetti economici e sociali più rappresentativi della Toscana.E’ perciò specialmente intorno agli appuntamenti del Tavolo che Anci Toscana, attraverso i suoi organi e la sua struttura operativa, organizza quel processo politico e tecnico che culmina nella partecipazione attiva alla formazione degli atti norma-tivi regionali.

Riprendere e riformare il sistema della concertazioneDopo quella fase di “rallentamento” della pratica concertativa seguita alle elezio-ni regionali, assistiamo da vari mesi a una ripresa regolare e frequente della con-vocazione dei Tavoli e delle relative discussioni sulle proposte di provvedimento adottate dalla Giunta regionale. Si tratta naturalmente di un fatto positivo che rispecchia la volontà politica della Regione di tornare ad approfondire il confronto con gli enti locali al fine di “fare squadra” mentre a livello nazionale continuano a susseguirsi manovre finanziarie pesantissime e insostenibili per il sistema delle autonomie. In questa nuova fase è rientrata l’attività di concertazione sulla legge finanziaria regionale, sulla riforma degli ATO, su varie altre proposte di legge e su importanti atti di natura programmatoria seguiti all’approvazione del Programma Regiona-le di Sviluppo 2011-2015. Si è insomma recuperato quel metodo strutturato di confronto che vede la Regione voler discutere e modificare le proprie proposte di provvedimento insieme con le associazioni delle autonomie locali. Anche in questa nuova fase però, evidenziamo come si sia talvolta confermata una

certa inclinazione da parte della Giunta regionale a organizzare in modo frettoloso al-cuni rilevanti percorsi concertativi. Ad esempio, in occasione della concertazione sul bilancio e sulla proposta di finanziaria regionale, il confronto si è caratterizzato per alcuni ritardi e lacune nella consegna della documentazione da parte della Regione. Unitamente a ciò, il carattere “omnibus” dell’articolato della proposta di legge regio-nale finanziaria non ha favorito la qualità del procedimento concertativo. Tuttavia, sappiamo bene che la leale collaborazione interistituzionale e le efficaci e consolidate relazioni politiche tra la Giunta regionale e le Associazioni delle autonomie locali consentiranno di mantenere un clima improntato alla feconda cooperazione.In questo contesto, crediamo sia nostro dovere cogliere positivamente la sfida della contingenza e proporre una riforma strutturale della concertazione istituzionale toscana per coniugare l’elemento della discussione con quello della rapidità. In altri termini, occorre oggi ripensare il sistema della concertazione allo scopo da un lato, di assicurare la qualità dei provvedimenti per chi si trova ad amministrare sul cam-po quotidianamente e dall’altro di accelerare i tempi dei procedimenti concertativi.Per questo, intendiamo consolidare l’azione di confronto settoriale che svolgiamo con le strutture regionali sui singoli temi prima che gli atti approdino in sede di Tavolo. Contemporaneamente auspichiamo la creazione di una struttura unica di supporto al Tavolo in rappresentanza delle autonomie per riformare un metodo che, pur distinguendosi per spirito di leale collaborazione tra i livelli istituzionali, vede un forte squilibrio tra le articolazioni della Regione e la sottigliezza delle as-sociazioni delle autonomie. In altri termini, per quanto i livelli politici comunali possano partecipare attiva-mente e responsabilmente all’attività di concertazione e all’elaborazione delle po-sizioni, potrà essere comunque molto utile ridefinire il modello stesso che regola la concertazione istituzionale. Tale modello si fonda, infatti, su di un Protocollo d’Intesa stipulato con Regione, Upi e Uncem il 6 febbraio del 2006 e si radica dunque in una disciplina che, oltre ad essere vecchia di oltre sei anni, rispondeva a esigenze di un’altra fase politica. Oggi, la proposta di legge regionale “Norme sul sistema delle autonomie loca-li”, all’attenzione del Consiglio regionale e verso la sua definitiva approvazione, richiama per la prima volta in un testo legislativo il procedimento del Tavolo di concertazione istituzionale. Giudichiamo la norma un fatto positivo poiché credia-mo che una riforma della concertazione non potrà che partire dal suo istituto più consolidato e funzionante, in altre parole il Tavolo di concertazione. E’ perciò auspicabile fare tesoro dell’esperienza acquisita per costruire in modo

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condiviso un nuovo impianto delle relazioni istituzionali che, oltre a stare al passo dei tempi, consenta alle rappresentanze degli enti locali di partecipare nelle forme migliori alle decisioni politiche di loro interesse. Tale impostazione non mira a ot-tenere maggiore spazio politico fine a se stesso, ma è guidata dall’obiettivo di dare attuazione piena al principio di sussidiarietà istituzionale che, per inverarsi comple-tamente a livello verticale, richiede complesse e costanti relazioni d’interscambio tra tutti i livelli di governo.

Aggredire le questioni prioritarie Il Programma Regionale di Sviluppo, come aggiornato anche dall’ultimo Dpef, rende comprensibile degli obiettivi programmatici cui si collegano nuove impor-tanti riforme che potranno trasformare molte politiche pubbliche regionali. In questo quadro, è del tutto evidente che l’Associazione dei Comuni dovrà man-tenere una forte capacità di proposta rispetto alle questioni ritenute prioritarie per il futuro. In altre parole, è solo attraverso un deciso spirito d’iniziativa e di pro-grammazione da parte nostra che si potrà ovviare agli inevitabili limiti insiti nei meccanismi della concertazione istituzionale. Con questo spirito abbiamo individuato quei temi che secondo noi dovranno rap-presentare (e in parte già rappresentano) il principale terreno di confronto e colla-borazione tra Anci e Giunta regionale. Su tali priorità abbiamo da tempo avviato con la Regione specifici filoni di lavoro che vogliamo adesso approfondire e che riguardano alcune grandi partite: - Riordino degli assetti istituzionali, a cominciare dalla proposta di legge regionale

“norme sul sistema delle autonomie locali”;- Cooperazione finanziaria, in particolare circa l’accordo sul patto di stabilità ter-

ritoriale, il coordinamento della fiscalità e la partecipazione fattiva dei comuni al recupero dell’evasione fiscale;

- Politiche sociali e sanitarie, soprattutto rispetto alla costruzione del nuovo ISEE, al futuro dell’organizzazione sanitaria toscana e alla revisione della legge sull’edi-lizia residenziale pubblica;

- Riattribuzione delle funzioni delle AATO, verso l’attuazione della riforma del servizio idrico e della gestione dei rifiuti;

- Sviluppo economico, a partire dalle città toscane come motori dello sviluppo, dell’innovazione e dell’attrazione degli investimenti;

- Difesa del suolo, cominciando dall’attuazione della legge regionale sulle opere pubbliche di interesse strategico.

Presidiare i tavoli paralleliOltre che al Tavolo di concertazione, la collaborazione e il confronto settoriale tra Anci e Regione Toscana avviene presso i “tavoli paralleli”. Questi tavoli hanno funzioni consultive e sono stati istituiti dalla Regione con il fine di favorire la partecipazione delle Associazioni degli Enti locali nel processo decisionale riguardo a determinati temi e specifiche politiche.I tavoli paralleli sono al momento solo tre: la Conferenza regionale delle Società della salute, il Comitato di Coordinamento Istituzionale (d’interesse prevalente-mente provinciale e in materia di lavoro formazione e istruzione) e il Tavolo di consultazione in agricoltura (c.d. “tavolo verde”).Da parte nostra auspichiamo che tale modalità di partecipazione, nel rispetto delle altre sedi di concertazione e consultazione, potrà essere in futuro maggiormente istituzionalizzata riguardo anche nuove questioni. Parimenti, rileviamo come non sempre la Regione abbia dato la giusta continuità a questi canali. Ad esempio, riscontriamo che il Tavolo di consultazione in agricoltura da qualche tempo non è neanche convocato. Dal canto nostro, ci impegneremo ad approfondire e ad assicurare la presenza di rappresentanti di Anci nei tavoli paralleli esistenti ma al contempo sappiamo che sarà opportuno premere presso la Regione per costruirne di nuovi anche tenendo conto dei percorsi di confronto già aperti in modo più o meno informale.

3.2. Azioni di partenariato con il Consiglio delle Autonomie LocaliIl Consiglio delle Autonomie Locali rappresenta un luogo fondamentale per il confronto politico e istituzionale Regione-Enti locali. La stessa proposta di legge regionale “Norme sul sistema delle autonomie locali” prevede, infatti, di istituire proprio presso quest’organo una nuova commissione paritetica CdAL-Consiglio Regionale con l’intenzione di dispiegare in pieno la funzione principe del CdAL, ossia quella costituzionalmente prescritta di consultazione generale presso il Con-siglio Regionale. In sede di commissione paritetica, prevede la proposta di legge, potrà, infatti, essere elaborato un percorso d’iniziative e discussioni sul riordino degli assetti istituzionali. Senza nulla togliere a quest’ossatura, crediamo che il Consiglio delle Autonomie locali potrebbe svolgere, in reciproco coordinamento con le associazioni delle au-tonomie, una funzione di confronto non solo rispetto al Consiglio Regionale ma anche riguardo alla stessa Giunta. Ciò servirebbe a dare al CdAL un ruolo più

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marcato anche nell’esame degli atti e delle proposte di legge regionali, così da alleg-gerire il carico di lavoro affidato al Tavolo di concertazione istituzionale.Per questo, d’accordo con gli organi politici e la struttura tecnica del CAL, in-tendiamo proporre nuove intese operative che vadano nella direzione di questa razionalizzazione dei meccanismi procedimentali della concertazione istituzionale.

3.3. Le relazioni con la società toscanaPer Anci Toscana, la “rappresentanza degli interessi dei Comuni” non si esaurisce nel rapporto con la Regione ma prosegue attraverso una densa rete di relazioni con: le altre associazioni delle autonomie locali; i singoli enti locali; l’Anci nazionale; le Anci regionali (coordinate peraltro da Anci Toscana dal 2009); i soggetti del terzo settore; altri soggetti della società civile toscana.Concretamente tali relazioni si sostanziano in accordi e intese su specifici temi, interventi o azioni comuni. Gli accordi e le intese con questi soggetti, una volta definiti compiutamente nei contenuti, vengono costantemente monitorati e ru-bricati entro alcune macro-aree che riguardano il mondo della salute, del sociale e della cultura, le tematiche ambientali, la sfera della formazione e del lavoro, il cam-po della gestione delle risorse umane, lo sviluppo della società dell’informazione, l’ambito della valutazione e del controllo di gestione, gli accordi con le associazioni sindacali e i contratti di servizio. Nel prossimo breve periodo programmiamo di stringere nuovi accordi e intese (già dettagliati nel Piano) ed in particolare con:

-Università di Siena, promozione presso le amministrazioni comunali della Carta Geologica e dei servizi offerti dal Centro di GeoTecnologie (CGT); - Editore EDK, commercializzazione della Guida per gli enti locali della Toscana;- Associazione nazionale degli Ufficiali di Stato Civile e d’Anagrafe, sostegno allo sviluppo e l’innovazione dei servizi demografici nei Comuni Toscani; - Unione Valdera e Uncem, diffusione delle best practices in materia di gestione associata e Unioni dei Comuni;- Comune di Firenze, costruzione di moduli formativi politematici riproducibili su tutto il territorio toscano.- Confindustria Toscana, realizzazione di studi di ricognizione sui nuovi ambiti industriali e sull’attrazione degli investimenti; - Studio Associato Consiglieri Finanziari Indipendenti, promozione ai Comuni toscani di una metodologia di ricognizione dei costi sulle polizze INAIL;

- Anci regionali, predisposizione di percorsi di formazione per le Associazioni dei Comuni italiane- Fondazione Cesifin, organizzazione di alta formazione;

In sintesi, possiamo dire che mettere a “sistema” tutti questi accordi e intese, siano essi da stipulare o già in essere, continua a rappresentare un obbiettivo prioritario per Anci Toscana non solo per attrarre genericamente interesse e partecipazione alle attività dell’Associazione, ma anche per dare nel tempo sempre maggiore vi-sibilità al lavoro, ai servizi, alle collaborazioni e ai migliori progetti portati avanti dall’Associazione insieme con i soggetti della società toscana e non solo.

3.4. Progetti speciali

Progetto per il servizio di assistenza tecnica al CdAL Il collaudato e positivo rapporto instaurato tra Anci e CAL, e tra le nostre rispettive strutture operative, ci ha ispirato nell’ideazione di un progetto volto a consolidare questa collaborazione. In pratica, proporremo al Consiglio Regionale e riguardo al CdAL la condivisione di una nuova convenzione per rendere ancora più stretti i rapporti tra strutture tecniche in modo da facilitare l’ampia attività di pareristica tecnico-giuridica sui singoli provvedimenti da esaminare, non solo per contribuire insieme a snellire i procedimenti, ma anche per mettere a rete le nostre migliori competenze. Vogliamo impegnarci a fare ciò anche per contribuire a un eventuale sviluppo e potenziamento dell’importante funzione assolta dal CdAL di partecipazione all’at-tività di controllo della sezione regionale della Corte dei Conti. In sintesi, s’intende stringere la cooperazione tecnica anche per assistere e supportare, tramite gli Enti locali, il CdAL nella sua attività di cooperazione con la Corte dei Conti.

Progetto su difesa civica e mediazione civile Dal punto di vista di Anci Toscana, il Consiglio Regionale non riveste solo un ruolo d’interlocutore politico nelle consultazioni sulle proposte di legge ma, attraverso le sue articolazioni, incorpora molte potenzialità per la costruzione di progetti comuni. Tra questi, abbiamo voluto proporre al Segretariato generale del Consiglio Regionale la stipula di una convenzione con Anci Toscana volta alla creazione di una rete di sportelli comunali che, in stretto raccordo con il Difensore civico regionale (organo istituito presso il Consiglio), svolga funzioni informative su tutti gli strumenti a di-

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sposizione del cittadino in materia di difesa civica e di mediazione civile. Tale nuovo servizio rappresenterebbe nella sostanza una sorta di “ufficio giustizia” che, in un continuo coordinamento con il Difensore civico regionale, consentisse alla pubblica amministrazione toscana sia di conservare la positiva esperienza dei difensori civici comunali (in via di soppressione) sia di coniugare la missione am-ministrativa della difesa civica con le grandi novità offerte dalla mediazione civile.

Coordinamento Anci RegionaliDal congresso del 2009 il presidente di Anci Toscana è il coordinatore dei presiden-ti delle Anci regionali e di conseguenza il Segretario di Anci Toscana il coordinatore dei Segretari/direttori. Tale carica prevista dall’art. 22 dello Statuto di ANCI durerà sino all’assemblea nazionale di ANCI dell’ottobre 2012.Il particolare momento politico e istituzionale ha visto impegnato il Presidente in numerose riunioni a Roma per incontri col Governo e varie commissioni par-lamentari. La partecipazione all’ufficio di presidenza e alla Conferenza unificata saranno un impegno costante anche nel prossimo anno. Il coordinamento dei segretari sarà impegnato nel 2012 oltre che nelle questioni di attualità politico-istituzionale, a migliorare le relazioni e la collaborazione con Anci e con le società a essa collegate e a definire un nuovo sistema di suddivisione delle quote anche e soprattutto in considerazione dei risultati del censimento generale della popolazio-ne. Si porterà infine a termine il progetto Anci regionali in rete che permetterà alle Anci regionali di stare in contatto tra loro attraverso il sistema di videoconferenza e numeri telefonici diretti, oltre che a utilizzare per la parte di scambio documentale il sistema Google apps. In questi giorni anche ANCI nazionale ha mostrato inte-resse a partecipare al sistema della videoconferenza.Nel 2011 è stato approvato un progetto di formazione per segretari, dipendenti e collaboratori delle Anci regionali destinato a realizzarsi nel 2012.

4. Relazioni esterne e comunicazione

La comunicazione, risorsa strategicaIn un’ottica di integrazione tra il ruolo di rappresentanza politico-istituzionale e quello di servizio e supporto agli enti locali toscani, la comunicazione rappresenta per l’Associazione, in misura sempre crescente, una risorsa strategica. Attraverso un’ampia gamma di canali e strumenti, che vengono declinati e integrati in rap-porto ai diversi pubblici di riferimento, Anci Toscana adempie da un lato ai propri doveri istituzionali garantendo ai Comuni toscani, in maniera trasparente, una corretta informazione sulle attività in corso e sulle opportunità a loro disposizio-ne; dall’altra parte si propone di valorizzare e promuovere presso i media il punto di vista, la linea politica e le proposte dell’Associazione contribuendo in maniera significativa e qualitativamente rilevante della discussione regionale e nazionale.

Comunicazioni ai sociObiettivo di Anci Toscana è quello di rendere la comunicazione interna sempre più di qualità e mirata a soddisfare le esigenze informative dei sindaci, degli ammini-stratori e di tutti coloro che lavorano nel mondo degli enti locali. In particolare ci si propone di valorizzare e rendere fruibili tutte le informazioni relative alle attività di servizio e di supporto che l’Associazione mette a disposizione dei comuni, ma anche di informare in maniera tempestiva gli amministratori, i dirigenti e i fun-zionari rispetto alle ultime novità normative e alle opportunità che si presentano. Diverse le tipologie di comunicazione che vengono inviate: si va dalle comuni-cazioni di ANCI nazionale (lettere, note interpretative), a quelle relative alla pre-sentazione d’iniziative e progetti di Anci Toscana, dalla firma d’intese e protocolli alla segnalazione di bandi e opportunità d’interesse per i Comuni, fino all’invito ai sindaci e agli amministratori ad aderire alle campagne promosse dall’Associazione.

4.1. Rapporti con i mediaConferenze stampa e comunicati stampaAttraverso l’organizzazione di conferenze stampa e l’invio di comunicati stampa l’Associazione punta a potenziare il rapporto con i media, accrescendo la propria visibilità sulle testate locali, regionali e nazionali, e a proporsi con sempre maggiore autorevolezza quale attore presente a pieno titolo nella sfera pubblica e di opinio-ne, protagonista nel dibattito politico-istituzionale. In quest’ottica vanno collocati anche l’invito ai giornalisti a partecipare a convegni, seminari ed eventi promossi

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dall’Associazione e l’organizzazione di forum e tavole rotonde con la stampa. L’attività di supporto ai giornalisti delle testate locali e regionali comprende anche la messa a disposizione di dati e dossier (sui provvedimenti economico-finanziari, la finanza locale, i riassetti istituzionali, la normativa regionale e nazionale e così via) realizzati dall’Associazione su argomenti di particolare interesse dal punto di vista giornalistico.

Rassegna stampaNel corso del 2011 si è provveduto alla messa a punto di un nuovo profilo per la rassegna stampa di Anci Toscana, realizzata con il supporto del servizio di me-diamonitoring di Waypress s.r.l. La rassegna stampa monitora le edizioni locali e regionali dei quotidiani e le edizioni on-line sugli articoli che riguardano Anci Toscana (che vengono anche resi disponibili sul portale dell’Associazione) e tutti gli altri temi d’interesse per il sistema degli enti locali toscani.L’intento è quello di favorire una maggiore diffusione della rassegna attraverso l’in-vio giornaliero ai componenti del Comitato direttivo.L’obiettivo che ci si pone è quello di affinare e potenziare sempre più lo strumento in modo tale da renderlo ancora più funzionale e rispondente alle esigenze di colo-ro che usufruiscono del servizio, e di dispiegarne appieno le possibilità stimando, in termini di visibilità acquisita sui media, il riscontro ottenuto da comunicati stampa ed eventi promossi dall’Associazione.

www.painforma.it Il 2011 ha significato un totale restyling anche per il portale delle notizie dai Co-muni toscani, nato con l’obiettivo ambizioso di creare una rete degli uffici stampa comunali allo scopo di rendere facilmente disponibile al sistema dei media la mole d’informazioni prodotte quotidianamente dagli enti locali. La piattaforma internet che sostiene il progetto è messa a disposizione gratuitamente da Anci Toscana a tutti i Comuni che possono pubblicare liberamente nello spazio a loro dedicato mentre una redazione porta all’attenzione della home page in tempo reale le notizie del giorno e produce i dossier tematici.Nelle intenzioni PA informa si configura come il primo network dell’informazione dal territorio toscano, completa e capillare proprio perché alimentata non solo no-tizie provenienti da tutti i Comuni ma dagli eventi segnalati da tutte le realtà locali. Completato il lavoro di adeguamento e aggiornamento della piattaforma software, l’anno prossimo ci vedrà impegnati ad accrescere il novero dei Comuni aderenti e,

con l’aumentare delle informazioni pubblicate, a incrementare la pubblicazione dei dossier tematici. Importante sarà anche il lavoro di promozione verso il sistema dei media toscani che dovrà essere potenziato per accreditare il portale come il luogo deputato dell’informazione puntuale e completa proveniente dai Comuni.

Percorsi formativi per il personale degli uffici stampaNei mesi scorsi Anci Toscana ha siglato con l’Ordine dei giornalisti, l’Associazione della stampa Toscana e il Gruppo giornalisti Uffici Stampa della Toscana un proto-collo d’intesa per definire un sistema di criteri e regole condivisi per l’assegnazione d’incarichi presso gli uffici stampa. Anche sulla scia di quell’intesa, l’Associazione si propone di mettere a punto, in collaborazione con gli altri soggetti interessati, un percorso formativo pensato per accrescere e sviluppare le competenze di coloro che lavorano o si apprestano a lavorare negli Uffici stampa comunali. Nell’ambito del percorso formativo ver-ranno affrontati temi quali il diritto all’informazione, l’applicazione della legge 150/2000, i rapporti tra uffici stampa, portavoce e Urp, il linguaggio giornalistico, le caratteristiche del messaggio pubblico, gli strumenti di comunicazione (comuni-cati stampa, newsletter, riviste, comunicazione online), aspetti etici e deontologici.

4.2. ANCI Toscana sul web«AUT&AUT - Autonomia&Autonomie»Il mensile «Aut&Aut - Autonomia & Autonomie» festeggiati nel 2011 vent’anni di pubblicazione si pone l’obiettivo per il 2012 di diventare un mensile online.Con il numero di gennaio 2012 cessiamo quindi la pubblicazione cartacea, alline-andoci con la scelta operata da molte testate giornalistiche del mondo della carta stampata, di passare alla sola diffusione via web. Ciò richiederà una diversa veste editoriale del giornale, cui stiamo lavorando.Ragioni di risparmio, in un momento di tagli generalizzati, pesano su di una scelta sulla quale tuttavia da qualche tempo l’Associazione stava riflettendo. Crediamo che la nostra testata, dopo vent’anni di “carriera”, possa continuare a essere uno strumento utile d’informazione e di approfondimento per il mondo delle auto-nomie sviluppando le potenzialità offerte dal web e dall’integrazione con gli altri canali informativi di Anci Toscana.Primo tra tutti il rinnovato sito istituzionale di Anci Toscana, la cui nuova struttura è stata pensata per essere la piattaforma operativa di tutto quanto l’associazione produce.Esaurita la procedura amministrativa necessaria alla trasformazione in testata onli-

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ne, ridisegneremo il giornale per il nuovo strumento web, mantenendone la strut-tura monografica e la grafica che oramai lo caratterizza.

Le newsletterIl sistema delle newsletter di Anci Toscana comprende attualmente “Anci Toscana Notizie”, che raccoglie tutte le notizie dal mondo dei comuni e delle autonomie ed è inviata settimanalmente a circa 4000 indirizzi; la newsletter di “ELIA”, ap-puntamento mensile con i responsabili dei servizi comunali per l’approfondimento tecnico-giuridico, in collaborazione con la Guida Normativa per l’Amministrazio-ne Locale; la newsletter di “UEA”, l’Ufficio Europa di Anci Toscana con tutte le informazioni sui bandi europei e le opportunità per i Comuni. Grazie al potenziato sistema di invio delle newsletter associato al nuovo portale di Anci Toscana, sarà possibile inviare diverse newsletter ad indirizzari specifici così da rendere la comunicazione sempre più mirata a seconda dei differenti pub-blici di riferimento. Alle newsletter attualmente inviate andranno ad aggiungersi “Aut&Aut news”, che anticipa i contenuti del numero di Aut&Aut in uscita, una nuova newsletter interamente dedicata all’approfondimento normativo in materia di “Appalti” (della quale è già uscito il numero 0), la newsletter di “Painforma” che raccoglie una selezione delle notizie più significative, aggregate per temi, pubblica-te sul portale, “DIREeFARE news”, che monitora l’evoluzione, nel corso di tutto l’anno, dei progetti più innovativi presentati e premiati nel corso della rassegna sull’innovazione promossa da Anci Toscana e Regione Toscana.

I sitiwww.ancitoscana.it Il nuovo sito di Anci Toscana è stato presentato lo scorso novembre a Dire e Fare. E’ caratterizzato da una nuova grafica essenziale, asciutta, più chiara e completa-mente rivisitato nella struttura e nella funzionalità.La ricerca della qualità grafica (riteniamo aver prodotto un sito moderno ed elegan-te) non vogliamo distolga dalla scelta innovativa fondamentale di una nuova piat-taforma operativa che lo rende adatto a essere lo strumento di lavoro quotidiano per l’associazione, oltre al veicolo delle informazioni per i soci.I dati relativi agli accessi al nuovo portale di Anci Toscana nel primo mese ci hanno premiato facendo registrare un forte incremento: in trenta giorni sono state 16.583 le visite uniche, 38.652 le pagine visitate, molto alto anche il tempo medio di per-manenza sul portale, pari a 4 minuti e 23 secondi.

www.politicheurbane.itNell’ambito del coordinamento dell’attività di animazione sul territorio regionale in merito ai progetti PIUSS dei Comuni toscani, sarà lanciato il nuovo sito internet Politiche Urbane che, raccoglierà tutta la documentazione relativa ai convegni e seminari promossi dall’Associazione (a Grosseto, Livorno, Firenze ed Arezzo), sulle progettazioni dei Comuni PIUSS e le politiche di riqualificazione urbana a livello regionale, italiano ed europeo. Il sito conterrà anche uno specifico approfondimen-to, dedicato all’analisi dell’impatto dei finanziamenti del Programma DocUp sui Sistemi Locali del Lavoro ed a livello dei Comuni Toscani.

www.ucatnet.euNell’ambito del progetto Ucat – Unione delle città dell’Alto Tirreno – promosso da ANCI Toscana, con Anci Sardegna, ANCI Liguria e i Comuni di Genova, Ajaccio, Livorno e Cagliari, oltre che Plural, per migliorare l’accesso e l’integrazione ai ser-vizi urbani, attraverso la creazione una stabile rete istituzionale transfrontaliera fra i comuni dell’area per promuovere politiche congiunte, è prevista la creazione di un portale web urbano comune per l’accesso ai servizi, bilingue, e che guidi i cittadini nell’accesso e nella fruizione dei servizi.

4.3. Pubblicazioni Le pubblicazioni sono lo strumento per sviluppare e consolidare un efficace sistema di relazione con i soci, con il sistema istituzionale toscano e con i suoi portatori d’interesse. Costituiscono un valore per l’Associazione che vuole essere incremen-tato e qualificato nel corso del mandato.Nel prossimo 2012 abbiamo già in programma la stampa delle seguenti pubblica-zioni, altre potranno seguire in base allo svolgersi delle attività:- Bilancio sociale 2011;- Guida di ANCI “Le leggi regionali e il governo degli enti locali in Toscana”;- 10 anni di raccordo tra Regione Toscana e sistema delle Autonomie;- Gli archivi di Anci Toscana 1975-2009;- Report sui cimiteri in Toscana.

Bilancio sociale 2011 Il Bilancio sociale di Anci Toscana è realizzato ogni anno e rappresenta lo stru-mento principale mediante il quale l’Associazione rende conto dell’attività svolta ai propri soci e, più in generale, ai propri stakeholders. La compilazione di un

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Bilancio sociale richiede la partecipazione e il coinvolgimento di tutta la struttura dell’associazione e in particolare della parte operativa che ha l’onere di fornire ele-menti utili alla pubblicazione.

Guida ANCI “Le leggi regionali e il governo degli enti locali in Toscana”Nel 2011 si è riusciti, in Toscana prima realtà regionale italiana, a editare per la prima volta la Guida a “Le leggi regionali e il governo degli enti locali”. Un succes-so cui hanno concorso la società ComuniCare dell’ANCI e la Casa Editrice EDK che collaborano da alcuni anni per la Guida alla legislazione nazionale e in sede regionale la Guida nasce dalla collaborazione istituzionale fra Anci Toscana e Con-siglio regionale della Toscana, cui hanno fatto seguito gli accordi con ComuniCare e EDK Editore. Nel corso del 2012 si lavorerà per far uscire la seconda edizione, nella convinzione di poter così offrire a dirigenti, funzionari e amministratori degli enti locali un nuovo strumento e un supporto davvero utile per lo svolgimento dell’attività quotidiana. L’intera trattazione è consultabile anche on-line potendo così usufruire di ulteriori contenuti e funzionalità pratiche: aggiornamento con-tinuo del testo alle novità normative; accesso ai testi di tutte le norme regionali riportate nella trattazione.Dalla collaborazione con EDK, potrebbe nascere un instant book da pubblicare in occasione dell’approvazione della proposta di legge regionale 95/2011 “Norme sulle autonomie locali” a integrare e completare il lavoro avviato sulla legislazione toscana della Guida ma non limitatamente all’esperienza toscana per consentire al lettore di comprendere e interpretare il caso toscano dentro il quadro istituzionale e normativo italiano.

4.4. Eventi 2012

Verso DIRE e FARELa stretta economico-finanziaria ha segnato profondamente l’ultima edizione della manifestazione, giunta alla XIV edizione, indirizzando molte scelte, prima fra tutte quella della sede espositiva caduta sul polo fieristico di Lucca che ha prodotto l’of-ferta economicamente più vantaggiosa. Diciamo subito che è stata un’edizione dai numeri più contenuti, che si è dovuta confrontare con i tagli e con la crisi generale e con qualche inevitabile difficoltà dovuta al trasferimento in una nuova sede tutta da interpretare. Nella consueta formula delle aree espositive tematiche, la rassegna ha ospitato, oltre agli stand espositivi, convegni, dibattiti e incontri di formazione.

Alcune novità sono state introdotte in questa edizione che si è aperta, coma mai prima, alla presenza di espositori commerciali oltre che istituzionali. È il caso ad esempio della piccola area – da far crescere – dedicata a Res tipica e alle produ-zioni locali che ha avuto un buon riscontro facendo ben sperare sulla possibilità di allargare la presenza espositiva aprendo alle realtà produttive locali qualificando contestualmente le occasioni convegnistiche e formative. Infine per la prima volta c’è stata una proposta culturale “fuori salone”; dedicate a espositori e visitatori due visite guidate gratuite alla Casa di Puccini e Museo di arte Contemporanea, un’oc-casione per uscire dal salone e vedere la città che può essere sviluppata con ricadute interessanti. Per l’edizione 2012 la prima scelta che si pone è quella della sede espositiva cui deve seguire una riflessione più generale sullo sviluppo futuro della nostra principale manifestazione annuale. L’apertura agli espositori economici sarà senza dubbio un elemento insostituibile, in considerazione dello stato delle finanze dei Comuni che non si annuncia roseo.

XI Meeting Finanziaria, ViareggioAnci Toscana, in collaborazione con ANCI, organizza anche per il prossimo gen-naio a Viareggio il tradizionale Meeting formativo per approfondire i provvedi-menti finanziari del complesso pacchetto di interventi che il Governo ha deliberato domenica 4 dicembre e gli effetti che il “Decreto Salva-Italia” avrà sui bilanci dei Comuni Toscani. L’iniziativa formativa, arrivata alla XI edizione, vuole continuare ad essere un momento di incontro e riflessione per amministratori, dirigenti e funzionari dei Comuni Toscani sugli effetti che il decreto, una volta approvato dalle Camere, avrà sui bilanci comunali e sulla possibilità di reperire risorse per gli enti locali.

IV Meeting Urbanistica, ScandicciQuello organizzato dall’Associazione sui temi dell’Urbanistica è ormai diventato da tre anni un appuntamento assai partecipato, che ha visto dal 2009 ad oggi un rafforzamento sia nella qualità degli interventi, sia nella partecipazione, con oltre 200 partecipanti nel 2011. Per il 2012 è prevista la quarta edizione a Scandicci che affronterà i temi del Governo del Territorio che maggiormente interesseranno i Comuni Toscani nel prossimo anno, a partire dalla revisione della L. R. n. 1. Obiettivo del Meeting, aperto a amministratori, dirigenti, funzionari dei Comuni ed esperti della materia è quello approfondire la normativa toscana e di districare le questioni interpretative che ancora sono aperte nella nostra regione.

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5. Amministrazione e gestione

In relazione all’accordo nazionale del 16 dicembre 2010 fra ANCI e UNCEM, cinque comuni che erano soci soltanto di UNCEM sono di fatto diventati soci di ANCI. Dal momento che i comuni toscani soci di ANCI nel 2010 erano 280 sui 287 totali, oggi possiamo pensare che l’obiettivo di raggiungere il 100% di adesioni di comuni toscani sia a portata di mano. Si tratta, infatti, di parlare con le amministrazioni di Badia Tedalda (AR) e Vagli di Sotto (LU) e convincerle della opportunità di aderire all’Associazione, che si configura sempre più come l’unica e unitaria rappresentanza del sistema dei comuni nel nostro Paese, a difesa dei loro interessi e prerogative.

5.1 La struttura organizzativa di Anci Toscana e le risorse umane L’impegnativo piano di attività fin qui descritto e gli importanti obiettivi che l’as-sociazione intende realizzare nel corso del 2012 a servizio e supporto dei Comuni toscani impongono una riflessione sul’organizzazione della struttura operativa di Anci Toscana. E’ affidato al Segretario Generale, secondo quanto previsto dallo Statuto vigente dell’associazione, il mandato di elaborare e presentare all’approva-zione del Comitato Direttivo una proposta di organizzazione che tenga conto degli indirizzi del Comitato direttivo stesso.La nuova organizzazione dovrà essere funzionale alla dimensione quantitativa e qualitativa della complessiva attività dell’Associazione. In particolare dovrà garan-tire una corretta distribuzione delle diverse iniziative in capo alle risorse umane operanti nella struttura e la massima flessibilità e rapidità di reazione a tutte le domande che nel corso dell’anno dovessero giungere direttamente dai Comuni o indirettamente sui Comuni per effetto dei repentini e inattesi mutamenti del quadro normativo e regolamentare nazionale e regionale. L’organizzazione dovrà essere tale da assicurare la massima capacità di rappresentanza istituzionale dell’as-sociazione nella partecipazione ai tavoli di confronto e concertazione istituzionale, dovrà assicurare, concentrandone l’attività di progettazione e implementazione, lo sviluppo di percorsi individuati come prioritari, quali ad esempio l’accreditamen-to quale agenzia formativa, l’avvio delle attività della stazione unica appaltante, l’avvio delle attività di IFEL Toscana. Dovrà inoltre garantire adeguato spazio alla presentazione di progetti su programmi regionali, nazionali e comunitari al fine di supportare le sviluppo delle attività di Anci Toscana potendosi avvalere anche di

risorse indirette e su un piano di confronto internazionale. In tal senso la nuova struttura organizzativa dovrà garantire l’unitaria gestione del processo di studio ricerca e progettazione, finalizzato all’avvio di nuove iniziative o attività di servizio ritenute utili per lo sviluppo delle autonomie comunali. La nuova organizzazione dovrà inoltre strutturare la relazione, attraverso un canale di rapporto diretto con il Segretario Generale, con il nutrito gruppo di consulenti ed esperti tematici a supporto della progettazione e della programmazione delle attività e dell’attività politico istituzionale dell’associazione. Inoltre, al fine di dare massima efficacia alle attività di supporto e servizio ai Comuni, nella nuova organizzazione, sarà distinta e strutturalmente inserita sotto il coordinamento della direzione operativa, la strut-tura specificatamente destinata alla gestione dei processi erogativi di tali servizi (fra cui si ricomprendono anche l’attività formativa e convegnistica e l’informazione ai comuni, attività che vanno considerate un servizio). Alla stessa stregua dei Servizi ai Comuni anche le relazioni esterne (fra cui rientrerà anche l’ufficio stampa) e l’Amministrazione e gestione. Al fine di garantire il massimo coordinamento di tutte le iniziative anche l’ufficio segreteria dovrà operare direttamente nell’ambito della direzione operativa.

5.2. Budget e rispetto del dl 78/2010 Per il 2012 si applicano i vincoli imposti dalla Legge 122/2010 di conversione del D.L. 78/2010, nonostante il dissenso rispetto all’obbligo per il sistema ANCI nel suo insieme a dover sottostare a tale norma che è, chiaramente definita per le pubbliche amministrazioni e non per un soggetto che ha il carattere di una “orga-nizzazione privata che svolge funzioni pubbliche” qual è ANCI e, di conseguenza sono le Anci regionali.E’ quindi necessario evidenziare tre rilevanti questioni, attuative della Legge 122/2010 che, in qualche modo, riguarderanno l’impianto del budget per l’anno 2012:1) Le misure di contenimento delle spese saranno limitate alle attività istituzionali

finanziate con le quote associative dei Comuni. Non sembrerebbe, infatti, logi-camente giustificato, né coerente con la ratio della norma, ridurre i costi relativi ad attività progettuali per le quali l’Associazione è contrattualmente impegnata in virtù di convenzioni che procedimenti di rendicontazione tali da impedire risparmi in caso di riduzione delle spese. Qualsiasi riduzione di costi e attività darebbe luogo a minori incassi o peggio alla risoluzione dei contratti e alla per-dita per l’associazione dell’intero valore dello stesso progetto;

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2) Non è applicabile la previsione dell’art. 6 comma 21 della L. 122/2010, che prevede che le somme provenienti dalle riduzioni di spesa siano versate ad ap-posito capitolo dell’entrata del bilancio dello Stato, essendo, infatti, i proventi dell’Associazione relativi a quote versate dai Comuni toscani, parrebbe estendersi quanto previsto dalla stessa legge che stabilisce un esonero da tale obbligo a favo-re degli enti territoriali stessi. Al fine di conservare però lo spirito della Legge, si è dtabilito di destinare i risparmi realizzati dall’Associazione in virtù dell’applica-zione della Legge a servizi a beneficio dei Comuni;

3) Pur in presenza di alcune incertezze d’interpretazione, si è deciso di accogliere, già dal luglio 2010 (si veda a questo proposito delibera del Consiglio regionale Anci Toscana del 10 dicembre 2010), quanto previsto dalla citata Legge in mate-ria di emolumenti di titolari di cariche elettive e di fissare quindi in € 30,00 lordi il gettone di presenza per i membri del Comitato Direttivo, azzerando altresì ogni altro compenso a chi ricopre cariche negli organi, fatte salve le previsioni di legge e statutarie in materia di rimborsi.

5.3. L’Amministrazione

Recupero crediti da soggetti terzi/Recupero morosità dai ComuniÈ nostra intenzione porre una particolare attenzione al recupero dei crediti da sog-getti terzi, che, soprattutto per motivi legati alla difficile situazione economica, provvedono ai versamenti delle nostre spettanze con una certa lentezza ( si veda per esempio la parte dei contributi relativi ad alcuni progetti che stiamo realizzando per la Regione Toscana).Sarà inoltre nostra cura continuare con il lavoro di recupero delle quote associative dei Comuni “morosi”, lavoro che stiamo svolgendo ormai da qualche anno e che ha dato ottimi risultati, ponendo i comuni toscani come quelli con il più basso tasso di morosità nazionale.

Contabilità, gestione e rendicontazione per centri di costoDal 2011 è stata resa operativa la contabilità industriale, che evidenzia la gestione per centri di costo e che sarà affinata e ampliata nel corso del 2012; questo rappre-senterà un buon ausilio per le future rendicontazioni che potranno essere necessa-rie per i singoli progetti.

InventarioNel corso del 2012 si provvederà a un aggiornamento dell’inventario dei beni, re-datto per la prima volta nel corso del 2011, di cui, fra l’altro, sarà ultimata la ricon-ciliazione con il libro dei beni ammortizzabili, per quanto possibile tenuto conto che i beni sotto ai 516,46 euro non figurano come ammortizzabili ma interamente spesati nell’esercizio di acquisto.

InformatizzazioneCon la messa online del nuovo sito, si è avviata una proficua collaborazione con un nuovo partner che dopo un lavoro di valutazione svolto nel 2011 con più soggetti curerà il passaggio e la creazione della nostra nuova intranet, nell’ambito del pro-getto “Anci regionali in rete”, configurando e installando il sistema Google Apps per la gestione documentale, dell’agenda e della rubrica e i flussi di posta elettro-nica. Il nuovo sistema permetterà in alcuni casi un collegamento diretto al sito.Il lavoro per la configurazione del nuovo sistema prenderà l’avvio nei primi mesi del 2012 e richiederà molto impegno da parte di tutto lo staff non solo per la neces-sità di imparare a usare questo nuovo sistema (open source) ma anche perché sarà l’occasione per un riordino di materiali e strumenti ora in uso. Il più importante, delicato e laborioso di questi riordini è quello delle rubriche. E’, infatti, necessario realizzare una rubrica unica, aggiornata. Nella rubrica confluiranno tutte le banche date degli amministratori e dei dipendenti dei comuni, raccolte negli aggiorna-menti annuali e attraverso la partecipazione alle nostre iniziative. Considerato il ruolo dell’associazione, poter essere in contatto diretto con i nostri soci e poterli costantemente informare sulle attività, opportunità e servizi diventa una delle cose più importanti.Nel 2012 si rende necessario acquisire un nuovo programma di Protocollo infor-matico che, in considerazione della partecipazione di Anci Toscana a RTRT dovrà essere certificato da Regione Toscana e permetterà una migliore gestione della posta in entrata e in uscita, oltre che a una più rapida sistemazione nell’archivio. Si è, infatti, concluso nel 2011 il riordino dei documenti sino al 2009 e quindi rientra al momento nell’attività ordinaria la tenuta dell’archivio cartaceo corrente

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