La mia Giocando s’impara esperienza Camilla Sala I del 20... · Internazionale dei Diritti...

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nizzati una volta alla settimana. Per noi dell’associazione Alice in Città, orga- nizzare quest’attività è appassionante e bello. Ci piace scegliere con cura le persone con cui lavorare, mostrare loro come insegnare attraverso il diverti- mento e coinvolgerli in un’esperienza intensa e affascinante. E quando vediamo i bambini che imparano l’inglese giocando siamo felici insieme a loro! I l Summer City Camp è un campo estivo dove i bambini delle scuole elementari possono scopri- re che l’inglese è divertente. Durante il mese di giugno, alla fine dell’anno scolastico, in molte scuole primarie di Milano, i bambini possono passa- re le giornate con insegnanti madrelingua inglese, che, attraverso canzoni, storie, giochi, sport, teatro e arte, insegnano loro ad amare la lingua inglese. Per questo motivo noi chiamiamo i nostri insegnan- ti tutor, perché il loro compito non è insegnare, ma accompagnare i bambini in un’avventurosa scoperta di una nuova lingua. Ogni giorno i bambini vengo- no accolti dai tutor con canzoni e balli, nel momen- to che chiamiamo Welcoming. Durante le tre setti- mane di durata del campo, i bambini leggono e creano storie durante il momento del Let’s Talk, creano opere artistiche durante i Workshop, si diver- tono a sfidarsi in nuovi Sport e diventano registi e attori nel Drama. Inoltre, accompagnati dai tutor e dai loro coordinatori, visitano la città nei Trips orga- Il giornale dell’Agenzia dei Ragazzi 20 Novembre 1989 - Approvazione della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza Numero 5 - anno 2010-2011 - SETTEMBRE 2010 La mia esperienza L a prima volta al Summer City Camp per me è stata quattro anni fa. All’inizio mi divertivo molto, poi sono cresciuta e mi diverti- vo un po’ meno con i giochi, ma mi piaceva comunque lavora- re in classe (let’s talk e workshop) e fare gli sport. Facendo queste atti- vità imparavo sempre parole nuove, anche se l’inglese lo so già per- ché mio padre è inglese. In fondo l’inglese per noi è facile, ma per loro – i nostri tutor inglesi- l’italiano è più difficile! La cosa più diver- tente che mi ricordo è il gioco che abbiamo fatto con i gavettoni. Poi mi ricordo uno spettacolo, il primo che abbiamo fatto: io avevo un car- tello con disegnate delle anatre. Ero molto emozionata perché dovevo parlare davanti a tutti, ma è stato molto divertente ed ero contenta. L’altra cosa che mi ricordo sono le partite di basket che facevamo l’anno scorso con Kevin, il mio tutor. Quest’anno però il primo giorno ero disperata, perché ero la più grande del campo e non avevo nes- suno con cui giocare. Poi invece ho fatto amicizia con i bambini un po’più piccoli di me e mi sono divertita. Ho fotografato le gare sporti- ve dei quattro gruppi del campo divisi in due squadre, per far vedere anche a chi non c’era le attività del Summer City Camp. L’anno prossi- mo non ci sarò più perché andrò in prima media, però con- siglio a tutti di venire perché impari cose e parole in inglese che non sapevi, divertendoti. SUMMER CITY CAMP STORY L’avventura di Eleonora Eleonora John (10 anni) Camilla Sala L a mia esperienza nel Summer City Camp è… molto bella! In cinque anni ho imparato meglio l’inglese, a ballare e a cantare. Nel Summer City Camp giochiamo a dodgeball, cal- cio e a Duck-duck-goose. In questo campo ci divertiamo moltissimo e Emma, l’insegnante tutor, è molto brava. Nell’intervallo giochiamo nel cortile e mangiamo la merenda, saltiamo e facciamo le verticali. Nel campo mi sono fatta nuovi amici. Il Summer City Camp è un posto molto felice. Secondo me, la mia esperienza nel Campo è stata divertente ed entusiasmante e spero che altri bambini nei prossimi anni provino le stesse emo- zioni. Camilla intervista alcuni dei suoi compagni del summer City Camp. Cosa pensi del Summer City Camp e qual è stata la tua attività preferita? Il Summer City Camp è molto bello. Le cose che mi sono piaciute di più sono state giocare a football e la gara con le flashcards. Antonio Marino. La cosa che mi è piaciuta di più è stata il Gruffalo. Mi sono piaciuti anche il libro di Mr Good e le sue attività. Niccolò Rizzi Il Summer City Camp è molto divertente. La mia attività preferita è ballare le action songs. La cosa che mi è piaciuta di più è stata la caccia all’orso, il Gruffalo e fare i colla- ge. Blanca Tommasello. Il Summer City Camp è divertente. Fare iI collage è molto bello e ballare è divertente. Tommaso Vincenti In questo campo facciamo tante cose: cantiamo, balliamo, giochiamo. Io vengo perché mi diverto. Irene Galimi Il Summer City Camp è bellissimo. La nostra tutor è una bella ragazza ed è molto brava. Andrea Lucchini Partner ARCIRAGAZZI Quelli del 20-11 è il giornale dell’agenzia dei ragazzi Ideato da Arciragazzi Comitato Milanese Ideato e promosso da Settore Politiche della Famiglia Giocando s’impara Alice Gabrielli Con il patrocinio

Transcript of La mia Giocando s’impara esperienza Camilla Sala I del 20... · Internazionale dei Diritti...

nizzati una volta alla settimana. Per noidell’associazione Alice in Città, orga-nizzare quest’attività è appassionantee bello. Ci piace scegliere con cura lepersone con cui lavorare, mostrare lorocome insegnare attraverso il diverti-mento e coinvolgerli in un’esperienzaintensa e affascinante.E quando vediamo i bambini che imparano l’inglesegiocando siamo felici insieme a loro!

Il Summer City Camp è un campo estivo dove ibambini delle scuole elementari possono scopri-re che l’inglese è divertente. Durante il mese

di giugno, alla fine dell’anno scolastico, in moltescuole primarie di Milano, i bambini possono passa-re le giornate con insegnanti madrelingua inglese,che, attraverso canzoni, storie, giochi, sport, teatroe arte, insegnano loro ad amare la lingua inglese. Per questo motivo noi chiamiamo i nostri insegnan-ti tutor, perché il loro compito non è insegnare, maaccompagnare i bambini in un’avventurosa scopertadi una nuova lingua. Ogni giorno i bambini vengo-no accolti dai tutor con canzoni e balli, nel momen-to che chiamiamo Welcoming. Durante le tre setti-mane di durata del campo, i bambini leggono ecreano storie durante il momento del Let’s Talk,creano opere artistiche durante i Workshop, si diver-tono a sfidarsi in nuovi Sport e diventano registi eattori nel Drama. Inoltre, accompagnati dai tutor edai loro coordinatori, visitano la città nei Trips orga-

Il giornale dell’Agenzia dei Ragazzi

20 Novembre 1989 - Approvazione della Convenzione

Internazionale dei Diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza

Numero 5 - anno 2010-2011 - SETTEMBRE 2010

La miaesperienza

La prima volta al Summer City Camp per me è stata quattro annifa. All’inizio mi divertivo molto, poi sono cresciuta e mi diverti-vo un po’ meno con i giochi, ma mi piaceva comunque lavora-

re in classe (let’s talk e workshop) e fare gli sport. Facendo queste atti-vità imparavo sempre parole nuove, anche se l’inglese lo so già per-ché mio padre è inglese. In fondo l’inglese per noi è facile, ma perloro – i nostri tutor inglesi- l’italiano è più difficile! La cosa più diver-tente che mi ricordo è il gioco che abbiamo fatto con i gavettoni. Poimi ricordo uno spettacolo, il primo che abbiamo fatto: io avevo un car-tello con disegnate delle anatre. Ero molto emozionata perché dovevoparlare davanti a tutti, ma è stato molto divertente ed ero contenta.L’altra cosa che mi ricordo sono le partite di basket che facevamol’anno scorso con Kevin, il mio tutor. Quest’anno però il primo giornoero disperata, perché ero la più grande del campo e non avevo nes-suno con cui giocare. Poi invece ho fatto amicizia con i bambini unpo’più piccoli di me e mi sono divertita. Ho fotografato le gare sporti-ve dei quattro gruppi del campo divisi in due squadre, per far vedereanche a chi non c’era le attività del Summer City Camp. L’anno prossi-

mo non ci sarò più perché andrò in prima media, però con-siglio a tutti di venire perché impari cose e

parole in inglese che non sapevi,divertendoti.

SUMMER CITYCAMP STORYL’avventura di EleonoraEleonora John (10 anni)

Camilla Sala

La mia esperienza nel Summer City Camp è…molto bella! In cinque anni ho imparatomeglio l’inglese, a ballare e a cantare.

Nel Summer City Camp giochiamo a dodgeball, cal-cio e a Duck-duck-goose.In questo campo ci divertiamo moltissimo eEmma, l’insegnante tutor, è molto brava.Nell’intervallo giochiamo nel cortile e mangiamo lamerenda, saltiamo e facciamo le verticali.Nel campo mi sono fatta nuovi amici. Il SummerCity Camp è un posto molto felice.Secondo me, la mia esperienza nel Campo è statadivertente ed entusiasmante e spero che altribambini nei prossimi anni provino le stesse emo-zioni.Camilla intervista alcuni dei suoi compagni delsummer City Camp.Cosa pensi del Summer City Camp e qual è statala tua attività preferita?

Il Summer City Camp è molto bello. Le cose

che mi sono piaciute di più sono state giocare a football e la gara con le flashcards.

Antonio Marino.

La cosa che mi è piaciuta di più è stata il Gruffalo. Mi sono piaciuti anche il libro diMr Good e le sue attività. Niccolò Rizzi

Il Summer City Camp èmolto divertente. La miaattività preferita è ballarele action songs. La cosache mi è piaciuta di piùè stata la caccia all’orso,il Gruffalo e fare i colla-ge. Blanca Tommasello.

Il Summer CityCamp è divertente.Fare iI collage è

molto bello e ballareè divertente.

Tommaso Vincenti

In questo campofacciamo tante cose:

cantiamo, balliamo, giochiamo.

Io vengo perché midiverto.Irene Galimi

Il Summer CityCamp è bellissimo. La nostra tutor è una

bella ragazza ed è molto brava.

Andrea Lucchini

Partner

ARCIRAGAZZI

Quelli del 20-11 è ilgiornale dell’agenziadei ragazziIdeato da ArciragazziComitato Milanese

Ideato e promosso da

Settore Politiche della Famiglia

Giocando s’imparaAlice Gabrielli

Con il patrocinio

quelli del 20 speciale 20102.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 15:21 Pagina 1

INTERVISTE:Arianna Gambardella anni 9:Cosa succede quando arrivi al campo? Noi incon-triamo i nostri amici e le tutor. Noi cantiamo lecanzoni. Noi parliamo e scriviamo in inglese.Come vivi il fatto di dover parlare inglese con itutor? Sono feliceSei contenta di venire a un campo in inglese?Sono felice perchè io imparo un’altra lingua.Quali sono le attività del campo che preferisci? Lemie attività preferite sono: sport, gioco libero,danza,cantare le canzoni e andare al parco.Qual'è il miglior spettacolo che tu abbia mai fattonei campi? Il miglior spettacolo è stato il castellomostruoso e Guerre stellari.Quante volte sei stato nei Summer City Camp diAlice in Città? Io sono stato ai campi estivi di alicein città 3 volte.

Margherita Taddia anni 10:Come vivi il fatto di dover parlare inglese con itutor? Mi piace parlare in inglese perchè imparoun’altra lingua e posso parlare con amici di altripaesi.Sei contenta di venire a un campo in inglese? Mipiace venire al campo, ma dipende molto dallatutor.

Massimo Maghini anni 9 e mezzo:Cosa succede quando arrivi al campo? Io incontrotanti amici e gioco con loro. I salto alla corda ecanto le canzoni.Come vivi il fatto di dover parlare inglese con itutor? Mi sento ok, è difficile, ma per me è diver-tente.Sei contenta di venire a un campo in inglese? Sì,perchè io imparo tante parole e così posso viag-giare per il mondo.Quali sono le attività del campo che preferisci?Mi piacciono il teatro, lo sport e lo yoga. I amo

disegnare per lo spettacolo

Quante volte sei stato nei Summer City Camp diAlice in Città? Per me è la prima volta.Vorresti tornare il prossimo anno al centro esti-vo? Si. Naturalmente.

Paolo Romanengo anni 10:Cosa succede quando arrivi al campo? Noi cantia-mo le canzoni, incontriamo i nostri amici e tutore scriviamo in inglese.Sei contenta di venire a un campo in inglese?Così cosìQuali sono le attività del campo che preferisci?Mi piacciono gli sport, i giochi, la danza e il tea-tro.

Valentina Martino: Mi piace l’arrivo perchè mipiace cantare e le canzoni sono carine.Sara Braghieri: Mi piace l’arrivo perchè mipiace cantare e le canzoni sono belleGiulia Roz: Mi piace l’arrivo perchè mi piacecantare e le canzoni mi fanno ridereSofia Bausani: Mi piace l’arrivo perchè mi piacecantare ed è divertente.Cecilia Zanghi: A me piace l’ora dell’arrivo per-chè mi piace cantare e far le azioni.Matilde Nisoli: Mi piace l’arrivo perchè le azionidelle canzoni sono buffe.Lucrezia Pellicanò: Mi piace l’arrivo perchè leazioni delle canzoni sono buffe.Elisa Nava: Mi piace l’arrivo perché mi piace can-tare.Matteo Bottaro: Mi piace la nostra canzoned’arrivo perchè ci divertiamo, noi cantiamo insie-me e siamo felici.

Se sei felice e tu lo saiSe sei felice e tu lo sai batti le maniSe sei felice e tu lo sai batti le maniSe sei felice e tu lo sai batti le maniE mostrarmelo vorrai Se sei felice e tu lo sai batti le mani

Se sei felice e tu lo sai batti i piedi (3 v.)E mostrarmelo vorraiSe sei felice e tu lo sai batti i piedi

Se sei felice e tu lo sai fai un giro (3 v.) E mostrarmelo vorraiSe sei felice e tu lo sai fai un giro.

Se sei felice e tu lo sai grida urrà (3 v.)E mostrarmelo vorraiSe sei felice e tu lo sai grida urrà

Se sei felice e tu lo sai fai tutte le 4 cose (3 v.)E mostrarmelo vorraiSe sei felice e tu lo sai fai tutte le 4 cose.

La canzone del pinguinoHai mai visto un pinguino al mare?Guarda me e potrai vedere un pinguinoAttenzione pinguini,Incominciamo pinguiniBraccio destroBraccio sinistro Gamba destra Gamba sinistraMuovi la testaFai una giravolta!

Scuoti il bananoScuoti il bananoScuoti scuoti il bananoSbuccia la bananaSbuccia sbuccia la bananaSchiaccia la bananaSchiaccia schiaccia la bananaMangia la bananaMangia mangia la bananaLancia la bananaLancia lancia la bananaForza bananeForza forza banane

Benvenuti al Welcoming Summer City Camp I.C. Barozzi

quelli del 20 speciale 20102.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 15:21 Pagina 2

Il Let’s talk è il momento in cui i bambini, dopoil momento di benvenuto, si ritrovano il classeper giocare con l’inglese. Nel nostro campo i

tutor che hanno lavorato con i bambini più piccolisono stati Janine con gli Sharks e poi con gliOctopus, Claire con gli Starfish, Paula e Anita con iSeahorses e Ashleigh con le Mermaids e poi con leTurtles. Da come avrete capito il tema del nostrocampo è il mare! Ma sentiamo direttamente i nostriprotagonisti: la parola ai bambini di Janine, Claire eAshleigh!Mi è piaciuto scrivere le cose in inglese. Mi è piaciu-

to giocare a baseball.Abbiamo costruitocon Claire i personag-gi: Claire ce li ha fattivedere e noi con letempere li abbiamocolorati. Ho imparatoqueste parole: T-shirt,

in a line, runners, red, blue, green, shoulders,l’alphabet, and I don’t remember the other things.Riccardo, 7 anniIeri abbiamo giocato al mercato. Abbiamo costruitoi vestiti, abbiamo fatto i prezzi e abbiamo giocato avenderli. Abbiamo pitturato il mare, abbiamocostruito i pesci e abbiamo scritto tutti i nomi deipesci: starfish, pufferfish, whale, sharks, dolphin,

crab, octopus... Abbiamo imparato l’alfabeto. Hoimparato tante parole nuove! Questa che vi scrivoadesso è la canzone che abbiamo imparato per loshow:“Fish are swimming, fish are swimming in the sea, in the sea,splishy, splashy, splishy splosh.splishy, splashy, splishy sploshlook and see look and see” Anuradha, 7 anniIeri abbiamo fatto dei plastici a coppie con i carton-cini su un foglio. Abbiamo giocato a squadre perimparare come si dice in inglese camminare, ascol-tare, ballare, mangiare, bere, cantare, giocare. Nelgioco dovevamo indovinare cosa stava facendo unbambino. Giulia P., 7 anniMi è piaciuto molto quando abbiamo costruito deiplastici che rappresentavano io giardini di portaVenezia. Mi è piaciuto anche quando facevamo igiochi a squadre. Abbiamo imparato la canzonedella Sirenetta in inglese per lo show. Io, Giulia eDenise ci siamo inventate uno spettacolino cheabbiamo fatto alla fine dello show. Martina, 7 anniE adesso diamo la parola anche alle bambine piùgrandi, che ci hanno aiutate nella redazione di que-sto articolo e soprattutto nella traduzione.In queste settimane abbiamo imparato i nomi deglianimali, dei colori e delle parti del corpo. Abbiamo

imparato delle canzoni dacantare allo spettacolo.Abbiamo giocato a dodgeballe a memory. Sempre per lospettacolo abbiamo costruitodegli oggetti in cartone e deiposter. Abbiamo disegnato dei robot e abbia-mo disegnato con le tempere. All’inizio dellaprima settimana abbiamo imparato dei nomifacendo dei giochi. Giulia L., 9 anniMi è piaciuto molto il memory. Il let’s talk è ilmomento in cui noi e i nostri tutor ci parliamoe impariamo molte cose. Abbiamo fatto unacosa molto bella con la nostra tutor Claire(prima ero con Niall). Abbiamo giocato a dodge-ball che è un gioco con la palla molto divertente.Nel Let’s talk abbiamo anche imparato a scrivere ea parlare in inglese. A me piace molto questo cam-pus, perché si impara a stare insieme e anche moltigames in inglese. Io sono stata in due gruppi: IiratesJellyfishes. Ho imparato anche a fare amicizia con ibambini che non frequentavo prima. Alla fine delledue settimane abbiamo fatto uno show e poil’abbiamo fatto vedere ai genitori. Alice, 10 anniIl Giovedì della terza settimana il Let’s Talk è statodiverso dal solito: siamo andati al museo discienze naturali e abbiamo imparato i nomi deglianimali!

Il Let’s talk Summer City Camp I.C. 5 Giornate

Mi chiamo Sasha, ho 8 anni e vivo inItalia. Abbiamo visto UP, il film dellaDiseny. Abbiamo creato il nostro libro

delle avventure come quello in UP. Abbiamo dise-gnato un aeroplano e lo abbiamo colorato.Abbiamo raccontato la nostra gita al Museo diStoria Naturale. Abbiamo fatto una lista degli ani-mali che abbiamo visto. Abbiamo fatto una listadei diversi luoghi che abbiamo visto. Abbiamo par-lato di questo nel nostro libro delle avventure.Abbiamo disegnato gli animali cheabbiamo visto al museo e che cisono piaciuti di più. Kyle ha unito ifogli in un quaderno. Kyle mi hadato uno sticker.I Fumetti del Gruppo dei CavalliCi siamo divertiti a creare striscecomiche perché:

- Ci piace disegnare- È meglio che fare i test- È più facile capire una storia e raccontarla conl’aiuto delle figure- Sono belle e divertenti da creare- Stimolano l’immaginazione- È un’attività rilassanteIl tutor: Utilizzare disegno e immagini è un ottimomodo di favorire l’apprendimento di una nuova lin-

gua perché puoi associareparole ad immagini.La Storia di Mistery per lospettacolo finaleTratta dal comic book diAlessandro Luppi e PaoloDella Torre, Mistery è uncavallo che scappa dallafattoria perché litiga con

un caprone. È inseguito da uncacciatore ma gli animali dellaforesta lo aiutano preparandouna trappola. Il cacciatore cadein trappola e Mystery decide ditornare a casa perché gli mancano i suoi amici.Sulla via del ritorno incontra una cavalla femmina,Brandy e se ne innamora. I due avranno un picco-lo, Hip Hop per la grande gioia del fattore cheritroverà il suo cavallo ene avrà altri due.

Inventando avventureSummer City Camp I.C. Pisacane Poerio

quelli del 20 speciale 20102.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 15:21 Pagina 3

Al Summer City Camp impariamo tutti I gior-ni qualcosa di nuovo con le tutor.Facciamo molte attività come yoga, la can-

zone dei pinguini, l’hokey cokey e balliamo. La mat-tina leggiamo delle storie e giochiamo con le flashcard, disegnamo e costruiamo tante cose con la pit-tura e la carta. La storia che mi è piaciuta di più èstata “We are going on the bear hunt”. Questa sto-ria è stata divertente perché abbiamo finto di esse-re i personaggi. Abbiamo fatto un gioco con i war-riors, i wizards e i giants. Ma prima del grandegioco abbiamo creato la maschera dell’orso conpiatti e pittura e abbiamo disegnato una mappa delTesoro enorme, poi abbiamo imparato una canzo-ne. Il giorno dopo, siamo andati a caccia di orsi ingiro per la scuola cantando la canzone.Il laboratorio di teatro è il mio preferito perchè cidivertiamo in palestra. Non mi piace lo sport.Quando c’è il laboratorio i miei amici ed io andia-mo in palestra camminando come guerrieri ogiganti e facciamo tanti giochi. Giochiamo al giocodello specchio: stiamo in due gruppi e i warriorsfanno le stesse mosse e cose che facciamo noi. Avolte, giochiamo in cerchio e imitiamo Niamh ePatricia. Quando abbiamo fatto finta di essere bru-chi affamati e farfalle mi sono divertito tantissimo!Un altro gioco che mi piace è rolling stone perchépossiamo correre per la palestra urlando e quan-do Niamh dice Stop dobbiamo stare immobilicome statue.Nel laboratorio di drama abbiamo giocato al giocodello specchio e fatto le camminate dei personag-gi, poi abbiamo le prove dello spettacolo. Per lo spettacolo abbiamo cantato due canzoni:Fee- Fi- Fo- Fum and The storybook song.Fee fi fo fum!Vedo un piccolo uomo!Fee fi fo fum!Sento un pccolo uomo!Fee fi fo fum!Sento puzza di piccolo uomo!Fee fi fo fum!State attenti ragazzacci sto arri-

vando!

Per lo spettacolo abbiamo fatto delle manone edei cappelli perché eravamo i guerrieri e i giganti.Abbiamo cantato e ballato la canzone del fagioloquando il papà ha buttato fuori dalla finestra ifagioli magici:Siamo i fagioli!siamo i fagioli!butta i fagioli!butta, butta i fagioli!crescono i fagioli!crescono, crescono i fagioli!adesso i fagioli sono una pianta!i fagioli adesso sono una pianta!

Abbiamo dipinto ali e cappelli, abbiamo anchefatto I becchi dei cigni. Lo show ci è piaciutomolto. La parte che ci è piaciuta di più è stata can-tare FEE-Fi Fo Fum e ballare l’Hockey cockey con Igenitori. Abbiamo costruito I costume, le scenecon le nostre mani.Mi chiamo Alexandru e ho interpretato Jack nellospettacolo. Mi è piaciuto indossare i costumi erecitare cambiando la voce. Mi è piacuto moltocantare e ballare la storybook song.Mi chiamo Michele e nello spettacolo”Jack e ilfagiolo magico” ho interpretato Ben. Ben è il fra-tello di Jack, ero uno dei protagonisti. Mi è pia-

ciuto essere Ben e parlarein inglese e fare Irumori delle cose.Mi sono divertitoanche a fare la sce-nografia del castel-lo. Mi sono piaciuti

molto anche i giganti nello spettacolo perchésono i miei amici. Mattia era il primo giganteanche se è basso.Lo spettacolo inizia con Jack e Ben, la mamma e ilpapa che sono senza soldi e decidono di mandareJack e Ben a vendere la loro mucca. La mucca nellospettacolo era Pietro, un bambino più piccolo.Jack e ben però incontrano due stranieri e al postodei soldi per la mucca ricevono dei fagioli magiciche diventano una pianta. Jack e Ben si arrampica-no sulla pianta e incontrano dei giganti e delle fati-ne in un enorme castello.Ai giganti non piacciono i bambini, e voglionomangiare Jack e Ben. Le fatine però addormen-tano i giganti e Jack e Ben scappano. Il papàtaglia la pianta dei fagioli magici e i gigantimuoiono. Le fatine erano ,molto buone e dannoalla mamma e al papà dei soldi così tutti visse-ro felici e contenti.Tutti I bambini hanno fatto I costume e le scenedello spettacolo e abbiamo cantata diverse canzoni.Avete mai visto una storia diventare realtà?Guardateci e vedrete una favola prendere vita!Cavalieri, attenti!Elfi, attenti!Cigni, attenti!Guerrieri, attenti!Giganti, attenti!Maghi, attenti!Mostri, attenti!Braccio destro, braccio sinistro, gamba destra,gamba sinistra, scuotete la testa e fate un giroAvete mai visto una storia diventare realtà?Guardateci, una fiabaSta prendendo vita!Tutti attenti!Tutti congedati!Amiamo la magia!

Drama: preparando lo spettacoloSummer City Camp I.C. Leonardo da Vinci

quelli del 20 speciale 20102.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 15:22 Pagina 4

INTERVISTA:MIA: Ciao Riccardo!RICCARDO: Ciao Mia!MIA: Di’ come ti chiami.RICCARDO: Mi chiamoRiccardo D’Andrea.MIA: Qual è il tuo sport preferito?RICCARDO: Il mio sport preferito è il basket.MIA: Perché?RICCARDO: Perché mi fa diventare alto!MIA: Il mio sport preferito invece è il tennis.RICCARDO: Perché?MIA: Perché mi piace tirare la pallina! E qual è iltuo sport preferito qui al Summer City Camp?RICCARDO: Mi è piaciuto giocare a baseball..perché corri tantissimo!MIA: A me il baseball non piace tanto, invece.Hai vinto la gara?RICCARDO: No. MIA: E’importante vincere?RICCARDO: No, la cosa importante è giocare,partecipare, non vincere.MIA: A me piace vincere! Hai imparato qualcosadi sport qui al Camp?RICCARDO: No, gli sport li conoscevo tutti, eanche le regole. Ma ho imparato alcune parolenuove.MIA: Quali?RICCARDO: Dodgeball, per esempio.. che vuoldire “palla prigioniera”.MIA: Ti sei divertito?RICCARDO: Sì, tantissimo!MIA: Ok, grazie Riccardo. Ciao!RICCARDO: Ciao Mia! Ci vediamo l’anno prossi-mo!Mia Giussani: 6 anni; Riccardo D’Andrea: 8 anni

INTERVISTA:LEA/DIANA: Buon pomeriggio, siamo qui al

Summer City CampQuadronno, e stiamofacendo un’intervista traDiana Bertocchi e LeaOrlandella.LEA: Diana, qual è il tuosport preferito?DIANA: Il mio sport preferi-to è il pattinaggio sul ghiac-cio.

LEA: Perché ti piace il pattinaggio su ghiaccio?DIANA: Perché mi sembra di nuotare nel mare. Etu? Qual è il tuo sport preferito, Lea?LEA: Il nuoto!DIANA: E perché ti piace il nuoto?LEA: Perché mi sembra d’immergermi nel vuoto.LEA: Comunque, qui al SCC facciamo tanti sport,come il baseball ad esempio.LEA: Ti piace il baseball?DIANA: Sì, Lea. E a te?LEA: Sì. Abbiamo anche giocato a pallavolo.DIANA: Ma a te piace la pallavolo?LEA: Non tanto. E a te?DIANA: Per me è divertente. Un altro gioco cheabbiamo fatto è palla prigioniera, che ho trovatodivertente. E tu, Lea?LEA: No, per me non è così divertente. Mi sonodivertita molto col gioco del cucchiaio, anche senon è proprio uno sport. Il gioco consiste nelcamminare con un cucchiaio in bocca e con unapallina sul cucchiaio.DIANA: Devi cercare di non far cadere la pallina!LEA: In altre parole, ci siamo divertite moltissimoin questo Summer City Camp!

Diana Bertocchi, 8 anni; Lea Orlandella, 8 anni

È tempo di sport!Summer City Camp I.C. Cuoco Sassi

Poesia sullo sportLo sport è assai belloE anche birbelloSe lo prendi come un giocoTi diverti come un topoE anche questa filastroccaSe la scrivi con la rimaDiventa bella e assai carina.

Matilde Nave: 7 anni; Arianna Pedone: 7 anni

quelli del 20 speciale 20102.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 15:22 Pagina 5

Aileen: Ciao pirati della ciurma rossa! Ditemi…vi è piaciuto il campo? E cosa vi è pia-ciuto del momento del workshop?Andrea: Mi è piaciuto il campo perchèabbiamo giocato a calcio e al giocodella macedonia! Mi è piaciuto quandoabbiamo fatto il tabellone per giocare atwister e quando abbiamo fatto i pupaz-zi degli animali!Bianca: Mi è piaciuto il campo perchèabbiamo disegnato, giocato al giocodella macedonia e mi è piaciuto stare conAileen! Mi è piaciuto disegnare,

fare le bende per gli occhi e decorare il nostroforziere del tesoro!Gualtiero: Mi è piaciuto il campo perchè abbia-mo disegnato, giocato e mi è piaciuto stare conAileen! Mi è piaciuto quando abbiamo disegnatoi vari sport e quando abbiamo fatto il cartelloneper twister!Silvia: Mi è piaciuto il campo perché ho giocatocon i miei amici! Mi è piaciuto giocare al giocodella macedonia e stare con Aileen! Mi è piaciuto quando abbiamo fatto le bendeper gli occhi durante il workshop e quandoabbiamo fatto il cartellone per twister!

Isabella: Mi è piaciuto tutto il campo! Mi è pia-ciuto quando abbiamo fatto i pupazzi deglianimali e quando abbiamo disegnato la nostrabandiera nel workshop!Gaia: Mi è piaciuto il campo e stare con tuttele altre persone! Mi è piaciuto disegnare i varisport e fare la nostra bandiera nel workshopEleonora: Mi è piaciuto il campo perchè abbia-mo fatto sport e giocato al gioco della macedo-nia! Mi è piaciuto giocare con Aileen, Thomas eRiccardo! Mi è piaciuto disegnare i vari sport efare la nostra bandiera nel workshop.Martina: Mi è piaciuto il campo perchè abbia-

“Una parola per uno”Summer City Camp I.C. Scarpa

Durante il Summer city camp in Zuara 2010il tema scelto per le 3 settimane è stato“il circo”. I bambini hanno passato molto

tempo apprendendo terminologia riguardante ilcirco. Abbiamo deciso questo temaper il fatto che ci sarebbe statomolto vocabolario da insegnare lorooltre al fatto che il tema permettevadi esplorare diverse tematiche qualila famiglia, i colori, gli animali e leazioni. Per le prime 2 settimane ibambini sono stati divisi in 4 grup-pi: i pagliacci, i maghi, le tigri e lefoche. I bambini sono stati suddivi-si in base all’età. Ogni gruppo halavorato sul proprio personaggiodurante le 2 settimane e lo ha poipresentato nello show finale. I

bambini, durante la gita, sono stati alcirco. Qui hanno raccolto altre idee dasviluppare poi nel loro lavoro in classe.I bambini si sono molto divertiti duran-te la gita al circo e parlando con loro ho rilevatocome si siano divertiti a creare durante il laborato-rio di arte diversi lavori ispirati al circo. In questoarticolo ci occuperemo infatti di mostrarvi il lavorosvolto durante l’ora di workshops, ovvero l’orad’arte. Ogni lezione d’arte si è svolta sul tema delcirco. Durante la terza settimana ho raccolto le opi-nioni e i pensieri dei bambini riguardo al lavorosvolto nelle prime due settimane. I bambini sisono veramente divertiti a lavorare nei loro gruppie hanno particolarmente apprezzato il fatto diavere ognuno un nome proprio come “the clowns”sul quale lavorare.L’ultimo gruppo di bambini che ho avuto in classe

mi ha aiutato a trascri-vere tutte le diversecose che hanno diver-

tito loro durante le tre settimane di summercity camp.Il gruppo delle foche ha rievocato:“Ci è piaciuto molto pitturare grandi immagini,abbiamo pitturato un grande clown”“Ci è piaciuto imparare e parlare nuove parole ininglese, in particolare la parola elephant!”“Ci è piaciuto moltissimo fare le maschere deidiversi animali, mi è piaciuto fare la maschera del-l’orso!”“Mi è piaciuto fare le maschere in Paipéir Mache,erano divertenti!”Nel gruppo delle tigri è stato detto:“La parte che ho preferito è fare le maschere delletigri”

L’inglesenell’arteSummer City Camp I.C. Tolstoj

quelli del 20 speciale 20102.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 15:22 Pagina 6

mo fatto sport e giocato al gioco della mace-donia! Mi è piaciuto giocare con Aileen,Riccardo e Thomas! Mi è piaciuto disegnare ivari sport e quando abbiamo fatto il tabelloneper giocare a twister nel workshop!Luca: Mi è piaciuto disegnare i vari sport e fareil cartellone per twister!! Alessandro: Il mio nome è Alessandro. Mi è pia-ciuto il campo perchè abbiamo fatto sport, dise-ganto e perché siamo stati con Aileen! Mi è pia-ciuto disegnare i vari sport e quando abbiamofatto il tabellone per giocare a twister!Thomas: Hey pirati della ciurma nera! Piratidella Perla Nera! Quali sono state le tre coseche avete preferito fare durante il workshop?Pietro: Le tre cose che ho preferito fare sonogli sport, il cappello da pirata e l’alfabeto. Mipiace il tiro con l’arco, per questo mi è piaciu-

to disegnarlo! Mi è piaciuto colorare il cappel-lo da pirata! Mi è piaciuto disegnare le imma-gini per ogni lettera!Andrea: Le tre cose che ho preferito fare sonola bandiera, il cibo e le stagioni e i mesi. Mi èpiaciuto disegnare e colorare la bandiera! Mi èpiaciuto disegnare il gelato dato che è il miocibo preferito! Mi è piaciuto disegnarel’autunno!Marta: Le tre cose che ho preferito fare sono labandiera, gli sport e l’alfabeto. Mi è piaciutodisegnare e colorare la bandiera della PerlaNera! Sono molto atletica e mi è piaciuto dise-gnarmi mentre faccio pattinaggio sul ghiaccio!Mi è piaciuto disegnare e colorare le lettere! Lemie lettere preferite erano I, P, L, N, F.Riccardo: Le tre cose che ho preferito fare sonoil cibo, gli sport e l’alfabeto. Mi piace il riso e

per questo mi è piaciuto disegnarlo! Mi piac-ciono la scherma e il tiro con l’arco e disegna-re me stesso mentre vinco! Mi è piaciuto dise-gnare lo zombie per la lettera ‘Z’!Alessandro: Le tre cose che ho preferito faresono lo sport, i cappelli e il cibo. il calcioè il mio sport preferito, per questo mi èpiaciuto disegnarlo. Mi è anche piaciutodisegnare il tennis! Mi è piaciuto disegna-re il teschio sul cappello! Mi è piaciutodisegnare il riso e i pomodori!Andrea: Le tre cose che ho preferitofare sono il cibo, l’alfabeto e lo sport.Mi è piaciuto disegnare la pizza!L’alfabeto è importante in questa bellalingua che è l’inglese! Thomas mi hadetto di due nuovi sport: il footballgaelico e l’hurling!

“Mi è piaciutoquando ho colo-rato le grandifigure stando sul pavimento usando tempera epenne, è stato molto divertente”“Disegnare le figure degli animali stando sul pavi-mento con tutti gli altri è stato molto bello”Nel gruppo dei clowns hanno detto:“Pitturare con i tappi ci è piaciuto molto”“Mi è piaciuto disegnare sul pavimento e impararenuove parole mentre si pitturava”Nel gruppo dei maghi è stato detto: “Ci è piaciuto pitturare il grande clown e il mago ingruppi”“Quando Davide si è vestito come mago e ha fattoil suo costume per lo spettacolo!”“Mi è piaciuto fare le maschere per lo show e ilposter di Incy Wincy spider e quello per il Welcome

to the Circus”Durante la terza

settimana invece ai bambini èpiaciuto molto fare i cuscini riempiti di carta digiornale. “Ci è piaciuto riempire i cuscini di cartadi giornale; è stato molto divertente, dovevamotagliare il giornale e accartocciarlo per farne pic-cole palline” Inoltre, hanno molto amato fare ipupazzi a forma di dito. Tutti i bambini avevanocose positive da dire riguardo alle diverse atti-vità del workshop e ognuno aveva un lavorettoche preferiva. In generale ho sentito che ilcampo è stata una buona esperienza per bam-bini, genitori e lo staff di tutors e coordinatoriche hanno lavorato con i bambini. Penso inoltreche i bambini abbiano sviluppato buone capa-cità linguistiche in inglese e migliorato il lorolivello durante il campo

Scritto da Katie Brereton e dai bambinidella terza settimana Lorenzo Naso; GiadaDominioni; Alessandro Catacchio, RiccardoNocito; Filippo Tarantino; Matteo Fusetti; ChiaraZecchini; Giuseppe D’agostino; Camilla Cesareo;Mario Montieri; LucaNapoletano; Carlo Volpati;Giulia Del GiudiceCo-ordinatore: ValentinaCeccoTutors: Katie Brereton;Rosemary Hempenstall; Rosalia Lazzara; DarraghKinsella

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A day at the summer campUn giorno in immaginiSummer City Camp I.C. Narcisi

DRAMAThe Jungle Cats are rehearsing the song for theshow. In the jungle, the mighty jungle, the lion sleeps tonight…I Jungle Cats stanno provando la canzone per lospettacolo. In the jungle, the mighty jungle, the lionsleeps tonight…

The little Kangaroos and clouds want the sun!I piccoli canguri e le nuvole vogliono il sole!

The Dragons are performing their puppets show.I Dragoni stanno recitando con i burattini!

LUNCHWe are eating in the canteen.Stiamo mangiando in mensa.

We are eating at the park!Stiamo mangiando al parco!

GITA – bosco in cittàWe are playing a sack race with our friends fromZuara Summer City Camp.Stiamo facendo a una corsa con i sacchi insieme ainostri amici del Summer City Camp Zuara.

This game is called wheelbarrow race…it is funny but difficult!Questo gioco si chiama corsa della carriola…è divertente ma difficile!

One more race…Un’altra competizione…

The water was cold. L’acqua era fredda. Let’s dive in!

Tuffiamoci!

WELCOMINGEvery day we play Kelsey Says!Ogni giorno giochiamo a Kelsey Says!

Today we had the welcoming in the garden.Oggi abbiamo fatto il welcoming in giardino.

Another game we’ve really enjoyed!Un altro gioco che ci è piaciuto molto!

LET’S TALKOur tutor teaches us a lot of new things!La nostra tutor ci insegna un sacco dicose nuove!

We read a lot of stories…Leggiamo molte storie…

…on the pillow we made!…sui cuscini che abbiamo fatto!

The big t-shirt has to pass from one kid toanother…ahahahah!La grande maglietta deve passare da unbambino all’altro…ahahahahah!

At the end of the day we were really tired.Alla fine della giornata eravamo davverostanchi.

GITA – piscina CardellinoWe had a lot of fun in the swimming-pool in a hot day!Ci siamo divertiti un mondo in piscina in un giorno così caldo!

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Il giornale dell’Agenzia dei Ragazzi

Redazione centrale: Agenzia dei ragazzi, Alzaia Naviglio Pavese 78/3 - 20142 Milano, Tel. 02 54178247, Fax 02 54178222, E-mail: [email protected] www.agenziadeiragazzi.netEditore: Arciragazzi Comitato Milanese, Via Adige,11 - 20135 MilanoProgetto grafico: Studio Quasar (Carlo Bogani e Elena Montesi) - Stampa: Altavia Italia

Le Scuole di Milano che partecipano: Summer City Camp Istituto Comprensivo Barozzi, 5 Giornate, Pisacane Poerio, Leonardo da Vinci, Cuoco Sassi, Tolstoj, Scarpa, Narcisi e la rete delle scuole Under 18

Progetto: “Il 20 Novembre. La voce dei bambini e dei ragazzi: lo sviluppo dell’Agenzia dei Ragazzi”

Progetto realizzato da Arciragazzi Comitato Milanese. Equipe: Nicola Iannaccone responsabile e supervisore scientifico, Micaela Mezzabotta, Luigi Tartaglia, Valerio Rossi.

We love dodgeball! We would play it all day long!Ci piace dodgeball! Ci giocheremmotutto il giorno!

Some of us prefer to play basketballin the court in front of the school.Alcuni preferiscono giocare a palla-canestro nel campo di fronte allascuola.

Fishing relay! Come on, come on,more air!Staffetta dei pesci! Forza, forza, piùaria!

ARTWe painted with our fingers…so funny toget dirty!Abbiamo dipinto con le dita…è così diver-tente sporcarsi!

We are painting our volcanoes!Stiamo dipingendo i nostri vulcani!

Look! It is erupting! Vinegar and soda, that’s the secret…Guarda! Sta eruttando! Aceto e bicarbonato, questo è ilsegreto…

Clap your hands! Stamp your feet! Jump in the air!Batti le mani! Batti i piedi! Salta in aria!

BREAK TIMEDuring the break girls like to exchangestickers.Durante l’intervallo le bambine si divertonoa scambiarsi gli “appiccichini”.

We are playing volleyball with the tutorEanna.Stiamo giocando a pallavolo con il tutorEanna.

We are making a volcano with paper and a bottle.Stiamo facendo un vulcano con la carta euna bottiglia.

We prepared the masks for the show.Abbiamo preparato le maschereper lo spettacolo.

I made a beautiful girl face withclay and now I’m painting it!Ho fatto una bellissima faccia dibambina con la creta e ora la stodipingendo!

“Pass the ball, pass the ball!”“Now run to the front!”…This is what our tutor used toshout.“Passa la palla, passa la palla!”“Ora corri all’inizio dellafila!”…Questo è quello che lanostra tutor gridava!

We made colourful kites and I love to make it fly.Abbiamo fatto aquiloni colorati e mi piacefarlo volare.

SPORTSome of us like to play volleyball in thecourt in front of the school.Ad alcuni piace giocare a pallavolo nelcampo di fronte alla scuola.

Ascoltate Radio ESC sul sitowww.agenziadeiragazzi.net

e potrete sentire le trasmissioni

in lingua ingleserealizzate dalle scuole Cairoli e Narcisi

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because we played sports and the fruit bowlgame! I liked when we played with Aileen,Riccardo and Thomas! I liked when we drew dif-ferent sports and when we made the twistersheet in the workshop! Alessandro: my name is Alessandro. I liked thecamp because we played sports, drew pictures andplayed with Aileen! I liked when we drew differentsports and when we made the twister sheet!Thomas:Hey pirates of the black crew! Pirates ofthe Black Pearl! What were your three favouritethings to make during the workshop? Pietro:hi, my name is Pietro. I went to Alice inCittà Summer City Camp 2010. My three favouritethings to make were sports, the pirate hat andthe alphabet. I like archery so I liked drawing it.I liked colouring the pirate hat. I liked drawingthe different pictures for each letter.

Andrea:hi, my name is Andrea. I went to Alice inCittà Summer City Camp 2010. My three favouritethings to make were the flag, food and seasonsand months. I liked drawing and colouring theflag! I liked drawing ice-cream as it’s myfavourite food! I liked drawing autumn!Marta: hi, my name is Marta. I went to Alice inCittà Summer City Camp 2010. My three favouritethings to make were the flag, sports and thealphabet. I liked drawing and colouring the flagof the Black Pearl! I am very athletic and I likeddrawing myself ice-skating! I liked drawing andcolouring the letters! My favourite letters were I,P, L, N, F.Riccardo:hi, my name is Riccardo. I went to Alicein CittàSummer City Camp 2010. My threefavourite things to make were food, sports andthe alphabet. I like rice so I liked drawing it! I like

fencing and archery and drawing myself winning!I liked drawing the zombie for ‘Z’!Alessandro:hi, my name is Alessandro. I went toAlice in Città Summer City Camp 2010. My threefavourite things to make were sports, the hatsand food. Soccer is my favourite sport soI liked drawing it. I liked drawing tennistoo! I liked drawing the skull on the hat!I liked drawing rice and tomatoes!Andrea:hi, my name is Andrea. I wentto Alice in Città Summer City Camp2010. My three favourite things tomake were food, the alphabet andsports. I liked to draw pizza! Thealphabet is important in this beautifullanguage that is English. Thomas toldme about two new sports: Gaelicfootball and hurling!

The Tigersrecalled:“making tigermasks was the best part”“I liked when we coloured the big pictures on abig poster on the floor using paint and pens. Itwas very fun” “drawing the pictures of animalson a poster on the floor with everyone was fun”The Clowns recalled:“we liked using corks to make pictures.”“I liked painting big animals on the floor ingroups and I liked learning new words when wewere having fun painting”The Magicians recalled:“when we painted the big clown and the magi-cian in groups”“when David dressed up as the magician and hemade his costume for the show!”

“I liked makingthe masks for

the show and making IncyWincy Spider and Welcome ToThe Circus pictures.” The children told me that in the last week ofcamp (week 3) they really enjoyed making thecushions out of newspaper. “We liked filling thecushions with newspapers paper. This was reallyfun, we had to tear the newspapers up andscrunch it up small.”They also liked making finger puppets of differ-ent animals. All the children had positive thingsto say about the workshops activities and theyeach had their own favourite piece of art workfrom the camp. Overall I feel that the camp was a very goodexperience for the children, parents and the staff

of tutors and coordinatorworking with the children and I really feel thatthe children have developed their English skillsand have really learnt alot of English from thiscamp.

Coordinator: Valentina Cecco.Tutors: Katie Brereton Rosemary HempenstallRosalia LazzaraDarragh Kinsella

quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 12:50 Pagina 7

Aileen:Hi pirates of the red crew! Tellme…did you like the camp? And what didyou like about the workshop? Andrea:I liked the camp because weplayed soccer and the fruit bowl game! Iliked when we made the twister sheet andwhen we made animal puppets!Bianca:my name is Bianca. I liked the campbecause of drawing pictures, playing fruitbowl and staying with Aileen! I liked whenwe made eye-patches and when we decorat-ed our treasure chest!

Gualtiero:my name is Gualtiero. I liked the campbecause of drawing pictures, playing and stayingwith Aileen! I liked when we drew different sportsand when we made the twister sheet!Silvia:my name is Silvia! I liked the camp becauseI played games with my friends! I liked playing thefruit bowl game and staying with Aileen! I likedwhen we made eye-patches in the workshop andwhen we made the twister sheet! Isabella:my name is Isabella! I liked the wholecamp! I liked when we made animal puppets andwhen we drew our flag in the workshop!

Gaia:my name is Gaia. I liked the camp and stay-ing with all the other people! I liked when we drewdifferent sports and when we made our flag in theworkshop!Eleonora: I liked the camp because we playedsports and the fruit bowl game! I liked when weplayed with Aileen, Thomas and Riccardo! I likedwhen we drew different sports and when we madeour flag in the workshop!Luca:my name is Luca! I liked when we drew dif-ferent sports and when we made the twister sheet! Martina:my name is Martina! I liked the camp

One word each!Summer City Camp I.C. Scarpa

During the Zuara Summer City Camp 2010our theme for the three weeks was TheCircus. The children spent a lot of time

learning about the circus and developing newvocabulary surrounding this theme. We decided to choose this themeas there was an opportunity for thechildren to learn a lot of newvocabulary and the theme allowedus to explore different topics suchas family, colours, animals andactions. For the first two weeks the chil-dren were split up into fourgroups: the Clowns the Magiciansthe Tigers and the Seals. The chil-dren were split up according totheir ages. Each group worked

on their own character for the twoweeks and in the final show at theend of the second week each groupintroduced its own to the parents.The children also went on a trip to the circus whichhelped them developing new ideas for their activ-ities in the classroom. The children really enjoyed their trip to the circusand speaking with them i found out that they hada great time while making different pieces of artbased on the theme of the circus. We decided to focus on the workshop lessons inthis article.As our theme was the circus everyday workshoplessons were focused on this theme. The childrenon the third week gave me their opinions on theworkshops and described some of the work thatthey made.

They really enjoyedworking in theirgroups and they told

me that they really enjoyed having their owngroup name such as “the clowns” to work on. Thelast group of children that was in my class helpedme write down all the different things that theyenjoyed the most over the three weeks summercamp experience.The Seals recalled:“we liked painting big pictures, we painted a bigpicture of a clown.”“we liked speaking and learning new Englishwords and learning the English word for elephant!”“we loved making the masks of different animals,I really enjoyed making the bear mask”“I liked making paper-mache masks, they werefun”

English in artSummer City Camp I.C. Tolstoj

quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 12:49 Pagina 6

INTERVIEW:MIA: Hello Riccardo!RICCARDO: Hello Mia!MIA: Tell us your name.RICCARDO: My name isRiccardo D’Andrea.MIA: What’s your favourite sport?RICCARDO: My favourite sport is basketball.MIA: Why?RICCARDO: Because it can make me grow taller!MIA: Well, my favourite sport is tennis.RICCARDO: Why?MIA: Because I like to hit the ball! What’s yourfavourite game at the Camp?RICCARDO: Baseball, because you run a lot.MIA: Ah, well… I don’t like baseball so much. Didyou win the match?RICCARDO: No! MIA: Is it important to win?RICCARDO: No, because the important thing isto play, to participate… and not to win.MIA: I like to win! Have you learnt somethingabout sport at the Camp?RICCARDO: I knew all the sports and all therules.. but I have learnt some new words.MIA: Which ones?RICCARDO: “Dodgeball”, for example.. that forus is “palla prigioniera”!MIA: Did you have fun?RICCARDO: Yes, I had a lot of fun.MIA: Ok, thank you Riccardo! Bye!RICCARDO: Bye! And … see you next summer!

Mia Giussani: 6 years old; Riccardo D’Andrea: 8years old

INTERVIEW:LEA/DIANA: Good afternoon, we are here at

Summer City CampQuadronno, interview-ing Diana Bertocchi andLea OrlandellaLEA: Diana, what is yourfavourite sport?DIANA: My favourite sportis ice-skating.LEA: Why do you like ice-skating?

DIANA: Because it feels like I’m diving in the sea.What about you, Lea? What is your favouritesport?LEA: My favourite sport is swimming.DIANA: Why do you like swimming?LEA: Because it feels like submerging in anempty spaceLEA: Here at the SCC, however, we play manysport such as baseballLEA: Do you like baseball, Diana?DIANA: Yes, Lea. What about you?LEA: Yes. We also played volleyball. DIANA: But Lea, do you like volleyball?LEA: Not really. What about you?DIANA: For me it’s fun. Another game we had isdodgeball, which I find enjoyable. What aboutyou, Lea?LEA: No, it’s not so fun for me. I had a lot of funwith the spoon race even though it’s not really asport. The game consists in walking with aspoon in the mouth, with a small ball in thespoon.DIANA: And you have to try not to let the ball fall!LEA: In other words, we had a lot of fun in thisCamp!Diana Bertocchi, 8 years old; Lea Orlandella, 8 years old

Sport time!Summer City Camp I.C. Cuoco Sassi

A poem about sportSport is not only enjoyableBut also incredibleIn this game you runLike a mouse you have fun And also this little poemWhen written with rhymeBecomes beautiful and nice at the same time.

Matilde Nave: 7 years old; Arianna Pedone: 7 years old

quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 12:49 Pagina 5

Every day at Summer City Camp we learnnew things with the tutors. We do manyactivities like yoga, the penguin song,

hokey pokey and we dance. In the morning weread new stories. We also play with flashcards,we draw posters and we make many things withpaints and paper. The story I enjoyed the mostwas “We are going on the bear hunt”. This storywas very fun because we pretended to be thecharacters of the story. We played a gametogether with Warriors, Wizards and Giants. Butbefore this big game we made the bear maskwith plates and paints, and we drew a huge trea-sure map, then we learnt a song. The next daywe went on a bear hunt around the school sin-ging the song.Drama is my favourite moment because we havefun in the gym! I don’t like sport. For drama myfriends and I go to the gym walking like warriorsand giants and we play many games. We play themirror game: we split up in two groups and thechildren of warriors do the same things we do.Sometimes we play in a big circle and we imita-te Niahm and Patricia. I really enjoyed when wepretended to be hungry caterpillars and butter-flies!Another game that I like is rolling stone becausewe can run around the gym and scream andwhen Niamh says stop we have to stay as still asstatues.In drama class we played mirror games and wedid character walks and we rehearsed for theshow.For the show we sang two songs:Fee- Fi- Fo-Fum andThe storybook song.FEE FI FO FUM!I CAN SEE A LITTLE BOY!FEE FI FO FUM!I CAN HEAR A LITTLE BOY!FEE FI FO FUM!I CAN SMELL A LITTLE BOY!FEE FI FO FUM!WATCH OUT BAD BOYS HERE I

COME!

For the show we made big hands and hatsbecause we were giants and warriors. We sangand danced the Bean Song when the fatherthrew the magic beans out of the window:We’re the beans !We are the beans!Throw the beans!Throw, throw the beans!Grow the beans!Grow, grow the beans!The beans are now a beanstalk!The beans are now a beanstalk!

And we painted wings and hats, we also madeswans’ peckers. We liked the show very much.The moments we liked the most were singingFee-Fi-Fo-Fum and doing the Hokey Pokey withour parents. We made the costumes and wepainted the sets ourselves.My name is Alexandru and I was Jack in theshow. I liked wearing the costumes and speakingwith a different voice. I even liked singing anddancing the storybook song.My name is Michele and I was Ben in the “Jackand the beanstalk show”. Ben is the brother of

Jack, so I was one ofthe main characters. Iliked being Ben andtalking in English anddoing the noises ofdifferent things. I likedalso making the sce-

nary of the castle. I really enjoyed the Giantsshow as well because they are my friends. Mattiawas the first giant but he is very small.The show started with Jack and Ben, Mum andDad had no money so they decided to send Jackand Ben to sell their cow. The cow was Pietro,one the the younger boys. Jack and Ben met twostrangers and got no money but beans that grewinto a beanstalk. Jack and Ben climbed up thebeanstalk and met lots of giants and fairies in abig castle.The giants did not like children and they wantedto eat Jack and Ben. The fairies did a magic tomake the giants sleep, so Jack and Ben ran away.Dad chopped down the beanstalk.But the fairies were very nice and they gavemum and dad some money and they all livedhappily ever after.All the children of the Summer City Camp madecostumes and scenaries for the show and wesang lots of songs. Have you ever seen a story come to life?Take a look at us, a storybookComing to life!Knights attention!Elves attention!Swans Attention!Warriors attention!Giants attention!Wizards Attention!Monsters attention!Right arm, left arm, right leg, left leg, nod yourhead and turn aroundHave you ever seen a story come to life?Take a look at us, astorybookComing to life!Everyone attention!Everyone dismiss!We love magic!

Drama: preparing the showSummer City Camp I.C. Leonardo da Vinci

quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 12:49 Pagina 4

Let’s talk is the moment when children, afterthe welcoming, play in their classroom withthe English language. In our camp tutors

who worked with younger children were: Janinewith Sharks first and then with Octopus, Claire with

Starfishes, Paula andAnita with Seahorsesand Ashleigh withMermaids first andthen with Turtles. Asyou can imagine ourcamp theme was THESEA!!

Let’s talk with our main characters: the children ofJanine, Claire and Ashleigh’s class!I like writing in English and playing baseball. WithClaire we made Spongebob’s characters: we paint-ed them with colours. I learnt these words: T-shirt,in a line, runners, red, blue, green, shoulders, thealphabet, and I don’t remember the other things.(Riccardo, 7 years old)Yesterday we played the market. We made clothes,chose the prices and we started to sell and buy.We painted a big sea, we drew fishes and welearnt their names: starfish, pufferfish, whale,sharks, dolphin, crab, octopus…. We learnt the

alphabet and a lot of new words. This is the song that we sang during the show:“Fish are swimming, fish are swimming in the sea, in the sea,splishy, splashy, splishy splosh.

splishy, splashy, splishy sploshlook and see look and see”(Anuradha, 7 years old)Yesterday we made little gardens with paper andcardboards. We played in teams, learning how tosay in English verbs like: to walk, to hear, todance, to eat, to drink, to sing, to play. During thegame we had to guess the actions of a child. (Giulia P., 7 years old)I liked when we made gardens with paper. I likeplaying in teams, too. We learnt the song “Underthe Sea” for the show. Giulia, Denise and Iinvented a dance that we performed at the endof the show. (Martina, 7 years old)And now let’s listen to the voices of two older girls,who helped us write and translate this article. During these weeks we learn the names of ani-mals, of colours and body. We have learnt songsto sing in the show. We have played dodgeball and

memory games. For the showwe made objects out of card-board. We have drawnrobots. At the beginning ofthe first week we learnt ournames playing games. Somesentences: What’s your favourite color? I liketomatoes. (Giulia L., 9 years old)I liked Memory. Let's talk is the moment whenwe and our tutors speak and learn a lot ofthings. We played dodgeball, a very funnygame with the ball. During the Let’s talk wedrew and spoke in English. I like this camp,because we learn how to stay together andhow to play a lot of games in English. I was in twogroups: Pirates and Jellyfish. I also learnt to playwith children that I didn’t know before. At the endof the two weeks we organized a show for parents.(Alice, 10 years old)On Thursday of the third week we organized adifferent Let’s Talk: we went to the NaturalHistory Museum to learn animal’s names. Herethere are some photos!

Let’s talk Summer City Camp I.C. 5 Giornate

My name is Sasha. I am 8 years old. Ilive in Italy. We watched the film UP.We made an adventure book like the

one in Up. We drew a picture of an aeroplane andcoloured it. We wrote about going to visit themuseum. We made a list of the different animalswe saw. We made a list of the different places wevisited. We put this into our story. We all drew apicture of our favourite animal we saw in themuseum. Kyle tied the papers together.Kyle gave me a sticker when Ifinished.Horses' ComicsWe made comic books duringthe “Let’s talk” activity.We enjoyed making comicbooks because:- We like to draw;

- It’s better than tests;- It’s easier to tell and understand a story with pic-tures;- They’re beautiful and fun to make;- They let you use your imagination;- It is a relaxing activity.The tutor says: Using pictures and design is a greatway to help learn a language because you are ableto make it visual

Mystery Comic book (Screenplayfor the final show)By Alessandro Luppi and PaoloDella TorreMystery is a horse and heescapes from the farm becausehe argues with a goat.In the forest he is followed bya hunter but he meets other

animals who help him.The animals prepare a trap forthe hunter who falls in it. Mystery goes back to the farm,because he’s sad and misseshis friends.On his way back he meets a girl horse, Brandy,they fall in love and have a baby horse, Hip Hop.The farmer is happybecause he has newhorses.

Inventing adventuresSummer City Camp I.C. Pisacane Poerio

quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 12:48 Pagina 3

INTERVIEWS:Arianna Gambardella 9 years old:What happens when you arrive at camp?We meetour friends and tutors. We sing songs. We speakand write in English.How do you feel about speaking English to thetutors?I’m happy.Are you happy to come to an English speakingcamp?Very happy, because I learn another lan-guage.What are you favorite activities at the camp?Myfavourite activities are: sport, games, dance,singing songs and going to the park.What is the best show you have ever performedin all camps?The best show has been CastelMonster... and then Star wars.How many times have you been at Alice'sSummer City Camp?I have been at Alice'sSummer City Camp 3 times.

Margherita Taddia 10 years old:How do you feel about speaking English to thetutors?I like to speak English because I learnanother language and because I can speak withfriends from other countries.Are you happy about coming to an Englishspeaking camp?I’m happy to come to an Englishspeaking camp, it even but depends on who mytutor is...

Massimo Maghini 9 years old:What happens when you arrive at camp?I meetmany friends and I play with them. I skip the ropand sing songs.How do you feel about speaking English to thetutors?I feel ok, it is difficult for me but it is funny.Are you happy about coming to an English speak-ing camp?Yes, because I learn many words andso I can travel around the world.What are you favourite activities at the camp?I

like drama, sports and

yoga. I like to draw pictures for the show.How many times have you been at the Alice’sSummer City Camp?For me it is the first time.Would you like to come back to Summer CityCamp next year?Yes, of course.

Paolo Romanengo 10 years old:What happens when you arrive at camp?Wesing songs, we meet our friends and tutorsand we write in english.Are you happy to come to an English speakingcamp?So and soWhat are you favourite activities at the camp?I like sports, games, dance and drama.

Valentina Martino:I like the Welcoming becauseI like singing and the songs are lovely.Sara Braghieri:I like the Welcoming because Ilike singing and the songs are good.Giulia Roz:I like the Welcoming because I likesinging and the songs make me laugh.Sofia Bausani:I like the Welcoming because Ilike singing and it is fun.Cecilia Zanghi:I like the Welcoming because Ireally like singing and the action songs.Matilde Nisoli:I like the Welcoming becausethe actions are funny.Lucrezia Pellicanò:I like the Welcomingbecause the actions are funny.Elisa Nava:I like the Welcoming because I likesinging.Matteo Bottaro: I like our Welcoming songsbecause they are fun! We all sing together andhave good time.

Welcome to the Welcoming Summer City Camp I.C. Barozzi

If you are happy and you know itIf you are happy and you know it clap yourhands (3 times)And you really want to show itIf you are happy and you know it clap yourhands

If you are happy and you know it stamp yourfeet (3 times)And you really want to show itIf you are happy and you know it stamp your feet

If you are happy and you know it turn around (3times)And you really want to show itIf you are happy and you know it turn around

If you are happy and you know it shout "Hurray"(3 times)And you really want to show itIf you are happy and you know it shout "Hurray"

If you are happy and you know it do all four (3times)And you really want to show itIf you are happy and you know it do all four

The penguin songHave you ever seen a penguin go to sea?Take a look at meA penguin you will seePenguins attention!Penguins Begin!Right armLeft armRigh legLeft legNod your headTurn around!

Banana shakeShake banana shake shake bananaPeel bananaPeel Peel bananaSquash bananaSquash squash bananaEat banana Eat eat bananaThrow bananaThrow throw bananaGo bananasGo go bananas

quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 12:48 Pagina 2

enjoy themselves challenging inSports and they become directors andactors during Drama. Once a week thetutor with the Italian coordinator of thecamp guide the children to Trips to discov-er the city.We, the staff of the association Alice in Città, loveorganizing Summer City Camps. We like to choosecarefully people to work with, show them how toteach while having fun and involve them in anintense and fascinating experience.And when we see children learning while playingand having fun we are happy!

Summer City Camp is a summer camp whereprimary school children can discover the funpart of the English language.

At the end of the school, in the month of June, inmany primary schools in Milan children can spendthe whole day with English mothertongue teachers.The teachers, throug songs, storytelling, sport, artand theatre activities, teach children how to love theEnglish language. For this reason we call our teach-ers tutors: their work is not to teach but to guidethe children through the adventure of discovering anew language.Every day tutors welcome children with songs anddances, during the activity we call Welcoming.During the three weeks of the camp, children readand create stories during the Let’s Talk activity, theycreate arts and crafts during the Workshops, they

Il giornale dell’Agenzia dei Ragazzi

20 Novembre 1989 - Approvazione della Convenzione

Internazionale dei Diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza

Numero 5 - anno 2010-2011 - SETTEMBRE 2010

My experience

My first time at Summer City Camp was four years ago. At firstI had fun but when I grew up I had less fun with games.However, I liked to work in class (let’s talk and workshop)

and play sports. Doing these activities, I have always learnt new words,even if I already know English because my father is English. English forus Italians is easy, but for English people - like our tutors- Italian is dif-ficult! There are particularly fun things that I remember, such as the waterballoons game. I also remember the first show we did at the Camp: Ihad a poster in my hands with ducks drawn on it. I was excited becauseI had to speak in front of many people, but it has been very funny andI was happy! The other thing I remember are the basketball matches weplayed last year with my tutor, Kevin. This year, the first day, I was upsetbecause I was the oldest and there was no one to play with. Afterwards,I made new friends with the younger children and I took photos of thesport matches played by the four groups split into two teams, to showwhat activities there are at the Summer City Camp to the people whowere not there. Next year I will not be coming anymore because I will go

to Secondary School, but I do encourage others to come toSCC, where you can learn English words and

things that you never didn't knowbefore, in a funny way!

Eleonora’sadventureEleonora John (10 years old)

Camilla Sala

My experience at the Summer City Campis…very beautiful! During five years Ihave learnt better English, how to

dance and to sing.At the Summer City Camp we play dodgeball, foot-ball and Duck-duck-goose.In this camp we have lots of fun and Emma, theteacher, is excellent.During the break we play in the garden and we eatour snacks, skip and do handstands.At the camp I have made new friends. It is a veryhappy place.In my opinion, the Summer City Camp was a veryfun and exciting and I hope that other children inthe future camps will feel the same way.Camilla interviews some of her camp-friends.What’s your opinion of the Summer City Camp andwhat was your favourite activity?

The Summer City Camp is very beautiful.

The thing I enjoyed themost was playing football

and the flashcards competition.

Antonio Marino

The thing I enjoyed the most was the Gruffalo. I also enjoyed the Mr Good book and activities. Niccolò Rizzi

Summer City Camp is very funny. My favouriteactivity is dancing the

action songs. The thing I enjoyed

the most was the bearhunt, the Gruffalo and

making collage Blanca Tommasello

The Summer CityCamp is very fun.

To make collages is beautiful and

dancing is fun. Tommaso Vincenti

In this camp wedo many things: we

sing, dance, play. I cometo this camp because

it is very funny.Irene Galimi

The Summer CityCamp is very, very

beautiful. Our tutor is abeautiful girl and she is

very, very good.Andrea Lucchini

ARCIRAGAZZI

Quelli del 20-11 è ilgiornale dell’agenziadei ragazziIdeato da ArciragazziComitato Milanese

Ideato e promosso da

Learning throughplayingAlice Gabrielli

Con il patrocinioPartner

Settore Politiche della Famiglia

quelli del 20 speciale 2010 inglese.qxp:giornale 20 nov 2-09-2010 12:48 Pagina 1

ARCIRAGAZZI

Quelli del 20-11 è ilgiornale dell’agenziadei ragazziIdeato da ArciragazziComitato Milanese

Ideato e promosso da

Con il patrocinio

invitati a preparare degli “exhibit”riguardanti i vari argomenti scientificiaffrontati durante il corso dell'annoscolastico.Ogni gruppo di ragazzi ha allestito il pro-prio stand dove realizzare l'esperimentodeciso.

Quest'anno il nostro Istituto haaderito ad una manifestazioneper la promozione dell'inse-

gnamento delle scienze attraverso lasperimentazione sul campo.Gli alunni della scuola dell’infanzia,della primaria e della secondaria diprimo e secondo grado sono stati

Oggi i ragazzi di Moglia e Gonzagahanno tenuto un confronto sulleidee e le scoperte di Darwin, tra-

mite la presentazione dei percorsi affron-tati durante l’anno scolastico. Tema princi-pale del confronto è stata la teoria che hacontraddistinto la vita di questo famososcienziato inglese.Per cominciare vorremmo dare qualcheaccenno biografico. Egli nacque nel 1809,intraprese la carriera scolastica di medici-na e di religione, ma solo nello studiodella Natura riuscì a soddisfare interesse ecuriosità, che lo hanno contraddistinto elo hanno portato a nuove scoperte. A soli22 anni, appena laureato, decise di cir-cumnavigare quasi tutto il mondo su diuna imbarcazione chiamata Beagle.Come naturalista Darwin rimase più cheesterefatto e affascinato dalla natura chegli si stagliava davanti. Nei suoi studi ine-renti piante e animali, lo scienziato non sirivelò concorde con le idee dei suoi coe-tanei. I ragazzi di Gonzaga, per conoscere

e capire la teoria dell’evolu-

zione, si sono basati su brani del libro“Viaggio di un naturalista intorno almondo”, scritto dallo stesso Darwin, par-tendo dai suoi appunti di viaggio e subrani del suo diario, quelli di Mogliahanno realizzato dei laboratori ed espe-rienze significative sulle relazioni tra laforma del becco di un uccello e il suo uso.Ma che cos’è l’evoluzione? Abbiamo capi-to che è un processo che avviene in tempimolto lunghi, in cui un essere viventecambia per adattarsi all’ambiente. Questaè il fenomeno teorizzato da Darwin. Lascoperta può ritenersi essenziale e inno-vativa, si rivela però ancora più rivoluzio-naria dal momento in cui sappiamo cheDarwin non conosceva nulla di genetica, ilcui padre è stato Mendel. Ci piace concludere la nostra breve pre-sentazione del simposio con la frase diDarwin che chiude “L’origine della specie”e che i ragazzi di Gonzaga ci hanno rega-lato: “Dall’inizio della vita, dai primi esse-ri viventi fino alle specie attuali vi è unalunghissima e ininterrotta catena di crea-ture meravigliose, che si sono evolute e sistanno evolvendo, mentre il nostro piane-

ta continua il suo viaggio nellospazio”.

Il giornale dell’Agenzia dei Ragazzi

La scienzadiventa dei ragazzi!Redazione a cura di: Le classi Terze dell'Istituto Comprensivo L. Ciulli Paratore

Al simposio: Darwin, l’evoluzione di un’ideala redazione

«Piccoli a chi?» direbbero igiovanissimi delle scuoleelementari che partecipano

a questa edizione di “Scienza Under18”. Come ogni anno molte scuole ele-mentari hanno aderito coi loro studen-ti alla manifestazione, ma quest’annoc’è una novità.«Non è la nostra prima volta» ci rac-conta una insegnante della scuola ele-mentare “G. Pascoli” di Pavia, «gli anniscorsi abbiamo già organizzato deglistand, ma quest’anno volevamo prova-re qualcosa di nuovo». Per la primavolta infatti i giovani scrittori si cimen-teranno nell’edizione di veri e propriarticoli di giornale sui lavori dei lorocoetanei e non solo. Le insegnantiseguono tutte le fasi dello sviluppodell’articolo, ma lasciano piena libertàagli allievi che, instancabili, scrivono ailoro banchi con carta e penna o alcomputer.Il lavoro è davvero impegnativo, vistoil numero di scuole che hanno parte-cipato all’iniziativa (le primarie “G.Pascoli”, “Ada Negri”, “Mirabello” diPavia, la scuola dell'infanzia“Aquilone”, ma anche le scuole medie“Dosso Verde” e “Canossiane”

sempre di Pavia) ma soprattutto iltempo limitato per terminare il lavoro .Questo, tuttavia, non sembra minima-mente spaventare i giornalisti in erbache reputano anzi l’esperienza moltodivertente, anche perché nei momentidi pausa dal lavoro che c’è chi ha unasorella «che fa le tempere con le ver-dure» da visitare e chi invece è piùinteressato alle presentazioni con «gio-chi e caramelle».Il primo giorno di lavoro è frenetico mafruttuoso per questi instancabili e viva-cissimi ragazzi che dividendosi in grup-pi hanno la possibilità di visitare lamostra e scrivere i loro piccoli-grandiarticoli.Da elogiare è il grandissimo lavoro deitanti insegnanti che hanno seguitoinstancabilmente i loro studenti aiutan-doli in modo che “le altissime aspetta-tive dei ragazzi venissero pienamentesoddisfatte” come ci confermano persi-no i tanti aspiranti scrittori.Ma dopo innumerevoli capolavori digiornalismo, disegni, interviste e pas-seggiate per il Castello tutti si riunisco-no per uno dei momenti più attesi, nonsola dai piccoli: è l’ora della merenda!

Piccoli giornalistiRedazione Classi: 3A, 3B, 4B Scuola elementare Pascoli – PaviaArticolo a cura di: Arienzo Leonardo 5AS LS “T. Taramelli” - Pavia

� A pag 4

Scienza elaborata dagli studenti delle scuole primarie e secondarie

Numero 5-anno 2010-11 SETT. 2010

INSERTO

Partner

Settore Politiche della Famiglia

Speciale

quelli del 20 speciale under 18.qxd:giornale 20 nov 2-09-2010 15:40 Pagina 1

Analisi delle acque del torrente StafforaExhibit realizzato da: Villani Yuri, Rebuffi Simone, Marchesi Simone 4SB IIS “A. Maserati” - VogheraArticolo a cura di: Michela De Felice 1AL Istituto Magistrale “A. Cairoli” - Pavia

La collaborazione tra scuola e territorio è ingrado di proporre nuove idee e di verificarelo stato dell'ambiente in cui viviamo.

In questo periodo si parla molto di crisi finanziariae industriale. In realtà il settore che più soffre èquello dell'agricoltura. L’Istituto ITAS “G. Gallini” di

Voghera ha avuto labrillante idea di pro-porre un’alternativaall'ormai poco con-veniente produzio-ne di cereali.L’alternativa ha ilnome latino diIsatis Tinctoria e diGualdo in italiano.Questa pianta, dacui si estrae laindicotina, un

colorante vegetale, era molto diffusa nei tempi

Alla manifestazione Scienza Under 18 la miaattenzione è stata attirata dall'exhibitsugli indicatori biologici.

I ragazzi Dell’IIS “A. Maserati” hanno compiutodelle ricerche nelle acquedel torrente Staffora diVoghera per un anno inte-ro, constatandone il degra-do ambientale. Lo stand era allestito condei microscopi collegati aun computer, dove hopotuto osservare i vari

campioni raccolti dai responsabili del progetto.Tra i principali indicatori del grado di inquina-mento di determinate aree si può fare riferimen-to a piccoli invertebrati che vivono tra i sassi deitorrenti.Oltre a questi importanti fattori ambientali se nepossono individuare altri, tra cui i licheni; questisono il risultato della simbiosi tra un microfungoe un'alga (che svolge il processo di fotosintesi).Questi organismi, il cui habitat è costituito anchedai rami degli alberi, sono stati probabilmentetra i primi presenti in natura e, secondo gli studicompiuti dagli studenti dell'istituto, è emerso

che dove l’ecosistema è più intaccato sono inminor numero; al contrario aumentano se le con-dizioni ambientali non sono altamente compro-messe.Gli studenti hanno inoltre preso in esamel’elodea, una foglia le cui cellule assorbonol’inquinamento dell’aria e permettono di definir-ne il grado e hanno riscoperto la “pomella geno-vese”, un melo poco utilizzato dagli agricoltori acausa delle piccole dimensioni dei suoi frutti, mache sarebbe conveniente coltivare perchè nonrichiede l'utilizzo di pesticidi dannosi perl'ambiente.

Agricoltura, scienze e ambiente... un percorso collettivoExhibit realizzato da: gruppo interclasse, 2B - 2C - 2D ITAS “C.Gallini”Redazione a cura di: Russo Andrea, Granelli Gabriele, 2BB ITIS “G. Cardano” - Pavia

antichi. Ora il Gallini è pronto afornire agli agricoltori tutte leinformazioni necessarie alla suacoltivazione, Il progetto più degno di nota èstato quello del biomonitoraggioambientale attraverso il miele.Questo esperimento consiste nel-l'analizzare le sostanze inquinan-ti presenti nel miele. Le api attin-gono nettare da fiori e piantedistanti anche 2-3 km dall’alvea-re, raccogliendo anche le sostan-ze inquinanti presenti nel territo-rio, che si ritrovano poi nelmiele. Distribuendo gli alveari inmodo opportuno, si riesce quin-di a testare l’inquinamento loca-le. Grazie alle analisi e ai moni-toraggi, si è concluso che in alta

Speciale

collina, rispetto alla pianura, è pre-sente un tasso di inquina-mento inferiore. I ragazzi dell’Istituto agrariohanno esposto nello spazioa loro dedicato anche cartel-loni esplicativi riguardantialtri loro lavori legati al ter-ritorio, riferiti alla caratteriz-zazione di due prodotti loca-li: la mozzarella di bufala e ilpeperone di Voghera, con-cludendo che, mentre le ana-lisi non individuano partico-lari elementi di tipicità nelprimo prodotto, il secondoha invece caratteristicheorganolettiche e nutrizionaliparticolari e positive, da valo-rizzare al meglio.

UUn giorno, la nostra prof di scienze ciha comunicato che avremmo partecipa-to ad un evento di SU18 Mantova e pre-

cisamente avremmo dovuto fare una comunica-zione al simposio: “Darwin l'evoluzione diun’IDEA”. Dall'inizio dell’anno abbiamo incon-trato questo “personaggio” nel nostro percorsodi scienze della terra, e ci ha affascinato con la

storia della sua vita, del suo viaggio e dellesue teorie. Abbiamo riflettuto sul percorsointrapreso, abbiamo scelto chi doveva esporree che cosa... e ora siamo qui, pronti perl’avventura. Francesco ha già pronta la sua pre-sentazione in Power Point, e gli espositorihanno “scaldato” la voce e stanno cercando disincronizzarsi affinché tutto proceda per il

meglio. L’agitazione è comune, ma incoraggian-doci a vicenda siamo riusciti a trasmettere ilnostro pensiero al pubblico presente. Alla finedi questa avventura, siamo contenti perl'impresa compiuta e al nostro “bagaglio” diDarwin abbiamo aggiunto tutte le nuove ideeraccolte dal confronto con i ragazzi della scuo-la media di Moglia.

Il simposio vissuto da protagonistaElena Daffini, Francesco Frignani

quelli del 20 speciale under 18.qxd:giornale 20 nov 2-09-2010 15:40 Pagina 2

3Può il battito d’ali di una farfalla in Australia

provocare un uragano dall’altra parte delmondo?

I giovani attori del corso di teatro del liceo classi-co “U. Foscolo” di Pavia hanno risposto a questadomanda da dieci milioni di dollari nel neo-ristrut-turato Teatro Volta con uno spettacolo divertentee interamente scritto e interpretato dai ragazzistessi, sotto la direzione artistica del regista MirkoRizzi, con l’intento di avvicinare noi comuni mor-tali alla scienza e alla matematica.Per arrivare alla spiegazione del fenomeno hannocreato una sorta di mondo astratto in cui esiste

solo un numero finito di anime che sostano inattesa della rinascita. Fra queste esistono leanime “mai nate” che pongono numerosi interro-gativi a quelle più “navigate”. Queste, non sapen-do come rispondere, mostrano loro scorci di vitaquotidiana divertenti, ma a volte anche amari.Peresempio, la vita di un individuo può essere feliceo infelice indipendentemente dal proprio cetosociale; o un invito a una festa universitaria puòcambiare la vita in bene o in male, sia che lo siapra, sia che lo si dimentichi in un libro. <<Comesi può prevedere come andrà la tua vita?>> <<Nonsi può: la vita è... Caos!>>. Qui entra in gioco la

teoria del pendolo caotico che funziona esatta-mente come le relazioni umane: Irene ama suo-nare il pianoforte, Giulia adora leggere, Elenagioca a tennis e Clara scia. Ma anche Alberto amasuonare, leggere, sciare e giocare a tennis... equindi chi sceglierà? Lui pende, attirato da quat-tro fronti diversi: forse chiederà di uscire a Ireneo a Giulia, a Elena o a Clara, o forse rimarràsospeso in attesa della scintilla, di quell’attrazio-ne che magicamente gli cambierà la vita.Infinite relazioni magnetiche esistono nelmondo. Ora alle anime non resta che rinascere escoprirle.

A qualcuno piace CaosRealizzato da: Corso di teatro del Liceo Classico “U. Foscolo” – Pavia Redazione a cura di: Mandirola Elisa, 4A LS, “T. Taramelli” – Pavia

Chiudi gli occhi… per vedere in tutti i sensi!Camilla Airoldi e Gionata De Stefanis, classe 3AC, laboratorio di giornalismo, ISIS “M. Curie” Tradate (Va) Redazione a cura di: Mandirola Elisa, 4A LS, "T. Taramelli" – Pavia

Avete mai pensato di assistere a una parti-ta di golf tra robot? Alcuni alunni dellascuola sperimentale Rinascita di Milano

hanno provato a realizzarla e ci sono riusciti consuccesso.Dopo alcune lezioni teoriche, con l'aiuto del loroinsegnante hanno costruito dei piccoli robot crea-ti con i lego e con l'utilizzo di alcuni sensori e altrimeccanismi. In questo modo hanno realizzato variandroidi capaci di lanciare palline, compiere movi-menti, ritrovare la strada di casa e altro ancora.In particolare, il robot cerca casa è stato in gradodi trovare la meta attraverso un semplice senso-re ottico che gli permetteva di raggiungere la

S i comincia con il tatto e si finisce conla vista, in questo percorso multisenso-riale ideato dalla classe seconda media

dell’Istituto Sperimentale “Rinascita” (Milano). Il progetto, protrattosi durante tutto l’annoscolastico, ha consentito ai ragazzi di amplia-

re le proprie conoscenze e di mettere in campovariegate capacità creative.

I ragazzi sono stati accompagnati nel camminoalla scoperta dei cinque sensi da dettagliateschede scientifiche, a cui poi essi hanno

aggiunto un “diario di bordo” con le proprieimpressioni. Al termine di questa esperienza,gli alunni hanno potuto rendersi conto dell’im-portanza della conoscenza sensibile, spessodata per scontata e quindi apprezzata soloquando se ne viene privati.

La robotica sportivadi Claudio Cavallaro 4C, Noemi Kaci 4B ISIS Marie Curie Tradate

postazione richiesta distinguendo il colore neroin cui doveva arrivare, dal colore più chiaro deglialtri luoghi.Inoltre questo automa è stato protagonista pernoi di un appassionante gara contro un suo simi-le in cui si sfidavano a trovare la destinazionesuperando vari ostacoli.Completavano questa famiglia di super atleti mec-canici anche il giocatore di bowling e gli staffetti-sti, tutti creati a regola d’arte da questi ingegneriprovetti. Insomma a Scienza Under 18 anche quest’annogiovani scienziati crescono, rendendo possibile unperfetto connubio tra robotica e sport.

Con i Lego costruiamo…un robot!“È bello vedere le cose che si muovono dasole!”. Questa è la considerazione con cui siapre l’intervista ai ragazzi della Scuola MediaQuintino di Vona-Speri (MI) che hanno messoin campo le conoscenze derivanti dalla loroprima passione: la tecnologia applicata allarobotica, per costruire il modello di un magaz-zino “intelligente” in grado di smistare lemerci costituite, in questo caso, da costruzio-ni di Lego. Colpisce, innanzitutto, la spontaneità con cui ipiccoli ingegneri illustrano le fasi della produ-zione e i componenti elettronici del prodottofinale, padroneggiando una terminologia spe-cifica sconosciuta ai più, senza renderseneconto.

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Molte persone hanno partecipato a questo even-to come spettatori e tutti hanno manifestato lapropria approvazione verso l’impegno e la pro-fessionalità dei ragazzi che si sono cimentati inquesta prova diventando per un giorno loro stes-si insegnanti.Alcuni degli “exhibit” più interessanti secondol’opinione pubblica sono stati“Il palloncino magico” e “Navigando con la I B”.Una nota “spaziale” alla manifestazione è statadata dai ragazzi del Liceo Scientifico “Luca DaPenne” che hanno mostrato il funzionamento diun telescopio solare; i partecipanti hanno potu-to osservare direttamente alcune protuberanze emacchie solari, quando il sole era presente.Gli alunni hanno evidenziato le loro impressioniriguardo la manifestazionee sono staticoncordi nell’af-fermare che le

Quest’anno il nostro Istituto ha aderito aduna manifestazione per la promozionedell’insegnamento delle scienze attraver-

so la sperimentazione sul campo.Gli alunni della scuola dell’infanzia, della prima-ria e della secondaria di primo e secondo gradosono stati invitati a preparare degli “exhibit”riguardanti i vari argomenti scientifici affrontatidurante il corso dell’anno scolastico.Ogni gruppo di ragazzi ha allestito il propriostand dove realizzare l’esperimento deciso.La manifestazione tenutasi il giorno 4 Maggio haavuto inizio alle ore nove e venti e si è conclusaalle ore diciotto e trenta; gli stand sono statiallestiti nel Chiostro di San Domenico, bellissimastruttura risalente al 1330.All’interno di ogni team i vari componenti sialternavano nella spiegazione dell’esperimentocoinvolgendo gli spettatori con domande e colpidi scena.

scienze apprese in questa maniera sono moltopiù interessanti e divertenti; attraverso la speri-mentazione essi si sentono più coinvolti e vicinia quella scienza che invece sui libri di scuolaappare così distante dal loro vissuto.La cosa che colpisce è l’entusiasmo e l’impegnoche i partecipanti hanno messo in campo perrealizzare tale evento. Queste manifestazionisono utili soprattutto per avvicinare noi studen-ti allo studio delle materie scientifiche facendo-ci capire che tutto quello che ci circonda, ilmondo in cui viviamo e la nostra vita sonogovernati da leggi matematiche e fisiche. Noi,veterani di questa scuola, ci auguriamo che que-ste attività continuino per noi e per i nostri suc-cessori.

La scienza diventadei ragazzi!Redazione a cura di: Le classi Terze dell’Istituto Comprensivo L. Ciulli Paratore

L’exhibit che ci ha maggiormente incuriosito einteressato è stato quello che hanno presentatoi ragazzi dell’istituto comprensivo di Reggiolo: il

tema proposto è l’infinito. Per rappresentarlo, viene uti-lizzato come simbolo un 8rovesciato, che fu adottato daJohn Wallis. Esso porta ad una dimensione che è possi-bile solo immaginare.Tale simbolo ha un’origine celtica perchè queste popola-zioni credevano nella reincarnazione quindi immaginava-no un ciclo di vita infinito.Per spiegarne il significato si utilizzano molto spesso deiparadossi come quello di Achille e la Tartaruga o quellodell’Albergo di Hilbert (per ulteriori informazioni o chia-rimenti su questi paradossi, è possibile visitare il giorna-le online www.tuttosu18.info.net).Esponendoci alcuni semplici esempi siamo inoltre riusci-ti a capire che un insieme infinito, come quello deinumeri naturali, può avere tanti elementi quanti un sot-toinsieme proprio come quello dei quadrati degli stessinumeri I ragazzi dell’exhibit hanno dato anche un valo-re filosofico e poetico a questo termine e l’hanno asso-ciato ad una poesia molto famosa del grande poetaGiacomo Leopardi: “L’Infinito” scritta nel 1820.Egli mentre si trovava nel giardino di casa, sul monteTabor, nelle Marche, vedeva davanti a sé una siepe checopriva la sua vista verso l’orizzonte...In quella situazione immaginò che oltre quell’ostacolo cifosse l’infinito…

Speciale

L’infinito tra matematica e poesiaGiorgio Sala, Gianmarco Rossi

IL GIORNALINO SCIENTIFICO DELLA SCUOLA BREDALABORATORIO POMERIDIANOA.S. 2009-2010

quelli del 20 speciale under 18.qxd:giornale 20 nov 2-09-2010 15:40 Pagina 4

Iragazzi delle classi 1A e 1B si sono uniti per realizza-re un progetto sull’acqua... Anzi non solo un proget-to! Sul loro banco ci sono tantissimi esperimenti tutti

realizzati nelle loro classi e tutti riguardanti l’acqua.Il primo mostrava le pulci d’acqua, chiamate ancheDafnie, che sono state catturatedalla superficie di un pozza d’acqua.Il secondo invece è un barattolo sottovuoto, riempito diterra, acqua e piante che sono poi cresciute autonoma-mente utilizzando solo le proprie risorse, cioè sfruttandola fotosintesi clorofiliana. Hanno inoltre ricreato un eco-sistema inserendo in una vasca per i pesci acqua, sab-bia, ghiaia, pianticelle, lumache di acqua dolce e microor-ganismi che tutti insieme hanno formato una specie dibiosfera in miniatura.

Il terzo esperimento mostra l’effetto dell’elettrolisi. Adesperimento finito si nota che l’idrogeno è il doppio del-l’ossigeno, confermando la formula H2O.Un altro esperimento è quello dei Triops, piccoli crostaceidell’era dei dinosauri, che vivono in pozze d’acqua calmae non fredda oppure se ridotti in cattività devono esseremantenuti in contenitori riempiti d’acqua distillata. Sonochiamati così perchè sono muniti di tre occhi: due perveder i predatori e l’ultimo, sottocutaneo, per vedere laluce. Le uova di questi strani animali sopravvivono ancheper mesi fuori dall’acqua.I bambini della Marie Curie mostrano anche altri esperi-menti che hanno testato su tre diversi tipi di acqua:acqua di stagno, acqua del Ticino e acqua potabile.Il grado di inquinamento dovuto ad animali è alto soprat-

tutto nello stagno, decresce

nel ticino e soprattutto nell’acqua potabile.L’inquinamento dovuto a nitrati, come fertilizzanti, è pre-sente maggiormente nel ticino e in quantità minoreanche nell’acqua potabile.Hanno inoltre analizzato i tre diversi tipi di acqua allaricerca di funghi e batteri non trovando nessun risultatoproccupante nell’acqua potabile, mentre le altre dueacque ne sono infestate. Anche nell’aria che respiriamone sono presenti di vari tipi. Come ultimo esperimentohanno analizzato quanti batteri e funghi si depositanosulle nostre mani ogni giorno maneggiando oggetti diogni tipo ed è risultato che il luogo dove sono maggior-mente presenti sono proprio le nostre mani!Dopo questa shoccante verità aspettiamo che questibambini diventino i nuovi scienziati di domani e che cisalvino da tutti i funghi e i batteri che ci possono attac-

care in futuro.

Dentro l’Acqua! Exhibit realizzato da: 1A,1B - I.C. “Marie Curie” San Martino Siccomario- PaviaRedazione a cura di: Carola Torriani, Cristina Costanda 2BB ITIS G. Cardano- Pavia

5quelli del 20 speciale under 18.qxd:giornale 20 nov 2-09-2010 15:40 Pagina 5

Quest’anno Come creare un’essenza o una saponetta profumata in casa?Ce lo dicono alcune studentesse dell’ITIS M. Curie di Milano, specializ-zate nella produzione di creme e saponi ricavati dalla lavorazione di fiori

ed erbe che coltivano nell’orto della scuola.Attraverso un semplice processo di macerazione, filtrazione e scolatura, l’olioessenziale ricavato dai petali e dalle foglie essiccati chiamato “olei-to" (pochissimo in confronto alla quantità di materiale utilizzato!) viene aggiun-to a saponi e creme per dare profumo e beneficio; infatti grazie agli estratti diCalendula e Lavanda si riescono a creare creme antirughe, per pelli screpolate oaddirittura balsami e sciroppi ricchi di principi attivi e curativi eccezionali. Purtroppo le ragazze non possono mettere in commercio questi prodotti, perciòli utilizzano esclusivamente per uso personale… ma vi assicuriamo che dopo laprova delle loro creme, la nostra pelle è rimasta profumata, morbida e setosa pertutto il resto della giornata!

Per ulteriori informazioni www.itiscurie.it

Come creare un’essenza o unasaponetta profumataITIS M. Curie di Milano

Speciale

quelli del 20 speciale under 18.qxd:giornale 20 nov 2-09-2010 15:41 Pagina 6

“Datemi una leva e solleverò ilmondo”, diceva Archiemede, equesta antica frase è stata ripro-

posta nella manifestazione scienza under 18che si è tenuta nel 5,6 e 7 maggio a Milano,il cui motto è stato “Gira, tira solleva …. Stop”dalla scuola media King di Masate.La manifestazione ha messo in scena varistand, in cui i ragazzi hanno mostrato al pub-blico i loro progetti, in merito alla robotica,all’eruzione dei vulcani e ad atri argomenti diambito scientifico, da loro stessi realizzati gra-zie all’aiuto degli insegnanti. I ragazzi delle scuole elementari e mediehanno messo inscena i loro progetti, e fra iventiquattro presenti alcuni hanno attiratol’attenzione dei visitatori grazie alla grandevarietà degli argomenti analizzati.Di grande attualità è lo stand sulle energie rin-novabili, in cui i ragazzi hanno mostrato il fun-zionamento delle macchine a idrogeno. È stato infatti mostrato come fosse possibileridurre l’impatto ambientale a causa dell’in-quinamento facendo ricorso a macchine chepermettono la scissione dell’idrogeno dall’os-sigeno nell’acqua. Inoltre è stato anche spie-

gato il funzionamento di impianti fotovoltaicie elettrici in cui si riesce a ricavare energiagrazie all’utilizzo di questi sistemi. Questeproposte hanno così permesso di mostrare aigiovani le innovate forme di energia rinnova-bile che permetterebbero anche in Italia i tassidi inquinamento, purtroppo ancora molto ele-vati in Italia e ridotti invece negli altri paesieuropei grazie all’utilizzo di pannelli o centra-li idroelettriche e termoelettriche.In altri stand invece i ragazzi hanno mostratocome fosse possibile utilizzare meccanismimolto semplici basati sull’uso di diversi byteper programmare elettronicamente i trasportidi merci in ambito aziendale, grazie all’utiliz-zo di motori e input elettronici completamen-te computerizzati.In un altro invece è stato mostrato come, gra-zie all’utilizzo di strumenti molto semplici, fracui leve realizzate con pezzi di legno, fili e deipiccoli pesi denominati mobiles, sia possibilecreare degli edifici in cui si possano utilizzarequesti meccanismi.L’istituto sperimentale Rinascita ha inveceideato un gioco a quiz a cui sono stati affian-cato delle attività ludiche in cui i visitatori

hanno potuto sperimentare dei giochi in cuihanno potuto divertirsi imparando così leleggi di Pitagora e le sue scoperte.Questi sono solo alcuni dei molteplici, vari einteressanti stand che sono stati presentati ivari esperimenti e progetti che le scuolehanno realizzato grazie all’iuto degli insegnan-ti. Tutta la mostra è all’insegna di un Nuovomodo di conoscere in cui al solito modo diconoscere basato su un insegnamento nozio-nistico e pedante si è sostituito un nuovomodo di conoscere divertente e appassionan-te che stimola l’inventiva e le capacità dei gio-vani, i futuri cittadini del domani.

Gira, tira solleva …. StopLe idee dei giovani diventano progettidi Federico Bionda IV AP laboratorio di giornalismo, ISIS “M. Curie” Tradate (Va)

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Una scuola a tutto riciclo

Ecoscuole in rete Exhibit realizzato da: 1AG, 2GG, 1DG, 2DG, 1EG, 2EG, 3EG, ISS “A. Volta” - PaviaRedazione a cura di: Alice Martina Sedilesu, 1CS “A. Cairoli” - Pavia

Una scuola a tutto riciclo. Alcune classidell’Istituto Volta di Pavia hanno ricavatodalle batterie elettriche piombo successi-

vamente fuso e lavorato per ottenere varie forme.Il piombo liquido è stato immerso in una pentolapiena di acqua calda, e si è osservato come ilmetallo si deposita sul fondo creando una patina;se invece il piombo viene versato in una pentola diacqua fredda si nota che rimane a galla e acquistauna forma spugnosa. Gli studenti si sono poicimentati nel creare “un’opera d’arte” con il piom-bo in forma spugnosa: un disegno su un cartonci-no nero. Il piombo fuso in un pentolino bucato sulfondo, è stato fatto colare sul cartoncino creandoforme artistiche. Nell’exhibit gli studenti hanno rea-lizzato un’altra attività molto divertente: un giocodell’oca costruito interamente con materiali ricicla-ti come plastica e carta.

La classe 1CL dell’istituto “A. Volta” durante questa manife-stazione si occupa di un tema che è purtroppo divenuto diattualità a causa di spiacevoli episodi riguardanti i traffici

aerei: i vulcani. Tolti dal contesto abituale incui si trovano questiparticolari monti vengo-no rappresentati nellostand in tutte le lorodiverse forme (esplosivi,effusivi, lineari, hot spote estinti) mediantel’utilizzo di scatole discarpe e cartapesta. Ilprogetto si presenta parti-colarmente interessantein quanto la rappresenta-zione è vista in due pro-spettive diverse: una che

raffigura il vulcano all’interno del suo paesaggio naturale e l’altrache ce ne mostra le componenti più interne in sezione. Geoart, ovvero l’arte del rappresentare la Terra, è un progetto cheè nato quasi per caso,in una giornata dineve durante la qualei pochi alunni presentisi sono appassionati aquesta realtà grazie aun documentario inDVD. Un modo davve-ro creativo di passareil tempo!

Alla scoperta dell’anima dei vulcaniExhibit realizzato da:1CL IS “A. Volta” - PaviaArticolo a cura di: Crepaldi Marco, Ghisi Angelo, Indimberge Daniel3BI ITIS “G.Cardano” - Pavia

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ConoScienza...UNDER 18 Redazione a cura di: Anelli Cinzia, 4BT, IPSS “Cossa” - Pavia

L’utile e il dilettevole; ma nonsolo: divertimento, conoscen-za, interazione. Di cosa si trat-

ta? Di Scienza Under 18, fiera che per ilsettimo anno consecutivo ha luogo nelloggiato del Castello di Pavia. Per tregiorni, dal 5 al 7 maggio, studenti diogni età, dalle elementari alle superio-ri, hanno l'occasione di dimostrare leproprie conoscenze, di approfondirenella pratica argomenti studiati sui ban-chi di scuola. All'ingresso, i ragazzi del-l'accoglienza, in divisa, sorridenti edisponibili, accolgono i visitatori,dando loro informazioni e indicazio-ni.Quindi si arriva alla fiera vera e pro-pria. Si trova di tutto: dagli esperimen-ti chimici, elettronici, culinari a mostred'arte, ogni aspetto della vita oggi èvisto attraverso occhio scientifico. In

una piacevole passeggiata al Castello,tra bolle di sapone, quadri e musica, ivisitatori, studenti e non, interagisconocon gli espositori, dimostrando interes-se e voglia di imparare. Insieme a loro,i ragazzi della redazione lavorano allarealizzazione di un giornale e, intervi-stando i singoli espositori, i loro inse-gnanti, i visitatori, tutti coloro che inqualche modo hanno dato il loro contri-buto, fotografando momenti ed espe-rienze, danno una testimonianza in piùdell'evento, partecipandovi quindianch'essi in modo attivo. Il risultato èun'esperienza che unisce, diverte, inte-ressa, stimola e gratifica, che dà sod-disfazione a tutti, un incentivo adimpegnarsi, un ricordo piace-vole che verrà conservatonel tempo.

Il magazzino del futuroLa robotizzazione in età industriale,il futuro della nuova industria

Scuola Quintino di Vona Speri classe 3hArticolo a cura di: Federico Bionda IV AP laboratorio di giornalismo, ISIS “M. Curie”Tradate (Va)

Iragazzi della terza media dell’istituto Quintino di Vona Speri hannoprogettato un sistema automatizzato e robotizzato su un modernomeccanismo di carico e scarico di merci nei magazzini. L’intero

apparato si basa su input elettronici che vengono azionati tramite uncomputer, che è collegato attraverso l’interfaccia a sensori ottici, tat-tili e a dei motori che azionano i meccanismi. Tutto inizia con un rico-noscimento tramite dei sensori ottici del tipo di merce, che viene tra-sportato attraverso un carrello ad un braccio meccanico, che partendoautomaticamente posiziona il prodotto sulla prima postazione liberatra le sette presenti. Il movimento di scarico viene sempre azionatomediante il computer che seleziona la merce sollevata dal braccio eriposizionata sul carrello. L’oggetto viene poi prelevati dai ragazzi e ilciclo rincomincia ogni qualvolta lo si desideri. L’intero impianto è statorealizzato con dei Lego e con dei sistemi di lettura di codici, in cuidiversi byte corrispondono a input diversi. Il sistema di simulazione dimagazzino robotico è stato chiamato Molly in onore del professore cheha coordinato il lavoro di progettazione e ne ha contribuito alla realiz-zazione. I ragazzi hanno illustrato il funzionamento del sistema inmodo esauriente e l’intera realizzazione risulta essere molto comples-sa ma anche innovativa per un possibi-le utilizzo in ambito aziendale. Le infor-mazioni sul progetto si possono tro-vare sul sito della loroscuola.

Speciale

Il peperoncino: la droga dei poveriExhibit realizzato da:2ODB, 2ODA, 2EL, 1ODB, 2E, 1MTD, 2TB, 2EL IPSIA “Cremona” - Pavia 1DB, 1FB, 1EB ITIS “G. Cardano” - Pavia Articolo a cura di: Mandirola Elisa 4A LS “T. Taramelli” - Pavia

Quest’anno alcuni ragazzi stranieri degli isti-tuti IPSIA “Cremona” e ITIS “Cardano” diPavia si sonoriuniti sotto un’unica bandie-

ra, un filo conduttore che congiunge tutti i loropaesi d’origine: il peperoncino. Dall'Egitto allaPolonia, dalla Bulgaria all'India, dalla Romania aSanto Domingo, dal Senegal al Pakistan, il pepe-roncino è la spezia più usata al mondo.Il peperon-cino è stato denominato “la droga dei poveri” per-ché dal XV sec in poi, a differenza di quelle orien-tali in voga allora, è stata la spezia più convenien-te e più facilmente coltivabile. Infatti, dopol’importazione dal nuovo continente a opera diCristoforo Colombo, questa spezia si diffuse rapi-damente in Europa, in Asia e in Africa per poi tor-nare nella sua terra d’origine e diventarel’ingrediente base di tutta la cucina Sud-Americana.

C’è chi lo chiama “sua maestà il peperoncino”... Macome mai tanta popolarità? I ragazzi ci spiegano che oltre ad essere un alimen-to gustoso e stuzzicante è anche un efficace anti-batterico e un robusto corroborante ricco di vita-mina C, che ha aiutato l’uomo a superare il diffici-le esame della selezione naturale e che continuaad aiutare uccelli di ogni tipo nel cambio del piu-maggio; tutto ciò grazie a una sostanza chimicachiamata Capsaicina che è anche in grado diingannare i termorecettori situati all’interno dellanostra bocca provocando una piacevole sensazio-ne di calore, ad alcuni, o una sensazione di fortee sgradevole bruciore ad altri. Il “bruciore” è statooggetto di studi di un importante chimico statuni-tense, Wilbur Scoville, che ha creato una scala –

scala Scoville – che attraverso il S.O.T. (ScovilleOrganoleptic Test) misura la “piccantezza” degli ali-menti. Ma il peperoncino ha anche altri mille usi.Per esempio viene ancora usato nell'ippica: appli-cato sulle zampe del cavallo garantisce massimeprestazioni. Oppure è famoso lo spray al peperon-cino, utilizzato in polizia, il quale, avendo unaaltissima concentrazione di Capsaicina, è assaiurticante. Ma attenzione: se ingerita la capsaicinapura può provocare gravi danni. Addirittura, 15grammi di questa sostanza possono causare lamorte in un individuo di 70 Kg essendo prima inclassifica nella scala Scoville: 16 milioni di gradiScoville. Provate anche voi a macinare del pepe-roncino sulla vostra pasta al pomodoro ma...attenzione a non “scottarvi”!

Il giornale dell’Agenzia dei Ragazzi

Redazione centrale: Agenzia dei ragazzi, Alzaia Naviglio Pavese 78/3 - 20142 Milano, Tel. 02 54178247, Fax 02 54178222, E-mail: [email protected]

www.agenziadeiragazzi.netEditore: Arciragazzi Comitato Milanese, Via Adige,11 - 20135 Milano

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