La madre Chiesa desidera ardentemente che a quella piena, … · 2014-10-05 · Sembra: buona,...

29
La madre Chiesa desidera ardentemente che tutti i fedeli vengano guidati a quella piena, consapevole e attiva partecipazione delle celebrazioni liturgiche, che è richiesta dalla natura stessa della liturgia e alla quale il popolo cristiano, “stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo di acquisto” (1 Pt), ha diritto e dovere in forza del Battesimo. (Sacrosanctum Concilium 14) giovedì 20 ottobre 11

Transcript of La madre Chiesa desidera ardentemente che a quella piena, … · 2014-10-05 · Sembra: buona,...

La madre Chiesa desidera ardentemente che tutti i fedeli vengano guidati

a quella piena, consapevole e attiva partecipazione delle celebrazioni liturgiche,

che è richiesta dalla natura stessa della liturgia e alla quale il popolo cristiano,

“stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo di acquisto” (1 Pt),

ha diritto e dovere in forza del Battesimo.(Sacrosanctum Concilium 14)

giovedì 20 ottobre 11

Catechesi liturgiche“L’uomo è tale se è in relazione”

12 ottobre 2011

giovedì 20 ottobre 11

PremessaSe la Liturgia è strumento con cui

Dio opera la nostra salvezza,

realizza la nostra santificazione,

riflettendo su chi è l’uomo possiamo capire meglio che cos’è la Liturgia.

giovedì 20 ottobre 11

LA PERSONA È CREATASINGOLARMENTE DA DIO Conc Lat IV

il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente,

IN RELAZIONE, col suo creatore e con la donna (con gli altri )Gen 2,7.

LA MODALITÀ CON LA QUALE DIO CREA L’UOMO E LA DONNA,

È DI RELAZIONE!

La Gloria di Dio è l’uomo Vivente

e la vita dell’uomo è la Conoscenza di Dio,

S. Ireneo 1,IV,20,7

Ma nella relazione

CI HA CREATI conformi all'immagine del Figlio suo,

perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; Rm 8,29.

giovedì 20 ottobre 11

Nessun branco di scimmie ha mai prodotto religione o cultura

PERCHE’ PORTA IN SÉ UN “qualcosa”CHE LO FA DIVERSO:Il desiderio di sapere chi è, perché vive e perché muore

FRA TUTTI I VIVENTI, SOLO L’UOMO HA L’ESIGENZA DI UNA QUALCHE RELAZIONE

con l’AltroPERCHÉ CONSAPEVOLE DELL’ANGOSCIA DELLA MORTE!

nell’uomo vi è infatti una realtà che non lo lascia tranquillo, anche se vuole soffocarla

(soprattutto quando vorrebbe essere solo un ANIMALE)

giovedì 20 ottobre 11

e non dimentichiamoci che Dio è RELAZIONE in se stesso …

è TRINITA’

giovedì 20 ottobre 11

Il rifiuto della RELAZIONE sconvolge il dinamismo spirituale, psicologico e biologico

della Persona umana

Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi;

L’UOMO PERO’ RIFIUTA LA RELAZIONE

(peccato originale)

Il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: Dove sei?

Rispose: Ho udito il tuo passo nel

giardino: ho avuto paura, perché

Sembra: buona, gradita, desiderabile per essere, come Dio. Gn 3,6.

Ha in lui l’illusione di poter essere se stesso senza la relazione con il suo creatore o DI ESSERE COME DIO

giovedì 20 ottobre 11

CON IL PECCATO ORIGINALE ci sono anche delle conseguenze:

E ACCUSA

SEMPRE GLI ALTRI NEL BISOGNO DI TROVARE

UN CAPRO ESPIATORIO ENEL TENTATIVO

DI GIUSTIFICARE SE STESSO:

L’IMMAGINE DI DIO come “TRINITA’ D’AMORE”

Nella quale siamo stati creati,non “sparisce” ma viene

“oscurata” nel nostro cuore

chiuso alla carità di Dio, la Relazione viene interrotta,

l’uomo si “incentra”, si “curva”, su se stesso Lc 13,10-16.

E L’UOMO VIVE “DIMEZZATO”Diavolo ( colui che divide)

giovedì 20 ottobre 11

nel fuoco dei nostri sentimenti che ci infiammano o ci mandano in depressione

1Re19,11-12.

Nel vento delle nostre attività, nel nostro correre

impetuoso,nel terremoto o vulcano delle nostre idee, nelle nostre chiacchiere o idealismi,

PER EVITARE LA RELAZIONE L’ “UOMO DIMEZZATO” CERCA LA REALIZZAZIONE DI SÉ

NELLE SUE CAPACITÀ o FUORI DI SE.

MA IL SIGNORE e la persona Umana non sono qui.

giovedì 20 ottobre 11

Anche se l’uomo evita la relazione rimangono due realtà da cui non può “scappare”

Dopo il peccato Dio “ fece all’uomo e alla donna tuniche di

pelli e li vestì” Gn3,21.

1. Il Signore, tuttavia, conserva

sempre la sua tenerezza

Sal 144,9.

2. L’uomo non può eliminare la NECESSITA’ DI RELAZIONE

che è la natura stessa del suo cuore

giovedì 20 ottobre 11

lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili,

1Rm 8,26

La NECESSITA’ DI RELAZIONE con l’Altro

si manifesta in un dialogo

che è la preghiera.

Solo l’uomo prega.

LA PREGHIERA È RELAZIONE

giovedì 20 ottobre 11

Chi sono i due “soggetti” che pregano?

Chi vuoi conoscere?

Dio e l’uomo

Vorrei conoscere Te per conoscere me,

Vorrei conoscere me per conoscere Te. S. Agostino, Sol 2,1,7; 2,1,1..

giovedì 20 ottobre 11

I soggett

i in re

lazione s

ono molto

diversil’Altro,

Dio:Abita una Luce

inaccessibile1 Tm 6,16; Gv 1,18. L’UOMO:

È un

abisso e un baratro il suo cuore

Sl 63,7; Ger 17,9-10.

La natura umana non è sanain quanto non vede per cecità

ciò che deve fareo non l’adempie per debilità,

sicché l’uomo non fa quello che vorrebbe,S. Agostino, Perf Giust dell’uomo, 2.1.

giovedì 20 ottobre 11

COME E’ POSSIBILE UNA RELAZIONE TRA DUE “DIVERSITÀ”.

LA SOLUZIONE È GIÀ PROSPETTATA E ATTUATA NEL :

SIGNORE GESÙ,

fa l’uomo figlio di Dio Gal 4,6,

capace di relazione Rm 8,16.

SANTO SPIRITO Gv 14,16-20

E... per mezzo del

Dio e uomo: Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del

Padre, lui lo ha rivelato, Gv 1,18.

Il verbo di Dio abito nell’uomo e divenne Figlio

dell’uomo per abituare l’uomo ad accogliere Dio

(S.Ireneo)

giovedì 20 ottobre 11

Catechesi liturgiche“Differenza tra senso religioso

e fede cristiana”12 ottobre 2011

giovedì 20 ottobre 11

PremessaLa Liturgia è considerata sempre di più,

specialmente dalle nuove generazioni, come una Cerimonia, un Culto, una serie di riti che forse andavano bene per altri tempi, che all’uomo d’oggi non dicono più nulla. Dicono solo la noia di dover sottostare per un lasso di tempo più o meno breve, a

una cerimonia che fa parte della cultura religiosa cristiana alla quale siamo ancora legati più per un “sentimento” di tradizione culturale che per altro.

Questo perché siamo abituati a pensare che la vita cristiana è una

Se fosse semplicemente una “religione”, una delle tante…

ne possiamo fare a meno, o possiamo assumere altre pratiche religiose

giovedì 20 ottobre 11

È Civiltà (Cultura)Religioneprodotto e recepito, a livello umano

tutto è limitato e soggettivo:

Religione: fornisce una gratificazione soggettiva al bisognodi relazione.

Cultura: fornisce una certa

sicurezza sociale ai limiti dell’uomo.

Tutto quanto l’uomo produce:

Il senso religiososcaturisce dalla NECESSITA’ DI RELAZIONE

Perciò:

chi viene dalla terra,

appartiene alla terra e parla della terra. Gv

3,31. giovedì 20 ottobre 11

L’uomo deve imparare a conoscere se stesso,

se non vuol cadere nell’illusione di essere un “mondo” a séin collisione con altri “mondi” senza RELAZIONE.

e distinguere il senso religioso dal dono della FEDE

giovedì 20 ottobre 11

L’uomo nasce in un ambiente

IO

Accoglie delle credenze

Struttura unFa delle

esperienze

al di fuori della sua esperienza non può affermare né negare nulla.

Assume dei valori

IL SENSO RELIGIOSO DERIVA DAL FATTO CHE

E’ prigioniero delle sue

limitazioni e della sua esperienza

giovedì 20 ottobre 11

L'uomo naturale non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, 1 Cor 2,14. Il cristianeimo “religione assurda”

se uno non nasce da acqua e da Spirito,

non può entrare nel regno di Dio:

Gv 3,5.

l’uomo, con il solo senso religioso,

Dio ha messo la nozione di eternità nel loro cuore,

senza però che gli uomini possano capire l’opera compiuta da Dio fino in fondo

Qoèlet 3,11

non può conoscere né l’Altro

ne se stesso.

Testo

giovedì 20 ottobre 11

Il SENSO RELIGIOSO è insito nell’uomo, fa parte della sua natura; quindi in sé è valido e

insopprimibile. Ma nello sviluppo concreto viene deformato perché non posso costruire io quanto possiede l’Altro.

La FEDE - che è Potenza di Dio - è la realtà che possiede l’Altro e che dovrebbe completare, modificare, trasformare ciò che io penso di me stesso e

dell’Altro. E’ nell’accoglienza del dono dell’Altro e della conoscenza che mi viene donata che io posso completare me stesso e dare senso e contenuto al

mio desiderio religioso e crescere nella verità!

Chi mai ha potuto conoscere il pensiero

del Signore? O chi mai

è stato suo consigliere?

Rm 11,34.

giovedì 20 ottobre 11

è una realtà che ci viene donata

come conoscenza e come potenza di realizzazione dell’uomo. E’ Dio che ci rivela se stesso per completare la nostra

conoscenza e la nostra realtà

Piacque a Dio nella sua bontà e sapienza rivelare se stesso e manifestare il mistero della sua volontà;

nello Spirito Santo gli uomini hanno accesso al Padre e sono resi partecipi della natura divina

( Dei Verbum)

LA FEDE CRISTIANA

giovedì 20 ottobre 11

Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l'uomo sulla terra e da un'estremità dei cieli all'altra, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa?

Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l'hai udita tu, e che rimanesse vivo? O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a un'altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e grandi terrori, come fece per voi il Signore vostro Dio in Egitto, sotto i vostri occhi?

Deut 4,32-34.

NELLA BIBBIAnon è l’uomo che cerca Dio ma è Dio che cerca l’uomo.

giovedì 20 ottobre 11

A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né

da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.

Gv 1,12

LA BIBBIARivela anche chi è l’uomo

giovedì 20 ottobre 11

sinagoghe di Damasco al fine di essere autorizzato a

condurre in catene a Gerusalemme uomini e

donne, seguaci della dottrina di Cristo, che avesse trovati

ALL'IMPROVVISO LO AVVOLSE UNA LUCE DAL CIELO, Atti 9,1-3.

E avvenne che, mentre era in viaggio

e stava per avvicinarsi a Damasco,

Anche noi cristiani rischiamo di vivere la nostra fede, soprattutto nella liturgia, solo con “senso religioso”.

Quando cioè la viviamo solo partendo dalle nostre capacità, esperienze, “gusti” soggettivi, emozioni…

Saulo frattanto, sempre fremente minaccia e strage contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le

Abbiamo bisogno di fare, o meglio, di lasciarci fare come S.Paolo che di SENSO RELIGIOSO NE AVEVA “DA VENDERE”

giovedì 20 ottobre 11

per essere trovati in lui, non con una nostra giustizia derivante dalla legge: (senso religioso)ma con quella che deriva dalla fede in Cristo, cioè con la giustizia che deriva da Dio, basata sulla FEDE, Fil 3,9.

LA QUALE È LA POTENZA DI DIO, OPERANTE IN NOI.

È NECESSARIO CHE IL NOSTRO IO RELIGIOSO VENGA

“BUTTATO GIU’ DA CAVALLO”

giovedì 20 ottobre 11

DI CONSEGUENZA: LA FEDE

prepara a Lui non l’orecchio ma il “cuore”S. Bernardo. perché Lui è la

forma di tutto, non fabbricata

da alcuno, S. Agostino, sermo 264,4.

viviamo di Lui, ci lasciamo

formare da Lui,

OLTRE AD ESSERE DONO E’ SCELTA:

QUANTO DIO VEDE,

TU CREDILO,

S. Ago. Sal 36, s.2.2.

e quello che siamo

nel Signore Gesù

tra l’esperienzada noi acquisita:il nostro IO religioso

giovedì 20 ottobre 11

LA SCELTA E’ DOPPIA

RELAZIONE CON IL SIGNORE GESÙ CHE:Questa “ginnastica” dello spirito ha il fine della

1. Lasciarci “buttare giù da cavallo” cioè “lasciarci svuotare” passando per il deserto dei nostri limiti e “dissociarci dal senso religioso”. Solo chi è “vuoto” infatti può divenire recettivo

RISTABILISCE L’UOMO NELLA DIGNITÀ PERDUTA E GLI DONA LA SPERANZA DELLA RISURREZIONE,

mercoledì, 2 sett di pasqua; Ef 1,3-23; 2,1-10..

Dio è la gloria dell’uomo e l’uomo è il ricettacolo

dell’operazione di Dio, di tutta la sua sapienza e potenza.

S.Ireneo

2. Lasciarci riempire dalla grazia di Dio per usare il dono della fede.

giovedì 20 ottobre 11

IN SINTESIL’uomo è stato creato nel mistero di Dio: uno e trino

L’uomo ha rifiutato la relazione con Dio

Gesù “svuotò” se stesso …apparso in forma umana umiliò se stesso Fil 2,7-8

Dio è fedele:

opera nella storia dell’uomo ed inizia la rivelazione di se stesso con la storia del popolo di Israele

RESURREZIONE MORTE

CHIESA

Il Signore Gesù ci rende capaci di conoscere il mistero di Dio e di noi stessi nella nostra vita, nella nostra storia.

INCARNAZIONE

L’uomo diventa il “ricettacolo” della gloria di Dio e grida di nuovo: “Abba, Padre!”

Liturgiagiovedì 20 ottobre 11