La guerra del Peloponneso - mcurie.edu.it · 429 a.C.: anche Pericle muore di peste e gli succede...

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Dopo le guerre greco-persiane … La guerra del Peloponneso

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Dopo le guerre greco-persiane …

La guerra del Peloponneso

478 404461 431

Pentecontetia

Età di Pericle

Guerra del Peloponneso

- PENTECONTETÍA = cinquantennio di pace ininterrotta (478 a.C. – 431 a.C.)

- ETÀ DI PERICLE (461 a.C. – 431 a.C.)

- GUERRA DEL PELOPONNESO (431 a.C. – 404 a.C.)

La Grecia dopo le guerre persiane …

La Pentecontetia

Cinquantennio di pace ininterrotta, suddivisa in 3 PERIODI, ciascuno governato da

un autorevole stratega

1) periodo di Temistocle (478-470)

2) periodo di Cimone (470-461)

3) periodo di Pericle (461-431)

Si afferma la supremazia di Atene

TEMISTOCLE: la lega Delio-Attica

477 a.C.: costituzione della lega navale da parte delle città ioniche sotto la guida di Atene, per la

difesa comune contro il nemico persiano

La Lega era governata da un Consiglio che si riuniva annualmente

Il tesoro delle lega, costituito dai tributi versati dagli alleati, venne depositato a Delo, un’isola del

mar Egeo, sacra ad Apollo. Per questo fu chiamata LEGA DI DELO o DELIO-ATTICA

Gli alleati poteva mostrare fedeltà alla lega in 2 modi:

1) intervenire in caso di necessità per la difesa comune fornendo contingenti militari

2) pagando un tributo la cui riscossione era affidata ad Atene

La città di Atene non aveva un ruolo preminente, ma dal momento che molte città optarono per il

pagamento del tributo, automaticamente favorirono il loro assoggettamento al potere di chi

riscuoteva quel tributo (= cioè ad Atene)

Oltre alla lega Delio-attica,estisteva già la Lega peloponnesiaca = alleanza militare costituitasi verso la metà del VI secolo a.C. tra

le póleis del Peloponneso, con a capo Sparta alla quale spettava il comando in guerra e la presidenza dell'assemblea degli alleati, che

erano tenute all'invio di contingenti militari. A differenza della successiva Lega delio-attica, costituitasi intorno ad Atene, la lega

peloponnesiaca non prevedeva il versamento di alcun tributo da parte degli alleati alla città egemone.

L’ascesa di Atene Temistocle, arconte nel 493 a.C. teme l’attacco di Sparta

per questo ordina di fortificare il porto del Pireo e fece costruire le

“lunghe mure”, da Atene al porto

Inizio di un periodo di raffreddamento dei rapporti fra Atene e Sparta

Nel frattempo ad Atene si formano due partiti:

1) quello moderato (aristocratici e contadini), favorevole alla pace e a una politica di equilibrio con gli altri Stati

2) quello radicale (popolo, demos) per l’egemonia marittima e l’espansione verso la Persia e le altre città della Grecia

politica aspre tra queste due fazioni

Inizialmente si impone il partito MODETATO con Aristide prima

e Cimone in seguito

Cimone verrà poi ostracizzato nel 461 a.C.

Temistocle fu mandato in esilio e si rifugiò in Persia dove fu accolto amichevolmente e dove morì.

CIMONE (470-461 a.C.)

Era deciso a contrastare il nemico di sempre di Atene, cioè i PERSIANI

nel 468 a.C. in Asia minore l’esercito della lega di Delo, guidata da Cimone, sconfisse i Persiani in

una duplice battaglia, per terra e per mare.

Riprese le trattative di collaborazione con Sparta

Questa collaborazione però fu interrotta quando qualche anno dopo Sparta, dopo aver chiamato in

aiuto Atene per contrastare una ribellione degli Iloti, liquidò malamente i contingenti ateniesi,

poiché le operazioni andavano per le lunghe e le spese per mantenere l’esercito alleato stavano

diventando troppo gravose.

Ne approfittò il partito radicale, che fece condannare Cimone all’esilio, ostracizzandolo.

PERICLE (461-431 a.C.)

Il potere nel 461 a.C. passò allora a PERICLE, che avrebbe poi governato per 30 anni.

RIFORME:

Politica interna

Rafforzamento della componente popolare all’intero dello stato:

trasferisce i poteri all’Assemblea, a cui poteva partecipare il popolo, togliendoli all’Areopago

Corresponsione di un’indennità per le cariche pubbliche

Le magistrature furono sorteggiate tra tutti i cittadini per assicurare meglio la parità di diritti

451 a.C. legge che limitava la cittadinanza solo a chi aveva ENTRAMBI i genitori ateniesi

(= per cui partecipazione comunque limitata)

Obbligo di “liturgia”, ossia di sovvenzionare attività di pubblico interesse, da parte dei cittadini più benestanti

Ingenti e monumentali opere edilizie: ricostruzione dell’Acropoli, distrutta dai Persiani; costruzione del Partenone, il più grande tempio del mondo greco

Apogeo della vita culturale e sociale (Erodoto, Anassagora, Sofocle, ecc. + il maggior artista del tempo Fidia)

Politica estera

449 a.C. = pace di Callia fine della guerra con la Persia

La Persia riconobbe l’autonomia delle città greche sulle coste asiatiche.

Atene accettò la riconquista persiana sull’Egitto (che si era ribellato alla Persia e aveva chiesto l’intervento di Atene, che aveva però registrato una dura sconfitta) e su Cipro, che Cimone a suo tempo aveva provato a sottrarre ai Persiani.

Perseguimento di una politica estera con finalità imperialistiche

Promozione e divulgazione del regime democratico anche presso le città alleate

Fece trasferire il tesoro della lega di Delo ad Atene

Non fece più convocare il consiglio della lega, ma tutte le decisioni venivano prese dall’assemblea ateniese

Proibì alle città alleate di coniare monete e impose l’adozione della DRACMA come moneta comune

Inviò molti cittadini ateniesi come coloni (o «cleruchi») nelle città alleate a cui assegnò terreni da coltivare

Per tutti questi motivi presto nacquero episodi di ribellione da parte delle città alleate con Atene

La guerra del Peloponneso431-404 a.C.

CAUSE

In seguito ad alcune riforme di Pericle, legate alla politica estera, crebbe il malcontento dellecittà alleate con Atene, che era diventata per ovvi motivi una sorta di città-tiranno

Nacquero episodi di ribellione che furono stroncati con durezza

Nel conflitto tra Corinto (alleata di Sparta) e Corfù, Atene era intervenuta a favore diquest’ultima

Aveva preteso che la città di Potidea, alleata di Atene, ma colonia di Corinto, troncasse irapporti con la madrepatria

Pericle, attraverso un decreto, aveva fatto escludere Megara, alleata di Sparta, dai porti dellalega delio-attica

Quando Sparta chiese ad Atene di ritirare il decreto, la risposta fu un chiaro e decisivorifiuto

SCOPPIÒ QUINDI LA GUERRA, che durò più di 25 anni

La guerra del Peloponneso

Due fasi della guerra:

1) PRIMA FASE 431-421 a.C

431 a.C.: inizia il conflitto fra Atene e Sparta e i rispettivi alleati

Sparta aveva la supremazia terrestre, Atene quella navale

Sparta invade l’Attica e la devasta: la popolazione contadina si rifugia dentro le mura di Atene

430 a.C.: un’epidemia di peste decima la popolazione di Atene, che viveva in condizioni igieniche precarie.

Muoiono moltissimi ateniesi.

429 a.C.: anche Pericle muore di peste e gli succede Cleone, che appartiene allo stesso partito politico di Pericle e che è fautore della guerra ad oltranza

Negli anni seguenti le operazioni militari si prolungano senza eventi decisivi: ogni anno Sparta saccheggia la campagna attica e poi si ritira, mentre Atene conserva il dominio sul mare.

425 a.C.: gli Ateniesi occupano l’isola di Sfacteria e catturano il contingente spartano che la presidiava VITTORIA ATENIESE

Gli Spartani reagiscono mandando il loro miglior comandante, reazione BRASIDA, contro le colonie ateniesi della Grecia

di Sparta settentrionale, raggiungibili via terra. Se ne impadronì, ma poi morì nella stessa battaglia in cui perse la vita anche Cleone nel 422 a.C.

421 a.C.: ad Atene Nicia, esponente del partito moderato, dopo dieci anni di guerra (in realtà una “tregua armata”), convinse l’Ecclesìa ad accettare la pace con Sparta

PACE DI NICIA

Terminava così la prima parte del conflitto

2) SECONDA FASE 421-404 a.C

La tregua fu di pochi anni e solo apparente perché sia Atene che Sparta si preparavano intanto ad «affilare le armi»

EPISODIO CHE FECE RIACCENDERE IL CONFLITTO:

415 a.C.: gli Ateniesi sterminano gli abitanti della piccola isola di Melo (colonia spartana rimasta neutrale) perché si rifiutano di unirsi a loro.

Atene inoltre decide di rivolgere le sue mire espansionistiche verso Occidente e in particolare verso la Sicilia.

415-13 a.C.: spedizione in Sicilia di Atene guidata da ALCIBIADE (parente di Pericle), in soccorso di Segesta, alleata di Atene e in lotta contro Siracusa che era invece alleata con Sparta.

Insieme ad Alcibiade guidavano la spedizione NICIA e LAMACO.

La spedizione si conclude con l’esilio dello stesso Alcibiade e pesante sconfitta dell’esercito ateniese.

Prima di partire episodio della decapitazione delle erme

Alcibiade, accusato della decapitazione delle erme, a metà della spedizione in Sicilia,

avvertendo il pericolo che correva si rifugiò presso amici spartani, diventando per loro un

prezioso consigliere militare.

Grazie ai suggerimenti di Alcibiade, gli Spartani posero un presidio fisso a DDECELEA, città

dell’Attica PERIODO DELLA GUERRA DECELEICA

Inoltre molte città della lega delio-attica disertano e ne approfitta la Persia per allearsi con gli

Spartani, nella speranza di recuperare le città ioniche

Il popolo di Atene è deciso a continuare la guerra, per non perdere la democrazia e i tributi degli

alleati.

Si decide di usare allora i 1000 talenti che Pericle aveva fatto depositare nel Partenone come

riserva per le emergenze e si allestisce una grande flotta.

Gli ultimi anni di guerraGli ultimi anni di guerra si susseguono diversi eventi:

411 a.C.: colpo di stato dei conservatori ad Atene ed abolizione della costituzione democratica.

Il governo viene affidato a un consiglio di 400 cittadini scelti, con pieni poteri (= i cosiddetti «Quattrocento»)

Ritorno dall’esilio di Alcibiade, che si era riappacificato con gli Ateniesi, e ripristino della democrazia

406 a.C.- isola di Arginuse: vittoria degli Ateniesi che sconfiggono la flotta spartana

405 a.C.- Egospotami: vittoria degli Spartani, guidati dall’ammiraglio Lisandro, e annientamento sia dell’esercito che della flotta ateniesi

404 a.C.: abolizione della democrazia

Tebani e Corinzi, da sempre nemici di Atene, avrebbero voluto la distruzione della città di Atene, ma gli Spartani non permisero la rovina della più splendida città greca.

Però dure condizioni di pace per Atene:

- Abbattere le «lunghe mura» che collegavano la città al Pireo

- Rinunciare alla flotta

- Rinunciare all’egemonia marittima

- Abolire la costituzione democratica

- Entrare come stato satellite nella lega del Peloponneso