La Grande Recessione e la distribuzione dei redditi familiari · anche redditi da capitale possono...

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La Grande Recessione e la distribuzione dei redditi familiari Andrea Brandolini Banca d’Italia, Servizio Studi di struttura economica e finanziaria “Ricchezza e povertà, distribuzione del reddito e disuguaglianza in Italia e in Europa dopo la crisi: cause, conseguenze, possibili interventi per governare o correggere il fenomeno” Università Bocconi, Milano, 15 dicembre 2011

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La Grande Recessione e la distribuzione dei redditi familiari

Andrea BrandoliniBanca d’Italia, Servizio Studi di struttura economica e finanziaria

“Ricchezza e povertà, distribuzione del reddito e disuguaglianza in Italia e in Europa dopo la crisi: cause, conseguenze, possibili interventi per governare o correggere il fenomeno”Università Bocconi, Milano, 15 dicembre 2011

• Inizio nel 2007, … fallimento di Lehmann Brothers nel settembre 2008 (USA), crisi finanziaria, bolla immobiliare in alcuni paesi, crollo del commercio internazionale, … caduta considerevole dell’output nei paesi OCSE– ‘The first contraction in the global world economy since

the Second World War’ (Keeley & Love, OECD, 2010)– In gran parte dei paesi OCSE, la peggiore caduta del PIL

dalla Grande Depressione degli anni Trenta …– … ma andamento macroeconomico eterogeneo

Grande Recessione

Grande Recessione

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2007q1 2008q1 2009q1 2010q1 2011q1

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• Inizio nel 2007, … fallimento di Lehmann Bros nel settembre 2008 (USA), crisi finanziaria, bolla imobiliare in alcuni paesi, crollo del commercio internazionale, … caduta considerevole dell’output nei paesi OCSE– ‘The first contraction in the global world economy since

the Second World War’ (Keeley & Love, OECD, 2010)– In gran parte dei paesi OCSE, la peggiore caduta del PIL

dalla Grande Depressione degli anni Trenta …– … ma andamento macroeconomico eterogeneo

⇒ Cosa è accaduto ai redditi delle famiglie, alla povertà e alla disuguaglianza?Distinguere breve periodo da medio e lungo periodo

Grande Recessione

• S. P. Jenkins, A. Brandolini, J. Micklewright e B. Nolan, The Great Recession and the Distribution of HouseholdIncome, rapporto preparato per la Fondazione Rodolfo Debenedetti, settembre 2011

• In particolare: A. Brandolini, F. D’Amuri e I. Faiella, “Country case study – Italy”

• Sintesi in italiano: A. Brandolini, S. P. Jenkins, J. Micklewright e B. Nolan, “Grande Recessione e distribuzione dei redditi”, Il Mulino, n. 6, 2011, 948-955

Riferimenti

Recessioni e distribuzione: considerazioni teoriche ed evidenze

empiriche passate

• In forti contrazioni dell’attività produttiva:– aumento tassi di povertà assoluti– ripercussioni ambigue su povertà relativa e

disuguaglianza, perché dipendono da come effetti si ripartiscono lungo la distribuzione dei redditi

• Effetti multipli su distribuzione dei redditi– Sale disoccupazione e cadono redditi da lavoro, ma

anche redditi da capitale possono contrarsi, per riduzione dei dividendi o dei tassi di interesse

– Redistribuzione pubblica attraverso imposte e trasferimenti

– Ricomposizione delle entrate all’interno delle famiglie per presenza di più fonti di reddito o di più percettori

– Formazione famiglie endogena (doubling-up negli USA)

Recessioni e distribuzione (1)

• Doubling-up negli USA – Aumento del numero di famiglie in cui è presente almeno

un adulto non studente oltre al capofamiglia e al suo partner

– Ha riguardato soprattutto i giovani, con un incremento della quota di individui tra i 25 e i 34 anni che vivono con i genitori dall’11,8% nel 2007 al 14,2% nel 2011

– Quasi metà di questi giovani sarebbe stata povera se avesse scelto di vivere autonomamente, contando solamente sul proprio reddito

Recessioni e distribuzione (2)

• Studi econometrici per USA, UK, Canada e Svezia:– aumento della disoccupazione ha effetti regressivi e

aumenta povertà assoluta (riduzione quota di reddito maggiore per classi più povere)

– R. Blank: una solida crescita economica è il fattore che più conta nel contrasto della povertà

• Studi più recenti hanno conclusioni meno nette; contano struttura del mercato del lavoro e configurazione della rete di protezione sociale

• Improprio estrapolare gli effetti distributivi della Grande Recessione dalle dinamiche stimate per il passato, a causa della sua eccezionale intensità rispetto alle altre recessioni del dopoguerra

Recessioni e distribuzione (3)

• Grande Depressione degli anni Trenta: – informazioni scarse e frammentarie– per USA, H. Mendershausen su 33 città grandi e medie

• disuguaglianza aumentò tra 1929 e 1933, a causa della concentrazione della disoccupazione tra i lavoratori meno qualificati e meno pagati

• molti tra i più ricchi risentirono però della caduta dei redditi da capitale

– statistiche fiscali di A. Atkinson, T. Piketty e E. Saez:• quota di reddito imponibile dei contribuenti più ricchi

diminuì negli USA tra 1928 e 1932, come in Australia, Francia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi e UK; aumentò in Canada, India, Indonesia e Irlanda; rimase stabile in Finlandia e Germania

Recessioni e distribuzione (4)

La Grande Recessione:redditi delle famiglie aggregati

AT

BE

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-12 -10 -8 -6 -4 -2 0 2Percentage point change in GDP, 2007-2009

Variazione % del PIL e del reddito delle famigliein alcuni paesi OCSE, 2007-2009

Fonte: S. P. Jenkins, A. Brandolini, J. Micklewright e B. Nolan, “The Great Recession and the Distribution ofHousehold Income”, rapporto preparato per la Fondazione Rodolfo Debenedetti, settembre 2011.

Prodotto interno lordo

Red

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del

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Variazione % del reddito delle famigliein alcuni paesi dell’OCSE, 2007-2009

Fonte: S. P. Jenkins, A. Brandolini, J. Micklewright e B. Nolan, “The Great Recession and the Distribution ofHousehold Income”, rapporto preparato per la Fondazione Rodolfo Debenedetti, settembre 2011.

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Reddito disponibile

Reddito disponibile al netto della variazione di imposte e trasferimenti

Famiglia, disoccupazione, casa e esclusione

5,6

5,2

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0 5 10 15 20 25 30 35

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in % del PIL

Malattia

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7,6

6,5

7,4

7,1

8,7

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6,7

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6,5

6,7

6,6

6,4

4,9

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0 5 10 15 20 25 30 35

Francia

Svezia

Danimarca

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Germania

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Finlandia

Grecia

Portogallo

Spagna

Lussemburgo

Irlanda

in % del PIL

Vecchiaia, superstiti e invalidità

14,9

16,3

14,9

14,5

15,5

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17,1

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12,6

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0 5 10 15 20 25 30 35

Francia

Svezia

Danimarca

Belgio

Austria

Paesi Bassi

Germania

Italia

Regno Unito

Finlandia

Grecia

Portogallo

Spagna

Lussemburgo

Irlanda

in % del PIL

Prestazioni di protezione sociale, 2007 (% del PIL)

Fonte: Eurostat.

Totale

29,0

29,0

28,1

28,0

27,1

26,8

26,7

25,5

24,8

24,6

23,8

23,4

20,5

19,0

17,6

0 5 10 15 20 25 30 35

Francia

Svezia

Danimarca

Belgio

Austria

Paesi Bassi

Germania

Italia

Regno Unito

Finlandia

Grecia

Portogallo

Spagna

Lussemburgo

Irlanda

in % del PIL

• Prestazioni complessive nella media europea• Composizione sbilanciata verso spesa pensionistica

Prestazioni per abitazione, disoccupazione ed esclusione sociale (SPA pro capite)

Fonte: Eurostat.

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1.000

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Spagna

Francia

GermaniaUE15

Regno Unito

Italia

Distribuzione del reddito nella Grande Recessione: confronto internazionale

Grande Recessione e distribuzione del reddito (variazione 2007-2009, p.p.)

Fonte: S. P. Jenkins, A. Brandolini, J. Micklewright e B. Nolan, “The Great Recession and the Distribution of Household Income”, rapporto preparato per la Fondazione Rodolfo Debenedetti, settembre 2011.(1) Quota di individui con un reddito equivalente inferiore al 60% del reddito equivalente mediano (scala di equivalenza della radice quadrata).

-3

-2

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1

2

Italia Svezia Stati Uniti Regno Unito Germania Irlanda

Indice di GiniIncidenza povertà relativa (1)

Grande Recessione e distribuzione del reddito (variazione 2007-2009, p.p.)

Fonte: elaborazione su dati EU-SILC. (1) Quota di individui con reddito equivalente inferiore al 60% del reddito equivalente mediano (scala di equivalenza dell’OCSE modificata). (2) Quota di individui con reddito equivalente inferiore al 60% del reddito equivalente mediano del 2005, rivalutato negli anni successivi per la variazione dei prezzi (scala di equivalenza dell’OCSE modificata).

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3

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ca

Spa

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Indice di Gini Povertà relativa (1) Povertà pseudo-assoluta (2)

Grande Recessione e povertà relativa (variazione 2007-2009, p.p.)

Fonte: elaborazione su dati EU-SILC. Quota di individui con reddito equivalente inferiore al 60% del reddito equivalente mediano (scala di equivalenza dell’OCSE modificata).

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0

2

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Nor

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Ger

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Meno di 18 anni 18-24 anni 25-54 anni 55-64 anni 65 anni e più

Grande Recessione e povertà relativa (variazione 2007-2009, p.p.)

Fonte: elaborazione su dati EU-SILC. Quota di individui con reddito equivalente inferiore al 60% del reddito equivalente mediano (scala di equivalenza dell’OCSE modificata).

-3

-2

-1

0

1

2

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Italia

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Dan

imar

ca

Famiglie senza figli a carico Famiglie con figli a carico

Distribuzione del reddito nella Grande Recessione:

Italia

Variazione del reddito imponibile reale in Italia (%)

Fonte: A. Brandolini, F. D’Amuri e I. Faiella, “Country case study –Italy”, in S. P. Jenkins, A. Brandolini, J. Micklewright e B. Nolan, “The Great Recession and the Distribution of HouseholdIncome”, rapporto preparato per la Fondazione Rodolfo Debenedetti, settembre 2011

4,4

12,4

0,5

8,76,3

3,6 2,9 3,2 3,3 4,1

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-10

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20

media P10 P20 P30 P40 P50 P60 P70 P80 P90

2003-2007

-0,4

-6,6

-1,2

1,4 1,0 1,0 0,8 0,3 0,2 0,2

-20

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0

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20

media P10 P20 P30 P40 P50 P60 P70 P80 P90

2008-2009

-2,2

-10,3-8,3

-4,3-2,4 -1,4 -0,8

-0,1

-0,2

-18,0-20

-10

0

10

20

media P10 P20 P30 P40 P50 P60 P70 P80 P90

2003-2007

-1,6-5,0

-2,3 -3,0 -1,5 -1,0 -1,4 -1,4 -0,7

0,0

-20

-10

0

10

20

media P10 P20 P30 P40 P50 P60 P70 P80 P90

2008-2009

18,2

11,2 12,4

36,4 38,8

28,3

21,817,3

15,120,1

0

10

20

30

40

media P10 P20 P30 P40 P50 P60 P70 P80 P90

2003-2007

-12,2

-25,2-23,2 -22,7

-16,4

-11,1 -9,8-13,4

-28,1-30

-20

-10

0

10

media P10 P20 P30 P40 P50 P60 P70 P80 P90

2008-2009

7,4

-2,5

2,5

9,3 9,67,6 6,3 6,0 6,7 6,8

-20

-10

0

10

20

media P10 P20 P30 P40 P50 P60 P70 P80 P90

2003-2007

3,4 3,2 4,7 6,3 5,4 4,6 4,4 4,3 4,2 3,8

-20

-10

0

10

20

media P10 P20 P30 P40 P50 P60 P70 P80 P90

2008-2009

Tutti i contribuenti

Lavoratori dipendenti

Lavoratori autonomi e altri

Pensionati

Grande recessione e condizioni di disagioeconomico in Italia, 2004-2010 (%)

Fonte: A. Brandolini, F. D’Amuri e I. Faiella, “Country case study – Italy”, in S. P. Jenkins, A. Brandolini, J. Micklewright e B. Nolan, “The Great Recession and the Distribution of Household Income”, rapporto preparato per la Fondazione Rodolfo Debenedetti, settembre 2011.

3.0

3.5

4.0

4.5

5.0

5.5

6.0

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Incidenza della povertà assoluta

13.5

14.0

14.5

15.0

15.5

16.0

16.5

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Quota di famiglie in privazione materiale

14.0

15.0

16.0

17.0

18.0

19.0

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Quota di famiglie che arrivano a fine mese con molta difficoltà

26.0

28.0

30.0

32.0

34.0

36.0

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Quota di famiglie non in grado di far frontea una spesa inaspettata

Grande recessione e distribuzione del redditoin Italia (variazione 2007-2010, p.p.)

Fonte: A. Brandolini, F. D’Amuri e I. Faiella, “Country case study – Italy”, in S. P. Jenkins, A. Brandolini, J. Micklewright e B. Nolan, “The Great Recession and the Distribution of Household Income”, rapporto preparato per la Fondazione Rodolfo Debenedetti, settembre 2011.(1) Quota di individui con un reddito equivalente reale inferiore al 60% del reddito equivalente mediano nel 2007 (scala di equivalenza della radice quadrata).

Incidenza povertà (soglia 2007 fissa) (1)

-6

-3

0

3

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Cap

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65 o

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min

ore

1 m

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e

2 o

più

min

ori

Reddito equivalente medio

Conclusioni

• Difficile predire a priori effetti distributivi delle crisi

• Nel confronto internazionale dei paesi OCSE– Forte caduta del PIL, ma calo minore o aumento del

reddito disponibile delle famiglie – Redditi familiari sostenuti da imposte e trasferimenti

per stabilizzatori automatici e interventi discrezionali– Complessivamente impatto limitato nel breve periodo

su povertà e disuguaglianza, data la dimensione della caduta del PIL

Grande recessione e reddito

• In Italia:– Redditi familiari hanno avuto dinamica peggiore che

altrove; peggio dipendenti e autonomi– Peggioramento indicatori di disagio economico– Più colpite famiglie con figli– Ma comunque impatto complessivamente limitato,

considerata l’entità della caduta del PIL

⇒ Quindi, tutto bene? Che ne è della distribuzione del reddito italiana dopo la Grande Recessione?– Medio-lungo periodo– Caratteri strutturali

Grande recessione e reddito

• Sostanziale stabilità degli indici aggregati negli ultimi venti anni …

La situazione italiana

12,0 11,8 11,9 12,3 12,011,0 10,8

11,711,1 11,1 11,1 11,3

10,8 11,0

4,0 4,1 4,14,6 4,7 4,6

20 2019

18 18 1819 19,1 18,9

19,6 19,9

18,7 18,4 18,2

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8

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16

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1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Basso reddito (persone)

Povertà relativa (famiglie)

Fonte: Istat, Eurostat.

Incidenza delle povertà (%)

Povertà assoluta (famiglie)

• Sostanziale stabilità degli indici aggregati negli ultimi venti anni …

• … ma dinamica differenziata tra classi sociali

La situazione italiana

0

5

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20

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1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Fonte: stime su dati Banca d’Italia.

Famiglie di operai

Famiglie di pensionati

Famiglie di autonomi

Famiglie di impiegati

Quota di persone a basso reddito (%)

• Sostanziale stabilità degli indici aggregati negli ultimi venti anni …

• … ma dinamica differenziata tra classi sociali• … ma quota elevata in Italia di persone a

rischio di povertà o esclusione sociale

La situazione italiana

Popolazione a rischio di povertà oesclusione sociale, 2009 (%)

Fonte: Eurostat.

14 15 16 17 17 17 17 18 1820 20 20 20

22 22 23 2325 25 26

28 2830 30

37

4346

12

1517

0

10

20

30

40

50

Rep. Ceca

Paesi Bassi

Svezia

Finlandia

Austria

Slovenia

Danimarca

Lussem

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Francia

Rep. Slovacca

Germania

Belgio

Malta

Regno Unito

Cipro

Estonia

Spagna

Italia

Portogallo

Irlanda

Grecia

Polonia

Lituania

Ungheria

Letton

iaRomania

Bulgaria

Island

aNorvegia

Svizzera

• Sostanziale stabilità degli indici aggregati negli ultimi venti anni …

• … ma dinamica differenziata tra classi sociali• … ma quota elevata in Italia di persone a

rischio di povertà o esclusione sociale• … ma differenze generazionali

La situazione italiana

Salari di ingresso e profili retributivi per generazioni successive: età di ingresso 21-22 anni (1976=1)

Fonte: Rosolia e Torrini (2007), elaborazione su dati dell’Archivio INPS.

Effetti coorte per il reddito familiare (migliaia di euro ai prezzi del 1995)

Fonte: Brandolini e Rosolia (2010), elaborazione su dati IBFI.

• Sostanziale stabilità degli indici aggregati negli ultimi venti anni …

• … ma dinamica differenziata tra classi sociali• … ma quota elevata in Italia di persone a

rischio di povertà o esclusione sociale• … ma differenze generazionali• … ma differenze tra nativi e immigrati

La situazione italiana

Incidenza della povertà per nazionalità (%)

Fonte: stime su dati IBFI; ponderazione per individuo e scala di equivalenza dell’OCSE modificata; soglia al 50% della mediana.

1.1 1.3 2.0 2.5 3.3 4.3 5.16.9

0

5

10

15

20

25

30

35

1993 1995 1998 2000 2002 2004 2006 2008

Persone in famiglie con capo-famiglia nato all’estero

Persone in famiglie con capo-famiglia nato in Italia

Quota di stranieri

• Sostanziale stabilità degli indici aggregati negli ultimi venti anni …

• … ma dinamica differenziata tra classi sociali• … ma quota elevata in Italia di persone a

rischio di povertà o esclusione sociale• … ma differenze generazionali• … ma differenze tra nativi e immigrati• … in modo preoccupante tra i minori

La situazione italiana

Quota di persone a basso reddito (%)

5.2

28.1

50.1

3.5

20.4

31.0

3.0

10.813.5

0

10

20

30

40

50

Centro-Nord Mezzogiorno Stranieri

Minori (0-17 anni)Adulti (18-64)Anziani (oltre 64 anni)

Fonte: stime su dati Istat e Banca d’Italia. Redditi a parità di potere d’acquisto regionali.

Grazie per l’attenzione!