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LA GESTIONE DELLA SICUREZZA DEI CAMPI DA CALCIO NELLE STRUTTURE RICETTIVE 2014 I QUADERNI DEL NETWORK AIAS - QUADERNO N. 6 P9 – STRUTTURE RICETTIVE E ALBERGHIERE - APA PREVENZIONE |via del Vecchio Politecnico 7, Milano

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LA GESTIONE DELLA SICUREZZA DEI CAMPI DA

CALCIO NELLE STRUTTURE RICETTIVE

2014

I QUADERNI DEL NETWORK AIAS - QUADERNO N. 6

P9 – STRUTTURE RICETTIVE E ALBERGHIERE - APA PREVENZIONE

|via del Vecchio Politecnico 7, Milano

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I Quaderni del Network AIAS - Quaderno n. 6

I

AIAS intende pubblicare nella Collana dei Quaderni del Networkaias contributi, curati dai Comitati o Gruppi Tecnici appartenenti al proprio Comitato Tecnico Scientifico o da esperti esterni, per sviluppare aspetti significativi nei settori della sicurezza, della salute e dell’ambiente nei luoghi di lavoro e di vita.

Questo quaderno è stato curato dal GT P9 - RISCHI NEI STRUTTURE RICETTIVE di APA Prevenzione.

Coordinatore : Ing. Biagio Principe

Componenti attiivi: ing. Sergio De Paoli

AIAS ha revisionato il testo (Mario Alvino) e curato la veste grafica (Riccardo Belloni).

Pubblicato a Milano, 7 luglio 2014

I contenuti dei Quaderni sono redatti con la massima cautela e attenzione, ma rappresentano solo il punto

di vista degli Autori. Essendo destinati alla divulgazione tra i Soci AIAS, si è privilegiato il linguaggio pratico

e di facile comprensione piuttosto che l’uso esasperato di termini tecnici o giuridici, più esatti ma non

generalmente noti. Si raccomanda pertanto di considerarli come un contributo alla conoscenza di ognuno e

non come affermazioni/dichiarazioni erga omnes.

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I Quaderni del Network AIAS - Quaderno n. 6

II

INDICE

PREMESSA ........................................................................................................................................................... 3

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE .......................................................................................................... 3

INDICAZIONI PROGETTUALI DI CARATTERE GENERALE ................................................................. 3

RIFERIMENTI NORMATIVI ............................................................................................................................ 4

TERMINI E DEFINIZIONI ................................................................................................................................ 4

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI ..................................................................................................................... 5

APPENDICE - RIFERIMENTI NORMATIVI ............................................................................................... 12

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I Quaderni del Network AIAS - Quaderno n. 6

3

Nell’ambito di un’attività ricettiva, turistico

alberghiera, può essere necessario, per specifiche

richieste pervenute o per constatazione di

opportunità, realizzare un luogo da dedicare alla

pratica sportiva, nello specifico, un campo da

calcio.

Questo richiesta in genere può provenire sia da

giovani, sia da persone adulte e apparentemente

sembra realizzabile con la semplice delimitazione

di un campo da tenere con l’erba rasata a cura di

un giardiniere.

Ma non è così.

Trattandosi di un servizio fornito ai clienti, il

campo da calcio, richiede una realizzazione

accurata e confacente alle aspettative sia dei

giocatori, sia del pubblico inteso come clienti

presenti nella struttura ricettiva, nonché di

eventuali ospiti o persone esterne invitate.

Il gioco del calcio ha tradizioni secolari. In

Giappone ed in Cina era praticato nel secolo XI

a.C., mentre nella Grecia antica si diffuse nel VI

secolo a.C. per essere successivamente divulgato

dai gladiatori nel periodo delle conquiste

dell’Impero romano.

È quindi uno sport con solide tradizioni e regole

stabilite successivamente in Inghilterra

dall’International Football Association Board

(IFAB), fondata nel 1882 e recepite dalla FIFA

(Fédération Internationale de Football Association)

nata a Parigi nel 1904.

Passando dalle origini a tempi più recenti, la

realizzazione e la gestione di un campo sportivo

rappresenta l’applicazione specifica di regole di

carattere più generali che sono definite per tutte le

altre tipologie gli impianti sportivi.

Un campo da calcio all’interno di una struttura

ricettiva, anche se di modesta rilevanza, richiede

una serie di adempimenti formali e sostanziali non

eludibili per le responsabilità giuridiche,

amministrative, risarcitorie derivanti da azioni od

omissioni comportanti inosservanza di leggi e

regolamenti o norme di sicurezza dalle quali

derivino violazioni colpose o dolose per possibili

eventi infortunistici a danno di tutti i frequentatori.

In base alle Norme del CONI per l'impiantistica

sportiva, approvate con deliberazione del

Consiglio Nazionale del CONI n. 1379/2008

questo tipo di struttura sportiva è inclusa negli

Impianti sportivi di esercizio, in cui possono

svolgersi attività regolamentate dalle FSN

(Federazioni Sportive Nazionali) e DSA (Discipline

Sportive Associate) ma non destinate all'agonismo,

ovvero tutte le attività propedeutiche, formative o

di mantenimento delle suddette discipline sportive.

In alternativa se la struttura ricettiva intende

estendere il campo di attività all’agonismo tra

squadre di calcio per incontri ufficiali, le norme

edilizie, organizzative e gestionali sono più

stringenti ed i campi sportivi rientrano tra gli

Impianti sportivi agonistici, in cui possono svolgersi

attività ufficiali delle FSN e DSA.

Il presente documento intende informare gli

associati A.I.A.S. sulle norme di sicurezza che

regolano il gioco del calcio a livello dilettantistico,

largamente praticato su tutto il territorio nazionale

quale amichevole competizione agonistica,

escludendo le gare tra professionisti che, inseriti nel

mondo dello sport ufficiale, utilizzano strutture

pubbliche o private dedicate alle competizioni, in

stadi omologati da Federazioni Nazionali quali la

FIGC, il CONI e Internazionali FIFA con

l’autorevole supervisione e direzione della

Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per

lo Sport - e dell’Osservatorio nazionale per

l’impiantistica sportiva e degli Assessorati allo Sport

delle Regioni e delle Società sportive.

Una corretta progettazione di un campo sportivo

che abbia una struttura minima, ma adeguata alle

esigenze del gioco e dello spettacolo per il

pubblico, occorre in via preliminare considerare di

seguenti aspetti:

Tipologia, specificità e caratteristiche dello

sport da praticare per una coerente

progettazione e realizzazione dei manufatti

Scelta del luogo più idoneo per la

realizzazione e condizioni di svolgimento

dell’attività sportiva se all’aperto o al chiuso

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4

Valutazione delle necessità di utilizzo: attività

sportiva estemporanea o frequente

Stagione di utilizzo dell’area o delle strutture

Vincoli posti da normative specifiche statali,

regionali, locali, edilizie, di igiene, di sicurezza

e sicurezza sul lavoro, di prevenzione incendi,

ambientali e di Pubblica Sicurezza o derivanti

da regolamenti sportivi

Superfici occorrenti per l’attività sportiva ed

aree complementari, delimitazione delle aree

riservate ai giocatori ed al pubblico, eventuali

sedili o gradinate e tettoie per giocatori e

spettatori, locali per il raduno con spogliatoi,

servizi e docce, locali deposito, locale attesa e

primo soccorso, assenza di barriere

architettoniche per disabili

Quantificazione del personale da dedicare per

necessità specifiche di amministrazione e

gestione degli eventi, servizi di supporto e

vigilanza

Esigenza di forniture energetiche aggiuntive

per l’illuminazione delle aree e dei locali,

riscaldamento, aerazione, forniture idriche di

acqua calda e fredda, apparecchi per

segnalazioni acustiche, per comunicazione e

informazione, impianti di videocontrollo e

security, dotazioni antincendio fisse e mobili,

uscite di sicurezza, controllo di accessi e vie di

esodo, gestione emergenze, primo soccorso

Segnaletica di sicurezza

Ulteriori fattori da prendere in considerazione

nella fase di gestione dell’infrastruttura sono:

Abbigliamento da lavoro del personale

addetto

Programma di manutenzione e controlli di

idoneità

Inserimento dell’attività e del personale

addetto nel documento di valutazione dei

rischi della struttura ricettiva

Verifica periodica di efficienza e conformità di

impianti e dotazioni esistenti con

manutenzione programmata delle

attrezzature

Individuazione e nomina del Gestore della

struttura sportiva che nel caso specifico può

coincidere con il Gestore della Struttura

Ricettiva e del RSPP che, con i componenti

del Servizio di Prevenzione e Protezione,

provveda col Gestore alla individuazione ed

all’eliminazione dei possibili rischi già in sede

progettuale al fine di realizzare la nuova

struttura con caratteristiche e dotata di un

modello gestionale conforme al D.Lgs.

81/2008.

Si rinvia ad una lettura delle Norme (vedi

appendice) che richiamano aspetti fondamentali

per la realizzazione di campi di calcio, sia

all’aperto sia al chiuso, comprese altre attività

sportive o complementari di interesse per le

strutture ricettive.

Per approfondimenti è segnalata la Sentenza della

Corte di Cassazione del 21 ottobre 1994, n. 8657 e

la pubblicazione dell’Avv. Alessio Claroni: Il

contratto di ormeggio nella portualità turistica a

commento della sentenza.

IMPIANTO SPORTIVO: è il luogo

opportunamente conformato ed attrezzato per lo

svolgimento dell'attività fisico sportiva.

Comprende, di massima, le parti funzionali in cui è

essenziale la presenza di uno o più spazi di attività

SPAZIO PER L'ATTIVITÀ SPORTIVA o SPAZIO DI

ATTIVITÀ: è la parte dell'impianto sportivo in cui

si svolge l'attività sportiva comprendendo in essa le

fasce di rispetto

CAMPO DI GIOCO: luogo in cui è svolto

l’incontro sportivo; può essere rivestito di erba

naturale o sintetica ed è delimitato da linee laterali

lungo le quali possono essere presenti panchine

(per i giocatori di riserva)

UTENTI: tutti coloro che utilizzano, a qualsiasi

titolo, l'impianto sportivo; rientrano tra gli utenti

gli atleti, i praticanti ed i fruitori di servizi in

genere, gli istruttori, gli allenatori, i giudici di gara,

il personale addetto e gli spettatori

UTENTI DIVERSAMENTE ABILI (UTENTI DA):

utenti che per qualunque motivo (ridotte o nulle

capacità visive, auditive, di deambulazione, ecc.),

richiedono l'adozione di idonei accorgimenti (ad

es. eliminazione delle barriere architettoniche) per

utilizzare l'impianto sportivo in modo analogo a

quello degli altri utenti

UTENTI SPORTIVI: atleti e praticanti in genere

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ADDETTI ALL’ATTIVITÀ o OPERATORI

SPORTIVI: svolgono attività di supporto agli

utenti, come gli istruttori, i giudici di gara, gli

allenatori, il personale medico, i fisioterapisti, ecc.

ADDETTI ALLA GESTIONE: provvedono al

funzionamento dell'impianto sportivo (personale

amministrativo-gestionale; personale per la

custodia, sorveglianza, pulizia e manutenzione;

personale addetto agli impianti tecnici, ecc.)

ADDETTI ALLE ATTIVITÀ COMMERCIALI DI

SUPPORTO: coloro che si occupano del

funzionamento delle aree commerciali (personale

di bar, ristoranti e negozi di vario genere)

eventualmente presenti nell’impianto sportivo

MANIFESTAZIONE SPORTIVA: evento che si

svolge secondo regole definite (sportive,

organizzative, di sicurezza) che prevede la

presenza di spettatori

SPETTATORI: coloro che assistono allo

svolgimento della pratica o della manifestazione

sportiva in spazi all'uopo destinati (includendo

accompagnatori, autorità, operatori dei media e

spettatori diversamente abili)

GRADINATE: luogo in cui sono ospitati gli

spettatori dell’incontro sportivo. Possono essere

divise in zone (laterale e centrale) ed allestite con

sedute eventualmente dotate di schienale

SPOGLIATOI: sono suddivisi in diversi locali nei

quali è possibile effettuare il cambio di vestiti,

fruire dei servizi igienici e possono essere dotati di

docce con acqua calda

Ulteriori termini e definizioni sono reperibili nei

glossari presenti in alcuni siti internet di seguito

riportati:

Glossario dei termini per i campi di calcio e

l’attività sportiva:

LINK:

www.brianzatornei.it/glossario.php

Glossario calcistico:

LINK:

http://it.wikipedia.org/wiki/Glossario_calcistico

Soccer Manager:

LINK:

www.soccermanager.com/help.php?action=loadarticle&aid

=22

L’incolumità psico-fisica dei lavoratori, come pure

di terzi, deve essere garantita dal Datore di lavoro

che nell’ambito di un impianto sportivo, come

chiarito definitivamente nel D.M. 18 marzo 1996

non è il proprietario – solitamente un ente locale

(es. Comune) - ovvero la società sportiva che

usufruisce dell’impianto, ma è il gestore

dell’impianto.

I principali obblighi del gestore dell’impianto

sportivo sono:

Svolgimento della valutazione dei rischi ed

elaborazione del DVR

Designazione del RSPP

Nomina del MC

Designazione dei lavoratori addetti alla

gestione delle emergenze ed al pronto

soccorso

Fornitura dei DPI idonei e necessari

Adozione delle misure di controllo delle

situazioni di emergenza

Adempimento agli obblighi di formazione,

informazione ed addestramento dei lavoratori

in tema di sicurezza

Aggiornamento delle misure di prevenzione

in relazione ai mutamenti organizzativi.

Nel caso di unità con più di 15 lavoratori

dipendenti il gestore deve, inoltre, convocare la

riunione periodica sulla sicurezza.

Nella valutazione dei rischi devono essere presi in

considerazione fattori TECNICI (legati a: strutture,

impianti, macchinari, attrezzature) ed OPERATIVI

(legati a: organizzazione, procedure di lavoro,

formazione, informazione e addestramento,

comportamenti).

Un elenco non esaustivo dei rischi che devono

essere analizzati all’interno degli impianti sportivi

per identificare le cause e svolgere in maniera

corretta la valutazione dei rischi è di seguito

riportato:

1) Sicurezza statica;

2) Sicurezza dagli incendi ed in caso di

evacuazione;

3) Sicurezza nell’uso degli spazi;

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4) Sicurezza nell’esercizio e nell’uso di

attrezzature e degli impianti

tecnologici.

Nel prosieguo del paragrafo sono fornite

indicazioni specifiche per i singoli ambiti.

1) Sicurezza statica

È opportuno garantire la stabilità, rispetto alle

sollecitazioni prevedibili od eccezionali dovute

all’esercizio degli elementi che possono essere

presenti all’interno degli impianti sportivi:

• Dispositivi di aggancio e tenuta delle

attrezzature sportive;

• Sistemi di aggancio e sospensione dei

controsoffitti, degli apparecchi illuminanti e

degli elementi per il riscaldamento;

• Parapetti ed elementi per la separazione delle

zone destinate alla presenza degli spettatori;

• Tribune per la sosta degli spettatori (fisse,

telescopiche, mobili, ecc.)

Le condizioni di sicurezza statica devono essere

verificate considerando sia l’insieme dell’impianto

sportivo sia le singole parti costituenti sia gli

elementi costruttivi in relazione ai carichi ed ai

sovraccarichi derivanti dalle condizioni normali di

esercizio e da alcune condizioni eccezionali,

tenendo conto delle sollecitazioni dovute a:

• Peso proprio

• Sovraccarichi permanenti e accidentali

• Azioni sismiche

• Cedimenti dei terreno

• Azione del vento

• Vibrazioni

• Dilatazioni termiche

• Spinta delle terre.

2) Sicurezza dagli incendi e durante l’evacuazione

In generale negli impianti sportivi, in special

modo quelli eserciti al chiuso, la sicurezza dagli

incendi riveste un aspetto molto critico perché

legata alla presenza di un pubblico a cui deve

essere garantita l’incolumità in caso di necessità.

La necessità di una rapida evacuazione degli

impianti sportivi non è connessa necessariamente

alla presenza di un incendio; possono verificarsi

scosse sismiche o comunque altre circostanze che

rendono necessaria una rapida evacuazione.

A titolo di esempio sono indicate alcune

problematiche specifiche che devono essere tenute

in considerazione per la sicurezza delle persone:

• Eventuali esalazioni di gas tossici o fumi

nocivi, non solamente in relazione alle

caratteristiche dei materiali presenti, ma anche

come diretti prodotti dei processi di

combustione;

• Caratteristiche dei percorsi orizzontali e

percorsi verticali necessari per il

raggiungimento di un luogo sicuro;

• Dimensionamento delle uscite di sicurezza;

• Difficoltà della previsione del comportamento

degli spettatori in caso di incendio;

• Possibilità, durante l’esercizio degli impianti

sportivi, che intervengano nuovi fattori che

determinano un aumento del pericolo di

incendio (ad esempio: posa in opera

occasionale di rivestimenti combustibili,

aumento di materiale depositato, installazioni

di apparecchiature particolari, ecc.).

3) Sicurezza nell’uso degli spazi

La sicurezza nell’uso degli spazi è connessa

essenzialmente ai seguenti aspetti:

A) Presenza di specifici fattori di pericolo

Sono costituiti da:

• Dislivelli

• Sporgenze

• Elementi vetrati

• Ostacoli di qualsiasi natura.

Per ridurre la pericolosità di tali elementi devono

essere adottati tutti i necessari accorgimenti al fine

di aumentarne la presenza da parte dei lavoratori

e del pubblico sia in condizioni normali di servizio

sia in condizioni di emergenza.

B) Sistemi di apertura e di chiusura dei serramenti

interni ed esterni

Negli impianti sportivi in cui l’attività è praticata

al chiuso in relazione alle attività motorie e

ginniche che vi sono svolte, i sistemi di apertura e

chiusura dei serramenti devono essere di forma

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tale da non costituire pericolo nel caso di urti da

parte degli utenti;

C) Resistenza agli urti e resistenza statica di alcuni

elementi

I parapetti ed i corrimano devono possedere

adeguata resistenza meccanica rispetto alla spinta

di persone, considerando anche l’ipotesi di

presenza di folla compatta. Tali elementi devono

essere in grado di assicurare condizioni di sicurezza

strutturale ed essere realizzati in modo da

soddisfare ai requisiti applicabili, ad esempio

l’altezza minima, ecc.

D) Caratteristiche degli elementi di arredo

Le principali caratteristiche degli elementi di

arredo che interessano la sicurezza nell’uso degli

spazi sono:

• Caratteristiche costruttive

Tale aspetto interessa in particolare determinate

destinazioni d’uso in relazione alle attività svolte.

Ad esempio negli spogliatoi devono essere

utilizzati elementi di arredo con spigoli

arrotondati, privi di sporgenze pericolose e

soprattutto realizzati con sistemi di collegamento

che mantengano inalterata la loro efficienza nel

tempo, anche in presenza di forti sollecitazioni,

escludendo l’uso di chiodi, viti e bulloni.

• Disposizione e localizzazione

In talune aree, come ad esempio: settori e luoghi

destinati agli spettatori, gli elementi di arredo

devono essere disposti curando che il loro

posizionamento non impedisca di individuare e

riconoscere con immediatezza i percorsi all’interno

dei singoli spazi sia in condizioni di esercizio sia in

condizioni di emergenza.

E) Caratteristiche delle pavimentazioni in

relazione alle condizioni d’uso

Talune caratteristiche delle pavimentazioni

all’interno dell’impianto sportivo, ove necessario,

possono contribuire ad una chiara individuazione

dei percorsi e ad una eventuale distinzione delle

destinazioni d’uso, ad esempio scegliendone

opportunamente e differenziando il materiale, la

finitura ed il colore.

Devono essere evitate variazioni anche minime di

livello, quali ad esempio quelle dovute a zerbini

non incassati, guide in rilievo, ecc.

Nei percorsi aventi caratteristiche di continuità, la

qualità dei materiali impiegati per la

pavimentazione deve essere omogenea, per

evitare possibili ostacoli al transito su di essi dovuti

alle loro differenti caratteristiche (ad esempio la

rugosità superficiale).

Inoltre deve essere assicurata, nel tempo, la

perfetta planarità delle pavimentazioni, scegliendo

materiali che non diano luogo a ritiri, gibbosità,

scheggiature, sconnessioni o fessurazioni.

4) Sicurezza nell’esercizio e nell’uso di

attrezzature e degli impianti tecnologici

Gli impianti sportivi nel loro insieme devono

garantire adeguate condizioni di sicurezza

nell’esercizio e nell’uso degli impianti ed

apprestamenti tecnologici, intesa come sicurezza di

impiego e di funzionamento delle apparecchiature,

con particolare attenzione a quelle aventi

caratteristiche di potenziale pericolosità:

Impianto fotovoltaico;

Impianto di riscaldamento;

Impianto elettrico;

Impianto di distribuzione gas

Impianto di depurazione

Macchinari vari (ad es. tosaerba, ecc.)

La sicurezza nell’esercizio e nell’uso degli impianti

e delle attrezzature può essere conseguita:

Utilizzando componenti, caratterizzati di

elevati standard di qualità e certificazioni,

idonei al loro impiego

Attuando una procedura che consenta di

effettuare una manutenzione periodica e

preventiva sulle varie componenti degli

impianti

Formando, informando ed addestrando il

personale che, nell’ambito delle proprie attività,

deve essere in grado di condurre gli impianti in

uso.

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RISCHI PER LA SICUREZZA

STRUTTURE

Rischi derivanti da carenze strutturali dell'ambiente di lavoro in relazione a:

Altezza, superficie e volume

Illuminazione (normale ed in emergenza)

Pavimenti (lisci o sconnessi, sdrucciolevoli)

Pareti (semplici o attrezzate: presenza di scaffalature, arredi, apparecchiature)

Scale

Viabilità interna, esterna (specialmente in rapporto alla necessità di

movimentazione manuale di carichi)

Solai (stabilità)

Soppalchi (destinazione, praticabilità, tenuta, portata)

Botole (visibili e con chiusura a sicurezza)

Uscite e porte (in numero sufficiente in funzione dell’affollamento previsto)

Locali sotterranei (dimensioni, ricambi d'aria, illuminazione, salubrità)

Vasche, serbatoi, piscine e simili

MACCHINE

Rischi derivanti da carenze di sicurezza di macchine e di apparecchiature in relazione

alla loro conformità costruttiva (secondo Allegato V D. Lgs. 81/08 e s.m.i., o direttiva

macchine), in particolare riguardo a:

Protezione degli organi di avviamento, comando, trasmissione e lavoro

Protezione nell'uso di apparecchi di sollevamento

Protezione nell'uso di ascensori e montacarichi

Protezione nell'uso di apparecchi a pressione (bombole e circuiti)

SOSTANZE PERICOLOSE

Rischi derivanti dall’utilizzo di sostanze:

Infiammabili

Corrosive

Comburenti

Esplosive

IMPIANTI ELETTRICI

Rischi derivanti da carenza di sicurezza elettrica connessa a:

Inidoneità del progetto

Non conformità costruttiva

Inadeguatezza all’uso previsto

Non idoneità di impianti per uso in atmosfere a rischio di incendio e/o

esplosione

Mancato rispetto, in impianti speciali, dei requisiti di ridondanza

INCENDIO-ESPLOSIONI

Rischi da incendio e/o esplosione per:

Presenza di materiali infiammabili d'uso

Presenza di armadi di conservazione (caratteristiche strutturali e di areazione)

Presenza di depositi di materiali infiammabili (caratteristiche strutturali, di

ventilazione e di ricambi d'aria)

Carenza di sistemi antincendio o di mezzi di estinzione

Carenza di segnaletica di sicurezza

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RISCHI PER LA SALUTE

DA AGENTI CHIMICI

Rischi di esposizione connessi con l'impiego di sostanze chimiche, tossiche o nocive in

relazione a:

Ingestione

Contatto cutaneo

Inalazione

Per presenza di inquinanti aero dispersi sotto forma di:

Polveri

Fumi

Nebbie

Gas

Vapori

DA AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a grandezze fisiche che interagiscono in vari modi con

l'organismo umano:

Rumore (presenza/uso di apparecchiatura)

Vibrazioni (presenza/uso di apparecchiatura e strumenti vibranti)

Radiazioni non ionizzanti (presenza di apparecchiature che impiegano

radiofrequenze ecc.):

Sorgenti di radiofrequenze

Sorgenti di microonde

Radiazioni infrarosse

Radiazione ottica (visibile)

Radiazioni ultraviolette (u.v.b.; u.v.c.)

Luce laser (visibile ed ultravioletto)

Microclima (carenze nella climatizzazione dell'ambiente):

Umidità relativa

Ventilazione

Calore radiante

Condizionamento

Illuminazione (carenze nei livelli di illuminamento ambientale e dei posti di

lavoro)

Inosservanza delle indicazioni tecniche previste in presenza di videoterminali, in

relazione a:

Posizionamento

Illuminazione

Postura

Microclima

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RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE

Rischi derivanti dall’attuazione di non adeguata organizzazione del lavoro:

Processi di lavoro usuranti: per esempio lavori in continuo, sistemi di turni, lavoro

notturno

Carenze di pianificazione degli aspetti attinenti alla sicurezza e la salute: programmi

di controllo e monitoraggio

Mancanza di manutenzione degli impianti, comprese le attrezzature di sicurezza

Procedure inadeguate per far fronte agli incidenti ed a situazioni di emergenza

Movimentazione manuale di carichi

Lavoro ai videoterminali

Rischi legati a fattori psicologici:

Intensità, monotonia, solitudine, ripetitività del lavoro

Carenze di contributo al processo decisionale e situazioni di conflittualità

Complessità di mansioni e carenza di controllo

Reattività anomala a condizioni di emergenza

All’interno dell’impianto sportivo devono

essere presenti, così come previsto dal

punto 5 dell’Allegato IV del D. Lgs. 81/08, i

presidi sanitari indispensabili per prestare le

prime immediate cure a lavoratori feriti o

colpiti da malore improvviso.

La cassetta di pronto soccorso deve

contenere quanto previsto dalla normativa

vigente e la verifica periodica del

contenuto è affidata ad un lavoratore della

struttura in cui è inserito l’impianto

sportivo.

Inoltre, il recente Decreto Legge del 13

settembre 2012 n. 158 all’art. 7 comma 11,

impone alle società sportive, sia

professionistiche sia dilettantistiche, la

dotazione e l’impiego di defibrillatori

semiautomatici e di eventuali altri

dispositivi salvavita.

Gli episodi di cronaca recenti insegnano

che la pronta disponibilità di

DEFIBRILLATORI AUTOMATICI ESTERNI

(DAE) in caso di necessità può salvare la

vita di un atleta o di un fruitore

dell’impianto, impegnato in un evento

sportivo anche non agonistico ovvero

spettatore della competizione, in caso di

malore causato da un problema cardiaco.

La possibilità di impiego di tale

apparecchiatura, per l’uso del quale non è

necessario essere esperti ma è sufficiente

aver seguito un corso base, nel quale sono

spiegate le prime manovre in grado di

salvare la vita al soggetto in pericolo,

rende indispensabile l’individuazione di

idoneo personale della struttura che dovrà

essere oggetto di informazione, formazione

e addestramento.

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12

• NORME CONI PER L'IMPIANTISTICA SPORTIVA Approvate con deliberazione del

Consiglio Nazionale del CONI n. 1379 del 25 giugno 2008

• D.P.C.M. 8 novembre 2011 recante modifiche alla composizione e funzionamento

dell’Osservatorio nazionale per l’impiantistica sportiva

• Decreto del Ministero degli Interni 18/03/1996

La norma di riferimento per la sicurezza dei complessi e degli impianti nei quali si svolgono

manifestazioni e/o attività sportive è il Decreto del Ministero degli Interni 18/03/1996, (G.U. n.

85 Suppl. Ord. del 11/04/1996) concernente “Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio

degli impianti sportivi” coordinato con le modifiche e le integrazioni introdotte dal D.M.

06/06/2005.

Il Decreto 18/03/1996 stabilisce che per tutti gli impianti sportivi, indipendentemente dalla

capienza e destinazione, la domanda di autorizzazione alla costruzione dell’impianto da

presentare al Comune deve essere integrata con la documentazione tecnica progettuale

finalizzata al rilascio del certificato di prevenzione incendi prescritta dall’art. 2 del D.P.R. 37/98

così come specificata dall’allegato I lettera B del D.M. 04/05/1998.

Estratti dal Decreto alcuni articoli:

Art. 1 - CAMPO DI APPLICAZIONE

Sono soggetti alle presenti disposizioni i complessi e gli impianti sportivi di nuova costruzione e

quelli esistenti, già adibiti a tale uso anche se inseriti in complessi non sportivi, nei quali si

intendono realizzare variazioni distributive e/o funzionali, eccetto gli interventi di

manutenzione ordinaria di cui all'art. 31 lettera a) della legge del 05/08/1978, n. 457, nei quali

si svolgono manifestazioni e/o attività sportive regolate dal C.O.N.I. e dalle Federazioni

Sportive Nazionali riconosciute dal C.O.N.I., riportate nell'allegato, ove è prevista la presenza

di spettatori in numero superiore a 100.

I suddetti complessi o impianti sportivi, nel seguito denominati impianti sportivi, devono essere

conformi oltre che alle presenti disposizioni anche ai regolamenti del C.O.N.I. e delle

Federazioni Sportive Nazionali e Internazionali.

Per i complessi e gli impianti ove è prevista la presenza di spettatori non superiore a 100, o

privi di spettatori, si applicano le disposizioni di cui al successivo art. 20.

[…..]

Art. 20 - COMPLESSI E IMPIANTI CON CAPIENZA NON

SUPERIORE A 100 SPETTATORI O PRIVI DI SPETTATORI

L'indicazione della capienza della zona spettatori deve risultare da apposita dichiarazione

rilasciata sotto la responsabilità del titolare del complesso o impianto sportivo.

Gli impianti al chiuso e gli ambienti interni degli impianti all'aperto devono essere dotati di un

adeguato numero di estintori portatili.

Gli estintori portatili devono avere capacità estinguente non inferiore a 13 A - 89 B; a

protezione di aree ed impianti a rischio specifico devono essere previsti estintori di tipo

idoneo.

I servizi igienici della zona spettatori devono essere separati per sesso e costituiti da gabinetti

dotati di porte apribili verso l'esterno e dai locali di disimpegno.

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I Quaderni del Network AIAS - Quaderno n. 6

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Ogni gabinetto deve avere accesso da apposito locale di disimpegno (anti WC) eventualmente

a servizio di più locali WC, nel quale devono essere installati gli orinatoi per i servizi uomini ed

almeno un lavabo.

Almeno una fontanella di acqua potabile deve essere ubicata all'esterno dei servizi igienici.

La dotazione minima deve essere di almeno un gabinetto per gli uomini ed un gabinetto per le

donne.

Deve essere installata apposita segnaletica di sicurezza conforme alla vigente normativa e alle

prescrizioni di cui all’individuazione delle vie di uscita, del posto di pronto soccorso e dei

mezzi antincendio; appositi cartelli devono indicare le prime misure di pronto soccorso.

Per lo spazio e la zona di attività sportiva si applicano le disposizioni contenute nell'art. 6 e

nell'ultimo comma dell'art. 8. (7) che consenta la individuazione delle vie di uscita, del posto di

pronto soccorso e dei mezzi antincendio; appositi cartelli devono indicare le prime misure di

pronto soccorso.

[…..]

Art. 21 - NORME TRANSITORIE

Su specifica richiesta della Commissione Provinciale di Vigilanza e comunque ogni 10 anni a far

data dal certificato di collaudo statico, anche per gli impianti o complessi sportivi esistenti deve

essere prodotto alla Prefettura competente per territorio ed al Comune, un certificato di

idoneità statica dell'impianto, rilasciato da tecnico abilitato.

[…..]

Art. 24 - DISPOSIZIONI FINALI

Restano ferme le disposizioni contenute nella legge 09/01/1989 n. 13, relative all’eliminazione

delle barriere architettoniche.

D.P.R. 01/08/2011 n. 151 – Regolamento recante semplificazione della disciplina dei

procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell’art. 49 c. 4 - quater, del D. L.

31/05/2010 n. 78, convertito, con modificazioni, dalla Legge del 30/07/2010 n. 122.

Con il nuovo regolamento di prevenzione incendi sono state incluse anche alcune attività

sportive che non rientravano tra gli impianti sportivi, rispettivamente ai punti 65 e 66.

Punto65

Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, palestre, sia a

carattere pubblico sia privato, con capienza superiore a 100 persone, ovvero di superficie lorda

in pianta al chiuso superiore a 200 m2.

Sono escluse le manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano in locali o

luoghi aperti al pubblico.

Fino a 200 persone B

Oltre 200 persone C

Punto 66

Alberghi, pensioni, motel, villaggi albergo, residenze turistico-alberghiere, studentati, villaggi

turistici, alloggi agrituristici, ostelli per la gioventù, rifugi alpini, bed & breakfast, dormitori,

case per ferie, con:

Oltre 25 posti-letto fino a 50 posti letto A

Oltre 50 posti letto fino a 100 posti letto B

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Oltre 100 posti letto C

Strutture turistico-ricettive nell’aria aperta (campeggi, villaggi-turistici, ecc.) con capacità

ricettiva superiore a 400 persone.

Fino a 50 posti letto A

Oltre 50 posti letto fino a 100 posti letto B

Oltre 100 posti letto C

Decreto Ministeriale 06/12/2011 - maniglioni antipanico. Proroga per la sostituzione dei

maniglioni antipanico.

Il giorno 24/12/2011 è stato pubblicato il Decreto Ministeriale 06/12/2011 riguardante

l'installazione e la manutenzione dei dispositivi per l'apertura delle porte installate lungo le vie

di esodo. Il Decreto prorogava il termine per la sostituzione dei maniglioni antipanico al

FEBBRAIO 2013.

Decreto Ministeriale 13/07/2011 - Regola tecnica sui gruppi elettrogeni

Nella G.U. n. 169 del 22/07/2011 è stato pubblicato il nuovo Decreto di prevenzione incendi

sui gruppi elettrogeni, che abroga il precedente Decreto del 2007. Approvazione della regola

tecnica di prevenzione incendi per la installazione di motori a combustione interna accoppiati

a macchina generatrice elettrica o ad altra macchina operatrice e di unità di cogenerazione a

servizio di attività civili, industriali, agricole, artigianali, commerciali e di servizi.

Decreto Ministeriale 07/08/2012 - Nuovo Regolamento di Semplificazione - Disposizioni

relative alle modalità di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione

incendi e alla documentazione da allegare, ai sensi dell'art. 2, c. 7, del D.P.R. 01/08/2011, n.

151.

Il nuovo regolamento attualizza l'elenco delle attività sottoposte ai controlli di prevenzione

incendi e, introducendo il principio di proporzionalità, correla le stesse a tre categorie, A, B e

C, individuate in ragione della gravità del rischio piuttosto che della dimensione o, comunque,

del grado di complessità che contraddistingue l'attività stessa.

Il provvedimento individua, per ciascuna categoria, procedimenti differenziati con riguardo

alle attività ricondotte alle categorie A e B.

Nella categoria A sono state inserite quelle attività dotate di “regola tecnica” di riferimento e

contraddistinte da un limitato livello di complessità, legato alla consistenza dell'attività,

all'affollamento ed ai quantitativi di materiale presente.

Nella categoria B sono state inserite le attività presenti in A, quanto a tipologia, ma

caratterizzate da un maggiore livello di complessità, nonché le attività sprovviste di una

specifica regolamentazione tecnica di riferimento, ma comunque con un livello di complessità

inferiore al parametro assunto per la categoria “superiore”.

Nella categoria C sono state inserite le attività con alto livello di complessità,

indipendentemente dalla presenza o meno della “regola tecnica”.

Con decreto del Direttore Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica, DCPST n. 200

del 31/10/2012, è stata definita la nuova modulistica relativa alla presentazione delle istanze,

delle segnalazioni e delle dichiarazioni concernenti i procedimenti di prevenzione incendi, così

come previsto dall' articolo 11, comma 1, del Decreto del Ministro dell'Interno 07/08/2012.

I file dei modelli sono resi disponibili nell'apposita sezione dedicata alla modulistica presente

nella home page del sito internet dei Vigili del Fuoco (www.vigilfuoco.it).

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Norme per la sicurezza in fase di realizzazione e gestione degli impianti sportivi:

• DECRETO DEL MINISTERO DEGLI INTERNI 18/03/1996, modificato ed integrato dal

D.M. 06/06/2005 Testo coordinato delle norme di sicurezza per la costruzione e

l’esercizio degli impianti sportivi

Norme igieniche:

• NORME CONI sulle caratteristiche ambientali degli spazi destinati all’attività sportiva.

• Accordo del 16/01/2003 tra il Ministro della salute, le Regioni e le province autonome di

Trento e di Bolzano sugli aspetti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la

vigilanza delle piscine a uso natatorio

Norme di pubblica sicurezza:

• D.M. 06/06/2005 - Modalità per l'installazione di sistemi di videosorveglianza negli

impianti sportivi di capienza superiore alle diecimila unità, in occasione di competizioni

sportive riguardanti il gioco del calcio. (GU n. 150 del 30/06/05).

• D.M. 06/06/2005 - Decreto per l'emissione, distribuzione, vendita e cessione di titoli di

accesso agli impianti sportivi.

• Protocollo d'intesa per l’attuazione di misure di prevenzione integrate per la “sicurezza

delle manifestazioni sportive”.

• Direttiva del Ministro dell’interno del 14/08/2009 contenente misure finalizzate alla lotta

contro la violenza negli stadi-

• Decreto-legge 13/09/2012, n. 158, recante “Disposizioni urgenti per promuovere lo

sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute” (G. U. n. 263 del 10

novembre 2012).

Norme per eliminazione delle barriere architettoniche:

• Legge 09/01/1989 n. 13 Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle

barriere architettoniche negli edifici privati.

• D.P.R. 24/07/1996 n. 503 Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere

architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.

Bibliografia di riferimento e siti internet di consultazione

• Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi: D.M.

18/03/1996 coordinato con le modifiche e le integrazioni introdotte dal D.M.

06/06/2005.

LINK:

www.vigilfuoco.it/aspx/ReturnDocument.aspx?IdDocumento=55

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I Quaderni del Network AIAS - Quaderno n. 6

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• NORME CONI PER L'IMPIANTISTICA SPORTIVA (Approvate dalla G.E. del CONI con

deliberazione n.851 del 15/07/1999)

LINK:

http://impiantisportivi.it/normativa-impianti-sportivi-cfm

e le successive

• Approvate con deliberazione del Consiglio Nazionale del CONI n. 1379 del 25/06/2008

LINK:

http://impiantisportivi.it/normativa-impianti-sportivi-cfm

• Disposizioni di Prevenzione Incendi Testi coordinati: Norme di sicurezza per la

costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi

LINK:

www.vigilfuoco.it/aspx/ReturnDocument.aspx?IdDocumento=55

• D.P.C.M. 08/11/2011 recante modifiche alla composizione e funzionamento

dell’Osservatorio nazionale per l’impiantistica sportiva

LINK:

www.sportgoverno.it/onis/normativa/decreto-di-ricostituzione.aspx

• Programma Operativo Nazionale Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza

2007÷2013 Obiettivo Operativo 2.8. Disciplinare Descrittivo e Prestazionale degli

Elementi Tecnici del Progetto Definitivo Campo di Calcio a 5 del 21/03/2011

LINK:

www.sicurezzasud.it/media/Bandi/io_gioco_legale/Specifiche_Tecniche_Campo_di_Calcio_A5.pdf

• Regolamento calcetto

LINK:

www.sportsturf.it/regolamento_calcetto.htm

LINK:

www.ilcalcetto.it/regolamento.asp

• Caratteristiche degli impianti

LINK:

www.acformigine.it/1011/News/Pederzoli%20sintetico.html

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I Quaderni del Network AIAS - Quaderno n. 6

17

• Campo da calcio e calcetto a Molveno. Il richiamo pubblicitario

LINK:

www.dolomitimolveno.com/holiday/92/it-IT/Campi-da-calcio-e-calcetto.aspx

• Caratteristiche dei campi da calcio

LINK:

www.campodacalcio.it/Campo_da_calcio_a_7_in_sintetico.html

• Le iniziative sul territorio per i giovani

LINK:

http://bancadati.informagiovanipiemonte.it/node/804

• Vantaggi e iniziative Come avviare un campo di calcetto

LINK:

www.bollettinodellavoro.it/pagina_articoli.php?codann=0000000020

• L’affidamento in gestione di un campo di calcio

LINK:

www.municipioromacinque.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=1020

• Security: Il controllo degli accessi e la gestione dei servizi

LINK:

www.opeonline.it/cms/index.php?option=com_content&view=article&id=65&Itemid=72

LINK:

www.opeonline.it/cms/index.php?option=com_content

• Requisiti delle Strutture ricettive – Comune di Zelarino (VE)

LINK:

www.ulss12.ve.it/docs/file/sian/Requisiti%20per%20strutture%20ricettive.pdf

• Gruppi Elettrogeni - Associazione Italiana Ingegneria Antincendio Sicurezza e Ambiente

LINK:

www.antincendio.it/norme-antincendio/dm-13-luglio-2011-regola-tecnica-sui-gruppi-elettrogeni/

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I Quaderni del Network AIAS - Quaderno n. 6

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• Norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi (D.M. Interno

18/03/1996 integrato dal D.M. 06/06/2005)

LINK:

www.uisptaranto.it/img/fitness/obblighi.doc

• Obblighi di sicurezza delle Associazioni sportive dilettantistiche

LINK:

www.testo-unico-sicurezza.com/OBBLIGHI-SICUREZZA%20-ASSOCIAZIONI-

SPORTIVE%20DILETTANTISTICHE-ASD.html

• Guida normativa per la gestione di campeggi e villaggi turistici

LINK:

www.ebnt.it/gestione_pubblicazioni/doc_pub/43_2012_3_13_GUIDA%20NORMATIVA%20PER%20LA%20

GESTIONE%20DI%20CAMPEGGI%20E%20VILLAGGI%20TURISTICI_FAITA.pdf

• Portale dedicato allo sviluppo delle politiche interregionali del turismo

LINK:

http://turismo.regioni.it/

• Il campo di calcio e la normativa delle federazioni

LINK:

www.sportsturf.it/regolamento_calcio.htm

• Piano di valutazione dei rischi - Palazzo dello sport città di Alessandria

LINK:

www.comune.alessandria.it/flex/cm/pages/ServerBLOB.php/L/IT/IDPagina/5713

• Documento valutazione dei rischi - Palazzetto dello sport Città di Vibo Valentia

LINK:

www.comune.vibovalentia.vv.it/Comune/images/stories/sicurezza/dvr/%20IMPIANTI%20SPORTIVI.pdf

• La gestione della sicurezza degli impianti sportivi - Prof. Arch. Michele Di Sivo –

Università di Chieti

LINK:

www.unich.it/unichieti/ShowBinary/BEA%20Repository/Area_Siti_federati/Scienze%20Motorie/Materiale_Di

dattico/Mat%20Did%201011/Di%20Sivo%20Gestione%20sicurezza/Sicurezza%20impianti//file

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I Quaderni del Network AIAS - Quaderno n. 6

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• Profili di rischio per gli impianti sportivi – ISPESL

LINK:

www.ispesl.it/profili_di_rischio/?ord=ateco

• Norme CONI per l'impiantistica sportiva (approvate dalla G.E. del CONI con

deliberazione n. 851 del 15/07/1999)

LINK:

www2.comune.venezia.it/sport/normativa/norme%20coni%20impiantistica%20sportiva.asp

• Giornata di studio sull'impiantistica sportiva del 28/11/2011

LINK:

www.sportgoverno.it/onis/notizie/giornata-di-studio-sull’impiantistica-sportiva-gli-atti-del-convegno.asp

• Norme CEI per gli impianti elettrici

• Norme UNI per macchine ed attrezzature

• Norme UNI-CIG per gli impianti di distribuzione del gas combustibile.