LA GESTIONE DEL PAZIENTE IN NUTRIZIONE ENTERALE E IN...
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LA GESTIONE DEL PAZIENTE IN NUTRIZIONE ENTERALE
E IN NUTRIZIONE PARENTERALE, GESTIONE DEI
CATETERI VENOSI CENTRALI
1° corso per formatori di caregiver in oncologia:«Un percorso di informazione e formazione»
Milano 30/03/2017
Ombretta CiottiCoordinatore InfermieristicoDH ONCOLOGIAOspedale VareseAsst settelaghi
NUTRIZIONE PARENTERALE
SOMMINISTRAZIONE DI NUTRIENTI DIRETTAMENTE NEL SANGUE
ATTRAVERSO SPECIFICI DISPOSITIVI
«CATETERI VENOSI CENTRALI»
CHE ARRIVANO IN UNA VENA CENTRALE
le vene periferiche non tollererebbero elevate concentrazioni delle soluzioni utilizzate
OBIETTIVI
Garantire al paziente un apporto nutrizionale adeguato
Sostenere le difese immunitarie
Gestire la tossicità indotta dalle terapie antineoplastiche
Gestire le eventuali complicanze post chirurgiche
Evitare e/o ridurre ospedalizzazione
Migliorare la Qualità di vita della persona
DISPOSITIVI VASCOLARI
CACATETERI VENOSI PERIFERICIla punta non raggiunge la prossimità della giunzione tra vena cava superiore ed atrio dx
• Soluzioni con pH 5/9
• Farmaci con osmolarità < 500/600 mOsm/L
• Soluzioni con osmolarità < 800/900 mOsm/L
• Farmaci non vescicanti e non flebitogeni
CACATETERI VENOSI CENTRALI la punta posizionata in prossimità della giunzione tra vena cava superiore ed atrio dx
• Misurazione PVC
• soluzioni con osmolarità superiore a 900 mOsm/L
• Farmaci basici (pH >9), acidi (<5), vescicanti o irritanti su endotelio venoso
CATETERI VENOSI CENTRALIcaratteristiche, indicazioni
• ESTERNO
• PARZIALMENTE IMPIANTATO
• TOTALMENTE IMPIANTATO «PORT-A-CATH»
catetere a punta aperta: prevede eparinizzazione
catetere a punta chiusa «Groshong»:Non prevede eparinizzazione
monolume – plurilume
tempo permanenza
breve, medio, lungo termine
Gestione del catetere venoso centraleLinee Guida INS Infusion Therapy Standards of Practice 2016
Lavaggio antisettico mani (CAT IB- CDC ATLANTA 2011)
Manovre in asepsi e antisepsi locale
Materiale e dispositivi sterili
Valutazione, cura e sostituzione delle medicazioni del sito di inserzione
Disinfezione superfici di connessione (connettori senza ago, porte di
accesso alla linea infusionale) con clorexidina 2%
Nutrizione parenterale : sostituzione set di somm.ne
ogni 24 h.
Irrigazione periodica «lavaggio» ed eparinizzazione
IRRIGAZIONE PERIODICA «LAVAGGIO» Disinfezione superfici di contatto Rimuovere tappino
FLUSH E LOCK con sistemi monodose Aspirare con siringa 3-4 ml di sangue FLUSH : iniettare con siringa 10 ml soluzione fisiologica, valutando
presenza di eventuali resistenze LOCK : connettere siringa da 10 ml di soluzione eparinata e lavare con
manovra pulsante 10 ui EPARINA/ ML Mantenendo pressione positiva : clampare, deconnettere, chiudere con
nuovo tappino sterile
o FREQUENZA : SETTIMANALE (cvc tunnellizzati e non), MENSILE (cvc totalmente impiantati)
o FLUSH TECNICA PULSANTE per la rimozione di depositi intraluminali di fibrina, farmaci, batteri.
o EPARINIZZAZIONE sempre preceduta da lavaggio
Studi randomizzati e controllati hanno confrontato soluzione eparinata vs fisiologica, dimostrando esiti sovrapponibili. Non evidenze sufficienti x raccomandare l’una o l’altra strategia
MEDICAZIONE SITO EMERGENZA CUTANEA
ESAMINARE CON ATTENZIONE SITO DI EMERGENZA CUTANEA DEL CATETERE ED AREA CIRCOSTANTE X INDIVIDUARE EVENTUALI ARROSSAMENTI, DOLORABILITA’, EDEMA E SECREZIONI, SINTOMI SEGNALATI DAL PAZIENTE
OSSERVANDO – PALPANDO -- ANNOTANDO
MANOVRE IN ASEPSI
ANTISEPSI CUTANEA CON CLOREXIDINA AL 2% BASE ALCOLICA (30’’) O IODOPOVIDONE 10% (120’’), NON ASCIUGARE
Medicazioni con membrane semipermeabili
traparenti in poliuretano sostituire ogni 5/7 gg (cat. IB)
Medicazioni con garza e cerotto ogni 2 gg (INS 2011)
SOSTITUIRE LA MEDICAZIONE SE
SECREZIONI, DOLORABILITA’ OPPURE SE
ALLENTATA, DISLOCATA
COMPLICANZEPREVENZIONE
SORVEGLIANZA E VALUTAZIONE SEGNI LOCALI E SISTEMICI
SEGNALAZIONE - GESTIONE
PRECOCI : PNX O EMOTORACE, SANGUINAMENTO, EMATOMA
TARDIVE :
DISLOCAZIONE PARZIALE O TOTALE
OCCLUSIONE extraluminale - endoluminale
SOVRAINFEZIONE SITO INFEZIONE SISTEMICA
LESIONE CUTANEE AREA MEDICAZIONE SECONDARIE A COLLE DISPOSITIVI DI STABILIZZAZIONE O PELLICOLE
SEGNI DI INFEZIONELOCALE
ROSSORE ED EDEMA PUNTO DI EMERGENZA CUTANEA DEL CVC
PRESENZA DI SECREZIONI E/O CATTIVO ODORE DOLORE A COLLO O ARTO OMOLATERALE RESISTENZA /IMPOSSIBILITA’ AD INFONDERE
verficare linea infusionale
SEGNI DI INFEZIONE
SISTEMICA
FEBBRE/BRIVIDI IN CONCOMITANZA CON INFUSIONE E/O LAVAGGIO DEL CATETERE , ASTENIA O MALESSERE
PORT-A-CATHTotalmente impiantabile
Catetere formato da
Camera in titanio-resine sintetiche
con setto perforabile in silicone e catetere in silicone o poliuretano connesso al reservoir
AGO DI HUBER (GRIPPER)
NUTRIZIONE ENTERALE
TECNICA CHE CONSENTE LA SOMM.NE DI NUTRIENTI DIRETTAMENTE NELLO STOMACO O NELL’INTESTINO MEDIANTE SONDE
IMPOSTATA A LIVELLO OSPEDALIERO VIENE MANTENUTA AL DOMICILIO PREVIA INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI FAMILIARI «CAREGIVER»
DISPOSITIVI PER NE
SONDINO NASOGASTRICO , NASO DIGIUNALE
PEG Percutaneus Endoscopic Gastrostomyinserita nello stomaco mediante piccolo intervento con diverse tecniche endoscopica, radiologica ,chirurgica
Le sonde sono costituite da un sistema di bloccaggio esterno
(placca che impedisce la migrazione della sonda nella cavità gastrica)
ed un dispositivo di bloccaggio interno (palloncino) che ne impedisce la fuoriuscita
BOTTONE GASTROSTOMICOFacile gestione, libertà movimento, minor rischio di sposizionamento accidentale
Dopo tre mesi dal posizionamento delle PEG utilizzando lo stesso foro
DIGIUNOSTOMIA indicata quando lo stomaco non è utilizzabile
SONDA DIGIUNOSTOMICA TRANS-GASTROSTOMICA
SOMMINISTRAZIONE
A BOLI SIRINGA DA 50/100 ML
A CADUTA DEFLUSSORE MUNITO DI CAMERA DI GOCCIOLAMENTO E MORSETTO PER LA REGOLAZIONE DELLA VELOCITA’
NUTRIPOMPADEFLUSSORE INSERITO IN UNA POMPA DI INFUSIONE SU CUI IMPOSTARE I PARAMETRI DI INFUSIONE (velocità di infusione e durata)
MISCELE NUTRIZIONALIimpostate da nutrizionista
PROTEINE, CARBOIDRATI, GRASSI, VITAMINE, SALI MINERALI, ACQUA
NORMOCALORICHE 100 KCAL/100 ML
IPERCALORICHE 150-200 KCAL/100 ML
IPOCALORICHE 50/75 KCAL/100 ML
SPECIFICHE PER INTOLLERANZE O ALTRI PROBLEMI
Conservare i prodotti secondo le indicazioni
PREPARAZIONEMATERIALE
o Miscela nutrizionale
o Deflussore o set infusione nutripompa
o Siringhe 50/100 ml
o Acqua minerale naturale
o Supporto ad asta
PREPARAZIONE Igiene mani e preparazione piano di lavoro
Paziente in posizione semi-seduta (30°)
Verificare esatta posizione (tacca di riferimento)
ristagno gastrico: se superiore a 100 ml interrompere somm.ne x 1/2 h se a boli, rallentare velocità infusione se è continua
pervietà della sonda, irrigazione con acqua 50 ml
Agitare la miscela nutrizionale e metterla in corso
Irrigazione a termine somministrazione, prima di chiudere la sonda
Igiene cavo orale (assente pulizia meccanica) ed idratazione di labbra e mucose
Verificare le condizioni cliniche del paziente (nausea, vomito, diarrea, dispnea)
P E G Gastrostomia Endoscopica Percutanea
OBIETTIVI
Evitare perdita di peso eccessiva
Correggere carenze nutrizionali gravi
Idratare il paziente
PERMETTE LA NUTRIZIONE IN ASSENZA DELLA FUNZIONE DI DEGLUTIZIONE OPPURE FUNGE DA SUPPLEMENTO ALLA NORMALE ALIMENTAZIONE
ASSUNZIONE DI NUTRIENTI IN PAZIENTI CON INSUFFICIENTE APPORTO CALORICO
Dura 1/6 mesi poi viene sostituita con una «PEG a bottone» che può essere mantenuta fino a 2 aa
MEDICAZIONE PEG
PRIMA MEDICAZIONE
il gg successivo alla procedura
PRIMA SETTIMANA
rinnovare medicazione ogni gg
Attenzione : arrossamento, edema, irritazione, succo gastrico, pus
PER 10 GG
sostituita medicazione a gg alterni
SUCCESSIVAMENTE
settimanale
MEDICAZIONE PEG VERIFICA QUOTIDIANA CUTE E MEDICAZIONE
SOSTITUIRE LE GARZE SE SONO BAGNATE X EVITARE LA MACERAZIONE DELLA CUTE
INIZIALMENTE GESTIRE COME UNA FERITA (ANTISEPSI LOCALE)
LAVARE CON ACQUA TIEPIDA E DETERGENTE DELICATO CON MOVIMENTI ROTATORI DAL CENTRO VERSO LA PERIFERIA E AL DI SOTTO DEL DISPOSITIVO DI ANCORAGGIO
NON UTILIZZARE ACQUA OSSIGENATA, ETERE, ALCOOL ETILICO POICHE’ USURA TUBO IN SILICONE
VERIFICARE PRESENZA DI SECREZIONI O SUCCO GASTRICO
MOBILIZZARE LA SONDA CON MOVUMENTI ROTATORI DI 360° IN SENSO ORARIO ED ANTIORARIO EVITANDO TRAZIONI
IGIENE QUOTIDIANA CAVO ORALE E MANTENERE MORBIDE ED IDRATATE LE LABBRA
Non mescolare i farmaci con gli alimenti
GESTIONE COMPLICANZESCHEMA
Problema: prevenzione, causa, gestione
Ostruzione
Dislocazione sonda
Nausea, vomito, diarrea, stipsi
Distensione gastrica
Disidratazione
Tosse durante la somministrazione
Irritazione e/o lesione cute Infezione peristomale Fuoriuscita di succo gastrico e/o soluzioni
nutrizionali dal punto di inserzione cutaneo
BBS «Buried Bumper Syndrome» : crescita di mucosa gastrica nel sistema di ancoraggio interno della sonda «bumper»
che può migrare ed incarcerarsi nello stomaco (segni e sintomi infezione, dolore, resistenza alla infusione, immobilità del dispositivo)