La geometria: un lungo percorso Quale geometria nella scuola italiana?

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La geometria: un lungo percorso

Quale geometria nella scuola italiana?

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Un duplice ruolo

• Geometria come strumento fondamentale per organizzare la conoscenza della realtà

• è la scienza che ci permette di strutturare la nostra esperienza dello spazio (forme, relazioni tra oggetti, misure....)

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ma anche:

• Il modello per eccellenza di organizzazione razionale di un corpus di conoscenze

da sempre la geometria euclidea è la palestra in cui si allenano le menti dei giovani nella civilità occidentale

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• ci aspettiamo quindi che

la geometria dia strumenti,

e che la geometria formi il pensiero

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La geometria nella scuola superiore

Nei programmi (e nella prassi) attuali, la Geometria è presente sostanzialmente con tre grossi nuclei:

• a) la geometria euclidea, talvolta collegata o affiancata dalla geometria delle trasformazioni

• b) la geometria analitica

• c) la trigonometria.

 

Sopravvivono inoltre alcuni “fossili” come la geometria dei solidi dell’ex Istituto Magistrale.

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Manca lo spazio....

• La geometria euclidea di fatto rappresenta un modo per sviluppare una teoria (esemplare) strutturata in modo logico-deduttivo: il suo scopo non è dunque direttamente quello di educare al pensiero geometrico e di sviluppare la capacità di conoscere lo spazio e operare in esso, quanto quello di educare al pensiero logico.

• La geometria analitica, per contro, fondamentalmente punta all’analisi matematica: l’aspetto geometrico è presente solo come strumento di visualizzazione.

• La trigonometria così come viene presentata nei libri raggiunge livelli di tecnicismo di calcolo paurosi, con scarsi riferimenti alle motivazioni della disciplina.

• In conclusione, sembra di poter dire che “il pensiero spaziale” è quasi completamente assente nel panorama della scuola secondaria italiana; non vengono sviluppate specifiche abilità spaziali (quello che viene esercitato, di fatto, è la logica o il calcolo).

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Nelle scuole medie, di fatto

La situazione è piuttosto di confusione. I libri comprendono molti capitoli di geometria, concentrati soprattutto su due nuclei:

• misurazione di aree e poligoni,

• trasformazioni geometriche,

con qualche accenno al calcolo dei volumi.

Gli argomenti di geometria sono in genere scollegati tra di loro e con il resto del curricolo (chi ha mai risolto un problema di calcolo di aree utilizzando considerazioni sulle simmetrie o le trasformazioni geoemtriche?); gli esercizi sono soprattutto esercizi di calcolo in contesto geometrico piuttosto che veri “problemi geometrici”.

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Gli obiettivi

• Come sempre, occorre partire dagli obiettivi.

• Perché insegnare la geometria?

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• a) E’ importante per la formazione del cittadino. E questo almeno per tre ordini di motivi:

• a.1) permette di organizzare la nostra visione dello spazio e il nostro modo di agire nello spazio

• a.2) fornisce una strada per l’apprendimento del ragionamento, prima e più rapidamente di altre discipline

• a.3) ha una ruolo negli ambiti culturale ed estetico della nostra società

 • b) E’ cruciale nella formazione dei quadri tecnici e

scientifici

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Due tipologie di studenti

• Dunque dobbiamo pensare ad un insegnamento della geometria che si rivolga sia a chi continuerà gli studi (in particolare quello tecnico-scientifici) che al cittadino comune.

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Vedere lo spazio, organizzare lo spazio, muoversi nello spazio

• a) La capacità di leggere e orgamizzare razionalmente lo spazio è sicuramente la parte della geometria più trascurata nella scuola italiani di oggi, in tutti gli ordini scolastici. Come invertire la tendenza e svilupparla in maniera organica?

• Queste capacità si intrecciano con altre nozioni matematiche, come quella di scala, e con l’uso opportuno di strumenti di calcolo che vengonno appresi solo col procedere negli studi (alcuni solo nella scuola superiore).

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• Occorre prevedere nella scuola di base dello spazio per la costruzione di abilità quali leggere e costuire mappe, rappresentare sul piano oggetti tridimensionali, calcolare distanze, eventualmente utilizzando adeguati software (tipo CAD).

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Imparare a ragionare

• perchè da 2500 anni si impara a ragionare lavorando sulla geometria di Euclide?

E’ vero che in tutti i rami della matematica facciamo dimostrazioni, e anche in altre discipline; però la geometria ci permette due cose:

• i) di farlo in maniera sistematica• ii) di unire il ragionamento, l’intuizione e la capacità di

costruzione, collegandoli materialmente attraverso le “figure”.

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• Vale la pena di sottolineare che il ragionamento geometrico non si riduce, in generale, all’apprendimento meccanico delle dimostrazioni e dei loro passaggi logici. Coinvolge l’intuizione, la capacità di muovere mentalmente le figure, la costruzione di elementi nelle figure; porta a confrontare continuamente gli oggetti mentali con le loro rappresentazioni

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La geometria analitica

• Sembra importante introdurre l’idea di piano cartesiano prima possibile

• e ridurre i tecnicismi della geometria analitica delle superiori

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Le Raccomandazioni per la geometria(riforma Moratti)

• “Questo tema costituisce un ambito particolarmente privilegiato di riflessione e razionalizzazione, svolto a partire dalle esperienze spaziali che sono componente essenziale della nostra percezione fisica”

• E’ davvero così nella nostra scuola?

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Un cammino in tre tappe: 1

“ Il processo di “evoluzione continua” dal concreto all’astratto ... si arricchisce, nel caso della Geometria, di ulteriori esempi e specificazioni. Nella prospettiva di tale evoluzione l’insegnante curerà prima di tutto, attraverso molteplici esempi, l’osservazione e manipolazione di oggetti fisici opportuni, che con il loro aspetto possono ispirare l’intuizione successiva di specifici enti geometrici.”

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Un cammino in tre tappe:2

“Con un ulteriore processo di astrazione e generalizzazione si potrà poi passare dagli oggetti fisici concreti ad una loro modellizzazione schematica astratta, che rappresenta una prima forma di razionalizzazione: sono tali le rappresentazioni grafiche del disegno o la costruzione materiale di modellini concreti. Si giunge in tal modo alla intuizione dell’idea di figura geometrica.”

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La terza tappa, nella scuola media

“Il passo successivo si realizzerà poi (alla fine della Scuola Primaria e nella successiva Scuola Secondaria di I grado) raggiungendo la definizione razionale, astratta e rigorosa, di figura geometrica. Questa si fonda sulla caratterizzazione razionale dell’oggetto geometrico indagato, basata su certe sue opportune proprietà rigorosamente individuate.”

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Un commento

• A fronte di questo cammino molto chiaro, un insieme di contenuti ancora molto frammentario

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I contenuti dei programmi (biennio)• Le Figure Piane:

• Ripresa complessiva della Geometria solida e piana della Scuola Primaria.

• Approfondimento dell’analisi delle figure piane

• Elementi significativi e proprietà caratteristiche di triangoli e di quadrilateri.

• Poligoni concavi e convessi.

• Poligoni regolari, cerchio e circonferenza.

• Classificare figure solide e piane: classificarle in base a diversi tipi di proprietà.

 

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• Le trasformazioni geometriche: il concetto di “uguale rispetto a” e di invariante.

• Nozione intuitiva di trasformazione geometrica.

• Le isometrie: traslazioni, rotazioni, simmetrie.

• Analisi in contesti concreti di trasformazioni non isometriche.• Esplorare figure per riconoscere invarianti rispetto a trasformazioni

geometriche assegnate.

• Riconoscere trasformazioni isometriche di figure date.

• Individuare, tramite modelli materiali, gli elementi caratterizzanti le isometrie.

• Costruire figure isometriche secondo richiesta.

Utilizzare le trasformazioni per osservare, classificare ed argomentare proprietà delle figure

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Misure:• Rapporti tra grandezze geometriche

• Concetto di contorno e di superficie.

• Calcolo di perimetri ed aree di alcune figure piane.

• Riconoscere grandezze proporzionali in vari contesti; riprodurre in scala.

Calcolare aree e perimetri di figure piane relative a contesti concreti e anche come parti di solidi.

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Alcuni classiciLa similitudine Teoremi di Pitagora e di Euclide.

• Riconoscere figure simili in vari contesti.• Identificare gli invarianti di una

similitudine.• Costruire figure simili dato il rapporto di

similitudine.

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• Introduzione al concetto di sistema di riferimento: le coordinate cartesiane, il piano cartesiano.

• Rappresentare sul piano cartesiano punti, segmenti, figure.

• Rappresentare sul piano cartesiano alcune relazioni direttamente ed inversamente proporzionali.

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Le grandezze geometriche.

Il sistema internazionale di misura

   

Misurare grandezze geometriche.

 Esprimere, rappresentare ed interpretare i risultati di misure di grandezze.

Valutare la significatività delle cifre del risultato di una data misura

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Per la terza: competenze

• Composizione di isometrie.• Problemi di misura: la lunghezza della

circonferenza e l’area del cerchio.• Significato di e cenni storici ad esso

relativi.• Ripresa dei solidi e calcolo dei volumi dei

principali solidi ( cubo, parallelepipedo, piramide, cono, cilindro, sfera).

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Per la terza: abilità

• Risolvere semplici problemi sul calcolo di superfici e di volumi di figure piane o solide.

Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure anche ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni

• Calcolare lunghezze di circonferenze, e aree di cerchi