LA GAZZETTA - ISIS MATTIUSSI PERTINI · Il Meeting di Roma ha visto coinvolti 7000 allievi...

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LA GAZZETTA ________________________________________________________________________________ ITSSE MATTIUSSI a.s. 2016 - 17 Nr.3 Dirigente scolastico prof.ssa Alessandra Rosset A cura delle prof.sse Daniela Dose, Marisa Del Ben e Claudia Sangoi STOP THE WAR! “Proteggiamo la nostra casa” CPIA e Mattiussi al Meeting nazionale delle Scuole per la pace Una nutrita delegazione del CPIA e dell’ITSSE “O.Mattiussi”, a nome del Dirigente scolastico, prof.ssa Alessandra Rosset, si è recato a Roma per partecipare al Meeting nazionale delle Scuole per la pace “Proteggiamo la nostra casa”, nei giorni 5 e 6 maggio. Il CPIA ha presentato alla RAI un video che raccoglie le testimonianze dirette degli allievi, alcuni dei quali hanno vissuto la guerra e sono fuggiti dal loro Paese. Le docenti coinvolte sono Maria Sasso, Gaetana D’Amora e Pia Marchi. Anche l’ITSSE “O.Mattiussi” ha presentato un prezi e due video realizzati dagli studenti della classe 4A AFM, risultato della ricerca e dell’elaborazione svolta in classe sul tema dei conflitti e sulla domanda: “E’ possibile fermare la guerra?”. Le docenti coinvolte sono Daniela Dose, Donatella Buttignol, Sabrina Parutta. Ad accompagnare a Roma gli allievi del Mattiussi è stato il vicepreside, prof. Francesco Gri. Il Meeting di Roma ha visto coinvolti 7000 allievi provenienti da tutta Italia per due giornate di incontri, dialogo e studio sul tema della guerra e della pace. Particolarmente emozionante e significativa è stata l’udienza con Papa Francesco che ha ricordato come le bombe non possano essere “madre”, le armi sono portatrici di morte. Il Papa ha esortato i giovani a credere nella pace e a lavorare per essa tutti i giorni. La domanda sulla pace è quanto mai attuale e richiede la capacità di sapersi mettere in discussione a partire dalla nostra vita quotidiana, perché la grande storia nasce dalla storia di tutti i giorni: i rapporti tra le nazioni possono cambiare a partire dalle relazioni tra gli uomini. Prof.ssa Daniela Dose 1

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LA GAZZETTA________________________________________________________________________________

ITSSE MATTIUSSI a.s. 2016 - 17 Nr.3Dirigente scolastico prof.ssa Alessandra Rosset

A cura delle prof.sse Daniela Dose, Marisa Del Ben e Claudia Sangoi

STOP THE WAR!“Proteggiamo la nostra casa”

CPIA e Mattiussi al Meeting nazionaledelle Scuole per la pace

Una nutrita delegazione del CPIA edell’ITSSE “O.Mattiussi”, a nome delDirigente scolastico, prof.ssa AlessandraRosset, si è recato a Roma per partecipare alMeeting nazionale delle Scuole per la pace“Proteggiamo la nostra casa”, nei giorni 5 e 6maggio.

Il CPIA ha presentato alla RAI un video cheraccoglie le testimonianze dirette degliallievi, alcuni dei quali hanno vissuto laguerra e sono fuggiti dal loro Paese. Ledocenti coinvolte sono Maria Sasso, GaetanaD’Amora e Pia Marchi.Anche l’ITSSE “O.Mattiussi” ha presentatoun prezi e due video realizzati dagli studentidella classe 4A AFM, risultato della ricerca edell’elaborazione svolta in classe sul tema deiconflitti e sulla domanda: “E’ possibilefermare la guerra?”.Le docenti coinvolte sono Daniela Dose,Donatella Buttignol, Sabrina Parutta.

Ad accompagnare a Roma gli allievi delMattiussi è stato il vicepreside, prof.Francesco Gri.

Il Meeting di Roma ha visto coinvolti 7000allievi provenienti da tutta Italia per duegiornate di incontri, dialogo e studio sul temadella guerra e della pace. Particolarmente emozionante e significativa èstata l’udienza con Papa Francesco che haricordato come le bombe non possano essere“madre”, le armi sono portatrici di morte. IlPapa ha esortato i giovani a credere nella pacee a lavorare per essa tutti i giorni.La domanda sulla pace è quanto mai attuale erichiede la capacità di sapersi mettere indiscussione a partire dalla nostra vitaquotidiana, perché la grande storia nasce dallastoria di tutti i giorni: i rapporti tra le nazionipossono cambiare a partire dalle relazioni tragli uomini. Prof.ssa Daniela Dose

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LETTERA AGLI ADULTI

Ci insegnano fin da piccoli che le coseimportanti della vita sono la scuola, il lavoro ela salute, ma io le vedo come cose superficiali(per quanto lo possano essere). Col tempoimpari che le cose importanti sono anchealtre. Come i sentimenti, la famiglia, lepersone. OK una buona istruzione éfondamentale, ti permette di avere piùoccasioni nella vita, ma dietro i banchi discuola ci sono ragazzi, non macchine, e queiragazzi hanno delle vite, un passato e lavoglia di superare giorno per giorno. Cosapossiamo ribattere all'esclamazione: "Io cisono passato prima di te!"? Niente, proprioniente, solo che chi lo dice magari é stato piùbravo a gestire le cose, a differenza nostra.Ma la vita va vissuta cari miei. Va vissutatrasgredendo al protocollo, Va vissuta facendoquello che ci sentiamo di fare ogni momentodella nostra vita. Va vissuta affrontando lescelte e commettendo e commettendo errori.Perché dietro ad ogni ragazzo c'é una storia epenso che nessuno dovrebbe mettersi inmezzo alle scelte degli altri, solo cercare didare consigli. E credetemi quando vi dico cheanche la salute per qualcuno se ne può andarea …… per le persone a cui teniamo. Quindi évero: scuola/lavoro e salute sono importanti,ma c'è molto di più, che va dagli amici, allafamiglia, agli amori, fino allo scoprire sestessi.

Marianna TononClasse 3A AFM

IL MATTIUSSI ALLE FINALIREGIONALI DI PALLACANESTRO

La scuola di Pallavolo maschile dell’Istituto siè classificata al primo posto alla faseprovinciale accedendo così alle finaliregionali. Il Dirigente, prof.ssa AlessandraRosset ha ringraziato si è complimentata coni componenti della squadra. Matteo De Santi,Simone Pivetta, Simone Diana, DavideFantuz, Simone Muzzo. Con gli allenatori:Daniele Gelormini e Lorenzo Pasquali, con

l’arbitro Giorgia Del Ben, e con l’anima e ilcuore dell’attività sportiva del “Mattiussi”,prof.ssa Donatella Biondo.

Alex Zanardi al don Bosco:il campione e la nazionale

di paraciclismo incontrano i ragazzi. Diverse classi del Mattiussi hanno partecipatoall’incontro con Alex Zanardi e la squadra diparaciclismo organizzato al don bosco dallaSocietà operaia.E’ stato un incontro emozionante. Zanardi ha raccontato la sua storia e ha dettoai giovani: “Da un grande dolore puo’ nascereanche una vita nuova e felice”.

Un messaggio di speranza e di forza, unatestimonianza di coraggio e di umiltà.

Prof.ssa Daniela Dose

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Il valore del lavoro: ieri e oggi.La fabbrica e il rispetto dei

lavoratori.Progetto Mission 2.0

Siamo la classe 3A AFM. Nell’ambito delProgetto Mission 2.0 abbiamo prodotto unaperformance teatrale che vorrebbe farriflettere sul valore del lavoro, sul diritto diogni essere umano a non essere sfruttato e sulprezzo equo della merce.Per prezzo equo si intende quel prezzo chetiene conto di tutti i fattori che sonointervenuti nella produzione della merce e negarantisce una giusta remunerazione.In modo particolare, con la docente dieconomia aziendale, prof.ssa DonatellaButtignol, abbiamo preso in esame il caso delParmigiano-Reggiano. Abbiamo anche riflettuto sul commercioequo-solidale, visitando la bottega “Altro-mercato”, presente a Pordenone, e abbiamopotuto constatare come, grazie al lavorocooperativo, vengano messi in atto unprocesso produttivo e una filiera delcommercio, che riescono ad evitare losfruttamento dei lavoratori. Inoltre sono prodotti equo-solidali e rispettanol’ambiente. E’ un esempio virtuoso diproduzione.Successivamente, ci siamo concentratisoprattutto sulla realtà dello sfruttamento esui salari degli operai. Ci siamo informatiriguardo ad alcuni casi di sfruttamento adopera dei grandi marchi internazionali comeMoncler, e sugli stipendi spropositati deimanager. Abbiamo ripercorso la storia dei lavoratori, apartire dal periodo taylorista, agli inizi delNovecento, contrassegnato dall’impiego dimacchinari per la produzione a catena, esiamo arrivati fino ad oggi:

in scena vedrete la macchina-catena dimontaggio, che ci è stata ispirata dal film“Tempi moderni” e che abbiamo costruito conl’aiuto della prof.ssa Bruna Braidotti, attrice eregista, accompagnata dal dialogo tra unlavoratore del 2000 (due-miliano) e unlavoratore dell’Ottocento (otto-centino).

Abbiamo scoperto che la realtà, dalNovecento ad oggi, non è cambiata molto. Ilavoratori non sono tutelati soprattutto neiPaesi del terzo mondo, e situazioni disfruttamento, come il capolarato e il lavoronero, esistono anche in Occidente. Abbiamo studiato, il pensiero di Marx, deisocialisti, le encicliche dei papi, alcuni testiletterari, che hanno contribuito a formare unacoscienza di classe e hanno fatto sì che ilavoratori, soprattutto gli operai, potesserochiedere e ottenere (anche tramite le rivoltepopolari) la tutela dei diritti fondamentali,oggi condensati, in Occidente, nello Statutodei lavoratori e nella Costituzione.Nella nostra rappresentazione abbiamoinserito anche le proteste degli operaisimboleggiata dalla trasformazione dellamacchina nel quadro del Quarto Stato.In seguito, il salto temporale porterà lamacchina industriale ai giorni nostri: in unafabbrica dell’India.Le proteste degli operai saranno in diverselingue, compreso l’italiano, perché la tuteladel lavoro e del lavoratore è un obiettivo cheva tenuto presente anche oggi, in tutto ilmondo.Vogliamo ringraziare le professoresse BrunaBraidotti, Donatella Buttignol e Daniela Doseper aver contribuito alla realizzazione diquesto progetto.

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A questo punto possiamo avviare la nostramacchina-catena di montaggio…

Alessia e Martina Bolzonaro Classe 3 A AFM

LO SFRUTTAMENTO MINORILEIl diritto tutela l’infanzia,

ma molta strada resta da fare.

Siamo in una società di diritto, di garanzia, digiustizia e democrazia.

In particolare il diritto che tutela l’infanzia el’adolescenza è una conquista giuridica eculturale del 900’.Lo sfruttamento minorile è un fenomenodiffuso soprattutto nei paesi in via di sviluppocome Africa, Asia, Europa dell’est e moltialtri.Attualmente i bambini che vengono privati diun’infanzia e di un’adolescenza serena sonocirca 250 milioni. Questi bambini vengonosfruttati giorno e notte nel settore agricolo, enel settore urbano.I bambini soldato sono l’esempio piùpericoloso di questo fenomeno, consente aicapi di non pagare e di sfruttare del tutto ibambini che, essendo piccoli, non capisconola pericolosità di questa situazione.Mentre per le bambine l’esempio più diffusodi sfruttamento è quello della prostituzioneche ne coinvolge almeno un milione all’anno.Lo sfruttamento ha delle conseguenzatragiche: i bambini saranno privi di istruzione,di amore e di tutele. Privi del diritto di esserebambini. Spesso i bambini sono costretti a nonfrequentare la scuola a causa della grandepovertà delle loro famiglie.Devono lavorare tante ore per riuscire aguadagnare quel poco che basta per riuscire acomprare una fetta di pane.Gli sfruttatori sanno che potranno semprecontare su questi piccoli esseri umani perchénon si oppongono e spesso sono più abili dipersone adulte.Lo sfruttamento minorile è una violazione deidiritti del bambino, invece di andare alavorare un bambino dovrebbe vivereun’infanzia tranquilla e senza preoccupazioni.Bisogna porre fine a questo fenomeno e farcapire che lo sfruttamento minorile in futuronon porterà a nulla.Lo Stato dovrebbe cercare di dare una mano atutte le famiglie in difficoltà e dovrebbe faruscire tutti i bambini da questo mondoorrendo.

Stefania RussoClasse 3A AFM

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Essere uno scrittore! Intervista a Björn Larsson

Ed anche quest'anno, come da ventitré anni aquesta parte, Pordenone ha ospitato un grandescrittore nell'ormai ben noto Festival Dedica.Quest'anno l'ospite di riguardo è stato BjörnLarsson, scrittore e docente universitariosvedese, nonché grande appassionato di mareal punto da passarci gran parte della sua vita.Il 15 marzo, nel pieno fervore del Festival,Björn Larsson ha partecipato alla Scena dellaparola, l'incontro organizzato pressoCinemazero con gli studenti e ha rispostoalle loro domande.

La vera storia del pirata Long John Silverè uno dei suoi maggiori successi. Perché hadeciso di scrivere di un personaggio trattoda un altro libro?Perché per saper scrivere bisogna ancheleggere tanto e quando si legge molto diqualcuno poi si immagina come potrebbecontinuare o come si potrebbe spiegare lastoria e dunque diventa quasi un omaggioall'autore del testo originale. Infatti, penso chespetti ai lettori immaginare un seguito e unabella fine per questo famoso pirata.

La sua è una vita che in molti sognano difare, quali sono le difficoltà che haincontrato sul suo cammino?In realtà non ho mai avuto una strategia divita, tuttavia avevo pensato che prima avreidovuto vivere e poi lavorare.Infatti, non o mai pensato alla carriera e fino a40 anni non mai avuto un lavoro fisso; poiperò quando mi proposero di fare il docenteuniversitario, tutti mi fecero i complimenti,ma per me fu un po’ una delusione perchésignificava che il tempo di vivere era finito.Infatti, se dovessi scegliere a cosa rinunciaresicuramente rinuncerei a fare l’insegnante,perché un conto è fare l'insegnante, quindistudiare la letteratura, una cosa ben diversa èfare letteratura, diventare parte della storiadella letteratura di un paese.Tuttavia ho accettato di buon grado anche peravere una certa stabilità economica e permantenere un po' i “piedi per terra” se così sipuò dire.

Se devo dare un consiglio, però, è quello dinon fare “zapping” tra i lavori maconcentrarsi sulle proprie passioni e su ciòche si è bravi a fare, perché passare da unlavoro all'altro non serve a niente.Infine ricordate che la libertà non arriva dasola ma bisogna guadagnarsela e combattereper essa.Io ho vissuto interamente e intensamente lamia vita e non ho rimpianti.

Può dirci secondo lei quali sono le treregole per diventare un buono scrittore?Secondo me la prima è quella di averel'impressione di dover raccontare qualcosaagli altri, perché la scrittura non è indirizzataa se stessi (per quella c'è il diario), la scritturaè indirizzata agli altri; in secondo luogo esseredei grandi lettori, leggendo di tutto ancheperché altrimenti si rischia di “reinventare laruota” ovvero di scrivere qualcosa che esistegià, quindi importante è LEGGERE PERSCRIVERE.Infine, avere la capacità ma soprattutto ladedizione alla scrittura, perché non bisognasottovalutare il lavoro dello scrittore, moltopiù faticoso di quello che si possa pensare.

Cosa ne pensa della poesia?La apprezzo molto, infatti ho quasi ucciso unpoeta in un libro, però non sono moltoportato. Bisogna avere tempo ed anche unpensiero diverso per scrivere poesie e ancheper leggerle. E’molto brutto leggere unapoesia di fretta e probabilmente è per questoche la poesia diviene sempre più musica ecanzone piuttosto che testo scritto.

Perché Silver si è ribellato così tanto spessoalla legge?Principalmente perché all'epoca la vita nonvaleva quasi niente sopratutto per gli entiregnanti, quindi Silver era quasi giustificato anon ubbidire alla legge, poiché la legge nonrispettava lui né tutte le persone come lui o dibasso livello; quindi in quell’epoca e in altresituazioni nei secoli a venire, c'era quasi unalegittimazione alla violenza contro uno statoche non rispettava i suoi cittadini. Tuttavia, adesso, in una situazione didemocrazia e con lo sviluppo di internet

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ognuno può liberamente esprimente la propriaopinione, c’è rispetto per il cittadino.C'è la libertà di cambiare le leggi attraversoazioni social e le votazioni. Il cambiamentoperò parte dal cambiare gli atteggiamenti.

Quali sono le cause che lo hanno spinto arifiutare la leva militare e ad essereincarcerato di conseguenza, e lo rifarebbe?Io in realtà NON SONO UN PACIFISTAradicale, se vedo una situazione dove c'èbisogno della violenza non mi faccioproblemi, tuttavia non mi piacevano le armi el'uniforme e quindi partivo già svantaggiato. AA 19 anni mi mandarono in caserma e iodecisi che quel posto non faceva per me, cheme ne sarei dovuto andare a tutti i costi, nelmomento stesso in cui un ufficialeaddestratore disse: “Voi siete qui per ubbidire!Ubbidire senza pensare.”.

Si può trovare qualche Long John Silver almondo d'oggi?

Innanzitutto bisogna distinguere la pirateriadagli eroi di libertà, poiché la pirateria esisteancora come nel mar Rosso e non è una cosapositiva, mentre di figure importanti di piratilibertari c'è un giovane uomo nigeriano checombatte per salvaguardare l'ecologia.

Perché la figura femminile nei suoiromanzi è sempre una figura forte eindipendente?

In realtà non ci avevo mai fatto caso, nelsenso che il mio obbiettivo è quello di trovarei personaggi giusti per le mie storie e inoltre èmolto facile cadere nello stereotipo dellaragazza debole che si trucca tutte le mattineecc..

Perché i protagonisti delle sue storie sonopersonaggi dubbiosi e incerti sulla vita?Anche questo dettaglio non l'avevo notato macredo che mia sia venuto spontaneo, perchéun personaggio troppo sicuro di sé, chediventa quindi prevedibile e banale, non èinteressante ai fini letterari.

Che fine ha fatto Long John Silver?Quando ho finito il libro pensavo che fossemorto, infatti l'ultima avventura che hoinserito in un nuovo libro è solo un capitoloche avevo inizialmente scartato.Tuttavia, in una conferenza a Napoli, pochianni fa, mi hanno detto che mancava ilcadavere, e infatti non avevo mai pensato diraccontare la morte di Silver, soprattuttoperché penso che spetti ai lettori diimmaginare un seguito e una bella fine perquesto famoso pirata.

Qual era il suo libro d'infanzia preferito ?Sicuramente non Dante, ma quella volta nonc'era internet e quindi non c'era moltadisponibilità di libri dove abitavo io, ma credoche i miei preferiti, che ho letto più e più,volte siano i libri di Jules Verne, sopratutto“Viaggio al centro della terra”.

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Inoltre, tra i miei preferiti ci sono anche i librianche quelli che raccontano le avventuredell'esploratore francese Jacques-YvesCousteau, quelli delle ricerche d'oro comel'Eldorado oppure quelli di avventurasottomarine; in seguito, quando mi sonotrasferito a Parigi, ho amato anche i libri diHemingway.

Gabriele Viscomi Classe 3A CART

“Il viaggio di Enea”Spettacolo teatrale al Verdi.

I vinti costruiscono la storia:arriva dall’Africa l’Enea di oggi.

Le classi 3A SIA, 3 A AFM e 3C ART, hannopartecipato alla presentazione in anteprimanazionale dello spettacolo teatrale “Il viaggiodi Enea”. Docenti coinvolti: Sara Cover, FrancescaBenetazzo, Michela Oro, Daniela Dose.Lo spettacolo, presentato al teatro Verdi diPordenone, ha attualizzato la storia di Enea,raccontata nell’Odissea, proponendo la storiadi un immigrato che scappa dall’Africa persalvare la sua vita e quella della sua famiglia.Molto intensa la recitazione, scarna maefficace la scenografia. La storia, curata dallaregista Emanuela Giordano, è stata scrittadallo scrittore Olivier Kemeid, ed è in parteautobiografica. Kemeid infatti, è emigratodall’Egitto, con la sua famiglia, in Canada.

Prof.ssa Daniela Dose

La classe all’OPERA!Il Barbiere di Siviglia

al teatro Verdi.La classe 4A AFM ha partecipato alla rappresentazione dell’Opera lirica “Il Barbieredi Siviglia”, al ridotto del Teatro Verdi diPordenone.

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Allestita in chiave moderna, i cantanti hannosaputo coinvolgere l’uditorio attualizzando lastoria.La classe era stata preparata all’incontro conl’Opera, un genere poco sconosciuto daigiovani, tramite una conversazione tenutadal regista sul Barbiere di Siviglia: una storiad’amore e di astuzia, nella quale potersiidentificare, oggi come ieri.

Prof.ssa Daniela Dose

L’ANGOLODELLE POESIE CLASSICHE

Il saluto

E com Dante in Vita Nuova esprime,null'altro aspiro a provarese non una tenue passione che nel cors'imprimecol gentil gesto del tuo saluto accettare.

L'inizio

L'arte delle stelle cristalline e sopraffine,l'arte dell'amore spensierato e sublime,mal sol ch'in noi è levantein cor m'è ponente,poiché di certezze son vuotoe capir non m'è notoil comportamento predilettodi te, mio fringuello diletto.

L'amore

Poiché parsa stella venuta dal cieloche da tutte l'altre stelle illuminato è fiero,allor essa risplende quasi avendo luce propria,così il cuor riscalda seppur nel tempo fioca.

La fine

A te che il mio universo cambiasti,a te che per me ci fosti,a te che i miei sogni regnasti,a te che che gentili sorrisi mi donasti.A te io mando questi versi,oh mia musa ispiratrice d'essi,

ai quali lascio in dono sommessii più cari pensieri d'amore confessi,trattenendo a me sol che impressii gioiosi affetti d'amicizia espressi.

Ardo di gelo ch'in corpo e cor dilaga

Ardo di gelo ch'in corpo e cor dilaga,Ardo di gelo che l'anima pietrifica,Ardo di gelo che la gioia spegne,Ardo di gelo sicché lo poetar m'è arduo.Decantar le lodi, apprezzar la gioia, ammirarelo splendore.Ciò m'è sì scuro come abisso senza lume.

Gabriele Viscomi Classe 3A CART

Incontro con le scuoleper la “celebrazione“

della Liberazione di Pordenone27 aprile 2017

Sala della Provincia

Il 27 aprile si è svolta nella sala consigliare dipalazzo Pera la commemorazione dellaLiberazione di Pordenone. Sono passati 72anni dalla fine della Seconda GuerraMondiale e abbiamo goduto di anni di pace,ma la memoria va mantenuta viva pergarantire libertà alle future generazioni.

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E proprio i giovani sono stati i protagonistidella giornata che si è aperta con ladeposizione di una corona a ricordo dellamedaglia d’oro ricevuta dalla Provincia diPordenone. La mattinata è proseguita con lapresentazione di diversi lavori realizzati daglistudenti delle scuole di Pordenone. Presenti ilvicesindaco Eligio Grizzo, i dirigentiscolastici Nadia Poletto, Teresa Tassan Viol,Alessandra Rosset e Mauro Dalla Torre. Lagiornata è stata organizzata dall’Istituto per laLiberazione (Ist.Lib.) di Pordenone,presidente Angelo Masotti, con ilcoordinamento di Sergio Chiarotto.. Le scuole hanno lavorato approfondendodiversi aspetti correlati alla Resistenza, allanascita dell’Europa e al tema della pace.L’ ITSSE Mattiussi e il CPIA di Pordenonehanno presentato un video realizzato daglistudenti con l’aiuto del regista GiorgioSimonetti.Questo video, riguardante il tema della pace,assieme ad altri video realizzati nell’ambitodel progetto nazionale “Please, stop war”,verrà proposto anche a Roma nell’ambito diun Meeting sulla pace. Referenti prof.sse Daniela Dose, MariaSasso, Pia Marchi e Gaetana D’Amora. Il progetto “Please, stop war” ha coinvoltoanche le professoresse Sabina Parutta eDonatella Buttignol con le classi 2D AFM,3A AFM, 4A AFM.Le riflessioni e i lavori realizzati sono partitida una richiesta posta da un bambino sirianoai suoi socorritori: “Potete fermare laguerra?”. I ragazzi del Mattiussi e del CPIAhanno raccolto questa domanda e hannoprovato a dare alcune risposte scoprendo chela guerra è presente in oltre 39 paesi delmondo e che coinvolge milioni di persone.

Non siamo semplici spettatori perché la pacesi costruisce giorno dopo giorno a partiredalle scelte che facciamo e dal cuore che cimettiamo.

Prof.ssa Daniela Dose

“ENERGETICAMENTE”Mostra e laboratori didattici

dell’ARPAal CPIA di Pordenone.

Coinvolti 450 allievi.

Si è conclusa con successo la mostraEnergEticamente, organizzata dall’ARPAFriuli Venezia Giulia in collaborazione con ilCPIA di Pordenone, diretto dalla prof.ssaAlessandra Rosset .

Infatti, come ha riferito la prof.ssa PiaMarchi, referente del CPIA, oltre 450 allievihanno potuto visitarla: 25 classi del CPIA,tutte le classi seconde dell’ITSSE“O.Mattiussi”, coordinate dalla prof.ssaLanfranca Di Iulio, e diverse classi dell’ITC“Pertini”, coordinate dal prof. Gaetano DiBernardo Amato.

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Agli studenti sono stati proposti diversilaboratori didattici e interattivi al fine diosservare, verificare e comprendere, attra-verso esperienze dirette, fenomeni naturali efisici della vita di ogni giorno. Gli argomentidella mostra riguardavano tematiche legatealle energie rinnovabili, all’ecologia eall’ambiente. Al centro era posto il valore delSole come fonte primaria di energia, maanche le diverse altre energie pulite comealternativa ai combustibili fossili, in unaconsapevolezza dell’importanza del rispettoper l’ambiente e per la salute, senza perquesto dimenticare aspetti pratici come lariduzione degli sprechi, perseguibileattraverso una migliore efficienza energetica.Numerosi alunni, su base volontaria, sonostati formati in due incontri preliminari da unesperto dell’ARPA FVG, al fine di presentareessi stessi ai propri compagni i diversi exhibitdella mostra, ovvero laboratori didattici. Leclassi che hanno aderito all’iniziativa hannocosì visitato i laboratori avendo come guidegli studenti formati dall’esperto, nella logicadella metodologia didattica del peer tutoring,ovvero l’apprendimento e il passaggio diconoscenze fra pari. L’iniziativa ha riscossoreazioni positive, sia da parte del corpodocenti che degli alunni coinvolti, i qualihanno potuto sperimentare esercitazioni elaboratori di diverso tipo: un mini kit percapire l’effetto serra, l’essiccatore solare, lacucina solare e un esperimento sullarilevazione delle polveri sottili.La didattica laboratoriale ha così permessoagli alunni di raggiungere conoscenze sulletematiche presentate, ma anche competenze,ovvero capacità di applicare le conoscenzeapprese. Sono stati infatti posti al centro delprocesso di apprendimento gli alunni stessi,nella doppia veste di discenti e docenti, capaciautonomamente di creare la propriaconoscenza attraverso l’attività pratica.

Antonaci Ilaria e Margherita Zandonà, classe 2E;

Noemi Baldo, Fiknete Bejtula, Elisa Bellotto,Alessia Dinica, Eleonora Santi,

classe 2C

Progetto Open-coesioneCome vengono utilizzati i fondi

strutturali europei dalle comunitàlocali ?

La ricerca condotta dalla classe 4C RIMdell’ITSSE “O.Mattiussi” di Pordenone hacercato di dare una risposta concreta a questadomanda monitorando il progetto “Marketingdell’offerta turistica del Comune diPordenone: PN WITE LOVE”.“La finalità del progetto realizzato con laclasse -ha dichiarato la docente tutor, prof.ssaMarisa Del Ben- è quella di poter condividerei dai relativi alle politiche di coesione”.

Un monitoraggio che ha permesso aglistudenti di acquisire una metodologiascientifica per quanto concerne la ricerca e ilconfronto dei dati e di sperimentare,nell’ambito dell’offerta formativa AlternanzaScuola e Lavoro, la possibilità di confrontarsicon diverse modalità operative istituzionali.Dai risultati ottenuti si potrà anche capirequanto sia efficace l’offerta turistica delComune di Pordenone, evidenziandone puntidi forza o eventuali criticità.

Prof.ssa Marisa Del Ben e Daniela Dose

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LE QUINTE A BUCAREST!

VIAGGIO ALLA SCOPERTADELLE CITTA’ DELL’EUROPA

DELL’EST

Il viaggio di istruzione organizzato dal prof.Antonio Sorella si è svolto dal 27 marzo al 1aprile 2017 e ha coinvolto tute le classiquinte dell’Istituto.Budapest si è presentata in tutta la suabellezza: le vie medievali, la Chiesa di Mattia,il Palazzo Reale, i magnifici palazzi signorili.In Piazza degli eroi è stata ricostruita anche lastoria attraverso le statue di personaggi digrande importanza storico-culturale. Ilviaggio di ritorno ha percorso l’ansa delDanubio. E’ stata visitata la sede vescovile diEsztergom e la fortezza medievale di Visegradda dove si apre il panorama più bellosull’ansa.Ultima tappa a Lubiana. I docenti accompagnatori sono stati: GabrieleFalco, Dani Bravin, Donatella Biondo,Lorella Tamara Meneto, Rita Biancifiori,Claudia Sangoi

Prof.ssa Daniela DoseFoto: Prof.ssa Claudia Sangoi

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POESIE IN STILE LIBERO

Classe 2E

Ricci rossi

Rossi ricci come al tramonto le colline hai,rosse labbra instancabili tanto è impetuoso ilfreddo dimenticato dai tuoi occhi di ghiaccioche ricordano il carnevale;tanto la gomma cancella la matita, tanto i tuoi racconti fanno viaggiaredimenticare di essere in città.milioni di lettere formanoil tuo nometanti sono le salite scoscesedella tua città di pane

Elisa Bosato

Notte magica

Ricordo ancora il colore dei tuoi occhi di un azzurro chiaro rarocon un mondo da raccontarepieni di vita e di colori simili ad un fondale marinoe con quel sorriso speciale,come una stella che illuminala notte rendendola magicada far venir voglia di immergersiin essa come se fosse un corso d'acqua in piena.

Del Mistro Alexa

Uomo di roccia

Sei uomo di rocciauomo che resistele tue mani sonola tua forza e sonole tue armi.Tu che sei uomo disolitarie foreste.

Matteo Ferrandi

Darth Vader

Oh signore dei Sith,Tu che molto mi hai insegnatoTu che al lato oscuro mi hai portatoIl tuo respiro così pesante,Come una scarica di fulmini che dalla tuamano, colpisce all'istanteLa tua lama rossaCome il sangue del nemico che ti ha sfidatoChe nemmeno una mossaHa potuto sferrare prima di essere soffocato

Cristian Frattasi

Artista

Quando passeggio per le strade di Torinoti riconosco tra i vari artisti di stradache cercano di strappare un sorriso a chiunquepassa.Ti attraversa un fiume di allegriaoltrepassato da alcuni ponti di malinconiadove campeggiano i duri ricordi d'infanzia.Tu stai là, fermo e impassibile, sulla sponda diquello specchio d'acqua, che quando tispecchi pensi che questa città non tiappartiene e avresti una voglia matta difuggire, ma non hai il coraggio.Ma intanto stai là, a delimitare il viale giustodella nostra vita.

Elisa Mio

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Page 13: LA GAZZETTA - ISIS MATTIUSSI PERTINI · Il Meeting di Roma ha visto coinvolti 7000 allievi provenienti da tutta Italia per due giornate di incontri, dialogo e studio sul tema della

Amore

L'amore che provo per te é meraviglioso Come se fosse un sognoSenza te non posso starePerciò non mi lasciare

Gregory Pellizzer

Abbracciati

Quel sei maggio un anno fa iniziò tutto, il mio cuore sembrava una tempesta,come fossi perso in una foresta,così ora siamo insieme dopotutto,eravamo io e te distesi sul prato,mentre ti stavo abbracciato.

Alberto Travasci

Una piccola farfalla

Sei piccola come una farfalla,piccola come un fioreche deve ancora sbocciare. I tuoi occhi come il limpido cielo,ci un giorno felice e sereno.La tua innocenza,pura come la candida neve.Come il grano illuminato dal sole,sono i tuoi biondi capelli.Sempre costante è il tuo sorrisoche le giornate rallegra,come i cinguettii dei passerotti.

Margherita Zandonà

Lontananza

Degli occhi marroni che mi ricordano l'autunno,il tempo in movimento con i capelli biondicome il colore di una foglia a metà della sua vita,in quella stagione così indecisail tempo decise che fu l'ultima volta che ridemmo insiemee ti portò via da casa mia.

Deborah Zuccato

12 maggio 2017 PORDENONE NASCOSTA:

3º POSTO per Leonardo Tomadini

Con una foto del Duomo, su cui si riflettel’ombra del Palazzo del Comune, LeonardoTomadini della classe 2D si è aggiudicato ilterzo posto e il premio di 200 euro nelconcorso fotografico “Pordenonenascosta” dal tema Luci, riflessi edombre indetto dal Rotary Club Pordenonecon l’obiettivo dei far conoscere luoghi,ambienti, elementi architettonici, scorci eparticolari non facilmente accessibili edapprezzabili della città di Pordenone.

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