LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 25 APRILE 2013...

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« Non riuscivo a stare seduta, a dormire. Era come se fossi schiacciata « MARIA MARCONI Lontana dai tuffi ho ricominciato a vivere, ora so che il trampolino è il mio sfogo Maria Marconi «Un nervo mi ha bloccato metà corpo, ero silenziosa e cupa. Ora sogno i Mondiali» Un rappresentante dei tre fratelli Marconi c’è sempre ai Mondiali da Perth ’98. Ora Nicola, il capostipite oro europeo nel ’99, s’è ritirato ed è diventato allenatore di Tommaso, che spera di qualificarsi per Barcellona nei campionati italiani di Trieste (7-9 giugno), mentre Maria da un metro non avrebbe proble- mi a staccare il pass per Bar- cellona coi punteggi acquisiti, ma vorrebbe qualificarsi pure dai 3 (Cagnotto qualificata, sfida decisiva con Dallapè). Subito dopo le selezioni, ci saranno gli Europei di Rostock. I FRATELLI SEMPRE AI MONDIALI Nicola allena Tommy: obiettivo Barcellona MARIA MARCONI STEFANO ARCOBELLI Qualcosa più di un trau- ma. Una semiparalisi. E l’anima lacerata. La voglia di non vede- re il sole, di evitare il mondo. Perché Maria Marconi, per tutti Mary, non riusciva a stare né in piedi, né a letto. Figuriamoci su un trampolino. Non poteva più muovere il lato sinistro del cor- po e i medici non riuscivano a spiegarle il motivo. «Un’infiam- mazione», le dicevano: ma era qualcosa di più profondo. Quel nervo femorale lacerato dopo due anni di carichi di allena- menti e gare stava cedendo e contagiando altre parti del cor- po. Mezza Mary era fuori uso, la testa non ne parliamo. «Mi davano della matta: "Ma co- s’hai paura della gara? Ti metti da sola pressioni per Londra?, Perché non spingi?". Davvero non riuscivano a capire il dolo- re che stavo provando». La pri- ma medaglia europea azzurra (insieme a Tania Cagnotto, an- no 2002) nel 2012 non ha vissu- to l’Olimpiade, ma l’inferno. Maria, di lei si erano perse le tracce: gli ultimi ricordi risal- gono alle lacrime per il quarto posto ai Mondiali di Shanghai dietro Tania Cagnotto. Erano i primi segnali? «Lì piangevo per la scarica di adrenalina, mi bruciava per- ché poco prima agli Europei ero arrivata quarta, se oggi mi dicessero quarta ai prossimi Mondiali direi: magari». Una carriera sempre sfortuna- ta, la sua. «Sono una ragazza... vissuta». Come sta ritrovando il buon umore? «Per tutto quello che ho passato». E come va in tilt mezzo corpo? «Mi ero operata al cuo- re due anni fa, senza ac- corgermene portavo il peso e usavo altri mu- scoli provocando la lace- razione del nervo femora- le. Da qui i dolori inguina- li, alla schiena, che nean- che i medici riuscivano a spiegarmi: dopo 4-5 mesi fer- ma, e perse le qualificazioni, pensavo al ritiro come segno del destino. Soprattutto non riuscivo a camminare bene no- nostante non facessi più sforzi. Ero stravolta, non riuscivo a stare seduta, a dormire. Era co- me se fossi schiacciata. Comin- ciavo a preoccuparmi. I medici guardavano gli esami, e non riuscivano a dirmi dove nasces- se il problema. Mi guardavano, ma non lo risolvevano». Finché? «Mio fratello Nicola mi ha por- tato in un centro riabilitativo, e dentro di me ero ormai un’ex atleta: il corpo lentamente co- minciava a reagire, mi è stato riequilibrato del tutto. All’ini- zio facevo ginnastica postura- le: tutti i giorni, ora tre volte a settimana, da un anno. Ora svolgo lì anche la preparazio- ne atletica». Il momento più drammatico? «In quel centro ricordano co- m’ero 8 mesi fa: cupa, silenzio- sa, non parlavo più, non vole- vo raccontare questa odissea ogni giorno, e neanche incon- trare altri medici. Mi stavano vicini i miei fratelli, che mi han- no aiutato a ritrovare fiducia e a battere la depressione». Come viveva le gare olimpi- che? «Vedevo distrattamente qual- che gara sul cellulare, ma ave- vo il rigetto dei tuffi, ero satura solo al pensiero degli allena- menti. Non li sopportavo più. Erano giorni di totale estranei- tà, non volevo più prendere ne- anche il sole in piscina. Non ave- vo più lacrime: avevo solo la vo- glia di sapere cosa avessi davve- ro». La svolta vera quand’è stata? «E’ stato un processo: più il cor- po rispondeva e più mi sono messa a capire i 9 mesi lontano dai tuffi e dal mondo, ho rico- minciato a vivere, ho ripreso ad apprezzare lo sport e via via sono cambiata come persona. Ora ho capito che non potrei fare a meno di tuffarmi, ma do- vevo passare forse da quel mo- mento difficile: ora so che il trampolino è diventato il mio sfogo quotidiano, non sono più cupa, nervosa o la rompi- scatole del mio allenatore Do- menico. Il dolore mi ha aiutato a scoprire la bellezza dello sport: mi ha cambiata». Ha temuto di restare paralizzata? «Mi aggrappa- vo a tutto, mi dicevo io vo- glio correre e cam- minare, non voglio rimanere zoppa a 27 anni». Ai campionati di Torino è tornata a vincere almeno in Italia: può tornare a duellare con la Cagnotto e la Dallapè? «Vorrei battere Tania perché è la più forte e mi darebbe anco- ra più sicurezza: rispetto a lei come risultati sono più indie- tro perché tra incidenti e stupi- daggini ho perso tempo, sono rimasta indietro. Ma ora sono diversa, nella testa e nel carat- tere, sono serena e felice di co- me sono, la gente è abituata a vederti solo quando vinci e ti viene tutto facile, e invece a me succedono sempre cose dif- ficile. Vorrei solo dimenticare il 2012. Devo cancellare un an- no dalla mia vita». © RIPRODUZIONE RISERVATA TUFFI L’INTERVISTA SULLA MALATTIA La rinascita «Ho vinto paresi e depressione» Maria Marconi è nata il 28/8/84 a Roma. Finanziera, alta 158 cm per 54 kg, allenata da Domenico Rinaldi. Un argento e un bronzo europeo da 1 m nel 2006 e 2009, un 4 o e un 6 o posto ai Mondiali 2011 e 2009 AP SUL RITORNO a cura di RCS MediaGroup Pubblicità CAMPIONATO ITALIANO FORMULA ACI-CSAI ABARTH: IL 2013 PER RIPARTIRE Campagnano di Roma (RM) – Ancora pochi giorni al via della quarta stagione del Campionato Italiano Formula ACI- CSAI Abarth, che scatterà il prossimo weekend sul circuito romano di Vallelunga, intitolato a Piero Taruffi, con un folto schieramento di partenti. Molti i pretendenti al titolo della serie propedeutica della Federazione con i giovanissimi piloti che si daranno battaglia nei sei appuntamenti in programma per la stagione 2013, ol- tre ai gentleman driver che, da quest’anno potranno cimen- tarsi nelle gare con le monoposto Tatuus spinte dal motore FPT e gommate Khumo Tyres. Dopo la gara inaugurale di Vallelunga ci si sposterà ad Adria il 26 maggio per poi arri- vare sulle colline del Mugello il 14 luglio. Dopo la pausa estiva si tornerà in pista il primo settembre a Imola, mentre il 22 dello stesso mese i giovani piloti saranno impegnati sul circuito Marco Simoncelli di Misano Adriatico. Come ogni anno, la stagione si chiuderà a Monza il 20 ottobre. Molte le novità del campionato con diversi team che entrano per la prima volta nella serie come i team GSK Grand Prix, Torino Motorsport e SG Formula. Molte anche le conferme come Cram Motorsport, Euronova Racing, detentrice del titolo con il brasiliano Nicolas Costa e Tomcat Racing, che rientra in campionato dopo una stagione di stop. Sempre grande il respiro internazionale della serie con pi- loti provenienti da ogni parte del mondo che si daranno bat- taglia per ottenere il ricco montepremi che, anche quest’an- no si attesta sugli 80.000 Euro. Per il vincitore sarà garanti- to l’accesso al Supercorso Federale CSAI – Ferrari Driver Academy che premierà anche il miglior esordiente e un pilo- ta selezionato durante la stagione. Oltre a questi premi, la novità assoluta è rappresentata dal test in AutoGP per il vincitore del titolo tricolore. 18 le gare in programma nei sei appuntamenti stagionali, infatti, ogni weekend prevede la disputa di 2 sessioni di qualifiche e 3 ga- re: gara 1 e gara 3 con le griglie di partenza decise dai risul- tati delle 2 qualifiche avranno la durata di 28 minuti più un giro, mentre la seconda gara, la cosiddetta “sprint” avrà la durata di 15 minuti più un giro con lo schieramento deciso dall’ordine d’arrivo della prima gara. L’appuntamento diVallelunga prevede 3 sessioni di prove libere sabato mattina, mentre le qualifiche prenderanno il via alle 16.50. Domenica mattina alle ore 9.05 il via di gara 1. Sprint race in programma alle 13.15, mentre la gara con- clusiva scatterà alle 17.05. Confermata anche quest’anno la diretta televisiva delle gare su Rai Sport 2 e la diretta strea- ming su www.acisportitalia.it. 30 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 25 APRILE 2013

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MARIA MARCONI

Lontana dai tuffiho ricominciatoa vivere, ora soche il trampolinoè il mio sfogo

Maria Marconi «Un nervo mi ha bloccato metàcorpo, ero silenziosa e cupa. Ora sogno i Mondiali»

Un rappresentante deitre fratelli Marconi c’è sempreai Mondiali da Perth ’98. OraNicola, il capostipite oroeuropeo nel ’99, s’è ritirato edè diventato allenatore diTommaso, che spera diqualificarsi per Barcellona neicampionati italiani di Trieste

(7-9 giugno), mentre Maria daun metro non avrebbe proble-mi a staccare il pass per Bar-cellona coi punteggi acquisiti,ma vorrebbe qualificarsi puredai 3 (Cagnotto qualificata,sfida decisiva con Dallapè).Subito dopo le selezioni, cisaranno gli Europei di Rostock.

I FRATELLI SEMPRE AI MONDIALI

Nicola allena Tommy: obiettivo Barcellona

MARIA MARCONI

STEFANO ARCOBELLI

Qualcosa più di un trau-ma. Una semiparalisi. E l’animalacerata. La voglia di non vede-re il sole, di evitare il mondo.Perché Maria Marconi, per tuttiMary, non riusciva a stare né inpiedi, né a letto. Figuriamoci suun trampolino. Non poteva piùmuovere il lato sinistro del cor-po e i medici non riuscivano aspiegarle il motivo. «Un’infiam-mazione», le dicevano: ma eraqualcosa di più profondo. Quelnervo femorale lacerato dopodue anni di carichi di allena-menti e gare stava cedendo econtagiando altre parti del cor-po. Mezza Mary era fuori uso,la testa non ne parliamo. «Midavano della matta: "Ma co-s’hai paura della gara? Ti mettida sola pressioni per Londra?,Perché non spingi?". Davveronon riuscivano a capire il dolo-re che stavo provando». La pri-ma medaglia europea azzurra(insieme a Tania Cagnotto, an-no 2002) nel 2012 non ha vissu-to l’Olimpiade, ma l’inferno.

Maria, di lei si erano perse letracce: gli ultimi ricordi risal-gono alle lacrime per il quartoposto ai Mondiali di Shanghai

dietro Tania Cagnotto. Erano iprimi segnali?«Lì piangevo per la scarica diadrenalina, mi bruciava per-ché poco prima agli Europeiero arrivata quarta, se oggi midicessero quarta ai prossimiMondiali direi: magari».

Una carriera sempre sfortuna-ta, la sua.«Sono una ragazza... vissuta».

Come sta ritrovando il buonumore?«Per tutto quello che hopassato».

E come va in tilt mezzocorpo?«Mi ero operata al cuo-re due anni fa, senza ac-corgermene portavo ilpeso e usavo altri mu-scoli provocando la lace-razione del nervo femora-le. Da qui i dolori inguina-li, alla schiena, che nean-che i medici riuscivano aspiegarmi: dopo 4-5 mesi fer-ma, e perse le qualificazioni,pensavo al ritiro come segnodel destino. Soprattutto nonriuscivo a camminare bene no-nostante non facessi più sforzi.Ero stravolta, non riuscivo astare seduta, a dormire. Era co-me se fossi schiacciata. Comin-ciavo a preoccuparmi. I mediciguardavano gli esami, e nonriuscivano a dirmi dove nasces-se il problema. Mi guardavano,ma non lo risolvevano».

Finché?«Mio fratello Nicola mi ha por-tato in un centro riabilitativo,e dentro di me ero ormai un’exatleta: il corpo lentamente co-minciava a reagire, mi è statoriequilibrato del tutto. All’ini-zio facevo ginnastica postura-le: tutti i giorni, ora tre volte asettimana, da un anno. Orasvolgo lì anche la preparazio-ne atletica».

Il momento più drammatico?«In quel centro ricordano co-m’ero 8 mesi fa: cupa, silenzio-sa, non parlavo più, non vole-vo raccontare questa odisseaogni giorno, e neanche incon-trare altri medici. Mi stavano

vicini i miei fratelli, che mi han-no aiutato a ritrovare fiducia ea battere la depressione».

Come viveva le gare olimpi-che?«Vedevo distrattamente qual-che gara sul cellulare, ma ave-vo il rigetto dei tuffi, ero saturasolo al pensiero degli allena-menti. Non li sopportavo più.Erano giorni di totale estranei-tà, non volevo più prendere ne-anche il sole in piscina. Non ave-vo più lacrime: avevo solo la vo-glia di sapere cosa avessi davve-ro».

La svolta vera quand’è stata?«E’ stato un processo: più il cor-po rispondeva e più mi sonomessa a capire i 9 mesi lontanodai tuffi e dal mondo, ho rico-minciato a vivere, ho ripresoad apprezzare lo sport e via viasono cambiata come persona.Ora ho capito che non potreifare a meno di tuffarmi, ma do-vevo passare forse da quel mo-mento difficile: ora so che iltrampolino è diventato il miosfogo quotidiano, non sonopiù cupa, nervosa o la rompi-scatole del mio allenatore Do-menico. Il dolore mi ha aiutatoa scoprire la bellezza dellosport: mi ha cambiata».

Ha temutodi restare

paralizzata?«Mi aggrappa-vo a tutto, midicevo io vo-

glio correre e cam-minare, non voglio

rimanere zoppa a 27anni».

Ai campionati di Torino ètornata a vincere almeno inItalia: può tornare a duellarecon la Cagnotto e la Dallapè?

«Vorrei battere Tania perché èla più forte e mi darebbe anco-ra più sicurezza: rispetto a leicome risultati sono più indie-tro perché tra incidenti e stupi-daggini ho perso tempo, sonorimasta indietro. Ma ora sonodiversa, nella testa e nel carat-tere, sono serena e felice di co-me sono, la gente è abituata avederti solo quando vinci e tiviene tutto facile, e invece ame succedono sempre cose dif-ficile. Vorrei solo dimenticareil 2012. Devo cancellare un an-no dalla mia vita».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TUFFI L’INTERVISTA

SULLA MALATTIA

La rinascita

«Ho vinto paresie depressione»

Maria Marconi è nata il 28/8/84 aRoma. Finanziera, alta 158 cm per54 kg, allenata da Domenico Rinaldi.Un argento e un bronzo europeo da1 m nel 2006 e 2009, un 4o e un 6o

posto ai Mondiali 2011 e 2009 AP

SUL RITORNO

a cura di RCS MediaGroup Pubblicità

CAMPIONATO ITALIANOFORMULA

ACI-CSAI ABARTH:IL 2013 PER RIPARTIRECampagnano di Roma (RM) – Ancora pochi giorni al via

della quarta stagione del Campionato Italiano Formula ACI-CSAI Abarth, che scatterà il prossimo weekend sul circuitoromano di Vallelunga, intitolato a Piero Taruffi, con un foltoschieramento di partenti.

Molti i pretendenti al titolo della serie propedeutica dellaFederazione con i giovanissimi piloti che si daranno battaglianei sei appuntamenti in programma per la stagione 2013, ol-tre ai gentleman driver che, da quest’anno potranno cimen-tarsi nelle gare con le monoposto Tatuus spinte dal motoreFPT e gommate Khumo Tyres. Dopo la gara inaugurale diVallelunga ci si sposterà ad Adria il 26 maggio per poi arri-vare sulle colline del Mugello il 14 luglio. Dopo la pausaestiva si tornerà in pista il primo settembre a Imola, mentreil 22 dello stesso mese i giovani piloti saranno impegnati sulcircuito Marco Simoncelli di Misano Adriatico. Come ognianno, la stagione si chiuderà a Monza il 20 ottobre. Molte lenovità del campionato con diversi team che entrano per laprima volta nella serie come i team GSK Grand Prix, TorinoMotorsport e SG Formula. Molte anche le conferme comeCram Motorsport, Euronova Racing, detentrice del titolo conil brasiliano Nicolas Costa e Tomcat Racing, che rientra incampionato dopo una stagione di stop.

Sempre grande il respiro internazionale della serie con pi-loti provenienti da ogni parte del mondo che si daranno bat-taglia per ottenere il ricco montepremi che, anche quest’an-no si attesta sugli 80.000 Euro. Per il vincitore sarà garanti-to l’accesso al Supercorso Federale CSAI – Ferrari DriverAcademy che premierà anche il miglior esordiente e un pilo-ta selezionato durante la stagione.

Oltre a questi premi, la novità assoluta è rappresentata daltest in AutoGP per il vincitore del titolo tricolore. 18 le garein programma nei sei appuntamenti stagionali, infatti, ogniweekend prevede la disputa di 2 sessioni di qualifiche e 3 ga-re: gara 1 e gara 3 con le griglie di partenza decise dai risul-tati delle 2 qualifiche avranno la durata di 28 minuti più ungiro, mentre la seconda gara, la cosiddetta “sprint” avrà ladurata di 15 minuti più un giro con lo schieramento decisodall’ordine d’arrivo della prima gara.

L’appuntamento di Vallelunga prevede 3 sessioni di provelibere sabato mattina, mentre le qualifiche prenderanno il viaalle 16.50. Domenica mattina alle ore 9.05 il via di gara 1.

Sprint race in programma alle 13.15, mentre la gara con-clusiva scatterà alle 17.05. Confermata anche quest’anno ladiretta televisiva delle gare su Rai Sport 2 e la diretta strea-ming su www.acisportitalia.it.

30 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 25 APRILE 2013