LA GALASSIA DEL 41. MO MILLENNIOLa poderosa burocrazia dell’Adeptus Terra, sovente chiamata...

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GOTHIC 85 La colonizzazione della galassia da parte degli uomini è stata resa possibile grazie all'esistenza di una dimensione instabile detta Warp. Tale spazio, una sorta di qualcosa di parallelo all'universo materiale, è unicamente costituito di energie alla deriva e di entità prive di sostanza. Nel Warp non esistono concetti come tempo, distanze, è solamente percorso da un flusso costante d’immaterium. Un vascello spaziale che sia equipaggiato di motori Warp è capace di infrangere la barriera che separa l'universo reale dal Warp e di non sottostare al normale corso del tempo. Solo un viaggio all'interno del Warp permette di percorrere le distanze immense che separano le stelle in un lasso di tempo accettabile se confrontato con la durata della vita di un uomo, nonostante esso non sia affatto istantaneo. Un solo mese passato a bordo di un vascello che stia viaggiando attraverso il Warp può tradursi, nell'universo materiale, in un tempo alterato compreso tra sei mesi e alcuni anni. Questo sfalsamento spiega il perchè alcune flotte rispondendo a richieste di soccorso sopraggiungano settimane, mesi, ed a volte anche anni troppo tardi. Da qui si deduce la difficoltà di iniziare e proseguire le centinaia di guerre attraverso tutta la galassia. NAVIGARE DENTRO IL WARP Un vascello può effettuare con un certo grado di precisione dei corti salti nel Warp, corrispondenti a distanze di circa quattro o cinque anni luce. Tuttavia, i viaggi più lunghi necessitano di veri specialisti capaci di navigare all'interno di questa dimensione aliena. Il Warp è come un oceano, percorso da correnti, tempeste e maree che devono essere abilmente sfruttate o evitate del tutto. Nell’Imperium, solo i Navigatori mutanti sono con sicurezza in grado di discernere le correnti che agiscono nel Warp e di condurre un vascello verso la destinazione finale. Naturalmente anche tali esperti hanno bisogno di un punto di riferimento ed è per questo che fanno affidamento al potente faro psichico della Terra chiamato Astronomican. Alimentato dall'energia di diecimila psionici umani, risulta visibile a circa settanta mila anni luce. Un Navigatore può quindi percepirne il segnale e servirsene per orientarsi facilmente. Esistono anche fari con più debole raggio d'azione che servono a mantenere aperte certe vie di navigazione là dove le correnti Warp sono più pericolose. L’Imperium e siste da più di diecimila anni , guidato dalla luce del l’Immort al e Imperatore della Ter ra. Gli uomini popolano più di un milione di mondi sparsi in tutta la galassia, l ottano quotidianamente per la loro sopravvivenza contro entità pericolose , alieni ostili o ancora con le insidiose rivolte interne . Vi vere nell'età dell ’Imperium significa esistere in un epoca travagliata dalle guerre fra razze, dove milioni di persone muoiono ogni giorno, come i fedeli servitori dell'Imperatore che sono pronti a sacrificare la loro esistenza in cambio di un futuro più clemente . LA GALASSIA DEL 41.MO MILLENNIO IL WARP L’Imperium è troppo vasto per essere concepito dalla comune comprensione mortale. Si estende per decine di milioni di anni-luce e le sue armate sono composte d innumerevoli miliardi di soldati. La poderosa burocrazia dell’Adeptus Terra, sovente chiamata Ecclesiarchia, è in grado di trattare ed analizzare i milioni di dati informativi che le pervengono da questo impero gigantesco: rapporti di guerre e di battaglie, dimensioni dei sistemi stellari lontani, uomini ed equipaggiamenti necessari alla colonizzazione dei pianeti… ma tentare di comprendere veramente un universo così complesso significa rischiare la follia stessa. M i e' proibito descrivere quello che vidi dentro il Grande Inconscio. Posso solo accennare all'impossibile, castelli evanescenti che fluttuavano lontano, fiumi di pura vibrazione che ricadevano su se stessi per l'eternita', l'amore delle madri per i loro figli che prendevano forma. Ma nulla di tutto questo e in grado di avvicinarsi, seppure vagamente, a quello che appare in realta'. Varentias Jugold della Nobilta' Navale.

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La colonizzazione della galassia da parte degli uominiè stata resa possibile grazie all'esistenza di unadimensione instabile detta Warp. Tale spazio, una sortadi qualcosa di parallelo all'universo materiale, èunicamente costituito di energie alla deriva e di entitàprive di sostanza. Nel Warp non esistono concetticome tempo, distanze, è solamente percorso da un flussocostante d’immaterium. Un vascello spaziale che siaequipaggiato di motori Warp è capace di infrangerela barriera che separa l'universo reale dal Warp e di nonsottostare al normale corso del tempo. Solo un viaggioall'interno del Warp permette di percorrere ledistanze immense che separano le stelle in un lasso ditempo accettabile se confrontato con la durata dellavita di un uomo, nonostante esso non sia affattoistantaneo. Un solo mese passato a bordo di un vascelloche stia viaggiando attraverso il Warp può tradursi,nell'universo materiale, in un tempo alterato compresotra sei mesi e alcuni anni.

Questo sfalsamento spiega il perchè alcune flotterispondendo a richieste di soccorso sopraggiunganosettimane, mesi, ed a volte anche anni troppo tardi.Da qui si deduce la difficoltà di iniziare e proseguirele centinaia di guerre attraverso tutta la galassia.

NAVIGARE DENTRO IL WARPUn vascello può effettuare con un certo grado diprecisione dei corti salti nel Warp, corrispondentia distanze di circa quattro o cinque anni luce.Tuttavia, i viaggi più lunghi necessitano di verispecialisti capaci di navigare all'interno di questadimensione aliena. Il Warp è come un oceano,percorso da correnti, tempeste e maree che devono essereabilmente sfruttate o evitate del tutto. Nell’Imperium,solo i Navigatori mutanti sono con sicurezza in gradodi discernere le correnti che agiscono nel Warp e dicondurre un vascello verso la destinazione finale.

Naturalmente anche tali esperti hanno bisogno di unpunto di riferimento ed è per questo che fannoaffidamento al potente faro psichico della Terra chiamatoAstronomican. Alimentato dall'energia di diecimila psionici umani, risulta visibile a circa settanta milaanni luce. Un Navigatore può quindi percepirne ilsegnale e servirsene per orientarsi facilmente.Esistono anche fari con più debole raggio d'azioneche servono a mantenere aperte certe vie di navigazionelà dove le correnti Warp sono più pericolose.

L’Imperium esiste da più di diecimila anni, guidato dalla luce dell’Immortale Imperatore della Terra. Gli uominipopolano più di un milione di mondi sparsi in tutta la galassia, lottano quotidianamente per la loro sopravvivenzacontro entità pericolose, alieni ostili o ancora con le insidiose rivolte interne. Vivere nell'età dell’Imperium significaesistere in un epoca travagliata dalle guerre fra razze, dove milioni di persone muoiono ogni giorno, come ifedeli servitori dell'Imperatore che sono pronti a sacrificare la loro esistenza in cambio di un futuro più clemente.

LA GALASSIA DEL 41.MO MILLENNIO

IL WARP

L’Imperium è troppo vasto per essere concepito dalla comune comprensione mortale. Si estende per decine di milioni di anni-luce e le sue armate sonocomposte d innumerevoli miliardi di soldati. La poderosa burocrazia dell’Adeptus Terra, sovente chiamata Ecclesiarchia, è in grado di trattare ed analizzare i milionidi dati informativi che le pervengono da questo impero gigantesco: rapporti di guerre e di battaglie, dimensioni dei sistemi stellari lontani, uomini ed equipaggiamentinecessari alla colonizzazione dei pianeti… ma tentare di comprendere veramente un universo così complesso significa rischiare la follia stessa.

“Mi e' proibito descrivere quello che vidi dentro il GrandeInconscio. Posso solo accennare all'impossibile, castelli

evanescenti che fluttuavano lontano, fiumi di pura vibrazioneche ricadevano su se stessi per l'eternita', l'amore delle madri per iloro figli che prendevano forma. Ma nulla di tutto questo e in gradodi avvicinarsi, seppure vagamente, a quello che appare in realta'.

Varentias Jugold della Nobilta' Navale.

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GOTHIC 86

La quasi totalità dei vascelli dell’Imperium fannoparte della Flotta Imperiale controllata dai Tecnopreti,le rimanenti manciate di vascelli sono sotto la direttainfluenza di altre organizzazioni specifiche comead esempio l’Adeptus Mechanicus, capitoli di SpaceMarines, l’Inquisizione o ancora di antiche famiglie dimercanti. Anche tutti i reggimenti della GuardiaImperiale devono essere trasportati da una zona diguerra ad un altra. Quest'ultima è divisa in duegrandi gruppi: i vascelli civili della FlottaMercantile e le navi da combattimento della Flottada Guerra.

Per semplificarne la gestione, Imperium è divisoin cinque Segmenti Maggiori, che dispongono delleproprie Flotte Mercantili e da Guerra, le cui basisono situate all'interno delle Fortezze di ciascunSegmentum: Mate per il Segmentum Solar, KarDuniash per il Segmentum Ultima, Bakka peril Segmentum Tempestus, Hydraphur per ilSegmentum Pacificus e Cypra Mundi per ilSegmentum Obscurus. I comandanti delle flottedei cinque Segmenti, i Supremi Ammiragli,sono individui potenti che fanno a volte ancheparte dei mistici Alti Signori della Terra.

Ogni regione dello spazio è suddivisa in settori,figure cubiche di circa duecento anni luce di lato.Ogni settore comprende un certo numero di sotto-settori che hanno dimensioni che possono�andare dadieci a venti anni luce di diametro ed il cui centro è di solitoun sistema solare a forte� densitá di popolazione, unpianeta importante o un punto di intersezione dentropiù rotte commerciali di grande rilevanza. Le regioniselvagge che si trovano all'interno di sotto-settori e settori,come zone inesplorate o disabitate, imperi alieni,posti resi inaccessibili dalla presenza di una certoinflusso del Warp, ecc., rappresentano una parte dellagalassia ben più grande di quella controllata dall'Umanità.

Dal punto di vista pratico, la flotta da guerra di unsettore è la più importante ed imponente organizzazioneoperativa, posto sotto l'alto comando di un SupremoAmmiraglio. Qualunque flotta da guerra è suddivisain più gruppi di combattimento, i quali non sonosempre organizzazioni permanenti ma sono forzed'interdizione allestite di volta in volta e destinate ascortare convogli , effettuare pattugliamenti o altricompiti assegnati. A volte però succede che alcuni gruppidi combattimento, divengano organizzazioni permanenticome la celebre 1.a Armata della Terra, ma per la maggiorparte del tempo sono costituiti e in seguito scioltiin funzione dei bisogni del momento. Secondo la tagliaed il ruolo, un gruppo di combattimento può esserecomandato da un Contrammiraglio, un Capitano esperto,un Ammiraglio come dal Supremo Ammiraglio stesso.

I VASCELLI DAGUERRA DELL'IMPERIUMOgni flotta di guerra è costituita normalmente dacinquanta a settantacinque vascelli di dimensionediversa, anche se possono esserci variazioni tra i varisettori in funzione della loro importanza e del grado dipericolosità del nemico. Oltre alle sue torpedinierefregate, incrociatori e navi da battaglia, una flottaha accesso a tutta una serie di vascelli ausiliaricome i trasporti, le navicelle, i vascelli per lecomunicazioni e pattugliatori interstellari. Alcunisettori sono inoltre protetti da numerossimi vascelliche non dispongono della possibilità di effettuare viagginel Warp, come le navi di pattuglia o quelle per ledifese planetarie. Queste ultime sono di solitosistemi di difesa stazionari come per esempio le mineorbitali, le piattaforme difensive, le stazioni spazialinei perimetri gravitazionali e i silos di lancio a terra.

Una tale concentrazione può dare la sensazione diuna formidabile armata, ma la zona da proteggere è vasta

e la flotta deve tenersi sempre pronta ad intervenire sututta la linea. Un settore medio, come quello situato nelbraccio occidentale della galassia con un alta densità dipopolazione, può contenere decine di migliaia di stellee ricomprendere una zona di otto milioni di anni luce.All'interno di uno spazio così vasto, solo una piccola partedei sistemi solari possiedono pianeti, e tra questi solouna minima parte è abitata o può essere semplicementeabitabile. Il ruolo di una flotta da guerra è di liberarecostantemente queste regioni dai nemici che vi siavventurano, di proteggere i vascelli mercantili dascorrerie di pirati o da attacchi alieni, di trasportaree scortare le armate della Guardia Imperiale, diapportare un sostegno orbitale agli eserciti dei pianeti,senza parlare delle squadre di esplorazione odi effettuare missioni di pattugliamento abituali.

LA FLOTTA IMPERIALE

L’Occhio del TerroreBenchè il Warp sia una dimensione distinta, separatadall’universo materiale, esiste qualcosa all'interno dellagalassia dove le frontiere tra il Warp e lo spazio realenon esistono più, dove si fondono in un sol luogo. Taliregioni sono percorse da tempeste di energia e le leggidella fisica non sono più applicabili: l’essenza stessadel Warp si irradia nell'universo reale. L'Occhio delTerrore è la più importante di queste regioni, un luogodi tempeste dove la natura e gli incubi si fondono e simescolano. Vi si possono trovare mondi immersi in maridi sangue e con i cieli in fiamme, lune che urlano, stelleche vagano nel vuoto interstellare e che si urtanole une alle altre deflagrando infine come giganteschesupernove. L’Occhio del Terrore è anche il principalerifugio dei servitori del Caos, dei rinnegati e dei traditoridell'Imperatore, che si sono donati interamente alleoscure entità malefiche in cambio del potere e dellaimmortalità. E' dall'interno di questa regione che lancianole loro scorrerie ed i loro assalti avendo l'obiettivo didistruggere l’Imperium e di rovesciare la legge e l'ordinerimpiazzandoli con l'anarchia e la confusione.

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LA GALASSIA DEL 41.MO MILLENNIO

"E'qui. La voce dello Stregone del Caos sembravaappena un mormorio.

La piccola forza di rinnegati si trovava dentro una depressionedel terreno che appariva appassita con qualche albero nei suoi dintorni che sembrava essersi svuotato di qualsiasi tipo di vita.Al centro della piana si trovava una piccola collina dirocce che riparava l'entrata di una grotta dalla qualefuoriuscivano abbondanti spire di fumo nero, il cui odoreintenso ed acre colpiva i sensi affinati dei Marine del Caos.

Abaddon avanzava per porre il proprio occhio all'internodella caverna, come se sfidasse qualche animale pericolosoad uscire per affrontarlo.

"Io vado da solo. Rimanete qui e tenete gli occhi bene aperti"comando' il Maestro della Guerra.

Appena fu penetrato dentro la caverna, Abaddon fuinghiottito da una semi-oscurita', poiche' la debole lucedell'antico sole riusciva a malapena ad illuminare i primimetri. I suoi occhi modificati si tararono moltorapidamente abituandosi alla penombra e fu presto in gradodi vedere chiaramente. La grotta era interamente decorata:alcuni crani umani e animali ricoprivano il suolo, viscere pendevano qua' e la' attaccate ad uncini ederbe con un odore nauseante si essiccavano dispiegate sutavole di legno marcito. Ossa cave mosse dal ventoerano appese al soffitto oscillavano a livello del suolo,le flebili correnti che soffiavano nella grotta facevano loroemettere inquietanti e sinistri sibili che si alternavano aiticchettii delle ossa spenzolanti. Il Maestro della Guerranon era per nulla impressionato. Tali sciocchezze erano fatteper impressionare i mortali mentre lui faceva guerra da ormaimille anni ed aveva trasformato infiniti campi di battagliain immensi carnieri. Aveva ridotto in schiavitu' le popolazionidi interi pianeti mentre altri lo erano divenuti nel suonome. Da quel luogo non aveva assolutamente nullada temere.

Un denso fumo si librava nella grotta partendo da un braciereal centro della grotta, alimentato da un qualche combustibilenocivo che produceva fiamme viola che parevanoesagerare le ombre anziche' fornire una qualche sortadi illuminazione. Nella penobra, Abaddon pote' intravedereuna figura ricurva, smunta. Era ricoperta di stracci che untempo dovevano essere di colore verde scuro, ma cheora apparivano grigi, sporchi, essiccati e ricopertidi sangue rappreso e muffe polverose.

"Benvenuto, signore Abaddon, il Tre Volte Dannato,Distruttore dei Mondi". La voce, da tagliente e sibilante,degenero in un incompresibile e rauco suono che perduro'per alcuni istanti. Abaddon avanzo' in direzione del centrodella grotta e si mise dietro alla tetra figuraaccovacciata.

"Tu sai perche' io sono qui, strega. Dimmicio' che ho bisogno di sapere!" domando' con tono di minaccia.

La figura giro' la testa e si lascio' cadere il cappucciosulle spalle. Il viso della donna era screpolato e rugoso, i suoicapelli si limitavano a qualche ciuffo di pelo biancoe filaccioso. Abaddon pote'constatare che le sue orbiteerano completamente vuote, due buchi neri dai quali uscivanocopiose lacrime di sangue.

"Il potente Abaddon viene a consultare la vecchiaMoriana. Cosa mi puoi offrire in cambio?" si affretto' achiedere la strega decrepita.

Abaddon avanzo' afferando il collo della strega con l'Artigliodi Horus. "Se non mi riveli il mio destino, sarai tu a pagaree lo farai con la vita!"

La vecchia eruppe in una tetra risata, tanto acuta da farstridere i denti di Abaddon.

"Uccidimi, e non lo saprai mai!" le rispose, con le labbra contorte in una raccapricciante smorfia."Non vedrai nemmeno la fine di quest'anno, eliminato daun traditore del tuo stesso lignaggio. Ferma questa follia.Io ho gia' cospirato con creature ben piu' pericolose di tee non ho paura di morire tra le tue mani".

Emettendo un grugnito, Abaddon rallento' la presa sul colloe indietreggio'. La vecchia donna si alzo' in uno scricchioliodi articolazioni, si diresse verso una fila di recipienti di ferragliaafferrando una manciata di polveri maleodoranti e colorate.Li getto' sul fuoco e poi si fermo' a contemplarele fiamme con il suo sguardo cieco.

"Il tuo avvenire e' tortuoso ed incerto, sia che perverraialla tua fine, sia che ti ritirerai per la tua codardia.Gli Dei Oscuri non tollerano alcun fallimento, e tu sei sicurodi poter competere con loro?" La strega si rimise aridere. "Vedo delle Forterzze nelle stelle, un cerchio di sei,ma stanno ancora dormendo ed attendono che tuvada a risvegliarle. Parti alla ricerca della Mano delleTenebre, la troverai in un luogo al limite delladannazione, poiche' con essa condurrai i soli alla loro

distruzione. Impara ad usare l'Occhio della Notte nelle mani degliuomini e scopri il destino che ti e' riservato. Solo allorale cittadelle del Warp ti obbediranno ed i loro poteri sarannotuoi. Governa le tempeste del Caos che si annunciano,unisci le rivalita' sotto le tue bandiere, semina la discordia edil terrore su un migliaio di mondi. Tienti pronto, ildestino non attende chi prende troppe precauzioni, e c'e'solo un mezzo per controllarlo. Divieni undio vivente capace di rivaleggiare con il cosiddettoImperatore dell'Umanita'. Un coro di un miliardo di vociarrabbiate incitera' ed evochera' il tuo nome, le stellestesse verrano purgate. Se avrai il fegato di osare, Maestrodella Guerra!" La profetessa raccolse un recipiente di terracottatutto incrinato e verso' del liquido sul fuoco estinguendolo.

"Le tue parole sono un enigma senza senso. Dove si trovail luogo sospeso prossimo alla dannazione?Cosa sono le fortezze delle stelle? Parla ora, subito, omorirai all'istante!" ordino' Abaddon estraendo la sua spadademoniaca Drach'nyen, la cui lama inondo' la grotta con unaluce blu sovranaturale e gelida.

"Se hai intenzione di divenire un dio, devi cominciaread utilizzare la testa e non solo i tuoi pugni, povero stupido!"sobilo' la strega mentre sputava. La sua voce era divenutaad un tratto forte ed autoritaria.

"Io mi ricordero' della tua insolenza, vecchia maledetta", grido'Abaddon brandendo con forza la sua arma verso ladecrepita donna. La strega non rispose, ma volto' le spalleal Maestro della Guerra, segno questo che la consultazioneera definitivamente terminata. Abaddon si ritiro'lui stesso, poi giro' i talloni e si avvio' verso l'uscita dellagrotta, con la sua imponente armatura Terminator, urtandole ossa appese e facendole tintinnare.

Con uno sguardo denso di curiosita', lo Stregonedel Caos attendeva fuori, fiancheggiato dalle guardiedel corpo di Abaddon.

"Cosa ti ha detto, maestro? Ti ha parlato di me?"domando' facendo un passo avanti in direzione di Abaddon.Quest'ultimo ignoro' il servitore di Tzeentch per qualcheistante, immerso come era nei suoi pensieri, poi si volto'verso Zaraphiston, il suo attendente, che lui stesso aveva consacratocon la sua spada e gli disse:

"Ordina alla mia flotta di prepararsi a combattere",grido' Abaddon. "Andremo a ricercare il nostro destinotra le stelle!"

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LA DIRITTO DIVINOSegmentum d’Assegnazione: Cypra Mundi; 234-298.M36Periodo di Varo: 300-306.M36Storia: Vascello Ammiraglio della Flotta da Guerra Artemis306.M36-457.M37; Vascello Ammiraglio della Flotta da Guera Gotica458.M37-attualmentePeriodi di Manutenziones: 341-367.M36; 598-607.M37; 194-197.M39Battaglie Principali: Battaglia di Saronica (642.M36);Embargo di Lapidas (130.M38); Battaglia di Fraga’Tral (312.M39);Battaglia di Gethsemane (151.M41); Battaglia di Orion (488.M41)Tabella di Caccia: Portatrice di Anarchia (Nave da Battaglia rinnegata);Vendetta Feroce (Incrociatore Pesante rinnegato); Eiroanth Khaba(Nave da Battaglia eldar); Sharak-Fraka (Nave da Battaglia fra’al)

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Supremo Ammiraglio Cornelius RavensburgIncarico: 128.M41. Onoreficenza Obscurus; Ordine della Stella

Gotica; Ordine dei Cavalieri di Cypra Mundi;Aureola di Bronzo; Sigillo della Terra; Sigillo di Cypra Mundi;Anello d'Ebano; Medaglione Scarlatto; ventisei citazioni.

Ufficiale di Sorveglianza

Horatio Drumm

Incarico: 135.M41. Medaglione ScalattoJustus Observus; una distinzione.

Capitano di Vascello Augustus OrteliusIncarico: 134.M41. Onoreficenza

Obscurus; Ordine della Stella Gotica;Aureola di Bronzo; Sigillo di Cypra Mundi;

Medaglione Scarlatto; tredici citazioni.

Techno-Prete Superiore Sablus IronikaIncarico: 101.M41. Membro dell'Ordine

Vide Gothique Mundanus; Sigillo di Marte;Sigillo di Cypra Mundi; Medaglione ScarlattoMundanus; Verifix Majorix; sette citazioni.

Navigatore Principale AthelloAccorpamento: 134.M41

Ordine della Stella GoticaMundanus; Medaglione Scarlatto

Mundanus; due citazioni.

Confessore LambastaIncarico: 140.M41. Ordre du VideGothique Mundanus; Sigillo della Terra;

Sigillo di Cypra Mundi; Medaglione Scarlatto; otto citazioni.

Maestro ArtigliereAlucius HephastaAccorpamento: 122.M41.

Ordine del Vuoto Gotico; Aureola diBronzo; tre citazioni.

Tenente di VascelloNicodemus Martyrn

Incarico: 138.M41. Onoreficenza Obscurus;Ordine della Stella Gotica; Sigillo di Cypra

Mundi; Medaglione Scarlatto; otto citazioni.

Commissario di Flotta SeverinIncarico: 123.M41. Onoreficenza

Obscurus; Onoreficenza Solar; Ordine dellaStella Gotica; Ordine della Stella della

Terra; Sigillo di Cypra Mundi; Medaglione Scarlatto; quarantanove citazioni.

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Maestro CannoniereAlberto Bordini

Incarico: 129.M41Ordine del Vuoto Gotico;

Medaglione Scarlatto; tre citazioni.

Capo Astropate Dolva VierElevazione: 139.M41

Ordine della Stella GoticaMundanus; Medaglione Scarlatto;Libra Voltari; dieci citazioni.

Maestro d'Arma Voltan Keppler

Incarico: 129.M41. Ordine del VuotoGotico; Medaglione Scarlatto; otto citazioni.

Chirurgo di VascelloMarius Alteborg

Incarico: 139.M41Aureola di Bronzo; otto citazioni.

Uomini della PenaAdempiono a tutti quei compiti chenon necessitano di alcun addest,ramentocome il trasporto delle munizioni o

la rimozione dei detriti o avanzi.Servono anche come forza d'abbordaggio.

LogisticiPiu' di un migliaio di logistici

tratta ed elabora i dati a bordo dellaDiritto Divino.

Lavoratori AruolatiPrigionieri prelevati dalle coloniepenali e costretti ai lavori volontari

per tentare di riabilitarli agli occhidell'Imperatore.

ArtiglieriSotto la responsabilita' di un Capitano

Artigliere, ricaricano le armi e si tengonopronti per aprire il fuoco.

IngegnieriSi attivano costantemente al finedi mantenere in efficenza e in stato di

marcia i sistemi del vascello e tutte le armiinerenti le operazioni di abbordaggio.

ServitoriMezzi-uomini, mezze-macchine, sono

esseri ai quali sono state eliminate lefunzioni cerebrali complesse. Sono

in grado di effettuare operazioni sempliciche non necessitano di alcuna riflessione.

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OSCURI PRESAGI

GOTHIC 92

Numerosi sono gli studiosi imperiali che ritennero la Guerra Gotica iniziata solo pochi anni prima rispettoall'apparizione nel Settore Gotico della flotta di invasione. Ma ad uno sguardo più attento si può effettivamente constatare cheavvenimenti all'apparenza scollegati presagivano in realtà il bagno di sangue che si sarebbe verificato negli anni a venire.

LA SCORRERIA DI ARXSebbene il grosso delle difese imperiali intornoall’Occhio del Terrore siano basate nella regionechiamata il Cancello Cadiano, numerose stazioni disorveglianza si trovano disseminate attraverso ilSegmentum Obscurus. Tali avanposti sono da sempreregolarmente assaliti dai nemici dell'Imperatore,ma la frequenza degli attacchi è drammaticamenteaumentata a partire dalla metà del secondo secolodel quarantunesimo millennio. Il punto di partenzache origina tutto, secondo gli studiosi, rimanel’assalto alla stazione d'osservazione di Arx. Invirtù del suo ruolo secondario e delle sue ridottedimensioni, solo un piccolo contingente di GuardiaImperiale di pochi effettivi, aveva l'incarico diproteggere i pochi Techno-adeptes necessari almantenimento degli equipaggiamenti.

All'inizio del 139.M41, la fregata da ricognizioneAscendenza registrò un vago appello di soccorso con ilsuo Astropate proveniente dalla stazione di Arx. L'identitàdegli attaccanti non fu mai precisata e quando le navi dirinforzo sopraggiunsero quattro mesi più tardi, non netrovarono alcuna traccia. Le Guardie Imperiali distanza sul pianeta erano state annientate, come riportail Capitano Thetis del 122.mo Borliano sul suodiario personale:

“Li hanno orribilmente massacrati, e i loro corpimutilati abbandonati agli erranti cani selvaggi, i solipredatori naturali di Arx…”

L’Inquisizione inviò sul posto uno dei sui agenti,l’espertissimo Inquisitore Horst, ma nemmeno luiriuscì a capire di più di altri.

Se Arx fosse stato l'unico avanposto ad essere attaccatoa quel modo, la scorreria sarebbe ben presto divenutaun altro affascinante mistero in una galassia chene è satura, e quindi dimenticata. Tuttavia, nelcorso dei tre anni seguenti, una moltitudine diattacchi simili furono registrati all'interno dei sistemivicini e dei loro settori limitrofi. L'InquisitoreHorst cominciò, a questo punto, a sospettare di attacchipianificati, ma senza prove a conferma delle sue teorieed intuizioni circa l'identità del nemico, decise diattendere l'evolversi di una eventuale mossa successiva.

LA DANNAZIONE SI ESTENDEAppena un anno dopo alla scorreria di Arx, alcunivascelli da ricognizione finirono per fare una tristescoperta all'interno del setttore Athena. Numerosivascelli mercantili ed imperiali, tra i quali anche unanave da battaglia classe Emperor, furono avvistati alladeriva nello spazio deserto. Le truppe d'abbordaggiotrovarono tutti i membri dell'equipaggio deceduti,i loro corpi corrosi dalla furia della malattia neicomparti o nei ponti, alcuni perfino ancora alla loropostazione. Xebal Astolax, un Magos Biologis del’Adeptus Mechanicus, riscontrò vari diversi sintominel corso dei suoi esami autoptici sui corpi delpersonale a bordo del vascello mercantile Shanxi.

“ La loro pelle era interamente di crepe e piccole pustolesanguinolente. Il sange, da parte sua, pareva esageratamentefluido ed annacquato. Escrescenze fungine scoperteall'interno della cavità cranica che devono avere causatocertamente un dolore estremo ed una agonia delirantefino a quando le vittime erano ancora in vita .”

Tutti i vascelli portavano con se le tracce dellabreve battaglia, come anche i segni dell'abbordaggio,ma nessun cadavere del nemico fu mai ritrovato.

Mentre l'Inquisitore Horst si interessava a questi nuovielementi unendoli, i suoi agenti investigavanopermettendogli di collezionare altre informazioni. Unavoce si stava diffondendo tra i capitani della flottada guerra Imperiale a proposito di un antico vascellodel Caos denominato Artiglio della Peste. Pilotatodai corrotti servitori del Dio della Decadenza, questanave fu la bestia nera delle forze imperiali nel corsodei millenni, e la sua recente riapparizione sembracoincidere con la contaminazione degli equipaggi deivascelli ritrovati. Così, allor quando una forza diMarine della Guardia della Morte saccheggiò il mondoformicaio di Morganghast, Horst ebbe la certezza chele truppe del Caos preparavano una nuova incursionesu vasta scala. Gli avanposti attorno al CancelloCadiano furono posti in stato di massima allerta ela flotta da guerra del Segmentum Obscurus rimosseal fine di intensificare le pattuglie attorno a Cadia.

L’ANARCHIA S’INSTAURAMentre l’Inquisitore Horst continuava a compiere le sueinvestigazioni sull'attività del Caos all'interno delleregioni di Arx e dei sistemi vicini, gli eventi che siprovocarono dentro il Settore Gotico, a circa duemila -cinquecento anni luce di distanza, aggravaronoenormemente la situazione. Gli Astropati della NavisNobilite riferirono di importanti perturbazioni rilevateattorno al settore, e la minaccia di tempeste Warpaumentò a dismisura con il passare del tempo.

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OSCURI PRESAGI

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Su numerosi mondi, queste notizie seminarono ilpanico, paura che fu rafforzata da fanatici religiosiche ammonivano i fedeli adducendo all'ira divinadell'Imperatore, il quale adirato, stava scatenandopotenti tempeste Warp per punire i miscredenti.

Sorsero numerose sette che predicavano sventuree la fine imminente. I loro adepti erano anime cheavevano perso ogni speranza nella luce dell'Imperatore,come descrive il Predicatore Flexeberg:

“Trascorrono il loro tempo a flaggellarsi al fine di purificare laloro anima, denigrando le debolezze e gli eccessi dei loro simili.Costringono le genti a confessare i peccati e gli atti blasfemi.Benchè i loro intenti siano lodevoli e auspicabili, essi hannodimenticato il loro sacro dovere verso l'Imperatore. Mentregemono e piangono, le casse rimangono vuote!”

Su molti pianeti, tali culti diventarono particolarmenteinfluenti, sostenuti dalla popolazione ad un punto taleche l'Ecclesiarchia (e alcune volte anche gli stessigoverni planetari) non poterono fare nulla per fermarequeste orde scatenate. Crescendo l'isteria bande semprepiù feroci setacciavano le città formicaio e i mondiminiera alla ricerca dei presunti impuri per giustiziarli.I roghi e le impiccagioni spontanee divennero comuniallorquando i cittadini disperati ed infervorati dalsentore di un destino apocalittico, purgavano i lorovicini da peccati reali o immaginari commessipresumibilmente contro il Divino Imperatore dell'Umanità.Ma inutilmente. Come si nota dallo sconfortodell'ammiraglio Bratha che lamentava mentre inviavaun messaggio alla base navale di Porto Maw:

“Il Warp non cessa di turbinare e la situazione divienesempre più disperata.”

Sotto la copertura di una paranoia diffusa e generica,culti nascosti finirono per insinuarsi in posizionidi rilevante potere, riuscendo a convertire masse di fedelialle loro cause perverse. Poco a poco, i servitoriinfiltrati degli Dei Oscuri cominciarono a proclamareapertamente che il Caos avrebbe salvato l'Umanitàquando l'Imperatore se ne sarebbe disinteressato.Migliaia, forse milioni di cittadini imperiali furonosedotti dalle loro false promesse e risposero all'appello.

L’Inquisizione fu impegnata a fondo nella soppressionedi qualsiasi culto, deviante o eretico, ed a complicareulteriormente le cose, numerosi vascelli furonodistrutti negli spazioporti, per sovracarico dei reattorio per l'esplosione dei depositi munizioni. I rapportiufficiali minimizzarono tali incidenti adducendoa scarsa manutenzione, munizioni difettose o altrecause banali, ma sempre più persone iniziavano aconvincersi di trovarsi di fronte a veri e propri sabotaggieffettuati da ribelli infltrati nei ranghi della Marina Imperiale.

LA MANO DELLE TENEBREMentre il Settore Gotico sprofondava nell'anarchiae nella confusione, Horst cercava ulteriori indizi suipiani degli eretici. Quando seppe di un attacco del Caoscontro il mondo imperiale di Purgatorio, chiese il permessodi inviare un flotta ad investigare. Una cosa differenziavasostanzialmente questo raid dagli altri precedenti:la presenza di un dispositivo chiamato La Mano delleTenebre. Si trattava di un artefatto alieno antichissimoritrovato sotto la superficie del pianeta la cui esistenzaera nota solo ad una cerchia ristretta dei membri piùimportanti dell'Inquisizione. Tutti i tentativi fino alloraeseguiti per scoprire la sua utilità si erano rivelatiassolutamente infruttuosi, anche se era menzionato conorrore da antiche e perdute leggende Eldar. La si ritennead ogni modo un arma potentissima anche se il suofunzionamento rimase un mistero. Appena Horstgiuse sul pianeta scoprì che i suoi sospetti eranofondati: La Mano delle Tenebre era sparita. Se i seguacidel Caos ne avessero svelato i segreti usandola control'Imperium, che conseguenze ne sarebbero derivate?

L’INVASIONE DI ORNSWORLDHorst era a conoscenza dell'esistenza di un altroartefatto simile che, come La Mano delle Tenebre,era ricordato in antichi miti: l’Occhio della Notte, ritrovatosul pianeta di mezzuomini di Ornsworld. Mentre era inrotta per quel pianeta, fu informato dell'attacco: una piccolaflotta di rinnegati era atterrata nelle vicininze del sito ovesi trovava l'Occhio, incastonato in una antica statuarappresentate una locale divinità di mezzuomini di

epoca pre-imperiale. La guarnigione di guardie imperialiparvero riuscire a controllare l'assalto, ma un mesepiù tardi, numerosi vascelli del Caos assalironoOrnsworld e lanciarono una invasione su vastascala. I mezzuomini non ebbero alcuna possibilitàcontro i depravati Marine del Caos che ne uccisero amilioni riversando sulle colline una autentica pioggiadi granate e fuoco. Il Tenente Compton-Hawkinsdescrisse così le scene che seguirono l'attacco:

“Pile di teschi si ammucchiano sulle pianure, pirefunebri ammorbano ed oscurano il cielo in quanto i traditoricancellano con il fuoco tutto ciò che incontrano nella loroavanzata. La piccola colonia nella valle Esmeralda è ridottaad un cratere fumante ed annerito, le ossa dei suoi quattromila abitanti ridotte in polvere o sparpagliate per le rovine.Una detonazione di potenza sismica distrussela Grande Panse (il fianco della montagnadetta..), provocando la caduta di tonnellate di rocceche seppellirono ottantadue mila ratling…”

Durante la carneficina, l’Occhio della Notte fu estrattodal suo rifugio e fu portato tra le stelle. A questo punto,le forze del Caos, avevano a disposizione entrambigli artefatti e con essi probabilmente il potere dirovesciare definitivamente l’Imperium. L'InquisitoreHorst era tormentato da una sola domanda:dove sarebbe stato scagliato il primo attacco? Larisposta non si fece attendere a lungo.

LA TEMPESTA SI SCATENAIl vecchio Inquisitore cominciò a compilare disperatiresoconti di una attività anormale in una vasta zona chestava espandendosi, descrivendo la confusione e ladistruzione che impregnavano il Settore Gotico.Raccolse nella regione numerose segnalazioni diavvistamenti di vascelli del Caos, rafforzando la suaconvinzione che il Settore sarebbe stato il teatro dellaprossima incursione maggiore. Un mese dopo l'arrivodi Horst, tre anni dopo le sue prime indagini su Arx,un onda cataclismatica scosse il Warp, e il SettoreGotico fu percorso da una terribile tempesta cheisolò la regione dal resto dell'Imperium. Le flotteed i soldati di stanza in quel luogo si trovarono solia fronteggiare il loro destino comune.

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ATTACCO A SORPRESA

La prima vera battaglia di una certa dimensione della Guerra Gotica si svolse verso la fine dell'anno 143.M41. Nel corso dei primi mesidel conflitto, le forze del Caos lanciarono un impressionante numero di attacchi a largo raggio contro le basi della Marinada Guerra Imperiale disseminate nel settore.

LA PRIMA ONDATARapporti di attacchi orchestrati da parte della flottadel Caos cominciarono a giungere dai quattro angolidel Settore Gotico. Questa prima serie di attacchi controuna dozzina di basi maggiori era stata di sicurominuziosamente preparata: senza preavviso, i rinnegaticolpirono duro e rapidamente, sorprendendo i vascelliimperiali mentre erano ancorati alle stazioni. Colpitaa freddo, e già messa in difficoltà dalle tensioniinterne che dividevano e frammentavano il settoreintero, la Flotta Imperiale si ritrovò impreparataper reagire ad una offensiva di tali proporzioni. ABladen, il Radamantino aveva i suoi ponti di lancio didritta annientati da salve di siluri; a Cherys invece,squadre di bombardieri Doomfire della DistruttriceSenzacuore danneggiarono a tal punto i motori Warpdella Lord Sylvanus che ci vollero due anni di riparazioniininterrote per permettere al vascello di effettuarenuovamente dei salti di almeno cinque anni luce.

Numerose stazioni orbitali furono distrutte o catturategrazie alla rapidità dell'attacco. La perdita di alcunidi questi cantieri navali, come ad esempio Tripol,Porto Imperiale e di Gathara ebbe un doppio impatto:non solo i vascelli imperiali si ritrovarono privi dihangar e ricoveri di manutenzione e di appoggio per irifornimenti, ma erano utilizzati dal nemico che netraeva profitto. Il Capitano Grove dell’Admiral Drake, unvecchio incrociatore di classe Relentless utilizzato comerimorchiatore, fu uno dei rari sopravvissuti all'attaccocondotto contro la base Halemnet situata dentro l'Ammassodel Ciclope. Grove e il suo equipaggio riuscirono afuggire, come testimoniato dalle registrazioni:

Quarto quarto, tredicesimo giorno d'Eufisto. Siamosotto attacco da parte di vascelli rinnegati. Sonoarrivati da poppa con il sole alle spalle, eludendo lasorveglianza. Salve di siluri a lungo raggio hanno annientatola Vanguard (un incrociatore leggero di classe Dauntless) edanneggiato l’Indomitus Imperious (un incrociatore di classeLunar). Siamo costretti ad evacuare con i reattori solo al75% del loro potenziale. Uno squadrone di fregate rinnegateci ingaggia a breve distanza, distruggendoci le batterie didritta e i tubi lancia siluri di prua.

Gli incendi si sono propagati sino alle paratie di sinistra,obbligandoci a depressurizzare per ristabilire le condizioni disicurezza. Le perdite sono al momento stimate a circa cinquemilauomini, molti dei quali vittime dell'esplosione delle artiglieriedi dritta. Stiamo tentando di manovrare al fine di evitareun vascello di classe Slaughter in avvicinamento mentrelascia i campi gravitazionali di Halemnet. Ho appena ordinatoche tutta la potenza disponibile sia deviata sui motori.Io me ne resto qua, nella cappelletta di bordo a supplicarel’Imperatore che ci protegga tutti.

Par fortuna per l'equipaggio dell'Ammiraglio Drake eper quello di altri vascelli, la flotta del Caos non eraintenzionata a sostenere battaglie di vaste proporzioni,preferendo attacchi rapidi e chirurgici che lasciassero,prima del ripiegamento, relitti di navi imperiali alla derivacon i corpi degli uomini persi nel vuoto e il numero più altopossibile di vascelli gravemente danneggiati.

LA DIFESA DI ORARLe forze del Caos non riuscirono comunque ad ottenereun successo totale, subirono infatti anche rovesciamentidi una certa portata, come dimostrato dallavalorosa difesa del mondo formicaio di Orar.

Quando una delle numerose flotte da guerra delCaos, comandata dal Maestro di Guerra Malefica Arkham,tese un agguato al gruppo da combattimento stazionarionei pressi di Orar, egli pensò di trovarsi di fronte adun avversario sorpreso e mal preparato.

Il gruppo da combattimento imperiale, diretto dalCapitano Compel Bast a bordo dell'incrociatoreImperious, stava lasciando l'orbita del pianeta in quantoaveva ricevuto l'ordine di sedare una ribellione scoppiatain un sistema vicino. Già in stato di allerta, le naviimperiali poterono dunque facilmente manovrare perevitare le salve di siluri lanciate dai rinnegati e diseguito contrattaccare. Cosa accadde successivamentefu riassunto e chiarito da Bast in persona:

“Impossibilitati a fermare l'attacco, i nostri assalitorifilarono dritti contro una enormità di siluri, e di colpi di artiglierasparati dalle piattaforme di difesa orbitale situate intornoad Orar. Il nostro cannone nova colpì in pieno il fiancodel vascello rinnegato Senzanima, che fu immediatamentearso in una enorme bolla di fuoco, di gas e di detriti. Con quel tiro,tutti gli artiglieri si meritarono una doppia razione di birra!

Allorquando ci avvicinammo per portare il colpo di grazia,gli altri vascelli del Caos tentarono la fuga abbandonandoal suo destino la Senzanima, che fu infine distruttaper il collasso e la seguente implosione dei suoi motoriWarp sottoposti a continuo bombardamento. Il vascellodi Arkham, la Morte Proibita, aveva i ponti ridotti inbriciole da una salva sparata dalla Duca di Ferro, e alcune vociconfermarono che fu lui l'unico sopravvissuto a quell'inferno didetriti, aiutato senza dubbio dai suoi Dei Oscuri.

Ho citato gli equipaggi dei nostri velivoli d'attacco peril loro incredibile coraggio. Numerose squadriglie dinostri bombardieri furono determinanti per la distruzione

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ATTACCO A SORPRESA

della Testa di Morto. Sfortunatamente, non potemmorivendicare il bottino del nostro successo in quanto ilrelitto fu catturato dal campo gravitazionale di Orare si distrusse entrando nella sua atmosfera.”

Solo un pugno di navi scorta del Caos riuscì afuggire e la Morte Proibita fu inseguita fino albordo esterno del sistema dalla flotta imperiale.

ALLEATI INATTESIOrar non fu l'unico teatro dove le forze del Caossubirono dei rovesci importanti nella prima fase delconflitto. In un altra occasione, una piccola forzadi rinnegati composta per lo più da navi scorta di classeIconoclast e Infidel, tentarono una scorreria suDenerair sito all'interno dell'Ammasso del Ciclope,ma si imbatterono in una grossa banda di piratiOrki vaganti per la regione. Furono intercettate letrasmissioni intercorse tra i vascelli del Caos e questopermise di farsi un idea dell'accaduto.

Utilizzando la loro abituale tattica consistente nelnascondersi dentro un campo di asteroidi, gli orkiemersero e sciamarono facilmente sulla flottiglia delCaos. Nell'impossibilità di esprimere la loro superioremanovrabilità all'interno del campo di asteroidi, gas enubi di polveri, i vascelli del Caos furono assalitiininterrottamente dagli Orki, che non ne risparmiarononemmeno uno.

Appena fu messo al corrente di tali avvenimenti,l'Ammiraglio Supremo Ravensburg pronunciò questeparole: “Se non fosse un dannato pelle-verde,farei del loro comandante un Ammiraglio!”,che successivamente negò di aver detto. Tali fattifurono comunque molto rari, tanto più che gli Orkimostrarono un crescente entusiasmo nel cacciare edinseguire le flotte imperiali.

LA BATTAGLIA DELLAFORTEZZA IVGli attacchi iniziali delle forze d'invasione diederopriorità come obiettivo alle forge dell’AdeptusMechanicus ed alle basi navali. Delle diciassette

basi del Settore Gotico, sei erano state costruitesulle strutture delle Fortezze Blackstone, come losi può desumere nel Liber Monumenta:

“L’architettura degli edifici conosciuti come FortezzeBlackstone resta incomprensibile. Tutte le analisiconcernenti i materiali che le costituiscono e i dettaglisui loro metodi di costruzione si son rivelati inconcludenti.Anche i tentativi di datarle attribuiscono loro una etàricompresa tra diciassette mila e trecentomila anni fa.Tali Fortezze sono da considerarsi inattive gia dall'albadel secondo millennio di regno da parte del DivinoImperatore. Considerato che la maggior parte dei lorosistemi sono non operativi, possono essere considerate unluogo di impianto ideale per una base navale.”

Dopo le modifiche strutturali apportate su di lorodall’Adeptus Mechanicus, come la costruzione ditorrette di difesa e l'aggiunta di altri sistemi diarmamento, il potenziale difensivo delle FortezzeBlackstone rivaleggiava con le basi poste sotto ilcomando di Porto Maw. Il fatto che non fossero maistate danneggiate era, per la Flotta da Guerra Gotica,motivo di vanto ed orgoglio.

Ma le cose dovevano cambiare nel sistema di Rebo,dove la Fortezza Blackstone IV orbitava intorno alquinto pianeta. Senza preavviso, una forza del Caos,con tutta probabilità comandata da Abaddon inpersona, attaccò Rebo V. Benchè i vascelli imperialisi trovarono a difendersi con incredibile valore,furono sommersi dall'importanza e dal numero dellaflotta nemica: non meno di venti vascelli di linea,tra i quali due navi da battaglia di classe Despoiler, eun numero infinito di navi scorta assalirono idifensori per tentare di catturare la Fortezza stessa.

La battaglia fu breve ma sanguinaria, nel momentostesso nel quale la flotta del Caos apparve, gliaccumulatori d'energia della Fortezza persero tuttala loro potenza, impedendo all'equipaggio di aprire ilfuoco e di disporre gli scudi di protezione suiponti di atterraggio. La totalità della base si trovòquindi senza difese, ed immediatamente dopoche il capo Astropate aveva irradiato le notizie nel Warp,la Fortezza Blackstone IV cadde nelle mani degli

assalitori. Nessun altro messaggio fu inviato daRebo, e da questo si dedusse che nessuno dovevaessere sopravvissuto. Questo fu il primo colpo di una serie cheproiettò l’Imperium all'alba di una guerra sanguinaria.

LA FINE DI SAVAVENSubito dopo l'assalto condotto da Abaddon contro Rebo,un altro disastro vide precipitare la situazione deidifensori lealisti del Settore Gotico. Su Savaven, unmondo-monastero appartenente all'Ecclesiarchia, lapiccola flotta di difesa non fu in grado di contrastare edimpedire l'assalto al pianeta da parte di un vascello dinuova concezione e particolarmente temibile, dettola Distruttrice di Pianeti: una piatta monolitica eresiadi batterie laser, di pezzi d'artiglieria e di tubilancia siluri. I difensori non ebbero altra scelta se nonche ripiegare di fronte a tanta potenza, e la Distruttricedi Pianeti si posizionò in orbita attorno al mondo diSavaven. Jeremiah Soldagen, comandante delleforze di defesa orbitale, descrive in questi terminigli avvenimenti che seguirono:

“All'interno della cavità centrale (della Distruttrice),i nostri strumenti rivelarono una grossa sorgente energetica,che si manifestava inoltre con fragorosi crepitii lungoi numerosi condotti presenti sullo scafo. Con una esplosioneche oscurò i nostri sensori, aprì improvvisamente il fuoco.Il raggio persistè per circa mezz'ora, solo l'Imperatoresa come abbiano potuto stoccare una tale energia. Noitentammo di entrare in contatto con i sopravvissuti sulpianeta per sapere cosa era succcesso sulla superficie. Ilraggio si era scavato una strada attraverso la crosta planetaria,e quando cessò, il magma risalì dal foro grande quantoun continente, segnando il destino di Savaven. I maripresero a bollire ed evaporarono, le calotte polarifusero e si riversarono sulla popolazione. L'energialiberata fu tale che il pianeta fu persino deviato dalla suaorbita. Ritengo che a quel punto della situazione nessunabitante fosse ancora in vita e, nel caso, non lo sia rimasto perlungo tempo. Come un frutto maturo stretto in pugno,Savaven implose su se stesso disperdendosi in una miriadedi frammenti. Attualmente quel che ne resta è un campo diasteroidi talmente denso da risultare non attraversabile.Quattordici miliardi di esseri umani vivevano su Savaven,quattordici miliardi di morti in un ora.”

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LE FORTEZZE BLACKSTONE

Subito dopo tali avvenimenti, Soldagen e gli altrisopravvissuti presentarono gravi traumi psicologicie finirono, in poco tempo, per suicidarsi collettivamente.La distruzione di Savaven degradò il morale delle forzeimperiali. Tutto l'universo conosceva l'esistenzadell’Exterminatus effettuato con siluri a fusione egranate batteriologiche, ma sapere che il nemicofosse capace di distruggere un pianeta, e non solamentela vita che vi risiedeva, fu una scoperta particolarmenteterrificante. Mentre la flotta imperiale cercava di digerirequesta scoperta, l’Inquisitore Horst si domandava setutta questa potenza derivasse dal possesso della Manodelle Tenebre e dell'Occhio della Notte.

GLI ELDAR SI INTROMETTONOIl Supremo Ammiraglio Ravensburg, comandantedella flotta da guerra del Settore Gotico, avevaconstatato la presenza degli Eldar all'interno delsettore. Questi effettuavano delle veloci scorrerie e poiriparavano dentro la nebulosa Graildark, e pensava cheun qualche Arcamondo si trovasse nascosto all'internodel settore a quell'epoca. Questa ipotesi non vennemai confermata ed il vascello non fu mai localizzato.

Fra i pirati che infestavano l'Imperium, una forzasoprannominata gli Esecutori si dimostrò la più attivadurante tutto il progredire della Guerra Gotica. Ilnumero delle loro scorrerie passò da tre nel 143.M41a otto nel 147.M41. Inpossibilitato ad inseguirefino alle loro basi le veloci navi Eldar, sospettate tral'altro di essere in relazione con il misterioso Arca-mondo, Ravensburg non potè fare di meglio che affidarsicompletamente al talento dei suoi comandanti perreagire al meglio contro questa minaccia.

I Lupi si RaccolgonoGli Eldar non furono i soli a catturare i vascelli datrasporto mercantile dell'Imperium. Bande di piratiumani, di rinnegati fuoriusciti dalla regione notacome l'Occhio del Terrore e le navi di un altra razza alienaaumentarono in modo esponenziale la frequenza deiloro attacchi. Soprannominati il Branco di Lupidagli ufficiali della flotta incaricata ad inseguirli,questi piccoli gruppi di vascelli si accanivano controconvogli di qualsiasi tipologia. L'AmmiraglioKoburn, della Seconda Flotta d'Interdizione, descrissecon grande amarezza questi avvenimenti:

“In una battaglia aperta, questi pirati non dispongono di alcunapossibilità contro la nostra potenza di fuoco, ma sono astuti edevitano sempre tale tipo di conflitto. Il Branco aggrediscei nostri convogli, catturando un vascello da trasporto qui, unanave mercantile là. La loro tattica preferita è di nascondersiall'interno di campi di asteroidi o di operare partendoda lune deserte, in questo modo è praticamente impossibilerilevarli ed ancora più difficile intercettarli. Ho persinosentito parlare di un Branco che trovava riparo dentrol'atmosfera di un gigante gassoso situato nel sistema diFullarn. Ogni mese giungono resoconti e rapporti chedescrivono i loro attacchi, ma noi non possiamo in nessunmodo permetterci di ritirare i vascelli impiegati in guerraper formare squadre a protezione dei convogli.”

Le forze imperiali si trovaro dunque ad affrontaredue nemici allo stesso tempo: la flotta del Caos ei pirati. Inoltre, erano schierate sulla difensiva,obbligati a proteggere un mondo appresso all'altro,sistema vicino a sistema. Le perdite si accumularonotalmente che i cantieri navali erano sempre a cortodi approvigionamenti e di mano d'opera. Un ombrasi estendeva sul Settore Gotico, e sembrò che maipiù la luce sarebbe ricomparsa ad illuminare.

144.M41 LE FORTEZZE BLACKSTONEL’Imperium si trovò assalito da numerose flotte del Caos comandate dai Maestri della Guerra (fra ottoe venti secondo le stime), ciascuna che si trovò opposta ad un gruppo di combattimento messo in formazione dalSupremo Ammiraglio Ravensburg. Una in particolare, comandata da Abaddon, si distinse come la più pericolosa di tutte.

LA STAZIONE LUKITARDavanti alla minaccia della Distruttrice di Pianeti,numerosi furono i mondi imperiali che si arreserosenza combattere. Uno dopo l'altro, i sotto-settorisfuggirono al controllo imperiale, questo naturalmentecomportò la perdita di ulteriori cantieri navali e dialtre stazioni orbitali. A questo punto l’Imperium,che faceva sempre più fatica a riparare le navidanneggiate, si rese conto che costruirne di nuovediveniva sempre più impossibile. Grazie ai loro attacchi

a sorpresa, le forze del Caos avevano quasi vintola guerra prima ancora che fosse cominiciata.

Tuttavia, la Flotta Imperiale nutriva ancora un barlumedi speranza. Su una luna in orbita attorno ad un gigantegassoso nel sistema di Lukitar, si trovavano delleinstallazioni dell’Adeptus Mechanicus. I Techno-Preti stavano effettuando delle ricerche destinate adottenere sistemi d'armamento più performanti, deimotori migliorati e dei generatori di scudi ancora piùefficaci. Qualche vascello imperiale fu dotato di

sistemi ed apparati migliorati, ma i risultati nonrivelarono molto soddisfacenti. I livelli energetici dellenavi modificate rimanevano limitati, se si aumentavala potenza di fuoco, i loro sistemi di comunicazione nesubivano le conseguenze, oppure, se si lanciavanoi motori al loro massimo, i generatori di scudosi trovavano impoveriti improvvisamente da pericolosicali di energia. Ma le ricerche continuarono e qualchenuovo tentativo si rivelò leggermente più fruttuosodi quelli fatti in precedenza.

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LE FORTEZZE BLACKSTONE

Ma fu proprio allora che i vascelli di Abaddonapparvero. Il Contro-Ammiraglio Vandez, alla testadello squadrone Rosso 202 costituito da quattrofregate classe Sword, fece parte della prima forzaimperiale a stabilire un contatto visivo con tali navisubito prima dell'attacco contro la Fortezza IV.

2.do quarto, 19.mo giorno di Aphrodael, sistema di Lukitar.I rapporti della stazione d'osservazione sono corretti.I nostri assalitori dispongono di una riserva d'energiadi magnitudine inimmaginabile. L’equipaggio teme lacomparsa della Distruttrice di Pianeti, l'ultima volta è statavista a Saviour, a sessantacinque anni luce da qui.

9.no quarto, 19.mo giorno di Aphrodael, sistema di Lukitar.Io non credo ai miei occhi! Numerosi vascelli di linearinnegati accompagnati da decine di navi di scorta sidirigono dritti su di noi. E c'è una Fortezza Blackstonecon loro! Sembra diversa, quasi viva. Abbiamo rilevatonumerose armi che appaiono di fattura aliena e nonimperiale. Come hanno fatto a risvegliare la bestia? Per ilsangue dell'Imperatore, sta cominciando ad accumulareenergia per aprire il fuoco, anche da quella distanza!

3.zo quarto, giorno di Sanacleus, Immaterium.Abbiamo appena abbandonato quel che resta della stazionedi Lukitar. La Fortezza Blackstone si è rivelata praticamenteinvulnerabile ai rari vascelli che sono riusciti ad avvicinarsia lei. Dispone di armamenti così sofisticati come nonne avevamo mai visti, nemmeno tra i pirati Eldar o pressoi corsari Fra’al di Bhein Morr. E' riuscita a vaporizzare lastazione di Lukitar in qualche minuto. Brinaga non si trovache a sette anni luce da qui, e noi stiamo lanciando l'allarme

al fine di prevenire l'attacco, in quanto ritengo che i rinnegativogliano tentare di impadronirsi di un altra Fortezza.

Malgrado l'avvertimento di Vandez, solo un piccolonumero di vascelli mosse effettivamente alla difesadella Fortezza Blacksone VI. Come in occasione dellacattura della prima Fortezza, le forze del Caosdisponevano di un congegno atto al controllo remoto,in grado di neutralizzare i suoi sistemi energetici ela trasformava in un luogo senza riparo per le decine dimigliaia di membri dell'equipaggio al suo interno. Quattromesi dopo l'attacco condotto contro Lukitar, il sistemadi Brinaga finì nelle mani di Abaddon.

UNA POTENZAINCOMMENSURABILEMentre era alle prese con problemi di tipo militaree logistico del suo settore da tempo isolato, ilSupremo Ammiraglio Ravensburg ricevette la visitadell'Inquisitore Horst. Le loro conversazioni nonfurono registrate, ma il vecchio Inquisitore parlòa Ravensburg della Mano delle Tenebre e dell’Occhiodella Notte. Maturò inoltre l'idea di tentare di riprenderele Fortezze Blackstone usando sistemi inusualianzichè eseguire un attacco frontale.

Ma prima che si potesse prendere tale decisione,pervenne loro la notizia di un nuovo assalto,condotto dalla flotta di Abaddon contro la FortezzaBlackstone I nel sistema di Fularis. Le registrazioni del

Sottotenente Elijah Borgia della Vendicativa furonoritrovate nella consolle carbonizzata di una nave alla deriva.

“La flotta di Abaddon attacca l'altra faccia di Fularis II,questo significa che dovrà affrontare i sistemi di difesaobitale e planetaria per giungere nei pressi della FortezzaBlackstone. Noi siamo preparati a questa eventualità edubito che il nemico, pur disponendo di due Fortezze Blackstone,abbia una benchè minima opportunità.”

L’ottimismo del Borgia fu rapidamente spazzato via:“Le due Fortezze Blackstone sono stazionarie e affiancateseparate da circa ventimila chilometri. Si sono posizionatearretrando a circa trecentomila chilometri da Fularis II,giusto fuori portata delle nostre piattaforme di tiro, adeccezione dei tubi lancia siluri. Rileviamo una forma dienergia produrre un picco, dentro le due Fortezze. IlTechno-Prete Flavix dice che è una sorta di mutamentoprodottosi la dentro. Per l’Imperatore, riesco a scorgerlo io stesso.Una colonna di crepitante energia che unisce le dueFortezze. L'intensità continua ad aumentare rendendoquesto cordone sempre più visibile. Quel dannatoAstorpate continua ad urlare, parla di qualcosa di indefinito,qualcosa come una frattura del Warp. Quale malvagiocolpo stanno preparando? Oh mio…”

Un potentissimo raggio d'energia colpì Fularis II. LaVendicativa fu urtata da una frusta, i suoi scudiistantaneamente saturati e il suo scafo sventratodall'onda energetica. L’atmosfera di Fularis II fuvaporizzata per l'attacco, ed il pianeta stesso fu ridottoad un cumulo di rocce senza vita. Anche la FortezzaBlackstone I era scomparsa.

Una enorme esplosione rieccheggio' nei ponti lontani della Fortitude, e l'onda d'urto che si produsse costrinse il Tecno-Prete Muarex ad urtare violentemente contro una paratia. Mentre stava cercando di riprendersi, vide una inquietante luce arancione brillare in fondo al corridoi dinnanzi a lui. Si alzo' per dirigersi prontamente in direzione della sirena d'allarme piu' vicina, premendo

con il palmo della mano la grande runa rossa che la azionava. Nel secondo seguente nel corridoio rieccheggio' un grido lacerante. Il fumo stava gia invadendo tutti ipassaggi e lasciava intendere il crepitio delle fiamme nelle vicinanze. Una serie di colpi metallici gli annunciava l'arrivo degli uomini del soccorso ancora prima di averli nel campo visivo, unacinquantina di membri delle squadre antincendio che portavano con se tre lance di estinzione. Le srotolarono rapidamente davanti a loro prima di dirigerle sulle fiamme, protetti come erano dagli scafandriignifughi. Rendendosi conto che nessun Techno-Prete li accompagnava e che erano in seria difficolta' per evocare gli spiriti delle lance brandi' il simbolo della Machina che pendeva dal suocollo e comincio' con il suo rituale impregnato di incantesimi.

O gran Dio della Machina, noi T'imploriamo di proteggerci dai pericoli. O gran Dio della Machina, noi T'imploriamo di invadere questi corpi metallici con il Tuo spirito.O gran Dio della Machina, noi T'imploriamo di donare la vita a questi oggetti inanimati. O gran Dio della Machina, gratificaci con il Tuo sacro soffio.

Mentre tutti recitavano l'invocazione, con le fiamme intorno che si agitavano furiose, Muarex scuoteva il suo simbolo sopra le lance spergendole di fini goccioline di olio benedetto che colava intorno ai loro ugelli .Appena ebbe finito, premette con un dito la runa di attivazione sulla prima lancia, la quale, istantaneamente, si mise ad irrorare di densa schiuma biancastra la zona del ponte che stava ardendo velocemente innanzi.

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GOTHIC 98

Attraverso il Settore Gotico, le flotte del Caos ed imperiali s’affrontarono per più di cinque anni, e le perditedi entrambe le fazioni si contarono a milioni. Pianeti furono resi schiavi e poi riconquistati, flotte intere scomparveroin imboscate, le basi si trovano assalite in tutto il settore, che così si ritrovò completamente senza aiuto esterno.

LA BATTAGLIA DENTROLE STELLEDalla frangia esterna della costellazione del Pescecanefino al cuore dell'Ammasso del Ciclope, le forze imperialiingaggiarono un combattimento disperato per contenerele flotte del Caos che assalivano il Settore Gotico.In certe regioni le truppe dell'Imperatore furonosopraffatte dalla ferocia dell'invasore, mentre in altre,beneficiando di comandanti eccellenti ed esperti,furono in grado di rispondere in maniera adeguatarespingendo gli attacchi. E' comunque impossibilefornire un resoconto dettagliato sull'evoluzione deicombattimenti , tanto più che molti mondi cambiaronomano numerose volte. Nel corso dell'anno 147.M41,il sotto-settore di Lysades fu pressochè interamentesottomesso ed una dozzina di sistemi vicini a PortoMaw finirono sotto il controllo delle forze delCaos. Tuttavia, nell'Ammasso del Ciclope, gli Orkiopposero al Caos una vivace opposizione, chepermise alle flotte imperiali di lanciare numerosicontro-attacchi contro le basi-appoggio del Distrettodi Quinrox e respingere gli invasori.

Durante il periodo nel quale le flotte imperiali erinnegate si affrontarono, gli attacchi dei pirati orki, eldared umani, approffitando della situazione, si fecero via viapiù frequenti. Numerosi convogli furono catturatie molte città si trovarono sotto scorrerie incessanti.I vascelli da trasporto che riuscivano a scapparedagli attacchi pirata finivano per essere assaliti dalleforze nemiche prima di giungere comunque a destinazionein modo che fosse impedito a tutti i vascelli di forzare lacintura d'embargo dei pianeti assediati. Sul mondo

di Stranivar, tre città-formicaio abitate da più di centomiliardi di uomini conobbero rivolte sanguinose causatedal razionamento dell'acqua potabile. Causa l’assenzad’approvigionamenti esterni, i centri di riciclaggiodel pianeta finirono per trovarsi nell'incapacità disopperire ai bisogni della popolazione per cui i quattroquinti di essa perirono per la disidratazione prima cheun convoglio riuscisse a forzare il blocco. I cantierinavali furono ugualmente privati di approvvigionamentied i vascelli furono sovente rinviati nelle zone dicombattimento dopo aver subito riparazioni di fortuna econ riserve di munizioni davvero esigue.

IL RIFUGIO DEI PIRATIMentre lottavano contro le flotte del Caos, le forzeimperiali comandate dal Supremo AmmiraglioRavensburg ottennero risultati significativi contro unaltro nemico. Una confederazione formatasi unendouna ventina di bande di pirati operava dentro ilDistretto di Quinrox. Composta da più di cinquantanavi scorta, da un incrociatore di classe Gothic catturatoe da due altri incrociatori di classe Lunar recuperati,costituiva un serio pericolo per tutti i viaggi spazialiintrapresi nel sotto-settore. Impossibilitato dal seguirepersonalmente questo problema in virtù del fatto chel'incursione del Caos rappresentava una minacciaprioritaria, Ravensburg affidò la responsabilità delleoperazioni all'Ammiraglio Mourndark, il quale ricevettel'ordine di adottare tutte le misure necessarie.

Mourndark iniziò con il requisire numerosi vascelli di lineasquadronati in differenti gruppi di combattimento, comela Spada di Orion, la Havok, la Uziel, la Fortitude e la

invincibile Cypra Probatii. Prese sotto il suo direttocomando anche il ventiquattresimo squadrone di navitorpediniere (gli Uccisori), accompagnato dalla primafalange di fregate (gli Artigli dell'Aquila) così comela flotta di pattugliamento Incudine 206 costituita dafregate di classe Sword. Utilizzò alcuni vascelli datrasporto vuoti al fine di attirare i pirati nella suatrappola, e appena questa scattò, diede l'ordinealla sua flotta di contrattaccare intimando ai suoiufficiali di non farsi scappare nessuna nave nemica.In effetti, grazie all'aiuto del Maestro Navigatore AbsalomDraal, Mourndark potè scoprire dove i pirati sirifugiavano all'interno del Sistema di Barnarus Costa.Confidando sulla sicurezza del nascondiglio, non avevanopredisposto alcun dispositivo difensivo, di modo che furonototalmente incapaci di opporre resistenza all'attaccoimperiale, come riporta lo stesso Mourndark nel suo rapporto:

“Noi piombammo loro addosso come il lupo lo fasull'agnello. Loro tentarono velocemente di abbandonareil rifugio, ma le nostre fregate li attendevano. La CypraProbatii raggiunse quota quindici nella sua speciale tabelladi caccia e le perdite totali dei nemici ammontarono a circatrenta vascelli. Alcuni pensarono a mettersi in salvo sullasuperficie di Barbarus III, in quanto fuori portata dalle nostreartiglierie, ma si sbagliarono di grosso. Grazie all'ausiliodei siluri al plasma modificati dal Magos Urilundell’Adeptus Mechanicus, bombardammo la superficie delpianeta semi-deserto e li lasciammo al loro destino. Solo tredei loro vascelli scamparono e vennero a chiedere la grazia. Inostri cannoni dimostrarono la mansuetudine dell'Imperatore.”

Così, avendo annientato la maggior parte dei pirati inun solo attacco, Ravensburg potè ridirigere latotalità delle sue forze contro la minaccia del Caos.

144-149.M41 - LA GUERRA CONTINUA

LA GUERRA CONTINUA

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L'IMPERIUM REAGISCE

Dopo i primi sette anni della Guerra Gotica, le forze dell'Imperium riuscirono pienamente ad organizzare ladifesa del settore su un fronte esteso. Ma a partire dal 151.M41, il Supremo Ammiraglio decise che era giunto ilmomento di passare all'attacco per tentare di riconquistare tutto ciò che era stato perso.

LA BATTAGLIA DI GETHSEMANERavensburg sapeva che i vascelli del Caos eranomolto più numerosi, ma che erano anche frazionatiin tante piccole flotte, per cui decise che le avrebbeaffrontate separatamente con la totalità della suaarmata in scontri isolati, nei quali non avrebbe rischiato.Esisteva comunque un rischio, assemblare tutte ledifferenti flotte significava privare i convogli dellescorte, utilizzare tutte le pattuglie e gli squadroniassegnati alla caccia dei pirati riassegnandoli anuovi compiti. Ravensburg spiegò le ragioni delle suescelte in una lettera indirizzata all'Inquisitore Horst:

“Sono tempi difficili, la situazione esige che noi siprenda l'iniziativa. Se non agiamo con fermezza confidandonell'aiuto dell'Imperatore, il nemico avrà ragione di noinel giro di qualche anno e la totalità del settore finirànelle sue mani. Un attacco decisivo permetterà non solodi annientare i vascelli rinnegati, ma dimostreràa tutti, amici o nemici che l'Imperium non ha nessunaintenzione di ritirarsi senza combattere.”

Dopo un certo numero di attacchi abortiti e di falsepartenze, Ravensburg potè avere la prima vera grandeoccasione nel corso dell'anno 151.M41, quando alcunidei suoi vascelli da ricognizione rivelarono la presenzadi una massiccia flotta del Caos che si dirigevaverso il sistema di Gethsemane. Il Supremo AmmiraglioRavensburg ordinò allora alla sua intera flotta diportarsi rapidamente nel teatro di guerra, prendendo luistesso il comando della Diritto Divino. Con diciasettevascelli di linea (tra i quali due navi da battaglia e dueincrociatori da combattimento) e venti navi scorta sottoi suoi ordini, Ravensburg seguì la flotta nemica dentro

il sistema di Gethsemane. Rendendosi conto che la lorosituazione era critica, i rinnegati tentarono di allontanarsisufficientemente dal sole al fine di poter effettuare unsalto nel Warp, ma Ravensburg reagì inviando isuoi vascelli più rapidi alle costole dei fuggitivi,e dopo una corsa durata più di una settimana finalmenteli raggiunsero. La sequenza degli avvenimenti è descrittanelle memorie del Capitano Blythe della Guardiano:

“Mentre eravamo concentrati ad inseguire i rinnegati, ciaccorgemmo che un altra flotta nemica si stava approssimandoa noi. Eravamo caduti in trappola! Con il rinforzodi una dozzina di vascelli, le forze del Caos virarono peraffrontarci, non lasciandoci altra soluzione se non tentareil tutto per tutto per contrastarli. In sostanza, noi perdemmo trecacciatorpedinieri e quattro fregate coinvolte in una seriedi piccole scaramucce, mentre le perdite del nemico furono dialmeno cinque navi scorta o forse più. Ci avevano rotto le uova nelpaniere e nonostante gli ordini di Ravensburg non potevamocontinuare a rischiare in quel modo, così che la ritirata fula sola soluzione percoribile Il cacciatore era divenuto preda!”

Blythe avvicinò il suo gruppo di combattimento alcorpo principale della flotta di Ravensburg, il quale anchese consisteva di numerosi vascelli di linea, era statonettamente surclassato in termini di potenza di fuoco.Durante i tre giorni successivi, le due armate si giraronointorno attraverso il sistema, senza che nessuno deicomandanti osasse esporsi al fuoco delle batterie

d'artiglieria dei vascelli nemici, ignorandone persino laposizione esatta. Tre settimane dopo l'arrivo nelsistema, le due flotte finirono con lo scontrarsi.Sei fregate di classe Firestorm riuscirono alocalizzare le forze del Caos nascoste dietro aGethsemane II, mentre usufruivano della copertura ditempeste di polveri per evitare di essere rilevate.Approffitando al volo dell'occasione, il SupremoAmmiraglio ordinò alla totalità della propria flotta diattaccare. Le cacciatorpediniere Cobra lanciarononumerose salve di siluri a lunga gittata nella speranzadi infliggere danni e di costringere le navi nemichea ruotarsi in direzione della flotta imperiale. IlSottotenente Martyrn, imbarcato a bordo dellaDiritto Divino, ricordò così gli avvenimenti:

“Costretti ad un ingaggio frontale dalla nostra flotta, irinnegati non ebbero modo di evitarci all'apertura delleostilità. I nostri siluri sfrecciarono nella loro direzione,alcuni mancando il bersaglio mentre altri colpirono e finironoin sfavvilanti esplosioni. Noi eravamo protetti dai nostri scudie dalle prue corazzate, per cui la loro risposta produssesolo lievi danni. Le nostre navi di scorta manovraronoal fine di obbligare la forza dei rinnegati a rimanere unita,e nel momento del nostro attraversamento della loro linea,Ravensburg ordinò fuoco a volontà. I loro vascelli furono scossiquando finirono sotto il bombardamento ravvicinato dellenostre potenti armi. A questa distanza fu praticamenteimpossibile mancare il nostro obiettivo”.

150-151.M41 - L'IMPERIUM REAGISCE

"L'Imperatore sia lodato, ho compiuto il mio dovere."

Supremo Ammiraglio Ravensburg prima della Battaglia di Gethsemane.

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L'IMPERIUM REAGISCE

La flotta imperiale colpì ripetutamente quella delCaos, danneggiando quattro vascelli di linea edistruggendo undici scorte durante le prime fasi delcombattimento. Il Signore della Guerra del Caos,piuttosto che continuare a combattere, nel qual caso lasua superiorità in termini di potenza di fuoco si sarebbemanifestata, chiese alla sua flotta di perseguire ad ognicosto l'ordine precedentemete impartito, proseguendocon le manovre elusive.

LA BATTUTA DEGLI ESECUTORIMentre i vascelli rinnegati stavano rapidamentedistanziando gli inseguitori, sembrava che ancora unavolta la flotta del Caos riuscisse a salvarsi dallagiustizia dell'Imperatore. Fu allora che un evento inattesosi verificò, come riporta nel suo registro di bordo ilCapitano Drew della Fortitude:

“Attaccarono senza preavviso. Gli schermi di controllo, unattimo prima sileziosi, annunciarono il momento dopol'arrivo di una formidabile armata Eldar esattamentecontrapposta ai vascelli del Caos. Quando riconoscemmosulle loro navi quelli che parevano i colori degli Esecutori,tememmo per le nostre vite, e ci preparammo immediatamentea fronteggiare in modo adeguato la nuova minaccia. Lagioia prese il posto dello sconforto iniziale: incredulipotemmo constatare che gli Eldar attaccavano il nemico, nonnoi! Rammento le urla di gioia attraverso le passerelle

quando un perfetto colpo di artiglieria atteraversò loscafo di una nave rinnegata, facendola esplodere in unamiriade di detriti e fiamme, grazie alle armi superiori.”

Presa tra due fuochi, la flotta del Caos fu annientata,anche se una dozzina di vascelli dell'Imperatorefu danneggiata o distrutta durante lo scontro. Nonsi saprà mai perchè gli Eldar combatterono alfianco delle forze imperiali, ma si suppone che lo feceroperchè vennero a conoscenza che Abaddon si eraimpadronito di alcune Fortezze Blackstone e siresero conto che la loro intera sopravvivenza dipendevada quella insolita alleanza.

IL VENTO GIRALa notizia della grande vittoria di Ravensburg nellaBattaglia di Gethsemane si diffuse in tutta la flottamentre altri avvenimenti incoraggianti cominciavano aprofilarsi. Nel corso degli ultimi mesi dell'anno151.M41, le tempeste Warp, che avevano a lungoisolato l'intero Settore Gotico, cominciarono a calmarsie numerosi vascelli facenti parte di flotte stanziatenei pressi del teatro di guerra offrirono il loro aiuto.Vascelli da combattimento ed incrociatori d'attaccodi numerosi Capitoli di Space Marine si mosseroper portare aiuto ed assistenza con le loro trupped’elite. Le solide difese imperiali avevano davverosofferto, ma erano comunque riuscite ad impedire

che la flotta del Caos ottenesse una vittoria lampo.In quel momento, con l'aiuto degli Eldar e potendo contaresull'appoggio dei vascelli dei settori limitrofi, le forzedell'Imperatore potevano lanciare una controffensiva.

LA DISTRUZIONE DI TARANTISPoichè Ravensburg non era un uomo che concepiva laritirata, così Abaddon non era affatto il tipo dacedere quel che aveva così duramente conquistato.Con due, probabilmente tre Fortezze Blackstoneai suoi ordini e pronte a scatenarsi, rappresentava lapiù grande minaccia per i mondi imperiali delSettore Gotico. La vera portata di tale pericolofu del tutto compresa quando venne scagliato l'attaccoal sistema di Tarantis. Situato ai margini delSettore Gotico, questo sistema fungeva da ricoveroe riparo per i vascelli che affluivano dal settore vicino diTamahl. Fu proprio per limitare la disponibilità di rinforziche Abaddon attaccò quella regione. Il grosso dellasua flotta, accompagnato dalle tre Fortezze Blackstonecatturate, fuse qualche vascello imperiale che sitrovava in prossimità del luogo dove emerse dalWarp, e si mosse rapidamente sommergendo tuttele difese che incontrava per permettere alle Fortezzedi avvicinarsi all'obiettivo da distruggere. Diecimilioni di membri della marina da guerra e di soldatiimperiali morirono, dieci pianeti furono distrutti e

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numero incalcolabile di innocenti perì, prima chele due potenti armate potessero finalmente reincontrarsi.Quello che si produsse poi eclissò per inaudita violenzatutto quello che il conflitto aveva fino ad allora prodotto.

Combinando la loro potenza, le Fortezze Blackstonerilasciarono una massiccia ondata energetica controil sole di Tarantis. Appena certi di aver colpito l'obiettivo,la flotta del Caos manovrò per ritirarsi e scappòancora una volta all'interno del Warp.

Per un mese intero, il sole primario di Tarantisbalenò, la sua superficie fu percorsa da continueed immense esplosioni ed il suo diametro continuòad espandersi inglobando tutti i pianeti più vicini.Tutti quelli che poterono evaquarono il sistema,ma per le popolazioni dei tre restanti pianetiera un ordine impossibile da eseguire. Quattrosettimane dopo l'attacco, il sole di primario diTarantis si trasformò in una supernova, distruggendoogni cosa in un raggio di miliardi di chilometritutto intorno. Il sistema solare di Tarantis non esistevapiù, Abaddon aveva dimostrato che poteva portare ladistruzione ovunque lo desiderasse.

LA TRAPPOLA SI RICHIUDERavensburg era fermamente convinto cheAbaddon avrebbe tentato di impadronirsi delle altretre rimanenti Fortezze Blackstone, ma non sapevaquale sarebbe finita per prima sotto attacco. La cacciaandò avanti per i successivi sei mesi, i vascelli imperialied eldar pattugliarono il sistema attraverso condottidimenticati da tempo immemorabile nella speranzadi trovare il Signore della Guerra e le sue armi didistruzione. Finalmente, gli eldar localizzarono la flottadi Abaddon a Lysades e poterono anche seguirlaattraverso il Warp grazie alla loro sofisticata tecnologia.

Fu possibile dedurre dalla sua rotta che la flottadel Caos si preparava ad attaccare Schindlegeist,dove si trovava la Fortezza Blackstone V. Lasciandosolo qualche vascello ad occuparsi delle altre piccoleflotte del Caos, Ravensburg e gli eldar raggiunseroSchindlegeist il più rapidamente possibile. Servendosi

degli antichi portali Warp mostrati loro dagli eldar,le forze imperiali attraversarono il settore e pervenneroa destinazione circa cinque giorni prima dell'arrivoprevisto dei rinnegati. Disponendo di un flusso costantedi informazioni circa gli spostamenti e le gestadella flotta di Abaddon, le forze imperiali ed eldarcombinate poterono prepararsi adeguatamente.

In totale inferiorità numerica e presi di sorpresa, icapitani dei vascelli rinnegati non ebbero altra sceltache battersi fino alla morte. Per tre giorni interi,le due potenti flotte si affrontarono, infliggendosinumerose perdite disastrose . Malgrado la loro ferocia,le forze del Caos non riuscirono a sconfiggerela coalizione avversaria, ed al termine del terzogiorno, Abaddon tentò una sortita con le sueFortezze Blackstone per avvicinarsi al sole.Pur consapevole che non avrebbero avuto molteopportunità contro tali immensità, Ravensburg ordinòa tutti i vascelli disponibili di intercettarle. Solo laFiamma di Purezza era vicina a sufficienza per tentarel'attacco, ma come previsto le armi dell'incrociatorenon sortirono un grande effetto.

Le Fortezze cominciarono ad accumulare l'energianecessaria per scatenare il loro cataclismico attacco.Non rimanendo altra soluzione, il CapitanoAbridal della Fiamma di Purezza ordinò di concentraretutta l'energia degli scudi e di ridirigerla verso ilpunto di intersezione dei raggi che convergevanodalle Fortezze. Il vascello fu polverizzato all'istante,ma come aveva ipotizzato il Capitano Abridal,la detonazione assorbì completamente l'energia e leFortezze si ritrovarono a corto di energia ed in stalloper poter immagazzinare la potenza necessaria arilanciare il loro attacco. Il tempo infatti era propriociò che mancava ad Abaddon.

LA SCONFITTA DI ABADDONA corto di energia le Fortezze si ritrovarono del tuttosenza difese. Dopo un rapido inseguimento ed un saltoall'interno del Warp pericolosamente vicino al campogravitazionale del sole, Abaddon riuscì ad evadere

con appresso solo due Fortezze. La flotta imperiale stanòla terza e concentrò su di lei un enorme volume di fuoco,ma senza ottenere buoni risultati. Finalmente, dueincrociatori d'attacco del Capitolo degli Angeli dellaRedenzione insieme ai veicoli d'assalto della DirittoDivino abbordarono la Fortezza Blackstone e tentaronodi riconquistarla. L'Ufficiale di Vascello Goldwyn,che faceva parte delle forze di abbordaggio dellaflotta imperiale, scrisse un dettagliato rapporto:

"Fummo sorpresi nel non trovare personale all'internodella Fortezza. Non incontrammo nessuna forma diresistenza, e mano a mano che avanzavamo, non riconoscevopiù la base dove avevo prestato servizio. Le pareti stesseemettevano pulsazioni, la loro superficie era coperta di unostrano materiale nero e venato, fortemente in contrastocon i corridoi dipinti di bianco immacolato che ricordavoquando vi prestavo servizio sei anni prima. Non c'era piùalcuna traccia delle modifiche effettuate dai Tecno-Preti,come se il nostro passaggio fosse stato completamentecancellato. Eravamo a bordo da più di un ora quando sentimmoun boato assordante che percorse la base e le pareticominciarono a tingersi. Fummo colti dal panico e corremmoin una precipitosa ritirata verso le Shark (i nostriveicoli di abbordaggio). Ce ne andammo appena in tempo,l'istante successivo alla nostra partenza la Fortezzacominciò ad implodere, sbriciolandosi lentamente in milionidi frammenti. Avremmo dovuto essere senza dubbio felicida questa eslposione, ma benchè non lo possa dire, la cosami riempì di tristezza: avevo la certezza che qualcosa dimeraviglioso fosse stato perso per sempre.”

Nel momento stesso che la Fortezza riconquistataesplose anche le altre, disseminate nel SettoreGotico, fecero la stessa cosa. Nessuno sa se anchequelle rimaste sotto il controllo diretto di Abaddonsubirono la stessa sorte. Le cause che distrussero le FortezzeBlackstone rimangono avvolte nel mistero, mal'Inquisitore Horst si rivolse al Supremo AmmiraglioRavensburg in questi termini:

“Chi può dire cosa avrebbe fatto Abaddon se fosseriuscito ad impadronirsi di tutte e sei le Fortezze? Ci sonocose troppo pericolose per tollerarne l'esistenza, e qualcunoo qualcosa ha deciso che le Fortezze Blackstone rientravanoin questa categoria…”

L'IMPERIUM REAGISCE

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IL RITORNO DELL'ORDINE

Dopo la ritirata di Abaddon, l’attenzione delle forze imperiali si rivolse contro le altre flotte del Caos, considerato che laquiete sopraggiunta delle tempeste Warp permisero a numerosi rinforzi di affluire nel Settore Gotico.

SUPERIORITA' NUMERICALa maggior parte dei Signori della Guerra del Caosseguirono l'esempio di Abaddon e si rifugiarono dentrol’Occhio del Terrore per digerire la sconfitta e sfruttareeventuali nuove opportunità qualora si presentassero.Quattro gruppi di combattimento imperiali, ciascunodi numerose decine di vascelli di linea e di naviscorta, distrussero sistematicamente tutti i rinnegati chetrovarono sul loro cammino. All'interno del sotto-settoredi Porto Maw, un titanico conflitto ingaggiatodal gruppo di combattimento dll'Ammiraglio Storne dalla flotta di Heinrich Bale si protrasse per altri diecianni, fino a quando i vascelli del Caos furono scacciati datutti i sistemi, tornando saltuariamente per condurrepiccoli attacchi usufruendo di condizioni a loro favorevoli.La battaglia per il Distretto di Quinrox costò ancora unenorme numero di vite considerato che i vascelli del Caosapproffitando dei cumuli di rottami piombavano sunavi scorta ed incrociatori lasciati isolati.

IL MALE SI ARGINANonostante le battaglie volgessero alla fine occorseroaltri otto anni per riconquistare i mondi perduti.Molti erano stati completamente devastati e deltutto deturpati , le loro popolazioni rese schiave osacrificate nel nome degli Dei Oscuri. Lentamente mainesorabilmente, la Guardia Imperiale purgò tuttii mondi in mano al Caos. I missionari ed iconfessori dell’Ecclesiarchia si impegnarono perrestaurare la parola dell’Imperatore e l’Inquisizione

si occupò di tutti quelli che avevano complottato coni servitori degli Dei Oscuri. La purga non fu totale,rimasero ancora alcuni mondi dentro la nebulosaGraildark che attendevano solamente l'arrivo di una flottaimperiale per venire liberati. Alcuni vascelli del Caossono ancora presenti nel settore, e due o tre flotteintere continuano a fare rotta all'interno nelle regionidella costellazione dello Squalo e nell'Ammasso delCiclope, attendendo solo il momento opportuno perlanciare una nuova offensiva.

LE MUTE SI SPARPAGLIANOSempre più vascelli del Caos trovavano la salvezzafuggendo prima di essere distrutti nell'Occhio delTerrore; Ravensburg riunì due dei suoi più importantigruppi di combattimento mettendoli sulle tracce deipirati, le quali forze non avevano cessato di cresceredurante il conflitto. Le bande furono inseguite una aduna, e non ebbero altra scelta se non rifugiarsi in sistemisolari dimenticati o in campi di asteroidi non segnalati.Gli orki dell'Ammasso del Ciclope furono l'oggetto diuna campagna di sterminio e furono completamentecacciati dai mondi che avevano in precedenzaconquistato.

Venti anni di guerra avevano lasciato profondecicatrici dentro il Settore Gotico, e sarebbero stati necessarisecoli di lavoro e perseveranza per sanare le ferite,sia materiali che spirituali, inflitte da Abaddone i suoi sgherri.

LE ODI DELLAVITTORIAPer la Flotta Imperiale ed in particolare per quella delSettore Gotico, le perdite furono estremamenteelevate, sia in termini di vite umane che in numero divascelli. Molti immani sacrifici erano stati compiuti e grandieroi erano così stati consacrati nel nome dell'Imperatore.Ma grazie alla determinazione, al coraggio ed allalealtà di tutti i soldati, la guerra fu infine vinta.

Gli Alti Signori della Terra si felicitarono con tuttala flotta del settore per la sua efficacia, e i nomidi tutti i soldati che avevano partecipato alla guerra,dal Signor Ammiraglio Ravensburg fino anche all'ultimomembro dell'equipaggio della più modesta navemercantile, fu scolpito su un monolito alto come dieciuomini eretto proprio per l'occasione all'interno dellamagnifica Sala degli Eroi in seno al Palazzo Imperiale.L’Inquisitore Horst proseguì nel suo sacro compito,passando il resto dei suoi giorni alla ricerca di Abaddon,cercando di scoprire quel che era avvenuto FortezzeBlackstone. Nessuno sa se è riuscito nel suo scopo inquanto nessuno lo rivide dopo la Guerra Gotica.

Il Settore Gotico aveva attraversato il periodo più oscuroed era riuscito a sopravvivere. Era tempo per i coraggiosidifensori dell'Imperium di ritornare alle loro attivitàabituali: cacciare i pirati eldar ed i contrabbandieri,ricercare costantemente le tracce di una nuova eventualeincursione del Caos, sedare le ribellioni degli eretici,oltre a mille altre cose per le quali l'Umanità tuttadeve e dovrà per il futuro a venire alla Flotta Imperiale,la sua eterna gratitudine.

152-160.M41 - IL RITORNO DELL'ORDINE

"Ad un grande m,ale, un grande rimedio".Inquisitore Horst dopo l'Exterminatus di Lowengulf.