La flora urbica di Venezia, Minio, 1927

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PROF. M . M I N I O La Flora urbica di Venezia (Notizia storica, dal sec. XVII al sec. XIX) La fiora urbica di Venezia non è stata finora oggetto non soltanto di un lavoro particolare, ma nemmeno di esplorazioni singole, fatte con lo scopo specifico di illustrare questo feno- meno, pur così interessante, delle piante che si adattano a crear- si una possibilità di vita nell'ambiente più artificiale e, si di- rebbe, più completamente modificato dall'uomo, tanto da sem- brare assolutamente sottratto al naturale svolgersi della vege- tazione. Fenomeno che va assumendo un interesse sempre mag- giore, di mano in mano che il fattore antropico, dai centri di popolazione più densa, va estendendo e intensificando la sua azione invadente sulle aree sempre più ridotte della vegetazione spontanea, perchè esso ci istruisce sui limiti estremi cui questa può spingere la sua resistenza ; e che è ad ogni modo istruttivo, anche studiato nella fase iniziale, della selezione delle specie campestri, petricole, ruderali, ecc. che più facilmente si fermano nelle aree incolte o coltivate incluse negli abitati, perchè da que- sta verrà poi quella selezione esaltata di alcune che permetterà l'aggrappamento ostinato di esse, e il successivo diffondersi nel nuovo ambiente, non solo malgrado l'uomo colle sue cure di pu- lizia urbana, ma precisamente accompagnandone l'attività e se-

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PROF. M . M I N I O

La Flora urbica di Venezia (Notizia storica, dal sec. XVII al sec. XIX)

La fiora urbica di Venezia non è stata finora oggetto non soltanto di un lavoro particolare, ma nemmeno di esplorazioni singole, fatte con lo scopo specifico di illustrare questo feno-meno, pur così interessante, delle piante che si adattano a crear-si una possibilità di vita nell'ambiente più artificiale e, si di-rebbe, più completamente modificato dall'uomo, tanto da sem-brare assolutamente sottratto al naturale svolgersi della vege-tazione. Fenomeno che va assumendo un interesse sempre mag-giore, di mano in mano che il fattore antropico, dai centri di popolazione più densa, va estendendo e intensificando la sua azione invadente sulle aree sempre più ridotte della vegetazione spontanea, perchè esso ci istruisce sui limiti estremi cui questa può spingere la sua resistenza ; e che è ad ogni modo istruttivo, anche studiato nella fase iniziale, della selezione delle specie campestri, petricole, ruderali, ecc. che più facilmente si fermano nelle aree incolte o coltivate incluse negli abitati, perchè da que-sta verrà poi quella selezione esaltata di alcune che permetterà l'aggrappamento ostinato di esse, e il successivo diffondersi nel nuovo ambiente, non solo malgrado l'uomo colle sue cure di pu-lizia urbana, ma precisamente accompagnandone l'attività e se-

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guendone gli spostamenti, nei luoghi e per le vie di più intenso traffico.

E già qualche anno che mi sono perciò proposto di studiare questo argomento, e che vado raccogliendo sistematicamente ma-teriale e osservazioni, a cui la città, con la sua impronta così originale, e con la cinta d'acqua che ne individua l'area, senza ambiguità di zone intermedie, fornisce un campo singolarmente caratterizzato.

Non è tuttavia da credere che sieno mancati alla conoscenza di questa Flora precedenti contributi più o meno occasionali -e se sono certo insufficienti per quel confronto, fra le presenti condizioni di essa e quelle di altri tempi, che sarebbe desidera-bile poter istituire — come per una fase ormai più avanzata sì potrà in avvenire — essi hanno ad ogni modo interesse storico non trascurabile, anche perchè, coi primi documenti, segnano una tappa del lento progredire delle nostre conoscenze, quando la botanica, passata dai tentativi di ricostruzione delle droghe della farmacologia antica alla ricerca di quelle che le flore sin-gole potevano suggerire, cominciò a indagare la vegetazione circostante, e dalle località che più promettevano buona messe di raccolte nuove, estese l'esplorazione, magari incidentale, an-che 'a quelle che, come volgari, nulla parevano poter dare dì peregrino, nè di utile.

Ho creduto perciò che valesse la pena, coll'esame degli er-bari e delle opere che documentano l'attività dei botanici, di ri-cercare e di riunire i dati che a questo argomento rimasero acquisiti successivamente, nel corso delle esplorazióni di cui Ve-nezia fu centro, e che, per quanto limitati per il carattere dello svolgimento stesso che aveva la botanica, e per il fatto che le singolarità floristiche del litorale attiravano quasi unicamente verso l'estuario l'attenzione e l'interesse degli studiosi, vennero però gradatamente facendosi meno scarsi, sicché sommano com-plessivamente a circa un centinaio di specie, e costituiscono per-ciò oltre che una preparazione, una base di riferimento non di-

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sprezzabile, per la conoscenza della flora urbica nel suo stato presente.

Molti — oltre ai veneziani — furono i botanici che fin dal principio dell 'era moderna o dal vicino centro di Padova o, più, da regioni lontane donde erano attratti dalla fama delle ricchezze floristiche d'Italia, vennero a Venezia (i), sicché anche nelle opere classiche si trovano qua e là indicazioni di piante vene-ziane la cui raccolta fu l'effetto utile, se anche non la causa (2), della loro venuta. E fin dai primi, qualche osservazione di pianta urbica è nettamente specificata.

Nel fondamentale Codice Erbario di P . A . MlCHIEL (3) (1510-1574), che nella somma di notizie varie che dà sulle piante (ol-tre i 5 / f l delle piante allora conosciute) rarcoglie con cura scru-polosa quelle dell'habitat, anzi di esse fa un indice particolareg-giato, dove raggruppa per ogni località le specie che vi si pos-sono raccogliere, troviamo indicate per

Daucus gnuidiflorus Scop. I Celtis australis L. Stachys palustris L.

rispettivamente le stazioni: «in Venezia nei g iardini» , «San Cristofolo di Muran nel Giardinetto di Semplici » e « alia Zu-decha a S. Giacomo, a S. Giovanni . . . e in Campo sopra il Canal Grande»; la prima e la seconda essendo evidentemente piante spontanee, e la terza, come osserva E. D E T O N I nella sua illustrazione del Codice (4), « piuttosto rara a quei tempi nel

( 1 ) V . la bibliografia in BÉGUIN'OT, La vita delle piante superiori nella laguna di Venezia. Venezia 1 9 1 3 .

(2) Si noti che il ricco erbario, conservato al Museo di St. Naturale di Venezia, del cap. K B ^ L N B H V O N K Ò I . L E N S T E I N che per parecchi anni erborizzò con ardore il Veneto e specialmente i dintorni di Venezia, non contiene nessuna specie della citta, e le sole muricele che vi si trovano sono Sabatina mucronata L . del forte di S. An-drea ;atiuale aeroscalo) e Valerianella microcarpa del forte degli Alberoni (Lido), raccolte quindi evidentemente non per la stazione, ma per la località. Cosi nell'Erba-rio P A T A I Ì O I . sola indicazione di località è, per molte specie, « litore veneto » ; men-tre dal suo giardino certo provengono per lo meno molti esemplari di piante coltivate.

(3) Bibl. Marciana di Venezia ; cod. it . classe I I , N . 2 6 . (4, / / Codice Erbario di P . A . MlCHIIil. in « Meni, della Pontif. Acc . Rom.

•dei Nuovi Lincei, voi. X X V I » pag. 2 9 .

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Veneto » e quindi allora certamente coltivata, ma interessante perchè insediatasi poi così sicuramente da trovarsi anche al pre-sente sui muri. Oltre che con queste tre notizie specifiche, il Mi-C H I E L mostra di aver intuito la realtà di una flora ruderale col-l'aver costituito una delle rubriche (la 2 3 a ) dell'Indice sopra ci-tato, che sono di regola intestate con un nome geografico, con l'elenco di quelle piante che si trovano « nelle v i e , apresso vec-chie muraglie e nei parieti » ( 1 ) : lo scopo sarà stato, come per l'Indice in genere, di facilitare ai semplicisti la ricerca delle piante da procurarsi ( 2 ) , ma idea-guida della rubricazione fu il concetto della stazione, apparsogli più concreto per tali piante, che non la dispersione geografica delle singole effettive provenienze.

Negli stessi anni L U I G I S Q U A L E R M O ( L ' A N G U I L L A R A ) in quel libro dei Semplici(3) che contiene tante notizie anche di habitat, per quanto difficilmente utilizzabili per la difficoltà di identifi-cazione delle specie, ci dà soltanto con

P e p l o = Euphorbia Pepl-us L .

un'altra pianta della vegetazione spontanea della città, ma cita inoltre tra le piante ivi coltivate, e precisamente nel giardino del Michiel, suo -ani i co,

A n t h e m o di P l in io = Campanula pyramidalis L .

che ha per noi la r s tessa ; importanza del Celtis precedentemente citato, per essersi, come vedremo, inselvatichita sulle muraglie con una tenacia cheA"v©'vla conserva tuttora.

( l ì L ' e l e n c o c o m p r e n d e una serie di piante non indicate in part i co lare per V e n e -zia, m a che è probabile che l ' A . — il quale at tr ibuendole a tale stazione sembra le consideri sufficientemente local izzate (e per lo più non dà ulteriori specificazioni d 'ha -bitat) — abbia o s serva t o pr ima nella sua c i t tà che a l trove . E s s o c o m p r e n d e : « Ibe-ride, Asplenio, nei muri vecchi , Sidcriiis 3 a [ = Girati. Robertianum~\ in rig et muri, Chrysanthemo alle muragl ie , Hyosquiamo nelle ruine, Thlaspi, Vermicolaria nelle m u r a , Cenlaurium I?) | = Chiara per/oliata^ nelli pan.", Ltin\aria"] grassM | = L'/sim. nummularia] nelle muraje et fosi, Hyosiris [= Hier. murorum~\ v e c e muraglie et u m b r . s i , Cynocrambe [= Clien. Bontis-Hcnricus~\ sp . in vie campi siepi » .

12) V . l ' indice e le considerazioni premesse nel « l i b r o G i a l l o » (2° voi . del C o d i c e ) . (3I I n Vineg ia , appr. V . Valgris i 1561 fpag. 295 e 2 )8 ' .

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Gramen Daccylon, folio Arundi-naceo, majus et minus

Parietaria officinarum et Diosco-ridis

A t r i p l e x maritima, perennis, fo-lio deltoide seu triangulari minus incano.

At r ip lex maritima, angustissimo folio

Blitum sylvestre, spicatum Portulaca angustifolia sive syl-

vestris Bursa pastoris major, folio

sinuato Trifolium fragiferum, nostras,

purpureum, folio oblongo Trifolium pratense, album Antirrhinum vulgare

oltre a quelle altre come :

Cynodon Dactylon Pers.

Parietoria officinalis L.

Atriplex hasfatum L. |3 triangu-lare (W.)

— A. portulacoides L.

Amara?itus retrojlexus L. Portidaca oleracea I..

Capsella Bursa pastoris Mnch.

Trifolmm fragiferum L.

— T. repens L. Antirrhinum majus L.

(1) II B3CC0NE (Museo di piante rare e c c . 1 6 9 7 , V e n e z i a ! c i ta Ferula ferulago del-l ' o r to N a n i alla G i u d e c c a e una 1 Sideritis molli oleae folio e c c . » d i ques to e di -altri g iardini de l la c i t t à .

Dopo u n secolo d' intervallo in cui gli autori t i G n si occu-pano dell'abitato (anche dei giardini notando solo qualche pian-ta coltivata (1)), assai maggiori dati, e con precisione di indi-cazioni, ci lasciò G , G I R O L A M O Z A N N I C H E L L I colla sua « Istoria delle piante che nascono nei lidi intorno a Venezia », nella quale, mettendo le basi della flora della provincia, mostra di averle dedotte non da raccolte, per quanto accurate e numerose, delle stazioni più ricche, ma da una visione complessiva della vege-tazione, e non trascurò pertanto quella parte di essa che si in-sinuava entro la città. Le piante di cui egli specifica tale habi-tat sono :

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Gramen pratense, paniculatum Poa annua L. minus, album •.

Gramen arvense, Filicina duriori Schlerochl'óa rigida P . B . panicula, gracilius

Sedum minus, luteum, folio acuto Sedimi reflexiim L. Sedum minus, teretifolium, album — S. alfatm L. Tithymalus exiguus, glabro, Euphorbia Chamaesyce L.

Nummulariae folio Verbena communis coeruleo flore Verbena offi.cina.lis L.

le cui stazioni, benché indicate genericamente (< nelle pubbliche vie e negli orti > — « nelle screpolature delle muraglie antiche », ecc.) si devono presumibilmente attribuire alla città per la forma stessa della dicitura.

Contemporaneo e più importante assai, sia per il numero delle specie che per 1' accuratezza dell' esplorazione, è il contri-buto del fiorentino P . A . M I C H E L I , che dopo aver visitato Ve-nezia nel 1722 (1) erborizzando quasi soltanto nel litorale (2), in quell'ultimo v iagg io nel Veneto che ebbe per principale me-tà il M . Baldo (3) e i cui disagi gli costarono poi la vita, fece nuovamente una punta a Venezia (6, 7, 11 novembre 1736) ed erborizzò, oltre che nelle più vicine isole dell ' Estuario, in al-cune aree della città stessa, nei cortili, lungo le strade, negli orti specialmente alla Giudecca.

I risultati, consegnati nei suoi « Itinera botanica » (4) consistono negli elenchi che riporto testualmente qui sotto, e cui aggiun-go — come per i precedenti — per quanto mi fu possibile, l a ,

(lì II S A C C A R D O — seguendo il T A R G I O N I — accenna anche ad altre venute nel 1703 e 1706 (Della Storia e letteratura della Flora veneta, Milano l86q, pag. 24).

(2 ! Alcune specie non ritrovate dallo Z A N N I C H E L L T , ma che questi elenca egualmente nella sua « Istoria delle piante », in base al « Catalogus plantarum Horti pisani » del T l L L I , come reperti veneti del Micheli sono infatti citate in quest'opera, ma quasi tutte con località dei lidi.

(3) V . P A M P A N I N I , Il viaggio del botanico fiorentino P. A. Micheli a Verona ed al M. Baldo nell'autunno del ¡736 [in « Madonna Verona », anno X V I I I , 1924].

14) Tomo I I (Voi. 27 dei Mss.) carte 217-222 e 224. — Ringrazio, anche qui, vivamente l'amico prof. R . P A M P A N I N I che me ne fece la trascrizione.

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corrispondenza colla nomenclatura moderna ; benché si tratti, sfortunatamente, di appunti presi sul posto, e quindi con nomi che rappresentano una prima indicazione sommaria, la maggior parte delle specie è tuttavia identificabile con sufficiente sicurezza.

( « Zuecca » :)

1 1

1 2

1 3 14 ' 5

i 6

i'8

19 20 2 I

22 23 24

25

26

Parietaria Cymbalaria Chenopodium ramis sparsis

» folio lucido » . . . .

Gramen Dactylon radice re-pente

» paniculatum minus vulgatissimum, annuum

Bursa Pastoris . Po lygonum . Portulaca

Bli tum foliis bifidis Daucus Als ine capillaceo folio, flore

herbaceo, tetrapetalo Iberis Antirrhinum Sinapis arvense R u t a muraria Gramen bromoides murorum

» hordeaceum Agar i cus dedaleus Gramen

» loliaceum vulgatis-simum Leucojum folio viridi, siliquis

latis Plantago latifolia

Parietaria officinalis L . Linaria Cymbalaria Mil l . Chenopodium sp.

Cynodon Dactylon Pers .

Poa annua L .

Capsella Bursa pastoris Moench..

Portulaca olerácea L . ( Amarantus......? ) Daucus Carota L . Sagina procumbens L .

Lepidium Iberis L . Antirrhinum majus L . Brassica Sinàpistrum Bois . Asplenium Ruta muraria L .

Plantago major (?) L .

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2 7- P lan tago angust ifol ia

28. Gramen spicatum circa R o -

main

29. Chenopod ium foet idum

(« Or to del Nani » :)

30. M u s c u s capillatus, l anug ino-

sus, corniculatus , vulgat iss i-

raus

31 . Gal ium flore albo

32. O x y s lutea, erecta, nostra

33. » lutea minor

34. C o n v o l v u l u s arvensis

35. Marcant ia vu lgar i s

36. A n a g a l l i s

37. M u s c u s argenteus

38. Liehen pulmonarius , gelati-

nosus, obscu rus

39. Ur t i ca annua latifolia

40. Borrasfo

4 1 . I Ma lva

41 . I I S e d u m teret ifolium album

42. V e r o n i c a Chamaedrys fol io ,

floribus caul ibus adhaerentibus

43. T i t h y m a l u s s i v e P e p l i s e r e c t u s

44. C h e n o p o d i u m fol io o b l o n g o ,

s inuato

45. Bl i tum Parietariae fo l io

46. Pan i cu m spica angust ior i a-

spera, aristata

47. I S o l a n u m bacc is phoeniee is

47. I I Calamintha s ive Nepeta la-

tifolia, flore p a r v o dilute pur-

pureo

48. Mercur ia l is mas et foemina

Plantago lanceolata L .

Chenopodiuvi vulvaria L .

Oxalis slricta (a corniculala) L .

Convolvulus arve?isis I..

Anagallis arvensis L .

Dorrago officinalis L .

Sedum album L .

Veronica arvensis L .

Euphorbia falcata (?) L,

Solanum nigrum L . y miniatum

(Bernh.)

Salureia Nepeta Schee le

Mercurialis annua L .

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49 50 51 52 53 54

55 56

57> 58

59 60 62

63 6 4 65

66 67. 68. 69

70.

7 1 . 72-73-74 75-76. 78. 78.

V e r o n i c a folio hede race o S o n c h u s l a e v i s la t i fo l ius G r a m e n A m o r i s m i n u s

A l s i n e s i v e P a r o n y c h i a M a t t h . T r i c h o m a n e s G e r a n i u m M a l v a e fol io ro-

tundo p a r u m l ac in i a to M u s c u s s q u a m o s u s M e l i l o t u s s i l i qu i s in cap i tu -

l u m c o n g e s t i s L i c h e n p u l m o n a r i u s l u t e u s C o l .

» m i n u s ad m a r g i n e s p u l v e r u l e n t u s L i c h e n m i n u s c i n e r e us L u n u l a r i a A l l i u m s i v e C i p o l l i n i de l G ia r -d ino M i l l e f o l i u m C h a m a e m e l u m v u l g a r e G r a m e n D a c t y l o n sp i c i s ni-g r i s A p a r i n e v u l g a r i s B l i t u m s p i c a t u m v i r i d e L a p a t h u m fol io acu to

B u g l o s s u m a r v e n s e a n n u u m flore a lbo A r t e m i s i a V e r o n i c a Eruca, s y l v e s t r i s V i c i a s y l v e s t r i s L i n u m s y l v e s t r i s C a u c a l i s

C i c h o r i u m fol io l ac in ia to I B e h e n a l b u m v u l g a r e

I I R a n u n c u l u s r ad ice ve r t i c i l l i m o d o ro tunda

Veronica hederifolia L . Sonchus oleraceus L . Eragrostis minor H o s t Polycarpon lelraphyllum L . Asplenium Trichomanes L . Geranium rotundifolium L .

Achillea Millefolium L . Matricaria Chamomilla L .

Galium Aparine L . Amarantus retroflexus L . ( Rumex crispus L . Lithospermum arvense L .

Artemisia vulgaris L .

Brassica Erucastrum L .

Daucus grandiflorus S c o p .

Silene vulgaris G a r k e Ranuncuhis bulbosus L .

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79- P a n i c u m s y l v e s t r e s p i c a r u b r a

80. *> » s p i c a mul -

t ip l i c i a r i s t a t a et non a r i s t a t a

8 1 . A p h a c a

82 . C h r y s a n t h e m u m fol io m i n u s

sec to , g l a u c o -

83 . A l s i n e m u l t i c a u l i s

84. A m m i a r v e n s e

85. C o n v o l v u l u s ma io r , a l b u s , fo l io

s a g i t t a t o

86. » » a l b u s

87. A s p a r a g u s m a r i t i m u s

88. G r a m e n A m o r i s R a i i

89. S o l a n u m f ruc tu p h o e n i c e o

90. G r a m e n s p i c a t u m P h a l a r o i -

des a n n u u m

9 1 . C h r y s a n t h e m u m fo l io g l a u c o

m a g i s d i s s e c t o

92 . E r u c a m a i o r s a t i v a

9 3 . A n t h e m i s

94. C h e n o p o d i u m r a m i s s p a r s i s

95 . C h e n o p o d i u m fo l i i s c a n d i c a n -

t i b u s

Setaria glauca P . B . (?)

Panicum Crus-galli L .

Lathyrus Aphaca P .

Panicum Crus-galli P .

Arenaria serpyllifolia L .

Ammi via jus L .

Convolvulus sepium P . (?)

Asparagus off. P . (3 maritimus

(Mi l l . )

Eragrostis megastachya K o e l .

Solaimm nigrum P . y

Eruca saliva M i l l .

( « a l l a C r o c e d e l l a Z u e c c a » :)

•96. V i o l a M a r t i a

97 . V e r o n i c a f loscu l i s c a u l i c u l i s Veronica arvensis L .

a d h a e r e n t i b u s

•98. C a r d i a c a Leonurus Cardiaca P .

99. P y c h n i s s y l v e s t r i s a l b a s i m - Lychnis alba M i l l .

p l e x

1 0 0 . G r a m e n b r o m o i d e s l ocus t i s

l o n g i s s i m i s

1 0 1 . Q u i n q u e f o l i u m r e p e n s Potentilla reptans P .

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i 3 i o

« nel Cimitero de S S . Cos. e Damiano »:)

Crithmum Limonium majus Gramen circa Romani na-

scens 102. Agar icus Daedalaeis 103. » pruno adnascens 104. » minimus squamosus

Quello fatto a nicchia peloso 105. Trifolium pratense 106. » fragiferum 107. F i l ix palustris 108. Byssus minimus terrestris

Crithmum marìtimam L. Statice Limonium L.

Trifolium pratense L . * fragiferum L.

(«nelle vicinanze della casa del s ig . Residente d'Inghilterra nel Convento delle Monache di S. Andrea » :)

1 . Atr ip lex maritima annua 2. » folio hastato seu del-

toides 3. Gramen paniculatum pratense

medium, foliis carinatis 4. » miliaceum panicula

contracta 5. Limonium majus 6. Erysimum 7. Blitum spicatum viride 8. Lichen pulmonarius luteus fa-

rinaceus vulgatissimus 9. Verbena 10. Malva 11 . Lapathum folio sinuato 12. Gramen Amoris medium 13. Salicornia

Campanula pyramidata altis-sima. Nelle mura di S. Marco e in quelle delle vicinanze dell Monache di S. Zaccheria e sopra le Procuratie. nuove.

Atriplex hastatum L. ß triang lare (W.)

Poa pratensis L.

Statice Limonium L. Sisymbrium officinale Scop. Amarantus rel?-oflexics L.

Verbena officinalis L.

Rumex crispus L .

Campanula pyramidalis L.

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i 3 i i

Antirrhinum majus L. Iris germanica L. (?)

Iris

Antirrhinum majus

Anacampseros

nelle mura dell' Orto accanto alle Monache di S. Zaccheria. (« nel Cortile del Palazzo del S.

Parietaria Millefolium Echium Gramen amoris Malva Brunella foliis laciniatis Alsine Trifolium pratense Trifoliastrum minus, rotundifo-

lium, foliis albis maculis no-tatis

Paspalum Bursa Pastoris Plantago latifolia Plantago angustifolia Ammi vulgare Arami tenuifolium Pulegium Hieracium limitibus agrorum Lampsana Sonchus laevis Alsine capillaceo folio minimo Echium Plantaginis folio Aparine maior Aparine minor Elichrysum Chrysanthemum folio secto glauco Quinquefolium Horminum napi folio

Cav. Criov. Franc. Morosini

Parietaria officinalis L. Achillea Millefolium L. Echium vulgare L.

Brunella laciniata L. Stellarla media Cyr. ? Trifolium prate?ise L.

0

Cap sella Bursa-pastcris Mnch. Plantago maior L. P. lanceolata L. Animi malus L.

Menta Pulegium L. Picris hieracioides L. ? Lapsana communis L. Sonchus oleraceus L.

Galium Aparine L. G. tricorne With. ?

Potentilla reptans L.

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Hypochaerìs radicata L. G r a m e n t iph inum a n n u u m H i e r a c i u m D e n t i s L e o n i s fol io P i m p i n e l l a g l a b r a G a l l i u m flore a lbo V e r o n i c a cau l i cu l i s adhae ren t i bus Veronica arve?isis L . A l s i n e c a p i l l a c e o fol io A l y s s o n a n n u u m G r a m e n a m o r i s m e d i a

G r a m e n sp i ca c y l i n d r a c e a a n n u u m Phleum tenue Schrad. d e l l ' I m p r u n e t a

G r a m e n s p i c a t u m R o m a n u m spi-ca mol l i et l a x a

C h a m a e m e l u m foe t idum C a r d u u s s t e l l a tus s i v e Ca lc i t r ap a C i r s i u m B a l l o t a C a r d u u s a lb i s m a c u l i s no t a tu s B l i t u m fol i is in a p i c e m inc i s i s F i l i p e n d u l a fol i is l a e v i t e r inc i s i s D a u c u s v u l g a r i s M u s c u s

• M u s c u s G r a m e n m i n u s p a n i c u l a t u m v u l -

g a t i s s i m u m V e r b a s c u m F r a g a r i a P o l y g o n u m E r y s i m u m L u n u l a r i a P i a n t a repen te che è spec i e di L i n n i d e

e forse que l l a di fiore ref lesso.

S i noti s p e c i a l m e n te l ' i m p o r t a n z a di q u e s t o u l t i m o e lenco , in quan to ci p resen ta con un r a g g u a r d e v o l e n u m e r o di p ian te (ed è pecca to c h e la s t a g i o n e nocesse , cer to , s ia a l l a r acco l t a che a l l ' ident i f icazione) un a n g o l o t i p i c o di v e g e t a z i o n e u rb ica ; tanto

Koeleria phleoides P e r s .

Anthemis Cotula L . Centaurea Calcitrapa L .

Ballota nigra L . Silybum Mariamim G à r t n .

Daucus carota L .

Poa anmta L .

Sisymbrium officinale S c o p .

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»31 3

più che il cortile esplorato non era che la trasformazione del ce-lebre giardino annesso al palazzo, — e da cui quel ramo della fa-miglia Morosini aveva appunto la denominazione «.del Giardino » — da parte di un altro G. Francesco, (patriarca di Venezia) che vi aveva eretto intorno nuove e ricche fabbriche (i), siccchè è fa-cile che in tale vegetazione si trovassero elementi della flora spon-tanea degli orti oltre che di quella più propria dei cortili e delle strade.

Passato quasi un altro secolo, dati originali e svariati per stazioni, per quanto assai meno numerosi, ci dà N I C O L Ò C O N T A -

R I N I (i780-1849), che durante la continua, paziente, amorosa e-splorazione zoologica e botanica delle sue dimore in città e in campagna, raccolse, benché senza uno scopo speciale, anche gli esemplari che gli sembravano per qualche ragione notevoli nel-le stazioni urbane. E per quanto nulla abbia pubblicato, ne ab-biamo a testimonio l'Erbario ( 2 ) , che esaminato accuratamente mi ha permesso di dedurre TElenco seguente :

(orti) :

Eragros t i s m e g a s t a c h y a K o e l . K o e l e r i a ph l eo ide s P e r s . V i o l a canina L . Papave r R h o e a s L . Geranium ro tund i fo l i u m L .

S o l a n u m n ig rum L . a t r ip l ic i fo l ium

V e r o n i c a a rvens i s L . P l a n t a g o C o r o n o p u s L . C a m p a n u l a py ramida l i s L . ( che c o n s i d e -

ra e s o t . ] .

(bordo erboso della laguna) M e d i c a g o h i sp ida G a e r t n . M . l i toral is R h o d e

(ai Giardini pubblici) :

Stel lar ia m e d i a C i r i l l . Ceras t ium s e m i d e c a n d r u m L .

C a r d a m i n e hi rsuta L . G e r a n i u m pus i l lum B u r m . f.

(cortili) : Bromus rubens L . B . madr i t ens i s L .

( 1 ) S A N S O V I N O F R . , Venetia Città Nobilissima et singolare (e M A R T I N I O N I , Aggiunta). V e n e z i a 1 6 6 3 , p a g . 3 9 1 .

(2) C o n s e r v a t o nel M u s e o C i v i c o di S to r i a N a t u r a l e d i V e n e z i a .

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I 3 ' 4

Daucus Carota L . I Veronica agrestis L . Euphorbia Chamaesyce L .

(ponti e strade) : Setaria viridis P. B . | Sisymbrium officinale Scop.

(muri) : Satureja juliana L .

Probabilmente urbiche, perchè oltre all'indicazione della sta-zione non hanno, come di solito, specificata quella geografica sono da ritenere inoltre :

Sempervivum tecto?'um L. [« sui coppi e muri vecchi »] Linaria Cymbalaria Mill. [« sui muri »] I compilatori delle due Flore di Venezia che intanto compa-

rivano, indipendentemente una dall'altra, nel 1818 e 1820, po-chissimo portano alla conoscenza della flora muricohi ma parec-chio a quella della flora spontanea in generale, perchè, avendo condotto per la massima parte l'opera loro su quella fondamen-tale dello Zannichelli, il contributo personale di entrambi consi-stette più che altro nelle erborizzazioni fatte nell'estremo lembo ovest della città rivolto verso terraferma (il così detto arzere di S. Marta, ora occupato da edifici portuali) rimasto libero, di là dalle ultime abitazioni dei quartieri popolari, a quella vegetazio-ne semicampestre che nel resto della città si era già localizzata negli angoli incolti dei giardini, e che fece in certo modo (e continuò a fare fino a 50 anni fa) da zona di transizione fra la flora veramente dominata dallo sforzo di adattamento e quella delle circostanti zone campestri oltre la laguna.

Nella « Flora dei Lidi Veneti » di G. R U C H I N G E R troviamo infatti citate per le vie e i muri della città

Amara ntus hybridus Erigeron canadense L . Cheiranthus Cheiri L .

•e per i luoghi incolti di S. Marta Panicum miliaceum L . Alopecurus agrestis L . Cynosurus echinatus L . Vulpia myurus Gm.

Hordeum maritimum With . Kochia scoparia Schrad. Phytolacca decandra L . Agrostemma Githago L .

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Viola tricolor L . Reseda alba L .

— R . lutea L . Brassica Erucastrum L . Rapistruni rugosum Berg. Bunias Erucago L . I.epidium graminifolium L .

— L . campestre R . Br. Papaver Rhoeas L .

— P . somniferum L . Epilobium tetragonum L. Torilis Anthriscus Bernh.

Scandix Pecten-Veneris L Coriandrum sativum L. Malva rotundifolia L . Asperugo procumbens L . Hyoscyamus albus L . Linaria Cymbalaria Mill. — L . vulgaris Mill . Scrophularia nodosa L . Galium tricorne W i t h . Anthemis Cota L . Cirsium arvense Scop. Lactuca scariola L .

E nella « Plora Veneta » (i) di S . M . M O R I C A N P (oltre a specie già osservate dal R U C H I N G E R ) in varie stazioni

Digitaria sanguinalis Scop. Holcus Ianatus L . Iris germanica L . Polygonun aviculare L . Sagina procumbens L . Arenaria serpyllifolia L .

e a S. Marta

Agrostis interrupta L . Bromus secalinus L .

Fumaria parviflora Lam. Crithmum maritimum L . Veronica persica Poir. V . Cymbalaria Bodard. Plantago maior L . isp. tamosai Campanula pyramidalis L . .

Astragalus glyc\'phyüos L . Veronica acinifolia L .

Contemporaneamente, amico e corrispondente del Contarmi, che spesso richiedeva di notizie ed osservazioni, il botanico e zoologo G I O R G I O V O N M A R T E N S , compilando, con numerosi e originali contributi personali, un compendio della fauna e flora veneta che aggiungeva, nella forma modesta di Appendice al suo celebre <* Reise nach Venedig » (2)', teneva pur conto delle sta-zioni urbane dove raccoglieva le specie seguenti :

Koeleria phleoides Pers. Poa bulbosa L . for. vivipara (Koch) Scherochlöa rigida P . B . I.olium perenne L . Chenopodium vulvaria L .

Polycarpon tetraphyllum. L . Sedum album L . Oxalis stricta L . Euphorbia Chamaesyce L . Mercurialis annua L .

I I) Ginevra, 1820. (2) Ulm, 1824 ( 2 e . Anhang: Versuch einer systematischen Aufzählung der vene-

zianischen Pflanzen].

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Eragrostis pilosa P. B . Lepidium Draba L .

Coronopus procumbens Gilib. Hyoscyamus niger L .

oltre ad altre (p. e. Polycarpon tetraphyllos, Satureja jìdiana, Cam-panula pyramidalis) che confermano semplicemente reperti dello stesso tempo ; nel B E R T O L O N I (2) , come osservazioni personali, sono riferite

Atriplex veneta W . (et var.J \ Chenopodium aristatum L .

e come raccolta dal M O N T I N I

Atriplex pattila L .

e nell 'Erbario Padovano si conservano p. e. esemplari del B É -R E N G E R . di specie ( Campanula pyramidalis ecc.) contemporanea-mente raccolte da altri.

Infine l'eminente algologo G I O V A N N I Z A N A R D I N I (1803-1874)-

che pure adunò nel suo Erbario fanerogamico (3) un importante materiale di flora veneta, raccolse anche in città poche specie, ma fra le più caratteristiche e interessanti ; e vi si trovano in-fatti con indicazioni di stazione

Urtica pilulifera L . Fumaria parviflora Lam. Euphorbia canescens L .

e con indicazione generica

Crypsis aculeata Ait. Bromus secalinus L . Cyperus serotinus Rottb.

Veronica Cymbalaria Bodard Satureja juliana L .

Chenopodium aristatum L . Reseda alba L . Campanula pyramidalis L .

(1) Flora veronensis. Veronae 1822. ( 2 ) Flora italica. Bononiae 1833-54. (3) Si conserva nel Museo Civico di St. Nat. di Venezia.

Solanum nigrum L . j Taraxacum officinale Web. Satureja Nepeta Scheele |

Intanto anche erborazioni saltuarie di Botanici che fecero brevi visite a Venezia fruttavano qualche nuova indicazione di piante urbane. Troviamo cosi citate dal P O L L I N I (i) come osser vate o raccolte personalmente

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talune delle quali confermano, con l'esemplare, dati trasmessici da altri" autori e interessanti o per la rarità della specie o per la sua persistenza che dura tutttavia.

Col materiale che abbiamo così passato in rassegna, la do-cumentazione della vita vegetale entro i limiti dell' area urbana si r ivela più abbondante e significativa di quanto non era forse da attendersi, sia dal fatto che Venezia aveva meno opportunità di essere visitata da studiosi che non i centri dove sorsero gli Istituti botanici, sia da quello, già rilevato, che l'attenzione dei botanici più propriamente raccoglitori era qui assorbita dalle ricchezze della vergine e singolare flora dei lidi.

E per quanto gli elenchi compilati possano avere delle la-cune, perchè certo alcune piante da aggiungere possono trovarsi ancora o in erbari privati o anche in qualcuno dei maggior i Istituti, trasmesse da raccoglitori senza tenerne doppi (i), essi però bastano a dare un quadro storico della relativa flora me-glio forse di quanto non si possa avere anche per altre città che da quando il fenomeno urbi co-ruderale fu preso in conside-razione, vennero, senza confronto, studiate più a fondo. Anzi si potrebbe dire che tale quadro è altrettanto ricco che per le flore regionali, perchè mentre p. e. le nostre conoscenze sulla flora italiana del 1700 (2) rappresentano 1 / 3 circa delle entità ora co-nosciute, le specie ruderali della Venezia del 1700 non rappre-sentano certo meno di f / 3 della flora stessa quale è attualmente.

S e quindi un primo lavoro di confronto si potrà fare sol-tanto dopo note le condizioni presenti della flora stessa — con-dizioni che risulteranno dalle osservazioni che, come dicevo, da tempo ho iniziato e proseguo — resta acquisita la conoscenza di quello che era ques t i flora in due successivi periodi a di-stanza di un secolo, e da un lato la permanenza dei suoi ele-menti nelle linee generali, dal l ' a l t ro l 'introduzione di qualche elemento nuovo come esempio delle modificazioni occasionali.

(0 P . e . , del K E L L N E R , il cui Erbar io , come ho già osservato, non contiene nes -suna pianta della città, un esemplare di Asperugo proctunbens, di « S. Marta » si trova nel l 'Erbar io Padovano .

( 2 ) I3r6 specie, secondo la « Cronologia della Flora it . > de lSACCAUDO. Padova ¡ 0 0 9 .