La fiera di Sant'Agata

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CONFCOMMERCIO «Programmare in anticipo l’organizzazione della fiera» DRAMMA SACRO. Il martirio della Patrona rappresentato in dialetto La preghiera di «Sant’Aita» Quest’anno il tema centrale e caratterizzante della festa di Sant’Agata può essere ricondotto a quello della legalità. Già da settimane, infatti, il Comitato spontaneo per la legalità della festa, accogliendo proprio la proposta fatta dalla Confcommercio Catania, ha portato avanti l’idea di istituire un’Isola della Legalità al Borgo, quale luogo simbolo della festa dal quale avviare una inversione di tendenza rispetto a molte consuetudini non più tollerabili, incontrando, in tal senso, il favore delle varie istituzioni cittadine. Ed al tema della legalità è da ricollegare anche il fatto che sia saltata la Fiera di Sant’Agata, questione che ha allarmato la Confcommercio, organizzazione rappresentata nella commissione comunale per il commercio su area pubblica. «E’ triste apprendere – afferma Francesco Sorbello componente della commissione commercio su area pubblica per conto della Confcommercio – che la Fiera non si faccia e per giunta per motivi connessi ad intimidazioni. Non intendo entrare nel merito della questione che spero potrà essere chiarita dalla forze dell’ordine e dagli organi di giudiziari in breve tempo. Certo che la Fiera è uno degli aspetti della tradizione della festa che devono essere mantenuti. E’ venuto però il momento per mettere ordine a tutti gli aspetti di questo evento. E’ venuto il momento di interrompere un andazzo che non ho condiviso già in seno alla commissione di cui faccio parte». Proprio con riferimento alla Fiera di Sant’Agata, in effetti, in queste settimane sono venute fuori questioni collegate alla location della fiera, al numero di posteggi necessari per soddisfare le esigenze dei commercianti, argomenti che sono stati trattati nell’ambito dell’apposita commissione. «In commissione – racconta Sorbello – ho fatto presente che le date di svolgimento della fiera, così come anche per quella dei morti, sono tutti gli anni le stesse. Perciò non è possibile arrivare a poche settimane dall’evento e discutere ancora della location e del numero dei posteggi da assegnare. Manca una seria programmazione e ho esplicitamente richiesto che tutte le questioni devono essere definite almeno 120 giorni prima. Solo così si interrompono prassi che non condivido, come quella di assegnare gli spazi commerciali e la gestione dei servizi solo negli ultimi giorni, in fretta e furia. Fino a poche settimane la destinazione era il Passiatore: ho fatto presente che era improponibile per l’impatto sulla viabilità e di sicurezza dei visitatori. La mia tesi è passata, però tutto è stato deciso all’ultimo minuto. Così facendo, a mio avviso, si corre il rischio di non garantire il principio del buon andamento e di trasparenza delle pratiche amministrative. Qualche sindacato non è contento della nuova location proposta dal comune, all’interno di un terreno privato di Corso dei Martiri. Riteniamo che questa scelta allo stato sia la più idonea. Ma la fiera non si fa ed è inutile parlarne». Pare evidente anche la presa di distanza di Confcommercio da altre sigle sindacali di categoria. Verso la festa della Patrona Le reazioni dopo il dietrofront della ditta che avrebbe dovuto realizzare gli stand per il tradizionale appuntamento Un gruppo di venditori ambulanti del Cidec-Fosapi ha manifestato in piazza Università «Per l’arroganza di pochi, violenza a tutti» «Ricorrere a mezzi e maestranze comunali» «Nell’attesa che vengano chiari- te le circostanze che hanno con- dotto alla decisione di annulla- re la fiera di Sant’Agata, riaffer- mo comunque l’urgenza di get- tare luce sulle occasioni che, co- me la fiera di Sant’Agata, sono un’autentica ricchezza per Cata- nia». Lo ha affermato, in una no- ta, il candidato a sindaco Mauri- zio Caserta, sulle minacce ai rappresentanti della società che avrebbe dovuto realizzare gli stand al corso dei Martiri, così come aveva deciso l’Ammini- strazione comunale. Caserta ha ribadito la sua so- lidarietà verso chi, «cittadini e istituzioni, fronteggiano a testa alta ogni forma, palese o velata, di intimidazione. L’arroganza di pochi è una violenza per tutti, e questa città ne ha abbastanza». Sul mancato allestimento del- la Fiera si è espresso anche il capogruppo al Consiglio comu- nale del Pd, Saro D’Agata. «An- cora una volta - ha dichiarato - l’intervento con metodi mafiosi si fa sentire e “determina” la non effettuazione della Fiera le- gata alla festa della Patrona». «Quello che è stupefacente - ha aggiunto l’esponente del Pd - è la resa dell’amministrazione Stancanelli a tutto questo, che anzichè prevedere, come sareb- be giusto e normale, in una città civile, che la fiera venga orga- nizzata ugualmente anche ri- correndo direttamente a mae- stranze e mezzi comunali, deci- de di privare, per la prima volta nella storia dei festeggiamenti agatini, la città di un appunta- mento tradizionale e caro a mi- gliaia di cittadini catanesi e sici- liani». «Ugualmente non appare cre- dibile - ha osservato D’Agata - la mancata effettuazione dei fuo- chi in piazza Borgo per richiesta della questura ed invero non si capisce perché se tutte le misu- re di garanzia e di incolumità sarebbero state adottate, come ogni anno, non è stata concessa l’autorizzazione». Secondo il capogruppo del Pd, invece, la «mancata effettuazio- ne dei fuochi dipende molto probabilmente dalla mancanza di fondi dovuta alla grave crisi delle finanze comunali». Rimessaggio per le due berline del Settecento Le due carrozze del Settecento che la mattina del 3 febbraio sono le “prota- goniste” della prima giornata di fe- steggiamenti, sono state risistemate ieri mattina nell’atrio di Palazzo degli Elefanti. Anche se i catanesi sono abi- tuati a chiamarle entrambe «carrozze del Senato», in effetti si tratta di due berline (una più grande, l’altra note- volmente più piccola), costruite alle fi- ne del Settecento, da maestri artigia- ni etnei, che portano la siglia S. Q. P. C. (il Senato e il Popolo Catanese). In uno degli sportelli il simbolo del Comune, nell’altro è impressa la figura di Sant’Agata. La più grande è trainata da quattro cavalli generalmente bianchi, il cocchiere e i palafranieri vestono abiti settecenteschi. Un tempo a bor- do salivano il patrizio e i giurati, oggi il sindaco e il presidente del Comitato. Nel 1876 trasportò le ceneri di Vincen- zo Bellini; nel 1912 accolse il feretro del poeta Mario Rapisardi; nel 1959 fu usata per trasportare il cardinale Mar- cello Mimmi, legato pontificio di Papa Giovanni XXIII in occasione del Con- gresso eucaristico. Caserta e D’Agata sulla mancata realizzazione della Fiera di S. Agata LA PROTESTA DI UN GRUPPO DI VENDITORI AMBULANTI IN PIAZZA UNIVERSITÀ [D ’ AGATA] “Gesù, amuri miu ranni, grazi pi sta vit- toria/ Ora è u mumentu. Arrivau la me ura. / Portimi ‘nto regnu chinu di glo- ria”. Questa è l’ultima preghiera che S. Agata rivolse al Signore poco prima di morire la mattina del 5 febbraio nel buio carcere sconvolto dal terremoto, davanti agli altri carcerati, ai carcerie- ri e ai cristiani che erano accorsi a confortare la sorella in Cristo che ver- sava il suo sangue per il Vangelo. Ha entusiasmato i tanti devoti che hanno gremito la chiesa della badia di S. Agata, alla presenza dell’arcivescovo Gristina, la sacra rappresentazione in lingua siciliana di “Devoti tutti, cittadi- ni…Viva S. Agata”, tratta dall’aureo poemetto lirico siculo “U martiriu di Sant’Aita” del poeta Nino d’Albavilla, pseudonimo del compianto sacerdote latinista biancavillese Antonino Diste- fano, con trasposizione e adattamento teatrale dell’attore Pippo Marchese. Il dramma sacro voluto dal parroco dei Santi Angeli Custodi, don Duilio Antonio Melissa, è stato realizzato gra- zie al sacrificio e all’entusiasmo di 20 giovani parrocchiani del dopo Cresima che recitano in dialetto con tanta pas- sione e devozione, dopo aver curato la scenografia, le luci (Francesco Melissa), l’audio (Francesco Scarcella), i costumi. Riportiamo un altro passo del verna- colo catanese, esattamente la fiera ri- sposta che Agata diede al consolare Quinziano al momento in cui su si lei fu compiuta l’efferata tortura con l’am- putazione dei seni: “Non provi vergo- gna? Vili turannu! Ca si occhiù tintu di tutta la tò specie/ Talia sti feriti e pesna a tò matri, quannu/ Nicu pigghiavi u latti pi ristari vivu/ U pettu mu scippa- sti…ma li sensi l’hiu/ Tutti cu tutti i miei affetti e chisti non li po/ Livari, picchi di nica li uffrii a Diu”. Un plauso al regista-narratore Alfio Orofino, a Luigi Innavolo (Quinziano), ad Aurora Fazio (Agata di 13 anni), ad Antonella Zizzo (Afrodisia, l’unica adulta), Giusy Lombardo (Mamma di S. Agata), due soldati Giuseppe Taglie- ri e Giuseppe Urzì, le tre carcerate Lina Vella, Santina Strano e Angela Testa, Gaetano Ponte (S. Pietro), Luca Orofino (angioletto); i devoti col sacco bianco Angela, Carmen e Samuele Taglieri, Agatino Renda, Antonino Priolo, Cri- stian Puma, Cristian Pernice, Nunzio e Gaetano Filetti, Simone e Seby Di Bella. ANTONINO BLANDINI AGENDA DELLA FESTA CEREO VILLAGGIO S. AGATA Oggi alle 15.30 la candelora dell’associazione cattolica «Cereo Villaggio S. Agata» girerà per i negozi del quartiere. Nella parrocchia S. Giuseppe la Rena conclusione del triduo agatino: alle 17,30 S. Rosario meditato e coroncina a S. Agata; alle 18 S. Messa. TRIDUO AGATINO Oggi alle 18 in cattedrale, a conclusione del solenne triduo agatino, meditazione dei misteri dolorosi a cura del gruppo di preghiera diocesano «Amici del Rosario»; alle 18,30 S. Messa presieduta dal nunzio apostolico emerito in Portogallo, arcivescovo mons. Alfio Rapisarda, con la partecipazione delle confraternite, dei movimenti ecclesiali e dei gruppi di volontariato. A conclusione, venerazione delle reliquie del Velo e della Mammella di S. Agata. CISL, IL 4 E 5 UFFICI CHIUSI In occasione dei festeggiamenti in onore di Sant’Agata, gli uffici della Cisl e del patronato Inas resteranno chiusi nel pomeriggio di lunedì 4 e l’intera giornata di martedì 5 febbraio. Gli uffici riapriranno regolarmente mercoledì 6 febbraio. CHIESA S. FRANCESCO BORGIA Festa tra storia e folclore In occasione delle festività Agatine la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania presenta l’i- niziativa, che si svolgerà da oggi al 12 febbraio: Sì celebre e sontuosa in ho- nor di Agatha… Testimonianze Aga- tine a San Francesco Borgia. Tale iniziativa tende sia a divulga- re alcuni aspetti etno-antropologici legati alla storia di Sant’Agata ed al suo culto, attraverso la proiezione continua di un video contenente im- magini storiche (dal secolo XVIII) e contemporanee, dal titolo “La devo- zione Agatina nel tempo” curato dal- l’Unità Operativa per i Beni Etnoan- tropologici, che traccia un percorso storico documentale tendente ad evidenziare gli aspetti religiosi, devo- zionali e folcloristici; sia alla valoriz- zazione del patrimonio storico arti- stico, presentando la pala d’altare collocata nella navata sinistra della chiesa dal titolo “Sant’ Agata in car- cere visitata da san Pietro” di Danie- le Monteleone (Siracusa notizie dal 1600 al 1622) con un invito alla “co- noscenza” curato dalla Unità Opera- tiva per i Beni Storico artistici ed ico- nografici. Gli orari di apertura sono: lunedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica 9 - 19; martedì 9 - 13,30; mercoledì 13,30 - 19. Ingresso gratuito. In con- temporanea continua la mostra “Ce- ramica tra tradizione e innovazione – L’arte della ceramica di Caltagirone” che si protrarrà sino al 12 febbraio. LA SICILIA CATANIA VENERDÌ 1 FEBBRAIO 2013 30.

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Maurizio Caserta su La Sicilia parla della mancata fiera di Sant'Agata

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CONFCOMMERCIO

«Programmare in anticipol’organizzazione della fiera»

DRAMMA SACRO. Il martirio della Patrona rappresentato in dialetto

La preghiera di «Sant’Aita»

Quest’anno il tema centrale e caratterizzante dellafesta di Sant’Agata può essere ricondotto a quellodella legalità. Già da settimane, infatti, il Comitatospontaneo per la legalità della festa, accogliendoproprio la proposta fatta dalla ConfcommercioCatania, ha portato avanti l’idea di istituire un’Isoladella Legalità al Borgo, quale luogo simbolo dellafesta dal quale avviare una inversione di tendenzarispetto a molte consuetudini non più tollerabili,incontrando, in tal senso, il favore delle varieistituzioni cittadine. Ed al tema della legalità è daricollegare anche il fatto che sia saltata la Fiera diSant’Agata, questione che ha allarmato laConfcommercio, organizzazione rappresentata nellacommissione comunale per il commercio su areapubblica. «E’ triste apprendere – afferma FrancescoSorbello componente della commissione commerciosu area pubblica per conto della Confcommercio –che la Fiera non si faccia e per giunta per motiviconnessi ad intimidazioni. Non intendo entrare nelmerito della questione che spero potrà esserechiarita dalla forze dell’ordine e dagli organi digiudiziari in breve tempo. Certo che la Fiera è unodegli aspetti della tradizione della festa che devonoessere mantenuti. E’ venuto però il momento permettere ordine a tutti gli aspetti di questo evento. E’venuto il momento di interrompere un andazzo chenon ho condiviso già in seno alla commissione di cuifaccio parte». Proprio con riferimento alla Fiera diSant’Agata, in effetti, in queste settimane sonovenute fuori questioni collegate alla location dellafiera, al numero di posteggi necessari per soddisfarele esigenze dei commercianti, argomenti che sonostati trattati nell’ambito dell’apposita commissione.«In commissione – racconta Sorbello – ho fattopresente che le date di svolgimento della fiera, cosìcome anche per quella dei morti, sono tutti gli annile stesse. Perciò non è possibile arrivare a pochesettimane dall’evento e discutere ancora dellalocation e del numero dei posteggi da assegnare.Manca una seria programmazione e hoesplicitamente richiesto che tutte le questionidevono essere definite almeno 120 giorni prima.Solo così si interrompono prassi che non condivido,come quella di assegnare gli spazi commerciali e lagestione dei servizi solo negli ultimi giorni, in fretta efuria. Fino a poche settimane la destinazione era ilPassiatore: ho fatto presente che era improponibileper l’impatto sulla viabilità e di sicurezza deivisitatori. La mia tesi è passata, però tutto è statodeciso all’ultimo minuto. Così facendo, a mio avviso,si corre il rischio di non garantire il principio del buonandamento e di trasparenza delle praticheamministrative. Qualche sindacato non è contentodella nuova location proposta dal comune,all’interno di un terreno privato di Corso dei Martiri.Riteniamo che questa scelta allo stato sia la piùidonea. Ma la fiera non si fa ed è inutile parlarne».Pare evidente anche la presa di distanza diConfcommercio da altre sigle sindacali di categoria.

Verso la festadella Patrona

Le reazioni dopo il dietrofrontdella ditta che avrebbe dovutorealizzare gli stand per iltradizionale appuntamento

Un gruppo di venditoriambulanti del Cidec-Fosapiha manifestato in piazzaUniversità

«Per l’arroganza di pochi, violenza a tutti»«Ricorrere a mezzi e maestranze comunali»

«Nell’attesa che vengano chiari-te le circostanze che hanno con-dotto alla decisione di annulla-re la fiera di Sant’Agata, riaffer-mo comunque l’urgenza di get-tare luce sulle occasioni che, co-me la fiera di Sant’Agata, sonoun’autentica ricchezza per Cata-nia». Lo ha affermato, in una no-ta, il candidato a sindaco Mauri-zio Caserta, sulle minacce airappresentanti della società cheavrebbe dovuto realizzare glistand al corso dei Martiri, cosìcome aveva deciso l’Ammini-strazione comunale.

Caserta ha ribadito la sua so-lidarietà verso chi, «cittadini eistituzioni, fronteggiano a testaalta ogni forma, palese o velata,di intimidazione. L’arroganza dipochi è una violenza per tutti, equesta città ne ha abbastanza».

Sul mancato allestimento del-la Fiera si è espresso anche il

capogruppo al Consiglio comu-nale del Pd, Saro D’Agata. «An-cora una volta - ha dichiarato -l’intervento con metodi mafiosisi fa sentire e “determina” lanon effettuazione della Fiera le-gata alla festa della Patrona».

«Quello che è stupefacente -ha aggiunto l’esponente del Pd -è la resa dell’amministrazioneStancanelli a tutto questo, cheanzichè prevedere, come sareb-be giusto e normale, in una cittàcivile, che la fiera venga orga-

nizzata ugualmente anche ri-correndo direttamente a mae-stranze e mezzi comunali, deci-de di privare, per la prima voltanella storia dei festeggiamentiagatini, la città di un appunta-mento tradizionale e caro a mi-gliaia di cittadini catanesi e sici-liani».

«Ugualmente non appare cre-dibile - ha osservato D’Agata - lamancata effettuazione dei fuo-chi in piazza Borgo per richiestadella questura ed invero non sicapisce perché se tutte le misu-re di garanzia e di incolumitàsarebbero state adottate, comeogni anno, non è stata concessal’autorizzazione».

Secondo il capogruppo del Pd,invece, la «mancata effettuazio-ne dei fuochi dipende moltoprobabilmente dalla mancanzadi fondi dovuta alla grave crisidelle finanze comunali».

Rimessaggio per le due berline del SettecentoLe due carrozze del Settecento che lamattina del 3 febbraio sono le “prota-goniste” della prima giornata di fe-steggiamenti, sono state risistemateieri mattina nell’atrio di Palazzo degliElefanti. Anche se i catanesi sono abi-tuati a chiamarle entrambe «carrozzedel Senato», in effetti si tratta di dueberline (una più grande, l’altra note-volmente più piccola), costruite alle fi-ne del Settecento, da maestri artigia-ni etnei, che portano la siglia S. Q. P. C.(il Senato e il Popolo Catanese). In unodegli sportelli il simbolo del Comune,

nell’altro è impressa la figura diSant’Agata. La più grande è trainata daquattro cavalli generalmente bianchi,il cocchiere e i palafranieri vestonoabiti settecenteschi. Un tempo a bor-do salivano il patrizio e i giurati, oggi ilsindaco e il presidente del Comitato.Nel 1876 trasportò le ceneri di Vincen-zo Bellini; nel 1912 accolse il feretrodel poeta Mario Rapisardi; nel 1959 fuusata per trasportare il cardinale Mar-cello Mimmi, legato pontificio di PapaGiovanni XXIII in occasione del Con-gresso eucaristico.

Caserta e D’Agata sulla mancata realizzazione della Fiera di S. Agata

LA PROTESTA DI UN GRUPPO DI VENDITORI AMBULANTI IN PIAZZA UNIVERSITÀ [D’AGATA]

“Gesù, amuri miu ranni, grazi pi sta vit-toria/ Ora è u mumentu. Arrivau la meura. / Portimi ‘nto regnu chinu di glo-ria”. Questa è l’ultima preghiera che S.Agata rivolse al Signore poco prima dimorire la mattina del 5 febbraio nelbuio carcere sconvolto dal terremoto,davanti agli altri carcerati, ai carcerie-ri e ai cristiani che erano accorsi aconfortare la sorella in Cristo che ver-sava il suo sangue per il Vangelo.

Ha entusiasmato i tanti devoti chehanno gremito la chiesa della badia diS. Agata, alla presenza dell’arcivescovoGristina, la sacra rappresentazione inlingua siciliana di “Devoti tutti, cittadi-ni…Viva S. Agata”, tratta dall’aureopoemetto lirico siculo “U martiriu diSant’Aita” del poeta Nino d’Albavilla,pseudonimo del compianto sacerdotelatinista biancavillese Antonino Diste-fano, con trasposizione e adattamentoteatrale dell’attore Pippo Marchese.

Il dramma sacro voluto dal parrocodei Santi Angeli Custodi, don DuilioAntonio Melissa, è stato realizzato gra-zie al sacrificio e all’entusiasmo di 20giovani parrocchiani del dopo Cresimache recitano in dialetto con tanta pas-sione e devozione, dopo aver curato lascenografia, le luci (Francesco Melissa),l’audio (Francesco Scarcella), i costumi.

Riportiamo un altro passo del verna-colo catanese, esattamente la fiera ri-sposta che Agata diede al consolareQuinziano al momento in cui su si leifu compiuta l’efferata tortura con l’am-putazione dei seni: “Non provi vergo-gna? Vili turannu! Ca si occhiù tintu ditutta la tò specie/ Talia sti feriti e pesnaa tò matri, quannu/ Nicu pigghiavi ulatti pi ristari vivu/ U pettu mu scippa-sti…ma li sensi l’hiu/ Tutti cu tutti imiei affetti e chisti non li po/ Livari,picchi di nica li uffrii a Diu”.

Un plauso al regista-narratore AlfioOrofino, a Luigi Innavolo (Quinziano),ad Aurora Fazio (Agata di 13 anni), ad

Antonella Zizzo (Afrodisia, l’unicaadulta), Giusy Lombardo (Mamma diS. Agata), due soldati Giuseppe Taglie-ri e Giuseppe Urzì, le tre carcerate LinaVella, Santina Strano e Angela Testa,Gaetano Ponte (S. Pietro), Luca Orofino

(angioletto); i devoti col sacco biancoAngela, Carmen e Samuele Taglieri,Agatino Renda, Antonino Priolo, Cri-stian Puma, Cristian Pernice, Nunzio eGaetano Filetti, Simone e Seby Di Bella.

ANTONINO BLANDINI

AGENDA DELLA FESTACEREO VILLAGGIO S. AGATA

Oggi alle 15.30 la candeloradell’associazione cattolica«Cereo Villaggio S. Agata»girerà per i negozi delquartiere. Nella parrocchiaS. Giuseppe la Renaconclusione del triduoagatino: alle 17,30 S.Rosario meditato ecoroncina a S. Agata; alle 18S. Messa.TRIDUO AGATINOOggi alle 18 in cattedrale, aconclusione del solennetriduo agatino, meditazionedei misteri dolorosi a curadel gruppo di preghieradiocesano «Amici delRosario»; alle 18,30 S. Messapresieduta dal nunzioapostolico emerito inPortogallo, arcivescovomons. Alfio Rapisarda, conla partecipazione delleconfraternite, deimovimenti ecclesiali e deigruppi di volontariato. Aconclusione, venerazionedelle reliquie del Velo e dellaMammella di S. Agata.CISL, IL 4 E 5 UFFICI CHIUSIIn occasione deifesteggiamenti in onore diSant’Agata, gli uffici dellaCisl e del patronato Inasresteranno chiusi nelpomeriggio di lunedì 4 el’intera giornata di martedì5 febbraio. Gli ufficiriapriranno regolarmentemercoledì 6 febbraio.

CHIESA S. FRANCESCO BORGIA

Festa tra storia e folcloreIn occasione delle festività Agatine laSoprintendenza per i Beni Culturali eAmbientali di Catania presenta l’i-niziativa, che si svolgerà da oggi al 12febbraio: Sì celebre e sontuosa in ho-nor di Agatha… Testimonianze Aga-tine a San Francesco Borgia.

Tale iniziativa tende sia a divulga-re alcuni aspetti etno-antropologicilegati alla storia di Sant’Agata ed alsuo culto, attraverso la proiezionecontinua di un video contenente im-magini storiche (dal secolo XVIII) econtemporanee, dal titolo “La devo-zione Agatina nel tempo” curato dal-l’Unità Operativa per i Beni Etnoan-tropologici, che traccia un percorsostorico documentale tendente adevidenziare gli aspetti religiosi, devo-

zionali e folcloristici; sia alla valoriz-zazione del patrimonio storico arti-stico, presentando la pala d’altarecollocata nella navata sinistra dellachiesa dal titolo “Sant’ Agata in car-cere visitata da san Pietro” di Danie-le Monteleone (Siracusa notizie dal1600 al 1622) con un invito alla “co-noscenza” curato dalla Unità Opera-tiva per i Beni Storico artistici ed ico-nografici.

Gli orari di apertura sono: lunedì,giovedì, venerdì, sabato, domenica 9- 19; martedì 9 - 13,30; mercoledì13,30 - 19. Ingresso gratuito. In con-temporanea continua la mostra “Ce-ramica tra tradizione e innovazione –L’arte della ceramica di Caltagirone”che si protrarrà sino al 12 febbraio.

LA SICILIA

CCATANIAVENERDÌ 1 FEBBRAIO 2013

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