La Fiera cambia volto sarà centro turistico · La Fiera cambia volto sarà centro turistico ` È...

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II www.gazzettino.it Mercoledì 26 Giugno 2019 DA TEMPO SI PARLA DELLA REALIZZAZIONE DI UN PARCO TEMATICO INTANTO IL COMUNE SEMBRA CONTRARIO AL NUOVO PALASPORT La Fiera cambia volto sarà centro turistico ` È una delle ipotesi per rilanciare l’area, dopo che la Spa ha chiuso un altro bilancio in forte perdita (700mila euro) e la fusione con Pordenone si allontana sempre più LA SVOLTA UDINE Ancora fiera, ma soprat- tutto turismo. Potrebbe essere questo il futuro dell’area e degli spazi di Udine e Gorizia Fiere, il polo fieristico del centro Friuli che lunedì 1° luglio vivrà una giornata forse storica. Se il Consiglio di amministra- zione si presenterà infatti di- missionario in assemblea – il presidente Luciano Snidar, la vice Anna Cacciaguerra e il con- sigliere Dario Delli Zotti -, sa- ranno soprattutto i conti a chie- dere ai soci di disegnare un fu- turo diverso, dopo tre anni con- secutivi in perdita. Il trend, in- fatti, indica che la mission fieri- stica non tiene più o, perlome- no, non è più in grado di garan- tire conti in equilibrio nel cuore del Friuli. CONTI IN ROSSO Il bilancio che sarà presenta- to, quello del 2018, chiude con oltre 700mila euro di deficit su un fatturato di 1,4 milioni. Era- no state più contenute le perdi- te nei due anni precedenti, ma l’andamento ha mandato segna- li chiari. Le bocche di diversi componenti della società che gestisce la fiera restano cucite (la Camera di Commercio di Udine e Pordenone detiene il 48,96%, seguita dal Comune di Udine con il 22,87%, all’ex Pro- vincia fa riferimento un 15,73%, all’ente camerale della Venezia Giulia il 5%, a Intesa San Paolo il 7,43% e lo 0,01 a Confartigia- nato), tuttavia il sindaco di Udi- ne un’indicazione la pone tra le ipotesi che si sono succedute in questi giorni e che hanno ina- nellato centri congressi e area polifunzionale con spiccata vo- cazione sportivo-musicale. IPOTESI DI RILANCIO Un’ipotesi, quest’ultima, che sembrerebbe trovare interesse anche nel confinante della fie- ra, ovvero nel complesso com- merciale Città fiera, che ha an- nunciato di realizzare entro agosto un ponte pedonale tra i propri negozi e il parcheggio della fiera che dà su via Cotoni- ficio. È «un centro per la promozio- ne turistica per il quale chiede- remo aiuto alla Regione» l’idea con la quale invece il sindaco del capoluogo friulano, Pietro Fontanini, si presenterà al tavo- lo assembleare lunedì prossi- mo. Un’ipotesi che certo non chiude la storia fieristica del po- lo, ma ne ridimensiona gli obiettivi, perché l’era delle fiere così come sono state impostate e vissute nel recente passato non pare più sostenibile. Il par- ziale cambio di missione non dovrebbe portare a un cambia- mento di assetto societario, al- meno non nell’immediato. Se i dettagli del futuro dovranno at- tendere dunque lunedì per esse- re svelati, sembra che su un’ipo- tesi ci sia una chiara resistenza già fatta trapelare dal Comune di Udine, ovvero la riconversio- ne in una logica da palazzetto dello sport, in luogo della sua destinazione a Udine Sud, sulla quale si vocifera da tempo. Di certo nelle mani dei soci è arrivat« da qualche tempo l’idea di un progetto di parco te- matico, un’ipotesi di lavoro di lungo periodo e interessata a raccordare molti snodi dell’area, dal parco del Cormor allo stadio, dall’Orto botanico all’ex caserma. Resta invece sullo sfondo, e forse remota, l’alleanza della fiera di Udine-Gorizia con quel- la di Pordenone, la realtà in re- gione che sta dimostrando, con i numeri, di reggere la nuova era dei saloni promozionali. A pesare ci sarebbero certo i conti in rosso di Udine, ma ancor di più la questione di un polo fieri- stico unico a livello regionale ancora da mettere a fuoco. Antonella Lanfrit © RIPRODUZIONE RISERVATA Rifiuti, incontro con la Net sulla raccolta porta a porta IN CONSIGLIO UDINE «Convocate al più presto il tavolo sulla mobilità udinese o solleveremo l’illegittimità del- la delibera che ha evitato il refe- rendum sulla viabilità del cen- tro». A dirlo, lunedì in consiglio comunale, è stata la consigliera Pd, Monica Paviotti (nella foto), che aveva chiesto all’ammini- strazione come mai non fosse ancora stato avviato un percor- so condiviso sul futuro della mobilità cittadina previsto dal- la delibera che ha permesso di bypassare la consultazione po- polare: «Il tavolo con tutti i por- tatori di interesse, in primis il Comitato Autostoppisti che aveva raccolto le firme per il re- ferendum – ha spiegato la rap- presentante dem -, è un obbligo sancito dal parere del Comitato dei Garanti del 18 aprile. Dove- va essere attivato prima o in pa- rallelo alla partenza del cantie- re di via Mercatovecchio, inve- ce ancora nulla». «L’impegno che abbiamo preso con il Comitato sarà ri- spettato – ha risposto il vicesin- daco e assessore ai Lavori pub- blici, Loris Michelini -, ma sia- mo ancora in attesa della sen- tenza del Consiglio di Stato per la gara sul Trasporto pubblico locale: il tavolo si può convoca- re anche domani, ma se non sappiamo ancora le coordinate del Tpl, non possiamo definire tutto il resto. Comunque – ha concluso -, l’associazione degli Autostoppisti rimane un inter- locutore privilegiato e in tempi brevi avvieremo le consultazio- ni». Paviotti ha quindi lanciato l’ultimatum: «Mi viene il so- spetto che dietro questi ritardi ci siano divisioni in maggioran- za sul tema. Se il tavolo non sa- rà convocato al più presto, sol- leveremo l’illegittimità della de- libera che ha evitato il referen- dum». CORMOR BASSO Rispondendo ad un’altra in- terrogazione di Paviotti, Miche- lini ha annunciato buone noti- zie per l’area dell’ex Alfa Ro- meo e il percorso ciclopedona- le che collega il ponte Cormor Basso per arrivare al supermer- cato Panorama, su cui da anni i cittadini segnalano una situa- zione di degrado: «La conven- zione con i privati – ha spiegato -, prevede la partenza dei lavori al 2022 e la fine nel 2024, ma abbiamo avuto modo di riscon- trare la volontà dei proprietari di anticipare gli interventi sulla viabilità pubblica e sul recupe- ro del ponticello ora in condi- zioni indecorose e impraticabi- li. Quest’anno, al massimo agli inizi del prossimo, saranno si- stemati la passerella e la zona vicina al torrente Cormor». CASERMA CAVARZERANI Il Consiglio ha approvato de- finitivamente la variante sul se- dime dell’ex Cavarzerani, pas- so necessario per la trasforma- zione della struttura nella “Cit- tadella della sicurezza”, con la sede della Questura, della Poli- zia di Stato e degli archivi pub- blici. Come ha spiegato l’asses- sore all’urbanistica Paolo Piz- zocaro, saranno mantenute le stesse tipologie edilizie e non ci saranno aree commerciali. Il Comune, inoltre, ha ottenuto un’area pari a Piazza Primo Maggio che diventerà area ver- de pubblica a servizio dei citta- dini. «So – ha concluso -, che Questura e Polizia hanno già iniziato l’iter per cominciare subito i lavori». AREA SGAMBAMENTO CANI Il Consiglio ha votato all’una- nimità il testo proposto da Cin- zia Del Torre e Alessandro Ve- nanzi (Pd) per attrezzare l’area di sgambamento cani nel parco Nelson Mandela di via Villacac- cia: i cittadini avevano infatti protestato per la mancanza di ombra e panchine e l’ammini- strazione ha annunciato che la zona sarà sistemata. Al.Pi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Mobilità cittadina, l’ultimatum del Pd a Fontanini La città che cambia Il Consiglio di quartiere 3, “Udine Est - Di Giusto” è stato convocato dal presidente Stefano Salmè per questa sera alle 20.15 nella sede di via delle Forze Armate 4 per affrontare, tra i vari punti all’ordine del giorno, anche l’avvio della raccolta “spinta” dei rifiuti, con il sistema “porta a porta” caldeggiato dalla Net e dall’Amministrazione comunale (anche se non mancano i dissensi). A parlare del piano sarà il direttore della Net, Massimo Fuccaro. Tra gli altri punti previsti, figura anche lo stato dei lavori del progetto “SportiVudine”. Udine Est MONICA PAVIOTTI: «SI CONVOCHI SUBITO IL TAVOLO PREVISTO OPPURE IMPUGNEREMO LA DELIBERA CHE HA EVITATO IL REFERENDUM» Primo Piano PRESIDENTE Luciano Snidar (a destra) guida Udine e Gorizia Fiere. Qui è con Giovanni Da Pozzo (la Cciaa è socia al 48,96%) (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it c34b2955a560b79ee526260c7c354bab

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www.gazzettino.itMercoledì 26Giugno2019

DA TEMPO SI PARLA

DELLA REALIZZAZIONE

DI UN PARCO TEMATICO

INTANTO IL COMUNE

SEMBRA CONTRARIO

AL NUOVO PALASPORT

La Fiera cambia voltosarà centro turistico`È una delle ipotesi per rilanciare l’area, dopo che la Spa ha chiuso un altro bilancioin forte perdita (700mila euro) e la fusione con Pordenone si allontana sempre più

LA SVOLTA

UDINE Ancora fiera, ma soprat-tutto turismo. Potrebbe esserequesto il futuro dell’area e deglispazidiUdine eGorizia Fiere, ilpolo fieristico del centro Friuliche lunedì 1° luglio vivrà unagiornata forse storica.Se il Consiglio di amministra-

zione si presenterà infatti di-missionario in assemblea – ilpresidente Luciano Snidar, laviceAnna Cacciaguerra e il con-sigliere Dario Delli Zotti -, sa-ranno soprattutto i conti a chie-dere ai soci di disegnare un fu-turo diverso, dopo tre anni con-secutivi in perdita. Il trend, in-fatti, indica che lamission fieri-stica non tiene più o, perlome-no, non è più in grado di garan-tire conti in equilibrionel cuoredel Friuli.

CONTI IN ROSSO

Il bilancio che sarà presenta-to, quello del 2018, chiude conoltre 700mila euro di deficit suun fatturato di 1,4 milioni. Era-no state più contenute le perdi-te nei due anni precedenti, mal’andamento hamandato segna-li chiari. Le bocche di diversicomponenti della società chegestisce la fiera restano cucite(la Camera di Commercio diUdine e Pordenone detiene il48,96%, seguita dal Comune diUdine con il 22,87%, all’ex Pro-vincia fa riferimento un 15,73%,all’ente camerale della VeneziaGiulia il 5%, a Intesa San Paoloil 7,43% e lo 0,01 a Confartigia-nato), tuttavia il sindaco di Udi-ne un’indicazione la pone tra leipotesi che si sono succedute inquesti giorni e che hanno ina-nellato centri congressi e areapolifunzionale con spiccata vo-cazione sportivo-musicale.

IPOTESI DI RILANCIO

Un’ipotesi, quest’ultima, chesembrerebbe trovare interesseanche nel confinante della fie-ra, ovvero nel complesso com-merciale Città fiera, che ha an-nunciato di realizzare entroagosto un ponte pedonale tra ipropri negozi e il parcheggiodella fiera che dà su via Cotoni-ficio.È «un centro per la promozio-

ne turistica per il quale chiede-remo aiuto alla Regione» l’ideacon la quale invece il sindacodel capoluogo friulano, PietroFontanini, si presenterà al tavo-lo assembleare lunedì prossi-mo. Un’ipotesi che certo nonchiude la storia fieristica del po-lo, ma ne ridimensiona gli

obiettivi, perché l’era delle fierecosì come sono state impostatee vissute nel recente passatonon pare più sostenibile. Il par-ziale cambio di missione nondovrebbe portare a un cambia-mento di assetto societario, al-meno non nell’immediato. Se idettagli del futuro dovranno at-tendere dunque lunedì per esse-re svelati, sembra che su un’ipo-tesi ci sia una chiara resistenzagià fatta trapelare dal Comunedi Udine, ovvero la riconversio-ne in una logica da palazzetto

dello sport, in luogo della suadestinazione a Udine Sud, sullaquale si vocifera da tempo.Di certo nelle mani dei soci è

arrivat« da qualche tempol’idea di un progetto di parco te-matico, un’ipotesi di lavoro dilungo periodo e interessata araccordare molti snodidell’area, dal parco del Cormorallo stadio, dall’Orto botanicoall’ex caserma.Resta invece sullo sfondo, e

forse remota, l’alleanza dellafiera di Udine-Gorizia con quel-la di Pordenone, la realtà in re-gione che sta dimostrando, coni numeri, di reggere la nuovaera dei saloni promozionali. Apesare ci sarebbero certo i contiin rosso di Udine, ma ancor dipiù la questione di un polo fieri-stico unico a livello regionaleancoradamettere a fuoco.

AntonellaLanfrit

©RIPRODUZIONERISERVATA

Rifiuti, incontro con la Netsulla raccolta porta a porta

IN CONSIGLIO

UDINE «Convocate al più prestoil tavolo sulla mobilità udineseo solleveremo l’illegittimità del-la delibera che ha evitato il refe-rendum sulla viabilità del cen-tro».Adirlo, lunedì in consigliocomunale, è stata la consiglieraPd,Monica Paviotti (nella foto),che aveva chiesto all’ammini-strazione come mai non fosseancora stato avviato un percor-so condiviso sul futuro dellamobilità cittadina previsto dal-la delibera che ha permesso dibypassare la consultazione po-polare: «Il tavolo con tutti i por-tatori di interesse, in primis ilComitato Autostoppisti cheaveva raccolto le firme per il re-ferendum – ha spiegato la rap-presentantedem-, è unobbligo

sancitodal pareredel Comitatodei Garanti del 18 aprile. Dove-va essere attivato prima o in pa-rallelo alla partenza del cantie-re di via Mercatovecchio, inve-ce ancoranulla».«L’impegno che abbiamo

preso con il Comitato sarà ri-spettato – ha risposto il vicesin-daco e assessore ai Lavori pub-blici, Loris Michelini -, ma sia-mo ancora in attesa della sen-tenza del Consiglio di Stato perla gara sul Trasporto pubblicolocale: il tavolo si può convoca-re anche domani, ma se nonsappiamo ancora le coordinatedel Tpl, non possiamo definiretutto il resto. Comunque – haconcluso -, l’associazione degliAutostoppisti rimane un inter-locutore privilegiato e in tempibrevi avvieremo le consultazio-ni».

Paviotti ha quindi lanciatol’ultimatum: «Mi viene il so-spetto che dietro questi ritardici siano divisioni inmaggioran-za sul tema. Se il tavolo non sa-rà convocato al più presto, sol-leveremo l’illegittimità della de-libera che ha evitato il referen-dum».

CORMOR BASSORispondendo ad un’altra in-

terrogazione di Paviotti,Miche-lini ha annunciato buone noti-zie per l’area dell’ex Alfa Ro-meo e il percorso ciclopedona-le che collega il ponte CormorBasso per arrivare al supermer-cato Panorama, su cui da anni icittadini segnalano una situa-zione di degrado: «La conven-zione con i privati – ha spiegato-, prevede la partenzadei lavorial 2022 e la fine nel 2024, ma

abbiamo avutomodo di riscon-trare la volontà dei proprietaridi anticipare gli interventi sullaviabilità pubblica e sul recupe-ro del ponticello ora in condi-zioni indecorose e impraticabi-li. Quest’anno, al massimo agliinizi del prossimo, saranno si-stemati la passerella e la zonavicinaal torrenteCormor».

CASERMA CAVARZERANIIl Consiglio ha approvato de-

finitivamente la variante sul se-dime dell’ex Cavarzerani, pas-so necessario per la trasforma-zione della struttura nella “Cit-tadella della sicurezza”, con lasede della Questura, della Poli-zia di Stato e degli archivi pub-blici. Come ha spiegato l’asses-sore all’urbanistica Paolo Piz-zocaro, saranno mantenute lestesse tipologie edilizie e non ci

saranno aree commerciali. IlComune, inoltre, ha ottenutoun’area pari a Piazza PrimoMaggio che diventerà area ver-de pubblica a servizio dei citta-dini. «So – ha concluso -, cheQuestura e Polizia hanno giàiniziato l’iter per cominciaresubito i lavori».

AREA SGAMBAMENTO CANIIl Consiglio ha votato all’una-

nimità il testo proposto da Cin-zia Del Torre e Alessandro Ve-nanzi (Pd) per attrezzare l’areadi sgambamento cani nel parcoNelsonMandela di via Villacac-cia: i cittadini avevano infattiprotestato per la mancanza diombra e panchine e l’ammini-strazione ha annunciato che lazona sarà sistemata.

Al.Pi.

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Mobilità cittadina, l’ultimatum del Pd a Fontanini

La città che cambia

IlConsigliodiquartiere3,“UdineEst -DiGiusto”èstatoconvocatodalpresidenteStefanoSalmèperquesta seraalle20.15nella sedediviadelleForzeArmate4peraffrontare, tra i varipuntiall’ordinedel giorno, anchel’avviodella raccolta “spinta”dei rifiuti, con il sistema“portaaporta” caldeggiatodallaNetedall’Amministrazionecomunale (anchesenonmancano idissensi).Aparlaredelpianosarà ildirettoredellaNet,MassimoFuccaro.Traglialtripuntiprevisti, figuraanche lostatodei lavoridelprogetto“SportiVudine”.

Udine Est

MONICA PAVIOTTI:

«SI CONVOCHI SUBITO

IL TAVOLO PREVISTO

OPPURE IMPUGNEREMO

LA DELIBERA CHE HA

EVITATO IL REFERENDUM»

Primo Piano

PRESIDENTE Luciano Snidar (a destra) guida Udine e Gorizia Fiere.Qui è con Giovanni Da Pozzo (la Cciaa è socia al 48,96%)

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it

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IN GIUNTA

UDINE La Polizia locale potenzia icontrolli serali in centro nei finesettimana: grazie al progetto ap-provato ieri dallìesecutivo Fonta-nini, sarannodue lepattuglie chepresidieranno il territorio in ora-rio notturno nei weekend, ossiaquando si registra maggior af-flusso di persone e veicoli. Il rad-doppio (tre uomini in più) per-metterà così di monitorare sia ilcuore del centro storico, dove ilproblema sono soprattutto le so-ste selvagge in barba alla Ztl, siaaltre aree sensibili, nonché d’in-tervenire in caso di incidenti e ne-cessità: tutte attività prima in ca-po a una sola pattuglia. In parti-colare, gli agenti che si aggiunge-ranno dovranno occuparsi so-prattutto della prevenzione e re-pressione delle violazioni dei di-vieti di sosta e di transito, compi-ti ai quali si aggiunge l’eventualesupporto della pattuglia di Pron-to intervento. Palazzo D’Aroncodichiara così guerra ai furbettiche nei weekend parcheggianodavanti ai passi carrai, sulle pisteciclabili e nelle zone interdette al

traffico, comportamenti di cui lostesso sindaco Pietro Fontaninisi era spesso lamentato.Il programma strategico, av-

viato dal comandate Eros DelLongo su base volontaria, preve-de come giorni di servizio il ve-nerdì e il sabato, più un’altra gior-nata da valutare in relazione aglieventi programmati. L’orario sa-rà indicativamente dalle 20 alle24 e il compenso ammonta a 160euro lordi (circa 119 in busta pa-ga), finanziati con i proventi dellesanzioni dell’anno scorso. Il pro-getto sarà valutato con il raggiun-gimento di almeno 800 accerta-menti (si tratta di circa 10multe asera per l’intera pattuglia) e pren-derà il via il 3 luglio, per termina-rea dicembre2019.«Nel concreto – spiega l’asses-

sore alla Sicurezza, AlessandroCiani -, i controlli serali potrannocontare su una pattuglia in più,che si occuperà del centro stori-co. Così l’altra, che attualmentesvolge attività che vanno dallasorveglianza agli interventi in ca-so d’incidenti, sarà liberata diparte del carico e farà soprattuttocontrolli, in particolare in BorgoStazione, e pronto intervento. Il

compenso previsto per il proget-to non è assolutamente legato alnumero di contravvenzioni com-minate. Non si tratta di “provvi-gioni”: sono i soldi per lo straordi-nario. È logico che aumentandole verifiche – conclude - aumenti-no pure le multe, ma il numerodelle sanzioni non concorre ad al-cunpremioeconomico».

GLI EVENTIAnche quest’anno, Udine po-

trà svegliarsi all’alba cullata dal-le note del Concerto del risveglioin piazza San Giacomo, che da-ranno il via alla giornata di par-tenza dei saldi. L’appuntamentoè per sabato 6 luglio, alle 7.30,con l’esibizione del pianista friu-lano Sebastian Di Bin, musicistanoto a livello internazionale. Am-

basciatore Unicef, ha anche rice-vuto la Medaglia del presidentedella Repubblica. La Giunta hainoltre concesso il patrocinio allaBike Vintage Alpe Adria, tour ci-clistico e con abbigliamentod’epoca che si svolgerà il 29 giu-gno (partenza alle 10 da piazza Li-bertà), con l’obiettivo di far sco-prire le bellezze artistiche e ar-chitettonichedella città.

L’AMBIENTEIl Comune di Udine aderisce al

progetto “Adriadapt: una piatta-forma informativa per la resilien-za delle città adriatiche”, che af-fronta il tema dell’adattamentoai cambiamenti climatici,nell’ambito del Programma dicooperazione transfrontaliero in-terreg Italia-Croazia 2014-20. Pa-lazzo D’Aronco si impegnerà inattività di monitoraggio climati-co e nella definizione di strumen-ti e interventi pilota per favorirela resilienza urbana. Adriadapt èstato finanziato con oltre 2,2 mi-lioni di euro. La quota a favore diUdine ammonta a 181 mila 700euro.

AlessiaPilotto©RIPRODUZIONERISERVATA

TEATRO NUOVO Il Giovanni da Udine

Teatrone, passivo di 88 mila euro nel 2017-18

Parte la lotta dura ai “furbetti”della sosta in centro storicoRaddoppiate le pattuglie di vigili

IL 6 LUGLIOCONCERTODEL RISVEGLIOCON LE NOTEDEL PIANISTASEBASTIAN DI BIN

IL CASO

UDINE La stagione 2017-18 delTeatro Giovanni da Udine si èchiusa con un disavanzo di qua-si 88 mila euro. A dirlo è statol’assessore allaCultura, FabrizioCigolot, in sede di Consiglio co-munale, dispiaciuto per la man-cata unanimità a sostegno delneonato Teatro Stabile Friulanoe rispondendo in particolare al-le critiche del consigliere di In-novare, Federico Pirone (l’unicoad aver votato no al nuovo Enteculturale).«Quando abbiamo modifica-

to lo Statuto del Teatrone – ave-va detto Cigolot -, ci avete accu-sato di aver abdicato al nostroruolo in favore della Regione. In-vece abbiamo un presidente eunCda che stanno lavorandobe-ne e cercano di sanare alcuniaspetti della passata gestioneche non erano proprio esempla-

ri dal punto di vista finanziario.Paolo Vidali (ex presidente delGiovanni da Udine, ndr) ha la-sciato un buco». La stagionescorsa si è chiusa con un disa-vanzo di 87 mila 894 euro, «cheil precedente Consiglio d’ammi-nistrazionehacoperto inparte –secondo l’assessore -, con unprelevamento dal fondo di riser-va. Il buco – continua -, era dovu-to all’aumento dei costi di pro-grammazione artistica. In parti-colare, la parte della gestioneestiva era un po’ più debole e so-no stati sovrastimati gli spettato-ri». Detto questo, però, Cigolotnon vuole scatenare alcuna pole-mica e “assolve” il precedenteCda: «Ci siamo trovati a dover af-frontare una situazione di disa-vanzo, ma può capitare: la ge-stione passata è stata buonissi-ma – commenta -. E anche dalpunto di vista finanziario, il Tea-tro Giovanni da Udine è tra i mi-gliori del Paese». Per quanto ri-

guarda il periodo in questione, ilTeatroneha avuto costi per 3mi-lioni 873 mila 232 euro e ricavipari a 3 milioni 785 mila 338.Tra le uscite più consistenti, cisono le spese per i servizi che pe-sano per oltre il 57% del totale(pari a 2,215 milioni di euro, dicui 1,5 per i compensi alle com-pagnie) e quelli per il personale(quasi il 18%, pari a 693 mila eu-ro). Tra le entrate invece lamag-gior parte delle risorse derivaproprio dagli incassi per gli spet-tacoli, che rappresentano circail 34,7% del totale (1,3 milioni di

euro, cifra che copre la gran par-te delle spese per i compensi del-le stesse compagnie); i contribu-ti alle attività (circa 1,2milioni dieuro, il 32%) e per il funziona-mento (altri 487 mila euro, il12,8%). Dal rendiconto risultache in effetti la stagione estiva èin perdita: costata circa 54 milaeuro, neha incassati 39mila.«La stagione 2017-18 ha un di-

savanzo approvato a novembre2018 dall’assemblea precedente– specifica il presidente dellaFondazione Teatro, Giovanni Ni-stri -.Hannoprelevato dal fondodi riserva per coprirne una quo-ta, e noi, che siamo subentrati adicembre, ne abbiamo preso at-to. Sono comunque rimasti cir-ca 17mila euro di disavanzo noncoperti e portati nel nuovo bilan-cio». Il vero problema, secondoNistri, si presenta quest’anno:«In parte perché partiamo conun buco, anche se limitato e puòcapitare – spiega -, ma in parte

perché cambia la periodicità delbilancio». Se fino all’anno scor-soti il rendiconto del Teatroneseguiva la stagione (e quindi eracalcolato dal 1. settembre al 31agosto), adesso – in ottemperan-za alle normative – sarà solare:dal 1. gennaio al 31 dicembre,comprendendo di fatto duemez-ze stagioni.«La questione – dice Nistri - è

che a questo punto non avremograndi margini di manovra perla prossima stagione dato che,vista la sfasatura che si è creata,moltedelle risorse sonogià stateinvestite nel cartellone 2018-19,appena concluso. Inoltre questonuovo bilancio non ci permette-rà di avere una “foto” di comeandranno effettivamente le fa-si». Il nuovo cda ha intanto pre-disposto un bilancio di previsio-ne che pareggia intorno ai 3.5milionidi euro.

a.p.©RIPRODUZIONERISERVATA

Primo Piano

`La Polizia locale su indicazione della giunta dichiara guerra agli automobilistiindisciplinati. Controlli più severi sono previsti soprattutto il sabato e la domenica

IL DISAVANZOÈ STATO RIPIANATOPRELEVANDODAL FONDO DI RISERVACIGOLOT: «MA LA GESTIONEÈ STATA MOLTO BUONA»

ATTENZIONE ALLE MULTE

La Polizia locale si mobilita contro i furbetti delle “soste facili”

nell’area della Ztl del centro storico cittadino

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IL RAPPORTO

TRIESTE Non passa indenne l’esamedella Corte dei conti la Sanità regiona-le, “rea” nelle evidenze contabili con-solidate (2017) di una serie di rilievi,ma soprattutto di non aver messo incampo adeguate misure di conteni-mento della spesa così come previstoda specifiche norme nazionali e, inparte, regionali. Tanto che occorre-ranno nuovi approfondimenti ora an-nunciati dalla magistratura contabi-le.La spesa sanitaria – giova sempre ri-cordarlo – ricade direttamente sul bi-lancio della Regione Friuli VeneziaGiulia, uscita 22 anni or sono dal Ser-vizio sanitario nazionale per procede-re ad una completa autogestione fi-nanziaria del proprio sistema sanita-rio ad un corso che da anni supera i2,3 miliardi di euro e va a rappresen-tare, pertanto, una metà dell’esborsoiscrittoa bilanciodelFvg.

LE VERIFICHEQuesto e altro si legge nel corposo“Rapporto sul coordinamento della fi-nanza pubblica regionale per il 2018”redatto dalla Sezione di controllo del-laCortedei conti.Il documento si articola in due sezio-ni, la prima delle quali riguarda pro-prio la Sanità ed è stata curata dalconsigliere Daniele Bertuzzi. Con unamassiccia dovizia di tabelle elaboratedagli uffici della Corte, vengono postein evidenzadiverse criticitàmaancheuna premessa positiva: la sostanzialeconvergenza fra i dati trasmessi alMi-nistero della Salute e quanto stabilitonegli indirizzi impartiti dalla Giuntaregionale.Le principali note dolenti provengo-no dalle due Aziende integrate ospe-daliero-universitarie di Udine e Trie-

ste. Sul piano regionale, “si è eviden-ziato un rilevante aumento rispettoall’anno 2016 sia della posta di finan-ziamento costituita dai “contributi inconto esercizio” (+2,89%) che del tota-ledei costi della produzione (+2,57%).Peraltro l’aumento dei costi della pro-duzione evidenziato nel 2017, som-mandosi a quello già registrato nel2016, porta ad un valore percentualedi incremento per tale posta nel 2017pari a più 15% rispetto al valore regi-strato nel 2015”, annota la Corte deiconti. “Positivamente, invece, va rile-vato l’incremento tra le poste delloStato patrimoniale della voce “finan-ziamenti da Regione per investimen-ti” (più 6,68% nel 2017 rispetto al 2016epiù 12,47%rispetto al 2015)”.

AZIENDE IN PERDITAIl fatto è che, come abbiamo accenna-to, “il negativo trend di crescita dei co-sti della produzioneportaa registrareper il consolidato Sistema sanitarioregionale una complessiva perdita abilancio nell’esercizio 2017 pari a cir-ca 14,7milioni di euro, attribuibile so-stanzialmente per la totalità ai negati-vi risultati di gestione conseguiti dalledue Aziende sanitarie universitarieintegrate”. Queste hanno rivelato aUdine una perdita a bilancio pari acirca 6,1 milioni di euro e a Trieste unvalorepiù chedoppio: 12,3milioni.

«SCARSO RIGORE»Ma di chi è la colpa? La Corte lo spie-ga: “Dalle informazioni trasmesse dal-la Regione – annotano imagistrati - sievidenzia un quadro di adeguamentoin sede regionale agli indirizzi nazio-nali di contenimento dei costi signifi-cativamente di minor rigore rispettoa quello previsto dalle norme nazio-nali, con un’applicazione regionalecontraddistinta da numerosissime de-roghe”.Non solo: “Fermo restando il sostan-

zialmente generalizzatomancato ade-guamento delle misure di conteni-mento disposte in ambito nazionaleda parte degli enti sanitari regionali –incalza la Sezione di controllo dellaCorte - corre l’obbligo di evidenziarecome, anche in rapporto almeno rigo-roso quadro di obblighi di conteni-mento disegnato dalle direttive regio-nali nel Friuli Venezia Giulia, risulti-no numerosissimi casi di mancatoadeguamento agli obblighi di conteni-

mento dei costi di produzione da par-te degli enti del Sistema sanitario re-gionale”. Ecco dunque che un tal ge-nere di condizione “appare meritevo-le per la sua complessità di un appro-fondimento di analisi da operarsi inuna sede successivadi controllo”.

ALTRI RILIEVILa Corte segnala lamancata inclusio-nedell’Ente per la gestioneaccentrata

dei servizi condivisi (Egas) nell’areadi consolidamento,ma anche laman-cata applicazione da parte dell’Ammi-nistrazione regionale dell’obbligo dievidenziare separatamente la gestio-ne di fondi sanitari “per mezzo dellostrumento della Gestione sanitaria ac-centrata regionale”.Quanto al primo nodo, la situazionesarà del tutto superata in forza dellariforma varata nel dicembre scorsocon la legge regionale 27 di riformadegli assetti del Servizio sanitario re-gionale. Tale legge, infatti, sostituiscel’Egas con l’Azienda regionale di coor-dinamento per la salute (Arcs), cheviene fatta rientrarenel perimetrodelbilancio consolidato della Sanità Fvg.Invece quanto alla mancata costitu-zione dello strumento gestionale re-gionale (previsto dal livello normati-vo nazionale con il decreto legislativoprevisto, 118 del 2011), denominato“Gestione sanitaria accentrata”, laCorte dei conti osserva che “la stessalegge regionale 27 del 2018 ne ha pre-visto la futura costituzione, ma contempisticheancora dadefinire”.

DEBITI E CREDITIUn ulteriore aspetto di problematici-tà evidenziato dai magistrati contabi-li si riconduce alla condizione dei de-biti e dei crediti fra la Regione Fvg e ilsuo Servizio sanitario: “Un profilo dipotenziale irregolarità delle procedu-re di consolidamento regionale delleevidenze contabili apparentementenon in via di risoluzione – sottolineala Corte - si evidenzia in relazione allacorretta valorizzazione delle recipro-che poste debitorie e creditorie in es-sere tra enti sanitari pubblici regiona-li eRegione”.Una questione sulla quale la Cortesembra sollecitare, dopo anni di ine-sattezze, una correzione di rotta defi-nitiva.

MaurizioBait

©RIPRODUZIONERISERVATA

L’analisidei documenti finanziaridellaSanitàFvgdapartedellaCortedei conti registròall’iniziodell’annoscorso,nelpienodella campagnaelettoralecheavrebbe“incoronato”il leghistaMassimilianoFedrigapresidentedellaRegione,unoscontro istituzionaledel tuttoineditoper lagravitàdei toni: daunaparte laSezionedicontrollo censuròdiversiaspettidella riformasanitaria targata“Serracchiani”,dall’altranonsi feceattendere lareazionedurissimadell’allorapresidenteDemdellaRegione: «Lamagistraturanondeve farepoliticaese lamagistratura fapolitica, lapoliticadeverispondere», furono lesueparoledi fuoco.Ma lapresidentesi spinseoltre, arrivandoaparlaredi“situazioneal limitedell’eversivo”.Seguironosconcerti, contatti,chiarimenti, abbondanti estintori diquel fuoco improvviso: lapolemicasidissipòcon il sostanziale ritirodelprovvedimentoe l’annunciodiunrapportopiùestesoeanalitico.

M.B.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Lo scontro

UDINE CHIUSE L’ANNOCON UN DISAVANZODI 6,1 MILIONI, TRIESTECON UNA CIFRA DOPPIACHIESTA CHIAREZZASU CREDITI E DEBITI

I magistrati contabili annunciano ulteriori approfondimenti sui documenti contabili relativi al 2017, ma intanto avanzanouna serie di rilievi e mettono sotto accusa lo scarso rigore nel contenimento dei costi a causa delle “numerosissime deroghe”

LA PERDITA DI ESERCIZIOAMMONTÒ A 14,7 MILIONIPER LA QUASI TOTALITÀATTRIBUIBILE AI “BUCHI”DELLE DUE AZIENDESANITARIO-UNIVERSITARIE

Debora sbottò: «Siamoal limite dell’eversivo»

CIFRE DA CAPOGIRO La Regione è uscita dal Sistema sanitario nazionale 22 anni fa. I costi del sistema regionale da anni superano i 2,3 miliardi di euro, metà dell’esborso iscritto a bilancio del Fvg

I costi della salute

Sanità, Regione troppo spendaccionanuova indagine della Corte dei conti

Primo Piano

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VI

www.gazzettino.itMercoledì 26Giugno2019

PELLEGRINAGGI

L’obiettivo è ambizioso: l’an-tica via di pellegrinaggio “Ro-mea Strata”, che attraversa ilFriuli Venezia Giulia per ter-minare in Toscana, si candidaa itinerario culturale del Consi-glio d’Europa, il Cammino diSantiago. È un progetto inter-nazionale, promosso dalla neocostituita Associazione euro-pea Romea Strata (Aers), cheriunisce trenta soci fondatori,tra istituzioni pubbliche, Re-gioni, Comuni, diocesi, univer-sità e associazioni provenientidai quattro Paesi attraversatidalla Romea Strata: Italia, Po-lonia, Repubblica Ceca e Au-stria.«Si tratta di un cammino di

fede e spiritualità, ma anche diun’iniziativa culturale che pro-muove il comune patrimonioeuropeo: la conoscenza dellastoria dei territori, lo sviluppo

sostenibile e il turismo lento,gli scambi educativi tra i giova-ni, le attività artistiche e cultu-rali, il recupero dellamemoriae la cooperazione inmateria diricerca e sviluppo -ha spiegatoil presidente di Aers, don Rai-mondo Sinibaldi, ideatore epromotore della Romea Strata- Aquileia, punto d’incontrotra le chiese di oriente e occi-dente e simbolo della nascitadella cristianità in Occidente,ha dato origine a 52 diocesi.Romea Strata - puntualizza -inizia da oggi, ad Aquileia,l’iter per ottenere la certifica-zione di “Itinerario culturaledel Consiglio d’Europa”, comeil Camminodi Santiago e laViaFrancigena».E, proprio nella storicaAqui-

leia, è stato presentato il pro-getto che ha raccolto anche ilplauso dell’assessore regiona-le al turismo, Sergio Bini. «LaRegione continuerà a sostene-re, - ha dichiarato Bini -

nell’ambito delle proprie poli-tiche turistiche, i Cammini chegarantiscono reali potenziali-tà di sviluppo. Un’opportunitàper far conoscere il Friuli Ve-nezia Giulia attraverso il turi-smo slow e per dare risposta auna sempre più diffusa richie-sta di percorsi che tenganoconto di una mobilità lenta,ma anche spirituale e cultura-le, nel vivere il viaggio. Il Fvg sipresta molto a questa iniziati-va, non solo per l’esistenza dicammini regionali sul territo-rio, ma anche perché offre, aipellegrini, dalle montagne al

mare, esperienze storiche, reli-giose, ambientali ed eno-ga-stronomiche».Nuove forme di turismo,

dunque, ma anche un ritrova-to bisogno di spiritualità. «Ipellegrini stanno già raccon-tando ilmondo inmodonuovo- ha affermato Monsignor Eu-genio Bruno, del PontificioConsiglio - e mostrano di esse-re fortemente in ricerca, di ave-re bisogno di storie e di signifi-cati del vivere. Le Chiese simettono in ascolto di quelloche sta già avvenendo nel cuo-re delle persone e, per questo,si rendono presenti lungo levie di pellegrinaggio, diventan-do come locande di senso, cioèspazi in cui farsi vicine aquestiuomini che camminano, perindicare loro unameta interio-re. È proprio questo che li fa di-venire autentici pellegrini. Ri-conoscendo il valore origina-rio del pellegrinaggio, cioè lasua natura spirituale, anche le

istituzioni culturali ed educati-ve possono raggiungere i loroobiettivi in maniera più pienae integrale».Con un forte richiamo a Ro-

magiànel suonome, laRomeaStrata vuole estendere ideal-mente, a tutti i percorsi nelNord-Est dell’Italia, la figlio-lanza con la strada Romea, laprincipale via attraversata daipellegrinimedievali che prove-nivano dalle Alpi Orientali eda Venezia e puntavano alletombe di Pietro e Paolo. Sulladorsale principale della Ro-mea Strata si innestano altre

vie di pellegrinaggio, come ilCammino Celeste, il Camminodelle Pievi e quello delle Dolo-miti. La via ha cinque principa-li porte di accesso: dal Brenne-ro-Rovereto-Valli del Pasubio,da Tarvisio, Gorizia, Trieste eVerona; può raccogliere i pelle-grini, a piedi, che dall’EuropaCentro Orientale intendonoraggiungere Roma. Collegan-do tra loro i diversi tratti dellaRomea Strata si formano cin-que principali direttrici dimar-cia, che consentono di raggiun-gere la Via Francigena in To-scana e da qui proseguire perlametadesiderata: daTarvisioa Fucecchio (San Miniato) adesempio, il percorso è di 797chilometri. E, se tutte le strade“portano a Roma”, la RomeaStrata può condurre i pellegri-ni fino a Santiago de Compo-stela e volendo anche fino aGe-rusalemme.

LisaZancaner© riproduzione riservata

Romea Strata, candidatura europea`Si tratta di una nuova modalità di turismo lento che rispondeanche a un ritrovato bisogno di spiritualità e significati del vivere

IL PERCORSO

UDINE Il progetto coinvolge 334parrocchie e 181 amministrazio-ni pubbliche in un percorso di1.300 chilometri per chi vuole ri-scoprire un’antica via di pelle-grinaggio solcata nei secoli dauomini e donne che si dirigeva-no verso importanti mete di fe-de. Qui vi attingevano luce, for-za e speranza per rilanciare ilproprio percorso religioso. Que-sta è la Romea Strata, una via co-stellata di luoghi speciali, so-prattutto per l’intensa spirituali-tà che diffondevano un tempo.Luoghi legati a memorie di san-ti significativi, come Sant’Anto-nio da Padova, o a una spirituali-tà mariana come Barbana e Ca-stelmonte e ancora luoghi cen-

tri propulsori della fede primiti-va come Aquileia che con la suastraordinaria gemmazione hadato vita a ben 52 diocesi. FindalMedioevo fasci di strade ter-restri e marittime hanno per-messo ai pellegrini di raggiunge-re i luoghi santi.Muniti di bisac-cia e bordone si recavano alletombe degli apostoli Paolo e Pie-tro, a quella di San Giacomo inGalizia e in Terra Santa. Unarotta importante era quella per-corsa dai pellegrini che s’incam-minavano partendo dall’Euro-pa centro-orientale. Dalle attua-li Polonia, Repubblica Ceca eAustria, entravano in Italia daTarvisio; dai Balcani attraversoGorizia. Passando per Aquileiae Concordia Sagittaria, percor-revano la via Annia e raggiunge-vano il Poperpoi dirigersi verso

l’abbazia di Nonantola: da qui siincamminavano per raggiunge-re la Francigena e la consolarevia Cassia in Toscana. Lungo ilpercorso della Romea Strata cisono anche alcuni luoghi cultu-ralmente rilevanti, 53 “polmonispirituali” particolarmente indi-cati per la preghiera e per il sa-cramento della penitenza. L’iti-nerario italiano è suddiviso innove percorsi di pellegrinaggio

uniti e interconnessi, i cui nomirichiamano i territori e le anti-che vie che li attraversavano. InFriuli VeneziaGiulia sono la Ro-meaAlemagna che parte daTar-visio per arrivare a ConcordiaSagittaria per un cammino di187 chilometri; la via Romea Iu-lia Augusta, dal Passo di MonteCroce Carnico a Venzone (61km); la via Romea Flavia: 82 chi-lometri per andare da Trieste aAquileia e la Romea Aquileien-se che si snoda da Miren/Gori-zia a Concordia Sagittaria quasi100 km di cammino tra i verdiboschi dal Carso, il placido cor-so dell’Isonzo e i gioielli musividi Aquileia, alla riscoperta delleorigini del cristianesimo. L’in-gresso in Italia per i Romei pro-venienti dai Balcani avveniva at-traverso l’altopiano Carsico,

lungo il cammino della RomeaAquileiense, un percorso che at-traversa il cuoredellamemoria,in questi anni di celebrazioniper il centenario della GrandeGuerra. Storie di battaglie, di uo-mini eroici. E poi il pellegrino faspazio all’incontro con le origi-ni della fede: Aquileia che in etàpaleocristiana ha svolto il ruolochiave di centro propulsore del-la nuova fede. La Romea Aqui-leiense prosegue poi tra vigneti,boschi di roverella e frutteti lun-go un paesaggio segnato da unricco sistema di canali che sfo-cianonell’Adriatico. Più in là, ol-tre il Tagliamento traLatisanaaSan Michele, si entra in Venetoper dirigersi a Concordia Sagit-taria, tappa finale.

L.Z.

©RIPRODUZIONERISERVATA

TRATTI DI UN CAMMINO

Da sinistra a destra edall’altro in basso:Cercivento, Sesto alReghena, Sagrado, laslovena MirenKostanievica el’Hospitale di Majano

`La neocostituita associazione Aers ha presentato ad Aquileiail progetto del nuovo Itinerario culturale del Consiglio d’Europa

IL PROGETTODI RECUPEROCOINVOLGE334 PARROCCHIEE 181 AMMINISTRAZIONIPUBBLICHE

SULLA DORSALEDELLA ROMEA STRATASI INNESTANOIL CAMMINO CELESTEQUELLO DELLE DOLOMITIE QUELLO DELLE PIEVI

VIAGGIO SPIRITUALE Un tempo erapercorso da molti pellegrini

MONS. EUGENIO BRUNODEL PONTIFICIOCONSIGLIO«LE CHIESE PRESENTILUNGO LE VIE DIVENTANO“LOCANDE DI SENSO”»

Friuli

La lunga via della fede, un itinerario da 1.300 chilometri

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VII

www.gazzettino.itMercoledì 26Giugno2019

INVESTIMENTI

TRIESTE «È stato confermatoche 232 milioni sono nella di-sponibilità di Rete ferroviariaitaliana, immediatamentespendibili per la velocizzazio-ne della tratta Venezia-Trie-ste». Lo ha riferito la deputataDebora Serracchiani (Pd) cheieri a Roma ha incontratoMaurizioGentile, amministra-tore delegato di Rete ferrovia-ria italiana (Rfi).«Gentile - spiega Serrac-

chiani in una nota - ha ribadi-to che Rfi ha la volontà di pro-cedere alle opere di velocizza-zione della linea Venezia-Trie-ste in modo da abbassare lapercorrenza a un’ora. Sonoprevisti interventi a Latisana,Portogruaro e al bivio di Auri-sina, con implementazione de-gli impianti tecnologici, elimi-nazione di passaggi a livello,utilizzo degli investimenti giàprevisti a servizio del porto diTrieste e raddoppio della trat-taUdine-Cervignano».Nel corso del colloquio con

Gentile, Serracchiani ha af-frontato il problema del rumo-re causato dall’aumento deltraffico dei trenimerci che col-legano lo scalo giuliano, «par-ticolarmente avvertito dallapopolazione nelle aree di Trie-ste eVillesse».La parlamentare, sottoli-

neando la «volontà condivisadi far crescere i traffici del por-to di Triestema senza penaliz-zare i cittadini delle aree piùesposte al passaggio dei con-vogli», ha concordato conGentile sulla «opportunità diadempiere agli obblighi euro-pei che prevedono di dotare itreni del cosiddetto “retrofit-ting” e le linee di adeguate bar-riereantirumore».Da ricordare che dal 1° set-

tembre l’offerta di treni sullalinea Udine-Venezia si arric-chirà. Ai treni regionali e alle“Frecce” di Trenitalia, si ag-giungeranno infatti i convogliEvo della compagnia Italo Ntvche copriranno la tratta Udi-ne-Roma Termini (partenzada Udine alle 5.55, da Porde-none alle 6.26), con fermateintermedia - nel tratto sino aVenezia - a Pordenone, Cone-gliano, Treviso e Venezia Me-stre. Ritorni previsti con par-tenza da Roma Termini alle15.15 e arrivo ad Udine alle20.37 (a Pordenone alle20.03).

Stipendi e carriera, in Friulilavoratori poco soddisfatti

`La situazione peggiore a PordenoneGiudizi positivi su colleghi e ambiente

Demanio idrico e marittimosuperlavoro per la Regione

L’OPERAZIONE

UDINE Trentatré cuccioli di canee gatto trasportati illegalmentedalla Slovacchia sono stati in-tercettati in A4 dal Corpo Fore-stale Regionale e la Polizia stra-dale di Palmanova. L’operazio-ne congiunta - informa la Dire-zione centrale risorse agroali-mentari, forestali e ittiche dellaRegione - ha così portato alladenuncia di due uomini, di na-zionalità italiana, alla guidadel

mezzo per trasporto di animalida compagnia al fine di trarneprofitto, dopo averli introdottinel territorio italiano illegal-mente.L’indagine è stata svolta in

collaborazione con la StazioneforestalediGorizia e rientra frai principali filoni di indaginedel Nucleo operativo per l’atti-vità di vigilanza ambientale(Noava), struttura specializza-ta del Corpo forsestale regiona-le per il quale il contrasto altraffico illecito di animali costi-

tuisce una delle priorità. Negliultimi anni la scoperta e il se-questro di cuccioli provenientidall’Est Europa e destinati almercato nazionale sono au-mentati in maniera esponen-ziale in regione, con il Friuliche per la sua posizione geogra-fica è una zona di transito perquesto lucroso traffico, con di-verse operazioni che hanno vi-sto in primo piano gli uominidelle varie Polstrada (da Ama-ro a Palmanova, tanto per cita-re). Le stesse associazioni ani-

maliste e i veterinari hanno piùvolte denunciato la gravità del-la situazione, evidenziando al-tresì i pericoli ai quali vanno in-contro gli acquirenti di tali ani-mali, da quelli di aspetto sanita-rio aquelli comportamentali.La stessa Regione è recente-

mente intervenuta conuna pro-pria delibera con la quale ha di-chiarato guerra a questo odio-so fenomeno, predisponendoun vero e proprio piano d’azio-ne che coinvolge anche il LandCarinzia (e, per estensione, an-

che la Stiria, considerata sem-pre luogo di transito dei traffi-canti), oltre a Area SciencePark, il Servizio veterinario delLandCarinzia, l’Istituto zoopro-filattico sperimentale delle Ve-nezie, la Polizia postaledel Fvg,la Polizia della Carinzia, la Poli-zia finanziaria doganale dellaCarinzia, l’Ordine dei veterina-ri della Carinzia, il Gruppo eu-ropeo di cooperazione territo-riale “Euregio senza confini” eil Servizio veterinario della Pro-vinciaautonomadiBolzano.

LA RICERCA

UDINE Guadagni non stellari, po-che opportunità di carriera, tan-te ore di lavoro, ma poca stradaper arrivarci: così i friulani giu-dicano il proprio posto di lavo-ro, che si può fare con più o me-no piacere. Dipende da alcunifattori. Interesse professionale,conciliazione dei tempi di vita edi lavoro, clima lavorativo: sonoquesti i primi tre fattori che de-terminano la soddisfazione dichi lavora e pare che nelle pro-vince di Udine e Pordenone lasoddisfazione non sia poi cosìtanta.

LA CLASSIFICAL’Osservatorio statistico dei

consulenti del lavoro ha stilatouna classifica delle 107 provinceitaliane in cui i lavoratori, conun’età superiore ai 15 anni, mo-strano il livello di gradimentoper il loro lavoro. Se laprovinciadi Bolzano svetta su tutti conquasi tre quarti degli occupati al-tamente soddisfatti (74,8%),all’estremo Nordest i lavoratorinon sono dello stesso parere. Asorpresa, è la provincia di Gori-zia quella che sul piano lavorati-vo dà più soddisfazioni per oltreil 60% dei lavoratori e con que-sta percentuale si guadagna il35° posto in classifica. Ben piùgiù c’è Trieste, mentre Udine sipiazza alla posizione numero53. Qui, poco più della metà de-gli occupati, il 57,4%, alza il polli-ce insù. Ma quelli insoddisfatti

in Fvg sono i lavoratori dellaprovincia di Pordenone, al 78°posto con il 52,1% di occupatiche “promuovono” la propria si-tuazione lavorativa.

I PARAMETRITra gli elementi che fanno ap-

prezzare maggiormente la pro-pria occupazione ci sono l’inte-resse, i tempi di percorrenza deltragitto casa-lavoro, il clima la-vorativo e le relazioni con i colle-ghi. Insomma bisogna avere unlavoro interessante, vicino casae condei simpatici colleghi.A seguire, poi, la stabilità ga-

rantita dalla propria occupazio-ne, lo stipendio e l’ opportunitàdi ottenere avanzamenti di car-riera. In realtà, tra i primi ele-menti da considerare c’è il gua-dagno. Il riconoscimento di unlavoro ben fatto solitamente simisura in termini retributivi, ocosì dovrebbe essere. Quanto aguadagno è la provincia di Gori-zia a confermare la soddisfazio-ne più alta, anche se rispetto aldato complessivo la percentualedei soddisfatti scende al 40%.Tradotto significa chemeno del-la metà dei lavoratori ritiene di

guadagnare abbastanza. A Trie-ste sono poco più del 35%, a Por-denone il 34,5%, mentre in pro-vincia di Udine solo il 32,7% èsoddisfattodel guadagno.Altra voce il clima e le relazio-

ni di lavoro. Considerando chebuona parte della giornata si tra-scorre con colleghi, datori di la-voro e collaboratori, il clima chesi crea all’interno di un’azienda,pubblica o privata che sia, è unelemento importante. La provin-cia di Gorizia in questo caso faproprio scuola piazzandosi al 3°posto in classifica con una soddi-sfazione per questa voce di oltreil 60% dei lavoratori. Ma tutte leprovince del Fvg ne escono be-ne: più del 57% dei lavoratori èsoddisfatto per clima e buone re-lazioni anche a Udine e Trieste,mentre nel Pordenonese pareche il clima sia un po’ più teso eapprezzato dal 51,2%. Pochi, in-vece – e questo vale per tutta Ita-lia – credono nelle opportunitàdi carriera che sembra migliorein provincia di Pordenone(33,5), mentre l’impiego in pro-vincia di Udine non offre secon-do i lavoratorimolte chances e acredere nelle opportunità di car-riera è solo il 28,5% dei lavorato-ri, che ritengono pure di lavora-re troppeore equesto valeper lametàdegli occupati daunaparteall’altradella regione.Promossi i tempi di percor-

renza casa-lavoro, soprattuttoda triestini (72,8%) e da gorizia-ni (70,9%) seguiti da udinesi(69%)epordenonesi (63,4%).

LisaZancaner

©RIPRODUZIONERISERVATA

LA CLASSIFICAÈ STATA STILATADALL’OSSERVATORIOSTATISTICODEI CONSULENTIDEL LAVORO

(E.B.)LaGiuntaregionalehaindividuatonella figuradel57ennetriestinoDiegoAntonini ilnuovopresidentedi Insiel, la società inhousedellaRegionechesioccupadiservizi informatici. LaureatoinEconomiaecommercioaLaSapienzadiRoma,haricopertodiversi incarichi inOracle Italia (Accountmanager,SeniorSalesExecutiveCentralGovernmenteattualmenteSeniorSalesManager). «Undirigentedioggettivaeindiscussacompetenza–dichiara l’assessoreallaFunzionepubblicaSebastianoCallari -unulteriorevaloreaggiuntoèrappresentatodallaspecializzazionediAntonini inapplicatividestinati allaPubblicaamministrazione,un’esperienzachesipotràrivelaredigrande impatto inquellochesarà lo sviluppodell’attivitàdi Insiel».L’assessoreharivoltounringraziamentoalpresidenteuscente,SimonePuksic,per illavorosvoltonelcorsodiquesti anni.LacandidaturadiAntonini saràsottopostaalpareredellaGiuntaper lenominedelConsiglioregionale.

Il triestino Antonininuovo presidente

Insiel

DEBORA SERRACCHIANIHA INCONTRATOL’AMMINISTRATOREDELEGATO DI RFI,I TEMPI SAREBBERORIDOTTI A UN’ORA

Venezia-Triestepiù veloce, prontioltre 200 milioni

Stroncato un traffico di cuccioli dalla Slovacchia

IL CASO

UDINE Fino ad ora sono stati tra-sferiti oltre 323 milioni di metriquadrati per quasi 14mila map-pali. Ora ci sono altri 13,7 milio-ni di metri quadrati, pari a 6mi-la mappali, che possono esseretrasferiti in forma massiva. Sitratta dei beni del demanio idri-co e marittimo che sono stati inquesti anni trasferiti alla Regio-ne e di quelli che stanno per es-serlo grazie a procedure sempli-ficate concertate tra l’ammini-strazione regionale e l’AgenziadelDemanio. Il punto loha fattoieri l’assessore al Patrimonio ealle Finanze, Barbara Zilli. «Ildecreto legislativo 265 del 2001dispone il trasferimento alla Re-gione di tutti i beni immobilidello Stato appartenenti al de-manio idrico – ha spiegato -,comprese le opere pubbliche,gli alvei e le pertinenze, i laghi ele opere idrauliche situati nelterritorio regionale, a esclusio-ne dello Judrio, nel tratto classi-ficato di prima categoria, del Ta-gliamento e del Livenza, nei

tratti che fanno da confine conilVeneto».Il trasferimento di questi be-

ni è «lungo e complesso, ha pro-seguito, «sia per l’enorme quan-tità di beni considerati, sia perla carenza di un inventario im-mobiliare aggiornato del dema-nio idrico statale. Ora, però, stia-mo imprimendo rapidità al pro-cedimento grazie alla semplifi-cazione delle procedure concor-data con l’Agenzia del Dema-nio, che ci consentirà di proce-dere almeno in parte con trasfe-rimenti massivi». I primi verba-li per il trasferimento massivodei 6mila nuovi mappali saran-no sottoscritti entro metà lu-glio, con l’obiettivodi terminarel’attività entro fine anno. «Que-st’operazione - ha concluso Zilli- comporterà l’assunzione in ca-rico alla Regione di circa 240 fa-scicoli istruttori relativi a prati-chedi concessione, contenziosi,sdemanializzazioni, demania-lizzazioni e altre tipologie variedi competenza anche di altre Di-rezioni centrali».

A.L.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Friuli

SALVATO Uno dei cuccioli scopertidal Corpo forestale regionale

CONTENTI A METÀ Il friulano si conferma “lavoratore”, ma per l’Osservatorio dei consulenti del lavoro avrebbe bisogno di più gratificazioni

`I più felici sono i goriziani, gli udinesisi piazzano a metà classifica nazionale

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VIII

www.gazzettino.itMercoledì 26Giugno2019

REVISIONI

La vigilanza sul compartocooperativo fa litigare Pd eMo-vimento 5 stelle in Consiglio re-gionale, che ieri a Trieste, convoto trasversale, ha approvatola norma che affida alla Dire-zione centrale le revisionistraordinarie sulle cooperati-ve.

LO SCONTROApuntare l’indice contro l’ex

vicepresidente della Regione,Sergio Bolzonello, è stato il gril-lino Cristian Sergo: «Dopo quat-tro anni, ammette di non avereapplicato la legge che regola lavigilanza sul comparto coope-rativo, competenza che finoraera affidata alla Giunta regiona-le,mentre Bolzonello ha dichia-rato di averemantenuto un’im-postazione che conferiva ai tec-nici la scelta di effettuale la re-visione». Sergo rincara: «Pecca-to che la legge dicesse altro, tan-to che oggi è stata modificata,per togliere alla politica, in par-ticolare all’esecutivo regionale,quella prerogativa. Non si com-prende come mai l’assessore,in cinque anni, nonabbia avutoil tempo, nè prima nè dopo i fa-

mosi casi di Coop Operaie eCoopca, di modificare la legge,qualora non l’avesse ritenutagiusta e da seguire». Dunqueconclude: «Abbiamo votato fa-vorevolmente, perché ritenia-mo giusto togliere alla politicauna decisione tecnica, ma chiha vissuto le vicende di Coopcae Coop Operaie deve sapereche, se le revisioni non sono sta-te effettuate, ciò è avvenuto peruna precisa scelta politica, co-me abbiamo sempre sostenu-to».L’attuale capogruppo del Pd

rispedisce le accuse al mitten-te. «I cinque stelle sono osses-sionati dalla questione dellecooperative, che da anni stru-mentalizzano per la loro propa-ganda.La verità però èun’altra:la legge sulla vigilanza dellecoop è stata completamente ap-plicata, grazie alla competenzae alla professionalità dellastruttura della Direzione attivi-tàproduttive. Le decisioni sonostate prese proprio sulla basedell’istruttoria realizzata dallaDirezione»; dunque, «nei 5 an-ni in cui ho avuto la delega alleAttività produttive, tutte le deci-sioni assunte dalla Giunta fan-no riferimento, a pieno, allefunzioni derivanti da una nor-

ma di legge. È stata al contem-po applicata la regola aurea inbase alla quale, di fronte a deci-sioni tecniche o tecnico-politi-che, ci si basa sudossier istruitiin modo impeccabile e basatisu fatti tecnicamente appura-ti».

LAVOROA infiammare il dibattito

dell’aula anche la sceltadell’esecutivo di riservare gli in-centivi alle aziende che assu-mono lavoratori penalizzatidalla crisi e residenti continua-tivamente in regione da alme-no cinque anni. «Decisione for-temente innovativa – sottoli-nea il governatore Massimilia-no Fedriga - che afferma quelprincipio di precedenza per i re-sidenti, che è atto di responsa-bilità dell’amministrazione re-gionale». Ma l’ex sindaco diPordenoneattacca: «Lo scopoè

rendere la regione un luogoinospitale per gli stranieri, an-che se in regola con il permessodi soggiorno e lecitamente resi-denti in Italia, perché la mis-sion di questa maggioranza èfavorire la separazione e la di-scriminazione». Non solo: «Sirende disincentivante assume-re anche italiani residenti in al-tre regioni, che per qualchemo-tivo vogliono trasferirsi in Friu-liVeneziaGiulia o assumereunprofilo ad alta qualificazioneprofessionale, grazie ad una ri-cerca sul territorionazionale».

REGENIBolzonello e gli altri capi-

gruppo di opposizione hannochiesto al presidente, PieroMauro Zanin – che appresa lanotizia della morte del padredell’assessore Barbara Zilli havoluto esprimere le condoglian-ze dell’Assemblea - di essere ga-rante di tutti e quindi individua-re una sede consona per l’affis-sione dello striscione “Veritàper Giulio Regeni” (rimossodalla Giunta dal palazzo dellaRegione, in piazza Unità) o, inalternativa, che consenta nellesedi istituzionali, «che sono ditutti e non di una parte», la pos-sibilità di esporre lo striscione.

ElisabettaBatic© riproduzione riservata

`Il capogruppo Pd risponde: «I pentastellati strumentalizzanoquesto tema come cavallo di battaglia per la loro propaganda»

IL PROVVEDIMENTO

UDINE Disco verde del Consiglioregionale alla caccia notturnadei cinghiali con l’uso di fonti lu-minose, termiche o puntatori la-ser - qualimezzi ausiliari aquelligià previsti - al centro di unemendamento della forzistaMa-ra Piccin al disegno di legge om-nibus approvato con i soli voti fa-vorevoli del centrodestra com-patto. Ilaria Dal Zovo (M5s) at-tacca: «Ci risiamo, a ogni occa-sione la maggioranza riproponenorme peggiorative in tema dicaccia: di fatto ora si potrà cac-ciare fino a quasi 22 ore dunquenessuno scampo per i cinghialinelle ore notturne quando di so-lito esconoper cibarsi». Secondola grillina «la modifica presentachiari profili di incostituzionali-

tà essendoci già delle sentenzedella Suprema Corte che vannocontro l’uso di fonti luminoseper l’attività venatoria». Dal can-to suo, l’assessore alle Risorseagricole Stefano Zannier ha an-nunciato che a settembre appro-derà in aula unamodifica organi-ca della legge 6 del 2008 «speran-do di arrivarci senza cambia-menti continui». Dunque ha ri-badito che si tratta di «mezzi au-siliari» ma non ha escluso unpossibile intralcio con la compe-tenza statale. Secondo il demDiegoMoretti «Bene un interven-to organico ma l’emendamentoallora andava ritirato: prevedocontenziosi a non finire». Per En-zo Marsilio (Pd) «è un contenti-no che non risolverà il proble-ma, il sistema va coordinato inmodo corretto». Scintille anchesul tentativodi riportare l’Italian

Baja nel sito di importanza co-munitaria “Magredi del Cellina”ma l’emendamento è stato ritira-to. Accolta invece la modifica –riferita sempre a manifestazionimotoristiche - in base alla qualese il materiale del fondo stradalesi deposita accidentalmente suun prato naturale stabile, l’orga-nizzatore è tenuto al ripristinodei luoghi entro 30 giorni. «Unanorma vergognosa – tuona DalZovo– chedanneggia l’ambienteper l’interesse di pochi: per ades-so almeno è stata scongiuratal’ipotesi di realizzare eventi delgenere all’internodeiMagredi diPordenone». Una modifica diElia Miani (Lega) introduce lapossibilità – in attesa dell’attua-zionedel piano regionale attivitàestrattive –per coloro chehannoscavato almeno il 70% del sitoestrattivo in lavorazione di fare

domanda per aprire un nuovo si-to purchè il totale dei siti presen-ti in Friuli VeneziaGiulia resti in-variato. Di Forza Italia, l’emen-damento che rilancia le consultecomunali dei giovani (non piùtra i 14 e i 35 anni ma tra i 16 e i30) snellendo la procedura dicomposizione e funzionamento.Firmato da Pd, Patto e Cittadinil’ordine del giorno (accolto) chechiede alla Giunta di adoperarsiper evitare il taglio dell’1% dellaspesa del personale sanitario fa-cendo chiarezza sulla norma.«La Giunta – tuona CristianoShaurli – deve accertarsi definiti-vamente se è necessaria l’emana-zione di una norma nazionaleper evitare una riduzione di spe-sa che comporterebbe ingentiproblemi».

E.B.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Cooperative, lite in aula sui controlli

CONSIGLIO REGIONALE In aula scontro aperto in merito ai controlli sulle cooperative: nel mirino del Movimento 5 stelle è finito l’ex vicepresidente Sergio Bolzonello

ILARIA DAL ZOVO (M5S):«NORMA PEGGIORATIVA,SI POTRÀ CACCIAREFINO A QUASI 22 ORE,PER GLI ANIMALINON CI SARÀ SCAMPO»

Blitz di Goletta verdeOggi i dati sulle acque

IMMIGRAZIONE

UDINE «La prossima settima-na ci sarà in Friuli VeneziaGiulia il gruppo tecnico delministero per definire le ulti-me questioni e a fine anno po-tremo cominciare a fare ilpunto in merito». A proposi-to del sostegno regionale peri rimpatri volontari dei mi-granti, è questa la tabella dimarcia che ha indicato l’as-sessore regionale alla Sicu-rezza e immigrazione, Pier-paolo Roberti, a margine del-la riunione del Consiglio del-le autonomie locali. Ecco,dunque, perché i rimpatriprevisti nel Piano annualedell’immigrazione non sonoancora partiti. Questione, co-munque, solo di tempo, poi-ché «c’è tutto l’interesse a farfunzionare il progetto», haproseguito Roberti, eviden-ziando l’aumento di risorseallo scopo messo in campodal Governo, «da 5 milioni a5,2 milioni», e la volontà mi-nisteriale di fare del «FriuliVenezia Giulia la regione ca-pofila, quella dove si speri-menterà l’iniziativa e, se ilmodello funzionerà, saràesportatonelle altre regioni».Si sta perciò attivando «tuttala rete di contatti con le asso-ciazioni locali e quelle inter-nazionali per poter rimpa-triare queste persone». Biso-gnerà attendere anche per lapartenza del Cpr, il Centropermanente per il rimpatrio,che deve aprire a Gradiscad’Isonzo. L’apertura inizial-mente era stata prevista pergiugno,ma è deciso che slitta«all’autunno», verosimilmen-te a ottobre. «Sin dall’inizioprudentemente ho indicatol’autunno per l’apertura, per-ché quando di mezzo ci sonolavori pubblici ci può esserequalche rallentamento», hadetto l’assessore al riguardo,confermando però l’aperturaper l’autunno. «Sarà una ri-sposta importante perché co-loro che dovranno essereespulsi non saranno più libe-ri sul territorio», ha sostenu-to, confermando «di ospitareanche più di un Cpr in regio-ne, perché siamo convintiche questa soluzione sia il fu-turo. Non possiamo dare fal-se speranze a chi arriva inFriuli,ma dobbiamo far capi-re che qui non c’è più nulladare». Potrannoarrivare solo«coloro che effettivamentescappano dalle guerre», gli al-tri «devono essere identifica-ti, presi in carico da strutturecome il Cpr e rispediti in pa-tria». Inizieranno, invece,«nelle prossime settimane» icontrolli congiunti con la po-lizia slovena per bloccare lacosiddetta rotta balcanica, innetta ripresa. La possibilitàdi chiedere la sospensione diSchengen, ventilata l’altrogiorno dal presidente dellaRegioneMassimiliano Fedri-ga dopo il rintraccio di centomigranti in un sol giorno, «re-sta l’ultima ratio e non voglia-mo arrivare lì – ha affermatoRoberti -, ma non vogliamoneppure che si ripresenti unaCavarzerani affollata da mil-lepersone comeè stata».

AntonellaLanfrit

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Rimpatriodei migrantiA fine annoi primi conti

Caccia notturna ai cinghiali, ok ai puntatori laser

`Il grillino Cristian Sergo punta il dito contro l’ex vicepresidenteSergio Bolzonello accusato di non aver voluto modificare la legge

“Fermiamola febbredelPianeta”, èquantorecitava lostriscioneesposto ierinelblitzdallaGolettaVerdediLegambientenelGolfodiPanzanoaMonfalcone,neipressidella centraleacarbonediA2A,unadelleprincipalifontidi emissione inregione.Unmessaggioperribadirenuovamente l’urgenzadiinterveniredasubitoconinterventi concretiperfermare il riscaldamentoglobale. « inoltrenecessario -dichiaraMicheleTonzardellasegreteriaregionalediLegambienteFvg - che ilpresidenteFedriga riattiviimmediatamente il tavoloregionaleperaffrontare lesceltedi riconversioneenergeticaed industrialediMonfalconeconunconfrontoall’altezzadella complessitàdelle sfidecheabbiamodifronte».OggiaLignanoGolettaVerdeapresenterà invece idatidianalisidelleacque.

Legambiente

QUESTIONE REGENII CAPIGRUPPO HANNOCHIESTO AL PRESIDENTEZANIN DI INDIVIDUAREUNA SEDE CONSONAPER LO STRISCIONE

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Page 7: La Fiera cambia volto sarà centro turistico · La Fiera cambia volto sarà centro turistico ` È una delle ipotesi per rilanciare l area, dopo che la Spa ha chiuso un altro bilancio

IX

www.gazzettino.itMercoledì 26Giugno2019

IL BILANCIO

PORDENONE Alla voce “reati fisca-li” la Guardia di finanza di Por-denone può vantare sequestriper equivalentepari a 18milionidi euro nel giro di appena un an-no e mezzo. Soldi e patrimoniimmobiliari sono destinati -qualora i processi finissero conuna condanna - alla confisca.Rappresentanoben il 54%del ri-sultato ottenuto dalle Fiammegialle a livello regionale. Enonèfinita. Perchè i Pm, spronati dalprocuratore Raffaele Tito, e leCommissioni tributarie hannoproposto sequestri per altri 32,6milioni, nella consapevolezzache i reati tributari si arginanoandando a colpire beni e conticorrenti dei trasgressori. Il datoè emerso alla cerimonia per il245° anniversario della fonda-zione del corpo e conferma co-me la lotta all’evasione e alle fro-di fiscali rappresenti il capitolopiù impegnativo assieme allalotta a capitali illeciti e paradisifiscali. Tra il 2018 e i primi cin-que mesi di quest’anno, comespiega il colonnello StefanoCommentucci, sono stati sco-perti 77 tra evasori totali e para-totali, 90 i denunciati per reatifiscali, 371 le ispezioni, 5.200 icontrolli e 85 i denunciati perreati fallimentari. Su 3.544 con-trolli a scontrini e ricevute fisca-li, 468 sono state le posizioni ir-regolari.Colonnello Commentucci,

come viene pianificata la cac-cia agli evasori in provincia diPordenone?«Parte degli interventi ispetti-

vi trae origine da analisi di ri-

schio relative all’evasione fisca-le internazionale mediante tra-sferimenti di comodo della resi-denza di persone fisiche e di so-cietà nei paradisi fiscali. Oppu-re nell’individuazione di orga-nizzazioni occulte con sedi se-condarie, non dichiarate al Fi-sco, di società estere che svolgo-no in Italia attività soggette atassazione. Tra le frodi fiscalipiù pericolose sono quelle ricon-ducibili alle fatture per opera-zioni inesistenti. Le fatture falsenon consentono solo di abbatte-re il reddito, ma anche di crearerisorse occulte per ulteriori im-pieghi illeciti».L’exploit dei sequestri per

equivalentecomesi spiega?«È indispensabile poter con-

durre l’azione operativa in com-pleta sinergia con l’autorità giu-diziaria e per questo ringraziola Procura. I sequestri preventi-vi per equivalente hanno per-messo di bloccare oltre 18milio-ni, disponibilità economiche al-trimenti perdute.Dall’esperienzamaturata si è rile-vato che spesso,più che le sanzio-ni, è proprio l’ag-gressione ai patri-moni illeciti cheincide efficace-mente per il conte-nimento di molteattività criminali.In questo scena-rio abbiamoavvia-to con la Procuraanche attività fina-lizzate ai cosiddet-ti sequestri persproporzione neiconfronti di coloro che hannoun tenore di vita sproporziona-to alla loro denuncia dei reddi-ti».Riciclaggio di proventi ille-

citi: 20 interventi e 123 segna-lazioni di operazioni sospette.Perchè tante ispezioni neglistudiprofessionali?«L’obbligo di segnalare le ope-

razioni sospette non riguardasoltanto le banche, ma anche

professionisti come notai, com-mercialisti, avvocati o consulen-ti. Sulla criminalità economi-co-finanziaria l’attività di vigi-lanza è stata implementata perprevenire il riciclaggio di capita-li illeciti, la corruzione, la rego-larità delle procedure in mate-ria di appalti pubblici e le infil-trazioni della criminalità orga-nizzata nel tessuto sociale edeconomico sano».Aumenta anche il lavoro

sommerso?«Sì. Sono stati scoperti 703 la-

voratori irregolari e segnalati 18datori di lavoro. Il dato si riferi-sce principalmente al fenome-no della “esternalizzazione ille-cita” della manodopera tramiteappalti e distacchi “non genui-ni”, perfezionati con aziende dicomodo e cooperative spurieche poi la somministrano ille-galmente. I lavoratori in questecondizioni non hanno garanziené previdenziali né assicurativein casodi infortunio».

CristinaAntonutti

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Falsi poveri e furbetti dei contributisi erano intascati oltre 2,4 milioniIL BILANCIO

PORDENONE Lavoro nero, evasio-ne, falsi poveri, truffe sui contri-buti regionali o comunitari. L’at-tività della Guardia di finanzanell’ultimoannoemezzoè statamolto intensa.

SPESA PUBBLICASono 22 gli interventi per fro-

di al Bilancio comunitario, na-zionale e locale (Regione, exProvincia di Pordenone e Comu-ni). Si tratta di indebite percezio-ni di contributi destinati all’agri-coltura e di altri incentivi alleimprese erogati da Stato o Entilocali. A oltre 2,4 milioni am-montano gli importi indebita-mente richiesti e in parte riscos-si: otto sono state le persone de-nunciate, per le quali sono statiproposti sequestri preventiviper oltre 1,3 milioni di euro. Almomento la Procurahaottenutisequestri per 235mila euro. So-no stati effettuati controlli (67)anche nel settore delle presta-

zioni sociali agevolate. Quaran-ta, pari al 97% dei controllati, so-no le persone verbalizzate perfalse dichiarazioni finalizzatead ottenere agevolazioni nel set-tore scolastico/sociale, ad esem-pio libri scolastici, rette per asi-li, università e affitti, carta fami-glia, bonus energia o esenzionedal ticket sanitario.

CORRUZIONELe FiammeGialle pordenone-

si hanno operato anche nellalotta alla corruzione nella pub-blica amministrazione denun-ciando 22 soggetti (in un caso siè proceduto all’arresto). Tra lepersone denunciate figuranoanche settepubblici ufficiali.

DROGASono 83 gli interventi di con-

trasto al traffico di sostanze stu-pefacenti e 19 le persone denun-ciate. Inquattro casi i reparti delComando provinciali hannoproceduto con l’arresto dellepersone controllate. In un annoe mezzo sono stati sequestratioltre 2,3 chilogrammi di sostan-ze stupefacenti (hascisc, mari-juana, eroina e cocaina, ma an-che piante di cannabis e altre so-stanze psicotrope). Nell’ambitodell’attività è stata individuatauna serra di cannabis in un’abi-tazione privata: il proprietarioaveva attrezzato i locali con lam-pade per l’accrescimento dellepiante, un sistema di termorego-lazione, nonché apparati per laventilazione e l’umidificazionedell’aria.

RICICLAGGIOVenti gli interventi per la pre-

venzione all’attività di riciclag-gio e finanziamento al terrori-smo. Sono stati denunciati o se-gnalati 10 soggetti per violazioni

costituenti reato o amministra-tive. Accertati circa 750mila eu-ro di riciclaggio/autoriciclaggio(sotto sequestro oltre 220milaeuro). Segnalate 123 operazionisospette relative a operazioni fi-nanziare “anomale”. La mag-gior parte delle segnalazioniprovienedalle banche.

CONTRAFFAZIONESono 13 gli interventi inmate-

ria di marchi contraffatti. Han-

no portato alla denuncia di 13persone e al sequestro di oltre7.800 prodotti. Il risultato di 19interventi è stato il sequestro dioltre 10mila articoli e la verba-lizzazione di 14 soggetti. Dieci,inoltre, i servizimirati al contra-sto del contrabbando: 5 le viola-zioni contestate con altrettantisequestri di auto con targa ex-tracomunitaria usate da perso-ne stabilmente residenti nel Por-denonese.

La festa delle Fiamme Gialle

IL BILANCIOIN OCCASIONEDEL 245°ANNIVERSARIODELLA FONDAZIONEDEL CORPO

Sonooltre 1.800 lepattugliedelleFiammeGialleimpiegate -nel corsodel 2018eneiprimicinquemesidel2019 - in sinergiacon lealtreforzediPolizia enell’ambitodipiani coordinatidallaPrefettura.Durante leattivitàdicontrollo sonostatedenunciateosegnalateamministrativamente33persone (di cuiduearrestate).Le forze incamposonocostantementecoordinatedallaSalaoperativadelComandoprovincialediPordenone, cheha lo scopodiinstaurareunrapportodiretto tra laGuardiadifinanzae i cittadiniattraverso il serviziodipubblicautilità 117, operativo24oresu24.

Oltre 1800 pattuglieper la vigilanza

Controlli

ENCOMIOSEMPLICE: tenentecolonnelloStefano Izzo,capitanoAndreaGobbi,tenenteDiegoLauretti,marescialloaiutanteNunzioCiccarelli,marescialloaiutanteNunzioCiccarelli delNucleopoliziaeconomico finanziariaperaversmantellato tramarzo2018e febbraio2019una frodefiscaleecontributivadapartediunacooperativadiproduzionee lavoro.L’operazionesi eraconclusacon lascopertadi fattureperoperazioni inesistentiper5milionidi euro,un’evasioneaifinidell’imposizionedirettaedindirettaper4milioni,l’individuazionedi224lavoratori irregolari, ilmancatoversamentodioneri

contributiviper625milaeuroeritenute fiscaliper46.731, lacontestazionedi sanzioniaunprofessionistaperviolazioniallanormativasullaprevenzionedel riciclaggioper138milaeuro, ladenunciadi8personeperreati fiscali eunsequestrodibeni edisponibilità finanziarieper4milioni.ELOGIO:ai luogotenenti c.s.LucaFabioFaoro,LucaDeFilippi, SergioSantoianni,GianfrancescoDalCinalmaresciallocapoRobertoMurenecper la costanzadirendimentodimostratanell’attività info-investigativadipoliziaeconomicofinanziaria tradicembre2017egennaio2018.

Encomi ed elogi per le attivitàche stanano i criminali economici

I premiati

OLTRE UN CENTINAIODI OPERAZIONISOSPETTESEGNALATEDAGLI ISTITUTIDI CREDITO

Primo Piano

Agli evasori bloccati 18 milioni di euro

FIAMME GIALLE Sotto, il colonnello Stefano Commentucci, comandante provinciale della Guardia di finanza di Pordenone

IN ATTESADI RISPOSTACI SONO PROPOSTEDI SIGILLIPER ALTRI32,6 MILIONI

`Caccia ai capitali illeciti tra commercialisti, legali e consulentiIn crescita anche il lavoro sommerso: sono 700 gli irregolari

`Sequestrati in un anno e mezzo dalla Guardia di finanzaA Pordenone il 54 per cento dei provvedimenti in regione

FIAMME GIALLE La caserma della Gaurdia di finanza di Pordenone