La fata carabina

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La fata carabina Daniel Pennac,pseudonimo di Daniel Pennacchioni, e’ uno scrittore francese, autore di libri per ragazzi. Si laurea in letteratura, diventando nello stesso tempo insegnante e scrittore. Nel 1992, ottiene un grande successo con come un romanzo, un saggio a favore della letteratura, e lui scrive: L'uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun'altra, ma che nessun'altra potrebbe sostituire. Benjamin Malaussène è il personaggio centrale nei romanzi del Ciclo Malaussène. La fata carabina la scrisse nel 1992 (originale La fée carabine, 1987 ), il secondo del Ciclo Malaussène. Il secondo noir di Pennac gira attorno al mondo degli anziani: vecchietti uccisi a colpi di rasoio, vecchietti vittime e vecchietti assassini. La storia si svolge in una piccola cittadina chiamata Belleville nella periferia di Parigi, dove da parecchio tempo succedevano strani omicidi di anziane signore in pensione. La polizia decise di intervenire ma un ispettore (Vanini) venne ucciso con un colpo di pistola e una ragazza rimase in coma. Il maggiore sospettato era Benjamin Malaussène poichè conosceva bene le vittime. Lavorava ai Grandi Magazzini nel settore reclami. Lui era il fratello maggiore della sua numerosa famiglia ,dalla sorella Clara fotografa,Theresa veggente, Louna infermiera, Jeremy fratello genio, il piccolo con i suoi occhiali rosa e Julius l’amato cane epilettico. La madre si assentava spesso e tornava incinta senza sapere chi era il padre. La famiglia si allargava anche per la vasta gamma di nonni abbandonati e drogati che si erano aggregati. C’era nonno Bistecca ex macellaio, Risson ex libraio, nonno Spazzola ex parrucchiere e Verdun che perse la figlia a causa della febbre spagnola. La fidanzata di Benjamin faceva la giornalista sempre in ricerca di qualche ingiustizie da scrivere. La polizia riusci’ a svelare alcuni delitti commessi sulle povere anziane. Nel frattempo però Benjamin venne in possesso di alcune fotografie dell’ispettore morto (Vanini), si recò dalla sua fidanzata ma trovò l’appartamento distrutto senza alcuna traccia di lei. Quando ritornò a casa dovette correre in ospedale poichè uno dei nonni Verdun stava morendo . Nel frattempo la madre partori’ una bambi na ,la chiamarono come il nonno: Verdun. La polizia scopri’ che l’assassino dell’ispettore non era altro che una anziana signora che come le altre era addestrata in segreto dall’automobilista del loro autobus preferito per difendersi dal Rasoio, l’omicida.

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Il riassunto di fata carabina.

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La fata carabina

Daniel Pennac,pseudonimo di Daniel Pennacchioni, e’ uno scrittore francese, autore

di libri per ragazzi. Si laurea in letteratura, diventando nello stesso tempo

insegnante e scrittore. Nel 1992, ottiene un grande successo con come un romanzo,

un saggio a favore della letteratura, e lui scrive:

L'uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in

gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una

compagnia che non prende il posto di nessun'altra, ma che nessun'altra potrebbe

sostituire.

Benjamin Malaussène è il personaggio centrale nei romanzi del Ciclo Malaussène. La

fata carabina la scrisse nel 1992 (originale La fée carabine, 1987 ), il secondo del

Ciclo Malaussène. Il secondo noir di Pennac gira attorno al mondo degli anziani:

vecchietti uccisi a colpi di rasoio, vecchietti vittime e vecchietti assassini.

La storia si svolge in una piccola cittadina chiamata Belleville nella periferia di Parigi,

dove da parecchio tempo succedevano strani omicidi di anziane signore in

pensione. La polizia decise di intervenire ma un ispettore (Vanini) venne ucciso con

un colpo di pistola e una ragazza rimase in coma. Il maggiore sospettato era

Benjamin Malaussène poichè conosceva bene le vittime. Lavorava ai Grandi

Magazzini nel settore reclami. Lui era il fratello maggiore della sua numerosa

famiglia ,dalla sorella Clara fotografa,Theresa veggente, Louna infermiera, Jeremy

fratello genio, il piccolo con i suoi occhiali rosa e Julius l’amato cane epilettico. La

madre si assentava spesso e tornava incinta senza sapere chi era il padre. La

famiglia si allargava anche per la vasta gamma di nonni abbandonati e drogati che si

erano aggregati. C’era nonno Bistecca ex macellaio, Risson ex libraio, nonno

Spazzola ex parrucchiere e Verdun che perse la figlia a causa della febbre spagnola.

La fidanzata di Benjamin faceva la giornalista sempre in ricerca di qualche ingiustizie

da scrivere. La polizia riusci’ a svelare alcuni delitti commessi sulle povere anziane.

Nel frattempo però Benjamin venne in possesso di alcune fotografie dell’ispettore

morto (Vanini), si recò dalla sua fidanzata ma trovò l’appartamento distrutto senza

alcuna traccia di lei. Quando ritornò a casa dovette correre in ospedale poichè uno

dei nonni Verdun stava morendo . Nel frattempo la madre partori’ una bambina ,la

chiamarono come il nonno: Verdun. La polizia scopri’ che l’assassino dell’ispettore

non era altro che una anziana signora che come le altre era addestrata in segreto

dall’automobilista del loro autobus preferito per difendersi dal Rasoio, l’omicida.

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Benjamin trovò la sua fidanzata in coma nel suo letto, venne a sapere che era stata

in ospedale dove non veniva curata bene, e cosi’ i parenti la rapirono. Si scopri’ che il

rasoio era Risson. L’anziano uccise la vedova e rubò i soldi per andare a comprare la

droga: mori a causa di una siringa. L’ispettore di polizia ferito, uomo robusto non

mori’ ma passo del tempo in ospedale senza riconoscere nessuno. Benjamin lo

accolse nella sua grande famiglia dove sostitui’ nonno Risson. La sua fidanzata si

risvegliò dal coma e Pastor e sua madre andarono a Venezia.

Secondo me un romanzo molto originale ed intrigante, mette fretta ad arrivare alla

conclusione del libro per vedere la fine. Benjamin è un uomo pieno di amore a

compassione.