La famiglia e l’adolescente consumatore di cannabis · parte dei genitori o di altre figure...

40
Cannabis: consumo problematico e strategie di intervento Torino, 4 ottobre 2016 La famiglia e l’adolescente consumatore di cannabis Daniela Orlandini Azienda U.L.S.S. 12 Veneziana Dipartimento Dipendenze-SERD Venezia Terraferma Area Prevenzione, Giovani e Famiglie

Transcript of La famiglia e l’adolescente consumatore di cannabis · parte dei genitori o di altre figure...

Cannabis: consumo problematico e strategie di interventoTorino, 4 ottobre 2016

La famiglia e l’adolescente

consumatore di cannabis

Daniela OrlandiniAzienda U.L.S.S. 12 Veneziana

Dipartimento Dipendenze-SERD Venezia TerrafermaArea Prevenzione, Giovani e Famiglie

LE BUONE PRASSI:- che cosa si fa- l’esperienza sul campo

LE EVIDENZE SCIENTIFICHE- cosa funziona- cosa è stato studiato

Cosa consumano gli adolescenti?

Diffusione tra gli adolescenti

Sostanze dopanti, psicofarmaci, farmaci

HANNO USATO CANNABISHANNO USATO CANNABISRelazione annuale al Parlamento 2015Relazione annuale al Parlamento 2015

dati ESPAD ITALIA STUDENTI 15-19 ANNI dati ESPAD ITALIA STUDENTI 15-19 ANNI

Consumare ALCOL-TABACCO-CANNABIS non implica necessariamente la progressione

al consumo di altre droghe ma sono determinanti:

LA PRECOCITÀ DELL'INIZIAZIONEIL LIVELLO DI COINVOLGIMENTO

NEL CONSUMO

Il 33,3% dei maschi consumatori e il 21,9% delle femmineconsumatrici hanno utilizzato cannabis più assiduamente (20 o più volte) negliultimi 12 mesi

CONSUMO CANNABISCONSUMO CANNABISRelazione annuale al Parlamento 2015Relazione annuale al Parlamento 2015

dati ESPAD ITALIA STUDENTI 15-19 ANNI dati ESPAD ITALIA STUDENTI 15-19 ANNI

Il 6% di tutti gli studenti italiani tra i 15 e i 19 anni è definibile come

consumatore problematico

Quali sono le motivazioni e i significati dell'uso di DROGHE da parte degli

adolescenti?

L’USO INTERFERISCE CON I COMPITI DI L’USO INTERFERISCE CON I COMPITI DI SVILUPPO ADOLESCENZIALISVILUPPO ADOLESCENZIALI

9

Sviluppo cognitivo

Capacità decisionali

Abilità relazionali e sociali

Maturazione sfera emotiva e sessuale

Sviluppo corporeo

10

I ragazzi non sono tutti ugualidi fronte alle sostanze:

diversi gradi di vulnerabilità

11

L’uso e l’abuso di sostanze sono FENOMENI COMPLESSI E MULTIDETERMINATI.

La promozione del benessere e la prevenzione del disagio sono necessarie

ma non sufficienti

Sostegno alla crescita, prevenzione disagio e prevenzione dipendenze sono concomitanti

e/o sequenziali ma non sono la stessa cosa…

adottata dall’OEDT - Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze di Lisbona - per la prevenzione delle dipendenze

PREVENZIONE UNIVERSALEPREVENZIONE UNIVERSALE

PREVENZIONE SELETTIVAPREVENZIONE SELETTIVA

PREVENZIONE INDICATAPREVENZIONE INDICATA

12

Quale?

Prevenzione indicata

Inibire il passaggio dall’uso occasionale all’uso abituale

Bilanciamento fattori di rischio e di protezione

IL TARGET E’ CHI RISCHIA DI PIU’ in base a:

fattori di rischio

comportamenti problematici

uso iniziale di sostanze

PARI

Con chi?

SOCIETA’

FAMIGLIA

SCUOLA

Abbiamo scelto di lavorare con i genitori

di adolescenti ad alto rischio

FATTORI DI RISCHIO E DI PROTEZIONE

• A livello familiare

• A livello dei pari

• A livello sociale

• A livello scolastico

• A livello individuale

FATTORI DI RISCHIO

quando viene a mancare il reciproco attaccamento e l’accudimento da parte dei genitori o di altre figure adulte;

quando i genitori sono scarsamente efficaci nel loro ruolo;

quando l’ambiente familiare è caotico;

quando vi è l’assenza di una relazione significativa con un adulto;

quando il genitore, o chi per esso, abusa di sostanze, è affetto da malattia mentale o ha comportamenti criminali.

http://www.drugabuse.gov/publications/preventing-drug-abuse-among-children-adolescents/acknowledgments

FATTORI PROTEZIONEforte legame genitori- figli;coinvolgimento genitoriale nella vita dei figli; supporto genitoriale che risponda ai bisogni economici, emotivi, cognitivi e sociali; disciplina coerente e con limiti chiari.

QUALITà DELLARELAZIONE

FAMIGLIA

http://www.emcdda.europa.eu/best-practice

PREVENZIONE PER LE FAMIGLIE

I programmi di prevenzione possono essere diretti a famiglie con o senza vulnerabilità.

Le famiglie vulnerabili hanno uno o più membri con abuso di alcol e\o droghe, e\o con alto livello di conflitto e violenza dove i rapporti personali sono poveri .

http://www.emcdda.europa.eu/best-practice

Prevention for familiesComprehensive family-oriented prevention, which includes training for parents,

children and whole families, was found to be effective in one study included in a systematic review of 9 cluster randomised studies and 8 randomised studies (N = 1230) (Gates et al., 2006) — although with some disagreement and methodological weaknesses — in:

reducing lifetime cannabis use and cannabis use in the past year in adolescents (··RR = 0.55, ··95 % CI 0.32–0.95 and ··RR = 0.44 ··95 % CI 0.20–0.96 respectively, at 6 year follow-up) .

La prevenzione universale e selettiva con le famiglieè efficace per ridurre l’uso di cannabis e alcol

http://www.drugabuse.gov/publications/preventing-drug-abuse-among-children-adolescents/acknowledgments

I Programmi di prevenzione dovrebbero accrescere l’attaccamento e le relazioni familiari e includere le abilità genitoriali, esercitazioni, discussione e applicazione delle regole familiari; sostegno educativo e informazione sulle droghe (Ashery et al. 1998).

Il legame familiare è il fondamento del rapporto tra genitori e figli e può essere rafforzato attraverso l’incremento di competenze del genitore, la comunicazione genitore - figlio, il coinvolgimento dei genitori (Kosterman et al. 1997).

Il monitoraggio e la supervisione dei genitori sono fondamentali per la prevenzione dell'uso di droga . Queste abilità possono essere potenziate con un training inerente le attività di monitoraggio, il sostegno e rinforzo dei comportamenti adeguati, una disciplina moderata ma coerente delle regole definite in famiglia (Kosterman et al. 2001).

Interventi brevi , focalizzati sulla famiglia possono modificare positivamente specifici comportamenti genitoriali, riducendo i rischi successivi di abuso di droga (Spoth et al. 2002b).

Family

Programs

http://www.unodc.org/documents/prevention/family-guidelines-E.pdf

I Family skills training programmes hanno lo scopo di rafforzare i fattori protettivi familiari:

Relazioni familiari positiveSupervisione e monitoraggio familiareComunicazione di valori e aspettative della famiglia

http://www.emcdda.europa.eu/attachements.cfm/att_231008_EN_INT04_2010_CCSA_Family_skill-based_Guidelines_en.pdf

Programma multi-sessione sulle abilità diretto a gruppi di genitori o familiari di minori con la finalità di prevenire l’abuso di sostanze

PROGRAMMA MULTICOMPONENTE specifico per cannabis:

case management (coordinamento e rete)

PE gruppi educativi per genitori

Visita domiciliare familiare

DISPOSITIVO

CONSULENZA PREVENTIVA

PER GENITORI

dall’esperienza e dalla visione della letteratura scientifica

DISPOSITIVO

CONSULENZA PREVENTIVA PER

GENITORI

ha come finalità quella di incrementare le competenze educative e ridefinire il ruolo genitoriale al fine di sostenere e sviluppare i fattori protettivi specifici familiari quali il Monitoraggio, l’Atteggiamento verso le sostanze, le Regole di condotta in particolare della vita familiare e scolastica.

26

Consulenza preventiva – ott 2008-sett 2016

Familiari n°412 di cui 179 padri 223 madri 10 altri

padre

madre

altro

Nel 2015Sono stati seguiti 107 genitori di cui 40 nuovi ingressi

63% coniugati e 30% separati\divorziati90% italiani

27

Come arrivano

In genere su invito di operatori della rete territoriale oppure spontaneamente, in particolare a seguito delle iniziative di sensibilizzazione o tramite il passaparola tra genitori.

Nel 2015Accesso spontaneo 63%

Servizi sanitari 16%Servizi territoriali 11%

NOT, USSM, FF.OO, 10%

Attività con le scuole

Allo scopo di favorire l'intercettazione precoce delle situazioni ad alto rischio di consumo e per favorire l'accesso al Servizio

incontri di sensibilizzazione assembleare - I GENITORI SI INTERROGANO SULLE DROGHE

Corsi di aggiornamento - I DOCENTI SI INTERROGANO SU ADOLESCENTI E DROGHE

Consulenze a dirigenti scolastici e docenti su specifiche situazioni a rischio

ATTIVITA' DI RETE TERRITORIALE

Allo scopo di favorire l'intercettazione precoce delle situazioni ad alto rischio di consumo e per favorire l'accesso al Servizio

Attivazione della rete:la scuola e le agenzie formative, i servizi territoriali di tipo sanitario e socio-sanitario pubblici e privati, i servizi territoriali di tipo sociale pubblici e del privato sociale, le associazioni e i servizi di tipo sportivo, ricreativo, culturale, le comunità territoriali, i servizi giudiziari

INCONTRI DI AGGIORNAMENTO SU ADOLESCENTI E DROGHE

Consulenze a OPERATORI su specifiche situazioni a rischio

perchè

La maggior parte delle situazioni riportate dai familiari presenta variazioni comportamentali nelle abitudini di vita (sonno/veglia, pasti, orari, ecc.) e del tono dell’umore, aggressività verbale e non verbale, tracollo del rendimento scolastico, assenze ingiustificate da scuola, altri comportamenti a rischio che hanno messo in allarme i genitori accompagnate dal sospetto o certezza di uso in genere di cannabinoidi.

I genitori spesso sottovalutano l’uso/abuso di alcol e in alcune situazione anche quello di cannabinoidi e a questo proposito si sottolinea la carenza di informazioni specifiche sia nei genitori che in molti operatori

32

gli utenti finali sono:

2\3 minorenni (66,3%) Tra i minorenni M\F=4\1 Range 12-24 anni Vivono in casa con uno

o entrambi i genitori Sono studenti o in cerca

di prima occupazione

33

Consulenza preventiva per genitori

Incrementare le competenze educative e ridefinire il ruolo genitoriale

Incremento dei fattori protettivi specifici familiari:

Monitoraggio Atteggiamento

verso le sostanze Regole di condotta

34

Cosa facciamo

Modulo base di 5 incontri con due operatori

Possibilità di prolungamento per:

Sostegno educativo

Verifica a distanza

Accesso direttoSpazio dedicato

PersonalizzazioneIntervento

Lavoro di rete

35

AZIONI STRUMENTI

PRIMO CONTATTO TELEFONICO

Prima raccolta Scheda contatto telefonico

1° COLLOQUIO

Apertura cartella: accoglienza, presentazione servizio e piano di intervento, raccolta preoccupazioni, inizio valutazione, consenso informato verbale per contatti di rete.Date incontri successivi

Cartella per aree e fattori di rischioEventuale controlli tossicologici

CONTATTI DI RETE

Contatti telefonici o vis-à-vis con inviante, scuole, strutture o servizi a cui hanno fatto o fanno riferimento i familiari in relazione al figlio al fine di acquisire informazioni e chiedere collaborazione

2° COLLOQUIO

Restituzione contatti di reteFocalizzazione problematiche emergentiPrimo piano educativo

Somministrazione FAD(solo a genitori conviventi)

3° COLLOQUIO

Restituzione FADSostegno alle difficoltà relazionali ed educative dei genitoriPiano educativo

4° COLLOQUIO

Sostegno alle difficoltà relazionali ed educative dei genitoriPiano educativo

5° COLLOQUIO

Focalizzazione della situazione e valutazione complessiva.A seconda dei casi: conclusione, continuazione con un nuovo ciclo di incontri, inserimento in un percorso laboratoriale a termine, invio o rinvio ad altro servizio, invio in toto all’area clinica Serd

Relazione scritta qualora invio ad altri servizi

36

LABORATORIO PER GENITORI

SI ARTICOLA IN 7 INCONTRI DI DUE ORE CIASCUNO A CADENZA QUINDICINALE CONDOTTO DA DUE OPERATORI

-favorire lo sviluppo delle abilità genitoriali che aiutano il figlio a crescere e che possono rappresentare una protezione all’abuso di sostanze psicoattive e in genere all’adozione di altri comportamenti a rischio;

sostenere i genitori nel loro compito educativo rispetto alla fase di crescita dei figli, attraverso lo sviluppo delle abilità sociali nell’adolescente, il rapporto genitori e figli, le strategie educative, la gestione dei conflitti.

37

Esami tossicologici per minorenni

collaborazione con UOC Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche e Microbiologia

prevede che i genitori possano consegnare il campione di urine del figlio per gli accertamenti tossicologici direttamente al Laboratorio centrale

Il nostro servizio coinvolge il MMG che prescrive gli accertamenti su nostra indicazione

La gestione del drug test necessita della consulenza educativa sia per il consenso e l’approvazione dell’interessato sia poi per la gestione dei risultati con finalità di esame di realtà e chiarezza nella relazione genitore-figlio

38

Materiali prodotti

Scheda per aree eper fattori di

rischio/protezione

39

I genitori non vanno lasciati

soli…

Non vanno colpevolizzati ma sostenuti

Vanno accompagnati nel riappropriarsi del loro ruolo

Vanno sostenuti come modello e come regolatori dei limiti

Lavorare con i genitori di adolescenti ad alto rischio

Area Prevenzione, Giovani e Famiglie

Daniela OrlandiniFabio FrasconeCarmela FazioAndrea Ruffato