La domenica del Suddest n.8
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QUELLA STRETTA DI MANODI 108 ANNI FA
A METÀ STRADA TRACOMISO E VITTORIA
NUMERO 81 MAGGIO DUEMILANOVEL
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La domenica del SUDDEST1 MAGGIO DUEMILANOVE
PAESECHE PUZZADI FESTA
CASTIGLIONEPROCONSOLDI UNA NOTT
Chi ha problemi di linea se ne stiaalla larga dalla piccola provincia diRagusa. Almenoda oggi a domenica.Perché dal primo al dolce, è tuttaun’offerta mangereccia alla quale èdifficile resistere.Poi una domanda:maera necessario concentrare sei manifesta-zioni negli stessi giorni? Possibile che tut-ti abbiano avuto la stessa idea? E’ l’esage-razione che affoga nell’assurdo. Nel com-prensorio di Modica, in particolare, sitengono cinque iniziative, due delle qualinelle borgate di Scicli. Alla faccia della tan-to auspicata - e mai messa in pratica - ca-bina di regia provinciale.
Venghino signori venghino.Complice il lungo ponte del Primomag-
gio, infatti, da oggi è Chocobarocco a Mo-dica, la manifestazione che sostituisce difatto l’Eurochocolate degli ultimi tre anni.Il cioccolato modicano viene proposto intutte le forme e gli accostamenti possibi-li. In contemporanea scatta a Pozzallo“Notte blu”, serie di appuntamenti cultu-rali legati al mare, con incontri, seminarie qualche immancabile degustazione. Sem-pre da oggi, qualche chilometro a nord inriva al mare, c’è la sagra del pomodoro diSampieri, che sazierà gli amanti di pasta-sciutta e pizza. Da domani è la volta dellaSagra della seppia di Donnalucata (fino adomenica); di CarotIspica (fino a lunedì).Sabato, infine, zuccheri e trigliceridi po-
tranno aumentare a dismisura nella piccolama buona Monterosso Almo con la Sagradei cavatieddi. Da martedì si consiglianodiete e una controllatina all’organismotramite semplici e quantomai preziosi esa-mi del sangue.Messaggio agli organizzatori del pesan-
te tour: il prossimo anno mettetevi d’ac-cordo, altrimenti qualcuno si sentiràmale,oppure non uscirà di casa per evitare ten-tazioni. E, per favore, dateci questa bene-detta “cabina di regia”, perché così il turi-smo si auto cannibalizza.
Lunedì sera: la com-ponente Alfano-Schifa-ni brinda alle “Due pal-me” di Palermo, vistoche da Roma rimbalzala notizia che il trium-virato alla guida del Pdlavrebbe scelto come co-ordinatore regionaledella Sicilia GiuseppeCastiglione, attuale pre-sidente della Provinciaregionale di Catania,avversario storico delGovernatore Lombar-do. Si fa in tempo ad in-formare i quotidianiprossimi alla chiusura.
Ieri mattina, infatti, igiornali dedicano uno spa-zio striminzito alla clamo-rosa notizia, venuta fuori apagine quasi chiuse. Ed alle9 di ieri le agenzie comin-ciano a battere le primenotizie: “Giuseppe Casti-glione è il nuovo, primo, co-ordinatore regionale delPdl in Sicilia. Lo ha decisoil comitato direttivo del par-tito riunito a Roma allapresenza di Sandro Bondi,Denis Verdini e Ignazio LaRussa. Il vicecoordinatoresara’ Domenico Nania, exAn”.Anche Suddest.it riporta
la notizia, perché la notiziaè di quella clamorosa. In-fatti Castiglione è avversa-rio storico del GovernatoreLombardo. Potrebbe esse-re un segnale del nuovo cli-ma che il Pdl vuole creare
nel rapporto con l’Mpa inSicilia. L’avere scelto unuomo della componente Al-fano potrebbe essere an-che un chiaro segnale neiconfronti di Miccichè, lacui componente appoggiaapertamente il presidenteLombardo.
E comincia il valzer delledichiarazioni ufficiali, so-prattutto in provincia diRagusa. Nello Di Pasqualebatte tutti in tempismo e sa-luta trionfalmente la no-mine, anticipando perfinoInnocenzo Leontini che nel-la tarda mattinata di ieridirà: “È stata fatta la mi-gliore delle scelte. Sono cer-to che il nuovo coordinato-re saprà guidare brillante-mente il partito, in questasua prima fase politica,dopo la nascita ufficiale delPopolo delle Libertà”.
Ma la nomina coglie incontropiede anche Raffae-le Lombardo che nel primopomeriggio di ieri dichiara:“Mi congratulo con Casti-glione e Nania, ma non en-tro nel merito delle sceltedegli altri partiti”. E alladomanda se i rapporti tra ilPdl e l’Mpa potranno cam-biare, risponde: “Sarannorapporti improntati alla col-laborazione e alla lealtà”.Non lo sapevano,ma tut-
ti stavano dicendo castro-nerie. Nel pomeriggio, in-fatti, cominciava a circola-
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EETE
LA LEGGE SU IBLARIFINANZIATA
ALLAGRANDEre la prima voce, poi sempre
più insistente della clamo-rosa retromarcia.Dicono che Miccichè ab-
bia fatto l’inferno a Roma eBerlusconi, da buon padredi famiglia abbia detto “nes-suno dei due!”, coordina-tore regionale sarà un altro.E lo era diventato Domeni-co Nania.
La conferma, a Suddest.itla dà Giovanni Mauro: “Sene riparlerà dopo le Euro-pee. Occorre qualcuno chegestisca le elezioni, e neldubbiomeglio non sceglie-re. Il coordinatore è Na-nia, Castiglione, sarà suovice: chi vince alle Europeefara la differenza”.Mamica è finita qui: nel-
la tarda serata contrordinecompagni. A fare la vocegrossa, stavolta, è Alfano.Così Castiglione ritorna insella, anche se in coabita-zione con Nania.
Così vanno le cose nelPdl, partito unito ed unita-rio del centro destra. Laguerra tra Miccichè ed Al-fano ha prodotto questaprima, grande cattiva figu-ramediatica.Ma siamo soloall’inizio, perchè gli inte-ressi in gioco sono tanti,passano tutti dalla presi-denza della Regione, cheva rafforzata o abbattutta aseconda della componentedel Pdl che avrà il soprav-vento.
Altro che tagli, lalegge speciale si im-pingua.Con la soddisfazione
di maggioranza ed op-posizione. Ed è partitala corsa alla primoge-nitura di questo maxifinanziamento.5 milioni per tre
anni, uguale 15 milio-ni totali. Un successoinsperato anche daNello Dipasquale, sin-daco di Ragusa, chequando si era paven-tato il taglio di due mi-lioni di euro per la“sua Ibla” aveva mi-nacciato ritorsionicontro tutti.
E così, con l’approvazio-ne a scrutinio segreto, con44 voti a favore su 70 pre-senti, Ragusa riottiene piùdi quanto sperava.Hanno vinto tutti, e via
quindi alle dichiarazioni.Innocenzo Leontini: “Il
finanziamento per RagusaIbla era assolutamente in-dispensabile per la so-pravvivenza del nostroimportante centro storico,riconosciuto dall’Unescofra i siti patrimonio del-l’Umanità. Grazie al nuo-vo stanziamento sarà di-sponibile per l’Ammini-strazione comunale unaingente somma per la va-lorizzazione del patrimo-nio storico-monumentale,urbanistico e paesaggisti-co. La cultura della nostraCittà e della nostra Isola -chiude Leontini - sono iprimi beneficiari di que-sto provvedimento virtuo-so fortemente voluto epersonalmente difeso. Èquesta una risposta con-
creta che, auspico, metta la parola fine afantasiosi commenti di prezzolati diret-tori e a coup de théâtre di dubbio gusto”( ma con chi ce l’ha, il presidente delGruppo del Pdl?..un po’ di coraggio nelfare i nomi, perché altrimenti tutti, equindi nessuno, possono sentirsi desti-natari della pesante accusa, n.d.r.).
Riccardo Minardo, stranamente so-brio: “Ho chiesto personalmente al pre-sidente di mantenere questo impegno.Del resto il governo ha recepito la stesu-ra del mio emendamento aggiungendo lacopertura finanziaria al secondo com-ma”.Roberto Ammatuna: “L’emendamento
è stato presentato dal governo regionalee la sua approvazione, per la quale i de-putati regionali eletti in provincia di Ra-gusa hanno contribuito molto a sensibi-lizzare i rispettivi gruppi parlamentari, èvenuta da una maggioranza trasversale.E’ questa la strada da seguire per ottene-re risultati per il territorio, quella del-l’unità di intenti di tutti i suoi rappresen-tanti istituzionali, senza fughe in avantio rivendicazione di primogeniture chenon portano risultati concreti. Si conclu-de così, in maniera positiva, una lungaserie di schermaglie che rischiavano dipenalizzare Ibla ed il suo sviluppo turi-stico”.
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PRIMOI MONITQUELLA STRETTA DIMANO DI 108 ANNI FAA META STRADA TRACOMISO E VITTORIA
Quel primo maggio del1901 richiama, sotto certiaspetti, il clima di diffi-denza e spaccatura che hacaratterizzato di recente ilmovimento sindacale. Lanascita dei primi movi-menti socialisti organizzatiin forma autonoma nel cir-condario di Modica dell’al-lora provincia di Siracusa,accompagnata dalle origi-narie espressioni del sin-dacalismo, preoccupava il
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Movimento di braccianti, Anni ‘20.Tratta dal libro “La Sicilia tra fascismo e democrazia” di Giuseppe Miccichè
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MAGGIO 2009TI DELLA STORIA
blocco di potere che ge-stiva i municipi, che tentòin tutti i modi di dividere ilmovimento dei lavoratori.In alcuni casi, come a Co-miso e Vittoria, questo ten-tativo fece breccia al puntoche nacquero diffidenze edostilità tra gli stessi lavora-tori. A buttare giù quelmuro ci pensò NanninoTerranova, appena ven-tenne, che fu uno dei padrifondatori del movimentosocialista a Vittoria. Fuproprio Terranova, cheaveva avviato contatti conesponenti socialisti di Mo-dica, come l’avvocato Pie-tro Garofalo, e l’avvocatoPeppino Di Vita e il bar-biere Filippo Gurrieri diComiso, a proporre di fe-steggiare per la primavolta il 1. maggio e di orga-nizzare a Modica una riu-nione dei vari gruppisocialisti.
La prima celebrazionedella “Festa del lavoro” ac-quistò, più un secolo fa, ungrande valore simbolico:offrì l’occasione per una“pacificazione” tra i lavora-tori di Comiso e Vittoria,raccontata in un saggio delprofessore Giuseppe Mic-ciché pubblicato nel nu-mero 3-4 della rivista“Movimento operaio e so-cialista” del luglio-dicem-bre 1964.
“La celebrazione acqui-sta - scrisse Micciché - unparticolare significato per ilavoratori di Comiso e Vit-toria, in precedenza tenutiartatamente ostili gli uniagli altri dai partiti bor-ghesi. La mattina del 1.maggio due cortei par-tendo da Vittoria e da Co-miso muovono l’uno versol’altro e quando s’incon-trano si fondono tra i cantie gli evviva dei lavoratori.Di Vita, Guerrieri e altriesprimono con parolesemplici lo spirito nuovoche anima le masse comi-sane e vittoriesi, accomu-nate ora da una fortevolontà di lotta e di ri-scossa”.
Una forte manifesta-zione della ritrovata unitàche culminò nella sera delprimo maggio nell’incon-tro a Modica per concor-dare il programma delleiniziative socialiste in col-laborazione con gli altricircoli della Sicilia sud-orientale.
Sul terreno delle tuteladella dignità del lavoroc’era ancora tanta stradada percorrere, visto che lecondizioni di lavoro dioperai e contadini erano,in buona sostanza, ancoraferme all’epoca dei Fascisiciliani. Alcuni zone ac-quitrinose come Biscari
(Acate), Scicli, Spaccaforno (Ispica), diquella che poi diventerà la provincia diRagusa, erano ancora infestati dalla ma-laria, ma i proprietari terrieri si rifiuta-vano di fornire ai braccianti il chinino,causando costantemente vittime tra i la-voratori. La stessa parte del salario pagatasotto forma di generi alimentari era sca-dente: “Ricevevano - ricordava il profes-sore Micciché - vino guasto e faveammuffite. Eventuali lagnanze per taleinumano trattamento costavano l’imme-diata sottrazione degli arnesi di lavoro e illicenziamento”. Inoltre, ai Modica e Sci-cli, i proprietari terrieri negavano perifinoalcune consuetudini da tempo alla basedei rapporti di lavoro: il diritto di spigo-lare, la minestra e la “pagliata” per l’asino.
Il movimento dei lavoratori metteva apunto intanto le prime rivendicazioni sa-lariali, senza tuttavia riuscire ad inciderenei rapporti di forza con gli agrari, sia perla scarsa esperienza di “sindacalisti” alleprime armi sia per la debolezza nei rap-porti unitari. Queste difficoltà non impe-dirono, però, di chiedere a Santa CroceCamerina un aumento di 50 centesimi suun salario di circa una lira; a Ragusa diuna lira su una paga di 50-60 centesimi; aVittoria di 50 cent su un compenso di 50-75 centesimi; a Giarratana di 15 cent suun corrispettivo di 60, a volte, 80 cente-simi. Il professore Micciché annotavaanche come a Vittoria il salario delledonne fosse dimezzato e che a Ragusa lapaga fosse stata ridotta a soli 50-60 cen-tesimi a seguito dei tumulti scoppiati incittà nel 1896.
Giuseppe CalabreseGazzetta del Sud
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FONDI EX INSICEM,PRONTO IL BANDODA 6 MILIONI DI EURO
E’ stato presentato il ban-do, destinato alle imprese,per l’utilizzo dei fondi ex In-sicem. Al varo dell’atto era-no presenti i vertici del-l’amministrazione provin-ciale e della camera di com-mercio. Vi possono accede-re tutte le imprese con sedelegale in provincia ed ope-ranti nei settori dell’agri-coltura, dell’artigianato, in-dustria, commercio, turi-smo e servizi in genere. Lemisure agevolate sono lacapitalizzazione o ricapita-lizzazione delle imprese e ilripianamento delle passi-vità aziendali.
“E’ un bando frutto digrande lavoro di sinergia emediazione tra le varieistanze che le imprese le-gittimamente avanzavano- ha commentato il presi-dente della Provincia, Fran-co Antoci -. Abbiamo do-vuto limare questi interes-si ed abbiamo dato vita aquesto bando che comun-que consentirà, in tempispero brevi, di erogare que-ste provvidenze attraversoi consorzi fidi”.Nella domanda di pre-
sentazione le imprese do-vranno indicare il consorziofidi al quale affidare l’istrut-toria e l’istituto di credito,dal quale in caso di esito po-sitivo, si riceverà il finan-ziamento.“La prima misura - spie-
ga il presidente della Ca-mera di commercio di Ra-gusa, Pippo Tumino - pre-vede l’erogazione di un fi-nanziamento fino ad unmassimo di 300mila euroad un tasso abbattuto emolto accessibile. La se-conda misura - continuaTumino - riguarda il ripia-namento dei debiti graziead un intervento per unmassimo di 150mila euro”.
Critiche sono giunte dal-l’opposizione, per bocca delconsigliere provinciale diSinistra Democratica, Igna-zio Abbate.“Ad essere penalizzate,
soprattutto per il ripiana-mento delle passività, sonole piccole imprese e leaziende agricole - ha dettoAbbate -. Ancora una voltaè dunque prevalso il poteredei forti rispetto a quelliche sono realmente i biso-gni della nostra provincia, ilcui tessuto economico, si sa,è sostenuto dallemicro im-
prese”.
Dopo diversi anni dal-l’accreditamento alla Pro-vincia regionale, quindi, sistanno permettere inmotocirca sei milioni di euro. Amarzo era stata firmata laconvenzione tra i consorzifidi e le tre banche interes-sate, la Popolare di Ragusa,la banca della Contea e laIntesa-San Paolo.
FINALMENTE. DOPO DIVERSI ANNI DALL’ACCREDITAMENTOALLA PROVINCIA REGIONALE, SI METTONO IN MOTO I FINANZIAMENTI.MA NON MANCANO LE NOTE POLEMICHE SUI BENEFICIARI FINALI
La Festa di San Giorgio aModica si rinnova ognianno e riesce ad emoziona-re allo stesso modo sia chila vive da decenni, sia chi viassiste per la prima volta.Ad alimentare il rito di de-vozione con cui la città diModica celebra il suo Pa-trono, non è soltanto il cul-to dei fedeli né soltanto ilfervore dei portatori, mapiù di ogni altra cosa la vo-lontà e la capacità di far sìche la Festa si adegui, dianno in anno, al sentimen-to popolare e alla cronacaspicciola.
Il primo ha dettato il do-lore per due giovani vitetroncate troppo presto,quella di Giuseppe Brafa equella di Lorenzo Lecce: lacittà se li è ricordati en-trambi ed il simulacro, conquelle due foto a campeg-giare, se n’è fatto carico.
La cronaca spicciola, in-vece, voleva cambiamenti,come quello che poteva ve-nire dall’avvicendamentoalla guida della chiesa diSan Pietro, sempre restiacon il copatrono: poteva
essere l’occasione buonaper un ingresso, finalmen-te, dentro il Duomo. Ma ilCavaliere di Cappadocia hatrovato ancora le portechiuse, per la costernazionedei suoi fedeli. Se ne ripar-lerà l’anno prossimo. Quel-la che non è scappata, in-vece, è la “visita” all’inna-morata: dopo parecchi anniGiorgio è andato a trovareMargherita, la cui chiesa èstata rimessa a nuovo edanche qui giù con le leg-gende.
E poteva essere l’occa-sione per mettere la parolafine a quello sperpero di de-naro che sono i fuochi pub-blici, al solito sproporzio-nati, ogni anno, rispetto al-l’anno precedente. Anchequi un’altra divisione, vistoche il Vescovo aveva racco-mandato sobrietà ed inve-ce si è fatto in maniera di-versa.
Ed a proposito di crona-ca spicciola, a chi è rimastoa casa a seguire la festa at-traverso la televisione, nonè scappato il fatto chemen-tre le telecamere di VideoRegione erano ben posi-zionate all’interno del duo-mo di SanGiorgio e alla fine
hanno regalato l’emozionedei “gira”, quelle di VideoMediterraneo sono rima-ste fuori dalla chiesa, comesan Giorgio è rimasto fuo-ri dal duomo di san Pietro.Ci piacerebbe sapere se
per scelta autonoma dellaregia di VideoMediterraneoo perché qualcuno ha deci-so così. San Giorgio conti-nua a dividere la città, suomalgrado. Al prossimoanno.
Modica
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IL DESTINO DI GIORGIO,SANTO CHE DIVIDEEMOZIONE, FEDE E FOLKLORE NELLA FESTA DEL PATRONO DI MODICA.CHE NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE CONTINUA A DIVIDERE LA CITTÀIN TUTTE LE SUE COMPONENTI, LAICHE E RELIGIOSE
Buona l’ultima!
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Festa grande ad ottobre per l’inti-tolazione della “Citizens of PozzalloWay” in onore alla comunità. Unviaggio nel tempo, di Michele Giar-dina.
All’alba di una grigia giornata di no-vembre la voce “amica” di un venditore am-bulante mi proietta in una realtà che cre-devo di essermi momentaneamente la-sciata alle spalle, dopo otto ore di volo tran-scontinentale.Avevo trascorso la mia prima notte in
America, a Brooklyn, in casa di mio padre,ritornato a fare l’emigrante per completa-re un paio di semestri lavorativi, utili a per-fezionare la pensione. Era l’anno 1970. Laprima volta in America. La voce, che cre-devo di avere sentita in sogno, era quellaautentica di un venditore di banane, mele,patate e finocchi, che, su un camioncinofurgonato, carico di prodotti ortofruttico-li, attraversava lentamente Sachett str., of-frendo in vendita la sua merce in strettodialetto siciliano. L’intera zona era popo-lata da emigranti siciliani. Numerosissimii pozzallesi.Poco più avanti Henry str, la via ove ha
sede la Società. Il primo punto di aggre-gazione, il dopolavoro, l’occasione per di-
scutere, stare assieme, scambiarsi favori edritte per il lavoro del giorno dopo, per lacasa da prendere in affitto, per i mobili daacquistare a buon prezzo dal negozianteamico, per la persona giusta da contatta-re per sbrigare le pratiche della carta ver-de e del Social Security. Ho rivisto paren-ti e compagni di infanzia che non vedevoda vent’anni, ho conosciuto ragazzi nati inAmerica e interi nuovi nuclei familiari. Hotoccato con mano solidarietà antica, ri-spetto per le persone più anziane, amoreper le tradizioni e nostalgia struggente perla Torre. Sono stato benissimo. Acco-glienza e generosità commoventi. Ho tra-scorso trenta giorni belli, intensi, indi-menticabili.La “Society of the Citizens of Pozzallo” è
stata istituita a Brooklyn nel 1919. Natacome Società di mutuo soccorso, sul mo-dello organizzativo dei sodalizi della natiacittà marinara, è riuscita a ritagliarsi spa-zi sociali, culturali e di rappresentanza isti-tuzionale sempre più importanti e presti-giosi. Pur mantenendo sempre forte il le-game con la città d’origine, la comunità deipozzallesi si è posta all’attenzione delle au-torità americane per la fedeltà ai valori del-la carta costituzionale americana e il ri-spetto delle leggi della patria adottiva.
La storia della Società è stata consacra-ta con la recente determinazione assuntada parte del sindacoMichael Bloomberg edel Consiglio comunale di New York, di in-titolare la strada in cui ha sede il gloriososodalizio, ai cittadini di Pozzallo. D’ora inavanti scende il sipario sulla vecchia Hen-ry street che si chiamerà “Citizens of Poz-zallo Way”. Un riconoscimento di presti-gio internazionale.Prevista per ottobre, in occasione della
ricorrenza del 90° anniversario della Fon-dazione della Società, la presenza del sin-daco di Pozzallo Giuseppe Sulsenti, del pre-sidente della Provincia Franco Antoci, ac-compagnati dalle rispettive delegazioniistituzionali, nonché di una numerosarappresentanza di cittadini pozzallesi chespontaneamente si recheranno in Ameri-ca per festeggiare l’importante evento.Allamanifestazione sarà presente anche
il vostro cronista che ha ricevuto l’invito uf-ficiale da parte dei dirigenti della Società,per la presentazione del racconto, di cui èautore, “La risacca”. Un vero onore. E’ in-tanto di oggi la notizia che Luigi Amma-tuna, presidente della Società marinara diPozzallo, è stato nominato “ambasciatore”della Società dei Pozzallesi d’America.
la domenica delSUDDEST
supplemento settimanale a SUDDEST.itil quotidiano online della provincia di Ragusa
Registrazione Tribunale di ModicaReg. Stampa n. 01/09 del 05-01-2009
Sede legale: via Lucca, 397014 - Ispica (RG)
Direttore responsabile: Gianni LicitraProgetto grafico: Luca Salici
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I 90 anni di presenzapozzallese
a NewYork Foto ricordo dei rappresentanti della “Society of the Citizens of Pozzallo” con il sin-
daco Michael Bloomberg in occasione della cerimonia al palazzo municipale di NewYork di intitolazione della strada da “Henry Street” a “Citizens Of Pozzallo Way”.