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    LA DELIRANTE FABBRICA DEL NULLA

    Alex Torinesi, Febbraio 2011

    Sul numero di Gennaio 2011 della rivista "UFO Magazine", organo ufficiale del Centro

    Ufologico Nazionale, compare un articolo di ben 16 pagine dal titolo "Malanga e la delirante

    fabbrica degli addotti" a firma di Alfredo Benni. Sedici pagine per un articolo pubblicato su

    una rivista mensile sono una cosa ragguardevole. Evidentemente questo argomento

    occupa, nei pensieri del CUN, un ruolo di primaria importanza.

    Larticolo, secondo le intenzioni dellautore non dovrebbe essere un attacco a Malanga

    (Malanga non la nostra spina nel fianco. Lo abbiamo lasciato perdere per 12 anni.Diciamo che si montato troppo la testa e quindi era giusto che qualcuno lo riportasse alla

    realt. Anche perch tu non troverai nulla "contro" Malanga. Troverai invece le nostre

    osservazioni alle sue "ricerche". Il che pi che lecito nel nostro caso.),

    (http://cunnetwork.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9630931), anche se,

    evidenze oggettive alla mano, ad un attacco si avvicina molto. Scorrendone le pagine infatti,

    Malanga viene definito in pi parti "teologo" (pag. 52), vittima di un "delirio di onnipotenza"

    (pag. 52), "colluso" (pag. 66), "guru" (pag. 59), etc. Difficile non considerare un tale articolocome una sorta di atto di guerra. Dallaltra parte si dir ma ha iniziato prima lui, il CUN si

    deve difendere e via dicendo con argomentazioni discutibili. Ma ognuno sceglie

    legittimamente le proprie strategie.

    A dirla tutta quello in oggetto non sembra nemmeno un articolo finalizzato a confutare il

    lavoro di Malanga sugli addotti come l'autore vuol, sottilmente, far credere, ma un vero e

    proprio dossier che parte dalla storia personale di Corrado Malanga, per passare alle

    vicende di appartenenza e distacco ad altre associazioni ufologiche per sostenere, in 16pagine, che 20 anni di lavoro e di ricerca sono del tutto infondati.

    L'aspetto pi curioso di questo corposo lavoro che, secondo lautore, pretenderebbe di

    essere la risposta scientifica al lavoro ascientifico di Malanga, che manca del tutto ogni

    evidenza scientifica, dal curriculum di chi lha scritto, allevidenza della conoscenza di ci

    che legittimamente si vorrebbe criticare (conoscenza, che come vedremo, appare nel merito

    piuttosto dubbia), a qualunque riferimento oggettivo a sostegno di ci che si afferma, nella

    forma di link sul web, bibliografia, citazioni, etc. Insomma!

    mancano del tutto i presuppostiformali e metodologici a supporto del dossier in questione, in palese violazione alle pi

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    banali regole formali e metodiche di divulgazione e di confutazione scientifica dei lavori che

    si vorrebbero contestare. Di contro si potrebbe affermare che UFO Magazine non fa

    scienza ma divulgazione di massa; cos dobbiamo necessariamente considerare il

    contenuto dellarticolo come risultato di personali opinioni dellautore e della redazione che

    come tali vanno valutate e considerate.

    A tale riguardo cercher di entrare nel merito di quanto asserir portando il maggior numero

    possibile di evidenze a quanto affermer nelle righe successive.

    Confutare le inesattezze di quanto scritto in un dossier di 16 pagine non facile, pertanto mi

    soffermer su quello che ritengo maggiormente significativo al fine della comprensione

    finale.

    Gli aspetti che con maggior enfasi emergono dallarticolo di Benni sono sostanzialmente

    due:

    la non conoscenza piena dellautore di ci che vorrebbe demolire;

    luso strumentale e opportunistico, di concetti e forme espressive a sostegno non

    della verit ma della propria tesi di partenza e del proprio scopo di arrivo.

    Sarebbe sciocco nascondersi dietro un dito. evidente a chiunque che il lavoro di Benni

    funzionale ad una lotta politica e figlio di una guerra di visibilit (o primato) sul panorama

    ufologico nostrano, pi che al ristabilimento della verit. Inoltre non certo teso ad

    illuminare le menti dei seguaci di Malanga come Benni, astutamente, vorrebbe far credere.

    Anche perch bisognerebbe dimostrare se, al di l di qualche buffo e risibile personaggio

    virtuale che di tanto in tanto fa comparsa anonima sul web, esistono dei seguaci.

    Allinizio dellarticolo lautore sottolinea che Corrado Malanga ricercatore e non docente

    allUniversit di Pisa. Questione di lana caprina visto che, de facto,un ricercatore anche

    docente e curiosamente questa affermazione risulta contraddetta nel forum ufficiale del

    CUN, allorch lo stesso Benni, parlando con un altro frequentatore del forum, afferma: !

    ti

    ricordo che Malanga professore universitario ad una prestigiosa universit di Pisa.

    Pertanto quello che dice un professore universitario di solito ha grande credibilit e riscontro

    mediatico. Se un professore universitario se ne esce con la "teoria" che siamo rapiti dagli

    alieni ben diverso che lo dica il Sig. Rossi. Aggiungo che poi la cosa non buttata li, ma

    articolata con pubblicazioni, sedute di ipnosi, studi, ecc ecc... Da qui il mio lavoro teso a

    capire se c' qualche cosa di vero e che cosa. Le conclusioni sono che tutta una

    farloccata. Anche se la cosa proviene da un professore universitario alla universit di Pisa. (http://cunnetwork.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9591953&p=2).

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    Tale asserzione poi ribadita in un altro post: La differenza fra me e te che io ho deciso

    di dimostrare logicamente e metodologicamente le cose. E l'ho fatto perch il Prof.

    professore di chimica all'universit di Pisa (ricordiamocelo questo).

    (http://cunnetwork.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9589781&p=2).

    In realt non molto rilevante questo aspetto della questione, appare per evidente

    lutilizzo strumentale che se ne fa. Benni sottolinea il fatto che un ricercatore non un

    docente (dove, naturalmente, il fine velato di questa sottile forma espressiva minimizzarne

    limportanza) e invece lo si asserisce quando vuol far credere che la portata delle

    affermazioni di Malanga aumentano in quanto lo dice un professore (meccanismo che ha il

    solo fine di accrescere e ammantare di rigore e credibilit le affermazioni del suo

    detrattore). Va da s che il credito che Malanga ha non stato affatto costruito sul proprio

    titolo di studio o sul ruolo ricoperto nellambito del proprio lavoro quotidiano, ma piuttosto

    sulla valenza di ci che ha affermato, scoperto, teorizzato, studiato e delle competenze che

    ha acquisito.

    Entrando nel merito delle cose scritte nell'articolo in questione, interessante notare come

    ad esempio vengano attribuite a Malanga delle affermazioni non corrette. A pagine 53, ad

    esempio, nel paragrafo dal titolo "Le teorie malanghiane" si afferma che secondo Malanga

    gli alieni sarebbero (anzi.. sono) "cattivi". Innanzitutto non del tutto chiaro l'uso delle

    virgolette sull'aggettivo "cattivi". Se si tratta di una citazione allora sbagliato, se si tratta di

    un modo per rendere pi vago un concetto che l'aggettivo di per s non saprebbe rendere

    allora la frase appare fumosa e poco chiara.

    Malanga non ha mai affermato che gli alieni siano cattivi. Talvolta questa semplicistica

    forma di espressione viene utilizzata per schematizzare un concetto e renderlo con parole

    pi semplici che non andrebbero mai decontestualizzate ad usum delphini. A dimostrazione

    di ci ci sono decine di video di conferenze nelle quali la domanda sulla bont o cattiveriadegli alieni stata posta direttamente pi volte ottenendo sempre la solita risposta: gli

    alieni non sono buoni o cattivi, semplicemente sono alieni. Che tradotto significa che il

    concetto duale di buono o cattivo un concetto tipicamente antropologico, non applicabile

    alla logica delle azioni aliene sulla Terra. Lalieno cattivo (qui si che le virgolette servono)

    nella misura in cui lo il contadino che alleva il bestiame per poi macellarlo, o nella misura

    in cui lo una mucca nei confronti dellerba che mangia. Certo che lazione giudicabile

    negativamente dal punto di vista di chi la subisce, ma altrettanto vero che non lamalvagit a spingere lautore di tale azione.

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    Continuiamo con ordine!

    Pag. 54: Quando gli alieni trovano una persona con anima la prendono e la clonano.

    Loriginale viene trattenuto in basi segrete in cui tentano di separare lanima dalladdotto.

    Laffermazione falsa e letta cos lascerebbe dedurre che nella quotidianit di ogni giorno

    non ci sia pi lindividuo vero ma una sua copia. Loriginale non viene trattenuto se non per

    un tempo limitato. Loriginale viene clonato e temporaneamente sostituito dal clone per il

    tempo necessario a compiere un distacco (anchesso temporaneo, addirittura di pochi

    secondi) della componente animica. Dopodich loriginale ritorna al suo posto.

    A queste affermazioni seguono diverse righe in cui un riepilogo estremamente succinto e

    vagamente canzonatorio, tende a riassumere le conclusioni a cui si arrivati in oltre 20 anni

    di ricerche.

    La PNL ferma ai box

    altres interessante soffermarsi sul box che Benni dedica a pagina 54 alla

    Programmazione Neuro Linguistica tentando, maldestramente, di dimostrare quanto la PNL

    sia una forma maligna di manipolazione di poveri menti sventurate. E in che modo viene

    supportata questa tesi? Mediante unanalisi stucchevole e opinabile di una testimonianza

    anonima trovata su un forum on-line. C da chiedersi perch quella testimonianza e non

    altre magari di stampo opposto ma il punto non questo. Il punto che oltre ad essere del

    tutto infondato ci che si afferma pure metodologicamente improponibile. Nessun ambito

    scientifico darebbe mai credito a una posizione basata su una testimonianza virtuale per di

    pi anonima.

    Tralasciamo il fatto che analizzando quella frase a livello di grammatica trasformazionale

    (che della PNL un pilastro) emerge lesatto contrario di ci che afferma Benni; vediamo

    piuttosto nel merito alcuni assunti che usa lautore per confutare la validit della PNL.

    Innanzitutto si vorrebbe far credere che la Programmazione Neuro Linguistica manipola lapersona e le masse. Qualunque forma di comunicazione in un certo senso manipolatoria,

    anche un articolo su una rivista: basta dire solo ci che si vuole dire e soprassedere su altre

    cose e il gioco fatto. Ad ogni buon conto la PNL non solo non manipola ma ha nel suo

    principio fondante due regole di base che vanno nella direzione opposta di quanto indicato

    da Benni.

    La prima regola che la PNL opera sempre secondo quella che tecnicamente i

    Neurolinguisti definiscono lecologia della mente, ossia la ricerca dellequilibrio e della

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    congruenza di tutte le componenti psichiche e comportamentali del soggetto, senza alcuna

    imposizione.

    Inoltre il processo per cui ogni azione sia di stampo terapeutico (ricordo che la PNL

    utilizzata anche a scopo curativo da psicologi professionisti per la cura, ad esempio, delle

    fobie o di alcuni comportamenti indesiderati), sia rivolta allo sviluppo personale, si muove

    secondo tre principi fondamentali, come spiegato dai fondatori della PNL, Bandler, Grinder

    e Dilts nel libro Programmazione Neuro Linguistica (di Dilts, Grinder, Bandler, DeLozier

    ed. Astrolabio, Roma).

    Tali principi sono:

    estrazione e applicazione delle risorse personali che lindividuo ha gi nel suo S

    (pertanto niente di imposto dallesterno);

    definizione dello stato attuale di difficolt che turba il soggetto;

    conseguimento di uno stato desiderato dallindividuo.

    La PNL non manipola nulla. Con la PNL si possono attuare azioni di cambiamento laddove

    il soggetto per primo ne senta la necessit e voglia raggiungere uno stato che egli stesso

    definisce e richiede. Il programmatore neurolinguista aiuta soltanto il soggetto a fare questo

    percorso supportandolo nelle fasi di sviluppo e cambiamento.

    Forse la PNL che ha in mente lautore dellarticolo quella di alcuni corsi scellerati che ti

    insegnano a diventare un buon venditore di pentole sviluppando la parlantina, ma questo

    lato oscuro della Programmazione Neuro Linguistica non ha nulla a che vedere con la

    vera e primigenia natura di tale disciplina che nasce come forma di studio dei principi

    organizzativi del comportamento e della comunicazione umana.

    Se, come asserisce Benni, la PNL servisse a prendere il controllo delle persone pensate

    un attimo a quale strumento incredibilmente potente avrebbe a disposizione chiunque per

    diventare un burattinaio! La cosa si sgonfia da s.

    Laspetto per pi subdolo o stucchevole a seconda dei punti di vista il reiterato utilizzo diquello che apparentemente sembra un refuso, mentre in realt e un vero e proprio diffuso.

    Lautore parla sottilmente di terapia delle ncore in luogo di tecnica delle ncore. Questa

    si che una frase manipolatoria. Fa infatti passare un concetto molto diverso dalla realt.

    Quella della ncore ricordiamo NON una terapia ma una tecnica. La tecnica consiste

    nellancorare (legare) uno stimolo sensoriale, tipicamente visivo, a un contenuto emozionale

    e mnemonico di un individuo allo scopo di far emergere un vissuto. Il principio su cui si basa

    quella dei cani di Pavlov cos efficacemente teorizzato dalla PNL. In sostanzarichiamando uno stimolo sensoriale preciso si pu richiamare il ricordo associato a quello

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    stimolo. Cos il sentire ad esempio una canzone pu richiamare un momento del proprio

    passato particolarmente bello, o il risentire un profumo, o rivedere unimmagine e cos via.

    La tecnica delle ncore (e sottolineo tecnica) fa proprio questa cosa partendo da

    unimmagine, un fotogramma che il soggetto addotto ha perfettamente presente nel suo

    bagaglio di ricordi passati.

    La costruzione che ne deriva dopo del vissuto non arbitraria ma strutturata su elementi

    di input che il cervello delladdotto ha ma che hanno perso il collegamento tra loro. Il metodo

    consiste nel bypassare questa interruzione per riprendere il filo del discorso in un punto

    successivo e consentire al cervello di recuperare il contenuto mnemonico di quel particolare

    episodio andando oltre il blocco.

    Una terapia invece un insieme di processi, azioni e metodi finalizzati a curare un disturbo,

    una malattia, una disfunzione. Il fatto di utilizzare impropriamente o furbescamente questo

    termine ha solo due possibili spiegazioni: o lautore non ben informato, oppure utilizza

    consapevolmente questa distorsione del concetto per sostenere la propria tesi. Nel primo

    caso troverei grottesco criticare con fiumi di parole un concetto che non si conosce (e che si

    definisce con disinvoltura a volte terapia, a volte teoria e mai con la sua vera e giusta

    definizione); nel secondo caso sarebbe legittimo avanzare qualche dubbio sulla chiarezza

    intellettuale di una tale affermazione.

    Il TAV

    Nel box di pagina 57 si parla del Test di Autovalutazione, il questionario formulato come

    strumento di partenza per cercare, con un minimo margine derrore, di capire chi potrebbe

    essere coinvolto nel problema abductions. Il TAV funge praticamente da filtro per

    discriminare i casi palesemente estranei al problema abductions rispetto a quelli che, con

    approfondimenti successivi, potrebbero esserne toccati.

    Il TAV riportato come esempio la versione 1.0 (ora siamo alla 4.02!!). Benni lascia ancheintendere che chi avrebbe il TAV negativo sarebbe senza anima. Affermazione falsa e

    arbitraria per il semplice fatto che da quanto a oggi emerso dagli studi di Malanga e del

    suo staff, parrebbe che di quel 20% di persone dotate di componente animica solo il 5%

    circa sia addotto. Resta quindi un buon 15% che sarebbe animico ma non addotto (n

    adducibile). Va da s quindi che chi rientra in questo 15% avrebbe un TAV negativo pur

    continuando ad essere animico. La correlazione tra positivit o negativit del test e la

    presenza di anima una semplice e personale deduzione di Benni che non si comprendesu cosa sia basata.

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    Inoltre si critica lutilizzo di test proiettivi nellindagine di casi di abuctions. Per ci si

    dimentica di menzionare che fino a quando i rapporti tra il CUN e la dottoressa DAmbrosio,

    allora considerata il fiore allocchiello della ricerca, erano sereni e collaborativi, il PARSEC

    (ossia il gruppo di psicoterapeuti a cui il CUN si appoggiava) utilizzava un test proiettivo

    (http://www.primocontatto.net/questionario.html). Evidentemente le cose sono cambiate, ne

    prendiamo atto.

    Lipnosi via skype

    Non poteva mancare un pistolotto sullipnosi e in particolare sullipnosi a distanza. Le

    domande che lautore si pone (Se la persona avesse una crisi? Se la connessione si

    interrompesse?) lasciano dedurre che ci sia scarsa conoscenza di cosa sia veramente

    lipnosi che spesso, con estrema superficialit, viene ricondotta a una sorta di sonno

    misterioso. Nulla di pi falso naturalmente e basta documentarsi un pochino per verificarlo.

    Lipnosi ha diversi livelli di profondit e non richiede il contatto diretto tra ipnologo e

    soggetto. La condizione base che le due parti possano entrare in contatto tra loro

    (http://www.ipnoguida.net/2009/10/ipnosi-a-distanza/) e stabilire una relazione di

    comunicazione.

    Ad ogni modo prima di criticare questa prassi, che per altro nello studio delle abductions

    gi stata da molto tempo superata da altre tecniche completamente diverse, bastava

    documentarsi un pochino al riguardo, ad esempio leggendosi un lavoro che abbiamo

    pubblicato esattamente un anno fa e reperibile al seguente URL:

    http://www.ufomachine.org/generale/pnl/229-lipnosi-a-distanza.html

    Le forzature sotto ipnosi

    In un altro passaggio Alfredo Benni sostiene che nel corso delle sedute ipnotiche condotteda Malanga il soggetto verrebbe indotto a dire cose che non pensa e che invece Malanga

    vorrebbe fargli dire.

    Il poter indurre in errore il soggetto sotto ipnosi o condurlo ad affermare cose che non

    corrispondono alla realt ma che sono frutto di una maldestra o fraudolenta azione

    dellipnologo, un tema dibattuto da moltissimo tempo e che gi nei lavori di Malanga

    stato ampiamente trattato e spiegato. Il problema non lo strumento in s ma come lo si

    usa. Un coltello in mano a un cuoco di prestigio pu essere un oggetto meraviglioso, inmano a un serial killer pu essere devastante. Su questo siamo daccordo tutti quanti.

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    Di un video presente su youtube (la fonte da cui ha attinto Benni seppur senza indicare

    riferimenti e link) viene fatta dallautore dellarticolo una trascrizione fedele della seduta

    ipnotica rimarcando, a suo dire, errori procedurali e condizionamenti eseguiti dallo stesso

    Malanga, artefice di quella ipnosi. In questo viene completamente trascurato il fatto che

    quella seduta ipnotica solo la punta delliceberg di un lavoro pregresso in cui laddotto

    aveva gi fatto talune affermazioni e con il quale era gi stato fatto del lavoro che in quella

    sede stato solamente ripreso. Mi auguro che il principio utilizzato non sia lo stesso che

    Benni usa quando, utilizzando 10 minuti di un video internet di cui lipnosi occupa solamente

    3 minuti in totale, pretende di confutare 22 ore di sedute ipnotiche condotte nellarco di circa

    un anno (era il 2005) sul soggetto ripreso nel video.

    (http://cunnetwork.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9591953&p=1).

    Come spesso accade si usa solo ci che funzionale ai propri scopi. Oltre a ci appare del

    tutto confusa la disquisizione sul tempo (passato e presente) che viene portata avanti.

    Innanzitutto opportuno ricordare al lettore che quando un soggetto in stato ipnotico viene

    riportato indietro nel tempo, possono verificarsi due condizioni: la regressione o la

    rivivificazione. Nel primo caso si riporta il soggetto, mediante opportune suggestioni date in

    trance profonda, a ricordare eventi passati; nel secondo caso gli eventi vengono rivissuti,

    anche emotivamente, come se accadessero nel presente. Il passato quindi diventa il

    presente a tutti gli effetti.

    Per quanto riguarda poi un discorso pi ampio sul tempo, a spiegazione quindi delle

    perplessit avanzate da Benni, suggeriamo la lettura dellarticolo scritto da Malanga dal

    titolo Luniverso olografico in relazione al fenomeno delle interferenze aliene, consultabile

    al seguente URL in quanto risulta ampiamente esauriente.

    http://www.ufomachine.org/phocadownload/Il_Tempo_e_la_sua_Percezione_finale.pdf

    Sul fatto poi che vi sia un po di confusione sul concetto tempo, appare chiaro anche in

    unaltra asserzione di Benni che compare sul forum del CUN(http://cunnetwork.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9591953&p=1).

    In questa discussione, Benni afferma: Assioma: anima non ha tempo. Quindi passato,

    presente e futuro sono per lei la stessa cosa. Ragionamento: Bene se Anima non ha tempo

    potrebbe stare continuamente in due o pi posti contemporaneamente. Potrebbe stare di

    fronte a me e ai confini dell' universo. Basterebbe che lei lo volesse. Proprio perch per un

    processo di interminazione quantistica (mi viene in mente il principio del gatto di

    Schrdinger) nessuno sa in che tempo . Nemmeno lei stessa. Ergo Anima dovunque. E

    per altro come parte di Dio non potrebbe essere diversamente. Quindi l' effetto della

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    mancanza del tempo per Anima, si traduce nella estrema dilatazione dello spazio

    raggiungibile dovunque. Mi spiego meglio: Anima se non conosce il tempo, non deve

    aspettare N milioni di anni luce per arrivare ai confini dell' universo. E' gi li. Tempo=zero,

    Spazio=infinito..

    Come ha da sempre affermato Malanga la componente animica ha lasse dello spazio,

    dellenergia e della coscienza ma non del tempo. In altre parole significa che linformazione

    spaziale parte del bagaglio essenziale della parte animica. Anima quindi non pu essere

    dappertutto perch lo spazio ne parte costituente. Se il tempo pari a zero poich lo

    spazio dato dalla velocit per il tempo, lo spazio stesso non pu essere infinito ma pari a

    zero. Dire inoltre Anima non deve aspettare N milioni di anni luce per arrivare ai confini

    delluniverso un completo nonsense scientifico visto che lanno luce non ununit di

    misura del tempo ma della distanza.

    Infine unultima considerazione sulla presunta forzatura che vorrebbe operata sulla parte

    animica durante lipnosi. Viene sostenuto che durante le sedute ipnotiche si forza il soggetto

    addotto a dire ci che lipnologo vorrebbe fargli dire. Ma questo proprio lo scopo della

    riprogrammazione delladdotto (se ne parla abbondantemente, in un capitolo dedicato,

    nelle-book Alieni Cicatrix)! La riprogrammazione una parte fondante del processo di

    liberazione delladdotto e ha lo scopo esplicito di operare una forzatura, un

    condizionamento della parte animica affinch venga istruita e comprenda che quel tipo di

    esperienze legate ai rapimenti, non ha pi alcuna ragione di essere protratta oltre. Questo

    tipo di azione possibile solo se laddotto ha manifestato volontariamente e

    consapevolmente lintenzione di voler fare ogni tentativo plausibile finalizzato ad

    interrompere questa spirale. E ad oggi lunica azione (o meglio! processo) possibile

    quello di consentire al soggetto di prendere coscienza di quanto gli sta accadendo. La

    forzatura cos tanto additata una cosa non solo voluta ma propedeutica alla liberazione

    delladdotto.Nessun mistero quindi su una pratica che parte fondante e necessaria al compimento del

    cammino di liberazione.

    Conclusioni

    In conclusione mi sento di poter affermare che larticolo a firma Alfredo Benni nel quale si

    tenta di confutare il lavoro di Corrado Malanga, appare metodologicamente e tecnicamente

    impreciso, confuso, arbitrario, opinabile e in parte fazioso.

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    Si trascurano le pi elementari basi epistemologiche, i lavori di Popper, Wheewell, Russel,

    Sermonti pensando di ammantarsi di scientificit in luogo della verit. Popper ha dimostrato

    che una cosa scientifica non necessariamente vera ma tale se risulta falsificabile,

    presupposto di ogni affermazione, teoria, confutazione che possa dirsi scientifica tout court.

    Il lavoro di Corrado Malanga scientifico anche se non in senso stretto, non racchiuso nei

    rigidi schemi galileiani che purtroppo non contemplano limportanza e il ruolo

    dellosservatore (e della sua coscienza) nellambito dellosservato, riproducibile,

    verificabile e anche migliorabile e allo stato attuale della ricerca indubbiamente vero.

    Molto deve essere fatto e molto deve essere ancora migliorato nello studio di un argomento

    cos articolato e complesso come quello del fenomeno abductions, nessuno lha mai

    negato. In questottica ogni intervento costruttivo e migliorativo essenziale. A patto che

    non si avanzino critiche pretestuose o scarsamente documentate per scopi diversi da

    questo ma solo per questioni di mera politica ufologica.

    Bibliografia

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