La Cultura in Sardegna - Bruno Lombardi · 2017. 9. 6. · 6 Su Ballu Tundu (profano) – Cuncordu...

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di BRUNO LOMBARDI LUOGHI della CULTURA SCHEDA canti polivocali Ricerche sul campo La Cultura in Sardegna

Transcript of La Cultura in Sardegna - Bruno Lombardi · 2017. 9. 6. · 6 Su Ballu Tundu (profano) – Cuncordu...

  • di BRUNO LOMBARDI

    LUOGHI della CULTURA

    SCHEDA canti polivocali

    Ricerche sul campo

    La Cultura in Sardegna

  • Pubblicazione di BRUNO LOMBARDI VIETATA LA COPIA E RIPRODUZIONE DEI CONTENUTI SENZA CONSENSO DELL’AUTORE NB: il presente lavoro è solo una parte di una ricerca più estesa che non presenta, quindi, al suo interno, le novità e info del caso. TUTTI I CANTI A 4 VOCI DI MEANA SI POSSONO ASCOLTARE SUL SITO. www.brunolombardi.netinfo@brunolombardi net

  • Le acquisizioni spirituali dell’Umanità, in contrasto e/o confronto con i fatti e le Leggi della Natura, trovano in Sardegna caratteristiche del tutto originali.Non è possibile definire tutte le sfumature e notizie che riguardano le dinamiche tradizionali della terra sarda, perché necessitano di pagine e pagine scritte.Da diversi anni, ormai, approfondisco le Confraternite e i gruppi di cantori nel loro ambiente laico e religioso, rispondendo ad alcune domande-forme antropologiche: l’istituzione confraternale e quella dei gruppi di cantori e le loro vicende umane-storiche, la descrizione dei membri, le usanze in seno alle Confrarìe e quelle conformi alla Chiesa Cattolica, il patrimonio dei manufatti sacri e non, la cultura scritta e orale con quella musicale (vedasi gli statuti, i verbali delle assemble, i canti polivocali del tipo “a Cuncordu – Cuntzertu - Cuntrattu – Cunsonu – Tenore – Tasgja”), il rapporto con la comunità locale. Le ricerche sul campo vengono maturate a stretto contatto con le dinamiche confraternali e dei gruppi di cantori consentendo una maggiore considerazione e valorizzazione delle componenti antropologiche di numerose confrarìe e cantori del territorio sardo. Di seguito offro considerazioni su dei canti a 4 voci del repertorio sacro e profano pertinenti ad alcune località di Sardegna che ho conosciuto e approfondito, e registrato. La presente scheda è da considerarsi “di base” per studi, e si completa con l’ascolto delle tracce audio.

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    Canti a 4 voci sacri e profani di Sardegna.Alcuni brani, con analisi e considerazioni.

    1) Gosos di Santa Lucia (sacro) – Coro di Castelsardo (Castelsardo)Castelsardo è un bellissimo borgo medievale che ancora oggi conserva tradizioni di tutto interesse; una di queste è il canto polivocale a 4 voci. Circa 50 canti del repertorio sacro e profano vengono ancora oggi eseguiti in occasioni religiose e appuntamenti di carattere laico. Le lingue utilizzate nella trascrizione e intonazione dei canti a 4 voci sono: Latino, dialetto locale di Castelsardo, Sardo (credibilmente Logudorese), Italiano. Canto eseguito indistintamente da confratelli che non, il Gosos di Santa Lucia è scritto e cantato in lingua locale; questo brano di grande espressione poetica, viene intonato nella “tredicina” in preparazione ai festeggiamenti dedicati a Santa Lucia (13 Dicembre). La santa siciliana Lucia, è molto sentita in tutto il territorio sardo, e le vengono dedicate, nelle sue varianti e specificità, canti, poesie e detti.

  • Di seguito trascrivo la prima parte di testo intonato a 4 voci dal Coro di Castelsardo:“Tu se lugi e lugi vìachi mandi a tutti splendori,illuminegghia, Lugia,li chi vivini in errori.Nascisti da nubilthai però da sangu paganu candu Dioclezianu cummittia crudeltai…”. 2) Jesu (sacro) – Confraternita di Santa Croce (Castelsardo)Lu Lunissanti, Lunedì di Settimana Santa, a Castelsardo si presenta come uno degli appuntamenti religiosi cattolici più interessanti di Sardegna. La Confraternita di Santa Croce di Castelsardo offre 3 gruppi di cantori per canti distinti in lingua Latina, per amplificare le intenzioni di preghiera e meditazione della comunità in quei momenti di profondo sentimento cristiano; esiste poi il canto dell’Attitu in lingua Latina: un lamento funebre “a molte voci” dedicato al Cristo Morto, che viene eseguito dopo la Santa Messa nella basilica di Nostra Signora di Tergu. I 3 canti processionali del Lunissanti sono: “Lu Miserere”, “Lu Stabba”, “Lu Jesu” di sicura particolarità per via del testo poetico/spirituale che indica suppliche rivolte a quei Misteri che accompagnano la Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. Di seguito, il testo:“Jesu in oratione prostrato,Miserere nobis,Christe exaudi nosJesu ab angelo confortato,Miserere nobis,

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    Christe exaudi nosJesu Annae (et) Caifae presentatoMiserere nobis,Christe exaudi nosJesu a Petro ter negatoMiserere nobis,Christe exaudi nosJesu in monumento novo tumulatoMiserere nobis,Christe exaudi nos”.3) Gosos de Su Naschimentu (sacro) – Cuntzertu de Aidumajore (Aidomaggiore)Il Gosos de Su Naschimentu è contestualizzato per la Natività di Nostro Signore Gesù Cristo; la melodia è lenta e precisa e ordinata, e quasi tutto il brano è armonizzato a 4 voci in lingua Sarda locale, lasciando soltanto una prima frase del testo all’intonazione de Sa Oghe (la voce). Attualmente Su Cuntzertu de Aidumajore presenzia e canta prevalentemente in cerimonie religiose e in appuntamenti culturali.4) Tantum Ergo (sacro) – Cuntzertu de Aidumajore (Aidomaggiore)Il testo è una parte del brano completo che si usa svolgere nel Giovedì Santo dal gruppo interconfraternale de Su Cuntzertu de Aidumajore al termine della Messa in Coena Domini

  • in Parrocchiale, nel momento della riposizione del Santissimo nel sepolcro; il Tantum Ergo, comunque, si intona anche in occasione di altre cerimonie religiose in cui è presente il Santissimo Sacramento. La traccia è in lingua Latina.5) Passu Torrau (profano) – Cuncordu Sas Battor Colonnas (Scano Montiferro)A Scano Montiferro, l’espressione culturale del canto sacro e profano a 4 voci non si è spezzata con la dipartita di anziani cantori; il continuo contatto umano che si è creato tra anziani e giovani, è stato attraverso l’apprendimento delle tecniche di esecuzione canore e poetiche. Cantare a 4 voci a Scano Montiferro, come in altri centri sardi, è un fatto sociale, e dal momento che questo avvenimento umano “funziona”, risolve le distanze esistenziali tra generazioni favorendo le dinamiche della Cultura. Il Cuncordu Sas Battor Colonnas si inserisce a pieno titolo nel percorso di ricerca e recupero del canto scanese a 4 voci; il brano che ho riportato in questa raccolta si riferisce ai legami tra canto-poesia-ballo di Scano Montiferro. Traccia in lingua Sarda locale.6 Su Ballu Tundu (profano) – Cuncordu Sas Battor Colonnas (Scano Montiferro)Anche questo brano, come il precedente, si riferisce ai legami tra canto-poesia-ballo di Scano Montiferro, e alle informazioni della traccia 12. Traccia in lingua Sarda locale.7) Istudiantina (profano) – Su Cuncordu ‘e Sette Dolores (Santu Lussurgiu)In occasione del Carnevale dopo la corsa equestre de Sa Carrela ‘e Nanti, il canto profano de s’Istudiantina viene intonato assieme ad altri canti profani da numerosi cantori (alcuni di questi appartenenti a

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    confrarìe). Nel testo dell’Istudiantina che ho raccolto ci sono riferimenti alla caccia, ma in altri testi che utilizzano la melodia e il titolo de Istudiantina, i temi poetici si rifanno al corteggiamento, matrimonio, e altro ancora. Traccia in lingua Sarda locale.8) Gosos de su Rosariu (sacro) – Su Cuncordu ‘e su Rosariu (Santu Lussurgiu)La melodia del Gosos de su Rosariu è riferibile ad una vasta zona della Sardegna, benché poi, in ogni paese, il testo poetico si differenzi e si contestualizza; a Santu Lussurgiu, la melodia utilizzata per il Gosos de Su Rosariu la ritroviamo nel Gosos de Santu Lussurzu. Ritornando al Gosos de su Rosariu, questo è espressamente dedicato alla patrona della Confraternita del Rosario, in cui figurano le stimate personalità canore de Su Cuncordu ‘e Su Rosariu. Santu Lussurgiu possiede un repertorio di canto sacro e profano a 4 voci di sicuro interesse. Traccia in lingua Sarda locale.9) Te Deum (sacro) – Su Cuncordu ‘e Santu Nigola (Nughedu San Nicolò)Cantato solitamente nella Messa Solenne di fine anno, il Te Deum viene anche intonato in tutti

  • gli appuntamenti religiosi di ringraziamento (ad es. l’elezione del nuovo Priore di confrarìa). Nel paese di Nughedu San Nicolò, Su Cuncordu ‘e Santu Nigola intona una melodia cadenzata abbastanza lenta che ricorda quella eseguita a Bonnanaro; il testo pare cantato in ogni parte secondo il canone cattolico. Traccia in lingua Latina. Di seguito è un esempio:(voce solista) Te Deum lau(entrano le altre tre voci, e diventano 4 voci) dàmus: te Dòminum confitèmur. (voce solista) Te aetèrnum Pàtrem,òmnis tèrra veneràtur.(entrano le altre tre voci, e diventano 4 voci) Tibi òmnes Angeli, tibi coèli et univèrsae potestàtes(voce solista) Tibi Chèrubim et Sèraphim,incessàbili voce proclàmant:(entrano le altre tre voci, e diventano 4 voci) Sànctus, Sànctus, Sànctus Dòminus Deus sàbaoth.(si saltano 9 intonazioni di 9 righe)(voce solista) Fìat misericòrdia tua, Dòmine, sùper nos,quemàdmodum speràvimus in te.(entrano le altre tre voci, e diventano 4 voci) In te, Dòmine, speràvi:non confùndar in aetèrnum.Amen.10) Stabat Mater (sacro) – Cuncordu Sas Enas (Bortigali)Canto presente in tantissimi paesi della Sardegna, lo Stabat Mater è una preghiera-sequenza in lingua Latina; la struttura ritmica dello Stabat Mater si rifà a quella del Latino medievale benché le differenti melodie adottate dalle confrarìe sarde richiamano altrettante sensazioni interiori nel rapporto cantore-canto-preghiera. Troviamo lo Stabat Mater, eseguito sia

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    nell'ufficio del Venerdì di Passione per il Settenario dell’Addolorata (come a Sassari), così come durante i Riti della Settimana Santa. Bortigali è un paese di 1500 abitanti, che tradizionalmente ha continuato nel tempo a cantare brani del repertorio sacro e profano: lo Stabat Mater che ho raccolto è uno di questi. I canti profani “a cuncordu a ballu” e sacri “a chidasantinu” mantengono stili differenti, mentre i Gosos (come quello dedicato a Santa Maria ‘e Sauccu) a 4 voci hanno melodie simili a quelle che ho descritto per la traccia 15.11) Magnificat (sacro) – Confraternita di Santa Croce (Bonnanaro)Magnificat è il vocabolo che Maria utilizza per adeguarsi al saluto della cugina Elisabetta, al momento del loro incontro dopo l’Annunciazione: è un solenne canto di gratitudine e di felicità. Il brano che ho raccolto, è registrato durante la Comunione nella Messa della Domenica delle Palme in San Giorgio a Bonnanaro. Bonnanaro sorge vicino a Torralba e Borutta e conserva antiche ed immutate tracce del canto sacro e profano a 4 voci, di interessante spessore musicale.

  • 12) Su Ninnidu (sacro) – Cunsonu Santa Rughe (Cheremule)Su Ninnidu è un canto espresso nella ricorrenza regale del Natale; si intona per la nascita di Gesù in lingua Sarda-Logudorese. Il gruppo Cunsonu Cheremulesu è di recente istituzione ed è impegnato nei Riti della Settimana Santa di Cheremule; lodevole l’impegno dei cantori per raggiungere una maggiore consapevolezza e conoscenza delle modalità “a cuncordu”, di cui ne presento volentieri due brani.13) Sos Tres Res (sacro) – Cunsonu Santa Rughe (Cheremule)Questo brano in lingua Sarda lo ritroviamo in quasi tutto il territorio sardo, e si canta di casa in casa nelle notti del 5 e 6 Gennaio per ricordare i Magi ed offrire intenzioni beneauguranti per il nuovo anno; benché non sia cantato in chiesa o durante le processioni, lo considero un canto sacro per l’occasione a cui è legata: l’Epifania di N.S.G.C., appunto. La grande aggregazione sociale che il brano Sos Tres Res si ritrova a creare, dimostra ancora una volta quanto il canto a 4 voci sia fondamentale nelle comunità della nostra isola.

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  • Nughedu San Nicolò: Su Cuncordu ‘e Santu Nigola

    Fonni. giovani cantori a tenore

  • Bonnanaro: canti sacri della Confraternita de Santa Rughe

    Canti a tenore a Posada, a palco.

  • Canti a tenore a Posada, a palco.

    Canti a tenore a Posada, a palco.

  • Siligo: Venerdì Santo, s’Iscravamentu

    Sassari: Cantori a Cuncordhu

  • La Cultura in Sardegna

    SCHEDA canti polivocali

    A CURA DIBRUNO LOMBARDI

    e: [email protected]

    www.brunolombardi.net