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29/09/2008
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LA CRISI DEI MERCATI FINANZIARI
Rotary Milano Giardini , 22 settembre 2008
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I Titoli della CRISI
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I Numeri della Crisi
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• Perdite subite dalle Banche nel mondo: € 500 miliardi
• Capitalizzazione MSCI WORLD Euro:
• 30/6/2007: 21.400.000.000.000,00
• 31/8/2008: 16.600.000.000.000,00
Persi 4.800 miliardi di euro
I Numeri della Crisi
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• Capitalizzazione € 500 miliardi giorno
• Numero licenziati USA: oltre 70 mila unità
• Contrazione del PIL in tutte le economie
avanzate
• USA:
• 11 Banche fallite
• 117 Banche in difficoltà
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I Numeri della Crisi
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• CAPITALIZZAZIONE DI EMITTENTI FINANZIARI Americani
• Bearn Stearn: da 22 miliardi a 0
• Leheman: da 40 miliardi a 0
• Goldman Sachs da 99 miliardi a 45 miliardi
• Morgan Stanley da 80 miliardi a 25 miliardi
• Totale capitalizzazione persa USD 171 miliardi di dollari
Settore finanza = ¼ PIL Americano
I Numeri della Crisi
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• "The International Monetary Fund now estimates that the eventual cost to
the global financial system from poor lending practices could be in the range
of $1 trillion, which is more than double the amount of losses that banks
have recognized to date.“
• Il costo già sostenuto dallo Stato americano è di 600 miliardi di dollari (più
del PIL olandese) e potrebbe crescere fino a 1.000 miliardi di dollari
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E’ UNA CRISI COME LE ALTRE O ……..?
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COSA c’è di diverso in questa “crisi”?
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• Parte dai mutui Sub Prime. Una piccola parte del sistema?
• La contrazione parte dal settore finanziario, non dai consumi, bruciandoimmediatamente e violentemente liquidita’, posti di lavoro nei servizi esoprattutto fiducia nei mercati. Crisi di un “sistema” che aveva retto perdecine di anni
• Crolla il mercato costruito sulla FINANZA. Scollamento da economia reale
Colpa della liquidità....della leva finanziaria?
• La fiducia verso il sistema finanziario crolla. Le banche non si fidano piùdelle banche.
• I tassi di interesse Euribor e Libor salgono.
• I tassi sui titoli di stato AAA scendono ai minimi storici
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COSA c’è di diverso in questa “crisi”?
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• Coinvolge anche il Dollaro e riflette una massiccia diversificazione dei flussid’investimento globale
• Parte anche direttamente dal settore immobiliare, il mercato piu’“vischioso”, quello che ripartira’ con maggior lentezza .
• E’ la prima crisi realmente GLOBALIZZATA. Colpira’ anche Cina, India eRussia, 3 mil.di persone aggiuntive. Non ci sono piu’ “ importatori di ultimaistanza”.
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Primo elemento della crisi:
I TASSI
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Situazione ATTUALE e PREVISIONI sui Tassi
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Secondo elemento della crisi:
LE BORSE …. e il PIL
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I Grafici della CRISI – I principali indici mondiali
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America: - 15% Italia – 27%
Spagna – 30% Francia – 23%
ANDAMENTO COMPARATO
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NASDAQ
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Shangai Composite
Sensex
Nikkei
I mercati emergenti comparati
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BOVESPA INDEX (BRASIL)
S&P 500 (USA)KUALA LUMPUR INDEX (MALAYSIA)
SET (THAILANDIA)
IPC (MEXICO)
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Focus su CINA - INDIA
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Il Commercio
internazionale
dell’Asia è il 30%
del Commercio
Mondiale
La popolazione
Cinese raggiungerà
1,6 miliardi di
persone entro 15
anni
Ogni anno 11 milioni
di nuovi giovani
entrano sul mercato
del lavoro
CINA
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• Ogni anno 11 milioni di lavoratori entrano sul mercato del
lavoro
• La crescita deve essere almeno uguale al 7% per
assorbirli tutti.
• In più, ora che le Coppie cinesi possono avere più di un
figlio, si prevedono 28 milioni di nuove nascite all’anno
(che tra 15/20 anni premeranno per accedere al mercato
del lavoro)
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L’INDIA in sintesi
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• Oltre 1.1 miliardi di persone; raggiungera’ il suo picco tra 30 anni a circa 1.4 miliardi
• 350 milioni in assoluta poverta’ ma ….
• 750 milioni di consumatori di cui – 300 milioni di media borghesia di livello europeo
– Con ottima scolarita’ e ricerca scientifica a livello anglo-americano
• 26 milioni di nuove nascite ogni anno
• Un economia che cresce all’ 8% l’anno in volume, con istituzioni di mercato “inglesi” di ottimo livello
Terzo elemento della Crisi:
I CAMBI
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Mercato VALUTARIO – Dollaro Euro
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• I Fondi sovrani ed i Paesi in grande surplus (cioe’ l’Asia ,
il MedioOriente e la Russia) stanno diversificando i loro
investimenti
• Il Dollaro che rappresentava l’ 80% delle riserve mondiali
e’ sceso ora al 70%. Probabilmente si assestera’ al 60-
65%.
Andamento CAMBI con EURO
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Euro - Dollaro
Euro – Yen Giapponese
Euro – Sterlina Inglese
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Quarto elemento della Crisi:
Il PETROLIO e le commodity
COMMODITY - PETROLIO
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$
Invasione del Kuwait
(Agosto 1990)
Crisi “Irakena”
(2003-2006)
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MATERIE PRIME - PETROLIO
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La Quota di mercato
OPEC è destinata
ad aumentare
nonostante forti
investimenti fuori
dall’opec
La presenza USA nel
Golfo Persico non
può andare sotto certi
livelli necessari a
presidiare Iraq, Arabia
Saudita, Kuwait ed
Emirati
Utilizzo di petrolio
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Nei
prossimi
anni la
crescita
della
domanda
sarà in
ASIA
mentre
Europa ed
America
saranno
stabili
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SOFT COMMODITY
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CACAO
CAFFE'
SOY
AZUCCHERO
GRANO
`
CONCLUSIONI
1. Cosa si sta facendo
2. Cosa ci si può aspettare
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COSA SI STA FACENDO
• Immissione di liquidità da parte della Banche Centrali per
sostenere i mercati (FED da 67 mld di dillari a 247 mld
miliardi di dollari). Interventi coordinati
• Riduzione del periodo di utilizzo. Prima 1-3 mesi . Oggi
24 ore.
• Modifica della “qualità” dei titoli posti a garanzia. Si
accettano anche titoli con rating inferiori ad “A”
COSA SI STA FACENDO
• Blocco delle vendite allo scoperto su più di 700 titoli
finanziari
• Strutturazione di un RESOLUTION TRUST governativo
con una dotazione di 700/1.000 miliardi di dollari,
costruito per dare liquidità agli strumenti illiquidi
(ossigeno per le Investment Bank)
• Controlli delle FED per Investment bank e nuovi ratios
patrimoniali
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CONSEGUENZE della crisi
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• Flessione del PIL
• Diminuzione dei consumi e calo della domanda
• Minor credito alle imprese
• Fine dell’epoca delle “Investment Bank” americane
globalizzate
• Probabile calo dei tassi a breve
• Possibile recessione
CONSEGUENZE della crisi
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• Possibili ripercussioni sulla qualità di debito degli Stati
maggiormente esposti
• Recessione non significa però automaticamente crisi e
discesa dei mercati
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PIL reale storico e previsionale ( prev. Fondo Monetario )
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Flessione 2008/2009
Ripresa nel 2010
Mercato azionario americano e crescita economica 1985/1994
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