LA CRISI - Medicinenon.it · 2010. 1. 8. · essere alleviati solamente da pillole pericolose, è...

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Pubblicato dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Istituito nel 1969 LA CRISI Della salute mentale Resoconto e raccomandazioni sulla mancanza di scientificità e risultati nel campo della salute mentale Dott. Julian Whitaker • Dott. Anthony P. Urbanek Dott.ssa Mary Jo Pagel • Dott. Rohit Adi

Transcript of LA CRISI - Medicinenon.it · 2010. 1. 8. · essere alleviati solamente da pillole pericolose, è...

  • “In breve, la creazione delle categorie

    psichiatriche di 'malattie', l’asserzione

    della loro esistenza in base ad una

    votazione e l’attribuzione ad esse di

    codici diagnostici, cosa che permette

    tra l’altro di servirsi dei rimborsi assi-

    curativi, non sono altro che una cop-

    ertura che fornisce alla psichiatria

    un'aura di pseudoscienza. I promotori

    di tali idee, ovviamente, stanno attin-

    gendo ai fondi pubblici”.

    — Dott. Thomas DormanMembro del Collegio Reale dei Medici del Regno Unito

    e del Collegio Reale dei Medici del Canada

    Pubblicato dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani

    Istituito nel 1969

    LA CRISI Della salute mentale

    Resoconto e raccomandazioni sulla mancanza di scientificità e risultati nel campo della salute mentale

    Dott. Julian Whitaker • Dott. Anthony P. Urbanek Dott.ssa Mary Jo Pagel • Dott. Rohit Adi

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  • RINGRAZIAMENTI PER LE FOTO: Pagina 14: Peter Turnley/Corbis

    © 2004 CCHR. Tutti i diritti riservati. CITIZENS COMMISSION ON HUMAN RIGHTS, CCHR e il logotipo del CCHR sono marchi di proprietà del Citizens Commission on Human Rights International. Stampato negli U.S.A. Articolo N. 18905-13 Italian

    Il CCHR negli Stati Uniti è un ente non a scopo di lucro ed esentasse [501(c)(3)] a beneficio pubblico, riconosciuto dall’Internal Revenue Service.

    NOTA IMPORTANTEPer Il Lettore

    Di seguito vi sono alcuni fatti che smentiscono lapretesa di alcuni psichiatri di essere l’unicaautorità sul soggetto della salute mentale e sui“disturbi” mentali:

    1. I “DISTURBI” PSICHIATRICI NON SONOMALATTIE. Nella medicina esistono criteri precisi:per definire una condizione come malattia si devedimostrare ed accertare un gruppo prevedibile di sintomi e la loro causa o la comprensione della lorofisiologia (funzione). Brividi e lamentare un dolore osentirsi stanchi sono sintomi. La malaria e il tifo sonomalattie. L’esistenza delle malattie viene comprovatatramite riscontro oggettivo e test fisiologici.L’esistenza delle malattie mentali, invece, non è maistata provata tramite criteri medici.

    2. GLI PSICHIATRI SI OCCUPANO SOLO DI “DISTURBI MENTALI”, NON DI MALATTIEACCERTATE. Mentre la medicina ufficiale cura lemalattie, la psichiatria riesce solamente ad occuparsi di“disturbi”. In assenza di una causa o di una fisiologiaconosciuta, un gruppo di sintomi, osservati in differentipazienti, viene definito come disturbo o sindrome. Il dott.Joseph Glenmullen dell’Università di Harvard, affermache in psichiatria “tutte le diagnosi sono solamentedelle sindromi (o disturbi), gruppi di sintomi che sisuppone siano in relazione l’uno con l’altro, non dellemalattie”. Come osserva il dottor Thomas Szasz, professore emerito di psichiatria “Non esistono esamidel sangue o un altro tipo di esami biologici peraccertare la presenza o l’assenza di una malattia mentale, mentre invece tali esami esistono per la maggior parte delle malattie fisiche”.

    3. LA PSICHIATRIA NON HA MAI STABILITOLA CAUSA DI ALCUN “DISTURBO MENTALE”.Enti leader nel settore della psichiatria, quali la WorldPsychiatric Association e il National Institute ofMental Health americani ammettono che gli psichiatri

    non conoscono né le cause né le cure per i disturbimentali, e neppure che cosa causino ai pazienti i loro“trattamenti”. Sono solo in possesso di teorie e opinionicontrastanti sulle diagnosi ed i metodi e, anche inrelazione ad essi, mancano totalmente di qualsiasi basescientifica. Uno dei passati presidenti della WorldPsychiatric Association aveva dichiarato: “È passato iltempo in cui gli psichiatri consideravano di poter curareil malato mentale. In futuro il malato mentale dovràimparare a convivere con la sua malattia”.

    4. LA TEORIA CHE I DISTURBI MENTALIDERIVANO DA UNO “SQUILIBRIO BIOCHIMI-CO” DEL CERVELLO È UN’OPINIONE NONDIMOSTRATA, NON UN FATTO. Una delleteorie psichiatriche prevalenti (vitale per la vendita difarmaci psicotropi) è che i disturbi mentali sianocausati da uno squilibrio biochimico nel cervello. Alpari di altre teorie psichiatriche, non esistono provebiologiche né di altro tipo a sostegno di ciò. Il ricerca-tore Elliot Valenstein, rappresentante di un nutritogruppo di esperti di medicina e biochimica, e autoredel libro Blaming the Brain, dice: “Non esistono testper accertare lo stato biochimico del cervello di unapersona mentre è in vita.”

    5. IL CERVELLO NON È LA VERA CAUSA DEIPROBLEMI NELLA VITA. Le persone, nella lorovita, hanno esperienza di problemi e turbamenti chepotrebbero sfociare in problemi mentali, a volte moltogravi. Ma il dire che tali problemi siano causati da“disturbi cerebrali” incurabili, e che essi possanoessere alleviati solamente da pillole pericolose, è disonesto, dannoso e, spesso, letale. Tali farmaci sonospesso più potenti di un narcotico e in grado diportare qualcuno a commettere atti violenti o il suicidio. Essi mascherano la vera causa dei probleminella vita e debilitano l’individuo, negandogli l’opportunità di una vera guarigione e la speranza peril suo futuro.

    Questa pubblicazione è stata resa possibile grazie ad una sovvenzione

    dell’Associazione Internazionale degli Scientologist

    Pubblicata come servizio pubblico dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani

    LLAA CCRRIISSII DDEELLLLAA SSAALLUUTTEE MMEENNTTAALLEE –– RReessooccoonnttoo ee rraaccccoommaannddaazziioonnii sulla mancanza di scientificità e risultati nel campo della salute mentale

    LLAA GGRRAANNDDEE FFRROODDEE –– LLaa ccoorrrruuzziioonnee nneell sseettttoorree ppssiicchhiiaattrriiccoo Resoconto e raccomandazioni sul monopolio della salute mentale

    LL’’IINNGGAANNNNOO PPSSIICCHHIIAATTRRIICCOO –– LLaa rroovviinnaa ddeellllaa mmeeddiicciinnaa Resoconto e raccomandazioni sull’impatto psichiatrico nel sistemasanitario

    PPSSEEUUDDOOSSCCIIEENNZZAA –– LLee ““ddiiaaggnnoossii”” ppssiicchhiiaattrriicchheeResoconto e raccomandazioni sui pericoli derivanti dalla mancanza discientificità delle diagnosi psichiatriche

    SSCCHHIIZZOOFFRREENNIIAA UUnn’’uuttiillee ““mmaallaattttiiaa”” ppssiicchhiiaattrriiccaa Resoconto e raccomandazioni sulle false asserzioni in merito ai distur-bi mentali

    UUNNAA RREEAALLTTAA’’ BBRRUUTTAALLEE –– ““TTrraattttaammeennttii”” ppssiicchhiiaattrriiccii ddaannnnoossii Resoconto e raccomandazioni su elettroshock e psicochirurgia

    LLAA VVIIOOLLEENNZZAA SSEESSSSUUAALLEE –– AAggggrreessssiioonnee aa ddoonnnnee ee bbaammbbiinnii Resoconto e raccomandazioni sugli abusi sessuali all’interno del sistema della salute mentale

    CCOONNTTEENNZZIIOONNEE MMOORRTTAALLEE –– LL’’aaggggrreessssiioonnee tteerraappeeuuttiiccaa ddeellllaa ppssiicchhiiaattrriiaa Resoconto e raccomandazioni sull’abuso dei sistemi di contenzionenelle strutture psichiatriche

    PPSSIICCHHIIAATTRRIIAA –– CCoommee rreennddee iill mmoonnddoo sscchhiiaavvoo ddeellllaa ddrrooggaa Resoconto e raccomandazioni sull’aumento dell’uso di psicofarmaci

    RRIIAABBIILLIITTAAZZIIOONNEE OO DDIIPPEENNDDEENNZZAA?? –– II pprrooggrraammmmii ddii rriiaabbiilliittaazziioonneeResoconto e raccomandazioni sul metadone e altri programmi diriabilitazione psichiatrici dalla droga

    DDRROOGGAARREE II BBAAMMBBIINNII –– CCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa ppuuòò ddiissttrruuggggeerree uunnaa vviittaa Resoconto e raccomandazioni sulle false diagnosi psichiatriche e lasomministrazione forzata di psicofarmaci ai bambini

    DDAANNNNEEGGGGIIAARREE II GGIIOOVVAANNIICCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa ppuuòò ddiissttrruuggggeerree llaa mmeennttee Resoconto e raccomandazioni sui pareri, valutazioni e programmipsichiatrici nelle scuole

    IILL ““TTRRAATTTTAAMMEENNTTOO”” FFOORRZZAATTOO –– MMeettooddii ddii ccoonntteennzziioonnee ppssiicchhiiaattrriiccii Resoconto e raccomandazioni sul fallimento dei programmi di salute mentale

    LLAA DDIISSTTRRUUZZIIOONNEE DDEELLLLAA CCRREEAATTIIVVIITTÀÀCCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa ppuuòò ddiissttrruuggggeerree ggllii aarrttiissttii Resoconto e raccomandazioni sull’impatto negativo che la psichiatria hasugli artisti e la società

    DDIISSSSAACCRRAARREE IILL SSAACCRROO –– PPssiicchhiiaattrriiaa ee rreelliiggiioonnee Resoconto e raccomandazioni sull’influenza negative che la psichiatriaha sul sentimento religioso

    LL’’EERROOSSIIOONNEE DDEELLLLAA GGIIUUSSTTIIZZIIAA CCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa hhaa iinnfflluueennzzaattoo llaa lleeggggeeResoconto e raccomandazioni sull’influenza psichiatrica e psicologicanei tribunali e nel sistema carcerario

    AABBUUSSII SSUUGGLLII AANNZZIIAANNII –– CCuurraa oo ttrraaddiimmeennttoo?? Resoconto e raccomandazioni sui trattamenti psichiatrici destinati agli anziani

    CCRREEAARREE IILL TTEERRRROORREE –– LLaa ffaabbbbrriiccaa ddeell ccaaooss ssoocciiaallee Resoconto e raccomandazioni sull’uso di strumenti psichiatrici nel terrorismo internazionale

    CCRREEAARREE IILL RRAAZZZZIISSMMOO –– IIll ttrraaddiimmeennttoo ddeellllaa ppssiicchhiiaattrriiaa Resoconto e raccomandazioni sui programmi che istigano all’odio razziale

    CCOOMMIITTAATTOO DDEEII CCIITTTTAADDIINNII PPEERR II DDIIRRIITTTTII UUMMAANNIIUUnn ggrruuppppoo iinntteerrnnaazziioonnaallee ddii ttuutteellaa ddeeii ddiirriittttii uummaannii nneell ccaammppoo ddeellllaa ssaalluuttee mmeennttaallee

    L ’istruzione è parte vitale di qualsiasi iniziativa rivolta e fermareil progressivo declino della società. Il CCDU si assume questaresponsabilità con particolare impegno. Grazie all’ampia diffu-sione del sito internet del CCDU, dei libri, riviste ed altre pubbli-cazioni. Un numero sempre maggiore di pazienti, fami-liari, profes-sionisti, legislatori e infinite altre persone vengono a conoscenza dimolti aspetti oscuri e nascosti relativi alla psichiatria. Tutto questo è

    qualcosa d’efficace che può essere fatto e viene fatto. Le pubbli-cazioni del CCDU, disponibili in 15 lingue, trattano vari argomentitra i quali: razzismo, istruzione, violenza sessuale, giustizia, riabili-tazione dalla droga, morale, anziani, religione e in molte altre aree espiegano qual è il ruolo di alcune correnti psichiatriche in talifenomeni.

    La lista delle pubblicazioni include:

    Comitato dei Cittadini per i Diritti UmaniAUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA DEL PUBBLICO

    ATTENZIONE: Nessuno deve interrompere l’assunzione di psicofarmaci senza ilconsiglio o l’assistenza di un medico competente.

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  • INDICEIntroduzione: Psichiatria: la mancanza di scientificità ...................... 2

    Capitolo Uno: La somministrazione di psicofarmaci ai bambini ...................... 5

    Capitolo Due: La classificazione psichiatrica ............................................ 11

    Capitolo Tre: Maltrattamenti nelle istituzioni .............................................. 15

    Capitolo Quattro: Gli effetti dei “trattamenti”.................................... 21

    Capitolo Cinque: Soluzioni migliori .................................. 29

    Raccomandazioni .................................. 31

    Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Internazionale .................. 32

    LA CRISI DELLAsalute mentale

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  • Quanta attenzione si dovrebbe prestare a rapporti secondo i quali al giorno d’oggi una persona su quattro nelmondo è colpita da malattie mentali?Secondo la psichiatria, la fonte di

    questi preoccuanti rapporti, lamalattia mentale minaccia di diffondersi a macchiad’olio e il solo modo per arginare questo fenomeno ètramite incisivi, immediati e consistenti aumenti deifinanziamenti per la ricerca e la prevenzione. Ma

    alcuni psichiatri omettono di riferire che gli stessistrumenti diagnostici usati per compilare questi rapporti, il Manuale Diagnostico e Statistico dei DisturbiMentali IV (DSM-IV) e il suo equivalente, la sezionesui disturbi mentali della Classificazione Internazionaledelle Malattie (ICD-10), sono aspramente criticati a causa della loro mancanza d’autorevolezza, scien-tificità e dell’enfasi quasi totale che mettono sullesoluzioni che propongono: i trattamenti a base di far-maci psicotropi.

    I professori Herb Kutchins della CaliforniaState University e Stuart A. Kirk della Università di New York, autori di molti testi che descri-vono le lacune del DSM, avvertono: “Ci sono davvero molte menzogne nel DSM ed un forte bisogno da parte degli autori di credere che i lorosogni di supremazia scientifica e utilità si stiano avverando”.1

    “L’amara medicina” è che il DSM “ha tentatosenza riuscirci di far rientrare in ambito medico moltedelle difficoltà dell’uomo”.

    Il professor Edward Shorter, autore di A History

    of Psychiatry, afferma: “Invece di addentrarsi nell’av-venturoso e nuovo mondo della scienza, la psichia-tria, basata sul DSM-IV, sembra si stia in qualchemodo addentrando in un deserto.2

    Questa pubblicazione e le raccomandazioni checontiene, sono state scritte per aiutare chi ha laresponsabilità di decidere sui finanziamenti e sui pro-grammi di salute mentale, come legislatori e funzio-nari preposti a proteggere la salute, il benessere e lasicurezza dei cittadini.

    Sempre più psichiatri si affidano al DSM, per dia-gnosticare malattie numericamente in crescendo e perognuna delle quali è possibile prescrivere un esattofarmaco. Le conseguenze di questo modo di operaresono illustrate nelle seguenti sconcertanti statistiche:

    ❚ A livello mondiale, a circa diciassette milioni distudenti sono stati diagnosticati disturbi mentali esono stati loro prescritti trattamenti a base di stimo-lanti simili alla cocaina e potenti antidepressivi.

    ❚ L’uso di psicofarmaci è in aumento in tutto ilmondo; solo nel 2002 sono state fatte oltre 100 milio-ni di prescrizioni di antidepressivi per un costo pari a19 miliardi e mezzo di dollari. 3

    ❚ In Francia, in una prescrizione su sette è inclu-so un farmaco psicotropo; circa 1 milione e 800 milapersone fa uso di farmaci psicotropi. 4

    Contemporaneamente, sotto la spinta delle stati-stiche derivate dal DSM, gli stanziamenti per la salutementale sono saliti alle stelle negli ultimi dieci anni.

    ❚ Negli Stati Uniti gli stanziamenti per la salutementale sono saliti dai 33 miliardi di dollari del 1994agli oltre 80 miliardi del 1999.

    INTRODUZIONEPsichiatria: mancanza di scientificità

    ROHIT ADI, MEDICOIl dott. Adi si è laureatoall’American Board of InternalMedicine. Fin dal 1993 halavorato come medico al ProntoSoccorso; ora ricopre la carica diVice Direttore di un centrotraumatologico di IIº livello, checura 72.000 pazienti ogni anno.

    MARY JO PAGEL, MEDICO: La dott.sa Pagel si è laureata incardiologia all’Università del TexasMedical Branch. E’ specializzata inmedicina interna, preventiva e dellavoro e dirige una clinica. E’ anchemembro del comitato medicoconsultivo del Comitato dei Cittadiniper i Diritti Umani.

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  • ❚ I fondi stanziati per la salute mentale inSvizzera sono aumentati da 73 milioni e mezzo didollari nel 1988 a oltre 184 milioni e ottocento miladollari nel 1997.

    ❚ In Germania si spendono ogni anno più di 2miliardi e 600 milioni di dollari per la “salute mentale”.

    ❚ In Francia i costi per la salute mentale sono sali-ti vertiginosamente ed hanno contribuito, con circa 400milioni di dollari, al deficit del Paese nel 1996.5

    Oltre a quello dei costi, molti paesi si ritrovano

    ora con un altro record da affrontare, quello del nettoaumento di episodi di maltrattamenti su minori,divorzi, suicidi, tossicodipendenza, violenza,crimine e malattie sociali; problemi molto concretiper i quali la psichiatria non sa né stabilire unacausa, né trovare una soluzione. Si potrebbe quindiaffermare che un taglio dei fondi attualmentestanziati per programmi psichiatrici non causerebbeun peggioramento nel campo della salute mentale.Riducendo gli stanziamenti per le pratiche dannosedella psichiatria, saremmo in grado di osservare unmiglioramento.

    Le prove fin qui evidenziate sono state ricavateda medici, avvocati, giudici, psichiatri, familiari edaltri attivisti nel campo della salute mentale o inambiti affini. Questi esperti concordano nel ritenereche le iniziative psichiatriche basate sul DSM qualiad esempio l’ampliamento della legislazione sull’in-capacità di intendere e volere e lo sviluppo dei cosid-detti piani comunitari per la salute mentale, sonodeleteri per società in termini sia umani che economici. La stessa cosa vale per i programmi di

    monitoraggio dei disturbi mentali dei giovani nellescuole.

    La pretesa secondo cui soltanto un incremento deifinanziamenti curerebbe i problemi psichiatrici ha persola sua aura di “verità”. Altri campi di conoscenza chehanno basi scientifiche devono continuamente fornireprove empiriche a conferma della validità delle loroteorie. Quando i Centri per il Controllo delle Malattiericevono fondi per combattere una pericolosa malattia, ilfinanziamento produce la scoperta di una causa

    biologica e lo sviluppo della conseguente cura. Esistonotest biologici per determinare la presenza o meno didisturbi corporei. Sebbene possa esser vero che lepersone soffrono di disturbi mentali, la psichiatria nonpossiede alcun test oggettivo e fisico per confermarel’esistenza di alcuna malattia mentale. Le diagnosi sonopuramente soggettive.

    Le molteplici e cruciali sfide esistenti nellasocietà odierna riflettono l’estremo bisogno di ren-dere gli individui più forti tramite l’uso di soluzioni,alternative a quelle proposte dalla psichiatria, chesiano più umane, funzionali e praticabili. Vi invitiamoad esaminare le informazioni e alternative offerte inquesta pubblicazione, affinché possiate trarre levostre conclusioni sullo stato della salute mentale esull’efficienza della psichiatria, o sulle sue carenze,al fine di contribuire ad elaborare una soluzione.

    Dott. Rohit Adi Dott.sa Mary Jo Pagel

    Dott. Tony P. Urbanek Dott. Julian Whitaker

    JULIAN WHITAKER, MEDICOIl dott. Julian Whitaker è il fonda-tore del Whitaker Wellness Center,in California ed è uno stimatoconferenziere. Il dott. Whitaker èl’autore di 8 libri, tra i qualiReversing Heart Disease eReversing Diabetes; è anche diret-tore di una rivista medica moltodiffusa, Health and Healing.

    ANTHONY P. URBANEK, MEDICO Il dott. Anthony P. Urbanek è chirurgoestetico ed è anche stato membro delNational Institute of Health. Il suo cur-riculum medico include la fondazionedi centri medici, tra i quali il TrelawneyOutreach Project, che con l’aiuto delgoverno della Giamaica può prestareassistenza a 50.000 giamaicani. Orasvolge la sua attività a Nashville.

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  • A più di sei milioni di bambini america-ni sono prescritti di routine psicofarma-ci per il “disturbo” dell’apprendimentoe comportamento chiamato “Disturboda Deficit di Attenzione e Iperattività”,meglio conosciuto come ADHD.

    Oltre 1 milione e mezzo di bambinistanno assumendo antidepressivi chepossono spingere a suicidio e compor-tamenti violenti.

    In Australia la percentuale di prescrizio-ni di stimolanti ai bambini è aumentatadi 34 volte negli ultimi venti anni, men-tre in Inghilterra, tra il 1992 e il 2000,del 9.200%.6

    In Spagna, il consumo di metilfenidato(principio attivo del Ritalin) è cresciutodel 363% tra il 1991 e il 2000, mentrein Messico le vendite del metilfenidatosono aumentate dell’800% tra il 1993e il 2001.

    La DEA (Drug EnforcementAdministration) ha reso noto che glieffetti di droghe come la cocaina e leanfetamine sono simili a quelli provocatidal metilfenidato ... in poche parole,producono effetti quasi identici”.7

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    FATTI IMPORTANTI

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  • CAPITOLO UNOLa somministrazione di psicofarmaci ai bambini

    C A P I T O L O U N OL a s o m m i n i s t r a z i o n e d i p s i c o f a r m a c i a i b a m b i n i

    5

    Ai bambini sono prescritti troppi psicofarmaci? I dati delle pagine pre-cedenti, rivelano una crescita dellestatistiche di bambini sottoposti a trattamenti farmacologici per

    disturbi mentali. Oltre ai sei milioni di bambini americani regolar-

    mente trattati con psicofarmaci per il cosiddettoDisturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività, a 2 milioni di bambini sono somministrati farmaci antidepressivied antipsicotici.

    Si può osservare chequeste cifre vanno dipari passo con l’aumentodei disturbi mentalielencati nella quarta edizione del ManualeDiagnostico e Statistico deiDisturbi Mentali (DSM-IV) dell’AssociazionePsichiatrica Americana(APA) e dalla sezione suidisturbi mentali nellaClassificazione Internazi-onale dei Disturbi (ICD).(Vedi il Capitolo due perulteriori informazioni in merito al DSM e ICD.)

    Nel 1952, la prima edizione del DSM contenevasoltanto tre “disturbi”dell’infanzia. Nel 1980, idisturbi sono aumentati di dieci volte. Oggi, anche aibambini di pochi anni sono diagnosticate malattiementali, il che porta ad un considerevole aumentonegli ultimi 15 anni, del consumo di psicofarmaci daparte di bambini in tenera età.

    RISPOSTE DA PARTE DELLA COMUNITA’ E DEL GOVERNO

    Nel 2004 negli Stati Uniti, sette Stati hannoapprovato leggi che proibiscono alle scuole di usare laminaccia d’espulsione nei confronti dei genitori cherifiutano di sottoporre i propri figli a trattamenti conpsicofarmaci. Una madre di New York, PatriciaWeathers ha condotto una battaglia personale perpreservare questo fondamentale diritto dei genitori.Dopo che alcuni psicologi e psichiatri della scuola

    avevano diagnosticato alfiglio di 8 anni l’ADHD el’avevano costretta a fargliprendere psicofarmaci, lecondizioni fisiche e men-tali del bambino eranopeggiorate notevolmente.

    Rendendosi conto cheil problema era iniziatodopo l’assunzione degli psi-cofarmaci, la signoraWeathers cominciò gradual-mente a sospenderne lasomministrazione al figlio.Gli esami medici, ai quali ilragazzo fu sottoposto inseguito, dimostrarono che

    soffriva di alcune forme di allergia e di un’anemia. Adessosuo figlio non prende più psicofarmaci e sta meglio.8

    Nel 1987, l’ADHD è stata creata letteralmentetramite votazione dai membri dell’AssociazionePsichiatrica Americana (APA). Il parlare in classe,l’essere distratto, l’essere nervoso o il perdere le mati-te sono classificati come sintomi di “ADHD” e quin-di curati con farmaci.

    “I legislatori e il pubblico in

    generale non dovrebbero essere

    ingannati. I comportamenti non

    possono essere malattie”. – Jeffrey A. Schaler,

    professore aggiunto di psicologia,Chestnut Hill College, Philadelphia, 1998

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  • C A P I T O L O U N OL a s o m m i n i s t r a z i o n e d i p s i c o f a r m a c i a i

    b a m b i n i

    6

    Il professor William Carey, uno stimato pediatra delChildren’s Hospital di Filadelfia, afferma: “L’attuale for-mulazione dell’ADHD, diagnosticata in base ad alcunicriteri e quando sono presenti un certo numero di com-portamenti difficili, trascura il fatto che, probabilmente,questi comportamenti sono di solito normali”.9

    Lo psicologo Bob Jacobs, mette in guardia sul fatto chegli psichiatri e le case farmaceutiche hanno tramutato indisturbi i problemi comportamentali dei bambini.“Nessuno ha mai fornito alcuna prova dell’esistenza di unacondizione chiamata ADHD, esiste solo l’affermazione chetutti questi bambini sono iperattivi, che tutti questi bambi-ni non prestano attenzione e, quindi, sono affetti da unamalattia”. 10 Nel 1998 il National Institutes of Health degliStati Uniti concluse: “ La nostra conoscenza sulla causa o lecause dell’ADHD resta per la maggior parte ipotetica”.

    Nel 2002 in Olanda, la Commissione sulla Pubblicitàha ordinato al “Brain Institute” di interrompere la pub-blicità ingannevole che descriveva l’ADHD come undisturbo neurobiologico o genetico, perché non esistevanoprove scientifiche a sostegno di questa tesi.

    L’APA ha affermato che: “...non esistono test di labo-ratorio per diagnosticare l’ADHD”.11

    Condividendo la presa di posizione degli autori diquesta pubblicazione e di un crescente movimento inter-nazionale di professionisti, il medico israeliano LouriaShulamit, si è dichiarata contraria alla somministrazionedi psicofarmaci ai bambini per risolvere i problemi emo-tivi. “Non abbiamo bisogno di drogare gli studenti.Dovremmo incanalare i nostri sforzi per trovare le cause.Alcune potrebbero essere problemi di salute, come intol-

    leranze alimentari o carenze vitaminiche, altre potrebbe-ro essere problemi di apprendimento. È nostra responsa-bilità, in quanto medici, trovare le vere cause invece chedrogare i bambini con psicofarmaci”.

    Il rischio dei farmaci psicotropi “Il Ritalin mi ha buttato giù come e più di qualsiasi

    altra sostanza da me usata negli anni ‘60 e ‘70, tra cuieroina, cocaina, LSD, ... l’intera galleria degli orrori... miprovocava un’ondata d’euforia. E’ una specie di coca peri poveri, ma i suoi effetti collaterali sono devastanti.Diventi paranoico persino più velocemente che con lacoca .... Pensi che gli amici ti vogliano consegnare allapolizia, che i poliziotti stiano per fare irruzione in casatua, di essere in overdose e che il cuore ti stia per schiz-zare dal petto. Io ero così dipendente da quei pochisecondi d’euforia che ero comunque disposto a soppor-tare le ore di pazzia, dolore e aggressività”.

    Gli psicofarmaci sono oggi promossi ampiamentecome rimedi sicuri ed efficaci anche per i bambini, mamolti governi li classificano come sostanze cheprovocano dipendenza, alla stregua di morfina, oppio ecocaina. Nel 1971, gli stimolanti prescritti per l’ADHDerano già stati inclusi nella Tabella II delle SostanzePsicotrope della Convenzione delle Nazioni Unite, inquanto “pericolose per la salute pubblica, di scarsovalore terapeutico e ad alto potenziale di dipendenza”. 12

    In uno studio specialistico redatto dell’ente americanoDrug Enforcement Administration (DEA), si legge:“All’uso prolungato di metilfenidato (Ritalin) sono stati associati episodi psicotici, illusioni paranoiche,

    Molti farmaci psicotropi prescritti ai bambini vengono

    classificati come sostanze illegali e causano dipendenza

    alla stregua di morfina, oppio e cocaina.

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  • Nonostante alcune correnti psichiatriche conti-nuino a sostenere che gli psicofarmaci sonosicuri ed efficaci sui bambini, molti genitorisanno, per esperienza, che questo è falso.

    Shaina Dunkle 1991-2001

    Shaina era l’orgogliodi sua madre, Vicky. Erauna bambina piena d’ini-ziativa, amava la danzaclassica, era una scout,andava a lezione di piano egiocava a softball. Nel1999, quando Shaina erain seconda elementare, gli

    insegnanti le dissero che era “troppo attiva” e che“parlava troppo”. Uno psichiatra le diagnosticòl’ADHD e le prescrisse uno psicofarmaco. Il 26 febbraio2001, mentre era nell’ufficio del medico, Shaina ebbeun attacco cardiaco e morì poco dopo tra le bracciadella madre. La signora Dunkle ricorda: “Shaina miguardò negli occhi mentre la vita l’abbandonava e ionon potevo fare niente per salvarla. Sono passati dueanni ed ancora oggi rivivo il ricordo di quei pochiminuti. Credetemi, è un incubo che nessun genitoredovrebbe mai provare”. L’autopsia rivelò che la causadel decesso era l’alto livello tossico dell’anfetamina cheassumeva.

    Matthew Smith 1986-2000

    A 7 anni, a MatthewSmith fu diagnosticatal’ADHD. Ai genitori fudetto che era necessarioche lui prendesse uno sti-molante. Se si fossero rifiu-tati, avrebbero potutoessere accusati di trascura-re i bisogni educativi ed

    emotivi del loro ragazzo. “Mia moglie ed io avevamopaura di perdere l’affidamento di nostro figlio”, ha rac-contato il padre, Lawrence. Il 21 marzo 2000,Matthew, allora quattordicenne, morì per un attaccocardiaco mentre giocava sullo skateboard. Il medicolegale stabilì che la causa del decesso era l’uso prolun-gato dello psicofarmaco prescritto per l’ADHD.Lawrence Smith oggi dice: “Non posso più tornare

    indietro e cambiare le cose. Prego solo Dio, che la miastoria tocchi il cuore e le menti di molte famiglie, cosìche, in qualsiasi momento, siano in grado di prendereuna decisione ragionata”.

    Samuel Grossman1973-1986

    Nel 1986, il tredi-cenne Samuel Grossmanmorì dopo che gli erastato prescritto uno sti-molante per curare “l’i-perattività”. L’autopsiarivelò che il suo cuoreera ingrossato, a causadell’uso dello stimolan-

    te. La madre del ragazzo affermò che “somministrarequesto farmaco ad un bambino è come giocare alla roulette russa. Nessuno è in grado di prevedere se morirà o se avrà danni cerebrali. Io ho giocato ed ho perso”.

    Stephanie Hall 1984-1996

    Stephanie Hall fre-quentava la prima ele-mentare nello statodell’Ohio. Era una bam-bina timida che amava ilibri e la scuola. Dopoche l’insegnante avevariferito che Stephanieaveva difficoltà “nell’ese-

    guire un compito”, un medico le diagnosticò ilDisturbo da Deficit dell’Attenzione e le prescrisse unostimolante. Nei successivi cinque anni Stephanielamentò dolori allo stomaco e nausea. Aveva cambia-menti d’umore ed un comportamento stravagante. Il 5gennaio del 1996, ad 11 anni, Stephanie morì nelsonno per insufficienza cardiaca. La signora Hall ricor-da le ultime parole che scambiò con la figlia: “Sono lenove, Stephanie, vai a nanna”. Lei mi rispose:“D’accordo, mammina, ti voglio bene”. Quando ilmattino successivo il padre andò a svegliarla,Stephanie non rispose. “Chiamammo l’ambulanza e lapolizia... Stephanie era così fredda. Continuo a ripeter-mi: “Lei doveva seppellire me, non io lei...”.

    CASI DOCUMENTATI Morti di bambini

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  • allucinazioni e comportamenti anomali, simili alla tossi-cità delle anfetamine. Sono state riportate gravi conse-guenze fisiche, e la possibilità di morte”.13

    Anche quando non se ne abusa, gli effetti collateralidel Ritalin includono cambiamenti di pressione sanguigna,angina (disfunzione cardiaca), perdita di peso e psicositossica e, durante la fase di astinenza, il rischio di suicidio.14

    Alcuni studi rivelano anche che questi stimolanti nonmigliorano affatto le prestazioni scolastiche.15

    Il giornalista Lou Dobbs racconta che, mentre ilgoverno federale degli Stati Uniti spende ogni mese circa1 miliardo di dollari per combattere le droghe illegali,sono state fatte più di unmilione di prescrizioni diun nuovo farmaco per lacura dell’ADHD nei suoiprimi 6 mesi di distribu-zione sul mercato.16

    Negli Stati Unitiquasi 3 milioni di adole-scenti, di età compresa trai 12 e i 17 anni, abusano dipsicofarmaci ad elevatotasso di dipendenza, qualiantidolorifici, tranquillan-ti e sedativi.

    In Giappone molte persone dipendenti da metilfeni-dato, chiamati anche “Ritalers”, scrivono su Internet rac-contando della loro esperienza e del modo migliore diusare lo stimolante.17

    Robert Whitaker, scrittore scientifico e autore di Madin America afferma che: “Dopo anni di crescente uso difarmaci psicotropi ci troviamo ad affrontare una crisidella salute mentale, un’epidemia di malattie mentali trai bambini e, nonostante l’incremento dei trattamenti, nonsi riscontrano miglioramenti”.18

    “E’ un grosso giro di soldi”, dice Peyton Knight,direttore legislativo dell’American Policy Center: “Piùdiagnosi ci sono ogni anno, più Ritalin e altri psicofar-maci si riescono a vendere”.19

    ANTIDEPRESSIVI Tra il 1995 e il 1999, l’uso di antidepressivi in ragaz-

    zi dai 7 ai 12 anni negli Stati Uniti è aumentato del 151%

    e del 580% nei bambini sotto i sei anni; alcuni hannocommesso suicidio. Nel 2003 un regolamento medicoinglese ha consigliato ai dottori di non prescrivere gliantidepressivi SSRI (Selective Serotonin ReuptakeInhibitor) ai minori di 18 anni in quanto possibile causadi suicidio.

    Una circolare della FDA del 22 marzo 2004, seguitada altre in Australia, Canada e Europa, stabilì che:“Ansia, agitazione, attacchi di panico, insonnia, irritabi-lità, ostilità, impulsività, acatisia (grave condizione diirrequietezza), ipomania, mania, incubi e comportamentiviolenti, sono stati riscontrati in pazienti adulti e pedia-

    trici (sia psichiatrici chenon) trattati con antide-pressivi SSRI”.20 Furonoriportati strani comporta-menti.21 Anche le agenzieaustraliana, canadese ed europea pubblicaronod e g l i a v v e r t i m e n t i .Nell’ottobre 2004, l’FDAha ordinato che venisseposta una grossa “etichet-ta nera” sulle confezioni diSSRI che enfatizzasse ilfatto che quei farmaci pos-

    sono causare il suicidio. L’avvertimento arrivò troppo tardi per Matt

    Miller e Cecily Bostock. Matt si suicidò impiccandosinell’armadio della sua camera, dopo aver preso peruna settimana un antidepressivo SSRI.22 Cecily sipugnalò al petto con un coltello da cucina due setti-mane dopo aver cominciato a prendere un antidepres-sivo.23 “Morire in questo modo così violento ed inusuale senza fare rumore... [il medicinale] deve averla portata oltre il limite”, ha commentato Sara, lamadre di Cecily.

    Gli avvisi “a cornice nera” [sulle confezioni] non fermeranno le morti dei bambini; questi ed altri psicofarmaci ne stanno uccidendo altri o li stanno trasformando in tossicodipendenti. Il lorofuturo sarà salvaguardato solo abolendo le infondatediagnosi di “disturbi mentali” e le pericolose droghepsicotrope.

    C A P I T O L O U N OL a s o m m i n i s t r a z i o n e d i p s i c o f a r m a c i a i b a m b i n i

    8

    Gli stimolanti prescritti per l’ADHD... sono di scarso valore terapeutico e ad altopotenziale di dipendenza.

    – Tabella II delle Sostanze Psicotrope dellaConvenzione delle Nazioni Unite

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  • Gli atti di violenza immotivati sono devastanti eagghiaccianti e lo sono ancora di più se compiuti dabambini e adolescenti. Ci si chiede: “Com’è possibileche questo accada?

    I pericoli insiti negli psicofarmaci e nei programmi sco-lastici a sfondo psicologico richiedono un attento esame.

    ❚ Sette sparatorie su dodici, avvenute in alcune scuoleamericane, sono state commesse da adolescenti che usavanopsicofarmaci che, risaputamente, innescano un comporta-mento violento e suicida.

    ❚ Almeno cinque adolescenti responsabili di massacriin alcune scuole americane, frequentavano programmi psi-cologici per la correzione del comportamento come “lagestione della collera” e “l’educazione alla morte”. Il pro-gramma di “gestione della collera” dovrebbe servire a met-tere sotto controllo il comportamento aggressivo o violento.Non esiste alcuna prova del fatto che tale programma abbiamai prodotto un qualche risultato.

    ❚ Per decenni, scuole di varie parti del mondo, hannoinsegnato “l’educazione alla morte”, un esperimento psico-logico in cui i bambini vengono fatti discutere del suicidio,di che cosa vorrebbero fosse messo nella loro bara e di qualeepitaffio vorrebbero fosse scritto per loro. Lo scopo di taleesperimento è “far si che i bambini si sentano a proprio agiosul soggetto della morte.”

    ❚ Eric Harris e Dylan Klebold studenti della ColombineHigh School, in Colorado e primi esempi di fallimento, sta-vano seguendo i programmi psicologici di “gestione dellacollera” e della “educazione alla morte” per ordine del tri-bunale. Harris assumeva anche un antidepressivo che indu-ce alla violenza. Come parte del programma, Harris dovetteideare, immaginandola, la propria morte. Più tardi eglisognò di lui e Klebold che facevano irruzione in un centrocommerciale sparando all’impazzata. Dopo aver raccontatola trama del sogno alla sua insegnante, Harris e Klebol attua-rono quel sogno, uccidendo 12 studenti ed un’insegnante eferendo altre 23 persone.

    ❚ Nel febbraio 2004, il quindicenne tedesco Andreas,sparò al suo patrigno e lo uccise. Per anni era stato in curapsichiatrica e prendeva farmaci psicotropi.25

    ❚ Il 17 maggio 2004, il diciannovenne Ryan Furloughdel Maryland è stato condannato in primo grado per l’omi-cidio, avvenuto nel 2001, di un suo compagno di scuola.Ryan prendeva diversi antidepressivi.

    ❚ In Giappone un quattordicenne decapitò un suoamico undicenne, mentre un altro adolescente pugnalò amorte un anziano perché voleva sperimentare cosa si pro-vasse ad uccidere qualcuno.26

    Drammatici aumenti di episodi di violenza nelle scuolesi sono anche verificati in Canada, Israele e Francia.27

    La combinazione di programmi psicologici sui “valori”e di psicofarmaci che inducono alla violenza è paragonabilead una miccia accesa collegata ad un esplosivo.

    Dietro la violenza nelle scuole degli USA, come lasparatoria a Columbine nel 1999, c’erano psicofarmaci e programmi psicologici

    LA VIOLENZA NELLE SCUOLEUna visione critica

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  • Lo psichiatra di Houston TheodorePearlman afferma che: “Nel DSM-IV cisono troppe diagnosi non suffragate dariscontri oggettivi o test biologici”.

    Il professore di medicina ad HarvardJoseph Glenmullen, afferma che:”L’attualeDSM è un insieme di diagnosi: un menùdi sintomi superficiali e affrettati ...Qualsiasi tentativo di aiutare i pazienti acomprendere se stessi e determinare uncambiamento è vanificato dalla fretta didiagnosticare e trattare tali pazienti”.

    Nonostante la mancanza di basi scientifiche, il DSM e l’ICD sono proposticome strumenti diagnostici, non solo pertrattamenti individuali, ma anche incause di affidamento, casi di inabilita-zione, per perizie legali, nel campo dell’educazione e in molti altri casi.

    Quando i legislatori americani “pensanoalla salute mentale, pensano alla schizo-frenia”, ha detto Karen Ignagni,Presidente della American Association ofHealth Plans. “Non penso siano consape-voli delle affermazioni di carattere generalee dei termini usati ... il che potrebbeaumentare i costi per condizioni nonavvalorate dalla ricerca scientifica”.

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    FATTI IMPORTANTI

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  • Alcuni psichiatri pubblicizzano l’esisten-za di un’epidemia mondiale di disturbimentali, sollecitando lo stanziamentod’ingenti finanziamenti come unicasoluzione. Ma prima di investire altri

    milioni di dollari sarebbe opportuno chiederci: sappia-mo abbastanza di questa “crisi”? Per rispondere, ènecessario capire qualcosa di più sulla psichiatria e ilsuo Manuale Diagnostico e Statistico per i DisturbiMentali (DSM).

    Il dott. Thomas Dorman,internista, membro delCollegio Reale dei Medicidel Regno Unito e delCollegio Reale dei Medicidel Canada, ha scritto nel2002: “In breve, la creazio-ne di categorie di ‘disturbi’psichiatrici, l’asserzionedella loro esistenza solo inbase ad una votazione el’attribuzione ad esse dicodici diagnostici, non èaltro che una copertura chefornisce alla psichiatria un’aura di pseudo-scientificità. I promotori di tali idee, ovviamente, attingono dai fondipubblici”.28

    Nel 1995, lo psicologo Jeffrey A. Schaler ha affer-mato: “Il concetto di validità scientifica, sebbene nonrappresenti un’azione, è correlato al concetto di frode.La validità si riferisce alla misura in cui qualcosa rap-presenta o misura ciò che dichiara di rappresentare omisurare. Quando i mezzi diagnostici non rappresenta-no ciò che si prefiggono di rappresentare, possiamoaffermare che tali mezzi mancano di validità. Se una

    transazione o un affare commerciale si basassero su unasimile mancanza di validità, diremmo che tale mancanza di validità costituisce una frode. Il Manuale Diagnostico e Statistico (DSM-IV) pubblicatodall’American Psychiatric Association... è noto per lasua bassa validità scientifica”. 29

    Vista la perdita di credibilità del DSM, i governidovrebbero essere informati del fatto che non possonofare affidamento sulle statistiche teorizzate dal DSM oICD per prendere decisioni sugli stanziamenti per la

    salute mentale. I fondisono stanziati per un’ipo-tetica “crisi della salutementale”, fabbricata dallapsichiatria su ipotetichemalattie mentali.

    Ciò va a discapito delfinanziamento di pro-grammi funzionali, chepotrebbero risolvere i veriproblemi sociali che la psichiatria ha fallito dirisolvere.

    Basi non scientifiche delle diagnosi dei disturbi mentali

    Mentre le basi scientifiche della medicina sono veri-ficabili, la mancanza di un approccio sistematico allasalute mentale da parte di alcuni psichiatri e la mancan-za di risultati appurabili, hanno ampiamente contribui-to al declino della sua reputazione, sia nell’ambito delleprofessioni scientifiche, che nell’opinione pubblica.

    Nel 1948 la pubblicazione della sesta edizione dellaClassificazione delle Sindromi e dei Disturbi Psichici eComportamentali (ICD) , dell’OMS che per la prima volta

    “Il modo per vendere psicofarmaci è vendere la malattia mentale”.

    – Carl Elliot, bioetico dell’Università del Minnesota

    C A P I T O L O D U EL a c l a s s i f i c a z i o n e p s i c h i a t r i c a

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    CAPITOLO DUELa classificazione

    psichiatrica

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  • includeva disturbi psichiatrici classificati come malat-tie, e quella del Manuale Diagnostico e Statistico per iDisturbi Mentali (DSM) negli Stati Uniti nel 1952, rap-presentarono i primi passi della psichiatria verso unsistema di diagnosi. Era un tentativo di emulare e otte-nere consensi dalla medicina, che nel corso dei secoli siera guadagnata la reputazione di saper risolvere disagi fisici.

    I “disturbi mentali” sono stabiliti con una votazio-ne dai membri del comitato dell’APA. Uno psicologoche ha partecipato ad una riunione sul DSM, ha com-mentato: “Sono rimasto sbalordito del basso livello di

    impegno intellettuale. Le diagnosi erano stabilite pervoto di maggioranza, più o meno nello stesso modo incui un gruppo di amici sceglierebbe dove andare a man-giare. Uno ha voglia di andare in un ristorante cinese,un altro in un ristorante italiano e allora si decide diandare tutti in pizzeria. Poi tutti i dati sono inseriti in uncomputer. Potrà anche essere considerata ingenuità daparte nostra, ma noi pensavamo che ci fosse perlomenoun tentativo di esaminare le cose da un punto di vistascientifico”.30

    La professoressa Margaret Hagen, docente di psi-cologia all’Università di Boston, liquida il DSM in modosommario: “Viste le sue comiche procedure ‘empiriche’per individuare nuovi disturbi, con tanto di elenchi disintomi ad essi associati, come fa l’AssociazionePsichiatrica Americana a pretendere che il suo manualediagnostico abbia un fondamento scientifico basatosulla ricerca? Questo non è altro che scienza per decre-to. Affermano che è scienza, quindi lo deve essere!”.31

    In assenza di evidenza oggettiva e scientifica, glipsichiatri che si affidano al DSM, hanno decretato leseguenti come malattie mentali:

    ❚ Disturbo dell’espressione e della ricezione del linguaggio

    ❚ Disturbo della fonazione ❚ Disturbo da Intossicazione/astinenza da caffeina ❚ Disturbo della condotta ❚ Disturbo del calcolo ❚ Disturbo da uso o dipendenza da nicotina ❚ Disturbo del non attenersi alle prescrizioni❚ Disturbo da ansietà per separazione ❚ Disturbo oppositivo provocatorio ❚ Fase di problemi del vivere ❚ Abuso sessuale del bambino Nel libro A Dose of Sanity il defunto neuropsichiatra

    Sydney Walker III, scriveva sui pericoli del DSM: “Èimportante ricordare ... che un certo numero di psichiatriche fanno affidamento sul DSM, hanno, in buona misura,abbandonato la scienza della diagnostica differenziata, equindi considerano ‘incurabile’ la maggioranza dellemalattie psichiatriche, il che li lascia con due sole armi:psicoterapia e psicofarmaci. Proprio come i dottori di unavolta, che, per qualunque malattia prescrivevano salassi,anche loro hanno poco più da offrire”.

    Il DSM elenca 374disturbi, rispetto ai

    253 dell’edizione precedente ed ai 112

    della prima edizionedel 1952.

    1952 1968 1980 1987 1994

    DSM IIIR253

    DSM IV374

    DSM I112

    DSM II163

    DSM III224200

    100

    0

    NUMERO DI DISTURBI MENTALI ELENCATINEL “DSM” DALLA SUA PRIMA EDIZIONE

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  • “Non abbiamo ancora provené della causa né della fisiolo-gia di alcuna diagnosi psichia-trica. Ogni volta che si eraipotizzato uno squilibrio, suc-cessivamente ciò si è dimostratoessere falso”.– Joseph Glenmullen, Università di Harvard e autoredi Prozac Backlash, 2001

    Buona parte dellein formaz ion i su idisturbi mentali for-nite da alcuni psichiatri oda gruppi sovvenzionatida case farmaceutiche,fanno per la maggior parteriferimento a condizioni deltipo: “condizione di origineneurobiologica” o “distur-bo cerebrale curabile”.

    Molti medici concor-dano che, affinché esista undisturbo, ci deve essereun’anomalia fisica tangibilee oggettiva, accertabile tra-mite esami, come l’analisidel sangue e delle urine, iraggi X, la TAC e la bio-psia. E’ opinione di moltimedici che non esistanoprove scientifiche chel’ADHD sia un “disturbod’origine cerebrale” o cheuno squilibro biochimicodel cervello sia la causa didisturbi mentali.

    ❚ Il dott. FredBaughman Jr., neuropediatra, afferma che: “Sostenereche l’ADHD sia una ‘malattia’ o che abbia carattere ‘neurobiologico’ la rende così “reale e terribile al punto che i genitori che osano dubitarne o che non ne permettono il trattamento, tendono ad essere considerati negligenti e non degni della tutela dei loro figli”. Aggiunge inoltre: “Questa è una degenerazio-ne della scienza e della medicina ed è una menzogna”.32

    ❚ Ty C. Colbert, uno psicologo ha detto: “I biopsichiatri hanno creato il mito che gli ‘stupefacenti’correggono gli squilibri biochimici. Ma tale assunto èinfondato, in quanto non è mai stato provato in primoluogo che uno squilibrio biochimico sia alla base dellamalattia mentale”.33

    ❚ Nel libro Blamingthe Brain, pubblicato nel1998, il biopsicologo ElliotS. Valenstein scrive chemolti sostengono lo squili-brio biochimico in quanto“utile per promuoverel’uso di psicofarmaci”.34

    ❚ Nel 2003, lo psicologoaustraliano Philip Owen halanciato un allarme: “Si con-tinua a sostenere che glisquilibri biochimici del cer-vello possono essere risol-ti con i farmaci. Questaaffermazione è falsa. Nonè ancora possibile misura-re gli esatti livelli dei neurotrasmettitori in spe-cifiche sinapsi del cervelloumano. Com’è possibiledunque affermare l’esi-stenza di squilibri biochi-mici?”.35

    ❚ Jonathan Leo, pro-fessore di anatomia allaWestern University ofHealth Sciences, e DavidCohen, professore allaSchool of Social Work alla Florida InternationalUniversity, hanno analizza-to 33 studi sulle scansionicerebrali condotte su sog-getti diagnosticati conADHD. La loro conclusioneè stata che ogni singolocaso presentava unavariante rilevante in quantoi farmaci stimolanti “causa-

    no cambiamenti molto persistenti nel cervello”. Hannoanche analizzato una ricerca, ampiamente promossa daglipsichiatri, fatta nel 2001 dal NIMH, che comprendevaanche soggetti non sottoposti a trattamenti. Tale ricercasosteneva che i bambini affetti da ADHD, ma non in trat-tamento, avevano il cervello molto più piccolo. Il gruppodi bambini usato come paragone, ad ogni modo, era didue anni più vecchio, quindi era naturale che i bambini piùgiovani avessero il cervello più piccolo. 36

    Le asserzioni psichiatriche di “squilibri biochimici” edi “disturbi cerebrali trattabili” sono sempre accompa-gnate da una forte impressione di correttezza e attendi-bilità scientifica, ma non sono nient’altro che semplicisupposizioni.

    PSICOFARMACILo “squilibrio biochimico”

    Dott. Fred Baughman Elliot S. Valenstein

    LA TEORIA DEL CERVELLO: È stata presentata suinnumerevoli riviste popolari: che hanno riversato sulla gentel’ultima teoria di ciò che c’è di sbagliato nel cervello. L’elementomancante, come in tutte le asserzioni dogmatiche dellapsichiatria, è il fatto scientifico. Come il dott. Valenstein spiegò: “Non ci sono test disponibili che accertino la condizionechimica del cervello di una persona viva”.

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  • Dopo più di 6 miliardi di dollaripagati dai contribuenti, lo psi-chiatra Rex Cowdry, direttoredell’Istituto Nazionale per laSalute Mentale (NIMH), hadichiarato: “ Non conosciamo lecause [della malattia mentale].Non abbiamo ancora i metodiper ‘curare’ questa malattia”.

    Nel 2002, la CommissioneEuropea scoprì che nonostantele riforme, il numero dei ricoveriobbligatori era aumentato e chemolti pazienti non erano infor-mati adeguatamente dei lorodiritti.

    I programmi comunitari di salute mentale sono stati un fallimento costoso e colossale,hanno creato senza tetto, tossicodipendenza, crimine, disturbi all’ordine pubblico edisoccupazione.

    I Tribunali della Salute Mentalesostengono che il comporta-mento criminale è causato daun problema psichico e che untrattamento adeguato porteràalla guarigione. Non esistonoprove che convalidino questateoria.

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    FATTI IMPORTANTI

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  • C A P I T O L O T R EM a l t r a t t a m e n t i n e l l e i s t i t u z i o n i

    15

    Ipromotori del trattamento sanitario obbligatoriodicono di proteggere il “diritto della personaal trattamento”, ma un nutrito gruppo ditendenza opposta, fa notare che a causa delloro strapotere, le leggi sul ricovero

    obbligatorio hanno carattere totalitario. Michael McCubbin, medico e ricercatore e

    David Cohen, medico e professore di Servizi Sociali,entrambi dell’Università di Montreal, dichiarano:“Oggi il ‘diritto al trattamento’ è spesso il diritto di ricevere un ricoveroobbligatorio ...”. 37

    George Hoyer, pro-fessore di medicina socialeall’Università di Tromsoein Norvegia ha scritto:“Una volta si pensava chei pazienti affetti da seridisturbi mentali mancas-sero di buonsenso o che laloro competenza venisseindebolita dalla malattia...né l’una né l’altra suppo-sizione erano fondate. 38

    Robert Hayes, exmembro della Commissione Australiana per laRiforma Legislativa, ha dichiarato: “Il fatto cheraramente la malattia mentale sia definita, persinonei testi psichiatrici, fa sì che la fiducia nella psi-chiatria non sempre sia suffragata da risultati ... esenza ... una vera prospettiva di guarigione, il rico-vero obbligatorio potrebbe anche essere coercitivoed arbitrario”.

    La maggior parte delle leggi sul ricoveroobbligatorio si basano sull’idea che una persona

    potrebbe rappresentare un pericolo per sé o pergli altri se non è rinchiusa in una struttura. Nel1979, una task force dell’APA ha invece ammesso,in una deposizione resa davanti alla CorteSuprema degli Stati Uniti, che: “La capacità dellapsichiatria di prevenire la ‘pericolosità’ non è unfatto accertato”.

    Nel 2002, Kimio Moriyama, vice presidentedell’Associazione Psichiatrica Giapponese, haammesso: “In un paziente, il disturbo mentale e la

    tendenza criminalesono due cose essen-zialmente diverse eper la scienza medi-ca è impossibile direse qualcuno abbiaun’elevata probabi-lità di ripetere un cri-mine”.39 Di fatto,citando un esperto,“quando si tratta diprevenire la violen-za, la nostra sfera dicristallo è terribil-mente nebulosa”.40

    A volte si sono verificati casi di persone che,avendo sporto denuncia per un ricoveroobbligatorio subito e non voluto, sono state inseguito obbligate a pagare le spese processuali.Questo è accaduto in America, Austria, Belgio,Francia, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi. 41

    Sarebbe come se a qualcuno, vittima di unrapimento e sequestro, un tribunale ingiungesse,dopo il rilascio, di pagare vitto e alloggio ai suoisequestratori.

    CAPITOLO TREMaltrattamenti nelle istituzioni

    “E’ disonesto pretendere che curare ilmalato mentale con metodi coercitivi gli sia d’aiuto e che l’astenersi da talecoercizione equivalga a ‘negargli la

    terapia’... la storia ci insegna a guardarcidai benefattori che privano della libertà

    coloro che pretendono di aiutare”. – Thomas Szasz, professore emerito di psichiatria

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  • Centri di salute mentale Nel 1955, un’inchiesta della Commissione Riunita

    per la Malattia e la Salute Mentale degli Stati Uniti, dura-ta cinque anni, raccomandò di rimpiazzare le strutturepsichiatriche esistenti sul territorio con centri di salutementale. Secondo Henry A. Foley e Steven S. Sharfstein,due medici ed autori di Madness in Government, gli psi-chiatri vendettero l’idea, ai funzionari in carica, che lacura fosse la norma, non l’eccezione”. Suggerirono lanecessità di raddoppiare entro cinque anni il budget perla salute mentale e di triplicarlo entro dieci.

    L’Europa seguì questo modello circa dieci annipiù tardi quando Olanda, Belgio e Inghilterra fonda-rono centri di salute mentale nella speranza di unamaggiore efficienza e di costi ridotti.42 La dott.saDorine Baudin del Netherlands Institute of MentalHealth and Addiction, in seguito scrisse: “Sembranoessere, al contrario, molto più costosi...”.43 Hanno crea-to, per giunta, persone senza tetto, tossicodipendenza,crimine, problemi di ordine pubblico, disoccupazionee intolleranza nei confronti dei ‘diversi’.44

    In verità, i Centri per la Salute Mentale Comunitaria(CMHC) sono diventati rivenditori legalizzati di drogache forniscono droga non solo ad ex pazienti di ospedalipsichiatrici, ma anche ad individui che non soffrono di“seri problemi mentali”.

    A causa di ciò, come Peter Schrag scrisse nel libroMind Control, già a metà degli anni settanta, eraprescritta, al di fuori degli ospedali, una quantità dineurolettici e antidepressivi tale da tenere 3-4 milioni dipersone “sotto trattamento a tempo pieno”, unaquantità di persone dieci volte superiore a quella che,secondo le affermazioni degli stessi psichiatri, sarebbedovuta essere rinchiusa in una struttura psichiatrica acausa della sua pazzia se non fossero esistiti farmaci percurarla”.

    Dopo un decennio dall’inizio del programma perla salute mentale comunitaria, Ralph Nader ha affer-mato: “... questo programma ricalca il modello delleprecedenti promesse sulla salute mentale, iniziate congrande fervore morale e con false speranze di immi-nenti soluzioni...”.45

    Altre nazioni hanno avuto esperienze simili. InAustralia, nel 1993, Il Commissario Federale per i

    C A P I T O L O T R E M a l t r a t t a m e n t i n e l l e i s t i t u z i o n i

    16

    607%

    6.242%

    Aumento dei costi dei Centri Comunitaridi Salute Mentale (CMHC) e delle cliniche

    ambulatoriali psichiatriche negli USA

    Aumento dell’uso dei Centri Comunitaridi Salute Mentale (CMHC) e delle cliniche

    ambulatoriali psichiatriche

    Aumentodell’uso =

    Aumentodei costi =

    I costi dei Centri Comunitari di SaluteMentale (CMHC) sono aumentati dioltre 100 volte rispetto al numero degliassistiti. I risultati non sono stati propor-zionali al denaro investito: le cliniche sonodiventate poco più che dei rivenditori didroghe legalizzate per i senza tetto.

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    Diritti Umani Brian Burdekin, annunciò che ladeistituzionalizzazione si era rivelata una “truffa”e un fallimento. Nel 1999, anche alcuni funzionaribritannici confermarono il fallimento dei pro-grammi comunitari per la salute mentale.46

    Visti i finanziamenti dei CHMC e delle clini-che psichiatriche private, il budget della psichia-tria negli Stati Uniti è aumentato dai 143 milioni[di dollari] nel 1969 a oltre 9 miliardi [di dollari]nel 1997 – un incremento di fondi del 6.000%,mentre il numero dei pazienti trattati ha subito unincremento di sole 10 volte. I costi stimati oggi-giorno si aggirano attorno agli 11 miliardi [di dollari].

    Tribunali della salu-te mentale

    Morris B. Hoff-man, Giudice Dis-trettuale di Denver,Colorado ha detto:“Non riesco ad imma-ginare niente di piùpericoloso del poteregiudiziario in balia dialcuni psichiatri prontia ‘fare del bene’, piutto-sto che ad applicare lalegge”.47

    Negli Stati Uniti i “tribunali per la salute men-tale” si occupano di casi di reati minori. Invece disanzionare i trasgressori con delle pene o permet-tere loro di prendersi responsabilità delle azionicommesse, questi tribunali li indirizzano ad uncentro di terapia mentale dove sono curati dalla“malattia mentale”.

    Nancy Wolff, medico e direttore del Centroper i Servizi di Salute Mentale e per la Ricercasulla Giustizia Penale, afferma che i tribunali perla salute mentale partono dall’ipotesi che ilcomportamento criminale abbia origine da un“disturbo mentale” e che la terapia porrà fine alcomportamento criminale, ma afferma inoltre che:“... non ci sono prove che dimostrano che la

    malattia mentale è di per sé la causa principale delcomportamento criminale ...Sebbene sia allettantecredere che il trattamento sia uno scudoprotettivo, gran parte delle persone coinvolte neiprogrammi terapeutici comunitari ha continuatoad avere a che fare con la giustizia anche dopo laconclusione del programma ...”.48

    La dott.sa Wolf aggiunge: “Questo tipo distatus speciale per criminali affetti da disturbimentali, attribuisce la responsabilità delcomportamento alla malattia, non all’individuo ecosì facendo, offre all’individuo l’opportunità diusare la malattia per giustificare il proprio

    comportamento”.49

    Il Centro Bazelonper le Leggi sullaSalute Mentale, hasvolto indagini sull’o-perato di 20 tribunaliper la salute mentaleed ha scoperto che“possono funzionareda sistema repressivo,per molti versi inmodo simile al tratta-mento sanitario obbli-gatorio, in quantocostringono l’indivi-

    duo a partecipare alla terapia sotto la minaccia disanzioni da parte del Tribunale. Tuttavia, i servizidisponibili sono soltanto quelli offerti da un siste-ma che ha già fallito di aiutare. Troppe strutturepubbliche per la salute mentale offrono soltantopsicofarmaci o poco più...”.

    In conclusione, esistono chiari segnali che ilsostegno fornito dai governi ai tribunali dellasalute mentale non avrà altro risultato se nonquello di aver contribuito ad aumentare il nume-ro di pazienti costretti a vivere una vita di dipen-denza da farmaci, sia mentale che fisica.

    Solo un valutazione indipendente e critica deiprogrammi psichiatrici rivelerà quanto in realtà igoverni e la società stiano pagando in termini didenaro e degrado sociale.

    In verità, i Centri per la Salute Mentale Comunitaria (CMHC)

    sono diventati rivenditori legalizzati di droga che forniscono droga non

    solo ad ex pazienti di ospedali psichiatrici, ma anche ad individui che

    non soffrono di “seri problemi mentali”.

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    Quale grado di sicurezza ed efficacia offronole strutture psichiatriche per le quali ilgoverno stanzia miliardi di dollari? I casi che seguono illustrano quanto sia rischioso

    affidarsi ad un sistema pseudo-scientifico per stabili-re le cause dei distur-bi mentali, le cui“soluzioni”, non pro-durranno alcun risul-tato:

    ❚ Nel 2001 uninfermiere scoprì cheun uomo di 53 anni,12 ore dopo esserestato sedato a causadel suo comporta-mento ostile e oltrag-gioso, non davasegni di vita. L’uomo,che soffriva di sclerosimultipla (SM), eramorto da molte ore. Ilpersonale dell’ospeda-le, interrogato, riferìche pensava che “SM” significasse StatoMentale.

    ❚ Carl McCloskeyracconta che suofiglio John, di 19anni, fu sodomizzatoin un istituto psichia-trico con un oggettosimile ad un manicodi scopa in modocosì selvaggio che ilsuo intestino fu lacerato e il fegato forato.L’adolescente si ammalò gravemente, cadde incoma e dopo 14 mesi morì.50

    ❚ A 17 anni Kelly Stafford entrò in una struttura psichiatrica per fuggire da una situazionefamiliare difficile. Per 309 giorni visse in un inferno,subì maltrattamenti fisici, le braccia e le gambeportavano i segni delle cinghiate prese durante il

    ricovero. Era costretta a sedere immobile ed insilenzio per ore. La signora Stafford oggi ricorda:“Non passo giorno senza che mi vengano inmente i maltrattamenti subiti durante quel ricove-ro, il giorno del Ringraziamento e a Natale ho

    mangiato legata adun letto”.51

    ❚ Nel 2003, ildott. Masami Houki,direttore della clinicapsichiatrica Houki inGiappone, fu accusa-to di omicidio colpo-so dopo che una suapaziente di 31 annimorì per i maltratta-menti subiti. Questapaziente fu obbligataa sdraiarsi sul sedileposteriore dell’auto,mani e piedi legati,mentre veniva tra-sportata alla clinica.La bocca fu tappatacon fazzoletti e nastroadesivo e le fu inietta-to un sedativo.

    ❚ Ad Atene,Grec ia , l ’ i s t i tu toNtaou Pendeli tennedei bambini ricovera-ti assieme ad adulticon handicap men-tale. Alcuni bambinifurono spogliati; tuttivennero rinchiusi in

    fredde stanze spoglie e spesso furono lasciati tra leproprie feci ed urina. Un adolescente fu tenuto inisolamento per 10 anni per aver reagito malamen-te quando il padre lasciò sua madre per un’altradonna. Egli fu testimone di orrori quali lo stupro dialtri bambini commesso da assistenti psichiatrici.

    ❚ Un ragazzo di 8 anni del Massachusetts, epi-lettico, venne portato d’urgenza in ospedale per

    CASI DOCUMENTATI Maltrattamenti nelle strutture psichiatriche

    “E’ passato il tempo in cui gli psichiatriconsideravano di poter curare le

    persone malate di mente. In futuro imalati di mente dovranno imparare a

    convivere con la loro malattia”.

    – Norman Sartorius, ex presidente della WorldPsychiatric Association nel 1994

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    un controllo medico, perché soffriva di allucinazioni.Invece di sottoporlo ad un completo esame medi-co per determinarne l’origine, fu ricoverato in unreparto psichiatrico. I genitori ci misero un’interagiornata per farlo dimettere e portarlo in unastruttura adeguata.

    ❚ Il signor Dana Davis, sotto cura psichiatrica,fu ammanettato dalla polizia davanti agli occhi inor-riditi di sua moglie e del figlio di sei anni. Accaddedopo una seduta in cui la sua psichiatra gli avevachiesto: “Può promettermi che non commetteràsuicidio fino al nostro prossimo incontro?”. Al chelui aveva replicato scherzosamente: “Non sono unindovino!”. Mezz’ora dopo, i tre poliziotti lo stavanoportando in ospedale, dove appurarono che nonaveva tendenze suicide e lo dimisero.

    ❚ Su richiesta dei familiari, uno psichiatraordinò il trattamento sanitario obbligatorio di

    Ruchla “Rose” Zinger, una signora sessantaquat-trenne sopravvissuta all’olocausto e con una com-prensibile serie di problemi emotivi dovuti a taleesperienza. La polizia sfondò la porta di casa, lemise le manette e la spinse giù per le scale. Morìper un attacco cardiaco.

    ❚ Nel 1999 alcuni psichiatri tedeschi ordinaro-no il trattamento sanitario obbligatorio di un’an-ziana signora, dopo che i vicini si erano lamentatidel suo strano comportamento. Malgrado soffris-se di diabete cronico, insufficienza renale, epaticae cardiaca, le fu prescritta una dose di potentitranquillanti, venti volte maggiore di quella nor-malmente somministrata. Sei giorni più tardi ladonna fu portata d’urgenza nel reparto di terapiaintensiva, dove morì. L’autopsia rivelò che eramorta per difficoltà respiratorie causate dai tran-quillanti.

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  • Studi documentati dimostrano che l’elettroshock (ECT) crea danniirreversibili al cervello, spesso causala perdita permanente della memoriae in alcuni casi può portare allamorte. Negli Stati Uniti ogni annocirca 300 pazienti muoiono dopoessere stati sottoposti ad ECT.

    Nel 2003 negli Stati Uniti, l’assicura-zione sanitaria Medicare smise dicoprire i costi della terapia con elet-troshock a “convulsioni multiple”,dopo che un’indagine ha rivelatoche il metodo non è funzionale emette a rischio la vita del paziente.

    Molti studi medici hanno rivelatoche gli psicofarmaci creano violenza. I neurolettici più nuovi (antipsicotici)causano effetti debilitanti e potenzial-mente letali.

    Queste droghe, un tempo promossecome “pillole miracolose” causano:cecità, formazione di letali grumi disangue, aritmia (irregolarità) cardiaca,seni rigonfi che perdono acqua,impotenza e disfunzioni sessuali,colpo apoplettico, difficoltà duranteil parto, estrema ansietà interiore ediabete.

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    FATTI IMPORTANTI

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  • Esistono lobby che cercano di convincere i gover-ni e i tribunali che le leggi sul ricovero obbliga-torio e i trattamenti comunitari, dovrebberoessere più incisive e che si dovrebbero istituire“tribunali per la salute mentale” allo scopo di

    amministrare “trattamenti” invece che giustizia, ma rara-mente i governi sono informati della mancanza di basiscientifiche dei trattamenti psichiatrici o delle conseguenzedi tali trattamenti, tanto meno dell’assenza di risultati.

    Elettroshock e psicochirurgia

    Quando si parla dielettroshock, alla maggiorparte della gente viene inmente il personaggiointerpretato da JackNicholson nel film“Qualcuno volò sul nido delcuculo” e pensa che terapiecosì brutali non siano piùutilizzate ai nostri giorni:l’ECT è invece ampiamen-te in uso in tutto il mondo.Nei soli Stati Uniti più di 100.000 cittadini sono sottopostia questo trattamento ogni anno, due terzi sono donne.52

    L’elettroshock (ECT), conosciuto anche come terapiaelettroconvulsivante (TEC), fu inventata in Italia a metàdegli anni ‘30 dallo psichiatra italiano Ugo Cerletti. In unmattatoio di Roma, Cerletti osservò che i macellai usavanodelle lunghe pinze con dischi di metallo alle estremità,attraverso le quali passava elettricità. Appoggiandole alletempie dei maiali, provocavano uno shock, allo scopo direnderne poi più facile l’uccisione. Cerletti decise di svi-luppare questa tecnica sull’uomo per controllarne il com-portamento.

    Degli studi documentati dimostrano che l’elettro-shock (ECT) crea danni irreversibili al cervello, spessocausa la perdita permanente della memoria e in alcuni casipuò portare alla morte.

    ❚ In un quotidiano inglese del 1994 si leggeva che:“Contrariamente alle affermazioni degli esperti dell’ECT edell’industria che ruota attorno ad esso, la maggioranza,non una “piccola minoranza”, di utenti accusano disfun-zioni permanenti della memoria, come conseguenza dellaterapia subita”.53

    ❚ Uno studio del 2001della Columbia Universityrivelò che l’elettroshock ècosì inefficace contro ladepressione, che quasitutti i pazienti che lohanno subito, hanno avutouna ricaduta entro sei mesidalla fine del trattamento.54

    A causa dei danni alcervello causati dall’ECT,oggi è stato elaborato unnuovo approccio e “ultimasoluzione”: la stimolazio-

    ne magnetica ripetitiva e transcraniale (attraverso il cra-nio). Uno psichiatra usa una serpentina di cavi per produrre un campo magnetico controllato, rapido e flut-tuante. Circa 1000 onde magnetiche pulsano attraverso ilcervello per un tempo variabile tra i 10 ed i 15 minuti pre-sumibilmente “stimolando” il cervello. Sebbene la FDAnon abbia approvato la nuova procedura, essa è nondime-no stata applicata a livello sperimentale su dei pazienti alcosto di circa 3000 dollari per un ciclo di 20 trattamenti.

    Si stima che al giorno d’oggi, nei soli Stati Uniti, ilbusiness creato attorno alla terapia elettroconvulsivante siadi 5 miliardi di dollari l’anno.

    “Nessuno sa…che cosa faccia esattamente l’ECT. Ma…non c’è

    alcun dubbio che l’ECT causi dannial cervello. E’ solo questione diquanto sottile o grossolano opesante sia e di quanto duri.

    – Dott. Colin Ross, psichiatra del Texas, 2004

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    CAPITOLO QUATTROGli effetti dei “trattamenti”

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  • Durante gli anni ‘40 e ‘50, periodo in cui la psicochirur-gia era al culmine, la comunità psichiatrica riuscì a convin-cere con successo le strutture governative che la psicochirur-gia avrebbe potuto ridurre gli stanziamenti per la salutementale. Ma così non avvenne.

    A differenza della chirurgia medica cerebrale cheallevia effettive condizioni fisiche, la psicochirurgia tenta dimodificare in modo brutale il comportamento, attraverso ladistruzione di tessuto cerebrale perfettamente sano. Glieffetti debilitanti e letali della psicochirurgia erano benconosciuti dagli psichiatri dalla fine degli ‘40 e includevanomorte e suicidio nel 10% dei pazienti trattati e crisiepilettiche e meningite (una grave malattia infettivacerebrale) nel 50%.

    Anche se la psicochi-rurgia è ampiamente cadu-ta in disuso al giorno d’oggi, vengono ancorafatte circa 300 operazioniogni anno negli Stati Uniti, inclusa la “lobotomiaprefrontale”.

    In Russia, tra il 1997 ed il 1999, sono state effettuate 100operazioni di psicochirurgia su giovani tossicodipendenti aSan Pietroburgo. “Mi hanno trapanato la testa senza aneste-sia”, dice Alexander Lisikian. “Hanno continuato a trapanaree cauterizzare [bruciare] scoprendo aree del mio cervello... ilsangue era dappertutto... Nei tre o quattro giorni successiviall’operazione... il dolore alla testa era terribile come se fossistato picchiato con una mazza da baseball. E quando il doloreè diminuito un poco, ho provato il desiderio di drogarmi”. Nelgiro di due mesi, Alexander ricominciò a far uso di droga.55

    Nel 2002 venne introdotta una nuova procedura dalcosto di circa 50.000 dollari ad operazione, si tratta della “sti-molazione cerebrale profonda (DBS)”, che prevede l’intro-

    duzione all’interno del cer-vello di elettrodi, collegaticon una prolunga ad unpacemaker sottocutaneo,posto in regione sottoclavea-re, con impulsi elettrici adaltra frequenza inviati diret-tamente all’interno del tessu-to cerebrale.

    C A P I T O L O Q U A T T R OM a l t r a t t a m e n t i n e l l e i s t i t u z i o n i

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    Si stima che al giorno d’oggi, nei soli Stati Uniti, il business

    creato attorno alla terapia elettroconvulsivante sia di 5

    miliardi di dollari l’anno.

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  • I governi dovrebbero sapere che la psicochirurgia e l’e-lettroshock sono pratiche non scientifiche e nocive, che nonassomigliano minimamente alla terapia e che non sono dinessun beneficio per l’individuo e per la comunità.Dovrebbero essere abolite nell’interesse della tutela deipazienti, delle loro famiglie e della comunità in generale.

    Casi documentati Alcuni psichiatri continuano ad usare la psicochirur-

    gia e l’elettroshock come trattamenti, nonostante la man-canza di una valida motivazione medica o scientifica. Dopopiù di 60 anni, non sono in grado né di spiegare il motivoper cui questi trattamenti dovrebbero funzionare né di for-nire una giustificazione per i grossi danni che causano.

    ❚ Quando la madre settantenne di Jennifer Martin, ini-ziò ad accusare forti mal di testa e nausea e smise di man-giare e parlare, uno psichiatra dichiarò che la donna era inuno stato di depressione a causa dei recenti lutti in famigliae la sottopose ad elettroshock. Nel giro di 24 ore morì.Un’autopsia rivelò che il problema non era la depressionema una carenza di ossigeno al cervello. “L’elettroshock l’hauccisa” ha dichiarato la figlia.

    ❚ Un marito, addolorato per la perdita della moglie, hadichiarato che uno psichiatra aveva consigliato l’elettro-shock per “curare” la malattia di sua moglie Dorothy. Lopsichiatra era a conoscenza del fatto che Dorothy aveva direcente avuto attacchi cardiaci, ma, nonostante questo, lasottopose a 38 elettroshock. L’ultimo la uccise.

    ❚ Nel 2001 il governo neozelandese fu costretto a scu-sarsi ufficialmente e a risarcire con 6 milioni e mezzo di dol-lari (€5,3 milioni) 95 ex pazienti del Lake Alice Child andAdolescent Psychiatric Unit per torture e abusi da lorosubiti sotto le direttive dello psichiatra Selwyn Leeks neglianni settanta. Gli elettrodi venivano applicati alle gambe,braccia e genitali delle vittime senza l’uso dell’anestetico.

    ❚ A 28 anni, Gwen Whitty, australiana, dopo la nascitadel suo terzo figlio cadde in depressione post-partum. Lopsichiatra Harry Bailey, le prescrisse la “terapia del sonnoprofondo”, come “riposo”. Gwen fu ricoverata e si sottopo-se alla cura, che consisteva nella somministrazione di fortidosi di barbiturici e sedativi. Per circa tre settimane fu tenu-ta legata in un letto e, in stato d’incoscienza, sottoposta aripetuti elettroshock. Gwen scoprì dieci anni più tardi,facendo delle radiografie, di avere due piastre d’acciaionella testa.

    LA LOTTA PER LA GIUSTIZIA:Oltre 1000 persone a Sidney in Australia, sono state sottoposte alla Terapia del SonnoProfondo (DST). La combinazione mortale di coma indotto da droga ed elettroshock hacausato la morte di 48 persone prima che tale “terapia” fosse proibita nel 1983. Una diqueste vittime sopravvissute, Gwen Whitty, era stata incatenata ad un letto e tenuta instato di incoscienza per quasi tre settimane e le erano stati somministrati ripetuti elettro-shock. Fu poi sottoposta a psicochirurgia per “depressione post partum”.

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  • Farmaci pericolosiJack Henry Abbott,

    nel libro “Belly of theBeast” ha scritto: ”Questipsicofarmaci ... ti attaccanocosì profondamente chenon riesci ad individuarela fonte del dolore. ... Imuscoli delle mascelle sono in preda a spasmi, e timordi l’interno della bocca, le mandibole si chiudono eil dolore si diffonde con veemenza. Succede per ore,ogni giorno. La spina dorsale si irrigidisce al punto chediventa difficile muovere la testa o il collo e a volte latua schiena si piega come in un inchino e non riesci araddrizzarti. ... Sei in preda a irrequietezza, e senti chedovresti camminare, andare avanti e indietro... in taleorrenda ansietà ti senti scoraggiato, perché non riesci atrovare sollievo”.56

    Quando un paziente in cura psichiatrica compieun folle gesto, si attribuisce la colpa della tragedia allamancata persistenza nel seguire la terapia farmacolo-gica. A volte queste vicende sono strumentalizzate persollecitare l’approvazione di nuove leggi sul tratta-mento obbligatorio.

    Statistiche e fatti mostrano che sono proprio gli

    psicofarmaci, inclusi quelli più recenti come i neuro-lettici o gli ansiolitici, i potenziali creatori di quellaviolenza o follia che dovrebbero curare.

    ❚ Nel 1985, l’ American Journal of Psychiatry, ha pub-blicato i risultati di un’indagine sugli effetti collaterali diun comune tranquillante: il 58% dei pazienti aveva spe-rimentato un comportamento violento e perdita di con-trollo, mentre effetti simili si erano verificati solo nell’8%di coloro a cui era stato somministrato un placebo. Tra icasi di perdita di controllo vi erano per esempio personeche avevano commesso atti come “procurarsi profondeferite al collo”, “tentare di spezzarsi un braccio”, “sca-gliare una sedia contro il figlio”, “picchiare la testa con-tro il muro”, “buttarsi sotto una macchina”, atti che non

    avevano mai compiutoprima. I ritrovamenti hannorivelato che il paziente cheaveva scagliato una sediacontro il figlio non aveva inprecedenza usato violenzecontro il figlio. Che ilpaziente che si era procura-to profonde ferite al collonon aveva episodi prece-denti di autolesioni.57

    ❚ Una ricerca fatta nel1990 stabilì che il 50% dellerisse avvenute nei reparti

    psichiatrici poteva essere dovuto ad acatisia (grave formadi ansietà e agitazione), un effetto collaterale di un neu-rolettico. I pazienti hanno raccontato di aver provato“violenti impulsi di assalire chiunque si trovasse nelleloro vicinanze”. 58

    ❚ Una ricerca in Nuova Zelanda rivelò chel’astinenza da farmaci psicoattivi può causare nuovisintomi mai sperimentati in precedenza. Gliantidepressivi possono creare gravi sintomi di astinenzacome: “agitazione, depressione grave, allucinazioni,aggressività, ipomania [eccitazione anormale], acatisia”.59

    Il dott. Glenmullen avverte che “scambiando l’asti-nenza per il ritorno dei sintomi originali, molti pazientiricominciano la terapia, prolungando inutilmente l’as-sunzione dello psicofarmaco”. 60

    Il dott. Robert Whitaker ha stabilito che, se i pazien-ti cessano bruscamente l’assunzione di neurolettici,

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    “Questi psicofarmaci ... tiattaccano così profondamente chenon riesci ad individuare la fontedel dolore ... ti senti scoraggiato,

    perché non riesci a trovaresollievo”.

    – Jack Henry Abbott, In Belly of the Beast

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  • “possono soffrire di forti sintomi da astinenza e il rischiodi ricaduta potrebbe essere maggiore. L’uso di neurolet-tici ha diminuito la loro probabilità di ritornare ad unavita sana e senza dipendenza da farmaci”.61

    Sebbene alcuni psichiatri insistano nel sostenereche questi nuovi “farmaci antipsicotici” abbiano pochis-simi effetti collaterali rispetto a quelli precedenti, i nuovineurolettici, in realtà, hanno effetti collaterali più graviquali, ad esempio: cecità, formazione di grumi sangui-gni, aritmia cardiaca, infarto, rigonfiamento del senocon fuoriuscite di liquido, impotenza e disfunzioni ses-suali, infezioni del sangue, infiammazioni cutanee dolo-rose, anomalia congenita e una sensazione di estremaansietà e irrequietezza.

    ❚ Nell’aprile del 2003, il Wall Street Journal pubblicòuna ricerca svolta su un periodo di 8 anni (dal 1994 al2002) su 288 pazienti che assumevano i nuovi farmaciantipsicotici: tutti si erano ammalati di diabete, 75 informa grave e 23 erano deceduti.

    ❚ Inoltre nel 2003, The New York Times ha scritto: “...gli stati che pagano enormi somme per i farmaci atipici(nuovi farmaci) per la cura di malati mentali gravi sidomandano se ci sono risultati che giustifichino questienormi costi”.62

    La cura di un paziente coi nuovi farmaci atipicicosta allo stato quasi 10 volte tanto la cura con i vecchineurolettici. Nel 2002 lo Stato americano dell’Ohio haspeso 174 milioni di dollari in farmaci antipsicotici,quasi 145 milioni di questi erano per atipici.63

    ❚ Nel maggio 2003, alcuni ricercatori presentaronouno studio fatto in 17 Centri per Veterani di Guerra per valutare l’efficacia, in paragone ai costi, di un neuro-lettico atipico. Lo studio, condotto dal dott. RobertRosenheck, un professore di psichiatria e salute pubbli-ca all’università di Yale, rivelò che non solo le medicinecostavano dai 3000 ai 9000 dollari in più a paziente, manon davano alcun beneficio e continuavano a produrreeffetti collaterali simili al morbo di Parkinson.64

    Secondo un rapporto del dott. Whitaker, i nuovineurolettici sono “un esempio di scienza corrotta dall’a-vidità, morte ... e del deliberato raggiro del ... pubblico”.Il medico svizzero Marc Rufer afferma che la prescrizio-ne di alti dosaggi di psicofarmaci non crea nient’altroche dipendenza dagli psichiatri e dagli psicofarmaci.65

    “Gli stati che pagano enormi somme per i farmaci atipici (nuovi farmaci) per lacura di malati mentali gravi si domandano se ci sono risultati che giustifichinoquesti enormi costi”. – New York Times, 2003

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  • La negazione dei diritti umani non è la solacosa che un paziente rischia di perdere in unsistema coercitivo; la sua vita stessa può esse-re a rischio per contenzioni con mezzi chimici efisici. Ci sono diversi metodi, tutti violenti e poten-zialmente letali, per costringere il paziente all’im-mobilità, di solito appena prima di drogarlo eporlo in stato di incoscienza.

    Le contenzioni fisiche includono camicie diforza, cinture o cinghie di pelle che serrano cavigliee polsi. Droghe debilitanti vengono utilizzate comemezzi di controllo chimico e di frequente induconoa reazioni violente.

    Un processo in Danimarca ha rivelato che gliospedali ricevevanofondi in più per il tratta-mento di pazienti vio-lenti. Kenneth Clark,psichiatra di Harvard,ha riportato che inAmerica i pazienti ven-gono spesso provocatiaffinché reagiscano perpoter giustificare l’usodei metodi di contenzio-ne, cosa che procurarimborsi assicurativi piùelevati, minimo 1000dollari al giorno. Più il paziente diventa o viene reso violento, più denaro o agevolazioni lo psichiatrariceve.

    Nel 1999 l’ Hartford Courant rivelò che nei soliStati Uniti i pazienti che muoiono in seguito allacontenzione sono 150. Nell’arco di due anni 13 diquesti decessi furono bambini, alcuni di soli 6 annidi età.

    Le azioni intraprese per limitare i decessihanno avuto un effetto irrisorio. Nonostante l’en-trata in vigore, nel 1999 negli Stati Uniti, di regola-mentazioni federali restrittive, altri nove bambinidal 2002 sono morti per asfissia o arresto cardiacoprovocati da violenti metodi contenzione.

    Seguono alcuni esempi di morti per contenzione: ❚ Nel 1998 il sedicenne Tristan Sovern fu tenu-

    to a faccia in giù e con le braccia incrociate dietro laschiena, dal personale di un istituto psichiatricostatunitense. Poiché Tristan gridava: “Non riesco arespirare, Mi state soffocando”, gli tapparono labocca con un asciugamano e gli bendarono la testacon le lenzuola. Morì per asfissia.

    ❚ La notte prima delsuo ricovero all’ospedalepsichiatrico di DesertHills, Tucson, Arizona,la quindicenne EdithCampos aveva fatto deidisegni colorati al com-puter per la sua famiglia. Se la mammaavesse sentito la suamancanza, non avrebbedovuto far altro cheguardare i disegni epensare che presto lei

    sarebbe tornata a casa. Due settimane dopo, Edith,tornò a casa in una bara. Nel periodo in cui eraricoverata, ai genitori non era permesso di parlarle.Il 4 febbraio 1998 Edith morì per asfissia.L’autopsia rivelò che la morte fu provocata la com-pressione del torace causata da maltrattamenti. Erastata tenuta a terra per almeno 10 minuti dopo avercercato di sferrare un pugno a un infermiere.66

    Roshelle fu tenuta a faccia in giù sul pavimento, le braccia

    ferme sul petto e i polsi immobilizzati. Urlò:

    “Non riesco a respirare”. Le sue parole furono ignorate.

    C A P I T O L O Q U A T T R OG l i e f f e t t i d e i “ t r a t t a m e n t i ”

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    EFFETTI DIS ASTROSIMorte da contenzione fisica e maltrattamento

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  • ❚ Il 18 agosto 1997, la sedicenne Roshelle morìper maltrattamenti mentre era ricoverata in unastruttura psichiatrica a Sant’Antonio, nel Texas.Roshelle fu tenuta a faccia in giù sul pavimento, lebraccia ferme sul petto e i polsi immobilizzati. Urlò:“Non riesco a respirare”. Le sue parole furono igno-rate. Le iniettarono 50 milligrammi di Torazina esotto lo sguardo di otto membri del personale,Roshelle si irrigidì improvvisamente. Un rivolo disangue iniziò ad uscirle dall’angolo della bocca. Ilsuo corpo esanime venne avvolto in una coperta egettato in una stanza di circa 2 metri per 3. Fu lasciata lì tra le sue feci e il suo vomito percinque minuti prima chequalcuno si accorgesseche non si muoveva.Quando arrivò un’infer-miera e iniziò la rianima-zione, era troppo tardi.Roshelle era morta.

    ❚ Nel 1998, il personale di un istituto psichia-trico in Canada costrinse la tredicenne StephanieJobin, a rimanere a faccia in giù sul pavimento,mettendole uno sgabello sulla schiena, mentre due infermiere la tenevano ferma. Le erano già stati somministrati cinque tipi diversi di farmaci. Dopo essersi dibattuta per 20 minuti,Stephanie morì. Il tribunale considerò la sua morteaccidentale.

    ❚ In Danimarca nel 2002, un paziente che erastato messo in contenzione, intentò una causaper danni contro lo psichiatra che lo aveva in

    cura. Il Tribunale con-dannò lo psichiatra arisarcire il paziente.Questa fu la primavolta che un pazientericeveva un risarci-mento per danni causatida metodi di conten-zione in Danimarca.

    “Non passo giorno senza che nonmi vengano in mente i maltratta-

    menti subiti. Il giorno delRingraziamento e a Natale ho mangiato legata ad un letto”.

    – K. Stafford, vittima psichiatrica per 17 anni

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  • Uno screening medico corretto edeseguito da specialisti in diagnostica enon da psichiatri, potrebbe eliminarepiù del 40% dei ricoveri psichiatrici.

    Nel 2002, l’Assemblea Parlamentaredel Consiglio d’Europa ha racco-mandato di svolgere ricerche piùapprofondite “sull’impatto di correttesoluzioni educative e di tutoring perbambini che manifestano i sintomidell’ADHD, sugli effetti comporta-mentali di problemi medici quali allergie o reazioni tossiche e sulleforme alternative di trattamento, quali la dieta alimentare”.

    Nel 2002, negli Stati Uniti la President’sCommission on Excellence in SpecialEducation ha rivelato che il 40% deibambini americani nelle scuole speciali[2.800.000] era stato classificato comeaffetto da “disturbi dell’apprendi-mento” solo perché non gli era stato insegnato a leggere.

    Il DSM è la chiave della crescenteescalation delle statistiche della malat-tia mentale e dell’uso di psicofarmacia livello mondiale. Per poter attuareuna vera riforma della salute mentale,è tassativo che il sistema diagnosticobasato sul DSM sia abbandonato.

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    FATTI IMPORTANTI

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  • Secondo il pensiero psichiatrico, la “soluzio-ne” per ogni cosa, dal piccolo problema per-sonale a quello più grave, è semplicemente:1. Diagnosticare dei sintomi usando ilManuale diagnostico e statistico dei disturbi

    mentali (screditato scientificamente). 2. Etichettare qualsiasi sintomo come malattia

    mentale.3. Stabilire una serie di trattamenti, di solito

    coercitivi e costosi.Come dimostrano

    decenni di monopolio psichiatrico sulla salutementale a livello mondiale,questo approccio unilatera-le ha come unico risultatoun continuo aumento dellestatistiche della malattiamentale e delle richieste difondi governativi, senzamai parlare di cure.

    Esistono esperienzenon restrittive, umane efunzionali, ideate da chista cercando soluzioni nel campo della salute menta-le, anche per quegli individui affetti dai più gravidisturbi. Sebbene alcuni psichiatri lo neghino ferma-mente, molti professionisti non psichiatri sono ingrado di fornire vero aiuto a tali persone.

    Dal loro buon lavoro, sta emergendo lentamentela realtà che, mentre le risposte ai nostri problemisulla salute mentale potrebbero già esistere, il luogosba