La creazione di eventi culturali a fini turistici: immagine e redditività

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http://www.formazioneturismo.com/in-evidenza/la-creazione-di-eventi-culturali-a-fini-turistici-immagine-redditivita March 11, 2013 La creazione di eventi culturali a fini turistici: immagine e redditività | Formazione Turismo La rosa dei venti di Landexplorer in questo nuovo post è puntata su un tema molto difficile da affrontare, soprattutto in momenti di crisi, e che troppo spesso vede spese ingenti sia pubbliche sia private: la creazione di eventi culturali a fini turistici. Visto il continuo crescere di rievocazioni storiche, eventi culturali ed eventi religioso- antropologici che hanno una forte ricaduta non solo sui residenti ma anche su flussi escursionistici o turistici di persone, è bene cercare di tracciare alcune linee guida molto pratiche che possano aiutare a comprendere alcuni meccanismi virtuosi per la riuscita di queste attività; o per lo meno cercare di evitare alcuni classici errori in cui si può incorrere anche in buona fede. Volutamente l’attenzione sarà focalizzata su piccole-medie iniziative e non sui “grandi eventi” poiché, quasi sempre, essi risultano in passivo dal punto di vista economico, mentre l’interesse di tutti è quello che l’evento riesca e sia il più possibile in positivo, in modo tale da creare un “fondo” per prossime iniziative o aiuti la crescita del sistema culturale-turistico. …Fiere, Sagre, Rievocazioni Storiche, Eventi…: Immagine e Redditività Se il titolo non contiene tutte le tipologie di eventi ed attività che si possono organizzare per ricordare un fatto storico, celebrare il santo patrono, presentare libri sulla storia di paesi, borghi, città oppure ancora riqualificare alcune zone abitate migliorandole, dall’altra parte, immagine e redditività sono le parole chiave da utilizzare, tenere sempre a mente e farle vivere in simbiosi poiché l’immagine è importante ma da sola è ben poca cosa se alla fine non si riesce a creare una, seppur minima, redditività. Come anticipato nell’introduzione, eviteremo di parlare dei “grandi eventi” poiché intervengono dinamiche estranee e difficilmente calcolabili, pensiamo a Olimpiadi, grandi Expo, Fiere internazionali, dove ci sono forti spese pubbliche non sempre ben controllate e che servono molto spesso a pubblicizzare regioni o addirittura nazioni, ma quasi mai hanno una ricaduta economica in grado di renderli redditizi. Un esempio di semplice comprensione sono le Olimpiadi di Torino: buono il livello di immagine sia nel pre-evento che nei giorni della manifestazione, assolutamente disastroso il post-evento: tantissime attrezzature e strutture chiuse, in disuso, fatiscenti purtroppo difficilmente vendibili o riutilizzabili senza altri esborsi economici e non hanno creato (soprattutto nelle valli attorno a Torino) quella redditività economica sperata. Un evento si può dividere in tre classiche fasi. Vediamole e commentiamole assieme: Pre-evento: una volta scelto il tema o il “prodotto” dell’evento, si creerà un team di persone, definiti genericamente organizzatori che si daranno una serie di compiti. Fin da subito è bene iniziare a porsi una serie di domande: Come pubblicizzare l’evento? Saper scegliere i media giusti non è mai semplice, quindi, farsi consigliare da esperti o avere alcuni componenti del team operanti nel settore comunicazione o affini aiuta molto nel prendere le giuste decisioni. E se piove, nevica, o ci sono inconvenienti di qualunque natura? Pianificare bene le tempistiche ed avere sempre un “piano B”, mai organizzare un evento, qualunque esso sia, senza prevedere che qualcosa possa “andare storto”. Persino una semplice presentazione di un libro può diventare un grosso problema se non c’è l’autore o peggio ancora non c’è il libro!

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http://www.formaz ioneturismo.com/in-evidenz a/la-creaz ione-di-eventi- culturali-a- fini- turistici- immagine- redditivitaMarch 11, 2013

La creazione di eventi culturali a fini turistici: immagine eredditività | Formazione Turismo

La rosa dei vent i di Landexplorer in questo nuovo post è puntata su un tema molto dif f icile daaffrontare, soprat tut to in moment i di crisi, e che troppo spesso vede spese ingent i siapubbliche sia private: la creazione di event i culturali a f ini turist ici.

Visto il cont inuo crescere di rievocazioni storiche, event i culturali ed event i religioso-antropologici che hanno una forte ricaduta non solo sui resident i ma anche su f lussiescursionist ici o turist ici di persone, è bene cercare di t racciare alcune linee guida moltoprat iche che possano aiutare a comprendere alcuni meccanismi virtuosi per la riuscita di questeatt ività; o per lo meno cercare di evitare alcuni classici errori in cui si può incorrere anche inbuona fede. Volutamente l’at tenzione sarà focalizzata su piccole-medie iniziat ive e non sui“grandi event i” poiché, quasi sempre, essi risultano in passivo dal punto di vista economico,mentre l’interesse di tut t i è quello che l’evento riesca e sia il più possibile in posit ivo, in modotale da creare un “fondo” per prossime iniziat ive o aiut i la crescita del sistema culturale-turist ico.

…Fiere, Sagre, Rievocazioni Storiche, Eventi…: Immagine e RedditivitàSe il t itolo non cont iene tut te le t ipologie di event i ed at t ività che si possono organizzare perricordare un fat to storico, celebrare il santo patrono, presentare libri sulla storia di paesi, borghi,cit tà oppure ancora riqualif icare alcune zone abitate migliorandole, dall’alt ra parte, immagine ereddit ività sono le parole chiave da ut ilizzare, tenere sempre a mente e farle vivere in simbiosipoiché l’immagine è importante ma da sola è ben poca cosa se alla f ine non si riesce a creareuna, seppur minima, reddit ività.

Come ant icipato nell’introduzione, eviteremo di parlare dei “grandi event i” poiché intervengonodinamiche estranee e dif f icilmente calcolabili, pensiamo a Olimpiadi, grandi Expo, Fiereinternazionali, dove ci sono fort i spese pubbliche non sempre ben controllate e che servonomolto spesso a pubblicizzare regioni o addirit tura nazioni, ma quasi mai hanno una ricadutaeconomica in grado di renderli reddit izi. Un esempio di semplice comprensione sono leOlimpiadi di Torino: buono il livello di immagine sia nel pre-evento che nei giorni dellamanifestazione, assolutamente disastroso il post-evento: tant issime at t rezzature e strut turechiuse, in disuso, fat iscent i purtroppo dif f icilmente vendibili o riut ilizzabili senza alt ri esborsieconomici e non hanno creato (soprat tut to nelle valli at torno a Torino) quella reddit ivitàeconomica sperata.

Un evento si può dividere in t re classiche fasi. Vediamole e comment iamole assieme:

Pre-evento: una volta scelto il tema o il “prodotto” dell’evento, si creerà un team di persone,def init i genericamente organizzatori che si daranno una serie di compit i. Fin da subito è beneiniziare a porsi una serie di domande:

• Come pubblicizzare l’evento? Saper scegliere i media giust i non è mai semplice, quindi, farsiconsigliare da espert i o avere alcuni component i del team operant i nel set tore comunicazione oaff ini aiuta molto nel prendere le giuste decisioni.

• E se piove, nevica, o ci sono inconvenient i di qualunque natura? Pianif icare bene letempist iche ed avere sempre un “piano B”, mai organizzare un evento, qualunque esso sia,senza prevedere che qualcosa possa “andare storto”. Persino una semplice presentazione di unlibro può diventare un grosso problema se non c’è l’autore o peggio ancora non c’è il libro!

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• Ci saranno degli scontenti? I resident i, gli abitant i, i present i come la prenderanno? Anche inquesto caso il tema di come chi vive in un dato posto tut to l’anno si possa sent ire of feso ocomunque essere contrario all’evento è d’obbligo. Sembra impossibile, ma anche la semplicevisita guidata, la serata musicale può diventare impossibile da gest ire se le persone locali lagiudicano in maniera negat iva. Ricordo concert i di grossi professionist i dello spettacolo conclusiprima dell’orario previsto perché intervenute le forze dell’ordine, chiamat i da persone locali perdisturbo della quiete pubblica!

• Ci sono degli sponsor? Trovare sponsor in grado di “alleggerire” il piccolo-medioinvest imento è sempre più dif f icile ma non impossibile. Important issimo è dare la giustarisonanza allo sponsor nel materiale pubblicitario, non ci devono essere dist inzioni t ra sponsor(soprat tut to se privat i!) poiché tut t i fanno uno sforzo e molto probabilmente senza di loro nonriusciremmo ad avere un evento completo.

Evento: durante l’evento ormai i “giochi sono fat t i” importante è essere il più possibile present ie cercare, appena sorgono “controversie”, di gest irle con il massimo della professionalità in loco.

Post-evento: Questa è la fase dove si deve dare la massima at tenzione alla reddit ività poichénei primi due moment i l’at tenzione è concentrata sulla “buona riuscita dell’evento” e tant i alt ripiccoli e grandi problemi che inevitabilmente nascono durante la progettazione dell’iniziat ivastessa. Nel post-evento è importante dare informazioni precise, soprat tut to in ambitof inanziario, analizzare molto bene i punt i deboli e le minacce (olt re ai punt i di forza ed alleopportunità) poiché si potrebbero nascondere insidie future, preparare report e document iinterni per il team organizzat ivo al f ine di comprendere nel modo più completo possibile tut te leproblemat iche. Sempre in questa fase è importante dare dat i aggiornat i ed in modotempestivo agli sponsor i quali potranno f in da subito valutare meglio se cont inuare asponsorizzare l’at t ività oppure no. Dall’esterno arriveranno input, problemat iche riscontrate etanto alt ro, soprat tut to dai giornali ai quali sarà importante dare risposte concrete etempest ive, questo è importante soprat tut to nel caso siano emersi problemi non valutat i nellefasi precedent i!

Molt i event i ed iniziat ive culturali e turist iche in Italia sono organizzat i da associazioni culturalied alt ri soggett i che nascono per promuovere il territorio, bast i pensare alle Pro loco! Purtroppotroppo spesso quest i organismi sono nat i e cont inuano ad esistere grazie al volontariato e nonsempre possono avvalersi di professionist i o di f igure in grado di “leggere” l’evento e riuscire asintet izzarlo nella maniera più corret ta possibile. Inf ine, ma non ult imo, molte associazionihanno uno statuto che impone il riut ilizzo delle somme percepite per f ini di sviluppo localesenza possibilità di remunerazione delle persone interne che hanno lavorato duramente per labuona riuscita dell’evento.

E se l’evento è davvero part icolare: Rievocazioni di bat taglie t ra stat i oppure coinvolge lafede o ancora richiama element i folklorici ed antropologici? Si devono adottare degliaccorgiment i part icolari? Ci sono situazioni da evitare assolutamente?

Queste domande non le poniamo a caso, ma rispondono ad una esigenza di non trasformare in“carnevalata” ogni evento che vede la partecipazione sent ita della popolazione residente. Insostanza questa t ipologia di event i si connota per la dif f icoltà di far capire alle perone locali cheil tal evento, se gest ito in maniera professionale, può portare ricadute economiche; nello stessotempo, però, bisogna rassicurare gli stessi perché la forma e la “strut tura” più int ima dell’eventonon verrà variata; in caso contrario, si può giungere alla completa distruzione dell’evento inquanto risulterà svuotato del mot ivo principale per cui la popolazione si at t iva nel proporrel’iniziat iva.

Un esempio di ciò che st iamo dicendo viene proposto come caso-studio nelle prossime righe diquesto post.

La Madonna della Colletta: da rito di luce ancestrale ad evento

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turisticoL’evento che st iamo per presentare si verif ica ogni 3 anni ed è documentato da inizio 1800. Illuogo in cui si t iene questa festa religiosa dedicata alla nat ività della Beata Vergine Maria èLuzzogno: una delle f razioni, precisamente la più popolosa (ben 354 abitant i), della ValleStrona situata nella provincia del Verbano Cusio Ossola in Piemonte.

Questo paese, il cui nome dovrebbe fare chiaro riferimento al lat ino “Lux–Omnium” “luce di tut tele cose”, è situato a metà della Valle Strona in una posizione molto favorevole per quel pocodi agricoltura che questa valle of f re alla sua popolazione.

Figura 1 Il santuario della Madonna della Colletta

La festa della Madonna della Colletta ha origine molto ant iche e storicamente si inizia aparlare di questo oratorio con un ex-voto presente sulla facciata della piccola costruzione dellaMadonna della Collet ta, situato fuori paese su uno sperone roccioso in posizione sopraelevatarispetto a Luzzogno, che ricorda come un nobile signore della potente famiglia Gozzano ed unsuo compagno, entrambi palai, furono inconsapevoli astant i di una rapina ad un gruppo disoldat i, che scortavano due muli carichi d’oro. Qualcuno da lontano vide, chiamò aiuto e leguardie accorse, scambiarono i due spaventat issimi test imoni dell’aggressione per ladri e liarrestarono. I malcapitat i protestarono la loro innocenza ma con scarsi risultat i e furonoimprigionat i. Proprio dietro le sbarre viene rappresentato il povero Gozzano mentre invoca laMadonna della Collet ta.

Le paret i del santuario sono coperte da tavolet te vot ive. I fedeli hanno manifestatopubblicamente la riconoscenza alla Madonna per la grazia ricevuta con un quadrettoraf f igurante lo scampato pericolo. Di ex-voto se ne conoscono 96, realizzat i dal 1700 in poi.Nella casist ica dei Miracoli si legge che i più numerosi si riferiscono a cadute, seguono alla parimalat t ia e incident i su strada, poi ci sono gli event i bellici, le cadute di massi, di fulmini, cadute inacqua ed in agguat i. Dipint i da umili e per lo più ignot i art ist i, che hanno af f idato più alla fede cheall’arte il compito di t ramandare la memoria dei fat t i miracolosi illustrat i, molt i di quest i ex votosono di produzione locale.

L’evento folklorico

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Figura 2 Luzzogno illuminato a giorno durante la festa

La festa si esplica in una processione devozionale intorno al giorno 8 settembre, festa dellanat ività di Maria che ha una ritualità ben precisa. Rispetto ad un tempo oggi la cerimonia di“presentazione” della statua della beata vergine nella chiesa parrocchiale di San Giacomo durauna sett imana, mentre ai primi dell’ot tocento la festa era di soli t re giorni. La cerimonia inizia ilsabato appena precedente l’ot to set tembre e prevede la costruzione di un tunnel di ben 80metri la cui copertura viene fat ta interamente con teli in canapa, custodit i gelosamente dallapopolazione che li dona al comitato t riennale della Madonna della collet ta, comitato spontaneoche organizza la manifestazione composta da tut t i i paesani di Luzzogno. Le “pezze” di canapahanno una lunghezza variabile t ra i 7 ed i 12 metri per una larghezza massima di 70centrimetri, questo da l’idea di quanta fat ica e lavoro bisogna produrre per ricoprire totalmentela strut tura della “galleria” completamente in legno. Nel f rat tempo alt re “squadre” di volontariaddobbano la stessa galleria e tut to il paese. Il lavoro f inisce appena in tempo per la cerimoniache vede sempre la presenza, ormai da anni, del Vescovo di Novara. La prima fase dellacerimonia, dopo la santa messa, si svolge per le vie del paese con le donne in capo munite dif iaccola, le confraternite present i, le autorità religiose e civili ed inf ine gli uomini. Il corteoprocessionale così formato va ad accogliere la Madonna nella sua “casa” per portarla allachiesa parrocchiale di San Giacomo passando per le vie del paese. Il prosieguo della festaprevede fuochi art if iciali e durante la set t imana numerose at t ività collaterali dal classico incantodelle of ferte, alla collet ta per poi giungere, una sett imana dopo, al rientro della madonna pressoil suo santuario, ripreparando questo tunnel ed il ri-addobbo di tut to il paese di Luzzogno afesta.

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Figura 3 il grandioso tunnel di luce in fase di preparazione pomeridiana (alla sera saràtutto illuminato con candele)

Senza dilungarci t roppo negli aspett i devozionali e t radizionali della festa è bene sapere chequesta manifestazione di fede ogni anno at t ira ormai più di 5000 persone solo nelle ult ime 6ore (più o meno il tempo per vedere le ult ime fasi della preparazione della galleria ed assistereall’intera cerimonia). Questo dato deve poter far rif let tere su come ci sia davvero un fortef lusso turist ico per questa festa, ma nello stesso tempo, la scelta ferrea di non replicarlaogni anno o di banalizzarla sia perché si rischierebbe di scontrarsi con la popolazione che vivela festa come un grande at to di fede e di appartenenza al proprio luogo, chiaramente protet todalla Madonna, sia perché lo stesso turista, at tento a questa t ipologia di turismo, ricercaespressamente i carat teri intrinseci della manifestazione.

Per chi si occupa di turismo allora diventa d’obbligo riuscire a non snaturare la festa e la suaimmagine, ma, nello stesso tempo, deve aiutare i numerosi volontari a capire l’enormepotenzialità economica che può dare la festa. Come?

Nel caso specif ico la festa da anni prevede la possibilità di pranzare e cenare a Luzzognopiccolo e semplice “t rucchetto” per avere una piccola ricaduta economica, ma non basta, grazieai tant i studiosi e ricercatori universitari in ambit i storico-antropologici si è potut i risalire al fat toche questa t ipologia di rito folklorico è rimasto unico in tut to il Piemonte. Questa situazione hacreato una sorta di passaparola “indotto” aumentando la forza dell’immagine dell’evento eportando molt i turist i a ricercare visite guidate, libri, video e materiale mult imediale al f ine diconoscere più approfonditamente la festa. Questo fat to ha permesso un secondo “f ilone” direddit ività. In quest i ult imi anni è nato anche un sito internet www.luzzogno.it dove sipossono trovare informazioni dettagliate sulla festa e su tante alt re iniziat ive che si svolgono aLuzzogno durante l’anno.

Il futuro della manifestazione? L’impianto della festa sicuramente non va cambiato ed anzivaluterei at tentamente le iniziat ive collaterali puntando sempre più sull’approfondimento “inloco” di questo rito che sa af fascinare il visitatore e che “smuove” nella mente di questepersone un ricordo vivo ed intenso della festa inserendoli nel “ciclo contadino” cioè in unavisione del tempo ciclico nel quale è importante f issare nella mente dei “palet t i” irremovibili chenon si possono dilatare t roppo nel tempo, al massimo 3-5 anni!

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Siamo giunt i alla f ine di questo lungo e dif f icile post, poiché a tut t i voi cari amici di FormazioneTurismo ho chiesto un enorme sforzo mentale per immaginare la festa ed ho dovutocondensare molt i concett i storici ed antropologici propri della Valle Strona senza dover peralt rocostringervi a diventare espert i di questa zona d’Italia. L’intento che mi sono dato è stato quellodi portarvi a conoscenza di un part icolare t ipo di evento dalle diverse sfaccettature, moltodif f icile da promuovere e valorizzare corret tamente e dove la reddit ività, si sta sempre più“scontrando” con la potenza ancestrale di un rito folklorico presente da secoli, che richiede lamassima at tenzione per non snaturarlo soprat tut to in questo momento di crisi; infat t i, ilprossimo 8 settembre cadrà la festa t riennale della Madonna della Collet ta a cui vi invitopersonalmente a partecipare.

Come di consueto invit iamo tut t i a commentare il post e non esitate a contat tarci nel caso vit roviate di f ronte ad una situazione così part icolare, dove ogni “mossa” di promozione evalorizzazione va vagliata at tentamente con grande cura e maestrìa. Alla prossima!

Samuel Piana – Landexplorer è una agenzia di web market ing territoriale turist ico,specializzata nella consulenza, analisi, pianif icazione e comunicazione di progett i dipromozione territoriale, strut ture ricet t ive, PMI ed organizzazione di event i culturali.Puoi contat tarci scrivendo a [email protected] . Seguici su Facebook, twit ter oppurevisita il nostro canale youtube.