La creatività

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Linguaggi: la creavità Mibact, giugno-luglio 2014

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Linguaggi: la creativitàMibact, giugno-luglio 2014

Introduzione

La mente

La teoria della mente

Il neurologo Marco Lambiase spiega che il possesso di una teoria della mente è alla base delle interazioni umane.

Grazie a questa, un individuo può:

...capire le credenze, i desideri, le motvazioni altrui. Seguire lo humour, interpretare i comportament, il senso delle azioni, decodifcare il linguaggio e i suoi sottintesi, le allusioni, i detti e non detti.

Il genetista e neuroscienziato Edoardo Boncinelli ne Il cervello, la mente e l'anima, aferma che siamo psicozoi: animali così evoluti da poter compiere elaborazioni complesse culminanti nella consapevolezza di sé, del passato e del futuro.

Saper pensare

L'intelligenza

Cosa è

Ogni atto mentale ha la necessità di:

✔ un oggetto

✔ un progetto

✔ gli strumenti

✔ un obiettivo

✔ i vincoli

La defnizione di intelligenza

Siamo abituati a sintetizzare in un verbo o nella descrizione di un'azione un complesso di gesti (esempio: faccio le valigie, o cucino qualcosa per stasera).

L'intelligenza è questa capacità di sintesi di una somma di funzioni e comportamenti importanti che hanno uno scopo adattativo rispetto alla situazione ambientale che viviamo in un determinato momento.

L'intelligenza creativa ci consente anche di inventare nuove soluzioni rispetto a una specifca situazione.

Alcune interessanti teorie

Anni Ottanta: Howard Gardner teorizza le intelligenze multiple:

✔ linguistica (Eliot o Flaubert)

✔ logico-matematica (Fibonacci o Einstein)

✔ spaziale (Leon Battista Alberti o Leonardo)

✔ musicale (Mozart o Beethoven)

✔ corporeo-cinestesica (Nureyev o Comaneci)

✔ interpersonale (capire gli altri)

✔ Intrapersonale (capire se stessi)

Fine Novanta: Robert Sternberg crea la teoria triadica dell'intelligenza:

✔ analitica – valutare, confrontare, confutare informazioni

✔ creativa - inventare, scoprire, pensare per sintesi, afrontare nuove situazioni ed esperienze

✔ pratica – capire le situazioni, darsi obiettivi, svolgere azioni specifche in un contesto specifco

Fine Novanta: Daniel Goleman parla di intelligenza emotiva:

"L’intelligenza emotva coinvolge l'abilità di percepire, valutare ed esprimere un’emozione; l'abilità di accedere ai sentment e/o crearli quando facilitano i pensieri; l'abilità di capire l’emozione e la conoscenza emotva; l'abilità di regolare le emozioni per promuovere la crescita emotva e intelletuale”[2]. Il tema dell'intelligenza emotva è stato successivamente tratato nel 1995 da Daniel Goleman nel libro "Emotonal Intelligence" tradoto in italiano nel 1997 "Intelligenza emotva che cos'è perché può renderci felici". Grazie a questo libro quindi anche in Italia il tema dell'intelligenza emotva ha iniziato ad essere utlizzato e studiato sia in ambito psicologico che anche in ambito organizzatvo/aziendale. Pubblicazioni successive sono state nel 1998 "Lavorare con intelligenza emotva", nel 2002 "Essere Leader" e nel 2007 "Intelligenza sociale" a dimostrazione di quanto questo tema sia diventato di grande importanza.

Ipotesi accreditata

La creatività è una dotazione con la quale nascono tutti. Bisogna assecondarla, permettere che si esprima e non sofocarla con classifcazioni intellettualistiche del talento e del sapere.

La creatvità si educa. È un talento che si ha dalla nascita.

htp://www.youtube.com/watch?v=Jl89h_PLNcw

Essere creativi

La creatività

La creatività è tecnica

Secondo Stefano Bartezzaghi, enigmista, la prima sfda è acquisire la tecnica. Secondo l'autore, l'idea del talento innato è reale, ma parziale.

I talenti si possono migliorare così come si possono acquisire con lo studio e l'esercizio, lavorando ogni giorno per migliorare le proprie competenze tecniche.

Senza tecnica il talento c'è, ma non va avanti; senza tecnica la creatività non incomincia neppure.

La creatività al tempo dei cellulari intelligenti

Come usare la creatività

Edward De Bono è considerato la massima autorità nel campo del pensiero creativo e dei meccanismi della mente, ha scritto oltre settanta libri, tradotti in numerose lingue. Ha insegnato in prestigiose Università come quella di Cambridge, Oxford, Harvard e Londra. È il creatore del concetto di "pensiero laterale", ormai entrato in uso nel linguaggio comune (incluso anche l'Oxford Dictionary).

Quando si richiede invece una soluzione veramente diversa e innovatva, che contribuisca cioè ad un reale step evolutvo rispeto alle pre-condizioni, si deve stravolgere il ragionamento, partre dal punto più lontano possibile, ribaltare i dat, mescolare le ipotesi, negare certe sicurezze e addiritura afdarsi ad associazioni di idee del tuto casuali. Si deve perciò abbandonare il pensiero vertcale, cioè quello basato sulle deduzioni logiche, per entrare nella lateralità del pensiero creatvo.

Tecniche di brainstorming

Il pensiero laterale, una modalità di risoluzione di problemi logici che prevede un approccio indiretto ovvero l'osservazione del problema da diverse angolazioni, si contrappone alla tradizionale modalità che prevede concentrazione su una soluzione diretta al problema.

6 cappelli per pensare

Tecniche di visualizzazione

Dan Roam è l'autore di Sul retro del tovagliolo, un importantissimo saggio sullo sviluppo delle tecniche di visualizzazione nella organizzazione e comunicazione delle idee.

Il visual design