SPORT E WELFARE:risorse e progetti per una cooperazione internazionale possibile
LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE NEL SETTORE “CULTURA ...
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Centro Regionale per il Catalogo e la documentazione S.r.l.
LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE NEL SETTORE “CULTURA”:
RISORSE, PROGRAMMI E PROGETTI FINANZIATI IN EMILIA-ROMAGNA NELL’ANNO 2005
Committenza Direzione Generale Cultura, Formazione e Lavoro della Regione Emilia-Romagna Coordinamento scientifico Istituto Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna - IBACN Direzione scientifica Margherita Spinazzola IBACN – Direzione Coordinamento e progettazione per la valorizzazione dei beni culturali in ambito nazionale ed europeo Soggetto esecutore CRC – Centro Regionale per il catalogo e la documentazione Srl Direzione esecutiva Carmela Baldino Testi e analisi cura di Chiara Cavicchi Con la collaborazione di Michele Migliori Regione Emilia-Romagna Direzione Generale Programmazione territoriale e negoziata, intese. Relazioni europee e internazionali Progetto grafico e realizzazione tecnica Antonio De Bonis - IBACN Si ringraziano i referenti dei progetti per il prezioso contributo informativo
INDICE…………………………………………………………………………………………. 3
1. INTRODUZIONE…………………………………………………………………………… 5
2. PREMESSA METODOLOGICA 2.1 Studio del panorama e fonti …………………………………………………………… 7
2.2 Criteri di scelta degli enti coinvolti e della tipologia di progetti da censire………… 8
2.3 Identificazione dei referenti e trattamento dei dati personali ……………………… 9
2.4 Raccolta dei dati di progetto……………………………………………………….…… 9
3. ANALISI DEI DATI E RAPPRESENTAZIONE TABULARE
3.1 Numero progetti censiti, enti coinvolti…………………………………………………. 15
3.2 Descrizione dei progetti………………………………………………………………… 18
3.3 Programmi di riferimento………………………………………………………………… 21
3.4 Tipologie di beni culturali cui i progetti si riferiscono………………………………….. 24
3.5 Durata dei progetti……………………………………………………………………… 26
3.6 Analisi del partenariato………………………………………………………………… 29
3.6.1 Sintesi dei requisiti per la partecipazione ai programmi cui si riferiscono i
progetti segnalati…………………………………………………………………………. 29
3.6.2 Criteri adottati per la suddivisione in tipologie di partenariato………………… 34
3.6.3 Ruolo degli enti coinvolti nella progettazione…………………………………… 35
3.6.4 Analisi del partenariato per il programma Cultura 2000……………………… 37
3.6.5 Analisi del partenariato per il programma Interreg III………………………… 39
3.6.6 Analisi del partenariato per il programma Socrates Grundtvig……………… 41
3.6.7 Analisi del partenariato per i programmi di Ricerca e Sviluppo Tecnologico 43
3.6.8 Attività svolte nell’ambito dei progetti……………………………………………. 45
3.7 Risorse finanziarie……………………………………………………………………… 47
3.8 Autovalutazione dei risultati conseguiti……………………………………………… 54
4. FORME PARTICOLARI DI PARTECIPAZIONE AI PROGETTI EUROPEI
4.1 Progetti decentrati……………………………………………………………………… 56
4.2 Accordi interdirezionali attuati dalla Regione Emilia-Romagna su progetti europei.. 58
5. CONCLUSIONI…………………………………………………………………………… 60
6. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI E SITI WEB CONSULTATI………………………… 62
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6. ALLEGATI N.1: Scheda di rilevazione dati…………………………………………………….…………. 63
N. 2 Tabelle del partenariato per i progetti censiti suddivise per programmi di riferimento:
Cultura 2000…………………………………………………………………………… 67
Interreg III……………………………………………………………………………… 69
Programmi di Ricerca e sviluppo tecnologico………………………………………. 73
Socrates Grundtvig…………………………………………………………………… 79
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1. INTRODUZIONE
La presente ricerca è stata commissionata dalla Direzione Generale Cultura, Formazione
e Lavoro della Regione Emilia-Romagna, che ha fatto proprie le esigenze congiunte della
Direzione Generale Programmazione territoriale e negoziata, intese. Relazioni europee e
internazionali e dell’ Istituto Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-
Romagna - IBACN. Lo studio è nato dalla necessità di focalizzare l’attenzione sulla
partecipazione e l’impegno delle Pubbliche Amministrazioni del territorio emiliano
romagnolo nella progettazione comunitaria nel settore specifico dei beni culturali, anche
in previsione del nuovo ciclo programmazione dei fondi strutturali per il periodo 2007-
2012.
L’IBACN, chiamato dalla legge ad essere “organo tecnico-scientifico e strumento della
programmazione della Regione Emilia-Romagna nel settore dei beni artistici, culturali e
naturali (LR 29/95 art. 2) e in considerazione della sua partecipazione al “gruppo di lavoro
interdirezioni” (Atto di Dirigente n. 8142 del 21/08/02) e del suo ruolo come partner o
leader in numerosi progetti europei, è stato individuato come coordinatore scientifico della
ricerca.
Per le modalità attuative si è scelto di affidare l’incarico alla società Centro Regionale per
il Catalogo - CRC srl che, partecipando in più ruoli a vari progetti europei, ha maturato
una buona esperienza e vanta un’ottima conoscenza delle attività culturali nel territorio
emiliano romagnolo, per la sua stessa missione e composizione aziendale.
A fronte delle importanti risorse finanziarie che vengono messe a disposizione quando un
ente partecipa ad un progetto, questo studio intende proporre un quadro dei progetti
europei realizzati, nel settore dei beni culturali, dalla Regione Emilia-Romagna, le
Province, i Comuni capoluogo, le Università e gli Uffici periferici dello Stato nel territorio
emiliano-romagnolo.
I dati presentati fanno riferimento all’anno 2005, cioè riguardano i progetti europei
realizzati o in corso di realizzazione in quell’anno, o finanziati entro tale data per
realizzazione successiva.
Il rapporto, oltre a fotografare la partecipazione e l’impegno delle Pubbliche
amministrazioni nella progettazione comunitaria, può essere letto come documento che
suggerisce spunti preziosi a chi opera sul territorio, per le realizzazioni venture e anche
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come uno strumento efficace nella negoziazione dei nuovi programmi europei da parte
degli amministratori delle Regioni.
La rappresentazione dei dati, oltre quantificare l’ammontare complessivo delle risorse
impegnate in questo ambito, è finalizzata a presentare i dati in forma aggregata e
analitica rispetto ai principali programmi di finanziamento utilizzati, alle tematiche
maggiormente affrontate, al tipo di partenariato coinvolto.
Le caratteristiche di servizio e il riferimento a tutte le pubbliche amministrazioni del
territorio fanno di questo rapporto uno strumento che palesa ed evidenzia l’importanza e
la vitalità dei co-finanziamenti europei in un’ottica di completamento del quadro delle
risorse e degli interventi destinati alla cultura in Emilia-Romagna, nell’ambito della
normale programmazione e relativi finanziamenti.
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2. PREMESSA METODOLOGICA
2.1 STUDIO DEL PANORAMA E FONTI
A livello metodologico si è proceduto come segue: in primo luogo è stato approfondito lo
studio degli ultimi bandi (caratteristiche, tematiche principali, tipologie di progetto,
tipologia partner, ruoli previsti, finanziamento) dei programmi Cultura 2000; Interreg III; V
e VI Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo; IST; e-TEN, e-Contentplus; Socrates
Grundtvig. Questi sono i programmi che offrono maggiori possibilità di progettazione nel
settore dei beni culturali e, non a caso, sono risultati i più utilizzati dagli enti coinvolti nella
ricerca.
Per completare lo studio dei programmi sono stati consultati materiali di studio quali
pubblicazioni, slides relative ad interventi seminariali, dossier e appunti, oltre che portali
tematici dedicati alla progettazione europea e tutti i siti web ufficiali dei programmi sopra
citati. Per una puntuale descrizione si rinvia alla bibliografia.
Sempre durante la prima fase di lavoro, si è svolta un’attività di media-relationship e di
contatto con vari referenti istituzionali che si occupano di progettazione europea e che
hanno fornito utili suggerimenti per il completamento dell’indirizzario, oltre che indicazioni
e strumenti per un confronto incrociato dei dati che saranno presentati in questo report.
In particolare si desidera ringraziare Anna Castellari (ANCI Emilia-Romagna); Michele
Migliori (Regione Emilia-Romagna - Direzione Generale Programmi Intese Relazioni
europee Cooperazione internazionale); Andrea Pignatti (ERVET); Piergiacomo Sola
(Amitiè Srl) e Giuliana Ventura (Regione Emilia-Romagna – Servizio politiche europee e
relazioni internazionali) per il generoso contributo dato nel mettere a fuoco le tematiche di
questo studio, oltre che tutti i referenti dei progetti europei segnalati, che hanno fornito
preziose informazioni e utili suggerimenti per la redazione di questo lavoro.
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2.2 CRITERI DI SCELTA DEGLI ENTI COINVOLTI E DELLA TIPOLOGIA DI PROGETTI DA CENSIRE
Come già indicato precedentemente, la ricerca è volta a focalizzare l’attenzione sui
progetti co-finanziati dall’Unione Europea e svolti dalle seguenti pubbliche
amministrazioni del territorio emiliano romagnolo: la Regione Emilia-Romagna, le
Province, i Comuni capoluogo.
Nell’interpretare i temi di interesse regionale affidati allo sviluppo di questa ricerca, in
riferimento agli “uffici periferici dello Stato”, d’intesa con la Direzione dell’IBACN, si è
valutata l’opportunità di interpellare gli uffici attivi nel territorio regionale e
presumibilmente interessati alla partecipazione a progetti europei o quantomeno a
conoscenza di analoghi interessi presso altri uffici da loro coordinati. Alla luce di questa
considerazione sono stati interpellati i seguenti organi:
- Soprintendenze per i Beni architettonici e per il paesaggio - Soprintendenze per il patrimonio storico artistico e etnoantropologico - Soprintendenza Archeologica - Soprintendenza Archivistica - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici - Direzione Generale Archivi - Biblioteche statali
L’indagine si estende infine anche alle Università e alle strutture del Consiglio Nazionale
delle Ricerche (CNR) e dell’Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente (ENEA) presenti sul territorio regionale.
Sulla “tipologia” dei progetti segnalati e ritenuti congrui rispetto agli obiettivi della nostra
ricerca, vanno fatte alcune considerazioni. Le tipologie sono quelle strettamente afferenti
alla definizione di bene culturale, come riportata anche dal Codice dei Beni Culturali e del
Paesaggio (Dlgs 42/2004). Va inoltre ricordato che le Università, per vocazione, sono
molto attive nell’ambito dei programmi di mobilità di studenti e docenti. Progetti di questo
tipo, anche nei casi in cui l’oggetto di studio è il bene culturale, non sono stati compresi
nel presente studio poiché riteniamo che si tratti di azioni rivolte al finanziamento della
formazione e della mobilità di esperti fra i Paesi europei ed extraeuropei, al fine di
promuovere le risorse umane. Il focus, nella nostra indagine, è invece dichiaratamente sul
bene e sul patrimonio culturale, la sua valorizzazione, salvaguardia e gestione.
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2.3 IDENTIFICAZIONE DEI REFERENTI E TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Il punto di partenza obbligatorio per l’avvio della ricerca è stato l’individuazione, per
ciascuna amministrazione coinvolta, dei referenti di uffici, settori, aree che si occupano di
progettazione europea.
La raccolta dei dati è avvenuta nel rispetto del Decreto Legislativo 196/2003 “Codice in
materia di protezione dei dati personali”.
I dati personali dei soggetti che hanno fornito le informazioni utili per la nostra ricerca e
che hanno acconsentito al trattamento dei loro dati, sono stati raccolti dal responsabile
del trattamento e registrati, organizzati e archiviati in un database Access ad uso interno,
da cui sono state successivamente formate varie Query contenenti i nominativi, indirizzi,
recapiti telefonici e e-mail dei referenti individuati e coinvolti nel censimento.
2.4 RACCOLTA DEI DATI DI PROGETTO
Per la raccolta dei dati è stata studiata una complessa scheda di rilevazione, che
alleghiamo, tesa a recuperare in forma sistematica e sintetica tutte le informazioni relative
ai progetti realizzati o finanziati nell’area e nel periodo di interesse. L'identificazione dei
quesiti da inserire nella scheda e utili per la successiva formazione degli indicatori di
analisi è il frutto, da un lato, dello studio dei programmi che includono una dimensione
culturale e quindi utilizzabili per la richiesta di co-finanziamenti, dall’altro di un’analisi
comparativa delle schede di rilevazione già predisposte e utilizzate in passato per
ricerche analoghe.
Le informazioni richieste sono sia di interesse esclusivamente amministrativo (ad
esempio, nome, indirizzo, ufficio del responsabile del progetto), sia informazioni più
dettagliate relative agli obiettivi del progetto, agli aspetti finanziari, alla durata del
progetto.
Inoltre, si è cercato di elaborare uno strumento di lavoro maneggevole, un documento
leggero da inviare via posta elettronica, semplice graficamente e che offrisse
un'immediata visione d'insieme dei progetti.
La scheda (allegato n. 1) è suddivisa in tre parti: nella copertina, oltre a fornire indicazioni
utili per la compilazione e restituzione del questionario, si richiedono i dati
dell’ente/struttura che ha partecipato al progetto che in seguito dovrà essere descritto; la
seconda parte contiene il questionario dedicato alla descrizione del progetto, alle sue fonti
di finanziamento, alla tempistica di realizzazione, al partenariato coinvolto e al ruolo
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specifico dell’ente che vi ha partecipato. L’ultima parte della scheda riguarda infine la
richiesta di valutazioni rispetto ai risultati conseguiti in termini di soddisfazione rispetto alla
riuscita del progetto, al mantenimento delle scadenze previste e al rapporto costi benefici.
Ai referenti individuati sono stati spediti i seguenti materiali:
- Lettera di presentazione del progetto,
- Scheda di rilevazione dati,
- Informativa privacy ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. n. 196/2003 - “Codice in
materia di protezione dei dati personali” e modulo di autorizzazione al consenso.
I materiali sono stati inviati sia per posta ordinaria che per posta elettronica. Per l’invio
telematico è stata creata una apposita casella di posta: [email protected] .
L’attività di recupero delle schede ha impegnato la fase centrale del progetto, durante la
quale i referenti degli enti oggetto dell’indagine sono stati contattati telefonicamente o via
mail per sollecitare una risposta. In alcuni casi ci sono stati passaggi di consegne della
pratica tra uffici e funzionari: questa situazione ha pertanto allungato i tempi di ricezione.
Il recall telefonico è stato fondamentale, non solo per sollecitare le risposte ai questionari,
ma anche per comprendere l’organizzazione dei diversi enti rispetto alle attività di
promozione, divulgazione e attuazione dei progetti finanziati attraverso programmi
dell’Unione Europea.
In particolare, la verifica dell’iter burocratico della nostra richiesta ci ha permesso di capire
quali sono i servizi o gli uffici e le professionalità che conducono e gestiscono la
progettazione europea. Tali informazioni, che di seguito sintetizziamo, rappresentano una
chiave d’accesso importante e un nodo cruciale per eventuali futuri contatti e
collaborazioni.
Regione Emilia-Romagna La struttura organizzativa della Regione Emilia-Romagna prevede una Direzione
Generale Programmazione territoriale e negoziata, intese. Relazioni europee e
internazionali, che cura le seguenti attività: valutazione delle azioni svolte dalla Regione,
nell'ambito delle politiche europee; collegamento con le istituzioni comunitarie e
rappresentanza degli interessi regionali; cooperazione con i paesi in via di sviluppo e
interventi a favore di popolazioni in stato di emergenza; sviluppo dell'Intesa Istituzionale di
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Programma, sottoscritta con il Governo; accordi di Programma Quadro con l'Unione
Europea e attività di monitoraggio.
Essendo la ricerca mirata al settore specifico della “cultura”, ci siamo poi rivolti alle
Direzioni, Servizi e Istituzioni della Regione Emilia-Romagna che hanno competenza in
materia:
- - l'Istituto regionale per i beni artistici, culturali e naturali (IBACN).
- la Direzione Generale Cultura formazione e lavoro
Per l’IBACN, il referente del Coordinamento e progettazione per la valorizzazione dei beni
culturali in ambito nazionale ed europeo, oltre a segnalarci i progetti e a fornirci le
informazioni utili per la ricerca, ci ha comunicato i nomi dei referenti per ciascun progetto
in cui l’Istituto era coinvolto, che abbiamo successivamente contattato e con cui abbiamo
completato il questionario predisposto.
Per la Direzione Generale Cultura formazione e lavoro il referente che coordina la
progettazione europea ci ha comunicato che non vi erano stati progetti europei finanziati
nel periodo e nell’area di interesse.
Province e Comuni capoluogo Negli Enti locali, l’ufficio deputato a seguire la progettazione europea assume
denominazioni diverse quali Ufficio relazioni esterne e progetti internazionali, Ufficio
Europa, Ufficio politiche comunitarie e internazionali, Sportello Europa, Servizio Europa.
Essendo le “relazioni internazionali” materia di competenza del Sindaco o del Presidente
della Provincia, gli uffici che si occupano di relazioni e progetti internazionali fanno
solitamente capo al Gabinetto del Sindaco o alla Presidenza della Provincia.
In alcuni casi, tali uffici o servizi hanno un ruolo di divulgazione e informazione sui progetti
europei nei confronti degli altri servizi dell’Ente (ad esempio attraverso l’invio di una
newsletter periodica), che poi si occupano di presentare e realizzare i propri progetti
autonomamente; in altri casi, il servizio ha un ruolo più operativo che si estende fino alla
gestione dei progetti dell’Ente.
Sono stati contattati tutti i referenti istituzionali dei servizi che coordinano per l’Ente la
progettazione europea. In alcuni casi ci sono stati segnalati i referenti di progetto, cui
abbiamo successivamente girato la richiesta di compilazione della scheda.
I Comuni di Rimini e Cesena e le Province di Parma, Reggio-Emilia e Forlì-Cesena hanno
inoltrato la pratica ai servizi Cultura per competenza o per ulteriori verifiche.
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Università Nelle quattro Università presenti sul territorio emiliano romagnolo, l’ufficio contattato e
competente (Ufficio ricerca internazionale) ha inoltrato la nostra richiesta a ciascun
dipartimento allo scopo di monitorare la progettualità dipartimentale e poi, sulla base delle
informazioni raccolte, ci ha trasmesso i dati utili per questa ricerca. Tuttavia, essendoci
differenze nell’organizzazione dei quattro atenei, sintetizziamo di seguito alcune
informazioni.
Presso l’Università di Bologna esistono due settori: l’Ufficio Rapporti Internazionali e
l’Area Ricerca. Il primo fornisce supporto tecnico e amministrativo per la gestione dei
Programmi Overseas (mobilità extraeuropea per studenti), Leonardo, tirocini MAE-CRUI e
convenzioni con Università partner. Cura in generale le relazioni con Atenei e istituzioni
straniere, anche nell’ambito di network internazionali, i Programmi europei di istruzione e
le Azioni collegate Socrates e favorisce la partecipazione dell’Università di Bologna ai
Programmi esecutivi bilaterali di collaborazione scientifica e culturale sottoscritti dal
Ministero degli Affari Esteri con altri Paesi. L’Area Ricerca, invece, è l’Ufficio che fornisce
servizi a supporto dell'acquisizione di finanziamenti per la ricerca, della gestione di
progetti e del trasferimento della conoscenza.
Sul sito dell’Università è disponibile una banca dati - purtroppo non aggiornata e senza
collegamenti ipertestuali - che riporta alcuni dati (titolo progetto; docente coordinatore e
Dipartimento) sui progetti realizzati dal 1999 al 2006 ricavati dal database della
Commissione Europea CORDIS e dalle schede dell’Anagrafe della Ricerca dell’Università
di Bologna.
I progetti presenti nella banca dati afferiscono ai seguenti programmi: V e VI Programma
quadro di R&ST, Ceca; Cost; Cultura 2000; European space agency; European science
foundation; Hippokrates; Intas; Interreg; Life; Nato; Tender. Non sono presenti indicazioni
rispetto all’anno di realizzazione dei progetti.
Anche sul sito dell’Università di Ferrara c’è una banca dati relativa agli “Accordi
internazionali”, mentre i “progetti di ricerca comunitaria” non sono ancora stati messi in
rete poiché è necessaria una banca dati più complessa a causa del numero di partner da
inserire. L’ufficio competente (Ufficio Ricerca Internazionale) ha notizia dei progetti di cui i
singoli Dipartimenti hanno dato comunicazione, ma poiché l’iter di approvazione prevede
che i progetti siano seguiti dai Direttori di Dipartimento e i contratti firmati dal Rettore, è
stata necessaria un’indagine presso i vari dipartimenti.
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Lo stesso discorso vale per l’Ufficio Ricerca Nazionale e Internazionale dell’Università di
Modena e Reggio-Emilia, che sta costruendo un archivio sperimentale sui progetti di
ricerca, anche se la raccolta dati è tutt’ora in corso.
Il Servizio Ricerca Internazionale e U.E. dell’Università di Parma fa parte del settore
“Amministrazione”. Per i progetti europei si segue la seguente prassi: il Dipartimento che
intende presentare un progetto scrive al Rettore e la richiesta viene poi passata per
competenza al Servizio Ricerca Internazionale che segue l’iter burocratico del progetto. In
questo caso, quindi, il servizio ha sotto controllo tutti i progetti realizzati o in corso di
realizzazione.
Tenuto conto del fatto che i Dipartimenti delle Università di Ferrara, Modena e Reggio-
Emilia e Parma hanno autonomia finanziaria, gestionale, ma non contrattuale, al contrario
di Bologna, che ha anche questa autonomia, accade che i progetti - pur seguendo un iter
di approvazione autonomo - se approvati, transitano per l’Amministrazione centrale
poiché la cassa per i pagamenti è unica. Di conseguenza, i servizi “Ricerca e Rapporti
Internazionali” di queste tre Università possono non essere a conoscenza di progetti che
sono decaduti o non sono stati approvati, ma hanno riscontro certo di tutti quelli finanziati.
Al fine di questa ricerca, come già indicato, tali uffici hanno spinto la loro collaborazione
ad un’indagine puntuale presso ogni dipartimento.
Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente (ENEA)
L’ENEA svolge attività di ricerca scientifica e sviluppo tecnologico avvalendosi di
competenze ad ampio spettro e di avanzate infrastrutture impiantistiche e strumentali
dislocate presso i propri Centri di Ricerca. Le attività di ricerca dell'ENEA sono svolte da
cinque Dipartimenti:
Ambiente, Cambiamenti Globali e Sviluppo Sostenibile Biotecnologie, Agroindustria e Protezione della Salute Fusione, Tecnologie e Presidio Nucleari Tecnologie Fisiche e Nuovi Materiali Tecnologie per l'Energia, Fonti Rinnovabili e Risparmio Energetico
che operano negli undici Centri di Ricerca dell'Ente, distribuiti su tutto il territorio
nazionale.
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L’indagine conoscitiva sui progetti europei ha riguardato pertanto le sedi ENEA dislocate
sul territorio emiliano romagnolo, cioè i centri di ricerca di Bologna e Faenza.
Tuttavia, essendo centralizzate le attività di gestione amministrativa, riteniamo che, si
debba considerare la sede centrale di Roma come partner, anche nel caso di ricerche
eseguite nei centri dislocati sul nostro territorio (cfr. 3.1)
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
La struttura scientifica del CNR ha un posto di primo piano nello sviluppo dei programmi
di Ricerca e Sviluppo Tecnologico (RST) dell'Unione Europea. In molti settori, il CNR è in
solida posizione rispetto ai grandi enti di ricerca omologhi europei, e certamente
rappresenta, per il successo che ottiene dalla valutazione comunitaria, un'esperienza non
comune nel panorama nazionale.
Le attività finanziate, coinvolgono la gran parte delle priorità di ricerca individuate dai
Programmi Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico, e dalle altre molteplici azioni
comunitarie di interesse per la RST e riflettono l'ampia gamma d'iniziative sostenute dallo
strumento comunitario e l'efficace inserimento della rete scientifica dell'Ente.
Tuttavia, anche in questo caso, essendo centralizzate le attività di gestione
amministrativa, riteniamo che i progetti segnalatici a livello locale (cioè dai centri di ricerca
sul nostro territorio) non possano essere considerati in questa ricerca, poiché tali strutture
locali non appaiono come dirette beneficiarie del finanziamento europeo. Di questi
progetti daremo comunque conto nel paragrafo 4.1 di questo studio.
Uffici stataliNel caso delle Soprintendenze statali, la pratica è stata assegnata dai Soprintendenti ai
funzionari competenti per territorio.
La Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici, le Biblioteche statali e la
Direzione generale archivi ci hanno risposto attraverso la Direzione.
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3. ANALISI DEI DATI E RAPPRESENTAZIONE TABULARE
L’analisi del grado di utilizzo dei finanziamenti comunitari si struttura attraverso
l’elaborazione di dati statistici ricavati dalle schede di progetto. Sulla base delle risposte
fornite nelle schede pervenute, abbiamo predisposto una griglia di valutazione dei risultati
da cui abbiamo successivamente estrapolato alcune tabelle analitiche in riferimento alle
seguenti variabili:
- Numero progetti censiti, enti coinvolti
- Descrizione dei progetti
- Programmi di riferimento
- Tipologie di beni culturali cui i progetti si riferiscono
- Durata dei progetti
- Analisi del partenariato
- Attività svolte
- Risorse finanziarie
- Autovalutazione dei risultati conseguiti
3.1 NUMERO PROGETTI CENSITI, ENTI COINVOLTI
Complessivamente sono stati censiti ventitre progetti differenti e sono stati coinvolti
trentotto enti fra cui dieci Comuni, nove Province, la Regione Emilia-Romagna1, sette
Soprintendenze, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia
Romagna, la Direzione generale archivi, tre biblioteche statali, quattro Università, le sedi
ENEA e CNR del nostro territorio.
Fra gli enti coinvolti, 19 hanno preso parte ad uno o più progetti, 13 hanno risposto
segnalando la mancata partecipazione a progetti europei nel corso nel 2005 e un ente
non è stato in grado di procedere ad un rilievo tecnico puntuale.
Infine, in alcuni casi, abbiamo ritenuto che i progetti segnalati, non corrispondessero ai
criteri di selezione che fanno parte di questa ricerca.
I dati trasmessi attraverso le schede sono stati incrociati con informazioni reperite da altre
fonti ufficiali, database online dei programmi, pubblicazioni, comunicati stampa. Tale
1 La Regione Emilia-Romagna viene conteggiata in questa analisi una sola volta, mentre nell’analisi economica e dei programmi viene suddivisa per ogni progetto, evidenziando i dati per l’IBACN e per ciascuna direzione.
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riscontro, che ha portato in alcuni casi all’individuazione del dato economico corretto e
alla rettifica delle informazioni da rappresentare, si è reso necessario soprattutto quando i
dati ricevuti da enti diversi coinvolti nello stesso progetto non coincidevano.
In particolare, abbiamo notato maggiori difficoltà nel rispondere ai quesiti relativi ai dati
economici quali il budget di progetto, il contributo comunitario, il contributo destinato
all’ente.
Infine è necessario segnalare che in alcuni casi, nonostante i solleciti, non abbiamo
ricevuto alcuna risposta oppure non è stato possibile recuperare tutte le informazioni
relative ai quesiti posti nella scheda. Di queste “informazioni mancanti” si è tenuto conto
in fase di elaborazione dei dati, sottolineando che si tratta di dati “non pervenuti” e non di
“valori nulli”.
Di seguito delineiamo sinteticamente la situazione:
• le Università di Bologna, Ferrara e Modena e Reggio-Emilia hanno risposto al
censimento segnalando un progetto ciascuna, per un totale di tre progetti.
• tutti gli Enti locali contattati hanno fornito una risposta e sono state raccolte
complessivamente 15 schede relative a dodici progetti.
• la Regione Emilia-Romagna ha fatto pervenire le schede di undici progetti, di cui
nove dall’IBACN, uno dalla Direzione Generale Ambiente e Difesa del Suolo e
della Costa e uno dalla Direzione Generale Attività produttive commercio e
turismo.
• le Soprintendenze non hanno segnalato alcuna partecipazione a progetti europei,
per l’anno di riferimento.
• la Direzione Regionale Beni Culturali dell’Emilia-Romagna non ha segnalato
progetti ma, in sede di incrocio dei dati è emerso il suo coinvolgimento nell’ambito
dei progetti ministeriali Minerva e Michael.
• L’Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente (ENEA), sede di Bologna,
ha segnalato la partecipazione ad un progetto, che tuttavia non corrisponde ai
criteri di selezione dei progetti che fanno parte della ricerca (bando europeo,
partenariato internazionale, finanziamento comunitario). Inoltre, come per i progetti
segnalati dalle sedi CNR, riteniamo che si tratti di un partenariato nazionale e non
locale.
• L’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) di Bologna, quale Istituto di
ricerca del CNR, ha segnalato la partecipazione a tre progetti europei, di cui
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daremo conto nel paragrafo 4. 1 di questo lavoro, ma che non abbiamo enumerato
fra i progetti censiti, poiché si tratta di un partenariato nazionale.
• Due delle biblioteche statali del territorio emiliano romagnolo hanno comunicato di
non aver partecipato a progetti europei, per l’anno di riferimento e una biblioteca non ha risposto.
• La Direzione Generale Archivi ha comunicato che nessun Archivio di Stato del
territorio emiliano romagnolo ha partecipato a progetti europei nel periodo di
riferimento.
Nella cartina geografica che segue, le province della regione Emilia Romagna sono
colorate con intensità diversa in base al numero di progetti europei finanziati nell’ambito e
nel periodo di riferimento per questa ricerca.
Come si nota, Bologna è la provincia colorata con maggiore intensità: infatti sono stati
segnalati ben 14 progetti da enti che operano sul territorio bolognese (Comune, Regione,
Università). Nella provincia di Ferrara sono invece coinvolti tre enti (Comune, Provincia e
Università) nella realizzazione di due diversi progetti. In provincia di Forlì-Cesena, sono
stati censiti due progetti segnalati uno dal Comune di Cesena e l’altro dalla provincia di
Forlì-Cesena. In provincia di Modena abbiamo rilevato due progetti segnalati
rispettivamente da Provincia e Università. Anche a Ravenna si rilevano due diversi
progetti in cui sono coinvolti Comune e Provincia, così come a Rimini dove Provincia e
Comune hanno segnalato la partecipazione ad uno stesso progetto. Infine si segnala che
nella provincia di Reggio-Emilia abbiamo rilevato un progetto, che vede il coinvolgimento
del Comune e che la provincia di Piacenza completa il quadro con la presenza di un
progetto cui ha preso parte la Provincia.
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3.2 DESCRIZIONE DEI PROGETTI Nell’ambito del programma CULTURA 2000 sono stati analizzati i progetti Mineu; Didart;
Cipech: Citizen perspective on Cultural Heritage and Environment; Classe, archeologia di
una città abbandonata; Cultural landscapes of the past
Di seguito delineiamo sinteticamente i contenuti di ciascun progetto:
CIPECH riguarda azioni di trasferimento alla cittadinanza della conoscenza dei
patrimoni culturali e ambientali dei paesi partner (sul territorio emiliano
romagnolo, l’ ecomuseo delle valli di Argenta e la diga di Ridracoli ).
CLASSE, ARCHEOLOGIA DI UNA CITTÀ ABBANDONATA prevede l’apertura
di nuovi siti di scavi a Classe (Ravenna) e la realizzazione di laboratori di studi e
seminari.
CULTURAL LANDSCAPES OF THE PAST prevede lo studio del paesaggio
culturale del passato da parte di archeobotanici e archeologi che propongono una
ricostruzione dei campi di cereali e dei giardini in alcuni siti di epoca medievale,
romana, preistorica.
DIDART consolida la rete transnazionale sulla didattica dell’arte contemporanea
avviata nel 2002-2003 e prevede la realizzazione di un’attività/evento di didattica
dell’arte in ognuno dei musei coinvolti.
MINEU prevede la realizzazione di un network per la valorizzazione dei patrimoni
minerari e post-industriali ai fini della creazione di un circuito turistico-culturale.
Nell’ambito dell’iniziativa comunitaria INTERREG III abbiamo analizzato i seguenti
progetti: Blue, Iter, Light, Mediauvis, Romit, Sisma, Sua, Transromanica e Villas.
BLUE è un progetto volto a restituire l’identità culturale ai paesaggi fluviali e a
proporre un modello di sviluppo di turismo culturale duraturo attraverso la
riscoperta di risorse temi e percorsi legati al mondo del fiume.
ITER intende sviluppare mezzi innovativi metodologici e tecnici per identificare e
proteggere il patrimonio culturale dei centri termali storici e creare un network per
la valorizzazione delle stazioni termali.
LIGHT è un progetto volto a integrare, promuovere e portare alla luce le risorse
culturali locali rendendole più visibili e accessibili ai cittadini e a gruppi di utenti
specifici.
18
MEDIAUVIS prevede l’elaborazione di un modello specifico adattato all’identità
culturale mediterranea nel settore audiovisivo.
ROMIT: ROMAN ITINENARIES riguarda una ricerca su scala europea di nuovi
metodi di tutela e gestione di siti archeologici di origine romana, integrandoli nelle
politiche di sviluppo locale.
SISMA prevede la creazione di un sistema integrato per la prevenzione e tutela del
tessuto edilizio storico dai rischi volto a tracciare linee di azioni e criteri omogenei
nella gestione delle calamità naturali.
SUA: SITI UNESCO DELL’EUROREGION EADRIATICA prevede la realizzazione
di un network dei siti Unesco dell’area adriatica e di interventi per loro
valorizzazione, promozione e gestione.
TRANSROMANICA è volto alla costruzione e implementazione di itinerari turistico
culturali legati all’arte romanica sia a livello locale che come network
transnazionale.
VILLAS: STATELY HOMES AND CASTLES riguarda la salvaguardia,
valorizzazione e promozione del patrimonio culturale, costituito dalle dimore
storiche presenti nell’area d’interesse.
Nell’ambito del programma SOCRATES GRUNDTVIG abbiamo analizzato i progetti:
Lifelong Museum Learning, Museums as places for lifelong learning, Museums tell many
stories, Collect and Share
LIFELONG MUSEUM LEARNING è un progetto volto a progettare e fornire
formazione e materiali didattici utili agli educatori museali e mediatori culturali che
si occupano di educazione degli adulti all’interno di musei con particolare
attenzione alle attività educative per adulti e categorie svantaggiate.
MUSEUMS AS PLACES FOR LIFELONG LEARNING prevede la creazione di
un gruppo di lavoro internazionale composto da persone che si occupano di
didattica e servizi educativi all’interno di musei, con particolare attenzione alle
attività educative per adulti e categorie svantaggiate.
MUSEUMS TELL MANY STORIES intende sviluppare le competenze del
personale di istituzioni culturali che si occupa di educazione al patrimonio e di
mediazione culturale per sostenere l’apprendimento interculturale attraverso
metodologie quali la narrazione, story telling…
COLLECT AND SHARE mira a raccogliere esempi innovativi e buone pratiche
nel campo dell’educazione permanente offerta dai musei e ad evidenziare
19
esigenze formative e modelli di sviluppo professionale per gli operatori del settore
per poi condividere le esperienze diffondendo le informazioni tramite la rete
europea delle istituzioni partecipanti, conferenze, seminari, pubblicazioni
Infine, nell’ambito dei programmi di Sviluppo e Ricerca tecnologica (V e VI PROGRAMMA
QUADRO e E-TEN) abbiamo censito i progetti Calmiera, Episcon, Epoch, Liber Imms.
CALIMERA è un ampio network di biblioteche, musei e archivi finalizzato a
promuovere a livello europeo le migliori pratiche, la formazione e la mobilità degli
operatori fra le istituzioni culturali.
EPISCON riguarda la promozione della ricerca nell’ambito della diagnostica dei
beni culturali (materiali e tecnologie d’intervento, deterioramento e
invecchiamento dei materiali, loro impatto sull’ambiente).
EPOCH è una rete di istituzioni culturali europee unite per migliorare la qualità e
l’efficacia della tecnologia dell’informazione e della comunicazione per il
patrimonio culturale.
EUROCULT 21 è una rete tematica, coordinata da Eurocities, l’associazione di
grandi città europee, finalizzata allo sviluppo di nuove metodologie di
management urbano nel settore culturale.
LIBER IMMS è un progetto teso ad introdurre e promuovere l’utilizzo di nuove
tecnologie nella gestione servizi bibliotecari.
20
3.3 PROGRAMMI DI RIFERIMENTO
La tabella che segue presenta il quadro relativo alla ripartizione dei 23 progetti censiti per
programma di finanziamento.
ENTE PROGETTO PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO
Comune Cesena MINEU Cultura 2000
Comune Reggio Emilia DIDART Cultura 2000
Provincia di Ravenna
Classe, archeologia di una città
abbandonata
(Capofila:FondazioneRavennantica)
Cultura 2000
Provincia Forli'-Cesena CIPECH: Citizen perspective on
Cultural Heritage and Environment Cultura 2000
Università degli studi
di Modena e Reggio-Emilia Cultural landscapes of the past Cultura 2000
Provincia Ferrara
Comune Ferrara
Comune Ravenna
SUA - Siti Unesco Interreg III A
Comune Rimini
Provincia di Rimini
IBACN Regione Emilia-Romagna
ROMIT – Roman Itinenaries Interreg III B Cadses
IBACN Regione Emilia-Romagna ITER Interreg III B Cadses
Provincia Modena TRANSROMANICA Interreg III B Cadses
Regione Emilia-Romagna
Direzione generale ambiente e
difesa del suolo e della costa
SISMA Interreg III B Cadses
Università degli studi di Ferrara
IBACN Regione Emilia-Romagna VILLAS Interreg III B Cadses
Comune Bologna MEDIAUVIS Interreg III B Medocc
Regione Emilia-Romagna
Attività produttive commercio e
turismo
Provincia di Piacenza
BLUE Interreg III B Medocc
21
Comune Bologna LIGHT Interreg III C
IBACN Regione Emilia-Romagna Lifelong museum learning Socrates Grundtvig 1
IBACN Regione Emilia-Romagna Museums as places for lifelong
learning Socrates Grundtvig 2
IBACN Regione Emilia-Romagna Museums tell many stories Socrates Grundtvig 2
IBACN Regione Emilia-Romagna Collect and share Socrates Grundtvig 4
Comune Bologna EUROCULT 21 V Programma Quadro
IBACN Regione Emilia-Romagna EPOCH VI Programma
Quadro
Università degli studi di Bologna EPISCON VI Programma
Quadro
Comune Bologna CALIMERA VI Programma
Quadro
Comune Bologna LIBER IMMS e-Ten
22
Riepilogo ripartizione progetti censiti per programma di riferimento e grafico
PROGRAMMA N. PROGETTI
CULTURA 2000 5
E-TEN 1
INTERREG III A 1
INTERREG III B CADSES 5
INTERREG III B MEDOCC 2
INTERREG III C 1
SOCRATES GRUNDTVIG 1 1
SOCRATES GRUNDTVIG 2 2
SOCRATES GRUNDTVIG 4 1
V PROGRAMMA QUADRO 1
VI PROGRAMMA QUADRO 3
TOTALE 23
17%
4%
40%
22%4%
13%
CULTURA 2000 INTERREG
SOCRATES GRUNDTVIG V PROGRAMMA QUADRO
VI PROGRAMMA QUADRO E-TEN
INTERREG III C11%
INTERREG III B
CADSES
INTERREG III A11%
INTERREG III B
MEDOCC22%
23
Dall’analisi dei dati, emerge che un impegno particolare è stato rivolto alla elaborazione di
progetti di cooperazione transnazionale che fanno riferimento al programma Interreg III,
co-finanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale: ben nove progetti, che
corrispondono al 40% della totale progettazione nel settore.
Tale dato è particolarmente significativo, considerando che supera addirittura la
percentuale di progetti che fanno riferimento al programma Cultura 2000 (seconda
frequenza più alta), dedicato specificatamente al settore culturale (cinque progetti, pari al
22%); la terza frequenza più alta è rilevata complessivamente dai tre programmi destinati
allo sviluppo tecnologico (13% per il VI PQ, 4% per il V PQ e e-Ten)e, infine, si rilevano i
progetti destinati alla crescita culturale degli adulti co-finanziati attraverso i programmi
Grundtvig (17%).
3.4 TIPOLOGIE DI BENI CULTURALI CUI I PROGETTI SI RIFERISCONO Nel quadro comune della valorizzazione e gestione del patrimonio culturale notiamo che,
rispetto al campione di dati analizzato, vi è un ampio ventaglio di tipologie di beni su cui si
concentrano le azioni e che, in diversi casi, si tratta di beni che non sempre godono
dell’attenzione tecnico-scientifica tradizionalmente consueta per i beni normalmente
oggetto di tale attenzione e finanziabili.
Si pensi ad esempio allo studio del paesaggio culturale del passato (Cultural landscapes
of the past), o alla valorizzazione dei patrimoni minerari (Mineu), delle stazioni termali
(Iter), dell’edilizia rurale (Villas) e del paesaggio nell’approccio fluviale (Blue) o
ecomuseale (Cipech).
Naturalmente, nell’ambito del censimento, abbiamo riscontrato, sempre trasversalmente
ai vari programmi, anche progetti tesi a valorizzare e migliorare le condizioni di fruizione e
di gestione dei beni storico-artistici più tradizionalmente intesi.
A questo proposito ricordiamo i progetti sulla didattica dell’arte contemporanea (Didart);
sulla prevenzione e tutela del tessuto edilizio storico dai rischi (Sisma); sulla tutela e
gestione di siti archeologici di origine romana (Romit); sulla costruzione e
implementazione di itinerari turistico culturali legati all’arte romanica (Transromanica);
sulla ricerca e diffusione di avanzate metodologie di scavo e recupero archeologico del
periodo Tardo romano e Alto medioevo (Classe, archeologia di una città abbandonata);
sullo sviluppo di un sistema efficace di gestione di un archivio audiovisivo (Mediauvis);
sull’accessibilità e visibilità delle risorse culturali locali (Light) e, infine, sulla messa in rete,
gestione e valorizzazione dei siti Unesco dell’area adriatica (SUA).
24
Un discorso a parte va fatto per i progetti che sono stati co-finanziati attraverso
programmi di ricerca tecnologica, in cui l’attenzione al bene culturale si traduce in azioni
che hanno come comune denominatore lo sviluppo o l’utilizzo delle nuove tecnologie
applicate al settore. Nell’ambito di questi progetti trovano spazio azioni che variano dallo
sviluppo di nuove metodologie di management urbano nel settore culturale (Eurocult 21);
alla costruzione di reti di istituzioni culturali europee per migliorare qualità ed efficacia
della tecnologia dell’informazione e della comunicazione per il patrimonio culturale
(Epoch); a quella di biblioteche, musei e archivi per selezionare possibili applicazioni
tecnologiche adatte alle esigenze delle istituzioni culturali (Calimera); all’utilizzo di nuove
tecnologie nella gestione dei servizi bibliotecari (Liber Imms); alla ricerca nell’ambito della
diagnostica dei beni culturali (Episcon).
Infine meritano attenzione i progetti che fanno riferimento all’iniziativa comunitaria
Socrates Grundtvig, che favorisce lo scambio europeo di esperienze in tutti i settori
dell’educazione degli adulti.
I progetti segnalati riguardano in particolare la formazione agli educatori museali e
mediatori culturali che si occupano di educazione degli adulti (Lifelong museum learning);
lo sviluppo delle competenze del personale di istituzioni culturali che si occupa di
educazione al patrimonio e di mediazione culturale (Museums tell many stories); la
raccolta e condivisione di esempi innovativi e buone pratiche nel campo dell’educazione
permanente offerta dai musei (Collect and share); la creazione di un gruppo di lavoro
internazionale composto da persone che si occupano di didattica e servizi educativi
all’interno di musei, con particolare attenzione alle attività educative per adulti e categorie
svantaggiate (Museums as places for lifelong learning).
25
3.5 DURATA DEI PROGETTI Nella tabella che segue viene riepilogata la durata dei progetti espressa in mesi.
Naturalmente tale variabile deve essere considerata alla luce del programma di
finanziamento di ogni progetto, poiché è il programma che pone i vincoli temporali, minimi
e massimi, in base al tipo di azione e può ulteriormente dettagliare la durata a seconda
dell’azione su cui si posiziona il progetto, come nel caso di “Cultura 2000”.
Dalla tabella notiamo che tutti i progetti afferenti al programma Cultura 2000 sono di
breve durata; infatti si tratta in tutti i casi di “azioni specifiche” che, nell’ambito del
programma, prevedono il coinvolgimento di almeno tre coorganizzatori (incluso il
capofila), di almeno tre diversi paesi ammissibili al programma e una durata massima di
un anno.
Seguono i progetti che fanno riferimento al Programma Socrates Grundtvig che hanno
una durata media di 27 mesi, mentre i progetti che si protraggono maggiormente sono
quelli co-finanziati dall’Iniziativa Comunitaria Interreg III, con una durata di 32 mesi circa e
di Ricerca tecnologica (V e VI Programma Quadro e e-Ten) che si svolgono mediamente
nell’arco di 31/ 32 mesi.
Per dare più significatività alla rappresentazione tabulare, si è ritenuto opportuno
accorpare sia i programmi che mirano allo Sviluppo Tecnologico, che quelli che fanno
riferimento all’Iniziativa Comunitaria Interreg III.
26
PROGETTO PROGRAMMA DURATA PROGETTO
MINEU Cultura 2000 12 mesi
DIDART Cultura 2000 12 mesi
CIPECH: Citizen perspective
on Cultural Heritage and
Environment
Cultura 2000 12 mesi
Classe, archeologia di una
città abbandonata Cultura 2000 12 mesi
Cultural landscapes of the
past Cultura 2000 12 mesi
SUA: Siti Unesco Interreg III A 36 mesi
ROMIT :Roman Itinenaries Interreg III B Cadses 30 mesi
ITER Interreg III B Cadses 48 mesi
TRANSROMANICA Interreg III B Cadses 36 mesi
SISMA Interreg III B Cadses 24 mesi
VILLAS: stately homes and
castles Interreg III B Cadses 36 mesi
MEDIAUVIS Interreg III B Medocc 26 mesi
BLUE Interreg III B Medocc 26 mesi
LIGHT Interreg III C 27 mesi
LLML: Lifelong museum
learning Socrates Grundtvig 1 24 mesi
Museums as places for
lifelong learning Socrates Grundtvig 2 24 mesi
Museums tell many stories Socrates Grundtvig 2 24 mesi
Collect and share Socrates Grundtvig 4 36 mesi
EUROCULT 21 V Programma Quadro 26 mesi
EPOCH VI Programma Quadro 48 mesi
EPISCON VI Programma Quadro 48 mesi
CALIMERA VI Programma Quadro 18 mesi
LIBER IMMS e-Ten 18 mesi
27
PROGRAMMA DURATA MEDIA PROGETTI
Cultura 2000 12 mesi
Socrates Grundtvig 27 mesi
Interreg III 32,1 mesi
V e VI Programma Quadro, e-ten 31,6 mesi
Durata media progetti
Cultura 2000Socrates Grundtvig
V e VI Programma
Quadro e-ten Interreg0
5
10
15
20
25
30
35
28
3.6 ANALISI DEL PARTENARIATO 3.6.1. Sintesi dei requisiti per la partecipazione ai programmi cui si riferiscono i progetti segnalati L’analisi della partecipazione degli enti regionali, pubblici e privati, ai programmi europei
che finanziano progetti nel settore culturale presuppone la conoscenza dei limiti posti da
alcuni programmi nella scelta dei partner. Questi limiti sono a volte di natura geografica,
ammettendo quali zone beneficiarie dei contributi solo determinate regioni degli Stati
membri, con l’eventuale estensione ai paesi associati2 e ai paesi MEDA3; oppure limitano
la tipologia dei partner, escludendo, ad esempio, la partecipazione di soggetti giuridici
privati, come in due strand del programma Interreg III C.
A questo proposito è necessario ricordare quali sono i paesi, le regioni o province eligibili
per i programmi cui afferiscono i progetti censiti.
Inoltre, è importante sottolineare che nel corso dello svolgimento di questi programmi c’è
stato un allargamento degli Stati membri dell’Unione Europea. Ciò significa che, paesi
che prima partecipavano come “paesi terzi”, nel corso del programma sono diventati
membri effettivi dell’Unione Europea.
Dal 1° maggio 2004 sono infatti entrati a far parte dell’U.E. Cipro, Estonia, Lettonia,
Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Slovenia e Ungheria,
portando a 25 il numero degli gli Stati membri. L’allargamento è un fenomeno “dinamico”,
infatti dal primo gennaio 2007 anche Bulgaria e Romania sono stati membri dell’UE e
Croazia e Turchia sono paesi candidati per l’adesione.
2 Svizzera 3 Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Siria, territorio della Palestina, Tunisia, Turchia
29
Cultura 2000 I destinatari del programma sono enti pubblici ed enti privati con statuto e attività
prevalentemente nel campo culturale. Il programma ammette la presentazione di:
- Progetti annuali di cooperazione (azioni specifiche), che devono coinvolgere co-
organizzatori di almeno tre diversi paesi ammissibili al programma (paesi UE, Paesi
EFTA/EEA4 , Bulgaria e Romania, Turchia). Gli organizzatori devono riunirsi in un
consorzio e la durata massima prevista è un anno.
- Progetti triennali di cooperazione (Accordi di cooperazione), che devono coinvolgere
co-organizzatori di almeno cinque diversi paesi ammissibili al programma e avere una
durata minima di un anno e massima di tre anni.
- Progetti di cooperazione nei paesi terzi, che devono coinvolgere almeno quattro
organismi culturali, ossia almeno tre istituzioni culturali di diversi paesi ammissibili al
programma e una istituzione culturale del paese terzo in cui si deve svolgere tutto il
progetto. Durata massima: un anno.
- Progetti di traduzione, che possono essere presentati da singole case editrici o da un
gruppo di queste. L’opera da tradurre deve essere già stata pubblicata.
Interreg III L’iniziativa comunitaria Interreg III si sviluppa intorno a tre azioni: la cooperazione
transfrontaliera (Interreg III A), transnazionale (Interreg III B) e interregionale (Interreg III
C). L’Emilia-Romagna è presente
-nel quadro della sezione A nel programma Transfrontaliero adriatico, per l’area PAO
(Paesi dell’Adriatico Orientale)
- nel quadro della sezione B in due spazi di cooperazione transnazionale (Cadses e
Medocc)
- nel quadro della sezione C, con riferimento all’area Est
Interreg III A Programma transfrontaliero adriatico (area PAO)
Possono partecipare al programma tutte le province adriatiche italiane e paesi della
sponda orientale dell’adriatico (Croazia, Serbia-Montenegro, Bosnia-Erzegovina e
Albania). L’Emilia-Romagna partecipa, in virtù della linea di confine marittimo su cui
insistono le province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini.
4 Islanda, Liechtenstein e Norvegia
30
Sono ammessi alla partecipazione gli enti pubblici, gli enti privati e le Onlus con sede
legale operativa nell’area ammissibile del programma, individuati come beneficiari finali.
E’ richiesta la partecipazione di almeno due province o regioni di due diversi paesi.
Interreg III B (area Medocc)
Possono partecipare al programma determinate regioni dei seguenti stati membri:
Spagna, Francia, Portogallo, Grecia, Malta, Regno Unito (Gibilterra) e Italia (13 regioni
tra cui l’Emilia-Romagna), paesi associati e paesi MEDA (con diversa metodologia).
Sono ammessi alla partecipazione le amministrazioni pubbliche, le istituzioni pubbliche
(università, centri di ricerca), le organizzazioni e associazioni private che, per statuto,
prevedono una partecipazione pubblica maggioritaria, le Onlus. E’ richiesta la
partecipazione di almeno tre province o regioni di due diversi paesi.
Interreg III B (Area Cadses)
Possono partecipare al programma determinate regioni dei seguenti stati: Austria,
Repubblica Ceca, Germania, Grecia, Ungheria, Italia (nove regioni, tra cui l’Emilia-
Romagna), Slovacchia, Slovenia, Polonia. Con metodologia diversa i seguenti paesi
non membri: Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Serbia-Montenegro,
Repubblica di Macedonia, Repubblica di Moldova, Romania, Ucraina.
Destinatari del Programma sono le amministrazioni pubbliche, le istituzioni pubbliche
(Università, centri di ricerca) le organizzazioni e le associazioni private con finalità
pubbliche. E’ richiesta la partecipazione di almeno tre province o regioni di due diversi
paesi.
Interreg III C:
Per motivi organizzativi il territorio è stato suddiviso in quattro quadranti geografici, cui
fanno riferimento singoli programmi e specifiche strutture comuni di cooperazione
(Autorità di gestione e Segretariato tecnico congiunto). Non esistono vincoli territoriali
nella scelta dei partner di progetto, ma i capofila devono presentare le proposte
progettuali ad un’unica struttura di riferimento; l’Emilia-Romagna si trova nella zona EST,
che prevede Autorità di gestione e Segretariato tecnico congiunto a Vienna.
31
Si partecipa a livello di NUTS 25, che, nel territorio italiano corrisponde alla suddivisione
amministrativa regionale. Il programma promuove tre tipologie di operazioni di
cooperazione:
- Operazioni quadro regionali (RFO) e
- Progetti individuali
che prevedono la partecipazione di un gruppo minimo di tre regioni di almeno due Stati
membri.
- progetti di rete
che prevedono la partecipazione di partners di almeno cinque regioni, tre delle quali
devono appartenere a Stati membi.
Le azioni di cooperazione possono essere attuate da amministrazioni pubbliche (non
sono ammessi soggetti privati, tranne che nello strand delle “operazioni quadro regionali”)
dell’intero territorio comunitario e dei paesi della prossimità e candidati all’adesione.
Socrates Grundtvig Al Programma possono accedere i consorzi di operatori coinvolti nel settore dell'istruzione
e della formazione: università, imprese, parti sociali (sul piano nazionale e comunitario),
autorità pubbliche, organismi pubblici e privati di formazione.
Il Programma è aperto ai 25 Stati membri U.E., ai Paesi dello Spazio Economico Europeo
(Islanda, Liechtenstein, Norvegia), ai Paesi associati dell'Europa centrale ed orientale
(Bulgaria e Romania) e alla Turchia.
Il programma Grundtvig, che riguarda in modo specifico l’istruzione degli adulti, prevede
quattro tipologie di azioni:
• Grundtvig 1: Progetti di cooperazione e corsi di formazione
• Grundtvig 2: Partenariati per l'apprendimento
• Grundtvig 3: Finanziamenti per la formazione individuale
• Grundtvig 4: Reti e seminari tematici
5 Nomenclatura Unità Territoriali per la Statistica
32
Programmi Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico I destinatari del programma sono gli enti di ricerca, le università, gli enti pubblici, le
organizzazioni internazionali, le PMI, le aziende private degli stati membri dell’UE e paesi
terzi. Il programma promuove tre tipologie di operazioni di cooperazione:
- Integrated projects (IP), che prevedono la partecipazione di almeno 3
paesi e una durata da 3 a 5 anni;
- Scientific Targeted Research Projects (STREP), che prevedono la
partecipazione di almeno 3 paesi e una durata da 2 a 3 anni;
- Coordination action (CA) che prevedono la partecipazione di almeno 6
paesi e una durata da 3 a 5 anni.
e-Ten I destinatari del programma sono enti pubblici ed enti privati di almeno due diversi
paesi ammissibili al programma, riuniti in consorzio. Possono partecipare i 25 Stati
membri dell’UE, i Paesi EFTA/EEA, Bulgaria e Romania.
Il programma ammette la presentazione di:
- progetti relativi alla introduzione iniziale di un servizio sul mercato, partendo da un
sistema/servizio già operativo, o sviluppato o collaudato. Durata: 36 mesi
- progetti che riguardano il collaudo della fattibilità economica, sociale e amministrativa
di un servizio o sistema già operativo o collaudato. Durata: 18 mesi
- azioni di cooperazione fra I progetti e tutti I soggetti interessati al servizio, al fine di
divulgare I risultati dei progetti ad un più ampio pubblico di potenziali utilizzatori, a
promuovere il programma e-Ten e a coordinare le sue attività.
33
3.6.2 Criteri adottati per la suddivisione in tipologie di partenariato
Per quanto riguarda l’analisi della tipologia del partenariato è opportuno fare alcune
precisazioni rispetto all’approccio metodologico adottato.
Gli enti partecipanti a ciascun progetto segnalato sono stati classificati rispetto alle
seguenti variabili:
1. ruolo (Project leader o partner)
2. tipologia
3. ente pubblico o privato
Il criterio scelto per la suddivisione degli enti in “tipologie” è stato pensato in un’ottica di
semplificazione, considerando, da un lato, l’alta incidenza numerica di partners stranieri
coinvolti e, dall’altro, la presenza di enti difficilmente classificabili e numericamente poco
rilevanti per costituire categoria a sé, come ad esempio i soggetti di diritto privato, le
cooperative, i musei per i quali non è possibile individuare la partecipazione pubblica
maggioritaria.
Gli ostacoli nel classificare gli enti pubblici stranieri hanno riguardato, in primo luogo, la
mancata equivalenza delle suddivisioni amministrative del territorio di ciascuno stato
partecipante al progetto, rispetto alle suddivisioni territoriali italiane.
La situazione si complica ancora di più dal momento che tali suddivisioni territoriali sono
state segnalate così come indicate nel contratto di progetto, cioè nella lingua adottata
ufficialmente dal programma (inglese o francese), rendendo ancor più difficile il recupero
filologico della denominazione stessa. Ad esempio le “regioni” della Croazia vengono
definite county (traduzione anglosassone della parola croata Županije) e la provincia di
Pieria (Grecia) Préfecture (traduzione francese per Nomarchia)
Come dimostrano gli esempi, la difficoltà maggiore non è stata di tipo linguistico in senso
stretto, ma piuttosto attinente alla creazione di un sistema comune di riferimenti, per
raggiungere il quale è stato necessario operare delle semplificazioni.
34
Una classificazione degli enti che, a nostro avviso, tiene conto delle problematiche
segnalate è la seguente:
• Associazione
• Comune
• Camera di Commercio
• Consorzio
• Fondazione
• Ministero
• Onlus
• Provincia
• Regione
• Università
• Altro
Un secondo accorpamento, teso a distinguere il pubblico dal privato, ha suddiviso in tal
senso le tipologie descritte, considerando come “enti pubblici” anche le Università, le
Fondazioni e le Camere di Commercio e considerando “enti privati” le Associazioni, i
Consorzi, le Onlus e la categoria “Altro”.
L’analisi che segue rappresenta uno studio del numero dei partner, della loro collocazione
geografica (paesi) e tipologia attraverso un raggruppamento dei progetti censiti per
programma di finanziamento.
3.6.3 Ruolo degli enti coinvolti nella progettazione Per quanto concerne il ruolo (project leader o partner) degli enti coinvolti nel censimento è
possibile fare una valutazione complessiva, non essendoci alcun tipo di regola imposta
dai programmi.
Considerato che tre progetti censiti coinvolgono più di un ente del territorio regionale
(Romit – tre enti, Sua – quattro enti, Villas – due enti), il rilievo dei dati avviene su 30 enti
dell’Emilia-Romagna che hanno partecipato come leader o partner a progetti che
rispondono ai criteri di selezione della nostra ricerca.
Riteniamo importante l’indagine sul ruolo assunto, perché ci dà la misura del livello di
coinvolgimento degli enti nell’ambito della realizzazione dei progetti stessi, anche se la
35
concreta partecipazione viene maggiormente evidenziata dallo studio delle attività
effettivamente svolte e descritte in seguito (cfr. 3.5.4).
La suddivisione fra project leader e partner dei 30 soggetti istituzionali coinvolti delinea la
seguente situazione:
Tabella ruolo enti
Project leader 6
Partner 24
Grafico ruolo enti
20%
80%
project leader
partner
36
3.6.4 Analisi del partenariato per il programma Cultura 2000 Nell’ambito del programma “Cultura 2000” abbiamo analizzato cinque progetti che
coinvolgono complessivamente 38 enti. Poiché, nell’ambito di Cultura 2000, ciascun
partner partecipante ad un progetto viene classificato per paese di appartenenza, ne
consegue che, anche nella nostra analisi, i valori indicati si riferiscono alla frequenza di
partecipazione degli enti per paese.
Come si evince dal grafico, la partecipazione di partner italiani è nettamente superiore a
quella di enti di altri paesi; infatti ben diciannove enti italiani sono coinvolti nei cinque
progetti segnalati. Seguono Spagna, Germania e Svezia con tre, mentre Ungheria,
Slovacchia Danimarca, Lettonia, Finlandia, Norvegia Lituania, Regno Unito, Portogallo e
Austria compaiono una sola volta con enti partner nei 5 progetti analizzati.
Infine, ci pare rilevante segnalare che su 19 partecipazioni italiane, ben 15 sono gli enti
del territorio emiliano romagnolo presenti (vedi tabella in allegato).
Numero enti per paesi partecipanti
19
33
3
1
1111111 1 1
Italia Spagna Germania Svezia Ungheria SlovacchiaDanimarca Lettonia FinlandiaNorvegia Lituania Regno Unito Portogallo Austria
In nessuno dei cinque progetti censiti, l’ente che ha segnalato la propria partecipazione è
project leader e, solo in un caso (Didart), il project leader è un ente italiano (Art’è Spa), di
diritto privato, mentre negli altri quattro casi il leader è sempre un ente pubblico straniero:
il Comune di Norrkoping (S) per Cipech, la Università di Barcellona (E) per Cultural
landscapes of the past e il Comune La Union (E) per Mineu. Infine si segnala che nel
37
progetto Cultural landscapes of the past, l’Università degli Studi di Modena e Reggio-
Emilia è l’unico partner italiano.
Rispetto alla tipologia dei partner, notiamo il prevalere della partecipazione di Comuni e
Università, ragion per cui, nella ripartizione degli enti nelle due macro categorie di
pubblico e privato, prevale la partecipazione di enti pubblici.
Ripartizione delle tipologie di enti che partecipano al progetto
1
9 9
1
2 21
21
10
0123456789
10
Agenzia Altro AssociazioneCamera di Commercio Comune ConsorzioFondazione Istituto di ricerca Ministero Onlus Provincia RegioneUniversità
Ripartizione fra enti pubblici e privati
enti pubblici
63%
enti privati37%
38
3.6.5 Analisi del partenariato per il programma INTERREG III
Nonostante le differenze che occorrono fra le diverse sezioni dell’iniziativa comunitaria,
abbiamo ritenuto opportuno effettuare un’analisi unitaria delle caratteristiche del
partenariato, per non frammentare troppo le informazioni e fornire un quadro complessivo
rispetto al numero, alla tipologia e alla natura degli enti che hanno partecipato a progetti
co-fiananziati attraverso questo programma.
L’unico progetto segnalato nell’ambito del programma Interreg III A è SUA (Siti Unesco
dell’Euroregione adriatica: gestione e valorizzazione). Sei sono gli enti del territorio
regionale coinvolti nel progetto (vedi tabella allegata): il Comune e la Provincia di Ferrara
(PL), il Comune di Ravenna, le Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali e di Lettere e
Filosofia dell’Università degli Studi di Bologna, l’IBACN e il Capitolo della Cattedrale di
Ferrara, anche se solo i Comuni di Ferrara e Ravenna e la Provincia di Ferrara hanno
ricevuto finanziamenti diretti dall’Unione Europea.
Cinque progetti fra quelli compresi nel nostro censimento ricevono finanziamenti
attraverso il programma Interreg III B Cadses: Iter, Romit, Sisma, Transromanica e
Villas.
Nell’ambito di questi progetti sono coinvolti complessivamente 47 partner di cui 19 italiani.
Nell’ambito del territorio regionale partecipano due società private, come partner nei
progetti Iter e Romit e tre enti pubblici (vedi tabella)
Nell’ambito del programma Interreg III B Medocc sono stati analizzati i progetti Blue e
Mediauvis. Complessivamente per i due progetti sono coinvolti 13 enti, tra cui tre
amministrazioni pubbliche del territorio emiliano romagnolo: la Regione Emilia-Romagna
(Direzione Generale Attività Produttive), la Provincia di Piacenza e il Comune di Bologna
L’unico progetto che ha partecipato al programma Interreg III C è Light, segnalatoci dal
Comune di Bologna che vi partecipa con la Biblioteca “Sala Borsa”. Al progetto
aderiscono quattro biblioteche di paesi diversi e un comune.
39
Numero enti per paesi partecipanti
15
2 39
14
7
38
1 1 2 1 3 1 2 3 205
10152025303540
Albania Austria Bosnia-ErzegovinaBulgaria Croazia DanimarcaGermania Grecia ItaliaMacedonia Malta PortogalloRomania Serbia-Montenegro SlovacchiaSlovenia Spagna Ungheria
Ripartizione delle tipologie di enti
1 1
17
2 1
13
0
9
24
9 9
0
5
10
15
20
25
30Associazione
Camera diCommercioComune
Consorzio
Fondazione
Ministero
Onlus
Provincia
Regione
Università
Altro
40
Ripartizione fra enti pubblici e privati
86%
14%enti pubblici
enti privati
3.6.6 Analisi del partenariato per il programma Socrates Grundtvig Di seguito vengono analizzati i quattro progetti segnalati dall’IBACN nell’ambito del
programma Socrates Grundtvig: Collect and Share, Lifelong museum learning, Museums
as places for lifelong learning e Museums tell many stories.
Due dei progetti segnalati (Museums as places for lifelong learning e Museums tell many
stories) sono finanziati dall’azione Grundtvig 2 (Partenariati di apprendimento); uno,
Collect and Share, da Grundtvig 4 (Reti e seminari tematici) e uno Lifelong museum
learning da Grundtvig 1 (Progetti di cooperazione e corsi).
Si tratta di progetti specifici per la formazione di personale che opera nel settore dei beni
culturali, che si occupa di didattica e servizi educativi all'interno di musei e istituzioni
culturali e che svolge un ruolo importante di formazione ed educazione degli adulti.
Numero enti per paesi partecipanti
1 1 1 1
7
32
7
1 1 1
012345678
1
DanimarcaFranciaGermaniaIrlandaItaliaPaesi BassiPoloniaRegno UnitoSloveniaSveziaUngheria
41
Ripartizione delle tipologie di enti
6
01
0 0
4
0 0
4
1
10
0
2
4
6
8
10
12Associazione
Camera diCommercioComune
Consorzio
Fondazione
Ministero
Onlus
Provincia
Regione
Università
Altro
Ripartizione fra enti pubblici e privati
42%
58%
enti pubblici
enti privati
42
3.6.7 Analisi del partenariato per i Programmi di Ricerca e Sviluppo Tecnologico
L’analisi che segue riguarda le caratteristiche del partenariato di tre diversi programmi: V
e VI Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico e e-Ten, che abbiamo
considerato congiuntamente.
Nell’ambito del V Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico è stato
segnalato dal Comune di Bologna il progetto Eurocult 21; mentre hanno ricevuto co-
finanziamenti dal VI Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico tre diversi
progetti, di cui uno segnalato dal Comune di Bologna (Calimera), uno dall’IBACN (Epoch)
e uno dall’ Università degli Studi di Bologna (Episcon).
L’unico ente del territorio regionale cha ha partecipato al programma e-Ten in qualità di
partner, attraverso la Biblioteca Ginzburg del Quartiere Savena con il progetto Liber Imms
è il Comune di Bologna. Gli altri partner del progetto – sei enti complessivamente - sono
tutti italiani ad eccezione dell’Università di Vigo (Spagna) che partecipa attraverso la
propria biblioteca e del Comune di Cluj Napoca (Romania) che pure partecipa con la
biblioteca comunale.
Complessivamente sono coinvolti, nell’ambito dei cinque progetti, 141 partner, un dato
sicuramente imponente, ma che va letto alla luce dell’alto numero di partenariati attivati
con il progetto Epoch (vedi tabella).
Numero enti per paesi partecipanti
57
1
4
1
7
1111
24
1 2
6
3 4
23
13
1 2
10
1
64 3
0
5
10
15
20
25
30 AustriaBelgioBulgariaDanimarcaFinlandiaFranciaGermaniaGreciaItaliaLituaniaNorvegiaPaesi BassiPoloniaPortogalloRegno UnitoRep. CecaRomaniaRussiaSloveniaSpagnaSudafricaSveziaSvizzeraUngheria
43
Ripartizione delle tipologie di enti che partecipano al programma
4
0
23
01
8
17
02 3
50
33
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50 Associazione
Camera diCommercioComune
Consorzio
Fondazione
Istituto di ricerca
Ministero
Onlus
Provincia
Regione
Università
Altro
Ripartizione fra enti pubblici e privati
71%
29%
enti pubblicienti privati
44
3.6.8 Attività svolte nell’ambito dei progetti Dall’analisi delle azioni descritte nelle schede di rilevazione dati emerge che, accanto
all’attività amministrativo-contabile di preparazione, stesura del progetto, stipula del
contratto, gestione, reporting e rendicontazione prevista da ciascun programma, gli enti
coinvolti, rispetto ai progetti segnalati, si sono occupati in misura prevalente di attività di
promozione, comunicazione, disseminazione dei risultati e networking.
Le azioni e gli strumenti maggiormente segnalati per lo svolgimento delle attività relative a
questa prima macro area di riferimento sono:
• organizzazione di seminari, convegni, mostre, eventi, workshop
• scambi di esperienze e manuali di buone pratiche
• partecipazione a tavoli di confronto transnazionali
• azioni di animazione locale, creazione di reti locali
• partecipazione a pubblicazioni scientifiche e promozionali, tanto di tipo tradizionale,
quanto su supporto digitale
• materiale divulgativo informativo (CD-ROM, DVD-ROM, documenti multimediali,
ipertesti informativi, adozione di un sito web)
Si segnala infine un ampio uso delle nuove tecnologie come strumento di gestione delle
attività previste in quest’area.
Per la tipologia intrinseca dei progetti, si è ritenuto importante creare una seconda macro
area dedicata allo studio, alla ricerca e alla documentazione svolte per i progetti.
In particolare sono state segnalate le seguenti attività:
• predisposizione delle linee di indirizzo scientifico delle attività
• definizione criteri e metodi per la raccolta dei casi
• attività di raccolta e scambio di dati e informazioni
• inventario/catalogazione
• indagini e studi di fattibilità Una serie di attività descritte dagli enti riguardano l’ambito della “formazione” intesa come
crescita professionale di personale che già opera nel settore dei beni culturali e che,
attraverso tale esperienza, migliora le proprie competenze per metterle a disposizione
degli utenti di musei e biblioteche (vedi i corsi di formazione per operatori nell’ambito dei
45
progetti Museums tell many stories e Museums as places for lifelong learning) o fruitori
del territorio che si sta valorizzando con il progetto stesso.
Ad esempio, per il progetto Transromanica, sono stati progettati e realizzati corsi di
marketing turistico e culturale, workshops specifici per operatori turistici e
seminari/incontri per lo scambio di esperienze e informazioni tra operatori.
A proposito delle attività di “formazione” sono stati segnalati vari steps operativi tra cui:
• l’analisi dei bisogni formativi
• il reclutamento dei partecipanti
• l’individuazione dei facilitatori/moderatori del gruppo
• la progettazione e organizzazione dei seminari/incontri/workshops
Infine merita attenzione l’attività di progettazione sviluppo e testing di software destinati
alla catalogazione dei beni culturali oggetto delle indagini e adatti a rendere fruibile la
ricerca. Ad esempio, il progetto Iter ha sviluppato e testato un software di rilevazione in
seguito applicato e implementato dal progetto Romit; nell’ambito di Transromanica è
invece stato costruito un software scaricabile gratuitamente da Internet, che permette al
potenziale turista di costruirsi itinerari su misura, utilizzando il proprio palm top o altro
strumento dotato di sistema GPS.
Dall’analisi delle azioni descritte nelle schede, è infine emerso che, a fianco di attività
strutturali per il progetto, vi è anche un ruolo di presenza, presidio, di avvio di rapporti di
conoscenza e scambio di esperienze, metodi e buone pratiche che rappresenta un
importante know how che potrà essere capitalizzato in seguito. In questo senso, infatti, la
partecipazione a progetti con un ruolo marginale o secondario può essere letta, nel caso
di enti di piccole dimensioni, come funzionale all’intreccio di relazioni e acquisizione di
esperienze utili per la futura progettazione.
Infine bisogna sottolineare le pesanti responsabilità del Project leader, che deve
occuparsi del coordinamento tecnico e scientifico, organizzativo e operativo per il
progetto, dei rapporti con le autorità di programma per tutti i partner, start up,
monitoraggio e valutazione del progetto.
46
3.7 Risorse finanziarie
Fra i principali scopi della ricerca, svolta nel 2006, vi era quello di quantificare
l’ammontare complessivo delle risorse finanziarie destinate all’intero settore cultura per i
progetti in corso o approvati nell’anno 2005.
Abbiamo voluto presentare i dati, oltre che in forma aggregata (finanziamenti
complessivi), anche analiticamente, evidenziando sia lo stanziamento per le province e
comuni capoluogo, per la Regione Emilia-Romagna (con una ulteriore suddivisione
interna per Direzioni) e per le Università, sia l’ammontare dei finanziamenti in base alle
iniziative comunitarie e ai programmi cui i progetti si riferiscono.
La voce “Finanziamento complessivo per l’ente”, nel caso di progetti che fanno riferimento
al programma Interreg III, è data dalla somma delle voci “Fondo europeo di sviluppo
regionale” (FESR) e “Co-finanziamento nazionale” per il quale è prevista una co-
partecipazione nazionale al finanziamento.
Infine, ricordiamo che il dato economico indicato deve essere considerato come la
somma di denaro stanziata per l’ente: non si tratta di un dato di cassa, né possiamo
ricondurlo ad uno specifico esercizio finanziario, poiché il censimento riguarda progetti in
corso di attuazione nell’anno 2005 ma che possono essere iniziati prima o terminati
successivamente.
Complessivamente sono stati assegnati contributi per un totale di € 5.754.149,17, distribuiti su 15 enti del territorio emiliano romagnolo, per il finanziamento di 22 progetti. La quota maggiore di contributi, pari a € 2.958.480,55 è distribuita su 10 enti locali
territoriali; segue lo stanziamento a favore della Regione Emilia-Romagna, pari a €
1.475.063,20 e infine quello alle Università, per una somma di € 1.320.605,42, distribuita
su tre atenei.
Rispetto alle tipologie di programmi attraverso i quali sono stati erogati i finanziamenti, si
nota che, l’iniziativa comunitaria Interreg III, nelle sue varie sezioni (Programma
Transfrontaliero adriatico, Cooperazione transnazionale e Cooperazione interregionale)
presenta sia il maggior numero di progetti co-finanziati (9), che il più alto ammontare di
risorse erogate, pari a € 4.452.227,90. (vedi grafico “ripartizione risorse finanziarie per
programma di riferimento”).
Questo dato è significativo poiché dimostra come, nel nostro territorio, siano state reperite
importanti risorse finanziarie su Programmi non espressamente mirati al settore cultura,
ma con dotazioni finanziarie assai superiori a quelle messe in campo dal programma
vocato. Infatti, solamente quattro progetti hanno ottenuto finanziamenti attraverso il
47
Programma “Cultura 2000”, l’unico interamente dedicato al settore, beneficiando
complessivamente di un importo pari a € 188.646,69. Anche per i cinque progetti segnalati, che hanno ottenuto finanziamenti attraverso la
partecipazione ai programmi di Ricerca e Sviluppo Tecnologico (e-Ten, V e VI
Programma Quadro), si rileva un finanziamento complessivo superiore a quello stanziato
per i progetti di “Cultura 2000”, per un importo pari a € 999.270,92.
Infine ricordiamo che i quattro progetti che fanno riferimento al Programma Socrates
Grundtvig, hanno beneficiato complessivamente di finanziamenti per un totale di €
114.003,20 .
Ripartizione delle risorse stanziate per enti locali, Regione Emilia-Romagna e Università
Province e Comuni capoluogo 2.958.480,55 €
Regione Emilia-Romagna 1.475.063,20 €
Università 1.320.605,42 €
5.754.149,17 €
2.958.480,55
1.475.063,20 1.320.605,42
0,00
1.000.000,00
2.000.000,00
3.000.000,00
Province eComuni
capoluogo
RegioneEmilia-
Romagna
Università
48
Tabella delle risorse finanziarie assegnate a Province e ai Comuni capoluogo
PROGETTO (Programma) ENTE FINANZIAMENTO COMPLESSIVO
Co-finanziamento nazionale
FINANZIAMENTO COMUNITARIO
LIGHT
(Interreg III C)
Comune di
Bologna 122.070,90 32.598,90 89.472,00
LIBER IMMS
(e-Ten)
Comune di
Bologna 75.948,50 75.948,50
MEDIAUVIS
(Interreg III B Medocc)
Comune di
Bologna 245.479,45 122.739,73 122.739,73
EUROCULT 21
(V Programma Quadro)
Comune di
Bologna 7.704,00 7.704,00
CALIMERA
(VI Programma quadro)
Comune di
Bologna 2.013,00 2.013,00
CIPECH: Citizen persperctive on
Cultural Heritage and Environmen
(Cultura 2000)
Provincia di Forlì-
Cesena 15.000,00 - 15.000,00
TRANSROMANICA
(Interreg III B Cadses)
Provincia di
Modena 402.618,00 201.309,00 201.309,00
Classe: archeologia di una città
abbandonata
(Cultura 2000)
Provincia di
Ravenna 4.200,00 - 4.200,00
SUA Siti Unesco
(Interreg III A)
Provincia di
Ferrara 1.030.000,00 515.000,00 515.000,00
SUA Siti Unesco
(Interreg III A)
Comune di
Ravenna 400.000,00 200.000,00 200.000,00
SUA Siti Unesco
(Interreg III A) Comune di Ferrara 300.000,00 150.000,00 150.000,00
Blue
(Interreg III B Medocc)
Provincia di
Piacenza 116.000,00 58.000,00 58.000,00
DIDART
(Cultura 2000)
Comune di
Reggio-Emilia 22.446,69 - 22.446,69
Romit - Roman Itinenaries
(Interreg III B Cadses) Provincia di Rimini 135.000,00 67.500,00 67.500,00
Romit - Roman Itinenaries
(Interreg III B Cadses) Comune di Rimini 80.000,00 40.000,00 40.000,00
2.958.480,55 1.387.147,63 1.571.332,92
49
Risorse finanziarie assegnate Regione Emilia-Romagna
PROGETTO PROGRAMMA FINANZIAMENTO COMPLESSIVO
PER L’ENTE
IBACN
Direzione Collect and share Socrates Grundtvig 4 2.000,00
LLML Socrates Grundtvig 1 77.419,00
Museums tell many stories Socrates Grundtvig 2 13.569,00
Museums as places
for lifelong learning Socrates Grundtvig 2 21.015,20
Servizio Musei ITER 525.760,00
Romit - Roman Itinenaries Interreg III B Cadses 200.000,00
SUA Siti Unesco Interreg III A -
Servizio Beni Architettonici
e Ambientali EPOCH
VI Programma
Quadro 25.000,00
VILLAS Interreg III B Cadses 177.500,00 1.042.263,20
Direzione generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa
SISMA Interreg III B
Cadses 262.800,00
Direzione generale Attività produttive commercio e turismo
BLUE Interreg III B Medocc 170.000,00
432.800,00
1.475.063,20
50
Tabella delle risorse finanziarie assegnate alle Università
UNIVERSITA’ PROGETTO PROGRAMMA FINANZIAMENTO PER L’ENTE
Università degli Studi di Bologna EPISCON VI Programma
Quadro
888.605,42
Università degli Studi di Ferrara VILLAS stately
homes and castles
Interreg III B
cadses
285.000,00
Università degli Studi di Modena e Reggio-Emilia
Cultural Landscapes
of the past
Cultura 2000
147.000,00
TOTALE FINANZIAMENTI 1.320.605,42
51
Ripartizione analitica delle risorse finanziarie per programma di finanziamento
CULTURA 2000
ENTE PROGETTO FINANZIAMENTO
Università degli Studi
di Modena e Reggio-Emilia
Cultural landscape of the
past 147.000,00
Comune di Reggio Emilia Didart 22.446,69
provincia di Ravenna Classe 4.200,00
Provincia di Forlì-Cesena Cipech 15.000,00
188.646,69
INTERREG
Provincia di Ferrara SUA 1.030.000,00
Comune di Ferrara SUA 300.000,00
Comune di Ravenna SUA 400.000,00
Provincia di Rimini ROMIT 135.000,00
Comune di rimini ROMIT 80.000,00
IBACN ROMIT 200.000,00
IBACN ITER 525.760,00
Provincia di Modena TRANSROMANICA 402.618,00
RE-R DG Ambiente e difesa
del Suolo e della Costa SISMA 262.800,00
IBACN VILLAS 177.500,00
Università degli studi di
Ferrara VILLAS 285.000,00
Comune di Bologna MEDIAUVIS 245.479,00
RE-R DG Attività produttive
Commercio e Turismo BLUE 170.000,00
Provincia di Piacenza BLUE 116.000,00
Comune di Bologna LIGHT 122.070,90
4.452.227,90
PROGRAMMI DI RICERCA TECNOLOGICA (V E VI PQ E e-TEN)
Comune di Bologna EUROCULT 21 7.704,00
Comune di Bologna CALIMERA 2.013,00
IBACN EPOCH 25.000,00
Università degli Studi di
Bologna EPISCON 888.605,42
Comune di Bologna LIBER IMMS 75.948,50
52
999.270,92
SOCRATES GRUNDTVIG
IBACN Collect and share 2.000,00
LLML 77.419,00
Museums tell many stories 13.569,00
Museums as places for LLL 21.015,20 114.003,20
5.754.148,17
Ripartizione delle risorse finanziarie per programmi di riferimento
188.646,69
4.452.227,90
999.270,92
114.003,20
-
1.000.000,00
2.000.000,00
3.000.000,00
4.000.000,00
5.000.000,00
Cultura 2000 Interreg V eVI PQ e e-Ten Socrates Grundtvig
53
3.8 Autovalutazione dei risultati conseguiti
Considerato che pochi progetti erano conclusi al momento dell’invio delle schede (giugno
2006) e che, per questa ragione, avevamo raccolto solamente sei questionari completi
delle informazioni sui risultati conseguiti, abbiamo ritenuto opportuno effettuare un
recupero di informazioni allo scopo di avere un numero di dati statisticamente rilevante,
svolgendo un’attività di recall telefonico rispetto ad alcuni progetti che sono terminati nei
mesi estivi e autunnali.
L’analisi che segue è effettuata sulla base di 15 schede di progetto - su un totale di 30
schede pervenute - per le quali è stato compilato il questionario relativo alle valutazioni
dei risultati. Tali valutazioni riguardano tredici progetti diversi, dal momento che per uno di
essi (Romit) abbiamo ricevuto le valutazioni di tutti e tre gli enti del territorio coinvolti.
In generale, possiamo dire che la maggior parte degli enti coinvolti si ritengono soddisfatti
rispetto alla riuscita del progetto e non segnalano particolari criticità.
Rispetto al quesito che verteva sull’attività di comunicazione nell’ambito del progetto e,
più specificatamente, sui rapporti con i partners, sull’efficacia degli strumenti di
comunicazione e l’uso di linguaggi comprensibili, abbiamo rilevato risposte molto positive:
per 1 questionario la risposta è stata “ottimo”, per 7 “buono” e per 6 “discreto”.
Risposte abbastanza unanimi riscontriamo anche rispetto al quesito sulla “rispondenza
alle aspettative”, ossia al grado di soddisfazione indicato dagli operatori di progetto per il
lavoro svolto dove si segnalano, nella maggior parte dei casi, buoni risultati (8), risultati
“discreti” (in 4 casi); “ottimi” o “sufficienti” (in un caso).
Anche riguardo alla capacità di rispettare gli impegni presi in sede di progettazione, le
risposte sono state positive, indicando solo in un caso risultati sufficienti, in 5 casi risultati
discreti e buoni, in tre casi ottimi.
In generale, anche le scadenze previste dal progetto sono state rispettate, con una buona
tempistica nella maggior parte dei casi (7), discreta (4), ottimo (2) e sufficiente (1).
Giudicato positivamente anche il rapporto costi-benefici, con due risposte che assegnano
un voto “sufficiente”, quattro ” discreto” e otto “buono”.
Infine, rispetto alle 15 schede compilate, lo spazio riservato alla segnalazione di “criticità,
positività, suggerimenti e commenti” è stato compilato solo in 5 casi.
54
Fra le criticità si rilevano, per due progetti, difficoltà legate al capofilato, quali la mancanza
di direttive chiare e di una guida, oltre che la difficoltà di reperire informazioni sulla
gestione del progetto.
In una scheda sono state segnalate difficoltà gestionali di programma, nei rapporti con
l’Autorità di Gestione e con il Segretariato Tecnico Congiunto, problemi di rendicontazione
e nel flusso dei pagamenti. Rispetto ad un progetto è stata evidenziata la carenza di
risorse umane qualificate e per un altro ancora difficoltà puramente tecnico-gestionali
nell’aggiornamento del sito di progetto.
In tutti i casi sono stati rilevati ottimi rapporti con i partner europei e, rispetto ad un
progetto, anche ottimi rapporti di collaborazione fra ente pubblico e privato.
Si evidenziano, infine, come spesso accade per i progetti di cooperazione internazionale,
vantaggi in termini di scambio di esperienze, arricchimento culturale, crescita
professionale per gli operatori coinvolti che derivano dal costruttivo lavoro di equipe e
collaborazione fra i partner.
Malgrado le difficoltà segnalate, le risposte al questionario fanno emergere un quadro di
valutazioni complessivamente positivo, da cui consegue una buona predisposizione degli
enti coinvolti a prendere parte a progetti futuri e a migliorare le proprie performance in un
ottica di continua crescita e internazionalizzazione.
55
4. FORME PARTICOLARI DI PARTECIPAZIONE AI PROGETTI EUROPEI
4.1 Progetti decentrati
In questo contesto intendiamo sottolineare le collaborazioni e le sinergie che si creano fra
le amministrazioni che operano nel settore dei beni culturali quando prendono parte ad un
progetto anche se non come partner ufficiali, ma come associati o con un coinvolgimento
indiretto, o come realizzazioni di azioni previste da progetti decentrati.
A questo proposito segnaliamo, innanzitutto, la partecipazione dell’IBACN al progetto del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC) “Minerva” (V Programma Quadro), che
coordina le politiche sulle nuove tecnologie dei Ministeri alla cultura dei paesi dell’Unione;
l’Istituto, in rappresentanza del Coordinamento degli assessori alla cultura delle regioni e
province autonome, ha garantito il legame con il territorio e la visibilità regionale in un
paese dove la gestione dei beni culturali è esercitata da una varietà di amministrazioni,
tanto a livello nazionale, che regionale e locale.
Più precisamente, l’IBACN ha fornito il proprio contributo scientifico e operativo nelle aree
tematiche del benchmarking e della “qualità dei siti web”.
Del tutto particolare è il coinvolgimento dell’IBACN nell’ambito di “Michael - Multilingual
Inventory of Cultural Heritage in Europe”, coordinato, per l’Italia, dal Ministero per i Beni e
le Attività culturali e co-finanziato (per il 10%) attraverso il programma e-Ten.
Gli obiettivi chiave del progetto consistono nell’aggiungere valore ai beni culturali europei
e nell’incoraggiamento dell’interoperabilità e dell’uso di standard comuni dando conto di
importanti iniziative nazionali di digitalizzazione di beni culturali e creazione di portali.
La Direzione Regionale per i Beni e le Attività Culturali e l’IBACN sono responsabili
dell'attuazione in Emilia Romagna del progetto europeo; hanno identificato di comune
intesa gli ambiti di ricerca e coordinano l’inserimento dei dati raccolti nella piattaforma
nazionale che contribuisce a quella europea.
Nell’ambito di alcune azioni specifiche del progetto segnaliamo anche la collaborazione
delle Università che, attraverso la conferenza dei rettori (CRUI), forniranno i dati pertinenti
alle collezioni di biblioteche e musei universitari.
Infine è necessario ricordare i progetti che il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
svolge attraverso l’Istituto di Scienze dell’atmosfera e del clima (ISAC) di Bologna e che
sono co-finanziati dal VI Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo.
56
Un progetto, denominato Global climate change impact on built heritage and cultural
landscapes (NOAHS ARK) riguarda la diagnostica degli effetti climatici e microclimatici
sul Patrimonio Culturale. La ricerca è incentrata sullo sviluppo delle scienze
dell’atmosfera e del clima per la conservazione dei beni culturali: attività sperimentali, di
laboratorio e in campo, modellistiche e nuove metodologie vengono sviluppate per la
diagnosi del degrado che i manufatti artistici, storici, archeologici e architettonici
subiscono per gli effetti diretti ed indiretti esercitati dai fattori ambientali. Lo studio dei
meccanismi fisici, chimici e biologici che interessano l’interazione ambiente-patrimonio
culturale, sia in ambienti interni che in ambienti esterni, è mirato alla diagnosi del degrado
che i manufatti subiscono a causa degli effetti esercitati dal clima, dal microclima, e dalla
pressione antropica su scala locale (singolo monumento o manufatto), regionale,
nazionale, europea ed internazionale, in particolare nel Bacino del Mediterraneo. L’analisi
e il monitoraggio con strumenti innovativi potranno avvalersi di metodologie di controllo in
tempo reale e remoto per la protezione, conservazione e valorizzazione del Patrimonio
Culturale.
Un altro progetto, dal titolo European Salt Damage Conservation Network (ESDCON),
riguarda la ricerca sui danni derivati dallo sviluppo dei cristalli del sale all'interno dei
materiali porosi quali la pietra e l'intonaco con conseguente disgregazione e perdita della
superficie dell'oggetto. L’obiettivo della ricerca è quello di migliorare la pratica di
conservazione, a livello europeo, per i manufatti storico artistici in pietra influenzati da tale
danneggiamento, attraverso la messa a fuoco sui problemi di conservazione del
patrimonio culturale, la divulgazione e applicazione di modelli avanzati per la previsione e
prevenzione delle circostanze che inducono tale danneggiamento specifico. Il network
europeo consentirà di migliorare le strategie innovatrici di conservazione, attraverso una
maggiore collaborazione fra i ricercatori, professionisti e decision makers, e
rappresenterà uno stimolo per nuove attività di ricerca.
57
4.2 Accordi interdirezionali attuati dalla Regione Emilia-Romagna su progetti europei
I progetti Blue e Sisma, di seguito descritti, vedono la partecipazione di diverse Direzioni
Generali dello stesso ente (la Regione Emilia-Romagna). Allo scopo migliorare l’efficienza
nella partecipazione al progetto che significa, in questi casi, evitare la parcellizzazione
delle azioni amministrative e progettuali, partecipando come unico partner, firmando una
sola volta il contratto, introitando ed eseguendo i pagamenti come unica entità, è previsto
che le diverse direzioni coinvolte concordino il piano di lavoro e individuino una Direzione
capofila. Tale lavoro di coordinamento interdirezionale consente a ciascuna Direzione di
individuare i collaboratori, fissare le spese e prevedere l’impegno, svolgere l’attività
progettuale.
Nell’ambito del progetto europeo “S.I.S.M.A.”, che vede il coordinamento interdirezionale
della Direzione generale difesa del Suolo e della Costa, l’IBACN ha curato, invece, una
ricerca archivistica che si integra nelle azioni di studio per l’elaborazione di griglie
metodologiche di riferimento per l’analisi e la stima del grado di vulnerabilità del Sistema
Centro Storico rispetto ad eventi sismici. Un risultato atteso è l’elaborazione di documenti
di sintesi relativi a criteri e linee guida per la pianificazione generale con la finalità di
definire interventi, in chiave di riduzione di danno e degli effetti derivanti da calamità, nei
centri storici.
Infine, anche nell’ambito del progetto “Blue”, coordinato per la Regione Emilia-Romagna
dalla Direzione generale Attività produttive commercio e turismo, l’Istituto ha svolto
ricerche culturali e storiche con particolare riferimento alla tradizione alimentare e
gastronomica del territorio lungo il corso del fiume Po; alla cantieristica nell'area
mediopadana emiliana tra il XVIII e il XX secolo (studio di memorie, documenti, esemplari
di imbarcazioni superstiti e di ambienti di lavoro relativi alla costruzione delle imbarcazioni
e alla navigazione interna); ai sistemi insediativi rurali lungo l’asta del fiume Po e alla
individuazione degli ambienti, edifici, luoghi o paesi dell'area fluviale descritti o
rappresentati nella letteratura, nel cinema e nella fotografia.
Sulla base delle attività sopra descritte possiamo senz’altro affermare che, in diversi casi,
viene svolto un lavoro di studio e ricerca o di promozione e divulgazione dei risultati del
progetto da parte di partner che non percepiscono finanziamenti diretti dall’Unione
Europea. Spesso, viene svolto, almeno in una prima fase, un ruolo di supporto tecnico-
58
scientifico o di disseminazione dei risultati e promozione del progetto. Tale tipo di
coinvolgimento consente, da un lato, di presidiare determinate sfere d’azione che si
rivelano strategiche per una partecipazione futura; infatti i partenariati si formano
principalmente sulla base di una precedente cooperazione. Inoltre, soprattutto nel caso di
enti locali di piccole o medie dimensioni, consente di attivare contatti internazionali e di
acquisire un know how che potrà essere capitalizzato in seguito.
59
5 CONCLUSIONI
Dall’analisi dei progetti segnalati è emerso che, oltre al programma Cultura 2000,
dedicato in modo specifico alla cultura, la “dimensione culturale” è presente in numerosi
programmi europei, che vengono gestiti da diverse direzioni generali e servizi della
Commissione europea e seguono regole di funzionamento e di eleggibilità propri.
La ricerca, svolta nel corso del 2006, ha evidenziato quante e quali sono state le
possibilità di cooperazione e co-finanziamento per la realizzazione di progetti europei nel
settore dei beni culturali, sfruttate nell’anno 2005 dalle amministrazioni interpellate.
Al di là delle differenze che occorrono a causa delle regole e procedure proprie di ogni
programma, come ampliamente specificato nella parte centrale di questo studio, è stato
possibile ricomporre un quadro unitario dei progetti censiti, tenendo proprio come
costante l’area di applicazione dei vari progetti, anche nei casi in cui, come per i
programmi di ricerca tecnologica, la “cultura” rientra come nicchia.
Complessivamente, sull’intero “settore cultura”, abbiamo riscontrato un ammontare
complessivo di risorse finanziarie pari a € 5.754.149,17, per progetti finanziati o in corso
di realizzazione nell’anno 2005. Questo risultato ci consente di sottolineare l’importanza e
la vitalità dei co-finanziamenti europei per completare il quadro delle risorse e degli
interventi destinati alla cultura in Emilia-Romagna, nell’ambito della normale
programmazione e finanziamenti.
Importanti risorse sono state reperite su programmi non espressamente dedicati al
settore cultura, ma con dotazioni finanziarie superiori a quelle raggiungibili dal programma
vocato, si pensi ai 4.452.227,90 Euro introitati attraverso la partecipazione al programma
Interreg III o ai 999.270,92 Euro riscossi grazie alla realizzazione di progetti co-finanziati
dai programmi di Ricerca e sviluppo tecnologico.
E’ quindi chiaro che i progetti e quanto da loro finanziato si stanno rivelando concrete
opportunità per le attività delle amministrazioni coinvolte, contribuendo al raggiungimento
e all’ampliamento dei loro obiettivi programmatici.
Infine, l’articolazione dei progetti descritti nel rapporto pone in luce anche la vocazione
della nostra regione, nelle sue varie articolazioni territoriali, a creare reti e a stabilire
contatti, non solo istituzionali, con gli altri paesi europei recependo, in tal senso, lo stimolo
dell’Unione Europea che, a cascata, ha orientato le amministrazioni nazionali e locali
nella costruzione di programmi e progetti intorno ad alcune parole chiave come
partecipazione, rete, empowerment.
60
In quest’ottica, rappresentare il grado di coinvolgimento delle amministrazioni pubbliche
regionali, anche se circoscritto ad un settore specifico, nei vari campi d’intervento
comunitario, può aiutare a comprendere il grado di intensità di partecipazione attiva al
processo di integrazione europea.
61
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI IBC per l’Europa, a cura di Maria Pia Guermandi, Margherita Spinazzola, in “IBC. Informazioni, commenti, inchieste sui beni culturali”, XI, 4, Ottobre-Dicembre 2003 Interreg Emilia-Romagna. L’attuazione in regione dell’iniziativa comunitaria dedicata alla cooperazione transeuropea 2000-2006, a cura di Michele Migliori Ottavoeurorapporto. Attività della Regione Emilia-Romagna in attuazione delle politiche comunitarie 2004 Piano di valutazione Progetti Interreg Regione Emilia-Romagna, a cura di Roberto Righi (studio realizzato nell’ambito del progetto europeo Interact) SITI WEB CONSULTATI
http://europa.eu.int/italia http://www.europafacile.net Cultura 2000 http://www.antennaculturale.it/ Interreg http://intra.regione.emilia-romagna.it/interreg/http://www.interreg-medocc.org/http://www.cadses.net/en/home.htmlhttp://www.interreg3a.info/de/Startseite.htmlhttp://www.interreg3c.net/sixcms/list.php?page=home_en
Programmi Quadro di ricerca e sviluppo
http://cordis.europa.eu/ist/digicult/projects_all.htm e-Ten http://europa.eu.int/information_society/activities/eten/index_en.htm
Socrates Grundtvig
http://ec.europa.eu/education/programmes/socrates/grundtvig/index_it.html
62
ALLEGATO N.1
SCHEDA RILEVAZIONE DATI
ENTE/STRUTTURA CHE HA PARTECIPATO AL PROGETTO INDIRIZZO N. CAP LOCALITA’ PROV TEL FAX EMAIL Si prega di compilare una scheda per ogni singolo progetto e di segnalare solamente i progetti realizzati o in via di esecuzione nel corso del 2005 o finanziati entro il 2005 per realizzazione successiva. Si prega di restituire la presente debitamente compilata via e-mail all’indirizzo: [email protected] oppure via fax al n. 051. 232599 c.a. dott.ssa Chiara Cavicchi.
63
PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO ACRONIMO E TITOLO DEL PROGETTO RUOLO NEL PROGETTO: CAPOFILA PARTNER REFERENTE PER IL PROGETTO (NOME E COGNOME) TEL FAX EMAIL ANNO DI APPROVAZIONE DEL PROGETTO: DURATA DEL PROGETTO: CONCLUSOSI IL: CONCLUSIONE PREVISTA ENTRO IL: BUDGET COMPLESSIVO: DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO (massimo 1000 battute) WEB SITE DEL PROGETTO: ENTE CAPOFILA
64
PARTNERS (NAZIONALI E TRANSNAZIONALI) RUOLO EFFETTIVAMENTE SVOLTO DALL’ENTE (specificare quali attività, azioni, professionalità messe in campo per la realizzazione del progetto): IMPORTO DELLA SOVVENZIONE COMUNITARIA6: IMPORTO COMPLESSIVO PER L’ENTE CHE COMPILA LA SCHEDA: VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI (per i progetti già conclusi)
1. Soddisfazione generale rispetto alla riuscita del progetto
insufficiente sufficiente discreto buono ottimo 2. Comunicazione (Rapporti con i partners, efficacia degli strumenti di comunicazione, uso di linguaggi comprensibili)
insufficiente sufficiente discreto buono ottimo 3.Attendibilità (Capacità di rispettare gli impegni presi in sede di progettazione)
insufficiente sufficiente discreto buono ottimo 4.Rispondenza alle aspettative
6 Si intende il contributo comunitario complessivo per il progetto
65
insufficiente sufficiente discreto buono ottimo 5.Rispetto delle scadenze previste
insufficiente sufficiente discreto buono ottimo 6.Rapporto costi benefici
insufficiente sufficiente discreto buono ottimo 7. Criticità, positività, suggerimenti, commenti: NOME E COGNOME DI CHI COMPILA LA SCHEDA: ENTE/AZIENDA PRESSO CUI PRESTA SERVIZIO: INDIRIZZO N. CAP LOCALITA’ PROV TEL FAX EMAIL
66
ALLEGATO N. 2
TABELLE DEL PARTENARIATO PER I PROGETTI CENSITI SUDDIVISE PER PROGRAMMI DI RIFERIMENTO
TABELLA PARTNER PROGETTI CULTURA 20007
PROGETTO PARTNER PAESE
CIPECH Riga city Council Lettonia
Comune di Norrkoping (PL) Svezia
Provincia di Forlì-Cesena Italia
Comune di Argenta Italia
Romagna Acque Spa Italia
Consorzio di Bonifica Renana Italia
Norrkoping Municipality (PL) Svezia
Vapriikki FinlandiaI
Provincia di Forlì-Cesena Italia
CLASSE, ARCHEOLOGIA DI UNA CITTÀ ABBANDONATA
Ravennantica-Fondazione Parco archeologico di Classe
Italia
Universià di Bologna Italia
Central European University Ungheria
Università di Leicester Regno Unito
Università di Barcellona Germania
Provincia di Ravenna Italia
CULTURAL LANDSCAPE OF THE PAST Università degli Studi di Modena e Reggio-Emilia
Italia
Monographic Museum of Conimbriga Polonia
Università "La Sapienza" - Dip. di biologia vegetale
Italia
Universitat de Barcelona - Fundacio Bosch i Gimpera (PL)
Spagna
Universitet i Bergen Norvegia
DIDART Museo delle esposizioni di Roma Italia
Museo Kunsthalle Vienna Austria
Comune di Reggio-Emilia Italia
Europos Parkas Museum, Vilnius LituaniaT
Museo MART di Trento Italia
7 In grassetto sono evidenziati i partner del territorio emiliano romagnolo
67
PROGETTO PARTNER PAESE Museo di Colonia Germania
ART'E' Spa (PL) Italia
Galleria d'arte moderna di Bologna (GAM)
I
Luisiana Museum of Modern art di Copenhagen
Danimarca
Universitat de Barcelona E
Accademia delle Belle arti di Bologna
I
Cooperativa Culturale Giannino Stoppani
I
Kiasma Museum of Contemp. Art, Helsinky
Svezia
MINEU Comune la Union (PL) E
Regional development agency Senec-Pezinok
Slovacchia
Deutsches Bergbau Museum - Bochum D
Brearchimede - Salerno Onlus I
Comune di Cesena I
68
TABELLA PARTNER PROGETTI RELATIVI ALL’INIZIATIVA COMUNITARIA INTERREG III
PROGETTO PROGRAMMA PARTNER PAESE BLUE Interreg III B
Medocc Préfecture de Pieria Grecia
BLUE Interreg III B Medocc
Regione Emilia-Romagna. Dir. Generale Attività Produttive
Italia
BLUE Interreg III B Medocc
Regione Piemonte (PL) Italia
BLUE Interreg III B Medocc
Provincia di Piacenza Italia
BLUE Interreg III B Medocc
Consorci Alba Ter Spagna
BLUE Interreg III B Medocc
Consorci del Parc Fluvial del Llobregat Spagna
BLUE Interreg III B Medocc
Camera Municipal e Vila Real de santo Antonio Portogallo
ITER Interreg III B Cadses
Regione Veneto : Dipartimento di Cultura Italia
ITER Interreg III B Cadses
Regione Friuli Venezia Giulia : Dir. Generale Cultura ed Istruzione
Italia
ITER Interreg III B Cadses
Amitiè Srl Italia
ITER Interreg III B Cadses
Bundesdenkmalamt (Austrian Heritage Commission)
Austria
ITER Interreg III B Cadses
Association of Rhodope Municipalities Bulgaria
ITER Interreg III B Cadses
Region of Eastern Macedonia and Thrace Macedonia
ITER Interreg III B Cadses
Hungarian Science and Tecnology Foundation Ungheria
ITER Interreg III B Cadses
IBACN - Regione Emilia-Romagna (PL) Italia
ITER Interreg III B Cadses
National Institute for Research and Development in Urban and Regional Planning
Romania
LIGHT Interreg III C Biblioteca Sala Borsa, Bologna Italia LIGHT Interreg III C Comune di Bologna Italia LIGHT Interreg III C Biblioteca Provinciale di Békés Ungheria LIGHT Interreg III C Comune di Lisbona Portogallo LIGHT Interreg III C Biblioteca Centrale di Veria (PL) Grecia LIGHT Interreg III C Biblioteca Centrale di Roskilde Danimarca MEDIAUVIS Interreg III B
Medocc Comune di Bologna Italia
MEDIAUVIS Interreg III B Medocc
Regione Lazio - Dir. Regionale Cultura (PL) Italia
MEDIAUVIS Interreg III B Medocc
Bic Lazio Spa Italia
MEDIAUVIS Interreg III B Medocc
Università di Malta Malta
MEDIAUVIS Interreg III B Medocc
Eurocei, centro Europeo de Empresa e Innovaciòn, SA
Spagna
MEDIAUVIS Interreg III B Medocc
Regione Umbria Italia
ROMIT - Roman Interreg III B Comune di Rimini Italia
69
PROGETTO PROGRAMMA PARTNER PAESE Itinenaries Cadses ROMIT - Roman Itinenaries
Interreg III B Cadses
Osterreichische Nationalbibliothek Austria
ROMIT - Roman Itinenaries
Interreg III B Cadses
Technical University of Sofia Bulgaria
ROMIT - Roman Itinenaries
Interreg III B Cadses
ZEUS Consulting SA Bulgaria
ROMIT - Roman Itinenaries
Interreg III B Cadses
Universitaet Erlangen Nuerberg - FIM-neuesLernen Germania
ROMIT - Roman Itinenaries
Interreg III B Cadses
Patras Municipal Enterprise for Local Development ADEP
Grecia
ROMIT - Roman Itinenaries
Interreg III B Cadses
Provincia di Rimini (PL) Italia
ROMIT - Roman Itinenaries
Interreg III B Cadses
IBACN - Regione Emilia-Romagna Italia
ROMIT - Roman Itinenaries
Interreg III B Cadses
Europa Inform Consulting Italia
SISMA Interreg III B Cadses
Regione Emilia-Romagna (Protezione Civile) Italia
SISMA Interreg III B Cadses
Prefecture of Athens Grecia
SISMA Interreg III B Cadses
Regione Marche Italia
SISMA Interreg III B Cadses
Regione Abruzzo Italia
SISMA Interreg III B Cadses
Municipality of Homeroupolis,Chios Grecia
SISMA Interreg III B Cadses
Environmental Agency of Slovene Republic Slovenia
SISMA Interreg III B Cadses
Geological Survey of Slovak Republic Slovacchia
SISMA Interreg III B Cadses
Region of Pelopponese Grecia
SISMA Interreg III B Cadses
Regione Umbria (PL) Italia
SUA Interreg III A Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, Università degli Studi di Bologna
Italia
SUA Interreg III A Serbia unity congress for heritage protection Serbia-Montenegro
SUA Interreg III A Città di Dubrovnik Croazia SUA Interreg III A Ministero della Cultura, gioventù e sport
dell'albania. Dip. per la salvaguardia del patrimonio culturale (città di Berat)
Albania
SUA Interreg III A Comune di Ferrara Italia SUA Interreg III A Provincia di Ferrara (PL) Italia SUA Interreg III A Accademia d'Arte di Sarajevo Bosnia-
Erzegovina SUA Interreg III A Museo d'arte della Citttà - Comune di
Ravenna Italia
SUA Interreg III A Comune di Sarajevo Bosnia-Erzegovina
SUA Interreg III A Capitolo Cattedrale di Ferrara Italia
70
PROGETTO PROGRAMMA PARTNER PAESE SUA Interreg III A IBACN - Regione Emilia-Romagna Italia SUA Interreg III A Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli
Studi di Bologna Italia
SUA Interreg III A Provincia di Rovigo Italia SUA Interreg III A Ministero per i beni e le attività culturali Italia SUA Interreg III A Comune di Ravenna Italia SUA Interreg III A Regional Institute for the protection of Cultural
Heritage Kotor Serbia-Montenegro
SUA Interreg III A Comune di Parenzo Croazia SUA Interreg III A Ministero della Cultura Dip. per la tutela dei Beni
Culturali, Ufficio di Parenzo Croazia
SUA Interreg III A Cultural Heritage republican state organization of Montenegro
Serbia-Montenegro
SUA Interreg III A Comune di Pola Croazia TRANSROMANICA Interreg III B
Cadses Dipartimento di Storia Antica - Università Alpe Adria Klagenfurt
Austria
TRANSROMANICA Interreg III B Cadses
Ministerium fur Bau und Verkehr des Landes Sachsen-Anhalt (PL)
Germania
TRANSROMANICA Interreg III B Cadses
Ministero dell'Economia del Lavoro e Infrastrutture - Turingia
Germania
TRANSROMANICA Interreg III B Cadses
Camera di Commercio della Carinzia Austria
TRANSROMANICA Interreg III B Cadses
Provincia di Modena Italia
TRANSROMANICA Interreg III B Cadses
Istituto Turistico Internazionale presso l'associazione Turistica nazionale della slovenia
Slovenia
TRANSROMANICA Interreg III B Cadses
DWIF Consulting GmbHI (Ist. Economico Ted. per la ricerca sul turismo)
Germania
VILLAS Interreg III B Cadses
Municipality of Corfu Grecia
VILLAS Interreg III B Cadses
IBACN - Regione Emilia-Romagna (PL) Italia
VILLAS Interreg III B Cadses
County of Koprivnika - Krizevci Croazia
VILLAS Interreg III B Cadses
County of Pozega - Slavonia Croazia
VILLAS Interreg III B Cadses
County of Krapina - Zagorje Croazia
VILLAS Interreg III B Cadses
County of Zagreb Croazia
VILLAS Interreg III B Cadses
Office of the Government of Carinthia: Dep. Of Spatial Planning and Development
Austria
VILLAS Interreg III B Cadses
Università di Ferrara: Dip. di Architettura
Italia
VILLAS Interreg III B Cadses
Regione Umbria Italia
VILLAS Interreg III B Cadses
Università di Trieste: Dip. di Ingegneria Civile Italia
VILLAS Interreg III B Cadses
Istituto Regionale per le Ville del Veneto Italia
VILLAS Interreg III B Cadses
Provincia di Campobasso Italia
71
PROGETTO PROGRAMMA PARTNER PAESE VILLAS Interreg III B
Cadses Università di Zagabria: Fac. di Architettura Croazia
72
TABELLA PARTNER PROGETTI RELATIVI AI PROGRAMMI DI RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO
PROGETTO PROGRAMMA PARTNER PAESE
CALIMERA VI Programma Quadro
Contea dell'Essex Regno Unito
VI Programma Quadro
Associazione nazionale musei, archivi, biblioteche di Londra
Regno Unito
VI Programma Quadro
Bibioteca pubblica di Lubliana (National and University Library)
Slovenia
VI Programma Quadro
Critical Publics SA Grecia
VI Programma Quadro
European Bureau of Library, Information and Documentation Association
Paesi Bassi
VI Programma Quadro
Norwegian Archive, Library and and Museum Authority Norvegia
VI Programma Quadro
Narodni knihovna Ceské republiky - Biblioteca nazionale della Rep. Ceca
Repubblica Ceca
VI Programma Quadro
Università metropolitana di Manchester Regno Unito
VI Programma Quadro
Università di Vilnius Lituania
VI Programma Quadro
Biblioteca Nazionale danese Danimarca
VI Programma Quadro
Biblioteca Universitaria di Helsinki Finlandia
VI Programma Quadro
Rete per la tutela del Patrimonio Culturale Russo Russia
VI Programma Quadro
Comune di Lisbona (PL) Portogallo
VI Programma Quadro
Management, Development and Research MDR Regno Unito
VI Programma Quadro
Comune di Bologna - Settore Cultura Biblioteca Sala Borsa
Italia
EPISCON VI Programma Quadro
Instituut collectie Nederland Paesi Bassi
VI Programma Quadro
School of conservation Danimarca
VI Programma Quadro
Eotvos lorand Tudomànyegyetem Ungheria
VI Programma Quadro
Aristotle University of Thessaloniki Grecia
VI Programma Quadro
Universidad de Oviedo Spagna
VI Programma Quadro
Università di Perugia - Centro S.M.A.Art Italia
VI Programma Quadro
Hungarian National Museum Ungheria
VI Programma Quadro
Consiglio Nazionale delle Ricerche Italia
VI Programma Quadro
Università degli Studi di Bologna (PL) Italia
VI Programma Quadro
Al. I. Cuza University of Iasi Romania
73
PROGETTO PROGRAMMA PARTNER PAESE EPOCH VI Programma
Quadro Oxford ArchDigital Ltd (United Kingdom) Regno Unito
VI Programma Quadro
Instituut voor het Archeologisch Patrimonium (Belgium) Belgio
VI Programma Quadro
Eidgenossische Technische Hochschule Zürich (Switzerland)
Svizzera
VI Programma Quadro
National Museums of Scotland (United Kingdom) Regno Unito
VI Programma Quadro
Ministerie van de Vlaamse Gemeenschap (Belgium) Belgio
VI Programma Quadro
MAP - CNRS (France) Francia
VI Programma Quadro
Leopold Franzens Universitaet Innsbruck (Austria) Austria
VI Programma Quadro
Kungliga Tekniska Högskolan (Sweden) Svezia
VI Programma Quadro
Katholieke Universiteit Leuven (Belgium) Belgio
VI Programma Quadro
Karlstad University (Sweden) Svezia
VI Programma Quadro
INTRACOM SA Hellenic Telecommunications and Electronics Industry (Greece)
Grecia
VI Programma Quadro
New Bulgarian University (Bulgaria) Bulgaria
VI Programma Quadro
Institutul de Memorie Culturala (Romania) Romania
VI Programma Quadro
European Association for Historic Towns and Regions (United Kingdom)
Regno Unito
VI Programma Quadro
Instituto Superior Tecnico (Portugal) Portogallo
VI Programma Quadro
Instituto Politécnico de Tomar (Portugal) Portogallo
VI Programma Quadro
Ename Center for Public Archaeology and Heritage Presentation (Belgium)
Belgio
VI Programma Quadro
Georg-August-University Göttingen (Germany) Germania
VI Programma Quadro
Heritage Solutions (Netherlands) Paesi Bassi
VI Programma Quadro
Hogeschool van Utrecht (Netherlands) Paesi Bassi
VI Programma Quadro
Imagination Computer Services GesmbH (Austria) Austria
VI Programma Quadro
Stichting Bedrijfsregio Kop van Noord-Holland (Netherlands)
Paesi Bassi
VI Programma Quadro
Synthesis & Research Ltd (Greece) Grecia
VI Programma Quadro
Technical University of Crete (Greece) Grecia
VI Programma Quadro
Technische Universität Braunschweig-Institut für Computergraphik (Germany)
Germania
VI Programma Quadro
Technische Universität Graz (Austria) Austria
VI Programma Quadro
GeoAnalysis sa (Greece) Grecia
74
PROGETTO PROGRAMMA PARTNER PAESE VI Programma
Quadro Advanced Computer SystemsA.C.S. - S.P.A. (Italy) Italia
VI Programma Quadro
Brunel University (United Kingdom Regno Unito
VI Programma Quadro
Axell Communication scrl (Belgium) Belgio
VI Programma Quadro
Fraunhofer Gesellschaft zur Förderung der Angewandten Forschung E.V. (Germany)
Grecia
VI Programma Quadro
Ducati Sistemi S.P.A. (Italy) Italia
VI Programma Quadro
Paveprime Ltd (United Kingdom) Regno Unito
VI Programma Quadro
Planetek Italia S.R.L. (Italy) Italia
VI Programma Quadro
Politecnico di Milano (Italy) Italia
VI Programma Quadro
Rheinische Friedrich-Wilhelms Universität Bonn (Germany)
Germania
VI Programma Quadro
Scientific Research Centre of the Slovenian Academy of Sciences and Arts (Slovenia)
Slovenia
VI Programma Quadro
PIN scrl - Servizi didattici e scientifici per l'Università di Firenze (Italy)
Italia
VI Programma Quadro
Rijksuniversiteit Groningen (Netherlands) Paesi Bassi
VI Programma Quadro
Instituto Tecnológico de Informático (Spain) Spagna
VI Programma Quadro
Albert-Ludwigs-Universität Freiburg Germania
VI Programma Quadro
Ciência Viva - Agência Nacional para a Cultura Cientifica e Tecnológica (Portugal)
Portogallo
VI Programma Quadro
Universidad Autónoma de Barcelona (Spain) Spagna
VI Programma Quadro
4site srl (Italy) Italia
VI Programma Quadro
Technische Universität Wien (Austria) Austria
VI Programma Quadro
Conseil Général de la Côte d'Or - Parc Archéologique d'Alésia (France)
Francia
VI Programma Quadro
Archaeolingua Alapitvány (Hungary) Ungheria
VI Programma Quadro
Consiglio Nazionale Delle Ricerche (Italy) Italia
VI Programma Quadro
Département des Recherches Archéologiques Subaquatiques et Sous-Marines (France)
Francia
VI Programma Quadro
Foundation of the Hellenic World (Greece) Grecia
VI Programma Quadro
Diputación Provincial de Jaén (Spain) Spagna
VI Programma Quadro
Gastiburu SL (Spain) Spagna
VI Programma Quadro
Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (Switzerland) Svizzera
VI Programma Quadro
Ename Center for Public Archaeology and Heritage Presentation (Belgium)
Belgio
75
PROGETTO PROGRAMMA PARTNER PAESE VI Programma
Quadro Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (Italy) Italia
VI Programma Quadro
University of Cape Town (South Africa) Sudafrica
VI Programma Quadro
Università degli Studi di Napoli - L'Orientale (Italy) Italia
VI Programma Quadro
Tekniska museet - National Museum of Science and Technology (Sweden)
Svezia
VI Programma Quadro
IBACN - Regione Emilia-Romagna Italia
VI Programma Quadro
Visual Acuity Limited (United Kingdom) Regno Unito
VI Programma Quadro
VARTEC - Virtual and Augmented Reality Technologies NV (Belgium)
Belgio
VI Programma Quadro
University of York (United Kingdom) Regno Unito
VI Programma Quadro
University of Tübingen (Germany) Germania
VI Programma Quadro
University of Patras (Greece) Grecia
VI Programma Quadro
University of East Anglia (United Kingdom) Regno Unito
VI Programma Quadro
University of Bristol (United Kingdom) Regno Unito
VI Programma Quadro
University of Brighton (United Kingdom) PL Regno Unito
VI Programma Quadro
Universitetet i Oslo (Norway) Norvegia
VI Programma Quadro
Université de Toulon et de Var (France) Francia
VI Programma Quadro
Université de Geneve (Switzerland) Svizzera
VI Programma Quadro
The University of Surrey (United Kingdom) Regno Unito
VI Programma Quadro
The European Academy of Sciences and Arts (Austria) Austria
VI Programma Quadro
University of Kent (United Kingdom) Regno Unito
VI Programma Quadro
The University of Hull (United Kingdom) Regno Unito
VI Programma Quadro
Universidad Politécnica de Madrid (Spain) Spagna
VI Programma Quadro
The University of Sussex (United Kingdom) Regno Unito
VI Programma Quadro
The University of Warwick (United Kingdom) Regno Unito
VI Programma Quadro
UniRel srl (Italy) Italia
VI Programma Quadro
Universidad de Valencia. Estudié General (Spain) Spagna
VI Programma Quadro
Università della Svizzera Italiana - USI (Switzerland) Svizzera
VI Programma Quadro
Universidad de Jaén (Spain) Spagna
76
PROGETTO PROGRAMMA PARTNER PAESE VI Programma
Quadro Università degli Studi di Genova (Italy) Italia
VI Programma Quadro
The Interactive Institute II AB (Sweden) Svezia
EUROCULT 21 V Programma Quadro
city of Venezia Italia
V Programma Quadro
city of Gdansk Polonia
V Programma Quadro
city of Dusseldorf Germania
V Programma Quadro
city of Aarhus Danimarca
V Programma Quadro
city of Leeds Regno Unito
V Programma Quadro
Università di Helsinki Francia
V Programma Quadro
Università di Hagen Germania
V Programma Quadro
Università di Venezia Italia
V Programma Quadro
Observatoire des Politiques Culturelles de Grenoble (OPC)
Francia
V Programma Quadro
Center for Cultural Policy Studies (Copenhagen) Danimarca
V Programma Quadro
Comune di Bologna Italia
V Programma Quadro
European network of cultural administration Training Centres (ENCATC)
Polonia
V Programma Quadro
city of Malmo Svezia
V Programma Quadro
Università di Weimar Germania
V Programma Quadro
city of Atene Grecia
V Programma Quadro
KEKDA (Athens Training Centre) Grecia
V Programma Quadro
city of Barcellona Spagna
V Programma Quadro
city of Hagen Germania
V Programma Quadro
city of Camden (London) Regno Unito
V Programma Quadro
city of Catania Italia
V Programma Quadro
city of Stoccolma Svezia
V Programma Quadro
city of Liverpool Regno Unito
V Programma Quadro
city of Birmingham Regno Unito
V Programma Quadro
city of Lipsia Germania
V Programma Quadro
city of Jena Germania
77
PROGETTO PROGRAMMA PARTNER PAESE V Programma
Quadro City on Internet Association (Tarnow) Polonia
V Programma Quadro
city of Helsinki Francia
LIBER IMMS e-Ten Uniteam Spa (PL) Italia e-Ten F2 srl Italia
e-Ten Regione Sardegna Italia
e-Ten Biblioteca Universitaria di Vigo Spagna
e-Ten Biblioteca Comunale di Cluj Napoca Romania
e-Ten Biblioteca Ginzburg del Quartiere Savena (BO) Italia
78
TABELLA PARTNER PROGETTI RELATIVI AL PROGRAMMA SOCRATES GRUNDTVIG
PROGETTO PROGRAMMA PARTNER PAESE
COLLECT AND SHARE Socrates Grundtvig 4
IBACN - Regione Emilia-Romagna Italia
Socrates Grundtvig 4
Musee du Louvre Francia
Socrates Grundtvig 4
APOREM (Associazione Portoghese Musei d'Impresa)
Portogallo
Socrates Grundtvig 4
European Museums Forum Regno Unito
Socrates Grundtvig 4
Engage - National association for gallery education
Regno Unito
Socrates Grundtvig 4
Svedish National Council for Cultural Affairs
Svezia
Socrates Grundtvig 4
Museum of Modern Art Slovenia
Socrates Grundtvig 4
Luisiana Museum of Modern art di Copenhagen
Danimarca
Socrates Grundtvig 4
NIACE National Institute of Adult Continuing Education
Regno Unito
LIFELONG MUSEUM LEARNING
Socrates Grundtvig 1
Eccom - European centre for Cultural managment and Organisazion
Italia
Socrates Grundtvig 1
APOREM (Associazione Portoghese Musei d'Impresa)
Portogallo
Socrates Grundtvig 1
NMV - Associazione Olandese Musei Paesi Bassi
Socrates Grundtvig 1
Niace - National Institute continuing education Adults
Regno Unito
Socrates Grundtvig 1
Amitiè Srl Italia
Socrates Grundtvig 1
Engage - National association for gallery education
Regno Unito
Socrates Grundtvig 1
IBACN - Regione Emilia-Romagna Italia
Socrates Grundtvig 1
European Museum Forum Regno Unito
MUSEUMS AS PLACES FOR LIFELONG LEARNING
Socrates Grundtvig 2
Reinwardt Akademie Paesi Bassi
Socrates Grundtvig 2
Kulturkuratorin GbR (PL) Germania
Socrates Grundtvig 2
Università di Pecs Ungheria
Socrates Grundtvig 2
IBACN - Regione Emilia-Romagna Italia
MUSEUMS TELL MANY STORIES
Socrates Grundtvig 2
Engage - National association for gallery education
Regno Unito
Socrates Grundtvig 2
Imagine IC Paesi Bassi
Socrates Grundtvig 2
Città di Torino Italia
Socrates Grundtvig 2
IBACN - Regione Emilia-Romagna Italia
79