La Condizione Dei Nobili Nel 500

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 LA CONDIZIONE DEI NOBILI NEL 500 Ovunque nobiltà significa ricchezza, o almeno agiatezza, ricchezza basata principalmente sul possesso della terra, e alla quale si associano in misura variabile anche funzioni di polizia e giustizia. Nell’Età Moderna si assiste ad una diversificazione tra le caratteristiche della nobiltà dell’Europa centro-occidentale (dove il grande proprietario vive di rendita) e quella orientale (dove il nobile sfrutta il lavoro coatto dei contadini per poter rivendere generi alimentari s ul mercato internazionale). Le ricchezze del ce to nobiliare derivavano, oltre che dai proventi della terra, anche da entrate di varia natura, come ad esempio estrazioni di minerali, vetrerie, fabbriche di terraglie, attività di trasformazione di prodotti di agricoltura e allevamento, stipendi e profitti derivanti da impieghi al servizio del principe o della Chiesa. Nelle aree dove era più forte l’impronta feudale la collocazione dei nobili risulta essere prevalentemente nelle aree r urali, mentre nelle zone più urbanizzate ( come ad esempio l ’Italia settentrionale, i Paesi Bassi e la Germania occidentale) vi era la figura dei patriziati cittadini, ovvero nobili di città che partecipavano al potere politico e avevano l’accesso esclusivo a cariche civili locali. La figura del nobile povero è più frequente laddove la nobiltà è più numerosa, e in questi casi la piccola nobiltà andava al servizio della grande nobiltà. I nobili decaduti a causa della crescente espansione del ceto medio e i nobili annoiati o desiderosi di avventure spesso intraprendevano dei viaggi nel Nuovo Mondo, andando a costituire la figura dei Conquistadores.

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5/16/2018 La Condizione Dei Nobili Nel 500 - slidepdf.com

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LA CONDIZIONE DEI NOBILI NEL 500

Ovunque nobiltà significa ricchezza, o almeno agiatezza, ricchezza basata principalmente sul possesso della

terra, e alla quale si associano in misura variabile anche funzioni di polizia e giustizia. Nell’Età Moderna si

assiste ad una diversificazione tra le caratteristiche della nobiltà dell’Europa centro-occidentale (dove il

grande proprietario vive di rendita) e quella orientale (dove il nobile sfrutta il lavoro coatto dei contadini

per poter rivendere generi alimentari sul mercato internazionale). Le ricchezze del ceto nobiliare

derivavano, oltre che dai proventi della terra, anche da entrate di varia natura, come ad esempio estrazioni

di minerali, vetrerie, fabbriche di terraglie, attività di trasformazione di prodotti di agricoltura e

allevamento, stipendi e profitti derivanti da impieghi al servizio del principe o della Chiesa. Nelle aree dove

era più forte l’impronta feudale la collocazione dei nobili risulta essere prevalentemente nelle aree rurali,

mentre nelle zone più urbanizzate ( come ad esempio l’Italia settentrionale, i Paesi Bassi e la Germaniaoccidentale) vi era la figura dei patriziati cittadini, ovvero nobili di città che partecipavano al potere politico

e avevano l’accesso esclusivo a cariche civili locali. La figura del nobile povero è più frequente laddove la

nobiltà è più numerosa, e in questi casi la piccola nobiltà andava al servizio della grande nobiltà. I nobili

decaduti a causa della crescente espansione del ceto medio e i nobili annoiati o desiderosi di avventure

spesso intraprendevano dei viaggi nel Nuovo Mondo, andando a costituire la figura dei Conquistadores.

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