LA COMMEDIA É una rappresentazione teatrale con un finale felice. Ritratta personaggi e fatti della...
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COLÉGIO DANTE ALIGHIERI
Laboratório de Multimídia
Departamento de Língua Italiana -Ensino Fundamental II
Coordenadora: Profª Maria Antonieta Ronconi
Professoras Responsáveis: Adriana Del Guerra Angela Angoretto
LA COMMEDIA DELL’ARTE
LE MASCHERE
LA COMMEDIA
É una rappresentazione teatrale con un finale felice. Ritratta personaggi e fatti della vita comune, spesso mettendo in ridicolo i difetti degli uomini solo per far ridere.
La Commedia «dell'arte» è una forma di rappresentazione teatrale che nasce in Italia nel 1500, ma si diffonde presto in tutta l’Europa.
La definizione “Commedia dell’Arte” (il termine ‘arte’ qui ha il significato medievale di ‘mestiere’: professione) è creata per distinguere il teatro rappresentato da attori di professione da quello anteriore.
Questo tipo di teatro non è più improvvisato come prima e non è più rappresentato per strada ma in luoghi chiusi.
In Italia (XVIII secolo) drammaturghi come Carlo Goldoni e Carlo Gozzi rinnovano la commedia con nuove regole.
Goldoni dà regole precise alla rappresentazione, impone alle maschere di recitare servendosi di un testo scritto (mentre prima era orale) e si ispira per le storie da rappresentare alla realtà sociale di Venezia.
È in questa nuova forma di teatro, chiamata anche “Teatro dell’arte”, che i personaggi (e quindi le maschere) diventano fissi, ognuno con la propria personalità. Gli attori di questo teatro, infatti, si specializzano nel rappresentare un determinato tipo di personaggio; in ogni commedia questo personaggio ha sempre lo stesso nome, lo stesso costume, la stessa maschera, lo stesso linguaggio e soprattutto lo stesso carattere. Questi personaggi, che hanno il nome delle maschere italiane, sono attualmente associate anche al Carnevale.
Pantalone
Capitano
Brighella
Colombina
Satiro
Pulcinella
Coviello
Arlecchino
Il dottore
Le maschere coprono solo la parte superiore del viso. Le più celebri della commedia dell'arte sono:
LE MASCHERE
È un grande maestro delle burle ed è il più testardo dei testardi.
Originario della città di Bergamo. Tra i vari lavori, è già stato cavadenti, barbiere, buffone di corte e bambino.
Indossa un vestito di pezze colorate, un cappello senza forma, una maschera, un collare di tela (gorgiera) per proteggere la gola, scarpe senza lacci e uma spatola. Il suo vestito è color turchino, rosso e giallo.
Arlecchino parla veneziano ma non è nato a Venezia
ARLECCHINO
Giubbetto di pezze colorate
giallo, turchino, rosso etc.
Pantaloni comodi
Scarpe senza lacci
spatola
L’ARLECCHINO INDOSSA...
Cappello sformato
Maschera
gorgiera
Colombina non sa esprimersi bene in italiano, ma parla bene il dialetto veneziano.
Lavora a Venezia con Pantalone.
Il suo innamorato è Arlecchino che le ha promesso di sposarla, ma ancora non lo ha fatto.
Colombina porta la cuffia, un corpetto stretto in vita, una gonna rossa, un grembiule bianco e scarpe con nastro rosso.
COLOMBINA
LA COLOMBINA INDOSSA ...
cuffia
Grembiule bianco
Corpetto stretto in vita
Gonna rossa
Scarpe con nastro rosso
BALANZONE (IL DOTTORE)
Il dottor Balanzone è la maschera tipica di Bologna. Balanzone parla latino, francese, spagnolo, tedesco. Ha frequentato l‘università a Bologna, la sua città.
Si chiama Balanzone per via della „balanza“, cioè la bilancia, che è il simbolo della giustizia. Lo chiamano Sapientone perchè crede di saper tutto.
Si veste con pantaloni e camicia nera, con un colletto bianco. In testa ha un feltro nero. Alla cintura ha un pugnale o un fazzoletto, e sotto braccio un librone.
BALANZONE, IL DOTORRE, INDOSSA...
Camicia nera
Pantaloni neri
Feltro nero in testa
Alla cintura ha un pugnale o un fazzoletto
PULCINELLAPulcinella è una figura brutta e goffa, ha un grande naso adunco con una verruca, ha le gambe storte ed una gobba davanti e una dietro.
Porta il berretto a pan di zucchero, camicia e pantaloni bianchi, larghi e comodi. Ha una maschera nera, babbucce, un pezzo di legno in mano.
È una maschera originaria di Napoli e di professione fa il servitore. È un personaggio essenzialmente popolare.
Il suo carattere è impertinente, pazzerello, chiacchierone, furbo ed è la personificazione del dolce far niente.
Pulcinella ha sempre fame e sete, il suo piatto preferito sono i maccheroni al sugo.
Berretto a pan di zucchero
Camicia e pantaloni bianchi larghi e comodi
Babbucce
PULCINELLA INDOSSA ...
Maschera con naso adunco con una verruca
Ancora oggi utilizziamo alcune espressioni in riferimento a questa maschera:
"essere un Pulcinella" = persona non seria, senza carattere e facile a cambiar opinione;
"segreto di Pulcinella“ = non mantenuto, noto ormai a tutti;
Pantalone
Pantalone è cittadino di Venezia e la cosa che ama di più è brontolare.
Il nome Pantalone deriva da “Pianta Leone”. I Pianta leone erano delle persone che con la scusa di conquistare nuove terre per Venezia piantavano la bandiera di San Marco su ogni pezzo di terra che trovavano.
Tutti lo riconoscono perché indossa un giubbetto e una calzamaglia di colore rosso; il cappotto e le babbucce sono nere.
Pantalone è nervoso e rompiscatole. È un ricchissimo e avarissimo mercante molto vecchio. Alla cintura ha una borsa con i soldi e la chiave del portone.
Calzamaglia rossa
Giubbetto rosso
Cappotto nero
babucce
GIANDUIAGianduia è la più importante maschera piemontese.
Gianduia è un galantuomo allegro, con buon senso e coraggio, che ama il buon vino e la buona tavola.
Personaggio sempre presente nelle feste popolari della città di Torino, dove c’è sempre la sua fedele compagna Giacometta con la quale, nei giorni di carnevale, va in giro su una carrozza.
Gianduia è la maschera più conosciuta del Piemonte, il re di Torino durante il carnevale.
Curiosità: Ah, conoscete anche i famosi Gianduiotti?
È a Torino che venne inventato il famoso cioccolato gianduja, fatto di cacao, zucchero e nocciole e da questo deriva il famoso cioccolatino, una vera delizia per il palato. Ma Torino è anche il paese delle caramelle, tanto che una volta il nome „caramelle“ veniva usato solo in Piemonte, ed ancora GIANDUJA dà il nome ad una caramella particolare il „Lecca, Lecca“, di forma piatta e rotonda, che porta l‘immagine della maschera torinese e che può essere comperata nelle pasticcerie della città nell’epoca del carnevale.
STENTERELLOÈ uma maschera originaria di Firenze.
Le sue parti sono svariate: ora domestico, ora padrone oppure eroe drammatico, comico, romantico. La sua specialità è parlare in versi. Stenterello porta una treccia di capelli lunghi fino alla vita. Gli mancano anche due denti davanti e con il sughero si dipinge due sopracciglia nere che gli arrivano fino alle orecchie.Non ha bisogno di recitare perchè è malizioso di natura ed ha in sé lo spirito del popolo toscano. È magro, svelto, sempre pronto a scappare e a fare la corte alle donne. La gola, però, gli fa dimenticare l‘amore. Stenterello fa di tutto per un buon pranzo.
Streccia di capelli lunghi
Gli mancano due denti
Con il sughero si dipinge due sopracciglia nere che arrivano fino alle orecchie
MENEGHINO
Meneghino è la maschera tipica di Milano. Il suo carattere è allegro ed estroverso. Negli scenari non ricopre solitamente un ruolo fisso: spesso è servo, altre volte padrone, oppure contadino sciocco o astuto mercante.
Uomo buono e amante della vita tranquilla, Meneghino è caratterizzato da un forte senso morale, da una grande dignità, da una buona dose di saggezza.
Col tempo è diventato l'emblema del popolo milanese.
MEO PATACCA
La maschera è di origine romana. Qui egli appare come un soldato bravaccio, sempre pronto a battersi e a raccontare spacconate.
Il suo nome deriva dalla "patacca", il soldo che costituiva la paga del soldato.
Il suo costume è costituito da calzoni stretti al ginocchio, una vecchia giacca di velluto e per cintura una sciarpa colorata nella quale è nascosto un pugnale.
Calzoni stretti al ginocchio
Vecchia giacca di velluto
Sciarpa colorata nella quale è nascoto un pagnale
MEO PATTACA INDOSSA...
FONTI
http://digilander.libero.it/freetime1836/commediaarte.htm
http://www.bagnonemia.it/Maschere/aaStoriografia.htm
http://www.teatrodinessuno.it/maschere/mascheraarlecchino.htm
http://www.teatrodinessuno.it/maschere.htm
http://www.sipario.it/masc.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Commedia_dell'arte
http://www.scudit.net/mdmaschere.htm
http://www.schule.suedtirol.it/ms-st.christina/klassen/giornalinomasch/cartinamenu.html