LA CHIMICA IN VERSI E MUSICA - Altervista

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V th Conference “Diagnosis, Conservation and Valorization of Cultural Heritage” 11/12 December 2014 LA CHIMICA IN VERSI E MUSICA a Iole Cerminara 1 , a Luciano D'Alessio 2 , a Maria Funicello 3 , b Francesco Scorza 4 a Dipartimento di Scienze, Università degli Studi della Basilicata, Viale dell'Ateneo Lucano 10, 85100 Potenza, Italia, b Scuola di Ingegneria, Università degli Studi della Basilicata, Viale dell'Ateneo Lucano 10, 85100 Potenza, Italia, 1 [email protected], 2 [email protected], 3 [email protected], 4 [email protected] Keywords: chimica, storia, poesia, metrica, ritmo, comunicazione. Abstract E' riportato un esperimento di valorizzazione di un testo letterario del 1928, la “Chimica in versi” di Alberto Cavaliere, attraverso la sua trasposizione in musica. I versi dei componimenti di Cavaliere ripercorrono, in chiave umoristica, atomi molecole e leggi della chimica in una parodia che rimanda ai banchi di scuola e all'esperienza degli studenti. Partendo dai testi poetici, un gruppo di artisti lucani (Iole Cerminara e Francesco Scorza) ha composto musiche originali. I brani, eseguiti in forma di canzone, assumono ora una rinnovata freschezza. Il ritmo delle composizioni musicali ricalca la metrica dei versi. Le melodie esaltano i concetti chimici e l'ironia che pervade l'intera opera. Gli arrangiamenti rendono in forma sonora le immagini suscitate dal testo poetico e arricchiscono i numerosi richiami onomatopeici. Il linguaggio è talvolta un po' obsoleto, ma in ciò risiede il suo fascino. Non è solo la riscoperta di una lingua ma anche di un'atmosfera, quella dei laboratori chimici del primo novecento, dove l'odore dei reattivi si mescolava al profumo del legno degli scaffali, dei banconi, delle cappe. Questo esperimento rappresenta una strategia innovativa di comunicazione scientifica per trasferire informazioni anche complesse attraverso linguaggi vicini alla sensibilità popolare. Introduzione Alberto Cavaliere nacque a Cittanova (Reggio Calabria) il 19 ottobre 1897, morì a Milano il 7 novembre 1967. Laureato in Chimica all’Università di Roma, fu attore scrittore, giornalista, poeta, umorista. Fu anche consigliere comunale a Milano e deputato al parlamento italiano. Ha scritto numerosi libri in prosa e in poesia, tra cui la “Storia romana in versi” [1], “La storia di Milano in sesta rima” [2] e una raccolta di poesie intitolata “Reparto agitati” [3] ispirata al manicomio provinciale di Reggio Emilia. Ma l’opera che l’ha reso famoso è sicuramente la “Chimica in versi” [4] (Fig. 1), pubblicata nel 1928. Alberto Cavaliere ha riscritto in poesia tutta la chimica, organica e inorganica, in chiave umoristica trasformando una materia notoriamente ostica in una lettura gradevole e interessante. Per rendersi conto dello stile ironico dell’opera basta leggere la dedica:

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Vth Conference “Diagnosis, Conservation and Valorization of Cultural Heritage” 11/12 December 2014

LA CHIMICA IN VERSI E MUSICA

aIole Cerminara1, aLuciano D'Alessio2, aMaria Funicello3, bFrancesco Scorza4

aDipartimento di Scienze, Università degli Studi della Basilicata, Viale dell'Ateneo Lucano10, 85100 Potenza, Italia, bScuola di Ingegneria, Università degli Studi della Basilicata,

Viale dell'Ateneo Lucano 10, 85100 Potenza, Italia, [email protected],[email protected], [email protected], [email protected]

Keywords: chimica, storia, poesia, metrica, ritmo, comunicazione.

Abstract

E' riportato un esperimento di valorizzazione di un testo letterario del 1928, la “Chimica inversi” di Alberto Cavaliere, attraverso la sua trasposizione in musica. I versi deicomponimenti di Cavaliere ripercorrono, in chiave umoristica, atomi molecole e leggi dellachimica in una parodia che rimanda ai banchi di scuola e all'esperienza degli studenti.Partendo dai testi poetici, un gruppo di artisti lucani (Iole Cerminara e Francesco Scorza) hacomposto musiche originali. I brani, eseguiti in forma di canzone, assumono ora unarinnovata freschezza. Il ritmo delle composizioni musicali ricalca la metrica dei versi. Lemelodie esaltano i concetti chimici e l'ironia che pervade l'intera opera. Gli arrangiamentirendono in forma sonora le immagini suscitate dal testo poetico e arricchiscono i numerosirichiami onomatopeici.Il linguaggio è talvolta un po' obsoleto, ma in ciò risiede il suo fascino. Non è solo lariscoperta di una lingua ma anche di un'atmosfera, quella dei laboratori chimici del primonovecento, dove l'odore dei reattivi si mescolava al profumo del legno degli scaffali, deibanconi, delle cappe.Questo esperimento rappresenta una strategia innovativa di comunicazione scientifica pertrasferire informazioni anche complesse attraverso linguaggi vicini alla sensibilità popolare.

Introduzione

Alberto Cavaliere nacque a Cittanova (Reggio Calabria) il 19 ottobre 1897, morì a Milanoil 7 novembre 1967. Laureato in Chimica all’Università di Roma, fu attore scrittore,giornalista, poeta, umorista. Fu anche consigliere comunale a Milano e deputato alparlamento italiano. Ha scritto numerosi libri in prosa e in poesia, tra cui la “Storia romanain versi” [1], “La storia di Milano in sesta rima” [2] e una raccolta di poesie intitolata“Reparto agitati” [3] ispirata al manicomio provinciale di Reggio Emilia. Ma l’opera chel’ha reso famoso è sicuramente la “Chimica in versi” [4] (Fig. 1), pubblicata nel 1928.Alberto Cavaliere ha riscritto in poesia tutta la chimica, organica e inorganica, in chiaveumoristica trasformando una materia notoriamente ostica in una lettura gradevole einteressante.Per rendersi conto dello stile ironico dell’opera basta leggere la dedica:

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All’Ingegner PomilioChe avendomi nel suo StabilimentoPer poco non andava al fallimentoPer preparar la soda col mio ausilio.

Tutte le reazioni sono rigorosamente esatte dal punto di vista scientifico, tanto è vero cheper anni la “Chimica in versi” è stata un aiuto mnemonico e fonte d’ispirazione pergenerazioni di studenti.

Fig. 1 - L’edizione 1942 della Fig. 2 - Il CD musicale di Iole Cerminara. Chimica in versi.

Certo il linguaggio è ricercato, talvolta un po’ obsoleto, ma proprio questo è interessante:una lettura che ci fa rivivere quell’atmosfera magica della chimica dei primi anni delnovecento, quando i laboratori chimici avevano un fascino tutto particolare, sembravano icustodi di una sapienza antica e inaccessibile riservata a pochi eletti.

Una creazione musicale

Oggi, a quasi cento anni di distanza dalla prima edizione, la “Chimica in versi” è diventataun CD musicale [5] (Fig. 2). Le poesie di Cavaliere sono state messe in musica grazie allasponsorizzazione della Società Chimica Italiana - Sezione Basilicata e al Progetto AnnualeL.6/2000 “Educare alla chimica: una nuova proposta di divulgazione della chimica e dellesue connessioni alla quotidianità”, finanziato dal MIUR per l’anno 2012. La cantautricelucana Iole Cerminara, un chimico oltre che un’artista, ha musicato e interpretato concompetenza e sensibilità i versi di Alberto Cavaliere, accompagnata al pianoforte dal

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musicista e ingegnere Francesco Scorza. Il disco è stato presentato al Teatro FrancescoStabile di Potenza il 22 maggio scorso in occasione del Festival della Chimica 2014. L’opera di Alberto Cavaliere, che rappresenta un riferimento storico della produzioneartistica finalizzata alla divulgazione dei saperi scientifici, si arricchisce di un nuovoesercizio creativo. Il risultato è un sorprendente connubio di ritmi e melodie ‘alchemiche’che coinvolge gli ascoltatori e dà modo di riflettere e approfondire l’interesse per il mondoche ci circonda.Riportiamo qui di seguito un estratto dei brani che sono stati musicati. Il testo è quellodell’edizione del 1955, reperibile in rete all’indirizzo:http://www.mori.bz.it/humorpage/chimica/chimica.htm

Fig. 3 - Cappa e banco in un laboratorio Fig. 4 - Apparecchi di Kipp. didattico.

Idrogeno Ossigeno

Con ferro e un acido già sviluppato, S'ottien l'ossigeno quand'è scaldato aria infiammabile venne chiamato il sal potassico detto clorato:quando, nel secolo decimosesto, è consigliabile molta attenzione a un noto chimico fu manifesto. contro il pericolo d'un'esplosione. Pur diffusissimo, libero, in fondo, Con altri metodi, come il processo è in parte minima sul nostro mondo, elettrolitico, s'ottien lo stesso. laddove, libero, diffuso appare L'industria chimica l'ottiene ancoraintorno all’ignea massa solare dall'aria liquida, quando svapora. e in altri nuclei celesti: e ciò E' un gas insipido, privo d'odore, lo spettroscopio ci rivelò. e non combinasi sol col fluore.

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Ozono Azoto

Stato allotropico del precedente, Miscuglio è l'aria, non è composto, l'ozono formasi naturalmente come credevasi fosse piuttosto. dal gas ossigeno, sotto l'azione A tal proposito, anzi, vi dicodi effluvi elettrici d'alta tensione. che pretendevasi nel tempo anticoAd esso devesi l'odore strano, che solo fossero quattro elementi caratteristico dell'uragano. del mondo gli unici costituenti:E di tra gli ansiti, di tra i fragori la terra, l'aria, l'acqua ed il fuoco:di potentissimi generatori, se la cavavano con molto poco! l'avverte subito chi s'avvicina, E chi primissimo la luce fe', alito elettrico dell'officina. fu un grande chimico: fu Lavoisier,

che visse in epoca... d'aria funestae sul patibolo perdè la testa.

Fosforo Zolfo

C'è chi illudendosi crede davvero, Corpo notissimo fin dal passatoforse, che il fosforo sia nel pensiero. più immemorabile, fu annoverato No, questa frottola non vi confonda! fra i corpi semplici quest'elemento E' nello scheletro che invece abbonda: solo nel volgere del settecento.e non già libero, ma combinato E' abbondantissimo: nel Bel Paese,nell'empia formula d'un sal fosfato: anzi, n'esistono miniere estese. quello tricalcico (se preferíte, Nella Germania e in altri sitidategli il termine di " fosforite "). esso ricavasi dalle piriti. E' dalle ceneri che in abbondanza Nella Sicilia, dove allo statos'ottiene il fosforo, ch'è una sostanza libero trovasi cristallizzato,metalloidica molto leggera s'ottien col metodo del calcaronee quasi tenera come la cera. (in modo analogo che pel carbone)

in cui s'adopera lungo il processoper combustibile lo zolfo stesso.

Chimica organica Il corpo umano

I composti del carbonio sono in numero gigante Ecco un'analisi non troppo amena, e compongon gli organismi delle bestie e delle piante. che ha fatto un màcabro dottore a Jena:Una volta eran creduti dei composti assai speciali, preso un cadavere, l'ha decomposto, non potendo riprodursi con sistemi artificiali: con molto scrupolo stimando il costo.si pensava ad una forza che negli esseri viventi L'ossa forniscono tanta calcinadesse luogo a quei prodotti così strani e differenti; da far l'intonaco d'una cucina,finché Wöhler, ottenendo mercé sintesi l'urea e si ricupera tanta grafitee con metodi inorganici, non fugò la falsa idea. da far al massimo cento matite.

I grassi abbondano - strano contrasto! -pure in chi è solito saltare il pasto.

La trasposizione musicale dei componimenti poetici di Alberto Cavaliere è stata sviluppatasulla base dei seguenti principi: a) stretta corrispondenza metrica tra ritmo poetico emusicale; b) rispetto della struttura del materiale poetico; c) esaltazione delle immaginipoetiche attraverso artifizi di sonorizzazione L’esercizio compositivo musicale può essere condotto su modelli differenti a seconda dellefinalità dell’opera. In questo caso la scelta di aderire strettamente alla metrica testuale haportato a individuare formule melodiche e ritmiche affini alla struttura del testo. Quasi tuttii brani contenuti nel lavoro discografico hanno una metrica testuale in endecasillabi conrima baciata, su schema metrico AA BB. Si tratta di una metrica che enfatizza il ritmo concarattere costante e favorisce la corrispondenza tra accento musicale e accento poetico.

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A questo primo indirizzo compositivo si associa il principio di non alterare il materialetestuale di partenza. Spesso, nella trasposizione musicale di un testo poetico o letterario, ilcompositore effettua piccole – o talvolta significative – modifiche, generalmente funzionalialla struttura musicale del componimento. In questo caso, proprio in riferimento alle finalitàdivulgative dell’opera, la musica si è adattata pienamente al testo originale. Anche intermini di ‘forma musicale’, la tradizionale struttura A B della forma canzone – per maggiorchiarezza l’alternanza tra strofa e ritornello – è stata sviluppata solo dal punto di vistaarmonico-musicale senza proporre refrain di porzioni del testo.Ciò che ha maggiormente stimolato l’esercizio creativo in termini di composizionemelodica e armonica sono piuttosto le immagini descritte nei versi e le suggestioni che lachimica raccontata dal Cavaliere suscita nel compositore, che in questo caso – moltoparticolare – è sia musicista che chimico.Allora l’ossigeno diventa non solo “un gas insipido privo d’odore” ma riconduce ad unaatmosfera rarefatta, basata su armonie modali che solo nelle cadenze principali confermanoil tessuto tonale di riferimento.

Fig. 5 - L’aula grande del Dipartimento Fig. 6 - Una dispensa di di Chimica della Sapienza. chimica inorganica.

L’organico esecutivo è minimale: il pianoforte e il contrabbasso costituiscono la strutturaportante di tutti i componimenti, mentre le percussioni e alcuni interventi di chitarra dannocolore e sostegno ritmico.In particolare l’uso di percussioni convenzionali (bonghi, maracas, congas…) e nonconvenzionali (bicchieri di vetro, cucchiai di legno, bacchette di ferro…) rappresenta lostrumento principale utilizzato per enfatizzare le figure onomatopeiche del testo e persuggerire all’ascoltatore i suoni del laboratorio e delle reazioni in corso.Nel caso de “Il corpo umano” l’uso di strumenti percussivi è ancora più esteso aenfatizzare, di volta in volta, “…cento matite…” “…d’acqua potabile tutto un barile…” “…chiodi… “ “…lo scheletro d’un giornalista…” e così via.Oltre alle percussioni anche la voce è strumento evocativo, con gli effetti di

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sovrapposizione e armonizzazione, con una declamazione del testo legata ai contenutipiuttosto che a un esercizio vocale, con un’espressività che lega l’emozione chimica aquella musicale rispettando una teatralità già contenuta nel testo di Cavaliere.Il linguaggio musicale che si riscontra nel CD “La chimica in versi e musica” apparecomplessivamente essenziale, l’importanza del testo è enfatizzata da una vocalità sempre inprimo piano, lo stile non è direttamente classificabile proprio a rimarcare unacontemporaneità del testo poetico attraverso una singolarità delle composizioni.

Atmosfera chimica

Vogliamo qui ricostruire qualche aspetto dell’aria che si respirava nel mondo della chimicaai tempi di Cavaliere. Nel 1935 viene inaugurata a Roma la Città Universitaria progettata daMarcello Piacentini. L’edificio di chimica conserva ancora gli arredi e i laboratori originali.I banconi sono ricoperti di maioliche e le cappe aspiranti sono realizzate in legno massello(Fig. 3). Antichi strumenti di laboratorio (Fig. 4) sono custoditi nel Museo di Chimica.L’aula grande (Fig. 5) ha una capienza di 450 posti. Qui insegnarono Edoardo Amaldi,Enrico Fermi, Nicola Parravano. All’epoca i libri universitari erano scritti a mano e lefigure disegnate al tratto. In Fig. 6 è riportata una pagina delle lezioni di chimica inorganicadi Fileti [6] dove sono illustrati alcuni allestimenti sperimentali per la produzione e laraccolta di sostanze gassose.

Fig. 7 - Fornelli da laboratorio. Fig. 8 - Listino prezzi bilance.

Da un compendio di chimica analitica del 1930 [7] riproduciamo alcuni fornelli dilaboratorio (Fig. 7) che richiamano fortemente l’alchimia. In un catalogo di prodotti sanitaridel 1934 [8] leggiamo il listino prezzi di alcune bilance (Fig. 8). Infine dalle annate 1928 e

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1929 di una rivista di medicina [9] abbiamo selezionato alcune immagini pubblicitarie difarmaci, per mostrare una realtà chimica non molto conosciuta: quella dell’illustrazionefarmaceutica. Queste immagini erano destinate esclusivamente ai medici e quindi per lamaggior parte erano, e sono tutt’ora in larga misura, sconosciute al grande pubblico. Ciònonostante hanno un interesse scientifico ed estetico che merita di essere approfondito. I treesempi qui riportati riguardano un lassativo a forma di cioccolatini (Fig. 9), un farmaco perla cura di una malattia, la malaria, che oggi sta tornando pericolosamente alla ribalta (Fig.10) e la pillola antalgica, antipiretica, antinfiammatoria più famosa del mondo (Fig. 11).

Conclusioni

Negli ultimi anni la Sezione Basilicata della Società Chimica Italiana ha sperimentato nuovilinguaggi per la comunicazione e la divulgazione della scienza, attivando numerosiinterventi sul territorio destinati alle scolaresche e alla popolazione generale. Uno di questi,il Festival della Chimica, giunto quest’anno alla sua sesta edizione, ha visto nel corso deltempo un sempre maggiore coinvolgimento delle arti figurative e musicali come potentemetafora per veicolare il discorso scientifico.

Fig. 9 - Istizina. Fig. 10 - Plasmochina.

La realizzazione del CD musicale descritto in questo articolo si muove esattamente inquesta direzione. La trasposizione in musica di un testo letterario, di per se già noto alpubblico e dotato di un forte valore comunicativo, non fa altro che rafforzarne il valore

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evocativo grazie anche all’apparato iconografico qui presentato.In tal modo viene stimolato l’interesse e la curiosità per un mondo che non vive soltanto delsuo passato ma si proietta vigorosamente nel futuro, dove la conservazione delletestimonianze della scienza come beni culturali a tutti gli effetti rappresenta un valoreaggiunto e una fonte continua di riflessione.

Fig. 11 – Cafiaspirina.

Il disco è stato realizzato presso lo studio di registrazione Relight Recording Studios diART PARK a Potenza, ed ha coinvolto in un dialogo tra scienziati e musicisti, oltre gliautori di questo lavoro, Bruno Pace (Contrabbasso), Mariano Caiano (Percussioni),Giovanni Crescente e Dino Rigillo (Chitarre), Rocco Rita (Fonico).

Riferimenti bibliografici

1. Alberto Cavaliere, Storia romana in versi, Signorelli, Roma, 1939.2. Alberto Cavaliere, La storia di Milano in sesta rima, Ceschina, Milano, 1959.3. Alberto Cavaliere, Reparto agitati, Cappelli, Bologna, 1936.4. Alberto Cavaliere, Chimica in versi, Rime distillate, Signorelli, Roma, 1942.5. La Chimica in versi e musica, FIMgroup s.a.s., Rossoarancia Records 01031401, 2014.6. M. Fileti, Lezioni di Chimica Inorganica, Lit. G. Paris, Via Urbano Rattazzi 5, 1904-05.7.Georges Deniges, Louis Chelle, Andre Labat, Precis de chimie analytique, Tome I,Editions Medicales Norbert Maloine, Paris 1930.8. F. Carlassare, Milano, Prezziario Speciale, Listino Semestrale N. 37, 30 ottobre 1934.9. Progressi di Terapia, Rivista Medica Mensile, Milano, Anno XVII-XVIII, 1928-1929.

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