La Casa: un bene da difendere e valorizzare in un sistema ecosostenibile LA SCOSSA (ENERGETICA)...

La Casa: un bene da difendere e valorizzare in un sistema ecosostenibile

LA SCOSSA (ENERGETICA) ALL’ECONOMIA

Lunedì 7 maggio 2012Sala della Mercede Roma

Relatore:

dott. ing. Medoro Massimo DE IORIO

Vice presidente NICEGREEN


La scossa (energetica) all’economia

Dott. ing. Medoro Massimo DE IORIO

Certificazione energeticaObiettivi generali

• Riduzione dei consumi di energia• Riduzione delle emissioni inquinanti• Utilizzo più efficiente dell’energia

prodotta da fonti petrolifere• Maggiore ricorso alle fonti

rinnovabili




Certificazione energeticaLo scopo nell’edilizia

La certificazione energetica intende fornire chiare informazioni sul consumo di energia ed infondere la consapevolezza sul conseguente valore commerciale dell’immobile.Una casa priva di accorgimenti dal punto di vista energetico, oltre a causare un maggiore inquinamento, produce un aggravio di spese e la diminuzione del suo valore nel tempo.





Un certificato energetico contiene un elenco di classi con un indicatore che mostri in quale classe si trova l'edificio in esame.Le classi partono dalla lettera A+ (casa passiva a consumo zero) e arrivano alla lettera G: la classe A indica un consumo molto basso, mentre la classe G un consumo molto alto.





Ecco un esempio di targa energetica





Il valore indicato per ciascuna classe viene espresso in "kWh/mq anno" (indice dell'efficienza energetica degli edifici) che rappresenta il fabbisogno energetico per metro quadrato in un anno necessario per il riscaldamento, per la produzione di acqua calda e per il raffrescamento estivo.




Certificazione energeticaLa percezione dell’utenza

Il certificato energetico è vissuto dai proprietari degli immobili come un’ulteriore incombenze burocratica, una fastidiosa pratica da risolvere rapidamente e con un investimento minimo.Occorre, invece, far comprendere che il certificato indica come spendiamo (male) i nostri quattrini.




Certificazione energeticaUn esempio

Per comprendere meglio il messaggio contenuto in certificato energetico, esaminiamo un esempio concreto:• casa sita nel Comune di Roma;• superficie di 100 mq;• costo dell’energia per riscaldamento prodotta bruciando gas metano 0,10 €/kWh (fonte ENEA).





La spesa annua per ciascuna classe energetica è riportata nella seguente tabella.





Classe Consumi unitari Consumi totali Spesa annua

A+ <14 kWh/mq <1.400 kWh <140,00 €

A <29 kWh/mq <2.900 kWh <290,00 €

B <58 kWh/mq <5.800 kWh <580,00 €

C <87 kWh/mq <8.700 kWh <870,00 €

D <116 kWh/mq <11.600 kWh <1.160,00 €

E <145 kWh/mq <14.500 kWh <1.450,00 €

F <175 kWh/mq <17.500 kWh <1.750,00 €

G >175 kWh/mq >17.500 kWh >1.750,00 €





Se, per esempio, si eseguono opere di adeguamento energetico in una casa della classe peggiore (G) per portarla alla classe C, la spesa per riscaldamento si è più che dimezzata.Praticamente, uno stipendio mensile risparmiato!




Il ruolo della Pubblica Amministrazione

Considerato che in Italia ci sono circa 30 milioni di unità immobiliari, per una superficie utile complessiva di circa 1.800 milioni di metri quadrati (fonte Agenzia delle Entrate), il potenziale risparmio di spesa per energia per il riscaldamento delle abitazioni supera i 15 miliardi di euro per anno!





Il potenziale risparmio economico è enorme: quasi una manovra economica!

ALLORA, DOV’È IL PROBLEMA?





Manca il capitale iniziale, che in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, è difficile da reperire, anche per la stretta al credito operata dalle istituzioni finanziarie.





Solo l’azione della Pubblica Amministrazione può sbloccare questa situazione, mediante:• Buon esempio, cominciando ad aumentare l’efficienza del proprio patrimonio immobiliare• Utilizzo di strumenti finanziari• Leva fiscale• Informazione ai proprietari.





Questa pratica può innescare un ciclo virtuoso che consente, da un lato, di attivare tutto il mercato legato all’efficienza energetica, dall’altro, di ridurre i consumi di energia nazionali e, quindi, la dipendenza dall’importazione di prodotti petroliferi; senza dimenticare il minor impatto ambientale collegato alla produzione ed al trasporto dei vettori energetici.





In un recente convegno organizzato dalle Università di Urbino e di Torino presso la sede del CNR a Roma, si è stimato che solo gli interventi di efficienza energetica nelle scuole e negli uffici pubblici produrrebbero 150.000 nuovi posti di lavoro.





Inoltre, tutto l’investimento effettuato non sarebbe a fondo perduto, ma recuperato nel tempo grazie alla minore spesa necessaria per climatizzare i fabbricati.





Ecco, secondo noi, una buona ricetta per dare una scossa all’economia; un compito a cui nessun governo che guardi al bene della nazione ed abbia uno sguardo proiettato al futuro, e non al proprio orticello e l’immediato tornaconto elettorale, dovrebbe sottrarsi.




CONCLUSIONI

• La certificazione energetica non è l’ennesimo “pezzo di carta”, ma uno strumento di scelta per un miglioramento delle prestazioni energetiche complessive del sistema edilizio, a partire da quello pubblico.• Correttamente utilizzato, potrebbe costituire un ingrediente importante per una scossa economica al paese.




GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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