La carica dei 4mila dipendenti - nocciolaitaliana.it · anni Novanta in via Numa Pompilio e via...

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LA CITTÀ CHE CAMBIA Nel nuovo complesso il gruppo bancario riunirà il personale oggi sparso in ventisei edifici Sarà inoltre realizzato un asilo per i figli degli impiegati aperto anche al quartiere La giunta Pisapia cancella altri cinque parcheggi inque progetti di parcheggi a Milano sono stati cancellati ieri dalla giunta Pisapia. Motivo: «le criticità e l’impatto sul territorio». Inoltre, 2,5 milioni di euro per oneri di concessione da anni dovuti al Comune verranno destinati ad opere di riqualificazione delle piazze che hanno sofferto per la presenza dei cantieri. I progetti eliminati sono quelli di via Canaletto e via Frapolli (concessionarie erano la Società Cooperativa Verde e Box e la Società Cooperativa Parcheggi e Servizi) e quelli di via Tommaso da Cazzaniga, piazzale Libia/viale Lazio e piazzale Libia/viale Cirene (Società Cooperativa Megliomilano). Gli accordi stipulati dall’amministrazione, inoltre, prevedono che le prime due società versino gli 1,7 milioni di euro di corrispettivi di concessione per i parcheggi realizzati a fine anni Novanta in via Numa Pompilio e via Conca del Naviglio, mentre dalla terza il Comune ha ottenuto il pagamento di oltre 820 mila euro per i progetti costruiti in piazza Fratelli Bandiera e via Solera Mantegazza. C L’ultimo pastore, un sognatore a Milano stato presentato ieri sera all’Apollo spazioCinema, in anteprima nell’ambito de Le vie del cinema – I film del Torino Film Festival, "L’ultimo pastore" del regista Marco Bonfanti. Un’impresa sostenuta anche da Unes, azienda della grande distribuzione. Racconta la storia vera, narrata in chiave fiabesca, di Renato Zucchelli, pastore nomade che vive nella periferia di Milano. Un pastore che si fa largo con le sue pecore (nella foto) nel cuore caotico della metropoli, come se volesse riaccendere la voglia di sognare in una società smarrita. Una città votata al progresso a tutti i costi dove chi sogna e crede nella libertà viene emarginato. È i incontrano stamane la rappresentanza sindacale unitaria dell’ospedale San Raffaele e i dirigenti dell’azienda, guidati dall’amministratore delegato (Ad) Nicola Bedin, per arrivare a un accordo che scongiuri i 244 licenziamenti previsti dalla proprietà tra i lavoratori del comparto infermieristico, tecnico e amministrativo. Ieri pomeriggio l’incontro tra le parti si è risolto con un nulla di fatto, dopo che nella mattinata un gruppo di lavoratori terminata l’assemblea si era recata nell’atrio dello studio di Bedin per sollecitare la ripresa della trattativa. L’Ad ha espresso «sconcerto» e «sdegno» per la presenza dei lavoratori presso gli uffici direttivi «durante l’orario di lavoro e sicuramente al di fuori dell’assemblea indetta». E alla ripresa della trattativa, verso le 16, ha fatto solo una breve comparsa, lasciando ben presto il tavolo, sciolto con un nulla di fatto verso le 18. In serata, Bedin ha lamentato «toni e contenuti inammissibili» di alcuni atteggiamenti di contrapposizione, «tanto più gravi alla luce del fatto che la trattativa era ed è giunta ormai a un punto cruciale. Infatti la nostra proposta per evitare i licenziamenti ha raccolto una grande quantità di rilevanti vostre proposte». L’Ad si è detto disponibile a riprendere il confronto stamane alle 10 «alla tassativa condizione che sia garantito un atteggiamento civile e tale da consentire i lavori». E oggi, 15 dicembre, è l’ultimo giorno utile della fase sindacale della procedura, poi il confronto passerà al ministero. Un altro fronte di contrapposizione rischia di aprirsi dopo le parole del proprietario del San Raffaele Giuseppe Rotelli che ha annunciato la fine della convenzione con l’Università Vita-Salute alla sua scadenza naturale del febbraio 2014. Nell’ateneo, grazie a una modifica dello statuto attuata da don Luigi Verzé più di un anno fa, il rinnovo del consiglio di amministrazione ha visto la nomina solo di esponenti fedelissimi del fondatore, provocando malumori all’interno del corpo accademico. Rotelli ha annunciato la fondazione di un nuovo ateneo, che potrebbe chiamarsi Libera università San Raffaele. Ma il presidente Raffaella Voltolini ha obiettato che «l’Università Vita-Salute non potrà essere “spenta” da interventi esterni, senza la volontà del suo consiglio di amministrazione». Enrico Negrotti © RIPRODUZIONE RISERVATA S La carica dei 4mila dipendenti DI DANIELA F ASSINI a torre più alta d’Italia, con il suo culmine a spi- rale e i suoi 230 metri di altezza, che, insieme a Palazzo Lombardia ha ridisegnato lo skyline di Milano, dal prossimo mese di marzo ospiterà il quar- tier generale di Unicredit. Il complesso di tre edifici, disegnati dall’archistar argentina, Cesar Pelli, acco- glierà oltre 4mila dipendenti, oggi sparsi in 26 edifici della città. Con il quartiere direzionale nella nuova a- rea di Porta Nuova, oltre ad avere un risparmio annuo di circa 25 milioni di euro, il gruppo bancario, dà pro- va di «fiducia sia sull’Italia, sia su Milano», ha precisa- to l’amministratore delegato Federico Ghizzoni, ieri, nel corso della presentazione alla stampa della "Uni- L credit Tower". «Siamo una banca internazionale ma ci sentiamo molto banca italiana – ha aggiunto –e sia- mo anche orgogliosi di poter condividere con Milano un progetto di eccellenza sotto il profilo della riquali- ficazione urbana e dell’ecosostenibilità». Si stima che la nuova sede consentirà una riduzione di emissioni di anidride carbonica di 5mila tonnellate l’anno, tra maggiore efficienza energetica dell’edificio, riduzione dei trasferimenti dei dipendenti tra le varie sedi e la riduzione dell’utilizzo di mezzi privati, grazie alla buo- na connessione dell’area (linee della metropolitana, stazione di porta Garibaldi, passante ferroviario). In piena crisi economica, l’inaugurazione del grattacie- lo che svetta sul capoluogo lombardo rappresenta an- che un’iniezione di fiducia per Milano e i suoi cittadi- ni. Oltre ad ospitare il quartier generale del gruppo ban- cario, il nuovo centro multifunzionale si completerà entro il 2015 anche con la costruzione di spazi dedi- cati ad attività commerciali ed eventi. «Ci sarà anche un asilo nido, il più grande di Milano – ha aggiunto Pao- lo Fiorentino, vice direttore generale Unicredit – per i nostri dipendenti ma anche per i bambini del quar- tiere». In primavera, alla base della torre e affacciata sulla piazza, aprirà i battenti anche "Feltrinelli red", un nuovo concept store, a metà tra una libreria e un luo- go di ristorazione. Cinquanta tavoli per un centinaio di coperti che affiancheranno gli spazi dedicati ai li- bri (previsto un assortimento di 5mila titoli). © RIPRODUZIONE RISERVATA Alta 230 metri, con i grattacieli residenziali e Palazzo Lombardia, ha ridisegnato lo skyline della metropoli Controlli anche su beni e servizi on si abbassa la guardia sull’Expo e i rischi di infiltra- zioni della criminalità orga- nizzata. Alla commissione congiunta, Antimafia ed Ex- po, che ha riunito ieri a Pa- lazzo Marino consiglieri di maggioranza e opposizione all’ordine del giorno, questa volta, c’erano le gare per i be- ni e i servizi. A preoccupare un po’ tutti, non sono quindi solo gli ap- palti "tradizionali", legati al settore edilizio, come movi- mentazione terra e smalti- mento rifiuti. Nel mirino della ’ndrangheta potrebbe- ro infatti esserci altri inte- N ressi. «Sappiamo che in un’intercettazione legata al- l’operazione Infinito – rac- conta David Gentili, presi- dente della commissione Antimafia – si faceva riferi- mento a una gara per i ser- vizi di sicurezza legati all’E- sposizione Universale». Non solo terra e camion, quindi, racconta il consigliere de- mocratico, ma sembra che al sud, la ’ndrangheta abbia allungato i tentacoli anche sui catering e sulle imprese di ristorazione. «In Expo, questo tipo di ser- vizi esulano dalle gare pub- bliche tradizionali – prose- gue Gentili – e potrebbero essere legati ai contratti di sponsorship con le aziende partner dell’evento». Con questa procedura, la forni- tura dei servizi e dei beni po- trebbe quindi non passare dalle maglie strette dei pro- tocolli sulla legalità, studia- ti per le gare più vicine ai cantieri. «È dal ’90 che e- merge che la mafia è legata al traffico movimento terra – conclude Gentili – e non possiamo pensare che per più di vent’anni sia rimasta ferma a quel settore. Dob- biamo quindi alzare le dife- se anche su questo nuovo te- ma, con un nuovo protocol- lo per le gare per i beni e i servizi». Intanto, ieri, si è aggiunto un nuovo contratto di parteci- pazione, quello della Thai- landia. Principale produtto- re di riso al mondo, con un esportazione prevista per il 2013 di 8,5 milioni di ton- nellate, questo Paese realiz- zerà un padiglione di quasi tremila metri quadrati che si affaccia sul canale che cir- conda l’area. È qui, sull’ac- qua, che la Thailandia svi- lupperà quella che sarà una delle sue maggiori attrazio- ni: il "floating market", il mercato galleggiante. (D.Fas.) © RIPRODUZIONE RISERVATA La torre Cesar Pelli diventa quartier generale di Unicredit La piazza intitolata a Gae Aulenti nel nuovo quartiere Porta Nuova Garibaldi Expo I consiglieri chiedono un protocollo legalità anche per la ristorazione e altre attività all’esposizione SABATO 15 DICEMBRE 2012 3 San Raffaele, ancora confronto teso NEL CIELO IL PENNONE VUOTO UNA SCULTURA DI 78 METRI on i suoi 230 metri di altezza (Palazzo Lombardia, a pochi metri di distanza, è poco più basso, con i suoi 39 piani, raggiunge infatti "solo" 161 metri di altezza), Unicredit Tower è oggi l’edificio più alto d’Italia, grazie allo "Spire", la struttura a forma di spirale che completa la torre. Lo Spire è alto 78 metri, ha un peso complessivo dicirca 500 tonnellate e una base di 9 metri e per il suo posizionamento, avvenuto un anno fa, era stato utilizzato un elicottero americano, solitamente impiegato nelle piattaforme petrolifere. La torre, la cui sommità è raggiungibile in ascensore in 40 secondi, è visibile da 10 chilometri di distanza ed è alta quattro volte la torre di Pisa e due volte il Duomo di Milano. Il pennone, una guglia scultorea progettata dall’architetto argentino Cesar Pelli, è una struttura estetica: al suo interno c’è solo una scala di servizio per la manutenzione. C Un quartiere in trasformazione ealizzato da Hines Italia, filia- le del colosso immobiliare a- mericano, il nuovo progetto di riqualificazione urbana (i costruttori dicono il più grande attualmente in corso d’ Europa e in assoluto il più im- portante nella storia della città) sta ri- voluzionando i tre antichi quartieri di Milano: Garibaldi, Varesine e Isola. Accanto ai grattacieli storici del quar- tiere direzionale, come il Pirellone e la Torre Galfa e con il nuovo Palazzo Lombardia, la Cesar Pelli di Unicredit e i grattacieli residenziali, Solaria e i due Bosco Verticale stanno comple- tamente ridisegnato lo skyline della città. Ma il cambiamento non è solo verso l’alto: in quello che una volta e- ra l’ex scalo ferroviario e in parte an- R che una zona ricca di laboratori arti- giani e in parte in disuso, oltre ai 360mila metri quadrati di nuove strut- ture, la nuova progettazione del quar- tiere (sviluppata dagli studi Pelli Clarke Pelli Architects, Kohn Peder- sen Fox Architects e Boeri Studio) pre- vede anche un parco pubblico di cir- ca 90 mila metri quadrati con oltre 1500 alberi. Il progetto residenziale prevede inve- ce complessivamente oltre 400 ap- partamenti (ad oggi venduto il 60%), con un prezzo medio di vendita che si aggira attorno ai 9mila euro al me- tro quadrato (a seconda dell’edificio e, naturalmente dell’altezza e del pa- norama che si vuol ammirare – per i piani più alti la cifra sale fino a 14mi- la euro al metro quadrato). Il nuovo e futuristico quartiere, che con i suoi grattacieli sta dividendo i milanesi, fra sostenitori e contrari, prevede anche negozi, ristoranti, caffè, gallerie d’ar- te e una «seconda Montenapoleone», con il progetto Corso Como district. Cinquanta spazi con una superficie di oltre 15 mila metri quadrati, che in- nestandosi su corso Como in conti- nuità pedonale ed estendendosi fino a piazza della Repubblica, daranno vita a vetrine all’insegna del lusso, con l’obiettivo anche di rappresentare u- no dei luoghi della creatività italiana ed internazionale più importanti del- la città. (D.Fas.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Il «Nocciola day», alla Cascina Cuccagna Come riconoscerne le qualità e degustarla e non ci è bastato l’ag- giornamento gastro-cul- turale della festa del tor- rone di Cremona e non ci si potrà potrà recare a Cravan- zana e Cortemilia dove la noc- ciola rappresenta la rivincita del mondo contadino e delle produzioni eccellenti, si potrà rimediare stasera partecipan- do al «Nocciola day» alla Ca- scina Cuccagna di via Mura- tori. Idealmente uniti a Roma, Napoli e ad altri 230 paesi ita- liani, si terrà la prima giorna- ta nazionale dedicata alla noc- ciola, un prezioso frutto della terra che apporta tanti bene- fici alla nostra salute ed è la ba- se della pasticceria di nicchia. La comunicazione su questo prodotto si fa agguerrita, un mese fa l’hanno «sposata» con successo al tartufo bianco d’Alba e oggi passa anche dal- la città meneghina, dove alla ricerca di nuovi e numerosi e- stimatori in tutto il mondo, è omaggiata come dessert vir- tuoso, con tanto di griffe co- me quella di Giordano, «fab- brica di cioccolato» nel cuore di Torino che utilizza per cre- me, praline, cremini e giaco- mette, solo la tonda gentile dell’Alta Langa. Il «Nocciola day», di oggi è promosso dal- l’Associazione nazionale città della nocciola, il Ministero del- le Politiche agricole e foresta- li e Res Tipica Anci. Alle 19 con- ferenza e degustazione di Ni- coletta Pellegrini, nutrizioni- sta dell’Università di Parma, poi Irma Brizi, esperta «noc- ciotester», guiderà un labora- torio del gusto sulle tre noc- ciole italiane certificate Igp e Dop (Nocciola Piemonte Igp, Nocciola di Giffoni Igp, Noc- ciola Romana Dop) che tra storia, arte, simbologia, curio- sità e assaggi, aiuterà tutti i presenti a scoprire i segreti di questo eccellente prodotto i- taliano. Seguirà alle 20 il «Con- test nocciola day»: assaggio e votazione di cinque ricette dei blogger più seguiti del web. Rosanna Vacalebre S

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LA CITTÀCHE CAMBIA

Nel nuovo complessoil gruppo bancario riuniràil personale oggisparso in ventisei edifici

Sarà inoltre realizzatoun asilo per i figlidegli impiegati apertoanche al quartiere

La giunta Pisapia cancellaaltri cinque parcheggi

inque progetti diparcheggi a Milano

sono stati cancellati ieridalla giunta Pisapia.Motivo: «le criticità el’impatto sul territorio».Inoltre, 2,5 milioni di europer oneri di concessioneda anni dovuti al Comuneverranno destinati adopere di riqualificazionedelle piazze che hannosofferto per la presenzadei cantieri. I progetti eliminati sonoquelli di via Canaletto evia Frapolli(concessionarie erano laSocietà CooperativaVerde e Box e la SocietàCooperativa Parcheggi eServizi) e quelli di via

Tommaso da Cazzaniga,piazzale Libia/viale Lazio epiazzale Libia/viale Cirene(Società CooperativaMegliomilano). Gli accordistipulatidall’amministrazione,inoltre, prevedono che leprime due società versinogli 1,7 milioni di euro dicorrispettivi diconcessione per iparcheggi realizzati a fineanni Novanta in via NumaPompilio e via Conca delNaviglio, mentre dallaterza il Comune haottenuto il pagamento dioltre 820 mila euro per iprogetti costruiti in piazzaFratelli Bandiera e viaSolera Mantegazza.

C

L’ultimo pastore, un sognatore a Milanostato presentato ieri sera all’Apollo spazioCinema, inanteprima nell’ambito de Le vie del cinema – I film del

Torino Film Festival, "L’ultimo pastore" del regista MarcoBonfanti. Un’impresa sostenuta anche da Unes, aziendadella grande distribuzione. Racconta la storia vera, narratain chiave fiabesca, di Renato Zucchelli, pastore nomade chevive nella periferia di Milano. Un pastore che si fa largo conle sue pecore (nella foto) nel cuore caotico della metropoli,come se volesse riaccendere la voglia di sognare in unasocietà smarrita. Una città votata al progresso a tutti i costidove chi sogna e crede nella libertà viene emarginato.

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i incontrano stamane larappresentanza sindacale

unitaria dell’ospedale SanRaffaele e i dirigentidell’azienda, guidatidall’amministratore delegato(Ad) Nicola Bedin, perarrivare a un accordo chescongiuri i 244 licenziamentiprevisti dalla proprietà tra ilavoratori del compartoinfermieristico, tecnico eamministrativo. Ieripomeriggio l’incontro tra leparti si è risolto con un nulladi fatto, dopo che nellamattinata un gruppo dilavoratori terminatal’assemblea si era recatanell’atrio dello studio diBedin per sollecitare laripresa della trattativa. L’Ad

ha espresso «sconcerto» e«sdegno» per la presenza deilavoratori presso gli ufficidirettivi «durante l’orario dilavoro e sicuramente al difuori dell’assemblea indetta».E alla ripresa della trattativa,verso le 16, ha fatto solo unabreve comparsa, lasciandoben presto il tavolo, scioltocon un nulla di fatto verso le18. In serata, Bedin halamentato «toni e contenutiinammissibili» di alcuniatteggiamenti dicontrapposizione, «tanto piùgravi alla luce del fatto che latrattativa era ed è giuntaormai a un punto cruciale.Infatti la nostra proposta perevitare i licenziamenti haraccolto una grande quantità

di rilevanti vostre proposte».L’Ad si è detto disponibile ariprendere il confrontostamane alle 10 «allatassativa condizione che siagarantito un atteggiamentocivile e tale da consentire ilavori». E oggi, 15 dicembre, èl’ultimo giorno utile dellafase sindacale dellaprocedura, poi il confrontopasserà al ministero. Un altrofronte di contrapposizionerischia di aprirsi dopo leparole del proprietario delSan Raffaele Giuseppe Rotelliche ha annunciato la finedella convenzione conl’Università Vita-Salute allasua scadenza naturale delfebbraio 2014. Nell’ateneo,grazie a una modifica dello

statuto attuata da don LuigiVerzé più di un anno fa, ilrinnovo del consiglio diamministrazione ha visto lanomina solo di esponentifedelissimi del fondatore,provocando malumoriall’interno del corpoaccademico. Rotelli haannunciato la fondazione diun nuovo ateneo, chepotrebbe chiamarsi Liberauniversità San Raffaele. Ma ilpresidente Raffaella Voltoliniha obiettato che«l’Università Vita-Salute nonpotrà essere “spenta” dainterventi esterni, senza lavolontà del suo consiglio diamministrazione».

Enrico Negrotti © RIPRODUZIONE RISERVATA

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La carica dei 4mila dipendentiDI DANIELA FASSINI

a torre più alta d’Italia, con il suo culmine a spi-rale e i suoi 230 metri di altezza, che, insieme aPalazzo Lombardia ha ridisegnato lo skyline di

Milano, dal prossimo mese di marzo ospiterà il quar-tier generale di Unicredit. Il complesso di tre edifici,disegnati dall’archistar argentina, Cesar Pelli, acco-glierà oltre 4mila dipendenti, oggi sparsi in 26 edificidella città. Con il quartiere direzionale nella nuova a-rea di Porta Nuova, oltre ad avere un risparmio annuodi circa 25 milioni di euro, il gruppo bancario, dà pro-va di «fiducia sia sull’Italia, sia su Milano», ha precisa-to l’amministratore delegato Federico Ghizzoni, ieri,nel corso della presentazione alla stampa della "Uni-

Lcredit Tower". «Siamo una banca internazionale ma cisentiamo molto banca italiana – ha aggiunto –e sia-mo anche orgogliosi di poter condividere con Milanoun progetto di eccellenza sotto il profilo della riquali-ficazione urbana e dell’ecosostenibilità». Si stima chela nuova sede consentirà una riduzione di emissionidi anidride carbonica di 5mila tonnellate l’anno, tramaggiore efficienza energetica dell’edificio, riduzionedei trasferimenti dei dipendenti tra le varie sedi e lariduzione dell’utilizzo di mezzi privati, grazie alla buo-na connessione dell’area (linee della metropolitana,stazione di porta Garibaldi, passante ferroviario). Inpiena crisi economica, l’inaugurazione del grattacie-lo che svetta sul capoluogo lombardo rappresenta an-che un’iniezione di fiducia per Milano e i suoi cittadi-

ni.Oltre ad ospitare il quartier generale del gruppo ban-cario, il nuovo centro multifunzionale si completeràentro il 2015 anche con la costruzione di spazi dedi-cati ad attività commerciali ed eventi. «Ci sarà ancheun asilo nido, il più grande di Milano – ha aggiunto Pao-lo Fiorentino, vice direttore generale Unicredit – per inostri dipendenti ma anche per i bambini del quar-tiere». In primavera, alla base della torre e affacciatasulla piazza, aprirà i battenti anche "Feltrinelli red", unnuovo concept store, a metà tra una libreria e un luo-go di ristorazione. Cinquanta tavoli per un centinaiodi coperti che affiancheranno gli spazi dedicati ai li-bri (previsto un assortimento di 5mila titoli).

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Alta 230 metri,con i grattacieliresidenzialie PalazzoLombardia,ha ridisegnatolo skylinedella metropoli

Controlli anche su beni e servizion si abbassa laguardia sull’Expo ei rischi di infiltra-

zioni della criminalità orga-nizzata. Alla commissionecongiunta, Antimafia ed Ex-po, che ha riunito ieri a Pa-lazzo Marino consiglieri dimaggioranza e opposizioneall’ordine del giorno, questavolta, c’erano le gare per i be-ni e i servizi.A preoccupare un po’ tutti,non sono quindi solo gli ap-palti "tradizionali", legati alsettore edilizio, come movi-mentazione terra e smalti-mento rifiuti. Nel mirinodella ’ndrangheta potrebbe-ro infatti esserci altri inte-

N ressi. «Sappiamo che inun’intercettazione legata al-l’operazione Infinito – rac-conta David Gentili, presi-dente della commissioneAntimafia – si faceva riferi-mento a una gara per i ser-vizi di sicurezza legati all’E-sposizione Universale». Nonsolo terra e camion, quindi,racconta il consigliere de-mocratico, ma sembra cheal sud, la ’ndrangheta abbiaallungato i tentacoli anchesui catering e sulle impresedi ristorazione.«In Expo, questo tipo di ser-vizi esulano dalle gare pub-bliche tradizionali – prose-gue Gentili – e potrebbero

essere legati ai contratti disponsorship con le aziendepartner dell’evento». Conquesta procedura, la forni-tura dei servizi e dei beni po-trebbe quindi non passaredalle maglie strette dei pro-tocolli sulla legalità, studia-ti per le gare più vicine aicantieri. «È dal ’90 che e-merge che la mafia è legataal traffico movimento terra –conclude Gentili – e nonpossiamo pensare che perpiù di vent’anni sia rimastaferma a quel settore. Dob-biamo quindi alzare le dife-se anche su questo nuovo te-ma, con un nuovo protocol-lo per le gare per i beni e i

servizi».Intanto, ieri, si è aggiunto unnuovo contratto di parteci-pazione, quello della Thai-landia. Principale produtto-re di riso al mondo, con unesportazione prevista per il2013 di 8,5 milioni di ton-nellate, questo Paese realiz-zerà un padiglione di quasitremila metri quadrati che siaffaccia sul canale che cir-conda l’area. È qui, sull’ac-qua, che la Thailandia svi-lupperà quella che sarà unadelle sue maggiori attrazio-ni: il "floating market", ilmercato galleggiante.

(D.Fas.)© RIPRODUZIONE RISERVATA

La torre Cesar Pelli diventa quartier generale di Unicredit

La piazza intitolataa Gae Aulentinel nuovo quartierePorta Nuova Garibaldi

ExpoI consiglierichiedonoun protocollolegalitàanche per laristorazionee altre attivitàall’esposizione

SABATO15 DICEMBRE 2012 3

San Raffaele, ancora confronto teso

NEL CIELO

IL PENNONE VUOTOUNA SCULTURADI 78 METRI

on i suoi 230 metri dialtezza (Palazzo

Lombardia, a pochi metri didistanza, è poco più basso,con i suoi 39 piani,raggiunge infatti "solo" 161metri di altezza), UnicreditTower è oggi l’edificio piùalto d’Italia, grazie allo"Spire", la struttura a formadi spirale che completa latorre. Lo Spire è alto 78metri, ha un pesocomplessivo dicirca 500tonnellate e una base di 9metri e per il suoposizionamento, avvenutoun anno fa, era statoutilizzato un elicotteroamericano, solitamenteimpiegato nelle piattaformepetrolifere. La torre, la cuisommità è raggiungibile inascensore in 40 secondi, èvisibile da 10 chilometri didistanza ed è alta quattrovolte la torre di Pisa e duevolte il Duomo di Milano. Ilpennone, una gugliascultorea progettatadall’architetto argentinoCesar Pelli, è una strutturaestetica: al suo interno c’èsolo una scala di servizioper la manutenzione.

C

Un quartiere in trasformazioneealizzato da Hines Italia, filia-le del colosso immobiliare a-mericano, il nuovo progetto di

riqualificazione urbana (i costruttoridicono il più grande attualmente incorso d’ Europa e in assoluto il più im-portante nella storia della città) sta ri-voluzionando i tre antichi quartieri diMilano: Garibaldi, Varesine e Isola.Accanto ai grattacieli storici del quar-tiere direzionale, come il Pirellone e laTorre Galfa e con il nuovo PalazzoLombardia, la Cesar Pelli di Unicredite i grattacieli residenziali, Solaria e idue Bosco Verticale stanno comple-tamente ridisegnato lo skyline dellacittà. Ma il cambiamento non è soloverso l’alto: in quello che una volta e-ra l’ex scalo ferroviario e in parte an-

R che una zona ricca di laboratori arti-giani e in parte in disuso, oltre ai360mila metri quadrati di nuove strut-ture, la nuova progettazione del quar-tiere (sviluppata dagli studi PelliClarke Pelli Architects, Kohn Peder-sen Fox Architects e Boeri Studio) pre-vede anche un parco pubblico di cir-ca 90 mila metri quadrati con oltre1500 alberi.Il progetto residenziale prevede inve-ce complessivamente oltre 400 ap-partamenti (ad oggi venduto il 60%),con un prezzo medio di vendita chesi aggira attorno ai 9mila euro al me-tro quadrato (a seconda dell’edificioe, naturalmente dell’altezza e del pa-norama che si vuol ammirare – per ipiani più alti la cifra sale fino a 14mi-

la euro al metro quadrato). Il nuovo efuturistico quartiere, che con i suoigrattacieli sta dividendo i milanesi, frasostenitori e contrari, prevede anchenegozi, ristoranti, caffè, gallerie d’ar-te e una «seconda Montenapoleone»,con il progetto Corso Como district.Cinquanta spazi con una superficiedi oltre 15 mila metri quadrati, che in-nestandosi su corso Como in conti-nuità pedonale ed estendendosi finoa piazza della Repubblica, darannovita a vetrine all’insegna del lusso, conl’obiettivo anche di rappresentare u-no dei luoghi della creatività italianaed internazionale più importanti del-la città.

(D.Fas.)© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il «Nocciola day», alla Cascina CuccagnaCome riconoscerne le qualità e degustarla

e non ci è bastato l’ag-giornamento gastro-cul-turale della festa del tor-

rone di Cremona e non ci sipotrà potrà recare a Cravan-zana e Cortemilia dove la noc-ciola rappresenta la rivincitadel mondo contadino e delleproduzioni eccellenti, si potràrimediare stasera partecipan-do al «Nocciola day» alla Ca-scina Cuccagna di via Mura-tori. Idealmente uniti a Roma,Napoli e ad altri 230 paesi ita-liani, si terrà la prima giorna-ta nazionale dedicata alla noc-ciola, un prezioso frutto dellaterra che apporta tanti bene-fici alla nostra salute ed è la ba-se della pasticceria di nicchia.

La comunicazione su questoprodotto si fa agguerrita, unmese fa l’hanno «sposata» consuccesso al tartufo biancod’Alba e oggi passa anche dal-la città meneghina, dove allaricerca di nuovi e numerosi e-stimatori in tutto il mondo, èomaggiata come dessert vir-tuoso, con tanto di griffe co-me quella di Giordano, «fab-brica di cioccolato» nel cuoredi Torino che utilizza per cre-me, praline, cremini e giaco-mette, solo la tonda gentiledell’Alta Langa. Il «Noccioladay», di oggi è promosso dal-l’Associazione nazionale cittàdella nocciola, il Ministero del-le Politiche agricole e foresta-

li e Res Tipica Anci. Alle 19 con-ferenza e degustazione di Ni-coletta Pellegrini, nutrizioni-sta dell’Università di Parma,poi Irma Brizi, esperta «noc-ciotester», guiderà un labora-torio del gusto sulle tre noc-ciole italiane certificate Igp eDop (Nocciola Piemonte Igp,Nocciola di Giffoni Igp, Noc-ciola Romana Dop) che trastoria, arte, simbologia, curio-sità e assaggi, aiuterà tutti ipresenti a scoprire i segreti diquesto eccellente prodotto i-taliano. Seguirà alle 20 il «Con-test nocciola day»: assaggio evotazione di cinque ricette deiblogger più seguiti del web.

Rosanna Vacalebre

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