La Bolla del Giubileo - RomaSetteMarco Frisina. I secondi vespri prevedono l’inno, brani dei salmi...

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DI ANGELO ZEMA arà il cancelliere della Diocesi di Roma, monsignor Giuseppe Tonello, a leggere alcuni passi significativi della Bolla di indizione del Giubileo della Misericordia - la Misericordiae vultus - davanti alla Porta santa della basilica papale di San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma. L’orario di inizio della cerimonia di proclamazione della Bolla è fissato per oggi alle ore 17. Seguirà la celebrazione dei secondi vespri presieduta dal cardinale Agostino Vallini, vicario di Roma e arciprete della basilica, con la partecipazione dell’intero Capitolo lateranense. Si compirà così tra poche ore un nuovo atto solenne verso l’Anno Santo della Misericordia annunciato il 13 marzo scorso in San Pietro da Papa Francesco, dopo la lettura della Bolla avvenuta ieri pomeriggio presso la Porta Santa della basilica di San Pietro e la celebrazione dei primi vespri della II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia presieduta dal Pontefice (ampi servizi sulle pagine nazionali di Avvenire, domani il resoconto su www.romasette.it). Alle 17, appunto, il cardinale Vallini, preceduto dal Capitolo Lateranense, si recherà nel nartece della basilica Lateranense, davanti alla Porta Santa. Quindi, la lettura dei brani della Misericordiae vultus che indice il Giubileo straordinario. Seguirà l’ingresso in basilica alle note del canto "Iubilate Deo": l’animazione liturgica sarà affidata al Coro della Diocesi di Roma diretto da monsignor Marco Frisina. I secondi vespri prevedono l’inno, brani dei salmi 109 e 113, e del cantico tratto dal libro dell’Apocalisse (capitolo 19), una lettura breve dalla lettera di san Paolo ai Romani, il cantico del Magnificat (dal Vangelo di Luca), le intercessioni, l’orazione finale prima della benedizione. Al termine della celebrazione, il cardinale arciprete, insieme con il Capitolo Lateranense, si recherà di fronte all’immagine di Maria, Madre della Chiesa, venerata nella basilica cattedrale, collocata a destra dell’abside, per l’affidamento alla Vergine, dove sarà intonato il "Regina Caeli", la tradizionale antifona mariana del tempo di Pasqua. Anche nelle altre due basiliche papali è in programma oggi la lettura della Bolla in occasione di una celebrazione liturgica presieduta dai cardinali arcipreti: Santos Abril y Castelló a Santa Maria Maggiore (la Messa capitolare delle ore 10) e James Michael Harvey a San Paolo fuori le Mura (la celebrazione eucaristica delle 10.15). Particolarmente significativa la scelta dell’occasione in cui avviene la pubblicazione del documento: infatti, mentre nel caso dei due ultimi Anni Santi straordinari, la Bolla fu pubblicata nella solennità dell’Epifania del Signore, quest’anno la scelta della domenica dedicata alla Divina Misericordia - la festa voluta da san Giovanni Paolo II - denota chiaramente l’attenzione di Francesco al tema della misericordia. Un altro segno speciale da rilevare, che sottolinea l’universalità del messaggio cristiano, è la consegna della Bolla che il Papa ha fatto ieri pomeriggio a sei rappresentanti della Chiesa nel mondo: i cardinali Ouellet, Filoni e Sandri, prefetti rispettivamente delle Congregazioni per i vescovi, per l’evangelizzazione dei popoli e per le Chiese orientali; l’arcivescovo Savio Hon Tai-Fai, segretario di Propaganda Fide, in rappresentanza di tutto l’Oriente, il vescovo Barthélemy Adoukonou, segretario del Pontificio Consiglio della cultura, per l’Africa, e monsignor Khaled Ayad Bishay, della Chiesa patriarcale di Alessandria dei Copti, per le Chiese orientali. Come già noto, l’Anno Santo della Misericordia avrà inizio l’8 dicembre 2015, solennità dell’Immacolata Concezione, e si concluderà il 20 novembre 2016, solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo. Intanto, dalla lettura della Bolla, è stato possibile apprendere che la Porta Santa della basilica di San Giovanni in Laterano sarà aperta domenica 13 dicembre 2015 (per gli altri contenuti del documento rimandiamo alle pagine nazionali di Avvenire). S n decreto del cardinale Vallini, che porta la data di oggi, annuncia la na- scita del Comitato diocesano per il Giu- bileo straordinario che sarà aperto il pros- simo 8 dicembre. È il gruppo di lavoro di cui il cardinale aveva parlato nel mes- saggio seguito all’annuncio dell’Anno san- to da parte di Francesco e indirizzato a tutta la comunità ecclesiale di Roma. Il Comitato, presieduto dal vicario del San- to Padre per la diocesi di Roma, è com- posto da nove direttori (o incaricati) de- gli Uffici pastorali del Vicariato di Roma, da un altro sacerdote - monsignor Nico- la Filippi, delegato per il diaconato per- manente - e da un laico, Adelindo Giu- liani, in servizio all’Ufficio liturgico dio- cesano, che si occupa delle celebrazioni organizzate dal Vicariato. I direttori che fanno parte del Comitato sono: il vescovo ausiliare monsignor Lo- renzo Leuzzi (pastorale universitaria); monsignor Liberio Andreatta (Opera ro- mana pellegrinaggi); monsignor Enrico Feroci (Caritas); don Walter Insero (co- municazioni sociali); monsignor Andrea Lonardo (catechesi e catecumenato); don Antonio Magnotta (pastorale giovanile); padre Giuseppe Midili (liturgia); don Fi- lippo Morlacchi (pastorale scolastica); don Fabio Rosini (pastorale vocazionale). Nel decreto il cardinale sottolinea la de- cisione di varare l’organismo «affinché il Giubileo sia fecondo di grazie spirituali per i fedeli romani e per quelli che giun- geranno pellegrini nella nostra Diocesi», ricordando che il Giubileo della Miseri- cordia avrà inizio nella solennità del- l’Immacolata Concezione 2015 e si con- cluderà il 20 novembre 2016, solennità di Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Uni- verso. Il Comitato diocesano, come annunciato nel messaggio del cardinale vicario del 16 marzo scorso, «predisporrà un pro- gramma diocesano del Giubileo, armo- nizzandolo con il progetto pastorale che stiamo portando avanti e con il pro- gramma giubilare che predisporrà la San- ta Sede». La prima riunione è fissata per giovedì 16 aprile. U La Bolla del Giubileo Dopo l’indizione ufficiale di ieri a San Pietro, oggi la lettura del documento nelle altre tre basiliche papali. Alle 17 celebrazione dei vespri a San Giovanni con il cardinale Vallini Il Comitato diocesano per l’evento Anno XLII • Numero 15 • Domenica 12 aprile 2015 ROMA SETTE On line su www.romasette.it facebook.com/romasette twitter.com/romasette Supplemento di Avvenire - Responsabile: Angelo Zema Coordinamento redazionale: Giulia Rocchi Sede: Piazza San Giovanni in Laterano 6a 00184 Roma; [email protected] Tel. 06 6988.6150/6478 - Fax 06.69886491 Abbonamento annuo euro 58.00 C. Corr. Postale n. 6270 intestato a Avvenire - Nei Spa Direzione vendite - Piazza Indipendenza 11/B 00185 Roma - Tel. 06.68823250 - Fax 06.68823209 Pubblicità: Publicinque Roma - Tel. 06.3722871 oi-tutti: costruire insieme la città» è questo il tema del terzo incontro dei Dialoghi in cattedrale, promossi dalla Diocesi di Roma, in programma martedì prossimo alle 19.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano. Ultimo appuntamento dell’edizione 2015 il cui filo conduttore è: «Dio abita la città». A parlarne ci saranno il sociologo Mauro Magatti (nella foto a destra), preside della facoltà di Sociologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Giovanni Lo Storto (nella foto a sinistra), direttore generale dell’ Università Luiss Guido Carli. Il primo è direttore del Centre for the anthropology of religion and cultural change, nato dalla collaborazione tra Università Cattolica, Gallup Heritage Foundation, Gallup Europe e Cork University. Lo Storto è una figura molto importante per i giovani della sua università e non solo, perché è tra i fondatori di Luiss EnLabs, l’«incubatore di impresa» che permette ogni giorno a tanti ragazzi di far emergere il proprio talento e la propria voglia di costruire, avendo a disposizione un luogo dove far nascere start-up. Come di consueto, l’incontro sarà presieduto e moderato dal cardinale Agostino Vallini. Nella serata ci sarà spazio anche per la testimonianza dei giovani della parrocchia di Santa Maria Assunta e San Giuseppe a Primavalle, un gruppo formato da circa trenta ragazzi, per lo più studenti universitari, in un’età compresa tra i 19 e i 25 anni, che ogni giorno si impegnano ad essere testimoni vivi del Vangelo. Infatti, sia attraverso incontri di formazione con il parroco, sia in un confronto diretto tra loro, mettono in pratica la Parola di Dio con momenti di preghiera e aiutando chi nel quartiere vive in difficoltà. La serata sarà animata dal Coro del Conservatorio di Santa Cecilia. N « Dialoghi, serata sulla città con Lo Storto e Magatti Misericordia, la Messa a Santo Spirito in Sassia DI MARIA ELENA ROSATI esù confido in te»: parole di abbandono fiducioso, che declinano la devozione alla Divina Misericordia. Una devozione legata alle apparizioni di Cristo alla suora polacca Faustina Kowalska, a Cracovia, negli anni tra il 1931 e il 1938, e che oggi ha il suo punto di riferimento a Roma nel santuario di Santo Spirito in Sassia, alle spalle di San Pietro. Qui, ogni giorno, centinaia di pellegrini si inginocchiano davanti all’immagine di Gesù misericordioso, e alle tre del pomeriggio ricordano la Passione pregando sui grani del rosario la Coroncina della Divina Misericordia, secondo la formula richiesta da Gesù a Suor Faustina. Qui oggi alle 9.30 il cardinale vicario Agostino Vallini celebra la Messa solenne per la festa della Divina Misericordia, che cade sempre nella prima domenica dopo Pasqua, ma che quest’anno ha un valore speciale, perché - spiega monsignor Jozef Bart, rettore del Santuario - «si celebrano i 20 anni dalla prima visita di Giovanni Paolo II, che il 23 aprile 1995 ha dedicato questa chiesa al culto della Divina Misericordia, benedicendo per la prima volta l’immagine di Gesù misericordioso, e i 10 anni della sua morte, avvenuta proprio dopo i primi vespri della festa del 2005». Una devozione, quella alla Divina Misericordia, che ha segnato la vita di Papa Wojtyla fin da quando, ancora ragazzo, lavorava come operaio alla Solvay di Cracovia e pregava la Coroncina nella cappella delle suore della beata Vergine Maria delle Misericordia. Nel 1978, prima come arcivescovo di Cracovia e poi da Papa, si è impegnato per promuovere il processo di canonizzazione di Suor Faustina, che ha proclamato santa nel 2000: «Da allora - afferma il rettore - il culto della Divina Misericordia si è diffuso in tutto il mondo», come risposta a quel «bisogno profondo dell’uomo di conoscere la misericordia di Dio di cui San Giovanni Paolo II è stato testimone di fronte alla Chiesa, fino alla fine». Una spinta missionaria sentita anche da Papa Francesco, che ha portato all’attenzione di tutti il culto della Divina Misericordia, prima con la "misericordina", «la medicina spirituale», distribuita nel novembre 2013 in piazza San Pietro, e ora con l’Anno Santo straordinario dedicato proprio alla Divina Misericordia, che inizierà il prossimo 8 dicembre, e che è stato indetto ufficialmente ieri, con la consegna alla Chiesa e al mondo della bolla papale: «In un tempo di violenza e odio verso tanti cristiani - continua monsignor Bart - questo Giubileo permetterà a moltissime persone di fermarsi a pregare e invocare la misericordia di Dio, ad avere la misericordia verso gli altri, aprendosi verso le periferie esistenziali, alla luce del Vangelo delle Beatitudini che guiderà la Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia nel 2016». Nella certezza che «ogni grazia viene dalla Misericordia di Dio», Bart definisce quindi il Giubileo tempo di annuncio e riconciliazione per tutti: «Siamo grati a Papa Francesco - conclude -, portiamo alla Divina Misericordia il cuore di questa diocesi, i religiosi, i seminaristi, le intenzioni del prossimo Sinodo e le famiglie in difficoltà, e tutti quei pellegrini che trovano ogni giorno nelle parole "Gesù confido in te" un motivo di speranza». G « Questa mattina alle 9.30 la Messa del cardinale vicario nella chiesa a due passi dal Vaticano, punto di riferimento per tanti pellegrini, a venti anni dalla visita di Giovanni Paolo II. Il rettore don Bart: «Siamo grati a Francesco per il dono dell’Anno santo» Interno del santuario della Divina Misericordia La Porta santa della basilica di San Giovanni in Laterano. In basso il Palazzo del Vicariato Il cardinale vicario Agostino Vallini

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  • DI ANGELO ZEMA

    arà il cancelliere della Diocesi diRoma, monsignor GiuseppeTonello, a leggere alcuni passi

    significativi della Bolla di indizione delGiubileo della Misericordia - laMisericordiae vultus - davanti alla Portasanta della basilica papale di SanGiovanni in Laterano, cattedrale diRoma. L’orario di inizio dellacerimonia di proclamazione della Bollaè fissato per oggi alle ore 17. Seguirà lacelebrazione dei secondi vespripresieduta dal cardinale AgostinoVallini, vicario di Roma e arcipretedella basilica, con la partecipazionedell’intero Capitolo lateranense. Sicompirà così tra poche ore un nuovoatto solenne verso l’Anno Santo dellaMisericordia annunciato il 13 marzoscorso in San Pietro da Papa Francesco,dopo la lettura della Bolla avvenuta ieripomeriggio presso la Porta Santa dellabasilica di San Pietro e la celebrazionedei primi vespri della II Domenica diPasqua o della Divina Misericordiapresieduta dal Pontefice (ampi servizisulle pagine nazionali di Avvenire,domani il resoconto suwww.romasette.it).Alle 17, appunto, il cardinaleVallini, preceduto dal CapitoloLateranense, si recherà nel nartecedella basilica Lateranense, davantialla Porta Santa. Quindi, lalettura dei brani dellaMisericordiae vultus che indice ilGiubileo straordinario. Seguiràl’ingresso in basilica alle note delcanto "Iubilate Deo":l’animazione liturgica saràaffidata al Coro della Diocesi diRoma diretto da monsignorMarco Frisina. I secondi vespriprevedono l’inno, brani dei salmi109 e 113, e del cantico tratto dallibro dell’Apocalisse (capitolo19), una lettura breve dalla letteradi san Paolo ai Romani, il canticodel Magnificat (dal Vangelo diLuca), le intercessioni, l’orazionefinale prima della benedizione.Al termine della celebrazione, ilcardinale arciprete, insieme con ilCapitolo Lateranense, si recheràdi fronte all’immagine di Maria,Madre della Chiesa, venerata

    nella basilica cattedrale, collocata adestra dell’abside, per l’affidamentoalla Vergine, dove sarà intonato il"Regina Caeli", la tradizionale antifonamariana del tempo di Pasqua.Anche nelle altre due basiliche papali èin programma oggi la lettura dellaBolla in occasione di una celebrazioneliturgica presieduta dai cardinaliarcipreti: Santos Abril y Castelló aSanta Maria Maggiore (la Messacapitolare delle ore 10) e James MichaelHarvey a San Paolo fuori le Mura (lacelebrazione eucaristica delle 10.15).Particolarmente significativa la sceltadell’occasione in cui avviene lapubblicazione del documento: infatti,mentre nel caso dei due ultimi AnniSanti straordinari, la Bolla fupubblicata nella solennità dell’Epifaniadel Signore, quest’anno la scelta delladomenica dedicata alla DivinaMisericordia - la festa voluta da sanGiovanni Paolo II - denota chiaramentel’attenzione di Francesco al tema dellamisericordia. Un altro segno specialeda rilevare, che sottolinea l’universalitàdel messaggio cristiano, è la consegna

    della Bolla che il Papa ha fatto ieripomeriggio a sei rappresentanti dellaChiesa nel mondo: i cardinali Ouellet,Filoni e Sandri, prefetti rispettivamentedelle Congregazioni per i vescovi, perl’evangelizzazione dei popoli e per leChiese orientali; l’arcivescovo SavioHon Tai-Fai, segretario di PropagandaFide, in rappresentanza di tuttol’Oriente, il vescovo BarthélemyAdoukonou, segretario del PontificioConsiglio della cultura, per l’Africa, emonsignor Khaled Ayad Bishay, dellaChiesa patriarcale di Alessandria deiCopti, per le Chiese orientali. Come giànoto, l’Anno Santo della Misericordiaavrà inizio l’8 dicembre 2015, solennitàdell’Immacolata Concezione, e siconcluderà il 20 novembre 2016,solennità di Nostro Signore GesùCristo Re dell’Universo.Intanto, dalla lettura della Bolla, è statopossibile apprendere che la Porta Santadella basilica di San Giovanni inLaterano sarà aperta domenica 13dicembre 2015 (per gli altri contenutidel documento rimandiamo allepagine nazionali di Avvenire).

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    n decreto del cardinale Vallini, cheporta la data di oggi, annuncia la na-

    scita del Comitato diocesano per il Giu-bileo straordinario che sarà aperto il pros-simo 8 dicembre. È il gruppo di lavoro dicui il cardinale aveva parlato nel mes-saggio seguito all’annuncio dell’Anno san-to da parte di Francesco e indirizzato atutta la comunità ecclesiale di Roma.Il Comitato, presieduto dal vicario del San-to Padre per la diocesi di Roma, è com-posto da nove direttori (o incaricati) de-gli Uffici pastorali del Vicariato di Roma,da un altro sacerdote - monsignor Nico-la Filippi, delegato per il diaconato per-manente - e da un laico, Adelindo Giu-liani, in servizio all’Ufficio liturgico dio-cesano, che si occupa delle celebrazioniorganizzate dal Vicariato.I direttori che fanno parte del Comitatosono: il vescovo ausiliare monsignor Lo-

    renzo Leuzzi (pastorale universitaria);monsignor Liberio Andreatta (Opera ro-mana pellegrinaggi); monsignor EnricoFeroci (Caritas); don Walter Insero (co-municazioni sociali); monsignor AndreaLonardo (catechesi e catecumenato); donAntonio Magnotta (pastorale giovanile);padre Giuseppe Midili (liturgia); don Fi-lippo Morlacchi (pastorale scolastica); don

    Fabio Rosini (pastorale vocazionale).Nel decreto il cardinale sottolinea la de-cisione di varare l’organismo «affinché ilGiubileo sia fecondo di grazie spiritualiper i fedeli romani e per quelli che giun-geranno pellegrini nella nostra Diocesi»,ricordando che il Giubileo della Miseri-cordia avrà inizio nella solennità del-l’Immacolata Concezione 2015 e si con-cluderà il 20 novembre 2016, solennità diNostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Uni-verso.Il Comitato diocesano, come annunciatonel messaggio del cardinale vicario del16 marzo scorso, «predisporrà un pro-gramma diocesano del Giubileo, armo-nizzandolo con il progetto pastorale chestiamo portando avanti e con il pro-gramma giubilare che predisporrà la San-ta Sede». La prima riunione è fissata pergiovedì 16 aprile.

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    La Bolla del GiubileoDopo l’indizione ufficiale di ieri a San Pietro, oggi la lettura del documento nelle altretre basiliche papali. Alle 17 celebrazione dei vespri a San Giovanni con il cardinale Vallini

    Il Comitato diocesano per l’evento

    Anno XLII • Numero 15 • Domenica 12 aprile 2015

    ROMA SETTE

    On line su www.romasette.itfacebook.com/romasettetwitter.com/romasette

    Supplemento di Avvenire - Responsabile: Angelo ZemaCoordinamento redazionale: Giulia RocchiSede: Piazza San Giovanni in Laterano 6a00184 Roma; [email protected]. 06 6988.6150/6478 - Fax 06.69886491

    Abbonamento annuo euro 58.00C. Corr. Postale n. 6270 intestato a Avvenire - Nei SpaDirezione vendite - Piazza Indipendenza 11/B00185 Roma - Tel. 06.68823250 - Fax 06.68823209Pubblicità: Publicinque Roma - Tel. 06.3722871

    oi-tutti: costruire insieme la città» è questo iltema del terzo incontro dei Dialoghi incattedrale, promossi dalla Diocesi di Roma, in

    programma martedì prossimo alle 19.30 nella basilica diSan Giovanni in Laterano. Ultimo appuntamentodell’edizione 2015 il cui filoconduttore è: «Dio abita lacittà».A parlarne ci saranno ilsociologo Mauro Magatti (nellafoto a destra), preside dellafacoltà di Sociologiadell’Università Cattolica delSacro Cuore, e Giovanni LoStorto (nella foto a sinistra),direttore generale dell’Università Luiss Guido Carli.Il primo è direttore del Centrefor the anthropology of religionand cultural change, nato dallacollaborazione tra UniversitàCattolica, Gallup HeritageFoundation, Gallup Europe eCork University.Lo Storto è una figura moltoimportante per i giovani dellasua università e non solo,

    perché è tra i fondatori di Luiss EnLabs, l’«incubatore diimpresa» che permette ogni giorno a tanti ragazzi di faremergere il proprio talento e la propria voglia di costruire,avendo a disposizione un luogo dove far nascere start-up.Come di consueto, l’incontro sarà presieduto e moderato

    dal cardinale Agostino Vallini.Nella serata ci sarà spazioanche per la testimonianza deigiovani della parrocchia diSanta Maria Assunta e SanGiuseppe a Primavalle, ungruppo formato da circa trentaragazzi, per lo più studentiuniversitari, in un’età compresatra i 19 e i 25 anni, che ognigiorno si impegnano ad esseretestimoni vivi del Vangelo.Infatti, sia attraverso incontri diformazione con il parroco, siain un confronto diretto traloro, mettono in pratica laParola di Dio con momenti dipreghiera e aiutando chi nelquartiere vive in difficoltà. Laserata sarà animata dal Corodel Conservatorio di SantaCecilia.

    N«Dialoghi, serata sulla città con Lo Storto e Magatti

    Misericordia, la Messa a Santo Spirito in SassiaDI MARIA ELENA ROSATI

    esù confido in te»: paroledi abbandono fiducioso,che declinano la devozione

    alla Divina Misericordia. Unadevozione legata alle apparizioni diCristo alla suora polacca FaustinaKowalska, a Cracovia, negli anni tra il1931 e il 1938, e che oggi ha il suopunto di riferimento a Roma nelsantuario di Santo Spirito in Sassia,alle spalle di San Pietro.Qui, ogni giorno, centinaia dipellegrini si inginocchiano davantiall’immagine di Gesù misericordioso,e alle tre del pomeriggio ricordano laPassione pregando sui grani delrosario la Coroncina della DivinaMisericordia, secondo la formularichiesta da Gesù a Suor Faustina.Qui oggi alle 9.30 il cardinale vicarioAgostino Vallini celebra la Messasolenne per la festa della Divina

    Misericordia, che cade sempre nellaprima domenica dopo Pasqua, mache quest’anno ha un valore speciale,perché - spiega monsignor Jozef Bart,rettore del Santuario - «si celebrano i20 anni dalla prima visita diGiovanni Paolo II, che il 23 aprile1995 ha dedicato questa chiesa alculto della Divina Misericordia,benedicendo per la prima voltal’immagine di Gesù misericordioso, ei 10 anni della sua morte, avvenutaproprio dopo i primi vespri dellafesta del 2005».Una devozione, quella alla DivinaMisericordia, che ha segnato la vita diPapa Wojtyla fin da quando, ancoraragazzo, lavorava come operaio allaSolvay di Cracovia e pregava laCoroncina nella cappella delle suoredella beata Vergine Maria delleMisericordia. Nel 1978, prima comearcivescovo di Cracovia e poi daPapa, si è impegnato per promuovere

    il processo di canonizzazione di SuorFaustina, che ha proclamato santanel 2000: «Da allora - afferma ilrettore - il culto della DivinaMisericordia si è diffuso in tutto ilmondo», come risposta a quel«bisogno profondo dell’uomo diconoscere la misericordia di Dio dicui San Giovanni Paolo II è statotestimone di fronte alla Chiesa, finoalla fine».Una spinta missionaria sentita ancheda Papa Francesco, che ha portatoall’attenzione di tutti il culto dellaDivina Misericordia, prima con la"misericordina", «la medicinaspirituale», distribuita nel novembre2013 in piazza San Pietro, e ora conl’Anno Santo straordinario dedicatoproprio alla Divina Misericordia, cheinizierà il prossimo 8 dicembre, e cheè stato indetto ufficialmente ieri, conla consegna alla Chiesa e al mondodella bolla papale: «In un tempo di

    violenza e odio verso tanti cristiani -continua monsignor Bart - questoGiubileo permetterà a moltissimepersone di fermarsi a pregare einvocare la misericordia di Dio, adavere la misericordia verso gli altri,aprendosi verso le periferieesistenziali, alla luce del Vangelodelle Beatitudini che guiderà laGiornata Mondiale della Gioventù diCracovia nel 2016».Nella certezza che «ogni grazia vienedalla Misericordia di Dio», Bartdefinisce quindi il Giubileo tempo diannuncio e riconciliazione per tutti:«Siamo grati a Papa Francesco -conclude -, portiamo alla DivinaMisericordia il cuore di questadiocesi, i religiosi, i seminaristi, leintenzioni del prossimo Sinodo e lefamiglie in difficoltà, e tutti queipellegrini che trovano ogni giornonelle parole "Gesù confido in te" unmotivo di speranza».

    Questa mattina alle 9.30 la Messa del cardinalevicario nella chiesa a due passi dal Vaticano, puntodi riferimento per tanti pellegrini, a venti anni dallavisita di Giovanni Paolo II. Il rettore don Bart:«Siamo grati a Francesco per il dono dell’Anno santo»

    Interno del santuario della Divina Misericordia

    La Porta santa della basilica di San Giovanni in Laterano. In basso il Palazzo del Vicariato

    Il cardinale vicario Agostino Vallini

  • Cattolica:ripartiamodai giovaniIl temadelle nuove generazioniè al centro dellaGiornatadell’ateneo:intervista al presidediMedicinaSopra la facoltà di Medicina della Cattolica di Roma. Nella foto piccola il preside Bellantone

    DI LORENA LEONARDI

    obiettivo? Esaltare il senso dicomunità che nasce dall’impegnoa servire le persone che si hanno

    accanto». Non ha dubbi, Rocco Bellantone,preside della facoltà di Medicina e chirurgiadell’Università Cattolica del Sacro Cuore diRoma. Quella di domenica prossima, la91esima Giornata per l’Università Cattolicapromossa dall’Istituto Giuseppe Toniolo,sarà un momento importante per «stareinsieme e stare l’uno accanto all’altro». Iltema che quest’anno caratterizza ilmomento di presenza più capillaredell’ateneo sul territorio nazionale è"Giovani. Periferie al centro": «Dai ragazzidobbiamo ripartire per diffonderel’umanesimo». Che poi, sottolinea il preside,è «il grande messaggio per cui il nostrofondatore diede vita all’università. PadreGemelli riteneva che i grandi valori delcristianesimo e l’attenzione verso l’uomoavessero bisogno di un luogo di altaformazione dove si insegnasse a viverequesti valori, dove potessero crescere giovaniattenti al prossimo». In pratica, quel cheaccade nelle facoltà della Cattolica,dall’ambito scientifico a quello letterario,passando per gli studi agronomici: «Inmedicina, questo approccio è fondamentale- evidenzia Bellantone -. In corsia nonservono solo grandi "tecnici". Occorre lacapacità di condividere il dolore degli altri,di concentrarsi sulla persona che soffre, piùche sulla malattia. Sono tante le patologieche oggi possono essere guarite, ma troppospesso senza la necessaria "cura" verso ilmalato». Un’attenzione, quest’ultima, chedeve rimanere centrale, nonostante le

    ’L«difficoltà per le università costrette a pagaresalato il conto della "spending review": «Inquesto contesto le università non statalihanno subito tagli ancora maggiori. I nostristudenti sono costretti a pagare rettedecisamente superiori a quelle degli ateneistatali. Cerchiamo per questo di garantire unalto numero di borse di studio anche per glistudenti della facoltà di Medicina,nonostante alla crisi del contestouniversitario si sommi quella del settoresanitario». Un ambito, quello afferente lasalute, nel quale «ci sforziamo di esserebuoni samaritani. Per esempio, difendendola vita in tutte le sue condizioni, dalla suaorigine al suo termine terreno, coltivandouna scienza che dalla fede trae maggiorelinfa, rendendoci più pienamente uomini».La formazione rimane fondamentale,insieme a uno sguardo aperto sull’orizzonte,per esempio quello internazionale: attivato

    da tre anni un corso in Medicinainternazionale interamente in lingua inglese,aperto ai giovani di tutto il mondo che staavendo grande successo. Dei mille candidati,solo 52 sono stati ammessi al primo anno,metà sono stranieri, di cui 20 provenienti daPaesi extraeuropei. A tutti i nostri studenti,però, «non ci stanchiamo di ripetere che ilfine della formazione rimane l’uomo, non ilsapere fine a se stesso. L’inverso è un rischiopericoloso, soprattutto per chi si occupa dimedicina: in gioco l’uomo». Coi riflettoripuntati sull’umano, l’impegno dellaCattolica è costante nell’intento di fungereda «risorsa per la città di Roma e per tutticoloro che soffrono, non solo per i cattolici».Quanto agli studenti, «lavoriamo perchéstiano accanto al prossimo. Io l’ho detto, aimiei studenti: celebrate la Giornatadell’ateneo stando accanto a uno dei 1500malati ricoverati nel nostro policlinico».

    Il rettore Anelli: «Coltivare i talenti»Le iniziative per la ricorrenza

    rende le mosse dal "Rapporto Giovani" dell’IstitutoToniolo che, sulla base di una ricerca empirica sulla

    condizione giovanile, rivela che l’85% dei 5.000intervistati (tra i 19 e i 32 anni) ritiene l’Italia un luogo incui le opportunità di lavoro legate alle propriecompetenze sono scarse o limitate.È per questo, per «non perdere molte delle miglioririsorse umane e intellettuali di cui dispone il nostroPaese» che, scrive il rettore Franco Anelli nel suomessaggio in vista della Giornata del 19, «l’UniversitàCattolica, impegnata da quasi un secolo nel coltivare italenti delle nuove generazioni, rinnova il suo sforzonell’accogliere ed educare gli studenti attraverso ilcostante aggiornamento dell’offerta formativa e dellaricerca scientifica».In vista della Giornata, pensata per comunicare il servizioculturale e formativo dell’Università ai giovani, allaChiesa e al Paese e chiedere ai cattolici di continuare a

    sostenere l’ateneo, vengono proposti dueconcerti per mercoledì: uno alle 17, nellahall del Policlinico Gemelli, dove siesibiranno i Giovani artisti per l’ospedale;l’altro alle 21, nell’Auditorium, dovel’orchestra sinfonica giovanile "Chamberensemble" si cimenterà nelle musiche diMartinu, Beethoven, Dvorak, Ingman ePonchielli.Domenica, dopo la celebrazioneeucaristica presso la chiesa centraledell’ateneo, alle 10, la comunitàuniversitaria si trasferirà in piazza SanPietro per partecipare alla preghieramariana del "Regina Coeli" insieme a PapaFrancesco.

    Lorena Leonardi

    P

    Bellantone:«Invito tuttigli studentia celebrarlastando accantoa uno dei 1500malati ricoveratinel nostropoliclinicoIl fine dellaformazionerimane l’uomo»

    2 Domenica12 aprile 2015

    «Mediaetica»,ovverol’informazionecomeservizio

    DIMARIAELENA FINESSI

    mpegno, conoscenza di linguaggioe una formazione professionalepermanente». Sono, questi, alcuni

    dei pilastri su cui si fonda o, meglio,dovrebbe fondarsi il giornalismo. Se nedice convinto Andrea Melodia (nella foto),presidente nazionale dell’Unionecattolica stampa italiana (Ucsi): «È unmestiere a servizio degli altri e le cuimotivazioni etiche vanno cercatesuperando una generica volontà di farebene». Come a dire che non è sufficientela "bella parola" ma occorre, invece,«consolidare» i principi etici «all’interno

    della pratica professionale per svolgere unservizio che sia realmente a favore deilettori». Melodia spiega, in proposito,come si inserisce nelle questioni diattualità l’Osservatorio Mediaetica volutodall’Ucsi e da lui presieduto. Gettando losguardo al contingente, ad esempio,prova a spiegare come i giornalistidovrebbero raccontare la crisi: domanda acui ha tentato di dare risposta anche ilconvegno ("Come i giornalisti raccontanola crisi. La mediaetica come metodo") diieri pomeriggio tenutosi a Roma nellasede de "La Civiltà Cattolica", la rivistadei gesuiti italiani, e a cui - tra gli altri - hapreso parte lo stesso Melodia. Nellasostanza, dinanzi alle crisi moderne sucui pesa il problematico rapporto tra lediverse culture e religioni, il "metodoMediaetica" si propone di approfondiretali tematiche e, da lì, sviluppare precisecompetenze. C’è di più: il giornalista«non può più solo raccontare ma deve

    dare spunti di riflessione, senza perquesto arrivare a caricare la notizia disovrastrutture». Perché, certo, il rischio diriportare in modo filtrato le notizie esistema, ciò nonostante, «il giornalista nonpuò evitare di dare una sua visione».Nato più di due anni fa, l’OsservatorioMediaetica organizza dibattiti pubblici:«Come Ucsi la nostra idea è di nonrivolgerci solo ai giornalisti veri e propri»,quelli iscritti agli albi professionali perintenderci, «anche perché ormai esiste ungiornalismo diffuso che si attua attraversoi social media, sovrabbondanti dinotizie». Anzi, sulla questione, Melodiadenuncia il crescente precariato deigiovani giornalisti «sempre piùsottopagati» che nel tempo potrà portarea svuotare la professione del suo compitodi controllore della classe politica e digarante della democrazia nel quotidiano.Se tutto questo è vero per il settoreprivato, all’esame non può sfuggire il

    servizio pubblico radiotelevisivo: «Il suomodo di fare informazione va cambiato».L’esempio con cui Melodia, ex dirigenteRai, spiega la secca affermazione arrivadai dibattiti che in tv presentano i politiciagguerriti l’uno contro l’altro: la politica,lontana dalla sua nobile accezione, «vienevissuta sempre come scontro e non comevolontà di superare i problemi». Unainformazione fatta così non è utile«perché non è al servizio del pubblico».La priorità è allora chiara e altrettantochiara la ricetta: «Fare in modo che laquestione Rai sia allontanata dai partitiper creare un circolo virtuoso tra ilrilancio culturale dell’Italia e unprogramma di formazione permanentelegato alla scuola che aiuti a ricostruire ilrapporto di fiducia tra Paese e politica.Soprattutto, che quest’ultima cessi dioccupare tutti gli spazi per lasciarneanche ai corpi intermedi». Difficile afarsi? «Basta volerlo».

    Melodia, presidente Ucsi, spiegale finalità dell’Osservatorio natodall’associazione: ieri pomeriggioun dibattito a La Civiltà cattolica

    formazione.Esorcismo: corsoall’ateneo Regina Apostolorum

    tradizioni.Al Divino Amoretorna la Festa della primavera

    arte domani all’AteneoPontificio ReginaApostolorum la

    decima edizione del corsointernazionale "Esorcismo epreghiera di liberazione",un ciclo di incontri che sipropone di fornire asacerdoti e laici autorizzatidal vescovo (medici,psicologi, insegnanti e

    P

    operatori pastorali), glistrumenti di formazione sultema dell’esorcismo.L’iniziativa è organizzatadall’Istituto Sacerdos incollaborazione con ilGruppo di ricerca einformazione socio-religiosa di Bologna (Gris) esi concluderà sabatoprossimo. Padre PedroBarrajòn, direttoredell’Istituto Sacerdos, spiegache «il corso ha comeobiettivo non solo quello difar conoscere il temadell’esorcismo dal punto divista teologico e scientifico,ma anche di aiutare adaffrontare i pericoli dellesette, della magia,

    dell’occultismo, delsatanismo, del nichilismosoprattutto tra i giovani».Secondo quanto affermanoi promotori, saràapprofondita la baseteologica sull’azione diangeli e demoni, il rito e laparte liturgica della praticaesorcistica, la parte biblicain rapporto all’azioneesorcistica di Gesù, ildialogo con le altre scienzecome la psicologia, il dirittoe la medicina. Ad aprire lasei giorni sarà il rettoredell’ateneo, padre JesùsVillagrasa, mentre lapresentazione del corso saràaffidata allo stesso padreBarrajon; quindi, la letturadella lettera introduttiva delcardinale Mauro Piacenza,penitenziere maggiore, e lalectio magistralis di LuigiNegri, arcivescovo di

    Ferrara-Comacchio.«Durante le giornate distudio - spiega uncomunicato - interverranno,tra i vari esperti, GiuseppeFerrari, direttore del Gris;monsignor DavideSalvatori, prelato uditoredella Rota Romana; ilteologo esegeta e storicomonsignor Helmut Moll;don Aldo Buonaiuto,responsabile del servizioanti-sette della ComunitàPapa Giovanni XXIII; AnnaMaria Giannini, docente diPsicologia generale allaSapienza; Enrico DeSimone, vicario delquestore di Ancona;Michele Nardi, sostitutoProcuratore presso laProcura di Roma. Altermine del corso, unatavola rotonda con quattroesorcisti.

    Decima edizionedell’iniziativa rivoltaa sacerdoti e laicicon numerosi espertie una tavola rotondacon quattro esorcisti

    omenicaprossimaal santuariodel-la Madonna del Divino Amore si

    terrà la XII Festa della Primavera. «L’ap-puntamento - spiega un comunicato -rappresenta la continuazione nell’oggidi quelle che nel tempo passato eranole preghiere e le benedizioni che si fa-cevano in tutta Italia a primavera e cheavevano lo scopo di invocare la benedi-zione di Dio sul bestiame, sulle attivitàagricole e sui raccolti».La manifestazione si aprirà alle ore 11con la Messa celebrata nel nuovo san-tuario dal vescovoNunzio Galantino, se-gretario generale della Conferenza Epi-scopale Italiana. Amezzogiorno è previ-sto l’arrivo dell’elicottero della GuardiaForestale cheporterà un cesto di fiori dadeporre sul trono della Madonna.Partirà quindi la processione con l’im-magine della Madonna attraverso le

    D

    campagne che circondano il santuario,durante la quale saranno benedetti icampi, i pascoli e gli animali e avverràl’atto di affidamento alla Madonna da-vanti alla torre del primo miracolo.«La Festa della Primavera - sottolineamonsignor Pietro Bongiovanni, ammi-nistratoreparrocchiale e rettoredel san-tuario - dona lapossibilità ai romani chevivono immersi, e talvolta stipati, nellearee urbane di riassaporare per un’inte-ragiornata il salubre spaccatodiunmon-do antico, partecipando ad un rito reli-gioso che è festa, gioia e rinascita».Nel pomeriggio un’esibizione musicalee attività ricreative. Presente anche unangolo sportivo: daMaranello verrannoportati per l’occasione, con la collabo-razione della “Scuderia Ferrari Club Ro-ma Appia Antica”, una Ferrari da com-petizione F14T e due simulatori, dove siallenano i piloti della «Rossa».Alle 18, nell’auditorium del nuovo san-tuario, il tradizionale concerto di pri-mavera offerto dal complessoMadonnadel Divino Amore.

    La torre del primo miracolodove arriverà laprocessione e sotto la qualeavverrà l’atto diaffidamento alla Madonna

    Il rettore Franco Anelli

  • Convegno di Firenze:porre al centro l’uomo

    I delegati diocesani per l’evento:24 nomi e il Consiglio episcopale

    entiquattro delegati, trasacerdoti, laici e religiose, oltre

    all’intero Consiglio episcopaleguidato dal cardinale Vallini: è lanutrita presenza della diocesi diRoma al Convegno di Firenze. Sei idirettori di Uffici del Vicariato:Morlacchi (scuola, referente per laDiocesi di Roma); Feroci (Caritas),Manto (pastorale sanitaria), Lonardo(catechesi), Ruzza (istitutosostentamento clero), Magnotta(pastorale giovanile). Tre i sacerdoti,tutti del clero religioso - padreDavide Carbonaro, parroco di SantaMaria in Portico in Campitelli; padreMauro Oliva, cappellanoall’Università di Tor Vergata; padreGaetano Greco, cappellanoall’istituto penale minorile di Casaldel Marmo -, un diacono, BasilioMussolini, e una religiosa, suorGabriella Guarnieri, delegata

    V diocesana dell’Usmi.Molto significativa la rappresentanzadel laicato romano a Firenze:Alessandro Ciafrei (presidente delCentro oratori romani), Paolo Ciani(Comunità di Sant’Egidio, segretariodella Consulta diocesana delleassociazioni laicali), Emma Ciccarelli(presidente Forum associazionifamiliari del Lazio), Piermarco Trulli(impegnato nella pastoralefamiliare), Cesare Mirabelli (expresidente della Consulta), ElisaManna (Censis e Comitato Media eMinori), Piero Damosso (Tg1), LuigiFrudà (sociologo, Sapienza), LorenzoSommella (direttore sanitariodell’azienda ospedalieraSant’Andrea), Paola Lamartina(responsabile dell’associazione «AinKarim»), Pierpaolo Bertarelli, AdaD’Addosio (medico), Sergio Cicatelli(dirigente scolastico).

    L’inno: monsignor Frisina e suor Gallianomonsignor Marco Frisina, copmpositore, direttoredel Coro della diocesi di Roma e rettore della

    basilica di Santa Cecilia, l’autore dell’inno del Convegnoecclesiale di Firenze. «In un contesto come questo -afferma il sacerdote - il canto ha una grandeimportanza perché diviene uno strumento efficace dicomunione e di condivisione, una bella possibilità perpregare insieme e vivere momenti di comunione. Lamusica fa cantare il cuore e la mente e ci fasperimentare la bellezza sia nella preghiera liturgicache nei momenti di incontro e di riflessione». L’inno,quindi, aggiunge Frisina, «può ricoprire un ruolosignificativo, la musica è infatti capace di far ricordare imomenti vissuti e un canto, appreso nei giorni delConvegno, può in seguito entrare nel repertorioliturgico della comunità accompagnando la diffusionedei contenuti e delle proposte ascoltate in quei giorni».Il testo dell’inno è stato scritto da suor Anna MariaGalliano. «Ho cercato di comporre per il ritornello -spiega Frisina - una melodia semplice ma solenne cheha nell’acclamazione “Signore Gesù” il suo puntoculminante. Spero che quest’inno possa dare il suopiccolo contributo per vivere con profondità e gioial’importante momento ecclesiale».

    È

    eclinare cinque verbi - uscire, annun-ciare, abitare, educare, trasfigurare - perritrovare il «gusto per l’umano». Com-

    prendere i segni dei tempi «per illuminare ilbuio dello smarrimento antropologico con-temporaneo con una luce», che è il “di più”dello sguardo cristiano, in un mondo in cui«tutto sembra liquefarsi in un brodo di equi-valenze».In tempi di «nubi minacciose», quelle di unacrisi che «ha appesantito la dinamica socialee culturale del Paese», la Chiesa italiana si pre-para al Convegno di Firenze con una Traccia(il testo integrale è scaricabile dal sito www.fi-renze2015.it) improntata all’«urgenza di met-tersi attivamente e insieme in movimento»,indicando però all’uomo di oggi una «dire-zione da intraprendere», in un’epoca segnatadalla «carenza di bussole».Lo stile ecclesiale è quello proposto e testi-moniato da Papa Francesco con la sua “Chie-sa in uscita”: quella che al Convegno di Vero-na, nel 2006, i vescovi hanno definito “Chie-sa missionaria”, chiamata a spendersi per lapersona nei diversi ambiti di vita. «La traccia - chiarisce l’arcivescovo Cesare No-siglia, presidente del Comitato preparatoriodel Convegno - non è un “documento” né u-na lettera pastorale: piuttosto, un testo aper-to, che vuole stimolare un coinvolgimento dif-fuso verso il Convegno, arrivando per quan-to possibile a tutte le realtà delle nostre Chie-

    se locali.I destinatari sono gli o-peratori pastorali - daisacerdoti, diaconi, con-sacrati e consacrate, aiformatori e responsa-bili di movimenti, as-sociazioni e gruppi, aiConsigli pastorali, Fa-coltà teologiche, Istitu-ti di Scienze religiose,ai delegati al Convegno- tutte quelle personeche nelle comunità cri-stiane svolgono uncompito educativo eformativo nei diversiambiti della pastorale». Per questo motivo, laTraccia è accompagna-ta sul sito web da “ma-teriali di approfondi-mento” a cui chiunquepuò dare il proprio con-tributo, anche attraver-so i principali socialmedia, Facebook (face-book.com/firenze2015) eTwitter (twitter.com/fi-renze2015), che nell’eradella crossmedialità as-sumono un ruolo cen-trale in quest’evento.Materiali quali la lettu-ra tematica delle espe-rienze e testimonianzepervenute, lo sviluppo

    di singoli paragrafi del documento, alcuneproposte su come utilizzare la traccia nei va-ri contesti di base; e testi di formazione, pre-parazione, confronto sul tema dell’umano og-gi, a partire dal linguaggio quotidiano.«Non si tratta, quindi, di disegnare in astrat-to i termini e i confini di un "nuovo umane-simo" - precisa l’arcivescovo Nosiglia -: si sce-glie invece di partire dalle testimonianze chesono esperienza vissuta della fede cristiana eche si sono tradotte in spazi di «vita buona delVangelo» per la società intera. All’inizio delministero della Chiesa c’è questa testimo-nianza: le parole di Pietro alla Porta Bella delTempio di Gerusalemme: "Non ho né argen-to né oro; ma quello che ho, te lo do: nel no-me di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!" (At3,6)».«Obiettivo di questa traccia - sottolinea il pre-sule - è dunque continuare un dialogo e uncammino, stimolando la consapevolezza ec-clesiale, e cercare insieme vie nuove per af-frontare le sfide coltivando la pienezza dellanostra umanità, più che formulare teorie u-manistiche astratte o offrire programmi e sche-mi pastorali precostituiti».

    D

    La Traccia sul webe gli approfondimenti

    DI FILIPPO MORLACCHI

    uomo è la via dellaChiesa». Così suona unadelle più famose

    espressioni dell’enciclica Redemptorhominis di san Giovanni Paolo II.Rileggere questo documentomagisteriale a quasi quarant’annidalla sua promulgazione potrebbeessere un’eccellente preparazione alV Convegno della Chiesa Italiana,sia al livello personale checomunitario. Il Papa polacco vi

    ’L«descriveva con pennellate vigorose lasua passione per l’uomo, «l’uomo"concreto", "storico"», «ogni uomosenza eccezione alcuna». Un uomoche però, oggi come ieri, può trovarela misura della sua pienarealizzazione solamente in Cristo:come ricorda il Concilio, «chiunquesegue Cristo, uomo perfetto, diventaanch’egli più uomo» (Gaudium etspes). È dunque ben motivato iltitolo del Convegno di Firenze: «InGesù Cristo il nuovo umanesimo».Perché «solamente nel mistero delVerbo incarnato trova vera luce ilmistero dell’uomo». Dinanzi allesconcertanti trasformazioni cheagitano il mondo post-moderno eglobalizzato e che mettono indiscussione la stessa grammaticaelementare della vita umana - cosasignifica vivere una "vita buona",quali sono le relazioni fondamentalidi cui ogni persona umana habisogno, in che modo si devonovivere i legami sociali, ecc… - laChiesa italiana si esprime con serenocoraggio e offre alla società intera ilsuo unico tesoro, la verità delVangelo. I Convegni ecclesiali sonouna tappa ormai tradizionale nelcammino della Chiesa Italiana. Ognidecennio viene infatti caratterizzatoda un tema pastorale, che i vescoviindividuano come particolarmenteurgente ed importante. A metà diciascun decennio la convocazione diuna grande assemblea sinodale, conampia rappresentanza di ognicomponente ecclesiale e di tutte lediocesi della penisola, rappresentasia un bilancio del cammino delprimo lustro che un’opportunità dirilancio per il quinquenniosuccessivo. Il Convegno di Firenze -in programma dal 9 al 13 novembre2015 - sarà il quinto, dopo quelli diRoma (nel 1976, "Evangelizzazionee promozione umana"), Loreto

    (1985, "Riconciliazione cristiana ecomunità degli uomini"), Palermo(1995, "Il Vangelo della carità peruna nuova società in Italia") eVerona (2006, "Testimoni di Gesùrisorto, speranza del mondo"). Sicolloca nel cuore del decennio che laChiesa italiana ha voluto consacrareall’impegno di "Educare alla vitabuona del Vangelo": a buon diritto,quindi, mette al centrodell’attenzione l’umanesimocristiano. Educare, infatti, significaessenzialmente condurre alla pienamaturità. Ma se non siamod’accordo su ciò che caratterizzal’«humanum», se litighiamo sulprofilo di persona cui un buoncammino formativo dovrebbetendere, come potremo poiformulare un progetto educativocondiviso? Nel campodell’educazione scolastica - àmbitoche mi è particolare familiare - oggiscricchiolano anche le certezze piùelementari. Sembra dominare laconfusione e il disorientamento, il"tutto è possibile" e il "non so benechi voglio essere, ma lo vogliofortemente". Certo, nessuno ha laminima nostalgia per i progettieducativi totalitari sviluppati nelcorso del Novecento da ideologieperverse, di varia natura, chemiravano a costruire una "nuovaumanità" a misura di se stesse. Manon pochi, dinanzi a tantosconcerto, sentono il bisogno diriscoprire i fondamenti dell’essereumano. Perciò, con la pazienza diuna madre, la Chiesa cerca nuovimodi per riproporre la suaconvinzione di sempre: non è daattendersi un uomo "diverso" o"migliore"; piuttosto, occorre checiascuno si lasci trasformare dallanovità evangelica. L’assise di Firenzesi colloca a cavallo fra due altrieventi di eccezionale rilievo per la

    Chiesa: la XIV assemblea generaleordinaria del Sinodo dei vescovisulla famiglia e l’apertura delGiubileo straordinario dellamisericordia. La famiglia e lamisericordia: i luoghi in cui l’uomoviene generato alla vita e rigeneratograzie al perdono: il Convegno nonpotrà non tenerne conto. A Firenzela Diocesi di Roma saràrappresentata, oltre che dalConsiglio episcopale al completo, daalcuni sacerdoti, religiosi e religiose,e soprattutto laici, chiamati adoffrire il punto di vista sullequestioni "di confine" o - comedirebbe Papa Francesco "di periferia"(in alto l’elenco completo dei delegati).Nel corso del Convegno ecclesiale diVerona, nove anni fa, i vescoviitaliani avevano voluto restituirecentralità alla persona umana nellasua totalità e concretezza,individuando cinque "ambiti"dell’esperienza umana che nonpossono rimanere estranei all’azionepastorale: vita affettiva, lavoro efesta, fragilità, tradizione ecittadinanza. Ora quel camminoviene proseguito conl’individuazione di "cinque vie" chedesiderano concretizzare lavicinanza della Chiesa all’uomo,sintetizzate da altrettanti verbi:"uscire, annunciare, abitare, educare,trasfigurare". Questa è la propostadella "Traccia" preparatoria alConvegno, scaricabile dal sitowww.firenze2015.it. Le Chiese localisono invitate a farla conoscere agliorganismi pastorali, affinché se nediscutano le prospettive e leproposte, ed eventuali suggerimentipossano essere consegnati ai lavoridi Firenze. La prossima seduta delConsiglio pastorale diocesano,giovedì 16 aprile, prevede infatti lapartecipazione di tutta ladelegazione diocesana.

    Galantino:«Offrireun contributodi amore e bellezza»

    itrovare in mezzoalla barbarie di

    questi giorni la consape-volezza e l’orgoglio dell’i-dentità cristiana, vuol direriprendere l’iniziativa e sta-re al mondo senza rinun-ciare al proprio contributodi verità, di amore e di bel-lezza. È la “pretesa” del-l’ormai prossimo Conve-gno ecclesiale di Firenzeche intende ripresentare a

    tutti “il nuovo umanesimo in Gesù Cristo”». Lo scriveil vescovo Nunzio Galantino, segretario generale del-la Cei, in una nota pubblicata dal Sir. «Non sarà unariflessione asettica su questa nostra condizione sto-rica tormentata da nuovi fondamentalismi religiosi eda antichi fenomeni di ingiustizia, ma un’occasioneper rileggere insieme l’ora presente e introdurvi “igermogli di un’altra umanità”. La presenza del Papaal Convegno prevista per il 10 novembre offre la ci-fra interpretativa più giusta: si vuol guardare “dal bas-so verso l’alto” la condizione umana di oggi».

    Il logo, la semplicità della Chiesa in uscitaeno sei anni fa faceval’architetto e il designer dimobili, Andrea per dieci

    anni ha fatto il “freelance” inuna agenzia di svilupposoftware, Francesco era un“account” in una grossa agenziacommerciale. Da settembre2014, hanno dato vita a Firenzead una “farm” creativa,“Borgoognissantitre”: ora Zenofa il grafico, Andrea si occupa di“crossmedialità” sul web eFrancesco pensa ai rapporti coni clienti. Sono Zeno Pacciani,Andrea Tasso e Francesco Minari- il più giovane 37, il piùvecchio 41 anni -, i vincitori delconcorso per il simbolo delConvegno di Firenze 2015.Hanno sbaragliato con il loro

    Z Logo oltre 200 concorrenti,sottoponendosi ai “like” degliinternauti. Partendo - raccontaZeno Pacciani al Sir - da un’ideasemplice, e dalla convinzioneche «insieme è meglio». «Avervinto un premio per un eventocosì importante, per la città diFirenze e per la Chiesa, dafiorentini ci riempie diorgoglio». «L’idea che abbiamoscelto di utilizzare come tema difondo - affermano - è stata lasemplicità. Il nostro ha volutoessere un tentativo di fornireuna rappresentazione dellaChiesa contemporanea epresente: la Chiesa di PapaFrancesco, che va verso leperiferie del mondo. È stataquesta, per così dire, la cornice

    del nostro quadro. L’uso dellecinque frecce dirette versol’esterno vuole indicare uncammino, un percorso diChiesa che è poi il Convegnostesso: l’idea di una Chiesaestroversa verso il mondo, sulmodello della "Chiesa in uscita"auspicata da Papa Francesco. Icinque colori - spiegano - sonoquelli del calendario liturgico. Ilsimbolo più forte è quello dellaCroce, posta sulla sommità, maalla quale conducono le duefrecce rivolte verso l’alto: il loromovimento indica la ricerca diGesù Cristo, del sacro. La formacurva delle frecce evoca inoltrela cupola del Brunelleschi, cheper noi fiorentini è il simbolostesso della Chiesa».

    L’arcivescovo Nosiglia

    Sono tre fiorentini i vincitoridel concorso per il simbolo dellamanifestazione. La Crocee le frecce dalla forma curvacome la cupola del Brunelleschi

    Un testo «aperto»per il coinvolgimentodiffuso delle varierealtà delle Chieselocali. L’arcivescovoNosiglia: «Cercareinsieme vie nuoveper affrontare le sfide»

    2 Domenica12 aprile 2015la curiosità

    Il direttore dell’Ufficio scuola, referenteper la Diocesi di Roma, presentala prossima assise della Chiesa italiana

    Dal 9 al 13 novembre i lavori del quinto appuntamentoecclesiale, nel cuore del decennio dedicato al temadell’educazione "alla vita buona del Vangelo". Le cinque"vie": uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare

    Nella foto grande il Duomodi Firenze. Nella foto piccoladon Filippo Morlacchi

  • 4 Domenica12 aprile 2015

    Veglia per la pace a Santa Maria ai Monti - Centenario del genocidio armeno: la scrittrice Antonia Arslan al MaggioreMartinez a S. Giuda Taddeo - Apostolato della preghiera a convegno - Padre Chiera con i suoi ragazzi a S. Tommaso Moro

    celebrazioniVEGLIA PER LA PACE A SANTA MARIA AIMONTI. Mercoledì 15 alle 18.30 la chiesa diSanta Maria ai Monti (via Madonna deiMonti) ospiterà una veglia di preghiera perla pace in Ucraina, in Siria e in tutti i Paesitormentati dalla guerra. Organizzata dallecomunità ucraina di rito bizantino e siro-antiochena, è promossa dagli UfficiMigrantes e Cooperazione missionaria.

    incontriCENTENARIO DEL GENOCIDIO ARMENO/1:ANTONIA ARSLAN AL MAGGIORE. Domani,alle 21, incontro con la scrittrice AntoniaArslan, di origine armena, al SeminarioMaggiore nel centenario del genocidioarmeno. L’iniziativa è promossadall’Ufficio catechistico diocesano.

    CENTENARIO DEL GENOCIDIO ARMENO/2:CONCERTO AI SANTI PATRONI. Martedì 14alle 19.30, presso la parrocchia di SanFrancesco e Santa Caterina patroni d’ Italia(Circ.ne Gianicolense 12), lacongregazione delle suore armenedell’Immacolata Concezione, in occasionedella commemorazione per il centenariodel genocidio armeno, organizza ilconcerto del "Choeur Notre-Damed’Armenie" diretto da Robert Mlkeyan,direttore del Coro nazionale d’ Armenia.

    «LA TEOLOGIA TRA SCIENZA E FANTASCIENZA»ALLA LATERANENSE. Mercoledì 15 alle ore15.30, presso la Pontificia UniversitàLateranense, si svolgerà l’incontropubblico «La teologia tra scienza efantascienza. Da Guerre Stellari a HarryPotter… Quanta preghiera c’è ne "La forzasia con voi"?», promosso dall’ area diricerca interdisciplinare Sefir Scienza efede, sull’interpretazione del reale. Dopo isaluti del rettore, il vescovo Enrico dalCovolo, e del decano monsignor NicolaCiola, gli interventi saranno affidati aAntonio Sabetta e Giuseppe Lorizio, dellaLateranense, e a Michael Fuss (PontificiaUniversità Gregoriana).

    INCONTRO DELLE CONFRATERNITE. Nell’ambito delle iniziative formative promossedall’ Ufficio per le aggregazioni laicali e leconfraternite, appuntamento allaMisericordia Roma Centro mercoledì 15alle 19 per la catechesi nella parrocchiaSan Camillo de Lellis (via Sallustiana, 24).Alle 20 la Messa.

    «SERMONI DELL’ORATORIO» ALLA CHIESANUOVA. «Euro: è passata la tempesta?» è iltitolo dell’incontro che giovedì saràproposto nell’ambito dei «Sermionidell’Oratorio» a Santa Maria in Vallicella(Chiesa Nuova). Alle 18.30 interverrà LeoFerraris, professore associato presso ilDipartimento di Economia dell’UniversitàCarlo III di Madrid.

    SALVATORE MARTINEZ A SAN GIUDA TADDEO.«Mi fido veramente di Dio?» è il tema chesarà affrontato giovedì 16, alle 20.30, nellaparrocchia di San Giuda Taddeo Apostolo(via Amedeo Crivellucci), da SalvatoreMartinez, presidente nazionale diRinnovamento nello Spirito.

    ALL’ANGELICUM «LA SINDONE TRA VANGELI,STORIA ED ARCHEOLOGIA». Venerdì 17 alle17, terzo appuntamento del ciclo«Sindone, verità ed enigmi»: alla PontificiaUniversità San Tommaso d’Aquino (LargoAngelicum, 1) si parlerà della «Storiaantica della Sindone: Vangeli, storia earcheologia».

    LUNEDÌ 13Alle 10 in Vicariato presiede lariunione del Consiglio presbiteralediocesano.

    GIOVEDÌ 16Alle 19 in Vicariato presiede lariunione del Consiglio pastoralediocesano.

    SABATO 18Alle 17 incontra gli operatoripastorali e celebra la Messa nellaparrocchia del Sacro Cuore di GesùAgonizzante a Vitinia.

    DOMENICA 19Alle 9.30 incontra gli operatoripastorali e celebra la Messa nellaparrocchia di Santa Maria del Popolo.

    CONVEGNO DIOCESANO DELL’APOSTOLATODELLA PREGHIERA. Sabato 18, dalle 9.30,alla Casa Bonus Pastor (via Aurelia, 208),si svolgerà il convegno diocesanodell’Apostolato della preghiera sul tema«Rallegratevi nel Signore sempre» (Fil 4,4).Prevista la relazione del direttorediocesano, la Messa e l’assembleaconclusiva a fine giornata.

    «SENTIERO LAVORO» A SAN GIOVANNIBATTISTA DE LA SALLE. Per rispondere aibisogni di formazione e lavoro, nellaparrocchia di San Giovanni Battista de LaSalle al Torrino (via dell’Orsa Minore, 59)è nato il progetto "Sentiero Lavoro".Sabato 18, alle 16, è in programma ilconvegno "Informarsi, formarsi e cercarelavoro", il primo incontro, aperto a tutti,organizzato dal gruppo di progetto.Interverranno relatori impegnati nei settoridel turismo, della formazione, del mondobancario, delle cooperative e delle risorseumane.

    «LA NARRAZIONE DI RUTH»: LA PROPOSTADEL SAE CON ODASSO E ADAMO. Domenica19, alle 16.30, presso la foresteria delmonastero delle monache camaldolesi(Clivio dei Publicii), il gruppo romano delSegretariato per le attività ecumenichepropone la riflessione biblica «Lanarrazione di Ruth». Ne parleranno ilbiblista padre Giovanni Odasso e ilpastore valdese Antonio Adamo.

    solidarietàDONAZIONI DEL SANGUE CON AVIS NELLEPARROCCHIE. Domenica 19, al mattino,sarà possibile donare il sangue con l’Aviscomunale nelle parrocchie di San Timoteo(via Apelle, 1); San Basilio (piazzaleRecanati, 1); Santi Pietro e Paolo (piazzaleomonimo).

    culturaPASTORALE UNIVERSITARIA: AL VIA LASETTIMANA DELLA SCIENZA. Da oggi l’Ufficiodiocesano per la pastorale universitaria ealcune università romane promuovono laSettimana della scienza sul tema "Scienza efede nel nuovo umanesimo: quo vadis?".Tanti i convegni e gli incontri organizzatinegli atenei della capitale. Domani dalle10, presso il dipartimento di Chimica eTecnologie del Farmaco della Sapienza, ilconvegno «Scienza ed umanesimo. Stradeparalleli o convergenti?».

    SEMINARIO DI STUDIO SU SAN BERNARDINOALL’ANTONIANUM. La Scuola superiore distudi medievali e francescani, mercoledì 15alle ore 16 alla Pontificia UniversitàAntonianum, promuove il seminario distudio "L’agiografia di Bernardino daSiena", in occasione della pubblicazionedel volume "L’agiografia su Bernardinosanto (1450-1460)" di Colvi. Interventi diLetizia Pellegrini, Giuseppe Cremascoli,Antonio Ciceri e Carlo Delcorno.

    FORUM DEGLI UNIVERSITARI DI ROMA.Dedicato al tema «L’animazione cristianadella cultura universitaria» il Forum degliuniversitari di Roma promosso dall’Ufficiodiocesano. Sabato dalle 9 nel PalazzoLateranense. Gruppi di lavoro per 10 aree.

    SPETTACOLI/1: I RAGAZZI BRASILIANI DELLA"CASA DO MENOR" A SAN TOMMASO MORO.Sabato 18 alle 21 la parrocchia SanTommaso Moro (Via dei Marrucini)ospiterà i ragazzi brasiliani della "Casa doMenor" di padre Renato Chiera, sacerdotemissionario in Brasile che vive e lavora coni ragazzi di strada nelle favelas di Rio deJaneiro: si esibiranno in uno spettacolo dimusica e danza intitolato "Lasciatecisognare".

    SPETTACOLI/2: SHAKESPEARE A SANGIUSTINO. Venerdì 17 e sabato 18 alle 21, edomenica 19 alle 17 , la compagniateatrale "Quelli del sabato", formata dairagazzi della parrocchia di San Giustino(Via Alessandrino, 144), porterà in scenanel teatro parrocchiale l’ opera di WilliamShakespeare «Sogno di una notte di mezzaestate».

    MOSTRA DEDICATA A DON GIUSSANI. PalazzoValentini ospita fino al 19 aprile unamostra in memoria di don Luigi Giussania dieci anni dalla morte del fondatore diComunione e Liberazione. «Dalla mia vitaalla vostra» è il titolo dell’esposizione chepropone scritti, parole, immagini e video.La mostra è promossa dall’associazioneBanco di solidarietà l’Armonia, natanell’alveo dell’esperienza di CL (orari: 10-19, ingresso libero).

    comunicazioneLA DIOCESI OGGI E MERCOLEDÌ SU RADIOVATICANA ITALIA. Oggi alle 12.30 sui 105FM di Radio Vaticana Italia andrà in onda«Crocevia di bellezza». Mercoledì alle ore18.30 sarà la volta di «Ecclesia in urbe».Entrambi anche su www.romasette.it.

    perte le iscrizioni alla terza edizione delPremio giornalistico De Carli, promosso dal-

    l’associazione che porta il nome del vaticanistaRai scomparso nel 2010. È possibile partecipa-re con articoli e servizi realizzati dal 1° aprile2014 al 30 aprile 2015.Dedicata a «L’informazione religiosa nei suoimolteplici aspetti», la terza edizione del Premioè destinata a giornalisti (professionisti, pubbli-cisti, praticanti o corrispondenti esteri) che o-perano nell’ambito dell’informazione religiosanei settori della carta stampata, dell’emittenzaradiofonica, televisiva e dei nuovi media, in te-state sia nazionali che estere. Qualità e profes-sionalità i criteri con i quali saranno seleziona-ti articoli e servizi.Prevista, come già lo scorso anno, la categoriaGiovani, per la quale saranno presi in esametutti i servizi inviati da giornalisti che alla datadel 31 dicembre 2014 non abbiano superato il30° anno di età. Anche per i giovani resta lostesso tema e valgono le stesse indicazioni. Pertutti i partecipanti la data ultima per la conse-gna del materiale è il 30 giugno 2015.La seconda edizione del premio, nel 2014, è sta-ta vinta da Daniele Bellocchio de L’Espresso, Al-do Maria Valli del Tg1 Rai e Andrea Tornielli deLa Stampa. A Luigi Accattoli, vaticanista emeri-to del Corriere della sera, è invece stato asse-gnato il Premio alla carriera.

    A

    Premio giornalistico De Carlial via la terza edizione

    informazione

    le saledellacomunità

    DELLE PROVINCIE Da mer. 15 a dom. 19V. Delle Provincie, 41 La teoria del tuttotel. 06.44236021 Ore 15.30-17.50-20.10-

    22.30La Teoria del Tutto è la storia di una delle piùgrandi menti viventi del mondo, il rinomatoastrofisico Stephen Hawking, e di due persone chehanno sfidato gli ostacoli più imponenti con il loroamore. Il film è basato sulle memorie della mogliedello scienziato, Jane Hawking, dal titolo«Travelling to Infinity: My Life with Stephen».

    DON BOSCO Giov. 16 e ven. 17V. Publio Valerio, 63 Selma la strada per la

    libertàtel. 06.71587612 Ore 18-21Nel 1965 un gruppo di manifestanti, guidati daMartin Luther King, tentò di portare a termineuna marcia pacifica in Alabama, da Selma aMontgomery, con l’obiettivo di ottenerel’imprescindibile diritto umano al voto. La storiarilevante e umana di Selma - dalle battagliepolitiche negli uffici del potere, alladeterminazione e alla fede della gente nelle strade,alla battaglia interiore che il Dr. King ha dovutoaffrontare nel privato - non è mai stata raccontatasullo schermo.

    Sab. 18, ore 16e dom. 19, ore 16Shaun vita da pecora

    cine

    ma

    Viaggio nei Fori: dal 25 al via con Piero Angela

    al 25 aprileriprende il

    viaggio nell’anticaRoma ai Fori Im-periali, firmatoPiero Angela e Pa-co Lanciano. Nel2014 cifre record:110mila spettato-ri, 563 repliche.Fari puntati fino al1° novembre suForo di Augusto eForo di Cesare.Info: www.viaggio-neifori.it.

    D

    iamo in molti adessere consapevoli chela crescente

    immigrazione dei nuovi«dannati della terra» nelleregioni piùindustrializzate delpianeta non può veniresemplicemente governatadagli amministratoripolitici, grandi e piccoli,

    come se fosse sufficiente erigere cartelli legislativiper mettere le cose a posto. Si tratta di unaosmosi di popoli che, fra le altre conseguenze, cipone di fronte a noi stessi: alle incertezze di oggie al peso del passato. In particolare gli europeidevono intraprendere una sfida epocale. Èquesto il tema cardine su cui riflette AlainFinkielkraut in L’identità infelice (Guanda, pp.192, 18 euro), un libro uscito in Francia un paiod’anni fa e che solo ora viene pubblicato in Italianella traduzione di Sergio Levi. È vero chel’Europa, come spesso diciamo, è nata nei

    monasteri benedettini, ma è altrettanto indubbioche oggi vive una crisi lacerante fra l’onta deimassacri novecenteschi che ancora si porta dietroe i persistenti nazionalismi, troppe volte isterici,coi quali deve giocoforza confrontarsi. Abbiamola coscienza sporca. Vogliamo uscire dal solcodella nostra storia sanguinosa. Puntiamo asostituire i diritti dell’uomo a tutte le mistichedel sangue e del suolo. Costruiamo ponti alposto dei muri. I poco esaltanti trascorsicoloniali ci spingono a diffidare di ognimissione educativa. Giusto. Ma tutto questo nonci fa più capire chi siamo. Rischiamo diprecipitare in due strapiombi: la rivendicazioneidentitaria, quasi per proteggerci dal meticciato, equello che Finkielkraut definisce «ilromanticismo verso gli altri», come se, citandoDefoe, Robinson Crusoe fosse statodefinitivamente destituito da Venerdì. A lui laparola: caro indigeno, dimmi tu come si diventauomo perché io l’ho dimenticato. Non è così chesi fa. Claude Lévi-Strauss ci ha insegnato ilcontrario: per capire chi sono gli altri non

    dobbiamo rinunciare a noi stessi. Ma comerecuperare la nostra tradizione in un mondo incui l’arte di leggere e scrivere sembra decaduta?L’interconnessione permanente ha preso il postodella concentrazione: lo sanno bene gliinsegnanti quando vedono gli alunni sbadigliaredopo dieci minuti di lezione frontale. Lo stilenon è più una qualità della visione. Ecco da dovenasce la crisi della convivenza nelle modernedemocrazie occidentali: se l’uguaglianza delleposizioni di partenza si trasforma in unacancellazione delle gerarchie culturali, allora ciconsegniamo alla disintegrazione della societàcontemporanea: ognuno rivendica il propriodiritto e afferma le sue ragioni. Al contrario, lademocrazia dovrebbe essere un motore daaccendere ogni giorno. Se lo teniamo spento, coisuoi nudi caratteri incisi sulle cartecostituzionali, è la fine. Finkielkraut, francesefiglio di ebrei polacchi, ci lascia scarsi margini dioperazione. Pare pessimista. Dove troveremo laforza per smentirlo?

    Eraldo Affinati

    SImmigrazione, Finkielkraut e la crisi dell’Europalibri cultura

    arth Day Italia celebra la 45esimaGiornata Mondiale della Terradelle Nazioni Unite, che come

    ogni anno ricorre il 22 aprile, con ungrande villaggio della sostenibilità eun programma ricco di sport, musicadal vivo, street food, laboratori,convegni e tanti divertimenti gratisper famiglie e bambini. Sarà ilGaloppatoio di Villa Borghese lacornice della manifestazione, sabato18 e domenica 19 aprile, incontemporanea con Washington, dovesarà allestito un grande villaggio difronte alla Casa Bianca. Una duegiorni all’insegna dello sport, dellamusica e del divertimento ma anchedella riflessione sull’importanza distili di vita più rispettosi del nostropianeta. «Il 2015 è un anno distraordinaria importanza per la Terra -dichiara Pierluigi Sassi, rappresentanteitaliano dell’Earth Day Network epresidente di Earth Day Italia -. A NewYork, a settembre, verranno rivisti gliobiettivi del millennio ed è urgente

    che si decida di contrastare la fame ela miseria che in un modo o nell’altrosono sempre legate all’iniquosfruttamento delle risorse naturali. AParigi, poi, a dicembre ci sarà laconferenza delle Nazioni Unite sulClima: se le grandi economie degliStati Uniti e della Cina non sidecideranno a prendere impegnivincolanti per ridurre le emissioni diCO2 rischiamo seriamente che icambiamenti climatici a cui tuttiassistiamo diventino irreversibili». «IlVillaggio per la Terra - spiega uncomunicato dei promotori - sarà unagrande “piazza green” aperta a tuttiche intratterrà il pubblico con unnutrito programma di eventi». Si partesabato mattina con una gara podisticain due percorsi, uno competitivo di 6chilometri e uno non competitivo di3. Numerosi gli eventi sportivi incalendario. Tra l’altro, annunciano gliorganizzatori, si parlerà dellacampagna Sport4Earth promossa conil Pontificio Consiglio della Cultura, il

    Coni e il Centro Sportivo Italiano. Inun’area spettacoli con un palco per lamusica dal vivo si alterneranno per idue giorni grandi artisti della musica edello spettacolo sia italiani cheinternazionali: da segnalare lapresenza di Dee Dee Bridgewater,"ambasciatore di buona volontà"della Fao, e del cantautore NiccolòAgliardi, autore della colonna sonoradella serie televisiva "Braccialettirossi". Previste anche diverseproiezioni per grandi e bambini.Un’area divertimenti per i più piccolivedrà impegnate tante associazionicon iniziative ludiche, mentre alcunilaboratori didattici coinvolgerannoscuole e famiglie per imparare comegiocare insieme senza impattaresull’ambiente. Tra i protagonisti dellafesta, gli esperti dell’Istituto Nazionaledi Astrofisica che guideranno ilpubblico alla scoperta del cielo con iloro potenti telescopi perl’osservazione diurna e notturna e conun planetario digitale. Nella mattina

    di domenica, alle 11, la celebrazionedella Messa con l’ordine francescanodei frati minori; prevista anchel’animazione del movimento Svegliafrancescana. Alcuni dibattitiaccompagneranno la due giorni diEarth Day Italia arrivata quest’annoall’appuntamento della GiornataMondiale con tre importanticampagne di sensibilizzazione:"Abitare sostenibile, Sport4Earth eAlimentazione Sostenibile". Sarannoraccontate anche alcune esperienze distart-up innovative sulla "greeneconomy".«In questo cruciale 2015 - continuaSassi - l’Italia gioca un ruolo davveroimportante per il futuro del pianeta.L’Expo di Milano porterà all’attenzio-ne del mondo il delicato tema dellasostenibilità alimentare e per giugnoPapa Francesco ha annunciato la suaenciclica sulla custodia del creato persensibilizzare l’umanità all’importan-za di questi aspetti, soprattutto in vi-sta della Conferenza di Parigi». (R. S.)

    EEarth Day, villaggio "sostenibile" a Villa Borghese

    Sabato e domenica al Galoppatoio,in vista della 45ª Giornata mondialedella Terra, un programma ricco dimusica, sport e divertimenti. Ma anchela riflessione su come salvare il pianeta

    La gara podistica dell’Earth Day

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