L’ Aviazione Navale · Vascello Mario Calderara, il quale iniziò la sua attività di volo già...
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L’ AviazioneNavale
Motivazione, dedizione,
competenza per volare in alto
Aviazione Navale il volo verso il futuro
Cento sono gli anni trascorsi da quel lontano 1913 in cui l’AmmiraglioPaolo Thaon di Revel, istituendo il “Servizio Aeronautico della RegiaMarina”, diede vita alla forza da combattimento che oggi cono-
sciamo come Aviazione Navale. Ma la storia dell’aviazione nel nostro Paese è legata alla Marina ancor daprima. Il primissimo pioniere dell’aviazione italiana fu infatti il Sottotenente diVascello Mario Calderara, il quale iniziò la sua attività di volo già nel 1906costruendo e volando su un idroveleggiatore e in seguito, nel 1910, otte-nendo il primo brevetto di volo nazionale dopo che Wilbur Wright lo addestròsu un modello del Flyer.
Nave Cavour rappresenta
la sintesi della proiettabilitàe delle capacità di controllo
del potenziale aeronavale italiano
“
”
Portaerei Cavour in navigazione con abordo una notevole componente aerea diAV-8B Harrier ed elicotteri EH-101.(Foto: Christian Cavallo).
a cura di Carlo Disma
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Dall’aeronave agli elicotteri imbarcati
I primi cinquant’anni di volo sul mare
Nella pagina a sinistra: immagined’epoca di una “Aeronave” media(“M” 18) ancorata a terra;
a fianco: elicottero AB-47J rizzatosul ponte di volo della fregata“Luigi Rizzo”;
in basso: AB-204AS in appontaggio sulla fregata “Carabiniere”.
Il battesimo del fuoco arrivò presto per i primi aviatorinavali italiani, chiamati già nel 1911 – per il conflittoitalo-turco - nei cieli della Libia con compiti di dire-
zione del tiro dal mare e di bombardamento, mentrenel 1914 il Capitano del Genio Navale AlessandroGuidoni lanciò, primo al mondo, un simulacro disiluro da un idrovolante. Ma le potenzialitàdella forza aeronavale emersero impetuo-samente nel corso della Grande Guerra,con 5.000 missioni di ricognizione edattacco nelle quali caddero 147 va-lorosi marinai dell’aria,mentre laSeconda Guerra Mondiale videvolare solo gli Ufficiali di Ma-rina qualificati Osservatorisu velivoli della Regia Ae-ronautica.
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La grande caccia al nemico silenzioso
Rotori e Sonar
Negli anni cinquantaemerse la necessità di di-fendersi dalla minaccia
sottomarina sovietica, così laMarina si concentrò sulla com-ponente elicotteristica, schie-rando i primi AB-47G suMarieliport Augusta ed imbar-cando, il 15 dicembre 1961, ilprimo AB-47J sulla Fregata LuigiRizzo: era nato il primo ServizioVolo di bordo. Ebbe così iniziol’epica caccia al nemico silen-zioso, una sfida fatta di pa-zienza ed abilità che durò per isuccessivi trent’anni.
Elicottero SH-3D, ormai dismesso,ripreso in appontaggio su nave San Giusto.
Elicottero del nuovo tipo SH-90A, acquisito dalla Marina in due versioni: TTH da trasporto truppe ed NFH da lottaantinave ed antisommergibile, nella foto, riconoscibile per il radar sotto la fusoliera. (Foto: Luigino Caliaro);in basso: un AB-212 ASW mentre sorvola una formazione navale mista durante un’esercitazione antisommergibile nel Mediterraneo.
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Prospettiva degli AV-8B sul ponte di nave Garibaldi con Beirut sullo sfondo. (Foto: Cataldo Palmisano).
Nave Garibaldi prese parte
alle principali operazioni
internazionali
“
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Giuseppe Garibaldi
Gli ultimi trent’anni raccontati da un’Ammiraglia
Gli anni 70 furono quelli dellaLegge Navale, promossadall’Ammiraglio Gino De
Giorgi, che determinò l’ammoder-namento della Squadra Navalepermettendole di giungere in effi-cienza sino ai giorni nostri. E’ natain questo contesto la portaeromo-bili Giuseppe Garibaldi che, conuna componente ad ala rotantee, dal 1991, anche ad ala fissa,prese parte alle principali opera-zioni internazionali, dal Libano, alKosovo, fino all’Afghanistan edalla Libia, tagliando recente-mente il traguardo dei trent’anni.
Incrociatore portaeromobili GiuseppeGaribaldi in navigazione con 11 AV-8Bsul ponte di volo. (Foto: Luigino Caliaro).
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Ragion d’essere di un moderno potere aeronavale
La proiezionesul mare e dal mare
La Marina è una forza compatta, multiruolo e
proiettabile“”
Oggi la Marina risponde airequisiti di flessibilità ri-chiesti dai moderni sce-
nari: è una forza compatta,multiruolo e proiettabile, grazieanche allo strumento aereo, ca-pace di svolgere operazioni mili-tari a tutela degli interessinazionali così come di proteg-gere la popolazione civile con leproprie specifiche capacità diintervento.
Maggio 2010, una coppia di AB-212 ASW in volo tattico di addestramento nelle montagne della Lunigiana.(Foto: Giancarlo Vecchi).
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Il personale dell’Aviazione Navale
opera come un unico equipaggio di Marina
”
L’Aviazione Navale, organizzataoggi sul 6° Reparto dello StatoMaggiore, su un Comando
delle Forze Aeree, un Gruppo sup-porto aerei imbarcati, una SezioneAerea e cinque Gruppi elicotteri, oltread un Centro sperimentale aeromarit-timo, dispone di elicotteri AB-212,EH-101, SH-90A, oltre ad aerei AV-8B Harrier e biturbina P-180. Il per-sonale in forza alla componente, che sitrovi imbarcato o nelle basi a terra, simuove come un unico equipaggio diMarina, intorno ai velivoli che pilo-tano, gestiscono e mantengono in effi-cienza.
Immagine di sfondo:SH-90A in volo a bassa
quota sul mare;dall ’alto: vista di un pi-
lota di AV-8B durante unvolo in formazione. (Foto:
Luigino Caliaro);personale al lavoro sul
ponte di volo della portaerei Cavour:
uomini e mezzi a bordodiventano parte di ununico grande sistema.
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“
Uomini e mezzi
I velivoli della Marina offrono non pochi vantaggi, determinati dalle loro
caratteristiche “navali”.
La punta di diamantedelle Forze Aeree della
Marina è, per prestazioni e ca-pacità, l’AV-8B+ Harrier II, aereoda caccia a decollo corto edatterraggio verticale. Questo veli-volo racchiude lo spirito dell’Avia-zione Navale, essendo “multiruolo”,capace cioè di svolgere missioni di di-fesa aerea della Squadra Navale, disupporto aereo ravvicinato, di attaccoal suolo e ricognizione. E’ un “verticale”,quindi può operare da portaerei di mediataglia come Nave Cavour. E’ “navale”,quindi viene proiettato da una nave - che è già proiettata in teatro - riducendo cosìtempi e costi di trasferimento. Reattiva ed efficiente, l’Aviazione Navale è una forzada combattimento ma, all’occorrenza, può sfrecciare su zone colpite da calamità oin aree di crisi per individuare tempestivamente superstiti e fornire immagini in temporeale alle forze in campo, oltre a poter evacuare con elicotteri feriti o personale.Motivazione, dedizione e competenza, dal mare al cielo al servizio del Paese: questaè l’Aviazione Navale della Marina Militare.
Il vantaggio di essere...
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Un Harrier ripreso durante una manovra dacombattimento aereo con una dotazione daaddestramento che ne rivela le capacità multiruolo.A fianco: rifornimento in volo e vista dal cockpit dell ’Harrier.
chiuso in redazione il 30 agosto 2013
Allegato speciale al NOTIZIARIO DELLA MARINAluglio-agosto 2013
Direttore EditorialeMichele CAROSELLA
Direttore ResponsabileAntonio COSENTINO
in redazioneDavide GALLI, Carlo DISMA,
Oberdan SGARAMELLA (segreteria di redazione),Pasquale PRINZIVALLI
Direzione e Redazione
MARINA MILITARE Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazionepiazzale della Marina, 4 - 00196 Roma tel. [email protected]
testata giornalistica della Marina Militareregistrata al Tribunale di Roma n. 264/2011 il 20.09.2011
Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione dell’allegato,
in particolare, per il contributo fotografico a: Luigino Caliaro, Cataldo Palmisano, Massimo Sestini,
Giancarlo Vecchi, Fabrizio Villa, Alberto Alpozzi