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LA SCUOLA PER EXPO 2015 ISTITUTO COMPRENSIVO “MEGALI MELITO ROCCAFORTE” SCUOLA PRIMARIA PLESSO CAPOLUOGO MEGALI CLASSE IV SEZ. A A.S. 2014/2015

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LA SCUOLA PER EXPO 2015

ISTITUTO COMPRENSIVO

“MEGALI MELITO ROCCAFORTE”

SCUOLA PRIMARIA

PLESSO CAPOLUOGO – MEGALI

CLASSE IV SEZ. A

A.S. 2014/2015

“NUTRIRE IL PIANETA,

ENERGIA PER LA VITA”

•Innovazione della filiera agroalimentare

•Cibo e cultura

A cura degli alunni della classe IV sez. A con la collaborazione

delle docenti Maria Ines Battaglia e Marianna Marrari e la

supervisione del Dirigente Scolastico dott.ssa Concetta

Sinicropi

“BERGAMOTTO IL SIGNOROTTO” Il lavoro che segue è il prodotto di un progetto “Melito da scoprire e da gustare” a cui la classe IV sez. A,

Scuola Primaria, plesso Capoluogo-Marina dell’Istituto Comprensivo “Megali Melito Roccaforte”, ha

aderito per il forte desiderio di conoscere e riflettere su uno dei prodotti tipici della propria terra, orgoglio

e pregio del nostro amatissimo territorio.

Il progetto che la classe ha attuato in collaborazione con le docenti Maria Ines Battaglia e Marianna

Marrari e la supervisione del Dirigente Scolastico Dott.ssa Concetta Sinicropi, ha una doppia valenza:

è stato un sentiero sul quale tracciare la ricerca con attività laboratoriali

un’occasione di nuove proposte per risollevare le sorti del nostro territorio attraverso la spontanea

riflessione degli alunni.

La classe ha delineato un piccolo segmento nella speranza che tutto ciò sia un nuovo inizio, una sfida

lanciata per l’innovazione della filiera agroalimentare dell’oro di Calabria: il bergamotto.

Durante questo primo periodo dell’anno scolastico 2014/2015, nell’ambito di questo Progetto abbiamo

portato avanti uno studio-ricerca su una specifica risorsa del nostro ambiente: il bergamotto. Il percorso

didattico è stato arricchito da letture in classe, interviste, approfondimenti e si è infine concretizzato

nella realizzazione di questo lavoro, a cui gli alunni hanno partecipato con entusiasmo e interesse.

Infatti, partendo dalle conoscenze acquisite e volando sulle ali della fantasia, hanno scritto : poesie,

fumetti, testi informativi e descrittivi, racconti, arricchendoli con immagini e Illustrazioni. È nato quindi

il percorso “Bergamotto il signorotto”, in cui il pregiato agrume, riproposto in chiave fantastico-realistica,

prende vita e diventa protagonista di tante filastrocche e fumetti. Gli alunni sono fieri di aver

partecipato alla scoperta di una risorsa del territorio fondamentale per la vita e potenziale contributo

allo sviluppo della nazione.

L’ELENCO CHE SEGUE È UN DOVEROSO OMAGGIO AGLI ALUNNI , CHE INSIEME ALLE

DOCENTI E AL DIRIGENTE SCOLASTICO HANNO CONDOTTO QUESTO FANTASTICO ITINERARIO

TRA TERRITORIO, CIBO E CULTURA. UN VIAGGIO TRA COLORI ED ODORI CHE I NOSTRI

ALUNNI HANNO IMPARATO A RICONOSCERE ED AMARE.

1. Attinà Silvy

2. Benedetto Marta

3. Bevilacqua Jessica

4. Bevilacqua Simone

5. Di Stefano Martina

6. Foti Giovanni

7. Laface Adele Demetra

8. Latella Alberto Stefano

9. Logorelli Noa Charlotte

10. Passafaro Beatrice

11. Paternò Chiara

12. Pontari Francesca

13. Rappocciolo Giulia

14. Sergi Sofia Domenica Maria

15. Serranò Chiara Domenica Pia

16. Sgro Gaia Maria

17. Singh Manroop

18. Squillace Maria Assunta

19. Verduci Enrico

20. Zumbo Gaia Antonia

IL BERGAMOTTO A SCUOLA

Melito da scoprire e

da gustare

Imparo facendo

Ricerco e scopro

Imparo a lavorare

in gruppo

Mi emoziono

MELITO DA SCOPRIRE E DA GUSTARE

Imparo facendo:

Gli alunni sono posti al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi relazionali, corporei, estetici …

Ricerco e scopro:

Gli alunni si trasformano in piccoli ricercatori ed esploratori che osservano, raccolgono dati, formulano domande, confrontano ipotesi, verificano e presentano lavori

Imparo a lavorare in gruppo:

La ricerca-azione offre l’occasione per sviluppare la socializzazione

Mi emoziono:

Le attività realizzate a stretto rapporto con i prodotti della nostra terra sono occasione per scoprire, vivere, esprimere emozioni, sentimenti, sensazioni …

ALLA SCOPERTA DELLE RISORSE DEL NOSTRO TERRITORIO

COME ELEMENTI FONDAMENTALI PER LA VITA E NOTEVOLE

CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO DELLA NAZIONE

Calabria

Una parte d’Italia

… d’Europa …

… del mondo Melito di Porto

Salvo

Foto dal vero

scattata in un

bergamotteto.

TRADIZIONE, TERRITORIO E

ALIMENTAZIONE 1. Promuovere e sostenere la conoscenza della produzione primaria locale

riscoprendo le tradizioni agricole del territorio e il valore alimentare e

medicamentoso di prodotti tipici come il bergamotto, prodotto

d’eccellenza e oro della Calabria

2. Promuovere e sostenere la conoscenza della produzione secondaria alla

scoperta dell’industria alimentare, cosmetica o trasformazione chimico-

farmaceutica locale

3. Promuovere e sostenere la conoscenza delle tradizioni alimentari locali

attraverso la ricerca di fonti storiche e testimonianze culturali

Tradizione e territorio:

prodotto primario – il bergamotto

UN PO’ DI STORIA … IL BERGAMOTTO È UNA PIANTA SIMBOLO DELLA NOSTRA FETTA DI TERRITORIO, UN

PRODOTTO D’ECCELLENZA.

AGRUME FAMOSO E STRAORDINARIO, DALLE ORIGINI ANTICHISSIME, È UNO DEI

PUNTI CARDINE DEL PATRIMONIO BOTANICO DELLA COSTA IONICA CALABRESE. LA

SUA AMBIENTAZIONE OTTIMALE SI TROVA ESCLUSIVAMENTE NELLA SOTTILE FASCIA

COSTIERA TRA SCILLA E MONASTERACE. E IN NESSUN ALTRO LUOGO AL MONDO. IL

GRANDE VIAGGIATORE INGLESE EDWARD LEAR, SBARCATO A REGGIO IL 25 LUGLIO

1847, RIMASE AFFASCINATO DAL NOSTRO TERRITORIO, CHE DEFINÌ “ UN IMMENSO

GIARDINO … UN LUOGO DI TALI DELIZIE, COME CREDO NE ESISTANO POCHI ALTRI

SULLA TERRA”. IN QUEL GIARDINO AGRUMI, ULIVI, GELSI, VITI E PIANTE

AROMATICHE FONDEVANO I LORO PROFUMI CON L’ONDA LUNGA DEI MITI E CON LA

STORIA DI UNA TERRA CHE AVEVA DATO IL NOME ALL’ITALIA. LA TERRA DOVE ERA

STATA FONDATA IL 14 LUGLIO DEL 730 A.C., SUL PRECEDENTE INSEDIAMENTO DEGLI

ITALI CHIAMATO PALLANTION, LA POLIS REGHION (REGGIO), UNA DELLE PRIME

CITTÀ-STATO DEI GRECI D’OCCIDENTE E LA PRIMA IN CALABRIA. IN QUEL GIARDINO,

IN UN GIORNO MISTERIOSO AVVOLTO NELLA LEGGENDA, SI ERA VERIFICATO UN

MIRACOLO DELLA NATURA: TRA LE DISTESE DI ARANCI, MANDARINI, LIMONI, CEDRI

ERA NATO, PER UN INNESTO CASUALE FAVORITO DAL MICROCLIMA E DAL TERRENO,

UN ALBERO DI QUALITÀ STRAORDINARIE APPARTENENTE ALLA FAMIGLIA DEGLI

AGRUMI, MA CON LE LORO CARATTERISTICHE POSITIVE MOLTIPLICATE A DISMISURA.

L‘ALBERO ERA ALTO DA 3 A 4 METRI, AVEVA FOGLIE OVALI ARROTONDATE DI COLORE

VERDE SCURO E PRODUCEVA UN FRUTTO COLOR GIALLO LIMONE, DI DIMENSIONI

LEGGERMENTE INFERIORI A QUELLE DELL’ARANCIA. LE COMPONENTI CHIMICHE DEL

SUO FRUTTO ERANO 350. ANCHE IL NOME SAPEVA DI MISTERO: “BERGAMOTTO”. MA

IL PRINCIPE DEGLI AGRUMI NON È SOLTANTO UNA PIANTA UNICA. SI È RIVELATO UN

BENE PREZIOSO PER L’INTERA UMANITÀ. È INDISPENSABILE PER L’ARTE DEI

PROFUMI E LA COSMETICA. È PRODIGIOSO NELLA FARMACEUTICA. È IN GRADO DI

DARE UN GUSTO INIMITABILE A DOLCI, GELATI, LIQUORI E ALTRE PIETANZE.

IL NOSTRO PICCOLO TERRITORIO HA PROFUMATO E PROFUMA IL MONDO.

LA VERA STORIA DELL’ORIGINE DEL BERGAMOTTO

Era una notte di luna piena del 972 d.C. quando

Berchàm il Saracino discendendo a cavallo da

Bahallàh (Bagaladi) decise di accamparsi per la

notte alla foce di Wadi al Hasal (Fiume del miele

di Melito).

Quella stessa mattina aveva comprato da quelle

parti tanta terra dai greci di Pentedattilo da farci

un grande giardino.

-Qui cresceranno per me i frutti colorati

d’Oriente, arance e limoni fra i più belli di tutte

le terre bagnate da questo mare” pensò e si

distese sotto un olivo secolare a riposare.

Tutt’intorno a lui vi era una distesa di giovani

piante d’agrumi che lanciavano il loro profumo

nella notte limpidissima.

Stava quasi per addormentarsi quando iniziò a sentir tremar la terra sempre più forte, il suo fedele cavallo s’imbizzarrì.

Dalle viscere della terra spuntò un genio gigantesco, altissimo e con una forza straordinaria. Il Saracino sfoderò la spada ma il genio gliela strappò e gli disse: “Ascolta in silenzio Berchàm” tuonò lo Spirito del Luogo “forse puoi comprare la terra e magari l’acqua, ma non il vento, il caldo e il freddo, il sole e la luna. Per cui bada che se vuoi coltivare qui i tuoi alberi dovrai superare una prova.

Domattina al cantare del gallo troverai tutti gli aranci amari da innestare e ai piedi di ogni pianta tre fronde.

Una è la fronda della siccità, innestala e questo luogo sarà un deserto senza frutti.

L’altra è la fronda dell’oblio, innestala e dimenticherai persino il tuo nome.

La terza è la fronda dell’abbondanza e del profumo, innestala e nasceranno dei frutti dorati mai visti prima che avranno il dono magico di generare un profumo delizioso fonte di armonia e ricchezza.

Dopo il tramonto ci rivedremo.

Detto ciò disparve ed al mercante non restò altro che aspettare trepidante le prime luci dell’alba.

Quando arrivò il canto del gallo, come il

genio aveva promesso, ogni giovane

arancio amaro era stato stroncato ed ai

suoi piedi attendevano tre fronde da

innestare. Una sembrava di arancio,

l’altra sembrava di limone e c’era una

terza sconosciuta che nessuno di loro

aveva mai visto. Berchàm temeva di

innestare la fronda sbagliata e chiamò i

servitori perché si domandassero di

cos’era quella fronda sconosciuta.

Corsero a Pentedattilo e chiesero ai più

anziani ma nessuno dei vecchi greci la

conosceva,nemmeno i monaci di

Tridetti sapevano nulla. Chiesero ai

contadini ai piedi del castello di

Amiddalia (Amendolea), salirono sino

all’antica Vua (Bova) domandando ai

più anziani e ai più saggi ma poi

ritornarono dal loro padrone sconsolati.

Nessuno conosceva la fronda

misteriosa.

Berchàm ebbe allora un sussulto e

decise: “Non c’è più tempo da perdere w

bisogna rischiare … Correte ed

innestate la fronda misteriosa su ogni

rancio amaro che trovate sino alla linea

dell’orizzonte.

Fu una giornata di duro lavoro, ma alla

fine tutte le piante erano innestate.

Esausti si sedettero tutti intorno a

Berchàm attendendo il ritorno del

Genio del Luogo. Quando fu veramente

buio la terra tremò ed il gigantesco

Spirito spuntò dalle viscere della Terra.

“Brvo Berchàm! – disse – hai

indovinato. Hai scelto la fronda giusta,

quella dell’abbondanza e del profumo.

Qui nasceranno frutti meravigliosi,

fonte dei più deliziosi effluvi. E siccome

hai avuto coraggio ed hai saputo

rischiare, il frutto porterà il tuo nome. I

contadini greci ed i mercanti arabi lo

chiameranno bergamotto.

Cento e mille proveranno a rubare il

segreto del profumo ed a piantare

altrove il bergamotto. Ma la magia non

è cosa per i comuni mortali. Da nessua

altra parte al mondo il bergamotto

potrà crescere così rigoglioso e

profumare come qui”.

E dicendo questo sparì mentre su tutti

gli alberi, come per incanto erano

spuntati all’improvviso migliaia di

frutti rotondi dal profumo nuovo e tanto

delizioso che nessuno da quelle parti

provò sonno e fatica per giorni e giorni.

Questa è la vera storia dell’origine del

Bergamotto così come l’abbiamo letta su

un vecchio manoscritto ritrovato nelle

grotte di Sperlinga (Brancaleone).

L’autore è sconosciuto perché la firma

oramai non si legge più, scolorita dal

tempo.

Forse fu trascritta per ordine di un

Duca bizantino del Tema Tis Calavrias

(Tema di calabria, nome bizantino della

regione) perché alla fine si vede bene,

ancora oggi nel rosso della gommalacca,

il sigillo con l’Aquila del Serenissimo

Imperatore di Costantinopoli.

LE ORIGINI DEL BERGAMOTTO

PROMUOVONO LA FANTASIA DEGLI

ALUNNI Origini

Il bergamotto molto pregiato

In Calabria forse è nato.

In Francia è stato esportato

e in deliziosi profumi trasformato.

È un frutto molto amato

Oro della Calabria chiamato.

Forse Cristoforo Colombo l’ha portato

e il Principe degli Agrumi è diventato.

Percorre tutto il mondo

e forse per questo è rotondo.

Da Scilla a Monasterace è coltivato

e il colesterolo cattivo ha abbassato.

Classe IV sez. A

ALCUNI CARTELLONI REALIZZATI DAGLI

ALUNNI IN ATTIVITÀ DI GRUPPO

SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE NELLA PRODUZIONE

AGROALIMENTARE: DALLA PRODUZIONE PRIMARIA

ALL’ARTIGIANATO E ALL’’INDUSTRIA

L’unicità e le eccezionali qualità non hanno alimentato favolose

ricchezze per la provincia di Reggio di Calabria. L’unicità non ha

generato tutti gli effetti positivi perché il ciclo economico non è mai

stato completato. L’uso locale del giacimento si è limitato difatti allo

sfruttamento delle fasi iniziali: coltivazione, produzione di essenza e

vendita. Non ha generato indotto con la creazione di un distretto

economico del bergamotto fondato sulle industrie profumiera,

farmaceutica e alimentare. Molteplici sono state le occasioni mancate

in più di tre secoli di storia. Una storia che fu attraversata da alcuni

eventi drammatici come il Terremoto del 1908 e la Rivolta di Reggio

del 1970.

La nostra ambizione è che il governo regionale si preoccupi di

agevolare lo sviluppo di piccole aziende artigianali o industriali dove

si possa lavorare con i prodotti generati dal nostro amato e

meraviglioso bergamotto. Lavoro per tutti i calabresi quindi! Niente

più emigrazione! Noi amiamo la nostra terra!

LETTERA AL PRESIDENTE MARIO OLIVERIO

DELLA REGIONE CALABRIA

Melito di Porto Salvo, 26 gennaio 2015

Carissimo Presidente, siamo gli alunni della classe IV sez. A del plesso Capoluogo-

Marina” della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Megali Melito Roccaforte” di Melito di

Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria e grazie al progetto “Expo Milano 2015” - Nutrire il

pianeta, energia per la vita - abbiamo approfondito le nostre conoscenze sul bergamotto, nome

botanico Citrus Bergamia e abbiamo acquisito maggiore consapevolezza del fatto che questo

agrume nasce e cresce solo nella nostra terra. Nasce spontaneo, quindi, domandarsi perché esso non

rappresenti una ricchezza per tutta la gente che abita questa striscia preziosa della Calabria e

d’Italia. Il bergamotto, infatti, è poco sfruttato: la filiera ha inizio con la coltivazione dell’agrume,

seguono la raccolta a mano e l’estrazione dell’olio essenziale meccanica. Sul territorio è presente

qualche attività che usa il bergamotto per fare dolciumi, bevande e liquori. Ma tutto questo è poco

se si pensa all’unicità del prodotto agrumario. Sarebbe bello se lei, con vari progetti scolastici,

promuovesse la formazione degli studenti nelle scuole e con progetti e fondi aiutasse le piccole

imprese a costruire fabbriche o botteghe artigianali per produrre detergenti, profumi, medicine,

dolciumi, bibite e liquori. Siamo certi che, se il “Principe degli Agrumi” verrà valorizzato, tutti gli

abitanti di Melito di Porto Salvo e dintorni ne gioverebbero. Si potrebbero così creare posti di

lavoro, evitando l’emigrazione. Si ricordi anche di avere un occhio di riguardo per il nostro

ambiente, evitando la costruzione della Centrale a carbone a Saline Joniche.

Cordiali saluti

La classe IV A

STORIA INVENTATA DAGLI ALUNNI:

CARBONE SÌ … CARBONE NO …

C’era una volta un agrume: era il principe degli Agrumi, Bergamotto era il suo nome

e dominava su un giardino situato in una bellissima regione, la Calabria. Il luogo

si chiamava Bergamottopoli. Ovunque c’erano alberi, la zagara diffondeva un

profumo delizioso e inebriante!

Un giorno, in quella meravigliosa striscia di terra dal clima mite, giunsero i signori Carbone:

volevano costruire una centrale a carbone per la produzione di energia elettrica.

I bergamotti e tutti gli altri agrumi cercarono di evitarne la costruzione: in molti balconi

svolazzavano cartelli del “NO AL CARBONE”. Diffusero il magico profumo nell’ambiente,

regalarono l’olio essenziale a tutti i “SI AL CARBONE”

La strategia non funzionò e la battaglia fu persa. La centrale è stata costruita. Cominciò,

quindi, la produzione di energia.

I giorni e i mesi passavano e nell’aria si diffondevano fumi e pulviscolo tossico.

Il principe degli agrumi era PREOCCUPATO perché l’INQUINAMENTO dell’aria stava

compromettendo la maturazione dei frutti e le pregiate caratteristiche positive

diminuivano.

La sconfitta al colesterolo era compromessa.

Un uomo voleva raccogliere dei bergamotti per una insalatona, ma improvvisamente una

vocina parlò e disse: “ Aiuto, Aiuto! Non mi mangiare, mi devi aiutare!”. E spiegò la

situazione.

Gli uomini e tutte le altre creature del territorio invasero la centrale e fermarono la

produzione.

Le bucce del bergamotto furono bruciate al posto del carbone e nell’aria si diffuse al posto

del fumo, un gradevolissimo profumo.

Tutto tornò come prima: aria pulita e profumata e agrumi freschi e fragranti …

I signori Carbone furono scacciati e tutti vissero sani, felici e contenti

RISPETTIAMO IL NOSTRO AMBIENTE

Ho visto un bergamotto in campagna,

Era triste, faceva sentire la sua lagna,

Di un altro seguiva il funerale,

Piangeva e diceva: - Vergogna!

Tu, uomo, con fare profano

Tutto l’ambiente sconvolgi invano,

Trasformi, ma non rispetti

Distruggi i doni perfetti.

Un giorno ti accorgerai

Che l’ambiente distrutto avrai!

IL GRAN DEBUTTO NELLA STORIA, ALLA

CORTE DEL RE SOLE Narrano le cronache del tempo che un giorno alla Corte di Luigi XIV di

Francia, nella splendida Reggia di Versailles, giunse un gentiluomo

siciliano, animato dal desiderio di far fortuna. Aveva portato con sé dei

fusi di rame contenenti un liquido denso e misterioso, molto profumato,

da cui ricavava una deliziosa acqua al bergamotto. Procopio lo aveva

scoperto nel suo passaggio da Messina alla sponda dello Stretto, dove i

viaggiatori erano attratti da una intensa fragranza che permeava

l’intero ambiente circostante. I proprietari e i contadini estraevano

dalla buccia del frutto un prezioso olio essenziale.

Dalla Corte di Versailles la moda del profumo si diffuse nelle corti e

nei salotti dell’intero continente. Nelle grandi capitali europee nacquero

le prime botteghe di profumi.

Non poteva esserci battesimo migliore per l’essenza ricavata dalla

misteriosa pianta nata in mezzo agli agrumeti di Reggio Calabria.

Ormai il Gran Signore degli Agrumi era al centro dell’attenzione. Si

cominciò l’uso nella cosmetica, la confezione delle saponette e di altri

prodotti da toeletta. La richiesta di essenza di bergamotto crebbe e ci fu

l’esigenza di intensificare la coltivazione.

TRA REALTÀ, FANTASIA…

INDOVINA … INDOVINELLO …

Cosa sarà mai quel puntino giallo

Sembra che viene dal Portogallo

Strano, potrebbe essere il figlio del mio gallo

Non sembra per niente un corallo.

L’ho preso in mano e non sembra di metallo.

Ho chiesto un’indagine al maresciallo

E mi ha detto di ragionare nell’intervallo

Se indovino festeggeremo con un ballo

Com’è che non riesco a risolvere questo indovinello?

Non sono mica un asinello?

Oh! Ora ho capito: è il bergamotto

con il cappotto!

Noa Logorelli

BERGAMOTTO

Il signor Bergamotto

È un gran golosotto

Si comporta come un paperotto

E ama mangiare il prosciutto cotto

Indossa sempre il cappotto

Per questo sembra un gran signorotto

Adora tanto il biscotto

Al gusto di bergamotto.

Gaia Zumbo

IL BERGAMOTTO CALABRESE

Il bergamotto solo in Calabria vuole stare

Perché c’è il sole, il caldo, il mare.

In molti altri paesi non riesce a maturare,

Quindi è un prodotto tipico meridionale.

Ha un’essenza particolare

Che rende questo frutto unico e speciale.

È giallo,rotondo e delicato

E siamo fortunati ad averlo coltivato.

Adele Laface, Giulia Rappocciolo, Gaia Sgro

POESIA AL BERGAMOTTO

Il bergamotto è giallo

come un lingotto

ed è profumato

come un olio fatato.

L’albero è carico

e i frutti sono

maturi e aspri

come nel firmamento sono

gli astri.

Sofia Sergi

FRESCHEZZA E FRAGRANZA

O bergamotto del mio cuore

Tu rinnovi il sapore

Tu profumi il nostro ambiente

E noi per te non abbiamo fatto niente.

Jessica e Simone Bevilacqua

… E CULTURA

NEL MIO GIARDINO …

Ieri ho preso un bel cestino

e mi sono recato nel mio giardino

dove c’è un albero di bergamotto

e ne ho raccolti circa otto

da portare al mio vicino

che prepara il bergamino.

È un liquore profumato

e da tutti è adorato.

Alberto Stefano Latella

DONO DIVINO

Frutto sensazionale

che non ama il glaciale,

Oro della Calabria acclamato,

da Scilla a Monasterace coltivato.

Da sempre dipinge la collina

della zona reggina,

emanando nell’aria il suo gradevole odore,

da sera a mattina e in tutte le ore.

Largamente impiegato,

Principe degli agrumi è diventato.

Maria Assunta Squillace

IL BERGAMOTTO IN CUCINA

Il bergamotto molto pregiato

le industrie ha profumato.

Oro verde è chiamato,

in campagna coltivato.

A gennaio la raccolta,

che è durante l’anno, solo una volta.

Una striscia di terra lo produce,

ed essa va da Villa San Giovanni a Monasterace.

Mia nonna a Natale fa il liquore

che scalda e profuma il cuore.

Bergamotto entri tutto in una mano

e sei ricco come il grano.

Beatrice Passafaro e Marta Benedetto

IL RE DEGLI AGRUMI

Il bergamotto da tutti adorato

In tante cose viene trasformato:

Cure, profumi, bevande e dolciumi,

È proprio lui il re degli Agrumi.

Gialla è la scorza

quando è matura

Verde è

quando è ancora dura.

Un po’ agro è il sapore

Ma previene il raffreddore.

Cento usi ne puoi fare,

Se lo sai coltivare!

Chiara Serranò

SOLE DI CALABRIA

Il bergamotto prodotto reggino

inebria l’aria da sera al mattino.

Il suo colore solare

è molto speciale.

Da molti amato

è molto profumato.

Lo usa il farmacista

e anche il nutrizionista.

Le sue proprietà

sono in grande varietà.

Martina Di Stefano

ACROSTICI E MESOSTICI

Biondo

Esemplare

Rotondo

Giallo

Aspro

Ma

Odoroso

Tipico

Tesoro

Originale

pureZza

grAdevole

fraGranza

rAmi

adoRna

bergAmotti

Con

Orgoglio

Nostrano

Solo

Oro

Raro

Zagara

Inebriante

Ornamentale

Dono

Essenza

Liquida

Bergamotto

Esemplare

Garantito

Associazione

Meridionale

Offre

Territorio

Tesoro

Officinale

Benefico

Elisir

Ricco

Gradevole

Aroma

Mia

Inconfondibile

Nota

Olfattiva

pEr

conSumatori

fantaStici

esEmplari

tradizioNali

utiliZzati

artigiAnalmente

creScono

tiPici

esEmplari

caratteristiCi

provIncia

rEggina

coltIvati

naturalmeNte

femmiNello

castAgnaro

fanTastico

gUstati

beRgamotti

quAlificati

Classe IV sez. A

SLOGAN IN CALLIGRAMMI

DALL’AGRUME SOLITARIO ALL’OLIO VERDE

DALL’OLIO ESSENZIALE AL PRODOTTO

FINALE

CIBI E CULTURA

RICETTE NOSTRANE

Corona di riso al bergamotto,

petali di prosciutto e piselli Ingredienti

Risotto: 200 g di riso, 50 g di burro, uno scalogno,parmigiano grattugiato, brodo vegetale, un cucchiaio raso di olio essenziale di bergamotto.

Guarnizione: 50 g piselli, scalogno, olio evo, sale, due fette di prosciutto.

Preparazione: preparare un risotto, facendo scaldare il burro, tritare finemente lo scalogno e aggiungere il riso, farlo tostare a fiamma vivace e portare a cottura bagnandolo con brodo caldo.

Mantecare il risotto con burro e formaggio grattugiato, aggiungere l’essenza di bergamotto e distribuire il tutto in quattro stampini a corona.

Guarnire con piselli cotto in padella con lo scalogno e l’olio evo.

In una padellina marcare le striscioline di prosciutto da ambo i lati per renderli croccanti.

Sformare il risotto dagli stampini, guarnire con i piselli, i petali di prosciutto e servire caldo.

TORTA AL BERGAMOTTO E ARANCE

Ingredienti: 100 g zucchero di canna, 200 g di farina 00, 100 g di

fecola, 3 uova , un pizzico di sale, una bustina di lievito degli

angeli per dolci, 230 g di succo di arancia, 20 g di succo di

bergamotto fresco, buccia di bergamotto grattugiata.

Procedimento: accendere il forno a 180° C. in una ciotola

setacciare almeno due volte la farina con la fecola e il lievito. In

un’altra ciotola montare a neve gli albumi. In un’altra ciotola

montare i tuorli con lo zucchero e la buccia di bergamotto.

Aggiungere a pioggia la farina e alternare con succo di arance a

bergamotto. Quando tutto è amalgamato, aggiungere gli albumi

montati e miscelare come un pan di spagna dal basso verso l’alto.

Versare il composto nello stampo di 24 cm di diametro e cuocere

nel forno caldo per 30/35 minuti. Sfornarlo e farlo raffreddare.

Spolverizzare con zucchero a velo.

BERGAMINO PER LE FESTE! Ingredienti: 5 bergamotti, 1 l di alcool, 1 e ¼ l di acqua, 750 g di

zucchero

Procedimento: privare i bergamotti della pelle con un coltello affilato, curando di staccare la pelle bianca, l’albedo. Fare macerare le pelli nell’alcool in un recipiente di vetro e chiusura ermetica per 10 giorni in luogo buio. Dunque separare le pelli dall’alcool. Preparare uno sciroppo bollendo acqua e zucchero. Mescolare, filtrare il miscuglio e lasciare riposare per una ventina di giorni.

FESTA A SCUOLA CON I PRODOTTI

PREPARATI DAGLI ALUNNI E DISCUSSIONE

GRAZIE! A CURA DEGLI ALUNNI DELLA CLASSE IV SEZ. A

CON LA COLLABORAZIONE DELLE DOCENTI

MARIA INES BATTAGLIA E MARIANNA MARRARI

E DEL DIRIGENTE SCOLASTICO CONCETTA SINICROPI