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. -

QUESTURA DI PALERMO Squadra Mobile

CAT.M.1/92-Mob.Omicidi Palermo 20 luglio 1992

OGGETTO:

--"f ~

.) ry; l- =( '1i , <

Comunicazione di notizia di reato inerente la strage avvenuta alle ore 17.00 circa del 19 luglio 1992, in questa via D'Amelio, nella quale rimanevano uccisi: Dr. Paolo -Borsellino Procuratore Aggiunto presso la Procura Distrettuale di Palermo; I '. ', ~-' d ii , i -- !'(/:lv Traina Claudio nato a Palermo il 2.9.1965, Agente della Polizia di Stato; Loi Emanuela nata a Cagliari il 9.10.1967, Agente della Polizia di Stato; Catalano A~ostino nato a Palermo il 16.5.1949, Assistente ella Polizia di Stato; Li Muli Vincenzo nato a Palermo il 19.3.1970, Agente della Polizia di Stato; Cosina .Eddie Walter, nato a NOL"wood (Australia) il 25.7.1961, Agente della Polizia di Stato •

Nel corso della stessa rimanevano feriti: Vullo Antonio nato a Palermo il 20.11.1960, Agente della Polizia di Stato; Mercanti. Rosalia nata a Palermo il 27.6.1909 ivi residente in via G. Minzoni nr.3; Puleo , Gianluca' nato a Palermo il 22.4.1977, ivi residente in via D'Amelio nr.19; Trevis Ivan nato a Palermo il 12.2.1974, ivi residente in via del Granatiere nr.33; Fenech Elvira nata a Palermo il 10.8.1966, ivi residente in via D'Amelio; Nacci . Francesca nata a Palermo il 22.7.1907, ivi residente in via Massimo 19; RuggieriMarco nato a Palermo il 12.11.1969, residente a Monreale in via Molino nr.7; Muscuzza. -- Giuseppe nato a Siracusa il 22.7.1956, residente a Palermo in via D'Amelio 68; Greco Antonia nata a Lascari il 13.2.1913, residente a Palermo in via D'Amelio nr.19; Ange110 Salvatore nato a Palermo il 12.9.1954; Camarda -Giuseppe nato a Palermo il 3.1.1953, ivi residente in via D'Amelio 19; Cataldo-. Rosa Maria nata a Capaci 1~ 20.7.1927, residente a Palermo in via D'Amelio nr.21; Muscuzza Maria nata a Siracusa il 10.5.1930, residente a Palermo in via D'Amelio nr.68; Lo Balbo Maria Teresa nata a Palermo il 2.2.1949, ivi residente in via D'Amelio 19;

• .-c

Mercanti FiliEEo nato a Palermo il 25.5.1913, ivi residente in via D'Amelio 19; Bellanca Claudio nato a Palermo il 7.9.1948, ivi residente in via M. D'Azeglio nr.21; Garbo Gioacchina nata a Palermo il 13.8.1940, ivi residente in via D'Amelio nr.19; Mercanti Antonia nata a Palermo il 9.1.1941, ivi residente D'Amelio 19; Porretto Maria nata a Palermo il 9.10.1965, ivi residente in via D'Amelio nr.21/A; Porretto Nunzia nata a Palermo il 9.10.1965, ivi residente in via D'Amelio nr.21/Aj Mercanti Silvana nata a Palermo il 30.11.1943, ivi residente in via D'Amelio nr.19; Moscuzza -GasEare nato a Palermo il 30.10.1986, ivi residente in via D'Amelio 68; Criste1lo Francesco nato a Palermo 1'1.11.1958, ivi residente in via D'Amelio 68.

AL SIGNOR PROCURATORE DELLA REPUBBLICA presso il Tribunale di CALTANISSETTA

Ai sensi dell'art. 347 c.p.p. si riferisce qui appresso in ordine all'acquisizione della notizia di reato di cui all' ogget to, significando che sino a quando la S. V. non avrà impartito le direttive per lo svolgimento delle indagini, questo Ufficio procederà alla raccolta di ogni altro elemento utile alla ricostruzione del fatto ed alla individuazione dei colpevoli. DATA E ORA DI ACQUISIZIONE DELLA NOTIZIA: 19 luglio 1992 ore 17.00 circa; REATO: Strage in pregiudizio dei nominati in oggetto; LUOGO E DATA DI COMMISSIONE: Palermo via D'Amelio, 19 luglio 1992; GENERALITA' DELLE PERSONA INDAGATE://

DATA DI EVENTUALI PERQUISIZIONI: Perquisizioni effettuate in data 20 Luglio 1992 COSE SEQUESTRATE: Sequestro di una videocassetta marca Scotch EXG, titolata 16 dicembre 1987; sequestro di una scatola a forma di para1lelepipedo, verosimilmente accoppiatore o preamplificatore d'antenna; reperti vari prelevati dal cratere generato dall'esplosione, già trasmesso con nota a parte cat.A4/92 del 21 luglio 1992, sequestro di nr.1 cicca di sigaro, di uno scatolo vuoto per sigari, nr.1 lucchetto.

••

DATA DEI SEDQUESTRI: Sequestri effettuati il 19 ed il 20 c.m.;

PERSONE OFFESE: Persone tutte in epigrafe indicate;

GENERALITA' DEGLI UFF . LI ED AGENTI DI P.G. E DELLE ALTRE

PERSONE IN GRADO DI RIFERIRE: V . Sovr. Alberghina Vincenzo ed

Agenti Policheni e Compagno, V. Sovr. Armetta Roberto, Ag. Sco

Ma z zone Ni c olò ed Ag. Lapun ta Francesco, tut ti in servizio

presso l'Ufficio Prevenzione Generale, Agente Vullo Antonio, in

servizio presso l'Ufficio Scorte e Tutela.

EVENTUALI RICHIESTE URGENTI: Intercettazione telefonica con

decreto d'urgenza delle utenze 091/6213400, 091/590853 e

091/590853 •

ELEMENTI ESSENZIALI DEL FATTO:

Alle ore 16.58 circa del 19 c.m., personale della

Volante "21·', nel transitare per questa Piazza Giacchery, udiva

una forte deflagrazione provenire dalla parte ovest della

città, fatto che subito induceva a pensare che era accaduto

qualcosa di grave.

Notiziata la Sala Operativa il prefato personale si

dirigeva immediatamente verso la zona, e giunto in via

Autonomia Siciliana, angolo via D'Amelio, si trovava dinanzi

ad uno scenario agghiacciante.

Decine di auto distrutte dalle fiamme, altre che

continuavano a bruciare, proiettili che a causa del calore

esplodevano da soli, gente che urlando chiedeva aiuto, nonchè

alcuni corpi orrendamente dilaniati dall'esplosione.

Nell'occorso un individuo, notata la vettura della Polizia, vi

correva incontro, imprecando aiuto ed asserendo di essere uno

degli uomini della scorta del Dr. Borsellino e che

quest'ultimo, unitamente agli altri cinque componenti la scorta

erano deceduti a seguito di una violentissima esplosione.

Il personale giunto per primo sul posto, uni tamente

agli al tri che mano mano arrivavano, si prodigava per dare i

primi soccorsi ai numerosi feriti presenti negli stabili di via

D'Amelio, gravemente danneggiati dall'esplosione.(All.1-2)

. ""

.' •

Nella circostanza, nonostante la gravi tà del fat to,

veniva notato e quindi bloccato un individuo, successivamente

identificato per Di Bono Giovanni, in atti generalizzato,

intento a scattare delle foto. Allo stesso veniva ritirato il

rullino fotografico che opportunamente sviluppato si allega in

busta sigillata, benchè a parere di questo Ufficio non utile

alle indagini.(All.3)

Interveniva sul posto oltre al Sostituto Procuratore

di turno presso il Tribunale di Palermo ed a numerosi al tri

Magistrati, personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia

Scientifica e dell'Arma CC, per i rilievi tecnici, che saranno

trasmessi non appena qui perverranno.

Immediatamente veniva effettuato a cura di personale

dipendente e del locale Centro Criminalpol, accurato

sopralluogo in uno stabile di colore grigio, all'apparenza

disabitato poichè in via di completamento, dal quale si ottiene

una completa visuale del luogo della strage. Si accertava così

che l'edificio denominato "Complesso Iride", è stato costruito

dalla ditta "Iride" il cui amministratore è tale Graziano

Francesco. Si procedeva ad ispezionare la cos truzione,

accertando così che soltanto dai piani alti risulta una

completa visuale su via D'Amelio; non veniva tuttavia rilevato

nulla che potesse far pensare alla presenza di qualcuno nei

locali.

Venivano informalmente contattati alcuni abitanti dei

palazzi circostanti la zona i quali nulla di utile erano in

grado di riferire. (All.4)

Si identificavano gli inquilini dello stabile ubicato

al civico 46 di via n'Amelio ed attiguo a quello in costruzione

dei Graziano, i quali riferivano di non aver notato nulla di

sospetto nei giorni antecedenti la strage. Soltanto i fratelli

Giambra Stefano e Massimo riferivano che domenica 12 c.m. in un

orario compreso tra le 10.00 e le Il.30 avevano notato

. -•

transitare nella stradina secondaria che permette l'accesso

allo stabile dei Graziano, una Ferrari di colore rosso con due

individui a bordo che dopo esser entrata nel costruendo

immobile, vi aveva sostato per circa 30 minuti.(All.5)

GIAMBRA Michele successivamente verbalizzato in questi

Uffici, riferiva che il 19 c.m., giorno dell'attentato, mentre

era intento a visionare alcuni documentari alla televisione,

intorno alle 16.58 aveva sentito un tremendo boato. Non

rendendosi conto di cosa fosse accaduto, si era affacciato

immediatamente dal balcone del salone, notando una

impressionante colonna di fumo e delle fiamme in vari punti di

via D'Amelio. Decideva così di riprendere quelle tremende

scene, benchè si trovasse ad una certa distanza dal luogo. Era

successivamente sceso in strada, riuscendo però a filmare ben

poco causa il presidio del posto da parte delle forze

dell'ordine. Era successivamente risalito ed aveva continuato a

filmare, mentre il fratello Stefano aveva scattato delle foto •

Aveva anche diretto la telecamera verso il palazzo grigio in

costruzione, intuendo che dal quel posto avrebbero potuto agire

gli attentatori, senza però filmare nulla di strano. Le

riprese erano state cedute, per la somma di lire 200.000, alla

sede Fininvest di Palermo. (All.6-7)

GIAMBRA Massimo a sua val ta 'verbalizzato, confermava

per grandi linee quanto già riferito dal fratello.(AII.8)

Venivano acquisiti per quanto di utile, il rullino

fotografico e la cassetta VHS concernente le riprese in

narrativa. (All.9)

Sul posto della strage, veniva rinvenuto e sequestrato

per gli opportuni accertamenti, un parallelepipedo di colore

nero, verosimilmente accoppiatore o preamplificatore

d'antenna.(All.lO)

• VULLO Antonino, in ogget to generalizzato, unico

componente della scorta sopravissuto alla strage, riferiva che

il pomeriggio del 19 c.m., intorno alle ore 16.00, erano

• partiti dalla residenza di Carini del Dr. Borsellino, per

recarsi presso l' abi tazione della madre di questo, ove erano ,.

giunti poco prima le ore 17.00. Unitamente agli altri

componenti della scorta era sceso dall'auto e mentre i colleghi

accompagnavano il Magistrato allo stabile, lui senza notare

nulla di strano, era risali to in macchina per invertire il

senso di marcia. A quel punto, pur non udendo alcuna

detonazione, avvertiva un forte sobbalzo e notava che la sua

auto e quella adiacente avevano preso fuoco. Sceso

• immediatamente dal mezzo, si era reso conto di quanto accaduto,

notando cosi i corpi ormai privi di vita dei colleghi. Aveva

scortato il Giudice alcune domeniche addietro, ma escludeva che

si fosse recato, almeno durante il suo turno di servizio, a

fare visita alla madre. (AlI. Il)

FENECH Marcello, proprietario della Seat Marbella

targata PA 903104, riferiva di aver parcheggiato l'autovettura

di fronte al civico 19 di via D'Amelio, il 14 o il 15 u.s. e

che da allora non l'aveva più utilizzata. Per i suoi

spostamenti aveva adoperato autovetture di amici. Non aveva più

notato il mezzo, ma aveva appreso dal cugino Di Trapani Fabio,

abitante nello stesso stabile, che sino al pomeriggio del 19

c.m. , l'autovettura era regolarmente posteggiata in via

D'Amelio.(All.12)

MURATORE Salvatore, proprietario unitamente al

fratello Onofrio di un terreno di circa 6000 mq ubicato in via

D'Amelio, nulla di utile riferiva per il prosieguo delle

indagini. (All.13)

LEONE Francesco, in atti generalizzato, spontaneamente

presentatosi presso gli Uffici del Comm.to P.S. Libertà,

dichiarava di aver appreso dagli organi d'informazione che la

bomba adoperata per consumare la strage, era stata piazzata in

.-

una Fiat 600, stesso tipo di autovettura da lui notata, verso

le ore 13.00 di lunedì 13 c.m., in questa via Autonomia

Siciliana. Aggiungeva di aver ben osservato tale auto, a bordo

della quale viaggiavano un uomo ed una donna, visti soltanto di

spalle; essendo un appassionato di auto d'epoca aveva notato

che il mezzo si presentava in buone condizioni, ma non era

comunque in grado di indicarne la targa. (All.13)

Sono state eseguite perquisizioni domiciliari ai sensi

dell'art.4l T.U.L.P.S. presso gli Uffici della società "Di

Maria costruzioni Srl", della quale è amministratore Di Maria

Giuseppe, nipote del pluripregiudicato Graziano Domenico,

presso l' abi tazione del prede t to Graziano ed in quella di Di

Maria Onofrio. Sol tanto presso l' abi tazione del Graziano, si

riteneva opportuno sequestrare una videocassetta "Scotch Exg" ,

titolata 16 dicembre 1987. (AIl.14-l7)

Si trasmettono relazioni di servizio redatte da

personale dipendente, dalle quali si evince che non è stato

possibile, nell'immediatezza, procedere a perquisizioni nei

confronti di: Graziano Vincenzo, Marasà Salvatore, Graziano

Giovanni e Graziano Francesco. (All.18-2l)

Si allegano ancora relazioni di servizio e verbale di

rinvenimento degli effetti personali delle vittime,

significando che alcuni oggetti sono già stati restituiti ai

familiari a cura di personale dipendente. (AIl.22-26)

Nella giornata di ieri, a seguito di ulteriore

sopralluogo, venivano rinvenuti dei resti umani,

successivamente consegnati al Dr. Milone dell'Istituto di

Medicina Legale. (27-28)

Come disposto dal Sost. Proc.

del Magistrato ucciso è stata

Dr. Polino, la moglie

informata che nulla

nell' abi tazione doveva essere toccato, poichè a disposizione

dell'A.G. procedente. (All.29)

.'0

Si apprendeva dal V. Dirigente la Squadra Mobile di

Roma, che un dipendente di quell'Ufficio il 13 u.s., trovandosi

a Palermo in via D'Amelio, intorno alle ore 10.30, aveva notato

un individuo dal fare sospet to. Il predet to Funzionario si

riservava di fare pervenire identikit dell'individuo. (AIl.30)

Si è proceduto a notificare ai familiari delle vittime

ed ai feriti, il provvedimento di nomina del consulente tecnico

del P.M., per gli accertamenti tecnici fissati per le ore Il.00

del 21 c.m •• Si fa presente che non sono stati rintracciati Lo

Galbo Maria Teresa e Garbo Gioacchina, come si evince dalla

relazione del personale operante. (31-49)

Alle ore 19.2S circa del giorno della strage, giungeva

sulla linea 113 della locale Questura, telefonata anonima

indicante tali Clemente e Renna quali autori della strage.

Venivano prontamente identificati i predetti per

Clemente Leonardo e Renna Francesco i quali rintracciati ed

assunti a s.i., rilasciavano dichiarazioni dalle quali si aveva

modo di appurare che un travestito tunisino, con il quale il

Renna aveva avuto dei rapporti sessuali, nutriva dei rancori

nei confronti di quest'ultimo, tanto da aver fatto più d'una

volta delle telefonate anonime anche di minaccia. Si assumevano

a s.i. anche Licari Vito e Iuppa Giuseppe, colleghi di lavoro

dei predetti. Non era inoltre possibili addivenire al

rintraccio del travestito, identificato per Ben Cheikh Souguia,

poichè verosimilmente allontanatosi per ignota destinazione.

(All.SO-56)

Giorno 20 c.m., alle ore 09.15, si presentava presso

gli Uffici del Comm. to P. S. Brancaccio OROFINO Giuseppe, in

atti generalizzato, il quale denunciava di essere titolare

unitamente ai cognati Agliuzza Paolo e Gaspare, di una

carrozzeria, sita al civico 94 di questa via Messina Marine,

all'interno della quale all'atto di chiudere il precedente

sabato 19 luglio, aveva lasciato numerose autovet ture tra le

quali una Fiat 126 targata PA 87B659. Nel riaprire l'esercizio,

intorno allo 08.00 di lunedì 21, cons tatava che il lucche t to

posto all'ingresso era stato forzato e che ignoti avevano

asportato le targhe, il contrassegno assicurativo ed il bollo

della Fiat 126 di colore bianco sopramenzionata. Aggiungeva che

l'autovettura apparteneva a SFERRAZZA Anna Maria, in atti

indicata, ma che il mezzo gli era stato consegnato da personale

della Fiat, per la quale da circa tre anni eseguiva lavori di

carrozzeria. Pare utile sottolineare che l'OROFINO al momento

di fare ingresso nel Comm. to, incontrava sul posto, GIULIANO

Salvatore classe 45', indiziato di mafia, pluripregiudicato e

sorvegliato speciale della P. S., con il quale si salutava in

maniera molto amichevole abbracciandosi. A specifica domanda

OROFINO riferiva che con GIULIANO era "compare d'anello".

(All.57-58)

• Si riteneva opportuno inviare personale del locale

Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica presso l'officina

dell' Orofino per un sopralluogo nel corso del quale è stato

sequestrato del materiale come da verbale a parte. (AlI. 59)

• Poichè si ritiene di utilità per le investigazioni, si

sommette alla S.V. l'opportunità di voler autorizzare opportuni

accertamenti tecnici, da esperire presso il Servizio Polizia

Scientifica di Roma, finalizzati all' evidenziazione di

eventuali impronte di linee papillari latenti ed all'esame

dell'eventuale saliva sulla cicca sequestrata con altro

materiale, onde accertare il codice genetico ed il gruppo

sanguigno del soggetto secretore.

Tali accertamenti si ritengono necessari poichè una

delle targhe rubate all'interno della citata "officina" di via

Messina Marine, è stata rinvenuta in sede di sopralluogo

successivo, dti~e informalmente appreso dai consulenti nominati

da Codesta Procura della Repubblica •

••

A questo si aggiunga inoltre il fatto che l'autobomba

utilizzata per ~tattentato al Giudice Istruttore Dr. Chinriici,

era proprio una Fiat 126 rubata, con apposte le targhe di altra

126 rubate la sera prima, come si evince dal R.G. congiunto

Criminalpol e Carbinieri N.8662/83 e N.2757/12 di prot. del 31

agosto 1983 inviato a Codesta Procura della Repubblica -Dr.

Patanè- ed inerente appunto la strage di via Pipitone •

Si sottolinea ancora che sul luogo del fatto è stato

rinvenuto parte di un blocco motore di una Fiat 126 come

risul ta dall'accertamento esperi to presso la Fia t di Torino,

dal quale si evince appunto che il motore n.9406531 appartiene

alla Fiat 126 targata PA 790936 intestata a D'Aguanno Maria in

atti generalizzata. Per tale autovettura è stata sporta

~~?,:~!:,:cia di furto, presso la Stazione CC di Palermo-Ore to, da

Valènti Pietrina, in data lO luglio u.s •• (All.59b-59c)

Per quanto sopra si sommette alla S.V. l'opportunità

di voler emettere decreto d'intercettazione telefonica con

procedura d'urgenza, per la durata di gg 40, delle

sot toelencate utenze: 091/6213400 intes tata ad Agliuzza F. sco

Paolo Snc, via M. Marine 94; 091/590853 intestata a Oro fino

Giuseppe, via E. Basile 222 e 091/6473878 intestata a Furnari

Simone via Bartolomeo Sirillo 5 ed in uso a Valenti Pietrina.

E' stato altresì verbalizzato Bonomo Giuseppe,

metronotte presso il Servizio Riscossione Tributi sito in via

Morselli nr.8, di servizio con turno 7-14 il giorno

dell'eccidio, il quale nulla di utile era in grado di riferire. ( /\I.l. ba)

Si trasmettono, con riserva di effettuare, dove

necessario, ed inviare i relativi accertamenti, i sottoelencati

anonimi ed appunti inerenti la strage:

appunto indicante quale ipotesi della strage, il viaggio in

Germania che doveva effettuare il Giudice Borsellino;

(All.6l)

t

telefona ta anonima pervenuta alla Capi taneria di Porto di

Trapani, secondo la quale gli autori della strage si

sarebbero imbarcati lungo il litorale Trapanese su due

motoscafi. Immediati accertamenti predisposti, davano esito

negativo. (All.62)

Telefonata anonima pervenuta sul centralino del quotidiano

"Il Giorno", con la quale voce maschile dall'accento

siciliano, profferiva le seguenti parole: "Volevo

rivendicare l'attentato di Palermo". (All.63)

telefonata anonima pervenuta sulla linea 113 della locale

Questura, con la quale voce di donna riferiva che il giorno

dell' at tentato, nello stabile in costruzione dei fratelli

Graziano, al piano ultimo, era stato notato uno strano

movimento, aggiungeva che i Graziano sono legati al clan

Madonia. (All.64)

Telefonata anonima pervenuta alle 20.58 del 19 c.m. sulla

linea 113, con la quale anonimo interlocutore

riferi va: "Telefono per la strage Borsellino. Una vos tra

conoscenza, tale Gaita Nicola, abitante in via PV 12

Padiglione 5 scala R piano 2°. Lo stesso è sospettato della

strage di Falcone e più volte siete stati a casa sua. Ho

telefonato al 2060111 del Palazzo di Giustizia e l'ho detto

al sig. Gianni che vi è la possibilità di un altro

attentato". (All.65)

Telefonata pervenuta sulla linea 113 alle ore 14.35 del 19,

con la quale anonimo interlocutore riferiva: "tra mezz'ora

esploderà una bomba sotto di voi". (All.66)

Telefonata anonima pervenuta sulla linea 113 della Questura

di Catania,

bastardi in

(All.67)

con la quale voce maschile riferiva: "Quattro

meno è iniziata l'operazione Salvo Lima".

• ;.

Segnalazione pervenuta da Roma inerente rivendicazione

dell'attentato da parte della "Falange Armata", pervenuta

alla redazione dell'agenzia Ansa del capoluogo. (All.68)

Altra segnalazione pervenuta da Roma ed inerente telefonata

anonima giunta presso l'agenzia Ansa del capoluogo, con la

quale "sedicente nipote di un penti to, riferisce che la

strage è di Madonia e della famiglia Siciliana di cosa

nostra". (All.69)

telefonata anonima pervenuta sulla linea 113 della locale

Questura con la quale anonimo interlocutore -profferiva le

seguenti -parole: "Pronto 113 preparatevi per domani che

Orlando morirà".(All.69b)

Si allega infine relazione di

ulteriore controllo effettuato al

nr Amelio.(All.70)

servizio relativa ad

civico 46 di via

Si fa riserva di comunicare tempestivamente ogni

ulteriore emergenza.

IL DIRIGENTE LA l-SEZIONE

IL DIRIGENTE LA SQUADRA MOBILE